Imito Masayoshi e mi avvicino alla creatura sopravvissuta, chinandomi a terra. Estraggo da uno dei miei porta oggetti un tonico coagulante e lo infilo nella bocca dell'animale, assicurandomi che lo assuma correttamente. Quel genere di farmaci è sviluppato per gli esseri umani, ma non credo che avrà effetti diversi su quella creatura. Sono persuaso di questa cosa perché i miei sensi mi permettono di notare che il suricato è dotato di una modesta riserva di chakra, in maniera non dissimile agli esseri umani.

Fortunatamente, il mammifero riesce a giovare del farmaco: parte delle sue ferite si chiudono, riprende conoscenza e trova le forze necessarie a rimettersi in piedi e a rispondere alle domande del ragazzo. Vi ringrazio per avermi aiutato. Se non foste arrivati, sarei sicuramente morto anch'io. Fatica a trattenere le lacrime per l'amico morto, ma ascoltando la sua voce si capisce che la rabbia e il desiderio di vendetta stanno rapidamente sostituendo la tristezza. È stato quel bastardo, Toyoharu, ad attaccare me e Naoya. Voleva vendicarsi perché i nostri genitori hanno sostenuto Mushu nella scelta del capo branco. Devo tornare all'Oasi per avvisare gli altri. Tossisce, sputando poco sangue. Evidentemente, nonostante il tonico, le sue condizioni sono ancora instabili. Gliela farò pagare. Digrigna i denti con rabbia, frustrato dalla consapevolezza di non poter tenere fede a quella promessa. Non era abbastanza forte e gli ci sarebbe voluto qualche giorno per recupera pienamente le forze. In quelle condizioni non sarebbe riuscito nemmeno a tornare a casa vivo. Troppo orgoglioso per chiedere direttamente aiuto ai suoi due soccorritori, avrebbe cercato di fare leva sulle parole dette dallo sfregiato per convincerlo ad accompagnarlo. Il mio nome è Tsuneyo, sono un membro della tribù dell'Anauroch. Non conosco tuo nonno, ma se era un amico dei suricati, i più anziani se lo ricorderanno sicuramente. Se tu e il tuo amico mi accompagnate fino all'oasi, ti porto da Mushu.

Se Masayoshi avesse acconsentito, qualcuno avrebbe dovuto portare in spalla l'animale fino a destinazione perché non sarebbe riuscito a reggere il lungo cammino fino all'ingresso dell'eremo segreto dei suricati. L'animale sarebbe stato ben disposto a chiacchierare per tutta la durata del viaggio, quindi lo Shokuto avrebbe potuto saziare pienamente la sua curiosità. Dopo circa due ore di cammino, sbuchiamo davanti ad un grotta scavata in una gigantesca formazione rocciosa. Guardando all'interno, si vede chiaramente che procede verso il basso.

Lontano dalle mura, al centro del villaggio, al sicuro dentro l'amministrazione di Suna, la barriera perpetua d'individuazioneBarriera Perpetua d'Individuazione
Villaggio: Specializzazione
Posizioni Magiche: Rituale (0)
L'utilizzatore, imponendo un sigillo sul terreno, puo` innalzare una barriera invisibile in grado di coprire una citta`. Il sigillo sara` localizzato al centro della barriera. Chiunque si trovi entro 12 metri dal sigillo puo` usare "Percezione del Chakra" per Percepire qualsiasi manifestazone di chakra all'interno della barriera e qualsiasi ingresso di oggetti all'interno della stessa. È possibile percepire i ninja occultati tramite "Chakra Nullo" o conoscenze analoghe solo quando oltrepassano la barriera. Percepire richiede la totale attenzione: non sara` possibile fare altre azioni. Richiede un giorno di preparativi. La barriera e` permanente: e` necessario cancellare il sigillo per eliminarla.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
(Consumo: Abissale)
[Da jonin in su] brilla della presenza di tutti gli abitanti del villaggio. Uso Percezione del Chakra [0]
Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su] quel prezioso strumento per perlustrare i confini della città, assicurandomi che non ci siano ingressi non autorizzati. Mentre la mia mente si spinge verso l'entrata principale, noto immediatamente tre presenze di dimensioni molto più notevoli rispetto a quelle di un civile. Sono sicuramente ninja. Anzi, almeno due dei tre sono sicuramente ninja molto pericolosi. Del trio, soltanto uno trova una corrispondenza nella memoria: Asami, di Konoha. Ho conosciuto quella donna al palazzo del Re dell'inverno. È stato Shunsui a presentarmela. Se non ricordo male, sono amici. La presenza della kunoichi mi porta a sospettare che anche gli altri due siano di quel villaggio. Indipendentemente dal fatto che sia vero o no, incido nella mia memoria le caratteristiche della loro energia, cosicché in futuro mi sarebbe stato facile riconoscerli.

Non ho motivi per sospettare che siano ostili, ma la domanda sorge spontanea: perché tre stranieri di quel calibro vogliono entrare a Suna? Sicuramente avrei fatto bene a tenerli d'occhio. Dopo aver scoperto delle macchinazioni di Diogenes, sono convinto che sia necessario non fidarsi ciecamente nemmeno dei nostri alleati più antichi.

