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    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa" di Loxion Mikawa , capitolo XXI

    Le persone in genere vedono la vittoria ma non riescono a scorgerne la forma; è necessario un secondo livello di conoscenza per vedere la strategia giusta. Tuttavia, anche per questa elitè, è solo a giochi fatti che si riesce a riconoscere la particolare disposizione degli elementi grazie alla quale si è giunti alla vittoria. Il terzo livello, invece, è inaccessibile; è estremamente produttivo poichè permette di creare nuove forme. Il Tao è l'ordine costituito dalla totalità di queste multiple e mutevoli configurazioni, è il modo con cui gli elementi interagiscono e si muovono. Il Comandante è il padrone del Tao.


    La mente di Aloysius era aperta al nuovo strumento cui si era legato; il Flagello possedeva un Intelletto mirabile e, come da lui stesso affermato, agiva per vie traverse, difficilmente prevedibili o comprensibili agli esseri umani. Parlò di come fosse per lui facile mascherare la sua impronta del chakra, riuscendo ad eludere i controlli dei sensitivi, una capacità di cui Diogene sospettò l'esistenza nel momento stesso in cui il Diavolo propose di annidarsi ad Oto. Probabilmente la stessa capacità che lo aveva condotto a Villa Mikawa senza alcun problema. Sull'aspetto fisico, invece, la disapprovazione di un mutamento signficiativo del corpo sorprese il Mikawa, il quale aveva scorto durante lo scontro un netto distaccamento tra lo spirito del demonio e la carnalità dell'involucro che lo ospitava. Tuttavia, qualora fosse stato necessario un incontro di persona tra il nominato Mystogan e altri ninja accademici o meno, le arti chirurgiche di Eiatsu sarebbero state propizie per eludere gli sviluppati sensi di nemici ficcanaso.

    " Ho compreso bene i tuoi metodi solitari, qualcosa che sin dal principio mi ha fatto desistere dal vederti collaborare con schiere di uomini. Il tuo potere cozza con la forza del numero e sarebbe per me sciocco pensare di imrbigliarlo per la salvaguardia di utili risorse. "

    Il potere del Flagello esplodeva come stelle incandescenti, di quale materiale avremme mai potto realizzare le barriere in grado di tramutarlo in fasci direzionati? L'impiego doveva essere attento, oculato, pensato per contenere anche eventuali danni non ritenuti come tali dal nukenin stesso. Il patto agiva in tal senso ma limitatamente al risultato, non alla forma...

    Il discorso si spostò quindi sul Quattro Code, il primario obiettivo del Kokage sin dal momento della sua cattura. Delle due alternative proposte, il parare esterno dell'Immortale fu utile all'otese per fugare ogni dubbio sulla scelta da intraprendere; quello sembrò ben comprendere l'importanza di non inimicarsi apertamente il Fuoco e la Sabbia e anche la riluttanza a perdere un elemento chiave per Aloysius nella costruzione del suo Impero. In una prima fase era necessario espandersi verso un nemico comune, per quanto tutt'altro che semplice da sconfiggere. Bastava pensare a quante volte il Paese delle Risaie entrasse in quello del Fulmine per comprendere l'ordien di grandezza dell'impresa di conquista; inoltre i Cremisi avevano dimostrato di possedere abilissimi ninja tra le loro fila, guidati da un uomo che, almeno secondo l'Alto Consiglio, era l'uomo più potente dell'intero continente. Di questo però, avrebbe parlato dopo, solo una volta deciso come recuperare il Demone. Proprio in merito a questo, solo con le ultime delucidazioni del neo alleato avrebbero permesso al comandante di avere l'intero ventaglio di possibilità da cui poter attingere. Il tassello mancante alla sua equazione si riempì quando il Diavolo annunciò la conoscenza di una abilità mirata, pensata proprio per intrecciare la propria storia con quella dei Codati...Lui poteva trovare l'Otre!

    " Muhahahmua Quando finirai di sorpendermi, Flagello?! E, se posso, in quale circostanza hai appreso un tale potere? Abbiamo dunque tempo per la seconda via, possiamo organizzare il furto e fallo cadere nell'intervallo di tempo tra il mio invito agli Accademici e il loro effettivo arrivo. Prendendo l'iniziativa avremo modo di fissare una data, pianificare l'evento e quindi ingannare tutti, Febh in primis. Ma a questo penserò io, il tuo unico compito sarà recuperare il Demone nella maniera meno invasiva possibile e tenerlo al sicuro lontano da Oto. "


    Chiaramente la nuova prospettiva metteva luce anche sul destino di Omoi, del quale certamente Aloysius non di era dimenticato.

    " La Strega di Iwa...mmm...ho vissuto circa due anni in quelle lande e ho conosciuto solo una persona che potrebbe ricevere da te un tale appellativo. Maya Orihara! Scelta interessante la tua, ammetto di non aver considerato il suo impiego in questa faccenda, ho perso i legami con quella donna molti anni fa...sarà ancora viva? Si muove in ambienti pericolosi e, se non fosse per i suoi sigilli, sarebbe già sotto terra da un pezzo! Forse lei potrebbe salvare Omoi e al contempo preservare l'integrità dell'otre..."

    Stava riflettendo senza sosta, cercando ogni problematica legata a quella nuova possibilità.
    Cercando consenso negli occhi del Flagello, infine, disse in tono più formale:

    " Se ho indovinato allora sia deciso: una volta recuperato lo Yonbi lo porterai da lei, dove io ti raggiungerò per pagare l'esosa tassa che di solito ella esige. Maya è custode di molti dei segreti di questa terra, terrà la bocca chiusa anche sol nostro. Questo sarà il primo compito del Flagello, possano il Patto Cremisi e il Patto Eretico benedirlo."

    Il tutto sembrava deciso, al nukenin l'ultima parola a riguardo [Primo Cantico Eretico - Il Dominio della Montagna dei Fiori e dei Frutti]. Per i dettagli dell'operazione c'era tempo, inoltre Diogene vedeva il Diavolo fremere nel mostrare al mortale i doni che a lui erano concessi proprio in virtò dell'alleanza sancita. E, a dirla tutta, il Garth non aspettava altro che vederli!

    Il teschio non tradì le altissime aspettative dell'otese. Jeral ne spiegò la natura, declinandone difetti e pregi nonchè specificandone direttamente l'utilizzo più appropiato da farne. L'essere noto come Rittoru era stato catturato dal Flagello ma continuava a vivere, custode di segreti in grado di far tremare le fondamenta di due della associazioni criminali più potenti, ovvero Ame e Hayate.

    " E' un dono regale. Se l'intelleto della forma di vita ivi rinchiusa è alto almeno la metà di quello che dici, imparare a consultarlo e/o domarlo potrà dare enormi vantaggi all'Impero. L'Erba si appresta a diventare il secondo Paese da conquistare, la campagnia di Kumo darà tempo ai miei uomini di studiare il teschio e carpirne i segreti. "

    Vedere sparire l'osso inciso ricordò a Diogene che nulla che aveva da offrire il Diavolo era regalato o condiviso, una consapevolezza che aveva accettato dal principio ma che era dura da mandar giù ad ogni sua dimostrazione...fino a quel momento, il Mikawa aveva sempre preteso, ponendosi al di sopra di ogni rapporto vagamente paritario. Ora, invece, non era in questo modo che poteva giocarsi quella partita mortale: l'Eresia aveva la potestà del vincitore dalla sua.
    Quel deprimente pensiero lo accompagnò per tutto il tragitto che lo divideva dal secondo "dono", quello che Jeral stesso aveva ritenuto di dover nascondere persino su quell'isola dimenticata da Dio. Questo fece subito comprendere una peculiarità dell'oggetto in questione: doveva essere non movibile, difficilmente trasportabile o non confinabile in rotoli di richiamo. Una verità che, tuttavua, perse ogni rilevanza nel momento in cui il suo sguardo si posò sullo Specchio Ceruleo. Ora, si pensi che Aloysius nella sua carriera aveva ammirato i più birabili dei tesori, come le Stelle di Iwa o i Kiseki di Suna, ma anche gli scenari più incredibili, dalla vastità del Mare di Giada alle voragini abissali della Roccia, e mai aveva avuto la necessità di togliersi la benda per ammirare con entrambi gli occhi ciò che aveva difronte.

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    Non servì la spiegazione dell'effettiva natura dell'artefatto per far comprendere subito al Garth quanto antico e potente; Diogene credeva da sempre che nel mondo reggnasse una regola inviolabile di rapporto diretto tra bellezza e forza. Chiaramente comprenderne i meccanismi aprì al Colosso centinaia di forme al momento precluse al suo Tao. Lo spazio-tempo era un argomento di assoluto rispetto che il Kage aveva visto per anni il suo predecessore impiegare e del quale ne invidiava il controllo; poteva con quel cimelio dell'antica Ame fornirgli rapidamente il dominio in quel sapere ninja a lui precluso?

    " Chi ne conosce l'esistenza? E quali sono i suoi limiti? "

    Disse continuando a fissare la perfetta superficie riflettente. La visione preannunciata dal Flagello era solo uno degli impieghi di un'arma tanto invasiva; allungò le sue dita per concedere anche al tatto di appagare la curiosità ma poi si trattenne dal compiere un gesto tanto sfrontato...Non apparteneva ad Aloysius il grave difetto di aver paura di utilizzare armi potenti (cosa largamente diffusa tra gli Accademici) ma, con taluni arnesi, bisognava avere un minimo di cautela. Non aggiunse altro sull'argomento perchè ogni parola sarebbe stata pronunciata al vento senza aver riflettuto attentamente sul da farsi.

    I due pezzi da museo vennero dunque svelati e le conquiste del Flagello condivide con il Generale cui aveva voluto dare fiducia. Una fiducia che lui aveva al momento tutta l'intenzione di ripagare: informazioni, era questo la cosa che premeva più di tutte acquisire il Diavolo, consapevole dell'importanza che un uso sapiente di esse poteva avere. Inoltre, Aloysius aveva già adoperato l'interrogazione mentale per condividere ricordi con terzi e dunque non fu per lui un problema utilizzare quello strumento in grado di accelerare non di poco il trasferimento di grandi moli di dati.

    " Se permetti, inizierei dal primo nemico dell'Impero. Pare che il Veterano sia un'immortale, in grado di controllare le forze primordiali del mondo, in grado di "mettera a cuccia" anche un'arma come lo Yonbi ed in possesso di un'enorme armata paragonabile a quella Canthiana. Un rivale che, almeno a detta del vecchio Mizukage, supera per pericolosità Shiro ed il Joker. Questo ti sarà utile per comprendere la pericolosità dell'obbiettivo che ci siamo prefissati. "

    Disse prima di aprire la sua mente alla discussione cui aveva partecipato durante la riunione dei Kage, nel Ferro. In quel momento, Jeral stava ricevendo le informazioni che l'Accademia intera aveva impiegato anni ed anni di tempo per reperire, dettagli specifichi riguardo punti di forza e debolezza di praticamente tutte le maggiori potenze nemiche dell'Alleanza. Seppe del Guanto, delle Reliquie, degli attacchi dei Kurotempi e delle Armi di Iwa, colmando buchi di conoscenza che avrebbero arricchito enormemente quella mente avida di sapere.
    Poi passò alle informazioni sugli elementi di spicco dell'Accademia, partendo dai Kage in carica per poi allargare il discorso a tutti coloro che, per un motivo o pe run altro, avevano suscitato l'interesse di Diogene. Tutte le immagini che fluirono nella mente del Diavolo venivano accompagnate dalla voce del ninja, il quale ne preannunciava il protagonista:

    " Il Bimbo Prodigio, Hohenheim Kakita...La Montagna del Fuoco, Raizen Ikigami...L'Inquisitore di Kiri, Kensei Hito...Il Genio, Febh Yakushi...L'Erede del Vuoto, Akira Hozuki...Il Marionettista di Anime, Shunsui Jirō Abara...Capitan Futuro, Kato Yotsuki...Gli Occhi del Demone, Etsuko Akuma...L'Araldo Infernale, Tasaki Moyo. "

    Erano loro che, insieme al Rosso e il Risorto, rappresentavano i ninja in attività meritevoli di attenzione da parte del Kokage. Ogni avvenimento di rilievo, combattimento, missione e discussione (eccezion fatta per quelli alterati da Diogene stesso qualche minuto prima) intrapreso con quei ninja sarebbe stato noto a Jeral, il quale si sarebbe accorto di quanto lunga e articolata fosse stata la carriera del Generale Cremisi. L'analisi mentale, infatti, sebbene avesse accelerato enormemente la velocità della parola, avrebbe richiesto comunque ore di tempo e consumato un'enorme quantità di chakra del nukenin [non mi metto a quotare tutte le giocate, essendo una decisione condivisa da Diogene].
    Una volta finito, tuttavia, Aloysius avrebbe allungato questa volta la sua di mano sulla testa del Diavolo, venti centimetri più in basso, e avrebbe preteso lo stesso trattamento [Dono del Seguace -> Interrogazione Mentale]:

    " Fammi conoscere chi sono i nemici del mio Impero. "

    Si riferiva alle Calamità, agli Assi, alle Colonne, le Armi Ancestrali e tutti coloro (Accademici inclusi) che, prima o poi, avrebbe dovuto abbattere per vedere la bandiera di Oto sventolare su ogni terra emersa. La Guerra andava prepaerata con cura e ogni dettaglio avrebbe potuto decretarne gli esiti.

  2. .

    GLi emissari del kokage


    Guerra e Religione XLIII, di Loxion Mikawa

    Come previsto, Hebiko non avrebbe firmato senza aggiungere una sana dose di farfugliamenti...come se qualunque cosa la genin potesse pensare non fosse già stata vagliata e soppesata dal Kage. Di fatti, per Aloysius la viperella, allo stato attuale, era niente di diverso che un timbro, una persona da ufficio che sfogliava documenti tutto il giorno e metteva in moto la macchina burocratica. Chiaramente il Jonin sapeva benissimo che serviva anche quella componente per mandare avanti un villaggio, c'erano le missioni da prendere in carico, assegnare e pagare, gli stipendi da preparare e spedire, i nodi di un villaggio problematico come Oto da dover districare...ma per Diogene queste erano tutte attività facili, per le quali un impiegato con buoni vuoti a scuola e un po di sale in zucca poteva fare.
    Hebiko, tuttavia, aveva il grande merito di avere influenza su Febh (secondo un rapporto ancor non ben definito dal Colosso e i suoi uomini) e ciò compensava una carriera ninja di certo non brillante come il suo retaggio le richiedeva...


    " Consigliera Hebiko, è il Kokage a non accettare un no come risposta. "


    Sentenziò Eiatsu con la faccia quasi annoiata. La leggerezza con la quale l'erede di Orochimaru parlava del Garth era per lui inaccettabile, paragonabile ai capricci di un bambino nei confronti di una scelta del genitore. Hebiko, semplicemente, non aveva l'esperienza, le conoscenze e l'intelletto congruo a contestare una scelta del suo leader.

    Fyodor invece avrebbe piazzato i piedi dietro la sedia della ragazza, impedendole di muoversi con semplicità e avrebbe aggiunto:


    " Rimarremo qui mentre prepari le scartoffie. Anzi, ti daremo una mano...Ah, forse sottovaluti i sentimenti primordiali alla base delle azioni degli uomini. Febh odia solo il Flagello più dei bastardi che hanno mezzo distrutto il villaggio, tre anni fa. Davvero credi si opporrebbe ad una guerra contro le Lettere con i quali ha un conto in sospeso? C'è un patto che vale più del sangue tra il tuo amato Yakushi e il tuo indesiderato Kage, una promessa di vendetta contro i nostri vicini del Nord che regge l'equilibrio instabile di questo villaggio. Pensi davvero che Febh avesse deciso quel giorno di inchinarsi ad Aloysius? Non credi che avessero già parlato in precedenza della linea da far seguire al villaggio?"


