Votes taken by Ade Geist

  1. .

    Ritorno negli Abissi


    Prologo


    Atto I
    Insonnia dilaniante †



    Ero solo in un luogo evidentemente a me familiare ma che non riuscivo a cristallizzare, a focalizzare dovutamente nella mia testa: un corridoio, pieno di cadaveri e sangue. Una patina d'acqua copriva il pavimento del corridoio, le luci erano sostituite da dei giganteschi fuuinjutsu luminosi sulle pareti - alcune delle quali, anch'esse, coperte di sangue.


    Il silenzio in quel luogo era un alone misterioso, effimero e fugace. Ogni pochi istanti, infatti, rumori agghiaccianti di catene, acciaio, vetri infranti e gelide grida di morte, dolore e sofferenza si levavano nell'atmosfera, ghiacciando il sangue di chiunque potesse udirle. Continuavo a camminare a passi lenti, guardingo, mentre la voce andava e veniva, ad intermittenza, limitando la mia capacità di visione ed orientamento.
    D'un tratto poi, ci fu un istante più lungo di buio. Quando la luce tornò, davanti a me stava un volto cadaverico, dilaniato dal taglio di una spada, sfigurato e in putrefazione.
    Aprii gli occhi di scatto, rendendomi conto d'essere sempre in fase di meditazione, appeso al soffitto con le catene, al solito, nella Magione Kenkichi, sudato intinto, con il cuore che correva all'impazzata. Rilasciai il chakra, lasciando che il meccanismo che mi teneva in sospensione in aria mi ponesse a terra, sopra le mie protesi che si agganciarono rapidamente emettendo il loro caratteristico suono. Inserii anche il mio arto sinistro prima di rivestirmi rapidamente e dirigermi verso l'Amministrazione. Era notte fonda ma il lavoro, quel giorno, doveva già cominciare.

    Giunto nel mio ufficio iniziai a scrivere tre lettere. La penna di Itai, il cui inchiostro era adesso stato sostituito da un candido composto dorato, scorreva rapidamente sulla ruvida carta color pece che ormai ero solito utilizzare per le comunicazioni ufficiali kiriane. Erano tre inviti diretti rispettivamente a Sho Saitama (Kagome?) , Youshi Tokugawa e Akira Hozuki. Con la lucidità della veglia, infatti, ero riuscito a capire quale fosse il luogo che stavo vedendo in sogno: era quella tomba d'acqua sottomarina che avevo visitato in un altro tempo assieme a due ninja di Konoha che, tuttavia, mai riuscirono ad uscire da quel luogo. Sho era stato convocato esattamente per quel motivo: rapprensentava Konoha, rappresentava quella parte della missione originaria che era lecito e dovuto partecipasse. Youshi rappresentava le speranze passate: lo stavo convocando per metterlo, ancora una volta, alla prova. Era un ninja capace che, probabilmente, non si sarebbe fatto atterrire da quel clima terrificante. Ed aveva ancora qualcosa da dimostrarmi e qualcosa da farsi perdonare. E poi c'era Akira: il compagno di sempre, il ninja col quale tutto il mio potenziale distruttivo in battaglia usciva fuori. La parte bianca della mia nera anima.
    Sigillai con cera cremisi le tre lettere, incidendo su di esse il simbolo di Kiri. Evocai poi la Hakushaku e le diedi l'ordine di viaggiare e consegnare a tutti loro il mio messaggio. Un piccolo stormo di pipistrelli sarebbe rimasto accanto a me, mentre altri tre stormi si sarebbero diretti dagli interessati. L'appuntamento era per la sera del giorno seguente.

    [...]



    Ebbi tempo di confrontare il mio rapporto della precedente missione con quello stilato a Konoha, sempre dal sottoscritto e lo portai con me, quel giorno, posandolo sulla mia nera e spessa scrivania, dirimpetto alle tre sedie che avevo riservato per i miei ospiti. Durante il suddetto confronto notai come dal registro condiviso presentato da Raizen alla riunione dei Kage, Konoha avesse effettuato una seconda spedizione sul fondale marino tra Kiri ed il Paese del Fuoco senza avere la decenza di contattare l'Amministrazione della Nebbia. Digrignai i denti rabbioso, scovando un'ulteriore mancanza di rispetto da parte di Raizen nei confronti dei suoi alleati.
    Nella stanza vi erano sette teche di vetro contenenti altrettanti drappi neri ricamati con una sottile trama dorata. Su tre di questi drappi erano incisi tre nomi: Akira Hozuki, Kensei Hito e Ryuu Mizukiyo.
    Una volta aver accolto tutti i presenti ed atteso che facessero le loro presentazioni, nel caso non si conoscessero, avrei provato a spiegare la situazione. Ben ritrovati. C'è una questione che necessita di essere risolta. Anni addietro una spedizione congiunta di Konoha e Kiri visitò un laboratorio di ricerca sul fondale marino condiviso tra la Nebbia e il Fuoco. Soltanto un ninja di quel gruppo tornò da tale laboratorio. È tuttavia morto durante le vicende della Settima Riunione e sarà quindi impossibilitato ad unirsi a noi. Il suo report della missione, sia in terra kiriana che in terra konohana, è per voi disponibile alla visione in queste cartelle. Avrei estratto da sotto la scrivania tre cartelle col report della missione sia di Kiri che di Konoha firmato da Keiji Kagome. Le testimonianze erano più o meno coincidenti.

    Il S.O.M.A. è una tomba d'acqua sul fondale oceanico dove accadono e sono accadute ogni genere di cose. Innanzitutto essendo una struttura metallica sottomarina,è necessaria estrema prudenza nell'uso di ogni tipo di jutsu o esplosivo per motivi evidenti. L'ingresso porta ad una sorta di camera pressurizzata in grado di far uscire tutta l'acqua dalla stessa dopo essere entrati dalle profondità marine. Da questa si procede in un lungo corridoio illuminato con dei particolari fuuinjutsu, corridoio che infine porta ad un ascensore. L'ascensore conduce, dopo una lunghissima discesa di circa mezzora ad un altro corridoio che porta alla vera e propria porta del SOMA. La porta pare essere una sorta di "vetro di lava". Al tatto non è nocivo o per lo meno non lo pare: una volta attraversato si percepisce una sensazione piuttosto orrenda, come se uno sciame di insetti fosse penetrato al di sotto delle proprie membra. È possibile che la porta trattenga il chakra di chi la attraversa (Nota del Mizukage). Dopo la porta si susseguono ancora alcuni corridoi fino al raggiungimento di una sorta di sala centrale che si dipana in altre sale: un'infermeria, una mensa, un laboratorio scientifico, un dormitorio.
    Esattamente dirimpetto all'ingresso nella sala centrale, un secondo ascensore. Durante tutta la presenza all'interno del SOMA non abbiamo fatto altro che sentire urla, grida, voci straziate senza mai trovare tuttavia nessuno. Allo stesso tempo, rumori metallici immondi e una sensazione come d'essere osservati accompagnavano tutti i nostri movimenti. Un ninja, rimasto solo poiché volontariamente dedicatosi alla guardia della sala principale, è scomparso. Il suo nome era Ryu. Nella sala principale abbiamo trovato una chiave, che allego al fascicolo. Io e l'altro ninja della foglia,tale Torke, ci siamo diretti verso la sala medica. Durante la perlustrazione ditale sala, Torke si addentra in una stanza adibita a delle operazioni, rimanendovi chiuso dentro e diventando letargico. Dopo uno scontro con delle figure probabilmente illusorie, Torke si rialza in piedi, non più vittima di chissà quale jutsu soggiogante. Purtroppo però, il ninja decide di far detonare una cartabomba per liberarsi dalla porta che ancora non voleva aprirsi. La struttura ha iniziato a cedere e dopo una lunga corsa forsennata, Torke non è riuscito a salvarsi, venendo sommerso dall'acqua. Sono riuscito a sigillare la zona prima che facesse affondare completamente la struttura e, dopo di che, rimasto solo, ho optato per una ritirata strategica.


    Keiji Kagome


    L'Hokage ha inoltre intrapreso una seconda missione in questa struttura, ovviamente agendo di sua sponte e senza richiedre la collaborazione di Kiri, cosa che invece anche io sto facendo, come dimostra il qui presente Sho. Non mi è dato sapere cosa avesse in mente. Trovate il suo report su quel cartiglio. Dissi, indicando il ploco che avevo lasciato sulla scrivania poco prima. [Note]Jottino, se vuoi darci due indicazioni di ciò che è accaduto al Soma di Penny te ne saremmo grati. Ho già provveduto a contattare un uomo di fiducia perché ci porti al SOMA. La sua barca ci attende già pronta al porto. Se avete domande è il momento di porle, altrimenti possiamo metterci in marcia.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  2. .

    Gli Spiriti del Freddo


    Capitolo Secondo


    Atto IX - Bis
    La disavventura di Fudoh †



    [Frozen Fudoh]

    Quando Fudoh nominò Myk, qualcosa si accese negli occhi della tartaruga dispersa in quell'angolo nascosto e segreto di Gelo. M-Myk ... mi ricordo. Quella tartarughina di terra ... dove l'ho vista. Una mia cugina alla lontana, forse? È tutto così fumoso, giovane Fudoh, non ricordo molto bene. Ma ho sentito un legame con quella tartaruga, forse dovuto alla nostra natura. La sua espressione si fece più pensante quando sentì parlare della Valle del Guscio. Sembra un posto carino questa Valle del Guscio. Un luogo di sole tartarughe? Non come il Gelo di Azumaido, che genera creature legate al freddo, alla neve, all'acqua. Indicò le sue zampe, evidentemente simili a quelle di una tartaruga marina.
    Quando Fudoh fece domande su Momin, la tartaruga iniziò a dare alcune spiegazioni. Ehm ... sì, mi pare si chiamasse così. Non ricordo come l'ho incontrato, ricordo poche cose, salvo, appunto, il combattimento con Munkeke. Si concentrò un secondo, evidentemente pensoso. Sì! Ecco. Mentre stavo per lanciare un dragone acquatico ho sentito come una pun... ma mentre parlava ebbe una sorta di conato di vomito. Era uno spirito, poteva vomitare? No, infatti il conato lo ebbe lui ma i movimenti spasmodici del corpo dovuti al vomito li ebbe la sua carcassa. Si dimenò qualche istante, evidentemente turbata e poi, con tanto di onomatopeica da parte di Gyoza Kamui, la carcassa della testuggine rigettò dalla sua bocca qualcosa di simile ad un grande spiedo, anzi, più simile ad una grande siringa, decorata, con una grossa e dettagliata rosa incisa sopra. Era evidente che il materiale con cui era stata creata fosse lo stesso che avevano visto nel tunnel e nella stanza in cui si trovava poco prima, cioè l'Eterno Gelo. Sì, ecco! Momin usava queste! Fudoh avrebbe potuto raccogliere quell'oggetto, se fosse stato interessato a studiarlo ma forse non sarebbe riuscito a coglierne granché - almeno delle proprietà. C'era dunque una domanda in più, in quell'enigma, a cui dare una risposta per il giovane Medico.
    Posso immaginare le tue buone intenzioni, Fudoh-Kun, ma anziché portare me indietro sei venuto te qua ... e questo potrebbe essere un problema. Il potere mistico dell'infradito di Sanjuro aveva influenzato le intenzioni del kiriano ma, purtroppo, senza grandi sciamani ad incanalarne l'energia (né apprendisti sciamani che tentassero di farlo), il risultato era stato un po' diverso a quello migliore possibile. Cos'hai in mente, Fudoh-kun? Chiese Gyoza, dandogli la zampa. Ed a quel punto Fudoh si concentrò, cercando di espandere il suo spirito, il suo chakra ed il suo misticismo. Voleva rompere la "bolla" in cui si trovavano, quel luogo d'intermezzo creato da Momin capace di soggiogare le anime dei Kamui. Poco dopo aver pronunciato le sue parole di incoraggiamento a Gyoza il suo chakra esplose, sia quello normale che quello naturale gravitazionale senza però riuscire nel suo intento ... almeno inizialmente. Gyoza mosse la sua zampa, iniziando a compiere una serie di sigilli che lui conosceva molto più che bene: quelli della tecnica del richiamo! Seguì una nuvola e di loro non era più niente. In quel luogo, almeno.

    Quando Fudoh aprì gli occhi si rese conto immediatamente di essere in un posto a lui ben conosiuto: la Valle del Guscio. Davanti a lui una tartaruga, anch'essa ben conosciuta, e ... un uovo. Ben tornato, Fudoh-kun. Disse Kurma, guardandolo attento a carezzando l'uovo. Vedo che ti sei dato da fare. Aggiunse, voltandosi verso l'oggetto accanto a lui. Immagino che chiederti come tu abbia fatto a ... fare una cosa del genere sia una storia piuttosto lunga. Immagino lo sforzo ed il dolore che tu abbia patito per dare alla luce un oggetto così grande. L'uovo era infatti piuttosto grande, giusto un po' meno alto del ragazzo stesso. Inoltre, sta quasi per schiudersi. Quant'è che lo covavi? si chiese Kurma, con fare dubbioso. Lo hai portato qui per renderlo un membro della Valle del Guscio, immagino. Percepisco qualcosa di totalmente esterno a questo luogo, lontano e distante ma affine a noi ed alle nostre capacità, insomma. Quasi come se fosse un cugino di noi tartarughe. Un piccolo rumore di frattura interruppe Kurma. Ci siamo, ci siamo! Accorrete tutti numerosi! Gridò la grande testuggine e, dall'orizzonte e un po' ovunque, tutte le tartarughe della Valle del Guscio sopraggiunsero per osservare quell'evento straordinario. Stava per avere luogo una nuova nascita. [Note]È una tua ambientazione, ti lascio descrivere come preferisci questo evento, con eventuali reazioni delle creature. Insomma, divertiti.

    Gyoza, rinato e forse con nuovo nome, guardava Fudoh negli occhi. Grazie. Disse semplicemente. Grazie. Ti devo la vita e non solo. TI devo tutto. Ma la loro riunione fu rapidamente interrotta. Non credo tu abbia molto tempo da perdere, Fudoh-kun o mi sbaglio? Disse il capocontratto, con una certa irruenza. Qualcuno a te legato ti reclama. Torna da lui, forza. E così dicendo si avvicinò a lui, poggiandogli una mano sul petto. Il chakra fluì potente, inondandolo come un fiume in piena e stordendolo, nuovamente, un istante. Non vide nulla per alcuni secondi finché, riaperti gli occhi, non si trovò a terra, in un piccolo sprazzo di neve - quella che aveva generato prima entrando nel Gelo -. Il Leopardo delle nevi e Ipokash lo guardarono stupiti. Dov'è Gyoza? Chiese immediatamente la cacciatrice. Vedo che in te non c'è più Gelo. Peculiare e inaspettato. Commentò il Kamui leopardo. Fudoh non era più in pericolo di vita, tuttavia la sensazione di stanchezza estrema rimaneva presente e castrante. [Nota]Non hai più il chakra da dividere nelle singole parti del corpo ma la tua riserva complessiva rimane quella che avevi precedentemente. Forza, muoviamoci.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  3. .

    Clash!



    I



    Ma che cazzo. Cioè, su serio, che cazzo. Sono giorni che vago su quest'isola di merda e non riesco a ricordarmi come diavolo ci sia finito. In nave? Boh, forse seguendo gente che, ovviamente, non guardava chi o cosa stava trasportando. Insomma, parliamoci chiaro, chi trasporterebbe un bambino mezzo muto in giro? Specialmente perché io non chiederei mai un passaggio a nessuno. Ma comunque, dicevo, non so il fottuto motivo per cui sono arrivato in questo posto. In realtà non so molte cose. Non ho idea di quale sia il mio nome, non so dove sono nato, chi fossero i miei genitori e, sostanzialmente, quale sia il mio ruolo sulla faccia della terra. Poi mi dimentico sostanzialmente tutto. Ho bisogno di scrivermi le cose per ricordarmele. Certo, se non avessi questa stramaledetta giacca - che non riesco a togliermi - che mi limita il movimento delle mani forse riuscirei a farmi più di un appunto saltuario, preso a caso, per sbaglio, nei giorni dispari di calendario e rigorosamente se rossi. Insomma, non so e non mi ricordo un cazzo. Comunque noto che ho, sul palmo della mano, uno strano disegnino. Ah, giusto, è un fuuinjutsu! Un simboletto simpatico che mi fa fare cose simpatiche e che molto spesso mi permette di non morire e di far morire qualcun altro. Ho ricordi vaghi di gente che prende fuoco. Era in questo stesso villaggio? Boh, non lo so. Principalmente non mi interessa. [Tecnica preparata]Potenza sigillo: +10 Comunque, dicevo, com'è che ho notato quel simbolino? Bhè, sono seduto ad un tavolo, in una taverna. Tipo, come ci sono arrivato, quando sono entrato? Boh. Ma è successo, quindi ok, colgo l'attimo. Yolo.

    Un omone nerboruto tira una bottigliata in testa ad un tizio gracilino (tipo me) al bancone. Sono dal lato opposto della sala. Rido sotto la maschera e, portando le braccia dentro la giacca, compio qualche sigillo. Un biondino, sempre vicino al balcone, bercia cose strane. Fare a botte, fare l'eroe. Siamo in una bettola, cazzo, sveglia, la gente è qui per vedere fare a manate senza dover pagare il biglietto! Non ci sono eroismi, c'è puro divertimento. Comunque, dicevo, dopo i sigilli che avevo compiuto, riuscivo a muovere due bicchieri sul tavolo affianco al mio. Ganzo eh?

