Votes taken by Kairi Uchiha

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    La Notte dei lupi

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    Erano passati ormai diversi mesi dal ritorno a Konoha di Kairi, e si era ormai abituata al ritorno alla routine che tanto le era mancata durante i suoi mesi di assenza. Aveva ormai salutato tutti o quasi le sue vecchie conoscenze al villaggio, salvo alcuni che sapeva aver abbandonato il mestiere o che ancora non aveva avuto modo di salutare come il giovane Senju Yato, ed erano diverse le missioni che aveva ormai risolto da allora.

    La notte in cui viaggiava era splendida e a dirla tutta una delle atmosfere preferite dall'Uchiha: adorava viaggiare di notte, quando il mondo dormiva e regnavano pace e silenzio. La luna piena, sempre magica, era un'ottima compagna di viaggio e Kairi si era trovata più volte a fissarla mentre, cullata dalle placide onde del mare, si perdeva nei pensieri. Un paio di volte aveva in realtà dovuto combattere la tentazione di appisolarsi, la situazione sembrava perfetta per farlo ma non poteva indubbiamente permetterselo: era in missione ufficiale accompagnata da altri due colleghi accademici, uno dei quali era una sua conoscenza di vecchia data.
    Aveva lavorato con Hangetsu Uchiha diversi anni prima, nel paese della roccia, in una missione con Kato, Shin e Shunsui: le si strinse il cuore nel pensare come quella fosse stata l'ultima effettiva volta in cui aveva collaborato così a stretto contatto con i primi due, e la stretta si fece ancora maggiore nel ricordare le informazioni che Raizen le aveva dato mesi prima. Ancora non si capacitava di come i due potessero aver abbandonato i due villaggi accademici, di come forse fossero diventati Nukenin...Tra l'altro, proprio quella missione aveva garantito ai 3 la promozione a chunin
    Non conosceva l'altro shinobi, poco loquace e con uno sguardo che a dirla tutta un poco inquietava la kunoichi, che oltre ai classici convenevoli per questo motivo non rivolse troppo la parola al biondo.
    Ascoltò invece con attenzione Hangetsu, più loquace ed a pelle anche a lei più simpatico, probabilmente complice l'appartenenza allo stesso clan: era da anni che non partecipava ad una missione con un Uchiha e la cosa la rendeva più che sollevata, era sempre un piacere vedere qualcuno più esperto di lei con il suo stesso sangue in azione. Sapeva che l'uomo non fosse esattamente uno dei membri più amati del clan ma non le importava più di tanto.
    Se il suo amico a 4 zampe Ludo si fosse dimostrato propenso, si sarebbe chinata per concedergli qualche carezza: il canide le ricordava molto Kiba come modi, la lupa era tranquilla e gentile al contrario del fratello Tsume, decisamente più scontroso, e men che meno simile a Daikami, il burbero del branco.

    Due jonin ed una chunin per una semplice missione di raccolta informazioni? mantenendo comunque bassa la voce per non farsi sentire dai più presenti sulla nave O ci sottovalutano, o la missione è decisamente più difficile di quello che vogliono farci credere non fece altri particolari domande sul ladro, Hangetsu spiegò come ulteriori informazioni sarebbero arrivate da lì a poche ore e non era quindi necessario chiedere ulteriori specifiche, ma le faceva in ogni caso strano come avessero chiesto ninja di quel livello per una missione simile: forse le sfuggiva qualcosa, ma riteneva che bastassero due genin accompagnati da un chunin per risolvere un simile compito.
    Dubbio che sembrava non attanagliare Haru, che con modi affabili ma impersonali si rivolse alla kunoichi e quest'ultima pensò che il suo nome, "distante" gli calzasse come un guanto Non sono tornata da molto al villaggio, ma ho già affrontato diverse missioni. Non mi piace stare con le mani in manosorrise, cercando di sciogliere un po' la freddezza del jonin davanti a lei.

    Rimase poi qualche istante a riflettere su ciò che il suo branco le aveva detto poco prima di partire quella missione: a quanto pareva stavano praticamente entrando in casa loro, e questo portava alla squadra un vantaggio non da poco.
    L'Uchiha non era tuttavia intenzionata a condividere una informazione così sensibile al suo team, o perlomeno non voleva rivelare che da quella stessa montagna si poteva accedere al loro mondo: erano informazioni strettamente del branco, e non intendeva parlarne senza loro eventuale consenso, per non dover rischiare di mettere in pericolo tutto il branco
    Poteva però raccontare una parziale verità, ai fini della missione I membri del mio branco conoscono molto bene Tsukiyama. Una volta arrivati, potranno darci un'enorme mano nella ricerca del ladro d'altronde spesso e volentieri aveva chiesto aiuto ai suoi compagni quadrupedi per missioni di quel tipo.
    L'idea di poter incontrare altri lupi la incuriosiva non poco: Kiba e Daikami le avevano spesso parlato della coppia alpha che li guidava, anche se la ragazza non li aveva mai realmente conosciuti.

    Non si preoccupò troppo di ascoltare le conversazioni degli altri presenti sulla barca, rispondendo di tanto in tanto alle occhiate torve che lanciavano i ninja della luna. Delle altre persone presenti, nessuna le sembrava in realtà sospetta, si trattava probabilmente di normali viaggiatori che dovevano arrivare all'isola: tuttavia la prudenza non era mai troppa, e come spesso faceva decise di dare una rapida controllata alle persone a bordo, per avere una idea generale di come fosse la situazione, ma senza aspettarsi di trovare grosse sorprese [Sesto Senso]

    Se tutto fosse stato tranquillo, o almeno apparentemente tranquillo, avrebbe continuato a conversare amabilmente con i suoi compagni, senza lasciare trapelare troppe informazioni: per quello, avrebbe atteso il briefing della mattina. Sarebbe rimasta sveglia tutto il resto del viaggio, riposandosi e non sprecando energie ma tuttavia non abbassando mai totalmente la guardia, godendosi la dolce luce della luna che li accompagnava durante il placido viaggio. Se solo avesse saputo che il suo vecchio compagno di missione Kato era a poche decine di metri da lei...



