Votes given by Youshi2

  1. .

    [Palazzo del Vento]



    « OOOOOKAY, mezze cartucce! Mi è giunta voce che fate tutti pena! »

    Yami Sukehiro Chikuma si trovava al centro dell'enorme piazzale a forma di rettangolo che era situato sul retro del Palazzo del Vento e circondato da mura alte tre metri. Alle sue spalle si trovava un manichino di legno molto approssimativo, vestito con una lunga veste violacea ed agghindato con simboli di femminilità semplicistici (sparuti segni di rossetto apparivano sull'ovale senza occhi che simboleggiava la testa e una corda cingeva l'abito all'altezza di quelli che sarebbero stati i fianchi). Davanti al massiccio Capitano dei Sand Scorpion, tra lui ed il Palazzo del Vento, si trovavano invece non meno di 27 ninja di Suna [9x Competenza Gregari][Energia Blu].

    Si trattava di uomini induriti da anni di servizio e di missioni svolte in mezzo continente, scelti in proporzioni uguali da Joel "il Sunese", la Guardia di Palazzo più anziana delle tre, Karumi l'assassina, ora defunta per proteggere il Kazekage da una tecnica suicida di un Membro Esecutivo di Kurotenpi e ancora da rimpiazzare, e Tanbo Chikuma, la Guardia di Palazzo meno esperta, ma un talentuoso utilizzatore di sigilli e un membro della casata principale dell'omonimo clan. In teoria, quegli uomini, assieme ad altri 9 che erano al momento in servizio per aiutare le due Guardie di Palazzo nello svolgimento dei rispettivi compiti, rispondevano alla sola autorità del Daimyio, del Kazekage e delle Guardie di Palazzo stesse.

    Tuttavia, il Capitano dei Sand Scorpions, dopo aver informato il cugino Tanbo dei recenti avvenimenti a Suna, si era offerto di addestrare per un pomeriggio i membri di riserva della guardia del Daimyio. Il Chikuma - conscio della forza rara del cugino della casata cadetta - aveva acconsentito a condizione che l'addestramento avvenisse dentro il perimetro del Palazzo del Vento e che Yami non maltrattasse troppo le guardie. Il Capitano dei Sand Scorpions aveva acconsentito ad una sola delle due condizioni, ma questo le guardie non lo sapevano! Così, tutti i 27 Sunesi erano elettrizzati dalla prospettiva di potersi allenare con uno dei ninja più letali del villaggio e forse, così, in futuro assurgere al rango di Guardia di Palazzo (la morte di Karumi, infatti, aveva offerto loro almeno la prospettiva dell'ambita promozione!).

    [...]

    [Hoshi & Co.]

    Emiko Iga lesse il rapporto stilato da Ryugi, che aveva accluso anche un ritratto stilizzato come richiesto, mentre Akane Iga manteneva la guardia alta e osservava la popolazione circostante, che aveva ormai ripreso a badare ai propri affari (anche se con una innegabile preoccupazione nel loro incedere).

    « Kokkyo... l'ho già sentito. Lo chiamano tutti "Ko", è un jonin del villaggio e dunque un nostro superiore. Se le tue allegazioni si rivelassero fondate gli dovrebbe essere comminata una sanzione disciplinare molto seria, ma un'accusa di insurrezione - che peraltro è assai rara - è estremamente difficile da provare ed un processo potrebbe fornirgli la piattaforma perfetta per amplificare le sue idee a dismisura. Inoltre, non ci sono cadaveri né feriti, quindi sarà la tua parola contro la sua... ed il suo grado peserà, a prescindere da quali possano essere le sue opinioni sul Kazekage. »

    La donna sembrava pensosa, ma era evidente che avesse apprezzato la professionalità della Nekki. Le sue valutazioni, inoltre, sembravano molto razionali: per quanto fosse incredibile, accusare Ko avrebbe comportato il rischio di aiutare la sua causa. Il populismo che aveva scelto per compiere la sua missione, infatti, era notoriamente difficile da debellare e un'accusa di insurrezione sarebbe potuta essere un'arma a doppio taglio a dir poco!

    « Ripulire la facciata sarà semplice e dovrò approfondire la questione delle due guardie e dell'Otese che menzioni, ma non è urgente. Per il resto, suggerisci di segnalare la cosa ai miei vertici ed io concordo: Kagura-sama, la nostra Capoclan, sarà informata. Mi chiedo se non sia il caso di informare un quotidiano in proposito e provare a calmare la popolazione, ma c'è così tanto da fare... forse il Capitano Sukehiro Chikuma potrà indicarti una via migliore. Grazie del rapporto, Ryugi. Segnalerò il tuo nome per il buon lavoro svolto oggi. »

    Akane sollevò un sopracciglio all'ultima frase, ma non disse nulla (al contrario del "se lo dici tu" con cui aveva ribattuto quando la Nekki le aveva confermato di essere effettivamente un membro delle Squadre Speciali). Così, le due Iga si congedarono e Ryugi, dopo essersi coordinata con gli altri ninja presenti, poté dirigersi verso la meta che aveva scelto.

    [...]

    [Palazzo del Vento]

    L'"esercitazione" era già cominciata quando Ryugi Nekki apparve nel cortile! La ragazza era stata indirizzata al cortile da due delle nove guardie di servizio, che l'avevano accolta all'ingresso e le avevano confermato quanto detto dalle Iga: il Capitano dei Sand Scorpions era presente in loco e, le dissero con una certa invidia, si stava occupando di testare il contingente di riserva per meglio preparare ogni ninja a rispondere ad ogni minaccia. Ciò che Ryugi poté vedere fu particolare: i ventisette erano stati fatti disporre in due file davanti al Capitano, a formare un "corridoio" che permettesse a ciascuno di loro di avere un'ottima visuale di ciò che succedeva. Ad uno ad uno, infatti, avevano ricevuto il compito di provare a "salvare" l'ostaggio di legno, in qualunque modo ritenessero migliore, ivi incluso tentando di ammazzare il "rapitore".



    « FORZA! È tutto qui quello che sapete fare? Questa è una classica D.I.P.: damigella in pericolo! Come potete sperare di proteggere il Damiyio se non riuscite a salvare nemmeno un ostaggio da fine sicura? Attaccatemi due alla volta! »

    C'era già una pila di cinque corpi svenuti attorno al Capitano, che non aveva nemmeno estratto la propria katana. I corpi aumentarono da cinque a sette grazie a due rapidi pugni sulla mascella [VEL:Nera], contribuendo ad aumentare il nervosismo tra i presenti, che avevano estratto varie armi e confabulavano tra loro circa quale fosse la migliore strategia per provare a fare breccia. Poi il Chikuma si voltò verso Ryugi e le chiacchiere cessarono all'istante: quali che fossero i suoi metodi, quell'uomo era in grado di mettere in riga senza sforzo anche shinobi esperti.

    « Ryugi Nekki, la nostra recluta più giovane, selezionata dal Kazekage stesso nonostante ancora una genin. »

    Quelle parole guadagnarono alla kunoichi diversi sguardi torvi, ma nessuno si permise di fiatare. Sukehiro la conosceva, dunque, così come aveva raccolto e memorizzato informazioni su Kairi Uchiha e molti altri ninja: egli era un professionista di alto livello e prendeva sul serio sé stesso e il suo lavoro, il che - come era evidente - lo portava anche a pretendere il massimo dagli altri.

    « Non ricordo di averti convocata, ma la tua presenza può fare al caso di questa esercitazione. Salva il manichino dalle mie grinfie con qualunque mezzo a tua disposizione. Uccidimi se lo ritieni necessario. Fai vedere a queste pappe molli la pasta di una Sand Scorpion! Non tentennare: questo è un ordine. Potrai spiegarmi dopo il motivo della tua presenza. »

    Un contrattempo non da poco! Ryugi aveva importanti informazioni da riferire, ma se la sentiva di rischiare di contradire il suo diretto superiore davanti a una ventina di guardie del Daimyio per fare subito rapporto? Alla Nekki individuare il miglior percorso d'azione [Incarico di Villaggio: D.I.P.- Incarico di Villaggio: salva la damigella in pericolo!

    Incarico di Villaggio
    Speciale: L'utilizzatore può imporre gratuitamente un incarico ai ninja di grado inferiore del proprio villaggio. L'incarico deve portare un vantaggio per il proprio villaggio. L'utilizzatore deve partecipare anch'esso all'Incarico di Villaggio.
    [Da Genin in su]
    ]
    .

    [Fuori dal Palazzo del Vento]

    Youshi Tokugawa aveva preso diversi accorgimenti per evitare interruzioni da sensitivi ficcanaso e in questo i suoi sforzi diedero frutto: nessuno lo intercettò né, per quanto egli avesse modo di sapere, lo individuò mentre pedinava il ninja di Oto. Tuttavia, la sua capacità di raccogliere informazioni gli innestò un pensiero in testa che, man mano che i metri venivano bruciati, crebbe in misura tale da farlo desistere dal suo obiettivo originale. Così, dopo un astuto tentativo di evitarsi guai ammonendo l'Otese (con la sua manualità non avrebbe avuto alcun problema a individuare e sottrarre rapidamente del materiale per scrivere), si diresse verso il Palazzo del Vento!

    Un vero peccato che il Kiriano avesse allentato le proprie capacità di occultamento proprio prima di decidere di avviarsi verso il cuore pulsante del villaggio ninja del Paese del Vento! Sfruttando la sua modesta altezza e naturale propensità a passare inosservato, Youshi sarebbe stato forse sorpreso quando - in uno dei rari momenti in cui non era circondato dalla folla - la sabbia tra le pietre della stradina dove stava camminando iniziò a muoversi ed in men che non si dicesse un muro di sabbia si formò davanti e dietro di lui [POT 50][VEL:Viola+6], isolandolo tra quattro mura (due di sabbia e due di pietra, attigue alla recinzione del cortile del Palazzo del Vento) senza nessun altro a fargli compagnia!

    A quel punto, una voce solare richiamò la sua attenzione verso l'alto, dove un uomo dalla fluente chioma nera ed il fisico scolpito levitava a mezz'aria sopra a quella che sembrava una nuvola di sabbia.



    « Hey, hey. »

    Disse l'uomo, mimando il gesto di una vedetta a sottolineare che l'aveva individuato in pieno.

    « Non so chi tu sia, Kiriano, ma non è un buon momento per chiunque si muova come te per fare una passeggiata in incognito vicino alla residenza ufficiale del Daimyio. » Lo aveva quindi individuato non grazie ad abilità da sensitivo, ma semplicemente analizzando il suo incedere da assassino (che sicuramente il Tokugawa aveva tentato di dissimulare)? Quanto diamine era esperto quel tizio? O stava mentendo e lo aveva scovato in altro modo? « Perché non mi racconti il motivo per cui ti trovi in questa zona del Villaggio? Di solito gli stranieri sono qui per compere o per vedere conoscenze, ed in entrambi i casi saresti nel posto sbagliato. »



    « Mi chiamo Joel, amico. Faresti meglio a prendermi sul serio. »

    OFF GAME

    Operazione Utopia

    Shiltar Kaguya: benvenuto nella Fase 2! Usa la fantasia, sorprendi Yami e occhio all'obiettivo! A te e Kaystar gestire Bianca in questa scena.

    Youshi2: benvenuto nella Fase 2! Sei incappato in un pesce grosso: cosa farai?

    P.S.: Punti bonus per chi coglie la cit. nel post : diego :

  2. .

    Gli Abiti della Nebbia

    Capitolo Unico

    Atto VIII
    Deissi


    Lo vidi un po' distratto, il Guardiano. La sua espressione tradiva distacco, quasi come se la sua mente stesse navigando chissà dove. I suoi occhi, velati, erano attraversati da qualcosa che sembrava paura - ma non lo era. Forse il seme di una determinazione che la mia frase piccata aveva piantato nel suo misero animo. D'un tratto, infatti, i suoi globi oculari s'infuocarono d'una flemma nuova e, devo dire, inedita. Sfrutterò questo potere fino all'ultima goccia per trovare Momin. dovrà pagare per quello che ha fatto a Kotetsu Sakura ad a Azumaido. Ma non prenderò la strada più semplice, questo dono è macchiato dal sangue di troppe persone e non avrei mai dovuto accettarlo ma ciò non vuol dire che io sia debole. Me ne libererò e dimostrerò con le mie azioni quanto un ninja di Kiri può valere. E' arrivato il momento di fare qualcosa di che già ad Azumaido avevo ipotizzato potesse funzionare. Non lo interruppi, lasciai che facesse quel che voleva fare. Ed infatti, estrasse l'oggetto simil-siringa che avevamo trovato ad Azumaido. Se questo è ciò che permette a Momin di controllare i suoi Mondi è arrivato il momento di utilizzarlo. Con il suo permesso Mizukage, utilizzerò la siringa su di me in modo da provare a connettermi con il flusso di chakra di Momin e discernerne una possibile posizione. Il primo passo di un viaggio che son sicuro mi porterà sulla giusta strada. Tacqui, scrutandolo. C'erano alcune variabili che lo shinobi che avevo davanti non stava assolutamente considerando - e infatti Fudoh intervenne a fargliele notare. Anche se mancava la variabile più evidente. Un attimo! , s'intromise il Primario. Tanto di cappello per il coraggio, ma provare da solo ad entrare in contatto con il Biondino Infame nel suo terreno potrebbe essere poco saggio. Se posso suggerire: il non tanto fantasma controlla le creature nel Freddo, o almeno era questa l'idea che ci eravamo fatti durante la storia con quel Shimo, giusto? Io sono entrato in contatto con il Freddo e con le creature nello stesso più di una volta, forse, sarebbe più saggio provare ad individuarlo in due: lui tramite i chiodi e quella siringa ed io usando la spada del buffone. Fudoh estrasse la Kenkichi sconsacrata, monstrandola a tutti chiaramente. L'ultima volta, qui era rimasta una traccia del Freddo, l'ho usata per aiutare il suo allievo, Mizukage-sama, a controllare ciò che lo stava divorando. Forse, ad Azumaido, provando a mettere in contatto queste due armi, potrei trovare una traccia e fra ciò che vedrei io e quello che vedrebbe il Pu... ehm la Mano Grigia, potremmo restringere le ricerche. Annuii leggermente. Non perché stessi dando assenso a tale ragionamento ma perché stavo seguendo quanto veniva esposto. Credo che voi stiate entarmbi sottovalutando una variabile più importante di quelle che avete citato. Portai le braccia davanti al petto, incrociandole. Hideo è un Mondo di Momin. Lasciai cadere il silenzio. Forse quell'informazione andava elaborata. Uno di quei mondi che, come abbiamo già constatato ad Azumaido, può conservare in parte le sue volontà. Presi fiato per un interminabile secondo. Da quando siamo tornati da Azumaido e sono giunto a questa conclusione, la Mano Grigia è sotto perenne osservazione. Nel dire queste parole, Hideo forse si sarebbe ricordato di aver avuto, in quegli ultimi giorni, la strana sensazione d'essere osservato. Una sensazione labile, quasi un vezzo immaginifico da shōjo che gli era passata per la testa e, come era apparso, era scomparso, viste le estreme capacità furtive dei nostri ninja. Quindi, se vogliamo attirare Momin e Hideo vuole liberarsi delle sue capacità, ci basterà effettuare questa seconda operazione. Mi rilassai. Dubito che un vanesio patologico come lui rimanga indifferente alla perdita di una sua marionetta. Ma c'era un grande elefante in quella stanza. Rimane da comprendere come si possa salvare un morto. I miei occhi tornarono sulla Mano Grigia per alcuni istanti, poi si mossero ancora su Fudoh. Credo tu conosca un Eliminatore che potrebbe fare al caso nostro.



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  3. .

    [Hoshi & Co.]

    Kuroshi non ottenne altri commenti da Mikita, che aveva già detto tutto ciò che le interessava dire. La mente dell'Otese era attenta e circospetta e ogni sfumatura di ciò che accadeva veniva analizzato da più punti di vista, evidenza di uno spirito di osservazione fuori dal comune e di una personalità razionale. Eppure, quando fu il momento di decidere il percorso d'azione, fu il cuore a dettare la scelta: il genin del Suono si sentiva toccato dalla discriminazione di cui le parole e le azioni di Ko erano intrise. Si era detto che farsi coinvolgere fosse una questione di integrità, e così aveva deciso. Pose il foglietto con il simbolo di individuazione ad Akuki, la gatta nera, che lo osservò con occhioni mutevoli prima di accettare il foglietto con un miagolio e incamminarsi in un vicolo con somma grazia.

    Mei, da parte sua, miagolò allegramente ed iniziò a correre verso sud, nella direzione dell'unico accesso a Suna. Come Kuroshi aveva subito capito, era ancora una cucciola e dunque la sua velocità era risibile per un ninja, ma un umano non addestrato si sarebbe presto fatto venire il fiatone ad inseguirla! [VEL:250].

    Nel frattempo, completamente paralizzato dal collo in giù a causa di un valutazione sbagliata nel calibrare il chakra, e forse un po' imbarazzato per l'accaduto, anche se lieto di essere mimetizzato e dunque nascosto dagli occhi di chicchessia in quel momento di debolezza, Hideo lasciò che fossero i suoi Mondi, ora riuniti, a parlare per lui. Si affidò al giudizio della Nekki, coraggiosamente accettando il rischio di sorbire un interrogatorio da parte delle forze di sicurezza di Suna (anche se dentro di sé dava la colpa a Kuroshi per l'accaduto).

    Nel frattempo, uno dei ninja più analitici che Kiri avesse mai prodotto aveva tratto diverse conclusioni e contro-conclusioni origliando, perfettamente mimetizzato, il discorso tra il giovane genin di Oto e la misteriosa Sunese con l'ombrello. Anch'egli sembrò formulare un giudizio a tinte chiaroscure di Kuroshi: se da una parte apprezzò il suo coraggio, dall'altra ritenne che anche una buona dose di avventatezza fosse presente - ed il fatto che lui fosse sotto la sua responsabilità non aiutava. Ma rimaneva da capire quando anche uno solo dei due Kiriani avesse compreso le reali intenzioni del ninja che serviva il Kokage.

    Fu così che lo shinobi della Mano Nera decise di pedinare l'Otese. Prima, però, evocò un alleato piumato e gli diede alcune istruzioni. Mentre questi, dopo un battibecco iniziale che costò al Kiriano un centinaio di metri di ritardo nel pedinamento, si allontanava verso Hideo e Ryugi, Youshi si incamminò quindi dietro Kuroshi, tendendo bene le orecchie per captare informazioni sensibili nella folla.



    Ed in effetti, tra il brusio vario di mercanti che offrivano le loro merci per strada, accattoni che chiedevano una moneta e in generale diverse persone che si muovevano qua e là in modo indaffarato, il Kiriano riuscì a percepire due messaggi con chiarezza: anzitutto, una serie di incidenti si era verificata con allarmante velocità per tutta Suna (la casa di Shaina Otori e l'Ospedale erano stati colpiti, oltre al negozio di Hoshikuzu Chikuma) e la rivelazione che il Kazekage fosse scomparso era già sulla bocca di tutti, e non in modo positivo. In secondo luogo, pareva che ci fosse movimento nel cortile attiguo al Palazzo del Vento: diverse guardie sembravano essere fluite lì, ma il motivo non era chiaro [Youshi acquisisce queste due informazioni ed il diritto di postare in uno dei seguenti topic (se cessa di pedinare Kuroshi): Ospedale - Casa di Shaina - Palazzo del Vento].

    Così, mentre Mei, Kuroshi e, a distanza, Youshi, si dirigevano verso sud, l'evocazione del Kiriano rivelò che Youshi stesse pedinando Kuroshi ed offrì il proprio supporto, evocando diversi corvi che presero il volo in ogni direzione in cerca dei due ninja. Non sarebbe stato immediato, tuttavia, per le creaturine trovare i propri bersagli nella calura di Suna, anche avendo una direzione generica da seguire. Mei, infatti, non si muoveva in linea retta (del resto la geometria del villaggio non glielo avrebbe comunque consentito) e mantenere quei corvi sarebbe costato diverse energie al tengu, a lungo andare.