    Ma la sequela di idioti stasera non termina col ciccione al bancone, il biondino e il tizio che stava per prendersi una bottigliata in testa, no. C'è pure uno nudo. O meglio, è entrato adesso. Cazzo, passi il camminare scalzi, tipo me, perché non si sa come si allacci una scarpa (forse mi son solo dimenticato solo come si allacciano le scarpe ... non mi ricordo...ma che cazzo, manco questo puttana eva) ma andare in giro nudi se non vestendo una mascherina cremisi è da folli! Non che le sue parole trasmettano sagacia. Disegni? Commissioni? Per caso disegna col gigantesco pene che gli sta in mezzo alle gambe? O magari è uno di quelli che prima si fa pagare e poi manco li fa i disegni! Ci fosse uno sbirro, una guardia infame, in questo localino, tipo uno di quei burocrati che lavora coi soldi dei villaggi, magari carino e con gli occhiali ma che sotto la divisa nasonde due carinissime protuberanze delicate all'altezza del petto, dicevo, se ci fosse un uomo di questa levatura e peso sociale potrebbe arrestarlo! Ma magari non è un truffaldino, è solo uno molto strano. Comunque boh, sticazzi ... a proposito di cazzi, lui li tocca. Si perché si è appena lanciato contro l'orrido obeso e il tizio al bancone, intento a tastare i loro testicoli.

    Tutto molto ganzo, tutto molto ganzo. Anche perché partono le scommesse. Uno forse più coperto di me inizia a puntare sul tizio che si forse si sarebbe preso una bottigliata in testa. A pelle, non ci avrei scommesso un nichelino su quello. Quindi mi inserisco qui io perché 'sto scommettitore di banane perda e il canuto si faccia male. Faccio volare i due bicchieri che vi dicevo prima, quelli che controllavo col chakra dal tavolo accanto al mio, e li lancio verso il tizio che si stava per prendere la bottigliata in testa. Insomma, una bottiglia, un bicchiere ... voleva bere, no? Diamogliene modo.

    Comunque, un bicchiere è ben visibile, abbastanza veloce, l'altro si muove nella sua ombra. Anche se si muove per schivarlo li ho lanciati in modo da intercettare il suo spostamento, grazie ad un rapido calcolo delle possibili carambole. Muto ma mica scemo. [Tecnica, Azione I e II, Abilità]Consumo totale: 2 Bassi.

    Incredibile ma vero, interviene un altro tizio! Anche lui, tipo quello delle scommesse, mi sta poco simpatico. Vuole che la gente smetta di fare a botte. Anche lui deve essere mezzo scemo. Mi verrebbe voglia di gridare "siamo in una locanda, si fa a botte pure per decidere chi deve venire picchiato!" ma son mezzo muto, quindi sto zitto, talmente zitto che faccio finta di nulla, mi sdraio nella mia sedia, sprofondandoci un pochino e tornando a godermi lo spettacolo. Dopotutto, adesso controllavo i pezzi di vetro rotti di bicchieri che avevo lanciato prima. Avrei potuto rendere tutto più divertente!




    Chakra: 30/30
    Vitalità: 11.5/11.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 275
    Riflessi: 325
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Respiratore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Veleno Debilitante C2 (5 dosi) × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Spiedi × 8

    Note
    ///


  4. .

    Medicina e Supporto


    Epilogo


    Atto X
    Controindicazioni †



    Quando fu il momento di dirigermi da Shunsuke col mio tonico pronto dopo una lunga giornata di miscele, polverizzazioni, distillazioni ed attese, ammetto che avessi una certa stanchezza in corpo. Non era la stanchezza del campo di battaglia, non era la stanchezza delle ore di studio, era una stanchezza diverse: radicata, profonda, dovuta sia all'ambiente così oscuro, quasi asettico, sia alla concentrazione necessaria per fare qualcosa di ... nuovo, di inedito. Ricordava molto la sensazione che ebbi la prima volta che provai a studiare i cartigli delle mie protesi: mi trovavo davanti ad una materia che mi era totalmente sconosciuta, nuova, legata tanto alla meccanica quanto all'anatomia, quanto alla biomeccanica, campi del sapere dove non avevo neanche mezza conoscenza. Partire da zero fu stressante e provante, seppur rese la riuscita del tutto estremamente soddisfacente. In ogni caso, quando fu il momento di dirigermi da Shunsuke, dicevo, fu una cameriera ad accompagnarmi. Oh...già finito? Disse, vedendomi entrare. Stava scrivendo appunti, comodamente sdraiato su di una poltrona. Tuttavia, quando iniziai a parlare fui quasi immediatamente interrotto. L'uomo mi chiese il tonico ed iniziò a farfugliare osservazioni varie, odorandolo ed osservandolo. Una buona tecnica, sicuramente ancora da perfezionare...abbinamento interessante...la tua esperienza sul campo di battaglia deve averti ispirato Ma fu poi ciò che fece dopo che mi sconvolse. Avanti, prova tu stesso i risultati. Disse. Rimasi interdetto un istante, osservandolo dal mio Elmo, ma poi preso il tonico e con un po' di fatica e due dita lo portai alla bocca, senza rimuovere la protezione metallica.
    In un istante sentii venir meno tutto il peso della giornata che prima sentivo: le voci nella mia testa si chetarono, assieme alla voce della Yakusoku. Tutto parve ovattato, leggero, più semplice. Ma poi il braccio destro, l'unico su cui non mi sarei aspettato di perdere il controllo, cadde morto al mio fianco, inamovibile. Ti avevo chiesto 2 tonici distinti, ma hai voluto strafare. Quelli che stai sperimentando sono gli effetti di un sovraccarico...il tuo braccio si è praticamente anestetizzato e il tuo cervello è eccessivamente carica di chakra che sarebbe destinato alla tua difesa personale. Siediti pure. Strinsi i denti sotto l'elmo: aveva ragione. Avevo osato e stavo pagando il prezzo delle mie azioni. Mi avvicinai alla poltrona dirimpetto a Shunshui e mi sedetti, continuandolo ad ascoltare. Come ho già detto, era tuttavia un abbinamento interessante, segno che sapevi ciò che facevi e hai voluto osare. Al contrario dei miei precedenti allievi, che si sono rivelanti nient'altro che una balbettante bambocciona banda di babbuini. Mmmmm...va bene, voglio darti fiducia. Ho motivo di pensare che impegnandoti potrai ottenere grandi risultati. Interessante similitudine quella sui suoi precedenti allievi, anche se io avrei utilizzato parole diverse. Ebbe comunque altro da dire. Io chinai il capo, in segno di colpevolezza e rispetto. Quando lo rialzai l'uomo aveva dinnanzi a me il fiore che mi ero prodigato a raccogliere insieme a Daishin. Questo è un fiore molto particolare, Kensei-san, una vera rarità...ed il motivo è...che non ha alcuna proprietà...né benefica, né tossica. Lo sguardai interdetto. Era davvero così particolare una pianta neutra? Non ne sapevo ancora molto, ma la mia curiosità era sempre in crescita. E' questa sua completa assenza di qualsivoglia proprietà che lo rende così speciale, in quanto, è capace di neutralizzare qualsiasi altra proprietà derivante da altri ingredienti, se vengono miscelati insieme, fungendo da catalizzatore e regolatore se utilizzato in giuste dosi. In parole povere, se tu l'avessi usato nel tuo tonico, i 2 diversi effetti che hai provato ad infondergli si sarebbero bilanciati e tu non avresti subìto il sovraccarico che hai appena sperimentato. Non si può dare ad un medicinale più di un effetto, specie se contrastano così tanto tra loro...a meno che non si usi questo bel fiore. Il discorso mi tornò poco: di fatto l'Okami quindi aveva la proprietà di bilanciare cose opposte, quasi similmente alla mia Stella, non aveva realmente nessuna proprietà. Lasciai tuttavia che l'uomo continuasse ad esprimersi in quel modo: avevo capito il concetto ed ero lì per imparare, non per disquisire di sintassi e semantica. Un Catalizzatore. Commentai, semplicemente. Non ci avevo pensato. L'inesperienza è evidente. dissi, ancora una volta chinando leggermente il capo. Ma a queste parole seguirono soltanto elogi. La mia inesperienza era stata sorpassata dalla mia audacia, la mia sfrontatezza dalla mia capacità di mescere materiali. La ringrazio, Signor Nakamura. Non dimenticherò mai i suoi insegnamenti. Sarò lieto di tornare qua da lei, in futuro, per aiutarla nelle sue ricerche. [Nota]Quando vorrò farmi un tonico leggendario, Yusny, ti chiamerò per masterarmi la giocata. Ricambiai infine il suo inchino e, quando ormai ero, voltato, sull'uscio, l'uomo mi chiamò, lanciandomi una pallina incartata: un tonico. Hey...prova questo!
    Fuori, prima che evocassi Kyofu, decisi di provare quel dono. Il braccio si stava lentamente riprendendo, il sistema circolatorio del chakra stava lentamente tornando alla normalità. Infilai la mano destra sotto l'elmo, ancora una volta con difficoltà e timore, cercando di non mostrare neanche un centimetro quadrato della mia pelle. In un istante, tutto rallentò: la neve che cadeva candida su quel villaggio immacolato e canuto sembrava la lenta discesa di gocce d'acqua sul vetro. Le persone in lontananza si muovevano così lente che parevano star ferme: era tutto come immobile nell'ambra, cristallizzato nel tempo, scolpito nell'eternità. E mentre vedevo la bellezza del mondo al rallentatore realizzai che, per una volta, potevo camminare. Perché, alla fine, la vita è un cammino meraviglioso nelle vicende che ci fanno crescere e migliorano: perché saltare le parti più importanti?




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 800
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  5. .

    Gli Spiriti del Freddo


    Capitolo Secondo


    Atto VIII



    Fudoh parve immediatamente interessarsi alla storia intorno al ragazzo giustiziato anche se, forse, non proprio al ragazzo stesso, dati gli epiteti poco carini che gli aveva affibbiato (pur avendo il leopardo dei ghiacci dato una descrizione coerenti a tali soprannomi). Uhm ... no, no ... il nome di questo metallo è venuto fuori dalle parole di Gyoza. Non sapevamo neanche della sua esistenza fino a poco tempo fa.

    [Fudoh, Ryuu, le sue copie, il suo leopardo e ... Ipokash]

    Gyoza aveva colpito e ferito brutalmente il povero Ryuu. Il suo taglio acquatico fu troppo rapido per il Genin e l'unica cosa che poté fare in quel contesto fu ... incassarlo. Ma la serie di pensieri e la tattica che creò poco dopo, grazie anche alle sue copie, fu a dir poco eccezionale - ad eccezione di un piccolo dettaglio che andava tutto a sfavore dell'apprendista sciamano Fudoh. Ipokash non attese un secondo richiamo delle copie quando le fu chiesto di saltare in groppa al felino e con agilità montò sul Leopardo del Mizukiyo, incoccando anche, rapidamente, una seconda freccia ghiacciata. La bomba elettrica cadde a terra lanciata da una delle due versioni liquide del Guardiano, elettrificando gli arti inferiori del suo nemico ma anche quelli degli altri presenti, Fudoh, Leopardo, Yukihyō e copie incluse. Successivamente, sia Fudoh che le copie decisero di sfondare la corazza del mostro tartaruga di nebbia. Componendo dei rapidi sigilli ed avvicinando velocemente la tartaruga a sé, sia il giovane medico che le copie riuscirono nel loro intento, creando una grande voragine nella porzione del costrutto che rimembrava la coda della tartaruga e la zona inferiore del guscio. Fudoh riuscì a schivare lo squalo di chakra, pur con qualche difficoltà date le gambe ferite. [Note]Sarebbe SG ma sei semiparalizzato, quindi muovere le gambe costa uno SA a turno, ergo non considero la tua ultima parte. Ipokash saltò, già pronta a lanciare una seconda freccia e Yukihyō le era già accanto, ora ricoperto da un sottile strato di neve probabilmente per via dell'indicazione che Ryuu aveva dato sul colpire la bestia con tecniche hyoton. Quando tutti uscirono dal costrutto, però, quel che riuscirono a vedere fu solo una tartaruga con una spada conficcata dentro l'apertura del suo guscio dove doveva esserci la testa. Lentamente Gyoza cadde a terra, privo di vita, impattando con la parte anteriore del suo carapace e producendo un assordante tonfo.
    Ryuu, dopo essere stato scagliato lontano qualche metro e dopo aver subito quell'ingente danno, era ripartito all'attacco carico della rabbia e delle capacità asassine del suo Bijuu. Gyoza riuscì, componendo dei rapidi sigilli, a tirare su un muro d'acqua, una tecnica piuttosto ben conosciuta dal kiriano con cui stava combattendo. La wakizashi, dunque, impattò contro il muro, evitando che gli arti, già compromessi della tartaruga, venissero amputati di netto. [Tecnica]
    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cane (1)
    L'utilizzatore può creare un resistente muro d'acqua. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°. Richiede almeno 9 unità d'acqua entro 15 metri l'utilizzatore. È possibile mantenerlo un round, per poi scomparire riversando l'acqua nell'arena.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    Quando il Mizukiyo saltò, tuttavia, complice lo stesso muro che Gyoza aveva creato e che adesso gli oscurava la visuale, riuscì ad atterrare senza troppi problemi sul carapace della bestia. Ben più difficile fu colpirla al primo colpo, dato che, ancora una volta, ritrasse la testa nel carapace ed evitò facilmente il fendente. [Difesa I]Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto. Può essere utilizzato una volta a round per arto.
    [Da Chunin in su]

    Riflessi: Viola+3 + Impasto Basso = Viola+6.
    Il secondo attacco, però, fu quello realmente problematico: la bestia tentò di estrarre il collo, si mosse leggermente per evitare in qualche modo quel fendente ma il Mizukyo fu troppo rapido e riuscì a colpirla e conficcargli la spada nella fessura del carapace. Il mizukyo saltò all'indietro, allontanandosi dalla bestia.
    Così, dunque, la bestia era a terra, sul pavimento. Nonostante questo, Fudoh riuscì comunque ad attrarlo verso di sé soltanto per vedere che ... la tartaruga era ancora viva! Aveva subito una gravissima ferita poco dietro la base del collo ed aveva difficoltà a muoversi per questo. Nel giro di pochi istanti, se non fossero intervenuti in qualche modo, sarebbe sicuramente morta. Le mani curative non sarebbero bastate e, inoltre, la tartaruga non sarebbe riuscita ad allungare la testa fuori dal collo. Il finale peggiore per Gyoza. commentò il leoparo delle nevi, evidentemente con tono mesto. Anche se la sua anima dovesse vincere la battaglia nel Freddo, una volta tornata in questo corpo sarebbe troppo debole per un nuovo combattimento di questo tipo. Credo che non ci sia più niente da fare. Ci vorrebbe un maestro del misticismo per canalizare il potere e provare qualcosa di ... mistico. Il Kamui sembrava non avere le parole giuste per questo concetto ma si capiva che stava parlando con una certa serietà. Akira non necessitò di Munkeke per Retar. commentò Ipokash stizzita. L'astio dei confronti del Kamui era ancora presente, nonostante tutto. Era bastata la sua forza di volontà, il suo chara e ... il freddo. Il leopardo si girò verso la ragazza. Ma Retar stava solo morendo, non era costretto fuori dal suo corpo dall'Eterno Gelo! Soffiò leggermente, irritato. Forse ... forse hai ragione. Ma cosa possiamo fare, allora? Non lo so, Ipokash, non lo so. Era necessaria una qualche idea.

    Una volta risolta quella questione, nel bene o nel male, il sigillo ghiacciato sulla porta davanti a loro (e dietro a Gyoza e Ryuu)) si sarebbe infranto. La frattura, neanche a dirlo, avrebbe preso la forma di una rosa decadente. Il simbolismo in quel luogo era fortissimo. Con un po' di sforzoDurezza 2, Potenza 20 il sigillo si sarebbe infranto e la porta si sarebbe aperta. Per la prima volta da quando erano in quel luogo, una voce tutt'intorno si sarebbe levata nell'ambiente. Bene, bene. Molto bene. Un mio guardiano è morto. Qualcuno si è guadagnato l'ingresso al tempio. Dalla porta dell'Arte effimera, tra l'altro. Interessante, interessante. Prego, entrate ... ma lasciate ogni speranza fuori di qui.
    Una volta dentro l'ambiente era piuttosto interessante: non c'era nient'altro che una stanza, aperta sul tetto dove penetrava una forte luce - del tutto innaturale per l'ambiente dove si trovavano -, circolare, cinta da una serie di colonne piuttosto spesse e poco decorate. Al centro, direttamente sotto la grande doccia di luce, un albero di ciliegio i cui frutti avevano uno strano colore rosso acceso. L'albero, neanche a dirlo, stava appassendo, continuando a perdere foglie in eterno, senza tuttavia mai arrestarsi né mutar di forma.


    Inoltre, con delle piccole fiaccole in mano, almeno una decina di persone stavano in piedi alla parte opposta rispetto alla attuale posizione del gruppo. Non si riusciva, di queste, a scorgere niente se non il loro modesto abito marrone. Sembravano dei cultisti, per così dire. Questa è la stanza delle mie creazioni meno riuscite. Commentò la voce, distaccata. Ma non per questo meno perfette. La voce si distese come in un sorriso. Sono solo quelle ... più effimere. Quelle di cui vado meno orgoglioso. La frase sembrava pronunciata con un certo distacco e dispiacere. Intanto le figure si erano tutte voltate verso i presenti. Ooh, vedo che siete molto affaticati dell'incontro col Kamui Guardiano. Potreste voler qualcosa per rifocillarvi. Potreste mangiare una foglia del ciliegio effimero, se volete. Vi ridarà tutto il vostro chakra o ripristinerà la vostra fatica a scelta, ve lo posso garantire. L'unica cosa che vi chiedo è che ve ne andiate dopo averlo fatto e non vi interessiate mai più di questo posto. La voce era sincera, avrebbero potuto porre domande per interrogarla ulteriormente. Attaccare (magari i cultisti oppure l'albero stesso) era plausibile ma a quale fine? C'erano dieci persone in quella sala, cosa avrebbero fatto se si fossero sentiti minacciati? Ma soprattutto, potevano parlare con quelle persone? Chi erano e ... perché erano lì?

