Posts written by S h o !

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    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)



    Post secondo




    No guardi sono mortificato, non so cosa gli sia preso. Di solito è un bimbo molto tranquillo.


    Disse il folle, cercando di scusarsi con il povero oste che avrebbe dovuto pulire il macello combinato da Densen col suo sangue. La sua attenzione si spostò quindi sul ragazzo biondo privo di un arto, anche lui pareva lavorare in quel luogo. Oh, che cosa bella.Danno le possibilità di lavoro anche ai disabili. Questo mi fa immensamente piacere, pari opportunità.
    Di certo il ninja nudo era estremamente contento di vedere che ad Ame veniva data a tutti la possibilità di lavorare, ma non quanto di vedere un piccolo e dolcissimo animaletto entrare nella stanza e parlare proprio con loro!
    Il gigante si chinò verso la pallettina di pelo, poggiando entrambe le mani sulle sue ginocchia a sostenere il proprio peso.

    Oh nnnnnooooooo! Densen guarda quanto è bellino! Ciao piccolo amico, io sono Kuso. Cappa, U... ehm, insomma hai capito no? Densen possiamo comprarcene uno?


    Il piccolo e dolcissimo esserino ordinò al biondo moncherino di chiamare quello che il folle interpretò essere il loro capo, le sue conoscenze su Hayate non erano nulle, essendo anche lui coinvolto nel mondo dei nukenin, ma non poteva certo dire di sapere precisamente di cosa il suo compagno stesse parlando, o il motivo preciso per cui si trovassero lì. Certo, poteva dipendere dal fatto che non aveva letto la nota che Densen gli aveva passato, ma cosa pretendeva?
    L'uomo che gli si presentò davanti era estremamente affascinante ed educato, di certo un candidato ideale per essere un nuovo superamico per Kuso, solo una cosa sembrava impensierire il ninja cremisi. Sono sempre stati tutti così piccoli? Certo. Ma sei sicuro? Me lo ricordavo più alto pure Densen. Ma no, figurati, è una tua impressione.

    Incantato. Mmi chiamo Kuso, ma gli amici mi chiamano... beh, Kuso, è il mio nome ed è già abbastanza breve quindi non saprei davvero come potrebbero chiamarmi. In effetti non avevo mai pensato alla questione ma trovo che sia estremamente importante. Densen tu che ne pensi?....Insomma non fare quella faccia, dì qualcosa.... ah già sei muto, colpa mia. Comunque, gentile Ru Wai, sì cono stato io a mettere a dormire Kagemishira, era forte ma non abbastanza pazzo. Di certo quando si risveglierà saprà che non sono un tipo da sottovalutare.


    Funfact: Kuso non sa cosa vuol dire morire, pensa solo che la gente si addormenti.
    Il ninja nudo arrossì all'indiretto complimento del suo nuovo amico. Ma che gentile che è. Molto, per questo tutti amano Shiltar. Chi è Shiltar? Questi non sono fatti tuoi.
    Senza indugio il folle seguì i due sul retro della locanda, dove si sedette su una botte di legno rinforzata che scricchiolò dolente sotto il suo peso. Mi sa che ho preso un paio di chili. Giusto un paio.

    Titubante il ninja cremisi prese il blocchetto che Densen gli porse, non tanto perché temeva quello che poteva averci scritto, quanto perché era basito al pensiero che lo avesse tenuto con sé tutto il tempo.

    Ah... quindi avevi il taccuino ma hai comunque dovuto sporcare tutto in quel modo eh.... Densen devi assolutamente scusarti con l'oste dopo, non è stato affatto educato da parte tua, e non farmi sentire storie eh... HAHAHAHAHAHH L'avete capita? Sentire storie! Perché è muto...No? Niente? Wow, pubblico difficile... va beh aaaallora, vediamo cosa scrive il ragazzo... diomio che calligrafia orribile.

    "Io sono Hayate. E cerco Vendetta per quello che mi è stato fatto e sottratto.
    Stanno cercando un uomo qui ad Ame, un uomo conosciuto come il "Mercenario delle Fenici" sai chi possa essere?

    Vogliono che io lo trovi e li informi sulla sua posizione, loro sanno sempre dove mi trovo.

    Dimmi dove posso trovarlo e ti darò tutte le informazioni che possiedo su di loro.

    PS: Se Kuso volesse prendere qualcosa offro io."

    Molto gentile da parte tua, in questo caso prendo una limonata fresca, si può?



    I due avrebbero potuto notare che, pee leggere il biglietto, il folle aveva tirato fuori dal niente un paio di occhiali finti che si era messo sulla maschera e che erano scomparsi non appena aveva terminato di leggere. Magia? Chakra? Follia? O forse una bugia che mi sto inventando adesso? Nessuno lo avrebbe mai potuto sapere.
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    A Clash of Bastards


    Post terzo




    Su internet girano oramai da molto tempo oramai da molto tempo i video della gente che mette tipo millemila elastici attorno ad un cocomero fino a che questo non esplode, avete presente? Beh più o meno fu questo l'effetto che il colpo del folle ebbe sulla faccia del giovane avvocato del brillante futuro... cosa? Come? Mi dicono che internet è fuori ambientazione. Potreste avere ragione, ma potreste anche fottervi, soprattutto tu, Gionata, cane maledetto.
    Quando la testa dell'uomo esplose come la migliore delle piniate, cospargendo l'ambiente di una miriade di caramelle rosse e grigie, il folle tornò alla sua normale anormalità, abbandonato tutto l'istinto omicida che fino a quel momento pervadeva il suo animo. Ahahahah, che carino, si è addormentato di botto! ...Cosa? Lo vedi? E' crollato a terra, deve essere sfinito, si perderà il resto della festa. Una punizione forse eccessiva, lo so, ma ci tenevo a quel disegno. Non sta dormendo... Eddie no. Sta fermo immobile, vuol dire che dorme. Kuso, la sua testa è esplosa. Lo so, c'ero. Infatti è chiaramente esausto. Direi più morto. Scusa ma io che ho detto? Spero solo che non si svegli con tutto questo baccano, pare così sereno. Kuso....non sai cosa vuol dire morire? Eh no perché sono un coglione, vero? Oh guardate il gigante che va a giro nudo! Deve essere un decerebrato! Certo che so cosa vuol dire morire! E' quando sei stanco stanco stanco e ti devi riposare sul posto, ovunque tu sia. Mia mamma era così stanca che sono cinque anni che dorme! Pazzesco veramente, appena si sveglia però doccia subito eh, che comincia a puzzare. ... Cosa? Niente, figurati.

