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    The Island


    Post 16 ~ ...che vanno in fumo

    La scelta compiuta dall'otese era stata ancora più scriteriata della proposta di attaccare Hayate. Se quell'azzardo alla fin fine aveva avuto i suoi risvolti positivi, nonostante il tributo non indifferente e per nulla metaforico che avevano dovuto pagare, riguardo alle circostanze in cui si trovavano al momento Shin nutriva gran poche speranze di cavarsela. Nel momento stesso in cui CaoCao perse conoscenza a causa della potente illusione del corvo, il mondo sembrò ruotare su se stesso ed ogni cosa si fece confusa. Solo l'enorme pressione dell'aria, che li stava scagliando lontano con una forza inimmaginabile fece realizzare al Kinryu che era lui, così come i suoi compagni, a starsi muovendo sotto sopra nel mezzo dell'enorme grotta sotterranea.


    La spinta iniziale fu sufficiente a fargli scricchiolare le ossa e se non fosse stato per il tesoro del Villaggio della Foglia e un immediato accumulo di chakra nei muscoli per riflesso involontario si sarebbe fatto anche più male [Difesa][Parata] Resistenza Nera, Protezione 20
    [Impasto] Mediobasso +4 Res.
    [Maschera della Volpe] Prot. 20

    [Danni] 4 Leggere (diffuse)
    . Inveendo dentro di sé contro l'amico, il giovane cercò di recuperare un minimo di orientamento mentre vorticavano verso l'ignoto, ma temeva di sapere cos'era successo. Era il simbolo del Vuoto che permetteva loro di attraversare il lago e lo spazio antistante. La luce del sigillo si era fatta più intensa durante l'estremo tentativo da parte dell'uomo di portarli via da lì per difendersi da un attacco inesistente, ma una volta che era svenuto per via del genjutsu si era progressivamente raffreddato, fin quasi a spegnersi. Proprio in quel momento l'acqua dall'azzurro brillante li aveva rifiutati, scagliandoli lontano. Contro una spiaggia lontana, se erano fortunati, contro una parete di roccia nel caso contrario.

    Per quanto cercasse di muoversi, Shin capì subito che si trattava di uno sforzo vano. La potenza del vento e l'assenza di punti d'appoggio li condannavano ad assecondare il flusso. Il foglioso si sorprese di sé per l'apparente fatalismo con cui stava vivendo la situazione. Il motivo, probabilmente, non era neppure quello che ormai era un dato di fatto, ovvero che sull'isola non si potesse morire indipendentemente dalle ferite ricevute, ma piuttosto dalla constatazione che da quando avevano messo piede su quell'isola le cose non avevano fatto altro che andare per il verso sbagliato. E, proprio quando sembrava che finalmente ne vedessero la luce, ecco un nuovo ostacolo sul loro cammino. Il Kinryu scacciò la tentazione di lasciarsi trasportare e ridursi in una polpetta, disgustato per l'idea e preoccupato di quanto tempo e quanto dolore gli sarebbero occorsi per ricomporsi e, soprattutto, aver voglia di muoversi di nuovo. Non che gli venissero in mente molte alternative, ma almeno doveva fare un tentativo.

    Se la sua intuizione era giusta, sciogliendo l'illusione attiva sul Guerriero del Vuoto aveva una possibilità, a patto che CaoCao fosse sufficientemente veloce da recuperarlo prima dell'impatto. Anche perché, da quel che aveva capito, se per loro esisteva una minima possibilità di sopravvivere, sebbene in forma di hamburger, per l'uomo morire sarebbe stata veramente la fine. Faceva ridere anche solo pensarlo, ma su quell'isola era così. Non a caso il giovane aveva sfiorato la follia, allungando una mano per abbeverarsi da essa, e solo l'apparizione di un avversario tanto sopra le righe quanto era il Coraggio l'aveva fatto rinsavire. Non era però quello il momento di abbandonarsi alle riflessioni: occorreva agire, e subito! Già, ma come poteva raggiungere il loro alleato? La corrente era troppo forte per contrastarla, e lo shinobi mancava di punti d'appoggio sui quali fare leva.

    Il suo destino sembrava segnato, quando intravide Kato comporre alcuni sigilli, evocando il corvo che viaggiava con loro più vicino a sé. Ma certo! Se avesse richiamato Anzu... Scosse la testa, o almeno l'avrebbe fatto se l'aria non gli avesse irrigidito ogni muscolo. Non avrebbe convocato la kitsune. E il motivo non era la promessa fatta ad Hayate. Semplicemente non voleva coinvolgerla in quella situazione disperata. La volpe per lui non era uno strumento di cui disporre a piacimento, ma una compagna preziosa, tanto importante da averlo fatto chinare supplicante ai piedi dell'Inquisitore di Kiri affinché la risparmiasse. Non l'avrebbe messa in pericolo, ma l'avrebbe protetta così come l'aveva sottratta alle grinfie dello spadaccino della Nebbia, sfidandolo, dopo che le trattative erano fallite. Lo Yotsuki nel frattempo si avvicinava a fatica verso il Guerriero del Vuoto, spronando la sua evocazione. Visto che il danno l'aveva fatto lui, poteva lasciargli l'onere di riparare. Se avesse fallito però ci avrebbero rimesso entrambi, quindi il foglioso doveva pensare ad un'alternativa, e alla svelta.

    Se non poteva evitare l'impatto, forse poteva ridurne l'effetto eliminando gli ostacoli che avrebbe trovato sul suo tragitto. In quel momento viaggiava ad una velocità elevatissima, seguendo una traiettoria su cui aveva poco o punto capacità di intervento. La similitudine con un proiettile gli aveva fatto venire in mente una cosa. Il vero pericolo di un dardo non era tanto nella forza con cui veniva scagliato, quanto nella sua capacità di perforare ogni difesa. Esattamente, ciò che a lui mancava era una punta in grado di superare la resistenza di ciò che gli si sarebbe parato davanti. Ma a questo poteva rimediare: era un ninja in fin dei conti, e come tale si sarebbe comportato. Se doveva andarsene, o per lo meno fine spiattellato in un blob di carne, l'avrebbe fatto con stile.

    Shin unì le mani a formare tre sigilli. Bue. Coniglio. Scimmia. Percepì il chakra che fluiva attraverso il braccio, accumulandosi nella mano sinistra fino a formare una lama di fulmini. Ci mise un poco ad accumulare l'energia necessaria, ma via via le saette che scaturivano dalle sue dita si fecero più intense e lo stridio più acuto, come se un migliaio di feroci rapaci si trovassero concentrati nel suo palmo. E proprio da quel caratteristico suono la tecnica prendeva il nome, il Mille Falchi di Konoha. Normalmente sarebbe stato necessario prendere la rincorsa per massimizzarne il potere, ma in quella situazione non ce n'era bisogno. Poteva infatti volgere a proprio vantaggio l'impareggiabile spinta prodotta dal lago. Ora aveva la punta della lancia, ma ancora non bastava: era troppo esile. Il Kinryu manipolò i fulmini, espandendo l'area ricoperta per quanto possibile tramite l'afflusso di chakra. Portò il braccio in avanti, al centro del corpo, sostenendolo con l'altro, la mano stretta all'incavo del gomito.

    Era consapevole che avrebbe perso l'arto, se fosse stato fortunato, ma era un sacrificio necessario. Si preparò all'impatto psicologicamente e fisicamente, ma prima avrebbe cercato di scansare eventuali sporgenze per quel poco che era in grado di muoversi, aiutandosi con misurate emissioni di chakra repulsivo e sfruttando eventuali detriti o appigli generati dalla tecnica. Se necessario infatti spostava di poco il braccio per intercettare sporgenze, stalattiti o stalagmiti, sbriciolandole sperava. Solo una volta in vista della destinazione ricorse alla tecnica a lui tanto congeniale da avergli fruttato un soprannome, datogli da un compagno di missione a Città di Pietra. Assecondando il flusso, si sarebbe spostato in un frazione di secondo quel tanto che fosse stato possibile, cercando di trovare la traiettoria più favorevole per quel proiettile umano in cui si era trasformato al fine di impattare contro la superficie meno minacciosa. A quel punto stava alla potenza del jutsu e alla sua capacità di penetrazione la decisione finale sulla sua sopravvivenza, ma preso dalla disperazione, con il cuore in gola, avrebbe dato fondo ad ogni sua risorsa, facendo letteralmente esplodere il chakra che fuoriusciva dal braccio, sfruttando la stessa forza che minacciava di porre fine alla sua storia. Distruggendo sé e ciò che incontrava, senza più logica che non fosse l'istinto di sopravvivenza [Conoscenze Utilizzate]Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Maestro del Passo Lampo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Miraggio inarrestabile
    Abile: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, può ignorare uno Status medio tra Azzoppato, Ingombro, Scoordinato e Semiparalisi durante l'esecuzione della tecnica e per tutta la durata dello spostamento; può essere utilizzata una volta per round.[Da genin in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Miraggio sfuggente
    Talento: L'utilizzatore può raddoppiare la distanza massima percorribile con la Tecnica della Sostituzione; può essere utilizzata una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.(Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]

    Movimento Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si sposta molto più prontamente: la distanza massima dello slot azione aumenta di 9 metri.[Da chunin in su]

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Movimento Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare il proprio movimento con 1 slot azione di 6 metri. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da chunin in su]


    [Slot Tecnica 1] [Avanzato] Mille Falchi
    Impronta di Chakra: Elettricità
    Azione Rapida

    [Slot Tecnica 2] Manipolazione della Forma
    x1.5 Raggio Mille Falchi

    [Slot Tecnica 3] Tecnica della Sostituzione
    Maestro del Passo Lampo
    Miraggio Inarrestabile
    Passo del Miraggio
    Miraggio Sfuggente

    [Slot Azione 1] Caricamento Mille Falchi

    [Slot Azione 2] Movimento se si trovano punti d'appoggio, fino a 2m
    Movimento Migliorato
    Salto Repulsivo
    Movimento Repulsivo

    [Slot Azione 3] Attacco con Chakra Distruttivo
    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Tocco Distruttivo (Superiore) 4 Bassi +80 Potenza
    Fasce da Combattimento +30
    Attacco Base +10
    + Forza della Spinta

    Nota: potrei avere commesso qualche imprecisione nell'utilizzo degli slot o aver fallito completamente, ma è il meglio a cui sono riuscito a pensare. In ogni caso è un modo epico per schiattare.

    P.s: consumi e danni aggiornati nel prossimo post.
    .


    Il ragazzo ci mise tutto quello che aveva, ogni cosa che aveva imparato da quando era diventato uno shinobi. Era una follia, una completa follia, un'idea talmente pazza da fare tutto il giro fino a sembrare sensata. Proprio per questo, per assurdo, avrebbe potuto funzionare, se i kami l'avessero voluto.

    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 2
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    ///
  2. .
    Harumi presente!
  3. .

    I Segreti del Mikawa


    6

    Il dio antico si risollevò nell'oscurità più totale. Il silenzio era rotto solo dallo sgocciolare costante, come se si trovasse in una profonda grotta in cui lentamente l'acqua filtrava attraverso la roccia fino a formare il lago ai suoi piedi. E come nelle viscere della terra, quello spazio indefinito era caldo e umido. Quasi della stessa temperatura di un corpo umano. Una vampata d'aria torrida lo colpì, e il buio fu squarciato da una lama di luce blu. L'ospite non sarebbe riuscito a scorgere il soffitto di quel luogo, né la sua fine. Il fascio di fiamme comparve di nuovo, incandescente, muovendosi piano ed acquisendo sempre maggiore intensità. Quando i suoi occhi si abituarono all'intensità del calore, avrebbe scorto non una, bensì due code, che pigre volteggiavano nell'aere. E davanti ad esse, gradualmente, iniziò ad ardere l'intero corpo della creatura a cui le estremità appartenevano, rischiarando al contempo l'ambiente circostante. Davanti al Signore del Caos si trovava il Demone Gatto, gli occhi uno giallo e uno verde puntati su di lui. Nonostante fosse accovacciato superava molte volte per dimensioni il dio del sangue, già di per sé imponente.

    Dunque è qui che ti sei nascosto, MATATABI!

    La voce tonante dell'essere abituato a dominare sui cuori delle genti tramite la paura e il potere riempì l'antro, rimbombando. Del secondo, trasbordava, mentre il primo non lo conosceva. Per quel motivo osava appellarsi al nekomata con il suo vero nome, tramandato nei secoli quasi con la stessa venerazione del proprio. Due entità simili, eppure diversissime.

    Pensa a cosa potremo diventare io e te INSIEME... una calamità fuori scala per questa realtà, un verdetto di sventura e morta per chiunque riteniamo indegno!
    Potremmo forgiare con il ferro e il sangue un IMPERO, una nuova era di splendore... non come l'idea smielata e senza senso del Mikawa. Unisciti a ME, io dall'esterno posso sbarazzarmi velocemente della mocciosa e fatto questo non ti confinerei come fanno gli umani in un corpo indegno di te, ti lascerei libero, nella tua forma più terrificante, COME TI VEDO ORA! Avrai la tua vendetta sull'otese e, portandolo allo stremo, lo costringeremo ad espellermi in maniera tale da poter diventare un'unica cosa!

    Le iridi feline lo osservarono in silenzio, mentre il dio proclamava i suoi intenti. Nientemeno che dominare sul mondo. Ma, per farlo, aveva bisogno della forza del bakeneko, né si faceva problemi ad ammetterlo. Era giunto lì con una proposta. Un'alleanza, all'insegna del sangue. Un impero fondato sulla morte. Declamata la sua orazione tacque, attendendo la risposta del demone codato. Quando l'immensa bocca del gatto si spalancò avrebbe avuto l'impressione che fosse sul punto di divorarlo sebbene tra loro vi fossero delle robuste sbarre ed un sigillo a trattenerlo.

    Hai un bel coraggio a pronunciare il mio nome... Senza avermi prima detto il tuo!

    Il suono era più simile ad un basso ruggito che ad una voce umana, sebbene risultasse intellegibile, quasi risuonasse dentro la testa stessa dell'essere. Con una calma estrema, quasi non avvertisse l'urgenza della questione e ancora di più della situazione del corpo che lo ospitava, si levò, svettando sul dio del massacro. Le fiamme che lo circondavano, o forse era meglio dire che ne costituivano il corpo, preso a brillare con maggiore intensità, ricacciando l'oscurità alle estremità di quel mondo.

    Un bel piano, niente da dire. Ma la mia risposta... è no.

    Quelle parole caddero come una doccia fredda sulla divinità malvagia. Ed in effetti la temperatura di quella prigione senza confini stava veramente calando. Un lieve tremito la percosse, seguito da uno scrosciare d'acqua, quasi si fosse aperta una crepa nel cielo sovrastante, ma in realtà fosse il fondo dell'oceano. Il bakemono si portò una zampa alla bocca e prese a leccarla, lasciando a Khorne il tempo di assorbire quel colpo. Un rifiuto secco, perentorio, senza possibilità d'appello.

    E dimmi... Dopo aver sottomesso il mondo intero al tuo volere, cosa vorresti fare? Sederti su un trono a riposarti, rimirando il tuo operato?

    Con calma studiata Matatabi si passò la zampa umida, per quanto potesse esserlo una creatura fatta di fuoco, su un'orecchio. Stava mostrando al suo ospite un'attenzione superficiale, quasi non fosse importante quanto quegli aveva da dire, come se non meritasse il suo rispetto. Era palese che lo stesse facendo apposta, ma probabilmente il Signore del Caos l'avrebbe attribuito al carattere del demone piuttosto che a ciò a cui veramente mirava il gatto.

    Visto che parli come se mi conoscessi ti racconterò una storia.
    Quando sono nato, questo mondo era ancora alla sua alba. Gli uomini erano giovani, il chakra scorreva da poco in loro, potente e incorrotto. Ma poi sono venute le divisioni, l'invidia, il rancore, la rabbia ed infine... l'odio. E quell'energia primigenia che avevano ricevuto dalla dea venne sporcata, perse la sua purezza e divenne uno strumento per perseguire i propri fini egoistici.

    Una nuova potente scossa fece vibrare l'intero spazio, seguita da rumore di macerie che crollavano sulla superficie coperta d'acqua. Quel corpo ormai era al limite, sebbene facesse del suo meglio per resistere e continuare a lottare. Non avevano molto tempo, ma sembrava che al nekomata non interessasse particolarmente, o per lo meno non lo dava a vedere.

    E poi ho aperto gli occhi. Io e i miei fratelli dovevamo custodire quel potere e mantenere l'equilibrio. E sai cosa è successo? Siamo stati usati! Eravamo nati proprio per impedire che accadesse, e invece... Buffo, vero? Quel giorno ho imparato che il destino non si può mutare. Certe cose devono semplicemente accadere e basta.

    L'araldo della distruzione avrebbe avuto l'impressione di sentirlo sospirare, o magari avrebbe confuso quel basso sibilo con un'espressione di rabbia. In fin dei conti era difficile capire le espressioni di un demone gatto. Intanto i tremori si erano fatti più intensi e l'aria più fredda nonostante la vicinanza alle fiamme del mantello del nekomata.

    Io sono nato dal chakra custodito dagli uomini, ma insieme ad esso mi sono giunti i segreti dei loro cuori. Per ognuno dei miei fratelli è così. I loro sentimenti sono in noi. E abbiamo avuto secoli per coltivarli, anni e anni di esperienze in mezzo ai mortali. Qualcuno ha ceduto alla rabbia, qualcuno alla solitudine, qualcuno all'invidia. Io sono stato ghermito dall'odio.

    Quella era la storia di Matatabi. Quando era un seme il suo creatore l'aveva piantato in quel mondo per poi abbandonarlo. Avrebbe potuto diventare qualsiasi cosa, ne aveva ricevuto il potere. Ma la vita l'aveva innaffiato di crudeltà, il terreno su cui era cresciuto era aspro. Non era passato molto prima che gli uomini bagnassero quel tenero virgulto con il sangue dei loro simili. Che attorno alle sue radici si raccogliessero montagne di ossa. Che il cielo sopra la sua imberbe chioma si coprisse del fumo di olocausti a dei oscuri, di roghi di innocenti. Se quella pianta che era il demone gatto era cresciuta storta, deviata, la colpa era degli esseri umani. Gli avevano inflitto più sofferenza di quanto fosse possibile sopportare senza venire inghiottiti dall'oscurità, divenendo parte di essa. Aveva raffinato l'odio che aveva ricevuto in dono con il potere, trasformandolo nella sua arma, nella sua difesa, nella sua ragione di vita. Quindi, perché non cedere alle lusinghe di quell'essere portatore di morte? Non avrebbe fatto altro che adempiere alla sua missione, dando libero corso alla sua natura. Forse, fino a poco tempo prima, l'avrebbe fatto. Non che gli interessassero cose futili come il dominio sul mondo. Però l'idea di trasformarsi in una calamità per seminare distruzione tra gli umani era stuzzicante. Eppure, aveva comunque detto di no. Perché?

