Posts written by Shunsui Abara

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    I Signori del Caos



    Entrato nella barriera, Tasaki venne colpito dal genjutsu ma, combattendone l’effetto, riuscì ad usare le sue capacità da sensitivo. Nello specifico, la guardia che aveva davanti era un’energia blu, senza alcuna capacità particolare. Quando il chunin di Oto non proseguì verso di lui, la guardia lo lasciò andare, sebbene si vedesse che il suo corpo era teso e pronto a reagire, se ce ne fosse stato bisogno.

    Tasaki tornò alla loro postazione poco dopo fortunatamente illeso. Per il bene di tutti in quella missione, il chunin otese non si era fatto scoprire ed aveva portato alla loro attenzione ulteriori informazioni. Bene, sembra quindi che il genjutsu serva solo ad allontanare persone comuni. Questo è un bene. Significa che non si aspettano un’ incursione di ninja su questa base. Siamo stati fortunati a trovarla. Questo non toglieva il fatto che il covo fosse difeso e il marionettista annuì quando Tasaki fece notare che, oltre le guardie, potevano esserci anche delle trappole. La successiva esplorazione dei due uccelli confermò che sui lati rimanenti della casa non c’erano guardie. Quindi solo 3 persone erano state messe a controllare il perimetro esterno del covo. Un’altra buona notizia...poteva andare loro molto peggio.

    Dopo aver spiegato a grandi linee le sue capacità, il chunin di Suna commentò il piano di infiltrazione dell’otese: Sistema fognario? Onestamente penso sia da escludere. Sicuramente c’è un sistema fognario, ma non penso sia sufficientemente largo da poterlo attraversare...non siamo mica nella capitale di Iwa. Disse il chunin, mentre i suoi pensieri lo portavano per un attimo alla missione che gli aveva permesso di salire di grado. Questo non toglie che vi possa supportare nell’infiltrazione. Creare un diversivo metterebbe certamente in allerta le guardie...e se devo scegliere tra la possibilità e la certezza di metterle sull’attenti, allora scelgo la prima. Ad ogni modo, posso usare una delle mie marionette per trasportarvi uno alla volta sotto la casa. Dovremmo poi comunque sfondare un muro o il pavimento per entrare, ma forse riusciamo a non farci sfamare. Oppure posso portarvi ad una certa quota sopra la casa e farvi cadere dall’alto sul tetto. A quel punto dovrete abbattere solo una guardia per entrare...ma in quel caso non dovremmo sfondare nulla...come preferite fare?

    Hebiko propendeva più per l’infiltrazione sotterranea, ma propose anche di mandare una sua creatura in avanscoperta che gli desse più informazioni su quello che potevano trovare all’interno della stessa. Ok, proviamo e speriamo che questo sia il nostro giorno fortunato.

    Il serpente che Hebiko mandò in avanscoperta non era il più furtivo delle creature nè il più piccolo, visti i suoi tre metri di lunghezza. Tuttavia era sera, ed il suo colore blu si mimetizzava abbastanza bene con le ombre della notte. Inoltre, grazie alle perlustrazioni iniziali di Tasaki, sapevano che il covo era meno sorvegliato sui lati più corti dell’abitazione. Il serpente si sarebbe diretto in quella direzione, superando lo steccato ed entrando dal prato, oltre la barriera. Respingere il genjutsu non fu un problema per l’evocazione, la quale riuscì anche a sgusciare oltre la linea di difesa dei Kurotempi. Tuttavia, anche se gli occhi delle guardie erano diretti da qualche altra parte, le trappole del covo non potevano essere aggirate [Trappola]. La tagliola sarebbe scattata non appena una parte abbondante del suo corpo si fosse trovata sopra di essa!

    Se Aoda fosse riuscito a sopravvivere alla trappola, l’ attivazione della stessa avrebbe attirato le guardie. Aoda avrebbe avuto pochissimo tempo per raggiungere il buco che si trovava lungo la parete dell’abitazione, per sottrarsi agli occhi dei gregari. Ad ogni modo, sarebbe stato piuttosto chiaro che intrufolarsi in quel modo non avrebbe funzionato una seconda volta, perchè ora le guardie erano molto più vigili.

    Aoda avrebbe trovato un’ intercapedine tra i muri dove passare inosservata mentre esplorava la casa, nonchè che la mettesse al riparo da eventuali trappole, che non erano state poste in un passaggio dove solo un topo o un serpente potevano passare. Non appena si trovò al suo interno, il rettile si accorse che una serie di vibrazioni permeavano la casa. Sguscianti tra i passaggi stretti delle intercapedini, i suoi sensi, in particolare modo la sua capacità di vedere il calore corporeo emesso dalle persone oltre i muri, le permisero di individuare l’unico abitante della casa. Avvicinandosi, Aoda arrivò al terzo piano dell’abitazione e si fermò in una zona leggermente più ampia: un interpiano tra la mansarda e ed il terzo livello della casa. Lì si apriva un salone lungo una decina di metri e largo la metà, con un lungo tavolo e sedie al centro, come se fosse una sala da pranza. In un angolo, c’era lo spazio sufficiente per accomodare un pianoforte a corda e c’era un uomo che lo stava suonando con perizia ed abilità. Le vibrazioni che stava percependo era infatti musica.



    L’uomoKfCRIJb seduto al pianoforte muoveva le mani con un’abilità incredibile mentre riempiva la casa di una melodia meravigliosa. Era strano. Aveva un volto che si sarebbe potuto definire molto bello, con una mascella squadrata, zigomi alti: un volto da attore. Vestiva i colori ocra e rossi dei monaci buddisti, che contrastavano in maniera armoniosa il colore della sua pelle mulatta e completamente ricorretta da fitti fuinjutsu. Decisamente non era un monaco, quindi, come anche testimoniava il fisico prorompente che si intuiva sotto quei vestiti.

    L’uomo continuò a suonare quel pezzo fino a terminarlo, quindi ne iniziò uno nuovo. Aoda, dalla sua posizione vantaggiosa, tra alcune spaccature tra le assi del pavimento, aveva un minimo di visuale anche sul corridoio della casa che dava al salone dove il musicista stava suonando. Tramite quel pertugio, vide una delle tre guardie prendere il corridoio e dirigersi verso la prorta. Tuttavia, sentendo suonare, l’uomo si bloccò con la mano un attimo prima di bussare. Il serpente vide l’uomo esitare e quindi desistere, prima di continuare a perlustrare il corridoio.

    [...]

    Dopo un’ora, Hebiko avrebbe richiamato Aoda ed il suo carico di informazioni. In teoria, avrebbero avuto un’altra ora a disposizione per riposare, ma, poco dopo che il serpente ebbe fatto rapporto, due individui imboccarono la strada che passava davanti la casa. Il più alto, era un ragazzoujcUkYg sul metro ed ottanta, glabro in volto, che poteva essere qualche anno più vecchio di Hebiko o Tasaki. Aveva una folta chioma di capelli arancioni che gli contornava la testa come fosse un leone. La seconda persona era decisamente più bassa, circa un metro e sessanta. Vestiva indumenti di pelle nera da cui si intuivano forme femminili. Il volto non era tuttavia invisibile per via di un cappuccio, da cui spuntava un’ unica ciocca di capelli rosso sangue.

    I due individui superarono la staccionata e superarono la barriera senza alcuna esitazione.

    La presenza dei due nuovi venuti sicuramente non sarebbe passata inosservata al gruppo di accademici. Fu Shunsui a incalzare il gruppo: Ok...qualsiasi cosa stia per succedere, sta per succedere ora. Dobbiamo accelerare i nostri piani se vogliamo stare al passo. Allora: aria...terra...qualcos’altro...che avete in mente?

    La loro ricerca era stata premiata, ora bisognava dimostrare di saper sfruttare quell’opportunità.

    [Crediti:
    I Immagine: Link
    II immagine: Link



    Edited by Shunsui Abara - 19/3/2020, 19:53
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    5 Minuti di gloria - Fine


    XXI



    [Mantenimento TS]
    Specchietto rivelò lo scopo della sua missione e, come giustamente evidenziato dalla Mansuetudine, questo non era affatto in opposizione al loro obiettivo. Certo, Shunsui non avrebbe permesso a quell'essere di prendere il controllo dell'arma, ma avrebbero potuto collaborare per ottenere il massimo in quel frangente. Del resto, ora che Youkai ed il guerriero del vuoto non erano più in circolazione, poteva agire con molta più libertà.

    Stava quindi per riprendere la parola, cercando di portare ulteriormente Specchietto dalla loro parte, quando un senso di inquietudine lo mise sull'attenti. Come mai Nakoudo non aveva già risposto alla sua domanda? Che avesse già scoperto il suo piccolo raggiro? La conferma di quel timore si manifestò qualche secondo più tardi, quando il trono iniziò a diventare incandescente! Shunsui di istinto, si allontanò da quel pericolo, saltando letteralmente da seduto, e portandosi tra le sue marionette. Un movimento rapido, ma non abbastanza. Sopratutto dove la sua pelle scoperta era in contatto con la struttura, aveva riportato delle bruciature non indifferenti [Danno].Tzc... si lamentò il chunin per il dolore ed il puzzo dei suoi vestiti che stavano quasi per prendere fuoco.

    Nakoudo...non averti lasciato alcun istinto di sopravvivenza è stato un errore del tuo costruttore. Ti ho dato la possibilità di evitare una morte orribile insieme alla distruzione dell'Arma, ma sembra che tu sia un artefatto che forse non vale la pena salvare. Avrebbe detto sprezzante, mentre il trono si trasformava in un mostro dalle sembianze marine: una stortura dell'immagine affascinante che aveva visto nella sua mente.

    L'essere gli urlò contro di rabbia e Shunsui seppe che il tempo di parlamentare era finito. Ora bisognava capire cosa si potesse fare per risolvere la situazione. Forse un altro sigillo del pensiero avrebbe potuto infondere nella creatura il senso di sopravvivenza che le mancava, così da poter accettare la sua proposta, ed abbandonare l'Arma per unirsi a lui. Ma era un grande rischio: non solo aveva già usato quel trucco, ma la sua riserva di chakra era bassa per sperimentare ulteriormente. Certamente il marionettista non aveva completamente abbandonato l'ipotesi di collezionare Nakoudo, ma forse non avrebbe potuto farlo con le buone. D'altro canto, combattere contro di lei era probabilmente inutile. Anche distruggendo il trono, e quindi quella parte della sua mente, era probabile che l'Intermediario si potesse riposizionare nelle due altre sale di controllo e, da lì, potesse continuare a combatterli. In una lotta come quella, loro avrebbero perso perché il loro chakra sarebbe finito prima. No, la strategia migliore era un'altra.