    [Youshi]
    Il coltello con cui Youshi provò ad incidere l'eterno gelo ebbe ben poche possibilità contro quel metallo apparentemente impenetrabile. Cos'è, sei un vandalo per caso? chiese la voce, evidentemente stizzita. Non ti è concesso cercare di deturpare la mia arte. Una intensa emicrania avrebbe accolto il ragazzo finché non si fosse fermato. Niente di realmente lesivo quando fastidioso e deconcentrante. Sono una firma: un tocco impossibile e pieno di dettaglio, una quisquiglia per intenditori che sembrerà irrealizzabile ai più. Eppure, con arte, finezza e privazione di limiti, sia fisici che psicologici che etici, è possibile ogni cosa. Delle parole senz'ombra di dubbio strane ma lentamente sempre più suggerenti una psicologia contorta e non lineare. Quando invece fu il momento delle richieste, Momin rise, tra il divertito e il genuinamento contento. Il Genin aveva mancato una possibilità e la voce nella sua testa poteva giovarne. Entrambe cose molto facili, giovane apprendista. Disse, sempre sogghignando. Le rose sono un simbolo come un altro: mostrano la mia irreplicabile abilità nell'arte, mostrano un concetto che va oltre la materialità, un concetto che va oltre l'effimera esistenza delle cose. La perfezione, l'arte, la bellezza. Dimmi, secondo te l'uomo è perfetto? Potrà mai esserlo? Cos'è realmente perfetto, mio caro? All'eventuale risposta del giovane, Momin avrebbe proseguito. Ti hanno mai detto della tragica fine di Wazawai-dono, il saggio? Alcuni secondi di pausa. Era probabile che non ne avesse mai sentito parlare dato che si trattava di una antica leggenda di Azumaido risalente a, forse, un paio di secoli, se non di più, orsono. È una storia che i ninja di oggi non raccontano. È una leggenda Kenkichi. Wazanawai-dono era un Kenkichi così potente e così saggio che poteva usare il chakra per indurre il chakra stesso a creare la vita. Nuovamente prese tempo. Avrebbe risposto a qualsiasi sua domanda prima di proseguire. Quanto al secondo punto ... Una fitta al petto avrebbe colto il Tokugawa, privandolo del respiro per dei lunghi istanti. [Note]Perdi un'altra leggera di vitalità attuale e complessiva. ... fatto. Nessuna armatura d'Eterno Gelo potrà mai ostacolarti. E se hai bisogno di qualche altra cosa ... basta chiedere, come al solito. Ma una cosa per volta. Non vorrai mica morire chiedendomi di esaurirti troppi desideri tutti assieme, sbaglio? [Note]Guadagni Penetrazione 5 contro tutti gli oggetti d'Eterno Gelo. Una volta a round puoi fare richieste alla voce che vengono sempre esaudite, in un modo o nell'altro. Il prezzo varia di volta in volta.
    L'azione di Youshi fu interessante. Rapida e fugace, la prima offensiva dopo il teletrasporto nell'ombra del coltello colpì il suo avversario senza troppi problemi. Gyaro non batté tuttavia ciglio quando Youshi lo colpì, specialmente perché la sua pelle si rivelò come impenetrabile. [Abilità e Ferite]
    Pelle antigraffio
    Arte: l'utilizzatore può ricoprire di uno strato di chakra la sua pelle. Ogni danno subito sarà considerato contundente.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]

    Pelle infrangibile
    Arte: l'utilizzatore, se dimezza la potenza di un attacco in corpo a corpo, può dimezzarla ulteriormente se il danno che questo porterebbe è contundente. Il danno subito non può essere inferiore a Mezzaleggera.

    Resistenza Viola+3.

    Mezza Leggera a gamba.
    Anche l'attacco successivo subì una sorte simile. Nonostante l'azione ben congeniata di Youshi, il problema rimaneva penetrare la carne di quell'orso. La finta di Youshi non fece muovere d'un millimetro l'orso, forse perché sicuro delle sue capacità di poter assorbire quel colpo. Quando gli spiedi partirono verso la zampa, nascosti dal braccio non attivo nella finta, l'Orso non si mosse e gli spiedi colpirono ma il veleno non penetrò nelle carni, benché si spanse sulla pelliccia di Gyaro. [Ferite e Abilità]Ferita Mezzaleggera al braccio per i motivi sopra.
    Il veleno ritarda l'effetto di un round poiché il medium diventa l'epidermide e deve assorbirsi.
    La difesa dell'orso anche per il terzo attacco non mutò troppo: semplicemente stette immobile; non aveva motivo di tentare di afferrare il braccio di Youshi con le fauci. Non era quel tipo di orso: aveva una mazza gigate con sé, di certo non avrebbe usato la bocca per ferirlo. Anche il terzo colpo andò dunque a segno, al collo, portando la ferita maggiore fin a quel momento ricevuta. Ma, immediatamente, la sua mazza s'alzò, rapida, prima che il giovane Genin riuscisse a compiere i sigilli per la sua tecnica. [S&M]Il S&M non interrompe la tua azione successiva ma si attiva comunque sulla tua ultima azione offensiva. Dunque, eccoci qua.

    Pelle antigraffio
    Arte: l'utilizzatore può ricoprire di uno strato di chakra la sua pelle. Ogni danno subito sarà considerato contundente.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]

    Pelle infrangibile
    Arte: l'utilizzatore, se dimezza la potenza di un attacco in corpo a corpo, può dimezzarla ulteriormente se il danno che questo porterebbe è contundente. Il danno subito non può essere inferiore a Mezzaleggera.
    [Da Chunin in su]

    Resistenza Viola+3.

    Mezza Leggera a gamba.

    Mazza d'Eterno Gelo potenza 40 + Ustione DnT (Leggera)
    Penetrazione 3

    Forte e Incrollabile
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 Forza per un subisci e mena se ha dimezzato la potenza di un attacco in corpo a corpo tramite la sua resistenza. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Da Chunin in su]

    Mazza d'Eterno Gelo: scattante
    Maestria: l'utilizzatore può eseguire S&M utilizzando solo lo slot difesa. Utilizzabile una volta ogni tre round. Non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da Chunin in su]

    Forza Viola+3, Velocità Viola.
    La mazza che pareva tagliata discese, relativamente rapida (sicuramente rapida rispetto a Youshi) e cercò di tagliare a metà il ragazzo, dalla sua testa fino ai suoi piedi. L'enorme oggetto non era affilato ma il suo gigantesco peso avrebbe sicuramente frantumato qualsiasi cosa al punto da separarne una parte dall'altra. Mi sembra un po' sfrontato. Ma hai buone capacità. Che l'attacco avesse colpito o meno il Tokugawa, l'Orso si sarebbe prodigato in una seconda mazzata, molto ampia, da destra verso sinistra ma non volta a colpire un punto specifico di Youshi quanto a colpirlo alla bene e meglio dove poteva. Infatti, durante il movimento, la mazza si sarebbe allargata, all'improvviso, fino a divenire enorme abbastanza da investire l'interità del ragazzo. [Azione I]Potenza 40, Forza e Velocità Viola. Congela Equip con cui entra a contatto e diminuisca la durezza di 1 per un round. Occhio alla grandezza della mazza! Avrebbe poi proseguito con altri due violenti assalti, il primo sfruttando il momento della mazza acquisito precedentemente e continuando il movimento in un altro attacco identico al primo ma con la mazza di dimensioni normali (voleva evidentemente confondere il ragazzo, perando che temesse un nuovo ingrandimento dell'arma); il secondo invece avrebbe visto l'oggetto azzurro fermarsi di botto e cercare di colpire Youshi nuovamente in testa. [Azione II-III]Potenza 40, Forza Viola+2, Velocità Viola+1 entrambe. Congela Equip con cui entra a contatto e diminuisca la durezza di 1 per un round. Quest'ultimo attacco, però, sia che avesse colpito che non lo avesse fatto, sarebbe impattato poi contro il suolo, spaccando leggermente l'eterno gelo di cui era composta la mazza e facendolo cadere a terra: il metallo maledetto separatosi dall'arma si sciolse sul pavimento tutto e la mazza s'illuminò ancora di più: a partire da essa si generò un enorme strato di ghiaccio che coprì la quasi totalità del pavimento di quell'ambiente. Piccole gemme di ghiaccio iniziarono poi a sollevarsi dal terreno per poi scoppiare a circa cinque centimetri da terra, come se fossero vere e proprie bolle di lava congelate. [Tecniche]Eterno Ghiaccio
    Villaggio: Azumaido
    Posizioni Magiche: Ariete (4)
    L'utilizzatore riversa dell'Eterno Gelo dall'arma che andrà a ricoprire una notevole area concentro se stesso di raggio pari a 12 metri. Escluso l'utilizzatore e i suoi alleati, chi cammina in questa area avrà intralcio Medio e, ogni due SA consecutivi passati sul ghiaccio, subirà Ustione (DnT Medio).
    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]

    + azione rapida.


    [Kensei]

    Erano strani quegli uomini. Distaccati e disincantati, lontani su alcune questioni, estremamente presenti su altri. Ma non potevo - e non volevo - dilungarmi troppo. Avevo un'altra pista e l'avrei seguita, per quanto possibile. Quegli uomini si sarebbero ripresi o sarebbero periti: non mi interessava, avevo tratto da loro tutto ciò che potevo.
    Quando Kakuresata mi portò dal suo consanguineo, pur essendo giorno, feci una certa fatica ad individuarlo: era come evanescente, traslucido, quasi come si si trattasse di un fantasma. La Yakusoku vibrò più volte, quasi riconoscendolo ma i miei occhi non riuscivano a scorgere niente. Fu poi lui stesso che decise di palesarsi, mostrando in modo decisamente meno flebile la sua presenza. l portatore della Promessa, saluti, Kensei Hito, fautore del nuovo Equilibrio fra i Nobili delle Grotte del Silenzio. Io sono un mero servitore di Tengai, ma ero presente il giorno in cui è giunto ha ucciso Reika e pacificato Amano e la Baronessa. Sono qui per lo stesso nemico che anche lei sta cercando: un Mostro d'Ombra, fuggito per mezzo di un umano di questi luoghi, un umano che è rimasto sozzato dalla presenza del mostro, tanto che non sono riuscito nemmeno ad interagirvi. Ho inseguito fin qui quello che temo essere uno dei Re d'Ombra, per i poteri che dimostra, ma forse potrebbe essere solo un suo suddito: per quanto esperto possa essere, Tengai-sama non mi ha mai condotto alla caccia con lui dei Quattro Re d'Ombra. Ascoltai le parole del Kyuketsu Komori, lasciandolo pure proseguire sui vari discorsi legati alle caratteriprima di rispondere. Ti ringrazio per il tuo sforzo e la tua presenza. Ho poco interesse nella natura di quest'essere: vorrei semplicemente liberarmene per alleviare le sofferenze della gente di Azumaido. Re o seguace poco importa. Deve perire. Erano parole più di facciata che realmente sentite: sarebbe stato interessante, quanto pericoloso, confrontarsi con un Re dei Desideri. Il pipistrello poi continuò, indicandomi tre villaggi verso cui mi sarei potuto dirigere per approfondire le ricerche dato che il mostro poteva agire con tre diverse intenzioni: possedere qualcuno di potente, trovare un ambiente a lui congeniale oppure trovare sostentamento e nutrimento in un villaggio assai popolato. Andando in ordine di importanza, per me l'ultima proposta era la meno interessante. Non ci sarebbe stato molto per me da indagare in un luogo assai popolato. Lo stesso potevo dirlo dell'ambiente adatto al mostro: cosa avrei trovato in quel villaggio se non freddo, gelo e intemperie? L'unica soluzione sfruttabile mi sembrava la prima in quanto, se avessi anticipato il demone ombra, avrei potuto sfruttare tale "persona capace" per trovare un alleato contro il mio nemico. L'uomo con cui hai interagito chiesi inizialmente, prima di avanzare comandi e proposte. era vestito da attore Kabuki? Ripresi poi il discorso in modo pregnante. Direi di andare nell'accampamento della donna dai grandi poteri, sperando di aver anticipato il demone ombra e di riuscire a trovare un'alleata in quella zona. Feci poi un cenno del braccio, come ad indicare di fare strada. Una cosa, prima di partire: il tuo nome, Kyuketsu Komori?



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

  6. .

    Il Ciliegio che sboccia nel Sangue


    Prologo


    Atto I
    Mantenere le promesse. †



    Non era passato molto tempo dagli eventi delle Grotte del Silenzio, dalla riunione dei Kyoketsu Komori sotto i simboli dei Kenkichi. Durante la missione che mi vedeva accompagnato dal Mercenario delle Fenici, dal Kazekage e dal giovane Yato Senju di Konoha promisi a quest'ultimo che mi sarei impegnato nell'insegnargli l'arte della Spada dato il merito che aveva avuto sia come mediatore durante le trattative con Amano, sia come stratega durante lo scontro con Reika. Era dunque arrivato il momento di ripagare il giovane.
    Inviai un classico corvo - il quale sicuramente avrebbe dovuto passare il vaglio dei sistemi di sicurezza della Foglia - il quale aveva arrotolato intorno alla sua zampa un breve messagio.

    Caro Yato,
    Il tempo per il tuo addestramento è giunto.
    Porta con te l'arma che ti è stata donata alle Grotte del Silenzio.
    Troverai una tua vecchia conoscenza ad attenderti a qualche metro dalle mura di Kiri.
    Ti aspetto tra due giorni.

    Buon viaggio,

    Juudaime Mizukage
    十代目水影
    Kensei Hito
    剣聖


    La carta su cui era scritto il breve messaggio era nera, opaca, contornata da un lieve filo color scarlatto ed il messaggio era chiuso da un piccolo sigillo in cera blu notte con sopra inciso il simbolo della Nebbia. Si vedeva che c'era interesse nel mantenere una certa formalità. Non restava che attendere il mattino del giorno successivo al seguente.

    [...]


    A circa duecento metri dal Gate stava Kyofu, lievemente mimetizzato grazie al suo coloro col candore del clima di Kiri, la nebbia e l'atmosfera grigiastra e spenta che da sempre caratterizzava il panorama del Villaggio Segreto. Ben arrivato Kenjutsu no Minarai. Il Mizukage ti aspetta nella Zona riservata al suo clan. Intanto indossa questa. Disse l'albino, esibendosi in un breve inchino e mostrando una peculiare quanto spartana maschera sulla cui bocca vigeva uno strano simbolo simile ad uno scudo

    stilizzato. Con poco sforzo immaginifico si sarebbe reso conto che per certi aspetti quella maschera era simile alla mia.
    Il viaggio non sarebbe durato molto. Il pipistrello sarebbe rimasto in silenzio o si sarebbe limitato a rispondere ad eventuali domande del Konohano. Dall'altro, Yato avrebbe potuto scorgermi rivolto verso il grande palazzo che si vedeva dirimpetto alla piazza che stavano sorvolando. Ero accanto al pozzo al centro della piazza principale della Zona Clan, come al solito. La mano metallica sfiorava le pietre di cui il pozzo era composto, carezzandole, senza poterne sentire né la durezza né la ruvidità. Kyofu l'avrebbe lasciato lì accanto, a pochi metri da me, alle mie spalle. Ben arrivato, Minarai. Dissi, voltandomi e compiendo una breve serie di cinque sigilli, evocando nella mia mano, ben piegati, degli abiti. Indossali. Finché rimarrai a Kiri non ti sarà permesso d'usare altro e non potrai levarti la maschera. Precauzioni, principalmente, e un po' di sana componente tribale. Ti sei meritato degno per ingegno e austizia alle Grotte del Silenzio. Non ho avuto però modo di osservarti usare la spada. Commentai. Hai mai impugnato una vera Katana prima d'ora? Hai saggiato il diverso bilanciamento rispetto ad una corta wakizashi, hai osservato gli equilibri peculiari dell'arma quando vibri i fendenti? Hai testato il manico e la tua presa su di esso? Sono nozioni basilari ma è bene partire dal principio. Estrassi Unagi che pendeva al mio fianco, come al solito, senza fodero. La lama azzurra elettrico rifletté la flebile luce che filtrava nella cotre di nebbia kiriana, stagliandosi a terra. Puntai la lama verso Yato. Fammi vedere cosa sai fare. Dimostrami perché sei venuto qui oggi. Guadagnati ciò che vuoi che ti insegni. Dissi, mentre la punta della mia lama disegnava una X in aria verso Yato ed il braccio sinistro andava dietro la schiena, piegandosi e chiudendo il pugno. [Abilità]Saluto Makashi
    Speciale: L'utilizzatore, tracciando con la spada una X nell'aria, saluta l'avversario. L'Utilizzatore deve ritenere l'avversario all'altezza della sua attenzione per salutarlo e dovrà intrattenere lo scontro con una sola Spada fintanto che non verrà utilizzata "Addio Makashi". Salutare richiede Slot Gratuito Veloce. L'utilizzatore ottiene un bonus di +3 in Percezione nei confronti dell'avversario salutato. Non è possibile salutare più di un avversario per volta. Se brandite due spade o lasciata la presa sulla spada con cui si è salutato, l'abilità si disattiva.[Da genin in su]
    Intanto la Yakusoku studiava Yato dal mio fianco e, in particolar modo, la spada che questi impugnava, cercando di comprenderne i segreti. [Abilità]Acciaio del Mio Sangue
    Conoscenza: L'utilizzatore può studiare una spada e valutarne il valore e le proprietà. Posto uno studio di almeno un round, può comprendere fino a una tecnica per grado che è stata utilizzata con quell'arma nell'ultimo mese.[Da chunin in su]





    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku


  7. .