    Il folle, le cui azioni sconsiderate per la salute di sé stesso e degli altri adesso avevano molto più senso, si guardò attorno, poggiando compiaciuto i pugni chiusi sulle anche in una posa di soddisfazione. [Nota]Converto e guarisco la semiparalisi La festa stava andando alla grande, ovviamente fatta eccezione per il personaggio di Walter, che voleva come sempre rovinare tutto ma che era fortunatamente già stato punito dal santo QM. Il ninja cremisi riuscì appena a voltarsi per notare l'immenso volo del ciccione, che come un pegaso sovrappeso di circa quattrocento chili si librava nell'aria per poi impattare sul terreno di legno generando su di esso una voragine che ricordava un buco nero. Meraviglioso, poetico. Dall'immenso buco scaturì una fiammata che pervase la locanda, che il ciccione fosse affondato fino al nucleo della terra provocando un'eruzione di magma? Kuso non poteva certo escluderlo!
    Nel posto cominciava a fare caldino, non tanto per Kuso, ma per il piccolo Noroi di sicuro. Oh dolce, piccolo Noroi, così indifeso. In un istanti il folle fu sopra l'amico sfregiato e lo prese per la collottola come una mamma cane fa con un suoi cuccioli. Ti sto ripetendo che sei un cane, Gionata. sollevandolo senza alcun problema. Tra le gambe si trovò anche il piccolissimo ometto biondo che aveva precedentemente lanciato e che sembrava si fosse in qualche misterioso modo fatto male alla zampetta. Pensavi di scamparla, Gaggio? con l'enorme mano libera afferrò il craneo del galletto , sollevandolo da terra.

    Noroi ti sei fatto un amico? Ma che bella cosa! Tranquillo piccolino ci penso io al tuo piedino.


    Con forza il folle portò la testa del nuovo amico sulla sua spalla, obbligandolo a morderla, in un istante il biondino avrebbe sentito il dolore alla gamba diminuire enormementeMorso guaritore cura 2 leggere.
    In un istanteil gigante sexy fu fuori dalla locanda sul punto di esplodere, portandosi dietro i due piccoli amici e posandoli a terra.
    Fuori da quel posto di gaudio poté notare che altri avventori erano sopravvissuti al botto: il tipo delle scommesse, il bambinetto frocetto ed il tipetto dal pene di buona qualità. E il ciccione?
    Davanti a loro c'era un gruppetto di uomini piccoli e cattivi, non come Walter, ma quasi, con cui il tipetto elegante evidentemente aveva qualche problema. Wow, ma è gay? Non lo so, ma la frase lo era di sicuro.
    In quel momento, da un tombino li vicino emerse un'esplosione di magma e sugna che detonò uno degli scagnozzi in un nano secondo mentre dalla terra emergeva rinato il nuovo ciccione, se possibile ancora più grasso di prima!
    Il folle non sapeva se si trattasse di magma, unto, un'illusione o un misto di tutte queste tre cose, ma avrebbe potuto giurare che quel maledetto obeso avesse delle fottute ali mentre emergeva dal cazzo di sottosuolo.

    Quella visione poetica fu interrotta solo dal fatto che il ninja nudo notò uno strano uomo tra le fila nemiche. Non è possibile... deve avere almeno ottocento anni! Nelle retrovie vi era infatti un ragazzo moro dagli occhiali ed un aspetto un po' calabrese che, seppur non sembrava dimostrare più di ventisette anni, emanava chiaramente un'aura anziana potentissima. Sembra che regga l'anima coi denti! La malattia pervadeva il corpo di quell'uomo, che però non voleva cedere, ogni secondo in cui respirava era un'affronto alla medicina ed a Dio stesso: il peggiore dei miracoli. [Nota]è Gerardo. Ovviamente ha la dislocazione istantanea come TS




    Edited by S h o ! - 7/6/2020, 14:24
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    Ciao.

    Kuso
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    Lo dici ora
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    Cuor d'acciaio


    Post sedicesimo - La fine




    Di certo lo scontro che stava avvenendo davanti ai miei occhi andava ben oltre le mie capacità, ma questo non voleva dire che non avrei potuto aiutare; la mia capacità di ragionamento era la mia arma più potente e di certo mi permetteva di analizzare il mio avversario e l'ambiente che mi circondava in modo da poter sfruttare al massimo i vantaggi che questi mi offrivano, e devo dire che il parassita lo aveva reso abbastanza facile in quell'occasione. Bingo. Avevo capito, sapevo esattamente cosa fare, ma avrei dovuto sfruttare il decimo e la sua incredibile forza per poter effettuare al meglio quel piano.

    Osservai col fiato sospeso mentre il mostro lo prendeva e lo tirava a sé, in risposta il kage assunse le sembianze di un nove code antropomorfo, mantenendo le sue dimensioni, comunque colossali per un normale uomo, e riuscendo a sopportare l'assalto della bestia. Ouch! La potenza dei colpi che impattavano sul corpo di Raizen producevano una vibrazione tale da riverberarmi nella cassa toracica, decisamente non lo invidiavo, anche se ammiravo lo stoicismo con cui riusciva a tollerarli, di certo mi faceva più pesante l'assenza del gobi.

    Attratto sull'avversario, vidi l'Hokage reagire con prontezza utilizzando abilmente le code demoniache per assaltare il nemico che reagì però con un sorriso a centinaia di acuminati denti. Le code affondarono nel corpo del mostro come se questo fosse fatto di fango, perforandolo ma non procurando su di esso, almeno in apparenza, alcun danno.

    Povero idiota! Non hai capito niente!



    Ruggì l'avversario del Kage, senza scomporsi alle sue minacce, ma sarebbe stata proprio questa sua eccessiva sicurezza a segnare la sua fine.
    L'enorme sfera caricata dalla bocca di Raizen era il momento che stavo aspettando, in un attico composi il sigillo della tigre e dalla mia bocca fuoriuscì un enorme dragone di fuocoGrande Dragone di Fuoco - Katon: Gouryuuka no Juts
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca fino a 3dragoni di fuoco, di raggio pari a 3 metri. Hanno gittata pari a 30 metri e traiettoria lineare. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. Ha potenza pari a 50 e può causare Ustione (DnT Media). Possono ignorare difese e strutture naturali non rivestite di chakra, oltrepassandole. Se scagliato verso il cielo, può provocare un annuvolamento consistente, pioggia e temporale.Tipo: Ninjutsu - Katon
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto ogni drago)
    [Da jonin in su]

    Impronta di Chakra Fuoco [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Fuoco. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Katon, il potenziamento è doppio se fronteggiate Fuuton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]
    non diretto verso il nemico, bensì verso l'enorme bijuudama!