    Nakoudo iniziò il suo attacco. Il primo getto d'acqua incandescente venne sapientemente bloccato dalle arti della Mansuetudine. Sembrava che la Virtù avesse una buona affinità con l'acqua, ed in questo assomigliava a Nakoudo stessa. Ma quando lei scagliò contro di loro una serie di massi, le abilità della Mansuetudine non furono sufficienti, e Shunsui dovette muovere ricorrere alle sue marionette. Fukuro si aprì di scatto, inglobando la figura del marionettista al suo interno. Quando le pietre la colpirono, i sistemi di difesa della marionetta furono più che sufficienti per debellare ogni minaccia. In effetti, le pietre, per quanto appuntite, non poterono nemmeno scalfire la superficie della puppet suitPuppet Suit [Protezione]
    La Puppet suit è una corazza integrale che può rivestire tutto il corpo di una marionetta, inclusa la testa. E' composta da una serie di lamelle metalliche intrecciate a maglia che la rendono flessibile. A differenza di una normale corazza di maglia, le lamelle appaiono perfettamente giustapposte, così che la superficie della corazza appare uniforme. Ha potenza pari al massimo per grado della categoria 'protezione'. La marionetta non può essere furtiva. Il costo va moltiplicato per 3 da genin, 4 da chunin, 5 da jonin.Tipo: Protezione - Supporto -
    Dimensione: Enorme
    (Potenza: 0 | Durezza: 4 | Crediti: 100)
    [Da chunin in su]
    .

    Anche la Mansuetudine capì che protrarre quello scontro li avrebbe portati a terminare il chakra. L'Intermediario ha un'affinità con il controllo dell'acqua, per questo potrebbe saper neutralizzare i Suiton. Forse se tu la toccassi, potresti diventare un Dominatore e placarla, ma avendomi difeso probabilmente non ti permetterà di diventarlo...sa che la vogliamo distruggere. Inoltre, penso che distruggere il trono possa solo rallentarla. Ci sono altre due sale di controllo da cui può attaccarci. No, la strategia migliore è che tu riesca ad attivare la forgia, e poi trovare un modo per uscire da questo posto il prima possibile. Forse allontanandoci smetterà di considerarci come nemici e si concentrerà sui ninja che sono rimasti al suo interno. Che ne dici?

    Intanto, Specchietto si era diretto alla porta ed era riuscito ad aprirla mentre Shunsui si difendeva dalle pietre lanciate dall'Intermediario. Il marionettista ci gettò un'occhio e, con un po' di sollievo, vide che il Risorto aveva vinto lo scontro. Almeno non si sarebbe dovuto preoccupare del ninja dai capelli biondi. C'erano già abbastanza nemici al momento. Questo però gli permetteva di portare Specchietto dalla loro parte:

    Persona Specchiata, sei rimasta solo tu adesso. Il tuo compagno è morto e l'Intermediario qui ucciderà te come tutti noi se non la distruggiamo o tagliamo la corda. Forse potremmo unire le forze in questo frangente....e poi uccidere le persone è un compito vano. Se ti unisci a noi ora, posso darti uno scopo più alto per cui combattere.

    Purtroppo non aveva molto più tempo per continuare a parlare, altrimenti avrebbe dato all'intermediario modo di portare una nuova offensiva. Doveva cercare di distruggerla nella maniera più rapida e risparmiando quanto più chakra poteva. Ci penso io a tenerla impegnata, Mansuetudine cerca di attivare la Forgia e poi andiamocene Disse quindi serio all'Hayate, mentre evocava l'ultima della sue marionette. Ora il suo arsenale ara al completo: era il momento di mostrare quanto in là di poteva spingere la sua maestria.

    Sette o otto metri dividevano l'Intermediario dal marionettista, quando Gekido e Cho si lanciarono contro quell'essere semi-senziente [Slot tecnica base]. Mentre avanzavano tuttavia, Chò avrebbe iniziato a muovere i ventagli intorno a Gekido, così che dalle aperture e chiusure degli stessi, la marionetta di attacco fosse solo a tratti visibile. Ad un certo punto, il movimento delle due marionette e dei ventagli, nell'avanzare, era così coordinato e perfetto che Gekido sembrò sparire alla vista [abilità]Furtività Gekido 6+3+6= 15. Quello era solo l'inizio. Mentre le marionette ruotavano e si avvolgevano l'una sull'altra seguendo i ventagli, il Gōrudogurabu Gōrudogurabu [Meccanismo]
    Questo meccanismo è composto da un guanto dorato di dimensioni considerevoli, che ricopre la mano e tutto l'avambraccio di chi lo indossa. Dal polso al gomito, il guanto è dotato di una cassa cilindrica, con un diametro alla base di 50 cm. All'interno della cassa è possibile allocare fino a 3 unità dimensionali di armi, che possono essere estratte a piacimento. Le armi allocate nel guanto devono rientrare negli slot dimensionali a disposizione della marionetta. Quando attivato, il meccanismo mette in rotazione la cassa cilindrica e le armi ad esso collegate. Permette di ignorare difese con durezza inferiore o pari a 3 e triplica il danno da rottura contro equipaggiamento con durezza superiore a 3. Per ogni attacco effettuato, l'utilizzatore può scegliere di applicare il potenziamento solo ad una delle armi immagazzinate in Gōrudogurabu.Tipo: Da Incremento - Supporto
    Dimensione: Media
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 150)
    [Da chunin in su]
    indossato da Gekido iniziò a ruotare arrivando al massimo dei giri in una frazione di secondo. Contemporaneamente, le due marionette avvicinarono le loro mani, una per ogni marionetta, permettendo la connessione fra di loro tramite speciali cavi di cui Cho era provvista [Slot Azione I]. Quindi, arrivati in corpo a corpo con l'essere, le due marionette si sarebbe divise improvvisamente, sorpassando l'Intermediario sui lati e tendendo il filo che le congiungeva. Gekido, che pure era la marionetta di attacco e, quindi, la più rapida, fu quella che avrebbe spinto il cavo ad avvolgere l'intermediario. Poi entrambe le marionette si sarebbero dirette verso il basso, immergendosi nel suolo così da vincolare l'Intermediario a terra tramite i cavi [Slot Azione II]. Non rimaneva che concludere. Staccatesi dai cavi di costrizione, le due emersero[Slot Azione III (da TS)]. Durante quel movimento, Gekido avrebbe tentato di spaccare l'intermediario con un singolo colpo portato tramite il Gōrudogurabu al cui interno risiedeva una HachiwariHachiwari [Mischia]
    La Hachiwari è un pugnale lungo mezzo metro con la lama smussata. Il suo scopo in combattimento è di fermare la lama avversaria e danneggiarla tramite l'uncino posto appena sopra l'impugnatura. Non causa danni ad esseri viventi.
    Tipo: Lama/Speciale - Contusione
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 90 | Durezza: 3 | Crediti: 120)
    [Da chunin in su]
    . La marionetta avrebbe tentato di incastra quello che sembrava il collo dell'essere tra la lama smussata ed il suo uncino, lasciando che la rotazione del guanto dorato, il Gōrudogurabu, ed un po' di chakra, squartassero quella creatura come se fosse un pezzo di carta [Slot Azione IV] Vel Nera+3. For Viola
    Danno da rottura 90x3(manipolazione della natura)x3(Gōrudogurabu)=570
    . Le marionette quindi terminarono il movimento di emersione tornando vicino Shunsui.


    Chakra: 26/80
    Vitalità: 14.5/18
    En. Vitale: 26.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: DIfesa Fukuro
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attivazione equipaggiamento
    2: Presa
    3: Movimento Marionette
    4: Attacco Gekido
    Slot Tecnica
    1: Movimento costrutti
    2: Manipolazione della Forma
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Maschera × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
    Tecniche preparate:
    2 Sigilli della Fisico (Intuito)
    3 Sigilli della Fisico (Riflessi)

    Cho:
    1 boomerang consumato
    Cavi di costrizione consumati



  3. .

    Il Peso del Tempo


    I


    Hohenheim ci aveva messo diverse settimane a capire cosa gli fosse successo. Le grotte del silenzio, i Nobili Chirotteri, la perdita del suo orecchio. Che queste cose fossero o meno legate al risvegliarsi di quello strano potere, era ancora incerto. Quello che era certo, era la nuova forza che gli albergava nel petto. Una potere strano e difficile da comprendere, anche possedendolo, per una persona che, come lui, non era stato iniziato ai suoi misteri, ma che lo viveva sul suo corpo come una benedizione. O una maledizione?

    Da quando aveva perso l'orecchio, non solo lui era cambiato, ma anche il mondo era cambiato per lui. Era come se i segreti di ciò che lo circondava gli si schiduessero davanti gli occhi. I segreti che solo il tempo poteva nascondere. Poteva capitare senza alcun preavviso ed in qualsiasi momento della giornata. Camminando per le vie polverose di Suna, abitazioni che conosceva fin da quando era arrivato al Villaggio si scomponevano e ricomponevano davanti, mentre persone note ed ignote muovevano mattoni e spostavano argilla. Costruivano e smantellavano quelle case ancora ed ancora, in un ciclo di eventi passati e futuri senza sosta.

    Queste visioni, che pure lo tormentavano nei momenti più strani, che gli mostravano persone comparire dal nulla, rendendolo quasi paranoici, erano stati i primi indizi per capire la natura del suo potere. Quel giorno, nelle Grotte del Silenzio, Hohenheim non l'aveva ancora compreso. Quel potere si era attivato mentre subiva un attacco, permettendogli di schivare un'esplosione che, altrimenti, lo avrebbe certamente colpito. Ma cosa era accaduto esattamente? Si era mosso lui più rapidamente, l'esplosione aveva rallentato, o che altro?