    Il quattrocchi già sapeva tutto, questa lettera era solo l'inizio di quanto annunciatogli dal Mikawa anni prima, il sogno che Aloysius aveva condiviso con il suo compagno e che, in quale misura, quello aveva accettato difronte ad un Palazzo della Vipera distrutto. "Schiacciamo Kumo", così aveva detto al Nord Gate...e così sarebbe stato perché solo su quello entrambi i ninja più potenti del Suono, e non solo, avevano trovato un punto di accordo.

    All'improvviso un rumore di passi fece scattare come una molla il medico mangiacarogne, il quale sfilò uno spiedo dalla manica fondandosi sulla porta, spalancandola prima ancora che l'indesiderato ospite avesse il tempo di bussare. Con forza, afferrò per il collo il nanerottolo, sollevandolo da terra dimostrando di possedere molta più forza di quanto desse a vedere e lo piantò al muro puntandogli l'arma alla tempia:


    " Che tipetto ficcanaso! Vedi di non pisciarti addosso..."





    Bastò un attimo al jonin per valutare l'entità del "pericolo" e smontare la foga della sua reazione, rilassando la presa sul ragazzo. Era strano vedere Fyodor reagire in quel modo, di solito si scaldava solo alla vista del sangue, ma la faccenda era delicata e qualunque intromissione avrebbe potuto mandare a monte l'intera operazione. Eiatsu, invece, rispose all'imprevisto con la sua solita calma metodica, esortando il compagno a maggiore controllo:

    " Fyodor, non vedi che è uno studente? Saragi Shi, sei venuto in obitorio qualche mese fa cercando libri su Orochimaru..ti ricordi di me? Come vedi, la consigliera è impegnata ma se parli svelto magari riusciamo comunque ad esserti di aiuto. Scommetto che è per qualcuna sui serpenti hihi.."

    Da quando Omoi era indisponibile, spettava a lui monitorare tutte le nuove leve del villaggio per contro dell'associazione, quindi conosceva bene la deviazione dell'aspirante ninja per i suoi amati rettili e le origini del Suono. Doleva ammetterlo ma l'esperienza di Harumi lo aveva ammorbidito. Ma nulla era fatto per caso quando si parlava di Eiatsu, la situazione nella stanza iniziava a diventare tesa e forse un cambio di contesto avrebbe aiutato a placare i toni e far trovare la giusta lucidità alla consigliera; come già detto dall'emissario, il Kokage voleva quella firma subito.

  3. .

    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa" di Loxion Mikawa , capitolo XX

    La perseveranza dell'uomo venne premiata, la mano venne cinta e il turbinio di sangue ed oscurità pervase l'aria. Ancora una volta non era l'inferno di Crematoria a conquistare la scena ma le azioni dei due individui che lì, in quel preciso istante, stavano riscrivendo le sorti di un continente intero. Il Diavolo impose il suo sigillo eretico, dettando condizioni aggiuntive e il Chi-Kyoutei si colorò di quel chakra oscuro assumendo uno stato ibrido che mai nessun Mikawa aveva potuto ammirare poiché mai nessuno aveva osato interferire nelle meccaniche del Patto di Sangue. Un'ulteriore prova di forza che in qualche misura rassicurava Diogene della sua scelta: ben inteso, il leader di Oto sapeva benissimo ciò che stava mettendo in palio e i rischi derivanti delle sue azioni, sapeva che Jeral era il male incarnato, sapeva che aveva imboccato una strada che lo avrebbe portato verso le tenebre..Tuttavia sapeva che solo lui era in grado di sostenere quel fardello.


    " Accetto. "


    Improvvisamente tutto il chakra sprigionato dalle due tecniche si concentrò nei corpi dei due esecutori, sigillandosi in marchi indelebili che solo il tempo o la morte avrebbero potuto sciogliere. Il dado era stato tratto, l'alleanza sancita e il destino di molti deciso.
    Il chiiton invero prosciugò molte delle energie del Colosso il quale non si piegò alla stanchezza, rimanendo in piedi ma ansimante [status Affaticato]; quindi ritrasse la mano e fissando il suo nuovo alleato disse:


    " Tutto ha un costo ...anf anf... a questo mondo, Flagello. E...anf...realizzare il proprio sogno richiede quello più alto. Ho deciso di pagarlo a te che da oggi rappresenti l'estensione stessa...anf... del mio desiderio. Perchè è solo con la forza che ho visto oggi che esso può essere avverato...anf anf "





    Lo sguardo era triste ma dentro di lui il fuoco era dirompente e presto il mondo intero ne sarebbe stato preda!
    Il Colosso si guardò finalmente intorno per ammirare ciò che in pochi minuti di scontro era accaduto all'isola sperduta nel Kaijuu; se fossero rimasti ad Oto non ci sarebbe stato più un villaggio da difendere...sangue corrosivo e lava erano sparsi ovunque, l'aria ancora elettrificata dai globi di energia che l'avevano sconquassata, la roccia ridotta a polvere sotto il peso dell'Avatar nella sua forma completa. Probabilmente nemmeno in quella terra in continuo mutamento per via delle eruzioni e dei sismi, il tempo avrebbe potuto cancellare i segni del duello che aveva piegato il Garth a favore del Flagello Immortale.
    Eppure in quello scenario di distruzione Aloysius trovava conforto perché, qualora fosse stato assalito dai dubbi, gli sarebbe bastato ricordare gli eventi di quel giorno per ritrovare forza. Appagando il suo intelletto con quella vista immonda, ritrovò regolarità nel respiro e rivolse il suo sguardo verso il Diavolo:

    " Ho già in mente come inserirti ad Oto. A breve inizierà una intensa campagna segreta di preparazione alla guerra e sarà il Paese delle Risaie stesso a finanziarla. Sarà facile introdurre Mystogan tra le fila del villaggio durante la fase di reclutamento...basterà manipolare le scartoffie e nessuno potrà sospettare nulla. Quanto al Sigillo del Sole, è solo il Kokage a rispondere dell'assegnazione dei Maledetti quindi ti verrà impiantato una volta entrato ad Oto. Il problema, invece, sarà capire come renderti operativo senza smascherare la tua vera identità: il mio terzo in comando è un maestro del bisturi, quindi l'aspetto fisico si risolve...ma per il chakra, le tue evocazioni e le tue tecniche? Di certo il tuo profilo e i tuoi jutsu non sono passati inosservati in anni di imprese e un raiton di troppo potrebbe tradirti...ha già il Flagello una soluzione a questo?

    Domanda lecita ma, in fin dei conti, più di carattere gestionale che altro: Jeral era un esperto apicale di diversi saperi, avrebbe di certo trovato un modo per risolvere il problema.
    Poi il Colosso sarebbe passato agli obbiettivi e lì l'intelletto del nukenin sarebbe stato utilissimo al Kage:

    " Lo Yonbi ha la priorità su tutto il resto. Fare nostro un potere tanto grande sarà il primo passo per l'affermazione di Oto come potenza mondiale. Ma, come ti dicevo, la questione è spinosa: gli sciacalli non tarderanno a gettarsi sulla carcassa ora che bestia è mansueta. Suna ha pretese di riscossione che sono riuscito a tardare fino ad ora e Konoha spalleggerà la mossa in virtù dell'alleanza di cui sono oramai gli unici sostenitori.

    Dunque la notizia della mia guarigione giungerà presto alle loro orecchie e arriveranno ad Oto sulle creazioni di argilla del Kazekage o i dragoni dell'Hokage...dobbiamo pensare come indirizzare le cose a nostro favore. Pare che la Foglia custodisca i segreti per indagare le vie dell'anima e svincolare il mio ufficiale di maggior rilevanza dal legame che lo sigilla all'interno dell'otre demoniaca. Dovremmo usarli fino a quel punto per poi toglierli il giocattolo da sotto il naso: Hohenheim dovrà infatti portare un candidato jinkurichi con se e forse è durante il rituale di confinamento il momento giusto per fare la nostra mossa. Dovrà sembrare un incidente o meglio ancora un'intromissione dei Cremisi...non possiamo permetterci ora una guerra contro entrambi i Paesi, tra i più vasti del continente.

    L'alternativa sarebbe rubare subito l'otre ed inscenare un furto prima dell'arrivo degli accademici. Complesso visto che la sua posizione è a me ignota: è Febh Yakushi a nascondere il Cercotero e garantire per la sua sicurezza. Scoprirai che essere il Kokage non significa avere il controllo sui propri uomini, tutt'altro...nel Suono tutti mirano alla testa della vipera, è sempre stato così e sempre lo sarà! E' un popolo con poche regole, un retaggio malvagio e forti individualismi: mi seguiranno solo con la scure ad intimidirli, fin quando ci sarà un tornaconto per loro e gli elementi più cocciuti andranno estirpati come erbacce. Chiaramente ciò non vale per i componenti di Shinku Teikoku, di cui ora porti anche tu il simbolo...quegli uomini morirebbero piuttosto che tradirmi. Febh, tuttavia, è un'arma che può tornare molto utile nella guerra espansionistica; ha la forza per sconfiggere da solo un'intera armata, è facilmente manipolabile su alcune tematiche ma assolutamente inflessibile su altre. E una di queste è proprio il destino del Gorilla: avrà previsto per la reliquia la massima protezione, probabilmente sotterrandola nelle viscere di Oto...Inoltre, anche riuscendo nell'impresa, dovrei comunque trovare un modo per liberare Omoi dalla sua prigionia spirituale. "


    Il Diavolo era entrato finalmente nella testa del Generale Cremisi.

  4. .

    GLi emissari del kokage


    Guerra e Religione XLII, di Loxion Mikawa

    La risposta acida della vipera non infastidì minimamente Eiatsu, il quale, dopotutto, credeva di aver usato il suffisso migliore nei confronti della kunoichi; sebbene avesse ricevuto la nomina di consigliera, ella rimaneva tremendamente inferiore al ninja che per diverso tempo aveva vissuto spalla a spalla col Nidaime.
    Allo stesso modo le frecciatine rivolte a Diogene non turbarono i due jonin, non erano mai stati troppo attenti a queste cose perché entrambi avevano servito in passato padroni ben più strani e malvagi del Mikawa. Non era loro compito proteggere l'immagine dell'uomo che avevano deciso di seguire, anzi, non lo ritenevano proprio necessario.
    Ad ogni modo, la vipera era da sola (e questo giovava secondo l'Eiatsu per la discussione) e predisposta a leggere il contenuto della missiva del Kokage. Certo, aveva qualche remora sull'utilizzo del sangue, ma niente più di una battuta fine a se stessa e che di certo non avrebbe impedito di arrestare la cosa sul nascere. I due quindi presero posto sugli spigoli della scrivania, ai lati della ragazza, senza scomodare le comode sedute predisposte e attesero che aprisse la pergamena per leggerne il contenuto.


    ______________

    Nobilissimo Fudai Daimyō del Paese delle Risaie,
    il Villaggio segreto di Oto, in qualità di capitale militare del Riso, nelle veste del suo Kokage e dell'organo Amministrativo, richiede l'emanazione di un editto bellico con validità immediata per fronteggiare la minaccia Cremisi. Tale ordinanza avrà validità sull'intera estensione territoriale del Paese e attraversa di essa ogni famiglia di ogni villaggio dovrà fornire almeno un esponente da arruolare nell'esercito del Suono. Il villaggio di Oto metterà a disposizione ninja appositi per le fasi di ricerca, valutazione, addestramento, vestizione ed armamento delle nuove risorse; a tal fine verrà allestito un campo di addestramento poco fuori la città di Nakani, a seguito dell'intervento di repressione dei focolai ribelli in essa riscontrati.

    Si richiede, quindi, lo stanziamento di una somma congrua ai preparativi bellici citati di una somma pari a 160000 ryo
    [pari a 10 mensilità della rendita del villaggio] da versare alle casse di Oto in unica istanza oppure con rateizzazione cadenzata. Si informa, inoltre, che sarà necessario predisporre rifornimenti alimentari pari a:
    - 6750 kg di riso
    - 5000 kg di verdura, frutta ed ortaggi
    - 1000 kg di pesce essiccato
    - 250 unità di maiali
    - 500 unità di galline
    L'operazione di trasporto dei viveri avverrà contestualmente all'operazione di reclutamento dai rispettivi villaggi. Insieme ai combattenti, ogni villaggio dovrà fornire un numero di maestranze (cuochi, fabbri, sarti..) proporzionale secondo un rapporto 1 a 10.

    In ultimo, ma non meno importante, si richiede che tale editto venga discusso, promosso ed attuato in segreto, al fine di minimizzare le probabilità di intercettamento da parte di possibili spie nel territorio del Suono. A tal fine, si scoraggia il coinvolgimento di ogni persona non essenziale alla messa in moto della macchina bellica, inclusi delegati, funzionari e nobili Accademici e di altri Paesi alleati.


    Il Sandaime Kokage,
    Aloysius Diogenes Mikawa

    L'Amministrazione di Otogakure no Sato,

    ______________


    Entrambi i ninja diedero qualche istante alla consigliera per digerire il significato di quelle parole. Aloysius si preparava alla guerra e, in sostanza, stava chiedendo al leader del Paese di reclutare forze da ogni villaggio, da Yamashina a quelli di pescatori della Risaia del Golfo, contro lo scomodo vicino. Quello che invece chiedeva all'amministrazione era di appoggiare la sua richiesta per darle forza agli occhi del daimyo:

    " Basterà apporre una firma come dirigente amministrativo in basso, sotto quella del Kokage. C'eri anche tu durante l'incursione dei Cremisi...è passato fin troppo tempo per riscattarci di quell'affronto ma gli anni trascorsi sono stati preziosi per studiare il Fulmine e per sistemare alcuni di problemi interni del Villaggio. La missione denominata "Re Rosso" ci ha fornito molti dettagli.
    Aloysius è tornato, è in forze ed è pronto per guidare un attacco al cuore del nemico."


    Fyodor intanto si era fatto il giro della stanza, spulciando oltre finestre e porte per assicurarsi che non vi fossero uditori inappropriati a quel genere di discorso. Non erano chiacchiere da osteria, come molte se ne sentivano da anni nei vicoli e nelle osterie del villaggio in merito ad una rivincita contro il nord, quella era una richiesta ufficiale da parte del leader militare nei confronti di quello politico. E l'amministrazione avrebbe avallato la cosa, al fine di dare all'esterno un'immagine univoca delle intenzioni della capitale bellica del Suono.

    " Hai sentito anche tu il fermento che c'è e anche il malcontento del popolo per la posizione mite adottata fin'ora..A Nakani si sono formati dei gruppi violenti e razzisti nei bordelli e nelle case da gioco, avrai sentito che qualche settimana fa hanno preso d'assalto il maggior istituto bancario in segno di protesta contro l'inadempienza del Paese. E' il momento di fare qualcosa ed è necessario che lavoriamo insieme questa volta. E' il volere del Sandaime Kokage."



    La freddezza di Eiatsu nel parlare di quegli argomenti era sconcertante ma forse era l'altro emissario il più inquietante: continuando a camminare lentamente si era portato alle spalle di Hebiko e, quando il compagno finì di parlare, con uno scatto improvviso ma innocuo si sarebbe aggrappato alla poltrona sussurrandole all'orecchio:

    " Sarà anche il caso di rivedere i conti degli ultimi cinque anni. Spese, investimenti, tasse ed entrate...Diogene vuole essere informato di tutto quello che avete fatto e, eventualmente, apportare un correttivo hihi "

    Si, qualcosa stava cambiando nel Suono.


  5. .

