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  1. .

    Branco sotto le Stelle

    -2-

    Sul Mare
    Hengetsu sorrise al commento di Kairi, come a voler rendere onore alla sua arguzia. La missione in sé non dovrebbe essere complessa, ma questo è un territorio dove l'Accademia ha scarsa giurisdizione e un successo è vitale per ottenere un po' di peso politico per espanderci da queste parti. Quindi devono assicurarsi che la missione sia un successo, molto semplicemente. Spiegò, allungando una mano per accarezzare Ludo, mentre gettava uno sguardo distratto intorno. Haru invece era gentile e posato nella sua freddezza e accolse la risposta della Uchiha con un cenno del capo. Non intendevo certo sminuirti, è solo che sei stata molto fuori dal villaggio e mi chiedevo... Sembrava titubante, mentre Hangetsu alzava lo sguardo al cielo. Ci risiamo... Haru estrasse quella che sembrava una action figure dalla sua sacca porta armi, ma forse il termine più esatto era statuetta votiva...che ritraeva una giovane donna dai capelli rossi un pò scompigliati che danzava aggraziata con abiti eleganti e coprenti in mezzo a rami fioriti, circondata da animali della foresta di aspetto mansueto e felice. Tutto questo in una statuetta di dieci centimetri, carica di dettagli ed evidentemente tenuta con cura maniacale ...hai mai visto questa fanciulla o qualcuno che le somigli mentre eri in viaggio? Si tratta di mia sorella, dispersa da anni. La statuetta non aveva lineamenti ben riconoscibili, ma principalmente per via delle dimensioni, e nel mentre che la mostrava Haru si lasciò andare a una serie di eleganti descrizioni, sciogliendo la freddezza ma senza perdere compostezza. Lei è la fanciulla più aggraziata che sia mai esistita. I venti e gli spiriti cantavano al suo passaggio e ogni sua risata era come una fonte d'acqua cristallina. Ogni suo gesto era della massima eleganza, sapeva danzare, cantare, camminava come la più grande modella e... Se nessuno lo avesse fermato avrebbe continuato per parecchi minuti, o almeno fino a quando Ludo non prese a ringhiargli contro, costringendolo al silenzio.

    Ehm...dicevamo...la hai mai vista? Posso darti una miniatura se vuoi! Aveva nella borsa non meno di dieci foto della statuetta, con tanto di piccolo Haiku che declamasse la purezza di Yuuki, così si chiamava. Diciamo che è sempre stato molto legato a sua sorella... Spiegò Hangetsu, prima di sporgersi in avanti e sussurrare mentre Haru era in contemplazione della statua ...ti sconsiglio di parlare male di lei, o di far presente che lui sembra suonato. Per fortuna portarono il discorso lontano dall'ipomania di Haru, parlando invece di Tsukiyama. Se le tue evocazioni sono esperte della zona allora saranno utilissime. Un branco? Si tratta di lupi o cani? Avrebbe chiesto Haru, mentre estraeva una busta sottovuoto con dentro un calzino. I cani Inuzuka non sono stati utili ma magari i tuoi lupi... La cosa assurda era quanto fosse serio e dall'aria affidabile mentre lo diceva. Non cercheremo tua sorella a Tsukiyama...metti via quel calzino. Da quanto tempo giri con un calzino nella sacca porta-arm...no. Non dirmelo. L'Uchiha sembrava avere un discreto mal di testa.

    Nel resto del viaggio alle percezioni di Kairi sarebbe stato evidente che i ninja della Luna erano più o meno suoi pari [Nota], mentre la guardia del corpo del mercante nasone era almeno pari ad Hangetsu [Nota], che a sua volta aveva una quantità di chakra poco inferiore all'Hokage. La famigliola non aveva quantità di chakra rilevanti o significative, così come il fidanzatino, ma la sua ragazza invece aveva energie decisamente fuori dal comune, superiori a Kairi e pari ad Hangetsu [Nota].

    Jins Kaguya intanto stava al gioco con Yuri, fingendosi un perfetto fidanzato che parlava di campionati di sci di fondo e di nuoto, viste le sue ascendenze Kiriane, offrendo la sponda alla ragazza per i momenti di finta intimità e di chiacchiere. Si spostarono poi, a braccetto, verso il Mercante e la sua guardia del corpo che indossava una maschera con la nota musicale di Oto come simbolo e, ora che era più vicino, alcuni stemmi del clan Yotsuki all'altezza del petto. Non potete avvicinarvi a Ushio-sama. Li avrebbe intercettati frapponendosi al loro movimento e sollevando una mano. Alle sue spalle il mercante sbuffò, assolutamente irritato dalla presenza dei due "fidanzati". Siamo qui per una transazione commerciale e non siamo interessati alle chiacchiere. Il mio datore di lavoro è un famoso mercante e non un'agenzia turistica. E quelli sono Ninja della Luna. Vestono sempre così. Tagliò corto, mentre la passeggiata portava vicino alla famigliola, con Jins che salutava il figlioletto maggiore scambiando con lui qualche parola sotto l'occhio attento del padre, intanto che la madre conversava con Yuri. E' la prima vacanza di famiglia, il bambino ha appena due anni. Lo sguardo era tutto per il frugoletto nella culla, e poi si alzò sull'altro bambino e aggiungendo, dopo una breve pausa. Lui invece ne ha dieci. Ma ci hanno assicurato che è un posto molto tranquillo, adatto a fare passeggiate in montagna su alcuni percorsi.

    Congedatisi, i due andarono sottocoperta dove finalmente poterono scambiare qualche chiacchiera in maniera più seria e senza fingere, mentre Jins sembrava assai rilassato e tranquillo, come se tutta quella faccenda fosse solo un intrattenimento per lui. Mentre Yuri snocciolava velocemente tutte le informazioni lui si accese una sigaretta andandosi ad accomodare su uno degli sgabelli della cabina, non certo una suite come quelle alla Lacrima. Dopo alcune boccate avrebbe commentato, laconico: Pensavo avessi fama di essere una persona seducente, ma onestamente mi sembri esagitata, a sparare informazioni come se abbaiassi. Non sexy. Nemmeno un pò. Scosse il capo, sarcastico. Avresti potuto dirlo in modo un pò più...non so...sentito? Ora so che l'atteggiamento seduttivo è solo una tua maschera. Non nego che sono un pò deluso, ti rende meno autentica. Avrebbe fatto spallucce, ignorando eventuali proteste. Non so chi sia questa Kairi Uchiha ma la conosci tu. E conosco Hangetsu Uchiha, era genin uno o due anni dietro di me, mi pare, all'Accademia. Non credo possa riconoscermi però, ero completamente diverso allora. Disse, sbadigliando. L'altro è uno che non conosco, ma sembra squinternato. Mi da l'aria di essere esperto nelle arti da assassino però. A naso, dico. Quanto ai ninja della Luna, come ha detto quello simpatico Yotsuki si vestono così. Se non gli pestiamo i piedi loro non li pesteranno a noi.

    Non ho idea del perché siano qui, ma se la ragazza è legata al Branco allora speriamo che questo ladro non bazzichi i boschi come loro credono, perché anche noi dobbiamo andare là. Avrebbe detto tra una boccata e l'altra. Quanto ai Lupi...beh...sono un casino. Anche io ho il loro contratto, ma ne posso evocare solo alcuni. E immagino che lo stesso valga per quella Uchiha. Consapevole che la cosa non le sarebbe bastata, si costrinse a continuare. Diciamo che andremo in mezzo a una...guerra civile? Non è il termine esatto perché sono comunque un branco unito verso minacce esterne ma non vanno d'amore e d'accordo come ci si aspetterebbe dai documentari. Chakra e intelligenza portano guai con sé. Spiegò come se Yuri fosse una bambina ignorante.

    Tu evita di dargli troppo contro e se sei sconfitta o vuoi sottometterti mostra la pancia. Lo apprezzeranno. Non era chiaro se quello fosse uno scherzo o meno. Ma a te non deve interessare la situazione dei Lupi, anche perché in un certo senso vi porrai rimedio. Forse. Se sopravviverai. Sorrise, sibillino, giocando con la sigaretta. Il branco custodisce il Cuore di Hayate, quello del Leader e che io ho trafugato da Kiri dopo che il mio ex-amico Shiltar con Itai Nara lo ha nascosto. Non immaginavano che fossi Hayate, al tempo. Metà del branco venera il Cuore come reliquia, l'altra metà lo detesta e lo vorrebbe distruggere per vendetta, ma ti dirò i dettagli in seguito, davanti al Cuore stesso. ora riposiamo...sono felice che tu voglia lasciarmi il letto. Poi sospirò. Che peccato che ora io sappia che la tua è tutta una finzione, e dire che volevo fare un salto alla Lacrima.

    [...]

    Nella notte tanto Yuri quanto Kairi, nelle rispettive cabine, avrebbero sentito il rumore di corsa nel corridoio davanti alla loro porta: la prima intorno alle tre del mattino, passi leggeri, di qualcuno molto furtivo o molto leggero, la seconda circa dieci minuti dopo, abbastanza pesanti, e forse appartenenti a due persone in contemporanea. Aprendo la porta nessuna delle due avrebbe notato niente di rilevante, e le cabine erano ai lati opposti della nave, una al corridoio di babordo più o meno a metà e una al corridoio di tribordo, nella zona vicina alla prua.

    [...]

    Al mattino dopo la nave aveva raggiunto la sua destinazione come previsto, ma nonostante l'attracco nessuna passerella era stata abbassata. Il personale era riunito sul ponte in stato di agitazione, e anche i ninja, così come tutti i passeggeri (tra cui quelli della sera prima), erano davanti al capitano in cerca di spiegazioni. Perdonatemi, ma non abbiamo il permesso di sbarcare. Nella notte è avvenuto un terribile furto! Il mercante Ushio e la sua guardia del corpo erano accanto al capitano che sembrava imbarazzato e totalmente alla loro mercé, mentre i due erano furenti. Hanno rubato la mia valigetta! Sbottò il nasone, con voce quasi fastidiosa.

    C'erano i soldi necessari per acquistare l'Anfora della Luna! Jins si sarebbe accigliato a quelle parole, ma avrebbe scosso il capo. Sicuramente un falso...quella vera è col Branco, c'è il Cuore dentro. E' un oggetto mistico. Avrebbe sussurrato. Nessuno ha lasciato la nave e i marinai sul ponte non hanno visto nessuno tuffarsi o le acque alterarsi, e non hanno visto creature in volo, quindi il ladro è su questa nave! Avrebbe ruggito il mercante, mentre la Guardia del Corpo forniva le sue specifiche: Alle Tre e cinque minuti improvvisamente ho sentito un rumore fuori dalla porta, come un tonfo, come mi sono avvicinato per guardare ho perso i sensi. Ushio-sama dormiva, e quando mi sono ripreso un'ora dopo la porta era aperta e la valigetta col denaro era sparita! La cabina dei due era nel corridoio di babordo, vicino alla prua. I tre Shinobi della Luna qui presenti: Miri (quello con lancia), Zeno (quello con mazza) e Shiku (quello con Shuriken) daranno il via alle indagini. Vi preghiamo di andare nelle vostre cabine e restarci, in attesa dell'interrogatorio. Cercate di comprendere ed essere collaborativi. A giudicare dalla pressione che metteva, quell'Ushio doveva essere parecchio ricco.

    I vari passeggeri protestavano, mentre Hangetsu fissava le persone con occhio critico, prima di prendere Haru e Kairi da parte. Non è una questione che ci riguardi. Io e Ludo non abbiamo sentito nulla, ma non è importante. Se non ci fanno uscire potremmo eludere la sorveglianza e sbarcare per conto nostro. Haru però avrebbe obiettato. Ma se aiutiamo a risolvere potremmo ottenere il risultato effettivo della nostra missione, ossia fama per l'Accademia. Ma se falliamo sarà un notevole danno d'immagine. L'ago della bilancia per la decisione sembrava essere Kairi...ma come intromettersi nelle indagini? O come fuggire dalla cabina? In ogni caso non avrebbero avuto scelta, a meno di voler combattere in pubblico o compiere atti eclatanti e controproducenti, che andare in una cabina.

    Allo stesso modo Jins avrebbe chiesto a Yuri cosa preferiva fare, anche se evidentemente era interessato alla fuga più che al collaborare, dopotutto non avevano nulla da guadagnarci...o no?
  2. .

    Tawo Kamizaru

    E le licenze artistiche



    [Tsuya - 8 Febbraio 0044]

    Thé al gel-so-mi-no... vaaaabene., scandì, con decisamente scarse capacità da cameriera, Zami, che poi, con uno sguardo leggermente distratto, osservò "l'accompagnatore" alzarsi ed andarsene, mentre anche Shichifuko faceva la sua parte.
    La cameriera guardò con più attenzione ed evidente stupore il volto che le si palesò, battendo gli occhi affascinata, Sì, sono Zami, sì., ripeté ancora, ascoltando le parole dell'altro sulla sfortuna del regista e sull'importanza di quel luogo sacro.
    Oh, il maestro Kamizaru-sama va a pregare ogni notte in un punto diverso del grande albero Sareshigami proprio per avere la benedizione del dio: in molti lo vedono tornare agli orari più assurdi dalle vicinanze della cittadina.
    Si sta impegnando, stavolta sono certa che andrà meglio! Si dice addirittura che abbia trovato qualcuno che ha pagato le attrezzature.
    , stava iniziando a raccontare la cameriera, quando una voce, abbastanza innervosita, la zittì: Non ti pago per i pettegolezzi!, si sentì esclamare, dal bancone.
    Era stata Minami, che si sarebbe anche avvicinata, se una serie di eventi non l'avessero fermata.

    Di certo, prima di tutto, il tono pacato con cui "Ichikawa" continuò, con la richiesta di un liquore e poi invitare la cameriera a parlare in privato con lui, cosa che fece alzare gli occhi al cielo alla sopravvissuta ai Kijin.
    Poi, però, l'intervento di "Shifu" scatenò un interessante spettacolo nella sala centrale della locanda.
    Quando infatti il Corvo, travestito da servitore, travestito da uomo qualunque, riconobbe in modo così vistoso e rumoroso i due grandi artisti di Kabuki, molte persone lì presenti si voltarono a guardarli, in primis il regista Tawo, mentre già Zami ravviva l'interesse per il cliente, tanto da "lisciare" la gonna, mostrando una rivelante parte di gluteo ad "Ichikawa".
    Poco più indietro, intanto, Minami si portò entrambe le mani al volto, scuotendo la testa ed imprecando sottovoce.