    Hohenheim aveva capito solo molto tempo dopo e solo grazie ad ampie ricerche fatte negli archivi segreti del villaggio della Sabbia. Il tempo, questo era il segreto ed anche il migliore indizio con cui avanzare nelle ricerche. Dopo alcune notti insonni, aveva infatti trovato il rapporto di una missione, che parlava di ninja di Iwa in grado di manipolare lo scorrere del tempo in battaglia. I ninja del clan Koro. Cercando ulteriori dettagli, Hohenheim coprì che quel clan era tra i fondatori del villaggio della Roccia e, come tale, era legato alla costruzione delle armi di Iwa. Tutto ad Iwa era indirettamente o direttamente legato alle sue Armi, ma le abilità del clan Koro erano state usate proprio per realizzarle. Pensare di avere ora un potere simile, era sconcertante,

    Ma perchè si era risvegliato proprio in lui? Cosa avrebbe comportato questo per la sua mente ed il suo fisico? Servivano ulteriori informazioni.

    Fortunatamente, la recente riunione dei Kage aveva già evidenziato che le Armi erano un argomento ben noto alle alte sfere, e quindi c’erano buone probabilità che ninja come Raizen e Febh avessero già delle informazioni a riguardo. Avrebbe solo dovuto trovare un buon modo per chiederlo.

    [...]
    La mattina dopo aver deciso di chiedere aiuto ai suoi pari Kage, Hohenheim si ritrovò sulla scrivania il rapporto di un infiltrato ad Iwa. Diversi ninja erano stati infiltrati in territori sotto l’influenza dei Cremisi, con lo scopo di avere occhi ed orecchie dove servivano. Periodicamente riceveva quelle comunicazioni, ma questa aveva attirato l’attenzione più delle altre perchè, per coincidenza, citava proprio il clan Koro. Forse era il tempo di spendere più tempo su quella faccenda, e forse era il caso di coinvolgere qualcuno che avesse più dimestichezza con Iwa,

    Presa carta e penna, avrebbe composto un messaggio per l’Hokage

    CITAZIONE
    Raizen,
    Devo intraprendere una missione di investigazione ad Iwa e vorrei che tu mi accompagnassi. Credo che la missione potrebbe avere importanti risvolti per la nostra battagli ai Cremisi. Non ti nasconderò che parte delle motivazioni che mi spingono a partecipare sono personali. Se sei interessato, di questo e dei dettagli della missione potremmo parlare di persona. Incontriamoci al confine sud del Paese della Roccia a queste coordinate.
    Hohenheim

  4. .

    I Signori del Caos




    Il volatile fece il giro della zona, prima di lanciarsi verso il luogo dove avrebbe dovuto essere stata posizionata la barriera. Attraverso gli occhi della creatura, Tasaki potè osservare come, una volta passato il sottile velo di chakra, un edificio apparve davanti al volatile. Era un palazzo di tre piani con mansarda, dalle finestre sbarrate con assi malconce. Più interessante, una guardia stazionava nel praticello davanti l'edificio, mentre una seconda presidiava il tetto. Nulla si poteva dire sul retro della casa, ovvero sul lato dove il team di accademici era raccolto, perchè lì non c'era visuale.

    Gli uomini si accorsero del rapace ben prima che questo penetrasse la barriera. Questa, infatti, occultava ai sensi solo in una direzione, ma era trasparente nell'altro senso. Ad ogni modo, le guardie non se ne ebbero a preoccupare, anche perchè il volatile subì l'effetto della barriera appena entrato. Virò fino ad uscire dalla barriera quasi immediatamente, ignorando completamente gli ordini di Tasaki. Quindi, prima gli negò la condivisione dei sensi e poi, fortunatamente al di là dello sguardo delle guardie, si pareggiò, scomparendo in una nuvola di fumo.

    Le informazioni raccolte avrebbero dovuto mettere il chunin maggiormente in guardia, ma le cose non andarono esattamente così. Tasaki voleva entrare ad ogni costo, nonostante Shunsui non fosse d'accordo: Ok entrare, ma dobbiamo pensare ad un piano. Se vai dentro verrai catturato dall'illusione e sarai circondato dai nemici... Eppure il chunin di Oto andò comunque e li lasciò lì su due piedi. Dannazione...Hebiko, anche se sei solo un genin hai probabilmente più senso di quello lì. Vai con lui, io appronterò un piano per farvi uscire di lì se le cose andassero male. Ci pensò un attimo.OK...se volete essere estratti, pronuncia la parola Taipan, ed usa la trasformazione per diventare il più piccola possibile. Dì la stessa cosa a Tasaki, e cercate di rimanere vicini. Al resto penserò io.

    Tasaki avrebbe scavalcato il recinto, entrando nella barriera sullo stesso lato in cui i ninja si erano raccolti. Appena passata la barriera, come si poteva aspettare, il genjutsugenjutsu venne attivato. Ad ogni modo, non di questo si sarebbe dovuto preoccupare il chunin. Infatti, anche su quel lato dell'edificio c'era una guardia, vestita di nero e con una maschera sulla faccia che lo stava guardando ed era in attesa. Aspettava che la tecnica facesse effetto e che lo sfortunato se ne andasse dal loro covo. Tuttavia, se così non fosse stato, sia lui che il suo compare sopra il tetto non avrebbero atteso che fosse Tasaki a fare la prima mossa.

    Sei finito nel luogo sbagliato, coglione. La guardia che aveva parlato era a soli 6 metri davanti Tasaki, sul prato antistante la casa. Si sarebbe gettato su Tasaki con una lama lunga poco più di un metro, tentando un affondo al cuore del ragazzo. Inoltre non appena il chunin di Oto avesse fatto un passo ulteriore su quel prato, avrebbe trovato una tagliola ad accogliere il suo piede. Intanto, sul tetto, la seconda guardia stava imbracciando un arco lungo.

    Le cose stavano precipitando rapidamente.
  5. .

    I Signori del Caos




    Entrare nel quartiere Han significava fare quasi un passo indietro nel tempo. Le case erano state costruite in maniera disordinata, senza un piano regolatore. Le strade erano vicoli che sperenteggiavano tra anfratti oscuri, per poi aprirsi a sorpresa in piccole piazze, decorate da uno o due alberi, troppo soffocati dalle case per poter essere rigogliosi.

    I due ninja capirono immediatamente che qualcosa non andava mentre si avvicinavano sempre di più al punto che, con perizia ed intuizione, avevano rintracciato. Tra la marea di case, si apriva infatti uno spazio di oltre cento metri quadri completamente sgombro. Erba bassa ed uno steccato rotto in più punti era tutto quello che era lì presente.

    I ninja, tuttavia, non avrebbero mai avuto la possibilità di avvicinarcisi troppo, perchè sentirono un fischio chiamarli dall’alto.

    Shunsui si era appostato sul tetto di una abitazione non troppo lontano dallo spiazzo, dal quale si aveva una buona visuale dello stesso. Bhè il fatto che anche voi siate qui significa che forse siamo nel punto giusto.... Se gli avessero chiesto quale pista aveva seguito, lui avrebbe fatto un breve riassunto di quello che gli era successo da quando si erano lasciati. Sono andato nella zona degli artisti e, dopo un po’, ho visto delle attività sospette: una rapina, nulla di più. Ho fermato il tipo, ed ho scoperto che era sotto effetto di un genjutsu. La storia sembrava strana, quindi mi son fatto dire esattamente quello che aveva fatto, detto, visto e così via...visto che dal racconto dell’uomo non avevo tirato fuori molto, l’ho suggestionato così che ripercorresse tutte le azioni che aveva compiuto e di cui aveva memoria, mentre io l’ho seguito dalla distanza...e lui mi ha condotto qui...Il chunin della Sabbia avrebbe indicato lo spazio privo di costruzioni. Mi è sembrato strano che un terreno del genere non fosse stato edificato e mi son fermato ad osservare. Stavo per andarmene quando un gruppo di persone intente nella corsa hanno tagliato un po’ il prato, scavalcando il recinto...bhè diciamo che a loro non è successo nulla, ma uno di loro è volata via una polsiera che è..bhè...semplicemente sparita ad una certo punto del suo volo... Gli occhi del chunin si mossero nuovamente ad abbracciare con lo sguardo lo spazio dove la polsiera era svanita. Personalmente, penso che ci sia una qualche sorta di barriera che occulta quella che potrebbe essere una base segreta...e che a questo punto sparge una qualche sorta di genjutsu per allontanare chiunque ci capiti troppo vicino... Si rivolse quindi a TasakiTu sei un sensitivo, no? Cosa ci dici?

    Se Tasaki avesse tentato di usare le sue capacità, tuttavia, non avrebbe potuto nè vedere accumuli di chakra, nè percepire la presenza di ninja all’interno di quello spazio. Bhè, anche se non possiamo vederli non significa che non ci siano, giusto? Comunque ha ragione Hebiko, se tentiamo di entrare automaticamente potremmo essere assaliti dall’illusione, quindi dovremmo liberarcene. Sembra agire con un certo ritardo...probabilmente proprio per non far capire il luogo esatto dove si origina,...quindi non dovrebbe essere un problema liberarcene...ma se questa è una base di Kurotempi, sicuramente sarà sorvegliata...

    I ninja non avevano idea di quanto la barriera si estendesse, nè di come il possibile edificio potesse essere. Tuttavia, si poteva stimare considerando le abitazioni attigue. Shunsui, il quale, in caso di infiltrazione, si sarebbe prodigato a predisporre il piano di estrazione, avrebbe messo le proprie marionette a disposizione per supportare un’eventuale azione di infiltrazione aereo o nel sottosuolo. Che cosa avrebbero fatto i ninja?
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    I Signori del Caos




    Erano le 9 di sera passate a Rekka Okka, quando ai volatili venne nuovamente ordinati di pattugliare la città, questa volta concentrandosi su un’area più ristretta. Nonostante questo, la città continuava a rimanere immensa e monitorare l’attività di tutte le persone era impossibile. Tuttavia, visto l’orario, la maggior parte degli abitanti si era ormai da tempo rintanato nelle rispettive abitazioni, lasciando molte meno persone da controllare.

    Fu quindi relativamente facile che l’attenzione del chunin del Suono venne attirata da un gruppo di una decina scarsa di persone, in abiti sportivi, che stava facendo jogging nel centro città. Era un gruppo eterogeneo di persone dai 30 ai 50, probabilmente originari del posto. Avevano un passo sostenuto e si spostavano con confidenza tra le vie della città.