    Nel frattempo, diversi eventi un po' confusionari si succedettero attorno alla piccola Nekki, che dovette analizzare le ultime stranezze di Ko, ivi incluso l'inquietante fatto che le avesse fatto una fotografia, e gestire le incongruenze del Mondo trasformato (che, effettivamente, da "guardia di Suna" aveva usato l'espressione "venire a Suna") e l'arrivo del tengu del Tokugawa. Cercò di ripristinare un po' d'ordine, nonostante il suo difetto di pronuncia, tramite un astuto utilizzo delle carte ninja. Chiese a Hideo e al tengu di allontanarsi, chiedendo tuttavia che il Mondo alato (di cui ignorava però la natura) rimanesse con lei al fine di meglio comunicare con loro.

    Se i due avessero concordato con la sua strategia, per il momento allontanandosi, Ryugi sarebbe stata raggiunta da due figure con tipico giubbotto militare di Suna. Al contrario delle aspettative della ragazza, tuttavia, queste non appartenevano alle Squadre Speciali, che includevano relativamente pochi membri (proprio perché erano così selettive all'ingresso, donde la loro temibile reputazione) ed agivano solo in condizioni di conclamata emergenza, bensì alla forza di polizia del villaggio: il clan Iga, che fungeva da prima linea di difesa interna.

    Si trattava di due donne, una attorno ai trentacinque anni e con una vistosa cicatrice a metà del naso [Chunin Blu, Occhio dell'Annullamento II], ed una più giovane, attorno ai venti anni, con occhi verdissimi e due grosse scimitarre portate a "x" sulla schiena [Chunin Rossa, Occhio dell'Annullamento I]. La donna più anziana, che aveva entrambe le braccia avvolte di bende, a suggerire un'esperta di taijutsu, si rivolse a Ryugi dopo che lei si presentò.

    « Una Sand Scorpion, eh? Immagino ti trovassi già nei paraggi. Grazie per essere intervenuta, Ryugi. Sono Emiko Iga, della polizia del villaggio. Vuoi spiegarmi cosa è successo? »

    Quando la Nekki menzionò problemi "con un Sunese", la Iga inarcò un sopracciglio, ma si rilassò quando Ryugi le confermò che non ci fossero stati feriti gravi.

    « Shukaku ci protegga, almeno una buona notizia. Questa mattina ci sono stati incidenti simili un po' in tutto il villaggio. All'ospedale ci è scappato persino il morto, con annesso massacro delle guardie assegnate a proteggerlo. Il clan Soshi è furioso. Non mi sorprenderei se presto il Capoclan stesso prendesse azione... se le voci dell'assenza del Kazekage sono vere, la cosa potrebbe prendere una brutta piega molto in fretta. »

    La ragazza più giovane fissava nel frattempo la Nekki.

    « ... quel simbolo sulla tua casacca non mente, ma sei certa di essere una Sand Scorpion? Non mi pare di averti mai vista alle riunioni dei chunin del villaggio. »

    Una punta di invidia e diffidenza colorava la voce della ragazza.

    « Non fare domande superflue, Akane. Dato che qua sembra tutto a posto, dobbiamo andare all'ospedale per investigare bene l'accaduto ed eventuali collegamenti con l'attività dei cultisti negli ultimi giorni - la milizia lì presente al massimo può tenere a bada la popolazione. Ryugi, dovresti per cortesia fornirmi una descrizione del Sunese di cui parlavi e dei fatti che si sono susseguiti, oltre alla tua analisi circa il miglior percorso d'azione. Una volta fatto immagino che dovrai recarti al Palazzo del Vento per l'esercitazione di cui ci hanno avvisati. A quanto pare il Capitano Sukehiro Chikuma sarà presente. Se non è così, però, potrei chiederti di venire con Akane a me all'ospedale? Anche con i nostri numeri facciamo fatica a investigare ogni evento e il tuo aiuto potrebbe esserci prezioso. »

    A Ryugi la scelta su cosa fare, ivi incluso circa gli improbabili alleati acquisiti [Ryugi acquisisce il diritto di postare in uno dei seguenti topic: Ospedale - Palazzo del Vento].

    Mei la gattina, per parte sua, stava svolgendo al meglio la sua missione mentre Azuki depistava lo Shinkiro ed il suo sigillo di tracciamento. Kuroshi avrebbe dovuto correre qua e là per il villaggio, prima verso sud, poi ad est ed infine a nord, dove la gattina passò davanti ad una casetta dall'aspetto trasandato al di sotto di uno sperone di roccia. Davanti ad essa, un individuo estremamente muscoloso stava porgendo qualcosa ad una kunoichi. L'Otese, grazie alla copertura involontaria della folla, poté origliare alcune parole della conversazione:

    « ... lo Sharingan è famoso, tra le altre cose, per le arti illusorie che è in grado di sprigionare. Entra nella testa di Eligor e portami un rapporto di quanto s- »

    Difficile comprendere bene il contenuto del discorso, ma quale sarebbe stata la reazione di Kuroshi? Seguendo Mei, che lo richiamò con il suo miagolio, l'avrebbe vista girare in un vicolo poco lontano, che terminava in una porta a cui era appoggiato un losco figuro dai capelli scuri e il fisico massiccio. L'uomo, alto quasi due metri, riconobbe la gattina e le aprì la porta. In quel momento, il tizio muscoloso di cui l'Otese aveva origliato le parole porgeva un foglietto alla kunoichi e scattava via verso il centro del villaggio, mentre ella entrava nella casetta. Se avesse scelto di seguire la gattina, l'energumeno l'avrebbe squadrato dall'alto in basso.



    « ... puoi passare, ma non ti seguirà nessuno. »

    Gli avrebbe detto, chiudendo poi la porta dietro di lui [Kuroshi acquisisce il diritto di postare in uno dei seguenti topic: Prigione - Cascata d'Oro]. Il Tokugawa, dal canto suo, se fosse stato ancora sulla pista dell'Otese, non avrebbe avuto problemi, complici anche i suoi corvi, a seguire Kuroshi, ma non avrebbe percepito nulla della conversazione davanti alla casetta o visto la kunoichi entrarvi. Se avesse voluto seguire Kuroshi, avrebbe dovuto trovare un modo convincente. I suoi corvi, tuttavia, scorsero una figura iniziare a muoversi dalla casetta verso il centro del villaggio ad altissima velocità [Nera].

    OFF GAME

    Operazione Utopia

    Salvo che vogliate fare altri post tra di voi per organizzarvi (che ci sta), l'evento in questo topic finisce qui. Al termine dei vostri rispettivi post, vi chiedo di specificare la destinazione del vostro PG. Occhio che le cose non sono come sembrano e il vostro prossimo post sarà particolarmente importante ai fini della trama, quindi scegliete con attenzione!

    Kaystar, il tuo PG al momento è in qualche modo legato a Ryugi, dato il tuo post precedente. Devi quindi coordinarti con lei per continuare l'evento (in alternativa, il tuo PG può provare a cercare indipendentemente Fudoh e vediamo come procedere in quel caso).

    Toccherà poi a me darvi il benvenuto : guru :

  4. .
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    A Spasso nel Tengu

    15d

    Interlude-End

    [Youshi e Kotaro]
    Hagemono era sfinito e martoriato, ma scosse il capo. Io...non ne ho idea. Sono qui da...un mese. Potrebbe essere ovunque, nel mondo reale... Poco dopo Kotaro sarebbe tornato con un buon risultato. Credo stesse andando verso la stanza del consiglio, ma forse voleva solo entrare nell'edificio da un punto qualsiasi. Poi batté le mani come una scolaretta eccitata. Ah, ma devo fare i complimenti a Ossuri, ti ha insegnato proprio bene a torturare! <3

    [Fudoh e Maya]
    Non credo di potermi fidare abbastanza da raccontarti queste cose, Fudoh Orihara. Ma se può consolarti, Rei ha preso la decisione migliore, stanti le circostanze. Non si scherza con Enuo e Ozma. Ma ovviamente avrebbe rifiutato di spiegare chi fossero quegli individui o cosa avessero fatto per portare a quella terribile situazione. Alla menzione della Maledizione si sarebbe però lasciata sfuggire qualcosa: Si, possiamo dire che sia anche lui vittima di Tian Huangdì, anche se in maniera diversa. Aveva pronunciato quel nome come se fosse un'emissione di catarro fetido, non dissimile da Sakura. Le sue fiamme non sono il potere che ha ereditato. Quelle sono la sua vera forma...un pastrocchio creato da quello stupido e fetente spadaccino. Ma non avrebbe aggiunto altro.

    [Raizen e Fudoh]
    Interessante che tu mi definisca inguaiata...io adoro il mio modo di essere. Replicò lei con un sorriso affabile e seducente, avvicinandosi poi al Kage per sussurrare al suo orecchio: Ma se proprio voi applicarmi i tuoi pregiudizi, possiamo metterli alla prova in separata sede. Intanto Osamu chiacchierava amabilmente con il Re dei Gabbiani, in una lingua incomprensibile che forse veniva usata millenni prima, poco prima di lasciarlo andare a preparare il passaggio verso il Faro del Nord. Lo Tsuchikage come giustamente supposto ascoltava tutti contemporaneamente, guardingo anche nei confronti dei gabbiani che vociavano di sottofondo, mentre la Signora di Taki scrutava dalla sua carrozza, intimorita dall'Hokage e dal suo potere strabordante.

    Quando poi lui chiese a Maya quanto potesse viaggiare lontano lei scosse il capo. Non ci sono miei sigilli di dislocazione remota qui...pensavo perché essendo il passato non erano ancora stati tracciati, ma dato che il mondo non è reale evidentemente non ci sono e basta, e non posso Dislocarmi là visto che siamo su un diverso livello di esistenza. Anche con tutte le mie capacità, penso potrei arrivare al massimo alle coste del continente, consumando però enormi quantità di chakra. Ma come mai? Ti dispiace così tanto tenermi vicino a te? Ammiccò, mentre Raizen parlava di Tsuya. Mai sentito un villaggio con questo nome. Avrebbe detto Orochimaru, ancora nel corpo di Liu Bei, mentre lei confermava di non poterlo raggiungere in così poco tempo. Stava comunque a Raizen decidere se condividere dell'Albero di Pangu o meno, anche sapendo che lei non poteva arrivarci. Tesoro, io ho scoperto la posizione di alcune riserve auree che spero siano là anche nel mondo reale. Non mi interessava altro, e certamente non verrò a condividerle con te. Avrebbe poi aggiunto, dandogli un bacio a stampo sulla guancia, a meno di essere allontanata a forza. E aveva già risposto alla questione sui sigilli che non funzionavano correttamente: non essendo nel mondo reale i suoi sigilli di dislocazione remota non esistevano.

    [Riuniti]
    Il grosso serpente aveva appena vomitato un Hagemono contuso e in pessime condizioni, ma nessuno dei medici presenti si azzardò anche solo ad avvicinarsi per sincerarsi delle sue condizioni o stabilizzarlo, Tenma in primis, e lui era praticamente un santo. Allo Tsuchikage non interessava quell'individuo e lo stesso valeva per la Signora di Iwa, mentre Liu Bei lo guardava senza comprendere appieno, ma aveva percepito tutte le emozioni del frammento di Orochimaru che aveva appena restituito all'originale, quindi non gli trasmetteva certo una buona impressione (senza contare un pò di nausea post-possessione). Q lo fissava in cagnesco mentre il Re dei Gabbiani chiese a gran voce se quello era un dono per la Corte, da consumare a loro discrezione.

    Il corpo femminile di Orochimaru si prestava molto più di quello di Liu Bei ai toni ammiccanti e sinuosi del Kokage, e sorrise amabilmente quando Raizen gli chiese supporto per proseguire a suo modo l'interrogatorio. A fronte delle sue accuse un tremante Hagemono replicò: Ho fatto quello che dovevo...per salvarmi. Non c'era rimorso né vergogna nelle parole di quel viscido traditore. E si...ero a Kumo dopo la fine della guerra. Dopo la sconfitta del Veterano. Impallidì tanto nel mondo reale che mentale quando le parole di Osamu gli arrivarono come una condanna. Gli sono fedele...perché è invincibile. Solo un pazzo si metterebbe contro di lui. Avrebbe detto, tremante, anche se la domanda successiva di Raizen già metteva in dubbio quell'affermazione. No...non ha perso. Sibilò con un filo di voce. Lui doveva perdere, ha perso apposta. Per il suo piano ha bisogno dell'Alleanza. Di ciò che diventerà...ha già piantato i semi e in pochi decenni germoglieranno. Agenti dormienti, che ne formeranno altri a loro volta. Non li troverete mai. Nemmeno io so chi siano o come identificarli. E poi...userà il futuro dell'Alleanza per distruggere il passato, un evento passato che non ha rivelato, ma gli permetterà di cambiare ogni regola. Di diventare...eterno.

    Le domande però erano incalzanti e lui era molto stanco. Ero nella mia casa, leggevo, nulla di importante, poi la luce verde, e i colori sono spariti. Ed ero qui. Coincideva con la risposta data a Youshi, come Orochimaru poteva confermare. Immagino mi voglia morto perché so troppe cose...perché ho creato IO l'Alleanza. Senza di me non ci sarebbe mai stata, ne ero il garante visto il numero di Uzumaki in tutti i villaggi...se il mio tradimento fosse diventato di pubblico dominio, le basi su cui posa l'Alleanza sarebbero franate e non ci sarebbe stato il futuro che desiderava. Sembrava riuscisse a pronunciare frasi con maggiore forza...forse nonostante il pestaggio si stava riprendendo? Le navi...anche nel mondo reale le mandai in quelle zone...appositamente per farle catturare dai Cremisi. Per dare loro le nostre risorse e rendere l'Alleanza disperata, per impedire che ci chiudessimo in assedio e andassimo al contrattacco disperato. Così il Veterano avrebbe potuto venire sconfitto proprio come voleva. Ho fatto la stessa cosa qui...in questo mondo solo parte del Continente orientale esiste, le ho mandate nello stesso posto in cui lo feci anni fa, solo che pochi di questi...di questi finti individui lo conoscono. All'esterno ogni tanto diceva a voce alta qualche parola di ciò che trasmetteva, con Osamu che non era interessato, come se Hagemono fosse una carta già scartata, mentre lo Tsuchikage, Orochimaru, Hana e Byakuei erano vicini. Quest'ultimo era quello che sembrava più indispettito dalla scena, come se non gli piacesse poter sentire solo una piccola parte dell'interrogatorio, o forse per le parole di Hagemono.

    Mi sono legato ai Draghi in gioventù, il mio Sensei era legato a loro e tramandò il contratto, si chiamava Shimon Kaguya, un traditore di Kiri che viveva a Konoha. Avrebbe spiegato (erano informazioni che Raizen avrebbe potuto facilmente verificare in seguito), senza commentare sul fare del bene o meno, e restando impassibile davanti alla menzione degli Uzumaki...o per meglio dire dopo una primissima esitazione, accompagnata da franco turbamento, i suoi occhi si spensero, come se avesse disattivato le emozioni. No. Sono certo che esistono ancora. Probabilmente si nascondono da qualcosa. Nessun senso di colpa, nemmeno mentre ammetteva di aver costretto l'Alleanza a uno scontro senza speranza togliendo le risorse, ma adesso era come se avesse completamente dimenticato la capacità di provare emozioni. Ho già fatto del bene. Ho agito secondo coscienza, per il mio bene e per quello del mio clan. L'ordine non era casuale, l'uomo era un grande egoista cui interessava in primis la propria sopravvivenza, anche se quel monotono era fastidioso, come se le grida di Raizen andassero a sbattere su un muro. E non voglio aiutarti a sconfiggere il Veterano. Non se non garantisci la mia sopravvivenza. Una garanzia certa. All'esterno Osamu avrebbe ridacchiato: Hagemono aveva detto quelle frasi a voce alta, mentre Orochimaru lo schiaffeggiava con violenza e Hana sorrideva. Byakuei invece era corrucciato, come fortemente concentrato.

    Osamu rispose allo sguardo di Youshi con un mezzo sorriso, ma non dava affatto l'impressione di averlo riconosciuto...forse perché in realtà dal suo punto di vista non si erano ancora incontrati. Scelte le armi Fudoh e Youshi si sarebbero appartati per parlare, mentre l'attenzione di quasi tutti era rivolta all'acceso colloquio tra Raizen, ardente come il sole, e Hagemono ferito. Senza un contesto sarebbe potuta sembrare l'esecuzione di un innocente da parte di un dio. Kotaro si sarebbe avvicinato loro sorridente. Allora, qualche problema del futuro sul quale zio Kotaro può dare una mano? Sarò anche un sogno di me stesso, ma sono sempre il migliore <3 Avrebbe detto. Sbaglio o parlavate del Paese del Ferro? Mmmmh? <3 Se può servirti, nipote, c'è un mio piccolo nascondiglio da quelle parti. Frugò nella sua tasca, estraendo un foglietto e consegnandolo a Youshi. Qui la sua posizione, e immagino esista anche fuori da questo mondo. Se non è successo qualcosa di grave, ci saranno risorse, informazioni e anche manuali di combattimento. Spero ti possano essere utili <3

    Pochi istanti dopo però una mano sarebbe calata pesantemente sulla spalla del Tokugawa, senza che lui, Fudoh o persino Kotaro se ne accorgessero: lo Tsuchikage si era avvicinato ed era arrivato a toccare il giovane Kiriano senza farsi notare per niente [Nota]! Kotaro stava quasi per estrarre la sua arma e colpire ma l'uomo di Iwa aveva la sua da dire. Due Tokugawa che parlano tra loro non sono mai una buona cosa. Specie quando sono accanto a uno che sa così tante cose sulle Armi di Iwa. Minacciò...ma quando si era allontanato dall'interrogatorio? Che fosse parte delle sue capacità di manipolazione temporale? Interessante scambio di opinioni con la mia...chiamiamola alleata. Ero nella carrozza anche io e sono molto interessato...veniamo tutti da tempi diversi, e non mi dispiacerebbe capire esattamente da che anno arrivate voi. Lei mi conosce, ma ancora non abbiamo stretto il nostro accordo commerciale, che certamente non spiegherò a voi. E da come parlate voi non avete idea di cosa accadrà alla Luna, o del Cavaliere Bianco. Aveva realmente origliato tutto ciò che veniva detto? Fino a quel punto si spingevano le paranoie di quell'uomo. Kotaro era particolarmente sul chi vive anche se l'espressione severa era durata solo un secondo e ora sorrideva nuovamente, pur in un sorriso forzato. Ma una cosa posso dirvela: Rei Yujin e sua sorella Kanna sono vivi anche nel nostro tempo. E vi dirò dove si trovano in cambio di tre informazioni: voglio sapere esattamente da che tempo arrivate. Voglio sapere dove si trova questo interessante monastero...e voglio sapere tutto ciò che sapete su Azumaido. Una scelta difficile, potevano fidarsi di quell'uomo? Kotaro fissava i due chunin ma in qualche modo non sembrava portato a intervenire...il suo ruolo di "comparsa" gli impediva di influenzare i contatti tra gli "attori" di quel Sogno, e adesso cominciava a rendersene conto.

    Tornati al mondo reale, Hagemono fu costretto a evocare il drago che portava il Contratto, che davanti a quella scene ebbe un mezzo attacco di panico, specie per il gigante acceso come un fuoco d'artificio continuo, ma la voce stentorea dell'Hokage calmò rapidamente la scena...almeno per il rettile mistico, dato che ebbe un notevole effetto a catena su altri. Il...figlio di Tian? Avrebbe ripetuto, a bocca aperta. Ma...pensavo non gli piacessero le ragazze! Non me ne ha mai presentata nemmeno una! E saranno secoli che non lo vedo! Sempre a saltare qua e là senza controllo! Batté le palpebre alcune volte. Incredibile...e hai anche conosciuto l'Esuvia di Ryujin, incredibile davvero! Poi quando gli parlò di Hagemono il draghetto si rabbuiò. Capisco...alla fine la sua indole egoistica ha preso il sopravvento, ma non posso certo rinnegarlo per questo. Non mi piace però che la metti come una minaccia, nemmeno lo stessi tenendo in ostaggio. O fai come ti dico o non lo curo, che cattiveria! Tian non lo avrebbe mai fatto, non sarebbe contento di sapere che ti comporti così! Parole che sembravano pronunciate da un bambino, o da Youkai, ma che potevano far male a meno di una spessa corazza di cinismo.