    Proprio Tawo Kamizaru si sarebbe avvicinato, a quel punto, sentendo il trio parlare della sua opera teatrale e, in generale, della fama che lo circondava.
    Ma certo, mi scuso, immensamente mi scuso!, avrebbe esordito, con toni forse un pò ampollosi, inchinandosi dinanzi al Fiore Lupo sotto mentite spoglie.
    Le preoccupazioni per la mia opera teatrale non dovrebbero essere una motivazione sufficiente a non riconoscere subito la più grande artista Kabuki dei nostri tempi, la somma Terajima Shinobu-sama., affermò, quasi prostrandosi davanti all'altra, per poi alzare lo sguardo, E l'indubbiamente noto attore Ichikawa Ebisu., aggiunse con una nota meno estasiata nella voce (di certo aveva sentito i commenti non amichevoli del Sette di Picche).
    Forse le mie preghiere sono state ascoltate, o Sareshigami, sapendo che sto per narrare la Sua storia, ha fatto sì che voi arrivaste qui in tempo. Vi prego, o stupenda Terajima-sama, vi prego di accettare il più importante di tutti i ruoli! Chi altri potrebbe ricoprirlo se non Voi! Quando sarà reso nota la vostra partecipazione, persino i Daimyo del Fuoco e delle Cascate, di certo, verranno qui a vederVi!, iniziò quasi a decantare, come se fosse anche lui sul palcoscenico, a tutti i presenti nella stanza grande della locanda.
    Vi prego di essere lo Spettro dei Miracoli!, continuò, mentre un leggero urletto di stupore scaturiva dalle labbra di Zami, coperto appena dalle sue mani ed un leggero brusio si allargava ancora ed ancora fra i presenti.
    Quell'uomo era forse un regista sfortunata, ma ora stava sfruttando prontamente la situazione.

    Vi vedo già, eterea e perfetta, in un kimono che risalta, in modo mai volgare, la rigogliosa bellezza della vostra persona, un grande copricapo con un velo che celi l'aspetto dello Spettro, che come tale non è né uomo, né donna, ma eterna perfezione quale siete voi, e l'ampio ombrello, che vi impedisce di essere bagnata dalla pioggia, su cui camminate, anzi danzate, scendendo a benedire i comuni mortali con la vostra presenza.
    Vi prego, o bellissima e famosissima, accettate di onorare la mia opera partecipandovi.
    , di certo, al di là delle belle parole pompose, Tawo sembrava aver colto come un nome così famoso nella sua opera potesse essere un'ottima fonte di pubblicità per la sua carriera.

    Avrebbe atteso qualche istante per una risposta del Fiore Lupo, poi si sarebbe rivolto verso il suo compagno di bevute, Ovviamente, nobile Ichikawa Ebisu-sama, avrei innumerevoli ruoli disponibili anche per la sua indubbia abilità di attore, se volesse.
    Ad esempio c'è il ruolo del discepolo scemo del Nono Mizukage, quello che evocava dei draghi più brutti della media.
    , avrebbe accennato con un gesto vago della mano, prima che Zami facesse un passetto avanti.
    Zami, che durante tutta la prolissa introduzione di Kamizaru a "Terajima" si era sempre di più avvicinata ad "Ichikawa", avrebbe preso la parola prima dell'attore.
    Maestro Kamizaru-sama, mi scusi, ma piuttosto, un attore dalla fama indiscutibile come il nobilissimo Ebisu-sama dovrebbe avere il ruolo del Nono Mizukage! Il bellissimo eroe spadaccino che ha liberato gli ostaggi.
    Ritengo che io potrei avere il ruolo della sua allieva dragone, la ragazza dai capelli rossi, come me.
    Sento che con i suggerimenti dell'illustre Ebisu-sama potrei dare il meglio.
    , propose la cameriera, sorridendo al regista e poi al falso attore, mentre un mormorio di disappunto proveniva alcuni passi indietro da Minami.
    E vogliamo usare il barbone che vive al monastero per il ruolo dell'altro discepolo, quello scemo? Scommetto che sareste perfetti assieme!
    No, Zami cara, se proprio vuoi far ridere il pubblico, il nobile Ebisu-sama potrebbe fare la parte dello Shogenin Pervertito, c'è la scena in cui si accoppia con la scimmia travestita da Minami, prima di ucciderla, quando scopre che è, in effetti, una scimmia.
    , il tono del regista fu, forse, un pò più pungente e cattivo del dovuto verso la cameriera, che indietreggiò di due passi, il capo abbassato ed imbarazzato.
    Fu un'altra, però, la voce che interruppe lo scambio di opinioni: Adesso BASTA!, ruggì Minami, fattasi avanti, Lei e la sua maledetta opera teatrale! E' piena di bugie! Mia madre non ha mai giaciuto con questo Shogenin pervertito! E nemmeno la scimmia che aveva preso il mio posto!
    Ma, soprattutto, il Dottor Amano non è mai stato in combutta con le scimmie! Anche lui era stato rapito, mentre lei lo descrive come il cattivo!
    La sua recita è piena di menzogne!
    , ruggì la figlia del sacerdote di Tsuya, rossa di rabbia in volto.
    Sono licenze artistiche, signorina Minami: ho sentito tutte le fonti che ancora si trovano qui al villaggio dopo gli eventi di tanti anni fa, ma molte parti sarebbero noiose per il pubblico! A chi interessa sapere che ad un certo punto è spuntato dal nulla un ninja di Taki? Il cattivo deve essere qualcuno di evidente ed il vostro defunto medico della cittadina è l'elemento perfetto.
    Come molte delle investigazioni che quel gruppo di accademici ha portato avanti e di cui l'archeologo cittadino mi ha parlato? Il pubblico si addormenterebbe a vederle narrate! Meglio mettere in scena degli intermezzi comici con queste scimmie travestite da umani.
    Necessità artistiche, sono certo che la nobilissima Terajima-sama, così come l'altresì nobile Ichikawa-sama, concorderanno come me.
    , concluse con tono sereno, volgendo lo sguardo verso i due inviati di Ame sotto mentite spoglie.
    Lei è un bugiardo ed un imbonitore di folle, niente di più! Non ha il diritto di offendere così la memoria di Amano!, ringhiò la ragazza, le lacrime agli occhi, voltandosi ed uscendo dal locale.

    Sarebbe passato qualche secondo di silenzio, a meno che uno dei due membri della Pioggia non lo avesse riempito con le proprie parole, prima che Tawo Kamizaru parlasse: Povera fanciulla, non oso immaginare i traumi vissuti fra i fatti di quasi dieci anni fa, quando era a malapena adolescente, e le morti di qualche anno fa, che hanno colpiti altri fra gli sfortunati che erano stati rapiti., liquidò la cosa, con una leggera alzata di spalle, prima di rivolgersi alla cameriera: Zami cara, perché non fai il tuo mestiere e non porti ai miei due nobili ospiti ciò che hanno chiesto? Ovviamente, pagherò io il conto, dopo questa triste scenata è il minimo. Anzi, se vorrete unirvi a me, mentre berrete quanto richiesto, ne sarò più che onorato., avrebbe proposto il regista, con un nuovo, profondo, inchino verso "Terajima", ed un meno accentuato ad "Ichikawa", per poi tornare volgersi verso il proprio tavolo, interrotto dalle parole della cameriera.
    Avevate anche chiesto per dove poter dormire: a parte gli abitanti che hanno le loro case, tutti, fra gli attori della compagnia teatrale, così come i profughi di Kusa, si dividono fra le stanze che possono offrire Tanaka-sama, il proprietario della Locanda, e suo figlio Tooru-chan, o le camere, costruite fra i rami dell'albero sacro, che gestisce il tempio di Mifume-sama, il padre di Minami-san., spiegò la rossa, Io condivido una camera nel retro con la ragazza che si occupa delle pulizie delle stanze, posso assicurarvi che le camere sono molto confortevoli, Ichikawa-sama, e sarei più che onorata di approfittare del vostro inestimabile tempo per apprendere quanto più possibile sulle vostre esperienze teatrali., avrebbe continuato, chinandosi in avanti, tanto in segno di rispetto, quanto per offrire una migliore visuale della ricca scollatura al "famoso attore".
    Altrettanto comode, seppur forse con meno comfort, sono le stanze gestite dal tempio: tanto io, quanto molti degli attori, vi risediamo, per rasserenare i profughi, e trovare l'ispirazione nella vita vicino all'Albero del divino Sareshigami., aggiunse Tawo, prima di allontanarsi verso il proprio tavolo.

    Ai due membri dei Semi di Ame cosa fare: se restare al loro tavolo, o avvicinarsi al regista, o ancora continuare a chiacchierare con la cameriera.
    Inoltre, avevano ben due scelte per la notte.

    [Opzione 1: Terrore delle Scimmie]

    Se "Shifu", o uno dei due "attori" si fosse andato ad informare con il giovane Tooru al bancone per una, o più, stanze dove poter riposare, il ragazzo avrebbe preso un grosso quaderno da sotto il bancone ed avrebbe iniziato a sfogliarne le scritte.
    Certamente che possiamo fornirvi delle stanze.
    La locanda ne ha un totale di 14, oltre quella mia e quella dei miei genitori.
    Al momento, escluse le tre nel retro, occupate da chi lavora qui presso di noi, ce ne sono solo altre quattro occupate: una coppia di sopravvissuti di Kusa; un terzo profugo; l'attore che ha la parte del povero dottor Amano e poi c'è un'altra coppia di attori che hanno la parte di due degli accademici.
    Ci credereste? Gli stessi che, ha detto di mio padre, hanno bruciato la prima volta il nostro locale.
    Spero non siate superstiziosi, in tal senso.
    , volle scherzare il ragazzo, restando, poi, in attesa di informazioni su quanti eventuali posti letto, o stanze, potessero servire.

    [Opzione 2: Il Tempio di Sareshigami]

    Se qualcuno del trio proveniente da Ame si fosse diretto al tempio che era tutt'uno con il gigantesco albero (e dove Yato Senju aveva già dormito ai tempi della missione accademica di alcuni anni prima), avrebbero trovato ad accoglierlo il Sacerdote a capo del culto religioso cittadino, nonché padre di Minami: Kyoshiro Mifune. [Kyoshiro Mifune]

    Piacere di conoscervi, gentili viandanti, io sono il Sacerdote alla guida del nostro culto e che si occupa di accogliere, tanto alla grazia di Sareshigami, quanto al sicuro del suo abbraccio terreno, chiunque: che siate scappati dalle violenze dei paesi confinanti, quanto che siate qui in cerca di lavoro, o fortuna, il Divino Albero vi accoglie senza giudicarvi e vi lascia il tempo di scoprire se questo luogo è adatto per le vostre necessità., avrebbe detto in tono gentile e cordiale l'anziano, sorridendo a chi avesse avuto davanti, Ci sono molti rifugiati di Kusa al momento ed almeno una dozzina di attori per l'opera teatrale che dovrà rasserenare molti spiriti fra qualche giorno, ma di certo nell'infinità della sua generosità, il Divino Sareshigami vi offre dove riposare fra i suoi rami., avrebbe concluso, con un movimento del braccio che avrebbe abbracciato la visuale delle gigantesche radici e rami dell'albero, immane che si estendeva a perdita d'occhio tutto intorno a loro.
    Da alcuni rami era possibile notare persone sporgersi dalle scalinate che portavano alle strane stanze del tempio e, persino, un uomo piuttosto logoro nel vestiario, con due cani altrettanto sporchi, seduto poco lontano, che accattonava qualche spicciolo.

    Che cosa avrebbero scelto di fare i due inviati della Pioggia? Come muoversi? Da dove iniziare a cercare il nobile Masao Wakabe?
  3. .

    La battaglia continua

    Parte 1



    Certo che sei strano, tu, Piumino!, esordii, sentendo le accuse dell'altro: Sono qui per supportare il Mizukage contro l'Infame che usa tutti voi, sue vittime, ho impedito che quei due tradissero il motivo per cui siamo qui piuttosto!, lo corressi, infastidito oltremodo dalle parole del Piumino Infame.
    La non più tanto anziana, ora in modo preoccupante più simile ad un rettile, non tentò nemmeno di difendersi dai miei attacchi, mentre mi rendevo conto che il fumogeno lanciato dal Tokugawa aveva avuto degil effetti del tutto svantaggiosi per tutti noi, quasi come i precedenti attacchi ad Elmo-san.

    Probabilmente, se tutta la disavventura che sto raccontando fosse avvenuta dopo i fatti di Taki, avrei reputato l'uso del fumogeno un altro esempio delle "mirabolanti abilità strategiche di Bendino-chan", ma non eravamo ancora ai ferri corti con il mio parigrado, così l'unica cosa che potei pensare, per quanto forse irragionevole, fosse che il Tokugawa voleva danneggiarci tutti, celando il Piumino Infame e la ragazzina ai nostri occhi.
    Fu per quello, che mentre sentivo la voce dell'altra vittima di Byakuei, avrei alzato la mano per disperdere il fumo che la nascondeva e, involontariamente, avrei dato la possibilità al Mizukage di ostacolare il genjutsu che l'altra stava eseguendo. [SA 1]

    Non ebbi però tempo per riflettere su ciò che Elmo-san poteva aver bloccato, che già il Piumino Infame catturò la mia attenzione con parole che mi produssero una certa irritazione: ai tempi non sapevo ancora niente della Bruna o della Bionda, sapevo solo quello che avevo visto nella foresta del Gashadokuro.
    E lui non voleva dirmi niente della mia famiglia!
    Ne approfittava persino per lanciarmi addosso quattro di quei loro chiodi!
    Peccato che proprio con il Gashadokuro, il cadavere piumato non aveva fatto i conti: il primo di quei chiodi cozzò contro il lascito del Dio Guerriero ucciso a Tsuya senza oltrepassarlo, per quanto la forza dell'attacco lasciò, indubbiamente, una bella ferita. [Danno]
    Sul secondo chiodo fui più pronto: irrobustendo il busto, mediante l'uso del chakra, ressi al colpo con minori danni. [Danno]

    Quando arrivò il terzo chiodo, avevo già impugnato l'arma del Biondino Infame, sfruttando il chakra per sollevarla in tempo davanti a me e parare in tal modo il terzo dei chiodi. [SD 1]
    Un quarto dardo, decisamente più veloce, stava volando contro di me: dovetti usare ancora più chakra nel braccio destro per deviarlo stavolta, usando il piatto della spada dell'altro Infame. [SD 2]

    Speravo di riprendere un attimo fiato, quando mi resi conto che non vedevo più la vecchia rettile: dovetti alzare gli occhi per dire: Il drago? ed in effetti, il volto pieno di squame, le mani diventate zampe artigliate ed ora delle grosse ali nere, tutto quanto mi riportava alla mente la filastrocca, non in rima, del Piumino di qualche ora prima.
    Quindi aveva mentito anche che Elmo-san fosse il drago?, valutai, prima che suddetta "vecchia-drago" mi lanciasse addosso una spada!
    Non ci riflettei troppo: il chakra corse alle gambe e le stesse saltarono velocemente per distanziarmi dalla lama che correva contro il mio collo. [SD 3]

    Avevo evitato l'ultimo attacco, sentivo le gambe intorpidite, non come quando usavo il chakra gravitazionale, ma indubbiamente intorpidite, così come la mano destra, però mi ero leggermente avvicinato alla posizione da cui mi aveva attaccato il Piumino Infame.
    Così, mi guardai attorno per capire cosa potevo fare. [Continua...]

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [15]/80
    Vitalità
    6,5/18
    Slot Azione

    1. Repulsione su Fumogeno

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Parata con Scimitarra

    2. Deviazione con Scimitarra

    3. Schivata

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Note

  4. .