    Gli emissari del Kokage


    Guerra e Religione XLI, di Loxion Mikawa


    Fyodor ed Eiatsu non bazzicavano quasi mai il palazzo amministrativo. In verità, in tempi passati, il primo aveva aiutato a posare la prima pietra dell'edificio, sebbene non fosse quello attuale ma l'originale che più volte nel tempo è stato ricostruito parzialmente o totalmente. Era strano vederli insieme perché i due non erano poi così amici; certo, entrambi provavano un amore smodato per i cadaveri ma avevano dei metodi del tutto personali e agli opposti di dimostrarlo...Questa distanza di pensiero nel tempo si era tramutata in un distacco che tuttavia consentiva loto di svolgere i compiti assegnati dal Mikawa, prima ancora che Kokage, senza pestarsi i piedi reciprocamente. In sostanza, c'era molto rispetto ma si facevano ribrezzo a vicenda.

    Quel giorno però avevano un compito importante e Aloysius aveva spinto che lavorassero insieme per mandare avanti la cosa; in realtà se ci fosse stato Omoi avrebbe affidato a lui il comando dell'operazione perché tra tutti i componenti di Shinku Teikoku era certamente il più adatto a mettere in pratica gli ideali del suo fondatore. Ad ogni modo i due si sarebbero presentati alle porte del palazzo all'orario prestabilito, puntuali e precisi come era nella loro indole fare le cose.

    " Fyodor, vedo che ormai usi il bisturi solo per ringiovanirti. A chi hai rubato il volto questa volta? Hai chiuso da cane la cicatrice sotto il mento.."

    " Eiatsu, vedo che non ti fai mai i cavoli tuoi. Mi dicono che l'ospedale è allo sbando, se passassi meno tempo nell'obitorio a pomiciare con i cadaveri.."

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    Non erano jonin molto socievoli, questo avrebbe potuto dirlo chiunque li avesse conosciuti per 5 minuti. Lo squarta carogne, così lo aveva ribattezzato il consigliere, aveva comunque più affinità dell'altro tra i corridoi della nuova struttura poiché durante il periodo di isolamento di Diogene aveva dato una mano nella macchina burocratica del villaggio, conoscendone cavilli, punti di forza e debolezza. Proprio per questo motivo avrebbe fatto lui strada, optando per non recarsi direttamente da Febh ma passando prima da colei che sapeva aveva molto più potere all'interno dell'amministrazione. Sperato quello scoglio, avere il beneplacito del quattrocchi sarebbe stato un gioco da ragazzi.

    " E' permesso? "


    Avrebbe detto bussando alle porte dell'ufficio della vipera. Aloysius probabilmente sarebbe entrato e basta, come suo solito, alzando la voce sin da subito e, probabilmente proprio per questo, aveva mandato i suoi due uomini più pacati (ma certamente non empatici) a parlare con Hebiko e Febh, conscio che quella sua mossa avrebbe procurato non poche tensioni o con i suoi "manutentori" di Oto. Una volta entrati, sarebbe stato sempre l'eliminatore a parlare, rivolgendosi alla kunoichi con il tono di chi ha un rango più elevato ma un ruolo inferiore all'interno del villaggio:

    " Hebiko-kun, confido che sia una buona giornata perché il motivo del nostro arrivo non è nulla di associabile alla banalità. Febh è in ufficio? Non che importi ora, di fatto preferiremmo parlare prima con te. Abbiamo una lettera dal Kokage che dovremmo distribuire in tutto il Paese..."

    A quel punto sarebbe stato Fyodor ad estrarre da sotto il mantello un rotolo di medie dimensioni per poi porgerlo tra le mani della ragazza. L'involucro, facilmente apribile, custodiva una pergamena chiusa dal sigillo del clan Mikawa [Sigillo di Sangue, For 1000]. Che Hebiko fosse stata svezzata o meno alle pratiche del suo Kokage, Fyodor avrebbe esplicitato il modo con cui poter accedere al contenuto, cercando di non mettere in difficoltà la consigliera:

    " La lettera è indirizzata solo ad Hebiko Dokujita e Febh Yakushi. Solo loro possono aprirla dichiarando la propria identità tramite un piccolo sacrificio di sangue, da apporre sul sigillo stesso. "

    Il formalismo della cosa ne esplicitava l'importanza...cosa diavolo aveva in mente il folle uomo con la benda?

  6. .

    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa", capitolo XIX



    Le dita del Flagello si strinsero sul collo del Colosso, troppo in alto e troppo grande per far sembrare quello un gesto di supremazia da parte del più esile dei due uomini: Aloysius lo fece fare, dopotutto in quel punto non c'era nemmeno una carotide su cui far pressione...ma non avrebbe di certo dimostrato insicurezza dopo quello scontro, dopo ciò che si erano detti. Il Generale osservava il vincitore dall'alto, non mancando di tenere dritta la schiena e gonfio il petto; aveva perso lo scontro e accettato la sconsiderata forza del nukenin, arrivando a pensare che potesse essere Lui il Dio in terra profetizzato dalla sua religione e, proprio per questo al suo cospetto, non avrebbe dimostrato alcuna forma di debolezza nel corpo come nello spirito.

    La mano dunque non venne cinta, lasciando la tecnica di confinamento preannunciata incompiuta poiché nessun patto, quantomeno quello inciso sulla Tavola Mikawa, aveva ragione di essere senza una controparte accondiscendente. Tuttavia il Kokage lasciò la mano lì, tesa al fianco dell'immortale mentre questi proferiva le sue parole di schernimento nei confronti dell'uomo che osava ancora trattarlo come un suo pari. Il Diavolo, così in avanti Diogene lo avrebbe chiamato, non era disposto a fissare alcuna delle regole del gioco di Sangue che lui stesso aveva richiesto..e questo la diceva lunga sul significato profondo di una alleanza con quell'essere immondo.

    " Ti sbagli Flagello, non si tratta di una forma di manipolazione, questo è un legame che supera il valore della parola e l'onore dell'animo..quello che ti sto offrendo è un patto che sfugge alle insulse forme di controllo dei uomini, ai tradimenti dei ninja. E, bada bene, il vincolo di Sangue agisce anche su di me qualora dovessi venir meno ai miei impegni. Questa stretta di mano è il modo con cui sarai sicuro che io non possa deludere le tue aspettative, che il mio sogno originale non si tramuti in una fugace illusione di impero o di una semplice baruffa con vicini scomodi. "

    Le parole del nukenin, di fatti, tradivano proprio l'improvviso cambio di direzione che la sua mano aveva compiuto qualche istante prima. Quella tecnica, pensata da leader di tempi passati in cui la guerra era la realtà di mezzo continente, era proprio la garanzia per Jeral di avere il Condottiero scorto nelle memorie del giovane Yotsuki. Viceversa, Aloysius aveva necessità di sapere che la calamità nota come Flagello Immortale non stesse tramando altro nell'oscurità della sua mente, ancora imperscrutabile agli occhi dell'otese; Lui era disposto a sacrificare i legami stretti in una vita, il Diavolo cosa stava mettendo sul piatto della bilancia?

    " Il guinzaglio è per gli animali o gli schiavi, un Patto di Sangue è un'ascia bipenne che si abbatte sulle nostre teste in egual misura e con le medesime modalità. E non credere che non sarei disposto ad uccidermi qualora ritenessi che sia invece tu ad esercitare una qualche forma di controllo su di me...anche io ho la pelle facilmente irritabile. "

    E con un rapido gesto della mancina scansò le dita che continuavano ad infastidirgli il collo. Un gesto tanto plateale quanto inutile (poiché il Flagello stava per indietreggiare) ma che faceva ben comprendere quale tipo di relazione il Generale Cremisi era disposto ad intavolare con il Diavolo fatto persona.

    " Possiamo limare le condizioni da te imposte ma non esiste accordo verbale al quale io affiderei il mio sogno, più che la mia vita. Ognuno sa chi è l'altro, le debolezze del mio animo che non ho tentato di nasconderti come anche l'incontrollabilità delle tue azioni che ti ergono come nemico degli uomini, dunque un'alleanza che possa definirsi tale richiede un vincolo che impedisca di annientarla reciprocamente. E' il nostro passato a parlare per noi, Flagello...ma questo matrimonio s'ha da fare!"

    La mano era ancora lì, protesa in avanti verso il difficile interlocutore. Era necessario superare quello stallo per poi definire nel dettaglio le regole del gioco che i due combattenti stavano riscrivendo per il continente intero.
    Quindi il Colosso continuò con un tono di voce profetico, lo stesso adoperato in precedenza per aggiungere e apportare modificare alle condizioni della tecnica ancora attiva:

    " Possa dunque il mio cuore smettere di battermi in petto qualora le mie azioni tradiscano il compimento ed il mantenimento dell'Impero di Oto. Che sia maledetta ogni scelta mite, di servilismo verso l'Accademia o protettrice di popoli e gente nemica dell'Impero. "

    "Come Sandaime Kokage faciliterò ogni tua azione nel Suono
    [Sigillo Maledetto, Ordini da Kage, Incontro con Demoni, se consentito Ruoli di Villaggio], a patto che esse non siano rivolte a distruggerlo, depotenziarlo o tradirlo."

    "Marchiarti del mio sigillo di richiamo ti permetterà di essere raggiungibile dai miei missari alati anche a grandi distanze e in posti ignoti; di fatti è questo il modo con il quale riesco a raggiungere i membri della mia associazione, la mia rete di spie, in tutto il continente. Potrai chiaramente scioglierlo in qualsiasi momento."

    "Insieme alle precedenti, queste sono le nostre intenzioni. Possa il Sangue giudicarci qualora le infrangessimo. "


    La mano era ancora lì.

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    Edited by DioGeNe - 19/8/2021, 22:47
  7. .

    Il Patto col Diavolo


    da "Il Colosso dei Mikawa", capitolo XVIII


    Il nukenin si ritenne soddisfatto di quanto appena visto poiché il Generale Cremisi aveva messo in campo la sua forma più elevata, quella che lo elevava dal resto dei ninja e lo avvicinava al Dio della sua religione. Certo si era solamente salvato ma cosa più importante aveva salvato Oto dalla minaccia di distruzione annunciata dal Flagello qualora si fosse rifiutato di combattere. Chiaramente per Aloysius perdere un incontro era sempre stato sinonimo di fallimento, figuriamoci contro colui che aveva provocato non poche sofferenze al suo villaggio. Quella con Jeral, tuttavia, non poteva essere considerata una relazione come le altre: ogni passo andava percorso con cautela senza giungere a conclusioni affrettate o dettate da parametri di giudizio standardizzati. Era indubbio che l'immortale fosse un nemico dell'umanità e quindi anche del Suono, inteso come unione di genti e culture, ma la domanda che sin dal principio impegnava la mente del leader era per quanto continuare ad avere una minaccia di tale portata alle porte del suo villaggio. Ora aveva la certezza di non essere in grado di contrastarlo e quindi di non rappresentare un solido scudo a difesa della sua gente: la facilità con cui era arrivato nella sua dimora, i racconti delle sue imprese in tutto il continente, la conoscenza delle altre calamità che incombevano sul mondo e alimentavano i pensieri del Colosso ne erano solo un'ulteriore dimostrazione.

    Il primo argomento toccò il discorso della lealtà, un termine che Diogene aveva declinato in una forma del tutto personale nel corso degli anni e del quale il nukenin sembrava conoscere qualche dettaglio. Lo esortò a desistere da futili tentativi di manipolazione profetizzando però la possibilità, o meglio certezza, di un futuro tradimento che faceva ben intendere quanto lui stesso fosse scettico sulla veridicità di una parola data nel mondo dei ninja.

    Tuttavia la calamità si offrì come arma al servizio del comandante e in un attimo la fiammella di speranza legata al sogno assopito si risvegliò nel petto del Colosso; la via che nel tempo aveva abbandonato poteva essere ripercorsa perché ora poteva avere l'alleato sempre desiderato, una spalla per combattere contro le forze interne ed esterne che da sempre lo avevano ostacolato. Il Flagello aveva la forza per aiutarlo a realizzare i sogni di un ragazzo disilluso dalla vita ma che anni di esperienza nella complessità geopolitica del continente non erano riusciti del tutto a cancellare.

    Certo, tutto molto allettante, ma Diogene sapeva che un patto con il Diavolo gli sarebbe costato tutto...ghermire il potere cui non era stato in grado di opporsi avrebbe significato perdere i legami stretti fino a quel momento. Febh non avrebbe capito, Raizen non avrebbe capito...certamente Hohenheim di Suna non avrebbe capito e lo stesso sarebbe stato per Itai e Hoshikuzu se fossero stati ancora in attività. Personaggi paragonabili ad insetti per il Flagello ma con cui il Mikawa aveva condiviso praticamente una vita intera e di cui avrebbe tradito nuovamente la fiducia, questa volta irreversibilmente. Jeral era il nemico comune di tutti, l'argomento che metteva d'accordo ogni villaggio accademico e non; persino Ame aveva messo una taglia sulla sua testa. Lui era il nemico di tutti perché era l'araldo del caos e nulla desiderava di buono per gli uomini.

    Ma loro erano ciechi!
    Ogni incontro di due esseri al mondo è uno sbranarsi. Vieni con me‚ io ho la conoscenza di questo male e sarai più sicura che con chiunque altro; perché io faccio del male come tutti lo fanno; ma‚ a differenza degli altri‚ io ho la mano sicura.





    Pian piano le parole melliflue dell'immortale iniziavano a far breccia nelle difese morali del Garth: c'era della resistenza in zone profonde della sua mente, ricordi che cozzavano con quei propositi rinnegati. In quel momento si accorse di quanto il suo essere umano era un limite per ciò che il suo intelletto riteneva la scelta giusta: lui avrebbe potuto riportare ordine nel mondo, ristabilendo pace e benessere sotto il vessillo della nota del Suono. Aveva sempre saputo che era questo il suo destino. Tuttavia era ben conscio che per farlo avrebbe dovuto distruggere ogni barriera, resettare quello che gli uomini avidi avevano costruito sulla base di convinzioni sbagliate o retaggi di una storia passata dolorosa. L'Accademia era il simbolo di questa ingiustizia, un organo che premiava quattro villaggi in grado di vincere una guerra e che si erano divisi tutto tra loro lasciando le briciole a confinanti o sconfitti. Aloysius condivideva la voglia di rinascita di Iwa e Kumo, il loro desiderio di riscatto che andava ad alimentare il ciclo infinito di vendetta tra i popoli.
    Sapeva che c'era un unico modo per interrompere quel flusso senza fine, lo stesso che gli avrebbe consentito di spazzare via associazioni criminali radicate in profondità nelle radici del continente.
    Si, a questo aveva sempre creduto fin dai suoi primi passi nel mondo nei ninja e questa consapevolezza meritava di avere la priorità rispetto ogni altro pilastro del credo di Diogene.

    Con un fulmineo gesto del braccio afferrò il rotolo scagliato a tutta velocità dall'altezzoso ragazzo [TA Al Volo, For 850 + 50 sigillo + 200 impasto medioalto -> overcap, semiparalisi arto dx per 2 round]. Persino per evitare lo scherno di farsi colpire in volto doveva portare il suo corpo al limite...
    Tuttavia, quel gesto di apertura delle trattative indusse il Mikawa a sciogliere il sigillo maledetto, fino a quel momento lasciato attivo nel caso di un improvviso cambio di rotta nelle intenzioni del Flagello, e leggere a difese abbassate il prezzo fissato dal vincitore. Con voracità arrivò all'ultima condizione imposta dal nukenin, il quale sembrava essere giunto a Crematoria con le idee molto chiare riguardo il tipo di rapporto da instaurare con quel Generale di cui aveva sentito parlare solo dai racconti di storia recente o letto nella mente di qualche sventurato shinobi.
    Come previsto, il conto era salato: nuova identità con accesso ai segreti del villaggio, remunerazione tipica dei migliori mercenari professionisti, contatto con le forze portanti di Oto e accrescimento della taglia, forse il minore dei problemi in quel contesto specifico.

