Votes taken by leopolis

  1. .
    Mah, io riprenderei pure il mio PG, ma
    1) Siamo pochi, motivo per cui ci sarebbe poco con chi giocare (non vedo Febh, Max, Diogene, Hidan);
    2) Mi sa tanto di agonia prima della morte completa e finale.

    3) Comunque se Hidan me la da, posto sicuro.
  2. .
    BENVENUTO
  3. .

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    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»



    Ore 18.00 del primo giorno
    Il messaggio sarebbe arrivato ai diretti interessati come un fulmine a ciel sereno. Non importava cosa i scelti per la missione stessero facendo, quali erano i loro compiti e quali programmi avevano per quella giornata. Sarebbero stati trovati ovunque fossero per quel che per l'Accademia era una missione di massima urgenza e che richiedeva notevoli capacità diplomatiche, una certa velocità nel gestire l'intera questione e delle ottime doti ninja. Il messaggero in persona, - una persona di una certa rilevanza, si diceva, - avrebbe loro fornito solo informazioni basilari di cui avevano bisogno: dei banditi avevano occupato una banca a Kusa e si necessitava di un gruppo ninja con delle certe capacità per liberare la banca e salvare il tesoro del villaggio. Nessun dettaglio sui ninja che avevano occupato l'edifico, - comprese le loro caratteristiche o il numero, - sarebbe giunto alle orecchie dei diretti interessati. Il messaggero si sarebbe limitato a dire che il perimetro della banca era stato occupato dalle forze dell'ordine del posto, che però richiedevano l'intervento accademico per non rischiare la vita degli ostaggi. Ai ninja sarebbe stata comunicata anche la richiesta dei terroristi: una chiave che porta al sotterraneo della banca, nonché un piccolo report accademico su Kusa che riportava i dati generali del villaggio, come il numero di abitanti, le tradizioni folkloristiche, gli eventi e così via. Fornite quelle brevi e spezzettate informazioni il ninja-messaggero si sarebbe dileguato augurando un "Buona Fortuna" ai ninja.
    Si trattava di una questione che bisognava trattare con le pinze, dunque, e veniva richiesto un certo sangue freddo, nonché la capacità di risolvere quella delicatissima questione senza creare un enorme casino diplomatico per via della morte degli ostaggi o della scomparsa del tesoro. La richiesta non era per nulla semplice, nonostante il livello "C" della missione: liberazione della principale banca di Kusa e la protezione del tesoro che era custodito nei suoi sotterranei. Niente di troppo complesso, forse... La richiesta ai diretti interessati non presentava niente di particolare, se non l'ordine di partire subito per raggiungere il villaggio di Kusa in fretta e furia, dove si sarebbero riuniti con gli altri compagni di missione e avrebbero potuto rendersi conto della gravità di quell'atto in prima persona. Da quella semplice richiesta d'urgenza i ninja interessati avrebbero potuto capire che si tratta di una questione di massima priorità e importanza. In poche parole dovevano lasciar perdere tutto ciò che stavano facendo e mettersi in marcia.
    I membri del gruppo furono scelti con una certa attenzione. A guidare il team fu scelto Daishin Iga, un chunin con una certa esperienza alle spalle, nonché con le capacità giuste per evitare lo spargimento di sangue tra gli innocenti. A seguirlo vi era uno spadaccino di Kiri, un genin le cui abilità sarebbero state molto utili qualora la via diplomatica non avresse portato i frutti sperati. Questi sarebbe stato affiancato da un altro esperto genin kiriano, guardiano dei cancelli di Kiri nonché jinchuriiki. A completare il quartetto vi era una genin di Oto, una certa Hebiko.

    Ore 14.00 del terzo giorno
    I 4 non avrebbero fatto alcuna fatica a raggiungere Kusa, né a trovare la sua banca centrale in quanto si trattava di un edificio molto vistoso al centro del grande villaggio.



    Proprio lì, nei pressi della banca, avrebbero avuto il modo di conoscersi e parlare con il Capo Ispettore della Polizia di Kusa, un uomo che ne ha vissute tante e le cui avventure si sono riflesse sui suoi occhi stanchi e sui suoi, - ormai argentei, - capelli. Inoltre il gruppo avrebbe potuto ammirare l'edificio della banca stessa, che si sviluppava in lunghezza per un totale di circa 80 metri. Ad accoglierli sul posto sarebbe stato lo stesso Capo Ispettore.


    «Benvenuti!» – Avrebbe esordito egli. - «Te, caffè o succo di frutta?.. Oh, no... magari non perdiamoci in parole vuote... hehe» – avrebbe esclamato il signore che, a occhio e croce, doveva avere una settantina di anni. - «Sono il Capo Ispettore Ryuuhei Midou, incaricato dai vertici di Kusa di seguire... hmm... questo caso. Lieto di fare la vostra conoscenza!» – disse quindi il signore guardando i 3 ninja e una kunoichi. - «Il caso, beh... è particolare... per così dire... » – l'uomo si schiarì la voce prendendo un bicchiere d'acqua da un tavolo posizionato sulla strada, non molto lontano dal cancello d'ingresso sul territorio della banca. - «Due giorni addietro, più o meno a questa ora del giorno, un gruppo non meglio identificato di persone ha occcupato la banca aggirando i suoi sistemi di sicurezza. Come lo abbiano fatto resta un segreto anche per me, che ne ho viste tante. Quei sistemi di sicurezza erano a prova di ninja!.. non li si poteva aggirare utilizzando il chakra! Le guardie ivi presenti. - 6 membri della Polizia di Kusa, - non hanno potuto reagire alla minaccia, in quanto non sono riusciti a scorgerla... Nessuno di loro è riuscito a fuggire e si crede che siano tra i prigionieri all'interno dell'edificio. Il fatto strano è che non vi è alcun testimone oculare di quell'attacco, nonostante questa sia una delle strade più affollate del villaggio. Come sia possibile... beh, non lo so.» – Il Capo Ispettore avrebbe quindi fatto una breve pausa, quasi come se stesse riflettendo sulle sue parole. Quindi avrebbe continuato. - «In ogni caso siamo stati fortunati, in quanto una delle donne che lavorava nell'edificio è riuscita a chiudere i cancelli del sotterraneo in tempo. Le porte verso il tesoro, così, sono rimaste bloccate e apribili solo con una particolare chiave in nostro possesso... ma, vedete, non sono così spesse e robuste come credevamo... e beh... con la giusta dose di esplosivo potrebbero essere buttate giù dai malfattori... e sarebbe una tragedia per tutto il Paese!.. A proposito dei malfattori... ho avuto il disonore di condurre la prima parte del dialogo con loro cercando di trovare una soluzione diplomatica. Posso dirvi che sono testardi e non vogliono cedere ad alcuna richiesta razionale. Tutt'altro: si ostinano a ripetere che vogliono la chiave per il sotterraneo. Poco fa, inoltre, hanno aggiunto un'altra richiesta: vogliono la chiave subito, altrimenti uccideranno un ostaggio ogni 2 ore. Dicono che abbiamo 60 ore di tempo prima che gli ostaggi... bhe... "finiscano". Inoltre minacciano di uccidere gli ostaggi anche se noi dovessimo solo entrare sul territorio della banca.» – Il signore avrebbe, a quel punto, fatto vedere ai 4 ninja il cancello e il muro che delineava il territorio di quell'edificio dal resto di Kusa. Con una semplice occhiata i ninja avrebbero capito che oltrepassare quel muro era facilissimo. Il problema è che, - come avrebbe confermato anche l'anziano signore, - tutta la zona era controllata direttamente dalla banca e che avvicinarsi a quell'edificio di nascosto non era per niente facile. Certo, con il calare delle ombre passare inosservati sarebbe stato decisamente più facile, ma... in primis non era da escludere che vi fosse un sensitivo tra i banditi; e in secondo luogo l'attesa avrebbe comportato la morte. - «Inoltre ci sconsigliano di attaccare l'edificio con le nostre forze, in quanto dicono che sia completamente... minato... e pieno di trappole... Ah!» – il vecchio uomo si battè sulla fronte con il palmo della mano. - «Mi sono dimenticato di dirvelo! Sebbene l'identità di questi soggetti mi resti nascosta, ho scoperto parlando con loro che sono dei mercenari ninja provenienti da Ame, Taki e Tani. Nulla in più, purtroppo. » – Quindi il signore, che si meritava di andare in pensione invece di fare ancora il suo lavoro, si sarebbe diretto con i ninja verso un tavolo posto vicino all'ingresso.
    Su richesta, il signor Ryuuhei Midou avrebbe fornito ai 4 una dettagliata planografia dell'edificio. Guardandola i shinobi accademici avrebbero visto che l'edificio era lungo circa 80 metri, largo circa 35 e alto circa 22. Sull'edificio vi era un ampio terrazzo con una rete metallica a delimitarlo. La mappa segnalava ben 2 porte sul tetto, che dovevano portare, tramite delle scale, al secondo piano della banca. Vi era una grande porte sul lato frontale dell'edificio, preceduta da una scalinata. Inoltre la mappa riportava una porta sul retro e una sul lato destro. A detta del signor Capo Ispettore, erano tutte delle porte riservate al personale bancario, ma anche quelle erano ben difese, esattamente come la grande porta centrale, motivo per cui egli escludeva che i banditi potessero entrare da lì...
    «Senza un traditore non ce l'avrebbero mai fatta...» – avrebbe detto sicuro il nonnetto.
    Le finestre, come avrebbero notato i 4, erano tutte integre e salve. Inoltre, se fossero entrati spaccando le finestre, li avrebbero certamente visti, cosa che non è successa. Dalla mappa il gruppo avrebbe riscontrato anche un altro prezioso dettaglio: la distanza di 15 metri tra l'edificio bancario e il muro che ne delimitava il territorio. Inoltre sul territorio bancario avrebbero visto 4 alberi, - uno a 5 metri da ogni angolo dell'edificio, - alti più o meno 22 metri e con delle foglie abbastanza grandi da poter concedere una zona d'ombra.
    Infine, la mappa avrebbe segnalato anche la presenza del famigerato sotterraneo e della porta che portava a esso. Quest'ultima si trovava sul primo piano, oltre il corridoio degli uffici, dopo una lunga scalinata. Quella porta si trovava nel cuore della banca, lontana dalle finestre e dall'atrio dove, - si supponeva, - i terroristi tenevano tutti gli ostaggi.
    «Se volete, uno di voi può andare lì a parlargli... camminando piano, con le mani alzate e bene in vista...» – avrebbe detto l'uomo indicando la strada verso la porta centrale. - «Io l'ho fatto, ma non avevano ancora dato il loro ultimatum. E fossi in voi starei attento: sono diventati piuttosto aggressivi al rifiuto delle autorità di dar loro quella benedetta chiave.» – A quel punto l'uomo avrebbe finito la sua fase di briefing, concludendo solo con un secco:
    «Il perimentro è sorvegliato da 20 agenti della Polizia di Kusa in tutta tenuta e da 40 agenti in borghese. Se non dovreste riuscire a infiltrarvi nell'edificio e calmare le acque il prima possibile, dovrò dare il via all'assalto e rischiare le vite degli ostaggi per salvare il tesoro. Avete domande?» - A quel punto la decisione spettava ai 4 ninja: fare delle domande e ricevere delle risposte non avrebbe richiesto molto tempo. D'altro canto, però, le lancette dell'orologio scorrevano veloci e se i terroristi non scherzavano, alle 16,00 ci sarebbe stata la prima vittima.
  4. .