    Edited by Kairi Uchiha - 23/4/2024, 16:10
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    Piccola Arrogante

    4° Post



    Il Chikuma doveva essere uno temuto a giudicare dalle espressioni terrorizzate delle guardie della prigione, che sbiancarono nel sentire il suo nome. Dopo un paio di controlli che le ricordarono un po' quelli che lei faceva alle mura ogni giorno, seguì le 3 guardie ponendo però nel frattempo una domanda Yami mi ha detto che Eligor non è esattamente un agnellino. Cosa potete dirmi di lui, così che possa essermi di aiuto nell'interrogatorio? il Sand Scorpion aveva specificato più di una volta come fossero necessari le doti di un'Uchiha vista la situazione, cosa che in qualche modo aveva rinvigorito l'orgoglio di clan affamato della ragazza: raramente sentiva complimenti riguardo il suo clan, odiato dai più, e per una volta finalmente qualcuno sembrava apprezzare la sua kekkai. Sempre che non si trattasse di una bella messa in scena come era successo anni fa nel paese del ferro, ma le dinamiche questa volta erano completamente diverse.

    Seguendo le guardie per i corridoi lo sguardo le sarebbe comunque caduto di tanto in tanto ai prigionieri presenti, non molti in realtà e perlopiù ladruncoli di bassa lega o comunque persone che non le sembravano particolarmente pericolose. Ignorò i fischi ricevuti, consapevole del fatto che il suo vestiario fosse provocante ed allo stesso tempo che essendo in quel luogo rinchiusa la peggior feccia sunese, non poteva aspettarsi molto altro.
    Osservando gli ospiti la sua attenzione sarebbe stata ben presto catturata da un ragazzo in una cella, rantolante. Lo vide alzare una mano in cerca di aiuto, e riconobbe subito gli inconfondibili occhi bianchi appartenenti al clan suo cugino di sangue, davanti a lei vi era uno Hyuga. Si bloccò di colpo, osservando la cella ed i suoi abitanti, a prima vista era evidente come le 2 donne stessero torturando il suo compaesano: si prese qualche istante per [concentrarsi] così da capire al meglio chi vi fosse davanti a lei [Note]
    Percepite le energie dentro la cella capì che si trattava di persone a livelli decisamente inferiori al suo, e quando la biondina la guardo con la malriuscita intenzione di offenderla si limito ad osservarla di rimando con un ghigno di scherno senza degnarla di una reale risposta, con l'evidente intenzione di farla innervosire: sia a livello di chakra sia a livello umano la criminale non era che una piccola mosca arrogante e nei suoi confronti, e come tale andava trattata.
    [NDA: Se ho ben capito i prigionieri sono tutti da verdi in giù in questo livello, giusto?]

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    La sua reale attenzione e preoccupazione era invece era per lo Hyuga che stava implorando aiuto davanti a lei...quando lo sguardo tornò sul ragazzo l'Uchiha si fece cupa: perché un suo compaesano si trovava in una cella sunese? Era strano, estremamente strano almeno dal suo punto di vista che Suna, villaggio alleato di Konoha, potesse rinchiudere in cella un suo compaesano senza che Raizen ne fosse informato.
    Ed anche nel caso in cui lo fosse stato, era certa che l'Hokage non avrebbe permesso che un'abitante del villaggio, per quanto colpevole, venisse torturato in quel modo...se aveva ben capito la disposizione dei prigionieri della sabbia al primo livello in cui si vi erano i criminali più piccoli e meno pericolosi, come poi avevano confermato le sue doti sensitive, quindi immaginava si parlasse di ladri, piccoli truffatori o malviventi di questo tipo. In nessun modo il comportamento della donna era giustificato, a maggior ragione se la vittima era un abitante del suo villaggio: non poteva semplicemente far finta di nulla

    Ehi, voi si rivolse alle guardie Quest'uomo è un mio compaesano, un membro del clan Hyuga. Perché è rinchiuso qui dentro? E perché state permettendo a quella marmocchia ed alla sua amica di trattarlo in quel modo? L'Hokage né è informato?



    Nota: fermandomi qui, evito tutta la parte in cui incontro il primo torturatore per il momento, vediamo come si evolve!


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    La Lacrima D'Argento

    1° Post



    Era da parecchio che Isuke non si faceva più vedere in qualche missione ufficiale per Ame. Dopo aver scoperto di essere una Kaguya ed aver partecipato a un paio di eventi "ufficiali", si era preso un periodo sabbatico in cui si era dedicata solamente ad una cosa: divertirsi, in ogni modo che lei conosceva. E se voleva era estremamente brava a farlo: da sempre affamata di ogni tipo di vizio, in quegli anni si era dedicata solo a quello, pur evitando ogni tipo di droghe, o non arrivando mai alla dipendenza dall'alcool.
    Amava si godersi la vita appieno, ma voleva farlo nel pieno controllo delle sue capacità fisiche e psicologiche, non si fidava del prossimo e sapeva bene che non essere sempre vigile poteva essere un enorme pericolo per lei.

    Conosceva bene il locale, ad Ame era ormai famoso, e quel giorno era andata lì per uno scopo preciso: ottenere qualche ryo in più. Da tempo era interessata a quella locanda, anche se per il momento non vi era mai entrata, sapendo che offriva vari tipi di servigi, e lei poteva essere utile in più di un modo. Da quando poi aveva sentito in giro voci che alla locanda vi era possibilità di lavoro per gli shinobi e aveva deciso di approfittare di quella occasione.

    Contrariamente al suo collega che si era infiltrato a sua insaputa in incognito, lei non aveva la minima intenzione di nascondersi, al contrario voleva farsi notare, e voleva farlo dimostrando tutte le sue qualità fisiche. Indossò uno dei suoi abiti preferiti, un lungo abito da sera cremisi con dettagli neri e bianchi, che lasciava ben poco all'immaginazione. Stava pur sempre entrando in una casa dei piaceri e perché no, magari avrebbe trovato qualche offerente per potersi divertire, guadagnando qualcosa e l'idea di poter rubare qualche cliente al locale non le dispiaceva affatto. D'altronde se bastava che una bella ragazza entrasse alla Lacrima per farlo, forse non erano poi così bravi come dicevano.



    Sapeva che la proprietaria del locale era una certa Yuri, che le era stata descritta come una giovane ragazza avvenente con capelli corvini e occhi cremisi e non appena dentro il locale avrebbe chiesto a chi vi lavorava come trovarla, spiegando brevemente le motivazioni della sua visita Sono Isuke, so che qui alla Lacrima offrono possibilità di ottenere qualche ryo. E' solo questa la motivazione della mia visita avrebbe spiegato semplicemente, d'altronde non aveva nulla da nascondere per una volta.