    Potremo emettere il verdetto su chi riteniamo indegno, dici. Ebbene, per me tu sei indegno. Non appartieni a questo mondo, non vi sei nato, come me, e soprattutto non lo capisci affatto. Solo perché hanno invocato il tuo nome pensi di avere un posto qui. Ti sbagli.

    Khorne non avrebbe capito. Semplicemente non poteva. Aveva vissuto nel corpo di Diogene, ma per troppo poco tempo, passato per lo più rinchiuso, prima in un angolino della sua mente, poi nella Villa in attesa di riottenere le forze. Non aveva calcato i sentieri del mondo, non ne aveva assaporato l'aria, assaggiato la vita e la morte di quegli esseri inferiori che rispondevano al nome di uomini. Deboli e mortali, eppure capaci di grandi cose. In grado di provare sentimenti tanto intensi quanto un demone o un dio.

    Non diventerò un tuo strumento. Non sarò il tuo pupazzo. E non mi strapperai il mio odio. La mia vendetta è solo mia.

    Lei glielo aveva dimostrato, tanti anni fa. Per il poco tempo che avevano trascorso insieme era riuscita a mitigare il suo odio, facendogli scoprire colori nuovi. Ma, quando se ne era andata, l'aveva capito. Legarsi a loro era un errore, le loro vite erano effimere, le loro volontà deboli. Perfino il suo arcinemico, il Mikawa, terrore del Continente, era stato piegato da quel parassita dimensionale. E allora, perché continuava a combattere?

    Mi fido di te

    Il gatto riaprì gli occhi. Ad un certo punto doveva averli chiusi senza rendersene conto. Il dio oscuro era ancora davanti a lui, piccolo ai suoi piedi. L'acqua su cui poggiavano era increspata e si muoveva vorticosa, salendo rapidamente. Il tempo era finito. Non restava altro da aggiungere. Matatabi fece un passo avanti, muovendo l'enorme zampa fino a sfiorare il cancello che lo separava da Khorne. Le inferriate cigolarono, trattenute a stento dal sigillo al loro centro. Le due code infuocate si rizzarono dritte nell'aria mentre il nekomata si fletteva all'indietro, come se si stesse stiracchiando. O preparando ad un balzo.



    La prima cosa che Harumi percepì fu la sabbia contro la sua pelle. Aprì gli occhi e rimase per alcuni istanti a fissare il cielo d'un azzurro brillante sopra di lei. Completamente sgombra da nubi, così intenso da accecarla. Strinse il suolo tra le dita, sentendo i granelli fuggire dalla sua debole presa. Con fatica, si mise seduta, guardandosi attorno. Ovunque spingesse lo sguardo, scorgeva solo dune e sabbia. L'immenso deserto si stendeva a perdita d'occhio in ogni direzione. Prima di essersene resa conto era in piedi, camminando senza una meta. Il silenzio era assordante, tanto da rendere udibile il crogiolare del terreno sotto un sole al suo zenit, che ardeva senza pietà. L'aria era torrida ed ogni passo le causava uno sforzo immane. Eppure continuò a muoversi, alla ricerca di qualcosa. O di qualcuno. Non sapeva come fosse finita lì, ma sapeva cosa doveva fare. Aveva un compito, tutti lo avevano.

    Camminò, per un tempo che parve infinito. Il sole sopra la sua testa non smetteva di brillare, inclemente, ma sembrava lentamente calare verso l'orizzonte, in modo però strano, quasi fosse dipinto su una volta sconfinata che lentamente si incurva ad incontrare il suolo. Camminò a lungo, senza fermarsi, ignorando la stanchezza e la sete. Sarebbe morta lì? No, non poteva permetterselo. Doveva tornare indietro, ma non prima di aver portato a termine la sua missione. Harumi alzò una mano a schermare gli occhi. Le era parso di vedere qualcosa, in lontananza. Rinvigorita, accelerò il passo. Ma l'ombra che aveva intravisto sembrava allontanarsi da lei. Ancora allungò le falcate, fin quasi iniziare a correre. Eppure, non riusciva a raggiungerla. Le pareva un ragazzo dalla carnagione olivastra bruciata dal sole, come aveva visto tra le genti di Suna, a volte rannicchiato, altre volte di spalle, ma mai se ne distingueva il viso, perennemente sfuocato dalla calura. Ormai il disco solare era quasi al livello del terreno, quando si fermò. Stava inseguendo un miraggio. E, per quanto assurdo le sembrasse, quella non era un tramonto, bensì un'alba. Un passato sepolto, dimenticato sotto le sabbie. Harumi si prese un secondo per rifiatare, poi voltò le spalle alla visione e iniziò a incamminarsi nella direzione opposta.

    Ogni passo pesava come se stesse trascinando delle catene di ferro. La giovane portò la mano sana al collo, sofferente. Le mancava l'aria. Il suo corpo stava soffocando, e a lei non rimaneva molto tempo. L'astro luminoso sopra di lei si stava inarcando verso il tramonto, terribilmente lento. Il braccio sinistro penzolava inerme al suo fianco dopo che un dolore lancinante l'aveva attraversato poco prima. Era crollata a terra, ma si era rialzata. Aveva ripreso a camminare, anche se ormai assomigliava più ad un trascinarsi, verso la sua meta. Incontro al suo destino. Stava quasi per perdere la speranza, l'unica cosa che le desse la forza di continuare, quando lo vide. Una sagoma stagliata contro il cielo azzurro. Harumi si ritrovò a ridere senza accorgersene. Sì, era lui. Doveva essere lui. Con le ultime energie si portò ai suoi piedi, di fronte a quella altissima croce a cui era appeso il sovrano dei Mikawa.

    Il corpo macero, prosciugato, più simile a quello di un morto che di un vivo. Doveva aver passato l'indicibile per ridursi in quello stato, ma aveva resistito a lungo, più a lungo di chiunque altro. Lentamente, aiutandosi con l'unico braccio disponibile, la ragazza iniziò ad accumulare sabbia davanti a lui, il fiato sempre più corto. Per un attimo il mondo oscillò e si fece nero, sull'orlo dello svenimento, ma quando si riebbe si rese conto di avere davanti il suo viso. Aveva gli occhi chiusi e le labbra screpolate dalla sete. Non c'era acqua lì, ma la giovane sapeva cosa andava fatto. A fatica portò l'arto offeso verso il cielo, poi con l'altra mano estrasse un coltello dalla cinta e senza esitazione passò il filo della lama sulla pelle nivea. Da principio non successe niente, poi piccole perle rosso rubino iniziarono a spuntare dal braccio ed unendosi formarono un sottile rivolo. La prima goccia cadde sulla fronte dell'uomo, poi una sulla sua guancia, infine la terza sulla sua bocca. Un frammento di vita alla volta. Sulle labbra di Harumi il suo sorriso era debole e malinconico, ma brillava.

    Coraggio da bravo, bevi e svegliati.
    Quanto hai intenzione di rimanere a dormire, Diogene?



    L'intero mondo interiore stava tremando, scosso fin nelle sue fondamenta. Fuori, non era difficile immaginarsi il corpo della kunoichi dibattersi mentre lottava con tutte le sue forze per non soccombere. Eppure né al dio né al demone sembrava importare. Anzi, erano entrambi quasi ansiosi che la ragazza raggiungesse il suo limite. Quel fragile contenitore era tutto ciò che li separava dalla rinascita e dalla libertà. Un sacrificio che avrebbe aperto loro le porte del mondo che tanto bramavano. Una morte, che avrebbe permesso alla Morte di discendere sulla terra.

    Per troppo tempo il mio destino è stato tra le indegne mani dei mortali, influenzato da deliranti profezie e deboli shinobi. Ora sarò io a trovare la via per conquistare, di nuovo, questo mondo! Con o senza il tuo benestare!!

    Khorne il dominatore, forse era uno dei suoi tanti epiteti. Era chiaro ormai che la sua offerta non celava altro che bramosia. Mai sarebbero stati alla pari, l'aberrazione antica e il gatto demoniaco, bensì l'uno servo dell'altro. Matatabi aveva vissuto abbastanza a lungo da comprenderlo bene. In quel momento tutto il suo odio millenario era puntato su quella creatura disgustosa, che definiva se stessa un dio, quasi cercasse di schiacciarlo con quella pressione. Un tetro silenzio calò tra i due, quasi fossero in attesa di qualcosa, di un segno.

    L'ha trovato, nyahaha.

    Da un'angolo della stanza, emergendo dall'ombra nera come la pece, la metà oscura di Harumi fece la sua comparsa. Il sorriso inquietante, con quegli acuminati canini felini, non prometteva nulla di buono. Era stata nascosta lì tutto il tempo, oppure era appena arrivata? Lasciando scorrere gli artigli sulla massiccia inferriata, si avvicinò al centro del cancello dietro cui era rinchiuso il nekomata. I suoi passi erano tanto leggeri sul terreno bagnato da non udirsi. Le sue iridi, allungate e profonde, rimasero puntate sull'ospite per tutto il tempo, senza perderlo mai di vista.

    Quando ve ne usciti con quel piano pensavo che foste impazziti entrambi, nya.

    Eppure, aveva funzionato. Il due code aveva aperto un collegamento tra di loro e come risultato aveva portato l'anima del dio lì, nel mondo interiore, dove l'aveva trattenuto fino a quel momento. Allo stesso tempo, però, per qualcosa che entrava, qualcosa era uscito. La coscienza di Harumi si trovava nelle profondità dello spirito di Diogene, impegnata a cercarlo per riportarlo in superficie, interagendo con una parte di lui così nascosta che forse neppure il Mikawa sapeva di possedere, e di cui probabilmente non sarebbe stato cosciente neanche dopo essersi risvegliato, impegnato com'era a combattere su altri campi di battaglia nella sua mente. Ora che tutti i pezzi erano disposti sulla schacchiera, non rimaneva che mettere il re sotto scacco.

    Sai qual'è il bello dei sigilli improvvisati? Che sono facili da rompere, nya.

    A quelle parole, l'attenzione del dio si sarebbe portata quasi per forza sul simbolo tracciato tra le due ante del portale. Era stato tracciato da Eiatsu, negli Inferi di Oto, per confinare il potere del bakeneko e salvare la vita di Harumi. Curioso come un gesto di compassione compiuto da un uomo dal cuore di ghiaccio potesse cambiare la sorte di così tante persone. Nella fretta, però, l'eliminatore non era stato preciso, e di questo la giovane e il demone avevano preso coscienza col tempo. Ogni volta che la mente di Harumi affondava negli abissi del suo inconscio, si mescolava con i sentimenti di Matatabi. Dalla loro unione aveva preso forma il Gatto, la sua metà più oscura. Per colpa di quel lavoro malfatto loro due, o meglio tre, avevano faticato tanto prima di poter comunicare. Però non tutto il male veniva per nuocere. Mentre lo stavano guardando, alcuni dei simboli che lo componevano si sciolsero come acqua che diluisce l'inchiostro su un foglio. Con un boato, le porte scattarono in avanti, e ne uscì una zampa ammantata di fiamme nere e blu che tentò di bloccare al suolo il dio del sangue.

    Volevi essere espulso? Ebbene, lo sarai, ma da questa realtà!
    Di te non rimarrà nemmeno il ricordo del nome, e quando parleranno di te sarà solo per raccontare quanto fossi patetico.

    Il cancello reggeva appena sotto il peso del Nibi che spingeva con tutto il suo corpo sulle sbarre, allungando il più possibile l'arto infuocato. Dopo averlo trascinato fuori dalla mente di Diogene, ciò che rimaneva da fare era tagliare il legame, ma non potevano essere loro a farlo, non da soli almeno. Doveva essere il Mikawa a rinunciare a Khorne e a ricacciare il parassita dagli abissi dimenticati da cui l'aveva riesumato. Tutto ciò che potevano fare era aiutarlo a compiere la scelta e tenere occupato quell'essere immondo. Il kokage doveva agire, e doveva farlo subito. Anche perché fuori, nel frattempo, il corpo della kunoichi aveva iniziato a ricoprirsi di chakra ribollente, blu e nero, completamente fuori controllo. Un manto che iniziava ad assomigliare preoccupantemente alla sagoma di un gatto a due code.

    È il momento, nya.


  4. .

    Linee di sangue


    Post 8 ~ Conclusioni

    Il combattimento era finito e in qualche modo ne erano venuti fuori. Certo, era quasi crollato loro tutto addosso, ma erano imprevisti del mestiere da mettere in conto. Di Asami, ovviamente, non c'era più traccia. A quanto pareva aveva pianificato tutto nei minimi dettagli. Assoldare lo scienziato pazzo facendogli credere di essere insostituibile, solo per dargli il ben servito una volta che gli esperimenti avevano avuto successo; raggirare un'intera comunità coinvolgendola nel suo folle piano e sacrificandone i figli; reclutare nukenin come guardie del corpo solo per rallentare eventuali scocciatori per poi abbandonarli al loro destino; ed infine prepararsi una via di fuga, con tanto di sorpresina finale. Un cattivo da manuale, ma non per questo qualcuno con cui scherzare.

    Il prezzo che avevano pagato per quel successo era però stato altro. Il Kinryu continuava a tormentarsi davanti al gran numero di bambini morti, alcuni della stessa età di sua sorella. Se solo l'Accademia avesse scelto di agire prima, se fossero stati più veloci con le indagini, se se se... Non si poteva cambiare il passato, ma quegli eventi avrebbero lasciato un'altra ferita nello spirito dello shinobi, alimentando la sua ossessione per la ricerca di un potere in grado di impedire altre tragedie come quella.

    Dopo essersi messi in salvo si erano ricongiunti con i medici, i quali avevano immediatamente lanciato l'allarme. Ci volle un po' di tempo per mettere in sicurezza l'area, e nel frattempo occorse spiegare ai locali cosa era successo. Scene di frustrazione, dolore e rabbia si dipinsero di fronte ai loro occhi, impotenti, ma almeno un barlume di speranza tornò a splendere man mano che i piccoli pazienti si riprendevano dalla malattia artificiale. I tre esperimenti falliti furono affidati ai sanitari per le cure: forse il destino sarebbe stato magnanimo con loro, e il tempo avrebbe sanato anche i ricordi terribili di quanti avevano preso parte a quella follia.

    L'unica a ricevere un trattamento diverso fu la bambina entrata in contatto con il sangue di Sora. In lei ora albergava una nuova forza e per il suo bene andava protetta. Nessuno ebbe nulla da ridire quando Shin la prese in custodia, scortando lei e la sua famiglia a Konoha. Un byakugan nato al di fuori del clan Hyuga avrebbe destato grande scalpore, ma sarebbe stata aiutata nel migliore dei modi per imparare a conviverci.

    Rimaneva solo Sora. La ragazza avrebbe presumibilmente voluto far ritorno a casa, al Villaggio della Luna, ma sfortunatamente ciò non era possibile. Certo, ormai il suo compito era finito e avevano già ottenuto il suo sangue per proseguire con gli esperimenti, ma poteva essere nuovamente presa di mira in un non troppo lontano futuro. Inoltre, l'Accademia doveva saperne di più, per poter contrastare ogni futura minaccia. Il foglioso la osservò allontanarsi con rammarico, presa in custodia da una squadra di ninja sopraggiunta dopo la richiesta di aiuto. Per lei quell'incubo non era ancora finito, sarebbe rimasta una cavia, solo con diversi carcerieri.

    Fu Shunsui a disporre del corpo senza vita di Akane, racchiuso dentro ad un rotolo, affinché fosse consegnato ai suoi famigliari. Come kunoichi, sapeva che la morte era una compagna di viaggio, ma ciò non avrebbe risparmiato ai suoi cari il dolore del lutto. Shin la salutò con una preghiera ai kami, augurandole di trovare la pace. Ma il suo cuore era pieno di risentimento per la propria debolezza. Quante persone ancora sarebbero dovute morire davanti ai suoi occhi senza che lui potesse fare nulla per impedirlo?

    Kato condivideva il suo odio per l'artefice di quel male, una piccola pedina nei disegni del fato, ma non per questo un bubbone meno virulento, da estirpare al più presto. La troveremo, e quando succederà imparerà cosa vuol dire sofferenza. Secco e deciso, il giovane appoggio una mano sulla spalla dello Yotsuki, rivolgendosi poi anche all'Abara. Dobbiamo diventare più potenti. Non c'è altra via per evitare che tragedie simili si ripetano. Quando riprese, ammorbidì un poco i toni. Sono contento che stiate bene, ve la siete cavata alla grande là sotto. Ma ancora non basta. Dobbiamo impegnarci di più, diventare più intelligenti, più scaltri, più forti... I due erano le uniche persone a cui teneva in quell'esistenza di sangue e morte che era il mondo ninja. Avrebbe voluto terminare la frase con perché non voglio perdere anche voi, ma si trattenne. Certe cose si potevano capire, anche lasciandole non dette, tra amici.
  5. .

    I Segreti del Mikawa


    5

    I tentativi della giovane di liberarsi della stretta sanguigna furono vanificati dalla reazione del Colosso, o meglio dell'essere che ne aveva usurpato il corpo. Fu chiaro fin troppo presto che l'intuizione di Harumi era corretta: quello non era Diogene dei Mikawa. Yachiru, rannicchiata su se stessa per lo spavento e il dolore della ferita al braccio, confermò i suoi sospetti. Erano entrambe state ingannate, e ciò fece ribollire ulteriormente la rabbia nella portatrice, ad un passo dall'esplodere. Lei era abituata ad essere bistrattata e lasciata all'oscuro, ma come aveva osato sfruttare i sentimenti della bambina per i suoi scopi? E soprattutto, come si era permesso Diogene di lasciare a quella cosa campo libero per fare del male ad una persona a lui così cara?

    Io leggo perfettamente in quel tuo cuoricino insulso Jinkurichi... tu hai paura! Dammi il GATTO INFERNALE, fai che sia lui a parlare per TE!