    Intanto Youshi non aveva avuto grandi reazioni alla menzione del padre di Raizen, mentre Fudoh certamente lo guardava con occhi nuovi e tutt'altro che accondiscendenti. Maya di Iwa non aveva battuto ciglio (salvo forse immaginarsi come fosse a letto un Raizen più anziano) mentre Hana si era irrigidita appena: per lei era un nome conosciuto e importante, ma la spessa frangia celava i suoi occhi. Q era impegnato altrove e Byakuei non disse nulla...però la porta della carrozza si era spalancata con la Signora di Taki che si sporgeva, guardando Raizen come se avesse appena sentito una cosa inaudita, tanto che Obi accorse a chiedere se tutto andasse bene...mentre Rei dopo l'iniziale sorpresa guardava l'Hokage con un misto di aggressività e tristezza. L'Imperatore, che era intento a discorrere con Osamu e con il Re dei Gabbiani, non ebbe reazioni, e così i suoi interlocutori.

    In ogni caso Gyakuryu accettò il contatto con Raizen, percependo il chakra del Guardiano dell'Equilibrio che lo permeava, sebbene in maniera molto diversa da Tian, avendo quindi la prova delle sue buone intenzioni e delle sue parole. Mi dispiace che tu senta così tanto odio...sembra quello dei miei fratelli, così ossessionati dalla loro condizione. Avrebbe scosso il capo. Ma ne parleremo magari in futuro...ora... Avrebbe teso il globo che portava con sé, generando una leggera luce di chakra multicolore che pareva quasi drappeggiarsi come un velo effimero e impalpabile, sul quale alcuni nomi erano leggibili come strie di luce più intense delle altre. Questo è il Contratto originale, anche se ogni faro ne ha una copia...scrivi pure il tuo nome e saremo legati! Non ci sarebbe voluto che un momento. Poi potrai evocarli tu stesso, intercederò io...potrebbero non fidarsi del tutto però, e non concederti il massimo delle loro capacità [Nota].

    Penso io a farlo portare via! Avrebbe detto Byakuei, dopo aver ammirato con aria seccata l'intera scena, imprigionando Hagemono in una Prigione Acquatica e poi evocando un clone che la trasportasse lontano grazie a una serie di tentacoli che uscirono dalla sfera, segno di grande maestria in quel complesso Jutsu della Nebbia. Orochimaru annuì, evocando un serpente per accompagnarlo. E ora? Hana si sarebbe avvicinata a Raizen. Figlio di Tian...la mia Sensei sarà felice di saperlo. Sorrise, ma non era chiaro se quella fosse o meno una minaccia.

    Durante la definizione del piano, Kotaro batté le palpebre alcune volte. Passare sotto...no. Onestamente non so come mai nessuno ci abbia pensato. Sarebbe stato Shuichiro l'Imperatore, ad avvicinarsi e chiarire. Probabilmente dipende dalle regole di questo posto...non possiamo pensare troppo al di fuori del nostro ruolo, a differenza dei viaggiatori. Byakuei avrebbe fatto spallucce. Parla per te, fratello. Parla per te. Io ho deciso di non fare assolutamente niente e vedere come vanno le cose. Obi, il Cavaliere Temporaneo avrebbe detto di essere in grado di usare dei Doton per quello scopo, ma con distanze molto lunghe sarebbe poi finito con meno di metà della riserva di chakra...però questo avrebbe permesso a Fudoh di non dover sprecare le sue energie. Maya sarebbe stata favorevole al tentativo col Simbolo di Pensiero, preparandone due analoghi. Abbastanza potente da confondere anche una divinità, almeno per qualche istante. Non era chiaro se si stesse vantando o meno, ma l'Imperatore aveva partecipato nella creazione e lui stesso era un grande esperto di Fuuinjutsu, almeno a detta di Kotaro.

    [Team Kumo]
    Una volta aperto il passaggio il gruppo avrebbe camminato in quello che sembrava un corridoio illuminato a metà tra un sottobosco e un edificio, impiegando comunque alcune ore.
    Maya di Iwa avrebbe confermato che arrivava dallo stesso periodo di Fudoh (giusto qualche settimana prima...e in effetti ne approfittò per chiedergli se ricordava di qualche particolare vittoria sportiva negli ultimi giorni, così da poter fare qualche scommessa). Non si imparano i Fuuinjutsu in poche ore, ma posso piazzarti addosso un simbolo del fisico e uno della psiche potenziati, se vuoi. Anche al tuo amico dall'occhio invitante. Ammiccò prendendo però nota del pericolo derivante dalle "comparse" se fossero andati contro il Sogno [Nota]

    La Maya di Taki invece avrebbe fatto sapere a Fudoh, tramite Obi che, testuali parole: "Non ho nulla di cui parlare con chi è alleato del figlio di un uomo spregevole...mi spiace dottor Fudoh, ha detto proprio così" L'uomo era ovviamente costernato, mentre Rei sembrava concorde con le parole della Signora.

    Se non altro Kotaro, maestro in molte armi (anche se non quanto sua moglie Shigure, che sapeva usare ogni cosa come arma) spiegò al chunin quantomeno le basi dell'uso del bastone...un ninja di esperienza le avrebbe fatte sue quel che bastava da usarlo senza farsi del male da solo.

    [Team Oni]
    A bordo di un volatile capace di muoversi ad altissima velocità e di trasportare tre persone, con un secondo volatile analogo, entrambi evocati dal Veterano, il gruppo di attacco sorvolava il mare e iniziava a intravedere una sagoma a mezz'aria. lo vedo. Avrebbe spiegato Osamu. Questi miei rapaci non sanno combattere ma ci faranno da piattaforma, dovremo occuparci di difenderli. Qualche piano d'azione preciso? Non lo coglieremo di sorpres...ah, ecco. Si è fermato. Ci aspetta. [Nota]

    Se avesse diviso le sue energie coi nove draghi, seppur evocati con riluttanza, Raizen avrebbe avuto un controllo nettamente maggiore della situazione, con potenzialità prima irraggiungibili [Capacità Raizen]. Ma sarebbe bastato con l'Arma che Domina le Armi? Il Dio Guerriero più potente di tutti?
  5. .

    Problemi Kiriani

    La Proposta



    Non ero sicuro che Bendino-chan potesse gradire la missiva, né il fatto che l'avessi fatta consegnare alla sede delle Squadre Speciali, ma, mi sono reso conto mentre gli scrivevo, che non avevo idea di dove abitasse.

    Youshi,

    Non sapendo esattamente dove vivi, ho optato per inviare la missiva alla sede delle Squadre Speciali, supponendo che fosse possibile raggiungerti lì.
    Ti scrivo per una questione interna a Kiri: un problema che interessa quelli che una volta hai definito "la popolazione ed i suoi ultimi", se ben ricordo.
    Non credo ci sia un vero e proprio sistema di polizia nel villaggio, quindi ho pensato che la Mano Nera e quella Bianca potrebbero occuparsi di alcuni spiacevoli problemi che ho scoperto qualche giorno fa.
    Se hai un pò di tempo libero, ci vediamo dopo il tramonto davanti all'Ospedale.

    Fudoh.


    Il biglietto era siglato con una tartaruga stilizzata con una mano incisa sul guscio, diciamo una firma personale che univa i miei due ruoli: membro della Mano Bianca e Guardiano della Valle del Guscio.
    Stava a Bendino-chan decidere se presentarsi o meno.

    [Al Tramonto]

    Il mio povero guscio! Quanto dobbiamo aspettare ancora, figliolo?, l'anziana tartarughina sulla mia spalla destra era un pò impaziente.
    Arriverà, spero, Ma-Tsu-dono, non c'è da preoccuparsi., risposi, in piedi all'esterno dell'ospedale, con una seconda tartaruga umanoide vicino a noi.
    Non è il tipo con cui hai litigato, Fudoh-san?, chiese Lio, che nel frattempo spostava di spalla lo spadone.
    Abbiamo i nostri... come dire... delle questioni da chiarire, ma non per questo non mi fido di lui per quel che riguardano il bene di Kiri., spiegai al tartarugone, Poi data l'ultima volta che ci siamo visti, forse questo tipo di missione gli potrebbe anche piacere., conclusi, memore di quando Bendino-chan aveva voluto dare una lezione, tutta sua, ad Etsuko-san.

    [...]

    Quando Bendino-chan fosse arrivato, avrei, prima di tutto, fatto le dovute presentazioni: Tokugawa-san, loro sono Shitsuki e Lio, due delle Tartarughe della Valle del Guscio, che verranno con noi stasera.
    Piacere, giovanotto., esordì per prima l'anziana tartaruga bianca sulla mia spalla.
    Salve, Tokugawa-san, piacere, io sono Lio., continuò il tartarugone bipede con Spadone annesso.
    Quando, eventualmente, si fosse presentato anche il mio parigrado, avrei ripreso la parola: Non so se ricordi, quella volta, a Genosha, quando mi hai fatto sperimentare la Nebbia di Sangue., esordii, non troppo entusiasta di quella passata esperienza, Il Mizukage-sama mi disse, fra le altre cose, che non mi applicavo particolarmente nel portare avanti le idee che gli avevo suggerito.
    Di recente, non avendo più avuto indicazioni da parte sua sull'argomento, avevo iniziato ad occuparmi di quelle idee nel mio piccolo: oltre a distribuire, come già facevo, il cibo residuo della mensa dell'Ospedale e gli abiti abbandonati agli altri senzatetto, mi stavo occupando anche di cercare degli edifici disabitati per dargli un posto dove dormire.
    , mi fermai un attimo, guardando il Tokugawa.
    Probabilmente sto divagando.
    La questione è che ci sono state sparizioni fra i senzatetto e l'altra sera ci hanno provato anche con me, ci crederesti? Ero lì in mezzo che distribuivo del cibo, quando ho sentito qualcuno urlare.
    Non ho visto bene chi ci fosse, ma qualcuno ha sollevato attorno a me una sorta di grosso muro, fatto con qualcosa che era irrorato di chakra, quindi non sono riuscito a renderlo liquido per passarci in mezzo.
    Ci ho messo un pò a sfondarlo a pugni, non volendo usare il mio chakra gravitazionale-naturale, dati i problemi di mobilità che provoca, ma mi sono sfuggiti.
    , spiegai con una leggera nota di irritazione nella voce.
    Essendo un problema di Kiriani che se la prendono con altri kiriani, ho pensato che potesse farti piacere risolvere la questione.
    Una volta, quand'ero ancora un genin, aiutai il Mizukage-sama, che ai tempi era soltanto l'Inquisitore-san, a gestire un problema di criminalità cittadina.
    , ricordai, divagando un attimo, poi guardai di nuovo il mio parigrado.
    In più, il fatto che tu possa muoverti velocemente fra le ombre potrebbe essere vantaggioso per evitare qualcuna di quelle trappole., conclusi.

    Ora c'era da vedere se Bendino-chan si sarebbe dimostrato interessato al problema.
  6. .

    [Ame, Città dei Morti]

    « Mmmh? »

    Mogen alzò un sopracciglio e utilizzò la manica per pulirsi la bocca dalla schiuma di birra che la sozzava.

    « Anche se non hai bevuto la mia birra - un gesto saggio di fronte ad uno sconosciuto di Ame, te ne do atto -, hai condiviso un brindisi con me. Pensavo avessi già accettato, marinaio... ma ora aggiungi condizioni all'ultimo? »

    Per qualche momento l'atmosfera si riempì di tensione e Youshi poté percepire chiaramente che, nonostante i suoi modi faceti e l'atteggiamento bonario, quell'uomo non fosse un pedone di basso rango che chicchessia poteva bistrattare. Del resto, il Tokugawa aveva già potuto vedere la Carta che certificava l'appartenenza di quell'individuo all'Organizzazione che dominava Ame.

    Poi la tensione si interruppe e Mogen sospirò rumorosamente.

    Mogen

    « Meeeeeeh... voi giovincelli tentate sempre di approfittarvi della malleabilità di noi vecchiardi. »

    Finì di tracannare la sua birra, gettò un'occhiataccia al Tokugawa e si alzò, facendo cenno di seguirlo con la testa. « E va bene, e va bene. La tua richiesta non è eccessiva, dopotutto, e le avrei comunque dovuto dare da mangiare a breve. »

    Voltando l'angolo dietro la casetta, Youshi poté scorgere una gabbia in ferro battuto che, legata ad una fune, pendeva dal lato della casetta verso il fiume. Al suo interno giaceva una donna di cui il Tokugawa aveva forse sentito parlare, dato che era nel bingo book dei Sand Scorpions e della Mano Nera. Rize Kenkichi, una traditrice di Kiri che non era mai riuscita ad apprendere la tecnica segreta del suo clean e che aveva tentato - fallendo - di rubare il Kiseki Arancione mentre veniva trasportato da Suna a Sanbashi per trovare un portatore degno. Braccata da due squadre speciali, ella aveva tentato la sorte ad Ame, ma aveva contratto un debito con il Visigoto... e, così come aveva eluso le squadre speciali, si era illusa di poter fare lo stesso con il padrone delle mura di mezza Pioggia. Il suo destino era peggiorato molto in fretta da quel momento, fino a farla capitolare diritta in quella gabbia.

    La nukenin era vestita di stracci e piuttosto sudicia e malconcia, come se avesse passato diverso tempo in una prigione senza finestre, ma quando vide Mogen non lo ingiuriò, limitandosi a fissarlo con odio bruciante. L'uomo sorrise. « Ciao bellezza! Pronta per il tuo ultimo bagno? » Mogn si voltò verso il Kiriano, tentando di dargli una gomitata complice allo stomaco mentre gli sussurrava una cosa coprendosi con la mano. « Gran pezzo di nukenin, questa... ma le hanno tagliato la lingua prima di consegnarmela. L'avrei tenuta a digiuno per un altro giorno o due pur di scambiare qualche parola con una bellezza simile! » Poi si mise due ditoni in bocca e, senza preavviso, lanciò un fischio acutissimo che trapanò le orecchie di Youshi, prima di tornare a guardare la donna con un'espressione crudele.

    « Ma nessuno la fa al Visigoto, dolcezza. Un peccato che tu debba apprendere questa lezione così. »

    L'acqua del fiume che lambiva la costa della caverna, e che scorreva in maniera innaturalmente placida, si iniziò ad increspare. Venature apparvero contemporaneamente in zone troppo diverse per essere causate da una creatura con l'anatomia di un pesce o di altra creatura acquatica conosciuta... un interrogativo che trovò risposta, quando, non più di trenta secondi dal fischio di Mogen, la superficie del fiume si aprì per lasciare spazio ad una creatura gargantuesca, che pareva uscita dal peggiore degli incubi [Idra dello Stige: Betty- Grande 40 Unità.
    - Energia Nera.
    - Forza +3 tacche, Resistenza - 3 tacche.
    - AdR, Tecniche & Abilità: ?
    ]
    .



    Dotata di tre teste con fauci ricolme di zanne acuminate, la creatura si avvicinò alla casetta, torreggiando si di essa e fissando tutti e sei i suoi occhi iniettati di sangue sul banchetto che era stato preparato per lei. Rize Kenchichi tentò di urlare, ma solo un suono gutturale ripieno di terrore lasciò la sua gola martoriata. Mogen osservò il mostro mentre si avvicinava, facendo cenno al Tokugawa di restare dietro di lui. « Non è una bellezza? Si chiama Betty e per motivi che non ti devono interessare obbedisce solo a me. » Uno sguardo eloquente al ninja Kiriano, prima di fischiare di nuovo ed indicare la gabbia. « Forza, Betty, onora la tavola! »

    Le teste dell'idra calarono sulla gabbia, strappando la fune e riducendo le sbarre a brandelli. Schizzi di sangue, rumore di ossa rotte e di metallo incrinato accompagnarono la dipartita della nukenin della Nebbia, mentre Betty tornava in acqua con espressione soddisfatta. Mogen si voltò verso il Tokugawa, un sorriso crudele stampato in volto. « Allora, marinaio Kurai. Pensi ancora di poter arrivare dall'altra parte senza il sottoscritto? »

    [Se la scena prosegue come da mio post precedente]

    « Ahr! Ahr! » La risata marinaresca di Mogen risuonò vigorosa nella caverna mentre i due si avvicinavano alla parte della stessa. « Se non avessi una predisposizione per l'occulto non farei questo mestiere, marinaio Kurai, ti pare? Diciamo solo che Kamiya... arriva oltre, non so se mi spiego. Non adora alcun dio se non la morte e l'inflizione di miseria e sofferenza sulle sue vittime e, a quanto pare, i diamanti. Non posso dargli torto del tutto: quelle pietruzze infiammerebbero l'animo di qualunque marinaio! » Saigokage era un sadico della peggior specie, ma nessuno ad Ame - nemmeno il Visigoto - sapeva della sua connessione con uno dei lasciti di Rikudo Sennin e del leggendario Rinnegan, o del fatto che solo cinque utilizzatori di quell'arte proibita potessero esistere in un dato momento storico... e che l'Asso di Picche ne avesse inconsapevolmente incontrato uno tanti anni prima.

    Quando poi il Tokugawa fece il collegamento, seguendo con attenzione le briciole di pane che in modo quasi casuale Mogen aveva lasciato cadere dalla sua bocca, quest'ultimo ridacchiò ancora più di gusto. « AHR! AHR! AHR! Ma allora vedi che non tutto ciò che è di Kiri viene per nuocere? E dire che pensavo di essere l'unica eccezione! » Si voltò verso Youshi quando quello suggerì che la reale intenzione dietro la richiesta di assassino fosse l'avanzamento nelle gerarchie di Ame di Mogen.

    « Ding, ding, ding. Corretto. »

    Il sei di quadri saettò di nuovo dalla sua manica e nella mano dell'uomo.

    « Portami la testa di Saigokage e avrai libero passaggio al sicuro da Betty. Portami la carta di Saigokage infilata nel suo cranio e, se la mia promozione sarà approvata, potrai avere la mia raccomandazione per ottenere il Sei di Quadri appena liberatosi. Ma voglio il tuo vero nome prima che tu parta per la missione di assassinio. »

    Gli tese la mano libera, guardandolo dritto negli occhi.

    « Qua la mano se ci stai, marinaio... ? », disse, lasciando spazio all'altro per riempire le ultime sillabe con il suo vero nome.

    OFF GAME

    Youshi2 : bravo che ti sei accorto del reale obiettivo di Mogen! Ora, se accetti, hai una doppia missione. Oppure puoi tentare la fortuna contro Betty : guru :

  7. .




    " No non dire così! Non ti farei mai del male! Tu sei la persona che ho aspettato per 200 anni, tu sei la figura che mi appare in sogno e mi accompagnerà verso il mio destino. La nostra vita insieme nel mondo degli Dei. "

    Ma cosa stava blaterando? Duecento anni?! Ma se era un giovane appena entrato nell'età dei grandi. E poi, in che senso non si era macchiato di alcuna colpa? Aveva ingannato una ragazza, l'aveva ferita, rapita e ora incarcerata. Le aveva fatto provare un dolore che di secondo in secondo diventava più forte. La stava privando del suo bene più prezioso, del suo retaggio culturale, lo stesso che sembrava conoscere così bene, tanto approfonditamente da sembrare contraddittorio e sbagliato per la chunin della Foglia!

    Kairi era impaurita ed impotente difronte ad un rivale chiaramente fuori dalla sua portata. Tuttavia, sebbene la situazione diventasse sempre più disperata, la sua forma mentis da guerriera le permise di costruire l'unica strategia che reputava sensata in quel momento; una pantomima per cogliere l'unica debolezza apertamente dichiarata da Kādomēkā, sempre se fosse quello il suo reale nome. Il ragazzo sembrava effettivamente innamorato della kunoichi, quindi magari dimostrando più empatia e un maggior coinvolgimento sul lato sentimentale magari una possibilità di fuga poteva aprirsi...certo, si trovava sul tetto del palazzo dei Sanada quindi, anche se fosse riuscita ad uscire da quel fuuinjutsu, solo gettarsi nel baratro poteva darle la libertà.
    Una possibilità che sicuramente le sarebbe passata per la testa, considerando che ormi gli occhi le stavano implorando di attivare ila sua Kekkei Jenkai Oculare [in caso contrario, ripeti il danno].