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    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Certo, non avrebbe mai interrotto quel matrimonio dicendo cazzate su cazzate, dando aria e vita alle prime cose che gli venivano alla mente. Ma hey... non era un membro dei Kurotenpi come un altro, no? E poi era già stato fortunato che non gli avevano tagliato la testa con un unico solo gesto alla battuta del riccio. Fu a quella che pensò nel mentre lo trascinavano, legato dal capo ai piedi, per il corridoio. Si ricordò prima del culo nudo, - tanto gli piaceva, - che di tutto ciò che era successo dopo. Certo, guardarsi intorno con i due tizi che lo trasportavano incatenato lo aiutava moltissimo. Anche perché non si ricordava minimamente di chi fossero, come ci era finito li dentro e riempiva il buco d'oscurità pieno di Nulla più totale con la sua fervida immaginazione basata principalmente sui cuori strappati, viscere buttate per terra e occhi tirati fuori dalle orbite. Ugn... Fece una smorfia di disgusto ricordandosi che, beh, prima o poi avrebbe dovuto mangiare. Qualcuno. Non qualcosa. Altrimenti Somujo glie l'avrebbe fatta pagare cara. - "Con questo Dio è la volta buona che diventi ateo..." - pensò il giovane travestito da vecchio strisciando con le gambe sul suolo, o forse sul ghiaccio di quelle grotte. Non gli importava molto, in effetti, della materia su cui veniva trascinato. Era più preoccupato di essere trascinato. In un posto che non conosceva. Da gente che non conosceva. Per giunta per le ascelle. - «Potreste... khem... essere più delicati?» – Chiese preoccupato del fatto che gli iniziavano a far male le ascelle. Per un attimo pensò di mordere qualcuno dei due, in modo da assagiarne il caldo sangue. Pensò bene, però, di rigettare quell'idea visto che lui era incatenato e senza armi (ma Minoru era sempre senz'armi) e loro erano armati fino ai denti. Per giunta sembrava che quelle strane manette servivano per negargli, completamente, l'accesso al chakra. Non era una bella cosa, dopottutto. E poi, perché mettere le manette a un vecchio?.. - "Avrebbero potuto anche lasciarmi libero, neh!" - Pensò osservando l'armatura del tizio che gli camminava vicino. Un Jonin del Gelo, la cui armatura era fatta dello stesso materiale delle manette. Non gli servì molto per collegare le due cose: spezzare le manette non sarebbe stato affatto facile. Come non sarebbe stato facile semplicemente... sparire. Le manette, difatti, esercitavano su di lui una stranza interferenza, quasi come se emanassero delle onde che, in contempo, servivano per non farlo smuovere dal posto. Era chiaro che ci aveva pensato Teisan-Ji.... Teijan-Ji, insomma, quella ragazzina. A lei aveva detto di poter portarsi via il principe. Prima che Minoru ben pensasse di rivelare a tutti che era lei la cattiva, tradendola, beccandosi un colpo in piena fronte e le manette che gli bloccavano il chakra e il teletrasporto. - "Però... era veloce..." - fu l'unica cosa che pensò. Anche se ritenne, seppur imprigionato in quella maniera, di non aver sbagliato. Alla fine dei conti non possedeva molte informazioni a proposito della festa (colpa dei Kurotenpi!), e non poteva sapere molte cose. Così pensò che non l'avrebbero preso sul serio, specialmente dopo la parte del culo nudo e del riccio, ma la gente del posto sembrava possedere un ottimo sarcasmo.
    Un sarcasmo gelido.
    D'istinto portò la mano a toccarsi il livido sulla tempia. Il colpo era stato forte... tanto forte da averlo messo K.O. in un attimo. E chi poteva mai dire che una ragazzina possedesse tanta forza? Certo era che non si aspettava un aggressione mentre aveva le spalle girate verso le guardie. E mentre parlava. Il prete, del resto, non aveva detto che se qualcuno aveva qualcosa di contrario al matrimonio doveva dirlo?
    "Maledetti sacerdoti... sempre a raccontare cazzate..." - pensò più incazzato con sé stesso per aver pensato che salendo sul palco e dicendo qualche parolina avrebbe avuto vita facile e immunità... diplomatica. Niente del genere. La gente del Gelo non prestava alcuna attenzione alle cose sacre della vita...
    Tipo le barzellette.
    O tentativi maldestri d'interrompere un matrimonio non con le armi, ma con la parola.
    Tentativi andate a cercare belle donne nei bar più squalli di Oto, ma era quello era un altro particolare.
    E i sacerdoti erano un disastro. Prima dicevano di parlare e poi, quando colui che parlava veniva menato, tacevano.
    "Dovrò sacrificare qualche ryo alla sua chiesa dopo tutto questo..."

    «Deli...khem... delirante?» – Chiese il vecchio con la voce rauca, quasi come se gli anni di studi scientifici gli avessero dato alla testa e alle corde vocali insieme. - «Ma se vi ho... khem... detto la verità!» – urlò quasi spazientito. - «Ma allora siete... khem... tutti sotto di lei... khem... ritardati e comprati!» – sottolineò la parola "lei", ovviamente riferendosi alla sorellina. - «GOMBLODDOH!» – urlò. Insomma, un passo disperato il suo, ma anche loro non scherzavano. E poi che giustizia era quella? Quasi-quasi volle chiedere un avvocato, solo che si ricordò di non averlo e allora tacque preferendo essere gettato nella sua camera di ghiaccio. Avevano dei nemici in casa, - oltre a lui, s'intende, - e non lo sapevano nemmeno. Chi li poteva aiutare, se non lui stesso?.. Alla fine dei conti quella ragazzina avrebbe forse interrotto il matrimonio, ma lui non avrebbe avuto alcun bonus. Niente riconoscenza, niente soldi e niente arma uber-potente dei Kurotenpi. Facendosi due conti gli conveniva provare a salvare il matrimonio e provare a distruggerlo al contempo.
    Sbadigliò.
    «Ma non ho... khem... non ho fatto niente... khem...» – guardò i chunin che lo portavano. - «Ho cercato... khem... di avvisarvi... tra le righe! Stupidi! ...khem-khem... Lo capite che se non la fermate.... se non khem... moriremo.... khem... alcol... » – Non era vero ovviamente: parlare era l'unica cosa che poteva fare circondato dalle guardie. Tuttavia era vero quello che diceva: non aveva fatto niente, se non parlare, dopo che il sacerdote aveva detto di parlare. Certo, aveva detto qualche cazzata (anche più di qualche cazzata), ma alla fine...
    Non si accorse nemmeno che finalmente arrivarono alla sua cella. Lo sbatterono dentro con un unico violento gesto... dopo che gli dissero di avergli sequestrato le armi. - «Eh?» – chiese. - «Quali armi?» – Egli stesso rimase abbastanza sorpreso di quell'affermazione. Tanto da non rispondere subito, ma di capire soltanto dopo che quelle armi gli furono... "aggiunte dopo" da Tensai-ji in persona per così dire. - «Lei si è ... khem.... khem... servita di me!» – disse, senza essere sentito da nessuno, ovviamente. Attraverso la lastra di ghiaccio cercò di vedere il suo armamento, senza riconoscere niente di tutto quello che poteva essere sul tavolo, ovviamente. Non poteva impugnare spade, kunai, archi, balestre, lance o qualsiasi altra cosa che non fossero spiedi, bombe e tonici. E loro gli stavano dicendo che quelle erano le sue armi? - «Giovani imbecilli...» – ripeté sottovoce. -
    "Devo trovarmi sotto al villaggio," - pensò Minoru toccandosi il livido sulla tempia. Era un grande problema, considerando che aveva delle manette ai polsi e alle gambe (imprigionare così un vecchio!) che gli bloccavano la possibilità di teletrasporto e di utilizzo del chakra. Non gli rimase quindi che ascoltare i rumori e i suoni del resto della prigione. Con la vista vide altre armi oltre alle "sue" armi. Ma ovviamente non avendo alcun arma non sapeva quali fossero le "sue" armi e quali, invece, fossero le armi "altrui". Ma poco importava, perché tanto non le avrebbe prese comunque. Notato quel particolare andò a mettersi per niente comodo al centro della cella, seduto, guardandosi quegli strani aggeggi che portava alle gambe e alle mani. Erano delle manette, e fin qui, pur con il suo cervello limitato, ci era arrivato. Osservandoli meglio, però, [Percezione 9] vide un altro materiale sull'interno delle manette. Uno specchio nero, o qualcosa di simile, che probabilmente serviva per bloccargli il chakra.
    In realtà aveva sentito parlare di un materiale che, se posizionato vicino a una fonte di chakra, inibiva la stessa completamente. Era una specie di materiale anti-chakra. Voci lontane, scoperte lontanissime, al pari di leggende. Eppure guardando quel sottile strato di materiale nerastro, non poteva non pensare al fatto che fosse proprio quella la causa principale del blocco al suo chakra. Poiché, pur sentendolo, non riusciva a muoverlo come voleva. Questo significa che, forse, era quel materiale a esercitare la sua strana influenza sul chakra di Minoru e, probabilmente, avrebbe esercitato la sua interferenza anche se si fosse trovato qualcun altro nei paraggi... sul chakra di terzi. Non ne era sicurissimo e pensò che se fosse stata davvero quella la causa delle interferenze, gli ingegneri del Gelo l'avrebbero nascosta più giù, magari all'interno delle manette, perché nessuno potesse toccarla. Sembrava, poi, che quel strano specchio potesse rompersi. Non ne era certo, ma guardandolo più attentamente poteva sicuramente scoprire che non era fatto della sostanza del resto delle manette. Pensò quindi che le manette erano fatte, principalmente, di due sezioni. La prima sezione, nonché l'ossatura delle manette, era composta da quel solido materiale che componeva anche l'armatura del Jonin principale del Gelo. Un materiale che non poteva rompere, che era pensato principalmente per resistere agli attacchi fisici, come affondi e fendenti di spade. Ma che non poteva bloccare il chakra, in quanto era utilizzato per le armature. La sua caratteristica principale, quindi, era la resistenza. Era logico, del resto, che non lo avrebbero mai usato per fare l'armatura del Jonin se avesse agito sul suo tantien. D'altro canto, il secondo materiale utilizzato per fare le manette era proprio quel strano materiale oscuro. La sua aggiunta non poteva spiegarsi altrimenti che per bloccare il chakra. Questo poiché se le manette avevano come scopo limitare i movimenti delle braccia e delle gambe, non dovevano avere altre caratteristiche a parte la resistenza ed essere fatte solo di un materiale. Perché si sapeva che i legami che tenevano insieme un materiale univoco erano decisamente più forti dei materiali composti da più parti, anche se non sempre. L'unica domanda che aveva era il perché quella lastra non era stata... protetta?
    Guardò bene lo specchio. Era sottile, tanto che non lo avrebbe visto facilmente se non avesse avuto un occhio molto aguzzo. Di colpò provo a piegare le mani abbastanza perché l'indice e il pollice di ambedue le mani venissero a contatto con quel strano materiale [Manualità]. A tatto era liscio, e freddo, come il vetro. Ma era davvero... il vetro. O per lo meno sembrava il vetro. Le mani, inoltre, non lo aiutavano a venire a contatto completamente con quel materiale. Tutt'altro: faticava persino a toccarlo. Le manette erano davvero strette. I polsi si muovevano a malapena. Pensare di distruggere quelle manette con un dito, anche sbattendolo forte, era impossibile. Doveva pensare a qualcosa altro: del resto, rompendo il materiale, o staccandolo (e allontanandolo da sé), avrebbe potuto avere l'accesso al suo chakra. E non aveva molto tempo, considerando che doveva agire con tempestività e velocità, se voleva davvero NON salvare il salvabile di quel matrimonio conducendolo verso la sua naturale conclusione.
    1)Innanzitutto pensò alla cosa meno facile che avrebbe potuto fare avvicinando i polpastrelli delle dita al secondo materiale nero di cui erano fatte le manette. Con il dito cercò di premere con la superficie delle manette. Premette con tutta la sua forza [500] sulla superficie nera. In questo modo avrebbe potuto capire se vi era qualcosa sotto o se quel materiale continuava anche all'interno delle manette. Avrebbe battuto un paio di volte le dita sullo specchio, in modo da sentire se vi era, o no, del vuoto sotto. Era probabile che non sentisse nulla, ma provare a rompere quel specchio cercando di premerci il più possibile in modo da romperli sotto la forza della pressione era una delle tante idee da provare. Non era detto che ci sarebbe riuscito; né che avrebbe fallito. Ma ci avrebbe messo tutta sua forza, per quanto possibile.
    2)Quindi avrebbe provato a spostare quello specchio. Del resto non era detto che quel materiale era ben fissato al resto delle manette e forse cercando di muoverlo verso uno dei lati avrebbe potuto sortire l'effetto desiderato. Così, pur con difficoltà, avrebbe cercato di venire a contatto con la lastra spingendola leggermente verso l'esterno con un solo dito. Non era detto che ci sarebbe riuscito, ma anche da quel secondo test avrebbe tratto alcune informazioni.
    Tutto ciò lo avrebbe fatto da seduto, cercando di non farsi vedere troppo dalle due guardie.
    3)Qualora non ci fosse riuscito, avrebbe provato a rompere la lastra di ghiaccio con un unico colpo diretto. Certo, aveva le mani e i piedi bloccati. Non poteva camminare, ma poteva piegare i gomiti , le ginocchia e muovere liberamente le braccia sull'asse verticale. Così si sarebbe messo con il sedere sul ghiaccio, le ginocchia piegate, le braccia alzate sopra la testa. Avrebbe ruotato i polsi in modo che quella lastra fosse rivolta all'ingiù. E quindi, con un unico veloce gesto avrebbe sbattuto, letteralmente, la lastra contro il suo ginocchio. Forse non tutto, ma almeno parzialmente il ginocchio sarebbe entrato nella superficie delle manette danneggiando la lastra tanto quanto necessario per interrompere la sua azione "negativa" sul chakra di Minoru. Se avesse visto una qualche frattura sulla lastra avrebbe continuato a sbatterla muovendo le braccia verso l'osso del suo ginocchio. La crepa si sarebbe sicuramente allungata in seguito ad altri colpi. Forse si sarebbe fatto male, ma non vi erano altri materiali resistenti e con degli spigoli o parti che avrebbe potuto raggiungere la superficie interna delle manette in quella stanza. Non gli restava, quindi, che picchiarsi da solo provocandosi qualche dolore per il bene dei Kurotenpi e degli organizzatori delle nozze.
    4)Se, infine, anche quello non avesse funzionato, Minoru avrebbe provato a sfondare quella lastra cercando di utilizzare tutto il suo chakra in un attimo solo. Forse non ci sarebbe riuscito, ma tentare non nuoceva, no? Quindi, pur conscio del fatto di essere incapace di muovere il chakra all'interno del suo corpo (ma forse valeva solo per le piccole quantità dello stesso), avrebbe provato a dirigerlo [70 Bassi] verso i propri polsi. Forse se quella materia avesse assorbito tutto quel chakra chakra, si sarebbe frantumata. Forse, se avesse dovuto resistere a un tale movimento di chakra, si sarebbe distrutta completamente. Avrebbe cercato comunque di rendere quella piastra il più fragile possibile. E se si fossero spezzate le manette sui polsi, avrebbe provato a distruggere anche la lastra ai piedi, in modo da liberarsene di entrambe. Se non avesse più il chakra necessario per farlo, lo avrebbe fatto con le sue mani, con dei precisi colpi fisici.
    5)Inoltre avrebbe provato a unire le dita nel sigillo per eseguire il rilascio, cercando così di scuotere il suo tantien dalle interferenze esterne.