    Kairi chiuse gli occhi e lasciò che il chakra corrotto del sigillo penetrasse nel suo corpo, dal piedi fino alla testa, invadendolo di una energia mai provata prima. Percepì distintamente l'intero suo sistema circolatorio scricchiolare al passaggio di quel flusso di energia senza pari, le pareti dei vasi dilatarsi fino a creparsi e il tentien strabordare.
    Per la prima volta poteva sentire come era fatta dentro, la struttura stessa dell'albero dai mille rami che aveva ereditato dal suo clan e più o meno consciamente fatto crescere in anni ed anni di duro addestramento.

    Levitando sulla cima senza foglie, un occhio senza ciglia o palpebre la stava osservando.





    Non poteva esimersi dal ricambiare quello sguardo ammaliante. Era indifesa ora che aveva permesso al chakra di Kādomēkā di fondersi col suo, spettatrice di un processo che sentiva sempre più avvicinarsi a compimento. Lo poteva sentire nei propri occhi, un cambiamento che le avrebbe ricordato gli addestramenti fatti per sviluppare sempre più lo Sharingan e conquistare nuove tomoe.
    E questo avvenne! La terza effige degli Uchiha apparve sugli occhi della ragazza, bruciandone la cornea [Sbloccato nuovo livello della TS].


    " Ecco. Serviva solo una piccola spinta...altrimenti il seme non avrebbe attecchito hihihi"


    Ed infatti la kunoichi di Konoha percepì distintamente quell'albero rinvigorirsi, crescere in altezza ed arrivare a sfiorare quell'occhio dalla forma mia vista prima. Un processo che le avrebbe consumato praticamente ogni briciolo di energia rimasta, portandola quasi allo svenimento.

    Il fuuinjutsu quindi si interruppe, essendo ora verificata la condizione alla base della disattivazione del Mitsudomoe, impostato per il terzo livello della Kekkei Genkai. Kairi dunque era finalmente libera, benché spossata e ferita oltre che nel corpo anche nello spirito.
    Avrebbe potuto fare qualcosa, un ultimo attacco disperato, una fuga o semplicemente piangere per liberarsi di tutta quella malvagità che le aveva impregnato le ossa. Si sentiva sporca, appiccicosa e maleodorante a causa del quel chakra d'ombra che le era entrato dentro, depositando un qualcosa che non aveva ancora ben capito cosa fosse.


    " Non potrai ancora usarlo, non perché tu sia debole amore mio...il tuo corpo è forte, i tuoi geni puri e il tuo spirito santo. Mi serve altro tempo, una manciata di anni, nulla in confronto al tempo che gli specchi mi hanno concesso.
    Ma tu hai già visto Shinju, già ne hai sentito la forza.
    Quando tutto sarà pronto ti ci porterò e insieme ne mangeremo il suo frutto divino, abbandonando finalmente questo mondo di nullità. "



    Parole criptiche ma espresse certamente con sincerità e desiderio da parte del folle nukenin. La vita di Kairi era cambiata perché ora faceva parte di un disegno più grande, di uno scopo più alto, di un segreto più antico.


    ::: La sera prima, Fuyu no Ie :::

    " I Tatsuishi saranno salvi e avranno un ruolo di rilievo in questo feudo dell'Impero. "

    Disse Aloysius nei panni della cugina Mikawa, sconfitta in duello anni orsono nelle terre di Iwa.

    " Accetto l'ospitalità, dammi solo il tempo di recuperare i cadaveri migliori e ripulire questo luogo. Non deve rimanere traccia della mia mano dietro gli assalti al Ferro, almeno in questa fase preparatoria. "

    Detto questo, diede le spalle al cratere formatosi dopo il tuffo del suo Colosso leviatano e si incamminò verso la zona più bassa del villaggio invitando l'uomo del ferro a seguirlo. I regno dei Sanada era finito, una delle grandi casate al servizio dello Shogun erano state fagocitate dall'Impero e la stessa sorte attendeva l'intero Paese, ignaro di ciò che stava per arrivare.

    " Fyodor quanto ti ci vuole per i cadaveri? "

    Disse la donna al ninja sporco di sangue dalla testa ai piedi e accovacciato su uno dei Samurai trucidati. Quello non rispose subito, finì di imporre i suoi jutsu medici per la conservazione del corpo e, una volta terminato, si alzò leccandosi le labbra.

    " Un giorno intero. Hai esagerato con lo Tsunami di Sangue, alcuni hanno riportato ustioni talmente gravi da scoprire il derma fino alle ossa. Altri hanno perso i tessuti molli, come occhi e testicoli, col semplice impatto...Se vogliamo recuperarne un buon numero per l'esercito ci vorrà del tempo. Per fortuna ho tanto da mangiare per recuperare man mano le energie uhuhuh "

    Inquietante era dir poco e Minoru avrebbe dovuto resistere all'impulso di vomitare una volta comprese le parole del ninja e quindi realizzato di avere di fonte un cannibale crudista. Ma nessuno avrebbe saputo far meglio di Fyodor in quell'operazione specifica: sacrificando i deboli e mangiando i loro stessi organi ancora caldi si sarebbe assicurato di avere sempre energie sufficienti per attivare suoi involucri curativi, in grado di rimarginare anche le ferite più gravi cuoi corpi prescelti.
    Un lavoro da cani ma che provocava enorme piacere all'ingordo ex servitore di Orochimaru, oltre ad essere fondamentale per il piando di Diogene. Si, perché il Mikawa aveva trovato un modo tutto suo per ingigantire rapidamente il suo esercito.

    " Trovi un poso tranquillo dove riposarsi, Minoru-dono. Ci vorrà un pò. "

    Solo la notte del giorno dopo, quando ormai il medico di Oto aveva consumato tutte le energie e mangiato ben oltre il senso di sazietà, il piano dell'araldo di Khorne si sarebbe consumato.
    I cadaveri dalle ferite ripristinate erano stati messi affiancati in una lunga fila che percorreva la via principale del villaggio. Uno spettacolo raccapricciante, accompagnato da una litania incessante e dai caratteri tribali, così come i Kenkichi della Rosa d'Acciaio gli avevano indirettamente e suo malgrado insegnato anni prima. Il potere del Demone della Guerra, uno dei quattro del culto Mikawa originale, iniziò a pervadere le membra del fedele, trasmettendone parte della sua forza: un antico segreto che il mondo non avrebbe dovuto risvegliare dopo essere finito nel dimenticatoio della storia.
    In quella forma, la stessa che aveva permesso al Garth di brandire la Lama Definitiva, l'unione delle due gemelle portate da lui stesso e il Mizukage, nulla gli era precluso. Egli era ora l'incarnazione del Dio della Guerra.

    Il fiume di sangue iniziò a dipanarsi dal petto dell'araldo per andare a bagnare ognuno di quei corpi inermi man mano che estendeva il suo lento ma costante flusso. Un reticolo cremisi macabro perché il liquido stava penetrando ininterrottamente attraverso gli orifizi delle salme, provocandone un evidente gonfiamento al pari del pollame ingozzato di cibo.

    Si, li stava nutrendo.

    L'otese era immobile, concentrato nel prestare le giuste attenzioni ad ognuno di quei corpi, spingendo il sangue attraverso il loro corpo per andare a raggiungere il cuore. Man mano che la linfa vitale usciva dal corpo del Colosso quei corpi inviavano a muoversi, contorcendosi in maniera anomala ma riacquisendo colorito, il battito cardiaco e persino il respiro [18 + 12 Leggere di vitalità consumata -> 30 risorti con 1 leggera, stato Affaticato e riserva di chakra pari a 1/4 Basso].

    Una resurrezione di massa era in atto, un vero e proprio miracolo, qualcosa di assurdo che riusciva persino a superare le gesta del Colosso dei Cieli del giorno precedente. L'ennesima dimostrazione per il nuovo alleato del Ferro di non aver difronte un comune mortale bensì qualcosa che aveva trasceso il potere concesso agli uomini.






    Il rituale si concluse

    e i morti tornarono in vita,

    schiavi del Generale Cremisi.


    " FRATELLI DI SANGUE...anf...

    IN MARCIA. "





    [QUOTE]OT/ Complimenti per il terzo livello della TS raggiunto! Ora vediamo come continua la storia :guru:
    Ti faccio notare che ora siamo nello stesso posto, allo stesso tempo! /OT[QUOTE]
  5. .

    La Notte dei lupi

    1° Post



    Erano passati ormai diversi mesi dal ritorno a Konoha di Kairi, e si era ormai abituata al ritorno alla routine che tanto le era mancata durante i suoi mesi di assenza. Aveva ormai salutato tutti o quasi le sue vecchie conoscenze al villaggio, salvo alcuni che sapeva aver abbandonato il mestiere o che ancora non aveva avuto modo di salutare come il giovane Senju Yato, ed erano diverse le missioni che aveva ormai risolto da allora.

    La notte in cui viaggiava era splendida e a dirla tutta una delle atmosfere preferite dall'Uchiha: adorava viaggiare di notte, quando il mondo dormiva e regnavano pace e silenzio. La luna piena, sempre magica, era un'ottima compagna di viaggio e Kairi si era trovata più volte a fissarla mentre, cullata dalle placide onde del mare, si perdeva nei pensieri. Un paio di volte aveva in realtà dovuto combattere la tentazione di appisolarsi, la situazione sembrava perfetta per farlo ma non poteva indubbiamente permetterselo: era in missione ufficiale accompagnata da altri due colleghi accademici, uno dei quali era una sua conoscenza di vecchia data.
    Aveva lavorato con Hangetsu Uchiha diversi anni prima, nel paese della roccia, in una missione con Kato, Shin e Shunsui: le si strinse il cuore nel pensare come quella fosse stata l'ultima effettiva volta in cui aveva collaborato così a stretto contatto con i primi due, e la stretta si fece ancora maggiore nel ricordare le informazioni che Raizen le aveva dato mesi prima. Ancora non si capacitava di come i due potessero aver abbandonato i due villaggi accademici, di come forse fossero diventati Nukenin...Tra l'altro, proprio quella missione aveva garantito ai 3 la promozione a chunin
    Non conosceva l'altro shinobi, poco loquace e con uno sguardo che a dirla tutta un poco inquietava la kunoichi, che oltre ai classici convenevoli per questo motivo non rivolse troppo la parola al biondo.
    Ascoltò invece con attenzione Hangetsu, più loquace ed a pelle anche a lei più simpatico, probabilmente complice l'appartenenza allo stesso clan: era da anni che non partecipava ad una missione con un Uchiha e la cosa la rendeva più che sollevata, era sempre un piacere vedere qualcuno più esperto di lei con il suo stesso sangue in azione. Sapeva che l'uomo non fosse esattamente uno dei membri più amati del clan ma non le importava più di tanto.
    Se il suo amico a 4 zampe Ludo si fosse dimostrato propenso, si sarebbe chinata per concedergli qualche carezza: il canide le ricordava molto Kiba come modi, la lupa era tranquilla e gentile al contrario del fratello Tsume, decisamente più scontroso, e men che meno simile a Daikami, il burbero del branco.

    Due jonin ed una chunin per una semplice missione di raccolta informazioni? mantenendo comunque bassa la voce per non farsi sentire dai più presenti sulla nave O ci sottovalutano, o la missione è decisamente più difficile di quello che vogliono farci credere non fece altri particolari domande sul ladro, Hangetsu spiegò come ulteriori informazioni sarebbero arrivate da lì a poche ore e non era quindi necessario chiedere ulteriori specifiche, ma le faceva in ogni caso strano come avessero chiesto ninja di quel livello per una missione simile: forse le sfuggiva qualcosa, ma riteneva che bastassero due genin accompagnati da un chunin per risolvere un simile compito.
    Dubbio che sembrava non attanagliare Haru, che con modi affabili ma impersonali si rivolse alla kunoichi e quest'ultima pensò che il suo nome, "distante" gli calzasse come un guanto Non sono tornata da molto al villaggio, ma ho già affrontato diverse missioni. Non mi piace stare con le mani in manosorrise, cercando di sciogliere un po' la freddezza del jonin davanti a lei.

    Rimase poi qualche istante a riflettere su ciò che il suo branco le aveva detto poco prima di partire quella missione: a quanto pareva stavano praticamente entrando in casa loro, e questo portava alla squadra un vantaggio non da poco.
    L'Uchiha non era tuttavia intenzionata a condividere una informazione così sensibile al suo team, o perlomeno non voleva rivelare che da quella stessa montagna si poteva accedere al loro mondo: erano informazioni strettamente del branco, e non intendeva parlarne senza loro eventuale consenso, per non dover rischiare di mettere in pericolo tutto il branco
    Poteva però raccontare una parziale verità, ai fini della missione I membri del mio branco conoscono molto bene Tsukiyama. Una volta arrivati, potranno darci un'enorme mano nella ricerca del ladro d'altronde spesso e volentieri aveva chiesto aiuto ai suoi compagni quadrupedi per missioni di quel tipo.
    L'idea di poter incontrare altri lupi la incuriosiva non poco: Kiba e Daikami le avevano spesso parlato della coppia alpha che li guidava, anche se la ragazza non li aveva mai realmente conosciuti.

    Non si preoccupò troppo di ascoltare le conversazioni degli altri presenti sulla barca, rispondendo di tanto in tanto alle occhiate torve che lanciavano i ninja della luna. Delle altre persone presenti, nessuna le sembrava in realtà sospetta, si trattava probabilmente di normali viaggiatori che dovevano arrivare all'isola: tuttavia la prudenza non era mai troppa, e come spesso faceva decise di dare una rapida controllata alle persone a bordo, per avere una idea generale di come fosse la situazione, ma senza aspettarsi di trovare grosse sorprese [Sesto Senso]

    Se tutto fosse stato tranquillo, o almeno apparentemente tranquillo, avrebbe continuato a conversare amabilmente con i suoi compagni, senza lasciare trapelare troppe informazioni: per quello, avrebbe atteso il briefing della mattina. Sarebbe rimasta sveglia tutto il resto del viaggio, riposandosi e non sprecando energie ma tuttavia non abbassando mai totalmente la guardia, godendosi la dolce luce della luna che li accompagnava durante il placido viaggio. Se solo avesse saputo che il suo vecchio compagno di missione Kato era a poche decine di metri da lei...



    Edited by Kairi Uchiha - 23/4/2024, 16:10
  6. .

    Primo Atto

    Minarai - 3

    Oh, sciocchezze mia cara, sciocchezze! Replicò lui con falsa modestia mentre Yuri lo lodava, andando quindi a scambiare poi alcune chiacchiere che terminarono nell'idea di Yuri di essere un supporto per il Coraggio. Ah, quale ammirazione, viene quasi da pensare che tu lo stimi più di quanto non stimi il leader. La punzecchiò, ma sempre affabile, prima di aggiungere: Non so quanto Maito potrebbe apprezzare, ma mi piace vedere l'ambizione. Dopo qualche altro scambio l'arrivo dell'Isuka e l'attenzione che aveva rubato, per quanto parziale, al Pagliaccio, fecero irritare la donna, con una reazione forse un pelo eccessiva...ma andiamo per gradi.