    Gli Spiriti del Freddo


    Capitolo Secondo


    Atto VII
    Prendi l'Arte e ... fanne parte. †



    Quasi tutti i presenti non ebbero particolari richieste o commenti da fare quando Yukihyō Kamui e Ipokash parlarono del destino del povero Fudoh. Ryuu fu evidentemente scosso mentre Youshi parve piuttosto distaccato e lontano, come intento ad occuparsi di altre questioni. Il malcapitato medico kiriano, in compenso, fece la parte del duro: non aveva bisogno d'aiuto, non aveva bisogno di niente; accettava stoicamente il suo destino in modo forse eccessivamente miope oppure catastrofista. Davvero la sua vita era stata così intensa e piena da potersi ritenere soddisfatto se fosse finita quel giorno in quel posto sperduto e dimenticato da ogni Kami sotto metri e metri di neve?
    In ogni caso Ipokash rispose alla domanda di Fudoh. Purtroppo ... no. Il nome non mi dice niente. Il leopardo però si fece avanti. A me sì. Il suo volto si fece più pensieroso. C'era un ragazzino biondo, forse secoli fa, che portava quel nome e che viveva nell'attuale Clan di tua sorella Hotene. Disse, guardando Ipokash. Era però ... strano. Era fissato con l'idea della creazione perfetta, della suprema evoluzione naturale e soprattutto dell'uomo. Passava le giornate a cucire parti di bestie insieme, a creare abomini vivi, senzienti ed eternamente doloranti, convinto di poterli perfezionare nella sua ricerca artistica superiore. Per lui era una vera e propria arte. Un giorno, durante la notte, dalla sua casa, una creatura di metallo, chakra e carcasse fuoriuscì sterminando la sua famiglia e quella dei suoi vicini prima che l'Alto Sciamano ed i Kamui non intervenissero e riuscissero a fermare quell'essere. Il ragazzo fu catturato e dopo alcuni giorni di prigionia, giustiziato su sentenza del villaggio chiamato a raccolta. L'aria si fece ancora più gelida, se possibile. La storia era piuttosto macabra, dopotutto.
    Venne poi per il gruppo il momento di separarsi.

    [Youshi]

    Il viaggio per il giovane Tokugawa non fu troppo complesso, anzi, sapendo dove doveva andare ci mise soltanto minuti ad attraversare cunicoli, ghiacciai gelati e voragini apparentemente infinite grazie alle sue conoscenze, alle sue abilità ed al chakra adesivo. [Note]Considerando che un round sono circa 12-18 secondi, tenere la TS attiva ti è costato un po' di chakra. Facciamo 3 bassi ad esser buoni. Quando fu davanti all'Orso, la voce che gli aveva parlato qualche tempo prima si tornò a palesare. Bella quella mazza d'eterno gelo eh? L'ho creata io. Anche quell'armatura. Bhè, in realtà anche lui è una mia creazione, sotto un certo aspetto. Sapeva però che quello era un Kamui del nonno di Munkeke. Sono proprio curioso i vedere se sarai capace di sorpassare le sue difese! Disse, con una certa dose di entusiasmo. Io scommetto di no. commentò poi, cambiando immediatamente tono, facendosi più scuro e torvo nella voce.
    La stanza era alta circa dieci metri, piuttosto spartana e qua e là ovunque sull'eterno gelo con cui pareva costruita erano raffigurate delle rose di piccole dimensioni. La precisione e il dettaglio per un elemento di decoro così piccolo era davvero maniacale. L'orso sembrava un semplice orso, seppur bardato, ma se avesse provato ad osservarlo immobile per qualche istante avrebbe notato una flebile patina di chakra azzurro ricoprirgli tutto il corpo. Vibrava vorticosamente, come se fosse irrequieta. Strano capire come mai Youshi riuscisse a vedere il chakra, in quel frangente. Lo stesso dicasi della porta: si intravedevano i cardini ed il solco che definiva la dimensione della stessa ma era evidente che quel gigantesco sigillo ghiacciato impedisse qualsiasi tentativo di forzatura o di manomissione coatta. Altri dettagli, da quella distanza, non era possibile scorgerli. Cos'è, hai paura di Gyaro? Bhè, non hai tutti i torti. Disse lo la voce nella sua testa. Però noi siamo in due e lui è da solo. Cosa hai intenzione di fare, quindi? Poi una risata malefica sarebbe seguita ma l'avrebbe percepita come lontana, nascosta, quasi ovattata e sovrapposta alle parole che avrebbe pronunciato poco dopo. E di cosa hai bisogno, Youshi Tokugawa?

    [Fudoh, Ryuu, le sue copie, il suo leopardo e ... Ipokash]

    Al contrario del tenebroso kiriano che si era avventurato da solo in quei ghiacciai e in quelle volte di neve e ipotermia, Fudoh, Ryuu ed i compagni impiegarono molto più tempo a trovare l'ingresso per quella sala anche se, a differenza, ancora una volta, del loro compagno, la strada parve particolarmente spianata e priva di grandi trabocchetti geografici.
    L'improbabile medico aveva un cuore d'oro e già lo aveva dimostrato in precedenza: aveva imbracciato la cultura della non-violenza con quella tartaruga gigante, forse perché lo percepiva come assai simile alle creature che si erano legate a lui nella Valle del Guscio o forse perché credeva che fosse soltanto "avvelenato", come aveva detto in precedenza. Nessuno, comunque obiettò niente alla sua proposta anche se il Leopardo delle Nevi lo osservava contrito ed accigliato ad ogni passo che compiva. Dopotutto il suo colore iniziava ad essere più simile a quello della Neve che non a quello di un essere umano. [Note]Soprassedo sulla cosa della rosa perché l'avevo descritta coi piedi. è semplicemente un bassorilievo ornamentale, tutto qui.
    Quando Fudoh si avvicinò, con tanto di Myk terrorizzato, Gyoza aprì gli occhi, osservandolo con sguardo indemoniato. Ma la vista della tartaruga del kiriano lo ammorbidì per un istante, in tempo necessario perché Fudoh riuscisse a fare quel che aveva in mente di fare. La mano toccò il carapace della tartaruga nella parte anteriore ed il chakra iniziò a fluire tra la tartaruga e il braccio del medico. Lo sentiva scorrere gelido e quasi provava dolore, come se mille piccoli aghi ghiacciati stessero bucandogli la carne ma, stranamente, non sembrava affaticato da quella operazione: non stava perdendo chakra in tutto quel procedimento. [Note]Recuperalo pure se lo avevi segnato o, se lo stava facendo, qualcosa glielo stava restituendo. Ill fastidioso sentore di spilli sulla pelle inoltre, sembrava svanito nonostante il contatto prolungato.
    Tuttavia il miracolo del piccolo Myk durò soltanto qualche istante; gli occhi immediatamente tornarono ad essere torvi e malevoli e, attraverso un breve scatto all'indietro la tartaruga si preparò allo scontro. Fudoh e Ryuu non attesero altri convenevoli, forse forti dell'esperienza che gli era capitata in precedenza. Fu proprio il medico a partire per primo con un rapido calcio al volto. Peccato che, come in precedenza, la tartaruga si limitò a ritrarre la testa dentro il carapace, evitando del tutto il colpo. [Difesa I]Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto. Può essere utilizzato una volta a round per arto.
    [Da Chunin in su]
    Ci volle un istante perché la tartaruga mettesse la testa fuori dal suo guscio e quando lo fece subito le parve (anche se con fatica date le dimensioni) che qualcosa minacciasse le sue gambe. Scattò quindi rapida all'indietro, aiutata con un piccolo impasto di chakra, soltanto per essere presa in controtempo e vedere il pugno salirgli verso il volto. Non riuscì a ritrarsi nel carapace nuovamente ma gli bastò inclinarsi leggermente in avanti per far cozzare il pugno di Fudoh contro la parte frontale della sua armatura naturale, risultando quindi in un secondo nulla di fatto per l'inconsapevole aspirante sciamano. [Difesa II]Impasto: 1/2 basso
    Mentre la copia di Ryuu riempiva l'ambiente di acqua caramellosa e l'originale si stava impegnando a dialogare la bestia che portava nel corpo, Ipokash plasmò letteralmente del ghiaccio nella sua mano dandogli la forma di una freccia e, un istante dopo, caricò nuovamente il suo arco in direzione della bestia.
    Quando poi Ryuu partì, Gyoza emise ruggito terrificante, pronto a reagire all'attacco. La spadata del giovane Genin era velocissima ma il Kamui tartaruga non si fece certo prendere alla sprovvista. Con un salto sul posto che in realtà sembrava un rapido ritrarrsi degli arti inferiori, schivò il primo fendente con relativa facilità anche se la sua stabilità complessiva fu compromessa, andando a compiere qualche passo in avanti mentre riatterrava. [Difesa III-IV]Riflessi: Viola+5

    Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto. Può essere utilizzato una volta a round per arto.
    [Da Chunin in su]
    Fu a quel punto che la freccia di Ipokash partì, lasciandosi dietro di sé una leggera brina. L'arma però era troppo lenta per impensierire il Kamui che istantaneamente, nonostante l'equilibrio precario, si mosse all'indietro, riprendendosi. Ma la freccia non proseguì dritto per il suo cammino ma anzi, virò all'ultimo istante, andandosi ad infrangere contro il carapace nella parte posteriore della bestia, congelandolo. Ipokash rimase interdetta: non era stata lei a deviare il suo colpo anche se, effettivamente, avrebbe potuto. Si voltò quindi verso il Kamui delle nevi, vedendo che questi già lo stava guardando. [Difesa V]Converto slot azione [Abilità]Controllare il Freddo
    Arte: L'utilizzatore può modificare la traiettoria di Hyoto, Suiton o costrutti di chakra di questi se appartenenti ad alleati consenzienti o suoi in un raggio di 9 metri. Richiede Slot Azione/Tecnica. (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]
    La nuova offensiva del Guardiano di Kiri fu ben calcolata e rapida ma quando Gyoza si vide minacciato dall'alto, comprendendo che quello forse fosse il peggio assalto per lui da affrontare, rapidissimo si gettò in avanti, mostrando il suo carapace alla spada nemica che quindi scivolò su di esso. [Difesa VI]Converto slot azione Quando atterrò, l'impattare dei suoi arti contro il guscio congelato della tartaruga dal dardo di Ipokash fece gridare l'animale, come se quel punto fosse stato scoperto e stesse quindi soffrendo per la botta. [Ferita]2 Leggere al dorso Da quella posizione l'animale rapidamente si erse ed iniziò a comporre una serie di sigilli non brevissima. D'un tratto, dalla sua bocca, un mostro del tutto identico a lui ma enormemente più grande iniziò a fluttuare verso tutti i presenti davanti a lui ad una velocità discreta, pronto a mangiarseli! [Tecniche]Foschia del Mostro Marino
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Serpente, Topo, Serpente, Ariete, Tigre, Scimmia (6)
    L'utilizzatore può emettere dalla bocca un enorme mostro marino, lungo 30 metri e con una larghezza pari a 6 metri; richiederà almeno 9 unità d'acqua. La Velocità del costrutto è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Le fattezze del mostro possono essere modellate a piacimento dell'utilizzatore. Il costrutto si può muovere liberamente, utilizzando gli slot azione dell'utilizzatore. Chi colpito dal mostro non subirà danno, ma verrà imprigionato all'interno. Ogni punto all'interno del drago ha potenza 20 e durezza 4, ai fini di rottura. L'utilizzatore può entrare ed uscire a piacimento. Chiunque all'interno della nebbia potrà vedere solo entro 3 metri, considerando "occultati" chi oltre questa distanza; all'esterno sarà possibile distinguere facilmente le persone presenti. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Manipolazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può aumentare (x1.5) le dimensioni della prossima ninjutsu o genjutsu eseguita, oppure può aumentare (x1.5) la gittata oppure può aumentare (x1.5) il raggio d'effetto. L'utilizzatore può cambiare le dimensioni con modifiche eque, ad esempio diminuendo la lunghezza a favore di una maggiore larghezza. Le modifiche non dovranno essere sleali o antisportive.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da chunin in su]

    Lunghezza 30 metri larghezza 12, prende tutta la stanza e pure oltre. Concentrazione = Viola+3

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]

    Stile di Combattimento Perfetto [0]
    Speciale: L'utilizzatore può selezionare 2 competenze combattive: le relative conoscenze avranno +3 tacche ad una statistica prescelta dall’utilizzatore. Non cumulabile con altri potenziamenti alle competenze.
    [Da chunin in su]

    Competenza personale sulle Suiton.

    Costrutti infrangibili
    Talento: L'utilizzatore può rendere i suoi costrutti più difficili da rompere: il danno richiesto per distruggere un costrutto suiton o Hyoton è aumentato di 10. Questo valore si applica dopo ogni altro calcolo. Non è possibile utilizzare altre abilità Talento in combinazione. Utilizzabile una volta ogni due round.
    [Da Genin in su]

    Ninjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa ninjutsu, 1 volta ogni 2 round.
    [Da chunin in su]

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Padronanza Perfetta [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot tecnica extra, 1 volta ogni 3 round, da utilizzare per una conoscenze di uno Stile di Combattimento Perfetto.
    [Da chunin in su]
    Non si era però certo dimenticato di Ryuu. Voltandosi rapidissimo, Compose un'altra serie di sigilli e poi aprì la mano, facendo partie dal centro di essa una colonna d'acqua densissima e pronta ad esplodere. Schivarla si sarebbe rivelato rapidamente inutile: il costrutto avrebbe deviato la sua traiettoria due volte, incrementando addirittura la velocità, pronto a minacciare nuovamente il jinchuuriki, prima di esaurirsi contro un muro da qualche parte. [Tecnica]

    Torrente Distruttivo - Hahonryuu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Cavallo, Cane, Cinghiale (3)
    L'utilizzatore può concentrare all'interno della mano una discreta quantità d'acqua, riducendo la densità al minimo; richiede la presenza di 5 unità d'acqua entro 9 metri l'utilizzatore. Il costrutto avrà diametro pari a mezzo metro; a contatto con l'obiettivo causerà un'esplosione di potenza pari a 60 che non investirà l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Alto / Mantenimento: Basso)
    [Da chunin in su]

    Impronta Suiton potenza 70 velocità viola.

    Acqua pericolosa
    Arte: L'utilizzatore può cambiare la traiettoria di una propria suiton entro 9 metri. Richiede slot tecnica/azione.
    [Da Genin in su]

    Stile di combattimento perfetto, le deviazioni hanno Concentrazione Viola+3.

    Assalto Perfetto [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 slot azione extra, 1 volta ogni 3 round, da utilizzare per una conoscenze di uno Stile di Combattimento Perfetto.
    [Da chunin in su]


    [Kensei]

    Io, dal canto mio, ero da poco giunto nel villaggio distrutto. Profondi solchi e tagli erano presenti un po' ovunque insieme a quello che pareva congelamento dovuto a qualche jutsu - la posizione rispetto ai solchi e al resto degli effetti del clima del luogo mi permise di azzardare quella deduzione. Forse ero sulle tracce di un mostro capace di utilizzare hyoton.
    Rimasi nel villaggio a lungo, cercando una qualsiasi traccia sulla strada che potesse aver compiuto la bestia oppure se stesse cacciando con un qualche intento specifico. Non mi parve di trovare molto però. L'informazione più rilevante la ricevetti quando non la stavo cercando. Uscendo da una delle case distrutte mi trovai davanti un gruppo di villici che parlava tra loro. Voi. Disi, chiamandoli per attirare la loro attenzione. Siete abitanti del luogo? Cos'è successo? Mi guardavano straniti, un po' spauriti, sicuramente estraniati. C-c-chi? Io? Chese uno. Gli altri si guardavano attorno. Come ti chiami? Chiesi ancora. B-b-boh. Mi rispose. Lo guardai storto.Come boh? L'uomo portò la testa nelle mani che si erano rannicchiate vicino al petto. Non lo so, non lo so! Non lo so! E chiunque altro di questi mi rispose la stessa cosa. Non sapevano chi fossero, non sapevano se fossero abitanti di quel posto. Venite dal porto? Venite da Kiri? Chiesi. Ma no, il porto è lontano, figurarsi Kiri. Rispose uno di loro, con gli altri che concordavano. E come faceva a sapere la posizione di Kiri e del porto se addirittura non sapevano neanche dove fossero? Qualcosa suonava strano ma loro non parevano sospetti.
    In tutto ciò Kakuresata si avvicinò, parlandomi col suo solito intercalare atono, distaccato. I suoi tratti si perdevano nel brulicare dei pipistrelli di cui era composto sembrando più un'ombra distorta che una vera creatura. Mi riferì che c'era un pipistrello del Kuei Tengai nelle vicinanze. Perché non avessi pensato di rivolgermi a loro prima di ogni altra cosa non lo so. Avevo agito in modo stupido. Sì, Kakuresa, portami da lui. Dissi, mentre il pipistrello mi avvolgeva e mi faceva sparire nell'infinito battere delle sue ali.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  8. .