    Rimaneva solo una cosa da fare:





    " Tsk...prima di procedere dovrai concedermi del tempo. "

    Quindi si diresse verso una delle rocce vicine, si sedette a gambe incrociate e compose i sigilli necessari. Chiuse gli occhi ed impose pollice ed anulare sulle sue tempie per avvolgere il capo nel palmo della sua mano: come aveva detto più volte Il Flagello, la condizione umana era un limite e per questo motivo doveva privarsi di alcune catene che gli impedivano di prendere il volo [TA Dono del Seguace-> Modificare i Ricordi]. Ne alterò quattro in particolare bussando cronologicamente alle porte del Palazzo della Vipera e di Villa Mikawa, passando per il South Gate ed infine il Bosco dei Sussurri. Erano i quattro momenti che rappresentavano più di tutti l'umanità di Aloysius, l'aspetto di se che stava rinnegando per compiere il suo dovere ed accettare il suo destino. L'immagine di Febh inginocchiato in occasione della sua nomina a Kage, le parole di Raizen durante la visita in letto di morte, la rabbia provata dopo il rapimento del suo guardiano ed infine l'attimo in cui, vedendo il volto di una trovatella dai capelli rosa, si convinse a portarla con se e crescerla come figlia.

    Ci volle un'ora ma quando il Kokage riaprì gli occhi, Jeral avrebbe potuto scorgere che qualcosa era cambiato nello sguardo dell'uomo. Non c'erano più dubbi nel suo cuore e nella sua testa e questo si palesò in una risposta a tono alle condizioni dettate dall'immortale:

    " Ogni impegno preso con me è un patto vincolante per l'eternità, Flagello. Della parola di mortali o divinità ho imparato a desistere e di un tradimento profetizzato al momento non so cosa farmene. Considero il nostro incontro come un viaggio di sola andata verso il mio obiettivo e, questa volta, mi assicurerò di raggiungerlo.

    Portatosi a distanza minima dal suo interlocutore, il Colosso tese la mano aspettando di stringere quella del nukenin che forse mai aveva sentito parlare delle Tavole del Sangue e della seconda incisione chiamata Chi-Kyoutei. Accolta la tecnica, una forza non terrena avrebbe cinto gli avambracci e i polsi dei due protagonisti, isolati dal mondo esterno da un turbinio di chakra e sangue, e in quel frangente la calamità nota come Flagello Immortale avrebbe sentito un potere diverso, che esulava dall'uomo che aveva difronte [TA Patto di Sangue].

    " Mi impegno ad onorare la prima condizione pagando i tuoi servigi con le mie risorse monetarie. In cambio ti legherai ai miei propositi, verrai marchiato con il simbolo della mia associazione, la quale non tenterai di abbandonare, distruggere, svelare o tradire. Il credo dell'associazione è il credo del suo fondatore che sintetizzo nella creazione dell'Impero di Oto con lui al comando." [Simbolo di Richiamo, Benevolenza del Boss]

    " Metterò a disposizione l'influenza e le competenze mie e dei miei sottoposti al fine di introdurti come Mystogan nella realtà di Oto. Riceverai un sigillo maledetto che non dovrai (personalmente o tramite terzi) mai tentare di rimuovere o fondere in un altro oggetto o persona. La tua vera identità sarà nota solo ad alcuni fidati membri dell'associazione." [NB: per quanto riguarda la competenza da squadra speciale l'amministrazione sta introducendo un nuovo ruolo che prevede questa dinamica; il problema credo sia avere sia la competenza da nukenin che un ruolo di villaggio]

    " I Cercoteri di Oto, attraverso i loro portatori, saranno per te accessibili previa condizione di non recare loro alcun danno. " [NB: questa è una condizione molto OFF game, nel senso che richiede la disponibilità di tutti a giocare]

    " Jeral verrà posto in cima alla lista dei nemici di Otogakure no Sato, un ordinanza di uccisione a vista verrà emessa, provvedimento drastico che verrà condiviso e promosso anche verso il resto dei villaggi accademici, indicando il nome del Flagello come fautore dell'incursione nella capitale militare del Suono." [NB: bisogna comunque rispettare il meccanismo delle taglie quindi potrò proporre due stemmi relativi alle due giocate in questione per l'attribuzione della reputazione. ON GAME, invece, mi è concesso aggravare la condizione di Jeral dopo gli accadimenti di Kusa.]

    " Nulla potrà essere detto o condiviso di questo patto. Sugelliamo le nostre intenzioni Flagello e plasmiamo insieme il mondo secondo il correttivo del suo nuovo Imperatore! "




    Si, quello sguardo era di nuovo tornato nel mondo; il giorno in cui Aloysius aveva deciso di affidare la sua anima alle grinfie del Diavolo!

  8. .

    L'asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXV, di Loxion Mikawa



    Kyobi Kenkichi era il leader tipico dei piccoli gruppi, la sua era una realtà familiare allargata della quale si era fatto protettore essendo l'individuo più forte, esattamente come accade in natura per molti mammiferi. Il suo delicato compito di collegare il retaggio tribale del suo clan alla modernità dei villaggi del continente lo aveva elevato anche come oratore e diplomatico di rispetto, meritevole di sedere al tavolo con due Kage della compagine Accademica. Non si dimentichi che, al tempo stesso, il ragazzo costretto diventare uomo dalle difficoltà della vita, era custode di tradizioni, saperi ed artefatti ancestrali, risalenti alla fondazione della definizione stessa di ninja e quindi fonte di ispirazione per chi di chakra, sangue e spade aveva fatto una ragione di vita.

    " Cosa sai del fabbro e storico noto come Loxion Mikawa? Forse Kensei te ne ha parlato ma ho trovato un'antico manoscritto che potrebbe condurre alla Saishū heiki.. "


    Mumei vibrò come se fosse riuscita ad udire il nome della lama che, probabilmente, poteva essere considerata una sua sorta di evoluzione. Ma davvero era possibile riforgiare l'arma che, secondo la religione, solo la reincarnazione in terra di Khorne era in grado di maneggiare? E se si, come controllare questa volta quel potere che qualche anno prima stava per distruggere l'intera realtà Kenkichi e minare gli equilibri del mondo intero? Kyobi era il possessore dell'altra metà e aveva la storia del clan delle lame insanguinate dalla sua parte, il suo coinvolgimento era di primaria importanza anche solo per pensare di poter rievocare la reliquia regina.

    Una volta seduti a tavola, la richiesta accorata del Tokugawa di mettere da parte piani e trattive e dedicarsi prima ad argomenti più "leggeri" trovò il consenso di tutti. Condividere esperienze nel mondo dei ninja era forse il modo migliore per conoscere le persone dietro i combattenti e questo serviva a cementificare rispetto e lealtà..valori alla base di un'alleanza duratura e sincera.
    Fresco di promozione, il ragazzo aveva ben capito che l'accesso agli archivi accademici era per lui la possibilità di crescita più immediata e rilevante; la conoscenza era il requisito fondamentale per avere percezione della propria posizione all'interno del mondo. E quando i villaggi erano disposti a condividere la storia dei suoi interpreti di maggior rilevanza, arrivando a parlare delle vicende più rilevanti e delle imprese più memorabili, allora era quello il momento di assorbire ogni dettaglio!

    " Molto bene! La tua curiosità mi ricorda quella di un giovane ninja che passava notti intere tra gli scaffali della biblioteca accademica; al tempo c'era ancora la vecchia sede e i rapporti di missione, dopo essere stati validati dai rispettivi villaggi, venivano raccolti in un un archivio al piano interrato..io avevo trafugato le chiavi così riuscivo ad intrufolarmi e leggere la recente storia del continente, prima di essere messa in bella nei tomi a disposizione dei ninja. "

    Diogene nel precedente incontro aveva ammesso di aver trafugato le katane di Kiri quindi non avrebbe fatto scandalo una bravata tuttosommato innocua come quella. Quindi di mise più comodo sulla poltrona, sprofondando leggermente con la schiena, e continuò per esaudire il desiderio del chunin meritevole di conoscere di più di quell'avvenimento tanto incredibile quanto terrificante:

    " Figurati la vastità dell'Anauroch, ora immagina un mare di lava al centro del quale sorge uno sperone di roccia sul quale giace la più truculente e indomabile creatura che abbia mai calcato la terra. Guarda in alto ed osserva un cielo di fumo nero, squarciato da meteore infuocate grosse quanto palazzi...senti la terra tremare interrottamente ad ogni passo della belva e le tue orecchie implorare pietà ad ogni suo grido.

    E' l'incubo degli uomini fatto realtà.

    E' il sogno dei guerrieri che si realizza.





    Ebbene...perdemmo su tutta la linea. Quando pianificammo la missione, il Re delle Scimmie ci sembrava fuori contesto nelle sabbie del deserto ma si aspettava l'arrivo degli uomini e riuscì a non farsi cogliere di sorpresa, trasformando l'arido terreno nella dimora a lui più congeniale; ci costrinse a combattere tra i fumi lavici e a temperature esasperate. La portata dei suoi jutsu e dei suoi attacchi li rendeva semplicemente inschivabili e richiedevano il massimo sforzo difensivo, se non combinato, per resistervi. Ogni colpo era mortale e la sua furia sconfinata.
    Avevo già affrontato il cercotero che Harumi porta dentro di se, catturandolo tra le paludi del Riso, ma il bicoda era indebolito, ancora legato ai limiti del corpo che aveva appena abbandonato.
    No, pensavo di essere preparato, pronto a fare ciò che i sunesi non sarebbero mai stati in grado di compiere...ma fui davvero sciocco a pensarlo"


    Il Garth sapeva come raccontare una storia ma non stava di certo esagerando in quel caso: quel combattimento si annoverava di certo tra i tre più difficili di tutta la sua carriera e, considerando quanto a fondo nei segreti dei ninja si era spinto, questo era tutto dire. Si scolò il bicchiere di vino rosso per poi continuare:

    " Avrai capito che prevaricarlo non fu possibile..sprecammo tutti troppo chakra in troppo poco tempo per resistere ai suoi colpi ed essere in grado di portarne di significativi. Ricordo ancora come non fui in grado di trapassare la pelliccia! E pensare che impugnavo Mumei..

    MA gli umani sono grandiosi Youshi, puoi imparare i costumi di un popolo in pochi giorni ma ci vuole una vita intera per comprendere cosa c'è nell' animo di un solo individuo: ci salvammo grazie al sacrificio di un membro della compagnia. Per sigillare o liberare un Demone codato servono conoscenze specifiche e io avevo con me il migliore nel suo campo; capì prima di tutti che le probabilità di uscire vivi da quella situazione si limitavano ad una fuga fortuita e, senza esitazioni, ribaltò le sorti del duello legando la sua anima a quella dello Yonbi sigillando entrambi nell'otre demoniaca.. "


    Il tono non era quello impostato e distaccato di sempre; il Colosso era coinvolto emotivamente, molto da vicino, con quella faccenda e il desiderio di riavere indietro Omoi era vivo sin da quel maledetto giorno di circa sei anni prima. Il destino dell'otre era stato discusso anche nella riunione dei Kage e il verdetto finale non aveva affatto soddisfatto colui che aveva perso più di tutti in quella faccenda..Suna rivoleva il suo demone, sperperando quell'immenso potere o rischiando di perderlo nuovamente, e questo era per lui inaccettabile, per lui che lo vedeva come arma da sfondamento con cui piegare le difese di Kumo. Si, cera altro nel destino di Son Gokū e presto si sarebbe svelato.
    Intanto anche Kensei si era interessato alla faccenda, mostrando talaltro di essere in possesso di qualcosa di molto interessante:

    " Si, radunai i migliori di Oto e Suna; infatti c'era anche l'aspirante Kazekage Hoshikuzu Chikuma e i miei due sottoposti di maggior esperienza, uno dei quali fautore della nostra vittoria. Era una questione da risolvere internamente, la Sabbia non aveva la forza per recuperare il suo bene più prezioso e bisognava intervenire per evitare che finisse nelle manu di Iwa, del Fulmine o peggio ancora dei Cremisi o di Cantha. Chiaramente, oltre che negare un colpo da k.o. a favore dei nostri rivali, riuscendo nell'impresa avrei potuto avanzare pretese su quello che è agli occhi di tutti il paese meno forte, da diversi punti di vista, dei quattro Accademici. "

    Era stupefacente come l'otese parlasse con naturalezza delle sue intenzioni di esercitare pressioni politiche su un alleato per il suo tornaconto; dopotutto cosa che c'era da stupirsi? Nelle alte sfere non era un segreto che il Mikawa avesse manipolato il Chikuma per mesi al fine di imporre il suo volere sul più vasto paese del sud. Quindi prese la boccetta del Kage, la aprì e gettò il contenuto in aria probabilmente generando stupore in tutti coloro che conoscevano a fondo quale fosse il dominio del Garth: ogni goccia del liquido iridescente si bloccò improvvisamente a mezz'aria, impedendo di imbrattare la tavola, e fluttuando si ricompose in un fascio coeso che iniziò a girare tutt'intorno ad Harumi. La ragazza forse avrebbe saputo completare l'analisi che Aloysius condivise con i padroni di casa [Percezione Sanguigna, Vederci Rosso, Guardare oltre le apparenze<!-- -->Ematologo [Generica]

    Vederci Rosso
    Arte: L'utilizzatore, se attiva Percezione Sanguigna, può scoprire diverse informazioni sul sangue percepito, quali: quantità, gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tempo di contatto con l’aria. Inoltre è in grado di riconoscere del sangue già incontrato e associarne la persona, se conosciuta. (1/2 Basso)
    [Da genin in su]

    Totem di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Rituale (12)
    L'utilizzatore, tramite tocco con le superfici interessate, può imporre dei sigilli in grado di estendere la portata di Percezione Sanguigna. Ogni sigillo diventa il centro di una Percezione Sanguigna; i sigilli non possono essere più distanti del raggio concesso da Percezione Sanguigna.Tipo: Fuuinjutsu -
    Sottotipo:
    (Consumo: MedioBasso a sigillo)
    [Massimo 1 sigillo per grado ninja posseduto]
    [Da genin in su]

    Allargare gli Orizzonti
    Arte: L'utilizzatore, se attiva Percezione Sanguigna e previo 2 round di concentrazione, può estendere il raggio della tecnica ad 1 km.(MedioBasso a round)
    [Da chunin in su]

    Traccia Cremisi
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: (3)
    L'utilizzatore, se attiva Percezione Sanguigna, può etichettare una traccia di sangue percepita per seguirne gli spostamenti anche fuori dal raggio di manipolazione. Entro 5 km di distanza l'utilizzatore saprà distinguere la posizione precisa della traccia, oltre, invece, solo la sua direzione indicativa. Rimuovere il sangue percepito interrompe la tecnica.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    Sottotipo:
    (Consumo: MedioBasso / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Guardare oltre le apparenze
    Speciale: L'utilizzatore, se attiva Percezione Sanguigna, può individuare anche la presenza di particolari geni nel sangue percepito. Sarà possibile definire il tipo di Kekkai Genkai, Hijutsu e Kinjutsu (se alterano il corpo del portatore) posseduta e riconoscerlo solo se già conosciuta l'informazione caratteristica.[Da jonin in su]
    ]






    " Si..è il suo! Hai gingilli interessanti sotto quel mantello Mizukage eheh Pare che lo Yonbi sia un donatore universale ma, apparte questo, è il chakra all'interno di ogni cellula a renderlo unico! Il solo fatto che non coagula lo etichetta come un plasma unico! E' una sensazione simile a quella che ho provato analizzando il sangue dei jinkurichi ma è molto più pura e appagante, la simbiosi tra liquido organico e chakra è perfetta..questo potrebbe spiegare la riserva di chakra infinita di questi esseri, probabilmente non sono nemmeno sottoposti agli umani limiti fisiologici di impasto ed erogazione istantanea dal tentien. Questo sinolo chiaramente sembra ripercuotersi anche su una capacità di rigenerazione smodata, la stessa che riscontriamo sui jinkurichi con il pieno controllo del Demone. Ah doppia impronta e doppia Yoton e Doton e confermo l'utilizzo di ninjutsu terrificanti associabili a queste firme.
    Harumi, puoi aggiungere qualcosa? "


    Il legame tra demoni e jinkurichi era ancora un mistero per Aloysius ma sospettava che toccando il vortice attorno a lei qualcosa sarebbe potuto accadere..
    Avere il sangue dello Yonbi apriva ad una serie di scenari fino ad ora preclusi a Kokage, forse pensare di ritrovare l'otre non era ora così irrealistico ora.