    All'altro tavolo respiravo sotto la maschera, che era stata progettata appositamente per essere scomoda e rendere il respiro quasi un rantolo, a meno di farlo esattamente secondo i crismi degli addestramenti in corso. Il mio addestramento non è completo. Non spetta a me istruirti su questo. Ma ho saputo brandire quel potere ad Azumaido, e in passato anche durante alcune missioni. Esso...è soddisfacente. Spiegai, senza dilungarmi in ulteriori dettagli. Le successive scarne informazioni su Kimiko erano qualcosa di molto importante per me: era il metodo perfetto per manipolare Hideo a mio vantaggio. Quanto a lungo avrei dovuto orchestrare per fargli credere che l'Hokage era in qualche modo responsabile? Quel suo offrirmi il fianco era oltremodo gradito, ma mi sarei mostrato supportivo, per quanto seguendo i freddi modi del Minarai. In questo caso, domina il potere e conquistalo invece di riceverlo. E affidati a qualcuno per la raccolta di informazioni. Ho dei contatti ad Ame, gli stessi che mi hanno permesso di contattare l'uomo che stiamo aspettando. Potrei chiedere in giro, se tu fossi meritevole di maggiore interesse. Prosegui il tuo addestramento, poi parleremo.

    L'arrivo del traditore della Zanna fu privo di dettagli particolari, dopotutto il nostro era un semplice incontro in un luogo malfamato come ne avvenivano tanti, e senza troppi convenevoli attivò le sue arti oculari coinvolgendo Hideo e la sua mente, attivando ogni sua possibile paura contemporaneamente. Le arti Isuka non erano raffinate o precise come il Magan o lo Sharingan, ma nel loro essere focalizzate sapevano come colpire a fondo. Osservai accuratamente Hideo mentre, guidato dalla tecnica derivata dall'Hijutsu avversaria precipitava nei meandri più oscuri e terribili delle sue paure, tremando e con aria sempre più disperata. Non parlai né lo incoraggiai: volevo che assaporasse la disperazione e l'assenza di appigli per quel primo assaggio, così che dalle volte successive (non era possibile "abituarsi" alle arti Isuka, esse stimolavano direttamente il cervello) iniziasse a comprendere come muoversi. Tuttavia le mie intenzioni vennero spezzate da un'importuna interruzione!

    La compagna del Pagliaccio si era alzata, precipitandosi su di noi con una velocità incredibile, che a malapena riuscii a intuire quando era già tardi, e con un tocco di mano andò a interrompere il Jutsu dell'Isuka, che a dirla tutta sarebbe stato interrotto a prescindere da una simile interferenza esterna. Hideo iniziò a scuotersi dal torpore mentre io mi focalizzavo sulla donna e sul pericolo che rappresentava [Abilità], lei attese che Hideo si fosse ripreso per chiedere cosa accadesse ma al contempo io ero scattato con tutta la velocità di cui disponevo, anche se certo inferiore a quella di lei, per cercare di portare la lama della mia spada, estratta rapidamente, verso il suo collo senza volerla ferire o danneggiare ma di fatto solo per minacciarla, tenendo l'arma puntata su di lei [Tecnica 1 e 2]. Sei tu che manchi di rispetto al nostro addestramento! EHI! Aggiunse l'Isuka. Io non ne voglio sapere niente, stavo solo facendo quello per cui sono stato pagato! Lui non si muoverà da qui finché non finiremo ciò che dobbiamo fare. E poi su Hideo, che si stava scudando. Ancora cedi alla debolezza? Questa donna ci ha aggredito e interrotto senza motivo alcuno, è nel torto eppure tu chiedi perdono? Dove è la forza in questo? Il Maestro ne sarebbe oltraggiato. Dissi, sferzandolo con le mie parole nemmeno fossero state uno scudiscio.

    In tutta risposta lei reagì con un pugno la cui velocità era nettamente superiore a qualunque cosa io potessi approntare, salvo forse difendermi all'ultimo col Mokuton, mentre inveiva su un qualche genere di Invito che, considerando la presenza del Pagliaccio, presupponeva che si riferisse alla Corte. Mia cara... La voce di Waru giunse alle spalle di lei un attimo prima dell'impatto: avrebbe fermato il suo attacco in tempo? Mia cara, non serve essere maleducati e sgradevoli, non credi? Non si confà a un Pagliaccio di Prima Classe accompagnarsi a comportamenti barbarici, no? Si sarebbe messo in mezzo con eleganza, afferrando la mia spada e spostandola senza che io potessi oppormi, con mia somma sorpresa. Che l'Isuka fosse stato ferito o meno non importava, perché il Pagliaccio gli avrebbe offerto un fazzoletto. Le mie più sentite scuse. Sorrise. Per sdebitarmi, sarei lieto di invitare tutti e tre a un piccolo evento esclusivo che avverrà tra qualche ora. Uno schiocco di dita e tre biglietti decorati apparvero sul tavolo con una piccola nube di fumo. Inviti alla Corte di Kusa. Siete i benvenuti. E poi su Yuri, con tono gentile ma decisamente meno caloroso di prima. Ora mia cara torniamo pure al nostro tavolo.

    Guardavo la donna con la massima ostilità dietro la maschera, ma quando avevo estratto la spada numerosi avventori si erano girati e realizzai che stavamo attirando troppo l'attenzione...inoltre senza nemmeno accorgermene avevo rinfoderato la mia arma dopo la spinta gentile del Pagliaccio...che doveva avere doti almeno pari al Maestro. L'Isuka, che sanguinasse dal naso o meno (non lo avrebbe certo reso più brutto) si sarebbe avventato sul suo biglietto con cupidigia. Non ci credo...che colpo di fortuna! Intanto sedetti. Poteva finire molto peggio: quella donna è più forte di me. Il tuo incarico comunque non è finito ma a questo punto...conviene continuare alla Corte. Non pensavo avrei ottenuto un invito in maniera così anomala...per certi versi la donna violenta era da ringraziare, ma in attesa dell'apertura del Mercato Nero avevo altro a cui pensare, pur guardando sottecchi Yuri, dato che il problema era Hideo. Sei stato...umiliante. Gli dissi. A fronte della paura incarnata eri sconvolto, ma davanti a una minaccia hai ceduto immediatamente. C'erano altri modi, modi più affini a quella che dovrebbe essere la tua formazione. Con l'Isuka che aspettava (dopotutto era stato pagato), attesi che Hideo si giustificasse. Dovrai esporti nuovamente al terrore, e sospetto che quella donna ora ne farà parte. E dovrai imparare a non piegarti come un codardo ma a sorreggere, a vedere la tua mente spezzata e trovare la determinazione di raccogliere i pezzi e rimetterli assieme. Posai una mano sul tavolo, prendendo il mio invito. O davanti alla codardia sarò io stesso ad assicurarmi che tu non trovi mai e poi mai Kimiko.

    Intanto Waru era tornato al suo posto dopo aver fatto accomodare Yuri, da gentiluomo, e sedette. Mia cara...un Pagliaccio di Prima Classe fa spettacoli di ogni genere. Ma nessuno può monopolizzarlo, anche uno spettacolo privato non può esistere per una e una sola persona in assoluto. Sono lusingato dalla gelosia che hai dimostrato, ma è stata eccessiva e fuori luogo. O forse... E il suo sorriso gentile sembrò per un secondo la lama di una ghigliottina pronta a cadere su Yuri ...o forse vuoi farmi intendere che sei l'unica a poter decidere ciò che mi interessa e ciò che non mi interessa? Lasciò depositare quelle fredde parole prima di continuare. Inoltre già una volta ti ho spiegato che ciò che accade alla Corte rimane alla Corte. E che è vero anche il contrario. Quei tre non avevano invito, e non sarebbero entrati anche se avessero fortuitamente trovato l'ingresso. Non avrebbero avuto che voci di corridoio sempre che la Corte fosse il loro obiettivo, cosa che dubito. Ma tu sei andata da loro a parlare della Corte, di inviti e di attese. Questo infrange le regole, mia cara. Per salvare la faccia ho dovuto invitarli...unicamente per rimediare alla tua leggerezza. Un modo assai diretto per dire che Yuri era in quel momento in debito con la Liberalità, per averlo costretto a invitare tre persone alla Corte, avendoli lei informati anche se in maniera indiretta della stessa...come se li avesse invitati lei. Maito gradirebbe il tuo temperamento. Altri no, ricordalo sempre. E non venire a dire a me cosa è tollerato alla Corte e cosa non lo è. Un Pagliaccio di Prima Classe non ama che altri si sporchino le mani al posto suo.

    Sarebbero passati lunghi minuti davanti a quel sorriso impassibile, prima che lui le accordasse nuovamente la parola. Credo tu non sia pronta per i discorsi sull'Autorità, ma forse in futuro...chissà? Avrebbe risposto con gentilezza, sorseggiando un pò di liquore senza che il suo trucco venisse rovinato per niente. Quanto ai nemici...chiunque ci ostacoli è un nemico, ovviamente, ma in senso lato non ne abbiamo: agiamo per il bene di tutti. Kurotenpi chiaramente, con questa mania di distruggere tutto, entra facilmente in contrasto con noi, mentre Ame che mette un prezzo a tutto può essere un fastidio ma anche un mezzo. L'accademia talora è troppo rigida per i nostri scopi e va purtroppo affrontata. L'uomo chiamato Dominio, invece, che vive da tremila anni, è qualcuno verso cui le Tre Virtù Teologali hanno il massimo rispetto, e sconsigliano qualsivoglia contatto. Come sai, invece, le Armi di Iwa sono un nemico, e lo stesso vale per la Bilancia Nera di cui ho sentito parlare, visto che senza chakra l'immortalità sarebbe praticamente impossibile da raggiungere.

    Poi annuì. Credo che le situazioni in cui sono stato maggiormente in difficoltà sono state quelle in cui i miei compagni sono andati avanti da soli a fare cose non richieste e senza parlarne prima, attribuendomi volontà e decisioni non mie. Disse con garbo quelle parole che erano come spiedi roventi conficcati nel petto della ragazza, prima di continuare: Città della Roccia è un posto molto intricato, ma per fortuna la cara Hana si è ripresa abilmente...dopotutto è allieva diretta della Speranza...e al momento riveste il ruolo di Temperanza. La aggiornò, lasciando che comprendesse quale potesse essere il peso di Hana nel suo futuro, visti i trascorsi. Sull'Era Glaciale aggiunse: Non sapevo di questi Pomi degli Dei, ma ci sono voci di un'azienda vinicola che produce un vino, il Sangue degli Dei, terribilmente esclusivo e pare in grado di allungare la vita, dicono. La Mansuetudine si sta occupando questo frangente, e potrebbe essere interessato a cercare correlazioni. L'ultima e più personale domanda invece trovò solo un sorriso gentile, ma nessuna risposta. Con la sua testa calda Yuri si era giocata alcune opzioni, purtroppo per lei.
  7. .
    Il Culto di Somujo

    Ambientazione della Setta di Somujo



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    Informazioni generali

    Non ci sono nozioni certe su come sia nata la setta dei Somujo e su come si sia sviluppata nel corso del tempo. Ci sono solo conoscenze di un tempo passato, risalente ancora al periodo pre-accademico, relative a un misterioso ninja pronto a tutto pur di piegare la Materia al proprio volere. Si suppone, - ma questo non è certo, - che la Setta sia giunta sul Continente da un posto pieno di ombre, così lontano dal mondo, che le comuni regole dell’etica e della morale non siano giunte sin lì. Un posto pieno di misteri, in cui sembra che un ninja affascinato dalle tecniche oscure abbia concluso un patto con una divinità capace di creare dei fori negli spazi interdimensionali per permettere ai propri adepti di spostarsi da un luogo a un altro in poco meno che un battito di ciglia e di potenziare i propri seguaci, rendendoli capaci di sferrare tecniche più potenti, di nascondersi tra le ombre e di trarre energia dal sangue e dalla carne umana.

    Forti di notte e deboli di giorno, potenti dopo aver assaporato la carne altrui, la setta di cannibali si è inizialmente sviluppata come un ristretto gruppo di ninja che abitavano più a Ovest del Paese dei Demoni, sotto le Montagne Scure ove sembra che la luce del sole non giunga. Nonostante agli inizi le loro abitudini cannibaliste fossero legato alla loro cultura e alle tradizioni dei loro clan, tramandate avanti da diversi anni, nel corso dell’ultimo periodo il Culto si è diffuso anche tra coloro che erano pronti a sacrificare tutto pur di ottenere il potere di Somujo. Il cannibalismo tipico dei membri è così diventato non una tradizione culturale tramandata da generazioni, ma solo un modo per ottenere il potere.

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    A differenza di altre sette culturali, in quella di Somujo viene applicato il concetto di esclusività e selettività: non tutti possono essere ammessi e, nella maggior parte dei casi, sono gli stessi adepti a cercare coloro che reputano meritevole di servire Somujo e che potrebbero piegarsi alla tentazione di ottenere il potere. Non accettano rifiuti e, qualora ne ricevessero, potrebbero usare metodi alquanto bruschi per convincere il Prescelto a entrare nella loro organizzazione. Un esempio di questo è il sacrifico della madre di Tasaki Moyo, mangiata viva in seguito al rifiuto del ninja di Oto a entrare nella loro setta.

    Per adempire agli ordini del Sommo Sacerdote, che reputano la persona vivente più vicina a Somujo, sono pronti a tutto, anche a venire mangiati dagli altri adepti.



    Luoghi

    Poche persone nella gerarchia dei Somujo sanno dove si trova il tempio principale a tale divinità, ma si suppone che sia nei pressi delle Montagne Oscure a Est del Paese dei Demoni, laddove nessuno osa mettere piede a parte pochi sacerdoti con le conoscenze necessarie per capire come muoversi tra i mostri che le montagne nascondono. Le leggende dicono che il principale Tempio di Somujo si trovi nel cuore della Montagna Oscura, nascosto da qualche parte tra gli Abissi, laddove non c’è il minimo sprazzo di luce e la ragione viene perduta già dopo pochi respiri.

    Esistono, tuttavia, dei templi minori più conosciuti, diffusi in altre parti del Continente e, sebbene la maggior parte degli stessi sia ancora ignota, ci sono dei templi conosciuti, come quello ad Ame, che attualmente risulta semi-abbandonato o, almeno, nessuno vi ha visto alcun anima viva da diversi anni.
    Nei Paesi ninja i templi di Somujo sono nascosti o mascherati in maniera tale da renderli simili a quelli di altri divinità. Talvolta gli edifici possono sembrare persino dei luoghi comuni, come bar, ristoranti, trattorie e così via.



    Scopo

    I membri di Somujo ambiscono all’Onore Massimo, visitare il Tempio principale di Somujo, nascosto tra le montagne all’Est del Paese dei Demoni. Per farlo, gli adepti di Somujo giurano di seguire tutti gli ordini della loro divinità, anche quelli più sanguinolenti e pazzi, fino ad annullare sé stessi pur di ottenere il massimo potere in questa vita o in quella successiva.