    Tasaki gli avrebbe individuati mentre passavano il Ponte dei Caduti andando verso sud. Il gruppo avrebbe seguito il lungo viale alberato che connetteva il ponte alla metà meridionale della città, una divisione dettata dal corso del fiume. Anche se il viale continuava dritto ed indisturbato per diversi chilometri, il gruppo avrebbe voltato a destra, imboccando un nuovo corso che, per dimensione, non aveva nulla da invidiare al primo. Percorsi circa tre chilometri, avrebbero nuovamente virato verso sud, entrando in una zona residenziale, dove le case si addossavano l’una alle altre, in quello che, con ogni probabilità era un quartiere popolare. Il gruppo avrebbe proseguito lungo la via principale, che tagliava la zona da nord a sud. Avrebbero quindi tagliato su uno spiazzo senza case per voltare verso ovest, entrando su un’altra via dalle dimensioni imponenti ed alberata. La strada continuava verso ovest e quindi piegava verso nord, cioè verso il Teatro Maggiore.

    Per coincidenza, Hebiko avrebbe visto il gruppo entrare nella grande piazza antistante il teatro, dove lei era appostata e stava tentando di farsi comprare un biglietto. Il gruppo avanzò spedito nella pizza, mirando ad uscirne sul lato dirimpetto. Tuttavia, arrivati più o meno al centro della piazza, le persone del gruppo iniziarono a rallentare, spaesati. Smisero di parlare tra di loro e, da un momento all’altro, iniziarono ad attaccar briga con le persone che li circondavano, vandalizzando i caffè che circondavano la piazza, così come le panchine, i cestini dell’immondizia e, sostanzialmente, qualsiasi cosa a tiro. La piazza in quel momento non era particolarmente affollata (anche per questo Hebiko non sta avendo molto successo con il suo piano), e la ragazza, così come anche Tasaki, non avrebbero potuto individuare nessuna possibile responsabile. Certo, poteva essere stato qualcuno nascosto in uno dei palazzi che circondavano la piazza ma, in quel caso, perchè avevano influenzato solo i jogger?

    Hebiko avrebbe potuto intervenire o meno, fermando la decina di persone che stava vandalizzando la piazza. Se non avesse fatto nulla, dopo una mezz’ora sarebbero arrivate le forse dell’ordine locali.
  7. .

    La cerca
    Di Kaia


    XII




    Dopo circa tre ore di attesa e riposo, Febh tornò nel gruppo, insieme a quella che era una prigioniera. Sembrava che lo Yakushi avesse trovato una buona fonte di in informazioni, che sicuramente avrebbero potuto usare per il loro piano. Del resto, anche Hohenheim aveva delle domande da rivolgere alla donna: Sai se una certa ragazzina di nome Kaia, dei Kariudo, è ancora viva? Questa infatti era la sua priorità. La loro missione era distruggere le Shinka, ma prima di tutto avrebbe salvato la ragazza.

    Terminate le chiacchiere, Hohenheim avrebbe esposto il suo piano. Come prima cosa, dalla sua mano spuntò un piccolo bracciale di argilla, che avrebbe dato al jonin della Foglia. Indossalo. Il bracciale può contrarsi al mio comando. Quando si contrae, significhe che dovrai teletrasportarti verso la mia posizione. Ecco il piano: ci teletrasporteremo dentro la base nemica. Al momento il mio clone è da solo, quindi non ci dovrebbero aspettare brutte sorprese. A quel punto, cercherò di individuare la Kaia. Se è ancora viva, la troverò. Una volta raggiunta, ti darò il segnale per teletrasportarti da me, e tu porterai la ragazzina lontano dal nido, intesi? Si rivolse quindi verso Febh: Intanto, grazie alla tua prigioniera forse puoi trovare il modo per massimizzare il danno alle Shinka, cioè al Re e ad i suoi generali. Ho ideato tempo fa una tecnica proprio per sterminare queste bestie. E’ una tecnica ad ampio raggio, e che mi lascerà con poche energie. Però penso che sia l’unico modo per poterle distruggere in un sol colpo. Combatterle una ad una, per esperienza personale, ci porterebbe solo a consumare chakra. Ok? Sarebbe perfetto se tu trovassi un punto Ottimo per la distruzione del nido. Ci sono domande?

    Se non ci fossero stati ulteriori punti di cui parlare, Hohenheim avrebbe dato il via all’operazione. Facendo un segno al Foglioso, il jonin bambino si sarebbe fatto teletrasportare all’interno del covo nemico, insieme ai suoi commilitoni. Se tutto fosse andato secondo il piano, non avrebbero trovato nessuna Shinka ad attenderli, il che gli avrebbe permesso di poter effettuare la sua cerca. Se Kaia fosse stata nella struttura, Hohenheim non avrebbe avuto problema a rintracciare Il suo chakra. Se così fosse stato, si sarebbe fuso con la struttura del nido, immergendosi nel pavimento. Le Shinka non erano uomini, tutto quello che usavano per costruire le proprie strutture erano elementi naturali e quindi Hohenheim avrebbe potuto sfruttarlo per i suoi scopi.

    All’interno delle pareti del nido, Hohenheim avrebbe facilmente potuto raggiungere il punto dove Kaia era prigioniera. A quel punto avrebbe valutato la situazione. A seconda dello stato della ragazza, se ancora viva, avrebbe deciso come comportarsi e quando chiamare i propri compagni.

    Chakra: 100.5/150
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • D-Visor × 1
    • Fumogeno × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    ///



  8. .

    I Signori del Caos


    Rekka Okka



    I volatili sotto il controllo di Tasaki viarono a monitorare le zone intorno al Ponte dei caduti e dintorni, riuscendo anche ad individuare, poco più a nord, un'imponente fontana rappresentate un insieme di farfalle in volo. Tuttavia, forse per la distanza o la sfortuna, gli animali non riuscirono a trovare nulla che valesse la pena riportare al loro controllore. Se c'era stato qualcosa di losco in quei luoghi, ora non c'era più. Di fatti, un vicolo cieco.

    Tasaki sarebbe arrivato nella Piazza del Paradiso giusto in tempo per vedere Hebiko che si portava via lo sventurato ragazzo. Nonostante questo, la folla era ancora presente, sebbene si stesse iniziando a disperdere, ed il ninja di Oto avrebbe avuto modo di osservare il chakra dei presenti. Anche in questo caso, nulla di fatto.

    Vedendo che il nuovo arrivato conosceva la sua carceriera, il prigioniero di Hebiko avrebbe esclamato, esasperato: ..per i kami, ora sono due...ehi amico, la tua ragazza qui mi sta trattenendo contro al mia volontà...mi ha incastrato infilandomi oggetti non miei in tasca e mi ha fatto passare per un ladro...per favore fammi andare...ho anche perso il mio appuntamento cacchio! Così Tasaki avrebbe potuto sentire la storia per intero e, più cosa più importante, cosa era successo al ragazzo: il suo vuoto di memoria, il disorientamento.

    Di fatti, il prigioniero aveva raccontato una storia non molto dissimile da quella che il panettiera aveva esposto. Chiaramente c'era qualcuno o qualcosa che stava diffondendo un genjutsu ad alcune persone nella città. Ma perchè proprio loro? Che cosa li accomunava?

  9. .

    Scontro nella sala del trono


    Isola dell'Abete - XX



    [Mantenimento TS - Mantenimento Fili - recupero 3 Bassi per azioni non avvenute]

    Dieci minuti quindi. Questo era il tempo necessario all'attivazione della Forgia. Incredibile pensare che una manciata di minuti di troppo avrebbe potuto impedire al loro piano di riuscire. Dovevano resistere in ogni modo e maniera.Youkai, sono armi, non hanno nè anima nè coscienza... disse in tono piatto al giovane della Foglia che si era avvicinato a Fukuro, per poi aggiungere:...certo che se tu fossi capace di legare un'anima ad una delle mie creazioni, potremmo provare. Hai un'anima da voler sacrificare? Avrebbe detto senza scherzare. In effetti, se Youkai avesse avuto una tale risorsa dalla sua, Shunsui non si sarebbe fatto scrupoli. Non era tuttavia necessario imbarcarsi in un tale tentativo, visto che la Forgia stava per essere completata e messaggi erano stati inviati agli accademici e ai membri della Zanna per andare a caccia del Cuore. Anche se non ne aveva scoperto ancora la posizione, c'era un numero sufficiente di ninja per completare la cerca in un tempo sufficientemente breve, se vi ci si fossero dedicati. Chissà, forse un tale messaggio avrebbe interrotto il combattimento dell'Hokage con la Speranza. O forse avrebbe raggiunto Shin, Kato, Masayoshi o qualsiasi altro membro della sua squadra. Qualcuno di loro avrebbe pur risposto alla sua chiamata.

    Dall'altro lato della porta, le urla dell'Hokage avevano spinto la sua squadra a posizionarsi agli estremi della stanza del Trono, mentre la Mansuetudine si era spostata dietro il centro di comando, alle sue spalle. Fu in quel momento che Shunsui mise in atto il suo sigillo del Pensiero, ottenendo finalmente la posizione del Cuore, che dispacciò immediatamente sotto forma di erba novella a chiunque avesse voluto intraprendere la cerca. Non avrebbe creato sentieri d'erba verso le altre sale di controllo, per non creare ulteriori percorsi che avrebbero potuto sviare i ninja dalla dal Cuore. Avrebbe voluto fare di più a riguardo, ma il tempo era scaduto e la porta si stava per aprire. Fu in quel momento che realizzò che qualcosa non quadrava: se l'Hokage era dietro la porta a combattere contro la Speranza, perchè la Mansuetudine aveva detto di non sapere chi fossero i loro vicini? Un segnale di allarme interno iniziò violentemente a strillare nella sua mente e, prima ancora che la porta si aprisse, Shunsui sapeva che non lo attendevano buone notizie.