    Effettivamente, la richiesta disperata di aiuto e spiegazioni da parte dell'accademica, spinse il giovane a scomporsi per cadere goffamente in avanti, sbattendo con la faccia a terra pur di non usare le mani e spezzare il rituale. Un dettaglio che difficilmente sarebbe passato inosservato, considerando l'effettiva forza del nemico, a cui seguì una risata gelida e sbilenca insieme al movimento da quelle ombre che, come delle braccia aggiuntive, andarono a riportare il loro manipolatore nella sua precedente posizione [qualora già vista, riconosci la TS dei Nara].

    " Ouch eheheh che sbadato. No, no! Non devi agitarti, non avere paura! Devi fidarti di me! Lascia che il chakra fluisca, fai apparire le tomoe e io potrò cancellarle per rimpiazzarle con una versione più pura e perfetta del potere degli Dei! "

    La resistenza dell'Uchiha, la quale davvero stava provando un dolore in grado di far svenire la maggior parte delle persone, le stava permettendo di far uscire informazioni importanti dalla bocca del suo rapitore. Ma per quanto ancora avrebbe resistito? Il corpo vitreo e la sclera dei suoi occhi erano in fiamme e il dolore si stava espandendo verso la retina e il nervo ottico...rischiava di compromettere in maniera irreversibile i suoi organi! Non solo, quel flusso indotto di chakra che fuoriusciva in maniera incontrollata dal suo petto, le aveva già intaccato il tentien: solo la sua esperienza nel gestire e manipolare tecniche di livello Chunin le stava permettendo di non far scoppiare i vasi del sistema circolatorio.
    E poi c'era quell'istinto irrefrenabile, quella spinta genetica che portava i suoi globuli rossi a risvegliare la tecnica speciale ereditata dal suo clan; come une belva che sbava sentendo l'odore della carne o l'uomo che trova irresistible l'odore della donna...Kairi dove avrebbe trovato le forze per non assecondare il volere del suo interlocutore?

    E se volesse davvero il suo bene? E se le stesse offrendo realmente un nuovo potere in grado di farla evolvere e quindi di raggiungere ogni suo desiderio di grandezza? Forse in questo modo avrebbe potuto trovare sua madre, avrebbe potuto addirittura sconfiggerla e porre fine ai turbamenti del suo animo. Sarebbe diventata così un vero guerriero su cui la Foglia e l'Hokage avrebbero potuto fare affidamento nel futuro, ad esempio contro nemici del calibro dei Canthiani, che già una volta avevano colpito al cuore del Fuoco.

    Dopo mesi di pace e distaccamento dal mondo dei ninja, Kairi si trovava difronte ad uno delle scelte più importanti della sua vita, associata ad uno dei pericoli più grandi che avesse mai affrontato. Avrebbe difeso il clan di sua madre, colei che l'aveva tradita e ferita nel profondo, oppure avrebbe seguito il cammino conclusivo della sua avventura del Ferro?

    " Hai mai pensato, nel vedere i capillari rotti negli occhi, che fossero come sottili radici di un albero? Nelle tavole segrete del tuo clan si nomina, Shinju. E se fossimo tutti figli di un unico ceppo? Terminazioni di radici che inglobano il mondo e lo rendono prigioniero? Un albero con un frutto dolcissimo, capace di sfamare un Dio e di compiere il fine ultimo di miliardi di persone sparse sul pianeta.
    Non vorresti anche tu mangiarne un pezzo? "



    ::: La sera prima, Fuyu no Ie :::

    Le gambe dei samuari pronti a fronteggiare la minaccia in avvicinamento si bloccarono un istante prima di sguainare le katane. Come pietrificati, i quattro corpi rimasero ad osservare il lento avanzare della donna la quale con sguardo tronfio osservava il panico scaturito dalle sue azioni. Solo un sensitivo avrebbe potuto notare l'auro oscura che si stava sprigionando dal suo corpo e che stava corrompendo l'animo d'acciaio dei combattenti in armatura, terrorizzandoli al punto di non avere il coraggio di sferrare il colpo [1 TA Aura di Paura + Aggravare il fardello]. Spezzare le sicurezze, ecco in cosa era davvero bravo il generale Cremisi.

    Un nobile ebbe la forza di distinguersi dal branco di pecore belanti: un uomo di esperienza e che probabilmente aveva già avuto modo di comprendere e destreggiarsi nelle dinamiche di potere tipiche del mondo ninja. Ottimo, aveva finalmente trovato il suo lasciapassare per arrivare alla testa del Ferro; doveva solo accertarsi che fosse sufficientemente influente da garantirgli udienza nella sala di comando dei Toshiro.

    " Lei è un uomo saggio, Minoru Tatsuishi. Venga con me...lei merita di salvarsi. "

    Afferrò l'uomo per la cintola e con due poderosi balzi si posizionò sulle alte mura che delimitavano il centro nevralgico del villaggio e lì invitò l'uomo a guardare il cielo e assistere a quello che stava per accadere.





    Per tutte le anime ancora in vita nella zona del palazzo non ci sarebbe stata via di scampo: come un vero e proprio meteorite, il Colosso dei Cieli avrebbe invertito la sua rotta e si sarebbe schiantato letteralmente a terra, abbattendo con la sua ineguagliabile mole ogni corpo di pietra, metallo o ossa sul suo cammino [2 TA Carica + Taglia Mastodontica (60 Unità) + Arte della Terra]]. In pochi istanti del centro di potere del villaggio non sarebbe rimasto traccia perché, così come era giunto, il Leviatano delle Leggende capace di terra-formare il mondo, iniziò a sparire ma questa volta non tra le alte nubi bensì fondendosi con la terra stessa, portando con sé tutti quei detriti e i corpi frantumati.
    Il rombo di tonnellate e tonnellate di terra smossa era assordante e della portata di un piccolo terremoto capace di mutare la geografia di quel territorio. E man mano che l'enorme mole scendeva nella montagna un cratere prendeva forma al posto di quella che una volta i Sanada chiamavano casa.


    Così decadeva il potere di una delle otto famiglie al servizio dello Shōgun, tra le radici e i vermi dello stesso Feudo rimasto senza padrone.


    Minoru-dono avrebbe assistito ad un palmo di distanza a quella catastrofe naturale, al fianco della donna che aveva portato morte e distruzione in quella porzione isolata del Paese del Ferro. Una tragedia, un tremendo massacro che gli avrebbe fatto comprendere una volta per tutte con chi stesse per stringere alleanza: un vero e proprio patto con Diavolo.

    Solo quando il frastuono terminò e il silenzio calò sulla città, privo delle grida dei suoi cittadini e dello scrosciare della pioggia di sangue, Otsune Mikawa proferir parola:

    " Bene...abbiamo fatto pulizia.
    Ora veniamo al dunque Minoru-dono. Lei sarà la mia spia all'interno dell'amministrazione di questo Paese. Voglio sapere tutto riguardo la politica, gli accordi economici e le strategie militari che Onoro Toshiro insieme a voi famiglie nobili state attuando da dopo gli eventi dell'Erba.
    Voglio arrivare a comprendere i segreti di queste terre, dalla forza dei Samurai in grado di competere con le conoscenze dei ninja, agli antichi artefatti e tomi tramandati nella vostra storia. "


    Quella non era una richiesta ma un ordine.

    " Questa Paese diventerà presto di mia proprietà, la conquista è appena iniziata, e lei può avere un ruolo attivo e una posizione di potere nella nuova amministrazione. L'età del Ferro è passata, amico mio, ora stiamo entrando in un'era più tetra, pregna di oscurantismo e di poteri forti che a regime schiacceranno realtà retrograde come la vostra.

    La mia è una scialuppa di salvataggio in questo mare in tempesta. Non avrà una seconda occasione.

    Cosa risponde? "



    CITAZIONE
    OT/ Cosa farà Kairi?!?! Direi che con 2-3 post l'avventura avrà fine ;)
    Per la mai parte, questo contatto potrebbe diventare l'intro per una giocata più amplia (magari una QdC nei confronti del Ferro) quindi sono mooolto curioso!/OT
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    Quando il Sogno Entra nella Realtà



    La storia del clan Kakita è da sempre presente negli scritti di Kirigakure no Sato ma negli annali molto è cambiato e non sempre in meglio. La nascita del clan si può attribuire ad un ristretto gruppo di fabbri e mercanti che decisero di entrare in società per riuscire a guadagnare il più possibile dai loro prodotti di alta qualità. Questi Fabbri erano famosi per le proprie Spade, dalla fattura eccezionale e superiori di gran lunga alle classiche lame che si potevano trovare negli altri continenti e stati. Da subito questa strategia iniziò a portare profitti, espandendo inizialmente all'interno del Paese dell'Acqua la nomea di questi grandiosi strumenti di morte. Pian piano sempre più mercanti e fabbri, desiderosi di imparare le arti dei grandi maestri, si unirono alla società che si ingrandì a dismisura arrivando a rivaleggiare in numero i clan maggiori di Kiri. Kakita fu il nome scelto per identificare la società e fu preso da uno dei suoi fondatore e fabbri con maggior esperienza: Yamura Kakita. Da quel momento in poi sempre più persone decisero di entrare in quello che si tramutò in un vero e proprio clan e presero effettivamente il cognome Kakita mentre altri clan decisero di tenere il proprio cognome ma rimanere comunque all'interno della società diventando così casate indipendenti ma strettamente legate al clan.

    Gerarchia del clan


    Il clan Kakita decise quindi di instaurare una sorta di gerarchia piramidale per gestire i suoi affari e le casate indipendenti che lavoravano in simbiosi con esso. Vennero instaurati tre titoli, utilizzati principalmente solo all'interno del clan per riferirsi agli altri. Ogni famiglia viene descritta dal titolo e dal proprio cognome. di seguito degli esempi:

    Shinjuro Hamon Kakita
    Kirua Tsuba Jingoku
    Hideo Tsuka Nishimura

    Hamon: Questo titolo è specifico per i membri  del clan principale dei Kakita e solo per chi ha sangue puro. il titolo non può essere utilizzato per nessun altra famiglia. Rappresenta L'apice della gerarchia ed è anche il più onorifico.

    Tsuba: Utilizzato per le famiglie di sangue misto che, solitamente, ricoprono principalmente il ruolo di difensori e guardia armata del clan. Queste famiglie vengono rispettate quasi alla pari degli Hamon ma non portando effettivamente del guadagno al Clan sono state escluse dalle decisioni politiche che vengono gestite esclusivamente dai membri Hamon Kakita.

    Tsuka: Famiglie di sangue misto o completamente diverso dai Kakita. Queste famiglie sono collaboratori o Tsuba messe in disparte, per un motivo o un altro, dalla vita quotidiana del clan. Potrebbero essersi macchiate di tradimento o furto o di qualche altro crimine che ha portato alla loro esclusione da parte del clan principale. questo fa capire che i collaboratori esterni sono abbastanza disprezzati dal clan e i segreti vengono tenuti all'interno delle prime due gerarchie.

    Abilità del Clan


    Yamura Kakita oltre ad essere un fabbro estremamente capace, era anche uno spadaccino fuori dal comune. Aveva creato uno stile di combattimento tutto suo che si basava su movimenti fluidi e veloci facendo si che gli avversari vedessero la sua spada arrivare da qualsiasi direzione. Nessuno mai raggiunse la bravura di Yamura ma con il tempo si venne a creare una tecnica per emulare questa sua tecnica di combattimento che sembrava imbattibile. La Lama Grigia del Clan Kakita (Kakita: Haiiro no Ken) diventò famosa nel continente e venne insegnata sia a Hamon che Tsuba e solo gli Tsuka vennero tagliati fuori da questa tecnica tenuta segreta dai più. Questa tecnica venne creata grazie al forte legame del sangue Kakita con un luogo mistico chiamato Il "Regno dei Sogni". Proprio grazie a questo luogo gli antenati Kakita riuscirono a entrare in contatto con Yamura e farsi insegnare il più possibile dall'uomo del prodigio e arrivando a creare la tecnica della Lama Grigia.

    Regno Dei Sogni


    Ogni Kakita e in grado, previa estenuanti allenamenti o semplice talento, di utilizzarela nebbia intorno a lui per entrare in uno stato meditativo simile al sonno lasciando il suo corpo completamente inerme ed muovendo il proprio spirito all'interno dei propri sogni resi reali dalla nebbia stessa. Questo processo è simile ad un Genjutsu auto-inflitto dove la nebbia presente inizia a prendere la forma del sogno dell'utilizzatore. In questo luogo si è liberi di fare qualsiasi cosa ma non ci si può ferire con metodi canonici, le armi sono solo immaginarie a meno di eccezioni speciali. In questo luogo è possibile raggiungere e comunicare con entità antiche e rivivire stralci del proprio passato o dei propri avi. Ogni "Sogno" può essere diverso e in un luogo completamente opposto dal precedente ma un preciso punto del sogno chiamato "Fortezza del Sogno" è sempre presente e raggiungibile in qualche modo. La fortezza del sogno è un punto di riferimento, come uno snodo da cui tutto si protrae creando la complicata rete che connette tutti gli spiriti dei membri del clan ed viene sempre raffigurato come una grande costruzione in mezzo ad un enorme oceano, protetta da una barriera di chakra spessa e resistente.



    Luoghi Importanti


    Distretto Kakita:

    All'interno di Kiri è presente un distretto dove risiedono Hamon e Tsuba, questo distretto è circondato da una piccola cinta muraria, alta appena tre metri che serve semplicemente per privacy e tenere all'interno del clan le questioni inerenti ad esso. è possibile entrare nel quartiere da tre diverse entrate, grossi portoni in legno che solitamente sono aperti per consentire a chiunque di visitare e commerciare con gli esponenti del clan. I portoni vengono solitamente chiuse per la notte ad eccezioni di eventi speciali. La protezione del distretto è in mano ai membri Tsuba del clan e sono principalmente rispettati da chiunque all'interno del distretto. Questo luogo è proprio come una piccola città all'interno del villaggio della nebbia e si può trovare di tutto. Solitamente agli Tsuka non è concesso vivere all'interno del distretto a meno di concessione speciali di un Hamon.

    Tempio dell'Immaginazione:

    Principale costruzione centrale al distretto utilizzata per scopi politici. Gli Hamon si ritrovano in questo luogo per consultazioni e decisioni importanti. E' anche il luogo dove i giovani Kakita studiano l'arte della Lama Grigia e dove i suoi segreti sono protetti. Se gli Hamon hanno accesso completo alla struttura gli Tsuba ne hanno solo parziale e solitamente si tratta solo delle zone di addestramento. Nel tempio è anche presente l'armeria reale dei Kakita al momento composta da cinque pezzi di fattura magnifica del clan stesso.

    Incubo, Portatrice del Passato
    Sogno, Portatrice del Futuro (Persa)
    Veglia, Portatrice di Verità (Persa)
    Spezzaincubi, Luce del Passato
    Spezzasogni, Oscurità del Futuro

    Sogno e Veglia sono però ormai scomparse da tempo, forse rubate da qualcuno.
    Incubo invece si trova nelle mani dell'attuale capo clan e viene consegnata ad ogni nuovo capo passata di mano in mano per simboleggiare il passato che avanza verso il futuro.

    Principali Esponenti del Clan


    Yorihichi Hamon Kakita
    Capoclan
    Arma Reale: Incubo, portatrice del Passato

    Forma Base:
    NLiY4iAt2


    Incarnazione Dell'incubo:
    NLiY4iAsW



    Shenmue Hamon Kakita
    Consigliere


    Shoji Tsuba Kakita
    Capo delle guardie del distretto


    Tetsubo Tsuba Morimoto
    Gran Maestro del Tempio Dell'immaginazione
    Arma Reale: Spezzasogni, Oscurità del Futuro



    CITAZIONE
    WORK IN PROGRESS



    Edited by Kaystar - 10/12/2023, 21:02
  9. .

    A Spasso nel Tengu

    11

    Eleventh Hour

    Youshi e Kotaro
    Be, nipote, l'attuale Kage è Konohamaru Sarutobi, naturalmente, mentre Naruto Uzumaki è il precedente, tornato dopo che era stato dato per morto. Sta elaborando una strategia per rovesciare le sorti della guerra però io stesso non saprei dirti i dettagli. Avrebbe ammesso Kotaro. Anche se sono una brava spia credono che sia un chiacchierone! <3 Crudeli, non trovi? Scherzò, con quel modo di fare effeminato con cui celava i suoi veri pensieri. Fu comunque incredibilmente compiaciuto del venir chiamato "zio", tanto che iniziò a saltellare come una ragazzina sovreccitata e fu molto più affettuoso verso Youshi, al limite del fastidioso, ma non per questo la sua esibizione con la copia di Nuibari fu in qualche modo scalfita: quell'uomo era un genio della spada e un combattente sopraffino, al pari se non superiore a Kensei stesso. Uh? Si, era nelle zone di Taki, vicino al Paese del Ferro, perchè? Parliamo di un sacco di tempo fa.

    Fudoh e Tenma
    Antichi patti, e regole, e cerimoniali. Gli anziani tra noi sono molto attenti a queste cose, ma in linea di massima ci sono buoni rapporti tra le creature dotate di chakra e intelligenza. Certo, noi draghi siamo esseri divini e superiori, ma siamo generosi con le creature inferiori. Aggiunse senza celare un pò di arroganza, ottenendo un apatico scappellotto da parte di Tenma che lo costrinse a più miti consigli. Ehm...intendevo dire che abbiamo molti amici. Comunque...personalmente non so molto delle tartarughe, ma secondo quello che mi raccontano, furono le Tartarughe a costruire i nostri Fari. E il loro leader aveva un legame molto speciale con Ryujin, il progenitore di tutti noi draghi! Spiegò, incuriosendo anche Tenma, che non conosceva tutto della cultura del suo compagno. E le lucertole? Chiese il primario. Quelli erano nostri servitori nei Fari. Originariamente erano loro a essere legati agli elementi, per questo i fari hanno le decorazioni elementali, mentre noi eravamo uniti a tutti gli elementi contemporaneamente. Erano servitori fedeli, ma poi quando i clan dei draghi si separarono, le lucertole ci abbandonarono, seguendo le loro inclinazioni. O così mi ricordo, ero molto piccolo al tempo. Quanto all'ultima stirpe, furbescamente infilata da Fudoh nella conversazione, Toppu si sarebbe mostrato sorpreso. Nemmeno credevo esistessero umani che ricordano i Pastori delle Montagne. Sono persino più antichi di Ryujin, ed erano suoi alleati prima che raggiungesse il potere divino. Ma non sono a Iwa, o meglio, dovrebbero essere ovunque, non solo a Iwa, però non sento parlare di loro da tantissimo, e nemmeno li ho mai visti. Toppu non poteva sapere che erano stati catturati tutti e che negli ultimi tremila anni erano stati imprigionati sotto la Roccia degli Spiriti, pronti per essere usati come componenti o parti di ricambio da folli guerrieri morti da millenni, almeno fino a quando il Mikawa non li aveva liberati.

    Fudoh, Tenma e Apachai
    Il bestione si fece meditabondo, ed era evidente che il ragionamento era per lui uno sforzo non indifferente. L'ultimo sogno, dici? Uhmmmm... Rimase con quell'espressione qualche istante in più di quello che sarebbe servito a una persona normale prima di rispondere. Stavo attaccando una specie di magazzino di una cosa chiamata Cuori per recuperare dei cadaveri in buono stato, non so perchè, ma quando il guardiano combatteva io gli parlavo come se fossi Byakuei-kun, e sembravo un sacco intelligente, come lui. E dicevo "mi servono per rispettare un patto, e così potrò dedicarmi alla cara Uragiri senza che Aji Tae mi tempesti di richieste" Questo mi ricordo. Spiegò, con aria soddisfatta per la buona memoria. Poi una luce verde ed ero davanti a Byakuei-kun, vedevo in bianco e nero e lui sembrava molto sorpreso di vedermi perchè mi aveva appena mandato a fare la spesa. Gli ho detto che vedevo in bianco e nero e lui ha detto che è normale di questi tempi, e poi sono uscito di nuovo a fare la spesa, mentre lui diceva che doveva pensarci. Lui pensa sempre un sacco. Sarà stato tre ore fa. E poi mi ha detto mentalmente di fare la guardia già che c'ero, e di evitare di incontrare me stesso perchè poteva creare confusione...quindi ho evitato accuratamente tutti gli specchi! Concluse annuendo con fare molto sicuro e deciso.