[Note]

I raggi del sole filtrano dalla finestra posta alle mie spalle, donando all'ufficio un aspetto calmo ed accogliente. L'orchidea gialla poggiata sulla scrivania, un regalo di Junko, la mia promessa sposa, diffonde nell'aria un piacevole profumo. In netto contrasto con la serenità primaverile che si respira nel Palazzo del Kazekage, i miei lineamenti tracciano un'espressione crucciata. Non ho dato troppo peso alle voci provenienti dal Paese delle Valli. Quando mi hanno riferito di quelle strane morti, ho bollato la notizia come l'esagerazione di qualche marinaio con in corpo troppo rum. Eppure, ora che stringo tra le mani la lettera speditami dall'accademia, non posso che domandarmi se non sia stato un errore fare affidamento sul mio scetticismo. Rileggo un'ultima volta le parole scritte sulla carta bianca, incidendo nella mia memoria la parola d'ordine, quindi distruggo il documento. Ordino i documenti presenti sulla mia scrivania, delegando ad un funzionario dell'Amministrazione il dovere di chiudere le pratiche di cui mi sto occupando. Sarei dovuto passare da casa a prendere alcune cose, ma prima di lasciare il Palazzo traccio sul mio corpo alcuni fuuinjutsu che mi aiuteranno a tornare a casa sulle mie gambe. [Sigilli]

Due giorni dopo

Sono il primo a raggiungere la locanda dove devo incontrare gli altri membri del team. Chiedo all'oste un tavolo vicino all'ingresso e mi siedo ad aspettare. Indosso la divisa militare standard di Suna e il coprifronte è legato attorno al mio braccio destro, quindi i tre non dovrebbero fare alcuna fatica a riconoscermi. Quando arrivano, li accolgo con un lieve inchino, salutandoli in maniera formale. Sono felice che abbiano scelto voi per questa missione. Sorrido amichevolmente mentre pronuncio queste parole. Con Shin e Kunihiro ho già collaborato durante altre missioni, quindi so che le loro capacità compensano le mie debolezze e che le mie fanno lo stesso con le loro. Il terzo componente della squadra è Akira Hozuki, un chunin di Kiri che non conosco. Appena entra - lo riconosco facilmente grazie alle mie capacità - mi affido all'abitudine di analizzare con attenzione il chakra di ogni persona che incontro, registrando le caratteristiche uniche della sua impronta energetica. Come ho fatto i primi due, mi piego leggermente e saluto in maniera formale. Anche se il mio comportamento aderisce in maniera rigida all'etichetta militare, i miei gesti lasciano trasparire un carattere affabile e bonario. Daishin Iga, Consigliere del Villaggio di Suna. Piacere di conoscerla, Hozuki-san. Sicuramente Akira avrebbe notato la differenza abissale che mi separava dall'ossequiosa e pedante cerimoniosità del mio predecessore. Accantonate le presentazioni, assumo una posizione completamente neutrale mentre si discute sul come scegliere il leader del team. Superata anche questa discussione, mi occupo di stabilire una linea di comunicazione tra tutti i presenti. Intreccio una lunga sequenza di sigilli, facendo comparire sulla nuca dei miei compagni un piccolo fuuinjutsuComunicazione Mentale
Villaggio: Specializzazione
Posizioni Magiche: Rituale (10)
L'utilizzatore può comunicare telepaticamente a qualsiasi distanza con tutti; all'attivazione comparirà un fuuinjutsu su tutte le persone consenzienti presenti entro 1200 metri.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
(Consumo: Basso)
[Da chunin in su]. Quell'intrico di linee nere e strani simboli ci avrebbe permesso di trasmettere i nostri pensieri a qualsiasi distanza. Ora siamo pronti per andare ad incontrare il Daimyo.

Camminando per le strade di Eiga è impossibile rimanere impassibili difronte alle tremende condizioni in cui versano la città e i suoi abitanti. In netta opposizione con l'eleganza e la bellezza delle strutture architettoniche disseminate lungo la via che stiamo percorrendo, lo spettacolo offertoci dai prigionieri rinchiusi nelle carrozze trasmette una sensazione di sconforto e profondo disagio. Chiedendo in giro, scopro che quelle sono le persone che hanno già provato a suicidarsi e che sono stati imprigionati per impedirgli di riprovarci. Come se ciò non fosse sufficiente, mentre camminiamo i tentativi di suicidio continuano a susseguirsi e tutti, prima di lanciarsi da un palazzo o di tagliarsi i polsi con una lama, pronunciano parole simili. Parole che non hanno alcun senso e che non fanno altro che alimentare la mia confusione. Eppure la cosa più inquietate ho iniziato a notarla non appena ho messo gli occhi su uno degli abitanti di Eiga. C'è qualcosa di strano nel loro chakra. Descriverlo è difficile. È come se fosse infetto. Non riesco a trovare una singola persona che non sia contaminata. Anche se sono sicuro che tutti siamo giunti alla stessa conclusione, condivido le mie preoccupazioni con il resto del team. Probabilmente è solo una questione di tempo prima che anche i nostri chakra inizino a mostrare gli stessi segni. Qualunque cosa stia portando al suicidio gli abitanti del Paese, è certo che si diffonde molto facilmente. Siamo in grave pericolo. Non c'è dubbio che se rimaniamo a lungo in questa città, presto saremo noi quelli che tenteranno di ammazzarsi. Conservo questo pensiero per me stesso. Non voglio rischiare di gettare nel panico i miei compagni. Anche se ancora non comprendo la natura di quel fenomeno, inizio immediatamente a studiarne le caratteristiche. Al colore verde delle persone che hanno già tentato il suicidio assegno una percentuale del 100%, mentre i nostri chakra incontaminati corrispondono alle 0%. Camminando avrei osservato attentamente le energie di tutte le persone, cercando di assegnare ad ognuna un valore percentuale approssimativo per classificare il loro grado di contaminazione. Tra i miei obiettivi c'è anche quello di stabilire un valore soglia oltre a cui le persone inizia a percepire il bisogno impellente di suicidarsi. Inoltre, provo a verificare l'esistenza di una correlazione tra sesso, entità del chakra, classe sociale, peso corporeo, etnia, età o altri potenziali fattori di rischio visibili, in modo da poter capire come e se questi influenzano la progressione della "malattia". Non ho la pretesa di raggiungere una quantità di dati sufficiente prima di raggiungere il palazzo del Daimyo, infatti ho intenzione di applicare lo stesso protocollo per tutta la nostra permanenza ad Eiga.