    Un'Eco dal Passato


    Capitolo Unico


    Atto V
    Sbagli e nuovi inizi. †



    Quando diedi l'ordine di liberare la stanza e di lasciare Etsuko da solo, il disagio e la preoccupazione si dipinsero rapidamente sul volto del chunin vagabondo. Era evidente che nascondesse qualcosa ed avrei quindi dovuto pesare attentamente le sue parole. Appariva spaventato: e faceva bene ad esserlo.
    Non attese comunque molto prima di parlare. La sua storia era vecchia di anni, risaliva forse ai miei primi mesi passati a Kiri come ninja. Avevo avuto modo di incontrare Shiltar, era sotto la sua egida che ero entrato in contatto con le radici del mio clan, ma non avevo mai incontrato l'amministratore del villaggio, Godsan o quale che fosse poi il suo nome dopo il cambio di sesso. Lo sguardo si fece più duro quando rivelò di aver fatto saltare in aria la vecchia amministrazione: avevo ricordi sporadici dell'evento, dato che in quel periodo mi trovavo fuori dal Villaggio della Nebbia per una lunga missione di spionaggio. Si era appena presentato come un sovversivo, un rivoluzionario. Non erano certo le caratteristiche che cercavo in un ninja di Kiri, quelle. La sua posizione scivolava sempre più verso qualcosa di problematico più che verso la nuova risorsa. Quando poi mi raccontò del suo legame con un altro degli Akuma che avevo avuto modo di conoscere - ed uccidere - i miei pensieri si fecero densi ed oscuri come la notte. Che fosse un pazzo squinternato esattamente come il fratello che era perito durante la settima riunione di Kiri? Certi suoi discorsi ed atteggiamenti me lo avevano fatto sospettare, questo è vero. D'altro canto, l'errore durante l'evasione del meno longevo mizukage di Kiri fu più di Shiltar che di Etsuko. La feccia può servire soltanto se è fonte d'informazione: altrimenti è necessario eliminarla se non si vuole che generi altri problemi.
    Continuavo ad ascoltare marziale e inespressivo sotto il mio elmo mentre l'uomo parlava a ruota libera. Il suo atteggiamento rimaneva pudico, forse timoroso, ma saldo. Non c'era risentimento per quello che aveva fatto, non provava vergogna delle sue azioni ma soltanto della codardia che da esse derivò. Fu così colpito dall'evolversi della sua vita che decise di autoesiliarsi a Genosha, l'isola carcere. Il discorso poi virò su ... dei draghi. Qualcosa che non mi aspettavo. Un legame col precedente Mizukage? Non lo sapevo, non avevo mai approfondito la questione con Itai ma qualcosa dentro di me rise, come faceva sempre, oscura e tetra, sentendo la narrazione di quegli eventi.I patetici draghi neri del Sud ... lamentosi, disillusi e incapaci di superare il loro tradimento. Commentò il Drago d'odio, vorticando nelle sue spire prima di sparire nuovamente nei meandri del mio mondo interiore. Il ragazzo, infine, passò a spiegarmi perché era tornato e cosa avrebbe voluto ottenere con quel gesto. Io non sono Shiltar. Risposi, iniziando il mio discorso. Ma questo non significa che non riconosca la gravità delle tue azioni passate. Andai verso di lui a passi scanditi e lenti. Hai la possibilità di redimerti, Etsuko Akuma. Giura fedeltà a Kiri, nuovamente, e i tuoi peccati saranno espiati. Se avesse accettato, avrei proseguito. Hai l'occasione di dimostrare che sei un ninja meritevole nella missione che abbiamo appena delineato assieme. Potresti pure tornare ad avere accesso ad una delle tue precedenti cariche alla fine di tutto. Aggiunsi, quasi a volerlo spronare. Ho una ulteriore richiesta. Il braccio sinistro avrebbe indicato la sua mano. Una goccia del tuo sangue. Dal tono di voce e dall'inclinazione era evidente che una risposta negativa non sarebbe stata accettata. Avrei allungato la mano, a quel punto, mostrando una piccola ampolla di vetro: mi sai avvicinato alla ferita autoinflitta facendo confluire il sangue all'interno del filatterio. [Abilità]Abilità del Filtraggio Cremisi
    Abile: L'utilizzatore può creare un filatterio semplicemente ponendo il contenitore a contatto con del sangue, anche secco o coagulato e risucchiandolo all'interno. Può separare il sangue da sostanze estranee, inoltre la capacità dei filatteri aumenta fino ad una ferita Grave di Vitalità, senza aumentare le dimensioni del contenitore.[Da genin in su]
    Puoi andare adesso, se non hai altro da aggiungere. Avrei detto. Ma quando avrebbe aperto la porta per uscire avrei nuovamente parlato. Ah, Etsuko. Dissi. Non avrai seconde occasioni.
    Una volta uscito mi sarei seduto alla scrivania, osservando il filatterio per qualche istante e studiandolo, rapidamente. [Abilità]Arte della Lettura Cremisi
    Arte: L'utilizzatore può analizzare il sangue contenuto nel filatterio ottenendone informazioni di base: Gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine, tempo di contatto con l'aria (solo al momento della creazione del Filatterio). Può riconoscere un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi.(Consumo: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]
    La Yakusoku al mio fianco vibrò intensamente. Sì, lo so, mi sta aspettando. Infilai il filatterio nella mia armatura, al sicuro. Akuraguri mi stava aspettando.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku



    Edited by Ade Geist - 20/4/2020, 23:27
  9. .

    Fantasmi


    Capitolo Unico


    Atto V
    Chiudere un occhio, aprire il cuore. †



    Era evidente che il figlio che avevo generato fosse cresciuto lontano da me, lontano dalla difficile vita del soldato, del reietto, del figlio che si è allontanato dalla famiglia e dalla quale può difficilmente tornare. Volle portare il discorso sul filosofico per farmi comprendere come la mia visione di Raizen fosse distorta dal mio stesso comportamento. Non era vero, e non lo avrei accettato, così come non era vero che ogni uomo non è un isola. Per quanto ci si avvicinerà agli altri, per quanto gli intenti di due persone, di una famiglia, di un gruppo, di un intero paese siano coincidenti, ci sarà sempre un confine invalicabile, insormontabile, inalienabile dentro ognuno di noi che definirà dove finisco io e dove inizi te. Ogni uomo è un isola e questo è parte del motivo della sua eterna sofferenza. La necessità di congiungersi con un amato è l'esempio più palese di questo: in un piano che va oltre il fisico questa necessità si scontrerà sempre con l'incapacità della volontà di cancellare dei confini incancellabili. Potremo essere uniti nella carne e, saltuariamente, nello spirito ma basta un solo istante, ogni volta, per riconoscere i miei confini ed i tuoi, per quanto il mio amore sia intenso, per quanto il mio desiderio di condivisione sia puro.
    Lasciai che la sua domanda, quindi, trovasse risposta nel silenzio d'assenso, mentre la mia mente ancora rimuginava su quanto ascoltato e si preparava ad accogliere le informazioni successive. Non biasimo nessuno per non essermi venuti a prendere. La rabbia e l'odio li lascio agli altri. Sospirai leggero. E fai male. La rabbia e l'odio sono la via per acquistare molte capacità da alcuni ritenute ingiustamente non naturali. Feci comunque cenno con la mano di proseguire e quando parlai della riunione dei Kage era evidente che anche Sho rimase colpito dalla cosa. Le sue parole mi suonavano di già sentite, di eccessivamente speranzose e, forse, un po' sognanti. Se da una parte avevo avuto una discussione assai simile con Akira, dall'altra ne avevo avuta una ben diversa con Diogene. Tutte avevano un filo conduttore, l'inadeguatezza dell'Accademia, ma anche modus operandi completamente distinti: Akira aveva le sue idee da Ronin super partes, Sho i suoi sogni di pace e amore nel continente - e, per un certo verso, mi ricordava Itai - Diogene le sue brame di conquista. Ed io, io dove mi collocavo? Sicuramente più vicino al leader di Oto che agli altri estremi. Tuttavia, riformare l'Accademia, in qualunque modo sarebbe potuto accadere, era qualcosa che desideravo ardentemente e quindi ogni strada percorribile era da imboccare. Se davvero sei Kiri, non sei solo mio padre, ma il padre di tutte le persone che appartengono al villaggio della nebbia. Disse Sho, concludendo il suo discorso. Hai la mia fiducia. risposi io, semplicemente. Ed il sostegno di Kiri. Almeno per il momento. Quali ninja hai contattato fino ad adesso? Chiesi. Ho alcuni nomi in mente di cui potrei occuparmi in persona, se non figurassero nella tua lista.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con Handicap attivo.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  10. .

    Gli Spiriti del Freddo


    Capitolo Secondo


    Atto VI
    Kamui e Kamui. †



    Gli occhi di Ipokash si illuminarono di gioia a sentire il nome del suo Principe. Oh mio dio, lo conosci anche tu? Disse, quasi come se il peso dei suoi tormenti fosse passato. Sanjuro ... continuò sospirando, guardado verso l'orizzonte. Senza aggiungere altro prima di arrivare alla capanna.

    Non compresi immediatamente la domanda di Ryuu. Credevo di essere stato abbastanza chiaro, infatti la cosa mi lasciò perplesso. Non posso rischiare la vostra vita in questo modo. Il vantaggio numerico che mi dareste è inferiore allo svantaggio che mi porterebbe badare alla vostra presenza. Dissi atono, dietro l'elmo. Dopotutto c'era un motivo se io ero il Mizukage e loro dei genin alle mie dipendenze. Quando poi Fudoh prese parola cercai di rispondere come potevo, dato che nessuno di noi conosceva quei luoghi che sembravano apparsi da un passato perso nel tempo. Non è da escludere, potresti avere ragione. Certo è che non sappiamo proprio cosa potrebbe essere a bloccarli. Ipokash aggiunse qualcosa, evidentemente stimolata dalla domanda del medico. Ora che mi ci fai fare caso ... è da qualche giorno che non noto più nuovi cunicoli nelle vicinanze. Che quindi fossero arrivati al luogo dove era nascosto il manufatto? Che l'avessero addirittura trovato? Oppure che si fossero arresi, quei Kamui? Difficile dirlo, senza alcuna prova.

    Mentre il quartetto e il leopardo si muovevano silenzioso dentro la grotta, Ipokash prese parola iniziando a rispondere, come poteva, ai dubbi di tutti. La prima domanda fu quella di Fudoh. Bhè, è ovvio, perché se uno sciamano anche tu! Hai dei segni evidenti sul corpo. La forma delle macchie che si intravedono sotto la tua maglietta della salute, il colore della sporcizia che hai sotto le unghie, gli abiti usurati ... è così che vivono gli sciamani di Kiri, no? È da qui che prendono i loro poteri. Chiedeva, visivamente convinta di ciò che stesse dicendo, ignara di inferire su una serie di bias dovuti all'idea malsana del suo Principe. E poi lo leggo nel tuo chakra! Si muove come quello di Sanjuro-sama! Le parole che aggiunse Youshi a quel punto furono a dir poco puntuali. Se Yukihyō è reale ... può essere che i loro Kamui stiano combattendo una battaglia di cui noi non siamo al corrente. Mentre per il misticismo ve l'ho appena detto, si tratta di Fudoh. Ma perché, voi non lo vedete? Disse, indicando l'uomo più e più volte con entrambe le braccia, come se fosse evidente e manifesto a tutti ciò che stava sostenendo. Forse non si rendeva conto che vedere il chakra fosse un dono piuttosto peculiare. Qualcuno di voi qui porta il Freddo con sé? Mi pare assurdo! Li squadrò, mostrando occhi piccoli come fessure. Ve l'ho già detto cos'è il freddo, dovreste ascoltarmi quando parlo! Disse, mostrando un piccolo broncio che sparì immediatamente. Il Freddo è l'essenza stessa dell'Inverno. È da questa essenza che nascono i Kamui di Azumaido, da quanto ne sappiamo. Non so chi di voi possa portare del Freddo con sé, io proprio non me ne capacito! Quella domanda era sensata ma non poteva trovare risposta al momento. La natura stessa dell'Inverno è ciclica ed era probabile che mentre Ipokash aveva gli occhi puntati su di loro il Freddo fosse sopito.
    Toccò poi alla domanda di Ryuu, che formulò non appena vide l'Eterno Gelo muoversi nella loro direzione. Lo ha sempre fatto, almeno da quando è comparso. So molto poco in più di voi e lo so solo perché io l'ho visto altre due volte. Questo minerale non è mai apparso in superficie prima d'ora. Sembra comunque che sì, sia il chakra ad attirarlo. Disse, rispondendo al jinchuuriki. Aggiunse poi qualcosa, per venire in contro ai dubbi di Youshi. Come ti ho detto, questo minerale è piuttosto nuovo anche per noi, è la prima volta che abbiamo a che fare con una cosa di questo tipo.

    Quando apparse Gyoza, i commenti furono dei più coloriti, come era giusto che fosse. Gyoza era davvero una creatura spaventosa ed il liquido che colava dalla sua bocca lo rendeva davvero terrificante. I suoi attacchi, poi, avrebbero dato filo da torcere nel giro di veramente poco tempo a quei ninja sia perché la bestia si dimostrò incredibilmente più forte di loro, sia perché la sua resistenza e durabilità, come avrebbero scoperto presto, era del tutto innaturale. Ma che ...! Gridò Ipokash mentre Ryuu la strattonava, impedendole di venire trafitta mortalmente dallo spiedo acuminato della tartaruga. Anche Youshi ebbe una reazione simile quando Fudoh lo strattonò verso la parete. Fu proprio in quel momento che nella testa del Tokugawa comparve un'immagine sinistra, carica di un aura terrificante e malefica, che lo avvolse. Era forse un volto, forse una statua, forse qualcosa di più semplice ... non gli fu chiaro, dato che apparve come soltanto un flash, ma i suoi accesi di sangue gli trafissero l'anima come una freccia. [Ferita]Perdi 1 Leggera di Vitalità. Fudoh, al contempo, venendo a contatto con la parete non ebbe sensazioni altrettanto terrificanti ma qualcosa si era insinuata in lui, senza che se ne accorgesse. Almeno per il momento. [Note]Vale per entrambi e presto varrà anche per Ryuu: lo spazio, come vi avevo descritto poco sopra, è davvero angusto, Spostarvi verso le pareti significa muoversi di poco meno di mezzo metro. Per una difesa efficace ho dunque considerato che entrambi vi appoggiate al ghiaccio, altrimenti uno dei due sarebbe sicuramente incappato nello spiedo gelato. Quando poi Gyoza provò a chiuderli dentro la morsa di ghiaccio, Fudoh utilizzò le sue capacità per bloccare il masso di Eterno Gelo che, tuttavia, non si frantumò come sperato dal giovane. Si bloccò debitamente distante, ostruendo il passaggio ma non bloccandolo del tutto. Contemporaneamente, dopo un piccolo tonfo a terra, Ipokash mostrava il suo disappunto. Eddai, ma lo fai apposta! Disse, quando Ryuu, per impedire alla tecnica della tartaruga di raggiungerli, dovette lasciare cadere a terra Ipokash sul proprio sedere per ereggere un muro d'acqua che li difendesse. Il Muro resse pur congelandosi leggermente nella parte inferiore. Utilizzare suiton contro hyoton, forse, specialmente in quell'ambiente, non era saggio.
    Quando il medico ed il Guardiano tentarono di dialogare con la tartaruga alla presenza di Myk, Gyoza ruggì in modo immondo, fermando lo scorrere di Eterno Gelo dalla sua bocca. M...myk? Chiese, in dubbio. Sembrava quasi stesse per parlare quando poi i suoi occhi si sbarrarono nuovamente. Trovato Mo-mihn. Proteggere Mo-mhin. Dialogare, forse o per il momento, non sarebbe servito ad un granché. Il jinchuuriki lo capì e partì per primo all'attacco. Il creare due copie di sé però fu una cosa più controproducente che altro. [Note]Come ho detto sopra, se lo spazio è esattamente quello per farci stare due persone, non puoi attaccare contemporaneamente tu ed i tuoi cloni. Ergo, perdi un po' di contemporaneità. In quel modo non ebbe possibilità di stare al passo con le copie dato che esse occupavano tutto lo spazio davanti a lui. Quando arrivò quindi a tentare di assaltare la tartaruga, essa ritrasse semplicemente, uno alla volta, tutti gli arti minacciati, reggendosi con quelli che gli rimanevano di volta in volta, prima al muro, poi al soffitto. [Difesa I-II-III]Riflessi 675.

    Arti ritrattili.
    Maestria: L'utilizzatore può ritrarre rapidamente gli arti in fase difensiva. Ottiene un bonus di +3 tacche per ritrarre un singolo arto durante un assalto.
    [Da Chunin in su]