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    Sangue e Fuunjutsu

    6° Post



    La kunoichi si risvegliò di soprassalto, alzandosi istintivamente immediatamente a sedere e la fitta al petto la riportò velocemente alla realtà: quello che credeva essere un amico o persino qualcosa di più si era rivelato in realtà un traditore, e l'essere stata giocata in quel modo le faceva ancora più male che la ferita fisica stessa, ormai rimarginata dal suo stesso fuoco.
    Fuoco che a quanto pare era stato completamente inutile, a giudicare da come Kādomēkā fosse in piedi davanti a lei, perfetto e senza nemmeno un capello bruciato. Alzandosi, si accorse di come fosse tornata a Fuyu No, seppure la vista fosse apocalittica.

    Si rialzò in piedi a fatica, debole a causa della perdita del sangue e non impiegò che pochi secondi per accorgersi di essere sopra un fuunjutsu raffigurante le tomoe del suo stesso sharingan disegnato con il sangue, probabilmente il suo.
    Il “nobile” era alle prese con quello che sembrava un rituale e attivando le sue abilità sensitive l'Uchiha si rese ben presto conto di come l'uomo fosse completamente al di fuori della sua portata. Lo aveva studiato altre volte in passato quando non era ancora certa di potersi fidare di lui, ma mai aveva percepito un simile chakra prima di allora...aveva celato le sue reali capacità fino ad allora. Controllo anche il suo stesso sistema circolatorio solo per avere conferma di quello che era un terribile sospetto: lei stessa era sotto il fuunjutsu, parte integrante del rituale che quella carogna stava eseguendo.
    Digrignò i denti mentre la rabbia cresceva in lei, ma era ben decisa a non farsi sopraffare da essa. Senza degnare per il momento Kādomēkā di una parola cercò per prima cosa di uscire dalla barriera che la circondava, ma anche questa volta ebbe una conferma ai suoi sospetti: si trattava di una jutsu così forte che non aveva idea di come uscirne, anzi quando provò il suo sistema circolatorio quasi attivò senza il suo controllo il suo sharingan, e dovette utilizzare tutta la sua forza di volontà perché le sue iridi rimanessero carbone, ricacciando indietro il chakra da dove era venuto. Che diavolo gli stava facendo quel maledetto????

    Quando infine l'uomo parlò rimase ad ascoltarlo mentre lo osservava irosa: ciò che l'uomo le stava dicendo le sembrava il delirio di un esaltato...nessuno nel clan le aveva mai parlato di qualcosa di simile e faticava a credere anche solo a una singola parola. Come poteva d'altronde considerare affidabile le parole di chi per così tanti mesi l'aveva presa in giro?
    Un brivido di rabbia la percorse quando venne chiamata Amore mio e la sua espressione si fece feroce Amore mio?? Come osi anche solo chiamarmi in questo modo dopo quello che mi hai fatto? Stai delirando, e per più di una ragione!!

    Doveva trovare modo di uscire da lì, ma non aveva idea di come farlo: condensando il chakra nella mano tentò di utilizzare il ninjutsu più potente che conosceva in quel momento, il chidori ma fu tutto invano.
    Anzi il suo tentativo non fece che aumentare la sete di chakra che provavano i suoi occhi mentre una fitta di dolore li attraversava nel tentativo di non cedere a quell'impulso, mentre Kairi si lasciò scappare un urlo di dolore. [Note]

    Conte-nitore...? sussurrò non appena si abituò al un minimo dolore. Non era minimamente intenzionata a diventare il contenitore di niente o nessuno, perlomeno quella era la sua intenzione, ma non aveva la più pallida idea di come uscire da quella situazione...era la prima volta che si trovava vittima di un fuunjutsu e non sapeva come uscirne, e la barriera era impenetrabile.
    La paura cominciò a prendere possesso del suo spirito, ma anche in questo caso non aveva intenzione di farsi comandare da essa...tuttavia, se il rituale avesse continuato a forzare il suo chakra in quel modo ed a causare così tanti danni ai suoi occhi, non era certa di essere disposta a perderli per resistere. Lo sharingan era parte integrante ed indivisibile di lei, la sua kekkai la rendeva ciò che era, una orgogliosa Uchiha del paese del fuoco e perderlo per lei equivaleva a morire...ma se davvero lo scopo di quel fuunjutsu era farla diventare il contenitore di qualcosa, non sarebbe stato uguale alla morte concederglielo?

    Decise di prendere tempo, facendo un profondo respiro e cercando di ragionare: Kādomēkā era completamente folle, ma forse nella sua follia provava davvero qualcosa per lei, qualcosa più simile ad un ossessione che a reale amore di questo era convinta. Poteva però tentare di usare il tutto a suo vantaggio...usare la forza era inutile non sarebbe mai riuscita a uscire da lì, senza il suo sharingan non poteva tentare la via delle illusione perlopiù l'uomo non la stava nemmeno guardando, e anche se ci fosse riuscita in qualche modo a uscire da lì l'avversario era al di fuori dalla sua portata; prendere le cose troppo di petto, essere troppo sincera e vera si era rivelato un completo fallimento in quella situazione...da shinobi addestrata quale era sapeva bene che se qualcosa non funzionava continuare a percorrere la stessa strada era un sicuro fallimento, la strategia migliore era tentare una via diversa.

    Sfruttando il dolore che realmente provava permise a qualche lacrima di solcare le sue guance, mentre si rivolgeva all'uomo con voce tremante Kādomēkā, perché mi stai facendo questo? Perché? Pensavo che fra di noi ci fosse qualcosa, cominciavo a vedere un futuro qui a Fuyu No, con te! Pensavo il nostro destino fosse assieme...mentì. Non che il pensiero non le fosse mai passato per la testa, ma era stato un fugace sogno che sapeva non si sarebbe mai realizzato, consapevole che sarebbe prima o poi tornata alla sua vita a Konoha.
    Dimmi cosa mi stai facendo! Dimmi perchè!! Non voglio diventare il contentore di niente o di nessuno, non voglio perdere me stessa, non voglio perdere il mio sharingan e di questo passo succederà! Ti prego, ti scongiuro fammi uscire da qui, ferma tutto questa follia! non fu difficile simulare la disperazione nella sua voce, dal momento che in parte era realmente spaventata da ciò che stava accadendo, ma tutto il resto era una recita. Sperò che l'uomo ci cascasse, così da ottenere tempo e informazioni in più almeno.