    Infine una domanda di tutt'altra natura, una curiosità condivisa dallo stesso padrone di Villa Mikawa il quale colse l'occasione anche per riallacciarsi alla domanda fatta poco prima al capoclan:

    " L'artista è ignoto, chiaramente l'arazzo era già lì al mio arrivo ma sul retro, in un angolo, vi è una scritta ormai quasi del tutto sbiadita; è una dedica in lingua Kenkichi che con fatica sono riuscito a tradurre e che dovrebbe dire: "Al mio vecchio amico Loxion". Io ho conosciuto diversi anni fa un fabbro con questo nome e, vista l'unicità dello stesso, credo si riferisca proprio al Mikawa che ha abbandonato tutto e tutti rifugiandosi ai confini tra la Rosa e il Ferro. Come mai questa domanda? Ricorda ciò che ti ho fatto vedere nell'arena di Oto, desidero andare a trovare quell'uomo per diversi motivi e anche Kyobi dovrebbe venire con noi. "

    Era stato Loxion, che al tempo si faceva chiamare Livon (probabilmente per nascondere la sua identità), ad insegnarli come attivare il vero potere di Mumei descritto nell’ultima Tavola del Sangue, la quarta incisione Nagai Ukiyo Erikushia, ovvero L’Elisir di Lunga Vita. Da allora non era mai più tornato in quella officina...

    " Anche io ho una domanda e solo uno di voi due potrà rispondermi: se Mumei è un artefatto Kenkichi, perché non riesco a sentire la sua anima? Qual è la verità dietro le lame delle lame insanguinate? MI ha parlato solo una volta, credo..ho visto un volto fiero, di una donna, la quale mi rimproverava di essere troppo debole per battere il giogo di Khorne..Kyobi, Kensei voi sapete chi era la Primogenita? "

  9. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXVI, di Loxion Mikawa

    ::: ???, Paese della Luna :::



    La scarica avrebbe steso l'ultima delle monache custodi del tempio principale del Getsugakure no Sato, nel cuore del villaggio. Un jutsu di luce perenne era stato imposto all'interno di quelle imponenti mura decorate con marmi e affreschi preziosi ma era notte fonda quindi il luogo sacro era vuoto e nessuno avrebbe potuto sentire le urla di disperazione delle povere donne.

    " Mi toccherà trovare altri servi per questo posto.."

    Inveiva contro gli umani ma sapeva benissimo che il problema era di tutt'altra natura: un ladro capace di prelevare un frammento dello specchio non si sarebbe di certo fatto scoprire dall'effimera sorveglianza del tempio. E' che non riteneva proprio possibile una cosa del genere; invero, nemmeno lui sarebbe stato in grado di farlo!

    A braccia conserte si riposizionò difronte a quel disco ora imperfetto. Ne osservò l'irregolarità incuriosito per poi imporre il suo palmo a mano aperta, lasciando che il chakra fluisse verso la superficie solida a pochi centimetri di distanza. Qualcosa era cambiato, attivare il meccanismo si stava rivelando difficile poiché lo specchio aveva variato la solita risposta, progettata attraverso un perfetto equilibrio di saperi.
    Disturbato dalla situazione, il Joker forzò la mano attingendo energie dal tentien e come una porta sfondata il varco spazio-temporale si manifestò inondando l'intera sala del suo incredibile potere. L'artefatto sembrava ancora funzionare, per fortuna, ma l'elemento mancante andava trovato con priorità assoluta..e sarebbe stato lui stesso ad occuparsene. Ora sapeva che gli specchi erano in pericolo, dunque serviva maggiore prudenza: disegnò col bastone un paio del suoi sigilli a terra e poi si immerse nel portale, diretto verso lidi ignoti.

    ::: Presente, Villa Mikawa :::

    La sparizione di Hebiko non aveva destato poi così grande sgomento; ea strano perché, a dispetto delle ultime altre prove effettuate sul pendolo, questa volta nulla sembrò accadere in reazione a quel gesto tanto audace quanto folle.
    Il gruppo però non era rimasto con le mani in mano e ben presto tre possibili strade si delinearono all'interno del caos che sembrava aver investito la Magione da un tempo indefinito. Il salvataggio del marchingegno, individuato come la custodia del frammento fautore delle fluttuazioni temporali, ad opera del Kenkichi dalla furia quasi scellerata di Akira dava al gruppo ancora modo di studiare ed adoperare quella porta con l'ignoto. Il jonin kiriano, tuttavia, sembrava fin troppo coinvolto nella faccenda e avrebbe dovuto sin da subito rendere conto al suo Kage e agli altri ospiti della dimora, certamente incuriositi dal coinvolgimento di Ame. A loro definire fin quando adoperare lo specchio, evidentemente messo lì da qualcuno con propositi precisi: il dato di fatto era che il leader di Oto era sparito, così come tutte le altre persone che convivevano con lui.
    La seconda si generò da un'intuizione di Shunsui, il marionettista che solo in un'altra occasione aveva avuto modo di parlare con Diogene e che quindi sarebbe stato probabilmente facilitato nella risoluzione del enigma a lui indirizzato. Il guardiano di Sun, infatti, aveva intuito che serviva un riferimento ad un contesto diverso per essere sicuri di non essere capiti da coloro che sembravano avere una finestra aperta sugli eventi della Villa e quindi che la chiave fornita era il tassello mancante per sciogliere il significato del messaggio ricevuto tempo addietro, proprio dal Colosso. Lo shinobi aveva capito anche il come, visto che anni prima aveva osservato con i suoi occhi le mosse di Hoshikuzu per aprire regalo speditogli dal Mikawa. Tuttavia di mappe e libri di geografia il ragazzo ne avrebbe trovati a centinaia nella biblioteca, quindi il dove applicare quella sua intuizione rimaneva un punto aperto. Di fatto, anche se avesse perso tempo a spulciarli tutti la verità era che la pagina che stava cercando non era più alla sua portata! Che fosse stato anticipato sul tempo? Tempo...sempre che si potesse continuare a parlare in questi termini nella bolla del frammento.
    L'arazzo alle porte della terza alternativa esplorata dagli accademici, divideva la pista seguita da Kenshei con ciò che solo la giovane jinkurichi del due code conosceva tra tutti i membri della compagnia; la sua decisione di condividere l'accesso al covo di Aloysius rese certamente l'accesso al piano sotterraneo più facile ma, come già detto, nulla sarebbe accaduto se loro non avessero fatto le giuste mosse all'interno della linea 1045 [rimando alla descrizione del primo post]. Anche l'approfondita indagine visiva di Etsuko non avrebbe prodotto informazioni così rilevanti: Akira aveva distrutto i fiori di ghiaccio nascosti dietro ai grovigli che ricoprivano la Villa e in essi non vi era più alcuna traccia del chakra della sua creatrice. Apparve comunque lampante al chunin quale fosse l'ordine di grandezza di potere che l'Asso di Cuori era in grado di maneggiare; non solo, una riflessione sul fatto che si stesse parlando della capacità di mettere in sinergia i segreti di due Kekkei Genkai avrebbe aperto a quesiti sul tipo di genetica in possesso dell'ex principessa del Gelo.
    No, con il senno di poi forse la reazione del compatriota nello scoprire il coinvolgimento della bimba prodigio, non sembrava così esagerata.

    ::: Passato, Villa Mikawa :::



    Odiava attingere a quel potere; molti lo avrebbero visto come un dono divino ma, per ottenerlo, l'orgoglioso Garth era costretto a rivolgere proprio al Demone che lo aveva schiavizzato mentalmente per anni la sua preghiera [Immissione vitale -> resurrezione]. Altro che miracolo, si trattava di un patto di sangue non voluto e della peggior specie, attraverso un rituale che aveva dilaniato il corpo del Garth fino alla negazione stessa del suo sentirsi, ed essere, umano.

    " Per fortuna il corpo era in perfette condizioni, altrimenti non avrei potuto fare molto..su PARLA, cosa diavolo sta succedendo?! "

    " Aloysius..sarebbe il caso di farla respirare. "

    Il colosso rimase interdetto perché quella era una delle rare volte in cui Eiatsu aveva mostrato umanità; era strano sentire da lui quelle parole, che ultimamente riservava solo per la sua pupilla bicodata, ma forse la situazione richiedeva un minimo di tatto in più (visto ciò che intanto i due avevano scoperto). Era anche vero che l'eliminatore si sentiva a disagio con quel potere del Kage, visto che violava con metodi discutibili le regole sul funzionamento del ciclo vitale; chiaramente aveva forniti decine di cadaveri "freschi" per aiutare il Mikawa a perfezionare quella tecnica ma la ferita di aver dovuto rinunciare a tutte le sue conoscenze sull'Edo Tensei era ancora viva.

    " Ti abbiamo ritrovata morta all'interno in un vecchio orologio a pendolo della villa. Sei stata aggredita? Se vuoi posso vedere direttamente io nella tua mente, dobbiamo ricostruire meticolosamente gli eventi perché il tuo Kage sostiene di aver visto dei fantasmi poco prima della tua comparsa...

    Poi confermarmi la tua identità? Che giorno è oggi e cosa hai fatto nell'ultima settimana? "


    Potevano sembrare domande di routine ma il vero motivo risiedeva in un altro "piccolo" problema, un'apparentemente esile ragazza che, forse spaventata o solamente incuriosita, rimaneva dietro la tenda della stanza con un occhio fisso su quella scena e l'orecchio teso per sentire la risposta della trovatella. Uno degli uomini del maniaco del sangue l'aveva richiamata in udienza con urgenza senza spiegarle bene quale fosse il problema ma ora che si trovava lì faceva fatica a capire quale diavoleria avesse questa volta combinato il Mikawa.

    Certo che quella ragazza sdraiata sul divano le assomigliava davvero tanto..



    CITAZIONE
    OT/ Al gruppo: avete tutte le info per sbloccare la situazione per come l'ho immaginata io. Chiaramente nulla vi vieta di provare ad uscire dalla linea temporale predetta in modi "pittoreschi" AHAHAHA
    Ad Hebiko: ti chiedo di giocare entrambe le versioni di te, passato e presente ;) Come avrai capito, sei la variabile fuori dal controllo dei nukenin, quindi le tue azioni possono aiutare enormemente il gruppo! /OT
  10. .

    Come si sconfigge un rivale più forte? Domanda classica, forse la prima di cui ogni studente va a ricercare la risposta nel suo libro di teoria in accademia appena scartato. E' quel capitolo che si trova in tutti i manuali di tattica bellica, tra lo scontro in inferiorità numerica e la sopravvivenza in territorio ostile. E' probabilmente la più grande differenza che separa un ninja di rango genin da uno chunin...certo ci sono anche la gestione di un team, una seniority più elevata acquisita a suon di missioni e la capacità di vestire incarichi istituzionali. Tutte doti che si apprendono con studio e sudore, l'impegno che ogni aspirante leader ha l'onere di compiere; ovvero, da un altro punto di vista, la predisposizione che il buon maestro deve scorgere per puntare su una giovane leva. La carriera di un aspirante combattente ancora incapace di tenere in mano una wakizashi o lanciare un kunai nasce lì, in quel frangente, è l'intuizione nel vedere cosa c'è oltre un livido di troppo, una soluzione brillante di un calcolo delle traiettorie oppure le dita logore per i troppi tentativi sulla sequenza di una tecnica.

    Tutti coloro che stringono questo patto con se stessi diventano dei genin. Poi, però, la risposta a quel primo quesito torna dirompente perché è nel destino di ogni praticante della guerra vivere il momento che lo costringe ad elevarsi dalla massa; in epoche passate elementi selezionati dai propri maestri venivano forzati a confrontarsi con questa resa dei conti, l'accademia stessa organizzava scontri alla morte con i cugini della Zanna. Prima ancora, nella Nebbia di Sangue, i duelli dove in palio si metteva la vita erano incoraggiata sin da giovanissimi! Questa pratica ora è stata abbandonata, ritenuta disumana al punto da paragonarla alla mattanza dei tonni o la macellazione del bestiame...ora i futuri leader dell'Alleanza crescono senza sapere cosa significhi temere realmente per la propria vita, arrivare così vicino alla parola fine da essere costretti ad elevarsi, molto spesso attivando potersi assopiti ereditati dai propri gloriosi clan.

    Ci sono paesi, però, che sfuggono a questa regola non scritta, posti in cui temere per la propria vita e confrontarsi con ostacoli più grandi di se è la base per sopravvivere alla giornata. Sono le realtà in cui il controllo dettato da dogmi e convenzioni comuni non è applicabile perché si sono evolute in sistemi caotici, semplicemente non controllabili per definizione. Ecco il dipinto di Oto, ai tempi di Orochimaru e del primo Kabuto, prima dell'ingresso dei sentimenti e delle regole accademiche..oggi un lontano ricordo, a tratti una pavida imitazione o poco più, e in definitiva un handicap per tutti i ninja del Suono rispetto ai compatrioti del passato.

    Mitsuki aveva ricevuto in dono questo retaggio, era un ninja nato (o forse sarebbe meglio dire creato) per ereditare quella che può essere considerata la fetta più grande del sapere ninja in termini di Hiden, Juinjutsu, Tensei Ninjutsu, Kinjutsu e, chiaramente, Hebiton. Egli era l'anello che avrebbe permesso alla catena ideata dal Sennin di continuare a crescere dentro il Suono, tenendo viva la memoria e generando in qualche misura nuove forme di controllo da parte del padre "immortale".

    Bene..chi era invece Hebiko?
    Era una figlia di Oto che come molte era cresciuta nei vicoli del villaggio, vivendo di stenti. Per caso si era avvicinata alla vita degli shinobi, tanto odiata dai suoi genitori, e col tempo aveva capito di avere qualcosa di diverso rispetto agli altri coetanei fino a meritarsi il titolo di Vipera di Oto. STRONZATE! Una mera favoletta per bambini: Hebiko era uguale a Mitsuki, era stata creata per assolvere allo stesso compito degli altri portatori del frammento, generati dagli ovuli di Rengoku o tramite le altre diavolerie del Sennin, modificata per assomigliare al suo creatore e per diventare la vera Vipera, il vero involucro per la resurrezione del Padre. Lo sapeva, ne aveva avuto conferma dai racconti di Febh, Ledah e Manda e, come tale, godeva dello stesso grande vantaggio dei suoi simili: per lei la vita non era e non sarebbe stata semplice, lei era pronta già dalla nascita a compiere grandi cose.
    L'attacco finale di Mitsuki venne schivato e, cogliendo il ragazzo in controtempo, la Vipera riuscì a sferrare il colpo finale in grado di far cambiare le sorti dello scontro, il guizzo che serviva per ribaltare drasticamente il pronostico di uno scontro che stava perdendo fino a quel momento.