    Durante l'assalto di Ryuu e delle sue copie, Fudoh aveva tentato di fare qualcosa: lanciare un genjutsu che confondesse quell'enorme tartaruga. Dati i riflessi che aveva dimostrato, non fu difficile per il ninja comprendere che non avesse avuto effetto. Perché, era difficile dirlo, ma forse qualche elucubrazione sul medium della sua tecnica o sulle componenti necessarie avrebbe potuto permettergli di ricavare qualcosa.
    L'attrazione, invece, andò a buon fine, spingendo e destabilizzando l'essere che però era già ancorato al soffitto con le zampe anteriori per via dell'assalto di Ryu. Il danno fu quasi del tutto nullo.
    Infine giunse il momento dell'assalto del Tokugawa che, sfruttando l'ambiente e la sua prestanza fisica riuscì a mettere le mani sul guscio della tartaruga, fingendo magistralmente un attacco alla testa e riuscendo nel suo intento di spingerla. La sua forza, tuttavia, rispetto alla stanza ed alla prestanza della tartaruga, era decisamente inferiore. Gyoza accusò il colpo, indietreggiando di qualche passo e portandosi oltre la curva della stanza ma senza perdere l'equilibrio. Non appena Youshi si teletrasportò nell'ombra, però, l'immagine del volto precedente riapparve, decisamente più nitida e agghiacciante. Un Tokugawa ad Azumaido. Erano secoli che non se ne vedeva uno. Tuonò, come se la sua voce provenisse direttamente dalla testa del giovane. Era una voce candida, forse adolescenziale. Non sembrava spaventosa per quanto il suo corpo letteralmente fosse in preda a brividi di terrore. Ma sei inesperto. Tsk. Manchi di grazia, per quanto tu ti stia impegnando, ma forse non di talento. Queste bestie proteggono il mio Tempio, anzi, proteggono il Tempio del Gelo, la mia migliore creazione. Se riuscirai a superarle, se riuscirai a sconfiggerle, aprirò le porte sacre dell'Arte ai tuoi occhi. Se me lo permetterai, inoltre, ti darò tutto il potere che cerchi. E dopo queste parole scomparve, esattamente come era tornata ma non senza lasciare tracce. [Note]Perdi 1 Leggera di vitalità e la tua vitalità massima è ridotta di 1 Leggera.
    Una serie di rumori e ruggiti si fecero strada nella neve, piombando dall'alto esattamente dove qualche istante prima stava Gyoza. Yukihyō Kamui!? Gridò Ipokash mentre il Leopardo delle nevi caricava nella sua bocca una sfera di puro chakra di ghiaccio pronta ad esplodere contro Gyoza. E così fu, infatti, un attimo dopo: una vera e propria tempesta di neve si manifestò nella porzione più in alto di quel tunnel, costringendo la tartaruga gigante a indietreggiare rapidamente, rifugiandosi nel cunicolo sulla destra e sparendo agli occhi dei ninja. Oh no, dannazione. Disse il Leopardo, guardando Fudoh. Quanto ... quanto Freddo. Ed il ninja, in quel momento, poté rendersi conto di cosa aveva fatto toccando l'Eterno Gelo. Il suo Tantien era stato letteralmente congelato. Era ancora capace di manipolare ed impastare chakra, ma solo per una quantità di riserva davvero limitata cioè quella che riusciva a recuperare dalle periferie del corpo. Non solo, il suo fisico, così come quello di chiunque in quella stanza ad eccezione di Ipokash e del Kamui, non era fatto per poter convivere con quella presenza. Se non fossero riusciti a trovare un modo per estrarre quella presenza dal corpo del giovane, nel giro di un'ora, forse due, sarebbe morto. [Note]La tua riserva di chakra è dimezzata e divisa equamente in ogni parte del corpo tra testa, busto, braccia(x2) e gambe(x2), quindi in 6 parti. Ogni parte ha accesso ad una quantità limitata di chakra corrispondente all'arto in uso. Esaurito il chakra in quell'arto, non sarà più possibile impastare. Tecniche e manipolazioni diminuiscono equamente la riserva di chakra. Ipokash lo guardò con occhi affranti. Mi dispiace, Fudoh ... Le parole uscivano a stento dalla bocca della ragazzina. L'ultima volta che qualcuno è stato colpito dal Freddo è dovuto intercedere Repun Kamui in persona, la Balena che Vola, ed è riuscita solo perché Akira ha accettato il freddo che aveva con sé. Il nome del Jonin della Nebbia avrebbe dovuto far suonare una campana in testa ai giovani genin. Ryuu lo conosceva bene. Ed è da quella volta che Repun Kamui non appare più. Ci vorrebbe una creatura del freddo altrettanto potente per estirparlo. E non sarebbe una operazione semplice. Un piccolo ringhio sopraggiunse alle sue spalle. Non capisco perché il vostro villaggio si sia sempre rifiutato di accoglierci tra i vostri Kamui. Tua sorella è di diverso avviso, Ipokash. Le parole del candido Leopardo erano taglienti ma prive di minaccia. Io posso fare qualcosa: quando il freddo sarà maturo, quando avrà quasi prosciugato le tue energie, potrò inglobarlo dentro di me. Questo significa che, probabilmente, sacrificherò la mia vita affinché possa nascere un nuovo Kamui. È raro e difficile che un Kamui nasca all'interno di un umano ma ogni strada deve essere percorsa pur di evitare l'inevitabile. Il Leopardo lanciò uno sguardo a Ryuu ed alla sua evocazione, dopo di che iniziò ad annusare il terreno.
    Youshi venne nuovamente interrotto dalla voce nelle sue orecchie. Non c'è bisogno che fai cercare quel gattaccio. Disse, quasi ridendo. Tu conosci la strada. Ma io voglio te e nessun altro. Ed effettivamente, il Tokugawa avrebbe saputo indicare cosa li aspettava sia alla destra che alla sinistra di quel tunnel: entrambe le direzioni portavano a due diversi ingressi del Tempio del Gelo, alla Porta dell'Arte Eterna a Sinistra, ed alla porta dell'Arte Effimera a destra. Nella direzione di quest'ultima si era rifugiato Gyoza mentre nell'altra sapeva li avrebbe attesi Gyaro. Sono i miei guardiani. Mostrati degno e ti renderò capace di cose inimmaginabili. So che lo vuoi. Condividi i segreti che ti sto dando coi tuoi amici e morirete tutti prima ancora di rendervene conto. Avrebbe riferito quel che gli stava accandedo sa ai suoi compagni o se lo sarebbe tenuto per sé? E, soprattutto, quanto era curioso di sapere cosa gli stava promettendo la voce che sentiva nella sua testa?
    Questi Kamui stanno combattendo una battaglia che non dev'essere disturbata: è una battaglia interiore. Sono obnubilati dal potere che proviene da questo materiale. Non esistono nel corpo né nella mente, in questo momento: il loro spirito è nel Freddo e non riesce a ritornare tra di noi. Youshi sapeva che parte di questo era vero. Forse neanche uno dei Kamui più potenti dell'isola si rendeva conto di quel che stava succedendo. Forse soltanto i due Guardiani del Tempio Kenkichi potevano sapere qualcosa o forse, addirittura, soltanto la Hakushaku o la Yakusoku avrebbero potuto accennare a qualcosa. Il Freddo ed i Kamui ad esso legati erano antichi ma non erano invischiati nelle storie del Clan Kenkichi fino a conoscerne i dettagli. Come gli abitanti dell'isola vivevano di superstizioni e preghiere anche se essi stessi erano spesso i destinatari di tali preghiere. In ogni caso, l'elmo aveva parlato chiaramente a Youshi: quei Kamui andavano sconfitti perché avessero accesso alle sale del tempio. In ogni caso, se il giovane Tokugawa si fosse tenuto per sé le informazioni, il trio avrebbe impiegato un po' di tempo a navigare in quei cunicoli che si diramavano a lungo nel ghiaccio, arrivando all'ingresso delle due sale piuttosto stanchi. Se invece non lo avesse fatto, agendo contro il suggerimento della voce che aveva nella sua testa, in pochi istanti avrebbero raggiunto le sale: ma a quale prezzo? [Note]Se Youshi non condivide con voi le info e vagate per qualche tempo, avete -1 a tutte le stat per il freddo al vostro arrivo. Era evidente, comunque, che il trio con Ipokash e il Leopardo dei ghiacci si sarebbe dovuto dividere. Come era una loro scelta.

    Le sale erano delle enormi stanze con quattro lati, scavate in profondità, tutte completamente ricoperte di Eterno Gelo che, tuttavia, sembrava quieto. Non si muoveva, non veniva attirato dal chakra. Riluceva flebilmente. Al centro delle sale era presente una gigantesca stella stilizzata al cui interno giaceva, nella sala dell'Arte Eterna una Rosa rigogliosa e nella sala dell'Arte Effimera una rosa i cui petali stavano lentamente scemendo. Dietro a questo sigillo, immobili e in attesa, sostavano Gyaro da una parte e Gyoza dall'altra. Entrambi avevano gli occhi chiusi e stavano immobili, come assopiti. Alle loro spalle, una enorme porta con un sigillo di ghiaccio a tenerla chiusa. Non appena avessero provato ad avvicinarsi o ad entrare in una delle due porte, i due Kamui si sarebbero svegliati, attaccandoli. Avevano dunque tutto il tempo per preparare una offensiva.

    Gyazo non aveva certo un aspetto rassicurante: a differenza del suo collega era dotato di una vera e propria armatura e di un'arma che sembrava ricavata dall'Eterno Gelo stesso. Come avrebbero proseguito?



    Nel frattempo, io ero rimasto nella capanna insieme a Munkeke e a sua Nonna e stavo ascoltando le altre informazioni che lo Sciamano e l'Anziana erano in grado di darmi. Non sapevo molto di questi demoni ombra: quanto mi aveva detto la Hakushaku e quanto avevo sentito dal Mercenario era troppo poco perché potessi farmi una idea concreta delle loro capacità. Brancolavo nel buio, se non per il fatto che sapessi della loro estrema forza. Se un ninja del calibro di Feng Gu era stato messo in difficoltà da uno di quegli esseri, allora non potevo tenere la guardia bassa. Quando fui informato di una nuova razia ad un villaggio vicino tutto ciò che potei fare fu decidere di indagare sul posto. Munkeke e l'Anziana mi suggerirono che quella bestia pareva nutrirsi direttamente dei ricordi dei malcapitati che si trovavano sulla sua strada. Ringraziai ancora l'Alto Sciamano e sua nonna prima di evocare Kakuresata e, occultando il nostro chakra e la nostra figura in volo, partire per la direzione che mi era stata fornita in precedenza. [Abilità]

    Volo
    Speciale: L'utilizzatore ha ali e può volare. La velocità degli spostamenti in volo è aumentata di 3 tacche.[Da genin in su]

    Volo nelle Tenebre - Kage Tobu no Jutsu
    Villaggio: Pipistrelli
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso mentre vola riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Viene occultato anche il suono creato dalle ali durante il volo. Se l'utilizzatore compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica si disattiva. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva. Tipo: Ninjutsu - Kageton
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso / Mantenimento: Metà del costo di attivazione)
    [Da genin in su]

    Tecnica della Corte del Giudizio - Saibansho no hanketsu no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Ariete (1)
    L'utilizzatore può far propagare dal Braccio Sinistro dell'Inquisitore il chakra intorno a lui in una zona di raggio nove metri. Il chakra così emesso crea un'interferenza che non rende possibile distinguere le fonti di chakra al suo interno. Il chakra emesso può essere modificato al fine di renderlo diverso da quello dell'utilizzatore e ad esso non ricollegabile: sarà possibile decidere l'aura percepita, la sua quantità e la sua potenza, l'impronta di chakra ed eventuali tecniche speciali, se conosciute. È possibile modificare la percezione della quantità della riserva di chakra. Può modificare le caratteristiche del chakra pagando il costo di attivazione della tecnica. Attraverso un ulteriore consumo di Basso, l'utilizzatore può concentrare il chakra modificato in una determinata area all'interno del raggio di propagazione, facendo credere che l'intera manifestazione di chakra appartenga ad un unico individuo. Può essere utilizzato in combinazione con qualsiasi tecnica spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzata.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da chunin in su]





    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  11. .

    Il Dolore delle Scelte


    Capitolo Secondo


    Atto VII - bis
    Solo Condividere †



    Sho fu sorpreso ma non come mi aspettavo. Taciturno, entrò nella stanza e subito gli feci strada verso il piano di sopra, dove avevo lasciato a riposare mia madre. Era evidentemente confuso, potevo leggergli in faccia le mille domande che albergavano nella sua testa, tormentando ogni singola fibra del suo corpo perché venissero a capo di un puzzle apparentemente assurdo e privo di senso alcuno. Sembrava intenzionato ad andare dritto al punto di qualcosa e sembrava che ritenesse che non avessimo molto tempo. Hai detto nonna? disse però, bloccandosi tuttavia a metà frase. Un tuffo al cuore fu tutto ciò che provai: cuore che era già stato trafitto sia da spade illusorie che da spade vere eppure niente aveva avuto quell'effetto.
    Pensa alla vita che avremmo potuto avere insieme: a Taki, felici, con la mia famiglia, con mia madre. Avremmo potuto dedicarci alla pesca, come tradizionalmente avevano fatto i miei - per lo meno da quello che sapessi -, oppure divenire chi volevamo. Potevamo allenarci insieme se la via dei ninja fosse stato ciò che avessimo ritenuto più giusto. Avremmo potuto condividere una vita felice, priva di dolori, rabbia, odio, fastidiose protesi orticanti e desideri di vendetta e morte. Potevamo essere normali, sentirci amati ed amare, io, lui e ... sua madre. Se quei pensieri idilliaci, quel fantasma di una vita migliore aveva quasi del tutto spezzato le catene che soggiogavano Keiji nella profondità del mio vuoto interiore, l'accendersi del ricordo di Ahri risvegliò Koutsu e il più ardente degli asti. Quella donna - anzi, la donna che avevo visto a casa di mia madre quella stessa mattina - mi pungolava l'animo come la freccia nel costato di quella divinità occidentale morta crocefissa.
    Fu l'ultima domanda di Sho a destarmi da quel sogno ad occhi aperti. Vedevo il suo fare gentile e premuroso come si assiste, distanti, ad un evento che sembra irreale. Kensei, quanti anni ha questa donna? Ci misi un secondo prima di rispondere. Dovevo fare un calcolo, semplice, ma non immediato. Sessantott'anni. risposi. Effettivamente sembrava molto più vecchia - come già mi ero accorto ma pronunciandone l'età la cosa acquisto un'altro aspetto. Il Jonin di Konoha poi iniziò a spiegarmi perché si trovasse lì. Io avevo una spiegazione metafisica non certo una reale sequenza di motivazioni, per quanto predestinate. Midorinaka mi ha chiesto di eliminare chiunque fosse in questa casa o portarlo al suo cospetto. Immagino tu sappia chi lei sia. Sorrisi sotto l'elmo. La avevo fermata una volta, non sarebbe stato impossibile replicare tale intento. Ascoltai poi tutta la storia di Sho, carpendo dei dettagli che non potevo conoscere e approfondendo questioni vagamente note. Kenzo Kagome?! Un fondatore del Lucchetto? Dissi, in un sussulto. Capii. Compresi. Anche se non sapevo cosa avrebbe significato o, per lo meno, cosa avrebbe comportato. Non parlai, però, anzi, tacqui. Tacqui per dei lunghi istanti. Forse, sentendo il nome di suo bisnonno che anche in precedenza mi aveva nominato e di cui sembrava conoscere qualcosa di vitale, mia mamma avrebbe nuovamente parlato, dicendoci qualcosa di utile. Mi girai verso di lei, osservando il suo comportamento, spronandola in caso avesse cercato di dire qualcosa. Chi doveva riunire nonno Kenzo, mamma? E a cosa serve il simbolo della stella? Guardai Sho, annuendo. Ce l'ha anche lei. Non potevo aspettarmi molto da mia madre, date le sue condizioni, forse poter scrutare i suoi ricordi ci avrebbe dato informazioni che lei non era in grado di fornirci ma non avrei permesso a nessuno di toccarla con la possibilità di farle del male: la mente, specialmente la sua, è qualcosa di assai delicato. So come entrare nella biblioteca senza che nessuno possa impedirlo. Ma prima ho bisogno di raccontarti tutta la storia.
    Poco dopo infilai la mano dentro l'armatura, estranedo un piccolo filatterio e concentrandoci del chakra. Lessi i ricordi della prima conversazione col Collezionista di Teschi per averne la certezza. Sono giunto dopo il tuo arrivo ma sapevo che ti avrei trovato qua. Ho eluso i sistemi di rilevazione delle mura, abbassati per dare il benvenuto alla delegazione di Konoha, e, celato agli occhi ed al chakra, sono riuscito ad entrare di nascosto nella città. Sapevo che Midorinaka voleva parlare con i Kagi e che questi temevano incredibilmente la sua presanza nel loro Villaggio, quindi volevo risolvere il problema di Midorinaka per il Lucchetto di modo da poter poi chiedere di conoscere i segreti del Sigillo del Sangue Perduto e della Stella. A quanto pare abbiamo trovato un modo alternativo: secondo le tradizioni di questo villaggio è permesso studiare i sigilli solo agli abitanti oppure ai loro parenti. Chi meglio dei discendenti di uno dei fondatori? Feci una pausa, soddisfatto. Aver cercato informazioni negli archivi di Kiri si rivelò fruttuoso. Ti chiedi come sono venuto a conoscenza di tutto questo? Grazie ad una terza persona che sta per venire qui. Si fa chiamare Collezionista di Teschi o Cardinale. Si è presentato in amministrazione a Kiri con una pergamena recante una profezia che mi hai appena dato la possibilità, probabilmente, di decifrare nella quasi sua interezza. Recitava le seguenti parole. Mi schiarii la voce, leggendo dal filatterio. "Davanti all'antico Segno il sangue della Stella legherà nuovamente il loro destino. La stirpe dei servitori imbraccerà la speranza nello scontro finale. La Traditrice delle Lame di Sangue emergerà nella sua ricerca frenetica, e contro di lei l'Ombra dell'Acqua, nata da coloro che furono traditi. In una mano una Promessa, nell'altra un'anguilla, sarà affiancato dal suo passato recante la Stella, sotto l'occhio attento dell'uomo dai molti teschi. Il futuro o la morte. Tutti dovranno scegliere." Attesi, prima di trarre la mia conclusione. Parla di noi, e forse della nostra famiglia tutta. Andiamo con ordine. "Il sangue della Stella" si riferisce alla stirpe di Kenzo Kagome, a questo punto, inventore della Stella, quindi a me, a te ed a mia madre. Inoltre la mia attuale descrizione è abbastanza approfondita. La Promessa e Unagi sono le mie spade mentre l'Ombra dell'Acqua è evidentemente il mio titolo. L'uomo che ti ho detto avermi contattato e che mi sta aiutando è il Collezionista di teschi, e quindi sarà il suo l'occhio attento sotto cui combatteremo, con tutto ciò che questo possa implicare. Non era il caso di parlare della dubbia natura della figura di quell'uomo a Sho, almeno in quel momento. Tu, e forse anche tua nonna, sei "il passato recante la Stella". È il nostro destino che sarà riunito davanti al Sangue Perduto, dato che per anni siamo stati lontani. La Traditrice delle Lame di Sangue è Midorinaka. Tacqui. Mi rimane una sola frase che mi lascia dubbioso. La stirpe dei servitori imbraccerà la speranza nello scontro finale. Ripetei. La Stirpe dei Servitori? Servitori di cosa? E quale speranza imbracceremo? Cosa spereremo? Mentre rimuginavo su tutto questo, mi resi conto che forse Sho sapeva molto poco su Midorinaka. Almeno, non la conosceva quanto la conoscevo io. Com'è Midorinaka? Chiesi, all'improvviso, quasi a cambiare discorso. L'ho già sconfitta una volta. Ma non ero da solo. È una storia lunga. Ho paura che potrebbe riconoscermi e per questo voglio ritardare il suo incontro il più possibile. Ah, a proposito ... rallentai, come avoler sottolineare la stranezza della frase che stavo per pronunciare ... c'è un'altra persona sulle nostre tracce. Tua madre. Non so perché sia qui, così come non so perché mia madre si trovi qui anziché a Taki, e non sono neanche convinto che si trattasse davvero di Ahri Yamanaka ma oggi, quando ho soccorso tua nonna che, uscendo di casa, è caduta e si è fatta quello che hai tentato di curare, Ahri era con lei e le poneva domande sul suo bisnonno, dunque su Kenzo. Credo che anche lei stesse cercando il modo per poter accedere alla Biblioteca. Estrassi il ciondolo del cardinale, concenntrandoci una minima quantità di chakra. Carinale. La. Guardia. Non. Serve. Più. So. Come. Entrare. Biblioteca. Venga. Palazzo. Kagi. Mandai il messaggio al limite del telegrafico al Cardinale. Se Midorinaka è nella casa accanto e ti ha chiesto la mia testa, io non posso stare qui. Incontrarla non è saggio, potrebbe riconoscermi. Ci siamo già incrociati in passato e le ho rovinato i piani. Rimani con lei e fa' finta di nulla. Puoi usare un frammento di Kakuresata, se ti servisse. e così dicendo, un solo pipistrello dello stormo si avvinò, posandosi sulla mia mano sinistra aperta, in direzione di mio figlio, porgendogli il piccolo chirottero. Adesso devo andare. Devo parlare con uno dei Kagi. So che eri con Julia oggi, cercherò di rivolgermi proprio a lei. Mi voltai verso mia madre, sperando che fosse ancora incosciente. E devo riportare lei a casa. Magari durante il tragitto riesco a farmi dire qualcosa di più su Kenzo. Mi avvicinai al tavolino con i tonici e raccolsi tutto ciò che mi sarebbe potuto tornare comodo. Avevo un piano ma c'erano molte lacune di cui ero purtroppo al corrente. Dovevo chiedere aiuto ai Kagi affinché mi donassero un posto dove stare durante la notte. E non solo. Ma diamo tempo al tempo. Buona fortuna per la notte con Midorinaka. Ci vedremo sicuramente domani. Non possiamo evitarlo, è il nostro destino. E dicendo quelle parole avrei raccolto mia madre per poi congedarmi senza troppi convenevoli. Kakuresata nel frattempo, sempre occultato, stava girando intorno alla casa per permettermi di uscire da una finestra sul lato più distante dell'abitazione rispetto alla posizione di Midorinaka. Continuavo ad occultare il mio chakra lontano da quella posizione.