Raggiunto il Palazzo, lascio che siano gli altri ad interagire con i nostri ospiti, mentre io rimango in silenzio, osservando attentamente ognuno dei presenti per accumulare informazioni con cui alimentare il mio bisogno di spiegazioni. Con grande dispiacere noto che anche Shoukaku è contaminata, seppur in maniera minore. Difronte alla donna, se non c'è bisogno che sia io a pronunciare la parola d'ordine, mi limito a salutare educatamente e a presentarmi. Faccio lo stesso anche quando veniamo introdotti agli alti papaveri del Paese, lasciando che siano Shin, Akira e Kunihiro a occuparsi degli onori del caso. Nella sala da ricevimento, senza pronunciare una parola oltre a quelle necessarie per soddisfare i doveri impostimi dall'etichetta, scopro immediatamente qualcosa di estremamente peculiare. Il chakra di Yamamoto è completamente pulito. Non c'è traccia di contaminazione. È inutile specificare che la cosa spicca come una scolopendra in una zuccheriera. Le energie degli altri due mostrano segni simili a quelli della Kunoichi. La spada di Bosa ha delle caratteristiche particolari. Possiede chakra come se fosse un essere vivente. Anche se il volto cela completamente le mie emozioni, provo un certo fastidio nel vedere il Daimyo allontanarsi. Avrei voluto esaminare il suo chakra più approfonditamente, così da scartare le possibilità che fosse influenzato da un genjutsu o un fuuinjutsu. Accantonata la possibilità di esaminare Yamamoto, ascolto con attenzione le parole di Bosa. Finito il suo discorso, lascio che siano i miei compagni a iniziare con le domande. Per ultimo, se i miei dubbi non sono stati saziati dalle risposte date al Kiriano o ai due di Konoha, procedo a sottoporgli altri interrogativi: Dove e quando sono incominciati i suicidi? Avete mai provato ad interrogare qualcuno che è sopravvissuto? Chi gioverebbe maggiormente dal crollo economico di questo paese? Avete ricevuto minacce negli ultimi mesi? C'è qualcuno all'interno del Paese che non è soddisfatto dell'attuale Daimyo? Chi è il prossimo in linea di successione al trono? Come ha fatto il Daimyo a cambiare le sorti economiche di questo paese? Ha introdotto tecniche particolari di coltivazione del riso?

Congedatici dal comandate della guardia personale del Daimyo, è tempo di scegliere come procedere nelle indagini. Per massimizzare le possibilità di successo scegliamo di dividerci per esplorare i punti di maggiore interesse della città. Affiderò un mio clone ad ognuno di voi, così potrete monitorare lo stato di infezione delle persone che incontrerete. Basta un solo sigillo<elemento>Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Una (1)
L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: Medio)
[Da chunin in su]

Arte dei Cloni [1]
Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.(Consumo: Basso)
[Da chunin in su]
Tecnica Economica - 50%
per far comparire quattro miei cloni. Ognuno accompagnerà un ninja diverso, mentre io mi accodo all'Hozuki. Prima di separarci definitivamente, ripeto la tecnica della comunicazione mentale collegando anche ognuna delle copie appena create. [Esplorazione]

L'espressione sul volto del sunese si distese non appena vide Kitori versa a terra il contenuto scarlatto della fiala che teneva in mano. Non avrebbe voluto dover combattere per obbligarlo a rispettare la condizione che aveva dettato. L'onore del Kiriano gli aveva risparmiato una bella fatica e il rischio di essere scoperto dagli altri ninja di Kurotenpi e per questa ragione ora nutriva verso di lui un genuino senso di rispetto. Ti ringrazio. Si limitò a dire prima di sparire nella boscaglia. Non considerò minimamente l'otese, verso cui ora provava un certo disprezzo. Era ora di tornare alla base, se non volve che gli altri demolitori venissero a cercarlo, vanificando gli sforzi di quella giornata.