    Talvolta i loro obiettivi sono razionali e mirano a minare l’ordine politico del mondo; in altri casi i Somujo non fanno altro che seminare distruzione per il puro gusto di farlo. Alcune missioni li hanno visti cercare degli oggetti utili per condurre degli esperimenti sulle dimensioni. Si pensa, difatti, che il fine ultimo di Somujo sia quello di aprire dei portali tra le varie dimensioni, affinché il Mondo degli Umani venga unito alle dimensioni abitate da altre creature, alcune delle quali tanto antiche quanto lo è il mondo stesso. Pertanto, la maggior parte delle azioni della Setta sono finalizzate allo studio della multi-dimensionalità del Creato, con l’intenzione di unire Tutto in Uno e far sì che Uno divenga il Tutto.

    Per ottenere ciò che vogliono, i Somujo forzano il reclutamento solo di ninja che reputano estremamente forti e pronti a percorrere questa strada.


    Somujo



    Membri

    Quasi tutti i membri di Somujo mantengono un elevato livello di segretezza della loro identità, motivo per cui poco si sa di chi siano, ma alcune cose si conoscono sulle loro abilità. La storia ricorda, per esempio, di un ninja che seguiva non solo i comandi di Somujo, ma anche di un’altra divinità del sangue. Sembra, inoltre, che tra di loro ci siano anche dei fanciulli. Per il resto, si sa che la gerarchia della Setta è suddivisa in 3 livelli: il Sacerdote Supremo, dall’identità nascosta, di cui più in basso ci sono i membri con un livello di apprezzamento più elevato da parte di Somujo, per finire con i nuovi arrivati. Si suppone che scalare dal primo livello al secondo sia semplice, ma che sia estremamente difficile giungere all’ultimo livello partendo dal secondo.






    Le giocate di riferimento:


    La comparsa alla tomba di Asmodai
    Attacco a Oto
    Fulmine Nero
    Oto attacca Somujo


  8. .

    Pagliacci e Mascherati

    I: L'Addestramento di un vero Miranai



    Quella partenza mi aveva preso in contropiede.. non mi sarei mai aspettato che il Miranai, dopo aver deciso di perseguire il suo addestramento e non diventare mio sensei, si facesse vivo per portarmi con se in quel del Paese del The. Di primo acchito pensai che Kensei avesse avuto una qualche idea per il mio addestramento dopo quel giorno in amministrazione in cui mi ero in mezzo tra lui e la punizione per Youshi, giorno in cui decise che un po' della sua attenzione sarebbe andata anche verso di me per scoprire di cosa sarei effettivamente stato capace in futuro con la giusta guida. Un Miranai socievole quello scelto dal Mizukage.. Mi aveva chiesto.. o più che altro informato.. che non avrebbe voluto disturbi durante la traversata e decisi, anche per rispetto verso quella persona che ancora conoscevo poco, di fare come aveva chiesto e non recare disturbo ai suoi pensieri, qualunque essi fossero. Passai del tempo ad osservare i vari passeggeri della nave tra cui erano presenti molti altri Ninja, probabilmente anche loro dispiegati nel continente. Era curioso di come molti shinobi, non per forza Kiriani, si assomigliassero in modo molto marcato. Non fraintendete.. non tanto nell'aspetto fisico ma bensì nelle loro azioni ai rumori improvvisi, ai suoni forti e alle voci soffuse.. sempre sull'attenti, pronti a scattare in qualsiasi momento per contrastare un possibile pericolo. Questo mi fece molto pensare.. in quanto avevo incontrato una persona del tutto differente che aveva lasciato nella mia mente un ricordo completamente diverso da quello che mi stavano lasciando questi Ninja. Quella notte di inverno in cui io, mia madre e Kimiko fummo presi alla sprovvista dallo Shinobi che poi portò via la ragazzina era ancora ben incisa nella memoria e quell'uomo non sembrava essere per nulla attento a ciò che sarebbe potuto succedergli.. non si sentiva in pericolo, tanto da lasciare due persone in vita dopo quello che aveva fatto, per poi sparire nel nulla come era arrivato. Mi persi quindi nei miei ricordi e nei miei pensieri, scrivendo alcune considerazioni su di un diario che portavo con me, tutti quei dettagli mi avrebbero aiutato a ritrovarla?

    Arrivati sulla terra ferma di buona mattina partimmo subito per il luogo designato e di cui in realtà ancora non sapevo nulla. Non ne feci un problema però.. anche conoscendo poco il Minarai la mia fiducia verso di lui era talmente alta dopo ciò che avevamo passato ad Azumaido che non mi feci problemi a seguirlo senza fare ulteriori domande. In realtà però seguirlo non si rivelò poi così semplice.. la differenze tra i nostri passi si faceva sentire e, anche se non così pesante, rischiava di distanziarci di molto sulle lunghe distanze. Dovetti escogitare qualcosa per non rimanere indietro e mi basai, più che sulla sola prestanza fisica, sul potere a cui avevo accesso in quel momento e alla mia mente, acuta e strategica, per superare quella difficoltà. Mentre io e Shurado cercavamo di seguire il Miranai, veloce nei suoi movimenti, capii che il perderlo da davanti a me non sarebbe stato un problema fino a che Bianca, in alto nel cielo, avrebbe avuto la possibilità di tagliare parti di strada e di sentieri, muovendosi in linea retta sopra di noi e fornendo sempre la posizione del Miranai a me tramite i suoi sensi. in più il fatto di poter vedere dall'alto mi avrebbe permesso di capire possibili scorciatoie e sentieri secondari che, anche se mi avrebbero fatto sparire dalle spalle del Pupillo del Mizukage, me lo avrebbero fatto raggiungere minuti dopo, spuntando da qualche bosco o strada secondaria. Questo non vuol dire che quella traversata non fu stancante infatti, una volta arrivati, dovetti riprendere fiato per qualche minuto prima che il mio respiro si ristabilizzasse. [Note]

    Un cenno di assenso fu la mia risposta all'affermazione del Miranai quando fummo nelle vicinanze di Ame. Quindi è qui ad Ame che voleva portarmi? cos'à in mente per la mia formazione? i miei interrogativi comunque ebbero risposta di li a poco. Avrei scoperto i piani della persona davanti a me, e mi sembrarono.. senza scrupoli e senza cuore! Quando sentii come voleva farmi provare la vera paura, tanto da farmi impazzire, un buco allo stomaco mi diede delle sensazioni spiacevoli ma cercai di resistere fino a che l'adrenalina di quel momento mi avrebbe permesso di riprendermi del tutto. Estremo.. ma penso di capire il perchè di questa scelta. Provare quelle sensazioni mi darà la possibilità di rendermi conto di ciò che è davvero la Paura? Farò in modo di farmela amica allora. Ci sedemmo, attendendo l'arrivo di un traditore della Zanna.. ero abbastanza ignorante sull'argomento ma quello sarebbe stato il momento perfetto per sapere qualcosa di più sulla questione. Strano.. sei il primo Kiriano ad interessarsi alla mia storia. iniziai a battere le dita sul tavolo una dopo l'altra non che sia un segreto ma solitamente non è una cosa di cui parlo spesso.. ho bisogno di potere per ritrovare una persona e strapparla dalle grinfie di chiunque la abbia rapita. Sono passati più di dieci anni da quando è scomparsa ma dentro di me sento che lei è ancora viva e da qualche parte in questo mondo. Ho bisogno del potere per contrastare qualsiasi organizzazione, accademica o meno, abbia deciso di portarla via. Parlando di queste cose il mio visto si faceva sempre più serio e la rabbia, come un fuoco appena alimentato, cresceva sempre di più dentro il mio corpo, arrivando a causare addirittura la fuoriuscita di qualche goccia di chakra distruttivo dalle mie dita, che crearono delle piccole e poco visibili crepe sul tavolo davanti a noi. Per quanto riguarda Momin.. è riuscito a raggirarmi.. mi ha fatto credere che questo potere fosse un dono ma in realtà, dentro di me, inizio a capire che potrebbe averlo fatto per qualche altro motivo.. Quello che ha fatto utilizzando questo potere ad Azamaido, non solo nella nostra missione di qualche tempo fa ma anche molto prima, ad esempio al villaggio di Soketsu Sakura, è qualcosa di atroce e se davvero questo mio potere lo aiutasse in qualche modo a perseguire quei piani.. beh.. è da fermare in qualche modo. A quel punto incrociai le braccia. E tu Miranai? hai un nome? e come sei diventato il pupillo del Mizukage? in tanti provano a ricevere i suoi addestramenti ma quelli che effettivamente li hanno ricevuti si possono contare sulle dita delle due mani..

    Il nostro discorso in caso si fosse protratto di molto sarebbe stato interrotto dall'arrivo di un peculiare personalità che si scopri chiamarsi Waru, il pagliaccio. Questo tipo sembrava accompagnato o accompagnare un'altra figura.. una donna che attirò la mia attenzione per un particolare preciso: I suoi occhi avevano un colore simile al mio, colore stranamente inusuale. Conosci quella donna Miranai? e cos'è la Corte di Kusa? Avrei chiesto a bassa voce al Sempai.

    Chakra Rimante: 74 Bassi

  9. .

    Terrore delle Scimmie

    E la compagnia teatrale



    Avute le ultime informazioni sul nobile Masao, il suo entourage scomparso e la curiosa coincidenza dell'opera teatrale che sarebbe stata rappresentata proprio a Tsuya in quei giorni, non ci fu molto in più che Lashmi poté dire al Fiore Lupo ed al Sette di Picche, così i due membri dei Semi di Ame, salutata la seguace del Lord della Perdizione, si sarebbero coordinati fra loro per il piano da portare avanti una volta arrivati nella cittadina dove si trovavano i rifugiati di Kusa.

    Unendo le informazioni che le Picche diedero al Senju, con ciò che la Matrona scoprì dai clienti della Lacrima d'Argento, diverse furono le scoperte che i due poterono condividere.


    Kutochi Habuti:
    Figlio di un daimyo minore del Paese del Thé, aveva conosciuto Masao Wakabe due anni prima dell'invasione di Kusa (0039), durante una rappresentazione del famoso "I Suicidi d’amore a Sonezaki" avvenuta nel Paese del Thé e di cui la protagonista femminile era, in quel particolare caso, la concubina preferita del periodo del giovane Wakabe.
    Pare che dopo quel primo incontro, i due nobili abbiano legato, fino a diventare amici.
    Il giovane Habuti risultava a sua volta un appassionato di teatro Kabuki, tanto da aver finanziato e partecipato personalmente ad una compagnia del Paese del Thé.
    Non ci sono evidenti vizi nella sua storia, ma, assieme al teatro, risalta evidente l'interesse verso la scalata sociale, che lo ha portato ad affiancarsi a Masao Wakabe, dal giorno in cui si sono incontrati fino all'invasione di Kusa.
    Dai documenti delle Picche si è risaliti ad una sua foto del periodo in cui si conobbe con Masao. [Kutochi Habuti]

    Vika Tsuke:
    Non ci sono informazioni sulle origini di questa guardia del corpo: una delle ipotesi proposte dalle Picche è che quello non sia il suo vero nome.
    La prima volta che fu vista vicino a Masao Wakabe fu sei mesi prima dell'invasione Cremisi.
    Molti pensarono che fosse soltanto la nuova concubina del terzogenito del Daimyo, ma fra gli shinobi di Kusa sopravvissuti, quanto fra quelli Accademici che aiutarono durante l'assalto di Kumo, ci sono testimonianze che confermano il suo uso della stessa abilità in possesso del Settimo Kazekage.
    Da alcune descrizioni recuperati dalle Picche è stato possibile avere un vago ritratto della stessa. [Vika Tsuke]

    La Compagnia Teatrale:
    Della compagnia teatrale avrebbero ottenuto pochissime informazioni, era stata creata da poco meno di tre anni, per lo più erano attori ed attrici di basso livello, solo lo scrittore del libretto aveva una certa fama, ma non una fortunata nel mondo del teatro Kabuki.

    L'autore dello "Spettro della Pioggia", infatti, si chiamava Tawo Kamizuru del Paese della Terra. [Tawo Kamizaru]

    Faceva parte del medesimo clan dell'attuale Tsuchikage, ma non avevano nessun collegamento diretto, anzi, Tawo aveva, in giovanissima età, cercato di diventare un ninja, ma aveva fallito.
    Abbandonate le arti ninja, aveva iniziato a studiare l'arte teatrale ed a Città della Roccia, aveva saputo di un antico, e si diceva maledetto, libretto teatrale, il "Tiranno del Cielo". (Shichifuko avrebbe ricevuto un commento a riguardo dell'Asso di Picche, su come fosse stata una pessima idea cercarlo).

    Fallita la rappresentazione per un evento non meglio specificato, Tawo scomparve dal mondo del teatro per un paio di anni, per poi riprovare con qualcosa che chiamava "meta-teatro": cercò di rappresentare gli eventi che avevano portato al fallimento della rappresentazione del "Tiranno del Cielo", ma, citando sempre le informazioni ottenute dal Sette di Picche, "nessuno voleva vedere unicorni che fanno saltare in aria dei teatri, specie se c'è il rischio che capiti di nuovo".

    Dopo di ciò, l'autore si reinventò scrittore di opere comiche, fra cui una sul Terzo Kokage, l'Ottavo Mizukage, il suo successore e il Turbine Rosso, che viaggiavano su una donnola ubriaca parlando di politica.
    Un fallimento sotto ogni punto di vista.

    Negli ultimi 3 anni, finanziato da una fonte ignota, Tawo ha investigato sugli eventi di Tsuya che interessarono la distruzione del Gashadokuro ed i giorni di poco precedenti, tutto per rappresentare la storia di quella battaglia, o almeno parte della stessa.

    Dal libretto avrebbero scoperto che l'opera si divideva in 3 atti.
    Il primo atto narrava due storie parallele: da una parte un prete pazzo ed una coppia di giovani accademici, inviati dallo Spettro della Pioggia per aiutare il dottore della cittadina, Amano, nel curare la gente infettata da un qualche strano morbo.
    Dall'altra parte, altri tre giovani accademici scoprivano la presenza di scimmie travestite da uomini, il ché culminava in uno scontro, al fianco dello Spettro, contro due di quelle scimmie.

    Il secondo atto, invece, riguardava le investigazioni del Nono Mizukage e quattro shinobi di Kiri, che aiutati dal divino Sareshigami, l'albero Sacro di Tsuya, riuscirono a salvare la gente rapita dalle scimmie.

    L'ultimo atto, poi, era l'immane battaglia in cui lo spirito dell'Albero Sareshigami si rivelava, per donare delle armi a tre dei cinque accademici che, assieme al Prete Pazzo, avrebbero affrontato il gigantesco scheletro causa del morbo e le scimmie che lo avevano evocato.

    Al netto dei diversi commenti dell'Asso di Picche, che Shichifuko avrebbe ricevuto, sull'inesattezza della trama rispetto ai fatti, c'era anche il nome di molti degli attori ed attrici che recitavano le varie parti, ma non c'erano nomi famosi, il ché, per i piani dei due ninja sarebbe stato un vantaggio.
    Anche se, forse, l'assenza di nomi rilevanti, avrebbe potuto portare dei dubbi sulle finanze di chi stava aiutando Tawo Kamizuru nel portare avanti l'opera teatrale.


    Con queste informazioni, il duo, assieme a "Shifu", sarebbe partito per Tsuya.