    Se niente di tutto questo avesse funzionato, Minoru avrebbe continuato a cercare di spezzare quella sottile lastra rossastra con colpi fisici e movimenti di chakra, pur di non arrendersi all'evidenza di non poter fare nulla.

    Vitalità:
    Chakra: Chakra Ripristinato dopo il riposo

    Equip.: CartaBomba II x0/7
    Tonico di Recupero Medio x0
    Tonico di Ripristino Medio x0
    Tonico di Riprstino Minore x0

    Sigilli Rimasti:

    Attese:

    Slot Azione:
    I
    II
    III

    Slot Difesa:
    I ///
    II ///
    III ///

    Slot Tecnica:
    I
    II

    Slot Gratuito:
  5. .
    CITAZIONE

    Grado

    C

    Tipo

    Assassinio

    Trama

    Trama


    Un non meglio precisato gruppo di Ninja ha occupato una banca a Kusa, prendendo in ostaggio diverse persone. Dalle prime indagini è emerso che il gruppo di ninja è formato da mercenari provenienti da Ame e Tani, tuttavia l'identità dei ninja-terroristi resta ancora non meglio identificata. La polizia di Kusa ha isolato il perimetro della banca e tiene sotto controllo la situazione. La polizia di Kusa ha anche riportato le prime richieste dei malfattori: la chiave per accedere al sotterraneo della banca, dove vengono custoditi tutti tesori di Kusa e delle zone adiacenti. Kusa chiede quindi supporto all'Accademia per liberare gli ostaggi salvando il patrimonio finanziario del villaggio, in quanto qualora i banditi lo rubassero Kusa andrebbe incontro a una grave crisi economica che potrà dar vita ad altri conflitti interni al Paese. I ninja inviati dall'Accademia dovranno provare a liberare l'edificio dai terroristi, salvare gli ostaggi e non permettere agli avversari di accedere al sotterraneo della banca. In cambio Kusa promette un ingente ricommpensa in denaro ai ninja che si immoleranno per la causa.

    Specifiche

    -La quest è pensata per 3/4 partecipanti. Nel caso di 3 partecipanti si accettano solo genin, al massimo Energia Rossa. Nel caso di 3 partecipanti ci sarà un tempo-limite per postare di 7 giorni. Nel caso di 4 partecipanti è possibile la presenza solo di un chunin, massimo Energia Blu. Nel caso di 4 partecipanti ci sarà un tempo-limite per postare di 10 giorni.
    -La quest sarà da considerarsi conclusa positivamente se il team accademico libererà l'edificio e proteggerà il tesoro di Kusa.
    -La quest sarà da considerarsi negativamente conclusa se morirà almeno il 50% degli ostaggi, se i ninja non riusciranno a liberare la banca entro il tempo-limite fornito dai terrosti, oppure se i terroristi scapperanno con il tesoro.
    -Possibilità di ferite, menomazioni e morte.


    Le iscrizioni termineranno tra una settimana.
  6. .

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    Ovviamente i suoi tentativi andarono tutti quanti a vuoto, come avrebbe potuto prevedere. Il fatto era che non sapeva cosa fare: si trovava sul territorio nemico, in mezzo agli ospiti e alle guardie, e con vicino una bella fanciulla che sembrava essere la sorella del principino e che sembrava non voler a nessun costo partecipare con Minoru all'intera questione. I fatti erano due: il matrimonio si sarebbe svolto da lì a poco e se non avesse fermato il matrimonio avrebbe fallito la missione. Non che gli interessava molto della missione (probabilmente lo avrebbero ricordato come il più incapace dei Kurotenpi... e poi, a chi importava davvero tutto quello? Voleva solo far esplodere e farsi splodere...), ma in qualche modo pur doveva provarci a portarla a termine. E laddove non poteva permettersi di utilizzare le armi, che già di per sé scarseggiavano, doveva pur provare a inventarsi un qualcosa di completamente diverso. E cosa sapeva fare, se non blaterare cose a caso?.. Abbandonò la pista del principino poco dopo averla abbracciata: non avrebbe portato da nessuna parte se fosse rimasto lì a cercare di parlare con lo sposo. Le guardie lo avrebbero completamente immobilizzato prima che avesse potuto muovere un solo dito e il tutto... beh... lo avrebbero fatto comunque, forse. Se non avesse deciso di riattivare il suo portale tridimensionale prima... sempre che avesse funzionato e si sarebbe ritrovato nella sua stanza otese a fabbricare le bombe per quel tizio che sembrava un gorilla muscoloso, il Mikawa di nome Digone, Degone, Diogone... o qualcosa di quel genere. Insomma, non c'era tempo per pensarci: bisognava agire! Specialmente guardando come entrava la sposa. Avvicinarla sarebbe stato ultremodo impossibile, visto che anche lei era ben difesa... da un tipo che sembrava essere un gorilla. Anche volendole parlare avrebbe fatto fatica: la sala era troppo piena, e spessa, e ovunque c'era troppa gente. - "Porca troia... ma che hanno reclutato... 40 gorilla e un scimpanzè?" - pensò il dottore guardando il volto della ragazza. Forse gli sembrò, o forse no (chi lo poteva dire?), ma vide alcune lacrime scendere lungo la guancia della principessa (o di chi era, manco se lo ricordava...) il che lo turbò non poco. Forse non era felice di tutto quello che stava succedendo? Forse il matrimonio non si doveva fare proprio come sosteneva l'antico ordine dei Kurotenpi?.. Continuò a osservare il volto della principessa con un'espressione che aveva dello sconcertato per via di quella strana situazione creatasi. Il velo non lasciava intravedere molto (specialmente agli occhi di un vecchietto la cui faccia era piena di rughe e che cercava d'intravedere almeno qualcosa, come se stesse guardando all'abito della ragazza), ma l'espressione di tristezza sul volto era abbastanza evidente. - «Bel... khem... bel copricapo, bel copricapo...» – balbettò sotto voce. Il copricapo gli piaceva. Era un'opera d'arte (o qualcosa di molto vicino) e avrebbe voluto toglierglielo per conservarlo nella propria stanza. Ovviamente non lo fece, pur chiedendosi se qualcuno intorno a lui conosceva il motivo di cotante lacrime. Ormai non aveva tempo per chiedere cosa era successo e cosa sarebbe successo. - "Il futuro di queste terre è nelle mie... nella mia lingua... Comunque gli prenderei un attimino quelle gemme... Chissà quanto costano sul mercato nero" – In quegli istanti poté anche ammirare la splendida figura femminile, tra le migliori che aveva mai visto. Il seno non era un granché, ma i capelli e il volto sembravano belli. Il sedere così-così, poteva andare... per il Mikawa. Chissà se aveva una moglie quello lo o se si masturbava guardando gli allenamenti di Shinken-dono. Avrebbe dovuto chiederglielo, sempre se se ne fosse ricordato e se fosse sopravissuto a quell'avventura che avventura non era. - «Ora ho capito... khem-khem... perché quel disgraziato del principe... khem-khem... l'ha scelta. Per il suo... khem... culo?» – Niente ostacolò la strada della principessa verso l'altare e durante il suo lento cammino gli altri non poterono che osservarla messi in dispare. Il lungo abito in cui era vestita le donava una strana grazia e bellezza. E alla fine, quando la principessa attraversò tutta la sala e si posizionò dinnanzi al sacerdote, l'atmosfera si fece ancora più tesa. Non sembrava volarci una mosca e tutti gli sguardi, tutte le attenzioni erano indirizzati verso un unico punto del Tempio.