Il deserto dell'Anauroch è spietato con i forestieri, ma non riserva maggiore clemenza nemmeno verso coloro che lo abitano da generazioni. Il popolo di Suna lo sa bene e per questo il Villaggio è stato costruito per far fronte a tutte le difficoltà determinate da un ambiente tanto ostile: in primis, il bisogno d'acqua. Senza alcun dubbio era Il bene più prezioso, indispensabile se si vuole prosperare in quelle terre. Per permettere agli abitanti del paese del Vento di coltivare grano e altri vegetali, nonché di avere acqua a sufficienza per ogni loro bisogno, nel sottosuolo erano state scavate varie strutture deputate alla gestione dell'oro blu, alla sua distruzione e alla depurazione delle falde nascoste in profondità.

Anche il campo di piante grasse presente all'interno del villaggio era dotato di una struttura ausiliaria che ne permette la sopravvivenza. L'ingresso, difeso da un'enorme porta di metallo, era posto nella nella parete rocciosa che circonda Suna. Difronte ad esso, richiamato dall'allarme scattato quella notte, Masayoshi avrebbe trovato il corpo di Maki, una kunoichi di trentacinque anni. Soccorrendola avrebbe notato che respirava ancora, ma era in brutte condizioni. Forse, se l'avesse curata in qualche modo, sarebbe riuscita a dargli qualche indizio per aiutarlo a capire cos'era successo. Indipendentemente da tutto ciò, quel che era ovvio era che qualcuno doveva averla aggredita, per poi entrare all'interno dell'edificio a cui avrebbe dovuto badare. Se Masayoshi non avesse fatto qualcosa, il raccolto della stagione sarebbe stato in serio pericolo, con gravi conseguenze per tutto il villaggio.

Avrebbe tanto voluto spaccare la faccia a quell'idiota di Oto, ma il sunese dovette trattenere la voglia di far scorrere del sangue. Era in una troppo pericolosa per fare qualcosa di avventato. Dopo qualche istante di esitazione, Mitsuzuka decise che era il momento di ricambiare il favore. Se voleva uscirne vivo da quella situazione, avrebbe dovuto fidarsi del Kiriano. Ovviamente, ci sarebbero state delle condizioni. Non voleva consegnare ad uno straniero un potere che dovrebbe essere appartenuto solo al grande Dio-Verme della Sabbia. Poteva concedergli di visualizzare i suoi ricordi, ma non gli avrebbe permesso di ottenere la capacità di rintracciarlo ovunque fosse. Ti darò il mio sangue soltanto se prometti che distruggerai la provetta subito dopo aver appurato che sto dicendo la verità. Non voglio che tu possa trovarmi ovunque sia. Ne va della segretezza della mia missione. Se Kitori avesse accettato, l'infiltrato si sarebbe avvicinato, tagliandosi il polpastrello con un Kunai e donano qualche goccia del suo sangue al Kiriano, perché potesse assicurarsi che non stava mentendo.

Se Kitori non avesse acconsentito, il ninja, rimanendo a distanza, avrebbe composto un singolo sigilloFumogeno Istantaneo
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tigre (1)
L'utilizzatore può alzare una piccola nuvola di fumo. Il fumo occulterà tutto ciò presente entro 1,5 metri dall'utilizzatore per un round. Può essere usata in combinazione con un'altra tecnica avanzata spendendo uno slot tecnica/azione.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: ½ Basso)
[Da studente in su], generando una piccola nube che l'avrebbe nascosto dai due. Sfruttando quella copertura, avrebbe attivato un altro jutsu Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: Basso )
[Da genin in su] Azione Rapida per lasciare al suo posto soltanto un tronco di legno. Sarebbe ricomparso nella foresta a 21 metri di distanza dal punto in cui si trovava, in direzione opposta a quella in cui si trovavano gli altri due ninja. Grazie alla fitta vegetazione sarebbe stato difficile da trovare. [Furtivo] Non avrebbe perso tempo e approfittando di quella copertura avrebbe continuato a correre verso la sua salvezza. [Movimento]

Mitsuzuka arrestò la sua corsa a circa quindici metri di distanza da Kitori. Sollevò le braccia in segno di resa, mostrando che non portava armi con sé. Aveva deciso di inseguire l'otese soltanto per evitare di far saltare la sua copertura, ma ora che si trovavano ben lontano dagli altri membri di Kurotenpi avrebbe potuto usare la sua reale identità per avere salva la pelle. Il piano originale prevedeva che continuasse a correre ancora per qualche altro chilometro, poi avrebbe finto di essere seminato da Ichiro e sarebbe tornato dagli altri nukenin a mani vuote. Kitori aveva mandato tutto all'aria e ora toccava a lui rimediare. Non sono qui per farvi del male. Stavo fingendo di inseguirlo per non compromettere la mia copertura. Più avanti avrei finto di perderlo di vista, così da poter tornare dagli altri membri di kurotenpi senza destare sospetti. Fissò Kitori negli occhi, sperando di convincerlo. Mi chiamo Mitsuzuka. Sono un ninja di Suna in missione per conto dell'Accademia. Mi sono infiltrato con successo tra le fila di Kurotenpi.