    Ma io sì!


    Urlai, o meglio, cercai di urlare, ma l'ultimo sforzo di quella mossa aveva prosciugato praticamente ogni forza residua nel mio corpo.
    Il costrutto di fuoco colpì in pieno il suo bersaglio ricoprendo completamente la sfera e generando quello che sembrava un piccolo sole, troppo vicino all'avversario perché questo potesse schivarlo, dandogli solo il tempo di assumere un'espressione esterrefatta e spaventata. Lo aveva detto lui: era una spora cresciuta su un albero. Aveva dimostrato di essere un parassita capace di assumere le caratteristiche di chi dominava, pertanto passare tutto quel tempo su una pianta lo aveva decisamente reso vulnerabile al fuoco!
    Se l'enorme bijuudama, per quanto estremamente potente, non era di per sé una minacciasorpresa: Il parassita ha chakra del mio chakra e considera le tue ninjutsu come sue!, tanto da spingere il mostro a non preoccuparsi nemmeno di schivarla, la stella che si era venuta a creare era tutta un'altra storia!

    L'esplosione fu forte e liberò una luce abbagliante che mi costrinse a ripararmi gli occhi con un avambraccio.

    Raizen!


    Urali, preoccupato per il decimo.
    Quando la luce si dissipò a terra c'era la montagna della foglia [Nota]Considera che ti colpisce il danno del dragone, che puoi comunque ridurre col Demone e con il bonus a Resistenza che ti sei dato, subisci un danno di 1/2 Leggera. Praticamente un peto. e nessuna traccia del nemico, vaporizzato dal suo nemico naturale. A fatica mi trascinai verso l'unico gigante rimasto.

    Scusami, ma non sapevo come altro fare.... Diamine sono sfinito, sembra difficile anche respirare... Ce la siamo cavata bene però , che dici?


    Dissi, guardando attorno a noi la distruzione che si era creata.

    Il... il meteorite... Non lasciamolo qui, non sappiamo se c'è ancora pericolo. Prendilo tu, io... io darò una sepoltura degna a coloro che hanno perso la vita qui, non si meritano di essere lasciati così.


    Afflitto mi misi in piedi, sfruttando la grande zambato come un'enorme stampella.

    Raizen.... per l'arma che mi farai... non fare una roba del genere, non sono grande come te, non so come fare con una cosa così!


    Un tentativo di sdrammatizzare il pericolo che avevamo appena scampato e la tristezza che pervadeva il mio animo per la perdita di quelle vite che non ero riuscito ad impedire.
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    Il bello, il muto ed il nudo (bello anche lui)


    Post primo




    Densen era tornato, più o meno intero, ma nonostante l'immensa gioia il folle aveva qualche riserbo nei suoi confronti: certo, lasciarlo da solo da Kagemishira e non portarlo sull'isola degli immortali era stato abbastanza offensivo, ma la cosa peggiore di tutte era che la prima giocata che riapriva aveva "il bello" nel titolo, e quel bello non era Kuso! Oltraggioso a dir poco.
    Il piccolo Densen, ed ora piccolo Densen lo era davvero considerando che da quando si erano visti l'ultima volta il nostro folle era decisamente cresciuto, camminava per i vicoli di Ame grattandosi compulsivamente il collo come se questo potesse cancellare da esso la terribile cicatrice che si era procurato all'abete o come cazzo ci chiama in gdr quella maledetta giocata che giuro non mi leggerò mai.
    La parte peggiore era che quel danno lo aveva privato della parola, il che aveva molto intristito il ninja nudo, gli mancava la voce del suo amico, anche se l'idea di poter fargli da voce non gli dispiaceva troppo, soprattutto perché poteva fargli passare dei momenti terribili ma estremamente divertenti praticamente ogni volta che voleva.

    Il folle sbuffò e poggiò la sua grande mano destra sulla testa di Densen come fa un padre con un bambino.

    Non sottovalutarmi, Densen. So che pensi di avermi abbandonato per tutto questo tempo, ma non è così. Qui ad Ame ho sconfitto da solo un numero assurdo di nemici incredibili, mi sono creato nuovi amici ed ho affinato le mie abilità. Se pensi di aver lasciato una spalla senza il suo personaggio principale ti sbagli di grosso. Io sono il protagonista della mia vita, tu sei un ospite gradito.


    Con quella frase il folle sperava non solo di sollevare il peso che affliggeva l'amico, ma anche di fargli capire che non era solo un ninja simpatico ( e bellissimo ) ma anche un abile guerriero da non sottovalutare, tuttavia sappiamo tutti qui che questa è stata una frase troppo seria per il gigantesco buontempone, quini dovette per forza di cose sdrammatizzare.

    Oh ma certo Kuso! Tu sei il mio eroe! <3.


    Disse quindi tentando di imitare la voce oramai persa dell'amico.

    Ohohoh! Mi lusinghi così, dolce Densen.


    Pestare un dottore, per quanto divertente, non sembrò soddisfare il primo compagno del folle, che continuò a seguirlo fino ad una locanda, dove Densen ebbe la brillante idea di usare il sangue di Kuso come del simpatico inchiostro rosso. Una cosa però avrebbe potuto notare: incidere la sua pelle non sarebbe stato facile come pensava.

    Oh no certo, fai pure il tuo comodo! Ma guarda tu questo... Ma garda che casino che hai fatto tutto per terra! Mi scuso infinitamente per il comportamento del mio amico qui, sta passando un brutto momento.... disfunzione erettile, brutta storia.