    Non...non capisco cosa tu mi stia dicendo, non capisco cosa tu mi stia facendo.

    Ho paura, Kādomēkā...non farmi questo...aiutami


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    Aloysius non avrebbe trovato grosse sorprese arrivato nella sala, tramutato nella avvenente donna: senza più Kādomēkā e sua madre a gestire la situazione, il chaos aveva preso il sopravvento.
    Gli invitati alla festa erano perlopiù raccolti in un solo angolo, i più erano saliti suoi tavoli o sulle sedieper cercare di evitare il sangue che aveva invaso la stanza, molti moltissimi avevano gli occhi gonfi di chi aveva chiaramente pianto, e la maggior parte delle donne presenti ricominciò a piangere ed urlare dopo le parole che la finta Ostune pronunciò. Era chiaro come si trattasse principalmente di un gruppo di persone terrorizzate.

    La maggior parte delle guardie aveva lasciato la sala per riversarsi sulle strade ad aiutare le difese, e poche erano rimaste a guardia dei nobili, circa una decina: di queste non appena la "donna" entrò nella sala, 4 si gettarono immediatamente sull'invasore, spade sguainate e tentando di colpire direttamente la giugulare avversaria, ma lo shinobi in incognito non avrebbe avuto grosse difficoltà a liberarsene, o a evitarle [En. Viola tutte]

    Nel vedere la facilità con cui gli attacchi sarebbero stato scansati, o ancor peggio se le guardie fossero state freddate come tutte le altre che il Mikawa aveva incontrato sulla sua strada il panico avrebbe preso il sopravvento. Le urla, femminili e maschili, invasero la stanza e i presenti cominciarono ad ammassarsi ancora di più come pecore impaurite alla vista di un lupo, alcuni nella mischia caddero e finirono schiacciati, le poche guardie rimaste cercarono di mantenere la calma, piazzandosi comunque a protezione dei rimasti anche se un paio di loro tremavano senza sosta e la cosa era visibile a chiunque.
    Fuyu No non era preparata a quel tipo di attacco, men che meno in un giorno di festa come doveva essere quello.

    Dov'è la nostra signora? Dov'è il nobile Kādomēkā?? urlò qualcuno dalla folla con disperazione. Sembrava che nessuno stesse davvero gestendo la situazione, quando fra la folla impazzita un uomo si fece avanti. Vestito in un sobrio kimono dai colori scuri si avvicinò alla donna ignorando il sangue: aveva circa 60 anni e lo sguardo di chi ne aveva passate parecchie

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    Chi comanda non è più qui, puoi trovarlo sul campo di battaglia, oppure nascosto in qualche buco. Ho visto il "nobile" Kādomēkā scappare come un topo all'inizio dell'attacco, e da allora è scomparso il disgusto sul suo viso era evidente.
    Mi chiamo Minoru Tatsuishi, la mia famiglia non è di Fuyu No ma siamo molto famosi nel paese del ferro. Non mi interessa granché di ciò che farai a questo stupido villaggio ormai, visto che siamo stati lasciati qui a morire come topi. Io però non ho intenzione di morire, né qui né fra diversi anni, né tantomeno voglio diventare tuo schiavo. Dimmi cosa vuoi esattamente, e potremmo accordarci. Ti darò ciò che vuoi, in cambio della mia vita e libertà

    Furono in diversi a urlare "SPORCO TRADITORE" oppure "VERGOGNATI" dalla folla sentendo questo discorso, ma a Minoru sembrava non interessare. Continuò a fissare la donna davanti a lui con il fare deciso di chi credeva di poter rigirare la situazione a suo vantaggio


    Non sto mettendo tutti i conteggi del chakra per comodità, anche perché ho idea che qualsiasi mio tentativo sia inutile visto il livello di forza di quella barriera o del fuunjutsu, se però preferisci lo faccia metto tutto.
    La cosa mi intriga tantissimo, ma allo stesso tempo sono parecchio preoccupata su quello che potrebbe succedere T_T




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    Tradimento

    5° Post



    Kairi non aveva sospetti nei confronti dell'uomo davanti a lei, come avrebbe potuto averne? Kādomēkā era sempre stato il suo sostegno da quando era arrivata in quel villaggio del paese del ferro, un amico in un momento così difficile della sua vita, probabilmente anche qualcosa di più di un amico. O a quanto pare quello era ciò che voleva lei credesse, visto ciò che sarebbe successo da lì a poco.

    Non oppose resistenza quando prese il suo viso fra le braccia, anche se sentì un leggero brivido quando la pelle gelida tocco le sue gote. Aveva intuito cosa stesse cercando di fare, e non era così convinta che fosse giusto non fermarlo: in quel momento il nobile era disperato, aveva perso tutto ciò che gli era più caro e indubbiamente non era lucido ma la realtà era che non voleva fermarlo.
    Nonostante cercasse di non mostrarlo in alcun modo, anche lei in quel momento era in un momento di fragilità, lontana da tutto quello che da sempre era stato la sua vita. E da essere umano quale era, cedette.
    Accettò senza ribellarsi il primo bacio di Kādomēkā senza però esserne realmente partecipe lasciando che fosse il nobile a guidare la situazione, quando arrivò anche il secondo bacio a sua volta prese il viso dell'uomo fra il suo, alla ricerca di affetto e rassicurazione. Un secondo brivido di freddo la percorse quando sentì le sue braccia cingersi al suo petto in un abbraccio, ma ancora una volta non oppose resistenza, seppur chiedendosi per quale motivo fosse così freddo, quasi fosse in ipotermia. Eppure, non erano al gelo, si trattava di una notte estiva fresca.

    Fu totalmente alla sprovvista che sentì dapprima il sangue caldo scorrere sui suoi vestiti, poi arrivò il dolore terribile e lancinante. Con orrore si accorse di come la sua stessa lama l'avesse trafitta da parte a parte Per...ché...? esclamò in un sussurrò, guardando negli occhi il ragazzo. Non avrebbe comunque avuto il tempo di fare granché, ma non sarebbe stata comunque ferma ad aspettare la sua sorte. Sfruttando i pochi secondi che le rimanevano e nel disperato tentativo di salvarsi il suo corpo prese fuoco quasi in maniera istintiva...una vampata calda avvolge lei ed il traditore che la fronteggiava, nel tentativo di bruciare tutto quello che toccava [Carezza di Amaterasu - Amaterasu Aibu]

    Non ebbe tuttavia il modo di fare altro...il buio calò attorno a lei e sentì a malapena le ultime parole del nobile mentre il suo viso scompariva nell'oscurità...