Ichiro, rimasto a circa sei metri dal suo salvatore, non aveva alcuna intenzione di fidarsi. Senza aspettare che Kitori decidesse cosa fare, avrebbe iniziato a comporre i sigilli necessari ad evocare uno dei suoi raitonSfera Fulminea
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tigre, Capra, Pecora, Topo, Drago (5)
L'utilizzatore può creare un sfera d'elettricità con diametro pari a 25 centimetri che potrà essere indirizzata contro l'avversario; la gittata massima è 15 metri. La potenza è pari a 10 e può Semiparalizzare la zona colpita per 1 round o Scoordinare la vittima per 2 round, se colpita la testa. Ogni lancio oltre il primo richiede uno slot azione/tecnica; la velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore, mentre se effettuato un lancio con il braccio, la velocità della sfera sarà pari alla Forza dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Raiton
(Consumo: Mediobasso ogni sfera)
[Sfere Massime: 1 per Grado]
[Da studente in su]. Non ci ingannerai, maledetto! Completata la sequenza, avrebbe, usando il braccio destro, avrebbe provato a scagliare una sfera di energia elettrica contro il petto del finto nukenin.

[Abilità]

Seguendo l'esempio di Kunihiro, durante l'incontro condivido con il resto del team le informazioni ottenute esplorando la nave. Purtroppo non sono riuscito a trovare niente di particolarmente utile, esattamente come gli altri. A parte il capitano, nessuno degli altri passeggeri possiede un'energia degna di nota. C'è solo una cosa che non riesco a comprendere e che inizia ad insospettirmi: perché nessuno sa niente della futura principessa? Com'è possibile che ci siano così poche informazioni su una giovane donna nobile promessa in sposa al futuro re dell'isola fin dal momento della sua nascita? Dovrebbe essere una delle persone più invidiate e conosciute dell'isola!

Mentre questi dubbi continuano a rincorrersi nella mia mente come cani rabbiosi, decido di approfittare dell'attesa necessaria a completare le procedure di scarico per fare un giro nella zona limitrofa al porto. Non è strano che nessuno sappia niente sulla futura sposa? Vado a vedere se riesco a trovare qualche altra informazione al porto. Avverto, usando la tecniche che io stesso ho generato. Appena metto piede a terra, mi mischio tra la moltitudine di marinai e civili che sciamano tra le banchine. Mentre avanzo nella calca, esplorando le varie zone del porto, tendo le orecchie e spingo il mio sguardo su tutte le persone che incontro, cercando di captare qualche stralcio di conversazione o un indizio che potrebbe aiutarci. [Abilità] Spero di trovare qualche informazione rilevate sui Katoshi, la famiglia della futura principessa.

Torno alla nave giusto in tempo per salire sulla carrozza che ci porterà fino al palazzo degli Yokuzuna. Appena usciamo dalla zona del porto, la città ci accoglie con uno spettacolo indimenticabile. Ovunque si possono vedere addobbi e rose di vari colori disposti su ogni casa e in ogni via per celebrare il matrimonio, l'incoronazione e il lutto per la defunta reggente. I miei occhi e la mia attenzione si perdono in quel mosaico di colori e profumi che ci circonda, rendendomi più facile sopportare i commenti di Kunihiro. Shin, invece, sembra essere piuttosto seccato dal comportamento del suo compatriota. Al netto delle sue stranezze, temo abbia ragione. C'è qualcosa nell'aria, una lieve tensione che mi impedisce di rilassarmi completamente. Non so perché, ma un eco ai confini della mia coscienza mi suggerisce che le cose prenderanno presto una piega molto più tetra. Speriamo che a noi non tocchi combattere contro dei ninja zombie. Il tono allegro della mia voce, in aggiunta alla calma disegnata sul mio volto, cela completamente la mia preoccupazione.

Circa un'ora più tardi arriviamo finalmente a destinazione. Al palazzo veniamo accolti in pompa magna dal principe Ryze e dalla sua futura consorte. I due giovani sono accompagnati da una nutrita guardia, composta da quattro gruppi di samurai. Come sono solito fare, sondo con lo sguardo tutti i presenti, focalizzandomi principalmente sui nostri nobili ospiti e sulle guardie. Magari i loro chakra mi riveleranno qualcosa di utile. Tra le guardie mi accorgo della presenza di quattro individui peculiari: indossano armature leggermente diverse, più curate ed eleganti di quelle dei loro compagni. Ciò mi suggerisce che siano di un rango più alto e per questo spendo più tempo ad osservarne il chakra, così da non dimenticarmelo. Anche a Irelia dedico particolare attenzione, cercando qualcosa che possa aiutarmi a risolvere i dubbi che mi perseguitano.

Imitando Shin, giunto il momento delle presentazioni, mi piego in un profondo inchino difronte a ognuno dei futuri regnanti. Sorrido, ringrazio, mi esibisco in tutti i salamelecchi e le formule previste da un'occasione del genere. Interpreto alla perfezione il ruolo affidatomi, lasciando che dall'esterno mi si veda soltanto come un'Iga qualunque. Un altro guerriero ligio al dovere, obbediente, onorevole e devoto alle formalità richieste ai ninja provenienti da un clan nobile. Congedatici dalla coppia reale, veniamo affidati a Shinichi, un servitore piuttosto anziano. Nel frattempo, mentre i samurai si allontanano dalla piazza, noto che i quattro che hanno catturato la mia attenzione seguono la coppia nella villa. Probabilmente loro sono le guardie più fidate e potenti dei due reali. Un motivo in più per tenerli d'occhio.