    Il volto di Kagami, che non era l'Hokage, fece capolino dietro le spesse porte che dividevano le due sale. Quel volto era lo stesso dello spadaccino biondo che aveva affrontato non molte tempo prima, e che finalmente ritrovava. Shunsui avrebbe creduto a questa versione dei fatti, se non fosse stato che una figura identica stava combattendo qualche metro più indietro con il Mercenario. Entrambi sembravano allo stremo delle loro forze, e forse solo le proprietà benefiche dell'isola permettevano loro di continuare a combattere. Il combattimento tra quelle due potenza era tuttavia una distrazione che il sunese non si poteva permettere. Ora certo dell'inganno, Shunsui paralizzò i movimenti di Kagami, così che non avrebbe potuto far nulla contro i loro attacchi. Eppure le cose non andarono come pianificato. Kagami prima subì il colpo di kunai di Youkai in testa senza accusarlo minimamente, quindi si liberò dai fili di chakra, per poi usare un movimento rapido che lo portò tra lui ed i suoi alleati. Lo stupore di Shunsui non potè che crescere quando la ferita inferta dal foglioso non costrinse l'essere - perchè umano certamente non era - a mostrare il suo vero aspetto. Un corpo di forma umana, senza averne quasi nessun lineamento. Al posto della pelle, un'infinita quantità di specchi sagomavano i contorni di quella che sembrava a tutti gli effetti una statua di vetro.

    ...impossibile... pensò sgomento il marionettista, non comprendendo come un essere del genere potesse esistere. Che fosse riuscito a sfuggire ai suoi fili, a confronto, sembrava una banalità senza alcuna rilevanza.

    BOOOM

    D'improvviso l'esplosione della tecnica del Risorto detonò con forza immane, generando un fronte di fiamma che si espanse nella Sala dei Troni, non lasciando alcun scampo ad Akira, e quindi si diresse verso di loro. Tutti non poterono che voltarsi, persino l'essere fatto di specchi. Il muro di fuoco aveva quasi sorpassato la porta, quando le marionette di Shunsui gli si strinsero intorno. Avrebbe potuto sopravvivere ad un tale attacco, anche se forse avrebbe dovuto sacrificare una delle sue creazioni. Ed a quello si preparò, mentre la tecnica avanzava in tutta la sua potenza. Fu allora che il Simbolo del Vuoto di Shu brillò di potere, e Shunsui potè finalmente vedere di cosa il Guerriero del Vuoto era capace. Dove prima c'era fuoco, potere e rumore ora non c'era più nulla. Shu aveva completamente annullato l'esistenza di una tecnica altresì letale in un battito di ciglia. Shunsui si unì nel pensare quello che Kagami disse: era davvero un potere notevole! Ma come ogni potere, aveva richiesto un prezzo molto alto al corpo del Guerriero, lasciandolo di fatti inerte contro l'offensiva del nuovo venuto.

    Un'offensiva curiosa. Un paio di pugni e poco più, che anche Youkai avrebbe potuto gestire, forse con qualche difficoltà. Dato il livello dello scontro che si stava svolgendo nella sala dei Troni, una così modesto attacco doveva nascondere qualcosa sotto. O forse l'essere non voleva combattere?

    La mente marziale di Shunsui si rimise in moto, comunicando mentalmente con Nakudo:

    Nakudo, il ninja biondo nell'altra sala e questo essere fatto di specchi sono nostri nemici. Forniscimi delle alternative per difendere le sale, a partire dalle trappole di cui parlavi prima.

    Infatti, Il Mercenario per adesso sembrava tenere testa allo spadaccino biondo ma, se avesse perso, le trappole sarebbero potute servire: giusto una precauzione per non affidarsi completamente alla Mansuetudine come ultima linea difensiva. Certamente non poteva contare su Shu, che era affaticato, ed aveva energia per un solo colpo rimanente, nè su Youkai per il puro combattimento. Del resto, se la Forgia fosse stata attivata, l'unica cosa che gli sarebbe interessata sarebbe stato che il Sigillo dell'Esistenza non andasse perduto.

    Un trucco interessante...nessun uomo era mai riuscito a liberarsi dalla mia tecnica così facilmente, ma immagino che tu non sia un uomo... disse con tono glaciale, cercando di mantenere la calma mentre una battaglia furiosa si scatenava pochi metri più in lì. Un compito invero difficilissimo, che lo costrinse ad usare i fili per chiudere nuovamente le porte: non poteva rischiare di essere minacciati da attacchi, tra l ‘altro alleati, come era successo un secondo prima.Che cosa cerchi uomo specchiato? Sei qui per distruggere l'Arma? Gli avrebbe chiesto, cercando di capire a che fazione appartenesse e come rimandare lo scontro quanto più possibile. Se questi gli avesse detto della Muga, Shunsui avrebbe trovato la scusa perfetta per far passare il tempo. Posso trovare qualsiasi persona su quest'isola avendo dieci inutili di tempo e ti posso dire dove si trova. Ma tu dovrai lasciare queste sale in maniera pacifica...stavi già scappando dallo scontro, non c'è motivo per te di cercarne uno contro di noi.

    Indipendentemente dalla reazione di Kagami, Youkai avrebbe preso la corretta decisione di allontanarsi dalla sala del Trono, portando con se Shu. Anche Shunsui pensava che era la cosa migliore: ora che il Cuore era scoperto, loro due potevano porre fine a quella storia e, allo stesso tempo, togliendosi di mezzo gli avrebbero dato la possibilità di agire con più libertà. Anche da solo, era pronto allo scontro, grazie anche alla Mansuetudine che gli copriva le spalle.

    Se Kagami avesse però tentato di ostacolare la ritirata di Youkai e Shu, attaccandoli, Shunsui non si sarebbe fatto trovare impreparato. Con un movimento delle dita, che ondeggiarono nell'aria rapidamente come su un pianoforte. Fukuro alzò di scatto il braccio che reggeva una balestraBalestra a una Mano [Meccanismo]
    Si tratta di un'arma a una mano in grado di scagliare a grandi distanze proiettili appositi: la gittata a tiro diretto è pari a 30 metri. I proiettili ignorano protezioni di durezza inferiori a 3 se percorsi almeno 9 metri. La Potenza dei proiettili (senza potenziamenti) è raddoppiata; è possibile scagliare un singolo proiettile.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    [Da chunin in su]

    Proiettili Cavi [Distanza]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi o balestre, e solo per uno dei due meccanismi. Possono ospitare un oggetto Piccolo, attivabile all' impatto
    Tipo: Da Lancio - Perforazione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    [Da chunin in su]
    e scagliò un dardo rapidissimo che avrebbe cercato di colpire Kagami sopra la caviglia sinistra. Il colpo, che chiaramente non mirava ad uccidere, voleva solo impedirgli di attaccare i suoi compagni nella ritirata. Che lo avesse colpito o meno (nel qual caso il dardo avrebbe colpito il terreno entro 20 cm dalla sua posizione), la capsula del proiettile sarebbe esplosa, generando una colonna di ghiaccio entro tre metri che avrebbe tentato di bloccare Kagami. Se le sue capacità erano un movimento rapido o un vero e proprio teletrasporto, era meglio saperlo subito. Semmai quella combinazione avesse connesso, la Mansuetudine avrebbe potuto usare quell'acqua e quel ghiaccio per portare eventuali attacchi.

    Potrei avere bisogno del tuo supporto, Mansuetudine avrebbe quindi sussurrato il chunin durante l'esplosione, stringendo il simbolo del lupo.

    Non solo, tramite Cho, Shunsui avrebbe lanciato un boomerang che avrebbe percorso il bordo della stanza fino ad arrivare all'eventuale punto di uscita della stessa, nel momento in cui Youkai e Shu l' avrebbero raggiunta. Non sarebbe stato per loro difficile prenederlo a volo, e fin da subito avrebbero notato che il marionettista aveva legato una carta apparentemente bianca. Se il messaggio fosse entrato effettivamente in loro possesso, la vicinanza di entrambi i loro chakra avrebbe ne avrebbe svelato il messaggiomessaggio:

    CITAZIONE
    Distruggere il Cuore distruggerà la Balena. A seconda del tipo di danno, la distruzione del cuore potrebbe causare un'eplosione talmente forte da ucciderci tutti. Forse solo con il potere di Shu potremmo evitarlo. Seguite l'erba!

    Usare l'intermediario una seconda volta per inviare il messaggio poteva essere pericoloso. In fondo era in parte una macchina, quanto ci avrebbe messo per decifrare il messaggio di Shunsui, avendo un secondo esempio?

    Chakra: 28/80
    Vitalità: 17/18
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Maschera × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 0
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
    Tecniche preparate:
    2 Sigilli della Fisico (Intuito)
    3 Sigilli della Fisico (Riflessi)

    Cho:
    1 boomerang consumato






  10. .

    5 minuti di gloria


    Isola dell'Abete - XIX


    [Mantenimento TS e Fili]

    Mentre Shunsui osservava l'intermediario, non poteva non ammirare la bellezza tecnica con la quale un'essere del genere doveva essere stato creato. Era chiaro che la trasformazione da Colosso a semplice 'ingranaggio' aveva avuto pensanti ripercussioni sulla personalità di quell'essere. Certo, Shunsui non poteva essere certo della personalità originale di Nakoudo, ma era chiaro che quella che aveva davanti era solo una pallida imitazione - dal punto di vista spirituale, e non solo fisico - della creatura che una volta era stata. Ad una seconda impressione, la sirena appariva quasi più come una macchina che come un essere senziente, addirittura ottusa nella sua conoscenza antiquata del mondo. Era chiaramente perfettibile e le circostanze non permettevano di salvarla senza andare in contro a morte quasi certa.

    Tuttavia, molte delle cose che disse furono estremamente interessanti. Per esempio, le condizioni necessarie alla sua creazione. Sebbene non possedesse i dettagli, gli aveva dato molte indicazioni fondamentali. Nel commentare che la sua realizzazione era impossibile senza i quattro grandi clan di Iwa strappò un sorriso al chunin: Normalmente l'impossibile tende a diventare possibile su una scala sufficientemente lunga di tempi. Il marionettista fu seccato comunque di non poter avere nemmeno accesso agli schemi strutturali della Balena senza diventare un Dominatore definitivo, il che non gli sembrava una scelta furba. Tuttavia, alcuni dettagli costruttivi evidenziati da Nakoudo gli avevano fatto venire in mente un'idea. Non solo: sentir parlare di controllo emotivo sulla sua psiche gli fece trillare un campanello di allarme nella mente: se poteva suggestionarlo fino a quel punto, cos'altro poteva fargli fare? Per un ninja come lui, il quale fondava sul controllo la sua tecnica, questo aspetto risultava tanto eloquente quanto pericoloso. Se doveva utilizzare quell'arma, doveva farlo subito.