    La prossima volta magari avrebbe quantomeno chiesto, maleducato. Inutile dire che la ferita sul braccio del folle si richiuse in un battito di ciglia, senza lasciare traccia di sé.
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    Lo spettacolo


    post quarto - Il bersaglio



    Parliamoci chiaro: un qualsiasi esemplare di sesso maschile lo può mettere, ma per prenderlo ci vuole un vero uomo, e Kuso era decisamente un campione in quel campo.
    In un attimo il liquido fu nel circolo del folle cremisi, certo, non sapeva decisamente di cocco, ma ehy, la droga gratis non si rifiuta mai! Non ditelo ai bambini questo però.
    La visione del ninja nudo cominciò ad alterarsi fino a creare attorno ad esso uno scenario surreale, ma lo era davvero? Per uno come Kuso il termine "surreale" perde decisamente di significato, la realtà stessa non esiste per il nostro super dotato amico, pertanto anche l'assurda ambientazione di un gigantesco "schiaccia la talpa" non lo scosse minimamente.
    Certo, lo so io, lo sapete voi e decisamente lo sa anche lui, le peculiari capacità del nostro antieroe erano un po' l'incubi di ogni tossicodipendente che si rispetti: con un piccolo consumo di chakra tutto il veleno che gli era stato iniettato sarebbe potuto svanire, vanificando quel trip, ma parliamoci chiaro, chi lo sprecherebbe? Di certo non il nostro amico, sapeva benissimo quanto costosa fosse la droga e decisamente non aveva spicci da buttare, soprattutto vista la mancanza di tasche.

    Guardandosi attorno, il ninja cremisi, avrebbe osservato i vari punteggi sulla testa dei piccoli e simpatici diglet che riempivano quel posto. Ah maledizione, non ho comprato repellente, è solo questione di tempo prima che questo buco si riempia di zubat. Alzando lo sguardo notò il contatore del tempo che era cominciato a scendere, non serviva un genio per capire che ogni punteggio avrebbe aggiunto un ugual tempo al suo gioco, anche se probabilmente una persona con un minimo di normalità si sarebbe chiesta il motivo per cui avrebbe dovuto giocare. Fortunatamente per il proseguimento di questa giocata non parliamo di una persona normale.
    Il re del "se sei in ballo devi ballare" scosse le spalle e decise di intraprendere quell'avventura tanto assurda da poter essere per lui appropriata. Come un abile predatore il suo unico obiettivo era il grande bonus, ossia il povero Shin, ma non poteva di certo fargli capire le sue intenzioni! Senza esitare scartò nella direzione del ragazzo, ma non direttamente verso di lui, bensì verso la simpatica talpa alla sinistra di questo. [SAI]
    Raggiunta avrebbe tentato di colpirla con il pungo sinistro mentre ruotava non solo il busto ma tutto il suo corpo . [SAII]
    Dopo il tentato pugno infatti il folle avrebbe continuato a ruotare e, quando fu rivolto di spalle rispetto a Shin, rilasciò la sua asta carnosa dal debole contenitore dove si trovava, continuando ancora a girare su se stesso; in questo modo il lungo arnese avrebbe agito da frusta per tentare di colpire l'ignaro e ghiotto premio! [SAIII]
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    S.O.M.A


    Post primo




    Quella questione non mi convinceva affatto; il S.O.M.A aveva ingiottito già altre vite eppure spedizioni continuavano ad andarci come falene verso una fiamma, perché? Raizen si era fortemente opposto quando gli avevo detto quanto comunicato da mio padre, però lui chiedeva il mio aiuto e non avrei mai potuto tirarmi indietro.
    Dopo il piccolo incontro con Kensei che ebbi la mattina mi presi del tempo per riposare prima di dirigermi all'amministrazione del paese della nebbia, nell'ufficio del kage come una delegazione di Konoha e non come un figlio, quello mi era ben chiaro.
    Quando arrivai nella stanza ci era già un altro ragazzo, una povera anima che era stata chiamata dal mare, e poco dopo arrivò anche Akira, quasi per sbaglio, eppure anche lui era stato convocato per quel motivo.
    Al mio fianco sedeva Kotei mentre accennavo un saluto con la testa al ninja dai capelli azzurri ed ascoltavo il discorso di quest'ultimo con l'altro kiriano; un piccolo sprazzo di spensieratezza che aveva spezzato l'altresì serioso e preoccupato del mizukage.
    Avrei voluto scuotere la testa quando parlò di Keiji come se questo fosse morto, sapevo che lui lo pensava ma non potevo di certo pensare alla tristezza della cosa ed a quanto non approvassi il suo rifiuto del passato; una repulsione tale verso di esso da spingerlo a separarsene del tutto e perfino a nascondere la sua identità ai suoi stessi sottoposti. Sbuffai al pensiero che Raizen mi avesse fatto fare la stessa cosa al mio ritorno da Cantha, anche se per motivi diversi, di certo non potevo permettermi di criticarlo.

    Quello che ci sta descrivendo, Mizukage, è un cimitero. Una tomba sommersa che a quanto pare brama le vite di chi la visita. Akira ha ragione: per quale motivo vuole che ci rechiamo in quel luogo? Cosa si nasconde nel profondo di quell'ammasso di metallo? A parte i corpi dei miei defunti compagni intendo.


    Anche il lupo bianco non sembrava essere convinto di affrontare un'avventura del genere senza un solido motivo e scuoteva lentamente la coda mentre il pelo sotto l'armatura si drizzava per il senso d'ansia.

    Quello che ha detto è vero, anche l'Hokage ha intrapreso questa strada e porto il suo messaggio a riguardo, che vi cito testualmente: "Fossi in te, Sho, non ci andrei. Punto. Ho delle percezioni che farebbero ridere un sensitivo, ma non mi sono davvero mai ritrovato così... inadatto?
    Posso dirti realmente poco della mia esperienza al soma perchè è quasi come se non ci fosse stata, siamo andati li sotto e dopo una rapida esplorazione che... come dirti... avvelenava la mente, siamo stati rispediti in superficie, ritrovandoci a riva mentre jotaro ci raggiungeva dal mare anche se eravamo certi di essere scesi li sotto con lui, sono cose complesse da descrivere in un rapporto, ma ne ho stilato uno per i dettagli più concreti.
    il problema però non sono quelli: il problema è tutto ciò che non percepisci, ed è davvero troppo.
    serve un sensitivo, ed andrà probabilmente protetto da ciò che troverete li sotto, ed un esperto di sigilli visto come funziona la sicurezza di quel posto... senza di loro è un suicidio.
    mi fido di te, e non voglio che tu muoia o peggio lasci qualche pezzo di te li sotto, sanità mentale inclusa, per andare dietro alle paranoie di qualcuno, se non avete elementi simili NON andare li sotto. è DEL TUTTO folle, il SOMA non si lascerà schiudere a pugni e spadate, solo uno sciocco non lo capirebbe
    non voglio impormi, ma se nella missione si riveleranno utili sensitivi ed esperti di fuuinjutsu e tornerai a raccontarmelo sappi che lo farò alla prossima occasione"


    Ora, io non sono un sensitivo e, da quello che so, nemmeno lo è lei o il qui presente Akira, tu invece?