Rispondo al saluto dell'anziano domestico con un inchino più lieve rispetto a quello che ho riservato a Ryzen e futura consorte. Allontanatici verso un posto più adeguato per discutere, provo anche io a fare qualche domanda. Le spiacerebbe fornirci anche il programma delle celebrazioni e una mappa con la posizione degli ospiti rispetto a quella dei reali durante la festa? Sono sicuro che ci sarà un banchetto o qualcosa di simile e per questo penso sia importante sapere chi siede vicino a chi. Perdoni la mia invadenza, ma le sarei infinitamente grato se potesse illuminarmi su alcuni particolari della storia della vostra bellissima isola: precisamente qual è il morbo che vi ha strappato sia Karma che il suo compianto sposo? Inoltre, mi piacerebbe sapere qualcosa di più sull'epidemia siete riusciti a debellare vent'anni fa. Come hanno fatto gli Yokuzuna a trovare un cura? Vista la massiccia presenza di quei fiori, sospetto che abbia a che fare con le rose. Ho sentito molte persone tessere le lodi della famiglia Yokuzuna, ma nessuno ha saputo dirci qualcosa dei Katoshi. Sarebbe molto gentile da parte sua se ci desse qualche informazione sulla famiglia della sposa. Sa, non vorrei mai che l'ignoranza ci porti involontariamente ad offendere un parente di Irelia. In contrapposizione alla durezza mostrata da Shin, io preferisco apparire più docile e rispettoso. Attendendo una risposta, espando i miei sensi per sondare il palazzo.

[Note]

Alle Macerie - Clone I

Il jutsu usato da Kunihiro mi lascia con un lieve senso di nausea. Mentre ascolto il suo consiglio chinandomi a terra, mi guardo in torno stranito per cercare di capire cosa è appena successo. Non ho idea di che come abbia fatto, ma sono sicuro che abbia usato una tecnica di teletrasporto. Ero nel bel mezzo della pioggia nera e un istante dopo mi ritrovo acquattato a circa 25 m di distanza, insieme a lui e Kairi. Accantono quei pensieri, concentrandomi esclusivamente sulla situazione spinosa in cui siamo finiti. Dobbiamo avvertire Kinryu e Kitori. Potrebbero essere in pericolo! Horikawa-san, riesce a teletrasportarsi alla loro posizione, mentre io rimango per localizzare i nemici? Bisbiglio a bassa voce, non conoscendo i limiti delle capacità del chunin di Konoha. Senza attendere una risposta del giovane, non perdo nemmeno un secondo e mi concentro per espandere i miei sensi così da poter localizzare i nemici. [Abilità]

Botola - Originale

Rispondo alle parole di Shin con un cenno di assenso, ma prima di avvicinarmi alla botola mi prendo qualche secondo per dare vita a due jutsu che ci aiuteranno nell'esplorazione. Per prima cosa, creo altri tre cloni da mandare in avanscoperta e successivamente inizio a comporre una sequenza di sigilli molto più lunga di quella necessaria a generare la tecnica della moltiplicazione del corpo. Completato il jutsu, sulla nuca di tutti i presenti sarebbe comparso un piccolo sigillo nero che ci permetterà di comunicare mentalmente. È una tecnica che non padroneggio ancora e per questo ho deciso di non usarla fin da subito. Ora le nostre menti sono collegate. Potremo comunicare a qualsiasi distanza senza essere ascoltati dai nemici. Comunico ai miei compagni per mettere alla prova le mie capacità. Assicuratomi che tutto è andato per il verso giusto, mi preparo a scendere nella botola seguendo lo schema proposto dal ninja di Konoha. I cloni, invece, si dispongono a triangolo intorno a noi: uno davanti a Shin e gli altri due alle nostre spalle.

Sfortunatamente, Shamada non sembra essere in grado di guidarci nell'inquietante condotto in cui ci siamo ritrovati. Le luci artificiali e l'aspetto lugubre non lasciano presagire niente di buono. Inizio a sospettare che ci stiamo avvicinando a qualcosa di molto pericoloso. Se Shin o Kitori provano ad abbattere il muro di mattoni, una delle due copie poste alle nostre spalle si dirige in quella direzione, abbandonando il gruppo principale che invece si allontana da Soyo. Procedendo lentamente, mi guardo intorno cercando di captare qualsiasi indizio possa avvicinarci alla soluzione di questo mistero. [Abilità]