    Ad ogni modo, ora aveva le idee più chiare e prese la sua decisione: Grazie per le spiegazioni, sarà un Dominatore temporaneo.

    Shunsui si accorse che il tempo era tornato a scorrere normalmente vedendo i suoi commilitoni scongelarsi dalle loro pose statuarie. Anche se loro non potevano vedere l'Intermediario, Shunsui avrebbe detto ad alta voce: Rimaniamo a terra, intermediario. Avrebbe quindi detto ai suoi compagni che l'arma era governata da un'entità preposta alla sua sicurezza, capace di intendere e di volere. Avrebbe anche detto loro della differenza tra i vari dominatori. Non avrebbe minimamente accennato nel suo discorso a distruggere la Balena e sperava che i suoi compagni facessero lo stesso: non sapeva se era possibile, ma se l'intermediario avesse capito le intenzioni del gruppo forse avrebbe attivato tutti i sistemi di sicurezza dell'isola, o forse li avrebbe sterminati sul posto...le possibilità erano molte e nessuna era piacevole.

    Ad ogni modo, Shunsui avrebbe comunque comandato all'intermediario di scrivere il messaggio criptato in vari luoghi casuali nel sottosuolo, un po' più corposo del previsto, manipolando la polvere presente all'interno della Balena. Tutti avrebbero potuto vederlo:

    CITAZIONE
    Il centro di comando è in mano all'Accademia ed alla Tregua. L’arma è attiva e potrebbe attirare l'attenzione dell'Oni. Seguite i segni per raggiungerne il Cuore e distruggerlo. Se troverete dei sistemi di difesa, saprete di essere sulla buona strada. Un Guerriero del Vuoto e un Accademico sono diretti lì con questo obiettivo. Richiesto supporto immediato. Seguite i segni.
    Shunsui Abara

    Alla fine del messaggio sarebbe stata incisa una freccia stilizzata che puntava indicativamente verso il centro della Balena. Dalla conversazione tra Shu, Youkai e la dama del lago, era risultato che il cuore doveva trovarsi più o meno in quella posizione, ed in quel momento Shunsui aveva una prospettiva privilegiata, che gli permetteva di avere una visione di insieme delle cose, come se mille schermi gli si fossero aperti davanti gli occhi. Tuttavia, fermarsi ad osservare ognuno di quelli richiedeva tempo. Tempo che non aveva. Anche perchè le sue riserve di chakra si stavano assottigliando rapidamente. Proprio per questo comandò all'Intermediario di aumentare la rigenerazione del chakra nella sala di comando.

    Con un movimento discreto, toccando il piccolo simbolo del Lupo nella sua tasca, il chunin si mise in contatto con la Mansuetudine:Come procede l'attivazione della Forgia, Mansuetudine? Se l'uomo gli avesse risposto, Shunsui non avrebbe preso molto bene quanto aveva da dire:Avevo inteso che distruggere l'Arma fosse la priorità, allora perchè non agiamo?...Avevate detto che voi stesso potevate attivare la Forgia, allora cosa ve lo impedisce? Dovreste avere calma a sufficienza nella vostra posizione. Se me lo dite potrei cercare di creare le condizioni adatte.... Lo scambio mentale avrebbe richiesto solo pochi secondi, ed intanto Shunsui avrebbe fatto sapere ai suoi compagni di aver mandato dei messaggi ai loro compagni sull'isola. Avrebbe continuato a mantenersi sul vago, per evitare di rivelare le sue intenzioni a Nakoudo, ma del resto aveva già spiegato al suo team cosa voleva fare.

    Oltre la porta, poi, un urlo di aiuto interruppe i loro discorsi. Shunsui non riuscì subito a capire chi si trattasse, ma Youkai probabilmente non avrebbe avuto problemi a riconoscere l'Hokage. Che infelice tempismo. Eppure Shunsui aveva scritto a tutti i loro alleati della loro presenza in quel luogo e non poteva far finta di nulla. Del resto, dubitava che Youkai sarebbe stato zitto e buono. Non gli rimaneva che mantenere la facciata. Se fosse stato bravo a sufficienza, avrebbe potuto anche sfruttare quel trambusto per dare il tempo alla Mansuetudine di fare quello che andava fatto. Avrebbe nuovamente comunicato con la Mansuetudine:Non sono Hayate vero? Se così fosse, fateli ritirare.

    Come lo stratega che era, Shunsui non impiegò molto tempo a definire una linea di azione. Youki e Shu andate alla porta. Al mio via, Youkai tu aprirai la porta e Shu colpisci chiunque stia attaccando l'Hokage. Con i miei fili, farò in modo che non venga colpito dal tuo attacco, ok? Youkai guida Shu così che non colpisca i nostri altri alleati. Mentre dava istruzioni, mentalmente avrebbe comandato all'intermediario di annullare l'immortalità nella sala dei troni e di scatenare un vento discendente che schiacciasse a terra coloro nella sala e rendesse difficile a tutti di muoversi.

    Concentrati! al mio 3...1... I suoi pensieri volarono ancora una volta verso la Mansuetudine: Signore, se vuole uscire dalla marionetta e trovare un angolo nascosto più congeniale all'attivazione della Forgia, la concitazione dello battaglia sarà il momento più appropriato. Così dicendo, estese i fili invisibili di chakra, dalle sue mani fino alla porta ancora chiusa.

    2!.... La sua mano sinistra rapidamente disegnòdisegnò un sigillo sul bracciale del trono. Il simbolo del pensiero avrebbe tentato di riscrivere il 'codice' di credenze dietro la personalità dei Nakoudo, così da fargli credere che: 'I dominatori temporanei hanno accesso agli schemi strutturali'. Non era stato un caso che il chunin le avesse chiesto la locazione della sua mente...ovviamente era per controllarla! In teoria, una volta applicato, il sigillo non sarebbe stato rilevabile dall'Intermediario, ed avrebbe permesso a Shunsui di conoscere la posizione esatta del cuore. Se così fosse stato, avrebbe diramato immediatamente la notizia a tutti i ninja, creando delle strisce d'erba sulla pietra dei cunicoli che li avrebbero condotti proprio dove la Balena era vulnerabile. Se non avesse avuto successo, invece, probabilmente Nakoudo gli avrebbe tolto qualsiasi controllo. Normalmente non avrebbe affrettato un tale passaggio, ma una volta iniziato lo scontro, non si poteva sapere cosa sarebbe successo.

    3! Se Youkai avesse fatto il suo dovere, le porte si sarebbero spalancate una frazione di secondo dopo. Shunsui avrebbe usato il più piccolo degli spiragli per far passare i suoi fili di chakra verso la posizione di Raizen, identificata tramite il suo urlo. Il vento che aveva creato avrebbe impedito anche al leader della Foglia di muoversi, quindi sarebbe andato quasi a colpo sicuro, correggendo poi la direzione solo quando i suoi occhi lo avessero identificato. I fili erano estremamente rapidi e quasi invisibili ed avrebbero tentato di connettersi al bersaglio. Tuttavia, un volta che Shunsui non riconobbe l'Hokage, la sua gentile presa sarebbe diventata una morsa inviolabilePerdo controllo di Cho. A quel punto, invece di fargli schivare il colpo di Shu, Shunsui avrebbe piazzato lo sventurato giusto nel mezzo dell'attacco, impedendogli qualsiasi tentativo di fuga.

    Chakra: 27.15/80
    Vitalità: 17/18
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: //
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 0
    • Maschera × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
    Tecniche preparate:
    2 Sigilli della Fisico (Intuito)
    3 Sigilli della Fisico (Riflessi)

    Note: Utilizzo due tecniche avanzate perchè non siamo esattamente in un round di scontro, considerando che è il mio pg a dettarne il ritmo delle azioni.







  11. .

    Sospeso nel tempo


    Isola dell'Abete - XVIII



    Shunsui rimase interdetto e sorpreso vedendo la foga che animava Youkai. Non conosceva così bene il genin della Foglia, ma non avrebbe mai scommesso 100 ryo sul fatto che l'albino avrebbe potuto imporsi in tale maniera su un suo superiore. Lo trovava irritante ed irrispettoso, ma lesse in quel suo modo di fare così infantile l'inesperienza di un genin che andava scolarizzato e così lo avrebbe trattato. Il suo tono si sarebbe fatto per la prima volta fermo ed autorevole e certamente non sarebbe servita la recitazione. Youkai non si sarebbe più trovato di fronte un semplice compagno, ma Shunsui Abara, chunin della Sabbia, guardiano di Suna, del suo Tempio e delle sua sacre reliquie demoniache. Youkai ricomponiti! L'ordine sarebbe partito secco e perentorio, inflessibile. Questo non è il momento di dare di matto. Siamo circondati da nemici e non possiamo sbagliare nulla...nulla! Io non posso essere contestato sul campo e nel bel mezzo della missione..tu sei un ninja, comportati come tale Indicò lo specchio nella sala di controllo. Controllare la balena è l'unico modo per sapere dove si trova il cuore, ed io farò in modo di scoprirlo. La nostra missione è distruggere la Balena, ed a me non interessa se per farlo dobbiamo allearci con i Guerrieri del Vuoto, la Tregua o gli Hayate. Ora, se prendendo il controllo della balena vedi che impazzisco, hai il mio permesso di ficcarmi un kunai in testa, ma fa silenzio adesso. L'arma mi sottoporrà ad un grande stress, posso immaginarmelo, ho bisogno che tu sia concentrato.

    [...]



    Lo stare seduto sul trono non gli provocò immediatamente alcuna reazione. Iniziò a far fluire il suo chakra sulla struttura di controllo, incerto, sondando cosa poteva o non poteva fare, mentre con le sue abilità di costruttore ed eliminatore di cadaveri cercava di capire di che cosa fosse fatto il trono, e come gli elementi biologici che pure lo costituivano erano mischiati alla macchina. Non c'era dubbio che quell'Arma era un capolavoro. Poi la Balena dovette risvegliarsi, e questa tirò a sè il chakra del chunin come un buco nero farebbe con la luce.