    Quella farsa infine fu rivelata dal burattinaio stesso, colui che nell'oscurità tirava le fila. Non era lì per lei, non era mai stata il suo bersaglio. Lui voleva Matatabi. Se la prendeva con lei solo per fare uscire il Nekomata allo scoperto. Su una cosa però sbagliava. In quel momento la fanciulla provava un turbinio di sentimenti dentro di lei, molti dei quali non riusciva neppure a comprendere, ma la paura non era tra questi. E se anche ve ne fosse stata una traccia, la furia cieca li sovrastava ormai tutti. L'ondata di odio, che si era ritratta solo per un secondo, dilagò con un impeto tale da assumere una consistenza fisica. Il corpo della jinchuuriki fu avvolto da una spessa aura di chakra, dal colore cangiante. Blu come le fiamme più intense, nero come la notte più oscura. Occasionalmente, delle scintille d'un bianco accecante, brillanti come stelle, si accendevano intorno a lei. Fu questione di una frazione di secondo, il tempo che impiegò l'essere che era stato chiamato Diogene ad accanirsi su di lei. L'energia intorno alla kunoichi si condensò, assumendo le vestigia del demone tanto bramato dalla divinità decaduta [Slot Tecnica 1 e 2]. Ad avere il controllo del corpo di Harumi era lei, ma non era lei. La ragazza solare ed innocente stava sprofondando nel marasma d'odio, lasciando emergere al suo posto la sua parte oscura, il Gatto. Un ibrido composto da tutto ciò che aveva rimosso in passato, cristallizzato dai poteri del Nibi. Poteri cui aveva accesso, al contrario della sua metà più debole, il lato di Harumi che le persone incontravano ogni giorno. Fu lei a difenderle dall'attacco della creatura, che cercava di scassinare di mala grazia quel prezioso forziere. Le lance insanguinate si infransero sul muro di chakra, attutite dal cuoio del corpetto e dai muscoli irrobustiti dall'energia demoniaca [Slot Difesa 1][Chakra del Demone] +1 Resistenza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Controllo Demoniaco] - 1 Riflessi, +1 Resistenza
    [Manto del Demone] 10 Potenza
    [OverCap] +4 CAP Resistenza
    Statistiche: Resistenza Blu +8
    Totale Difesa: 55
    . Ciò nonostante, la presa del sangue era troppo potente per il fragile corpo della jinchuuriki, che si ritrovò ad affondare sempre più nella fanghiglia scarlatta, strappando un grido infastidito al Gatto che annaspava, allungando le braccia verso il cielo.

    Nyaah! Lasciaci andare!

    Forse non ci siamo capiti. Io VOGLIO ciò che sigillato dentro di te, non una mera imitazione! DAMMI il mio FUTTUTO DEMONE!

    Ai suoi occhi, non era altro che un contenitore, uno scrigno ben chiuso. L'Harumi dai capelli bianchi e le orecchie feline che si trovava davanti al fu Mikawa ignorò le sue parole, continuando a dibattersi nella melma cremisi, ma ciò non significava che avessero mancato il loro bersaglio.

    Da qualche parte, vicino eppure lontano, la voce del dio del sangue risuonò nel nero, distorta come suoni sott'acqua. Harumi, l'altra Harumi, quella vera, se tale termine aveva qualche significato, aprì gli occhi, o meglio pensò di aprirli, perché non percepiva nulla, assolutamente nulla, neppure se stessa. Stava ancora respirando? Era ancora viva? Tutte domande alle quali non riusciva a dare risposta. Chiuse gli occhi, o per lo meno immaginò di farlo. Il nero rimase immutato intorno a lei. Qual'era l'ultima cosa che ricordava? Ah sì, era arrabbiata. Ma per cosa? Cercò di concentrarsi. Niente, non se lo ricordava. Non doveva essere nulla di importante. E poi, non era più neppure arrabbiata. Anzi, a pensarci bene, non provava proprio più un bel niente. Non erano solo i sensi a mancare, i colori ad essere assenti, ma ogni altra cosa. Odio, gioia, paura, tristezza, curiosità. Niente. Solo un sottile filo di pensiero che rispondeva al nome di Harumi.

    Ehi, svegliati!

    Si mosse a disagio, o così pensò. Non c'era già passata, attraverso tutto quello? Non se lo ricordava, ma se lo sentiva. Un minuscolo brillio davanti agli occhi attirò la sua attenzione. La voce aveva parlato di un demone. Un altro sfarfallio dietro le palpebre la distrasse. Un demone. Le diceva qualcosa, ma non riusciva a farselo venire in mente. Una serie di piccole esplosioni di luci, simili alle stelle filanti accese dai bambini in un festival. Era stata anche lei a un festival? Sì, le sembrava di sì. La sua mano era fredda, ma gentile. Chi era?

    Ragazzina, muoviti!

    Un flebile alito caldo la avvolse. Forse. Forse se lo era solo immaginato. Ma le luci, simili a lucciole danzanti nella notte, aumentavano. Avevano visto le lucciole insieme una volta. C'era la bambina dai capelli rosa. L'uomo dalla carnagione pallida. E Diogene Mikawa. Il tepore si trasformò in calore, le scintille in fiamme, e la coscienza della giovane sussultò. Volevano trovare il capoclan. E poi...

    HARUMI!

    Il muso del Nekomata stava a pochi centimetri dal volto della ragazza. Da lui provenivano la luce e il calore, dalle sue fiamme sempre ardenti. Il suo respiro infuocato fu come una carezza gradita sulla sua pelle, dopo essere stata ad un passo dal perdersi nel nulla. Harumi fissò i suoi occhi bicromi, giallo e verde, alla ricerca di rabbia. E ce n'era molta, in effetti, primitiva, fredda e ardente al contempo, ma vide anche dell'altro. Preoccupazione? Per lei, forse? Harumi allungò una mano ed accarezzò priva di ogni timore il manto striato del Demone.

    Scusa, Matatabi, mi devo essere addormentata un momento. Come sta andando là fuori?

    Il Due Code sbuffò, ma non si ritrasse. Tra tutte le portatrici che aveva avuto dopo di Lei, era sicuramente la più strana. L'unica ad aver abbracciato quella palla d'odio senziente in cui si era trasformato, mosso solo dal rancore e dal desiderio di vendetta. Non l'aveva ancora accettata, forse non l'avrebbe mai fatto, ma aveva imparato a sopportarla, come si porta pazienza con un gattino indifeso trovato sulla porta di casa. Non la schiacciava solamente perché non gli andava di farlo. Eppure, la ragazzina continuava a dargli una confidenza esagerata, considerandolo un amico, nonostante lui non avesse fatto nulla per farglielo credere, a parte non ucciderla. O almeno così se la raccontava. Uhm, non penso che quella là durerà tanto. Dovresti proprio farmi uscire. Harumi sorrise, ignorando la seconda metà della frase. I suoni attutiti dello scontro rimbombavano fin lì. Non devi sottovalutarmi, sono in gamba in fin dei conti. Da quando aveva fatto pace con la sua metà i confini tra le sue personalità erano divenuti più sfumati. Un giorno, si sarebbe svegliata e non ci sarebbero più state due Harumi, ma una sola, completa. Per il momento, però, quella divisione le tornava comoda, permettendole di interagire con il Demone mentre l'altra teneva occupato dio solo sa cosa.

    Mi senti, Nibi? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo corpo. Questo ninja, questa prigione, questo KAGE, o come diavolo lo chiamate voi. Lo odio, non lo sopporto più. L'odore soprattutto. Ne sono saturato, mi nausea a sentire il suo fetore...

    La voce empia filtrava attraverso le dimensioni come un liquame tossico, ammorbando l'aria con la sola vibrazione. Cosa ne pensi? La domanda posta dalla giovane, indeterminata, poteva dare adito a diverse interpretazioni. Matatabi, complice la gravità della situazione, rispose greve e pragmatico. Quello non è il Mikawa... Lo sguardo contrariato della giovane gli strappò un ghigno divertito. ...ma immagino l'avessi già capito. Quindi forse è meglio se ci penso io, fammi uscire. La ragazza sospirò. Triste, non scocciata. A quanto pareva non era soltanto l'entità sconosciuta a sentirsi in gabbia, dentro un corpo che non era fatto per contenerla. Nel profondo, Harumi covava un devastante senso di colpa per lo stato in cui aveva costretto, seppur involontariamente, Matatabi. E lui lo sapeva, cercava di farvi leva ogni volta che si incontravano nel mondo interiore. Tuttavia, anche volendo, non poteva lasciarlo andare. Non era in grado di spezzare il sigillo che lo teneva intrappolato, e il suo fisico non avrebbe retto un rilascio incompleto. Al momento il modo per ritrovare la libertà, in effetti, era solo uno: che lei morisse. Già, forse era la soluzione migliore.

    ...E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal suo puzzo repellente...Io me ne devo andare di qui, DEVO ESSERE LIBERO. E la chiave che mi serve è nel profondo di questa stronzetta, la MIA chiave. Mostrati ORA e dammi il corpo che più ANELO

    Harumi puntò gli occhi negli occhi del Nekomata, scrutandolo nel profondo, e ne afferrò delicatamente il muso con le mani.

    Pensi che staresti meglio con lui?

    Per un attimo il silenzio invase quel mondo e le fiamme stesse del Demone parvero immobili, come se il tempo stesso si fosse bloccato. Ma un istante dopo tutto riprese a scorrere quasi a ritmo accelerato, il fuoco intorno al Nekomata prese ad ardere con foga lambendola. La fessura felina nei suoi occhi si strinse con un'ira rinnovata, che la giovane portatrice percepiva per la prima volta.

    Come osi! Io sono la Tempesta che scuote le fondamenta del Mondo. La Tenebra che spegne le stelle del Cielo! Il Terrore che avvince i cuori degli Uomini!



    Io sono... Fuoco. IO SONO... MORTE!

    Un ringhio, profondo come l'Inferno, si levò da Matatabi, rivolto verso Harumi. La domanda della ragazza era tanto stupida da farlo infuriare. Per quanto volesse negarlo, non desiderava la morte della sua attuale portatrice, ma il vero motivo del suo sdegno era più pragmatico del mero sentimentalismo. Il Due Code si ricompose, ritraendo la zampa che era corsa a bloccare il corpo della giovane. Preferisco te, mocciosa. Quel... essere, è potente, abbastanza da sottomettere la mente del Mikawa. Mi cannibalizzerebbe per ottenere il corpo che desidera, estinguendo la mia volontà. Diventerei un contenitore vuoto per quell'anima empia. Il Bakeneko frustò l'aria con le code, stentando visibilmente a contenere la rabbia, anche se forse c'era dell'altro. Te invece non sei abbastanza forte per trattenermi in eterno, è solo una questione di tempo prima che io possa ottenere la libertà. In fin dei conti poteva capire la divinità insinuata nel sangue del kokage, entrambi aspiravano alla stessa cosa, ma non per questo provava la minima empatia nei suoi confronti. Anzi, ne era intimamente disgustato. E poi... Diogene è la mia preda. Mi ha deluso e profondamente offeso facendosi sottomettere da quella cosa. Non fa che accrescere il mio odio e disprezzo per lui. E quel mostro... come ha osato rubarmela! Se c'è qualcuno che ha il diritto di ucciderlo, quello sono IO. Non permetterò che venga eliminato da un signor nessuno come se stesse cambiando un paio di scarpe che non gli piacciono più! Il giorno in cui Harumi era diventata la portatrice del Nibi, loro due avevano stretto un patto. La ragazza chinò la testa, le labbra piegate in un'espressione triste. Rispetterò la mia promessa, quando verrà il giorno. Sto diventando più forte anche per quello, lo sai. Tu lo sai, perché sei sempre con me, puoi leggere nella mia anima meglio di quanto possa fare io stessa. Perciò ora, ti prego. Aiutami. La kunoichi si erse in tutta la sua altezza, con la schiena ben dritta, decisa come raramente era stata nella sua vita.

    Aiutami a riportare a casa Diogene Mikawa.


    Nel frattempo, nella cripta della Villa, l'Harumi oscura se la stava vedendo brutta nel tentativo di guadagnare tempo. Continuava a dibattersi inutilmente nel lago di sangue, in cui ormai era sprofondata fino al collo, graffiando l'aria in preda all'irritazione e lanciando insulti alla volta della sagoma sanguigna in avvicinamento. Il calcio dell'uomo, ammesso che si potesse ancora considerare tale, impattò con violenza contro il braccio della giovane che lo agitava cercando di liberarsi dalla presa, ma il contraccolpo fu tale da mandare a sbattere l'arto contro il viso [Slot Difesa 2][Chakra del Demone] +1 Resistenza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Controllo Demoniaco] - 1 Riflessi, +1 Resistenza
    [Manto del Demone] 10 Potenza
    [OverCap] +4 CAP Resistenza
    Statistiche: Resistenza Blu +8

    Danni: Media al Braccio (Contusione)
    . Il Gatto cacciò un urlo, ma non demorse. Aveva un compito ingrato, ma se l'era scelto da solo, rubando la scena alla sua metà e al Demone. Ti piace picchiare una povera ragazzina indifesa, nya? Provocarlo non era la strategia migliore, ma lei era fatta così. Non sarebbe stata il Gatto altrimenti. La violenza era la sua specialità, fisica o psicologica che fosse. Il nuovo proprietario del corpo del Mikawa non rispose, ma si chinò per afferrarle i lunghi capelli candidi, tirandoli con tanta violenza da strapparglieli quasi [Slot Difesa 3][Chakra del Demone] +1 Resistenza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Controllo Demoniaco] - 1 Riflessi, +1 Resistenza
    [Manto del Demone] 10 Potenza
    [OverCap] +4 CAP Resistenza
    Statistiche: Resistenza Blu +8

    Danni: Media alla Testa (Contusione)
    . Ancora una volta, Harumi urlò, ignorando le parole della divinità oscura, che d'altronde non erano rivolte a lei, mentre il sangue le sgocciolava sul viso dal braccio del Mikawa. Tuttavia, non sarebbe rimasta in balia del suo aguzzino senza reagire, ne andava del suo orgoglio. Temo che la padrona mi sgriderà questa volta, nya.Appena quegli terminò di parlare, la giovane sorrise, scoprendo i canini appuntiti, e con un colpo delle lunghe unghie affilate tranciò di netto la sua folta chioma, facendo presumibilmente mancare per un attimo l'equilibrio a Diogene che ancora la reggeva [Slot Azione 1][Chakra del Demone] +1 Forza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Forza
    [Manto del Demone] 10 Potenza

    Statistiche: Forza Blu +4, Potenza 20
    . Fulminea, colse l'apertura lasciata da quel gesto sconsiderato per ripagare l'uomo con la stessa moneta, mollandogli una severa testata contro il naso a pochi centimetri dalla sua testa [Slot Azione 2] [Chakra del Demone] +1 Forza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Forza
    [Impasto] Basso +3 Velocità
    [Manto del Demone] 10 Potenza

    Statistiche: Forza Blu +4, Velocità Blu +3, Potenza 20
    . Questo è da parte mia, nyahaha! L'uomo avrebbe riportato un danno ridicolo, considerando le sue capacità, ma forse il Gatto era riuscita nel suo scopo di ferirlo nell'orgoglio, incapace di piegare una stupida ragazzina.

    Sembra che le altre due abbiano terminato i preparativi, nya.

    Harumi era tante cose. Ingenua, debole, manipolabile. Ma non era stupida. E quando ne valeva la pena, sapeva essere anche piuttosto determinata, animata dalla fede incrollabile nelle proprie capacità che solo chi non teme la morte può provare. E darle le spalle era stato un errore, un enorme errore da parte del dio del sangue. La mano della mocciosa, come la chiamava Matatabi, corse ad afferrare la caviglia di Diogene, chiudendo le unghie sopra al malleolo e fermandolo sul posto prima che si allontanasse ancora [Slot Azione 3] [Chakra del Demone] +1 Forza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Forza
    [Impasto] Basso +3 Velocità
    [Manto del Demone] 10 Potenza

    Statistiche: Forza Blu +4, Velocità Blu +3, Potenza 20
    .

    Volevi parlare con me?

    La voce del Nibi sarebbe risuonata direttamente dentro la testa di Diogene, proferita non con labbra mortali, ma dallo spirito più oscuro che solcasse quella terra. Se avesse abbassato lo sguardo, avrebbe potuto vedere un flusso di chakra impetuoso risalire dal braccio della jinchuuriki fino alla sua gamba, iniettato direttamente sotto pelle dalle unghie che affondavano nella carne del capoclan, e da lì l'avrebbe percepito mescolarsi col suo diretto verso il suo centro. Blu come le fiamme più intense, nero come la notte più oscura, bianco come le stelle più brillanti. Il Demone, il Gatto e la Ragazza, insieme. Una cacofonia di voci dritte nella mente della creatura figlia dell'abisso, il parassita che stava consumando il kokage ormai da troppo tempo. Che fosse un dio o un verme, poco cambiava. Aveva sfidato il Demone a Due Code, e ora avrebbe dovuto affrontare la sua ira. Aveva ignorato Harumi, e ora si sarebbe ritrovato a pagarne il prezzo. Un eco in crescendo di risa e urla cancellò ogni sua altra percezione, catapultandolo fuori dalla realtà, nel buio più assoluto. Con due enormi occhi gialli a scrutargli l'anima.

    Chi osa presentarsi di fronte a me?

    Diogene...

    Nyahaha!

    Vuoi il mio corpo? Vieni a prendertelo...

    Diogene...

    Nyahaha!

    ...se sei pronto ad affrontare la Morte!

    Diogene!

    Nyahaha!


  6. .

    Ordinaria Amministrazione


    3

    Avete presente quando vi dicono che non si può parare una katana con il collo? Beh, non è vero. O meglio, è assolutamente vero, a meno che il ninja che avete di fronte non si chiami Febh Yakushi. Harumi spalancò la bocca per la sorpresa nell'osservare la scena dell'amministratore di Oto che incassava impassibile il doppio colpo di lama dell'insoddisfatto, dalla sua opera e dalla vita in generale, Tasaki. L'irruento quanto incauto spadaccino non solo vide il suo colpo completamente vanificato dai misteriosi poteri dell'amministratore nonostante l'avesse centrato in pieno, ma si ritrovò allo stesso tempo legato come un salame da un sottile quanto resistente filo di nylon. Inutile dire che ogni velleità di fuga venne vanificata, nonostante il battagliero Tasaki continuasse a divincolarsi nel tentativo di liberarsi. La ragazza rimase affascinata dalla prontezza del jonin, ma molto di più dalle sue qualità. Con un fischio di ammirazione, non riuscì a trattenersi dal commentare. Che forte! Un giorno deve insegnarlo anche a me, Febh-sama!