    Iniziò a parlecchiare il tizio di fede che blaterava qualcosa sull'onore, famiglie, avi, pilastri e tradizioni. Blaterò quanto necessario senza venire interrotto da nessuno. Poi disse qualcosa sul sakè che entrò in un orecchio di Minoru e uscì dall'altro (ascoltando soltanto la parola "saké" volle anche gridare di lasciarglielo a lui, quel sakè, che se lo sarebbe bevuto di buon grado). Per la prima bevve la principessa. In secondo luogo si precipitò a bere dalla tazzina il principe, che invece di bere bagnò le labbra e lasciò la tazzina. Un gesto che per il Sacerdote del posto sembrava sufficiente per continuare con quel genere di non-rituale. Alla fine dei conti si arrivò al momento che Minoru aspettava dall'inizio: si sarebbero dovuti pronunciare quelli contrari al matrimonio. - "Bene..." - pensò il "professore" avanzando verso le guardie. - «KHEM... KHEM...» – disse. - «Io... volevo... khem... aspettate...» – frugò nelle sue tasche per un attimo, come se stesse cercando qualcosa. - «...uhm... l'hanno rubato i ladri... khem... forse... quando... khem... mi hanno picchiato... khem» – Si calmò un attimo avvicinandosi alle guardie il più possibile e, anzi, mettendosi con la schiena rivolta verso di loro. Chi avrebbe mai potuto attaccare un vecchietto che dava le spalle a una ventina buona di guardie armate fino ai denti? - «Avevo... khem... dov'è?.. Comunque... avevo un documento... khemnnn...» – tossì... - «...ma non so dove sia finito. » – Finito di cercare per le sue tasche, si girò verso la platea di persone. - «Ha parlato... khem... la religione... khem, ora parlerà la scienza... khem... E... la scienza vuole dire che... khem... questo matrimonio è stato compromesso... khem... molti mesi fa. Sapete chi sono?» – Chiese, pur sapendo che nemmeno lui lo sapeva chi era. - «Venivo qua... da lontano... e mi hanno attaccato... e ho perso le prove... khem... Comunque...» – si fermò un attimo, come se volesse ricordarsi di quello che stava dicendo. - «Ah già... ma come lo sprecate l'alcol? Poi... che è sta cosa che... khem... la sposa piange?.. Suvvia. C'è una scia delle sue... khem... lacrime la...» – indicò la strada che la sposa aveva fatta dalla porta fino all'altare. - «...Sembra un funerale...» – continuò imperterrito. - «E' chiaro che lei...khem... non vuole... khem... sposarsi. Poi...» – il dottore alzò un dito, come a voler ricordarsi qualcosa. - «Ah già... khem... che è sta cosa... khem... lui non ha bevuto... khem... ha solo bagnato le labbra... khem... Se dovete sprecare il saké datelo a me piuttosto. E poi così non vale!.. Già da questo mi sa che nessuno dei due vuole quel matrimonio!» – esclamò il ragazzo. - «Poi... ah già... utilizzate le gemme mentre la gente muore di fame? Ma siete seri?» – domandò alzando una mano puntata sul vestito della ragazza. - «La fuori c'è gente che muore di fame, se non lo sapete! Ah, già... la prova...» – si schiarì la voce. - «Come sapete, venivo da lontano per vedere il matrimonio. Ma non solo. Ho le prove inconfondibili che questo matrimonio sia infelice, non desiderato né dai Kondo, né dai Kurogane. Portavo una lettera con me... ma... khem... l'ho persa... khem... forse ricordo qualcosa... khem... Ah già: Tu, khem... Kurogane di merda, khem... diavolo di Suna e servitore dell'Accademia, khem... non meriti proprio di unire tua figlio al mio nobile figlio. Che cazzo di nobile sei tu, khem... che non riesci nemmeno a organizzare un matrimonio come si deve. I demoni khem... cacano e i sunesi mangiano la loro cacca. Non riusciresti nemmeno a uccidere un riccio khem... con il tuo culo nudo. Non avrai mai dei cittadini del Gelo khem... ai tuoi ordini, brutto maiale. Non abbiamo paura della tua grande pancia, ìkhem... e c'hai la mamma puttana... khem... Tu, squattero di Suna, schiavo dei Kondo khem..., fottitore di capre dell'Accademia khem..., alcolizzato della peggior specie e ladro infame, khem... non ti unirai mai in matrimonio con noi... khem.... Quando lo prenderai in culo dall'Accademia... khem... ne riparleremo insieme con te... khem... il più grande idiota del mondo e sciocco del mondo... khem... e dell'abissi... khem... nipote dei demoni... khem... e una verruca sul nostro pisello. Questo dichiarano i Kondo... khem... brutto Kurogane. Non scenderemo a patti con te khem... ma prenderemo tua figlia, la metteremo in prigione... khem... e la violenteremo fino alla fine dei suoi giorni. Non puoi dare gli ordini nemmeno a un porco... khem.... brutto porco! Non sappiamo cosa hai in testa, ma supponiamo sia la merda... khem... Il Gelo vive! e tu baciaci il culo...khem... » – Finì il vecchietto apparentemente affannato. - «Questa lettera khem... mi è stata consegnata da un membro dei Kondo khem... in incognito una settimana fa khem..., al confine con il Paese del Suono khem..., dove mi trovavo per un convegno scientifico khem.... La lettera originale, khem... firmata, è nel mio laboratorio khem.... Dovevo consegnarla alla famiglia dei Kurogane prima khem..., ma, purtroppo, khem... la copia che ho fatto mi è stata rubata khem..., mentre l'originale è ancora nel mio laboratorio khem.... » – Il vecchietto si girò verso i guardini e il Sacerdote. - «Sono responsabile khem... del messaggio e delle mie parole khem... e posso mostrare la lettera originale khem..., se solo qualcuno di voi decidesse di accompagnarmi, khem...» – finì. - Per poi dire:
    «Ah, e comunque la sorella khem... di questo sposino sta tramando qualcosa khem... e vuole prendersi tutto il potere per sé khem... e non vuole il matrimonio khem... è chiaro che anche lei khem... non vuole khem... che il matrimonio si faccia khem... Quindi annullatelo khem...»
    Una volta detto tutto, proprio tutto, osservò i guardiani e cercò di ascoltare i rumori della platea. Sarebbe morto subito, prima torturato un po', oppure sarebbe riuscito ad andarsene e a portare con sé qualche alto membro di qualche clan?
    Tutto era da decidere.







    Vitalità: Chakra Ripristinato dopo il riposo
    Chakra: Chakra Ripristinato dopo il riposo

    Equip.: CartaBomba II x0/7
    Tonico di Recupero Medio x0
    Tonico di Ripristino Medio x0
    Tonico di Riprstino Minore x0

    Sigilli Rimasti:

    Attese:

    Slot Azione:
    I
    II
    III

    Slot Difesa:
    I ///
    II ///
    III ///

    Slot Tecnica:
    I
    II

    Slot Gratuito:
  7. .

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    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    «Questa città è una merda, te lo dico io,» – iniziò il ragazzo ascoltando che si dovevano recare nel Paese del Vento. - «Già il Paese del Vento tutto fa schifo, ma questo posto è una spazzatura. Un po' come Suna, forse un po' meglio. Già Suna è un buco e questo è un altro buco. Tu non t'immagini nemmeno come odio il Paese del Vento! Che poi che cazzo di Paese? Posso capire il Paese dell'acqua! L'acqua è bella, scorre. La Sabbia invece è sempre la stessa.» – In ogni caso, dopo aver fatto i suoi apprezzamenti sul villaggio in cui dovevano recarsi, Minoru avrebbe rimarcato il suo entusiamo per tutto quello, sottolineando che tutto quello era tutto quello che lui voleva. Specialmente quando aveva visto la cifra a 4 numerini e sperando che fosse una a 5, le rotelle saltarono fuori posto. - «Sùsù! Non fare quella facciona che sai fare, Shinken-dono! Tanto lo sai che ti voglio bene e lo sai che non ha la residenza a Oto, per ora! Però se me la dovessi prendere, mi costruirei un bordello! Sai che bello un bordello: alcol, fumo, ragazze... Quella sì che sarebbe una bella vita! Tu non lo pensi? E poi non sono costretto a rimanere qui. Posso andarmene quando voglio io. Tanto non mi conosci e poi... hey, ma non sai mica di cosa sono capace di fare!» – disse riferendosi al Sigilli di Teletrasporto remoto che aveva lasciato nella sua stanza. - «Tu mi sottovaluti, Shinken-tesoro!» – gli fece l'occhiolino. - «Comunque sì, ti sto chiedendo di venire con me e sono disposto a fare qualcosa per te, ma... khem... nei limiti della decenza. O della non decenza... hehe... Però la cifra è mia. Tutta mia. Il mio pagamento per il mio lavoro. Cocktail e donne: ci può essere qualcosa di migliore nella vita? » – Quando disse che non conosceva nessuno di loro, Minoru non si sorprese. Shinken era un combattente o qualcosa del genere, ma non era decisamente una spia. - «Chiedi al Mastino di Ame allora. Oppure a Diogene. Questi due sanno tutto. Il Mastino un po' di più, ma anche il Santo Mikawa non scheza, ehehe! Comunque, trova il tuo contatto a Suna, così vediamo di distruggere quel buco di un villaggio insieme a tutti questi troioni dentro. Alla fine dei conti, sta a sentirmi, ne guadagnerà pure Oto!» – Per quanto riguardava il partire in anticipo, Minoru non ebbe alcun problema a farlo. Era pronto a correre verso la meta, verso i suoi sogni, anche subito. Era quella l'occasione che aspettava; era quella l'occasione che voleva e non poteva attendere oltre. Così non appena Shinken sarebbe stato pronto per partire, lo sarebbe stato anche Minoru. E come sempre lo avrebbe fatto con molto entusiamo e tanta audacia: la sfida contro il Destino. Oppure un qualcosa di minore, ma vabbhe... - «E allora non tardiamo, Shinken-nonno!» – Per quanto riguardava il suo rifiuto di eliminare quegli uomini, Minoru si deluse un po'. Un assassino professionista come Shinken gli avrebbe certamente fatto bene durante la missione. Avrebbe potuto uccidere gli obiettivi senza destare i sospetti, senza sollevare un polverone, senza lasciare traccia. Per questo cercò di convincere Shinken a intervenire comunque, qualora questo fosse stato necessario. - «Vedi... socio... è che le mie tecniche sono limitate ai GRANDI BOOM e non credo siano adatte una missione... hem... silenziosa. Qui è promessa una bella cifra per la riuscita della missione: che ne dici se tu mi aiuti anche a uccidere quegli uomini e io ti pago? Tanto sei un assassino professionista, cazzo te ne frega? E poi, hey, se ti scoprono l'incidente diplomatico ci sarà comunque! Non lo sai? Tanto vale fare la cosa per bene, Shinken-socio, no?»