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    Ogni tentativo di attacco della guerriera finì solo per scalfire l'uomo. Come lo aveva chiamato fin dall'inizio, davanti a lei non vi era un essere umano ma un demone affamato di sangue salito dagli inferi stessi e Ayuki aveva commesso un grosso errore di valutazione nel pensare di poterlo addirittura mettere fuori gioco senza ucciderlo. Nel vedere la facilità con con lo shinobi scansò ogni suo attacco una espressione di terrore si dipinse sul suo volto, seppure il Mikawa non fosse in grado di vederla essendo momentaneamente accecato.

    Il terrore fu in pochi secondi sostituito dal dolore quando il sangue e le sue esalazioni iniziarono a bruciare completamente il corpo della donna, dentro e fuori: quest'ultima cadde sulle ginocchia mentre emetteva un urlo di dolore tanto forte da scuotere l'animo di chiunque fosse lì attorno.

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    Estinto l'urlo rimase poi qualche secondo accasciata a terra, immobile e senza alzarsi, il corpo scosso da tremiti di dolore incontrollati. Non perse nemmeno tempo a rispondere alla domanda di Aloysius rendendo chiaro fin da subito come nonostante la situazione in cui si trovava non avesse la minima intenzione di rivelare alcunché a Gaijin che stava distruggendo ogni cosa che possedeva, tutto quello per cui aveva lottato durante la sua vita. Era una donna di onore come poche altre ed era pronta a morire per salvare tutto ciò amava.
    Sperava solo che Kādomēkā fosse riuscito a mettersi in salvo Bocchan, lascio tutto nelle tue mani... sussurrò appena poco prima di agire. Sapeva bene come il suo destino fosse ormai segnato e non le rimaneva che una cosa da fare, un ultimo disperato tentativo di salvare tutto ciò che le era più caro.
    Rimanendo in ginocchio, avrebbe lasciato la spada e con velocità e forza sorprendenti per una donna in quello stato avrebbe tentato di afferrare entrambe le caviglie del Mikawa, stringendo in caso di riuscita come un pitone che stritola la propria preda. [SA I - Presa]

    Urlando con tutto il fiato e la forza che le era rimasta, il corpo della guerriera venne avvolto da una poderosa aura rosso cremisi, mentre il suo sangue si mischiava a quello già presente nel luogo creando una macabra danza che avrebbe completamente avvolto lei e l'invasore. Un boato simile a quello di una bomba che esplodeva avrebbe echeggiato in tutto Fuyu No, e l'onda d'urto creata avrebbe spazzato via ogni costruzione presente nel raggio di 6 metri da Ayuki. [Seppuku]


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    Una volta dissolta l'esplosione del corpo della donna non sarebbe rimasto che cenere, in parte dissolta nel sangue che ormai invadeva senza controllo il villaggio ed in parte dispersa nell'aria stessa. La nobile guerriera aveva scelto senza indugio di sacrificare la sua stessa vita piuttosto che rivelare qualcosa al Gaijin invasore. Se Diogene sperava di ottenere qualche informazione o di reclutare la donna fra la sua schiera di schiavi, sarebbe rimasto deluso.






    BETRAYAL! Una parte di me lo sospettava, ma nel momento psicologico in cui è Kairi non potevo giocarla diversamente lei. Vediamo cosa succede adesso, ho un po' l'ansia :ph34r:
    Come dicevi ho provato a improvvisare da QM senza basarmi troppo sul regolamento, mi immaginavo così il finale del combattimento, nel caso in cui avessi esagerato con la potenza dimmi che provvedo (davvero non sono in grado di quantificare quanto puoi reggere con il tuo pg)




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    Genjutsu Pericolose

    2° Post



    Il genin nel sentire il suo grado quasi si congelò, abbassando lo sguardo e non proferendo più parola: forse non si aspettava di essere l'unico di quel rango nella missione e questo gli stava causando qualche preoccupazione, oppure semplicemente il fatto che lei fosse di Konoha lo turbava.
    Il chunin kiriano invece era più loquace, tranquillizzandola sul fatto che non ci sarebbero stati problemi di collaborazione; nel sentirlo la kunoichi accennò un sorriso, lieta di come, almeno a parole, entrambi sembrassero avere l'intenzione di collaborare al meglio Ho avuto modo di combattere al fianco di Yato quando era ancora un genin, ha talento. Credo ora sia passato di grado, ma è da diverso tempo che non ho modo di incontrarlo. Spero allora proceda tutto per il meglio anche Youshi la studiò attentamente, per poi cominciare a elencare le sue peculiarità. Lo stesso fece Hideo, e la kunoichi capì dopo le sue spiegazioni come il falco non fosse una evocazione ma qualcosa di diverso, una abilità che ancora lei non aveva mai visto, ed avrebbe colto quell'occasione anche per studiarla: non capiva bene come funzionasse, ma sembrava molto utile.
    Quanto entrambi ebbero concluso, anche Kairi cominciò a descrivere le sue abilità Sono specializzata in genjutsu e ninjutsu, il corpo a corpo non è il mio punto di forza in attacco, ma possiedo ottimi riflessi ed è difficile prendermi alla sprovvista. Sono sensitiva, e credo che questo tipo di capacità possano essere utili in questo tipo di missione, inoltre posso evocare dei compagni lupo con buone abilità investigative considerate le abilità di tutti, sembravano abbastanza equilibrati fra di loro e se avessero collaborato, era convinta potessero essere un'ottima squadra in quella situazione.
    Sembra che abbiano fornito solo a te queste informazioni... disse pensierosa, chiedendosi per quale motivo l'accademia avesse deciso di lasciare più dettagli possibili al più basso in grado del team Vediamo se riusciremo ad ottenere qualcosa in più da questo signore indicò con un cenno di viso l'anziano che pregava In ogni caso, le nostre capacità sembrano piuttosto bilanciate e credo che organizzandoci bene, potremmo ottenere ottimi risultati

    [...]