    Se fossi riuscito a volare indisturbato avrei portato mia madre nell'abitazione in cui l'avevo trovata la mattina di quel giorno. Come stai, mamma? È passato il dolore? Hai visto come è stato bravo quel medico che ho chiamato apposta per te? È mio figlio, quindi tuo nipote. Se vorrai domani potrai parlarci ancora un po'. Che ne dici se, mentre non arriviamo a casa, mi racconti di nonno Kenzo? Qual è l'eridità che mi dicevi che avresti voluto usare? Una volta giunto in quella abitazione avrei dapprima controllato che la casa fosse vuota girando intorno all'isolato. Se non ci fosse stato nessuno e nessuno fosse stato di pattuglia, sarei entrato ed avrei posato la donna nel suo letto per poi cercare indizi di manomissione o comunque, qualcosa che mi potesse indicare che qualcuno aveva cercato in mobili, cassetti o piazzato qualche sigillo particolare per ascoltare conversazioni o addirittura vedere attraverso il chakra. I miei dubbi su Ahri continuavano ad essere la mia più grande preoccupazione, più grande ancora della stessa Midorinaka. Era l'amore della mia vita e dovevo capire perché si comportava in quel modo, perché continuava a sfruttare me, il mio sangue ed adesso, anche suo figlio.
    In ogni caso, se la situazione fosse stata sicura avrei lasciato la donna lì, spendendo qualche parola di raccomandazione e conforto, per poi uscire e dirigermi, sempre occultato insieme a Kakuresata, verso l'Amministrazione del Lucchetto. Davanti all'ingresso avrei sciolto il mio occultamento, apparendo da uno stormo di pipistrelli, come dal nulla, che poi in un istante sarebbero stati pareggiati. Chiunque avessi trovato davanti avrebbe sentito queste semplici parole. Devo parlare con Julia-kagi immediatamente. Il Collezionista di teschi doveva sbrigarsi o l'avrei lasciato indietro.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku




  12. .

    I Signori delle Stelle
    XV



    Grazia. Era questa ciò che Sho stava offrendo a tutti. Nell'immobilità generale, la voce del Cinque Code echeggiava maestosa e regale per tutta la sala, vibrando sotto la pelle di ogni singolo lupo. Jaro comandò evidentemente a tutti i suoi compagni di fermare la battaglia. I lupi ritrassero i loro artigli e aggirarono i corrotti inermi, fermi, chi a terra, chi mostrando il collo sdraiati sul proprio dorso. Shishi giaceva imprigionato sotto l'enorme zampa del Jinchuuriki. Qualcosa era andato storto, l'uomo era stato più rapido di lui e non era riuscito nel suo intento suicida. Era spossato e psicologicamente distrutto ma aveva ancora la sua arroganza, la sua primaria, reale fonte di vita.

    Se solo sapessi ... se solo sapessi di cosa è capace il sangue non parleresti così. I Lupi Visione sono deboli. Potrebbero avere tutto ciò che vogliono se abbracciassero il destino che hanno scelto di ripudiare. Avevo trovato il modo ... avevo trovato il modo per aggirare il sacrificio di sangue. Dovevano solo ascotarmi. Dovevano solo ascoltarmi.

    E dicendo queste parole svenne, stremato. Cosa farsene di lui, a quel punto, era una sua scelta. I Lupi Visione invasero la stanza, con Okami in testa, ora nuovamente illuminato dalla sua aura azzurra, fortissima, sotto la diretta luce della luna piena. Aprirono la gabbia dove Hanako era tenuta in prigionia e liberarono i loro compagni.

    Grazie .... grazie, ti saremo per sempre debitori. Ti sei unito al Contratto dei Lupi Visione per salvarmi, hai combattuto contro il nostro nemico soltanto perché avevi a cuore il nostro destino. Non ti avevamo promesso niente eppure tu ci hai salvati. Ti dobbiamo tutti, ed è per questo che oggi dovremmo festeggiare. Abbiamo bisogno di qualche ora ma dovremmo essere in grado di sistemare questo posto. Non possiamo lasciare la Vasca della Luna in queste condizioni e dobbiamo anche un po' ripulire. Potresti andare a recuperare Inuarashi con Jaro ed una squadra di esploratori, se è ancora ferito.

    Il viaggio sarebbe stato molto più breve dell'andata, sia per i poteri di Jaro, sia perché questi era un'ottimo esploratore, capace di guidare il suo gruppo a passo svelto e nei sentieri più impervii con l'assoluta sicurezza e rapidità. Nel frattempo, a Monte Argento, i lupi si sarebbero adoperati perché tutto tornasse come prima. I detriti vennero rapidamente spaccati, sollevati e riposti in una stanza apposita, in attesa che, in qualche modo, qualcuno aiutasse i Lupi Visione a ricostruire il loro sacro tempio.
    Inuarashi non si era spostato da dove l'avevano lasciato; tuttavia nella casa della donna c'erano altre due persone: Akira e la Sciamana. Erano tutti in cerchio intorno al basso tavolino al centro della stanza, intenti a giocare a carte. Akiria aveva grandi cerotti bianchi un po' ovunque ma sembrava stare bene. L'incontro col suo nemico si era risolto nella fuga di quest'ultimo. La questione non era risolta, certo, ma probabilmente non avrebbe più dato noia a nessuno per molto, molto tempo.
    Quando videro Sho e Jaro entrare dalla porta della capanna, scattarono tutti rapidi in piedi, facendo volare le carte ovunque nella stanza e tentando, maldestramente, di nasconderle col proprio corpo. Erano tutti lì in attesa di sapere come era andata la sua battaglia ed avrebbero fatto qualsiasi cosa egli avesse chiesto. Dopotutto Inuarashi era richiesto al Monte Argento.


    [...]

    Tornarono al tempio che era quasi mezzanotte. Jaro concesse a Sho l'ingresso principale, quello che dava direttamente sul corridoio tra la Sala del Sole e la Sala della Luna. Il portone, enorme anch'esso come tutto il resto della struttura incastonata nella roccia del Monte, era simbolicamente diviso a metà, da una parte argenteo, da una parte dorato. Le decorazioni erano sfarzose ma semplici, mai barocche, fini e misurate. Una volta entrati l'ambiente tutto era decorato con piccole candele fluttuanti ed il soffitto sembrava replicare la volta celeste. La Sala del Sole era inaccessibile e le lanterne che in essa erano solite illuminare l'ambiente erano spente. Su tutto il monte era calata una luce surreale: tutto sembrava come bagnato, madido, filtrato da una fessura eppure estremamente luminoso. Entrando nella Sala della Luna l'enorme buco sul tetto avrebbe raccontato più di mille parole. La Gabbia dove Hanako era stata rinchiusa, Shihi ed ogni amenità, compreso il corpo senza vita del lupo visione sacrificato dal Corrotto, erano scomparsi. C'era un silenzio irreale e la magia della notte quieta. Inuarashi camminò fino ai piedi della Vasca della Luna, posizionandosi con lo sguardo rivolto verso la porta. Dietro di lui e quindi dietro la vasca vi erano Okami e Hanako rispettivamente alla sua destra ed alla sua sinistra ed accanto a loro altri due Lupi antropomorfi. Davanti alla porta, tutti in fila, seduti sulle zampe posteriori, stavano sull'attenti i lupi non antropomorfi alla testa dei quali vi era Jaro.

    Ninja della Foglia, vieni avanti. Se siamo qui riuniti, oggi, è solo merito tuo. Sei riuscito là dove noi non potevamo, hai sconfitto chi era divenuto più forte di noi. Lo hai soggiogato e costretto alla resa. Hai compreso quello che noi non avevamo compreso, hai trovato come fermare il suo macabro rituale prima ancora di essere riuscito a capire chi fosse.


    Dicendo ciò portò le braccia al cielo, allargandole. Dopo una breve nuvola di fumo comparve un gigantesco rotolo avvolto intorno ad un enorme pennello.


    Intingi la punta del Pennello dentro la Vasca della Luna e scrivi il tuo nome sul rotolo degli evocatori per siglare definitivamente la tua appartenenza al contratto. Okami, Jaro, venite qui.


    I due lupi si mossero, mettendosi alla destra ed alla sinistra di Sho. Jaro porse la sua testa, Okami il suo petto.


    Incidi col sangue i palmi delle tue mani e poggiali sul corpo dei due lupi che maggiormente ti hanno aiutato durante questa missione. Giura con loro e loro saranno per sempre al tuo fianco.
    LUPI! Acclamate il nuovo membro del contratto! LUPI! Gioiamo della nostra salvezza e della nostra fortuna!



    Così, mentre il chakra fluiva dal corpo di Sho verso i due canidi, un ululato potentissimo, dolce e terrificante allo stesso tempo, invase la sala, elevandosi verso la Luna. Un nuovo lupo era entrato nel branco ed il branco lo stava accogliendo.


    Benvenuto, Sho.




    Con quelle parole iniziava la vera festa dell'Unione. Cibo fu portato da ogni dove, danze e giochi furono inscenati da ogni lupo. Il clima era della gioia più pura, più semplice, della felicità tipica di quei momenti di sollievo. Erano stati separati, lontani l'uno dall'altro, avevano vissuto momenti indimenticabili a distanza, non avevano potuto comunicare perché prigionieri di un grande male. Ma per questo non erano meno soli, non erano meno insieme, non erano meno branco. Ed ora che il momento difficile era terminato, la gioia dello stare insieme era tornata più forte che mai perché mai un membro del branco avrebbe lasciato i suoi simili.
    Tornare a casa sarebbe stato per sempre diverso.
  13. .

    I Signori delle Stelle
    XII



    Sho avvertì i membri di quello che ormai potevamo definire il suo branco: questo permise ai lupi di posizionarsi un istante prima che il cancello della Sala della Luna si aprisse e i corrotti li cogliessero di sorpresa. Jaro, come consigliato dal Jonin, se ne stava in disparte, in una posizione sopraelevata, probabilmente occultato, e dava supporto tattico ai suoi compagni, tutti collegati tra loro attraverso il sigillo che anche Sho aveva sulla mano. Se era vero che in questo modo ognuno di loro avrebbe potuto percepire anche il dolore del compagno, era anche vero che nessuno poteva essere colto di sorpresa.
    Il volo del Jinchuuriki su spettacolare e plateale, certo, ma l'aver avvertito i suoi compagni aveva permesso a Shishi di percepirlo. Non era in grado di capire se quell'uomo poteva essere una reale minaccia, ma grazie al suo udito estremamente sviluppato adesso sapeva della sua presenza e si attendeva un qualche tipo di inconveniente. La caduta nella vasca alzò una grande quantità d'acqua che si sparse per tutta la sala: tuttavia immediatamente l'acqua venne assorbita dal terreno come se questo fosse una spugna e tornò a confluire nella Vasca Della Luna come se mai avesse perso neanche una goccai del suo contenuto. Era evidente che c'era un complesso sistema, probabilmente alimentato dal chakra, che permetteva alla vasca di non svuotarsi mai.
    Benché Shishi si aspettasse un avversario, di certo non si attendeva un Demone codato. Il colpo non lo colse di sorpresa ma la fattura sì. Quando la coda partì dal pelo dell'acqua, il Canide traditore riuscì a stento a portare le mani davanti al petto, letteralmente fermando il colpo del Jonin ma dovendo interrompere il suo rituale. [Ferita]Riflessi Nera+6, Impasto Medio
    Protezione Naturale 10.
    Ferita Medialeggera distribuita nel corpo.
    Rise, infine, sentendo il suo nome ed il discorso che il foglioso pronunciava. Era evidentemente stupito di ciò che si trovava davanti ma la paura era qualcosa che non gli apparteneva.


    Pensi davvero che abbia aspettato il tuo spettacolino per immergermi nella vasca? Pensi davvero che me ne importi delle tradizioni di una stirpe inutile e vigliacca come quella che stai difendendo? Se vuoi essere il capobranco dei Lupi Visione fai pure. Morirai insieme a loro!

    Disse, mentre rapido scartava all'indietro con un balzo, eludendo le due code che si chiusero davanti a sé. [Difesa I]
    Riflessi Nera+6
    Impasto Medio
    All'ultimo attacco Shishi fece qualcosa di, probabilmente, inaspettato per il Jonin: alzò il braccio, rapido, frapponendolo alla gigantesca bocca del Lupo codato. I denti avrebbero potuto affondare tranquillamente nella sua carne rendendosi però conto che quella non era affatto carne ma ... sangue. Un ammasso di sangue. [Ferite][Note]Ferita Media distribuita.

    Corpo di Sangue
    L'utilizzatore può manipolare il sangue del proprio organismo. I danni verranno percepiti come un qualsiasi altra persona: l'utilizzatore può convertire uno status Leggero un danno ½ Leggero alla vitalità, uno status Medio in danno Leggero, uno status Grave in Medioleggera; sono esclusi avvelenamento e Condizioni fisiche Gravi. Non può subire Rotture o amputazioni. I danni subiti dall'organismo si suddividono equamente in ogni zona dell'organismo, testa esclusa. Se utilizza Sacca di Sangue, Potenzialità del Sangue o Riduzione del Sangue, l'utilizzatore ottiene un bonus alle caratteristiche.

    Sacca di Sangue
    L'utilizzatore, quando colpito, può rilasciare in una zona di raggio dipendente dal livello di tecnica speciale una sacca di sangue. Una sacca di Sangue può essere utilizzata come punto di partenza di tecniche derivate o chiton. Ogni sacca di sangue rilasciata riduce di 1 la vitalità massima e attuale dell'utilizzatore. L'utilizzatore può rilasciare fino a due sacche per livello dispari della tecnica speciale. Richiamare una sacca costa Slot Gratuito Lento e rigenera la vitalità massima e attuale dell'utilizzatore per un numero di leggere pari a 1,5 volte quelle della Sacca di sangue. Le sacche di Sangue hanno valore di durezza pari a 1 ogni livello di tecnica speciale e 10 di potenza per ogni livello dispari di tecnica speciale. (Liv. IV = 30 Pot. 4 Durezza)
    In un attimo due sacche di sangue partirono a seguito del colpo dalla schiena del lupo corrotto, sparpagliandosi a circa 6 metri da lui.


    Forza, cagnolino, divertiamoci!


    L'essere estrasse senza difficoltà il braccio dalla morsa di quella bestia e scattò di lato, verso destra mentre componeva una rapida serie di sigilli. Le due borsa di sangue che aveva creato si illuminarono di una luce tetra. Il lupo mimò il gesto di sputare qualcosa ma fu la sacca alla sinistra di Sho a mostrare la tecnica che Shishi aveva appena eseguito! [Tecnica I & II]Onda Sanguigna - Chiirappa
    Villaggio: Rosa d'Acciaio
    Posizioni Magiche: Tigre, Bue, Drago, Coniglio (4)
    L'utilizzatore può emettere un potente e copioso getto di sangue dalla bocca. La Velocità del getto è pari alla Velocità dell'utilizzatore aumentata di 3 tacche. La gittata massima è 18 metri, mentre la larghezza è 6 metri; la potenza offensiva sarà pari a 60.
    Tipo: Ninjutsu - Chiiton

    Colpo di Grazia
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può potenziare una tecnica avanzata offensiva ad uso singolo ricoprendola d'ombra durante l'esecuzione. La potenza è incrementata di 30. Può essere usata in combinazione con un'altra tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica. Riutilizzare questa tecnica rende Affaticato l'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Kageton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Da jonin in su]

    Ninjutsu Inarrestabile [2]
    Speciale: L'utilizzatore può migliorare la potenza delle proprie ninjutsu: se potenziate con una qualsiasi abilità "Talento", la potenza aumenta di 10.
    [Da jonin in su]

    Ninjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa ninjutsu, 1 volta ogni 2 round.
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Sangue [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Sangue. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Chiiton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Sacca Devastante
    Talento: L'utilizzatore può aumentare la potenza di una chiiton a uso singolo se proveniente da una Sacca di Sangue. La potenza della tecnica aumenta di 20.
    [Da Chunin in su]

    Velocità Nera+6
    Potenza 100

    A quel punto Shishi saltò lettaralmente al collo del suo avversario mostrandogli i suoi artigli intrisi nel sangue che rilucevano di un sinistro color scarlatto e cercandoglieli di piantare nel manto del demone immediatamente sotto alla sua testa. [Azione I]Velocità Nera+3, Forza Nera+3 Potenza 50, Ignorano difese irrorate da chakra. Cosa c'era di più bello di una scazzotata tra lupi giganti? Anche se il demone superava le dimensioni di Shishi di un paio di volte abbondanti, l'aspirante lupo del sangue aveva più di qualche asso nella manica da mostrare. Dopotutto erano solo all'inizio dello scontro. Seguì una seconda artigliata, identica alla prima, al braccio destro del demone. [Azione II]Velocità Nera+3, Forza Nera+3 Potenza 50, Ignorano difese irrorate da chakra. Ed infine uno spaventoso morso sul muso chakrico del demone, all'altezza del naso. [Attacco III]Velocità Nera+3, Forza Nera+3 Potenza 50, Ignorano difese irrorate da chakra. Se fosse riuscito ad afferrarlo, difficilmente lo avrebbe lasciato, guadagnando una posizione di vantaggio piuttosto netta. [Azione IV]Forza Nera+3. E mentre il combattimento imperversava, finalmente, la luna splense altissima nel cielo, illuminando la Vasca della Sala della Luna. Bastò un istante perché lo specchio d'acqua catturasse quell'immagine e la riflettesse, oscura e rossa come il sangue, dentro di sé.