    Indipendentemente dalla risposta del socio d'affari, i due si sarebbero incamminati in quel che era, in tutto e per tutto, un'avventura completamente nuova. Una di quelle che vedeva Minoru estremamente agitato per portarla a buon termine e di cui avrebbe beneficiato anche Shinken. Non che non avesse di già molta esperienza nel campo delle missioni e affini, ma avrebbe potuto sicuramente testare le sue capacità. Durante il percorso fecero una deviazione durante il quale Minoru soffrì del freddo notturno quasi ghiacciandosi le palle e supplicando il suo compagno di missione di fare un po' una deviazione verso Paesi più caldi. Una deviazione che comunque non ci fu, ma al posto della quale venne un'assurda richiesta da parte di Shinken.
    «Quali armi?» – chiese. - «Il mio Dio mi vieta di usare le armi, non lo sai?» – In ogni caso, gli avrebbe dato ciò di cui il ragazzo aveva bisogno: i suoi tonici e bombe, niente più. Non aveva altro e prima di partire, gli avrebbe detto: - «Fermiamoci un attimo. Devo pregare.» – Detta così, in effetti, era simile a uno scherzo, ma per Minoru non lo era. Questi si sarebbe messo sulle ginocchia ovunque si fossero trovare e per un bel po' si sarebbe ritirato nella preghiera a Somujo. Solo dopo un po' di tempo si sarebbe alzato.
    «Mi fido di te, Shinken-Dio. E il volto da fanciullo...» – avrebbe unito le mani nel sigillo della Henge, trasformandosi in un fanciullo di 13 anni d'età. - «...eccotelo.» – Avrebbe detto con la voce da fanciullo. [RECITAZIONE] Era un fanciullo in tutto e per tutto uguale a un altro: soliti vestiti sporchi dal viaggio e un pochino bucati qua e la, una maglietta, anch'essa con la polvere sopra e delle vecchie scarpe. Quando chiesero all'ingresso, Kuro – che nome da idiota! - consegnò soltanto qualche spiego materializzato nell'istante stesso: non poteva mica usare i kunai e Shinkan-dono non lo sapeva ancora!

    In ogni caso non ci furono problemi con l'ingresso a Himotara e i due poterono entrarci senza alcun problema ulteriore attraversando un grande (e bello) portone di qualche metro d'altezza. Attraversandolo Minoru non poté fare a meno di notare come erano quasi da soli a quell'ora della notta ad attraversare l'ingresso. I controlli furono scarni e la coppia riuscì a portare nel villaggio quasi tutto il suo equipaggiamentro, tranne gli spiedi materializzati da Minoru che questi mise sul bancone. Ciononostante bastò giusto qualche rapida occhiata in giro per capire che la sicurezza interna al villaggio era comunque elevata. Entrambi videro i membri della polizia locale, 3 coppie da due, girovagare per le strade e controllarne la sicurezza. Solo dopo entrambi riuscirono ad arrivare alla locanda dallo stupido nome di "La Sabbia Dorata". - «Te l'ho detto... è un posto di merda...» – continuò la sua Minoru. - «Di merda proprio! Però la locanda è bellina!» – Ci era un bagno, due stanze e un oste strano con delle mani bagnate ("chissà che cazzo ci stava facendo con le mani sotto il bancone..."). Salutò i due con un'affermazione strana, mentre il bambino-genin pensò che sarebbero stato bello mangiarsi l'oste per colazione.
    «Io sono mattutino!» – disse la sua Minoru per poi indicare Shinken-sama. - «Lui è un dormiglione invece!» – Bastò un'occhiata in giro per vedere che la locanda era praticamente vuota. Come se non bastasse a scacciare il sonno da Minoru, che si sarebbe volentemente concesso una bella dormita prima di far esplodere Himotara, Shinken la iniziò con un lungo interrogatorio a cui l'uomo rispose abbastanza tranquillamente. Si fissò nella mente la posizione della Corte Suprema e capì che quello era il primo edificio che avrebbe dovuto mandare per l'aria. Per il discorso dei soldi, non si sorprese: i soldi facevano di tutto e aiutavano in tutto. - «Bene!» – esclamò, pensando forse che qualcuno di nascosto lo stava a sentire. - «Abbiamo un sacco di soldi con noi! Un sacco! Sacchissimo! Chi vuole aiutarci può trovarci oh yeah!» – In mancanza di voci o di persone che si sarebbero avvicinate a cercare dei soldi (e meno male che Minoru non aveva nemmeno un ryo con sé), il mercenario a servizio di Oto avrebbe continuato ad ascoltare la parlatina dell'oste. - «Ghetto, dice? Che ci abitano i sunesi?» – rise. - «In ogni caso, caro compare, possiamo andarci ora da quelle parti! Sicuramente troveremmo qualcuno disposto ad aiutarci, anche perché... non ho voglia di aspettare l'Apocalisse qui. » – "E poi devo trovarmi qualcuno da mangiare prima che compaia la Maledizione di Somujo..."
    «Senta, non è che può dirci anche... quali sono le zone meno affollate della città?»

    «Andiamo a Getto.»
    Usciti fuori dalla locanda, Minoru avrebbe vagato per le zone indicate al fine di uccidere, violentemente e velocemente, una delle persone solitarie che avrebbe incontrato, salvo poi portarla in un luogo in disparte, dedicarla a Somujo e beh... mangiarla. Non sapeva ancora se Shinken gli avesse aiutato in tutto questo o no, ma non aveva altra scelta: a ogni passo, in ogni frangente, sentiva l'imminente desiderio di mangiare la carne. Solo dopo, una volta finito quel suo fondamentale atto di sopravvivenza in uno dei posti solitari della città, si sarebbe avviato verso Getto, al fine di trovarci qualcuno e scoprire dove trovare tutti i membri della corte suprema. E ucciderli tutti.
    Prima, però, si sarebbe pulito il sangue dopo la mangiata.
  8. .

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    La carne della vecchia era buona, ma la sensazione di vendetta era ancora migliore. Mangiandola Minoru non poteva non pensarci di nuovo e di nuovo. Nel mentre i suoi denti affondavano nella carne e il sangue scorreva lento, egli non capiva. Perché tutto quello era successo? Per quale motivo le cose erano andate così? Inoltre nemmeno Densen sembrava essere di molto aiuto: non conosceva nemmeno il nome di quel tale Seinji Akuma. In tutto questo gli intrighi sembravano non finire, esattamente come i segreti. Fu a quello che pensò Minoru quando sentì di quel qualcuno, che poteva sicuramente rivelare di più su quel nome. Lì per lì fu proprio quella frase a tranquillizzaro un po': del resto, era proprio quello l'aggancio a cui sperava di arrivare. Era quello l'indizio da raggiungere: per il resto non doveva che muoversi portando via sé e Densen da quella stanza. Iniziava a voler bene a quel ragazzo. Forse perché era l'unico appiglio che lo divideva dallo scoprire di più su Seinji Akuma; forse perché Minoru in lui vedeva la sua unica sicurezza. Quella valvola necessaria per non vedere ogni cosa nella tonalità grigia, ma riuscire a intravedere anche una certa speranza oltre la nebbia. Fu un continuo ragionare e pensarci e ripensare in un vorticare infinito di idee. Seinji Akuma... Seinji Akuma... Seinji Akuma. Quel nome sembrava essere ovunque e da nessuno parte, quando il sangue della vecchia aveva formato una bella pozza sotto i piedi del ragazzo. Non ascoltò nemmeno la replica di Densen sul fatto che mangiasse per davvero gli esseri umani. Continuò semplicemente a sbranare la carne, le vene e gli organi interni lanciando il resto in giro per la stanza. - "E' questo il regalo per l'ospitalità..." - si disse fra sé e sé. - «Ti serve ancora un oggetto di studio?» – chiese alzando la testa verso l'amico. Negli interni della donna avrebbe potuto intravedere un bel po' di roba: tessuti, organi, ossa... Un bel studio anatomico era proprio lì, sul pavimento della stanza. Qualunque medico ne sarebbe stato felice, di poter migliorare le proprie conoscenze anatomiche grazie a una... casualità. Anche se, alla fine dei conti, dubitava che Densen non abbia già studiato a sufficienza l'anatomia degli esseri umani. La sua preparazione medica, però, non gli permise d'individuare subito il nocciolo della questione, quando 4 intrusi vennero nella stanza lanciandosi su di lui. - «Non era una trappola,» – bisbigliò Minoru. - «Probabilmente era in qualche modo collegata con gli altri...» – Il che significava che dopo quei 4 ce ne sarebbero venuti altri. E dopo gli altri, altri ancora. In quel posto si sarebbero presto ritrovati a un raduno della setta segreta di Somujo, con loro gli ospiti indesiderati e probabile cibo per gli altri.

    Il primo colpo venne scagliato contro il povero Densen, che riuscì a evitare la spada,c he però gli lasciò una riga rossa sulla guancia. Minoru apprezzò il suo movimento difensivo: fluido, preciso, mirato. Era ben preparato quel ragazzo, almeno sotto il punto di vista del taijtustu. Una schivata del genere, di certo, non era da tutti. Notò anche la mano sul pugnale: era pronto a scattare. Tutto in poco meno di un istante: la sua mano si mosse veloce all'insù, mentre il nemico aveva ancora la catana puntata in avanti. Riuscì a colpire il suo obiettivo, ma leggermente più in alto. E, pur mettendoci tutta la sua forza, non riuscì a staccare quella mano del tutto. La lacerò abbastanza perché un fiotto rosso spruzzasse dalla vena e la katana cadde con un sordo tonfo al terreno. - «Aaargh!» – Urlò il ferito non aspettandosi una simile reazione, nel mentre Minoru ghignava. Chi se lo sarebbe aspettato da Densen? Un ragazzo come un altro a prima vista, eppure con tanti scheletri nell'armadio! [MEDIA Al BRACCIO] Non felice Densen continuò il suo attacco con un rapido calcio. Il nemico, evidentemente provato per via del primo colpo, lo subì in pieno [MEDIO-LEGGERA ALL'ADDOME] e perse l'equilibrio cadendo all'indietro. Lì, però, si riprese e alla vista del potenziale colpo letale da parte di Densen usò la mano non colpita per estrarre velocemente un kunai intrapponendolo sulla traiettoria tra la propria giugulare e la lama di Densen. Le due lame si scontrarono tra di loro in un tonfo metallico, rimbalzando l'un l'altra. L'adepto, pur messo male, cadde subito a terra provato da quel primo approccio a un osso duro come lo era Densen. Quest'ultimo ci pensò bene ad arretrare. Quando si rivolse a Minoru, questi sorrise. - «Sì, ce l'ho...» – gli disse. Aveva sistemato un sigillo remoto in uno dei posti meno accessibili e più oscuri di Ame. E lo aveva adeguatamente mimetizzato. Gli sarebbe bastato trovarsi a poca distanza da Densen per portarlo via da quella stanza. - «Sei la mia unica ancora di salvezza. E voglio sapere chi è Seinji Akuma... » – gli disse, salvo poi rivolgersi agli altri adepti. - «Chi è Seinji Akuma?» – gli chiese guardandoli intriso di sangue della vecchia dai piedi al capo: aveva ovunque della macchie rosse. - «Sei noioso Benzan. Noioso. – gli rispose uno dei 4. - «Ti attendavamo, eppure... Il tuo Shinigami è morto.» – Con quelle parole il tizio scattò in avanti lasciando Minoru abbastanza interdotto. Cosa significava tutto quello? E perché il Dio della Morte era morto? Notò con un Kusari Gama, una lunga catena che avrebbe cercato d'immobilizzarlo: gli serviva vivo? - "Vogliono qualcosa da me..." - Pensò Minoru abbassandosi per evitare la catena, che gli passò giusto qualche centimetro sopra la testa. - "Lento..." - Pensò egli, perdendo in quell'attimo di distrazione il corpo del secondo adepto, con delle lunghe lame al posto delle mani. Delle lame che ora miravano a ferirlo il più possibile, forse perché in quel modo non sarebbe riuscito a combattere. In ogni caso non era un'opzione da considerare, quella. Un attimo, un solo sigillo gli bastò perché dal terreno si alzasse una cupola di roccia contro la quale impattarono entrambe le lame, nel mentre il ragazzo rimase nascosto al suo interno.