    La sua percezione del chakra le fece velocemente capire come l'uomo si trovasse sotto l'effetto di una illusione, e pure piuttosto potente; l'albero invece sembrava semplicemente un vegetale, ma concentrandosi su esso notò come stesse quasi cercando di allontanarsi in quel posto. Un brivido le percorse la schiena, la missione si presentava fin da subito piuttosto pericolosa. E' sotto l'influsso di un potente genjutsu, il suo chakra si sta muovendo come se fosse infettato da qualcosa. Da sola non riuscirò a debellarne l'efficacia, mi servirà anche il vostro aiuto
    Hideo si mostrò fin da subito disponibile, se anche Youshi l'avesse fatto avrebbe unito le forze ai due kiriani e, sfruttando anche le sue capacità migliorate sul rilascio, né avrebbe poi eseguito uno di gruppo assieme a loro.

    Se invece il chunin non si fosse dimostrato disponibile avrebbe evitato anche di provare, in 2 non potevano riuscirci e voleva evitare di buttare chakra inutilmente proprio all'inizio della missione.

    Unendo le forze assieme ai suoi compagni di missione, Kairi avrebbe poi appoggiato la mano sul corpo del vecchio, eseguendo un [Rilascio] nel tentativo di liberare la sua mente. Se vi fossero riusciti, proprio mentre ascoltava le parole dell'anziano Kairi avrebbe sentito il richiamo nella sua mente, come se qualcosa la stesse chiamando verso il villaggio, e le parole dell'abitante le fecero capire senza troppi dubbi cosa stava succedendo Credo che un potente genjutsu colpisca chiunque entri nel villaggio, e penso sia collegato alle campane che sentiamo in lontananza. Dovremmo trovare il modo di non ascoltarle, preparando dei tappi magari e organizzandoci per comunicare tramite segni. Se anche solo uno di noi 3 cadesse in un genjutsu di tale potenza, gli altri 2 da soli non sarebbero in grado di liberarlo... la missione già in partenza si dimostrava molto complessa.
    Si rivolse poi all'uomo che aveva appena liberato Signor Suiboro, può descrivermi tutto quello che si ricorda? Cos'è questa messa di cui sta parlando, e chi la presiede? Gli altri abitanti del villaggio sono nella sua stessa situazione? Ogni quanto suonano quelle campane, ogni ora?
    Fece una pausa per permettere eventualmente all'uomo di rispondere ed ascoltò nel frattempo ciò che aveva scoperto Hideo, scuotendo la testa quando quest'ultimo gli domandò se conoscesse quel simbolo Mai visto prima... si rivolse poi nuovamente al vecchio, abbassandosi sulle ginocchia fino a guardarlo negli occhi con sguardo gentile e fare rassicurante Credo il suo villaggio sia sotto il controllo di una setta religiosa...qualsiasi cosa possa dirci potrà aiutarci a liberarlo. Chi è che organizza le messe? Sa il suo nome? Può descrivermelo? più informazioni l'uomo avesse dato al gruppo, più sarebbe stato facile per loro muoversi.

    Estraendo la sua katana avrebbe poi strappato alcuni lembi, quelli finali così da non distruggere il vestito, del suo mantello, tagliandoli in 6 strisce piccoli e sottili che avrebbe poi arrotolato, fino a formare dei piccoli tappi in stoffa delle dimensioni giuste per essere inseriti nell'orecchio. Ne diede due a entrambi gli shinobi Ecco, credo possano esserci utili. Non copriranno completamente il suono, ma forse attutirlo ci permetterà di subire meno l'influsso dell'illusione.
    Prese poi il filo di nylon, tagliandone un pezzo della giusta lunghezza e legando i due tappi ad esso, per poi appoggiare il piccolo lavoro di artigianato sul collo, dietro i capelli: in questo modo avrebbe potuto utilizzare i tappi velocemente nel caso in cui fosse stato necessario. Indossarli fin da subito poteva rendere difficile comunicare con i suoi compagni a gesti, visto la fitta nebbia...

    Annuì poi alla proposta di idea di rendersi il più anonimi possibili. Slegò il coprifronte della foglia che teneva legato al braccio, riponendolo nella borsa e occultò tutto ciò che poteva sotto il mantello. I capelli scuri e slegati avrebbero coperto anche le orecchie, rendendo quasi impossibile notare i tappi appoggiati nel retro del collo. Riposte poi alla domanda del chunin sulle sue capacità sensitive.
    Per poter cominciare a percepire effettivamente qualcosa devo essere almeno a 100 metri di distanza dal villaggio, e devo avere il tempo per potermi concentrare. Non è una cosa immediata, ma può fornirci in maniera sommaria la posizione dei nemici. Dovrà però essere uno di voi a gestire la ricerca delle trappole mentre ci muoveremo, tutta la mia attenzione sarà sul cercare fonti di chakra, potrei evocare uno dei miei lupi in aiuto ma non ci farebbe passare inosservati come vogliamo
    La mappa di Hideo fu estremamente utile per capire come fosse organizzato il villaggio, che sembrava una piccola fortezza più che un paese pacifico Sarà complesso entrare... sussurrò pensierosa: la nebbia poteva aiutarli nell'avvicinarsi, e forse anche le capacità di assassinio di Yoshi potevano risultare estremamente utili in quell'occasione. Guardò entrambi i kiriani Questo ambiente nebbioso dovrebbe essere il vostro pane, possedete qualche tecnica o capacità che può permettervi di muovermi meglio nella foschia? immaginava che, essendo Kiri costantemente avvolta dalla foschia, i 2 potessero sfruttare l'ambiente meglio di lei, che era più solita spostarsi in mezzo ai boschi limpidi.

    Quando il gruppo avesse deciso una strategia, Kairi avrebbe poi cominciato fin da subito a [concentrarsi] mentre si avvicinavano al villaggio, così da poter percepire subito eventuali presenze non appena fossero entrati nel raggio di azione della sua abilità.



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    Ok. Ho ancora diverse competenze personali in fase di valutazione, ma penso non sia un problema finché non le uso in combattimento o per altri motivi
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    Ritorno al passato


    1° post




    Pensato
    Parlato



    Quanto tempo era passato? Ormai aveva perso il conto degli anni. Si era appena svegliata, appoggiata sul fianco di Daikami che dormiva assieme a lei, fedele amico e guardiano che non l'aveva mai abbandonata durante tutta la sua ricerca. Se non fosse stato per lui e per Tsume e Kiba l'Uchiha avrebbe probabilmente perso la ragione, come tristemente succedeva a molti portatori del suo sangue.