    " UARGGGGGGGGGGGG ! "

    Urlò e barcollò indietro il ragazzo, il quale tentava goffamente con la mano di arrestare la fuoriuscita di sangue...ma la ferita era profonda e senza accorgersene finì a strisciare a terra, contorcendosi in pose inumane più indotte dalla rabbia che dal dolore [Insensibile -> 3 leggere]. In quel frangente Hebiko avrebbe realizzato di avere la vittoria in pugno, le sarebbe bastato infierire su quel corpo inerme per mettere fine a quel duello alla morte. Al primo movimento, però, parlando a stento il fratello avrebbe implorato pietà:

    " AspeTTA! NOi si...si...ssIAMO fraTELLi! RiSPARmiamo la viTA e io me ne andRò LONtano! Ti lasCIO il labora...ratoRIO di NOSTRo PADre! "


    Una scena raccapricciante, aggravata dal sangue copioso e gli occhi strabuzzati della cavia in piena crisi isterica. Accettare o meno quella richiesta, però, non avrebbe cambiato le azioni del ragazzo a terra. Con uno scatto trovò posizione semi eretta dando le spalle alla sua rivale come per fuggire, mentre con la mancina gettò a terra [1 SA] una bombetta per celarsi dietro la coltre di fumo alzatasi...un gesto disperato perché nelle sue condizioni non sarebbe potuto andare lontano in quello spazio chiuso.
    Come detto, Mituski era un predestinato, diverso dalla gente comunque e dunque capace di mosse e strategie inimmaginabili per molti: la fuga, di fatti, non era altro che un mascheramento, una finta sbucare lì dove Hebiko non aveva ragione di guardare! Rigettò il suo stesso corpo, abbandonando l'involucro ferito a morte, per poi raccogliere la katana lì vicino prima di immergersi nel pavimento, forte ancora dell'impedimento visivo che ne celava le mosse [1 TA Rinascita Strisciante, 1 TB Arte della Terra]. Da lì avrebbe potuto fuggire senza problemi, concedere la vittoria alla mocciosa insolente ma per la cavia abbandonare la propria casa non era un'opzione percorribile: vincere era l'unica cosa che contava in quel frangente. In un attimo avrebbe bruciato la distanza che lo separava dalla rivale, arrivandole alle spalle senza poter essere visto e forte ancora dell'elemento sorpresa dato dal fumogeno non ancora svanito [2 SA Movimento, Azione Rapida, Furtività + 12 (Corpo del Serpente, Movimenti Silenziosi), 4 m].
    Questa volta non avrebbe detto nulla per tradire la sua posizione, impastò la massima quantità di chakra nel suo corpo e, emergendo alle spalle della sorellastra, mosse la lama alla massima velocità, eventualmente estendendo il suo corpo per arrivare a bersaglio, in un affondo finalizzato a trapassarle la schiena all'altezza del ventre [3 SA Affondo, Allungamento fino a 4,5 metri, Pot 40, Vel Blu + 50 base + 50 Predatore + 100 impasto MedioBasso -> Semiparalisi 2 round per Overcap, For Blu + 100 (sovraimpasto MedioBasso) -> 2 Leggere]. Un attacco pericolosissimo ma tatticamente sbagliato, sbilanciato, autolesionista..un attacco disperato.

    Solo a cose fatte sarebbe esploso, rigettando anni di frustrazione e solitudine in faccia alla Vipera:



    " IO SONO L'UNICO EREDE DI OROCHIMARU! TU SEI IL PIANO B DESTINATO A CADERE NEL DIMENTICATOIO E MORIRE! MUAUHMUHAMUHA"

    :::

    Il Raizen non sembrava cogliere a pieno il sarcasmo della sua matrice, era come se conoscesse il significato di quell'atteggiamento tipico di alcuni umani ma non avendolo mai messo in pratica né subito non sapeva bene come reagire. Si limitò a stare in silenzio, ascoltando le domande che il curioso Kage aveva per lui.

    Chiaramente era la stessa esistenza di un suo clone a rendere irrequieto il jinkurichi, dopotutto per creare una copia quantomeno somigliante con un originale di tale complessità serviva il chakra dei due componenti, probabilmente anche del materiale organico per ricreare il corpo e, non ultimo, una certa mole di informazioni tali da riempire una mente altrimenti vuota e prima di esperienze.

    Profetizzato certo...l'Eremita Serpebianca ha doti di preveggenza ma quest'arte più di altre naviga nell'incertezza del caos che permea il mondo e dunque è affetta da errore. Il Nidaime si affidava spesso alle doti del Hakuja Sennin, nella Caverna dei Draghi.
    Analizzare, studiare, immagazzinare informazioni, usa il termine che preferisci ma nelle pergamene che vedi lì accatastate c'è la trascrizione della tua vita fino al 09/34..ah siete poi riusciti a ritrovare Keita Kitase? Da quel poco che ho letto, mi è sembra parso un tipo in gamba..




    Nessun sentore di menzogna, stava parlando a mente aperta sin dal principio, un atteggiamento tipico di chi aveva già accettato da tempo il proprio destino. Alcune informazioni, tuttavia, sembravano come offuscate se non addirittura cancellate e quindi non disponibili al clone:

    Mi dispiace, le mie risposte sono limitate.

    Non sapeva come il Nidaime, ovvero Orochimaru, avesse recuperato quanto necessario per la creazione dell'esperimento etichettato come "Jinkurichi 2.0" (in stato di ERROR secondo quanto letto al pc al piano superiore) ma la situazione era chiara: Raizen era stato messo sotto attenta osservazione da parte dell'entourage del Suono dal principio, ben prima che si affermasse nel mondo ninja come Montagna del Fuoco di Konoha. Forse scavando nel suo passato avrebbe ritrovato il momento di debolezza nel quale era incappato, proprio in territorio Otese e alla corte di un Mikawa al tempo non così potente e capace di avere controllo sui movimenti del Kokage.

    Probabilmente infastidito dall'ignoto rappresentato dall'esistenza stessa di quel suo clone, Raizen mise subito alla prova le parole e le intenzioni del suo duale sintetico escogitando un bel teatrino, in grado di far vacillare un animo debole. L'esito di quella manovra, tuttavia, portò il ragazzo ad accogliere con l'imponente mano la testa del prigioniero, salvato dal tonico del mangiafuoco che teneva i fili della conversazione, come le sorti della vita del suo interlocutore, tra le callose dita.

    La mia formazione è stata abbandonata da anni, ho avuto tempo per crearmi delle domande e trovare delle risposte da solo, basandomi su sensazioni piuttosto che su conoscenze. Orochimaru mi ha creato, vero, ma lo scopo è venuto meno e quindi anche ogni forma di vincolo che un tempo mi legava a cose o persone di questo mondo. Ucciderei Orochimaru? No, per il semplice motivo che non mi aspetto di fare nulla se non attendere la mia fine.

    Detto questo, non nego di essere un codardo: non ho pretese sulla mia esistenza ma al tempo stesso non riesco ad evitare di mangiare ciò che l'erede mi porta di tanto in tanto. Immagino tu lo abbia già ucciso...peccato, lui è come me ma solo più sfortunato perché creato per pretese molto più alte.


    Per comprendere l'entità che aveva difronte, il foglioso avrebbe dovuto sforzarsi di immedesimarsi nel suo interlocutore, capire il significato profondo di una vita senza più scopo, in solitudine e priva di esperienze se non quelle lette da inutili pergamene.
    Interpellare Kurama avrebbe forse creato solo più caos nella mente del ninja; il Demone sembrava confuso e restio a sbilanciarsi su quella forma di chakra insolita:


    Questo tipo sei tu Raizen, la stessa puzza che un tempo ritenevo insopportabile. E la cosa che ha dentro sono IO..una piccola parte del mio chakra, una forma ancestrale, direi quasi rinnegata. E' la stessa sensazione che provo quando arriva un nuovo jinkurichi, quando non c'è sintonia, quando il muro che ci separa è così alto ed imponente. Ma è solo un briciolo del NOSTRO potere, non conta nulla..puoi ammazz..aspetta..si, ECCOLO!


    Un'immagineMV5BMjIxMTg5NDE1MF5BMl5BanBnXkFtZTgwNjU1OTI0MjE@._V1_ attraversò la mente del Cercotero, così come quella del suo portatore, rievocando un esatto momento del passato; un tempo dimenticato del quale il Demone stesso non riusciva ad avere un ricordo nitido.

    Che abbia rubato una parte di ME in quel frangente? Il colore, l'essenza di quel chakra è quello di allora..un misto di rabbia, incompletezza e paura di cui non mi va di parlare! Fanne quello che vuoi, non pretendo di riaverlo, non mi serve..non CI serve.


    Proprio in quel momento, nel mondo interiore di Raizen sarebbero giunte le parole del suo alter ego evidentemente in grado di connettersi a quel legame più unico che raro:


    L'hai sentito, io farei lo stesso.



    CITAZIONE
    OT/ Siamo vicinissimi alla conclusione ;) /OT
  11. .

    Il limite di un Dio


    da "Il Colosso dei Mikawa", capitolo XVIII

    Un giorno Dio inventò la superbia. Ma chi c’è più superbo di lui che si è fatto chiamare Dio?


    L'uomo superbo ruota tronfio intorno al proprio asse e si crede perfetto. La coscienza della propria perfezione è sempre indice di poca e vana umanità; chi ha approfondito la propria e altrui umanità, sa che la vera dignità dell'uomo è nel suo essere imperfetto, nel sentire inadeguati i mezzi ai fini superiori che la mente prospetta e vorrebbe raggiungere. Questo Aloysius lo aveva capito bene, i suoi propositi erano sempre oltre i suoi attuali limiti e proprio per questo era in grado di superarli per poterne fissare sempre di più ambiziosi. Il Flagello, al contrario, non la vedeva in questo modo, per sua stessa natura o origine era impossibilitato a farlo! Di come il corpo dello Hyuga fosse stato messo a disposizione del Demonio che ne aveva assoggettato le membra non si avevano testimonianze ma, dopo averci parlato e combattuto, al Mikawa apparve chiaro come l'entità schivasse ogni forma di associazione all'involucro mortale che in qualche modo lo ancorava alla dimensione terrena.

    E qui, in questo spiraglio sottile nella composizione, ovvero nella struttura, della calamità nota come Flagello, il destino del Garth si concretizzò un un possibile, quanto improbabile, mossa di quella partita a scacchi che stava giocando a costo della sua stessa vita.





    Da un occhio esterno, capire cosa stesse succedendo in quel lembo di terra emersa, dimenticato dall'umanità e paragonabile ad un inferno terreno era cosa ardua: un groviglio di sangue, carne e chakra dalle sembianze umane ma alto come la più grande delle costruzioni degli uomini stava scuotendo la terra nel tentativo di ghermire un piccolo figuro, nemmeno distinguibile in quel tetro scenario di morte e sangue. Nessuno, nemmeno lo stesso Mikawa impegnato nell'immane sforzo di tenere insieme la sua forma più vicina al Dio della sua religione, del quale ne era diventato araldo, avrebbe mai potuto credere che una prova di pura forza potesse concludersi a favore dell' "insignificante" sfidante. Non era l'astuzia di Davide o la tenacia della Tartaruga, in questo caso si stava parlando proprio la sovversione della realtà, la verità che si palesava sotto gli occhi increduli del Kage:
    Jeral era più forte di lui.
    Si, lo era in tutti i sensi, perchè dopo averlo schernito con jutsu di inconcepibile violenza eseguiti con uno schiocco di dita e schivato ogni suo attacco con facilità, ora lo stava battendo anche nel fondamentale che il mondo dei ninja gli riconosceva come suo di diritto e che si era guadagnato confrontandosi come esseri come lo Yonbi.
    L'impatto tra l'esile braccio e l'immane massa fu tremendo [Difesa omessa: For 1025 vs Res 775 -> QuasiGrave al braccio] ma lì, tra le cosce dell'incarnazione di Khorne, il Flagello si crogiolava nel suono delle sue risa e nella consapevolezza della sua immane potenza.



    " WAAAAAA Cosa sei TU ?! CHI ti è generato?! Da dove PROVIENIIII ??!!"






    Sentire la sua presa venir meno e percepire la forza divina provenire dai palmi delle mani del nukenin fece sprofondare l'orgoglioso Garth in un baratro dove ogni sua convinzione e la sua logica perdevano di significato. Come poteva essere tanto più forte di lui? Quali cose non aveva ancora compreso dell'arte dei ninja? Quanti nozioni ancora gli mancavano per arrivare a scoprire cosa c'era dietro i misteri del chakra? Aveva dovuto abbandonare il suo corpo per superare i limiti degli uomini, aveva dovuto commettere atrocità e compiere un'infinità di missioni per forgiare il suo rigoroso e metodico intelletto, aveva dovuto trafugare e consultare segreti e tomi antecedenti alla Grande Guerra per scoprire i segreti del mondo nei ninja..eppure non era ancora sufficiente.
    Per un attimo pensò che tutto ciò fosse un imbroglio, poi che quel nukenin fosse solo uno scherzo del destino, un'anomalia che seguiva regole ancor diverse da quelle che con estrema fatica e grande sacrificio aveva infranto.

    Poi, però, si concesse al dolore diffuso provocato dalle profonde ferite che i raiton di poco prima avevano provocato sul suo corpo; l'adrenalina scese e un diffuso senso di rassegnazione si impossessò delle sue membra rendendo improvvisamente instabile il flusso di chakra che teneva insieme quella abnorme forma. L'illusione, di efficacia tale da poter essere considerata una seconda versione della realtà e perfettamente in linea con il livello di tutte le altre arti padroneggiate dal nukenin, trovò facile attecchimento e ora Aloysius era del tutto immobile preda dell'assalto di quel combattente che aveva scioccamente creduto di poter battere. Ora il Flagello era in caduta controllata, diretto verso lo sterno del gigante e pronto a sferrare il colpo del k.o. dando spettacolo di ciò che il suo taijutsu potesse fare in proiezione offensiva.

    MA nessun manuale dei ninja nega che la rassegnazione possa tramutare in una forma di difesa. Interrompere l'afflusso di chakra, infatti, dissolse tutti i chitton stratificati sul corpo del Mikawa, facendo regredire il Colosso alla sua forma originaria, quella dell'uomo con la benda ed i capelli a punta noto ai più. Litri e litri di sangue vennero rigettati da ogni poro o fessura del corpo dei Diogene, le deformazioni causate dal chakra regredite e lo spazio occupato decrementato enormemente rendendo distanza ed altezza tra i due rilevante al punto da perdere la mischia [circa 12 metri].
    Una difesa sciocca, mista tra il casuale e l'inconscio forse, ma tremendamente efficace per come si erano messe le cose.
    Una difesa non voluta.
    Una difesa superflua.

    Si, perchè il braccio del Flagello probabilmente non avrebbe in ogni caso raggiunto il corpo dell'otese. Un sonoro crack avrebbe preannunciato il blocco funzionale dell'arto, poco prima protagonista di successive prove di forza a livelli estremi [Da regolamento a 6 leggere un arto va OFF, il tuo dovrebbe essere a 6.5 alla fine del tuo post quindi decidi tu come gestire la cosa, ai fini della mia difesa è ininfluente. Teoricamente ciò sarebbe dovuto avvenire già durante la tua difesa]. Forse, per la prima volta, quello sguardo attento a scrutare le debolezze dei rivali si sarebbe posato sul corpo a lui più prossimo; come un simbionte parassitario ne aveva preso possesso senza interessarsi di allenarlo ed accudirlo..era l'arroganza del Dio, l'unico vero punto debole che Aloysius aveva individuato fin dall'arrivo in villa.

    Il Garth intanto era finito in ginocchio, ferito nell'animo oltre che nel corpo, incatenato senza interesse o possibilità di fuga e disorientato per la repentina de-evoluzione , la quale, se da un lato lo avrebbe salvato qualora l'attacco del rivale fosse realmente partito, aveva in qual che misura decretato la fine della partita e messo in evidenza ciò che era tremendamente restio ad ammettere. Il sigillo di oto era ancora attivo, dunque la mutazione indotta dal chakra nascondeva ancora la condizione psicofisica del colosso, ma al nukenin sarebbe bastato poco per svelare lo sconfitto dietro quella maschera [1 TB - Mantenimento Sigillo Maledetto].
    Quando i due incrociarono lo sguardo l'esito del confronto era già stato appurato..ora bisognava capire come le cose sarebbero andate avanti.