    CITAZIONE
    Casa di Roccia
    Villaggio: Specializzazione Esperto di Ninjutsu
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può alzare una barriera difensiva di terra intorno a sé stesso. La barriera avrà la forma di una cupola. La potenza difensiva della cupola è pari a 50, la durezza è pari 3; il raggio è pari a 3 metri. E' possibile mantenerla per un round.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]

    Potenza: 60 (50 + Impronta)

    Nascosto nell'ombra di quella cupola Minoru avrebbe atteso un po' per capire che non ci sarebbe stati altri attacchi: era una specie di suo bunker, quello. E oltrepassarlo non era per niente facile. In ogni caso decise di non andarsene da lì insieme al suo amico. Fece crollare le mura della cupola e si alzò per vedere la situazione: due adepti erano vicino a lui, uno ferito vicino alla porta, l'altro era ancora inerme. - «Siete dei bastardi...» – gli disse severo. - «E vi sterminerò tutti. Fino alla fine.» – In un attimo avrebbe attivato e lanciato tutte le sue carta-bombe [7 cartabombe del II liv.] in giro per la stanza, sparpagliandole ovunque [1° SA]. Tre secondi di tempo, entro i quali avrebbe composto 2 sigilli avvicinandosi il più possibile a Densen, entrando in poco nel raggio di 3 metri richiesti. Nel mentre dalla sua bocca sarebbe uscita molta, molta cenere.

    CITAZIONE
    Nuvola Esplosiva - Haisekishou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Capra (2)
    L'utilizzatore può emettere una nuvola di cenere e fumo solido dalla bocca, che andrà ad espandersi in una sfera avente raggio circa 3 metri. La Velocità dell'espansione sarà pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Quando l'utilizzatore interrompe il flusso di fumo, mordendo la nube, questa esploderà con potenza 30 nel raggio di 9 metri; può causare Ustione (Dnt Medio). L'utilizzatore non rientra nel raggio dell'esplosione.
    Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]

    Tecnica Rapida
    Potenza: 30+20+10
    Raggio: 13.5 metri

    Avrebbe morso la cenere e smaterializzatosi nello stesso istante, portando via con sé anche Densen. Un veloce spostamento spazio-temporale; l'asse nella manica che aveva. Quello che gli aveva dato Somujo in compenso alla vita di sua madre. E quella di suo padre, forse. I due sarebbero apparsi non molto lontano da quel luogo, sotto un vecchio ponte dimenticato, in vicinanza della discarica, dove quel sigillo remoto non poteva essere intravisto. Solo in lontananza avrebbero sentito un potentissimo boato, che avrebbe mandato in frantumi quella stanza e tutti quelli che c'erano dentro. - [POTENZA ESPLOSIONE: 410] – «Devi aiutarmi a scoprire di Seinji Akuma,» – avrebbe detto Minoru fuoriuscendo da sotto al ponte per guardare un lungo fiotto di fumo nero in lontananza. - «E a eliminare tutta la setta di Somujo. – Ora che ci pensava la setta non l'avrebbe fatta passare liscia. Da lì a poco sarebbe divenuto un nemico da uccidere, ma non poteva fare altrimenti: ora era pericoloso. Qualcuno che voleva uccidere gli stessi suoi confratelli. Un adepto di Somujo che voleva distruggerne il culto. Sbarazzarsi di quella maledizione.
    E far tornare in vita la madre.
    E il padre.
    E qualcosa gli diceva che Densen gli avrebbe aiutato in tutto ciò.



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    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Quando sentì la risposta del colosso pensò di avere dinnanzi due scimmie che aspettavano di vedere un chissà quale spettacolo pirotecnico, ma che erano rimaste insoddisfatte e ora avrebbero iniziate a lanciare la cacca tutt'intorno. Per questo durante la prima parte del monologo del Gigante Minoru rimase insoddisfatto anch'egli, per non essere riuscito a soddisfare i due clienti, se così li si poteva chiamare. Si offese al "ciarlatano", ma non più di tanto. Del resto, cosa poteva succedere? Al massimo non gli avrebbero dato i 5000 ryo che era venuto a cercare fino a lì. Poi aprì bocca. - «Un piatto pericoloso,» – disse. - «A giudicare da questo vostro fragile cancello. » – L'ultima frase era più una presa per il culo: perché chi diavolo avrebbe difeso un villaggio militare con della monnezza? Probabilmente la sua domanda-presa in giro non piacque al Colosso, che si alzò dalle mura per venire da Minoru. La sua ombra e la sua stazza lo impensierirono non poco. Era tutto muscoli e non sembrava felice. Non della vita, almeno. E quando si avvicinò Minoru pensò che ora avrebbe avuto il suo sacchetto con 5000 ryo, quando però il Colosso aprì bocca, la aprì anche Minoru non credendo a quello che stava sentendo. Cioè... gli aveva detto qualcuno, molto tempo fa, che gli uomini d'affari avevano un gergo differente da quello delle persone normali. Ma non avrebbe mai pensato che il loro gergo, o la lingua in codice, o quel che era, era così estremo. Cioè... 15000 ryo e due anni di prigione? Per aver fatto cosa? Aver mostrato le sue abilità? - "Mi sa che sta cercando di dirmi qualcos'altro..." - pensò il nukenin. - "Forse vuole che gli produca bombe per 15000 ryo prima di ottenere i miei 5000 ryo. Di fargliene, insomma, 3 volte di più rispetto al dovuto." - E sulla prigione? - "Mi sta chiedendo di lavorare per Oto per 2 anni? E il contratot da firmare?" - si chiese venendo sollevato dal suolo. Solo allora aprì bocca per rispondere, non capendo il motivo di quell'avvicinamento così:
    «Mi dispiace, ma sono costretto a rifiutare. Non ho 2 anni di tempo e non considero quella roba una proprietà storica e nemmeno...» – sottolineò questa parola in modo particolare, - «...artistica. Arte è tutt'altra cosa. L'Arte non crolla così. E poi, me l'ha chiesto Lei di distruggere quella cosa. Magari se ne era stancato e vuole chiedermi di costruirLe un cancello migliore?» – In ogni caso quel suo sguardo gli mise addosso molta pressione e l'ex-sunese deglutì visibilmente. Forse non era un gergo, quello, ed Egli non stava scherzando, ma era serio. Serio per davvero.
    «Chiedo che mi venga assegnato un avvocato,» – disse, tutto convinto. - «Non ho fatto niente d'illegale e sono soltanto un uomo d'affari. E poi non sono qui da 5 minuti, ma da circa 2 minuti e 30 secondi.» – Quando gli disse di guardare il ninja, guardò dove segnalato e distolse. Lo sguardo. - "Tutti i ninja sono soliti uccidere gente inutile come me, ma se sono ancora vivo..." - «Non intendo sprecare il mio materiale inutilmente. Se quel tipo vuole uccidermi... beh, che ci provi.» – Voce sicura, quella di un mercante. - «In compenso io posso provare a radere per terra tutto il villaggio e anche quelli vicini...» – Non sapeva chi fosse il tizio davanti. Si ricordava di come gli dissero di non giudicare nessuno in base alle loro dimensioni o alle loro vesti, ma era un'idea giusta... quella?
    Nel mentre ci rifletteva su, vide comparirsi vicino il tipo che doveva essere quello pericoloso, quello che voleva uccidere la gente inutile. Conosceva quel suo trucchetto e gli piaceva. [Percezione: sempre entro 1 metro e mezzo] E quando parlò, Misoru ebbe da ridire. - «Dovrei vivere perché sono un uomo d'affari in cerca di soldi,» – rispose. - «E per insegnarvi le leggi di trattamento degli ospiti. E per vendere la felicità e bombe alle persone.» – Poi ci pensò. Forse il tizio con la spada non usava il gergo dei mercanti e quindi le sue parole erano da prendere sul serio? Beh, quella era la sua possibilità... per fuggire da lì. Del resto, se le scimmie sulle mura volevano vedere un combattimento, Misoru glie lo avrebbe dato. Per un certo periodo di tempo. - «Ci sto,» – affermò sicuro. - «Andiamo a combattere.» – Eccola, la corsa verso la salvezza di Minoru Satou. - «Ma se vincerò io, mi darete i miei soldi e mi farete andare via. Andata?»



    Vitalità: 16 leggere
    Chakra: 57 bassi

    Equip.: CartaBomba II X2 kegate a 2 spiedi
    Tonico di Recupero Medio X3
    Spiedi X2 legate a 2 cartabombe II
    Filo di Nylon X2 legato a 2 spiedi

    Slot Azione:
    I
    II
    III

    Slot Difesa:
    I
    II
    III

    Slot Tecnica:
    I
    II

    Slot Gratuito:
  11. .
    Grazie, ma faccio il compleanno ad aprile.
  12. .
    Fenix, ha detto Diogene che non puoi partecipare.
  13. .