    Youshi, Fudoh e la Riunione
    Hana aveva incassato le parole del Tokugawa mantenendo un sorriso enigmatico sotto la frangia che celava gli occhi, limitandosi ad attendere gli sviluppi successivi che, con l'arrivo di Fudoh e Tenma, cambiarono molti equilibri, specie per l'incredibile ostilità del medico otese verso la donna, così distante dal suo solito modo di fare pacato...sicuramente per via dell'influenza di Toppu, assai più emotivo della sua controparte umana. Dunque ci siamo conosciuti bene nel futuro? Molto interessante, interessante davvero. Avrebbe commentato Byakuei, apparentemente impervio al disprezzo di Fudoh che anzi affrontava con noncuranza, come se non lo riguardasse direttamente. Fudoh si sarebbe poi rivolto ad Hana, che a fronte delle sue accuse avrebbe fatto spallucce. Il metodo di comunicazione standard non funzionava, ma la Speranza di Hayate è la mia Maestra diretta, ho altri modi per contattarla, modi che avrebbero funzionato...ma lei qui semplicemente non esiste. Né esistono le società di copertura che già usava in questo periodo. Una volta contattata la Vera Nebbia di Sangue, potevo ingannarli o dire la verità, ma contro un maestro dell'inganno come Byakuei la verità è l'arma migliore. E potevo provare ciò che dicevo, riferendo di informazioni top secret su questo periodo storico. Hayate era in fondo un culto dedito alla raccolta di informazioni. Queste parole un pò mi feriscono, ma dopotutto sono vere. E come ha scoperto poi mio fratello...noi non siamo nemmeno quelli veri. Avrebbe sbuffato, anche se sarebbe stato poi Youshi in privato a dare un senso a quelle parole.

    Intanto Fudoh ne aveva per tutti, ottenendo un occhiolino malizioso da Kotaro e uno sguardo ebete e disperso da Apachai, andando poi nuovamente a infierire su Byakuei. Non mi interessa più diventare il miglior Mizukage di sempre e ottemperare alle profezie, se questa non è nemmeno kiri e io non sono nemmeno il vero Byakuei. Ma voi viaggiatori nel tempo siete parecchio interessanti e chiunque vi abbia messo sul palcoscenico mi incuriosisce. Confessò, incassando con un lieve tremito della palpebra le varie invettive del primario della Nebbia. Sembra che io ti abbia fatto cose realmente orribili, amico Fudoh. Ma puoi stare tranquillo, io sono innocente...a conti fatti non ho ancora fatto nessuna di quelle cose, e mai le farò. Quindi perché tanto astio e minacce? Io non sono la stessa persona. Avrebbe detto in una sorta di captatio benevolentiae, facendo spallucce. Mi limito a prestare aiuto, tutto qui. Alla fine, convinto dell'ostilità tra Fudoh e Hana, anche Tenma acconsentì a collaborare, consapevole che il Primario gli avrebbe dato manforte qualora avessero dovuto rivoltarsi contro di loro. Toppu naturalmente avrebbe guardato in cagnesco la donna, ringhiando per tutto il tempo, pronto ad azzannarla alla gola, ma non sembrava che a lei importasse. Verso la prigione, Apachai sembrò molto contento di venire scelto per il team "attivo", mentre Tenma annuiva, cogliendo il messaggio tra le righe: tenere d'occhio il nanetto, oltre che il circondario.

    Il Falco e il Piccione
    Gli artigli del falco calarono sulla preda squartandole i visceri, ma l'evocazione non era soddisfatta: sapeva che quello non era un piccione normale e quindi in qualche modo, con i buffi movimenti delle ali di poco prima, si era tolto di mezzo, la cosa incredibile era quanto fosse stato abile a ignorare completamente la furtività quasi assoluta del rapace. Ma quello che Raizen non sapeva era che il falco aveva una vista oltremodo eccellente e notò immediatamente la presenza di un piccione sul terreno là dove prima non ce ne erano [Nota], gettandosi nuovamente in picchiata, furtivo [Azione 1]

    Un Kage in Galera
    Dopo aver salutato Osamu e la sua espressione tronfia, Raizen e gli altri vennero condotti in prigione mentre Maya emetteva piccoli gridolini assolutamente fraintendibile a ogni movimento o sfioramento da parte degli Anbu di guardia, e ovviamente se ripresa al riguardo avrebbe soltanto riso maliziosamente, continuando a fare ciò che le piaceva. Lasciati soli nella stanza, senza nemmeno una guardia appostata, avrebbero avuto la loro conversazione con il povero Liu Bei vittima del jutsu di Orochimaru, scampato al controllo mentale del misterioso Osamu. Da quanto combatto...beh...in realtà se si parla di veri combattimenti e non simulazioni o addestramenti...poco più di un anno e mezzo. C'è stata qualche avventura con Pangu e gli altri, non sempre tutti assieme, ma di solito sto nelle retrovie e supporto i combattenti. Ammise, un pò imbarazzato per la sua inesperienza. Quanto a maledizioni basate sul tempo...non saprei. Forse potrei sospenderla per un pò, o bloccarla dopo uno studio approfondito, dipende da cosa comporta. Maya intanto finse di essere risentita per il rifiuto, ma sapeva che era tutto un gioco, lei non dava troppo peso a certe cose, a parte quando arrivavano da persone come Febh Yakushi.

    Comunque si sarebbe avvicinata all'Hokage, civettuola, posando un dito sul suo petto, al solo fine di ammonirlo. E' buffo come tu continui a parlare dandomi ordini. Io non sono una tua sottoposta. Sono qui con te perché mi va. Se vuoi che ti aiuti, devi trattarmi come un'alleata, non qualcuno a cui puoi dare incarichi e ordini. Io sono qualcuno a cui chiedere perfavore. In caso contrario dovrai pagarmi. Concluse con tono maggiormente tagliente. Non puoi impedirmi alcunché, se voglio studiare quel sigillo e il soldatino è d'accordo, tu dovrai stare zitto. Ma capisco sia una cosa che non ti va giù...non avere il controllo. Un peccato. Si passò la lingua sulle labbra. Ti assicuro che ogni tanto perdere il controllo è molto divertente. Quanto a Liu Bei, non era riuscito a individuare nulla su cosa aveva provocato quella situazione, e certo non ci sarebbe riuscito dalla galera.

    Dopo il lungo discorso di Orochimaru, il Kokage avrebbe parlato per bocca del Guardiano del Vuoto. No, mi spiace. Non una volta che è dentro un corpo. Forse mentiva, ma se lo volevano come alleato, gli sarebbe dovuto andar bene. Maya invece avrebbe replicato con un sorriso sibillino. Non è che non mi importi, è che ho sempre le mie contromisure. Credo di poter elaborare un Fuuinjutsu sufficientemente potente da riportarmi a casa, con abbastanza tempo e risorse, ma la situazione è talmente assurda che voglio provare a guadagnarci qualcosa, come la posizione delle riserve auree di Kiri. Il mio piano era scoprirle e studiare i sistemi di sicurezza, e poi ingaggiare qualcuno per rubarle una volta tornata nel mio tempo. Confessò, la ladra onesta, prima di aggiungere. E sono tranquilla perché come ho detto molti miei fuuinjutsu non funzionano. Quelli che possono garantire la mia sopravvivenza però lo fanno. E concluse con un occhiolino. Quanto a un erede del Vuoto a Konoha, grazie dell'informazione sulla sua esistenza. Fece un mezzo inchino. Ora posso cercarlo senza dover passare necessariamente da te, no? E si, hai esattamente individuato la mia bandiera. E sto DIVINAMENTE. Concluse senza un singolo tremito nella voce o nello sguardo, era assolutamente in pace con sé stessa e con quel modo di vivere. E poi, chi ti dice che non abbia già un erede? O forse volevi candidarti come padre?

    Intanto Q avrebbe ascoltato le parole di Raizen, annuendo, anche se non potevano vederlo. Quella che hai dato, Raizen, è semplicemente la definizione di un Nemico. Ed è questo che siamo. Non per questo deve mancare il rispetto tra noi. Anche ciò che fate voi è per me sbagliato, ma non è con le parole che risolveremo la cosa. Tagliò corto, avrebbero potuto restare su quell'argomento per ore, conoscendo l'Hokage. Per fortuna le informazioni su Naruto e sul piano di sacrificare i Bijuu come forma di esplosione puntarono l'interesse del Kage in tutt'altra direzione, ovviamente critica verso le scelte dell'Alleanza per le conseguenze di un possibile gesto. Orochimaru non perse tempo a spiegare come non sapessero realmente da dove venissero i Cremisi o come avessero fatto ad accumulare un simile potenziale bellico senza essere stati scoperti prima, non avrebbe cambiato la situazione alla mano, ma dai suoi occhi (ossia quelli di Liu Bei sotto il suo controllo) traspariva ancora la sensazione di "tu non stai vivendo la disperazione, come puoi capire?". Tutti gli esperti di Fuuinjutsu sono all'opera per mascherare il chakra del precedente Hokage. Spiegò. E sappiamo esattamente come e dove colpire: nel momento in cui i Cremisi occuperanno il porto principale dei territori del Fulmine per salpare contro di noi. Noi Kage andremo in prima linea per attirare il Veterano, e Naruto annienterà tutti. Estremi rimedi, semplicemente. E nessuna alternativa.

    Il piano successivo vide Maya coinvolta per un tentativo di risigillare le Armi di Iwa, che lei accolse con un sorriso entusiasta. Ma naturalmente, Raizen caro. Hai due mesi di tempo e i materiali pregiati necessari? Chiese sarcastica. Posto che riesca al primo tentativo, naturalmente. E ovviamente il mio compenso. Concluse alzando gli occhi al cielo, forse con grandi sacrifici avrebbe potuto approntare qualcosa di breve durata, che contenesse l'Arma per tre giorni al massimo, ma non ne era sicura al 100%. Dici di usare il Vuoto Temporale? Potrebbe funzionare...per un pò. Ma il Tengu ha chakra infinito, prima o poi sfonderebbe il blocco con pura potenza, non è una soluzione, o la avrebbero usata invece che sigillarlo...qualunque cosa sia successa alla fine della Guerra...di cui NON voglio sapere niente, ricordalo! Anche se ovviamente con il chakra di tutti i Bijuu le cose potevano essere diverse. Non so quanto potranno poi recuperare i Cercoteri...per quanto ne so potrebbero anche impiegare secoli a riformarsi. Ma al momento non avevano altri piani, e poi Orochimaru prese il controllo. Questo implica che dovrai battere Osamu, non credo ti lascerà libero accesso a Naruto, anche se riuscissi a liberare il mio corpo e quello di Mei.

    Stavano ancora valutando i dettagli quando l'arrivo del team per l'evasione di Q li interruppe.

    Il team riunito e il Kage in prigione
    Un pò maleducato questo vostro amico, non trovate? <3 Di solito da dietro una cella si dovrebbe dire "oh, meno male che siete qui, per favore aiutatemi" e non "tu fai questo, tu fai quest'altro". Avrebbe detto Kotaro, scimmiottando una damigella in pericolo per la prima frase e un rude militare per la seconda. Tut-tut, non è affatto gentile fare così. Affatto. E mentre Fudoh e Youshi commentavano qualcosa sulla stessa falsariga, l'Hokage se non altro ebbe la buona creanza di contestualizzare quanto stava accadendo. Uhm...quindi questo fantomatico Osamu sarebbe un traditore, e anche Hagoromo? Ma contro i Cremisi Hagoromo ha perso un figlio e due nipoti, la cosa è poco credibile. Ma sarebbe stato Orochimaru stesso, parlando tramite un irritato Liu Bei, a dare credito alle parole di Raizen. Cielo, che grande problema! <3 Ma se questo Osamu è il leader Cremisi...e nemmeno Naruto lo ha sconfitto, andare contro di lui potrebbe essere...problematico, no? Servirà un piano qualora lo incontrassimo. Concluse con tono nettamente più serio. Esattamente come dicevo anche io. Replicò Orochimaru, mentre continuavano le discussioni. Penso di poter trafugare la chiave con relativa facilità...ma come mai non ci sono guardie qui? Dovrebbero, se l'accusa è realmente grave come racconti. Forse quel mondo si piegava sempre per facilitare i viaggiatori, o magari era un piano preciso del Veterano? Quanto alle sbarre, suppongo che ci sia un qualche allarme qualora venisse lesa l'integrità della struttura, dopotutto qui si mettono i prigionieri di guerra. Si, potrebbe esserci un sistema di allarme collegato. Avrebbe detto Maya, osservando la struttura e poi rivolgendosi ai presenti. Ma comunque, tu hai stile, Kotaro-kun. Il ragazzino con la benda invece sembra così misterioso e interessante, e pericoloso...mentre tu mi guardi come se avessi vinto la lotteria, ragazzino spettinato. Sorrise, seducente. E posso assicurarti che molti mi guardano così. E concluse facendogli l'occhiolino, con Liu Bei di nuovo in controllo che era evidentemente a disagio. Ciao, io sono Apachai. Intanto disse il tontolone della Vera Nebbia di Sangue.

    Esatto, carino, sono l'esperta di Fuuinjutsu di Iwa. La migliore nel mio campo e... Alla menzione di Febh Yakushi lei arricciò le labbra e il naso come se avesse appena visto una cosa disgustosa. Ah...lo Yakushi. Sei un suo allievo? Allora avrai la stessa sensibilità da blocco di marmo...si dice in giro che anche Raizen qui sia un suo allievo e questo spiega la sua scarsa allegria. La menzione del ninja di Oto aveva decisamente sfreddato i bollenti spiriti della kunoichi. E come mai volevi incontrarmi? Anche tu volevi darmi della racchia? Chi è questo Febh Yakushi? Avrebbe chiesto Liu Bei, che ovviamente non sapeva niente di niente dei tempi moderni, ovviamente con Orochimaru in ascolto, visto che Kabuto era un suo fidato luogotenente. Io posso fermare l'allarme, penso. Ma dovete aprire le sbarre. Kotaro intanto avrebbe accettato di buon grado la proposta e le armi da parte di Fudoh. Grazie Fudoh-kun! <3 Uniremo i vari piani, anche di questo signor Raizen. Aggiunse con tono birichino, prima di rendere entrambe le braccia nere come ombre, e le spade con loro. Fudoh-kun...interessante questa cosa. Me ne dovrai parlare in seguito. Ma ovviamente il Dono non era visibile e nessuno dei presenti avrebbe potuto capire, o forse avrebbe attribuito quelle parole alla spada ricevuta dal Primario. Lanciò una piccola bomba luminosa dentro la cella, intimando a tutti di chiudere gli occhi e poi al momento del lampo disse: E via! Con un taglio netto aggredì non le sbarre ma le loro ombre, esterne al sigillo, e senza colpo ferire l'acciaio venne tagliato a sua volta, cadendo a terra con un rimbombo. Non è scattato. Avrebbe detto Maya che come primissima cosa aveva cercato, con un Fuuinjutsu comparso sul dorso della mano, di interagire con quello che li imprigionava, ora rotto con la scomparsa delle sbarre. Non è partito...non capisco se sia stato manomesso...non mi piace. Che qualcuno si aspettasse l'evasione? Comunque anche Q era libero, e uscì dalla sua cella con Dageki, un drago identico a Toppu, che lo seguiva avvolto in più spire intorno al corpo.

    Con mesta eleganza, Q si sarebbe fatto avanti, inchinandosi davanti ai presenti. Vi ringrazio per avermi liberato, io sono Q, di Kumo. Lui invece è Dageki. Avrebbe detto sfiorando la testa del drago, che sembrava parecchio stanco e provato. Comunicare col suo gemello nonostante la barriera di chakra lo ha sfinito, perdonatelo se al momento non riesce a parlare, ma siamo entrambi al vostro servizio, alleati per uno scopo comune. Spiegò, mentre Maya, forse per riprendersi, lo squadrava da testa a piedi per un tempo assai più lungo di quello che si potrebbe considerare educato. Kumo ora è nostra nemica, e sarai un nemico anche nel futuro. Ma in questo momento siamo alleati. Sappi che non tollererò un tradimento. Viviamo davvero in tempi strani, Orochimaru-sama, tempi stranissimi! <3

    [...]

    Team Naruto
    Muovetevi con attenzione...certo che questo corpo è proprio impacciato, ha la furtività di un bue! Si lamentava Orochimaru mentre cercava di far muovere Liu Bei come se avesse un corpo sinuoso lungo i corridoi sotterranei dell'Amministrazione. La presenza del Kokage era necessaria o non avrebbero mai raggiunto Naruto, ovviamente, mentre Q li seguiva. Non sono un sicario! Io sono uno stratega e un condottiero! Replicava Liu Bei contro sé stesso, mentre Apachai li seguiva con aria allegra. Mi piacciono le missioni dove si deve fare piano piano. Questo Naruto sta giocando a nascondino? A voi non crea fastidio vedere tutto senza colori? Ho provato a guardare un libro per bambini e non ci ho capito niente! Intanto grazie alla guida di Orochimaru che indicava quali mattonelle non calpestare e in quali aree passare per evitare le telecamere a circuito chiuso, il gruppo avrebbe agevolmente raggiunto i livelli più bassi sotto l'Amministrazione, senza trovare nessuna guardia, cosa che tuttavia non piaceva affatto al Kokage. Non ha senso, mi aspettavo almeno due pattuglie da circuire...ma niente. Poi sbiancò, nella pelle di Liu Bei. A meno che Hagemono non le abbia fatte spostare! Acceleriamo!

    Sempre evitando le trappole, ma senza preoccuparsi del baccano legato agli spostamenti, il gruppo avrebbe accelerato il passo fino a superare una porta blindata che era stata aperta (mentre secondo Orochimaru doveva essere chiusa) trovandosi davanti a una stanza dalle pareti metalliche letteralmente inondate di Fuuinjutsu che bloccavano ogni capacità Sensitiva, mentre nel centro una sfera di vetro conteneva una sagoma vagamente umanoide che bruciava costantemente una quantità di chakra tale da essere quasi irriconoscibile in quel suo grido silenzioso che veniva ovattato dalle pareti trasparenti. Deciso a trasformare sé stesso in una fornace di chakra vivente, Naruto era irriconoscibile, forse al limite della follia, ma se la sua concentrazione fosse stata interrotta anche solo per un secondo rischiava di esplodere portando metà Kiri con sé!

    E davanti a quella sfera, a braccia conserte e nel mezzo di una profonda riflessione, Osamu osservava il suo precedente avversario, creduto sconfitto, bruciare per diventare ciò che più detestava: un'arma. Questo non è capitato nel passato. Ci sono troppe divergenze...quel Raizen in primis. Poi avrebbe dato segno di aver udito il gruppo avvicinarsi. Ah, eccovi. Ho fatto spostare tutte le guardie per venire qui indisturbato e ammirare il mio avversario...che pessima fine. Ma immaginavo sareste evasi in un modo o nell'altro, senza controlli. Ora che mi avete costretto a scoprire le carte mi chiedo...perché dovrei lasciarvi vivi? Ormai la mia controparte avrà realizzato che io sono qui e non lo gradirà affatto, la mia presenza è un'anomalia per il nostro piano. Contavo di aiutarlo di nascosto ma ora finiremo per scontrarci, quantomeno verbalmente. Quindi...voi chi siete?

    Team Tsuchikage
    Q li seguiva con Dageki che sonnecchiava arrotolato intorno al suo corpo. Ho sentito spesso parlare di Naruto Uzumaki, era molto rispettato dalle nostre genti. Fu dopo la sua sconfitta che gran parte di Kumo si arrese all'Onda Rossa. mentre dello Tsuchikage che stiamo andando a trovare ho sentito solo parlar male. Maya sorrideva. Oh, è solo un pò paranoico. Ed esagerato. Ma è un pagatore puntuale e sa come tenere interessata una signora. Ridacchiò lei, mentre Hana, riunitasi al gruppo, aveva scambiato con l'esperta di Fuuinjutsu uno sguardo enigmatico. Si conoscevano, ma nessuna delle due voleva parlare della cosa. E come pensate di arrivare al porto se quello parte fra poco, da quel che hanno detto? Il porto distava almeno venti minuti a piedi, anche andando di buona lena, e loro dovevano essere là in meno di dieci. Maya sarebbe stata forse disposta ad aiutare con un Fuuinjutsu che accelerasse i loro spostamenti del 50%, ma avrebbe chiesto un pagamento differito, a detta sua.