    Chiesi al ragazzo dai capelli bianchi.

    Ci stiamo per infilare in una bara di metallo piena di illusioni che nessuno prima d'ora è mai riuscito a conquistare, quindi rinnovo la mia domanda: Perché? Cosa ci spinge a correre questo rischio e perché questa volta dovremmo riuscire dove altri hanno fallito?


    Ovviamente mi riferivo a quando Keiji ci aveva messo piede la prima volta. Certo, non era più l'uomo di prima, come più volte da lui dimostrato, ed era anche immensamente più forte, ma un posto del genere si conquista con la forza? C'erano troppi dettagli che non conoscevamo.

    Si sa chi ha progettato questo luogo? O perché lo ha fatto? Si sa se questa specie di trappole di cui parli sono fuuinjutsu o se sono invece qualcosa di scientifico? Che so, un veleno nei condotti di areazione che suggestiona. Ci sono troppi dettagli che qui tutti sembrano sottovalutare e che sono già costati delle vite, ho bisogno di sapere di più prima di infilarmi in un luogo del genere.
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    Scelte difficili


    Post quindicesimo ( XVII )




    Dopo il susseguirsi di vicende che avevo vissuto al Lucchetto forse avrei potuto smettere di sorprendermi delle continue rivelazioni e scoperte che continuamente emergevano, ma anche in quell'occasione non riuscii ad esimermi dal reagire con stupore: la signora di Taki, chiunque essa fosse, aveva concesso un dono a mia madre, privandola però dei suoi poteri Yamanaka. Se di dono si può parlare... Vedere il futuro potrebbe infatti benissimo essere una maledizione, una condanna a vivere con la perenne ansia del fatto che, ogni tuo gesto, possa scatenare la cascata di eventi che porterebbe ad un infausto finale. Vedere il futuro vuol dire darti la possibilità di cambiarlo o solo rendere più facile accettare quello che succederà? Quanta influenza abbiamo noi su quello che deve avvenire? Esiste forse davvero qualcosa che deve avvenire? No. Mi rifiutavo di pensarla così. Destino ineluttabile è come le persone chiamano la loro mancanza di forza e coraggio per cambiare le cose. Se dovessi succedere sarebbe solo per merito mio e, se invece dovessi fallire, sarebbe solo e soltanto a causa mia e non per colpa di un destino beffardo che si era imposto contro di me.
    Le rivelazioni di mia madre e le parole del cardinale mi diedero entrambe modo di pensare su diverse cose, prima fra tutte il mio rapporto con Midorinaka, davvero ero stato plagiato dal mio stesso frame mentale nei suoi confronti? Continuavo a pensare che non avesse motivo di mentire ad uno come me.

    Mia madre ha ragione. Vedere una cosa da più punti di vista ti aiuta a capirne meglio il significato. Tutti noi siamo stati convinti che la profezia avesse un significato univoco perché siamo stati coinvolti, chi direttamente e chi indirettamente, dalla sua convinzione , cardinale. Non ci siamo mai effettivamente chiesti se questa potesse avere un significato differente. Nonostante tutto mi fido di mia madre e voglio prendere in considerazione quello che ha visto. Avevo già sospettato che il cardinale non avesse il semplice ruolo di un testimone in questa vicenda e questo rafforza questo mio dubbio, ma non è detto che si tratti obbligatoriamente di un nemico, per quanto mi riguarda ci sono diverse possibilità.
    Lei, cardinale, ci sta mentendo su chi è davvero, questo potrebbe voler dire perché mia madre lo ha visto diverso.
    Lei, cardinale, non sa di avere con sé il simbolo, magari è legato alla sua persona in un modo che non conosce.
    Lei, cardiale, non è effettivamente l'uomo della profezia. Quando si sentono gli zoccoli si pensa al cavallo, ma a volte potrebbe essere una zebra, ha una persona legata a lei che potrebbe essere essa stessa legata alla profezia?



    La puntualizzazione del cardinale sui demoni bianchi mi colse impreparato, non ne ero a conoscenza, ma fu fondamentale perché Midorinaka rivelasse la sua presenza. Ecco dove si nascondeva, si mette davvero male adesso... La giovane era la principessa dei Mikawa oltre a quella dei Kenkichi, non mi stupì che avesse adottato quel nascondiglio. Ripensai agli Akaijin defunti che avevo trovato venendo qui, anch'essi non erano scomparsi, che la ragazza avesse la facoltà di spostarsi tra le pozze di sangue sfruttandole come portali di una specie di tunnel dimensionale? Non mi avrebbe di certo sorpreso.
    Dovevamo decidere come agire e dovevamo farlo in fretta, il tempo stava scadendo e la profezia stava per compiersi.

    Cosa vogliamo fare? Direi niente.


    Con forza piantai la grande zambato davanti a me.

    Le profezie, entrambe, parlano di uno scontro, ma il nemico non sembra essere definito. E se lo scontro non avvenisse? Se ci rifiutassimo del tutto di essere manovrati dal destino? Per come la vedo io sarebbe stupido da parte di tutti combattere prima che il simbolo del sangue perduto sia stato rinvenuto, se lo trovassimo il vero significato della profezia si rivelerebbe e con esso il vero nemico che dobbiamo affrontare. Cerchiamolo assieme prima di perdere vite inutilmente.


    Una proposta folle e pericolosa la mia, certo, ma come altro potevo sperare di spezzare la profezia? Certo, non mi aspettavo che tutti accettassero, soprattutto Midorinaka, ed ero quindi pronto con un'altra strategia.
    Se infatti la via pacifica non fosse stata intraprendibile avrei esposto un ulteriore piano.

    Bene, se così deve essere, così sia. Mamma, Julia, andate nelle biblioteca e cercate nei reparti più segreti dove potrebbe nascondersi il simbolo del sangue perduto. Taki, lei starà con noi e terrà d'occhio il cardinale. Padre, noi saremmo costretti a trattenere qui la principessa.... non so dirti se sopravvivremo, ma se devo scegliere accanto a chi morire mi sta bene che sia tu.


    Saldai quindi la mano destra sull'elsa della spada che estrassi dai bianchi gradini.

    Allora, Midorinaka, quando saremo entrambi all'inferno confido che mi farai fare un bel tour, giusto?


  10. .