    L'affinita con la Roccia regalata dall'omonima maledizione gli dava una via di fuga attraverso il terreno ma avrebbe preferito vedere Mumei spezzata piuttosto che voltare le spalle; tuttavia Jeral era imprevedibile e nessuno poteva sapere se gli sarebbe bastato vedere il Generale Cremisi in ginocchio per acconterare il proprio ego. Aveva ancora delle energie e una carta da giocare ma tentare di fermare il massacro era la cosa più logica, per intelletto ed esperienza, da fare in quel frangente.
    Dunque Aloysius non attese il verdetto del vincitore e squarciò il silenzio con parole più penetranti del rombo dei vulcani attivi nelle vicinanze:


    " Hai visto chi sono, cosa sono realmente..ma io credo di non aver ancora visto te. Non ho mai avuto una possibilità, giusto? Non è stata nemmeno una battaglia..altro che perfezione ahahaha Ma i 10 minuti sono appena scaduti e io sono ancora qui."


    Era diretto, mentire ora non avrebbe aiutato o assecondato lo scopo della sua partenza per Crematoria [[la proposta del Flagello a villa Mikawa fa riferimento ad un combattimento alla morte di 3 round]. Quindi, con la mente avvolta nel simulacro infernale di catene, riuscì a stendo ad alzarsi per aggiungere:


    " Ma non troverai un altro ninja in grado di tenerti testa così a lungo..e il mio corpo, come il mio spirito, non sono assogettabili come fai di solito con ogni altro essere che finisce lungo il tuo cammino. Quindi forza, illuminami! I tuoi occhi hanno visto abbastanza o è quella lama a reclamare altro del mio sangue? Il Re è caduto, è ora giunto il tempo delle parole ?






    CITAZIONE
    OT/ Gene si arrende! /OT
    Chakra adoperato: 915 + 5 mantenimento Percezione Sanguigna = 920/1250
    Chakra Sigillo adoperato: 90/160

    Vitalità rimanente: 9.5/27.5

  12. .

    L'Asse Oto - Kiri


    Guerra e Religione XXXIV, di Loxion Mikawa



    Ci eravamo lasciati nella penombra del Bosco dei Sussurri, con un pipistrello gigante in volo e la promessa di un prossimo incontro. Un evento che per diverse ragioni (alcune delle quali spiegate nei miei libri) tardò ad arrivare, annunciato circa un anno dopo da una missiva scritta di pugno dal Mizukage e indirizzata proprio a Diogene. Kiri aveva da riorganizzare molto dopo le perpetuate invasioni subite e quindi Aloysius non diede molto peso al ritardarsi delle manovre belliche; dopotutto lui stesso era finito, nel frattempo, in una faccenda spinosa che vedeva coinvolta Ame e che solo grazie all'aiuto dello stesso Kensei era riuscito a risolvere.

    La cena dell'indomani era l'occasione giusta per rispolverare mappe e piani, oltre che di tornare a rivedere con i propri occhi quel Paese tanto affascinante cui Itai aveva impedito, a lui come ad ogni altro otese, di metter piede. Harumi poi sarebbe stata contenta di rivedere Youshi, il ninja che aveva battuto ma che ora sembrava averla sorpassata visto il suo rango appena acquisito di chunin. Un dettaglio che il Mikawa non mancò di sottolineare mentre si imbarcavano a Durai, dal porto di Kyari, amici e colleghi in affari di vecchia data.

    " E stai pur certa che deve trattarsi di una promozione vera. Kensei non approverebbe gli scempi fatti negli ultimi tempi riguardo le nomine a chunin e jonin, avvallate dalla commssione Accademica per giunta. "

    Non serviva completare con un " E tu? " per capire dove il Colosso volesse andare a parare. Ad ogni modo, avevano viaggiato a piedi a ritmo sostenuto tagliando per il Fuoco ed il The quindi la vista delle imbarcazioni, un gruppo di tre che Aloysius lasciava sempre ormeggiate in quel punto strategico, sarebbe stata un sollievo per la genin. Dopotutto aveva sentito parlare diverse volte della flotta che Diogene aveva e stava continuando a realizzare quindi quello sarebbe stato anche un modo per iniziare a conoscere meglio i possedimento "di famiglia". Forse anche per questo motivo il Colosso aveva deciso di allungare il tragitto, detto che circumnavigare il Fulmine non era affatto una buona idea di quei tempi...

    " E pensare che un tempo avevo fatto costruire queste navi per fare guerra a Kiri ahahah"

    Avevano ormai preso il largo e a velocità spedita [Blu] solcavano le onde dell'oceano leggermente mosso di Kanashi, a sud della meta.

    :::


    La vista delle mura di Kiri era sempre un bel colpo d'occhio; il doppio livello di fortificazione, l'accesso al porto e poi quello al villaggio vero e proprio, evitava un sacco di rogne (sebbene a nulla era servito contro l'esercito di Cantha) e le mura che entravano in profondità nel mare un'opera notevole di ingegneria. In quel momento Aloysius non poté che sorridere pensando che nel post attacco dei Cremisi, la decisione di Shinken prima e Kato poi fu quella di non ergere alcuna cinta muraria...due punti di vista opposti ma entrambi meritevoli di approfondite analisi militari.

    Il Kage avrebbe lasciato che fosse la Jinkurichi a presentarsi al guardiano per guidarli fino al luogo del rinfresco.

    " Non hai messo un chilo di muscoli dal nostro ultimo incontro...ma immagino non sia un metro di giudizio attendibile per un Tokugawa, giusto? "

    Ci sarebbe stato tempo per dargli il regalo promesso tempo addietro. L'occhio scoperto di Aloysius si focalizzava su ogni dettaglio, come anche la qualità delle opere di ricostruzione, il numero e gli equipaggiamenti delle guardie all'entrata, l'espressione sui volti dei passanti, il numero di botteghe aperte e chiuse, lo stato di strade e fognature e molto altro...informazioni che gli permettevano di capire sin da subito il livello di ripresa socioeconomica del villaggio, ovvero l'attuale qualità della vita, nonché la solidità militare.

    La Magione era una copia della Villa, prova inconfutabile di quanto Kenkichi e Mikawa avessero una comune radice, sebbene meglio tenuta visto il numero di spettacoli cui la dimora ereditata da Aloysius aveva ospitato per il bene e il male della storia dei Ninja. Il volto dell'uomo che li accolse trovò riscontro nella mente del Garth solo grazie ai ricordi trasmessi dal filatterio di Kensei, un trucchetto delle Lame Insanguinate che aveva consentito al Mikawa di rivivere gli accadimento della Rosa d'Acciaio.

    " Suppongo che le mie scuse siano dovute, per quanto non fui padrone del mio corpo. Vedo che avete lasciato l'Upupa e la vita tribale; deve essere stato un cambiamento radicale. E' presente ancora il presidio lì nel Paese del Ferro? "

    Il rispetto del capoclan Kenkichi era un qualcosa di prezioso per il combattente di Oto. Lo sguardo inevitabilmente finì sulla lama, l'artefatto che aveva in qualche maniera veicolato il rituale di risveglio di Khorne e quindi i dolori patiti poi dal malcapitato shinobi. In quel momento sentì chiaramente Mumei reagire alla gemella e il pensiero tornò all'arma definitiva, fusione delle due, che aveva osato brandire per qualche fendente.

    " Salve Kensei, questa volta non ho portato alcun regalo per te. Spero sia sufficiente la nostra presenza. "

    Parole del tutto informali ma adeguate visto l'atmosfera calorosa ed accogliente, una situazione quasi inaspettata visti gli standard di Kiri e del suo Inquisitore, ma decisamente apprezzata dal Colosso. Nemmeno il tempo di riuscire ad acclimatarsi del tutto che già il bicchiere si era riempito fino all'orlo e la lingua svelta del leader annunciò a due temi capaci di far sussultare l'animo d'acciaio del Mikawa. Guerra e traditori...nessun motivo migliore per alzare il calice e brindare al futuro!

    " All'asse Oto-Kiri! "

    Tracannò il delizioso fermentato per poi mettersi comodo sullo schienale, levarsi il mantello, ed invitare l'uomo mascherato ad illuminarlo su ciò che aveva scoperto:



    " Inizierei con il ninja da aggiungere al necrologio di Oto"



    OT/ Si continua! ;) /OT
  13. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXV, di Loxion Mikawa

    ::: Oto, presente :::

    La ragazzina era appena uscita dalla cella frigorifera procedendo a passo lento verso il suo compagno, seduto di spalle sul letto chirurgico; lei aveva le mani e le vesti sporche di sangue, il volto era stanco sebbene il ghigno sul suo volto faceva intendere che le ore passate a lavorare stavano iniziando a dare i suoi frutti. Con un balzo saltò affianco al suo sottoposto, sebbene la levitazione evitò che venisse a contatto con la superficie metallica, sdraiandosi nell'aria come se appoggiata su una comoda poltrona.

    " Allora, che ramo hanno preso? "

    " Il caso 1045, devo dire che sono stati rapidi a trovare il frammento ma l'aggiunta all'ultimo momento del sensitivo avevamo già considerato fosse il dominio delle linee temporali a noi più sfavorevoli. Ad ogni modo, nulla di problematico...anche l'Aogawa su cui mi hai fatto indagare, avresti dovuto vedere come è andato su di giri quando ha visto i tuoi fiori di ghiaccio ahaha"

    Una risatina nervosa, il ragazzo era evidente sotto pressione.

    " Quel marmocchio insolente. Ancora non capisco come non sia morto dopo il raiton di Masamune. Un colpo di fortuna, suppongo, ma la cosa è arrivata anche all'attenzione del Terzo Livello! Vabè, il frammento a quanto è arrivato? "

    " Mah, secondo i miei calcoli siamo appena al 70%. Non me ne preoccuperei, l'ho caricato a dovere. "

    Schermata-2020-12-13-alle-11-16-42

    " Cos'è quello sguardo da cane bastonato allora?! Va tutto ALLA PERFEZIONE! Paparino anche sta per cedere, farlo sanguinare è stata dura ma le conoscenze di Hashirama sono tornate utili uhuhuhu "

    " E' questa tipa spuntata dal nulla! Mi sta facendo uscire pazzo! E se non avessimo ispezionato tutti i casi? Forse avremmo dovuto procedere ancora nella sperimentazione, come avevo suggerito! Non si mette fretta agli scienziati! "

    " Calmati Hātsu. Hai detto che si tratta di una genin, cosa diavolo credi possa fare di così rilevante da cambiare le cose? "

    " Forse hai ragione. E' che il tempo è una cosa così instabile, ci stiamo muovendo in un territorio inesplorato. Questa è pura ricerca app..."

    Si interruppe di botto mentre con lo sguardo andò a soffermarsi su quello che stava accadendo nella villa. Anche la bimba iniziò ad avvicinarsi alla nebulosa di chakra attraverso la quale avevano accesso allo scorrere degli eventi e, senza manco accorgersene, finì a toccare la testa con il compagno per quanto vicini erano arrivati. La curiosità, tuttavia, si trasformò ben presto in incredulità:

    " Lo ha fatto davvero?! AHAHAHHA Bye bye principessina! Hai visto Hātsu, il problema si è risolto da solo! HAHAHAH."

    " Ufff...meno male, almeno farà compagnia agli altri ahah "


    ::: Villa Mikawa, Presente :::

    Ci volle poco a quelle menti sopraffine di capire come sfruttare il meccanismo. Nel frangente in cui il sigillo rimaneva rimosso dalla superficie specchiata, si creava come un portale che metteva in comunicazione presente e passato...un fenomeno mistico e potente di cui tutti compresero il terribile potenziale. No, non erano finiti in un'illusione ma in un futuro di cui ancora non avevano compreso ancora le dinamiche!

    Il primo esperimento col kunai, conficcato sulla parte esterna dell'oggetto, andò a buon fine. Sparì mostrando ancora volta un frammento del passato, questa volta più estemporaneo e fugace del precedente, fin troppo rapido per un qualsivoglia tipo di interazione. Quel collegamento non sembrava comportarsi sempre allo stesso modo, non era una scienza esatta, un teorema da poter dimostrare: il modo con cui il chakra interagiva col sigillo, le tempistiche di cancellazione e altri piccoli dettagli apparentemente insignificanti potevano variare (seppur di poco) la finestra sulla quale affacciarsi nella storia trascorsa.
    Lo stesso successo, se così possiamo chiamarlo, accadde per il fogliettino lasciato dal sunese, provando una volta per tutte la veridicità della teoria ipotizzata dal Mizukage. Quarto libro, terza fila, libreria n.I, il messaggio era lì insieme alla risposta del Mikawa:

    " 日本伝統芸能 "

    Alquanto criptico, un atteggiamento comprensibile visto che si parlava di possibili nemici nella villa, ma sufficientemente esplicativo per il marionettista: che stesse sfruttando un elemento del passato, difficilmente accessibile anche a "manipolatori del tempo", per trasmettere un messaggio? Sarebbe stato un un approccio sensato, degno dell'intelletto sopraffino del leader di Oto...certo, ammesso che non vi fosse stata alcuna manovra di spoofing.

    Infine, il coraggio di gregge prese il sopravvento sull'intelletto: Hebiko, colta da un'improvviso atto di coraggio, diede il consenso a farsi teletrasportare lei stessa nel passato, dando adito al suggerimento di Kensei. Una vera e propria cavia umana per un processo di cui a malapena si ero scoperto il macro-funzionamento. Riattivare il meccanismo, sciogliendo ancora una volta il fuuinjutsu, avrebbe causato il solito effetto ovvero trasportare lo stato presente di quel pendolo (incantato dal frammento ivi custodito) in un tempo trascorso. Il risultato? Hebiko sarebbe scomparsa.

    Dall'interno, intanto, la villa sembrava come sotto attacco; potenti esplosioni stavano causando il panico, facendo cadere quadri, armature e causando parziali cedimenti. Affacciandosi alle finestre, almeno quelle rimaste ancora intatte, la causa di quel fragore sarebbe stata a portata di mano: Akira, dando sfogo ai suoi risentimenti assopiti nei confronti della Kondò artefice della distruzione di un popolo, stava riversando la sua furia contro i rampicanti che circondavano la struttura stessa, coinvolgendola inevitabilmente. Il Babbeo non lo sapeva, o forse non lo aveva realizzato. a pieno, ma quella prova di forza bruta non solo lo avrebbe fatto sentire meglio ma avrebbe sciolto anche l'illusione che vessava sull'intera magione, distruggendo il medium di attivazione e mantenimento annidato in quella vegetazione.

    Sarebbe stato bello entrare nella testa della jinkurichi in quel momento poiché, in effetti, aveva chiesto l'aiuto dello spadaccino di Kiri ma, sebbene liberata dal giogo che le attanagliava la mente e i sensi, ora lo vedeva accanirsi sulla sua casa con una foga e una disperazione che non poteva comprendere. Ora poteva vedere la Villa in che stato realmente fosse, costringendola a realizzare di aver vissuto per mesi in una baracca sperduta, lontana dai suoi affetti e dalla famiglia che aveva giurato ad Aloysius di proteggere.

    Chiusa questa parentesi, i quattro di dentro, anzi tre scusate, si sarebbero finalmente ricongiunti ai due di fuori completando finalmente il quintetto originale di questa vicenda, quello che sarebbe passato alla storia come "i fautori del caso 1045".