    SE fossero arrivati per tempo, con o senza l'aiuto di Maya, avrebbero individuato una nave pronta a salpare, mentre davanti alla passerella, in piedi, li attendeva lo Tsuchikage vicino a due ninja dall'aria familiare: uno era Obi Kamizuru, conosciuto ore prima, mentre l'altro era uno del trio dell'Artiglio che aveva intercettato Fudoh e Kyuryu. Sembravano in vigile attesa, assieme al Kage, come se fossero ai suoi ordini. Alla buon'ora! Avrebbe commentato. Dove è l'Hokage? Tu sei quel fesso del primario di Kiri, no? Oh..ho! Di nuovo voi! Avrebbe detto, nervoso e impacciato, il massiccio ninja di Iwa mentre Rei sembrava perplesso dalla presenza di Q. Sono abbastanza sicuro che l'uomo col drago fosse diverso prima...comunque vi chiedo scusa per il disguido, il mio nome è Rei Yujin e... Maya senza dire una parola si era avvicinata all'uomo dell'Artiglio con un'espressione dura, schiaffeggiandolo platealmente davanti a tutti e lasciandoli, lui in primis, piuttosto spiazzati. Se lo è meritato. Disse con tono tagliente, senza ulteriori spiegazioni, poi allo Tsuchikage. Shotaro, sempre un piacere. Aggiunse con maggior dolcezza. Io sono Q e il drago è Dageki. Abbiamo novità sulla situazione. Ma questi due...

    Ora sono dalla nostra parte. La mia alleata garantisce per loro, e per quanto non mi fidi, se le sono fedeli faranno ciò che lei dice. Hana incrociò le braccia. Alleata? Come puoi avere un'alleata, qui? Abbiamo un accordo precedente a questa disavventura, io e lei. Non è forse vero, Signora? E dal castello di poppa, molto in alto, una figura incappucciata avanzò poco alla volta fino a mostrarsi, ma senza abbassare il cappuccio del suo ampio mantello e senza parlare. E' un pò ritrosa. Starà nella cabina mentre i suoi uomini faranno il lavoro, lei non sa combattere. Quella donna...mi lascia una strana sensazione. Avrebbe mormorato Maya, e lo stesso poteva dirsi per Fudoh che aveva sicuramente percepito qualcosa, anche se diverso e sfumato rispetto ai tempi di Taki...forse per via delle anomalie di quella sacca temporale. Allora, salite a bordo o no? La nave sarà a Kumo in cinque giorni. Quattro se usiamo qualche jutsu ogni tanto.

    Team Kagecidio
    Dalle informazioni che ho avuto, le due Kage sono nello studio di Hagemono a discutere le strategie e ci resteranno fino a notte fonda. Potremmo aspettare che se ne vadano e colpirle mentre si recano ai loro alloggi, che però sono distanti tra loro e quindi ci costringeranno ad agire in due momenti diversi...o mirare ad Hagemono e alle altre due contemporaneamente. Kotaro stava spiegando la situazione, indicando lo studio di Hagemono che, ironia della sorte, era lo stesso che avrebbe avuto a sua disposizione Youshi stesso nel futuro, sebbene lo usasse di rado data la scarsa propensione alla burocrazia determinata dal suo ruolo. Ho anche visto un falco, vigile e attento, fuori dalla finestra. E' notte, è una cosa anomala, sospetto sia un'evocazione. <3Byakuei e Tenma erano con loro, mentre Toppu ascoltava le correnti d'aria. Sembra che parli solo Hagemono, ma stanno davvero discutendo strategie su come usare al meglio Naruto. Ancora non ci credo che un ninja così famoso sia coinvolto. Diceva intanto Tenma, che non toglieva mai gli occhi di dosso da Byakuei. Io vengo maltrattato per un tradimento che non ho fatto, e ora siamo tutti alla ricerca di una serie di ferite a due Kage. Non lo trovate ironico?

    Youshi conosceva la posizione della stanza e ogni informazione [Nota], ma quale sarebbe stato il piano migliore? Alla Mano Nera la scelta dell'azione.
  10. .
    Anno 0 sconfitta di kaguya e divisione del chakra libero, a disposizione di tutti, a differenza del chakra naturale che richiedeva duri addestramenti e molto più talento.

    Anno 1 Nascono, nello stesso giorno, Mikumo Kushinada, Tenson Korin e il Padre delle Genti, che diventeranno figure di spicco conosciute come I Tre Saggi. Viene forgiata la Catena del Drago, fermando il tentativo dei Grandi Draghi di riunirsi come una sola famiglia divina.

    Anno 90 Guerra tra Indra e Ashura

    Anno 94 Duello finale tra Ashura e Indra, Indra fugge.

    Anno 120 Morte di Hagoromo, si perde ogni traccia di Indra. Lascia dei discendenti che diverranno Uchiha e Hyuga

    Nessuna conoscenza storica diretta rimane dal 125 al 200 (il secolo dimenticato), solo citazioni in altri documenti, molto vaghe
    Anno 178 nasce Pangu

    Anno 185 nascono Nuwa e Fuji

    Anno 190 Nasce Tian. Un misterioso individuo visita i Clan del Paese della Terra (Kani, Kiku, Kusa e Koro), fornendo loro l'idea delle Armi di Iwa, di cui a breve inizia la progettazione, sacrificando e usando come componenti i Colossi, leggendarie creature soprannaturali che hanno lo scopo di sorvegliare i cicli della natura. I Colossi, pacifici, vengono braccati, catturati e mutilati, anche se solo alcuni di loro resteranno integri, e diventeranno furiosi per la sete di vendetta, anche se prigionieri. I Koro, maledetti dalla paranoia per via del loro potere sul tempo, convincono gli altri clan che una conquista sarebbe la soluzione migliore per la pace.

    Anno 196 Viene completato Komainu (L'Arma che Squarcia l'Orizzonte, capace di bombardare anche a distanza di migliaia di chilometri)

    Anno 198 Viene completato Gashadokuro (L'Arma che Divora il Creato, capace di assorbire forza vitale e chakra apparentemente senza limiti), e sei mesi dopo Tengu (L'Arma che Genera Potere, dotato di chakra infinito e capace di canalizzare qualunque fonte di energia per alimentare gli alleati)

    Anno 200 Tian viene adottato da un signore della guerra. È l'era dei wushu, grandi eserciti e signori della guerra. Nomi di spicco sono Guan yu, Mikumo Kushinada, Pangu e molti altri.

    Anno 202 A Iwa viene completato Bakekujira (L'arma che Cambia il Mondo: capace di modificare l'ambiente intorno a sè, oltre che essere di grandissime dimensioni e poter trasportare intere armate, se non paesi)

    Anno 204 A Iwa viene completato Kappa (L'Arma che Crea Eserciti: capace di modificare il corpo di cadaveri e persone consenzienti generando bestie feroci di varia dimensione)

    Anno 205 A Iwa viene completato Jorogumo (L'Arma che Crea Eroi: capace di risvegliare poteri e capacità anche in chi non è addestrato, al prezzo della sua forza vitale).

    Anno 207 Tian viene attaccato da un monumentale drago di nome Shinryu, apparentemente evocato dal Signore della Guerra Uzu, e la sua armata viene sconfitta durante una ritirata in mare con delle navi, ma viene salvato da altri draghi al servizio di Ryujin, Drago dell'Equilibrio, e portato al Faro centrale sul fondo del mare. Gli viene dato l'incarico di sconfiggere Shinryu e viene nominato Guardiano dell'Equilibrio, legandosi ai Draghi.

    Anno 208, gennaio Seguendo le tracce di Shinryu Tian incontra Pangu, che durante le peregrinazioni per completare il suo Simbolo del Vuoto ha salvato degli schiavi fuggiti da occidente, zona sotto il controllo di un tiranno dove anche i Wushu non si recano mai, ma scoprono che Shinryu è stato avvistato vicino al palazzo volante dello schiavista: lo Stregone Enuo.

    Anno 208, febbraio Il sovrano dell'isola nel cielo, lo stregone Enuo, viene sconfitto da Tian e Pangu, assieme a due schiavi di Enuo incontrati un mese prima e a Nuwa e Fuji, che erano nella regione per le loro ricerche sul tempo e sullo spazio. Scoprono della natura di Enuo e Shinryu come Aspetti del Dominio, un misterioso nemico. Uno degli Aspetti, Kugyo l'arbitro viene sigillato nelle rovine, Enuo sconfitto e frammentato, è creduto morto e ogni traccia dei suoi quasi cento anni di dominio viene cancellata. I tre diventano noti come i Tre Generali per la loro impresa. Shinryu fugge con l'intervento di Ozma, ultimo dei quattro Aspetti.

    Anno 208, giugno A Iwa viene completata la fase embrionale di Oni (l'Arma che Domina le Armi, capace di migliorarsi in eterno e costruita usando il figlio del signore dei Colossi come elemento cardine). Misteriosi attacchi distruggono diverse armate ma non avvengono conquiste di loro territori, creando gravi squilibri di potere. Sono i primi movimenti delle Armi di Iwa, ancora in fase di prototipo.

    Anno 209, agosto Seguendo le tracce degli Aspetti i tre generali uniscono le forze per sconfiggere il Dominio, sigillandolo in un pilastro di roccia, questo li tiene lontani dai misteriosi attacchi che stanno avvenendo nei continenti.

    Anno 209, novembre L'antica Iwa rivela le sue ambizioni invadendo i territori vicini. Le Armi di Iwa appaiono e terrorizzano il mondo. I signori della guerra vengono in parte sottomessi ai clan di Iwa. Il piano dei wushu del Paese della Terra è dominare il mondo e imporre la loro Pace, con gli Dei Guerrieri (il nome che attribuivano alle Armi) come eterni garanti del benessere del popolo. I ribelli uniscono le forze, guidati dai tre Saggi e dai tre Generali

    Anno 212, gennaio Finisce la Guerra delle Armi dopo il tradimento del figlio del capoclan di Koro, che uccide il padre (mentre questi controllava Oni) e dichiara la resa. Il clan Koro sceglie di sigillare definitivamente il suo potere di manipolazione temporale (ma all'insaputa di tutti esso persiste, ed esso può risvegliarsi nei discendenti dopo che questi subiscono significative menomazioni, maggiore la menomazione, maggiore il potere sul tempo), mentre Kani, Kiku e Kusa rinunciano ad addestrare i loro discendenti nei secoli a venire.

    Anno 212, aprile Dopo mesi di trattative i Tre Saggi e i Tre Generali non trovano un accordo su come distruggere le armi. Inizia un conflitto tra le due fazioni, perlopiù politico

    Anno 212, maggio Primo attacco aperto tra le fazioni, pare iniziato da una delle armate di Pangu. Inizia la Guerra dei Saggi e dei Generali.

    Anno 212, da ottobre a dicembre Ha fine la Guerra dei Saggi e dei Generali con la sconfitta dei primi. I tre Generali iniziano il loro piano, pur autolesionista, per sigillare le Armi. Pangu sacrifica sé stesso dividendo il suo corpo dal suo Chakra per intrappolare Gashadokuro e Bakekujira. Tian usa le Parole della Creazione (ereditate da Indra stesso) per dividere anima e corpo di Jorogumo, intrappolando la prima in una forma umana condannata a cercare di diventare umana, e l'altro fuso con una montagna, guardato a vista da Yujin il Braciere, un jutsu di fuoco che ha reso vivo, mentre per fermare il Tengu e la sua riserva di chakra infinita deve ricorrere al potere dei Koro spedendolo in un luogo sicuro nel futuro, ma così viene maledetto a viaggiare in eterno in avanti nel tempo. Nuwa e Fuji usano il tengokuhenokaiden, la loro arma sacra, per sigillare Komainu in un luogo sicuro mentre fondendo la loro essenza per l'ultima volta, ormai indissolubile, trasformano il Kappa stesso in una bolla di tempo e spazio parallelo, in modo da imprigionarlo...il processo li trasforma irrimediabilmente nella Divinità Spezzata. Oni viene sigillato dai clan Kiku, Kani e Kusa, e la Divinità Spezzata stessa diventa il guardiano del sigillo.

    Anno 212, dicembre Si perde traccia di tutti e tre i Generali. Inizia una nuova era che porterà alla formazione di numerosi clan distinti, ognuno con le sue particolarità, fino all'era degli Stati in Guerra, duemila anni dopo.

    Anno 400 circa Tian e il Tengu appaiono nella Valle del Vento, dove viene organizzato il nascondiglio del gigante, giudicando che ormai abbastanza gente avrà dimenticato le Armi di Iwa. Tian viene forzato dalla maledizione a viaggiare nuovamente in avanti nel tempo, per sempre.

    Anno 2400-2754 Era degli Stati in Guerra. Numerosi clan e fazioni in lotta tra loro, ma non più armate che includano anche persone senza chakra. I nobili si rivolgono ai ninja come specialisti militari. I Senju e gli Uchiha continuano la lunga faida che dura dai tempi di Indra e Ashura, schierandosi appositamente contro la fazione che sostengono gli altri. Verso il termine dei due secoli di guerra, figure di spicco sono Hashirama e Tobirama senju, oltre a Madara uchiha

    Anno 0 (nuova numerazione del 2755). Nasce il villaggio di konoha, primo tra i villaggi 'moderni' con Hashirama Senju come Hokage, dopo il trattato di pace tra Uchiha e Senju

    Anno 16 Prima guerra mondiale dei ninja. I bijuu vengono venduti da konoha ad altri villaggi dopo la cattura a opera di Hashirama. A fine anno Hashirama Senju muore e suo fratello diventa il secondo hokage

    Anno 18 Fine della prima guerra mondiale dei ninja. Muore il secondo hokage. Viene eletto Hiruzen Sarutobi come terzo hokage.

    Anno 38 Seconda guerra mondiale dei ninja. Iniziata da konoha contro Ame.

    Anno 50, ottobre. Nasce Naruto Uzumaki dopo l'attentato di Obito Uchiha che costa la vita al quarto Hokage e a Kushina Uzumaki.

    Anno 75 Naruto Uzumaki diventa Hokage

    Anno 90 Inizia la Guerra cremisi a opera di misteriosi invasori da occidente. Alcuni villaggi cadono, altri si uniscono ai Cremisi, i restanti formano l'Alleanza Ninja, come era accaduto nella quarta guerra mondiale dei ninja

    Anno 0 (nuova numerazione del 95). Sconfitta dei cremisi e nascita dell'Accademia

    Anno 4-43-corrente (eventi da quando è attivo il Forum)
  11. .

    Il Tempo di Meika

    Kiriani al Mignolo



    Alla fine, cinque Kiriani si mossero verso l'Isola di Arohihori, nota come il Mignolo.
    Akuraguri si era persino ripreso, riuscendo a riunirsi al resto del gruppo, lasciando il povero Sekiro alle cure di Fudoh sulla nave.
    Sfruttando i passaggi procurati dalla Triade, arrivarono in tempo sull'isola-tempio e lì poterono vedere la lettiga con sopra l'ex Primaria, diretta verso il luogo di culto.
    Ogni ninja reagì a proprio modo alla vista di Meika Akuma su quella lettiga, ma ciò non fermò nessuno di loro dal portare avanti il proprio piano, fino all'inizio dei veri ostacoli.

    [Youshi & Akuraguri]

    Il chunin Tokugawa era partito assieme al giovane Kenkichi, forti del sigillo che celava il loro chakra impresso dal Consigliere Akuma.
    I due raggiunsero senza problemi il tempio di Shinkai e lì attesero l'arrivo della piccola processione che portava Meika.
    A meno che, però, qualcuno dei loro alleati non li avesse avvisati, il duo avrebbe perso diverso tempo prima di rendersi conto che la portantina non sarebbe mai arrivata! [Nota Tempo Duo]

    A quel punto, il duo dirigendosi verso il bosco avrebbe potuto notare che non c'erano tracce di qualcuno che avesse provato di recente a risalire da quel percorso, almeno non nelle immediate vicinanze del tempio, però, inoltrandosi ulteriormente avrebbero trovato, dopo nemmeno 15 metri, una presenza nemica!
    Infatti, specie se si fossero mossi con tutto il ritardo della lunga attesa, qualcuno avrebbe avuto modo di prepararsi per eventuali inattesi invitati, qualcuno che aveva ottime percezioni dell'ambiente circostante. [TA & Abil]

    Anche privo del suo chakra, il Tokugawa poteva dimostrare una furtività invidiabile ai più, però il Kenkichi non arrivava agli stessi livelli, quindi, chiunque fosse nascosto fra gli alberi, pronto per ostacoli provenienti dal tempio, avrebbe avuto facile lavoro nell'attaccare con delle frecce i due bersagli, basandosi sui rumori emessi dal genin.
    Frecce che, anche se non avessero colpito i ninja, si sarebbero rivelate portatrici di potenti veleni che, all'impatto anche con gli alberi, avrebbero diffuso delle nubi di veleno attorno a loro. [4 SA]

    Cosa avrebbero fatto i due? Probabilmente Youshi poteva individuare la posizione del cecchino, se si fosse avvicinato a sufficienza, ma che strategia portare avanti? E Meika? Il tempo perso contro il cecchino sarebbe stato un problema per raggiungerla! [Nota Cecchino]

    [Hideo]

    Il giovane genin si sarebbe mosso in solitaria e, arrivato al tempio, seppur rallentato dal fuuinjutsu impresso da Etsuko, avrebbe potuto evocare l'aquila asservita ai suoi poteri, facendola alzare in volo. [Nota Tempo Hideo]

    L'aquila aveva le medesime abilità del ninja, quindi da sopra il fitto di alberi avrebbe avuto poche possibilità di distinguere qualcosa, ma, se si fosse avventurata nel sottobosco avrebbe potuto scoprire diverse cose, che, però, avrebbero comportato dei pericoli. [Nota alberi]
    Se la creatura avesse iniziato ad avanzare nel sottobosco, avrebbe notato a circa 30 metri dal tempio, nascosto sul terzo albero dalla sinistra rispetto alla strada che univa il porto al tempio, più o meno a 10 metri da terra, si era appostato il pelato con l'abito arancione, che ora impugnava un arco.
    Certo, date le capacità furtive del giovane della Bruma, solo arrivando a 10 metri dalla sua posizione, l'aquila lo avrebbe notato, ma questo avrebbe reso il volatile un facile bersaglio e, incoccata una freccia, quello l'avrebbe scagliata contro il pennuto. [Attacco Pelato]

    Se l'aquila avesse evitato quel singolo attacco e non avesse provato a contrattaccare in alcun modo, allora, sarebbe potuta passare avanti senza problemi, scoprendo, più avanti, a circa metà del percorso, la presenza dell'altro discepolo di Corallo: il giovane con la katana e le cicatrici.
    Lo spadaccino era seduto sopra un grosso masso, avrebbe scrutato il volatile, ma, se quello non si fosse avvicinato, il giovane della Bruma non lo avrebbe attaccato.
    Continuando nell'avanzata, invece, 25 metri oltre, Hideo, attraverso gli occhi dell'aquila, avrebbe visto qualcosa di veramente strano: l'uomo con il bizzarro vestiario occidentale stava con lo sguardo rivolto verso un giovane dall'aspetto efebico. [Sconosciuto]
    SE l'aquila si fosse avvicinata entro 15 metri dallo sconosciuto, Hideo avrebbe avvertito delle sensazioni probabilmente inattese: prima di tutto un vago deja vù, poi un forte ed incessante pensiero, una vera ossessione, verso la persona per lui più cara.
    Si sarebbe sentito quasi come un assettato nel deserto, dalla necessità che aveva di vedere quella persona, ma cosa più grave, i movimenti del volatile sarebbero stati resi più pesanti! [Genjutsu]

    SE fosse riuscito ad allontanarsi più di 20 metri, tornando dove si trovava lo spadaccino, più o meno, allora, forse, l'aquila avrebbe potuto notare che vicino allo spadaccino c'era l'ingresso di una grotta!
    Se però avesse provato ad avvicinarvisi, allora lo spadaccino avrebbe cercato di falcidiare la creatura volante scattando contro di lei (eventualmente saltando) ed estraendo al qual tempo la propria katana. [Attacco Spadaccino]

    Certo, stava al genin ed alla creatura che stava guidando dalla distanza, scegliere fin dove dirigersi e quali ostacoli affrontare. [Nota per Hideo]

    [Etsuko]

    L'Akuma, arrivato sull'isola di Arohihori, avrebbe seguito nel bosco il gruppo con la sua consanguinea, sfruttando i poteri del Magan per spiarli non visto.
    E gli occhi del suo clan gli avrebbero offerto dei dettagli che, verosimilmente, nessuno dei suoi compagni poteva vedere.
    Il primo, forse il più importante, sarebbe apparso poco dopo una decina di metri di avanzata nel bosco, per poi scomparire e riapparire un paio di metri dopo... come se la fonte vitale che Etsuko individuava, semplicemente, per alcuni momenti, non esistesse.
    La cosa assurda? Forse il chunin si sarebbe accorto che ogni volta che la presenza appariva alla sua vista Vitale, la vitalità di Meika, sulla portantina, sembrava affievolirsi leggermente.
    A circa quaranta metri dal porto, nella boscaglia, la portantina si sarebbe fermata: la presenza era adesso davanti loro e non sembrava aver intenzione di scomparire, seppur questo, al qual tempo, drenava Meika delle poche forze in suo possesso.
    Fu allora che l'ennesima stranezza si manifestò: uno dei membri della scorta della Bruma, l'uomo dai vestiti occidentali, rivelò un potere dal suo occhio sinistro, un potere che Etsuko avrebbe, certamente, riconosciuto come il Magan.
    In qualche modo sia l'occhio di quello individuo, sia l'intera persona dello sconosciuto parvero brillare dell'energia di potenti genjutsu, che andavano a confrontarsi, mentre la portantina continuava a muoversi, approfittando di tutto ciò per oltrepassare il duo di sfidanti.