    Privilegi di Famiglia


    Post primo




    La convocazione di Kensei mi aveva preoccupato, mio padre non era uomo da convocarti con così poco preavviso se non per un motivo molto importante e questo SOMA pareva esserlo davvero; persino Raizen, quando gliene avevo parlato, dato che anche lui vi era precedentemente acceduto, mi aveva caldamente sconsigliato di andarci evidenziando la miriade di pericoli che quel luogo custodiva, ma il suo rapporto ufficiale lo avrei riferito alla riunione che si sarebbe tenuta . Era mattina quando giunsi al villaggio della Nebbia, il freddo di quel luogo mi coglieva sempre impreparato, eppure quel giorno e nel luogo il cui ero stato convocato l'ambiente pareva essere diverso, più mite, quasi simile alle pianure del paese del fuoco.
    Le costiere, punto dell'incontro, erano anche il luogo dove anni prima avevo conosciuto il fu Keiji, senza sapere che si trattasse di mio padre. Dio quante cose erano successe, nessuno di noi due era più la persona di un tempo eppure, nonostante questa continua metamorfosi di entrambi, il nostro legame si faceva più forte, che si trattasse del simbolo della stella che ci marcava entrambi? Le avventure al Lucchetto di certo avevano contribuito a rendere ancora più solido il rapporto con mio padre, anche se non nel più facile dei modi. Era passato poco tempo da allora, eppure avevo un'informazione di vitale importanza da riferirgli: nella mia vita era arrivato Kotei.
    Il lupo bianco mi poggiò delicato il muso sulla coscia destra, come se mi vedesse particolarmente pensieroso e mi volesse aiutare a diminuire la pressione sulle mie spalle; risposi passando le mani sul suo folto pelo, facendola scorrere sotto l'armatura da combattimento che avevo fatto preparare per lui dal clan Inuzuka; le ferite riportate nel combattimento con Obo mi avevano fatto capire che si trattava di una precauzione necessaria.

    Arrivai infine sul luogo dell'incontro, dove trovai ad attendermi mio padre. Il posto era deserto, se non per la sua persona, ma riconoscerlo non sarebbe comunque stato difficile, era un tipo che tendeva a distinguersi tra la folla.

    Kensei, padre, sono arrivato il prima possibile e porto con me le opinioni di Raizen sul luogo dove ci dovremo recare, ma perché questo luogo come punto d'incontro? E dove sono gli altri membri della spedizione?


    Di fianco a me il grande lupo bianco si era seduto e silenzioso scrutava l'uomo vestito di nero che presto avrebbe preso la parola.
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    Cuor d'acciaio



    Post quindicesimo - Lo scontro III




    Se due mostri erano troppi, il fatto che si fossero fusi in uno era forse peggio.
    Il momento che avevo creato era stato colto dal nero che mi aveva strappato di dosso il rosso per nutrirsene come se fosse un tonico rinvigorente, l'unica parte positiva era che non sentivo più l'energia vitale dell'uomo che era stato precedentemente risucchiato.
    Mentre il primo mostro inglobava il secondo ed il clone di quest'ultimo si dissolveva nel niente, Raizen colse l'occasione per utilizzare una delle sue misteriose tecniche, riuscendo a scappare dalla possessione ma pagandone di certo un prezzo, dato il suo aspetto.
    La disquisizione della bestia che era venuta a crearsi ve la risparmio, oramai i discorsi del cattivo di turno li sappiamo tutti, credo.
    Rapido estrassi la zambato dal rotolo in cui l'avevo riposta e la utilizzai come enorme stampella per sostenere il peso del mio corpo esausto.

    Pe...Oof.. Pensi che ti lascerò combattere da solo?...Non vedi che... che sei bianco come un morto.


    Le parole verso il kage uscirono con un filo di voce, probabilmente restare fermo sarebbe stata l'azione più saggia, ma questo non voleva assolutamente dire che sarebbe stata quella che avrei intrapreso. Se la montagna della foglia sarebbe stata la principale avversaria davanti al nuovo nemico, io avrei aspettato il momento adatto per supportarla ed eliminare l'avversario comune.

    Come una frusta, il braccio destro del mostro scattò verso il kage, allungandosi tranquillamente per tutta la distanza necessaria a raggiungerlo senza nemmeno accennare ad affinarsi, mirando proprio al centro del petto del decimo. [SAI]Velocità Nera + 12, Forza Nera + 12. Potenza 50. Se tocca va in presa, come spiego sotto
    Se il colpo toccato anche solo in parte il corpo del portatore , le fibre del suo essere si sarebbero immediatamente espanse sul ninja, aderendovi con forza. [SAII]Forza Nera + 12. Ha attivato la TS dell'assorbimento al livello 5 con un ST ed con un ulteriore ST attiva la seconda TS (Potenziamento colpo fisico + impasto demoniaco in pratica, che sta già usando)
    Il il braccio si sarebbe quindi retratto verso il suo possessore, tentando di trascinare con sé Razien, mentre l'arto superiore sinistro avrebbe caricato un pungo che avrebbe tentato di intercettare il volto avversario proprio mentre questo si avvicinava a lui. [SA III e IV]La forza di attrazione è Nera + 14, la velocità Nera + 8. Il colpo ha Forza Nera + 14 , Velocità Nera+ 10 potenza 80.

    Se invece il colpo del parassita fosse stato evitato questo si sarebbe adeso al terreno dietro il kage e sarebbe stato il corpo stesso del mostro a venir trascinato su questo nuovo punto di presa, divenendo di fatto un proiettile gigante nella direzione del decimo. [SAII] Forza e velocità Nera + 12. Potenza 80.
    Colpito o meno il suo obiettivo, il gigante si sarebbe ritrovato abbastanza vicino al suo avversario da poter tentare di mordergli il lato destro del collo con quella sua bocca piena di denti aguzzi. [SAIII] Forza e velocità Nera + 12. Potenza 80.
    Avrebbe quindi tentato di chiudere le due braccia attorno al corpo del precedente ospite per stringerlo in una morsa mortale e, chissà forse assorbirlo nuovamente. [SAIV]Attacco doppio, tentativo di presa. Forza e velocità a Nera + 12, potenza 160. Se ti prende la forza o la resistenza per liberarsi è Nera+14.

    Mmm... Ok, diciamo che questo lo lascio a te eh.
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    Accordo


    Post tredicesimo




    Mi muoverò presto verso Suna per richiedere il loro appoggio mentre per quanto riguarda Oto un altro membro della nostra squadra si sta occupando delle trattative, la sua personalità probabilmente di concilia meglio col punto di vista del villaggio del suono.