    Riaprì gli occhi lentamente, cercando di farli abituare alla luce del sole appena sorto. Quella ricerca priva di risultati l'aveva ormai sfinita, e sentiva di non aver quasi più le forze per continuare. Aveva abbandonato Konoha, Shin, suo padre, i suoi amici, i suoi colleghi ninja solo per uno scopo: ritrovare sua madre ed ottenere risposte. Purtroppo però nonostante avesse esplorato ormai tutto il mondo ninja conosciuto non aveva trovato una sola traccia di quella donna. Aveva abbandonato tutto solo per ottenere un enorme e deludente buco nell'acqua.

    Non credi sia il caso di fermarsi, adesso? fu il lupo a parlare quasi leggendole nella mente, mentre la fissava con gli occhi gialli, che risaltavano così bene in mezzo al suo manto scuro: Kairi era talmente presa dai suoi pensieri che nemmeno si era accorta che si fosse svegliato. Rimase lunghi istanti in silenzio prima di rispondergli, anche parlare le costava immensa fatica.
    Tornare, dove, al villaggio? Ho abbandonato tutto e tutti da anni, mi chiedo se ancora si ricordino di me non era sparita nel nulla, aveva chiesto a Raizen di potersi allontanare, di certo non voleva passare per nukenin, ma non era previsto rimanesse così a lungo assente. E l'idea di tornare a casa a mani vuote dopo tutti quegli anni le scocciava non poco.

    Sono sicuro non ti abbiano dimenticato. Alzati, forza, voglio sgranchirmi continuò, alzandosi di scatto e facendola cadere di schiena a terra. A nulla servì l'occhiataccia che la donna lancio all'evocazione, Daikami era totalmente immune ai suoi rimproveri,o più semplicemente, non poteva fregargliene di meno. Kairi sbuffò scocciata, rialzandosi e spolverando i vestiti. Sapeva che in quel modo il lupo cercava di darle la carica per non sprofondare in pensieri che non portavano a nulla se non autocommiserazione, ma esisteva modo e modo, diamine!
    L'alternativa è continuare a girare il mondo finché non sarai vecchia e senza scopo, fino a quando non ti accorgerai di avere sprecato interamente la tua vita in una ricerca vana. Devo ricordarti che hai anche smesso completamente di allenarti?
    Kairi gli lanciò un'ennesima occhiataccia stizzita: quella era una delle note più dolenti della situazione Per favore, puoi evitare di ricordarmelo ogni singolo giorno? Comincia a diventare davvero irritante rispose, scocciata. Sentiva quella nenia ormai da settimane
    Smetterò quando finalmente ammetterai che ho ragione. Quel tuo stupido orgoglio ti ha sempre e solo causato guai, ragazzina
    Il bue che da del cornuto all'asino... boffonchiò la donna, raccogliendo le sue cose. Daikami fece finta di non sentirla, mentre si allungava le zampe posteriori per stirarsi: appena alzatosi però, si girò verso un punto preciso del bosco in cui i due si erano accampati per la notte, orecchie dritte e muscoli pronti a reagire. L'Uchiha lo conosceva talmente bene da sapere perfettamente cosa stesse succedendo
    Quanti sono? sussurrò, affiancandosi al lupo e portando una mano sul fumogeno e l'altra sulla katana: non aveva voglia di combattere, ma era disposta a farlo se necessario.
    Solo una persona. E' un'odore che mi è familiare in qualche modo, anche se non riesco a ricordare dove l'ho già sentito. Stai comunque all'erta
    Familiare? Chi poteva esserci di familiare in quel posto sperduto ed abbandonato dagli dei? Si fidava del fiuto di Daikami, ma probabilmente anche il lupo cominciava ad essere stanco. Senza emettere un altro suono, i due rimasero in attesa di chiunque si stesse avvicinando, sperando solo che non si trattasse di qualcuno con intenzioni malevoli


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    Ciao Fenix, ciao Rex!

    CITAZIONE (Ade Geist @ 22/6/2023, 10:08) 
    Ciao Cara. : )
    Siamo sempre qui, specie su discord. Quando vuoi, fai un salto.

    Anche perché dobbiamo pensare al PG per tua figlia, no?

    Giusto! Fra qualche anno la inizio al gdr!

    Una di 'ste sere passo su Discord, ieri non sono proprio riuscita
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    CITAZIONE (Febh @ 21/6/2023, 11:58) 
    Ciao Kairi! Che piacere! Spero tutto bene dalle tue parti, che se ricordo bene sei romagnola!

    Sono molto contento di vederti su questi lidi!

    Ciao Febh! A me è andata bene, l'acqua è arrivata a 500 metri dal paese dove abito, ma ho avuto una settimana abbastanza impegnativa a livello mentale e non fra ordini di evacuazione ed altro. Anche dove lavoro si è allagato tutto il comune ma il mio ufficio essendo al secondo piano si è salvato, posso decisamente considerarmi fra i fortunati!
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    PS: intanto ho editato l'immagine con una che ho chiesto a Waket tempo fa, per fare capire che ancora vi ho in mente tanto :P
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    Buongiorno! Era da mesi e mesi che passavo di qui a guardare, con l'idea di fare un saluto veloce. Non vi ho dimenticati, ed avrei davvero voglia di tornare a giocare, ma la mia vita attuale non mi permetterebbe di fare più di un paio di post a settimana forse (fra lavoro e figlia, faccio fatica a trovare anche solo mezz'ora al giorno da dedicare a me stessa ed ai miei hobby ;_; )

    Questo però non mi impedisce di farvi un saluto veloce veloce! Non so se sia ancora attivo Discord, magari un giorno passo anche di lì. Lo so che vi manca la vostra Uchiha perfettina preferita :B):

    Non so nemmeno chi ci sia ancora di quelli con cui giocavo, sicuramente Waket, Fenix e Febh
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    Ehilà
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    Gli Uchiha dimenticati


    3° post




    Pensato
    Parlato



    Non avrebbe avuto problemi nel lasciare che Shin appoggiasse la testa sulla sua spalla, anzi concedendosi di fare lo stesso durante il viaggio: chiudendo gli occhi si sarebbe lasciarsi a sua volta cullare dal ritmico ondeggiare del mezzo di trasporto, addormentandosi ben presto appoggiata fianco a fianco al Kinryuu. Si sarebbe svegliata solo appena fossero arrivati, svegliata dallo stesso capitano che avrebbe poi ringraziato con un inchino unendosi così al chunin Grazie mille anche da parte mia