    Compiuti altri venti metri, i discepoli del Corallo che scortavano Meika si sarebbero mossi: uno mettendosi di guardia davanti all'ingresso di quella che gli occhi dell'Akuma avrebbero riconosciuto come una grotta, l'altro avanzando per ulteriori trenta metri, circa, per poi posizionarsi su uno degli alberi nel tragitto, con l'attenzione puntata verso il tempio.
    Solo la donna, Murbella, sarebbe rimasta con Meika e quelli che portavano la lettiga, scomparendo all'interno della grotta.
    Se non si fosse mosso, entro breve tempo Etsuko li avrebbe persi di vista, perché, come facilmente avrebbe scoperto, la grotta andava parecchio in profondità. [Nota Tempo Etsuko]

    Se, però, fosse andato avanti, per seguire la sua consanguinea, avrebbe dovuto per forza avvicinarsi al duo che si stava scontrando lungo il percorso.
    Cosa avrebbe fatto? Poteva provare ad intromettersi? Aiutare lo sconosciuto che sembrava drenare le forze dell'ex primaria? Oppure aiutare l'uomo della Bruma ad eliminarlo e poi combattere quello?
    In ogni caso, se si fosse avvicinato entro 15 metri dall'efebico sconosciuto, ne avrebbe subito anche lui il potente genjutsu. [Nota per Etsuko]

    [La Baronessa]

    La Signora delle Grotte del Silenzio non avrebbe avuto difficoltà a muoversi nel bosco: le sue abilità furtive la rendevano un'ombra fra le ombre e, soprattutto, annullando persino il suo chakra, nemmeno eventuali sensitivi avrebbero potuto individuarla lì in mezzo. Lo stormo di pipistrelli avrebbe avuto un posto in prima fila nel vedere e sentire, ciò che Etsuko Akuma poté solo vedere con la sua vista vitale.
    Non avrebbe, però, percepito, al contrario del chunin, la presenza che appariva e scompariva nel bosco, almeno finché, ormai a quaranta metri dal porto, la presenza non si fosse manifestata nello sconosciuto dall'aspetto efebico.
    Ma bene, ecco qui la causa di tanti problemi!, avrebbe sentito esordire la donna che chiudeva quella piccola processione: Murbella.
    Ti muovi tanto, ma non puoi proprio allontanarti dalla tua creatrice, vero?, aggiunse, iniziando ad avvicinarsi, Sì, il nostro ospite in Armatura mi ha spiegato cosa sei e, malgrado la tua natura, io dico che se non ti possiamo sconfiggere, basterà domarti., continuò con noncuranza, fermandosi proprio di fianco al corpo privo di sensi di Meika.
    Tu non sai di cosa parli, donna., la voce dello sconosciuto era, in qualche modo, dolce come miele alle orecchie di chi l'avrebbe sentita, ma, forse, la Baronessa avrebbe sentito anche qualcosa di noto nella sua tonalità, un vago sentore di deja vù.
    Sono qui per liberare la mia creatrice, non cerco la violenza: ad altro è dedicata la mia passione, così come quella di colei che proteggo., ammonì ancora.
    Tutte belle parole, creatura, ma non cambiano che entro breve prenderemo tutto ciò che ci serve da questa kiriana. Occhi, dna ed anche te., minacciò la Scarlatta di rimando, prima di guardare all'altro comandante della Bruma, che le si era affiancato, Mi correggo: un occhio lo abbiamo già preso.
    Allora, Imbattuto, vogliamo vedercela fra noi due?, avrebbe domandato l'uomo dagli abiti occidentali allo sconosciuto efebico, il quale, di rimando, semplicemente, allargò le braccia, prima che tutti fossero storditi da qualcosa.
    Anche alcuni dei pipistrelli dello stormo, se fossero stati entro 15 metri dall'Imbattuto, sarebbero stati investiti dalla potenza del suo genjutsu. [Genjutsu]

    La parte dello stormo che fosse riuscita ad evitare il genjutsu, avrebbe visto tanto la portantina, quanto i 3 che erano rimasti di scorta, allontanarsi, con leggera difficoltà, fino ad arrivare di fronte ad un grosso masso che il biosonar avrebbe facilmente riconosciuto come l'accesso ad una qualche grotta sotterranea.
    Non vorrei ci fossero altre sorprese ad aspettarci, quindi, voi due monaci restate di guardia., avrebbe ordinato secca Murbella e, dopo un semplice inchino a quelle parole, il giovane calvo sarebbe scattato avanti, arrampicandosi su un albero poco distante.
    Al contrario, quello con la katana, si sarebbe seduto proprio sopra il grosso macigno che faceva da ingresso alla grotta, prima che la Scarlatta, Meika, ed i portatori della lettiga, iniziassero la loro discesa.
    Non ci sarebbe voluto molto perché il biosonar non fosse più utile a seguirli, a quel punto, la Baronessa avrebbe potuto scegliere se aspettare, allertare i kiriani, oppure provare ad inseguire l'ex Primaria.

    In quest'ultimo caso, però, il giovane con la katana, vedendo i pipistrelli avvicinarsi, avrebbe reagito senza il minimo istante di dubbio, sferrando un violento fendente verso lo stormo. [ST x2]
    Certo, se la Baronessa avesse perso tempo contro quello spadaccino, avrebbe rischiato di perdere le tracce di Meika, che intanto si infiltrava sempre di più nel sottosuolo. [Nota Tempo Baronessa]

    [Kensei]

    Il Decimo Mizukage avrebbe scoperto che le parole, tanto dei membri della Triade, quanto riferite dai suoi shinobi, erano veritiere: Arohihori era un atollo che fungeva da tempio.
    Non c'erano mercati, non c'erano locande, l'unico porto si collegava, mediante tre percorsi, fino al Tempio e quella era l'unica costruzione abitata, ed abitabile, nell'intero atollo.
    Così, Kensei Hito avrebbe avuto una sola opzione: raggiungere il tempio e cercare l'uomo dall'Armatura Verde. [Nota Geografica]

    Il Mizukage, sotto henge, non avrebbe avuto problemi ad accedere al tempio di Shinkai, cosa avrebbe fatto una volta all'interno, comunque, sarebbe dipeso da lui.
    La struttura era esattamente come aveva riportato Hideo: due piani circolari, 60 metri di raggio, con al centro un'area, chiusa da ampie e solide mura, di raggio 15 metri, il "Cuore" del Tempio.
    L'unico ingresso a tale cuore si trovava a 45° gradi, in senso orario, dall'accesso del tempio, al piano terra, che, escluse le pareti divisorie da questo "Cuore", si presentava come un gigantesco spazio aperto pullulante di persone, per lo più pellegrini.
    C'erano due scale che conducevano al piano superiore, una a 135° gradi, l'altra a 300° gradi, dall'ingresso, in senso orario.
    Il piano superiore era, invece, diviso in sei dormitori, dove difficilmente qualcuno avrebbe avuto la propria intimità.
    Guardandosi intorno, Kensei non avrebbe avuto molti elementi ad indicargli se, e chi, fosse il "Corallo", inoltre di ragazzine il luogo era pieno, non c'erano dettagli a distinguere quel personaggio dei racconti che aveva sentito, ma, restando al pian terreno del tempio, ad un tratto avrebbe visto l'accesso al Cuore aprirsi e dallo stesso apparire un uomo che, in modo lampante, combaciava con il misterioso "uomo in armatura verde". [Uomo in Armatura Verde]

    L'uomo sarebbe stato seguito da una figura avvolta in un mantello che, improvvisamente, a meno di percezioni molto elevate, si sarebbe persa in mezzo alla folla. [Furtività]
    Probabilmente, il D-Visor del Mizukage gli avrebbe offerto qualche dettaglio interessante.
    L'armatura dell'Uomo in Verde non era come quella di Kensei: se le "vesti" dell'Inquisitore erano inchiodate sul corpo, quella corazza sembrava un insieme di blocchi metallici (e non) molto più elastici, e le doti da Geniere del Kage potevano fargli supporre che, forse, alcuni dei meccanismi più o meno visibili potevano permettere all'armatura di essere indossata anche da altri, o, restare in posizione eretta anche senza qualcuno all'interno.
    Al contrario, la figura nel mantello non era pienamente visibile in viso, anche con lo zoom del D-Visor, in compenso, ne poteva notare i capelli color paglia e l'altezza, che la faceva sembra una ragazzina, o comunque, una persona più bassa della media.

    A meno di imprevisti, poi, l'uomo in verde sarebbe tornato alla porta verso il "Cuore", accedendovi e chiudendosela alle spalle.
    Forse, sempre grazie al D-Visor, l'Inquisitore avrebbe notato una chiave fatta di corallo, che entrava nella serratura, ma poco più.
    Forzare la porta sarebbe stato difficile, specie senza usare il chakra, ma probabilmente non impossibile. [Info Porta]

    Cosa avrebbe fatto il Mizukage? Avrebbe interrotto il misterioso uomo in armatura prima che rientrasse nella sala centrale? Avrebbe provato a forzare la porta chiusa? Individuato ed inseguito la figura sotto il mantello anonimo? In fondo, il suo piano era di farsi notare. [Nota Tempo Kensei]

    Stava ai cinque Ninja di Kiri decidere i loro movimenti, ma una cosa che, probabilmente, nessuno di loro poteva immaginare era che il tempo di Meika era ormai poco.
    [Nota Tempo Meika]
  12. .

    Aspirazioni

    Capitolo Unico

    Atto II
    Spiegazioni e promesse


    La aveva definita semplice lezione. Sapeva quanto odiassi l'inettitudine ed era abbastanza sveglio da sapere quali corde suonare per farmi sentire ciò che volevo sentire. Dopotutto, si trattava dell'Hidarite. C'era un motivo se ricopriva tale ruolo e, come vi ho detto, c'era un motivo se avevo scelto Etsuko piuttosto che lui per sostituirmi durante quel periodo di assenza. Fudoh, invece, che quasi assisteva inerme, nonostante il suo ruolo, a quella conversazione, si limitò a salutarmi con un gesto del capo. Il suo orgoglio e il cieco egocentrismo gli hanno annebbiato la vista. Da quando lei se ne è andato Etsuko ha a stento permesso a Kiri di sopravvivere. Continuò Youshi, mentre il mio elmo gelido non si scostava dal suo volto. Ho, per questo, raccolto la volontà degli shinobi di Kiri: avevano bisogno di guide più capaci a sostenerli fino al suo arrivo, Mizukage-sama. Sondato il volere dei nostri shinobi mi sono recato qui, convocando Fudoh-san per caricarlo dello stesso onere, ma ho trovato Etsuko tornato da un viaggio diplomatico. Parlava quasi in modo calmo Youshi, nonostante la Kirai Mugen evidentemente obnubilasse il suo limpido elucubrare. C'era una strenua forza di volontà in quel ragazzo che era ammirabile. Ma le sue parole, una dietro l'altra, non facevano che aumentare l'oppressione che il corpo dei presenti percepiva incessante dal mio arrivo. L'ho invitato a dimettersi per evidenti incapacità, ma mi ha accusato di un colpo di stato. È stato inutile spiegargli che il bene di kiri veniva prima di qualunque sua velleità di potere e gli ho fornito due possibilità: dimettersi o morire. Disse, spostando i suoi occhi sui miei prima di proseguire. Ciò che ha scelto è evidente, un po' deludente però: abbiamo genin della Nebbia di Sangue strategicamente più abili di questo chunin. Una magra consolazione. Aggiunse quindi, deridendo il suo compagno morto. Il ragazzo aveva fegato da vendere per parlare così al proprio Mizukage, questo è innegabile. Ma quando stavo per aprire bocca e far capire lapalissianamente la mia posizione, Youshi aggiunse qualcosa che comprò un po' di tempo per i presenti.
    Altro mi ha convinto ad agire in questo modo, Mizukage-sama: il suo consigliere ha cercato di disobbedire a dei suoi ordini diretti tentando di far entrare l'Hokage tra le mura di Kiri.
    Mi voltai verso Etsuko, riverso a terra. Mi stava per caso dicendo il vero, l'Hidarite? Ho dovuto imporre più volte la sua volontà, Mizukage, di fronte al consigliere e a Raizen. Quest'ultimo ha tentato di varcare i cancelli dopo che il primo ha dato il suo beneplacito, malgrado la storia e i fatti ci siano noti a tutti. Ciò che ha evitato che i guardiani iniziassero ad attaccare Raizen fu un evento stravolgente, ma di quello sto ultimando il mio rapporto e lo troverà sulla sua scrivania. Essendo stata questa la prima volta in cui l'ho rivisto da quei fatti e trovando nuovamente un atteggiamento che esulasse dal bene del nostro villaggio, gli ho mostrato cosa significasse porsi al di sopra di Kiri. Il mio sguardo non si mosse dal cadavere dell'Amministratore durante tutto il discorso di Youshi. Poi, però, il Tokugawa fece qualcosa che attirò la mia attenzione. Tagliandosi il palmo della mano, mi concesse il suo sangue affinché io potessi rammentare ciò che era successo. Senza fiatare, dunque, feci lo stesso e, creando un piccolo filatterio, permisi a Youshi di imprimere in quella goccia i ricordi di quanto accaduto. Un dito, poi, mi permise di muovere il filatterio così creato senza doverci direttamente interagire. L'ampolla fluttuò dalla mano dell'Assassino alla mia. Lo strinsi nel palmo, osservando la boccetta di vetro. Ma non lessi i ricordi contenuti al suo interno. Non immediatamente. [Abilità] Completa il rituale. Dissi, semplicemente a Youshi. Poté notare che non avevo sfruttato il sangue che mi aveva fornito. Doveva farlo. E, al contempo, doveva capire perché non lo avessi fatto. Semplicemente non mi importava.
    Quando la Kunoichi chiamata dall'Hidarite era giunta quasi al termine del suo tentativo di recuperare l'anima di Etsuko prima che questa lasciasse definitivamente il corpo, qualcosa accadde. Una sorta di pirotecnico spettacolo di sangue, luci e simulacri si manifestò nella stanza. Gli occhi dell'Amministratore si illuminarono di color rubino mentre una flebile luce della medesima tinta fuoriusciva da ogni suo orifizio. Vidi la discussione tra le due mani, il loro scontro e, infine, il colpo mortale inferto da Youshi. Aveva sfruttato a suo vantaggio l'ambiente e l'effetto sorpresa. Era entrato in quella stanza pronto esattamente a quel risvolto. Rimasi immobile un istante. Tutto molto scenografico, anzi grazie di avermi fatto più alto del Tokugawa, prima che ti si tiri qualche punto, Akuma-san, fammi controllare come ti hanno curato mentre non eri in vita. Più tardi, quando ti sentirai più in forze, ti accompagno in ospedale e riattacchiamo quel braccio, va bene? Fudoh spezzo la prigionia della sua immobilità, andando verso Etsuko e assicurandosi che stesse bene - per quanto poteva star bene uno che aveva appena passeggiato tra gli inferi ed era tornato indietro. Nessuno esce da questa stanza. Dissi. Nessuno. Sottolineai ancora, voltandomi verso Youshi. Hai saputo individuare un ninja debole, impreparato, incapace di svolgere a pieno i suoi doveri. Mossi il capo verticalmente, come ad annuire. Eppure non ti sei reso conto che quelle tue valutazioni erano tue soltanto. La destra spostò il mantello, ponendosi sul fianco, vicino alla Yakusoku. La Promessa non era impugnata ma veniva comunque sfiorata dalla mia mano, mantenendo un contatto. Etsuko ha sempre fatto capi a me. Una lieve brezza avrebbe accarezzato i capelli di Youshi, sfiorandoli dalla nuca. Hai detto di aver agito per preservare il volere di Kiri. La sinistra si alzò, andandolo a puntare direttamente. Ma forse hai dimenticato che io sono Kiri ... e tu non hai il benché minimo diritto di parlare per il sottoscritto. La sinistra si strinse in una morsa, mentre quella che prima era una brezza si tramutò, in un istante, in un vero e proprio turbinio di vento inarrestabile. [Tecniche] Sta' attento a non soffocare nelle tue aspirazioni, Hidarite. Se non si fosse mosso, la presa l'avrebbe investito e, probabilmente, bloccandolo sul posto senza che potesse far niente. Le vesti sarebbero stati stracciate lentamente dalla voracità del vento che lo attanagliava. Hai creduto di poter prendere decisioni per il sottoscritto. E questo, Youshi, è un atto di grande superbia. Avrei detto, a prescindere dall'esito di quell'attacco. Se fosse stato intrappolato nella mia presa, avrei usato il chakra per avvicinarlo, fino quasi ad avere il suo volto sul mio elmo. A quel punto, la presa avrebbe iniziato a togliergli l'aria dalla gola, facendolo faticare a respirare. Quanto hai fatto oggi è considerabile, nella migliore delle ipotesi, un errore. Nella peggiore, tradimento. Non vi era intento di ucciderlo, quello era sicuro. Ma non vi era neanche l'intenzione di andarci piano. Dovrai riguadagnarti la mia fiducia, Tokugawa. Devo ancora pensare come. Ed a quel punto, il mio chakra avrebbe pervaso la sua persona e, se non fosse riuscito a liberarsi da quella presa a distanza, probabilmente sarebbe svenuto nel giro di pochi istanti. [Azione I-II]
    Se non fosse riuscito a liberarsi dalla presa, l'Ombra avrebbe perso i sensi a mezz'aria, accasciandosi sul vuoto, sorretta solo dalla potenza della mia tecnica. Avrei a quel punto stroncato l'afflusso di chakra al mio tantien, lasciando che Youshi cadesse sonoramente al suolo, svenuto. Occupati di lui. È vivo. Avrei detto a Fudoh, pur senza guardarlo. Infine, avrei letto dal filatterio che mi era stato dato.
    Quello che mi colpì, però, non fu il ricordo dell'evento che Youshi, prima, ed Etsuko con la sua probabile emanazione del Magan, poi, mi avevano descritto - ma il ricordo di una discussione di poco successiva: quella con Fudoh. La rabbia, l'odio e le passioni ribollirono con ancor più ardore nello scoprire i possibili legami di parentela che mi erano stati taciuti e sulla natura, per me ignota, del Rosso di Kiri. Ma, in quel momento, dovevo gestire una cosa per volta - la priorità erano l'Hidarite e la Migite. Il Primario avrebbe aspettato.
    Quanto a te ... mi sarei rivolto verso Etsuko. Dimmi perché hai voluto disubbidire ad un ordine diretto su Raizen Ikigami. Mi avvicinai, lentamente ed a passi scanditi. Confido che mi dirai quello che voglio sentirmi dire. Estrassi la Yakusoku, attivandola davanti al mio volto e puntandola verso l'Amministratore a terra. Altrimenti, dopo l'Akuma decapitato il giorno del suo scellerato insediamento a Kage, avremo anche l'Akuma morto due volte nello stesso giorno.





    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  13. .