    Sì! Finalmente, il rituale è completo! AH-AH!


    E mentre il lupo godeva per la riuscita del suo piano, il suo corpo cominciò a gonfiarsi ed ingrandirsi. La sua pelle si inspessì e venne circondata da uno strato di chakra scarlatto. Il lupo adesso era grande quasi quanto il Demone: bisognava vedere cosa se fosse in grado di stare al suo passo.

    YIslWOF



    Hai la porta alle spalle. Queste sono le posizioni iniziali, tu pallino bianco, Shishi rosino. Considera che la distanza che separa te da Shishi è circa 9 metri. Lui la percorre con movimento gratuito e abilità scatto migliorato. La posizione finale è ovviamente quella del pallino tuo, il bianco.
    La gabbia è attaccata al muro circolare della stanza quindi a circa 12 metri da te.
  14. .

    I Signori delle Stelle
    XI



    Annuirono in coro i lupi, osservando come l'idea avuta dallo straniero fosse effettivamente la più sensata: attaccare su due fronti e mantenere l'effetto sorpresa. La battaglia sarebbe stata ardua e complessa per i Lupi Visione ma la posta in gioco non prevedeva remore o timori: combattere per la sopravvivenza della loro stirpe e della loro razza o l'annientamento. Qual è il pericolo più grande se non venire dimenticati?


    Hai ragione. Sfruttiamo al massimo l'effetto sorpresa. Reggeremo bene l'attacco della prima linea, tu ci darai man forte affinché si riesca a penetrare all'interno, cosicché poi possiamo essere noi a darti una mano contro Shishi.


    Okami si avvicinò, allungando l'avambraccio verso il Jonin della foglia. Era una stretta di mano peculiare ma che nascondeva, insita in sé, un senso di appartenenza molto forte, più forte del coro di qualsiasi ululato, ululato che gli altri Lupi Visione non si trattennero dal fare, sia per sancire quello storico evento tra un nuovo membro del Contratto sia come canto di Guerra. Gli occhi di Okami si illuminarono di un rosso acceso.



    Stasera noi cacceremo!

    Poco prima che i lupi di dileguassero, Jaro si avvicinò al Jonin.

    Hai ancora il mio sigillo sulla mano, Sho. Non hai bisogno che ti accompagni: concentrati sugli odori, cerca di percepire ciò che stai cercando, cerca di sentire i passi ed i respiri sotto le tue mani, in profondità, oltre la roccia. Confido in te. Se parlerai, inoltre, io ti sentirò. Sarà attrverso di me che comunicheremo per gestire le tempistiche dell'assalto.


    E, in un istante, Sho rimase da solo. Il bello stava per iniziare.
    Infilatosi nel cunicolo, il Jonin avrebbe percorso spedito e senza troppa difficoltà le insidie della spelonca grazie ai sensi sviluppati che Jaro gli aveva concesso. Non ci volle molto, forse una manciata di minuti, prima che raggiunse una prima, piccola, feritoia che dava sulla Sala della Luna. Se si fosse fermato a spiare da quel punto avrebbe notato come la Sala era del tutto identica alla precedente, però mancava delle luci dei candelabri e godeva di un enorme foro sul soffitto da cui penetrava la flebile ma presente luce della luna. Da lì avrebbe potuto notare come quel foro corrispondeva anche alla posizione più alta che la luna potesse assumere nel cielo e che, esattamente sotto di esso, era aperta la gigantesca Vasca della Luna. L'acqua della vasca era torbida e rossa come il sangue. Accanto alla vasca, a circa una decina di metri, c'era una gabbia e, dentro di essa, quattro Lupi Visione antropomorfi: uno di essi era Hanako. Da sotto di lui, infine, sarebbe spuntata camminando con fare lento ma smanioso, un gigantesco lupo. Il suo manto era marrone chiaro, tendente addirittura al grigio, ma le sue dimensioni erano davvero spaventose: dire che Okami fosse alto e largo la metà di lui era forse riduttivo. Avrebbe potuto continuare ad osservare oppure proseguire. Sembrava, comunque, che in quella sala si stesse attendendo qualcosa più che, effettivamente, facendo qualcosa. Tracce di lupi corrotti, da quella posizione, Sho non riusciva ad averne.



    A che punto sei, Sho? Sappiamo come aprire la porta quindi stiamo attendendo soltanto il tuo segnale.


    Disse Jaro, arrivando direttamente nella testa del giovane Jonin.
    Se l'uomo avesse continuato a percorrere la strada verso la feritoia che dava sulla vasca, si sarebbe ritrovato in un punto dove aveva una visuale perfetta della porta, fino a quel momento per lui impossibile da vedere. C'erano almeno venti lupi visione corrotti lì davanti, armati e pronti ad un eventuale assalto. Shishi sapeva come avrebbero agito i suoi compagni ed era evidentemente pronto. Non conosceva, però, il loro alleato segreto - o almeno questo era ciò che erano portati a credere. E mentre si concentrava su tutti quei dettagli, finalmente riuscì a scorgerlo in faccia: Shishi si girò e mostrò il suo terrificante volto.




    Il bagliore della luna lo illuminava da dietro mettendo in risalto i suoi occhi dolor d'ambra. Un sorriso tetro si dipinse sul suo volto mentre il suo naso iniziò ad odorare tutt'intorno a lui.

    Ehehehehe, sì, li sento. Sono tutti radunati qua fuori, in attesa. Il fetore di Okami è ovviamente il più pungente. Si stanno forse preparando, stanno raccogliendo le loro ultime forze prima che decidano di che morte morire. È evidente che abbiamo realizzato come la stirpe dei Visione sia inferiore alla nostra razza primordiale, alla nostra razza pura. Non gli daremo il vantaggio tattico che cercano: APRITE LA PORTA! AHAHAHAHAH


    Nuovamente Sho si sarebbe trovato davanti ad un bivio: avvertire i suoi compagni oppure lasciare che le cose avvenissero? [Note]In caso tu non li avverta attraverso Jaro, i Lupi Visione vengono colti dalla sprovvista ed hanno un malus alle caratteristiche. Ovviamente questo inficierà sulla quantità di lupi visione che possono morire o salvarsi.
    Quando le porte si spalancarono fu una corsa forsennata: grandi slanci e lunghe falcate accompagnavano zanne in vista ed eccessiva salivazione in un tripudio di violenza ed efferatezza. Lo scontro fu immediato: lupi visione e lupi corrotti si azzannavano in ogni parte: Okami torreggiava in mezzo ai suoi avversari ma la forza del numero e la feralità era ciò che contraddistingueva i Lupi Corrotti più che la loro intelligenza: con le dovute eccezioni. I corrotti, comunque, battevano con un rapporto di 2 a 1 i Visione: il combattimento sarebbe potuto durare per sempre e non vedere vincitori se Shishi non fosse mai intervenuto. L'aspirante Lupo di Sangue si mosse verso una cella, aprendola e afferrando con le sue gigantesche zampe antropomorfe un Lupo Visione simile ad Okami per statura e corporatura. Immediatamente poi richiuse la gabbia al suo esterno. L'altra mano si alzò e in un attimo al centro di essa comparve una piccola sfera, del tutto simile ad una luna, con tanto di "ombre" sulla sua superficie e crateri.



    Che il rituale abbia inizio. Mi dispiace, Takeshira.


    Disse, mentre spezzava il collo con una sola, potente, stretta dei suoi artigli. Lanciò poi il cadavere nella Vasca della Luna: il globo di sangue che teneva in mano iniziò a fluttuare sopra la sua testa: le sue zampe artigliate iniziarono a comporre una lunga serie di sigilli e l'acqua tutta intorno al lupo appena morto iniziò a muoversi vorticante. Sho aveva la sua finestra per agire: bisognava solo capire cosa avrebbe fatto in quella finestra. [Note]Il favore delle ombre ti ha dato la possibilità di attaccare per primo: non è però l'unica cosa che puoi fare in questo post. Pensiero laterale e stupiscimi!
    Quella che Shishi sta usando è una tecnica rituale a 10+ sigilli, quindi puoi considerare la cosa per ogni tua ipotetica azione.
  15. .

    I Signori delle Stelle
    X



    Fu furbo il Jonin della Foglia: non si mosse, rimanendo al di fuori del campo visivo periferico di entrambi i lupi e con ottima agilità e velocità concentrò tutta la potenza del suo demone in una sfera nera come l'ossidiana che scagliò veloce come un fulmine contro il lupo fuggitivo. Questi non poté molto dato gli sforzi completamente investiti in quella corsa funesta e l'attenzione rivolta a tutt'altro scopo. Venne colpito e perforato, rimanendo poi esanime a terra. Non poté niente, il suo corpo macinò una manciata di metri strusciando a terra, esanime ed immobile, fino ad appoggiarsi ad un muro poco distante.
    Una pessima fine fu ciò cui andò in contro anche il corrotto che stava minacciando di morte Jaro, il Lupo visione con grandi capacità esplorative. Nonostante i primi due assalti del Lupo corrotto furono parati dal Jinchuuriki con una certa facilità e sicurezza, l'ultimo riuscì ad andare a segno ma senza evidenti ferite, per la sfortuna del canide. La sicurezza che la sua unghiata avrebbe potuto per lo meno ferire l'avversario lo portò ad una certa confidenza nel muoversi, venendo così preso totalmente alla sprovvista quando la zambato piovve su di lui dall'alto, tranciandolo a metà. Sho poté notare come da quella bestia non uscì sangue e, a ben accorgersi, nessuna bestia uccisa precedentemente - che adesso poteva vedere - pareva aver perso sangue. Quegli animali non sanguinavano.
    Era arrivato il momento di accertarsi della condizioni di Jaro. Il lupo era ferito ma era ancora in grado di muoversi e ragionare senza pericolo: non doveva essere destinato, ancora, alla stessa fine che era stata data a Hanako.

    Ti ringrazio, Shinobi, ma non era necessario ... per lo meno riusciremo a mantenere il nostro vantaggio così. Adesso seguimi e cerca di fare piano. Passeremo per delle fessure nella roccia ed arriveremo al luogo dove noi Lupi Visione ci siamo radunati e nascosti. Perdonami se sarò lento.


    Jaro saltò in piedi, andando verso un piccolo antro a sinistra della grande sala del sole. Guardò poi in alto e con due grandi balzi sopra il muro di destra e poi quello di sinistra riuscì ad infilarsi in un cunicolo molto stretto. Sho, ci sarebbe passato a stento. [Note]Dipendentemente da come ti infili qui dentro, potrai avere malus al prossimo post.
    Era bellissimo notare come la parte esterna di quella grotta era totalmente brulla mentre l'interno era finemente decorato e costruito. Era ovvio che quel posto non fosse stato destinato originariamente per i Lupi Visione quanto che questi lo avessero occupato. Se con la forza o perché abbandonato non era dato saperlo.


    Prima che accadesse tutto questo casino la Sala del Sole era la sala dove ci incontravamo al mattino e pianificavamo insieme i compiti per la giornata. Ogni evento pubblico veniva annunciato al sorgere del sole, quando la sua luce penetrava nella stanza dalle grandi vetrate e si rifletteva nella vasca nascosta sotto il pavimento, richiamabile attraverso il chakra da un Lupo Visione o da qualcuno legato al contratto. Bagnarsi in quell'acqua ci dava grandi capacità legate alla nostra propensione alle genjutsu. Solitamente ogni Lupo Visione si immerge una sola volta nella Vasca del Sole: quando diventa adulto e quindi utilizzabile in battaglia.


    L'Esploratore avrebbe iniziato a condividere con Sho molte informazioni. Il Lupo Visione era piuttosto schivo, nonostante il suo fare gentile ed accondiscendente, ed anche il Jonin si sarebbe accorto senza problemi che tutte quelle esternazioni erano un evidente segnale di guadagnata fiducia.
    La strada nei cunicoli era stretta, tortuosa e, per certi versi dolorosa. Il lupo riusciva a muoversi tranquillamente e virava con certezza e rapidità in ogni bivio gli si presentasse davanti, senza mostrare la benché minima incertezza.



    Come immagino tu sappia, il Monte Argento ha due grandi sale: La sala del Sole e la Sala della Luna. Ti ho già detto a cosa serviva la Sala del Sole e credo che ti abbiano già accennato qualcosa sulla Sala della Luna. Anche lì c'è un'enorme vasca sotterranea: non tutti i Lupi Visione, però, potevano immergervisi. Il rituale della Luna serviva ad eleggere il nuovo capo branco, i poteri ad essa legati sono quindi sconosciuti a praticamente tutti. Sappiamo però che quella vasca è adesso sempre aperta e che Shishi sia riuscito a imprigionare al suo interno il riflesso della Luna di Sangue. Adesso, stammi dietro, siamo arrivati.


    E svoltando un'ultima volta, Jaro e Sho si ritrovarono in un grande spiazzo scavato nella roccia, grande poco più di dieci metri raggio, con un'unico foro sul soffitto, relativamente grande, da cui filtrava la luce esterna. Era quasi il tramonto, avrebbero dovuto completare la loro missione in solo, forse, un'ora. Davanti a lui un gruppo di una decina di lupi, tutti simili a Jaro ad eccezione di uno. Il suo aspetto era umanoide ed estremamente prestante. I suoi occhi erano bianchi e solcati da due cicatrici. Sul corpo erano presenti delle incisioni blu che emanavano una fioca luce. Allo stesso tempo, una leggere aura fuoriusciva dalla sua pelle, visibile ma flebile, come una fiamma che fa difficoltà ad accendersi.





    Chi è questo straniero, Jaro!?
    T
    uonò il Lupo Visione all'Esploratore.


    È uno shinobi di Konoha, Okami. È legato al contratto, non so chi possa averlo introdotto ma credo sia stata la vecchia sacerdotessa. Ci possiamo fidare di lui ha preferito salvarmi la vita mettendo a rischio la sua copertura. Infatti anche lui è qui per porre fine alla follia di Shishi.

    Il lupo annusò l'aria con le zanne digrignate. Era agitato ma dopo qualche istante si calmò, non percependo alcun pericolo.


    Se hai salvato la vita del mio compagno ti meriti la mia fiducia. Vedo inoltre che hai il sigillo d'esplorazione sulla mano: vuol dire che ti sei guadagnato anche la fiducia del più caparbio tra noi. Cercherò di essere rapido e conciso. Shishi ha scoperto un rituale tramandato nel sangue di un antico clan capace di evocare la Luna Rossa. Le leggeggende su Zuqu, il Lupo di Sangue, erano quindi vere. Ma c'è comunque qualcosa di strano in questa trasformazione: non tutti i lupi sono diventati ferali come Shishi e, sopratutto, non tutti i lupi hanno conservato le capacità comunicative. C'è stata una regressione all'interno della catena evolutiva di noi Lupi Visione, come se il nostro destino fosse stato spezzato in due parti, come se la nostra razza avesse subito una mutazione sostanziale, scindendosi in due rami diversi.

    Quando appena sentito spiegava l'atteggiamento dei Corrotti incontrati poco prima. Il primo, che di fatto era molto più simile a Okami che a Jaro, ed i secondi, che erano molto più simili a Jaro che a Okami, dopotutto.


    Abbiamo motivo di credere che Shishi voglia diventare il secondo Lupo di Sangue e che la Luna Rossa gli abbia permesso di comprendere come crearne un'altra a piacimento attraverso il chakra. È convinto di poter estinguere la stirpe dei Lupi Visione e portarli sull'unica via, la sua, quella della corruzione e del Potere Rosso. Tra poche ore la luna sarà piena ed i suoi poteri saranno all'apice. Certo, anche i miei, ma c'era un motivo se era lui il secondo in comando e non io. Quando sarà al massimo dei poteri farà partire un nuovo rituale su tutti i Lupi Visione, corrotti e non nel suo raggio d'azione. Dobbiamo impedire tutto questo. Possiamo farlo in due modi: possiamo coglierlo di sorpresa attraverso un vicolo che collega questa sala con la Sala della Luna. Oppure possiamo bussare dalla porta principale. La prima opzione è la più rischiosa perché il cunicolo che dovremmo percorrere termina in una feritoia direttamente sopra la Vasca della Luna. Avremmo poco margine di movimento, benché un grande effetto sorpresa. La seconda è la più sicura, certo, ma ci vedrà costretti a combattere direttamente il nemico, vittime inoltre della loro superiore padronanza del campo di battaglia. Noi dieci soltanto, comunque, riusciremmo a tenere a bada i suoi sottoposti. Shishi sarebbe un problema tutto da gestire. Come pensi di agire, ninja di Konoha?
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