    Il mondo si appannò intorno al chunin ed una figura femminile apparve, troneggiante su una pila di teschi. Gli si presentò come Nakoudo, l'intermediario. Quella presenza lasciò il marionettista affascinato. bellissimo... si lasciò sfuggire dalle labbra. La Balena era un'arma, e come tale l'aveva considerata. Eppure, anche essendo a conoscenza della sua natura biologica, vedere un essere che appariva senziente al suo interno lo affascinava terribilmente. Era arrivato con il desiderio di distruggere l'arma, eppure una tale apparizione stava limando quell'appetito.

    In quello spazio al di fuori del tempo, Nakoudo gli spiegò la differenza tra i vari tipi di Dominatore e cosa potevano fare. Shunsui era rapito dalle sue parole e, quando questa si fermò, non potè non chiedere: Nakoudo, tutto di te mi affascina. Io sono Shunsui Abara, e sono lieto di averti incontrato. Sicuramente hai una buona memoria, dimmi, chi sono stati i precedenti dominatori e chi il tuo costruttore? Se posso approfittare della tua cortesia, prima di prendere una decisione, raccontami come sei stata creata, come fai a parlarmi o ad aver fermato il tempo? disse sposando lo sguardo su i suoi compagni bloccati nelle loro pose. Se l'intermediario gli avesse dato corda, Shunsui avrebbe chiesto quanto più poteva: cos'era lo specchio ed il trono, di che materiali erano fatti e con quale meccanismo essi controllavano l'Arma, come l'Arma stessa era stata costruita, quali erano i suoi punti di forza e di debolezza e così via.Grazie per le tue risposte. Dimmi ora, quali sono le funzionalità dettagliate che si possono utilizzare in modalità temporanea? E quali in quella definitiva? Con quali dispendi di chakra? Se un dominatore temporaneo dovesse agire contro l'Arma, cosa gli succederebbe? Avrebbe ascoltato con attenzione. Del resto, lui avrebbe dovuto agire per distruggerla e voleva sapere a cosa sarebbe andato in contro. Mentre il mediatore era stato molto specifico nel caso dei dominatori definitivi, non aveva menzionato il caso dei temporanei. Un dominatore temporaneo può nominare uno definitivo? Un dominatore definitivo può controllare l'Arma anche se non siede sul trono? Un dominatore temporaneo può diventare definitivo? ed il viceversa?

    Ci sarebbe voluto un po' prima che il chunin si fosse saziato delle risposte che l'intermediario poteva dargli, ma non sembrava che ci fossero problemi di tempo in quel luogo. Quando finirono, Shunsui si fermò un attimo a riflettere, pensieroso, quindi disse. Intermediario, vedo che il tuo compito è proteggere quest'arma prima di ogni cosa. Ti sei risvegliato da poco, ma penso che tu possa già percepire le numerose persone che si trovano sull'isola e forse già nelle viscere della balena. Alcune di queste hanno intenzione di distruggerti. Dopo aver visto cosa sei e cosa puoi fare, io non voglio che tu perisca. Sono sicuro che, in assenza di un Dominatore, tu sappia difenderti, ma io ti voglio offrire un'altra linea di difesa che non penso tu abbia. Donami la conoscenza necessaria a poterti ricostruire, donami la chiave...gli elementi che ti rendono unica e fallo in modo che i miei compagni non se ne accorgano, ed io ti ricostruirò nel caso qualcuno oggi o in futuro ti distrugga. Puoi considerarla...un'assicurazione. In cambio di questo servigio, io mi accontento di parole, fatti e conoscenza. Donami la sapienza che mi manca, ed io sarò soddisfatto.

    Dominatori temporanei, dominatori definitivi...erano cappi solo strumenti di controllo che, con la promessa di potere, chiedevano in cambio la propria vita: un prezzo insensatamente troppo alto per il chunin. Shunsui bramava alla conoscenza, che non era il potere in quanto tale, ma il potere di creare altro potere.

    Chakra: 40.5/80 (tolto il consumo dei sigilli ed aggiunto quello del trono. Non ho considerato i mantenimenti perchè il tempo è bloccato.)


  12. .

    I Signori del Caos


    Rekka Okka



    Non appena la mano del chunin toccò il petto dell‘ uomo, inondandolo con il suo chakra riequilibratore, gli occhi del poveretto si spalancarono mentre il suo corpo si congelò nel suo assalto. Tiratosi su, si guardò intorno con fare stralunato, comprendendo poco di quello che Tasaki gli diceva. Era chiaramente in stato confusionale, si ritrovava in un luogo e non sapeva come ci era arrivato ed era circondato da due persone svenute, una delle quali pesantemente pestata a sangue.

    Ma cosa...chi sei tu e cosa ci faccio qui? Come ci sono arrivato?

    Chiese in maniera confusa a Tasaki, il quale, non solo avrebbe dovuto ripetere la sua domanda, ma avrebbe anche dovuto trattenere l‘uomo che voleva solo andarsene da quel luogo. Se tuttavia fosse riuscito a farlo calmare un secondo, l‘uomo con il grembiule sporco di farina gli avrebbe detto:

    Che ho visto..? Bhè...io faccio il panettiere, lavoro nel Bazar...oggi ho lavorato, come sempre nel mio negozio. Questa mattina ho fatto la spesa come sempre, poi ho aperto il negozio, ho servito i clienti. A mezzogiorno ho fatto una pausa e sono andato al Ponte dei caduti, anche perchè mi mancava delle cose...poi...che ho fatto poi? Sarei dovuto tornare indietro per il pomeriggio...ma non ricordo..ero forse ad una fontana ad un certo punto?

    Le parole gli morirono in bocca mentre la sua mente faticava a ricostruire quello che era stato del suo pomeriggio.

    Un‘illusione dici...come quelle che utilizzano i ninja? Diavolo...e sono stato io a fare questo a quel poveretto...oh kami del cielo...dobbiamo chiamare i soccorsi..respira ancora? Oh Kami del cielo...

    Intanto, le creature governate dalla tecnica dell‘Otese continuavano a perlustrare la città. In effetti, notarono un altro paio di casi sospetti: una persona aggredita in un vicolo presso il Teatro Maggiore ed un uomo derubato nei pressi del cimitero. Ma che fossero crimini normali oppure indotti da un genjutsu, impossibile dirlo. I volatili avrebbero però individuato il teatrino che stava succedendo vicino Piazza del Cielo, dove una ragazza dai capelli rossicci aveva atterrato un coetaneo ed una discreta folla si era radunata intorno a loro. Cosa avrebbe fatto il chunin?

    [...]

    Va bene, va bene...ti seguo non c‘è bisogno di spingere così tanto... disse infine il ragazzo, vedendo che la folla sembrava essersi abbastanza convinta che lui fosse un ladro e volendosi sottrarre al conseguente giudizio della volontà popolare. Meglio quella della Rossa, aveva pensato.

    Fecero qualche centinaio di metri, camminando in maniera sbilenca vista la presa ferrea che la pur minuta otese aveva. Il ragazzo era chiaramente offeso ed ancora incredulo di quello che gli era capitato, ma non si ribellava più fisicamente, avendo capito che non c‘era storia contro quella ragazzina forzuta che lo chiamava moscerino. All’ennesimo insinuazione di lei che lui fosse un ladro sbottò:
    Senti, non so quante volte te lo devo dire: io-non-sono-un-ladro! Lo capisci o no? E‘ più probabile che mi abbia messo tu addosso quelle cose che io le abbia rubate! Sì certo non sarebbe stato difficile per me, avendo avuto un mezzo addestramento ninja...ma non l‘ho fatto!“ Disse in un gemito che gli spezzò la voce. Insegno Arte alla scuola cittadina, son stato lì tutto il giorno. Avevo un appuntamento alle sette al teatro Maggiore e stavo andando lì.. Prima però mi son fermato agli attracchi ovest per comprare dei fiori...sai avevo una cosa con una tipa...ma non credo di esserci mai arrivato..cacchio adesso se la sarà presa a male che non mi son presentato... disse infine, cercando di capire che ore fossero.
    Senti non so che altro vuoi da me...come vedi sono abbastanza incasinato per conto mio...mi lasceresti andare, ora?
    Avrebbe concluso il ragazzo. Forse non era molto quello che le aveva saputo dire, ma era un punto di partenza. Come se la stavano cavando gli altri?

  13. .

    Sapere Rosso


    VI



    Ah...quindi è così... pensò mentalmente il chunin dopo aver analizzato a l'arma leggendaria del Colosso di Oto. Sebbene non avesse completamente inteso il range delle capacità dell spada, aveva avuto un piccolo assaggio della sua vera potenza. La sua ottima fattura tradiva secoli di tradizione ed una perizia che sorpassava innumerevoli volte quella del marionettista. Chissà cos'altro nascondeva. Non c'era da stupirsi che il Colosso ci tenesse tanto.



    [...]


    All'uscita del Gate di Suna, anche il Colosso fu parco di parole. Eppure, se quell'evento aveva insegnato qualcosa, era che, a volte, dire qualcosa in meno poteva causare meno problemi a tutte le parti. Tuttavia. il Colosso aveva molte altre cose da dire a Shunsui, e le materializzò nella forma di un piccolo foglietto sul palmo della mano. Shunsui lo afferrò quando gli ridiede Mumei, senza nemmeno pensarci. Così come per il Patto di Sangue, qualsiasi cosa quell'uomo aveva da dargli, probabilmente il sunese l'avrebbe voluta...al giusto prezzo, si intende!

    Mentre Diogenes si incamminava per la via per l'Anauroch, Shunsui lesse brevemente le parole cremisi che l'otese aveva pensato per lui. Chiaramente, il jonin del suono aveva visto qualcosa nel marionettista che li accomunava: per lo meno l'interesse di continuare una conversazione al di fuori degli schemi di ciò che è lecito o addirittura possibile. Shunsui non si faceva illusioni: Diogenes avrebbe fatto il suo gioco, per i suoi fini. Ma anche lui avrebbe fatto lo stesso.

    Mentre l'inchiostro sul foglio sbiadiva, un familiare calore gli avvolse il petto, espandendosi nel suo corpo. Era la prospettiva di una nuova porta che si apriva, ed il mare di interessanti scoperte che questa poteva sbloccare. Le lettere delle coordinate criptate nel messaggio del Colosso gli vorticavano freneticamente nella mente, come un'ossessione. CI sarebbe voluto un po' per scoprirne i segreti, ma non era questa in fondo la sua passione?