    [Tsuya - 8 Febbraio 0044]

    La Locanda "Terrore delle Scimmie" era stata ricostruita due volte.
    La prima volta, quando due ninja accademici avevano affrontato in quel luogo due Kijin, sotto le mentite spoglie di abitanti del villaggio.
    La seconda volta, quando uno di quei due ninja era stato, alcuni anni dopo, rapito proprio in quella locanda da una squadra di Kurotenpi.
    L'attuale aspetto della locanda non era poi così diverso dai precedenti, se non fosse stato per una nuova area all'aperto, dove i clienti potevano sorseggiare le loro bevande all'Ombra di Sareshigami (il gigantesco albero nato dalla battaglia fra Pangu ed il Gashadokuro).

    Benvenuti al Terrore delle Scimmie, io sono Minami, piacere. Volete un tavolo per tre?, avrebbe esordito una giovane fanciulla, facendosi avanti per accogliere i tre nuovi arrivati.

    Shichifuko, o meglio Yato, avrebbe forse potuto riconoscerla: Minami Mifune, figlia del Sacerdote di Sareshigami e, un tempo, amante del defunto Dottor Amano, era un pò più grande d'età, ma indubbiamente la stessa ragazza che aveva accolto spaventata la squadra accademica al rapimento del giovane Tooru.
    E, a ben vedere, al bancone c'era proprio il ragazzino (ora più grande) che Fudoh aveva salvato, mentre il resto della squadra si occupava dei Kurotenpi. [Tooru]

    La locanda era relativamente piena: per lo più piccoli gruppi di tre o quattro persone, che occupavano un totale di cinque tavoli; non era chiaro chi fosse originario di Tsuya e chi fosse, invece, un profugo di Kusa, ma sembrava che la gente fosse ben amalgamata, almeno lì dentro.
    Un dettaglio avrebbe potuto interessare i due elementi di Ame, in mezzo alla massa di clienti: Tawo Kamizuru era seduto a sorseggiare un thè al gelsomino (come un olfatto abbastanza fine avrebbe potuto avvertire), mentre una giovane cameriera gli ronzava attorno, parlando e parlando.
    Una cameriera formosa e, forse, con un volto che il chunin di Konoha avrebbe riconosciuto? [Cameriera]

    Un buon udito avrebbe sentito il dialogo anche da un tavolo sufficientemente distante. [Abil]
    La prego, Kamizuru-sama, anche una parte piccola piccola! Posso... posso fare la madre di Minami-chan! Oboro-dono non è interessata alla rappresentazione, come il marito e la figlia, no? Quindi posso fare lei!
    Non le chiedo una delle parti principali, anche se sono sicurissima di poter fare bene l'eroina accademica, la... Mano Destra di Sareshigami!
    O anche l'alleata del Mizukage del secondo atto, che ne pensa? O la ragazza scimmia del primo atto? In fondo ci lavoro da due anni qui dentro!
    , stava chiedendo con insistenza la cameriera, finché non si avvicinò Minami.
    Esatto, Zami, lavori qui da due anni e se vuoi continuare a farlo, torna a servire ai tavoli!
    Prendi la comanda dei nostri nuovi onorevoli ospiti.
    , la sgridò Minami, per quanto a voce molto bassa, non rivolgendo nemmeno mezzo sguardo a Tawo Kamizuru.

    Ad un attento osservatore, come probabilmente eranotanto il Fiore Lupo, quanto Shichifuko, sarebbe stato facile notare come, sbuffando leggermente, "Zami" si sarebbe allontanata, passando davanti al bancone dove si trovava Tooru che, letteralmente, le lasciò gli occhi addosso.
    Allo stesso tempo, non sarebbe sfuggito, forse, che Minami avrebbe continuato a trattare con sufficienza l'autore dell'opera teatrale, allontanandosi senza rivolgergli niente più che un cenno di saluto.

    Intanto, la cameriera arrivò dai tre nuovi ospiti, guardando con curiosità il loro vestiario ricco e particolare: Piacere, sono Zami, la vostra cameriera di questo turno, cosa posso servirvi?, avrebbe esordito, maneggiando in modo goffo la penna ed il piccolo block notes, nell'attesa di ricevere dai tre qualche richiesta.

    Cosa avrebbero fatto, però, i due ninja in missione per Ame?
  10. .

    Adattarsi

    Diventare più forte



    Le due kunoichi si sarebbero allontanate assieme da Suna, mentre la "ronin" Yuki spiegava i fatti alla nostra Ryugi, che da ulteriori domande, ricevette alcune informazioni su cosa le aspettasse.
    Il divieto di non usare evocazioni non era un problema particolare: ai tempi di questa missione, la nostra giovane amica non aveva ancora stretto alcun legame con nessun tipo di creatura (quella, come sapete, è una diversa avventura).
    Nemmeno il divieto dei genjutsu la preoccupava, Ryugi non era mai stata un'esperta in tal senso, il ché, in fondo era il problema della nostra giovane amica: non essere esperta in niente, essenzialmente.
    Un discorso che ben conosciamo e che, da sempre, era parte delle incertezze della giovane Nekki, ma non era quello il momento di rifletterci, poiché Yuri le stava parlando di regole e scontri, che avrebbero rischiato di farla uccidere.
    Cacacacaca..., piccola pausa, Capito, Yuuuuuki-dono., confermò alle spiegazioni dell'altra.
    Sull'accenno a come Yuki avrebbe cercato di truccare le selezioni, Ryugi non disse niente: non aveva idea di cosa la ronin avrebbe potuto fare in tal senso, né, di suo, aveva esperienza in tale settore. [Nota x Cube]

    [...]

    Le due ragazze continuarono il loro viaggio, finché, arrivata la sera e dopo essersi rifocillate, la ronin condusse la nostra amica fino ad una zona più isolata, dove iniziò una breve spiegazione.
    Sì, vavavavavava, piccola pausa sulla domanda di Yuri, vampe, sì., confermò, alla donna con le abilità degli Iga.
    Donna che poi le sottolineò come fare affidamento su una sola abilità non l'avrebbe mai portata da nessuna parte: La capacità di adattarsi..., ripeté fra se Ryugi, ascoltando le parole dell'altra.
    Chchchchchchch..., cenni affermativi con il capo, prima di fermarsi un attimo, cacacacacacacaca, ulteriore pausa, un leggero sbuffo, Chiaro, Yuri-dono., sentenziò, riflettendo su quelle parole, come anche sulle successive.
    Ciò che ritengo più forte in assoluto?, si chiese Ryugi: poteva combinare le Vampe con il corpo a corpo, aveva iniziato a studiare quello stile di lotta proprio del suo clan, ma era il più forte in assoluto per lei? Oppure doveva fare affidamento su ciò che già aveva iniziato ad usare in precedenza?
    La giovane Nekki optò per questa seconda scelta, estraendo il ventaglio da battaglia. [Equip]

    Una vampa, però, sarebbe stato il primo assalto: una fiammata generata dalla bocca della nostra kunoichi che avrebbe eseguito un movimento parabolico verso la nuca di Yuki. [ST 1]
    La genin, però, non avrebbe tardato per caricare frontalmente con il ventaglio, nel tentativo di colpire alla coscia sinistra la sua "insegnante", un movimento circolare a spazzare poco sopra il ginocchio. [SA 1]
    Una seconda vampa sarebbe stata generata a breve distanza, subito dopo, per colpire con quanta più forza possibile lo sterno di Yuri. [SA 2]
    In seguito, la kunoichi di Suna avrebbe ridotto ancora di più la distanza, eseguendo un colpo ascendente verso la zona del torace con il ventaglio, sempre sul lato sinistra, subito seguita da un movimento discendente verso la rotula destra della ronin, spalancando l'arma nel farlo. [ST 2 & SA 3]

    Finita quella combinazione di attacchi, Ryugi avrebbe fatto un paio di passi indietro, richiudendo il ventaglio e ponendolo a difesa del tronco.

    Ryugi Nekki

    Statistiche Primarie
    • Forza: 500
    • Velocità: 500
    • Resistenza: 500
    • Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 500
    • Concentrazione: 575
    • Intuito: 500
    • Precisione: 500
    Chakra
    52/60
    Vitalità
    16/16
    Slot Azione

    1. Attacco gamba sx

    2. Vampa frontale

    3. Attacco rotula dx

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Vampa alla nuca

    2. Maestria Tropicale

    Note

  11. .

    Gli Abiti della Nebbia

    VII: E' il momento di cambiare?



    Il discorso tra me, il primario Fudoh e il Kage iniziava a diventare sempre più serio visti gli argomenti che stavamo andando a toccare in quella conversazione che ormai era diventata la cosa che più agoniavo, il momento nel quale dovevano venire a galla le molte cose che mi mancava sapere sulla figura del ragazzo dai capelli dorati che avevo conosciuto ad Azumaido e da cui avevo ricevuto quel primo ricevitore, ormai completamente fuso con il mio corpo, donandomi un potere che mai avrei potuto avere in caso non avessi accettato. Senza di esso sarei stato debole, non sarei arrivato dove mi trovavo ora, guardiano di Kiri e membro della mano grigia, una delle cariche che mi avrebbero permesso di proteggere il villaggio proprio come volevo, avrei perso tutto questo senza quel potere che Momin aveva deciso, per qualche oscura ragione, di passare a me. Le informazioni che il Mizukage ci stava dando erano in realtà poco o niente, informazioni di circostanza che davano l'idea che anche lui, l'uomo più importante della Nebbia, non ne sapesse chissà quanto più di noi.eravamo tutti consci, visto ciò che era successo ad azumaido, che L'influenza di Momin in quel luogo era sicuramente estremamente forte ma con un potere come il suo si poteva avvicinare ad essere veramente onnipresente, chissà quanti Mondi poteva controllare, quante creature spaventose come quelleche avevamo trovato ad Azumaido avremmo dovuto combattere per liberarci una volta del tutto di quel problema? Il Kege aveva ragione, i nostri poteri per quanto simili si distinguevano in molte sfaccettature diverse che però, molto probabilmente, potevano semplicemente essere delle evoluzioni della stessa Kinjutsu che ormai avevo iniziato ad imparare a conoscere. Fu a quel punto che riuscii a scorgere, nei miei pensieri più profondi, l'apice di quello che sarei potuto diventare: La forza per schiacciare qualsiasi ostacolo e il numero per soverchiare le difficoltà erano li, a portata di mano dal giovane ninja della nebbia, Ripudiato da una famiglia ripudiata a sua volta dal proprio clan, per la scelta di utilizzare il corpo dei morti come veicolo del proprio potere. Ne sono certo! è questo il potere che mi porterà a ritrovarti Kimiko. Con questo potere nessuno ti potrà mai più portare via contro la tua volontà, nessuno potrà più farti del male. Sarà io.. li controllerò tutti proprio come fa lui e con quell'esercito verrò a cercarti. Aspettami.. Aspetta il tuo...

    Monarca della Morte



    E' davvero quello che vuoi? Giovane Nishimura?



    Una voce rimbombò nella mia testa, la avevo già sentita ma non riuscii a riconoscerla anche se mi sembrava molto familiare. E' un cammino molto chiaro, limpido e lineare, vedi il potere aprirsi davanti a te, un potere donato, un potere non tuo ma che sembra sposarsi sempre di più con quello che sei e che stai diventando. Eppure c'è qualcosa che ti ferma.. Di cosa stava parlano quella voce? ero convinto ormai, sapevo che strada avrei dovuto prendere, la strada per il potere, la strada per finalmente aprire le porte che davano su...



    Cos'è questo?! Basta, esci dalla mia testa! La visione di quell'Incubo ricorrente, di quell'abisso che mangiava indiscriminatamente tutto ciò che mi era intorno, tutto quanto, comprese le cose che più amavo. Questo è il potere che hai scelto! Sai cos'è la MORTE Hideo? Sai cosa si prova a portare con se quel peso, quella consapevolezza, quel demonio che non fa altro che pensare a mangiarti pezzo dopo pezzo, fino a non far rimanere nulla di ciò che prima eri?! La voce si era fatta estremamente più forte, era un urlo che rimbombava in tutto l'universo conosciuto. Se questa e la tua sceltagiovane incoscente, lascia che ti mostri cos'è davvero la MORTE!

    Fu a quel punto che l'incubo sparì per lasciare il posto a qualcosa di ancora peggiore. Un vecchio in lacrime, all'interno di un cimitero di corpi dilaniati da ferite di spada su tutto il corpo, una distesa che sembrava non finire mai e, ognuno di quei cadaveri, cercava di raggiungerlo, quel debole vecchio infranto. Sentivo in quei cadavere una miriade di sentimenti. Dolore, vendetta, e odio si mescolavano assieme alla tristezza e alla solitudine per essersene andati così presto sotto gli incessanti colpa di spada di quello spadaccino, ormai inutile, solo, triste e disperato riverso sulla tomba di quella che un tempo era sua moglie. Si trattava della storia di qualcuno, una leggenda che veniva tramandata da anni immemori. Quell'uomo aveva imbrigliato un potere talmente spaventoso che era diventato cieco, arrivando a terminare la vita di milioni di persone.. tra cui anche il proprio amore, la propria moglie. La MORTE non è sempre una faccia amica, caro Hideo.. Se è questo che vuoi sei libero di riceverlo, di fare la tua scelta e di diventare un Monarca. Ma pensaci bene. perchè una volta che sceglierai quella strada una parte di te sarà persa per sempre e non potra mai più tornare indietro.

    Tutto tornò alla normalità proprio nel mentre che il Kage si accingeva a finire il suo discorso verso di me, alzandomi e ponendomi la fatidica domanda.

    Hai pensato a come non essere un ninja patetico e inutile?



    Quella domanda fu un colpo al cuore. Il mio stomaco si iniziò a contorcere e ogni muscolo del mio corpo si contrasse. Il mio viso divenne serio nel mentre che una mano grigia e in dissolvenza mi toccò la spalla. Un Ombra? un Sogno? Cosa poteva essere? stava di fatto che nessuno oltre Hideo poteva vederla in quel momento.



    Devi fare la tua scelta Hideo, il momento è arrivato.



    Il mio sguardo rimase fisso verso l'elmo dell'inquisitore, quasi in segno di sfida, come per combattere quella paura che cercava di attanagliarmi il cuore. Sfrutterò questo potere fino all'ultima goccia per trovare Momin. dovrà pagare per quello che ha fatto a Kotetsu Sakura ad a Azumaido. Ma non prenderò la strada più semplice, questo dono è macchiato dal sangue di troppe persone e non avrei mai dovuto accettarlo ma ciò non vuol dire che io sia debole. Me ne libererò e dimostrerò con le mie azioni quanto un ninja di Kiri può valere. E' arrivato il momento di fare qualcosa di che già ad Azumaido avevo ipotizzato potesse funzionare. Avrei quindi estratto la siringa trovata ad azumaido dai miei indumenti. Se questo è ciò che permette a Momin di controllare i suoi Mondi è arrivato il momento di utilizzarlo. Con il suo permesso Mizukage, utilizzerò la siringa su di me in modo da provare a connettermi con il flusso di chakra di Momin e discernerne una possibile posizione. Il primo passo di un viaggio che son sicuro mi porterà sulla giusta strada. Il vecchio avrebbe sorriso, sparendo nel nulla..di chi si trattava? chi poteva mai essere e perchè solo Hideo poteva vederlo in quel momento? una cosa sola era sicura, i loro due cuori.. battevano all'unisono.