    Difficile opporsi alle parole di Ru Wai, in esse custodivano grande saggezza, sporcata però da un modo di pensare vincolato al mondo in cui vivevamo.

    Ritieni che non abbia già avuto questo pensiero? Perché pensi che non uccida, che abbia pietà del mio avversario? Ognuno di noi va ben oltre l'individuo che rappresenta. La pace che cerco sarà tanto per noi quanto per il regno di Cantha, voglio estirpare il tumore che gli cresce in grembo. Quando ti ho detto che sono disposto a morire per il mio sogno, mi riferivo esattamente a quello. Voglio essere io a dare il colpo di grazia all'Oni, voglio che l'eventuale ira dei suoi ricada su di me e me soltanto, a quel punto lascerò con gioia che si compia la loro vendetta. La mia vita per chiudere un ciclo di odio e rabbia, è una scelta che ho già fatto e che rifarò ogni giorno.


    Attesi il ritorno del gigante mentre mi prendevo cura dei feriti, me compreso, ed ebbi anche modo di discutere a lungo con il lupo bianco. Fu una conversazione lunga che vide trattati il nostro passato ed il nostro presente, con la curiosa notizie che le nostre date di nascita coincidevano perfettamente.

    Quindi sei sicuro? Non hai un branco a cui tornare?


    Sono sicuro. Non posso comunque tornare finché non ne sarò degno e sento che solo stando al tuo fianco potrò crescere e diventare il capo che si meritano.


    Non mi opporrò alla tua scelta, sarò ben lieto di averti come compagno in questa strada, ma sai che sarà difficile, vero?


    Lo so bene, per questo ho scelto di percorrerla al tuo fianco, ma guarda, il gigante sta tornando.


    Kotei aveva ragione, Ru Wai era di ritorno e con se aveva un grosso pacco.

    Ti ringrazio infinitamente per l'aiuto che mi offri. Sappi che d'ora in avanti, almeno per conto mio, non saremo solo alleati, ma anche amici. Tendo a non voler limitare il rapporto con i ninja con cui combatto ad un semplice vincono verbale, sappi che ti guarderò le spalle come ad un fratello quando sarà il momento.


    Aprii sorpreso il dono di Ru Wai, dentro vi era la pelliccia della iena che avevo sconfitto, trasformata per essere da me indossata sia come vestiario che come armatura. Una specie di cappotto a pelo corto che ricopriva tutta la parte superiore del corpo e con un cappuccio fatto dalla parte superiore , ricucita ovviamente, della testa di Obo.


    Custodirò con enorme cura questo cimelio, Ru Wai, sarà per me il simbolo della nostra amicizia, spero che anche tu un giorno potrai vederla così.


    Avrei quindi salutato tutti i compagni che avevo avuto in quell'avventura e, con Kotei, sarei partito alla volta di Suna. [Nota]Graize mille, mi sono divertito un sacco!
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    Utopia


    Post dodicesimo




    Vendetta? No, Ru Wai. Non è questa che mi guida. Non ho odio nel mio cuore, ma speranza. Spero in un mondo capace di unirsi, capace di affrontare questo immane nemico , capendo che è l'unione a renderci davvero forte. Cantha ha portato via molto a molti di noi, ma non è per la vendetta che voglio sconfiggerla. Sono giovane, e non sono un Kage, eppure vedo i membri della foglia come una famiglia da proteggere, col tempo ho capito che legarsi ad un
    singolo villaggio, per quanto più che comprensibile, non è adatto a me. Non mi fraintendere, io sono della foglia e lo sarò sempre, ma ho a cuore la vita degli abitanti di tutti i villaggi, non solo del mio. Il passato non si può cancellare e i terrori che abbiamo vissuto non saranno mai dimenticati, ma quello che posso fare è creare un futuro di pace per le nuove generazioni. Per questo io sono disposto a tutto, anche se volesse dire morire, lo farei col sorriso.



    I miei sogni utopistici potevano non essere molto condivisibili in un mondo come quello in cui vivevamo, ma il punto era proprio quello, volevo che le mie gesta dimostrassero che si può sperare in qualcosa di diverso, che non deve essere una battaglia per la sopravvivenza, che non è il forte che si deve sempre imporre sul debole.
    Ascoltai attentamente le parole del gigante mentre questo sigillava l'ingombrante corpo di Obo nel suo mantello.

    La vendetta è forse il tuo primum movens, Ru Wai, ma non è tutto per te. So che quello che dico ti può sembrare assurdo, non ci conosciamo nemmeno e pretendo di parlare come se fossimo amici da anni, ti prego di perdonarmi per questo. So che non ho diritto di parlare di questo, ma qualcosa di te penso di averlo capito: tu non sei cattivo. Agisci per vendetta, per guadagno, ma anche per amore. Se fosse solo l'odio a guidare il tuo cuore il tuo unico obiettivo sarebbe stato quello di eliminare colui che aveva ridotto Tendora nelle condizioni in cui l'ho trovata, ma non sei limitato a questo, non è vero? Ti semi messo in gioco in prima persona per curarla, per darle di nuovo una vita decente, una vita che ho ben capito che vorrai trascorrere al suo fianco. Non sei accademico, è certo, ma non è forse anche la tua terra questa? Pensi che se Cantha dovesse invadere di nuovo lambirebbe solo i territori accademici? Il loro obiettivo non è l'accademia, ma il continente, questa è una guerra che riguarda tutti noi. La mia squadra non sarà identificata come accademica o meno, non è questo l'obiettivo, non ci saranno rancori tra di noi, non finché io avrò vita. Uniti per un solo scopo, sotto una sola bandiera, il passato dietro alle spalle, per noi solo la speranza di un futuro migliore.


    Avrei lasciato che Ru Wai si dedicasse alle sua attività nella forgia, dal canto mio mi sarei occupato di curare Janki, Tendora e Kotei, e di riprendere io stesso un po' di energie, tuttavia prima avevo un'ultima cosa da dire, una domanda da fare.

    Ru Wai... pensa al tuo percorso, a quello che ti ha condotto fino qui. Se un domani dall'amore che provi per Tendora dovesse nascere un figlio, vorresti che ripercorresse i tuoi passi? Vorresti che fosse questo il mondo in cui deve crescere?


    La mia giovane età non doveva essere intesa come una mancanza di saggezza o lungimiranza, non era il puro istinto a muovermi ma una decisa determinazione e speranza per un futuro migliore. La mia decisione l'avevo già presa, stava al colosso di Ame adesso.