    Nel frattempo Harumi si era fatta avanti, constatando i danni all'ufficio e chiamando un impiegato per quantificarli, contestandoli allo sfortunato shinobi incaprettato da Febh. Anzi, ad essere sfortunato era il dipendente terrorizzato, che si precipitò fuori dalla stanza non appena finito. Tasaki era semplicemente uno scriteriato. Ignorandolo per il momento, Harumi fissò i suoi occhi indaco su Febh, dopo il suo rifiuto di accontentarla. L'espressione sul suo volto non mutò, se non per una lieve inflessione degli angoli della bocca. Una vaga insoddisfazione, difficile da cogliere per i meno attenti. Lentamente attraversò la stanza, quasi zampettando in modo grazioso appoggiando il peso sulle punte dei piedi e tenendo le mani congiunte dietro la schiena. Oltrepassò i due uomini in piedi e, dopo aver lanciato una fugace occhiata all'amaca, appoggiò i documenti sulla scrivania di Febh. Li volevo portare ad Hebiko-san in effetti, ma deve essere uscita. Nel suo ufficio non c'è nessuno. Un mugolio di dolore di Tasaki non la interruppe, mentre il consigliere continuava a stringerlo tra i suoi fili. Guardi, ho un'altra proposta per lei, Febh-sama. Mentre prosegue a... Guardò il sangue gocciolante dal corpo del ninja senza particolare sentimento. ...fare amicizia con lui, glieli firmo io i documenti, se mi presta il suo sigillo personale. Così siamo tutti contenti no? Qualcosa le diceva che tanto non li avrebbe letti lo stesso. Se avesse acconsentito, Harumi gli avrebbe elargito uno dei suoi sorrisi, prima di spostare la sedia al momento inutilizzata. Le dispiace se mi siedo al suo posto mentre timbro? In piedi non riesco a farlo bene. Il modo semplice in cui si stava, anche se solo momentaneamente, impossessando di quella che era stata fino a pochi mesi prima la scrivania più importante, nonché più volte rimpiazzata, del Suono, era disarmante. Come se non ci fosse nulla di strano in tutto quello. Non le scoccia se resto qui mentre lei fa educazione vero? In fin dei conti gli aveva già detto che Hebiko non c'era, e lì aveva un compito da svolgere al posto dell'amministratore.

    Lo stesso Yakushi fu in qualche modo turbato dalla flemma della neo segretaria, che non si trattenne dal paragonarla con la sua precedente aiutante, ora promossa a sua pari, Hebiko. Le sembro troppo rilassata? Perché dovrei preoccuparmi? Harumi inclinò la testa poco di lato, perplessa. Secondo me la signorina Hebiko è un po' troppo severa con lei, in fin dei conti non fa del male a nessuno... Ignorò completamente Tasaki alle spalle del suo interlocutore. ...e i lavori vengono fatti lo stesso. Imbevve di nuovo il timbro nell'inchiostro, riprendendo a firmare i documenti. Dopo alcuni fogli, riprese. Lei per il Villaggio è un simbolo. In assenza del kokage, è l'unico a poterci tenere al sicuro. E la gente lo sa. Trattarla come uno scribacchino sarebbe stupido, oltre che una mancanza di rispetto. Stava parlando a ruota libera senza interrompere la sua attività, lasciando correre i suoi pensieri mentre Febh si divertiva con il suo prigioniero. Per l'ordinaria amministrazione ci possiamo arrangiare noi, ormai io e Eiatsu ci abbiamo preso la mano, ed Hebiko-san è una veterana per quanto riguarda le pratiche burocratiche. Appoggiò lo stampo sul tampone, spostando lo sguardo sul consigliere. Mi scusi, non so bene cosa stessi cercando di dire, sono troppo abituata a parlare da sola forse... Quando non si ha nessuno ad ascoltarti, alla fine si finisce per pensare a voce alta. E nella sua infanzia disastrata, era successo anche troppo spesso.

    Ad interrompere le sue elucubrazioni senza costrutto fu Tasaki, il quale a quanto pareva non si era ancora arreso. Certo che gli piace proprio parlare. Gli occhi indaco si posarono su di lui, senza però trasmettergli nessun calore nonostante il viso rilassato. Lo ascoltò, ma poco prima della fine posò una mano davanti alla bocca, nascondendo un sorrisetto, unica traccia di una risatina trattenuta. Non avrebbe risposto al posto di Febh, ma se questi fosse stato zitto o glielo avesse chiesto, avrebbe espresso il proprio parere. Non ha capito proprio niente di Oto, eh? Una reazione quasi divertita, che avrebbe turbato i presenti. Cosa ne era stato dell'insicura Harumi che era giunta al Villaggio del Suono un paio d'anni prima? La distanza con la presentazione avvenuta in quella stessa stanza non poteva essere più grande. Cioè, dice cose anche condivisibili, ma, appunto, siamo ad Oto. E se l'aveva capito perfino lei che la normale logica lì non si applicava, avrebbe dovuto capirlo chiunque. Certo che il mondo era ingiusto, e lì al Suono era a tratti perfino peggio. Volerlo cambiare, renderlo un posto migliore, era un desiderio ammirevole. Harumi non sapeva come farlo, non ne aveva di certo le forze e le mancavano le idee, ma una cosa la sapeva: quel metodo non avrebbe funzionato con Febh Yakushi. La giovane riposizionò le carte firmate dentro la cartellina e inarcò la schiena, stiracchiandosi come un gatto, senza aggiungere altro.

  7. .

    Ordinaria Amministrazione


    2

    Lo scontro, verbale e fisico, nell'ufficio dell'amministratore di Oto durò pochi battiti di ciglia. Harumi, bellamente ignorata da entrambi i contendenti, faticò a seguirne i movimenti, soprattutto quelli di Febh. Il jonin sembrava poter esercitare una notevole pressione sul corpo del lamentoso sottoposto senza neppure sfiorarlo, e la cosa impressionò al quanto la ragazza, che si ripromise di farsi insegnare il trucco, un giorno. Di certo non mentre i suoi occhi brillavano in modo tanto sinistro, pregustando probabilmente chi sa quali indicibili torture. Il pensiero spaventò più la kunoichi che lo shinobi a cui erano dirette le minacce: altre ristrutturazioni da aggiungere al bilancio in arrivo! Invece, contrariamente alle aspettative, i danni furono piuttosto contenuti, e neppure attribuibili all'operato del consigliere. Non direttamente, per lo meno. Il novello otese, in qualche modo, evitò di farsi ridurre ad un puzzle da Febh, trovando perfino il coraggio di contrattaccare. Harumi spalancò la bocca per lo stupore. Almeno il coraggio non gli manca... La sua tenue ammirazione scomparve tuttavia non appena il ninja, senza neppure aspettare di verificare se i suoi attacchi fossero andati a segno, si diede alla fuga. Ah ecco, volevo ben dire... Beh, in fin dei conti è comprensibile istinto di sopravvivenza. Ciò che veramente indispose la giovane, però, fu la via scelta per quella ritirata strategica. Invece di uscire dalla porta, passando accanto ad una per nulla minacciosa Harumi, quello decise di balzare dalla finestra. La quale, essendo autunno inoltrato, stava ben chiusa per risparmiare sul riscaldamento. A nulla valse il passo avanti della fanciulla, che alzò la mano verso di lui in un inascoltato appello. Ehi aspett... Troppo tardi. Sconsolata, abbandonò il braccio lungo il fianco. Ecco il motivo perché i conti, in quel posto non quadravano mai.

    Ormai la frittata era fatta, e la sua presenza rivelata. Non che prima fosse nascosta, ma fintanto che rimaneva immobile si confondeva abbastanza bene con il mobilio per la sua indole mansueta. Sospirando, anticipò qualsiasi azione del consigliere, che fosse lanciarsi all'inseguimento o tornare a bere il suo cocktail. Febh-sama. Il tono non prometteva niente di buono, soprattutto per un uomo abituato a venir rimproverato dalla sua ex-segretaria per ogni minimo pretesto. Harumi lo fissò attraverso le lenti mancanti degli occhiali abbastanza a lungo da far sudare freddo qualsiasi uomo, che avrebbe iniziato a farsi un esame di coscienza chiedendosi per cosa doveva scusarsi. Alla fine, allungò verso di lui il plico di fogli che reggeva in mano. Facciamo così, lei ora mi firma questi, che sono urgenti. La maggior parte erano pratiche scadute da tempo, dimenticate dall'amministratore in un cassetto tra le settimane ninjistiche, che la segretaria aveva dovuto supplicare affinché fossero prorogate. Poi andiamo ad occuparci di quel tizio. Tanto anche volendo non farà molta strada. Lo sguardo della segretaria non era né arrabbiato, né crudele. Anzi, il jonin non avrebbe scorto nessuna forte emozione su di lei, se non un vago fastidio ed un atteggiamento distaccato, professionale. Tirato fuori un piccolo tablet dalla sacca porta oggetti, iniziò a scorrere dei fogli identificativi. Come ha detto che si chiama? Che Febh collaborasse o meno, Harumi impiegò solo pochi secondi a trovarlo. Tasaki Moyo... Bene, c'è anche l'indirizzo. Se il superiore si fosse dimostrato sorpreso o interessato, la giovane avrebbe spiegato, alzando la tavoletta. Questa? Visto che dovevo ricontrollare gli schedari da zero, ho pensato fosse utile salvarli anche in formato elettronico tanto che c'ero. Ma non si preoccupi, la sera la lascio in ufficio sotto chiave insieme agli altri documenti. Lo anticipò, aspettandosi critiche sulla sicurezza delle informazioni riservate. Anche se, considerando chi aveva davanti e lo stato in cui versavano gli archivi del Suono, forse era una preoccupazione superflua. Gettando un occhio che effettivamente l'amministratore stesse firmando i documenti, la giovane alzò la cornetta dell'interfono sulla sua scrivania, facendosi mandare il responsabile della sicurezza ed un paio di impiegati. Sì sì, nell'ufficio di Febh. Come sarebbe a dire che hanno troppa paura per avvicinarsi? Mica li mangia! La ritrosia dei dipendenti fece alzare gli occhi al cielo alla giovane, che non aveva tutto il giorno da perdere con quella storia. Mentre quelli borbottavano scuse, accostò una mano al microfono sulla cornetta e si voltò verso il superiore. Vero che non li mangia, Febh-sama?

    I convocati avevano lo stesso pallore in viso dei condannati a morte. Se ne stavano sull'attenti in fila senza fiatare, al limitare del lato opposto della stanza. La jinchuuriki schioccò la lingua, scocciata, ma decise di farsi avanti lei per non aspettare ulteriormente che qualcuno prendesse la parola. Allora, se fosse arrivati prima sarebbe stato meglio, ma vorrei che mi trovaste quest'uomo se si trova ancora nel perimetro dell'amministrazione. Consiglierei di iniziare dal tetto e dal cortile, visto che se n'è uscito dalla finestra. Mostrò la foto segnaletica al ninja responsabile della guardia, e quello comunicò con i propri sottoposti alla radio descrivendolo e dando disposizioni in merito. Tu invece avvisa le mura, che non esca dal Villaggio. Digli di fermarlo senza ucciderlo, se gli è possibile. Per quanto corresse veloce, di certo non aveva ancora raggiunto i confini di Oto. E se ci avesse provato, avrebbe trovato una brutta sorpresa, magari nella persona dell'irreprensibile guardiano Kato Yotsuki. Anche il secondo interpellato scattò ad eseguire l'ordine. Rimaneva solo un impiegato. Harumi lo fissò con occhi seri per un po', fin quando questi non deglutì, visibilmente agitato. Chiama il falegname e fargli riparare quella finestra, che entra il freddo. La giovane indicò il buco alle sue spalle. La fattura mandala a questo indirizzo. Pagamento entro cinque giorni. Mostro all'uomo i recapiti di Tasaki. Se non paga, glieli scalo dallo stipendio, così impara ad andare in giro a fare la predica su come teniamo l'amministrazione per poi fare danni in giro. Forse in quel momento Febh avrebbe compreso che, sebbene ostentasse una fredda calma, la giovane se l'era presa per le critiche mosse dal chunin impertinente. In effetti, il sorriso con cui si rivolse all'amministratore sarebbe sembrato piuttosto inquietate, alla luce di quella considerazione. Bene, se ha finito di firmare possiamo andare a prenderlo.

  8. .

    I Segreti del Mikawa


    4

    Mentre annaspava nel sangue nel tentativo di non affogare, Harumi non poté fare a meno di chiedersi perché ogni qualvolta si recasse nelle fondamenta di Villa Mikawa qualcosa di malvagio cercasse di trascinarla nell'abisso, fosse un mare d'oscurità ribollente o il vermiglio fluido vitale. Sfortuna, o pessime scelte di vita. Eppure, ogni volta ci cascava di nuovo, senza mai imparare dai suoi errori. Una stupida, irrimediabile ottimista. In effetti, conosceva la ragione di tutto ciò. Era sempre la stessa, in fin dei conti. Il male era attratto da lei. Anzi, dal frammento di tenebra che lei custodiva, portandolo in grembo come un figlio. Alla fine, non era lei che volevano. Non era mai lei che cercavano. Per loro non era che un contenitore, un fattorino al massimo. Nessuno, quando la guardava con quegli occhi bramosi, vedeva lei, ma solo il demone al suo interno. Era come se lei non esistesse. Era sempre stato così, in fondo. Aveva vissuto come se fosse trasparente, fino al giorno in cui non era diventata la portatrice del due code. Solo da quel momento in poi l'avevano considerata, dandole un posto dove stare. Ma non per chi era, bensì per cosa era. Tali pensieri che aveva scacciato da lungo tempo riemergevano, man mano che la presa sanguigna su di lei si faceva più forte, lasciando emergere le sue paure più sepolte. E insieme, la sua rabbia repressa da una vita intera.

    Nekomata, Nekomata, ce l'hanno tutti con questo dannato Nekomata! Mai una volta che qualcuno voglia Harumi. Nekomata di qua, Nekomata di là! Nekomata Nekomata Nekomata... Volete il Nekomata? Ve lo dò io il Nekomata maledizione!

    Qualche minuto prima, la situazione era ancora tranquilla, anche se strana. Sotto qualsiasi punto di vista la si guardasse, quel rituale era tutto fuorché benevolo. Sacrilego era il primo termine che le veniva alla mente, ma anche maledetto si adattava molto bene. Forse per via di tutto quel sangue. O per la cantilena incomprensibile intonata dalla bambina in uno stato simile alla trance. Delle poche che riconosceva, una era Khorne, che aveva l'aria di essere un nome proprio. Di chi o cosa, solo i kami lo sapevano. Qualche divinità oscura, probabilmente, se era fortunata. Mancava solo che iniziasse a sentire misteriose presenze per completare il quadro.

    " mmm non c'è solo la carne questa volta..."

    Non mi piace questo posto.

    Non una, bensì due voci sconosciute giunsero alle sue orecchie. La prima, simile ad un sussurro nel vento, tanto flebile da farle credere di essersela immaginata. L'altra proveniente da un luogo lontano ed al contempo vicinissimo, quasi fosse dentro di lei. Un brivido freddo corse lungo la schiena della ragazza, spaventata da quelli che sembravano presenze spiritiche. Si guardò intorno senza scorgere nulla di anomalo rispetto a prima, se non la bambina sempre più persa nelle sue invocazioni oscure. Osservandola meglio, Harumi si accorse che le lacrime le scorrevano senza sosta lungo le guance piene. Sul suo volto un'espressione sofferente, che fece preoccupare la giovane, che si alzò, facendo un passo verso di lei.

    Ehi, Yachiru, tutto ben...

    TeSChi PEr ilTrONo di KHORNe, SangUE per iIL SalvatoRe! Che poSSa disSEtarsI DEL sacrifiCIO, che pOSsa il suo CONTenitorE troVare TreguA!

    La domanda fu interrotta dall'ultima invocazione della ragazzina, questa volta comprensibile alla kunoichi. Prima ancora che il suo cervello processasse le parole, tuttavia, con un clic soffocato dal fluido un meccanismo ai suoi piedi scattò e diversi spuntoni metallici le si impiantarono nel busto da ciascun lato. Solo il corpetto protettivo che portava sotto i vestiti impedì che la trappola la finisse sul posto [Danni]3 Leggere al Busto

    Corpetto in Cuoio [Protezione]
    Corpetto in cuoio indossabile che sopra i vestiti. Presenta una buona resistenza, offrendo all'utilizzatore una discreta protezione al busto.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    [Da genin in su]
    . Harumi sputò un fiotto di sangue, guardando incredula i pali acuminati che si stavano ritirando. L'ultima briciola di dubbio le fu tolta dal trasmutarsi sotto i suoi piedi del liquido in fanghiglia torbida, che iniziò ad attirarla verso il fondo con una forza irresistibile. L'istinto di sopravvivenza della ragazza, a lungo addormentato in un passato in cui aveva reputato la sua vita senza valore, era stato risvegliato da Eiatsu a forza di addestramenti severi e costanti. Mentre ancora la sua coscienza cercava di capacitarsi di cosa le stava accadendo il suo corpo rispose meccanicamente, cercando di sottrarsi dalla presa, ma inutilmente [Nota]La massima Forza che Harumi può raggiungere è BLU + 4 CAP +4 OVERCAP +3 CAP TS = 775
    775 < 850 quindi GG XD
    .

    Come si dice? La curiosità uccise il gatto, nya~?
    Simpatico, veramente simpatico. Se non fossi chiuso qua dentro rideresti poco...
    A proposito di questo, perché non l'hai avvertita, nya~?
    Tu che sei una parte di lei, ma trai la tua forza da me, dovresti saperlo...
    Ah già, lei non può sentirti, nyahaha.
    E DI CHI PENSI CHE SIA LA COLPA? Ha una personalità così contorta da soffocarmi ogni volta che cerco di riemergere, e per colpa di quel dannato sigillo messo giù in fretta e furia ci riesce pure! Riusciamo a parlarci solo se scende lei di sua spontanea volontà, o se qualche orrore le causa un trauma sufficiente da spedirla qua sotto...
    A proposito, non sembra che dovrai aspettare poi tanto, nya.

    Inconsapevole del dialogo che Matatabi e Harumi oscura stavano intrattenendo dentro di lei, la giovane si era ripresa dalla sorpresa iniziale e si stava spremendo le meningi per cavarsi d'impiccio. Al contempo però, non poteva che considerare tutto ciò come un enorme fraintendimento. Non poteva veramente credere che Yachiru, la dolce Yachiru, la stesse veramente usando come sacrificio. Di sicuro era stata traviata da qualcosa di malvagio. Oppure... Harumi rimase a bocca aperta. Di fronte a lei il fango cremisi si stava plasmando, fino ad assumere fattezze umane. Una figura di sangue, dall'aspetto di Diogene Mikawa. Possibile che fosse rimasto lì per tutto il tempo, fin dalla sua scomparsa?! Il chakra di cui l'intera cripta era immersa era chiaramente il suo, anche se mescolato a qualcos'altro. Come lo sapesse, visto che la kunoichi non possedeva doti da sensitivo, era un mistero, ma nella concitazione del momento non ci fece neppure caso. Non poteva sapere che la voce del Nibi, per lei muta, raggiungeva a tratti il suo inconscio. Così, insieme alla conoscenza, si fece largo la rabbia. Da principio sorda, indistinta, tanto che la ragazza la ritenne naturale per la situazione. Era stata ingannata, tradita da persone di cui si fidava. Ancora.