    ::: Villa Mikawa, Passato :::

    " Io non lo estrarr...ecco. "

    Eiatsu poteva sembrava un tipo cauto e riflessivo ma in realtà era molto deciso e sicuro quando si parlava di indagare un mistero, fosse l'autopsia di un cadavere o analizzare una qualsivoglia problematica. Estrasse l'arma dal legno senza esitazione per indagarla con maggiore attenzione e, dopo circa un minuto, esordì con un filo di voce:

    " Avevi ragione. Non è di Yachiru..."

    Lo getto tra le mani del Colosso il quale potè vedere con i propri occhi l'incisione che ne certificava l'appartenenza ad Hebiko. Ora, pensare che fosse tutto uno scherzo (o una minaccia) della kunoichi non era completamente da escludere ma sicuramente altamente improbabile visto il rapporto che vi era tra lei e il suo Kage ma questo non faceva che complicare la cosa:

    " Hai detto di aver visto ninja che non poteva essere qui nella villa, vero? Ma non te lo sei sognato, vero Gene? Matsumoto mi ha detto che ha trovato più bottiglie di sakè vuote del solito. "

    " Non dire assurdità. Non ha senso che quel gruppo di persone stesse insieme, figuriamoci a casa mia e per giunta apparendo dal nulla. Non ho dei sensi sopraffini ma so riconoscere la realtà da un'illusione, erano eterei come fantasmi! "

    " Appunto...vabè, non vedo altre alternative che chiedere spiegazioni ad Hebiko; potrà dirci qualcosa in più. "

    Non aspettò nemmeno la risposta del Mikawa per capire che alle sue spalle qualcosa era appena accaduto. Un rumore sordo, come quello che si sente al termine di una tecnica spaziale (di cui Eiatsu conosceva bene le caratteristiche), preannunciò una visione non così inaspettata.

    " Immagino non sarà necessario alzarsi dalla poltrona. Bene, esigo spiegazioni nanerottola !!! "

    Uno scherzo come quelli che si fanno da ragazzini con la tecnica dell'Occultamento; qualcosa davvero di pessimo gusto e che il Garth era pronto a punire severamente. L'eliminatore però si chinò a terra dove il corpo della ragazza giaceva in una posa fin troppo anomala e rilassata persino per la Vipera e, dopo le consone pratiche di accertamento, disse in maniera fredda e distaccata:

    zangetsu_400x400

    " Morte clinica 19:34, morte reale 19:34. "

    Quindi, mentre Aloysius andava ad analizzare la carta ninja e il kunai comparsi anch'essi in prossimità dell'orologio, impose le sue mani sulle tempie della ragazza e attinse al suo tentien per ispezionarle la mente [Interrogazione Mentale]. Ci volle poco per la dichiarazione mancante:

    "Morte legale 19:34. "



    CITAZIONE
    OT/ Hebiko non posterà fino a data da definirsi. Attenti a quello che fate! :guru: /OT
  14. .

    L'aberrazione dei 4


    Guerra e Religione XXIX, di Loxion Mikawa

    Il falso Dio, questo Demone dell'Assassinio richiamato dal losco figuro senza età che già ai tempi di Alba aveva disseminato il panico del mondo conosciuto, non potè che concedere il duello alla morte all'Aberrazione. La falce dell'Asso fece il suo lavoro e la testa dell'essere si stacco dal corpo decretando la fine del duello; un dato di fatto che rappresentava una tremenda delusione per il Garth, desideroso di un più duraturo confronto in quella modalità senza eguali, un'occasione più unica che rara per esplorare quelle vette della forza dei ninja cui raramente quel popolo aveva scalato.

    Il gutturale verso di esalazione, tuttavia, fece tornare il Colosso con il focus sul combattimento...c'era un'ultima prova da superare e la fuga non era un'opzione contemplabile [Intralcio Medio].

    " Febh aspetta a rilasciarla! "

    Disse con un filo di voce sperando che il compagno riuscisse a sentirlo, ovunque si trovasse in quel turbinio di chakra [1-2 TA Mantenimento Sovrano Mikawa e Avatar di Sangue, 1 TB Mantenimento Terzo Stadio].
    Quindi il teschio di ruppe, rilasciando nell'aria colonnati di chakra oscuro e caldo al punto da ricreare uno scenario infernale che solo in un'altra occasione il Mikawa si era trovato a combattere, al cospetto dello Yonbi in un Aunaroch di lava e meteore.


    "ORA CI SIAMO!"MUHAMUHAMUHAMUAH


    Era quella la loro punizione finale, l'ultimo sgambetto tirato dal Demone rievocato dall'oltretomba e ivi rispedito. La ciclopica Aberrazione attese l'inevitabile, osservando le nubi in cielo mutare di forma e colore e quell'immensa quantità di chakra accumularsi in un sol punto...Aloysius avrebbe forzato quel confronto cercando di imporre la sua volontà sulla Volpe e l'Oni, un'impresa ardua ma forse non necessaria poiché capire il limite di ciò che erano diventati poteva essere di interesse anche alle altre due entità!

    Opera-senza-titolo



    "ARRIVA!"Andiamo Andiamo Andiamo


    Le vampate si sarebbero concentrate in sequenza tutte sullo stesso punto (perchè intanto Feng Gu aveva trovato riparo sotto l'enorme fusione) provando ad annientare quei mortali che avevano osato opporsi al volere di un Dio. Fasci di chakra rapidissimi e capaci di polverizzare il terreno a contatto, un jutsu definitivo che Aloysius intuì immediatamente come affrontare [2 TB, 1-2-3 SA Mortificazione delle Arti Magiche (Tecnica Rapida), Pot 50 demone + 40 sovrano + 45 For 925 = 135 -> Pot residua 45]. I pugni di Kurama, ingigantiti dal Sangue, si sarebbero infranti sui quei conati luminosi riuscendo ad assorbili al punto da impedire poi di oltrepassare la spessa corazza naturale data dalla somma del loro jutsu [Pot 50 demone + 40 avatar + 30 sovrano = 120, Res 825 -> 1 Lieve x 4]. L'Hokage ci avrebbe messo il chakra per potenziare i loro riflessi al punto da riuscire a seguire le traiettorie dei vari assalti.

    No, l'Aberrazione era su un'altra scala di potenza, un'arma contro cui né le Ancestrali di Iwa, né il Veterano o anche il Dio di Ame avrebbero avuto vita facile.


    ::: A battaglia conclusa :::

    " Sembra un bel pezzo di Ferro, Zong Wu...potrebbe arricchire la tua collezione. "

    Schermata-2020-12-08-alle-12-50-42

    Disse in direzione dello Shogenin mentre con un lo stivale indicava l'arma leggendaria da tempo immemore nelle mani di un nukenin leggendario; il colpo decisivo lo aveva dato lui quindi era giusto che fosse suo il trofeo di quella sanguinolenta battaglia. Febh intanto stava gongolando vistosamente per l'efficacia del suo veleno "ammazza immortali" e sembrava interessato solo al suo intruglio mortale quindi Aloysius si avvicinò all'Hokage per tirare un po le somme di quella Missione di Grado S:

    " Raizen immagino dovrai informare l'Accademia di quanto accaduto. Qui c'è necessità di una massiccia operazione di bonifica di queste terre; ci sarà del lavoro da fare per gli obitori tra cremazioni e sepolture. Certo, sempre che non si voglia fare di tutt'erba un fascio...basterebbe portare qui una ventina delle bestie che abitano il Bosco dei Sussurri per ripulire la zona. Serviranno anche un paio di squadre mediche per sanificare la zona ed evitare la diffusione di malattie, posso solo immaginare che diavolerie praticavano questi deviati nei loro rituali; forse anche dei geologi per esaminare lo stato del terreno e delle falde acquifere. "

    Scherzava, o forse no, ma in effetti i danni provocati da quel culto non erano qualcosa da sottovalutare per il Paese delle Sorgenti Termali.

    " Lo sai, abbiamo solo arginato momentaneamente la cosa ma si dovrà ripianificare una manovra atta a sradicare il problema. Almeno ora sappiamo cosa cosa stiamo combattendo. "

    Concluso quel siparietto, il Garth avrebbe rinfoderato Mumei, recuperato la sua benda e infine ripreso la direzione di casa, conscio che prima di quanto avesse sperato avrebbe avuto modo di rincontrare quella gente.

    " Su, andiamo Febh! Ah Raizen, non sei stato malaccio oggi ahahahah "



    OT / E' Finitaaaaaaaaa XD /OT

    Vitalità rimanente: 17.5 - 1 x lievi cumulate = 16.5/27.5
    Chakra consumato: 842.5 + 30 Mantenimento Sovrano + 22.5 Mantenimento Avatar + 40 Mortificazione = 1157.5/1250
    Chakra Sigillo consumato: 90/160
  15. .

    Il Kage Assente


    Il Colosso dei Mikawa: la vera storia XXIV, di Loxion Mikawa

    ::: ??? Paese della Luna :::

    " Mi segua signore, lo abbiamo messo qui. "

    La suora lo stava accompagnando al cuore del problema. Lo avevano chiamato di tarda notte ma la questione non poteva attendere il divenire del giorno....come se quell' "uomo" dormisse poi. Lo aveva già fatto per troppo tempo, dopotutto.

    specchio-luna

    Lo Specchio era lì, fluttuante al centro della chiesa di un rosa cangiante e ammaliante; tuttavia la superficie, un tempo era liscia ed uniform,e ora era divenuta increspata e macchiata come è la luna con i suoi crateri.

    " Ecco! Vede come fa?! Lei ci ha detto di chiamarla al minimo cambiamento e noi ab..."

    " Shhh "

    La zittì. Quindi si avvicinò all'artefatto e ne esaminò attentamente lo stato; due erano le possibilità, qualcuno lo aveva attivato, cosa ardua visto dove si trovava e la sua storia, oppure manomesso, cosa ancor più difficile vista la natura di quegli oggetti. Calò il silenzio ma qualche minuto dopo, il Dio puntò il dito contro un punto preciso della superficie, dicendo:

    " Ohohoh questo si che è interessante. "


    ::: Intanto nella Villa :::

    Per venire a capo di quella faccenda non sarebbe bastato un intelletto sopraffino; si dice che dalla storia si debba sempre trarre un insegnamento e mai come in quel caso tale detto trovava riscontro.
    Proprio per questo partirei dalla soluzione, dal dato di fatto che solo il "Babbeo della Nebbia" (così Aloysius lo cita in alcuni suoi scritti successivi agli eventi della "Chiamata") avrebbe potuto riscontrare una certa somiglianza dei rampicanti che erano cresciuti in maniera smodata attorno alla villa con altri visti in un passato non così distante. Una volta appurato di trovarsi in una baracca nel Bosco dei Sussurri non rimaneva che recarsi alla dimora del Kokage, dove era chiaro stesse accadendo qualcosa di sospetto no?
    In alternativa, solo uno spirito di osservazione notevole da parte del gruppo all'interno, unito ad una vista da cecchino [Percezione 12], avrebbe permesso di notare dei piccoli fuori di ghiaccio annidarsi tra le anse di quei grovigli; una possibilità nemmeno così assurda visto che il medico di Kiri aveva percepito un chakra particolare nella vegetazione [Mokuton V, Impronta Legno + Ghiaccio, Potenza 60, Durezza 4].

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    Se la cosa non avesse di primo acchito destato i sospetti di Akira, dando adito al nomignolo affibbiatogli dal Garth, il tutto sarebbe diventato evidente quando la giovane jinkurichi avrebbe ripreso a comportarsi da zombie non appena varcato il confine di quella cupola di chakra, ritornando indietro sui suoi passi per recarsi in quella che avrebbe tornato a credere fosse Villa Mikawa. Una scena piuttosto inquietante, sebbene per alcuni versi divertente, che solo se corretta in tempo con un paio di ceffoni ben assestati avrebbe impedito di dover ricorrere nuovamente al rilascio combinato, con tanto di auto-lesione. Era genjutsu subdolo, evidentemente piazzato solo per coprire il vero stato in cui vessava la dimora e che impediva ad alcune persone di entrarvi (dopotutto il kiriano, come anche gli altri già sopraggiunti in quel posto, non sembravano essere colpiti da quel giochetto).

    Intanto il team da poco formatosi all'interno era alle prese con l'orologio. Avevano ideato una strategia ingegnosa, degna dell'Intelletto del marionettista e dell'intuito della Viperella, ma che (come detto) si fondava su un'ignoranza di fondo che li aveva condotti ad ipotesi fuorvianti. Il primo errore era pensare che quello in cui erano finiti fosse uno spazio vano dietro ad un velo di Maya di imponente natura. Mezz'ora di tempo, di quel tempo, per sciogliere il complesso fuuinjutsu e vederne momentaneamente gli effetti: come mandando a ritroso una pellicola cinematografica, il gruppo avrebbe notato la muffa e la polvere regredire fino a scomparire. Non solo, a tratti sarebbe sembrato loro di rivedere fantasmi di persone muoversi in quello spazio in modalità accelerata come se si trovassero in un viaggio temporale! Quindi la situazione si sarebbe pian piano stabilizzata fino a tornare al normale scorrere del tempo e ritrovarsi alle spalle proprio la persona che tutti stavano cercando:

    jpg

    " E voi che diavolo ci fate qui? "

    Aloysius era lì, seduto su di una poltrona e l'aria confusa. Sarebbe stato un attimo, troppo breve per spiegare un concetto tanto complesso, perchè la scena sarebbe tornata eterea ed accelerata fino a riportare la scena a dove l'avevano lasciata pochi secondi prima, nella polvere e decadenza della villa. Questo sarebbe stato il secondo grande errore commesso dai ninja, ovvero la presunzione di riuscire a comprendere ciò che avevano trovato all'interno del meccanismo. Si, perchè traendo energia dal frammento di specchio su cui era stato applicato, il sigillo sarebbe tornato al suo posto!

    Un viaggio di andata e ritorno che avrebbe provato lo stomaco di tutti i presenti, costringendoli ad una prova di tempra per non vomitare [chiunque abbia un malus in resistenza risulta pesantemente nauseato + Indebolimento]. No, non era sembrata una illusione ma qualcosa che faceva anche solo spavento pensare...

    C'era un dettaglio che forse nessuno avrebbe notato nell'immediato, visto l'entità di cosa era appena accaduto, ma prima o poi qualcuno si sarebbe accorto che il Kaiken usato in precedenza da Hebiko era come scomparso sebbene il segno che aveva causato sull'orologio fosse ancora ben visibile!


    ::: Al tempo della visita di Tasaki :::

    " Tempo al tempo Gene, nemmeno tu all'inizio era questo granché hihihi "

    Il maggiordomo irruppe così nella stanza dove il Colosso era da solo, in piedi, rivolto stranamente verso il muro. Di solitolo lo faceva quando era molto pensieroso e guardare il tempo che scorreva lo aiutava a pensare...DI fatti lui rispose distrattamente e questo fece incuriosire Anteras, il quale si avvicinò fino ad osservare quello che stesse facendo l'uomo.

    " Quel ragazzetto non mi piace, levati quel sorrisetto dalla faccia! Non è nemmeno l'ombra di Omoi..."

    Era evidente però che non sarebbe stato più quello l'argomento di discussione perchè ora anche l'altro abitante della villa vedeva quello su cui il Garth si era fissato:

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    " Oh ma co...chiedo perdono, me ne occupo io! Sarà colpa di Yachiru e Ashiro, giocano ancora ad "acchiapparello" nella villa. "

    Stava per sradicare l'arma dal pregiato legno del grosso orologio a pendolo quando Aloysisus gli bloccò la mano e con voce seria disse:

    " Per una volta non è colpa loro. Vai a chiamare Eiatsu, credo di aver appena visto dei fantasmi. "



    CITAZIONE
    OT/ Siate creativi hahahha /OT


    Edited by DioGeNe - 8/12/2020, 09:45
380 replies since 30/12/2006
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