  12. .

    Ululato nella Notte

    -1-

    Sul Mare
    La luna piena splendeva, pallida e troneggiante sulla testa dei naviganti, cullati dalle lunghe onde di un mare placido che prometteva solo una pigra e tranquilla traversata dell'oceano che dal Paese del The portava fino al Paese della Luna, o nello specifico, all'isola a settentrione dello stesso, sede della città portuale di Tsukiyama, nome preso dalla montagna che si ergeva sull'isola stessa. Diversi erano i motivi che potevano portare qualcuno a Tsukiyama: qualcuno tornava dalla famiglia dopo aver lavorato nel continente, altri rientravano da una missione e dovevano far tappa là, altri ancora erano solo di passaggio e dovevano cambiare nave. Altri invece avevano affari da sbrigare proprio sulla montagna che dava il nome alla città.

    Nella calma notturna la brezza era piacevole, e diverse persone si erano concesse qualche minuto per riposare al chiaro di luna dopo la cena frugale offerta a bordo...non erano nemmeno le nove di sera, dopotutto. Tra queste persone un gruppo di tre shinobi del Villaggio della Luna stavano in un angolo, con ampie maschere a coprire il volto e armature che non sarebbero sfigurate nelle gelide lande dei samurai, capaci di coprire i corpi massicci dei tre senza che nemmeno un brandello di pelle fosse visibile...le loro armi più in mostra erano una lancia, una grossa mazza e uno shuriken di dimensioni ragguardevoli, ma non erano là per fare del male a qualcuno quanto piuttosto per tornare a casa, facendo una piccola tappa a Tsukiyama. Non distante, più tranquillo per la presenza dei ninja, un mercante dal grosso naso e la sua guardia del corpo parlavano sottovoce mentre osservavano una luce in lontananza: la città dove avrebbero dovuto acquistare un pezzo raro per la collezione del ricco commerciante. A poppa una famiglia con due bambini, uno dei quali in un passeggino, riposava dopo la cena lasciando scorrazzare il maggiore, eccitato per la traversata. Una donna di bell'aspetto si accompagnava al fidanzato dai biondi capelli vicino alla prua, discorrendo a bassa voce dei loro piani per il giorno seguente, anche se lui ogni tanto gettava occhiate lontano dalle procaci forme di lei

    E poi c'erano tre ninja accademici. Qualche sguardo storto dai Ninja della Luna arrivava, ma non c'erano ostilità tra i due territori e i tre shinobi erano là per una missione ufficiale: il caposquadra aveva anche mostrato i documenti ai ninja locali e al capitano della nave quindi nulla era fuori posto. Salvo l'atteggiamento dei tre. Hangetsu Uchiha [Immagine] aveva dei capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e stava appoggiato al parapetto con la schiena, mentre il suo cane Ludo sonnecchiava a terra, in realtà attento a odori o rumori fuori posto. Era un Jonin di grande esperienza e aveva scelto personalmente i suoi sottoposti: Haru, dotato di una chioma altrettanto bionda [Immagine], era stato in squadra con lui in diverse occasioni e si era sempre dimostrato un elemento eccellente, con una promozione al grado Jonin pochi mesi prima, dopo una complessa missione di assassinio cui aveva partecipato col fratello...la sua espressione gentile tuttavia appariva quasi vuota, come una maschera che nascondeva continuamente qualcosa. L'altro membro della squadra era una Kunoichi, ella stessa del clan Uchiha come Hangetsu (anche se lui era un pò una pecora nera) e già ingaggiata da lui ai tempi di Città della Roccia. La missione è semplice. Stava spiegando il caposquadra. Una volta a Tsukiyama dobbiamo raccogliere informazioni su un ladro di opere d'arte e preziosi che pare si nasconda sulla montagna. Predilige quadri e vasi pregiati, ma forse anche armi. Hanno ingaggiato noi accademici invece che i ninja della Luna perché sospettano potrebbe essere un Accademico traditore, e ci lasciano la cortesia di lavarci i panni sporchi in casa...naturalmente a un prezzo stracciato. L'economia, si sa, era tutto. Approderemo domattina alle otto, ma credo potremo goderci ancora un pò la serata. Haru annuì. Naturalmente, Hangetsu-san. Era gentile nei modi e tradiva un'eleganza innata, anche se un pò distante. Kairi-san, ho sentito che non sei tornata da molto a Konoha. E' la tua prima missione dopo un lungo periodo? Se non altro era affabile.

    Quello che Haru e Hangetsu forse non sapevano era che prima di partire, dopo aver ricevuto il briefing iniziale, Kairi era stata contattata dalle sue evocazioni: Tsukiyama (il monte) era uno dei luoghi da cui si poteva accedere al loro mondo, le Foreste del Branco. E questo significava anche che conoscevano la montagna come le loro tasche...e che lei avrebbe potuto incontrare altri membri del branco. Avrebbe tenuto per sé quelle informazioni?

    Nessuno di loro sapeva che la coppia di fidanzati sulla prua, a forse quindici metri, non era affatto una coppia di fidanzati. L'uomo era uno dei membri di Hayate più fedeli al leader, pur senza avere il ruolo di Virtù, e rispondeva al nome di Jins Kaguya, traditore di Kiri [Immagine]. I suoi connotati erano cambiati parecchio e solo chi era stato all'Abete durante gli eventi turbolenti di qualche anno addietro poteva riconoscerlo, mentre la donna altri non era che Yuri Zahard, il Fiore Lupo che si giostrava all'insaputa di quasi tutti tra Ame e Hayate, usando le armi della seduzione che aveva conquistato al prezzo di un terribile intervento chirurgico per cancellare la sua vecchia identità....identità che non avrebbe certo faticato a riconoscere Kairi e Hangetsu. Si era incontrata al porto con Jins dopo aver ricevuto un messaggio tramite le vie segrete di Hayate, e dopo un breve incontro erano saliti sulla nave che sarebbe salpata da là a poco. Jins parlava sottovoce, difficile da sentire a differenza di Hangetsu che teneva un tono di voce normale (ma con la distanza e il rumore dei motori della nave sarebbe servita abilità per sentirlo). La montagna è il modo migliore per raggiungere le Foreste del Branco. Ciò che cerchi è là. Ma dimmi...cosa hai pensato di fare coi Corvi? E con quel tuo...si chiama Maestro, giusto? [Nota] Jins sapeva molto e fino a quel momento si era reso disponibile alla sceneggiata della coppietta, ma non si era mai realmente lasciato andare.

    L'intera notte era davanti a loro, fino a quando non fossero voluti andare in cabina. Avrebbero parlato tra loro o ci sarebbero state discussioni o chiacchiere con gli altri che ululavano alla luna piena su quel ponte, in mezzo al mare?

    Dove avrebbe portato quella Luna?
  13. .
    Regole del Kappa

    Il Kappa è un'Arma di Iwa, le sue azioni sono sempre soggette alla presenza di un QM e qualora venisse mosso contro qualcuno o qualcosa all’interazione con altri player perché l’azione sia validata e validabile. Il Kappa fa parte di un ambientazione creata da Febh ed in quanto punto focale della stessa non può essere manovrato da terzi, niente ON e OFF game può cambiare questo. Ha una mente capace di pensiero tattico e a breve termine durante la battaglia, quindi non risponde a ordini diretti ma solo a una direttiva generica, per cui agisce poi in autonomia per raggiungere quell'obbiettivo. E' possibile catalogare il Kappa secondo 4 competenze, cui il personaggio ha accesso senza necessità di stemmi o di inserirle in scheda.

    Corpo del Kappa
    Slot 1: Il Kappa è grande 60 Unità, ha l'aspetto di un bipede con numerosi tentacoli, con un torso vagamente umanoide ricco di bocche dentate e una testa priva di occhi o bocca. Percorre 30 metri con uno slot azione, non può mai essere furtivo. Ha 3 Slot azione e 2 Slot Tecnica, più due slot azione per ogni avversario che sta affrontando, ma non può eseguire più di 3 attacchi contro un singolo bersaglio se in condizioni di inferiorità numerica. E' Energia Nera con tutte le statistiche aumentate di 6 tacche, non può impastare nelle sue azioni.
    Slot 2: Il Kappa non può essere distrutto secondo metodi tradizionali. Se subisce 100 Leggere viene disattivato per 1 mese, poi riprende forza. Mentre è disattivato, non è possibile sigillarlo o danneggiarlo ulteriormente in alcun modo.
    Slot 3: Il Kappa ha un sistema circolatorio di chakra artificiale. Ha 300 Bassi. Non è possibile assorbire o sfruttare questo chakra da parte di terzi, anzi se assorbito o sfruttato risulta tossico, causando un danno pari a 1/2 Leggera per ogni Basso con cui si interagisce. Il Kappa rigenera 50 Bassi ogni 24 ore
    Slot 4: Il Kappa ha una difesa naturale pari a 30. Un suo attacco ha potenza 60 e ignora metà delle Protezioni. I tentacoli possono estendersi fino a 45 metri di distanza
    Slot 5: Il Kappa può muoversi liberamente in acqua o sul fondo del mare, è impervio ai danni ambientali quali lava, incendi o similari, ma non se questi sono veicolati dal chakra.

    Mente del Kappa
    Slot 1: Il Kappa ha una mente autonoma e può comunicare telepaticamente con gli altri Dei Guerrieri entro 10 Km. Non comunica mai direttamente con gli umani, nemmeno con il Pilota
    Slot 2: Il Kappa ha un Intermediario, entità mostruosa Energia Nera grande 6 Unità, dotato di tentacoli con Potenza 40 e Difesa Naturale 20. L'Intermediario comunica con il Pilota o altri esseri umani, riportando le volontà del Kappa. L'Intermediario non combatte mai, a meno di dover difendere un punto debole del Kappa o dover Scomunicare un Pilota che si riveli essere un traditore. Se distrutto, l'Intermediario impiega 1 mese a riformarsi, a meno di trasformare il cadavere di un PG o PNG energia Nera con un consumo di 20 bassi.
    Slot 3: Il Kappa non può essere bersaglio di Genjutsu, eccetto quelli che creano false immagini visibili a chiunque (vedi Percezione Falsata). Jutsu che cerchino di alterare pensieri o memorie del Kappa falliscono, a meno di rituali che coinvolgano almeno 10 persone, ma la durata dell'effetto è al massimo di 1 ora.
    Slot 4: Il Kappa è strenuamente fedele all'antica Iwa e agli ideali della stessa (Sconfiggere chi si oppone, conquistare chi viene battuto, sottomettere chi si arrende, guidare e proteggere il popolo annesso a Iwa). Cercherà di punire attivamente chiunque li derida o si opponga a essi. Azioni contro tali ideali o tentativi di sfruttarlo
    Slot 5: Il Kappa opera un effetto di plagio nei confronti dei suoi Piloti e Alleati, influenzando la loro mente per aderire agli ideali dell'Antica Iwa. Ogni giocata in cui viene utilizzato, la vittima subisce inconsciamente un effetto analogo a un Simbolo di Pensiero (senza reale fuuinjutsu), che aggiunge una parola della frase "Agisco solo per Iwa". Quando completa, questo effetto diventa permanente (questo effetto è comune a tutte le Armi di Iwa).

    Potere del Kappa
    Slot 1: Tecnica, il Kappa può curare chi viene toccato dai suoi tentacoli, rigenerando istantaneamente fino a 8 Ferite Leggere e ripristinando 1 Leggera di Vitalità. Caricamento (1) - Consumo: 5 Bassi
    Slot 2: Tecnica, il Kappa può potenziare chi viene toccato dai suoi tentacoli, causando una grottesca mutazione fisica che tuttavia aumenta di 2 tacche due statistiche primarie per il resto della scena. La mutazione non può essere furtiva. Rimuovere la mutazione richiede Conoscenze Mediche Intermedie e un'ora di chirurgia, ma rimuove anche il bonus. - Caricamento (1) - Consumo: 5 Bassi
    Slot 3: Tecnica, il Kappa può rianimare un cadavere, a patto che sia morto da meno di 3 round, toccandolo con un suo tentacolo e tramutandolo in una creatura mostruosa e deforme grande 6 Unità. La creatura ha la stessa energia del cadavere, con tutte le statistiche aumentate di 1 tacca. Ha la metà della riserva massima di chakra e vitalità della creatura originale e ottiene 2 AdR con potenzialità da Chunin. Alla creazione può fondere tra loro più cadaveri rianimati tramite slot tecnica, aumentano solo le dimensioni della creatura risultante, ogni cadavere oltre al primo consuma 3 Bassi. Mantiene le conoscenze che possedeva, ma non ha una mente e risponde solo agli ordini del Kappa. Caricamento (1) - Consumo: 10 Bassi
    Slot 4: Tecnica, il Kappa può rianimare un cadavere, a patto che sia morto da meno di 3 round, toccandolo con un suo tentacolo e tramutandolo in una creatura mostruosa e gonfia di chakra grande 6 Unità. La creatura ha la stessa energia del cadavere, con velocità aumentata di 3 tacche, e viene distrutta da qualunque danno ma alla morte esplode con Potenza 100 in una sfera di 9 metri di raggio. Caricamento (1) - Consumo: 8 Bassi
    Slot 5: Tecnica, il Kappa può rianimare un cadavere, morto in qualunque momento, toccandolo con un suo tentacolo e tramutandolo in una creatura mostruosa di dimensioni a sua scelta tra 3 e 10 Unità. La creatura è Energia Nera, con tutte le statistiche aumentate di 2 tacche. Ha metà della riserva di chakra di un'energia Nera e 15 Leggere di Vitalità. Ottiene 2 Adr con potenzialità da Chunin e 1 con potenzialità da Jonin. mantiene le conoscenze che possedeva e ha una mente rudimentale asservita a quella del Chakra o del suo Pilota. In caso di più Piloti è il Kappa a decidere chi ha il controllo della creatura. E' possibile creare un massimo di 5 creature di questo tipo. Caricamento (1) - Consumo: 20 Bassi

    Facoltà del Pilota
    Slot 1: Il Pilota può dare ordini all'Intermediario, che li riferirà al Kappa. Il Pilota è considerato un alleato del Kappa, che cercherà di difenderlo dove possibile. Il Kappa tuttavia esegue gli ordini secondo la propria indole e strategia. Può avere con sé una emanazione dell'Intermediario grande 1 Unità, identica nell'aspetto, dotata di Difesa Naturale 20 e 5 Leggere di vitalità per comunicare con il Kappa entro 10Km. L'emanazione non può combattere o collaborare se non per le comunicazioni, fluttuerà entro 3 metri dall'utilizzatore. Il Kappa può avere fino a 4 Piloti principali.
    Slot 2: Il Pilota può porre un Veto a un'azione del Kappa fino a due volte al giorno. Se il Pilota vieta una specifica azione, il Kappa rielaborerà la sua strategia per assecondare il Veto. Il pilota può porre un Veto anche per bloccare l'ordine di un altro Pilota, ma in caso di veti ripetuti o ingiustificati o non allineati agli ideali di Iwa, il Kappa potrebbe rivalutare la posizione dei Piloti, interrogandoli tramite l'Intermediario.
    Slot 3: Il Pilota può prendere alloggio all'interno della testa del Kappa, su uno dei 4 troni ivi presenti (uno per ogni Clan di Iwa Antica), teletrasportandosi all'interno semplicemente toccando il Kappa. Allo stesso modo dalla sala può teletrasportarsi in un qualunque punto della superficie del Kappa. Il Teletrasporto fa terminare il round, non è possibile compiere altre azioni. La sala è rivestita esternamente dalla protezione naturale del Kappa, inoltre è una stanza circolare con raggio 9 metri, le cui pareti hanno Potenza 40 e durezza 5.
    Slot 4: Il Pilota può richiedere un salvataggio di emergenza da parte del Kappa, tramite l'emanazione dell'Intermediario, venendo teletrasportato nella testa del Kappa entro 10 Km. L'azione consuma uno dei Veti della giornata e rende Affaticato l'utilizzatore per 24 ore.
    Slot 5: Il Pilota può utilizzare lo slot 3 e 4 della competenza Potere del Kappa, in presenza dell'emanazione dell'intermediario, come se fosse un tentacolo del kappa, tuttavia consumerà il chakra del Pilota. Ciascuno slot è utilizzabile una volta per scena, a patto che il Kappa sia entro 10 Km.