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»


    Apparso a 45 metri dalla sua posizione originale, sulla strada principale e lontano da persone che considerava essere suoi alleati e che poi si dimostrarono essere suoi nemici pronti a conficcargli un pugnale nella schiena, Seinji Akuma riprese fiato. Non avrebbe mai pensato di ritrovarsi contro un tal odio. D'accordo per l'Hozuki, che sembrava aver perso completamente il senno, - anche se egli agiva sempre più d'istinto che di ragione e per li si trattava della normalità, - ma gli altri due non riusciva proprio a spiegarseli. Era pronto ad affrontare i due spadaccini: distanziandoli il necessario avrebbe potuto controllarli, anche se uno dei due aveva già mostrato le sue grandi abilità di movimento riuscendo a sfuggire alla vista Seinji in un'occasione. Ryuu, invece, fu la goccia che fu traboccare il vaso. Il suo tradimento inspiegato e i suoi attacchi, inspiegati anch'essi, prima lasciarono Seinji di stucco. Poi gli fecero capire che in quel posto non vi era futuro per lui. Lui, che era appena stato nominato Mizukage; lui, che era già quasi morto una volta per salvarli; lui, che amava Kiri più di ogni altra cosa, che avrebbe voluto vedere il villaggio all'apice del suo splendore, rinnovandolo; lui, che sarebbe morto per proteggerli; lui, che quel copricapo se lo ero sognat davvero. E ora si ritrovava una reazione di quel genere. La maschera di puro odio dipintasi sul suo volto non scomparve: la avrebbero potuta vedere tutti. Non vi era più una strada indietro e la colpa era di tutti 3 e: Akira e Keiji che gli avevano dato una prima pugnalata, e Ryuu, il bravo ragazzo delle mura che aveva dato la decisiva pugnalata nella schiena al buon kiriano che un giorno era una parte di Seinji. La linea rossa fu passata anche quando nessuno dei presenti mosse un dito contro i 3 traditori, lasciando che questi si sbizzarissero contro il Kage kiriano. Nessuno gli aveva mai detto che essere passivi in situazioni critiche era il primo passo per diventare delle nullità totali? Una grande mancanza. Osservò con estremo disprezzo le tre copie di Ryuu che correvano verso la posizione di Seinij, seguite a ruota dagli altri due spadaccini.
    "Il giorno in cui sei diventato Mizukage, è anche il giorno della tua morte," - bisbigliò una voce nella sua testa. Seinji non rispose continuando a fissare i 3 con un'aria disprezzante, il copricapo ancora in testa, su di lui, dato che non era riuscito a toglierselo precedentemente.
    «Se è questa la volontà della Provvidenza...» - bisbigliò l'Akuma preparandosi alla difesa. La gamba era ancora semiparalizzata e indebolita; il busto anche. In quelle condizioni difendersi sarebbe stato difficile, anche se gli effetti dei colpi precedenti stavano scemando. Sentì anche le urla di un bambino in lontananza; gli parve famigliare e un attimo lo fece ritornare con i piedi per terra: quello che stavano facendo non gioiva a nessuno. Ma cosa poteva un solo uomo contro un odio così grande da parte quei 3? Il momento di lucidità mentale durò solo un istante; poi sparì.

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    «Venite!» - urlò contro ai tre.

    Il primo a farsi sotto fu Ryuu. Akira lo seguiva dietro. L'altro, invece, era ancora più dietro all'Hozuki. A distanza di diversi metri Seinji osservò come il guardiano della nebbia compose diversi sigilli sedendosi sullo squalo insieme a quelle che dovevano essere le sue copie. Dopo un paio di metri due dei tre Ryuu scesero rotolando per terra, mentre lo squalo proseguì con uno dei tre Ryuu sul dorso. Sebbene Seinji non poteva vedere la carta-bomba nascosta sotto alle vesti del clone, poté comunque sentirla: l'attivazione delle bombe interessavano anche l'udito e non solo la vista; in genere quelle armi erano percepibili tramite tutti i sensi. Conscio della bomba, Seinji evitò dapprima il colpo dello squalo, che gli mirava direttamente alla testa - [Slot Difesa 1 - Riflessi: 750 - Schivata] - spostandosi velocemente di lato di un metro distanziando in questo modo anche la coppia. Conscio del fatto che il clone sarebbe esploso da lì a poco e che era ancora a portata di tiro di qualsiasi bomba fosse (lui che era un Bombarolo lo sapeva meglio di chiunque altri), Seinji eseguì un altro rapido balzo all'indietro in diagonale (6 metri), portandosi a 7 metri dalla bomba e incrociando le braccia a livello del capo per prevenire ulteriori danni allo stesso nel caso in cui il raggio d'azione della bomba fosse stato maggiore del previsto. Durante lo spostamento non perse mai di vista il Ryuu originario e il suo clone. [Slot Difesa 2 - Riflessi: 750 - Schivata-Spostamento - Note: dopo questo spostamento dovrei trovarmi a circa 13-14 metri da Ryuu]
    "Datemi del tempo che vi faccio vedere io come si usano le bombe..." - pensò egli percependo il boato e guardando come un'enorme quantità d'acqua si riversasse nell'area: l'esplosione non era sufficiente e farla evaporare e il terreno non avrebbe potuto assorbire tutta quell'acqua istantaneamente. Per questo tutto quel liquido era pronto per essere usato. Come se non bastasse, proprio di fronte all'Akuma Ryuu utilizzò altra acqua, scagliando contro Seinji un altro squalo. Questi era lento come il precedente. Su di esso Seinji non vide nessuna coppia; al suo interno non vide nessuna sorpresa. Lo squalo gli mirava al busto: Seinji lo evitò semplicemente di nuovo spostandosi lateralmente [Slot Difesa 3 - Riflessi: 750 - Schivata]. Questi, mancato il bersaglio, si dissolse e tutta l'acqua utilizzata si riversò a terra insieme a quella precednte. [NB: Lo squalo non è un costrutto a mantenimento.]
    Akira, intanto si stava solo preparando ad attaccare, mentre Keiji era ancora indietro. Questo gli dava tempo. Così l'Akuma formò un solo sigillo, quello del cane, andando a influenzare con il proprio chakra tutta l'acqua che precedentemente aveva utilizzato Ryuu, prendendo sotto il proprio controllo. [Uso 9 UD d'acqua riversata nell'arena per formare un muro d'acqua - Diametro muro: 4,5 m.]

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    CITAZIONE
    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore può creare un resistente muro d'acqua. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°. Richiede almeno 9 unità d'acqua entro 15 metri l'utilizzatore. È possibile mantenerlo un round, per poi scomparire riversando l'acqua nell'arena.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]


    Guru [2]
    Speciale: Il potenziamento concesso dal bonus della Concentrazione è +20 anziché +10. Questo potenziamento è utilizzabile 1 volta ogni 2 round.


    Potenza muro: 60

    Ancora quando Akira era a circa 12-13 metri da Seinji e Keiji ancor più lontano, un enorme muro prese forma dall'acqua che prima formava il clone e i due squali di Ryuu e circondò l'Akuma a 360°. Lì, in mezzo a quel che era un vortice di basso raggio, Seinji rimase fermo e impassibile, osservando le pareti interne del muro acquatico.

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    Per primo si scontrò con il muro d'acqua la spada di Akira. Seinji la vide passare lo spessore del muro quasi a metà. Ne seguì un effetto esplosivo che Seinji aveva già avuto modo di assaporare prima. Quest'ultimo, propagatosi all'interno, avrebbe danneggiato l'ormai ex-Mizukage se l'avesse raggiunto. Il suo effetto, però, svanì prima. La spada si ritirò e al suo posto contro il muro sbatterono ben due spade in un particolare fendente. Impattando le lame vennero fermate e anche l'effetto esplosivo scemò a poca distanza dal curioso Mizukage. Infine contro l'acqua del muro impattò anche una qualche strana tecnica che Seinji non conosceva, ma che comunque non era abbastanza potente da annichilire la difesa del Jonin.
    All'interno di quel piccolo vortice per il quale Seinji avrebbe dovuto ringraziare Ryuu, Seinji sorrise un attimo. Le capacità dello spadaccino non erano sufficienti per perforare la difesa dell'Akuma. Solo dopo rispose a ciò che aveva sentito prima.
    «Codardo?» – chiese. - «Affrontami da uomo. Uno contro uno. Non nasconderti dietro la gonna dei tuoi amichetti... ragazzina.»

    Quindi, alle spalle di Seinji, come aveva fatto prima, arrivò anche l'altro spadaccino, Keiji, che fece impattare la sua lama contro l'acqua per ben due volte senza ottenere i risultati sperati. Infine anche questi eseguì un qualche particolare ninjutsu, probabilmente quello che Seinji aveva visto prima, elettrizzando per qualche istante l'acqua del muro, che comunque non era a contatto con il corpo di Seinji Akuma. Quest'ultimo guardò i colpi infrangersi conto la parete e sbuffò.
    «Ne abbiamo ancora per molto?» – chiese, comprendendo anche che le loro spade non erano in grado di oltrepassare la sua difesa. Ci voleva ben altro in quell'occasione.

    «Non vi sentite ridi...» – domandò Seinji dopo interrompendosi mentre un boato a circa 6 metri alle sue spalle fece tremare la terra. Un'incredibile onda esplosiva si diresse in tutte le direzioni, investendo il muro d'acqua dell'Akuma. Questi resistette all'onda esplosiva lasciando intatto Seinji stesso all'interno, ma si dissolse nell'istante rovesciando l'acqua nell'arena. Tutt'intorno, nell'area in cui era caduta la palla di fuoco vicina, vi erano ancora dei piccoli fuochi per terra.
    "Hum?" - si chiese Asmodai guardandosi intorno. Palle infuocate nel cielo, tra cui una caduta nel Tempio che aveva disastrato i resti di quel posto; e altre palle infuocate che continuavano a cadere. Si sentivano i tamburi; all'orizzonte si vedevano le vele.
    "Un sogno..." - pensò Seinji nel mentre sulle sue labbra si disegnava un largo sorriso.



    «Hahaha...» – iniziò a ridere l'Akuma componendo pochi sigilli e guardandosi intorno: a 32 metri di distanza vide una casa alta 4 metri con dell'ombra vicino, Akira gli sarebbe potuto essere vicino, mentre Keiji si era allontanato di circa 12 metri. L'istante dopo egli divenne acqua e sprofondò nel terreno allontanandosi rapidamente dal campo di battaglia, in direzione di quella casa. [Slot Azione Extra – Velocità 600 – Spostamento di 32 metri – Azione Rapida]

    CITAZIONE
    Movenza d'Ombra
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Pecora, Cane, Tigre (3)
    L'utilizzatore può fondersi con il terreno, entrandoci come fosse acqua: è impossibile respirare. L'utilizzatore può muoversi come in superfice. L'utilizzatore può emergere solamente da un'ombra non controllata presente nel terreno; può nascondersi nel terreno a piacimento. Se colpito, la tecnica si scioglierà, rigettando l'utilizzatore. Le vittime percepiscono l'utilizzatore solo appena emerge dall'ombra. È possibile usarla in combinazione con la tecnica 'Servitori di Nebbia' oppure 'Tecnica della Moltiplicazione Acquatica', sfruttando uno slot tecnica base, oltre che il relativo consumo. In questo caso, la scomparsa dell'utilizzatore sarà contemporanea la comparsa del clone.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto - Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]


    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.


    Azione Furtiva [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra se non è percepito dall'avversario. Può essere utilizzato 1 volta ogni 3 round.

    Muovendosi sotto al terreno avrebbe contenuto un qualsiasi suono. E quando avrebbe raggiunto la casa, sarebbe fuoriuscito dalla sua ombra continuando a ridere e aumentando la lunghezza e l'intensità della sua risata in modo graduale. - «Hahahahahaha...» – Quando finì quel suo primo spostamento, non servirono altre parole per descrivere la sua soddisfazione, specialmente per via della situazione creatasi tutt'intorno. Lo spostamento lo avrebbe portato a distare circa 42-43 metri da Ryuu e Keiji, in quanto il Jonin si mosse in direzione opposta alla loro. La distanza da Akira sarebbe stata comunque molto elevata, ma differente in relazione alle sue azioni difensive dopo l'impatto della palla infuocata. In ogni caso al momento delle azioni successive non vi sarebbe stato vicino nessuno nel raggio di almeno 20 metri.