    Duello senza Maschere

    3

    Avevo raggiunto una posizione di discreta sicurezza, dato che i cloni osservavano con attenzione in entrambe le direzioni e io ero pronto a occultarmi alla prima mossa avversaria. Non avevo capacità furtive al livello del Tokugawa, ma potevo comunque giocare un pò in quell'ambito, specie se coadiuvato dalle illusioni e da alcune delle mie tecniche più basilari, sebbene mi stessi allenando per perfezionarle. Un vaghissimo spostamento nel mio campo visivo fu sufficiente per indurre l'illusione a disperdersi nelle foglie, macchiando ancor più il terreno di finte ombre che potevano disinnescare almeno parzialmente le capacità dell'avversario, oltre a darmi il tempo per occultare la mia presenza.

    Ci fu qualche istante di calma apparente, durante i quali il mio avversario sicuramente soppesava la situazione e cercava un modo di individuarmi...salvo poi spezzarmi il fiato con un dolore estremo dalla gamba ferita, tale da farmi serrare le mandibole per non emettere suoni. Riuscii a mantenere l'occultamento, ma non realizzai sul momento che i miei cloni non avrebbero fatto una piega, di fatto rivelando la loro natura fittizia. Doveva esserci un veleno o qualcosa del genere nella lama di Youshi, o non si spiegava un simile effetto. Con la fronte sudata cercai di prestare la massima attenzione in ciò che avevo intorno, mentre i cloni scrutavano sui due fronti come in precedenza, ma i miei sensi tesi vennero sfruttati dal nemico per un colpo abbagliante che mi tolse la vista per qualche istante, e lo stesso valeva per il clone che guardava in quella direzione, mentre l'altro non venne illuminato direttamente, ma certo tutti e tre notammo il rumore di ghiaccio che si estendeva sul ponte. Ghiaccio, si scivola! Ci avvertì il clone ancora in grado di vedere, voltandosi nella direzione da cui era partito, ma intanto feci del mio meglio per concentrarmi suoi suoi più che sulla vista che avrebbe tardato qualche istante per tornare, ma inevitabilmente il contatto col ghiaccio spezzò la mia tecnica di occultamento, facendo in modo che il nemico mi notasse, sebbene i cloni fossero abbastanza vicini da difendermi.

    Youshi apparve con la rapidità di un lampo oscuro, che gli era propria, caricando un fendente nero come la sua spada che tuttavia non avevo modo di vedere, ancora abbagliato, ma il clone ancora vedente riusciva a cogliere gli spostamenti e fortunatamente notò che il Tokugawa, non conoscendo le specifiche delle Moku Bunshin, aveva cercato con un ampio e rapido fendente di colpire tutti i presenti. La sua arma aveva potenzialità sicuramente superiori, ma il clone, oltre alla sua innata e notevole robustezza, possedeva anche dei gambali dall'alto potenziale distruttivo, e spezzare sia i primi che ciò che stava sotto avrebbe richiesto una potenza nettamente superiore [Difesa 1]! Il rumore della protezione che si spaccava e del clone che si ritrovava con la gamba profondamente piantata nelle carni lignee arrivò mentre tornava la vista. Eppure il Legno Senju sopravvive, tanto nella luce, quanto nelle tenebre. Rispose il clone, mentre davo inizio alla mia controffensiva!

    Youshi aveva assunto una posizione di guardia come se cercasse la mischia, forse convinto del suo strapotere fisico o volendo evitare una guerra di attriti dato che con semplici illusioni potevo limitare le sue capacità, o forse intendeva sfruttare la pavimentazione ghiacciata? In ogni caso il clone che non era stato attaccato aprì le danze senza doversi spostare (visto il suolo scivoloso) cercando di trafiggerlo con un affondo di lancia al volto [Azione 1]. Vista la disparità nella velocità, il colpo ovviamente mirava solo a confondere e impensierire, mentre dal mio corpo ancora accovacciato tesi un braccio dal quale emerse prepotentemente uno spuntone ligneo di Mokuton che, ramificato con numerose punte, mirava a impalare il tronco di Youshi durante l'eventuale schivata [Tecnica 1].

    Dal legno appena emesso poi, quale che fosse la difesa dell'avversario, dopo la fulminea esecuzione di tre sigilli emerse un nuovo ramo più sottile e simile a un reticolo di liane fiorite, cresciute improvvisamente per cercare di coglierlo dal lato dove non aveva la benda sull'occhio, seguendo la traiettoria più breve ma mirando alla spalla e all'emitorace, assai più rapido e capace di intrappolarlo in quella che poteva essere una presa assai pericolosa [Azione 2 e Tecnica 2].

    Comunque andasse, il clone che era stato danneggiato avrebbe cercato a sua volta di trafiggere l'addome di Youshi con la sua lancia, forte della maggiore portata, mentre era alle prese con le liane (o anche se avesse evitato del tutto l'enorme groviglio) [Azione 3]. E nello stesso momento un sottile spuntone di Mokuton, creato dalla mia caviglia e mosso rasoterra dietro l'altro clone, sul lato dove Youshi aveva la benda, si sarebbe prolungato rapidamente cercando di trapassargli una caviglia, magari proprio durante la difesa dalla lancia o anche se si fosse allontanato, purchè entro i 18 metri entro i quali riuscivo a controllare il legno, ovviamente vista la concitazione e il gran numero di rami in atto, speravo che questo passasse inosservato, anche se non si trattava ancora dell'attacco finale [Tecnica 3].

    E comunque andasse, il clone che aveva appena attaccato avrebbe roteato la lancia sopra la sua testa come a preparare un attacco più potente, gridando al contempo, ma in realtà l'ennesimo ramo di Mokuton sarebbe emerso dal corpo dell'altra copia, senza alcun preavviso dopo averla raggiunta discretamente sul terreno, esplodendo dal suo petto in una giungla di rami senza punte ma piuttosto con un aspetto nodoso, evidentemente contundente, e che in realtà celava una resina appiccicosa che poteva creare non poche difficoltà di movimento se fosse andato a segno [Azione 4]. Nessuno di quegli attacchi era definitivo, avevo ancora un paio di assi nella manica da sfruttare, sia che il nemico fosse rimasto, pur potente, a distanza di mischia, sia se si fosse allontanato. Come vedi, non basta sparire per sfuggire a un Senju.

    Yato Senju

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 525
    • Resistenza: 425
    • Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 525
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    53 (di cui 3 in un clone)/75
    Vitalità
    11.5/14.5
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

    Ferita Leggera alla gamba sx
  14. .

    La fiducia che dà la Guerra

    Capitolo Unico

    Atto VI
    Promesse e Debiti †



    Eravamo perfettamente in accordo. Ogni parola che l'uno pronunciava come richiesta per l'altro veniva puntualmente accolta. Sembrava di sentire una melodia che s'armonizzava, con le scale che si parlavano senza tuttavia sovrapporsi in un unisono o, peggio, cacofonicamente. Dialogare col Kokage era facile e stimolante e per questo siglare alla sua tecnica vincolante, al suo sigillo di sangue, fu una conseguenza semplice e diretta. Ma se per me tale gesto fu poc'altro che un sospiro profondo, per la massima carica del Suono fu qualcosa di più. Il suo corpo, provato, cercò l'appoggio nell'appiglio più vicino, la sedia e, senza vergogna, come si farebbe in un attimo di debolezza in famiglia, vi si poggiò contro, sospirando. Attesi il tempo necessario perché si ricomponesse e ritrovasse le forze spese prima di incalzarlo con altre richieste. La prima fu quella di sapere le trame su cui si muoveva Oto. La mia è una storia di fallimenti, cugino. Ho tessuto trame in lungo e in largo, cercando le figure più giuste susseguitesi in questi lunghi anni di ricerca: Yashimata, Shinodari, Raizen, Deveraux, Shinken, Jotaro, Hoshi, Senji, Yato, Etsuko...e molti altri. Tutti abili ninja, e grandi uomini in potenza...tutti invero rivelatisi uomini piccoli, perché tutti, prima o poi hanno osato abbandonarmi. Alcuni hanno persino scelto la morte, vista l'incapacità di sostenere la mia visione, lo schema di perfezione che avevo disegnato loro per il mondo del futuro. Alcuni come Febh e Hohenheim hanno proprio ripudiato questa strada, proclamandosi aperti nemici dell'impero. Disse, elencando nomi più o meno noti. Fallimenti, tu li chiami, Diogene? Ma fallimenti di chi? Tuoi? un leggero ghigno di scherno uscì da sotto l'elmo. Hai elencato più morti, o scomparsi, che vivi. Non sei sicuramente tu quello che ha fallito, evidentemente. I deboli non sono forgiati per sostenere taluni fardelli, figurarsi quello con la mole più spropositata di tutte: il fardello della giustizia perfetta ed eterna. Dissi, cercando di rincuorare il suo animo. Avrei lasciato i commenti sulle persone nominate ad un secondo momento. Questi fallimenti mi hanno aiutato a costruire una visione sempre migliore: ripartendo dall'eredità di Orochimaru, iniziammo con l'idea di un obitorio in grado di impossessarsi delle conoscenze di tutti i paesi. Poi il progetto virò verso qualcosa di più radicale che andasse a sostituirsi alle funzioni stesse dell'Accademia, inutile ed ingiusto retaggio del passato. Quindi si consolidò l'idea dell'impero e la necessità dell'annessione dei popoli sotto un'unica bandiera per impedire la disfatta del continente...cosa che pian piano si sta avverando con le forze affermate di Iwa e Kumo, i tradimenti dei Paesi minori e soprattutto la minaccia di Cantha. Una verità che mi ha portato a costruire un esercito, fatto di persone, di colossi, di demoni, di macchine e di navi, in grado di agire sulla mappa senza vincoli e di affrontare ogni rivale. Rimasi piacevolmente sorpreso da tanta ingegnosità: a parole, il Kokage sembrava possedere davvero qualcosa di sconfinato e irresistibilmente potente. Stava a noi, guidarlo con mente illuminata. Un percorso che mi ha portato da te, in questa stanza, oggi. E non è un caso che proprio in questa data ricorre l'anniversario della scissione tra Kenkichi e Mikawa. Che la nostra alleanza possa essere anche la risposta ai nostri antenati a quel grave errore commesso?" Sorrisi sotto l'Elmo, sentendo quelle parole. Saremo più lungimiranti dei nostri predecessori. È lo Storia che ce lo chiede. Risposi poi, tornando con gli occhi sulla mappa di sangue, seguendo le indicazioni del Garth sulle altre postazioni d'interesse e influenza Otese nel continente. La rete creatasi in tutti quegli anni era davvero ben tessuta. Itai aveva ragione a temere le capacità di Diogene - errava, tuttavia, nel temerlo in senso stretto. Piuttosto, doveva comprenderlo, come il sottoscritto.
    Venne poi il momento della promessa culturale; vi era, da parte di entrambi, la volontà di forgiare gli Shinobi in un nuovo modo davvero formativo. Non quelle farse scolarizzate e insofferenti delle lezioni accademiche. Qualcosa che fosse insieme nuovo e vecchio, tradizionale ed innovativo. Inseriremo dei percorsi di formazione per i nostri ninja seguendo un approccio più classico, degno delle tradizioni dei nostri villaggi, completamente diverso dai dettami scadenti dell'Accademia. I chunin di oggi non hanno mai visto il vero pericolo di una missione, non conoscono il mondo vero che li circonda... noi rialzeremo il livello delle nostre giovani leve in modo che possano diventare comandanti nel nostro esercito! Harumi e Youshi potrete prendere parte in questo processo in maniera attiva. Da un punto di vista economico/sociale invece, dovremo fare pressione sui nostri Daimyo per agevolare le trattative economiche e creare canali di comunicazione diretta, iniziando anche un processo di fusione di usi e costumi. Dal cibo, al vestiario, dalla tecnologia alla musica. Kiri dovrà sentirsi a casa ad Oto e viceversa. Annuii. E sia. Risposi poi. Non avrei saputo dire meglio quanto espresso dal Kokage. Doveva esserci uno sforzo, uno slancio totalitario da parte di entrambi i villaggi e, per farlo, erano necessarie azioni capillari e ben studiate. Kiri ed Oto dovevano risultare sorelle disperse, ora ritrovate.
    Il momento delle chiacchiere, poi, finì e le promesse di un ulteriore patto, di un ulteriore legame sancito dal sangue, dal sudore, dalla fatica e dal dolore si levarono alte nel cielo. Che sia il sangue a rivelare la nostra vera natura. Disse il Garth dei Mikawa mentre la sua lama, come in un vero e proprio gesto di sfida, si intrufolò nella mia mente e nel mio mondo interiore, manifestandosi e gettando su di me occhi di fuoco. Era lo sguardo di chi era pronto a scatenare tutto se stesso!
    Lascio a te, Diogene, decidere il luogo ed il momento che riterrai più opportuno. Tesi l'avambraccio verso il Garth. Che una nuova era abbia inizio. [Note]



    Kensei Hito
    剣聖

    Statistiche Primarie
    • Forza: 850
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 700
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 725
    • Precisione: 700
    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Lente per D-Visor - Fish Eye × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • Corpo dell'Inquisitore × 1
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Simbolo della Stella × 1

    Note
    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue disponibili: 0.

    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 1.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.


  15. .

    Un capoclan che si rispetti deve avere il controllo
    di qualsiasi individuo che faccia capo alla sua cerchia,
    nonché di eventuali sedi distaccate.
    Deve spendersi nella formazione di nuove leve
    e accertarsi che le conoscenze proprie della famiglia
    vengano tramandate senza perdita di informazioni.
    Deve monitorare ogni disertore custode dei segreti del clan
    ed operarsi per la sua cattura.
    Deve impegnarsi a stringere rapporti con gli altri clan,
    mediante accordi commerciali e sposalizi,
    garantendo pace e prosperità per la sua gente e per l'intero villaggio.
    Deve infine contribuire personalmente al miglioramento del jutsu
    del quale è, o dovrebbe essere, il più esperto conoscitore.



    " Ti stai contraddicendo, Kaji. Rimproveri me per la mia ricerca di potere dal passato di Oto e della Rosa, dal lascito dei grandi ninja di un tempo...quando sei l'erede di un clan nato per distruggere indistintamente, di un potere che non sei in grado nemmeno di comprendere. "

    Continuava a chiamarlo così, per generare distacco e diffidenza. Solo una spina nel fianco in più per il giovane Consigliere il quale si trovava ora con tre persone a frugare nella sua mente alla ricerca di una scomoda verità. Infatti anche Hebiko si era unito a quel rituale di chakra e sangue, connettendosi al flusso di pensieri imponente dei tre ninja più potenti di Oto: forse in quel momento, l'aspirante Kokage destinata per nascita a quel trono avrebbe compreso quanto ancora le mancava per colmare il divario con loro. La pressione stessa del loro sistema circolatorio era molto più elevata del suo in quanto quei Mostri avevano abituato il tentien a pompare con tempi di reazione infinitesimali, sottoponendo i tessuti ad una tensione superficiale estrema.
    Perdere la concentrazione in quel momento avrebbe potuto provocare profonde lacerazioni al sistema circolatorio, questo era indubbio, e vista la scarsa attitudine della ragazza a mantenere la calma fu solo grazie all'intervento di Riazen se riuscì a cavarsela. Nel buio profondo degli abissi, sotto miliardi i metri cubi di acqua e soggetta ad una pressione esasperate, la Volpe apparve nell'oscurità trascinandola via da quel baratro senza fine.

    Intanto Febh, anzi Kaji, stava srotolando la pergamena della sua vita fino ad arrivare a quei ricordi ancestrali stimolati dalle domande di Aloysius. Il giocattolo d'infanzia, l'attacco alla carovana, i Kemono, il nome della madre...informazioni irrilevanti per il cinico Mikawa che doveva farsi strada in quei sacchi di immondizia della discarica interiore dello Yakushi. Il Garth doveva filtrare tutti gli orpelli, districare gli intrecci del romanzo che si sarebbe potuto scrivere con la storia dell'Hakai fino ad arrivare all'essenza di tutto, alla verità di quel potere che il ragazzo sembrava disdegnare con ogni sua forza.

    Ma fin quando si può combattere la propria indole?

    L'ultima domanda del Collo era stata fatta in modo appositamente errato: era ormai chiaro che l'Oni era l'armatura dentro la quale Febh si era rintanato per combattere i sussurri degli Hakai. La voce degli incappucciati non poteva raggiungerlo se fosse stato in grado di "staccare" il cervello, di essere nella famigerata ゾーン Zōn, annullando distrazioni e pensieri superflui. L'Oni era una sovrastruttura, una terapia che era riuscita a mettere insieme i pezzi di una mente distrutta e proprio per questo motivo debole, pronta ad essere inghiottita dall'oscuro passato, sedotta dalla voce degli incappucciati.

    Ebbene, ogni armatura può essere infranta.

    " Se è vero quello che dici. Se pensi di avere il controllo. Se pensi ancora di potermi guardare dall'alto in basso per le debolezze del mio sangue...allora facci vedere quel potere. Fallo uscire fuori liberamente e poi dimostrami di essere in grado di fermarlo con il tuo Oni [Apice del Comando] "

    Un ordine che probabilmente lo shinobi stesso non era in grado di compiere da solo.
    E proprio per questo motivo, il kage si voltò verso Ogen e le impose l'unica cosa a cui un capoclan degno di questo titolo non avrebbe mai potuto tirarsi indietro.

    "Ecco il tuo posto...il tuo scopo...in questa era...in questo villaggio. "

    NLiIn9klF

    Fu un colpo a tradimento, qualcosa di inaspettato persino per una shinobi su questa terra da prima della Grande Guerra. Immersi nel collegamento mentale, la percezione dell'ambiente circostante sarebbe risultata alterata o quantomeno rallentata. Mumei era stata al fianco del Mikawa per tutto questo tempo, nascosta dal largo kimono, pronta in quell'esatto momento a compiere l'atto che aveva lasciato Aloysius insonne diverse notti.
    Senza preavviso, dunque, la lama avrebbe provato a trapassare la testa dell'anziana donna cogliendola alle spalle, senza onore; un istantaneo assassinio che avrebbe impedito alle sinapsi del cervello di attivare il sistema circolatorio e quindi la famigerata arte in grado di rigenerare ogni ferita.
    Non c'era un modo facile per ammazzare una leggenda vivente del mondo ninja: anche se più potenti Aloysius e Febh stesso avrebbero impiegato faticosi minuti di scontro per abbattere la Regina dei Draghi...e allora il kage aveva preparato la situazione nei minimi dettagli, sin dal giorno prima. Le aveva portato la torta per stabilire un contatto, l'aveva fatta parlare del suo passato e lei si era aperta accennando a storie di Mikawa e di Draghi. Lui le aveva fatto scommettere su delle scemenze, le aveva mostrato interesse nel conoscere la sua storia e il suo legame con la Rosa d'Acciaio. Quindi l'aveva convinta ad interrogare il suo allievo, per il bene di Oto e del ragazzo stesso, per far cadere le sue barriere ma al tempo stesso abbassare anche la propria guardia. Aveva permesso che l'Hokage e la Consigliera stessa fossero presenti, come a garanzia che i suoi intenti fossero i più nobili e soprattutto finalizzati al bene del villaggio. Tutto era servito a rallentarle i riflessi, in quell'esatto istate in cui il suo ragazzo iniziava a sentirsi a disagio, un campanellino di allarme che persino la discendente di Orochimaru aveva percepito.


    Eppure, in fondo, Diogene sperava che lei avesse compreso il suo messaggio e che, anche qualora fosse stata in grado di fermare o reagire alla sua lama, non lo avrebbe fatto. Perché era giusto così: Febh l'aveva già sconfitta completamente, su tutta la linea. Erano state le sue parole.

    L'obiettivo? Semplice, sgretolare le certezza dell'Oni e far uscire una volta per tutti l'Hakai da quell'involucro. Raizen avrebbe fatto bene a starne fuori, quella era una faccenda di Oto e si sa, i panni sporchi vanno lavati a casa propria.



    CITAZIONE
    OT/ Ecco la mossa di Gene! Febh fammi sapere se vuoi che descriva tutte le tecniche che potrei aver messo sull'arma per potenziare al massimo il colpo...puoi immaginare: manipolazione a stecca, overcap, penetrazione, sangue acido, ecc Il succo del discorso non è tanto quello ;) /OT
124 replies since 27/4/2019
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