    Quale che fosse il motivo, Harumi non sarebbe rimasta immobile ad attendere la sua sorte. Quei tempi erano passati per sempre ormai. Portata una mano dietro la schiena, senza farsi vedere attivò una carta bomba, lasciandola cadere alle sue spalle dopo aver impostato il timer. Contò i secondi lentamente, per non sbagliare, eseguendo con il corretto tempismo tutte le azioni che aveva programmato. I capelli le si allungarono ad avvilupparle il corpo un istante prima della deflagrazione, e il suo pugno irrorato di chakra si abbatté sulla superficie semifluida di fronte a sé allo stesso momento [S.A. I e II, S.T. I]Cartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.Tipo: Speciale - Ustione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    [Da genin in su]

    Simulacro di Spine - Marin Jizou
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendere i propri capelli molto resistenti, trasformandoli in una difesa resistente ed efficace, in grado di proteggere e danneggiare l'avversario. I capelli avvolgeranno completamente l'utilizzatore e concederanno una protezione di potenza pari a 15. La coperta di capelli risulterà dannosa per qualsiasi attaccante, che subirà un danno di potenza 5 se toccata la coperta di spine a mani nude.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]

    Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]

    Potenza complessiva dell'attacco: 80
    (30 Cartabomba I + 10 Colpo Senz'arma +40 Chakra distruttivo [2 Bassi])
    Danno subito: 1 Leggera e 1/2 Diffusa

    Non so se alle tecniche derivate che richiedono Unità manipolate si applichino le stesse regole di rottura dei costrutti delle manipolazioni, ma ci provo per scena nel caso.
    . Una fontana di sangue eruttò tutto intorno al corpo della fanciulla, ricoprendola di vermiglio. Harumi digrignò i denti, non tanto per il dolore del contraccolpo, quanto per la furia che le stava facendo salire il sangue alla testa. Un sentimento solo in parte giustificabile dal dolore che aveva colpito il suo animo per quel tradimento inaspettato. La maggior parte era infatti un odio puro, a lungo coltivato, per la persona che si ergeva, ancora informe, nel lago di sangue.

    Fammi uscire!

    Harumi scorlò la testa, scacciando quella voce molesta dalla sua testa e cercando di mantenere il controllo delle sue azioni, ma non riusciva a spostare i suoi occhi iniettati di sangue dalla figura del kokage. Si sarebbe tagliata un braccio per poterlo prendere a pugni, o una coda.

    Se mi lasciasse prendere il controllo anche solo per un minuto lo schiaccerei, quel bastardo di un Mikawa!
    Il suo corpo non resisterebbe, nya, lo sai benissimo. Anche se magari non ti interessa. E poi, non ti ha già battuto una volta quando eri nel pieno delle tue forze, nya?
    GRRRR... L'ho solo sottovalutato e se ne è approfittato, ma non farò due volte lo stesso errore...
    Sì, certo... Guardala, sta lottando con tutte le sue forze per cavarsela senza di noi. Non è adorabile, nyahaha?
    Il coraggio non le manca, ma è inutile, non può farcela.
    Parli per esperienza personale, nya?

    Ho sempre saputo di poter contare su di te, mia piccola servetta: finalmente mi hai portato un sacrificio degno! Ora rivelati a me, NEKOMATA!

    La frase pronunciata dalla sagoma di sangue condensato zitti tutti, producendo una serie di reazioni disparate nei presenti. Yachiru scoppiò a piangere per la gioia, mescolato a senso di colpa. Harumi, strinse i pugni fino a far uscire alcune gocce di sangue dai palmi martoriati. Matatabi ruggì di rabbia. Harumi oscura, o il gatto come la chiamavano, iniziò a ridere a crepapelle.

    Tu... Non sei Diogene...

    Ormai ad un passo dall'essere capace di controllarsi, la kunoichi mormorò con disgusto quelle poche parole.

    Lui... Non chiamerebbe mai Yachiru... Servetta...

    Chi se ne frega di come chiama quella puttanella, fammi uscire!

    La giovane chiuse gli occhi, per zittire il grido di odio che le martellava in testa ormai chiaramente percepibile ed afferrò un kunai dalla sacca dietro la schiena, non ancora sommersa. Aveva bisogno di un'ultima prova, anche se per ottenerla avrebbe dovuto macchiarsi di un crimine orribile per lei, a cui una cosa sola importava nella vita. La sua famiglia. Scagliò con forza l'arma verso la bambina distratta dall'apparizione del suo patrigno, mirando al braccio. La lama le avrebbe appena sfiorato la pelle, causandole un danno superficiale. Ma con gli ultimi sprazzi di lucidità rimastegli, Harumi se ne sarebbe accertata: il vero Diogene l'avrebbe protetta, senza se e senza ma [S.A. III]Potenza 8, Forza Blu+3

    [Impasto] Basso +3 Forza

    Kunai [Distanza]
    Piccoli pugnali a lama quadrangolare, affilati sui due angoli stretti; alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. I kunai hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.Tipo: Da Lancio/Lama - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 8
    (Potenza: 8 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    [Da studente in su]
    .

    Perdonami, Yachiru...

    Ma perdonami cosa, quella mocciosa ti ha tradito! Come tutti gli altri! Quando lo capirai, maledetta ragazzina? A nessuno frega un cazzo di te! Fammi uscire!

    Certo che... Sei insistente...

    In quel momento, l'ondata mondante d'odio si ritrasse un istante per la sorpresa del Demone a Due Code. Allora alla fine era riuscito a farle arrivare la sua voce. Solo i kami sapeva quanti notti aveva urlato la sua rabbia e la sua disperazione ad un cielo nero muto ai suoi lamenti, dentro la prigione che gli uomini avevano eretto per lui. Una prigione di carne e sangue, con un anima a pezzi e nessuna speranza per il futuro. Eppure lei, a differenza sua, si era rialzata ed era andata avanti. Matatabi l'avrebbe aggiunta ai bersagli del suo odio, se non fosse stato che in quell'istante, prima di risalire, lei si era girata per tendergli la mano. Era stata la prima a non dimenticarlo, in quell'abisso buio. Gli aveva dato una scintilla di speranza. Eppure, una volta andatasene, la sua voce non l'aveva più raggiunta. Fino a quel momento almeno. Il momento di toccante riunione fu interrotto dalla voce di Harumi, ma con un tono che non le apparteneva.

    Nekomata, Nekomata, ce l'hanno tutti con questo dannato Nekomata! Mai una volta che qualcuno voglia Harumi. Nekomata di qua, Nekomata di là! Nekomata Nekomata Nekomata... Volete il Nekomata? Ve lo dò io il Nekomata maledizione!

    Tra i due litiganti, il terzo gode. Harumi sorrise, mostrando i canini affilati. Battè le palpebre, e nel farlo rivelò le iridi ferine gialle. Giunse le mani, componendo un unico sigillo [S.T. II] Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    . Il profilo della giovane, che fosse riuscita a liberarsi o meno dalla costrizione del sangue, fu avvolto dal fumo. Nel dipanarsi, il mostro di sangue avrebbe scorto un Nekomata in miniatura, ma grande comunque quasi il doppio di una persona normale, che ondeggiava le due code e ringhiava contro di lui, sopraffatto dall'odio. Per ciò che incarnava, il più grande dei nemici, Diogene Mikawa. Per il tradimento che le aveva inflitto. Per l'inganno di farsi passare per il capoclan. Ma altrettanto odio circolava nel corpo della ragazza rivolto verso il suo interno. Per la stupidità di Harumi, che si ostinava a credere in un futuro migliore. Per la furia cieca di Matatabi, che al contrario si era lasciato andare alla più cupa disperazione. Per l'arroganza del Gatto, che conosceva un solo modo per risolvere i problemi, l'inganno e la violenza. Lì sotto, nelle viscere di Villa Mikawa, dove lo sguardo dei kami non arrivava, nessuno era innocente. E nessuno si sarebbe salvato dal compiere il suo destino.


  9. .

    La Serpe e il Gatto


    1

    Il risveglio mattutino a Villa Mikawa ultimamente era ancora più rilassante del solito. Con l'assenza del capoclan, i ritmi si erano allentati, sebbene la disciplina della maggior parte dei sottoposti del neo kage rimanesse impeccabile. Loro stessi faticavano a credere che Diogene fosse riuscito finalmente a raggiungere quella posizione che bramava da ormai diverso tempo. Subito dopo, però, era scomparso, partito per chi sa dove a chiudere i conti con il passato.

    Harumi nella Villa era l'ultima arrivata, ma aveva imparato a farsi valere ed era ben voluta da tutti i suoi compagni. Matsumoto, con il suo fare materno, la trattava come una sorellina di cui prendersi cura. Viceversa Yakhiru, quando non era attaccata al Garth, la tampinava affinché giocassero insieme. Finnian passava le pause pranzo a vantarsi del suo giardino, erudendo la kunoichi sui segreti delle piante, mentre Anteras in silenzio le allungava una porzione più larga di torta a fine pasto. La sua routine era segnata dalle lezioni mattutine con Ukitake, nell'ampia biblioteca della casa. Adorava quella stanza, perennemente immersa nella penombra e silenziosa, fresca d'estate e tiepida d'inverno, e vi si rifugiava spesso anche solo per sonnecchiarvi dentro. Ma ancora di più aveva iniziato ad amare i libri in essa contenuti e le preziose conoscenze che ne traeva, guidata dal professore. Nel pomeriggio era invece Soifon ad addestrarla nelle arti furtive proprie delle kunoichi, alternandosi a volte con il vecchio Fang, che a tempo perso cerca di perfezionarla nelle arti marziali. Solo Fyodor si teneva a distanza, quelle rare volte che riemergeva dal pozzo che aveva eletto a sua dimora, salvo poi soffermarsi a fissarla con i suoi occhi inquietanti senza pronunciare una parola. Era un uomo strano, ma non era cattivo, non con lei almeno. Quando avevano affrontato l'abisso si era preoccupato per la sua incolumità, e da allora aveva l'impressione che vegliasse in segreto su di lei, quasi temesse che le forze oscure tornassero a reclamarla. Ma il vero custode della ragazza era Eiatsu, divenuto per lei una figura a metà strada tra il tutore e il padrino. In qualche modo che nessuno riusciva a spiegarsi, Harumi era riuscita a far breccia nel cuore freddo dell'eliminatore, famoso per avere un rapporto migliore con i morti piuttosto che con i vivi. Non che elargisse chi sa quali sorrisi o manifestazioni d'affetto, ma il semplice fatto che badasse a lei era, a detta degli abitanti della Villa, stupefacente.

    Sotto ogni punto di vista, la sua era una vita da privilegiata. Dopo l'infanzia tragica, abbandonata e odiata da tutti, aveva finalmente trovato un posto da chiamare casa, circondata dall'affetto di persone che si prendevano cura di lei. Era stata fortunata, non poteva negarlo. Ed ora, dopo essere passata dal rango di mascotte a quello di apprendista, aveva ottenuto senza meritarselo il rispettabile ruolo di assistente di uno dei consiglieri del Villaggio, con il titolo di segretaria. La nomina era giunta come un fulmine a ciel sereno al termine della movimentata riunione che aveva decretato la fine di un'era e l'inizio del dominio Mikawa sul Suono. Eiatsu a sua volta andava ad affiancare l'altro consigliere, divenendo di fatto il braccio destro di Febh Yakushi. C'era di certo lo zampino del nuovo kokage in tutto ciò. Elementi fidati in posti chiave dell'amministrazione, ma lontano dai riflettori. Non tutti infatti avevano visto di buon occhio quella decisioni, e nonostante l'indiscusso potere di cui godesse Diogene, in molti celavano a stento il malcontento per la sua elezione. A dire la verità, anzi, qualcuno non si curava neppure di nascondere la propria contrarietà. Ed il suo ufficio era adiacente a quello della giovane kunoichi.
    In amministrazione ultimamente avevano tutti l'aria depressa, e quella mattina in particolare. Harumi aveva sviluppato, durante la sua infelice adolescenza, la capacità di fiutare il pericolo, e una campanellino d'allarme suonava ininterrottamente nella sua testa da quando aveva varcato le doppie porte a vetri della hall. L'addetto alla reception era cambiato di nuovo. Di solito duravano almeno una settimana, invece il precedente si era licenziato dopo soli due giorni. Salendo le scale, da una porta socchiusa, sentì provenire il pianto sommesso di una impiegata, consolata da una collega. Capì solo le parole strega e domanda di prepensionamento prima di proseguire oltre. Ogni tanto le attraversava la mente il sospetto che qualcosa non funzionasse esattamente come doveva nel rapporto tra dirigenti e dipendenti, ma ogni volta che provava a domandare come andasse quest'ultimi rispondevano benissimo con sguardi terrorizzati e tagliavano la corda, ricordandosi impegni improvvisi dall'altra parte dell'edificio. Raggiunta la sua stanza, si lasciò andare un attimo allo sconforto. La pila di carte da controllare, contro cui aveva combattuto la sera prima fino ad annientarla, era di nuovo al suo posto più agguerrita che mai. Ne sfogliò giusto un paio, rendendosi conto che erano stati appoggiati sul tavolo in ordine completamente casuale, man mano che le richieste si accumulavano dai vari uffici. Nessuno sembrava volersi prendere la responsabilità finale di approvare chissà che, quasi temessero di essere appesi alle pareti esterne legati come salami in caso di errore. La ragazza si sedette, si arrotolò le maniche e batte con moderata forza i palmi della mani sulla guance per darsi la carica. Con perizia, iniziò a dividere i documenti per provenienza, scremando quelli urgenti da quelli che potevano rimanere a marcire chiusi in un cassetto.

    Decise di fare una pausa quando si rese conto di aver adagiato una petizione per rendere obbligatorie le minigonne come divisa delle kunoichi sulla pila dei documenti importanti. Dopo aver strappato in foglio in tanti pezzettini e gettato nella carta, non sapendo che gli addetti alle pulizie poi versavano tutto nell'indifferenziata per risparmiare tempo, si massaggiò gli occhi. Un buon tè caldo l'avrebbe rimessa in sesto. Si era ritagliata nella stanza un angolo relax, con una poltroncina, un piccolo tavolo e un comodino coperto da un'impeccabile centrino bianco. Vi stavano in bella vista un bollitore e una scatola di tisane assortite, un regalo da Hotarubi al ritorno da una missione di spionaggio nelle terre del sud. Mentre l'acqua andava in temperatura estrasse dal cassetto una tazza, ma dopo un istante di esitazione si chinò a prenderne una seconda. Probabilmente anche lei è stanca, sono sicura che le va di bere qualcosa di caldo. Passò in rassegna i gusti esotici, scegliendo per sé un aromatico Desert Herb di Suna e per la collega un ardente Leaves Fire di Konoha. Con un sorriso sulle labbra e una tazza per mano, bussò alla porta della Vipera del Suono. Signorina Hebiko, è permesso?
    La reazione non fu esattamente come se l'era aspettata la segretaria. Impotente, la osservò saltare in piedi ed esplodere. A volte capitava semplicemente di trovarsi nel luogo sbagliato nel momento sbagliato. Aprì e chiuse la bocca due o tre volte, senza trovare modo di rispondere a quelle che sembravano domande, ma in realtà erano affermazioni. Di fronte al pugno inaspettato sobbalzò davanti al pugno, versando un po' di tè sul pavimento. Rimasta la sola a fronteggiarla, Hebiko se la prese infine con lei. ...di solito ci pensa Bard a cucinare... Avere finalmente un tetto sopra la testa e un piatto caldo in tavola era piacevole, non poteva negarlo. ...beh pedine sacrificabili mi sembra un po' eccessivo... A bassa voce, cercava di arginare la furia della Consigliera, ma ormai era un fiume in piena. Quando iniziò a offendere, oltre a lei che era abituata, anche i suoi compagni, la sua maschera di comprensione iniziò a incrinarsi. Signorina Hebiko, penso che stia un poco esagerando. Seguì con lo sguardo l'andirivieni della Vipera, sempre più su di giri. Che cosa mai poteva saperne lei del passato del Mikawa, dei suoi sforzi o dei suoi meriti, era un mistero per la ragazza, che nel frattempo faceva gesti per nulla equivoci in mezzo alla stanza. Signorina Hebiko... Le chiedo cortesemente di ritirare quello che ha detto sul nostro kokage. Il tono di voce di Harumi era artificiosamente compassato. Sapeva che alla kunoichi non andava a genio Diogene, ma le sue offese rasentavano l'insubordinazione. Anzi, a conti fatti minacciando di morte il capovillaggio, era ad un passo dal tradimento che attribuiva al Mikawa. Sono certa che il kokage sia impegnato in qualche importante questione per il bene di Oto. Difese il capoclan con convinzione, credendo in ciò che diceva. Era consapevole di essere una pedina, forse anche sacrificabile, ma allo stesso tempo gli aveva dato un posto dove stare, un posto da chiamare casa. Se il prezzo era la sua fedeltà, l'avrebbe pagato con gioia. Di sicuro non pensa davvero quello che ha detto, perciò ora respiri profondamente e si sieda, vedrà che si calmerà... Guardi, le ho anche portato una nuova qualità di tè da provare... Il modo migliore per fare arrabbiare qualcuno era, da che mondo e mondo, chiedergli di calmarsi, ma questo Harumi non l'aveva ancora imparato, purtroppo. Nel frattempo le tisane fumanti iniziavano a raffreddarsi.

  10. .

    The Island


    Post 10 ~ Cuore vuoto

    Osservato da fuori, lo scambio di battute che seguì quello di colpi fu quasi più surreale del già pazzesco precedente. Tradimenti, offerte, richieste e accuse incrociate tra shinobi dei più diversi orientamenti, mossi dalle più diverse motivazioni. Odio, violenza, amore, ma tutte perdevano di significato di fronte all'unica cosa che realmente importasse: il potere. L'espressione sul volto di Hayate mutò alla menzione della pergamena di Indra, e per un secondo il Kinryu si illuse di averlo convinto. Poi venne quello. Il più osceno e raccapricciante spettacolo a cui avesse assistito, una risata malsana, eterna, che filtrava dentro di loro come un veleno, corrodendone lo spirito. Il giovane arretrò, fin quando le gambe inferme non gli cedettero e si ritrovò seduto a terra, il braccio sinistro a penzoloni e gli occhi fissi sul ragazzino, fortunatamente celati sotto la maschera, altrimenti avrebbe visto il lampo di terrore in essi. La sua neonata fiamma di pazzia fu estinta dal più massiccio incendio di follia che la mente umana potesse concepire, e perfino oltre. Al termine di quella risata insana calò un silenzio benedetto per alcuni istanti, e Shin si rese conto di essere ancora vivo. Cosa era stato? Quanto era passato? Probabilmente se fosse durato solo un poco più a lungo avrebbe finito per smarrire se stesso in quella completa mancanza di ragione, completamente fredda e logica, ma di una logica che non è di questo mondo.