Dopo aver improvvisamente svoltato verso nord, ci ritroviamo difronte ad una biforcazione a Y. Il clone rimasto alla coda del gruppo procede nel cunicolo buio, invece noi veniamo interrotti da un'inaspettata apparizione. Dal cunicolo illuminato fa capolino un uomo sulla quarantina, dal fisico nervoso e magro. I suoi abiti sembrano vecchi e consumati dal tempo e questo certo non mi aiuta a capire cosa ci faccia in questo posto. La sorpresa generata da quell'incontro lascia immediatamente il posto ad una lunga serie di domande a cui non so dare una risposta sensata. Che sia solo un barbone in cerca di un luogo riparato dove dormire? C'è qualcosa che non mi torna in questa supposizione. Mi sembra sospetto che chi ha costruito questo posto abbia lasciato un ingresso non protetto dopo essersi disturbato a piazzare un fuuinjutsu piuttosto complesso all'entrata che abbiano usato noi. Potrebbe essere un prigioniero o un ostaggio, ma di certo non mi sembra un ninja. Il suo chakra è debole come quello di un civile. Non sembra pericoloso. Avverto i miei compagni, temendo una loro eccessiva reazione all'accoglienza poco calorosa riservataci dallo strano tizio. Decido di provare a calmare l'uomo, sperando che possa aiutarci. Lascio che sia la copia in testa ad avvicinarlo. Il clone solleva le braccia per fargli vedere che non è armato, mentre lentamente si avvicina a lui. Non siamo venuti per farti del male. Siamo ninja che vogliono solo aiutare le persone di Kusa. Ci sono delle persone malvagie nascoste tra gli abitanti di Soyo e noi siamo qui per fermali. Rimane a circa un metro e mezzo di distanza, mentre noi siamo qualche metro più indietro. Anche se sembra inoffensivo, non ho intenzione di rischiare troppo. Qual è il tuo nome? Perché ti trovi in questo tunnel? Noi siamo entrati da una botola nella campagna che circonda Soyo, tu? Nel frattempo, io uso le mie capacità da sensitivo per evitare di incappare in altre sorprese simili. [Abilità] [Note]

Alla Yoku Nemuru - Clone 4

L'attività della mia famiglia vale circa cento miliardi di ryo di capitalizzazione. Anche in questo caso non sto mentendo. Le riserve del clan sono molto ampie, anche se di entità minore rispetto a quelle dei Kurogane. Le società che fanno a capo del ramo civile degli Iga sono diffuse in tutti i paesi accademici e anche in alcuni all'esterno dell'alleanza, ma non godono della diffusione globale della Tayo no Warai. Chiaramente pochissime aziende reggono il confronto con quella che ha sede proprio qui a Kusa, ma sono sicuro che la cifra che ho proposto sarà sufficiente a farmi incontrare un individuo più in alto nella gerarchia della compagnia assicurativa. Le sarei molto grato se riuscisse a mettermi in contatto con qualcuno dotato dell'esperienza e delle conoscenze adeguate alle mie richieste.

Masayoshi mi raggiunge una decina di minuti dopo il mio arrivo. Buongiorno anche a te, Masayoshi. Lo saluto, mentre mi rimetto in piedi. Immediatamente incomincio a comporre rapidamente una lunga serie di sigilli, così da poter attivare la tecnica che ci avrebbe permesso di comunicare anche se ci fossimo separati. Ora possiamo partire. Lo avviso, trasmettendo l'informazione direttamente alla sua mente.

[Qualche ora più tardi]

Il vento soffia dolcemente sulle dune, sollevando i granelli di sabbia in turbini sottiliche si perdono nel cielo terso. Inizio ad essere un po' stanco, ma il caldo e il sole non mi disturbano troppo. Sono abituato alle condizioni estreme dell'Anauroch. Ormai non dovremmo distare molto dalla nostra destinazione. Probabilmente, ancora un paio d'ore di cammino e dovremmo esserci. Dico a Msayoshi, mentre con un piccolo balzo mi lascio alle spalle un'altra duna. Non più di venti metri più avanti arresto improvvisamente la mia corsa. Mi inginocchio, concentrandomi sulle orme tracciate nella sabbia. Ci sono delle tracce. Qualcosa deve aver fatto di recente il nostro stesso percorso. Sono di due animali diversi, a giudicare dai segni. Purtroppo le mie conoscenze limitate in questo campo non mi permettono di scovare maggiori informazioni, ma forse Masayoshi ne sa più di me. Che ne dici se proviamo a dare un'occhiata? Propongo al mio giovane compagno di missione.

Se il genin non ha niente in contrario, alteriamo leggermente il nostro percorso per tentare di risalire alla fonte di quei marchi. Una quindicina di minuti più tardi, ci troviamo difronte uno spettacolo decisamente poco rassicurante. Sulla sommità di una piccola duna, vediamo il corpo di un suricato lungo circa 1,5 m e di color caramello. Il mantello dell'animale è bagnato da molto sangue e ha molte ferite da taglio sul corpo. Esaminandolo, si nota immediatamente che è morto. A circa cinque metri di distanza c'è un'altro animale della stessa specie steso a terra. È leggermente più piccolo del precedente, ma pur essendo malconcio respira ancora. Chiaramente ho fatto male a pensare che questa sarebbe stata una tranquilla scampagnata nel deserto.

Sento montare il disgusto, mentre frammenti di ossa e interiora del piccolo elfo volano su ogni parete del padiglione. Si rinfranca in me l'idea che quell'essere - ormai dubito che sia umano o addirittura il vero Re dell'inverno - vada eliminato questa notte. È decisamente pericoloso e, considerato il suo scarso riguardo per la vita umana, non dubito che potrebbe causare innumerevoli morti se non arrestiamo il suo folle piano. Ovviamente non credo otterrà gli effetti per cui ha costruito quella macchina, ma i vari marchingegni con cui ha popolato la fabbrica sono una minaccia sufficiente a farmi desiderare la sua morte.