    Il chakra della terra percorse la sua mano ed inondò il foglietto indurendolo, quindi criccandolo ed infine riducendolo ad una manciata di polvere che si sparse nell'aria. Shunsui tornò alla sua posizione di guardia voltando gli occhi al cielo. L'ombra di Hohenheim si era allontanata. Il jonin di Suna aveva probabilmente i suoi demoni da affrontare, così come Shunsui aveva i suoi, mentre quelle criptiche lettere vorticavano nella sua mente instancabile.


  14. .

    Non c'è più tempo


    V



    Shunsui aveva capito che quella conversazione era finita ben prima che Hohenheim si alzasse per dargli l'ordine di scortare Diogenes fuori dal villaggio. Per questo era riuscito a trovare il tempo per fare altro oltre che semplicemente ascoltare la conversazione di quei due ninja estremamente interessanti. Del resto, non gli si poteva affidare un artefatto di tale bellezza, una spada così unica come Mumei, un oggetto così importante da richiedere al Colosso la necessità di stringere un patto mortale, e non dargli un'occhiata approfondita.

    Quindi, mentre Shunsui presenziava l'incontro, al contempo le sue marionette al di fuori della casa avrebbero avuto il tempo ed il modo per analizzare la spada a cui Diogenes tanto teneva. Shunsui aveva grandi capacità come inventore ed artigiano, tanto da poter essere in grado di realizzare qualsiasi meccanismo, arma o armatura, veleno o tonico per le sue marionette. Se quella spada era qualcosa di più che una semplice arma con qualche meccanismo dentro, lui lo avrebbe scoperto, coadiuvato dal suo essere esperto in sigilli.

    Tuttavia, allo scadere del tempo a lui concesso, aveva scoperto non poi molto sulle effettive caratteristiche dell'arma.

    Quando Hohenheim diede l'ordine e Shunsui fece strada al futuro leader del Suono, l'arma era già stata rimessa nella sua bara spaziotemporale all'interno di un rotolo. Da questa parte, Diogenes-sama disse facendo strada mentre le tre figure incappucciate si sistemarono in formazione intorno a loro. Nel cielo, una sagoma scura tradiva la presenza del jonin bambino. Considerando quello che si erano detti, non era strano che Hohenheim volesse tenerli sott'occhio. In realtà, l'intero villaggio era in allerta. Ma, anche questo, Diogenes poteva bene immaginarlo.

    Le porte di Suna si stagliarono dopo breve di fronte a loro, e ben presto le raggiunsero. Varcato il confine che esse delimitavano, Shunsui attese che il portale si chiudesse e quindi porse all'Otese i suoi effetti personali.

    Sembra che il vostro incontro non sia andato nel verso che desideravate. Me ne rammarico. Io invece ho trovato molto istruttiva la visita. Direi che questo non sia più necessario, sbaglio? Disse il chunin sollevando la mano con la quale aveva stretto il Patto di Sangue con il Colosso dei Mikawa. Mumei era stata consegnata senza un graffio al suo proprietario, ed ora il suo dovere era concluso.

    Invidio la conoscenza che avete del mondo, Diogenes-sama. Disse quindi ad un certo punto, lasciando quella frase per metà inespressa nè aggiungendo altro che potesse dare la minima idea al suo interlocutore di dove volesse andare a parare. Invece, Shunsui rimase fermo a sorvegliare la porta, lasciando il tempo al Colosso di continuare quella conversazione, o di prendere la strada del ritorno.



  15. .
    u

    La via per il successo passa per le mani dei puri di cuore


    XVI



    Shunsui ascoltò quanto la Mansuetudine aveva da dire. Rimase stupito. In un'organizzazione che mirava all'immortalità, il sacrificio dei propri membri sembrava un controsenso. Ma Shunsui sapeva era ben cosciente che, entrando a far parte dell'associazione, non si stava unendo ad un gruppo di santi, nè tanto meno gli importava. Essere sacrificato non rientrava tuttavia tra i suoi obiettivi, e scacciò il pensiero di cosa sarebbe successo se qualcuno glielo avesse chiesto. Ad ogni modo, la Mansuetudine aveva un altro oggetto che, con ogni probabilità, poteva essere usato come possibile chiave di attivazione: non era altro che un frammento di un'altra Arma di Iwa ormai distrutto. Shunsui guardò quel frammento affascinato ed incuriosito. Lo accettò come se fosse la reliquia di un santo, usando un panno per non toccarlo direttamente e lo ripose con cura. Se le parole della Mansuetudine erano vere, fin da subito avrebbe iniziato a pagare il pegno in chakra per avere quell'oggetto in suo possesso. Che cosa straordinaria! Come la mente umana aveva partorito un oggetto, un'Arma, tanto potente che un suo minuscolo frammento poteva generare autonomamente tale effetto. E quante cose lui avrebbe potuto scoprire se non avesse dovuto sacrificare quel ninnolo! Ma la situazione lo richiedeva, e c'era un imperativo di più alta importanza in gioco: l'immortalità. L'Arma verrà distrutta, potete contare su di me. Disse senza mostrare alcun dubbio.

    [...]



    Dal primo scambio di parole con Youkai, Shunsui rimase spiacevolmente interdetto. Si aspettava di trovare unione di intenti con un accademico la cui missione era quella di distruggere l'arma in collaborazione con Hayate. Tuttavia, sembrava che il giovane genin della Foglia avesse sviluppato una coscienza morale che gli impediva di allearsi con gli Hayate, sebbene avessero lo stesso scopo. Interessantemente, Youkai sembrava aver scoperto solo ora che gli Hayate, per quanto alleati, erano nukenin senza scrupoli. Il marionettista aveva supposto, invece, che tutti gli accademici fossero a conoscenza di quel dettaglio prima ancora di imbarcarsi. A quanto pareva non era così.

    Diversi scenari passarono per la mente del chunin, su come fare a convincere Youkai a piegarsi al suo volere. Del resto, quella era la cosa che gli riusciva meglio. Avrebbe potuto imporre il suo grado e comandargli di sottostare al suo volere. Non avrebbe funzionato: Youkai stava già contravvenendo alle direttive della missione; il suo imperativo morale era più forte! Poteva usare i fili di chakra per imbrigliare il suo corpo, o quello del suo compagno, per forzare loro la mano. Eppure, con quale scopo esattamente? Non conosceva le capacità dell'uomo che Youkai aveva con sè ed avrebbe solo istigato uno scontro che o lo avrebbe indebolito prima della battaglia finale per la distruzione dell'arma, o lo avrebbe lasciato senza risposte circa come attraversare il lago. L'unica soluzione possibile era prenderlo con le buone. In fin dei conti, entrambi avevano lo stesso obiettivo ed erano stati compagni di squadra in passato. L'unica cosa che li divideva era la concezione dell'alleanza con Hayate.

    Shunsui prese il fazzoletto nel quale aveva avvolto il frammento del Gashadokuro. Lo scoprì, quindi alzò la mano mostrandolo ai due ninja dall'altra parte del lago. E' un pezzo del Gashadokuro, una delle Armi di Iwa distrutte dall'Accademia. E' un manufatto di estremo potere, che sta risucchiando il mio chakra, e non potrò averlo in mio possesso ancora a lungo. Questo ci permetterà di attivare l'arma senza fare del male a nessuno. Si avvicinò quindi alla sponda del lago, richiamando a sè i fili di chakra che aveva spinto fino ai sui interlocutori. Youkai, siamo dalla stessa parte, così come lo eravamo sul ponte di quella nave quando abbiamo combattuto contro i pirati. Di Hayate non mi interessa nulla. La cosa importante è distruggere l'Arma, e per farlo dobbiamo attivarla. Non c'è altro modo...lo sai anche tu. Non so che cosa abbia in mente Hayate: se la voglia per sè o se davvero la voglia distruggere. Come te brancolo nel buio. Ma io ora ho una chiave per attivare l'Arma, e siamo ad un passo dal riuscirci. Se poi tu sai come fare per distruggerla, sarò io stesso ad aiutarti...combatteremo insieme così come abbiamo fatto in passato. Disse nel tono più convincente che potè, non dovendo affatto simulare quanto determinato fosse a distruggere la Balena.

    Se Youkai avesse deciso collaborare, Shunsui si sarebbe avvalso del supporto del supporto del genin e del Guerriero del vuoto per passare dall'altra parte. Con lui sarebbe stata portata anche l'enorme marionetta, con la quale il sunese era in contatto tramite una decina di fili di chakra. Durante la traversata avrebbe chiesto: Come avete fatto a scoprire il modo per attraversare il lago? E come sei riuscito a fare quello che stavi facendo prima con quella ragazza nell'acqua? Quando eventualmente il guerriero del vuoto gli si fosse stato presentato, Shunsui avrebbe commentato:...naturalmente...un guerriero del vuoto sicuramente avrebbe saputo come passare il lago...sono onorato di incontrarne uno ancora in vita... disse in maniera cordiale, mentre toccava terra al centro dell'isola. Essendosi fatto dire la posizione della stanza di controllo, Shunsui avrebbe aiutato i suoi due compagni a passare il vortice ed il tunnel per la sala controllo. Il marionettista avrebbe evocato quindi la sua marionetta Cho, ed avrebbe usato i suoi enormi ventagli, insieme al corpo di Fukuro, per levarsi in volovolo e superare il varco tutti insieme, così da non essere respinto. Tenetevi forte, andiamo a chiudere questa faccenda. Se il mio istinto dice il vero, questo è il posto dove tutti vorrebbero essere. Preparatevi alla battaglia.

    Mentre tentavano di passare il varco, il suo sguardo si posò una volta su Xu Shu, che pure era così vicino a lui. Sentì un familiare istinto crescergli nel petto e nella mente, al pensiero di quanto sapere potesse essere racchiuso in un corpo che aveva vissuto per migliaia di anni. Un corpo immortale, come quello a cui aspirava, che era stato infuso con il simbolo del vuoto e chissà da quali altri poteri. Un corpo del genere aveva un valore inestimabile e, nelle sue mani, gli avrebbe potuto raccontare cose di cui il marionettista nemmeno sognava l'esistenza. Che peccato che quell'incontro fosse avvenuto in un momento così delicato della missione. Con un piccolo sforzo, represse quei pensieri e si concentrò sul a manovrare le sue marionette. Non era ancora arrivato dall'altra parte...non ancora.



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