    Il moccioso spiegò le sue condizioni, da prima quasi ragionevoli, fino ad arrivare a quelle più folli, com'era lecito aspettarsi da un personaggio tanto amorale e fuori di senno come si era dimostrato fino a quel momento. Due le richieste che Hayate fece ai ninja: il proprio cuore e le proprie armi. Sotto la maschera, il Kinryu serrò la mascella. Cedere il proprio cuore era il punto critico: non si poteva più tornare indietro dopo. L'idea di separarsi da Anzu, poi, era perfino peggio. Il rapporto che lo legava alla kitsune era quanto di più profondo avesse. Tuttavia, aveva ancora un asso nella manica da giocare. I due non sapevano che la sua spada, in realtà, era una volpe. Avrebbe potuto rievocarla appena si fossero distratti, o semplicemente ordinargli di congedarsi, sottraendola così alle grinfie del kiriano. La scelta era presa. Il Coraggio aveva ragione, non si poteva ricevere il potere semplicemente chiedendolo: bisognava allungare la mano ed afferrarlo con tutta la propria volontà. Appoggiata la lama al suolo di fianco a lui, con la sola mano libera aprì il corpetto, mostrando il petto. Vuoi il mio cuore? Puoi averlo, tanto è vuoto. Avrebbe finto di cedere anche la spada, ma avrebbe per lo meno protestato un minimo per non insospettirlo. Anche consegnare le mie armi non è un problema, per quanto sarai d'accordo con me che dare via la mia spada dopo averti chiesto di insegnarmi a brandirla sia per lo meno stupido... In ogni caso non avrebbe insistito, per non mettere a rischio Anzu. Poteva consegnare il suo cuore, ma lei no. L'avrebbe riottenuta in ogni caso, ad ogni costo.

    Il sangue macchiò l'erba, con un sommesso grido di dolore. Il ragazzo, che già era seduto, sarebbe collassato da lì a poco se Hayate non fosse intervenuto, sostituendo all'organo mancante un meccanismo metallico. La sensazione era orribile, ma dopo pochi minuti si sarebbe abituato, per merito delle sovrannaturali capacità dell'isola. Il patto era concluso, anche se lo shinobi ricevette una parziale delusione. Forse non potrò imparare la Spada Eterna, ma se standoti vicino ne carpirò anche solo una parte dei suoi segreti ne sarà valsa la pena. Alla fine, il Kinryu aveva scelto la via della spada, con il peggiore maestro pensabile. Ed infatti, il Coraggio non aveva ancora finito di prenderlo in giro. Lui sapeva che la sua katana, in realtà, era una creatura evocata, e lo tormentò stringendo il suo cuore mentre glielo diceva. Lo shinobi si torse dal dolore, portando la mano al buco che aveva nel petto, ma si trattenne dal gridare nuovamente. Dentro di sé però lo maledisse. Sarebbe diventato più forte grazie ai suoi insegnamenti, fino al punto di superarlo. A quel punto, gliela avrebbe fatta pagare. A lui, e a tutti coloro che lo avevano reputato debole. Con quella promessa nel cuore, che non aveva più, si rialzò lentamente mentre già quello si allontanava. Solo una cosa, Hayate, voglio mettere in chiaro. Non mi sono arreso per avere salva la vita, ma perché voglio ottenere il tuo stesso potere. Dunque farai bene a mantenere la tua promessa. Parole coraggiose per chi non ha più un cuore nel petto. Parole di chi non ha più niente da perdere.

    Il Coraggio se ne era andato, portando i loro cuori con sé. Ora che erano rimasti solo loro tre avrebbero dovuto infine interagire, in qualche modo. Kensei aveva promesso di picchiare Kato, e non sarebbe certo stato lui ad impedirglielo. Semplicemente, non ne era in grado, non in quelle condizioni. Sollevò il braccio rotto, che ricadde in una posa innaturale. Forse il potere miracoloso dell'isola lo avrebbe rimesso in sesto se avesse atteso abbastanza. La ferita alla gola ormai non si vedeva neppure più. I suoi pensieri vertevano su ben altro in quel momento. Attese che il kiriano facesse i propri comodi con l'amico prima di parlare. Kensei Hito, tu probabilmente ci reputi dei codardi, e dal tuo punto di vista magari hai anche ragione. No, non ce l'aveva, in fin dei conti aveva scelto di stare al gioco di Hayate senza tentare di opporsi. Era solo un gradino sopra l'aperto tradimento, ma non lo disse. Ora parlerò solo per me. Lanciò uno sguardo allo Yotsuki, o a ciò che ne rimaneva. Ho un obiettivo da raggiungere, e non lascerò che qualcosa di tanto inutile come l'orgoglio mi impedisca di raggiungerlo. Aveva, senza saperlo, toccato un tasto dolente per lo shinobi della Nebbia, ma non importava. Avrebbe proseguito, cercando di non lasciarsi sopraffare dall'impeto. L'unico motivo per cui non getto la mia vita è perché, da morto, non potrei portare avanti il mio scopo, non perché temo la morte, o il dolore. Perciò, non supplicherò mai per essa. Avrebbe spostato lo sguardo sulla spada di fianco ai suoi piedi, dove era rimasta da prima. Però, quando si tratta di ciò a cui tengo è diverso. Con estrema naturalezza, si sarebbe seduto suo talloni, stringendo i denti per le ossa rotte. In quanto spadaccino, conoscerai il valore che una spada ha per chi la brandisce. Anzu non è solo una semplice lama per me, è sempre stata con me, da prima che ne fossi consapevole. Perciò non ti lascerò averla. Posò le dita sul piatto della katana. Piuttosto di cederla l'avrebbe rispedita al santuario, affrontandone le conseguenze. A sorpresa, il Kinryu si prostrò in direzione di Kensei, senza spostare la mano dalla kitsune, appoggiando la fronte a terra. Ti prego di non rivendicare la tua spoglia di guerra, se hai ancora bisogno di sfogarti puoi prendertela con me. Il giovane aveva l'aria di non passarsela per niente bene, probabilmente sarebbe bastato un colpo ben assestato per farlo svenire, ma la determinazione nella sua voce era indubitabile. A volte ci vuole più coraggio a piegarsi che a ergersi dritto e impassibile.



    Chakra: 38/80
    Vitalità: 2/18
    En. Vitale: 13,75/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 1
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    Status
    Rottura Braccio Sx

    Anzu
    Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 12/12 Bassi | Unità 6
    Statistiche: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
  11. .

    The Island


    Post 9 ~ Tradimenti

    La follia poteva essere un dono. Uomini migliori di lui sarebbero già stati spezzati dalla sequenza di eventi verificatesi fino a quel momento, ma anche i più saldi si sarebbero lasciati andare alla disperazione dopo la manifestazione di potenza del Coraggio. Invece, mentre osservava da terra la conversazione tra lui e lo Yotsuki, l'unico commento che sarebbe uscito dalla bocca del ragazzo sarebbe stato di disappunto. Ehi ehi ehi, abbiamo già finito?

    Il violentissimo fendente scagliato tra capo e collo al ninja di Kiri sarebbe risultato in poco più di una carezza, con solo parziale disappunto, che vedeva nel moccioso il suo avversario predestinato. Non prendertela con me, è stato lui a venirmi addosso! Io l'ho solo rispedito al mittente! Alla sua minaccia, o concessione, di darci dentro, il Kinryu sorrise, invitandolo a farsi sotto. Una scelta completamente suicida, ma il buon senso l'aveva ormai abbandonato da quando aveva stabilmente posato i piedi all'ombra della pazzia. Ahah, seriamente? La risatina nervosa tradiva che il suo subconscio non era ancora completamente andato e percepiva la minaccia, messo però a tacere da un Shin completamente fuori personaggio. L'aura di chakra caratteristica del Loto avvolse Hayate, ma furono le sue parole a fugare ogni dubbio. Che stesse bluffando o meno sul numero di porte, poco cambiava. Al momento il foglioso poteva aprirne al massimo tre, ed faticava già a tenergli dietro. Scappare? E perché dovrei? Di certo non per salvarsi la vita, visto che sull'isola non si poteva morire, e comunque dubitava che un mostro del genere l'avrebbe veramente lasciato andare. E poi, per andare dove? Cosa c'era ad aspettarlo, una volta abbandonata l'isola?

    Il ragazzino era potente, ma non certo originale. Il suo schema d'attacco era sempre lo stesso, poco più di una carica frontale ed una mazzata in testa. Il problema era la velocità con la quale eseguiva il colpo. Il Kinryu decise di provare ad intercettare l'assalto con la spada, perciò portò la lama dietro la testa caricando un fendente discendente, ma la rapidità di Hayate era semplicemente su un altro mondo. Non è che lo shinobi avesse sbagliato il timing della deviazione, semplicemente i suoi muscoli non avevano risposto in tempo. Lo schianto della mazza si abbatte sull'avambraccio sinistro mentre si spostava davanti al volto, con la katana completamente in ritardo. La prima a reagire fu lo spirito contenuto nella maschera, che rilasciò un'aura infuocata nel tentativo di proteggere l'utilizzatore. L 'unica cosa che il giovane poté fare fu richiamare quanto più chakra possibile per attutire l'impatto, ma anche questo fu inutile [Slot Difesa I][Slot Tecnica I e II]Parabraccia in Cuoio [Protezione]
    Parabraccia forniti in coppia, garantiscono una discreta protezione agli avambracci.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 40)
    [Da genin in su]

    Presenza di Spirito
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    La maschera può circondare l'utilizzatore di un'aura di fuoco per poi emettere un'esplosione di fuoco entro 6 metri dall'utilizzatore. La potenza dell'emissione è pari a 20. Spirito Selvaggio può attivarsi senza la volontà dell'utilizzatore, attingendo comunque dalla sua riserva di chakra; l'attivazione spontanea dipende dalla volontà della maschera, che tende a difendere l'utilizzatore. Può essere utilizzata spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Tipo: Ninjutsu - Katon
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    [Parata] Riflessi Viola+1, Resistenza Nera+2, Protezione 95

    [Impasto] Mediobasso +4 Resistenza
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Backfire Loto Posteriore] -1 Riflessi, -1 Resistenza
    [Taijutsu Difensive] +20 Protezione
    [Manipolazione della Natura] +20 Protezione +10 [Impronta]
    [Presenza di Spirito] 20 Protezione
    [Parabraccia] 25 Protezione
    . Il suono sordo di cuoio infranto fu superato da quello di ossa che si spezzano, e il ragazzo fu scagliato all'indietro dalla potenza residua [Danni]6 Leggere al Braccio Sx
    [Status] Rottura
    . Per i primi istanti il dolore fu coperto dall'adrenalina, e in qualche modo il Kinryu riuscì a non perdere i sensi. Nel cadere a terra vide il moccioso alzare nuovamente la sua arma sopra la testa, con un ghigno soddisfatto. Col cavolo. Il giovane eseguì una torsione del busto, scaricando il calcio sinistro su lato della mazza con tutto ciò che gli era rimasto, riuscendo a deviare la traiettoria quel tanto che bastava da frantumare il terreno a pochi centimetri da lui [Slot Difesa II][Parata] Riflessi Nera+5

    [Impasto] Mediobasso +4 Riflessi
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Riflessi
    [Backfire Loto Posteriore] -1 Riflessi
    [Piano B] +2 Riflessi
    [OverCAP] +4 CAP Riflessi [Semiparalisi Gamba Sx 0/2]
    . Nel gran polverone che si alzò, Shin atterrò con un tonfo al suolo, aspettandosi il colpo di grazia, ma invece quello si allontanò, forse convinto di essere andato a segno o forse volendo veramente rispettare la parola data. Non che facesse molta differenza, il fisico del ragazzo ormai era al limite e già rialzarsi sarebbe stata un'impresa.

    Invece, seppure a fatica, Shin si rialzò. Cavoli, fa un male cane. Ad ogni minima oscillazione il braccio sinistro lo torturava come se fosse attaccato alla corrente, ma anche il resto del corpo non stava meglio. L'altro braccio e la gamba, spinti oltre il limite, tremavano leggermente, e la fronte sotto la maschera era madida di sudore. Con il fiato corto, avrebbe alzato la voce per farsi sentire non appena vide Kato gettare la spugna. Ehi ehi ehi, abbiamo già finito? In uno dei romanzi che leggeva la sera prima di dormire, quello sarebbe stato il momento perfetto per un improvviso potenziamento, per scoprire un nuovo potere o superare i propri limiti, giusto in tempo per sconfiggere il cattivo con un colpo di scena. Peccato che quella non fosse un racconto, ma la vita vera. E nessuno sapeva giocare scherzi crudeli come lei. Osservare l'amico tradire il proprio villaggio non fece al ragazzo né caldo né freddo. Kato parlava poco di sé, ma qualche volta aveva lasciato trapelare la sua insoddisfazione personale quando si trovavano soli. Che fosse naturalmente incline alla violenza, poi, non era mai stato un mistero, l'aveva messo in chiaro fin dal loro primo incontro.

    Ascoltandolo, mentre il dolore aumentava e la fatica iniziava a prendere il sopravvento, il giovane non poté che dargli ragione. Hayate era su tutto un altro livello. La loro era vera Forza. Quella che aveva sempre ricercato, dibattendosi da solo nel fango, abbandonato a se stesso. Aveva dato il cento, centodieci per cento, e non era bastato. I suoi avversari erano sempre un passo davanti a lui. E lo sarebbero sempre stati di questo passo. Anche ammesso riuscissero a sopravvivere, o meglio ad uscire interi da quella situazione, Kato aveva ragione. Cosa li attendeva, se non ulteriore frustrazione, impotenza, disprezzo? Loro non contavano niente, non avevano la forza per contare qualcosa. Non aveva la forza per proteggere nessuno. Una tempesta stava arrivando, e sarebbe stato di nuovo in balia delle onde, senza il potere di opporsi. E il giovane era stanco di vedere i suoi sforzi infrangersi contro scogli che non poteva superare. Era stanco di vivere nel terrore che gli fossero strappati dalle mani i suoi affetti perché era stato troppo debole.

    Shin rimase in silenzio fin quando lo Yotsuki non ebbe finito. L'aura di chakra intorno a lui si consumò, crepitò per un istante ed infine si spense come una candela. Dannazione, ecco cosa succede a lasciarti parlare. La follia che brillava nei suoi occhi si era parimenti acquietata, senza però abbandonarlo. Quella pausa nel combattimento, ammesso e non concesso che il Coraggio la permettesse, aveva calmato i suoi bollenti ardori. Anzi, quasi tremava per la fatica e per il freddo, mentre il sudore gli si asciugava facendo aderire la pelle ai vestiti. Abbassò per un secondo lo sguardo, disgustato da se stesso. Per Hayate non valevo neanche come riscaldamento. Se avesse fatto sul serio, non sarebbero stati lì a discutere in quel momento. Erano ancora in grado di parlare solo perché lo voleva. Forse lo trovava divertente. Io non ho niente contro il mio Villaggio... Anche se ormai quasi nulla lo legava ad esso. E non credo che gli ideali dell'Accademia siano sbagliati... Anche se al suo interno era corrotta e divisa. Tuttavia... Lo sguardo dello shinobi si posò sulla mazza dorata impugnata dal ragazzo e strinse la katana nella sua mano.Se Hayate può renderci più forti, beh, perché no? La frase era a metà strada tra la risposta a Kato e la domanda al Coraggio. Una parte della sua coscienza si chiese cosa stava facendo. Tradiva Konoha con tanta leggerezza? In realtà no, non del tutto almeno. Ciò che stava chiedendo era solamente la possibilità di poter realizzare il proprio desiderio. E per farlo, non gli importava di quale inferno avrebbe dovuto attraversare.

    Tu sei forte, il più forte con il quale abbia mai incrociato la mia spada fino ad ora. E quasi tutti quelli contro cui aveva combattuto erano superiori a lui, perciò si trattava di un'affermazione pesante. Insegnami il segreto della tua forza. Insegnami quella tecnica. Insegnami il tuo modo di brandirla. Avrebbe indicato con la punta tremolante della spada la sua mazza [Nota per Febh]Off-GdR: Come Cube, chiedo che il Coraggio insegni a Shin la Spada Eterna come seconda TS, ammesso che sia possibile trattandosi di una TS da PNG, anche bilanciandola se serve.. Prendici sotto la tua ala, ed Hayate avrà degli amici su cui contare. E tu avrai altri due idioti a farti compagnia, e da pestare quando ti gira. Inoltre... Guardò brevemente Kato, increspando le labbra. La pergamena di Indra di cui parlava... Non è andata distrutta. Aveva infine confessato il suo peccato. Sul momento, l'aveva nascosto ai suoi compagni per proteggerli, o per lo meno così aveva detto a se stesso per avere la coscienza a posto. Eppure, anche dopo, aveva sempre omesso di raccontar loro com'era in realtà. Nessuno sapeva che il rotolo era nelle sue mani, al sicuro, custodito nelle profondità del monte Yume. È in mio possesso, al sicuro. Penso che sarebbe un dono ben accetto da Hayate. Accettaci come tuoi allievi, e sarà tua. Ora toccava al Coraggio a parlare, a meno che Kensei non si fosse intromesso. La sua presenza era di certo un ostacolo per le loro negoziazioni, ma tutto rimaneva nelle mani di Hayate, che con un sorriso sulle labbra poteva cancellarli per sempre dall'esistenza.



    Chakra: 38/80
    Vitalità: 2/18
    En. Vitale: 13,75/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Parata [Incasso]
    2: Parata [Devio]
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Manipolazione della Natura
    2: Presenza di Spirito
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 1
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    Status
    Semiparalisi Braccio Dx turno 1/2
    Semiparalisi Gamba Sx turno 0/2
    Rottura Braccio Sx

    Anzu
    Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 12/12 Bassi | Unità 6
    Statistiche: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
  12. .

    The Island


    Post 8 ~ Tanz mit dem Teufel

    Hayate. Il moccioso aveva pronunciato quel nome con naturalezza, ma per i due shinobi quella semplice parole pesava sul loro capo come un macigno. La sorpresa sarebbe stata fuori luogo, visto che erano stati proprio loro a divulgare le informazioni sull'isola, di fatto invitando l'Accademia ad intervenire. Trovarsene davanti uno, tuttavia, era ben altra cosa. Per Kato e Shin, poi, la faccenda era ancora diversa. Non era infatti la prima volta che fronteggiavano l'organizzazione, e anzi il loro incontro precedente si era rivelato piuttosto traumatico. La scelta che avevano compiuto a Città di Pietra era stata gravida di conseguenze, segnandoli nel profondo. Si erano dovuti piegare di fronte alla superiorità di Hayate, collaborando con lei. Avevano avuto successo, ma non avevano vinto. La convinzione di non essere abbastanza forte si era radicata nel suo spirito, spingendo il Kinryu a lavorare di più per migliorarsi. Eppure, ogni volta trovava davanti a sé ostacoli che non era in grado di superare. Nonostante continuasse a sforzarsi, continuava a sbattere addosso ai suoi limiti. Ed ecco ancora apparire un demone sul suo cammino, a schernirlo, rinfacciandogli la sua inadeguatezza.