Appena ritorniamo nella sala comune, insieme a Fudoh appendo la sfera che abbiamo recuperato, aggiungendola alla collezione di quelle ottenute in precedenza. Non provo nemmeno a spostare la mia statuetta per provare a risolvere il mistero di un altro padiglione: ormai abbiamo raccolto un numero sufficiente di chiavi. Mettendomi al centro della stanza, urlo a gran voce quanto i miei sensi hanno captato in precedenza. Ci sono due persone all'interno della macchina! Il dispositivo si alimenta risucchiando la loro energia vitale. Questa è soltanto una mia supposizione, ma confido che susciterà nei miei colleghi meno attenti alle sofferenze altrui uno slancio di altruismo non indifferente. Se non li aiutiamo, moriranno presto! In questo modo, la maggior parte delle persone dovrebbero riuscire a sentirmi. Se non basta, ripeto il messaggio quando arrivano altri shinobi. Se qualcuno si avvicina chiedendomi più informazioni, descrivo anche l'aspetto e le caratteristiche delle persone viste dal mio clone all'interno di quella trappola mortale.

Ichiro era un ninja piuttosto stano anche per i canoni di Oto. Il viso incartapecorito dall'età, una massa di capelli neri piuttosto disordinati, lunghi baffi piuttosto appariscenti e un paio di inquietanti occhi rossi lo rendevano sicuramente un tipo piuttosto appariscente, ma la sua indole era qualcosa di ancor più stravagante. Ossessionato dalla fortuna e devoto a qualsiasi genere di superstizione, non si separava mai da decine di amuleti e altre inutili chincaglierie che aveva accumulato negli anni. Era convinto che se ne fosse liberato, la sventura l'avrebbe perseguitato, portandolo a morte certa. Anche quella sera, mentre correva tra la foresta di una delle isole Orientali, non aveva abbandonato l'abitudine di gettare ogni tanto del sale alle proprie spalle. Inutile dire che questa cosa non l'aveva molto aiutato a fuggire e presto sarebbe stato raggiunto dal suo inseguitore.

Correndo a perdifiato tra fitta vegetazione, lo il genin si imbatté in un giovane parigrado di Kiri. Appena vide Kitori e il suo scintillante coprifronte, l'anziano shinobi arrestò la sua corsa, avvicinandosi al ragazzo. Lo sapevo! Sapevo che la zampa di coniglio sunese mi avrebbe aiutato! Esclamò, agitando con orgoglio quel macabro ninnolo che stringeva nella mano destra. Mi chiamo Ichiro, sono un genin di Oto! Sono stato incaricato di trovare informazioni su Kurotenpi e di catturare un membro di quell'organizzazione, ma le cose non sono andate come avevo previsto. Tralasciò volontariamente la parte in cui rapiva e torturava una giovane locandiera solo per trovare informazioni sul suo inseguitore. Quei bastardi mi hanno teso un agguato. Sputò per terra in segno di sdegno. Ne ho fatto fuori uno, ma l'altro è troppo potente. Presto sarà qui e se non mi aiuti, non penso riuscirò a portare a casa la pelle. A guardarlo bene, Ichiro era piuttosto malconcio. Evidentemente doveva essersela vista davvero brutta.

Nel frattempo, l'infiltrato sunese stava riducendo la distanza che lo separava dal suo obiettivo.

La notte è già calata sul deserto quando finalmente raggiungo la miniera di Sanbashi. Nonostante l'ora, non mi dispiace abbandonare il Villaggio per questo genere di mansioni. Inoltre, mandare qualcun altro avrebbe soltanto richiesto più tempo. Avendo supervisionato personalmente la progettazione e la successiva realizzazione della miniera, sono il più adatto ad esaudire la richiesta del consiglio. Mentre a passo lento mi avvicino all'unica guardia presente, sono sicuro che stendere un aggiornamento sullo stato dei lavori non mi tratterrà per più di un'ora. Sopratutto se posso contare su una schiera di cloni che fanno il lavoro sporco al posto mio.

All'ingresso trovo soltanto l'anziano Misao ad accogliermi. Lo saluto con un cenno del capo contando sul fatto che mi riconosca. Ormai è da un po' che ho sostituito il precedente consigliere, quindi penso che la maggior parte degli shinobi sunesi conosca la mia faccia. Non si preoccupi, non sono venuto a tenerla d'occhio. Sorrido amichevolmente mentre pronuncio quelle parole. Quell'uomo non ha la fama di avere un buon carattere, ma non ho motivi per credere che sia un ninja incompetente. Devo solo fare qualche rilievo su ordine del consiglio. Lo avviso, mentre le mie dita si uniscono per formare un solo sigillo. Quattro sono i cloni che si allontanano verso l'interno della miniera per occuparsi del compito che mi ha spinto fino a quella zona dei nostri territori. Io rimango all'esterno, giusto per fare quattro chiacchiere con l'anziano shinboi. Allora, come va la guardia? Ci sono stati problemi in questi giorni? L'odore dello stufato mi riempie le narici, suggerendomi che Misao deve essere un ottimo cuoco. In risposta a questo stimolo, il mio stomaco emette un segnale piuttosto rumoroso e del tutto inequivocabile.