    CITAZIONE
    Movimento Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare il proprio movimento con 1 slot azione di 6 metri.
    (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da Chunin in su]

    "Questo è il volere della Provvidenza!" - esclamò egli nella propria mente saltando sul tetto della casa alta 4 metri. [ Rientra nello spostamento del primo slot] Sul tetto avrebbe composto rapidamente i sigilli utili per evocare una delle sue creature.

    CITAZIONE
    Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Questi utilizzi richiedono 1 slot tecnica avanzato ognuno. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Variabile )


    Pterosauri (Sikai) [Evocazioni]


    Acqua Caramellosa - Mizuame Nabara
    Villaggio: Evocazione
    Posizioni Magiche: Nessuno (4)
    'utilizzatore può emettere dalla bocca una getto d'acqua che andrà a ricoprire una notevole area davanti a se di raggio pari a 12 metri. Escluso l'utilizzatore e i suoi alleati, chi cammina in questa area avrà intralcio Medio.
    Tipo: Nijutsu - Suiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)
    [Da Genin in su]


    Tonico Coagulante Minore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore massimo di Grave ma non rigenera vitalità. Dose Massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione:
    (Potenza: 1 | Durezza: 1Usura: 5 | Crediti: 45)
    [Da Genin in su]

    Creatura Sikai [Evocazioni]
    Speciale: Creatura: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura {Sikai}. {Il Re di tutti Pterosauri. La lunghezza del suo corpo, raggiunge i 5 metri. Il colore del suo corpo è bianco. Il suo carattere, è estremamente buono. Non gli piace uccidere, nè combattere. Tuttavia, quando c'è da fare qualcosa, è il primo della lista. Gli piace giocare a palla, ma non ci riesce mai, sopratutto per le sue gigantesche dimensioni.}
    Energia: Blu
    Taglia: 10 Unità
    Statistiche: Resistenza -2, Velocità: +2
    Competenze: Volo - Intelletto

    [Da Chunin in su]

    Tonico di Ripristino Medio [Tonico] x2 [Tonico]
    ngerendo questo farmaco il ninja ripristina la vitalità di una ferita grave. Dose Massima: 2 al giorno
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1)
    [Da Chunin in su]

    Tonico di Ripristino Superiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la vitalità di una ferita grave. Dose Massima: 2 al giorno
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1)
    [Da Jonin in su]


    Conoscenze di Evocazione - [Intelletto] [Evocazioni]


    Tecnica Economica
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Genin in su]

    Conoscenza cieli
    Talento: Conoscenza: L'utilizzatore è in grado di orientarsi nel cielo: potrà riconoscere le direzioni e l'altitudine senza difficoltà.
    [Da Genin in su]

    Arte della Comunicazione
    Arte: Arte:L'utilizzatore può trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un contatto tra due ninja in contatto visivo attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare entro un chilometro. A causa della sua inconsistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile. Possono parlare sia l'utilizzatore che il destinatario. Per trasmettere la voce è necessario emettere suoni.
    [Da Chunin in su]

    Conoscenza Tecniche
    Arte: Conoscenza: L'utilizzatore è in grado di analizzare la tecnica di ninjutsu o genjutsu se percepita tutta la combinazione di posizioni magiche. L'utilizzatore può conoscere l'elemento della ninjutsu se analizzata la tecnica. È necessario percepire le posizioni magiche eseguite come se fossero eseguite in modo Furtivo.
    [Da Chunin in su]

    Segugio
    Abile: L'utilizzatore può percepire il veleno tramite l'olfatto: il veleno sarà considerato come furtivo, parigrado l'utilizzatore del veleno. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di percepisce in modo accurato l'odore di oggetti e persone, ottenendo un vantaggio a riconoscere camuffamenti, raggiri o la presenza di materiale tramite l'olfatto.
    [Da Jonin in su]


    Conoscenze di Evocazione - [Volo] [Evocazioni]


    Volo - Altezza
    Abile: L'utilizzatore può volare fino a 3km dal suolo.
    [Da Genin in su]

    Volo - Furtivo
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività durante il Volo.
    [Da Genin in su]

    Volo - Velocità
    Maestria: L'utilizzatore ottiene + 3 tacche in Velocità durante il Volo, esclusivamente per i movimenti.
    [Da Chunin in su]

    Volo - Trasporto
    Abile: L'utilizzatore può trasportare cose o persone, fino a 12 unità, senza subire malus alla velocità.
    [Da Chunin in su]

    Volo - Agilità
    Maestria: L'utilizzatore ottiene + 3 tacche in Agilità durante il Volo, esclusivamente per i movimenti.
    [Da Jonin in su]


    Consumo Alto

    L'evocazione, alla vista di palle infuocate, non se la prese bene, come era previsto.

    «Vaffanculo Seinji Ak... Asmodai Akuma!!!» – esclamò questa. - «Mi hai ampiamente rotto il cazzo! Muori! Io sotto le palle infuocate di nuovo non ci vado...»
    «SSHHHH» – la interruppe Seinji a denti serrati. - «Non devi andare contro le palle. Devi solo evitarle,» – spiegò questi. Poi aggiunse: - «I tonici?» – Sikai glie li passò immediatamente. [Azione Istantanea – Seinji acquisisce due tonici di Ripristino Medio.] - Invece di assumerli, il non-più-Mizukahge, con ancora il cappello in testa, ordinò al volatile di spicca il volo.
    «Ma fa attenzione alle palle infuocate...» – avrebbe detto Seinji ricordandosi del trauma che il pterosauro dovette subire nella missione della vedova.
    Questi avrebbe quindi avrebbe obbedito alzandosi in volo. La sua traiettoria sarebbe stata perpendicolare al terreno, con cui avrebbe formato un angolo di circa 90 gradi. Per restare aggrappato al pterosauro, Seinji avrebbe utilizzato di nuovo il chakra adesivo [1 bx]. [Slot Azione 1-2 – Spostamento 36 metri – Velocità: 625].

    Solo una volta raggiunta l'altezza di 40 metri da terra, Seinji avrebbe messo il pterosauro in posizione orizzntale e alla fine avrebbe fatto il suo piccolo discorso alla nazione. Prima, però, avrebbe detto a Sikai, di nuovo ribadendo lo stesso concetto:
    «Non farti colpire dalle palle infuocate.» – Quindi si sarebbe alzato sul suo dorso in posizione eretta, mettendosi una mano sul capo. Sul volto un'espressione compiaciuta.

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    «BUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA...» – rise da spavaldo a quell'altezza, nel mentre le palle infuocate, sparate dalle catapulte vicine, gli passavano lontano. - «Sì, sono io Seinji Akuma! Il nukenin!» – urlò togliendosi di dosso il copricapo e gettandolo da quell'altezza in un'unica azione veloce. Quello era il simbolo della caduta di Kiri. Dopo allargò le braccia. - «IO SONO QUASI MORTO PER VOI!» – urlò di nuovo. Non gli importava niente dell'assedio; quella era la punizione divina per gente come loro. E non importava niente se era Diogene Mikawa, o Raizen, o Itai o chi altri. - «AVREI DOVUTO TAGLIARVI VIA LA TESTA DAL COLLO A TUTTI QUANDO ERAVATE ANCORA PICCOLI. AVREI DOVUTO AFFOGARVI NEL MARE.» – Le sue urla di odio puro le avrebbe sentito decisamente tutti. - «RIMPIANGO DI AVER TRADITO DIOGENE MIKAWA PER QUELLI COME VOI. AVREI DOVUTO AIUTARLO A RADERE AL SUOLO QUESTO POSTO.» – Si fermò per un attimo, quasi raccoglie il fiato. Il suo fiato, nel mentre sembrava aver completamente perso il senno e la sua calma precedente. - «E' QUQESTA LA MONETA CON LA QUALE MI RIPAGATE?..» – Urlò rabbioso di nuovo. - «NON AVREI MAI DOVUTO CREDERE IN ITAI. HO FATTO UN ERRORE. E LO PAGHERO'» – fece una pausa. Poi aggiunse. - «IO, SEINJI AKUMA, MI DICHIARO DI NUOVO NUKENIN SENZA-PATRIA E PROMETTO DI RADERE AL SUOLO QUESTO VILLAGGIO DI VERMI.» – Strinse i pugni guardandosi intorno. - «E rimedierò ai miei errori passati oggi stesso. LO VUOLE LA PROVVIDENZA!» – Esclamò quindi, bisbigliando poco dopo:
    «Oggi morirete tutti.»

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    Seinji
    Vitalità: 11,5 / 18 leggere (2 leggere+0,5 lieve busto; 3 Lievi al volto; Leggera al braccio destro; 1 leggera e 1/2 al braccio sinistro; 1 leggera e 1/2 alla gamba destra)
    Status: Trascorsi 2 difese e 2 attacchi dall'infliggimento, quindi status annullati.

    Chakra: 314bx -16(Muro d'acqua), -24(Richiamo Sikai), -16(Movenza d'Ombra), -2Bx(Chakra Repulsivo), -2Bx (Chakra Adesivo)=254 bx

    Recupero Abilità:
    Guru: 1 round
    Tecnica rapida: 1 round
    Azione Furtiva: 2 round

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3
    -Tonico di Ripristino Medio X2

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: Schivata
    Slot Difesa 2: Spostamento
    Slot Difesa 3: Schivata

    Slot azione 1: Spostamento Sikai
    Slot azione 2: Slot Azione extra consumato per via della semiparalisi
    Slot azione 3: Spostamento Sikai
    Slot azione Bonus: Spostamento sotterraneo - Azione Rapida

    Slot Tecnica 1: Muro d'Acqua
    Slot Tecnica 2: Richiamo
    Slot Tecnica 3: Tecnica della Pioggia Nera - 24 metri di raggio

    Sikai
    Vitalità: 6 leggere / 6
    Chakra 12 Bassi / 12
  14. .
    E niente.
    La notte di Capodanno mi ero dimenticato di scrivere due parole per inaugurare il nuovo anno.

    Quindi volevo dire che sono felice che fuori è il 2017 ormai e siamo ancora tutti qua a giocare e divertirci mentre la fuori il mondo va a puttane. Grazie di cuore agli admin che si preoccupano di mandare avanti questa baracca (e a Max, anche se è scomparso); grazie ai membri dell'SD Staff e del GDR Staff: siete unici. E grazie anche a tutti i giocatori che nonostante tutto non smettono di regalarci una favola in età adulta: senza di voi la mia vita non sarebbe la stessa. Devo dire che è stato un onore conoscervi e percorrere questi anni insieme a voi, che non vi conosco quasi, su una community virtuale. E spero di poter percorrere altrettanti anni ancora insieme a voi, al vostro, alle vostre meni geniali e alla vostra passione.

    Grazie di cuore ragazzi <3

    Buon anno gdrristico a tutti.
  15. .
    Pivello.
173 replies since 4/11/2006
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