    Il giovane rise sommessamente, quasi in rimando alla risata dell'Hayate. La situazione assurda in cui si erano cacciati non faceva che trascinarli sempre più a fondo, sempre più lontano dalla ragione. Con lo sguardo ardente di follia, il Kinryu richiamò a sé l'avversario con un gesto della mano, invitandolo a venire da lui. Certo, tocca a te! Lanciò solo un rapido sguardo al nuovo venuto. Alleato o nemico che fosse, doveva aspettare il suo turno: il suo avversario era il ragazzino. Suppongo che domandarti il nome sia uno spreco di tempo, visto che siete tutti Hayate. Il mio invece è Shin Kinryu, di Konoha. Piacere! L'aura di chakra intorno al suo corpo si espanse lievemente. Stava già chiedendo il massimo al suo corpo, eppure percepiva di essere ancora inferiore. Eppure, se c'era un luogo dove poteva provare a spezzare le catene che lo incatenavano, era proprio quell'isola. Vieni, vieni pure! Divertiamoci insieme per un po' finché non saltano fuori le Armi. Poi penseremo anche a loro. Non aveva idea di cosa fossero in realtà le Armi, ma neppure gli interessava. Aveva fatto un passo oltre il baratro della pazzia e ne stava venendo affascinato.

    Hayate non se lo fece ripetere due volte, e il ninja della Foglia se lo ritrovò addosso in un lampo. È veloce! Realizzando che forse non avrebbe fatto in tempo a frapporre la spada tra la sua testa e la mazza, Shin lasciò la presa sull'arma ed arretrò di un passo. Ciò non fu comunque sufficiente ad evitargli di essere colpito alla fronte con tanta forza da far volare via la maschera [Slot Difesa I][Slot Tecnica I][Parata] Resistenza Nera+2, Protezione 40

    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Maschera di Konoha] Protezione 20
    [Manipolazione della Natura] Protezione +20

    Maschera della Volpe [Protezione]
    La Maschera della Volpe copre il volto del suo utilizzatore, lasciando scoperti solo gli occhi. La maschera protegge il viso e l'intero corpo dell'utilizzatore tramite uno strato di chakra della maschera stessa; la potenza di altre protezioni non è cumulabile con quella della maschera, varrà solo la maggiore. Per il calcolo della rottura, la potenza difensiva è considerata raddoppiata (x2); non aumenta il suo potenziale difensivo. Tipo: Protezione - Protezione
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 20 | Durezza: 5)
    [Da chunin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]
    . Leggermente stordito, il Kinryu barcollò all'indietro, mentre un rivolo di sangue gli colava dalla tempia [Danno]4 Leggere alla Testa. Il ragazzino portò nuovamente in alto la mazza dorata, pronto alla seconda battuta. Col cavolo che resto qui a farmi pestare. Raggranellando fino all'ultima goccia di energia lo shinobi si diede una spinta, aiutato dal chakra, scansandosi di lato un attimo prima dell'impatto [Slot Difesa II][Schivata] Riflessi Nera+4

    [Impasto] Basso +3 Riflessi
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Riflessi

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    [Salto Repulsivo non concede bonus concreti, ma fa parte dello sviluppo di una competenza, come ad Anime di Pietra]
    . Sbilanciato, il foglioso si lasciò cadere, rotolando a terra fino a ritrovare l'equilibrio. Mentre stava ancora con un ginocchio appoggiato al suolo, intravide un lampo, seguito da un forte impatto. A quanto pareva l'osservatore misterioso aveva scelto da che parte stare, e non era la loro. L'attenzione di Shin fu però richiesta dalla sua cavalcatura, una specie di pipistrello gigante, che cercò di impegnarlo con un attacco certo insidioso, ma piuttosto lento paragonato a quelli del moccioso, il quale avrebbe dovuto presumibilmente preoccuparsi a sua volta di evitarlo in qualche modo. Per lo shinobi fu una passeggiata spostarsi dalla traiettoria, e lo sguardo infastidito era più per l'intromissione che per la reale minaccia [Slot Difesa III][Spostamento] Riflessi Viola+2

    [Le statistiche del Pipistrello sono Blu e l'area d'attacco è di due metri se non ho capito male, quindi mi sposto oltre. Non specifichi l'altezza del volo, ma immagino almeno un tre o quattro metri, in ogni caso dovrei avere tutto il tempo di evitarlo.]
    .

    Difatti, non appena portatosi al sicuro, il ninja di Konoha estrasse prontamente un coltello da lancio, scagliandolo contro il grugno della creatura alla massima potenza [Slot Azione I][AaD] Forza Nera+4, Potenza 30

    [Impasto] 1/2 Basso +2 Forza
    [Loto della Foglia] 1/4 Basso +2 Forza
    [Manipolazione della Natura] Potenza +20
    . Tu stanne fuori, topo volante che non sei altro! Il risultato era irrilevante, in fin dei conti su quell'isola non si poteva morire, ma doveva capire che era meglio per lui cambiare aria. Il suo avversario era Hayate. Un nemico oltre la sua portata, che tuttavia si sarebbe sforzato di intrattenere il più a lungo possibile. Bene, e ora a noi due. Ma prima... Shin scattò lateralmente, recuperando la maschera a forma di volpe da terra senza fermarsi e l'accostò al viso, al quale aderì perfettamente [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento fino a 9m
    [Istantaneo] Raccolta Equipaggiamento

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]
    . Tra le varie schivate e spostamenti la distanza tra i due era ora di oltre sei metri, ma per un combattente abituato ad avere il controllo sul campo di battaglia grazie alla sua rapidità non erano certo un problema. L'imprevisto sarebbe invece arrivato da tutt'altra direzione, a causa della sua piccola deviazione per recuperare il prezioso tesoro. Poco distante infatti l'amico Yotsuki era alle prese con un altro avversario superiore, tale Kensei Hito. E volente o nolente il ragazzo sarebbe finito coinvolto nello scontro.

    SE Kato riesce a spingere Kensei in direzione di Shin. Il giovane stava per lanciarsi contro il piccoletto quando con la coda dell'occhio vide la sagoma dell'intruso sbalzata lontana dall'otese, diretta verso di lui. Il Kinryu schioccò la lingua, estremamente scocciato. A quanto pareva non avevano proprio intenzione di lasciarlo combattere tranquillo. Anzi, conoscendo Kato era ragionevolmente sicuro l'avesse fatto apposta. Un momento eh, torno subito. Si rivolse all'Hayate con naturalezza, mentre appoggiava la mano sull'elsa di Anzu, per poi scomparire alla vista [Slot Tecnica II][Slot Azione II][Movimento] fino a 33m

    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Taijutsu Difensive [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna una protezione naturale contro ninjutsu pari a 20, per 2 round, se utilizzata una taijutsu. Non è cumulabile. [Da chunin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Movimento Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si sposta molto più prontamente: la distanza massima dello slot azione aumenta di 9 metri.[Da chunin in su]
    . Muovendosi con una velocità quasi inumana, intercettò il kiriano costretto ad arretrare contro la sua volontà, arrivandogli da dietro presumibilmente non percepito, mentre ancora mancavano almeno un paio di metri prima che la spinta si esaurisse. Calcolando al secondo il tempismo, ricomparve con la spada già estratta sul fianco, con il busto in torsione pronto a rilasciare un terribile fendente orizzontale circolare che avrebbe sommato alla propria forza l'energia della repulsione. La lama sarebbe corsa simile ad un lampo da sinistra a destra, da un lato all'altro del collo, con un unico obiettivo: decapitarlo [Slot Tecnica III][Slot Azione III][AiM] Forza Nera+7, Velocità Nera+11, Potenza 60 (x3 Rottura), Status Scoordinato

    [Impasto] Medio +5 Velocità, +1 Forza
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Velocità
    [Abilità] +1 Velocità, +4 Forza
    [Anzu] Potenza 40
    [Manipolazione della Natura] +10 Potenza, x3 Rottura
    [Loto Posteriore] +2 Forza, +4 Velocità, +10 Potenza

    [OverCAP] +4 CAP Velocità (Semiparalisi Braccio Dx 0/2)
    [Sovraimpasto] Leggera al Braccio Dx

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 2 tacche a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Piano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.[Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Loto Posteriore - Ura Renge
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se aperta la terza porta, può guadagnare due tacche ad una statistica primaria a scelta, extra cap, per ogni porta aperta. L'ultimo colpo della combinazione ha potenza +10. È possibile combinarla con qualsiasi taijutsu sfruttando uno slot tecnica base per attivarla. Il round seguente l'utilizzatore avrà un malus di 1 tacca, in ogni statistica primaria, per ogni 2 porte aperte.Tipo: Taijutsu - Rendan
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Mediobasso)
    [Richiede Loto della Foglia II]
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Assalto della Foglia [Avanzato]
    Talento: L'utilizzatore se messo a segno un taijutsu può allontanare l'avversario fino a 12 metri; la spinta non provoca danni aggiuntivi all'avversario, ma potrebbe provocarli l'impatto, la spinta ha Forza pari a quella dell'ultimo attacco eseguito; una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    Spirito Selvaggio
    Arte: Se indossata la maschera, l'utilizzatore, a mani nude o con una qualsiasi arma posseduta, può causare 1 status Medio per 2 round (DnT fino al termine). E' utilizzabile 1 volta a round. [Da genin in su]
    .

    Ittou Rasetsu

    Il Kinryu aveva scatenato sull'uomo quello che al momento era il suo attacco più potente, che concentrava in un unico fendente tutto ciò che possedeva. Qualcosa che in condizioni normali si sarebbe rifiutato di fare, ma quella situazione era tutto fuorché ordinaria. Se c'era un luogo dove i limiti non avevano senso, era l'isola dove si trovavano. E lui li avrebbe superati lì ed ora. Lo sguardo serio e concentrato nei suoi occhi, che più gli si addiceva, lasciò tuttavia di nuovo spazio ad una fiamma di, se non proprio follia, per lo meno incoscienza. Fuori dalle palle tu! Non vedi che sto giocando con il mio nuovo amico? Infatti, a meno che non evitasse completamente l'assalta, il ninja sarebbe stato nuovamente lanciato indietro al mittente con una forza spaventosa. Riprenditelo Kato, non vedi che ho da fare qui? Dunque avrebbe rivolto la katana verso Hayate, con un sorriso tanto ampio quanto inquietante. Scusa, dove eravamo rimasti?

    ALTRIMENTI. Gettata una rapida occhiata allo scontro non troppo lontano, il foglioso soppesò se intervenire solo pochi istanti, rinunciandovi subito. L'amico avrebbe dovuto stringere i denti e dare il massimo, arrangiandosi, proprio come stava facendo lui. Il suo unico scopo in quel momento era confrontarsi con Hayate. Per lui era la concretizzazione di tutto ciò che lo bloccava, rendendolo inferiore. Se fosse riuscito magari non a batterlo, ma almeno a tenergli testa, sentiva che ci sarebbe stato un futuro per lui. Altrimenti, la sua stessa vita avrebbe rischiato di cessare di avere un senso. Con sconsideratezza quindi si annunciò nuovamente, caricando frontalmente l'avversario, lama sguainata [Slot Azione II]Movimento fino a 33m

    Movimento Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si sposta molto più prontamente: la distanza massima dello slot azione aumenta di 9 metri.[Da chunin in su]

    [Lo utilizzo anche per gli spostamenti successivi chiaramente.]
    . Eccomi, arrivo!

    A due metri dal ragazzo brandì la spada ben sopra la testa con entrambe le mani, pronto a scaricare un fendente discendente. Il nemico l'avrebbe osservato caricare il colpo, ma in realtà il giovane si era già mosso alle sue spalle tenendosi basso e aggirandolo lateralmente in un istante, lasciando dietro di sé un'immagine residua a render giustizia del suo soprannome, Shin del Miraggio [Slot Tecnica II][Slot Gratuito][Istantaneo] Finta

    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Taijutsu Difensive [2]
    Maestria: L'utilizzatore guadagna una protezione naturale contro ninjutsu pari a 20, per 2 round, se utilizzata una taijutsu. Non è cumulabile. [Da chunin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Miraggio
    Talento: L'utilizzatore quando esegue tecniche di spostamento accelerato può lasciare un'Immagine residua di sé nel momento dell'attivazione. L'immagine non può muoversi e scompare se attaccata, altrimenti permane fino al termine del round. Nella Kawarimi no jutsu sostituisce l'oggetto; può essere utilizzata una volta ogni tre round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da genin in su]

    Fintare Migliorato [1]
    Abile: L'utilizzatore, una volta al round, può effettuare una finta come slot gratuito Istantaneo. [Da genin in su]
    . Rannicchiato a pochi passi con le ginocchia flesse e la lama perpendicolare al corpo sul fianco, ricomparve nell'atto di darsi la spinta con un movimento ascensionale, distendendosi come una molla, ma con la potenza di un proiettile, rilasciando il più micidiale degli affondi, ancora più rapido ed inevitabile dei suoi già velocissimi fendenti, con la sua intera potenza concentrata in un unico punto. Il centro del bersaglio era l'attaccatura della colonna vertebrale con la nuca, dov'era situato il cervelletto, puntando a penetrare la calotta cranica da un punto relativamente debole. Lo shinobi avrebbe poi terminato l'azione cercando di estrarre l'arma rivolgendo la lama verso l'alto e facendosi strada attraverso la materia grigia dell'Hayate fino alla sommità del capo. [Slot Tecnica III][Slot Azione III][AiM] Forza Nera+6, Velocità Nera+12, Potenza 80, Status Scoordinato

    [Impasto] Medio +6 Velocità
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Velocità
    [Abilità] +1 Velocità, +4 Forza
    [Anzu] Potenza 40
    [Manipolazione della Natura] +30 Potenza
    [Loto Posteriore] +2 Forza, +4 Velocità, +10 Potenza

    [OverCAP] +4 CAP Velocità (Semiparalisi Braccio Dx 0/2)
    [Sovraimpasto] Leggera al Braccio Dx

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 2 tacche a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Piano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.[Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Loto Posteriore - Ura Renge
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, se aperta la terza porta, può guadagnare due tacche ad una statistica primaria a scelta, extra cap, per ogni porta aperta. L'ultimo colpo della combinazione ha potenza +10. È possibile combinarla con qualsiasi taijutsu sfruttando uno slot tecnica base per attivarla. Il round seguente l'utilizzatore avrà un malus di 1 tacca, in ogni statistica primaria, per ogni 2 porte aperte.Tipo: Taijutsu - Rendan
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Mediobasso)
    [Richiede Loto della Foglia II]
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Assalto della Foglia [Avanzato]
    Talento: L'utilizzatore se messo a segno un taijutsu può allontanare l'avversario fino a 12 metri; la spinta non provoca danni aggiuntivi all'avversario, ma potrebbe provocarli l'impatto, la spinta ha Forza pari a quella dell'ultimo attacco eseguito; una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    Spirito Selvaggio
    Arte: Se indossata la maschera, l'utilizzatore, a mani nude o con una qualsiasi arma posseduta, può causare 1 status Medio per 2 round (DnT fino al termine). E' utilizzabile 1 volta a round. [Da genin in su]
    .

    Ittou Rasetsu

    Se il colpo non fosse stato completamente evitato, il moccioso sarebbe stato sospinto a diversi metri di distanza. In caso contrario, probabilmente per Shin era finita. Quello era il suo attacco più potente, almeno secondo i suoi attuali limiti. Ciò nonostante, mentre arretrava con un balzo portandosi in posizione di guardia, lo shinobi sorrise, rivolgendosi quieto al suo avversario. Spero ti sia piaciuto, perché era il mio colpo migliore. Il ragazzo aveva senza dubbio ancora margini di miglioramento, ma il continuo confrontarsi contro nemici più forti di lui l'aveva lasciato dubbioso delle sue reali capacità. Contro Hayate, però, si sentiva stranamente tranquillo, quasi stesse sostenendo un semplice riscaldamento. Forse la pazzia stava prendendo il sopravvento dopo che l'istinto di sopravvivenza si era rivelato un inutile fardello sull'isola maledetta. Però possiamo ancora divertirci per un po' se ti va. Magari mi invento qualcos'altro... Oppure potresti insegnarmi qualche nuova mossa!

    Chakra: 48,5/80
    Vitalità: 8/18
    En. Vitale: 20/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: AaD Coltello
    2: Movimento
    3: AiM Spada
    Slot Tecnica
    1: Manipolazione della Natura
    2: Attacco Improvviso
    3: Loto Posteriore
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 1
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    Anzu
    Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 12/12 Bassi | Unità 6
    Statistiche: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
  13. .
    Non si abbandona mai la Legend, al massimo ci si prende un periodo sabbatico.
    Non sono sicuro di sapere ancora come si scrive, ma direi che possiamo provarci. Vorrei continuare a ruolare con Harumi, e anche con Shin più moderatamente. Mi dispiace solo che l'otese sia sbocciata come personaggio con Jotty e Diogene che non hanno possibilità di proseguire, ma qualcosa facciamo.
  14. .

    The Island


    Post 6 ~ L'isola dove non si può morire

    Gli era bastato distrarsi un attimo per ritrovarsi in quella situazione surreale. Sentiva ancora il peso del lupo sul suo petto, anche se l'intervento provvidenziale di un vecchio amico l'aveva allontanato. Ma a mettere duramente alla prova la sua mente era il lungo squarcio che correva da un lato all'altro del collo. Il sangue fluiva copioso tra le dita con cui il ragazzo cercava di tamponare la profonda ferita. Quella era la fine. Era consapevole che per un ninja poteva giungere in qualsiasi momento, ma non se la sarebbe mai immaginata così. Lontano da casa, su un'isola che non compariva sulle mappe, per mano di presunti alleati. Per lo meno non era da solo: Kato Yotsuki era ancora una volta al suo fianco. Avrebbe affrontato quell'ultima prova con lui.

    Un tremito, poi un altro. Non era l'umido freddo, o la perdita di sangue, ma il più puro terrore. La paura atavica del buio. Però, mentre batteva i denti, la coscienza non lo abbandonava. Ormai doveva essere passato un minuto, sebbene la sua percezione del tempo fosse completamente distorta, ma ancora la morte non sopraggiungeva. Né il nemico si ripresentava, segno che l'otese l'aveva scacciato definitivamente. Trovato il coraggio di riaprire gli occhi, Shin alzò lo sguardo sull'amico, che lo fissava presumibilmente preoccupato. O forse anche lui era perplesso, perché nonostante la trachea lesionata il foglioso continuava a respirare. O meglio, il petto si alzava e abbassava per forza dell'abitudine, ma anche se la quantità di aria che raggiungeva i polmoni era insufficiente, il giovane non sembrava risentirne.