    Esistono tre metodi per distruggere il Kappa. Solo uno di essi è noto all'Arma stessa (e dunque al Pilota), ed è danneggiare contemporaneamente gli 8 Punti Deboli della struttura del Kappa (di cui conosce la posizione), causando a ciascuno di essi un danno di almeno 15 leggere. Il danno deve essere diretto e mirato precisamente a quelle zone, attacchi ad area anche di potenza immensa che coinvolgano il kappa in toto non danneggiano i punti deboli, che non hanno segni di riconoscimento evidenti.
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    In missione per un'amica

    Il Ritorno di Yuki la Ronin



    Yuki?
    Era passato oltre un anno dal viaggio nel Deserto assieme alla ronin e guida fino alla città di Karai, ma la nostra giovane Nekki non aveva dimenticato la ragazza che le aveva mostrato le basi del chakra distruttivo, oltre ad essersi rivelata un'abilissima kunoichi del clan Iga.
    Non aveva provato a cercare informazioni su di lei, né tramite le Squadre Speciali, né in altri modi, per rispetto delle richieste della donna.
    Forse proprio per quel motivo, ricevere una lettera, che la avvisava della presenza della Guida alle Mura, sorprese Ryugi: incuriosita ed un pò preoccupata per la donna verso cui, erroneamente, si sentiva in debito, la genin di Suna si mosse spedita per andarle incontro al di fuori delle Mura del villaggio.

    [...]

    Ryugi sorrise nel salutare la "ronin": Tttttu tutututut tuttttto bbb bene, Yuuuuuki-dodododo, piccola pausa, Yuki-dono., poi, dopo un leggero respiro aggiunse, Pppp piacere di rrrr rivederrrrrti.

    I convenevoli, però, durarono poco: Yuki disse di avere bisogno dell'aiuto di Ryugi, accennando a qualcosa che le avrebbe permesso di "dipanare parte della sua situazione".
    La giovane Nekki guardò con curioso interesse l'altra: sapeva che l'altra si trovava sotto henge, anche in quel momento; ricordava di averne visto il vero volto alla fine della missione verso Karai, e la guida le aveva spiegato come quella trasformazione fosse necessaria per il bene della famiglia della ronin.
    Non conosceva tutti i dettagli, ma la giovane Nekki aveva deciso di fidarsi di "Yuri" e, soprattutto, si riteneva in debito, come già accennato, dalla precedente missione.
    Per tutti questi motivi, era pronta fin da subito ad accettare la richiesta, ma le successive parole della guida la trattennero: il rischio di uno scontro ben più difficile di quello con il predone utilizzatore di hebiton non era cosa da poco, ma un pensiero surclassò quella preoccupazione.

    Ha bisogno del mio aiuto.

    La necessità che sentiva nella voce dell'altra, il ricordo di ciò che la guida le aveva raccontato sulla famiglia che non poteva rivedere, furono tutti fattori che la portarono all'unica risposta possibile.

    Cecececececececece, piccola pausa, Sì.

    Vista l'urgenza nelle parole di Yuri, Ryugi fece un cenno affermativo prima di riprendere la parola: Va bbbb bene, dadadada..., piccola pausa, tototototo, un leggero sbuffo, Aspppettami qui. e con quella faticosa richiesta, la giovane sunese rientrò al villaggio per preparare le proprie cose, così da partire, entro poco meno di un paio d'ore, assieme alla guida del Deserto.

    [...]

    Durante il viaggio verso la loro meta, che Ryugi scoprì essere la cittadina di Zutei, Yuki spiegò i fatti (o almeno la parte che riteneva utile) alla nostra amica Nekki.
    La genin non sapeva chi fosse tale "Buta Shinkiro", ma riconobbe il cognome del clan: anche una sua zia era sposata con un membro di quella stessa famiglia, inoltre era improbabile che non si conoscesse il nome di una delle più grandi famiglie matriarcali di Suna, paragonabile a Kurogane, Iga, Chikuma e Nekki stessi fra le più antiche casate della Sabbia.
    Questo Buta, però, era un nukenin, dei peggiori a ciò che la ronin gli stava spiegando: aveva ucciso dei suoi famigliari, vendeva organi ed esseri umani, in più organizzava depravati scontri fra donne.
    Il volto della giovane Nekki di certo mostrò il disgusto e l'orrore per le informazioni che l'altra le stava fornendo.
    Orrore che si confuse con la sorpresa, quando Yuki le disse che doveva interrogarlo ed ucciderlo, ma che la kunoichi di Suna doveva prendere i meriti per la cattura di quel particolare criminale.
    Anzi, per l'eliminazione, perché poco dopo la guida sottolineò che si trattava di uccidere, ma anche che non avrebbe chiesto a Ryugi di farlo, se ne sarebbe occupata lei.
    La giovane Nekki ascoltò in silenzio il piano dell'altra: loro due avrebbero dovuto partecipare al torneo ed arrivare fino alla finale dello stesso, Ryugi avrebbe dovuto vincere e poi, con un pretesto, supportare Yuki nel finire, durante la notte successiva, quel Buta.
    Una situazione disgustosa..., pensò fra se la kunoichi che, per quanto non conoscesse l'orrido aspetto di quello Shinkiro, non ebbe difficoltà ad immaginarlo come orrendo nell'aspetto, come le parole dell'altra lo descrivevano nello spirito e nelle azioni.
    La nota sul denaro speso fu la meno assurda, che non produsse particolare sorpresa in Ryugi, poi l'accenno alle domande, la giovane Nekki ci pensò un pò su, mentre l'altra sottolineava come solo così avrebbero vendicato molte donne perse nel deserto di Suna per i vizi di quel mostro orrendo.
    Nnnnnn nenenenenen, piccola pausa, Nessun duuuubbbbbio, Yuki-dono, aaaa acc...., ulteriore pausa, ho accc... ho detto sì, ti aiuteeeerò., e cercò di trasmettere con lo sguardo quello che, forse, le parole non riuscivano a comunicare.
    Pppp ... dododododo domande uuuna: popopopopo posso uuuusare le v le v lev lev... si fermò ed espirò, manifestando una piccola vampa, quelle che già l'altra le aveva visto usare in passato.
    In fondo, Yuki gli aveva dato diversi dettagli per sottolineare l'orrore che erano i vizi di Buta, ma non aveva spiegato il poco che sapeva lei sulle regole di quel perverso torneo.
    Quaquaqua... quanti scoooontri?, chiese ancora, stavolta, forse, manifestando dubbi sulle proprie capacità di vincere diverse battaglie di seguito.

    C'erano, indubbiamente, molteplici altri dubbi nella mente della nostra giovane Nekki: Se perdo il mio scontro? Yuki-dono saprà portare avanti il suo piano, ma cosa farò io?, una domanda che, forse, lo sguardo poteva tradire, ma che non disse a parole.
    Sull'accenno all'impossibilità di usare l'henge, a ben rifletterci, la cosa non la sorprese più di tanto: in effetti la tecnica della trasformazione si sfaldava dopo un certo numero di ferite, quindi era da scartare, perciò, su quel tema non fece niente di più che dare un cenno affermativo.
    Così come diede conferma che aveva capito sul rispetto dell'identità dell'altra.

    L'ultima osservazione della guida, poi, sul "conoscersi" combattendo e sul prepararsi per la missione, oltre alla possibilità che Ryugi ne apprendesse di certo qualcosa, portò la nostra giovane Nekki a rispondere con un sorriso alle parole dell'altra: Gggg grazie, Yuki-dono, nnnnn noooooo non ti ddddd dedededede deluderò., promise con un inchino.

    E nel frattempo, le due, così come altre due donne, da parti diverse del mondo ninja, si dirigevano verso la cittadina di Zutei. [Nota per Cube]
  15. .

    2

    Shichifuko

    Le domande di Yuri erano precise, pratiche e puntuali, quelle di una kunoichi di esperienza che sapeva come usare il suo corpo per suo tornaconto, e che cercava negli altri quelle debolezze che esulavano dal mero combattimento fisico e puntavano invece a una totale conquista su più livelli. Quanto a manipolazione altrui e menzogna doveva essermi quantomeno pari, se non superiore...motivo di più per non abbassare mai la guardia. Sarebbe utile avere informazioni accurate su uno degli attori scomparsi cui era legato. In caso di emergenza potremmo interpretarlo, ma il rischio di tradirsi potrebbe essere alto. A meno di avere l'aspetto del suo amico, ma fingere una perdita di memoria con una ferita ad hoc al capo...ci sarebbe stato tempo per vagliare quell'ipotesi. La presenza di una compagnia di teatro Kabuki ovviamente creava un'opportunità che sarebbe stato un peccato non cogliere, e non commentai riguardo la presenza di donne formose come punto debole: Yuri avrebbe coperto quell'aspetto.

    E' molto difficile riscontrare cambiamenti nei lineamenti, anche un medico esperto deve analizzare la persona da vicino, e in casi estremi potrebbe fallire comunque. Spiegai, essendo esperto dell'argomento, senza contare Yuri che ne era la prova vivente. Ma è più difficile far sparire tracce come vecchie ferite o cicatrici chirurgiche in altre parti del corpo, o anche i nei. Mi rivolsi a Lashmi. Quanto costerebbe procurarsi delle cartelle mediche delle tre persone che ci interessano? Immagino che i Cuori abbiano un modo...ma potrebbe essere troppo per il nostro budget.La notizia successiva su come Goemon non volesse includere i Quadri e su come i Cuori fossero implicati però rendeva meno percorribile quell'opzione.

    Annuii alla menzione delle capacità delle due guardie della nostra vittima, e avendo avuto un contatto con le arti d'argilla del Kazekage anni prima sapevo bene che mi sarei dovuto guardare anche dagli oggetti dall'aria più inoffensiva. Bella, Formosa e letale. Commentai alle parole di Yuri che tuttavia aveva centrato un indizio. L'arte dell'Argilla Esplosiva permette di creare bombe di aspetto innocuo, e anche cloni corporei con potenziale esplosivo. Dovremo sempre tenere la guardia alta. Avrei detto senza cambiare posizione con il corpo. Shichifuko non gesticolava, a differenza di Yato o dei movimenti oculati del Fauno. Shichifuko era immobile dietro la sua maschera. Ma cautela non è immobilità. Aggiunsi. La questione del teatro è allettante. Potremmo interpretare due attori famosi che sappiamo per certo non essere da quelle parti per attirare l'attenzione di Masao...e magari sabotare la rappresentazione ferendo una o due persone così da essere considerati come sostituti in emergenza. Potrebbe esporsi pur di salvare lo spettacolo. Yuri colse al balzo il mio suggerimento, espandendo il piano con altri dettagli: dopotutto se le sue Geisha avevano esperienza in materia, allora conoscevano anche i caratteristi più famosi.

    Verificherò quali informazioni ho a disposizione col mio Seme, sia sulla compagnia teatrale, sia sulle due guardie. Cercando di non dare nell'occhio. Avrei detto successivamente, mentre annuivo al consenso di Yuri di sottoporsi alla chirurgia. Naturalmente, nessuno ha interesse nel togliere a una kunoichi la sua arma principale. Commentai, per nulla lusinghiero ma anzi onesto e obiettivo, riferendomi al suo volto. A proposito di volti, una volta soli la reazione della donna davanti al mio aspetto suonò sospetta, anche se disse che il problema era il suo tabacco...possibile che conoscesse Kato Yotsuki? Io non potevo nemmeno sospettare che lei FOSSE Kato, dato che non avevo mai visto il suo aspetto maschile se non con maschere e camuffamenti, ma possibile che lo conoscesse? Si, sono un maschio. Un cambio di sesso sarebbe un'operazione fin troppo elaborata, non ho ancora necessità di un simile sotterfugio. Spiegai, senza sapere che quella frase poteva suonare come un'insinuazione. Questo è il volto di una persona conosciuta tempo fa, ma prenderò le fattezze di un attore famoso, le tue Geishe sapranno sicuramente quali sono gli ultimi pettegolezzi del mondo del teatro, dopotutto l'intrattenimento è il loro mestiere.

    In attesa della partenza avrei raccolto quante più informazioni possibili sulla compagnia teatrale di Tsuya e sulle guardie del corpo, studiando velocemente quanto non sapevo del mondo del teatro Kabuki, un tempo solo maschile ma in tempi moderni aperto anche alle donne. A meno di candidati più promettenti, avrei assunto l'aspetto e le sembianze di Ichikawa Ebizo, un famoso attore di Kabuki originario del Paese del Vento che al momento secondo indiscrezioni aveva preso un anno sabbatico per studiare le varianti Kiriane della sua arte. Per Yuri avrei scelto invece l'aspetto di Terajima Shinobu, una delle emergenti in quegli anni, al lavoro nel Paese del Fuoco per un'emittente televisiva secondo le indiscrezioni, e dal fisico simile a quello di Yuri stessa [Nota].

    Al nostro incontro Yuri non era da sola, vista la presenza di un suo servitore. Shifu, che in lingua occidentale significa Maestro. Nome altisonante per un servitore. Non potevo sapere che quelle parole aggiungevano spilli sui sospetti di Yuri, ma di fatto il mio era realmente un commento slegato dal resto. Da questo momento io sono Ebizo, mentre tu sei Shinobu. Avrei spiegato al termine della chirurgia. Raccolti abiti lussuosi (alla Lacrima non era difficile procurarseli) ci saremmo infine incamminati. Propongo di entrare usando occhiali scuri e copricapi, oltre a soprabiti per nascondere l'abito. Deve sembrare che non vogliamo dare nell'occhio, ovviamente finendo per attirare maggiore attenzione. Dal gossip avremmo saputo se gli attori interpretati avevano allergie o abitudini alimentari particolari, e proposi di ordinare qualcosa di strano ma affine al loro gusto. Naturalmente, se ci avessero chiesto chi cercavamo, non avremmo parlato di Masao ma del produttore della compagnia teatrale che portava lo Spettro in scena.
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