    Fortunatamente per loro quella volta le indagini si sarebbero svolte in maniera semplice e senza troppe complicazioni da parte dei negozianti, che invece si sarebbero dimostrati molto disponibili e ben presto avrebbero indirizzato entrambi gli shinobi verso la sua casa. Lanciando un'occhiata incuriosita al ragazzo accanto lei la kunoichi si sarebbe ben presto diretta verso la casa indirizzata, condividendo lo stesso dubbio No, in effetti no. Ma almeno sappiamo che è ancora vivo, almeno se quel che dicono è vero
    Arrivati davanti alla porta sarebbero rimasti ad attendere qualche tempo di venire accolti senza ricevere risposta e solo quando stavano per allontanarsi qualcuno venne ad accoglierli, anche se decisamente non era la scena che Kairi si aspettava di vedere: davanti a lei una donna in dolce attesa stringeva nella mani un bimbo di pochi anni i cui tratti somatici appartenevano senza troppi dubbi agli Uchiha.
    Sbattendo un paio di volte le palpebre per la sorpresa rimase in silenzio qualche secondo prima di riuscire a parlare Ecco...salve signora, chiediamo scusa per il disturbo iniziò, inchinandosi leggermente sia in segno di saluto che di cortesia Ci hanno indirizzato in questa casa gli abitanti del villaggio. Vede, sto cercando un mio...consanguineo voltandosi avrebbe mostrato il ventaglio bianco e rosso che aveva ben impresso dietro la schiena Shogo Uchiha. Mi chiamo Kairi Uchiha, chunin di Konoha. Penso si tratti di vostro marito, giusto? con un sorriso avrebbe aspettato una risposta da parte della donna, cercando di fare capire con il suo fare tranquillo come non avesse in alcun modo intenzioni malevole. Se come pensava l'uomo si era sistemato in quel luogo, di certo non l'avrebbe forzato in alcun modo a tornare al villaggio o al clan: non avrebbe rappresentato in alcun modo una minaccia. Vede, risulta disperso dal clan da diversi anni ormai, e sono qui per verificare che stia bene e nient'altro, non si deve preoccupare


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    Tirocinii


    1° post




    Pensato
    Parlato



    Quel giorno Kairi era alle mura in veste di insegnante: con la sua promozione a chunin erano aumentati anche i suoi doveri nei confronti del villaggio e le sue responsabilità, e Konoha non aveva impiegato molto tempo a ricordarglielo: Youkai le era stato affidato per una giornata di apprendistato alle mura, sembrava che il ragazzo dovesse subentrare ben presto al posto di un guardino e l'Uchiha non escludeva si trattasse proprio di lei. Ora che era passata di grado era d'altronde sua intenzione tornare da Raizen a domandare ancora una volta di entrare nelle squadre speciali, ritenendosi ora ben più pronta e con molta più esperienza alle spalle.
    Era guardiana ormai da più di un anno ed aveva imparato abbastanza da quel compito ormai, era ora che si muovesse altrove e verso i suoi reali obiettivi, sempre se l'Hokage avesse accettato di metterla nuovamente alla prova e farla entrare.

    Rivolse un sorriso a Youkai mentre gli mostrava la guardiola di fianco all'entrata piena di scartoffie, ricordando quasi con affetto i primi tempi passati lì dentro Ecco, non appena entrerai a tutti gli effetti nei guardiani preparati a passare mooolto, troppo tempo qui dentro i primi periodo. Diciamo che è la gavetta dei nuovi arrivati, in particolare per i genin, sistemare inizialmente tutti i documenti necessari. Sono più di quelli che potresti immaginare, dovrai armarti di molta pazienza non era ironica né stava prendendo il alcun modo in giro il ragazzo, il suo era un consiglio sincero.
    Più di una volta quando era rimasta ore ed ore lì dentro a sistemare documenti vari aveva maledetto il giorno in cui aveva accettato di diventare guardiana Ma non è sempre così! si affrettò a specificare per evitare di demoralizzare lo shinobi Qui ho avuto modo di vivere molte situazioni interessanti anche se a volte piuttosto pericolose, come l'arrivo dell'amministratore di Oto che per ben due volte ha rischiato di buttare giù le intere mura...se dovesse capitarti di vederlo, ricorda di non scherzare MAI troppo con Febh Yakushi ricordava fin troppo bene le due volte in cui l'otese era arrivato all'entrata di Konoha, e con il senno di poi si rendeva ora conto di quanto aveva rischiato nel trattarlo nel modo severo che aveva fatto.

    Lasciò che Youkai le chiedesse qualche dubbio eventuale prima di continuare Ecco, ora passiamo alla parte affascinante di questo lavoro, ovvero visitare le mura! Le prime volte vedere Konoha dall'alto è uno spettacolo magnifico, soprattutto in piena notte. Ma prima... si voltò quando un ragazzo dall'aria allegra comparve sul sentiero che portava verso il villaggio. Lo scrutò qualche istante decidendo sul da farsi, per poi voltarsi verso il genin di fianco a lei Hai voglia di accogliere il tuo primo viaggiatore? domandò con un sorriso Quel ragazzo laggiù, se te la senti potresti accoglierlo alle mura. Io sarò qui di fianco a te quindi non devi preoccuparti di nulla continuò: il moro che si stava avvicinando sembrava tutt'altro che un pericolo a giudicare dall'espressione ed era probabilmente una delle occasioni migliori per mostrare a Youkai come si svolgeva il suo lavoro Ricorda alcune cose fondamentali: attualmente dopo Cantha non possono entrare civili senza autorizzazioni speciali di Raizen in persona, i commercianti passano da un'altra entrata e per il momento non dovrai occupartene tu, e la stessa cosa vale anche per gli shinobi visto il clima di guerra che ancora aleggia al villaggio, dunque la prima cosa di cui dovrai accertarti sia la presenza di permesso e l'identità della persona davanti a te. Una volta che l'avrai fatto cerca di capire il motivo della visita e quanto intende rimanere, infine dovrai chiedergli di depositare tutte le armi all'entrata, che verranno sigillate in un rotolo e conservate fino al suo ritorno, e schedare l'orario di entrata e poi anche quello di uscita. Sembrano tante cose ma vedrai che alla fine è facile come bere un bicchiere d'acqua! concluse, incitando il ragazzo a farsi avanti con un gentile colpo dietro la schiena e facendo un paio di passi indietro, monitorando in ogni caso la situazione: seppure il viaggiatore sembrasse innocuo, sapeva bene come le apparenze potessero ingannare.



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