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    Alleanza


    Post undicesimo




    Comprendo il tuo punto di vista, ma non lo posso condividere. Un giorno sarò abbastanza forte da potermi permettere di non aver timore della vendetta di un avversario sconfitto.


    Se si dimostra clemenza allora non ci sarà bisogno di vendetta, un pensiero a dir poco stupido visto il mondo in cui viviamo, ma vale la pena credere in qualcosa, no? Altrimenti cosa si vive a fare? Lottare per la creazione di un mondo migliore era il motivo che mi spingeva ad andare avanti e non sarebbe stata la triste realtà a fermarmi.

    La foglia è oramai sguarnita del clan delle quattro zanne da molto tempo devo dire, non ci sono tra loro, almeno al momento, ninja che si sono dimostrati abbastanza validi. Sì, oggi è la prima volta che ci incontriamo, devo dire che è strano ma quello che dici ha un senso, RU Wai... Ehy, ma che fai?


    Chiesi sorpreso quando il gigante sollevò, senza problemi tra l'altro, il corpo della iena e se lo caricò in spalla, ma non mi opposi ai suoi modi, lasciarlo marcire nella polvere non era di certo più clemente.

    Il gruppo, la maggior parte del quale era abbastanza mal ridotta, soprattutto io, si era infine riunito e procedeva a passo lento verso la locanda dalla quale era partito.
    Presi fiato profondamente, più per darmi coraggio che per l'effettiva necessità di aria, stavo per rendere noto al ninja un segreto estremamente importante, ma alla fine la mia filosofia era proprio quello, no? Dimostrare che la fiducia viene ripagata.

    Non solo Kiri è stata attaccata e distrutta da Cantha, Ru Wai. Anche la foglia è stata assaltata, il suo popolo messo in ginocchio ed il suo animo spezzato. Durante la notte della Luna Rossa l'oni non portò via solo le nostre speranze, ma anche qualcuno. Me.... Sono stato a lungo sull'isola di giada, torturato, ucciso e riportato in vita, tutto questo per il peculiare legame che avevo col Gobi. Sì, ero io il suo vecchio portatore, per questo voglio riprenderlo dalle grinfie di Ame, ma questa è un'altra storia. Durante la permanenza lì il mio corpo e la mia mente sono stati più volte spezzati, tanto che mi rendo conto di avere ancora dei vuoti sul mio passato che non sono riuscito a colmare, tuttavia non sono riusciti a rompermi del tutto. Dal mio punto più basso sono rinato, fuggito per tornare sul continente grazie ad un prezioso ed inaspettato aiuto, ed ho portato con me una preziosa bussola che ci potrà permettere di accedere all'isola di Giada. Ma il loro impero è forte, vanta di un esercito sconfinato ed il loro leader fa paura, ma paura davvero Ru Wai, non saprei davvero come spiegartelo meglio. Il mio obiettivo è di unire quindi tutte le forze del continente per fronteggiare il suo impero prima che questo attacchi di nuovo, prima che ci distrugga. Sto cercando quindi dei rappresentanti da ogni fazione per formare una squadra di ninja incredibili, capaci di capitanare l'assalto e di tagliare la testa al mostro mentre i nostri eserciti tengono impegnato il corpo. Questo è il mio obiettivo, Ru Wai, e penso che tu possa far parte di questa squadra. Cosa ne pensi?

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    Il crepuscolo


    Post diciottesimo - Un nuovo giorno




    La corsa fu breve, ma infinita, il pensiero di uccidere un nemico sconfitto faceva pesare ogni passo come un vero e proprio macigno, ma dovevo farlo; dovevo salvare i miei compagni, vecchi e nuovi.
    Il punto indicato da Etsuko era quello giusto, la lama, dopo un'iniziale resistenza, penetrò la spessa corazza del ragno, raggiungendo i suoi punti vulnerabili e sancendo così la sua ineluttabile fine.
    Mentre le sue urla dilaniavano il cielo,raggi di luci cominciarono a sgorgare dalla ferita che avevo provocato sul suo ventre. Fui pervaso dalla luce calda ed accecante, il potere di Hi che il mostro aveva rubato in tutti questi anni veniva liberato e si disperdeva in tutto l'ambiente cancellando la presenza dell'abominio. Il mondo veniva pervaso dalla luce e cambiava il suo aspetto, tornando la valle che era nata per essere, baciata dal sole e dal suo tepore.

    Quando la luce svanì, e potei finalmente riaprire gli occhi, fino al quel momento serrati per il bagliore, davanti a me non era rimasto niente se non la strana corazza argentea del mostro, una lapide anonima in una valle deserta, provavo compassione per quell'essere, infondo.
    Lasciai l'elsa della zambato, si era fatta enormemente pesante dopo il duro scontro che avevo affrontato, mentre cercavo di regolarizzare il respiro ed il battito cardiaco. Mi voltai vero i miei compagni, entrambi erano riversi sul corpo del giorno, dalle mani di Etsuko veniva rilasciato il chakra curativo, anche io ero medico, pertanto riconoscere quella tecnica non era stato difficoltoso; forse avrei potuto aiutarlo, ma quella non era la mia sfida, inoltre mi fidavo di lui, si era dimostrato un alleato prezioso in quella difficile avventura.
    Mi avvicinai a lui, senza parlare, non volevo distrarlo, e lentamente gli posi una mano sulla spalla; un simbolo della mia fiducia, niente di più, sapevo che ce l'avrebbe fatta.

    Gli immani sforzi del ragazzo della nebbia diedero il loro risultato, ma lo lasciarono privo di energie, tanto che perse conoscenza. La gioia di Okami ed Hi era incommensurabile, i due lupi ulularono a lungo alla luna, che splendente illuminava l'altresì silenziosa valle di una candida luce. Mi introdussi nuovamente al giorno e con lui stipulai lo stesso patto che avevo preso con Okami e Jaro, evocando la grande pergamena degli spiriti lupo, in questo modo potei lasciare che entrambi si teletrasportassero in quel luogo, il branco era impaziente oramai.

    Sollevai quindi delicatamente il ragazzo, stava bene, era solo stanco, menomale. Lentamente lo posai sulla mia spalla destra, lo avrei trasportato fuori da quella valle in cui lui mi aveva aiutato ad accedere, mi pareva il minimo.

    Ero andato in missione per ritrovare un amico, ma alla fine ne avevo trovati due.
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