    Sull'isola non si può morire. L'aveva sentito poco prima nella sua testa, un'informazione condivisa dagli altri membri della spedizione. Forse glielo aveva accennato anche il suo avversario, prima di fuggirgli. Sul momento l'aveva considerata una sciocca superstizione, un'utile illusione per permettere a tutti di dare il massimo senza remore. Non ci aveva creduto fino in fondo. Viverlo, verbo ironico, di persona, aveva spazzato via tutti i suoi dubbi. Tra il gorgogliare del sangue, emerse una risatina isterica, dipingendo sul volto del Kinryu uno sguardo stralunato, da folle. Assurdo, semplicemente assurdo, contrario ad ogni logica. Doveva essere morto, ma era ancora vivo. Un abominio innaturale, o un miracolo dei kami? Shin era troppo sconvolto per chiederselo.

    «Kato...» Nonostante la trachea perforata, riusciva comunque a parlare. Non era la cosa più strana, ma faceva comunque impressione. «Kato...dammi dell'acqua...» Aveva sete, forse per la copiosa perdita di sangue che non si arrestava. Con gli occhi lucidi per le lacrime e la follia, fissò il compagno mentre cercava di mettersi a sedere. L'emorragia non poteva ucciderlo, niente poteva, ma lo stava indebolendo. E quel taglio slabbrato, dal quale continuamente suppurava il prezioso fluido vermiglio, gli faceva senso. Con lentezza, recuperò un tonico dalla sacca in cintura e lo inghiottì, coprendo l'apertura sul collo con il palmo della mano per paura che uscisse da lì, anche se in realtà il taglio non aveva raggiunto l'esofago. Se la medicina avesse fatto effetto, in poco tempo i lembi della ferita, che teneva accostati, si sarebbero rinsaldati tra loro, ma chi poteva dirlo in un posto che sfuggiva al senso comune come quello?

    Assistito dall'amico, avrebbero fasciato la ferita come meglio potevano, tamponata con tranci del tessuto più pulito che avevano preso dai vestiti e fissata con una delle fasce da combattimento del foglioso. Era rigida per l'anima metallica al suo interno, ma ben stretta intorno al collo, con un paio di passaggi sotto l'ascella per bloccarla, dava un minimo di sicurezza al ragazzo. Sicurezza che non avrebbe perso la testa, nel senso più letterale del termine. Anche metaforicamente non vi era molto distante, camminando letteralmente sul filo di un precipizio emotivo. «An...diamocene da...qui.» Lasciare quell'isola maledetta, certo, ma come? E la sua ferita mortale glielo avrebbe mai più permesso? Doveva farsi curare assolutamente prima, o sperare in un altro miracolo.

    Debole, si sarebbe affidato allo Yotsuki per spostarsi, ma anche lui sembrava ridotto male. Se solo avessero potuto volare. Il giovane si bloccò. In effetti, loro potevano farlo. «Anzu...ritorna...» Parole stentate, che però raggiunsero la spada che giaceva muta al suo fianco. In un lampo di luce, la kitsune mistica tornò nella sua forma originaria [Tecnica]Arma sacra: Vera Forma
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Rituale (10)
    L'utilizzatore può evocare la Vera Forma di Anzu; non potrà allontanarsi per più di 10 chilometri dall'utilizzatore e potrà sempre comunicare mentalmente con quest'ultimo. Finché attiva la tecnica Anzu ottiene un bonus di 2 tacche alla Velocità e il movimento percorso con 1 Slot Azione aumenta di 6 metri.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Mutaforma
    Speciale: L'utilizzatore può cambiare a piacimento la propria forma, passando dalla sua forma umana alla forma di volpe. Se utilizzata entro 9 metri dall'avversario causa AdO. Le potenzialità dell'utilizzatore non cambiano, potrà utilizzare armi. La creatura potrà essere evocata in una qualsiasi delle due forme indifferentemente.(Richiede Slot Tecnica/Azione)
    [Da genin in su]

    Kami Celesti - Ten no Kami
    Abile: L'utilizzatore può levitare, muovendosi in aria e combattendo senza nessun intralcio. Se di dimensioni sufficienti può trasportare persone.[Da chunin in su]

    Anzu
    Speciale: Il suo aspetto umano, che preferisce, è quello di una giovane donna dai lunghi capelli neri, carnagione chiara e forme ben sviluppate. Raramente bada a nascondere le orecchie volpine, così come la coda, che può scindere in nove distinte. Il carattere è allegro e scherzoso, ma dimostra un attaccamento quasi affettuoso per l'evocatore. In forma d'arma appare come una katana finemente istoriata. Possiede la competenza del contratto: Spiriti Volpe, Servitrici di Inari.

    Statistiche: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
    (Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 12 Bassi | Unità 6)
    [Da chunin in su]
    . Da prima quella di una splendida fanciulla, dotata però di orecchie e coda volpina, poi una volpe vera e propria, ma di dimensioni colossali, più alta di una persona la garrese. Abbastanza perché potesse trasportarli entrambi, viaggiando a velocità comunque sostenuta. E, tocco finale, si poteva librare dal suolo, superando ostacoli e tagliando senza bisogno di seguire strade. «Vola...basso...e segui...le sue indicazioni...» La creatura si sarebbe resa conto che qualcosa non andava, ma l'urgenza della situazione e la presenza dell'otese l'avrebbero trattenuta dall'interrogare il suo evocatore. Con fatica i due si sarebbero sistemati sulla sua groppa, e l'animale avrebbe iniziato il viaggio rasente al terreno per non essere individuata non appena Kato avesse parlato.
    Chakra: 66,5/80
    Vitalità: 11/18
    En. Vitale: 23/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    Anzu
    Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 10/12 Bassi | Unità 6
    Statistiche: Forza -4; Velocità +4; Resistenza + 2
    Movimento +6m per Slot Azione
  15. .

    Mondo Senza Tempo


    I


    Lo sguardo di Shin Kinryu fu attratto dalla striatura verdastra fluttuante davanti a lui, a portata del suo braccio. L'efflorescenza pulsava emanando una luminescenza sinistra, che rischiarava da dietro due persone sconosciute. Il ragazzo batte le palpebre un paio di volte in rapida successione. Qualcosa non andava. Seguì l'alone di luce malata per vederlo spuntare dalle sue di spalle. Si tolse la maschera e si passò il dorso del braccio sugli occhi. La tecnica della trasformazione si era sciolta senza che se ne rendesse conto. Shin prese un respiro profondo, richiamando la memoria a breve termine ai suoi doveri. Era abbastanza sicuro di non essersi addormentato, anzi, aveva ben vivida l'immagine delle porte del tempio di Yon davanti a sé. Stava per aprirle, quando, quando... Oscurità.

    «Ehm...» Shin si voltò. Uno specchio, fu il suo primo pensiero. Peccato che i vestiti fossero diversi, così come l'espressione che vide riflessa nei suoi occhi. Occhi che erano i suoi, eppure non lo erano. «Per Inari...»

    Certo è ben strano, anche nel sogno, vedere il proprio doppio fissarti. Il chunin ebbe bisogno di un momento per realizzare l'assurdità della situazione, e l'altro sé glielo concesse, alle prese con interrogativi simili.

    «Va bene, per ipotesi, solo per ipotesi, mettiamo che tu sei me.» Il genin annuì poco convinto, concedendogli il beneficio del dubbio.
    «A chi hai dato il tuo primo bacio?» Le guance dello Shin più giovane si tinsero di porpora. Per rispondere si avvicinò abbastanza perché nessun altro gli udisse.
    «Beh, almeno le cose importanti sono rimaste immutate.» Il sorriso tirato tradiva la preoccupazione dello shinobi. Un cattivo presentimento, destinato ad essere confermato dalle parole del Veterano e del Mizukage. In pratica erano stati sbalzati direttamente nel punto di climax della storia, senza nessuna preparazione o preavviso, e dovevano combattere per la salvezza del mondo intero, niente meno.
    «E lotta sia!» Un incoraggiamento a se stesso, presente e passato.

    Come se non bastasse la minaccia di apocalisse pendente sulle loro teste, Shin si ritrovò circondato da ben due Kunihiro. Faceva fatica a sopportarne uno, quando stava tranquillo. Gestirne due, sovreccitati per l'imminente battaglia per di più, esulava dalle sue capacità. Per fortuna, scelsero il loro avversario per primi, concentrandosi su di esso.

    Entrambi i Kinryu studiarono con attenzione gli altri cremisi, soffermandosi infine sul tipo tutto muscoli dalla carnagione color ebano. Il Daishin del passato aveva parlato di elettricità e attacchi devastanti. Tra i presenti, forse l'unico più forte di lui era Kato, ma quello non era lo Yotsuki del suo tempo, bensì una sua versione più acerba, lontana dal pieno potenziale dell'otese che conosceva.

    «Noi prendiamo quello.» Il chunin fece un cenno del capo in direzione del ninja di Kumo.
    «Sì, ho detto noi.» Il genin si ristette e si girò a fissare il suo stesso viso. Non si oppose, ma sospirò.
    «Quello è Yuki? Prestamelo, per favore.»
    «D'accordo. Mi fa piacere vedere che Anzu si è finalmente ripresa.»
    «Già.» Shin dal Paese delle Valli sistemò la kitsune tramutata in wakizashi sul lato sinistro della cintura, poco sopra alla sua compagna. Nel farlo, estrasse un foglietto ripiegato dalla sacca porta oggetti posteriore nascondendolo nel palmo della mano.
    «Tieni uno di questi, potrebbe servire.» Raccolto da terra uno dei simboli distribuiti dal dislocatore, il chunin ne tenne uno per sé e porse l'altro al se stesso del passato, passandogli insieme anche la cartabomba.

    Il Kinryu si posizionò la maschera sul viso, impedendo al nemico di leggergli le labbra e di udirlo mormorando a voce bassissima. «Hai presente quello che facciamo di solito? Studiare l'avversario, conservare le forze, tenere per la fine la nostra mossa più forte? Ecco, dimenticatelo. Se non diamo da subito il cento per cento non usciremo vivi da qui.» Lo shinobi di Konoha mise mano all'elsa della katana. «E potrebbe comunque non bastare.»
    «Ho capito, cosa devo fare?»
    «Creami un'apertura. Punterò tutto sul primo attacco. Ma se non bastasse, dagli il colpo di grazia con quella
    «Che i kami ce la mandino buona.»
    «Se non lo faranno, potremo andare a lamentarci di persona, temo.»

    Il giovane Shin sparì alla vista, ricomparendo alle spalle del nemico prescelto alla distanza minima possibile [Slot Tecnica 1 - Shin Genin] Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]
    . Il suo corpo era avvolto da un'aura di chakra e vapore. Ciò poteva significare solo una cosa: aveva aperto le porte del loto [Slot Tecnica 2 - Shin Genin]Loto della Foglia
    Kinjutsu di Konoha

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Velocità Aumentata (+3 Tacche)


    Porte di Chakra: L'utilizzatore può aprire le Otto Porte (Apertura, Riposo, Vita, Ferita, Chiusura, Visione, Stupore, Morte) incrementando il potenziale offensivo dell'organismo. Per aprire una o più porte sarà necessario uno slot tecnica/azione. All'attivazione l'apertura delle porte è gratuita. L'utilizzatore ottiene 1 tacca da distribuire alle statistiche primarie ogni porta aperta. L'utilizzatore ottiene 2 tacche in CAP in ogni statistica primaria ogni porta pari aperta. Ogni tacca ha un consumo ½ Basso a round. L'utilizzatore raddoppia la quantità di chakra posseduta se aperta l'ottava porta. Alla disattivazione l'utilizzatore subirà una ferita ¼ Leggera ogni due porte aperte ogni due round di utilizzo. Se attivata l'ottava porta alla disattivazione l'utilizzatore sarà ridotto in cenere e morirà.
    Apertura delle Porte: L'utilizzatore, se aperta almeno la prima porta, ottiene un bonus in Forza o Velocità e Resistenza o Riflessi.
    Loto della Foglia: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Backfire: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro


    Livello I (Genin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire la 2° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.

    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire fino alla 3° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 3 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 6 bassi temporanei di chakra.
    .

    «Ehi!» Tre kunai volarono in direzione dell'uomo, diagonalmente: uno a pochi centimetri dal suo piede, uno all'altezza della vita, uno a pochi centimetri dal braccio [Slot Azione 1 - Shin Genin][AaD] Forza Nera+2, Potenza 8 (Kunai)

    [Loto della Foglia] 1/2 Basso Forza +3
    [Impasto] 1/2 Basso Forza +2
    . Il ragazzo puntava chiaramente a mandarne almeno uno a bersaglio, ma l'obiettivo principale era attirare la sua attenzione e suggerigli la direzione verso cui spostarsi per evitarli.

    Nel momento stesso in cui l'avversario avesse distolto gli occhi, infatti, il Kinryu del presente sarebbe scomparso a sua volta [Slot Tecnica 1 - Shin Chunin]Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Passo Perfetto
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Attacco Improvviso risparmiando il 25% del consumo di attivazione; può essere utilizzato una volta ogni due round. Alternativamente, è possibile risparmiare il 50% del consumo di attivazione; può essere utilizzata una volta ogni tre round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da genin in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]
    . Rimuovere i limiti del suo corpo [Slot Tecnica 2 - Shin Chunin]Loto della Foglia
    Kinjutsu di Konoha

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Velocità Aumentata (+3 Tacche)


    Porte di Chakra: L'utilizzatore può aprire le Otto Porte (Apertura, Riposo, Vita, Ferita, Chiusura, Visione, Stupore, Morte) incrementando il potenziale offensivo dell'organismo. Per aprire una o più porte sarà necessario uno slot tecnica/azione. All'attivazione l'apertura delle porte è gratuita. L'utilizzatore ottiene 1 tacca da distribuire alle statistiche primarie ogni porta aperta. L'utilizzatore ottiene 2 tacche in CAP in ogni statistica primaria ogni porta pari aperta. Ogni tacca ha un consumo ½ Basso a round. L'utilizzatore raddoppia la quantità di chakra posseduta se aperta l'ottava porta. Alla disattivazione l'utilizzatore subirà una ferita ¼ Leggera ogni due porte aperte ogni due round di utilizzo. Se attivata l'ottava porta alla disattivazione l'utilizzatore sarà ridotto in cenere e morirà.
    Apertura delle Porte: L'utilizzatore, se aperta almeno la prima porta, ottiene un bonus in Forza o Velocità e Resistenza o Riflessi.
    Loto della Foglia: L'utilizzatore ottiene +2 tacche per uno slot azione/tecnica ogni ¼ Basso utilizzato da distribuire in Forza o Velocità in attacco, Resistenza o Riflessi in difesa. Non sono considerati impasti di chakra.
    Backfire: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro


    Livello I (Genin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire la 2° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 3 bassi temporanei di chakra.

    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    • L'utilizzatore può aprire fino alla 3° porta.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca alla Velocità o Forza.
    • L'utilizzatore ottiene 1 tacca ai Riflessi o Resistenza.
    • Loto della Foglia ha bonus massimo pari a 3 tacche.
    • L'utilizzatore guadagna 6 bassi temporanei di chakra.
    . Puntare tutto su un unico attacco frontale, secondo i dettami del suo stile di spada, il Jigen-ryu [Slot Gratuito - Shin Chunin][Istantaneo] Movimento 12m

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]

    Passo Rapido
    Abile: L'utilizzatore durante Attacco Improvviso si muove molto più rapidamente: l'aumento della distanza massima dello slot gratuito concessa da Scatto Migliorato diventa di 6 metri.[Da chunin in su]
    . Superare i legami del fato.

    Avvolto dal vapore e dal chakra, terribile a vedersi con il volto coperto dalla maschera, Shin sarebbe apparso ormai a ridosso del nemico nell'atto di sferrare un fendente orizzontale all'altezza del collo con la sua katana, nell'intento di decapitarlo di netto [Slot Azione 1 / Slot Tecnica 3 - Shin Chunin][AiM] Velocità Nera +8, Forza Nera+4,
    Potenza 40 (Katana) + 30 (Tecnica), [Status] (DnT Medio) Sanguinamento

    [Loto della Foglia] 1/2 Basso Velocità +3
    [Impasto] Medio Velocità +4, Forza +2
    [Sovraimpasto] 1 Leggera Vitalità
    [OverCAP] CAP Velocità +4
    [Status] Semiparalisi Braccio Dx 0/2

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 2 tacche a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    Spirito Selvaggio
    Arte: Se indossata la maschera, l'utilizzatore, a mani nude o con una qualsiasi arma posseduta, può causare 1 status Medio per 2 round (DnT fino al termine). E' utilizzabile 1 volta a round. [Da genin in su]

    Piano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica [Forza] a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.[Da chunin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]
    .

    «Ittou Shura»


    A meno che la testa decollata del cremisi non stesse volando per aria, speranza fin troppo ingenua considerato il contesto, il più giovane dei fogliosi avrebbe proseguito con il piano, portandosi non visto a portata di corpo a corpo, ancora una volta alle spalle del nemico [Slot Tecnica 3 / Slot Gratuito - Shin Genin][Istantaneo] Movimento 9m

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]

    Attacco Improvviso - Kyuu Batsu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può aumentare la rapidità dei movimenti nel round rendendosi impercettibile finché non attacca. La distanza minima di percezione avversaria è azzerata e l'utilizzatore è considerato sotto copertura parziale.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da studente in su]

    Passo Perfetto
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Attacco Improvviso risparmiando il 25% del consumo di attivazione; può essere utilizzato una volta ogni due round. Alternativamente, è possibile risparmiare il 50% del consumo di attivazione; può essere utilizzata una volta ogni tre round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da genin in su]
    . Qui avrebbe sferrato, mentre ancora la lama fendeva l'aria esaurendo il suo impeto, un diretto con entrambi i palmi delle mani aperti contro la colonna vertebrale, al centro della schiena poco sopra i reni [Slot Azione 2 - Shin Genin][A. Doppio] Velocità Nera+2, Forza Nera+2
    Potenza +20 (Fasce da combattimento)

    [Impasto] 1/2 Basso Forza +2
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso Forza +3

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto della Foglia [Base]
    Talento: L'utilizzatore se messo a segno un taijutsu può allontanare l'avversario di 6 metri; la spinta non provoca danni aggiuntivi all'avversario, ma potrebbe provocarli l'impatto, la spinta ha Forza pari a quella dell'ultimo attacco eseguito; una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da genin in su]
    . Nella stessa azione, se fosse riuscito almeno a sfiorare il corpo dell'avversario, vi avrebbe appiccicato due foglietti esplosivi, attivandoli con il tempo d'esplosione settato sul minimo [Slot Azione 3 - Shin Genin][Equip.] Cartabomba I + Cartabomba II.

    «Kunihiro!» Il genin della Foglia chiamò a gran voce il supporto del clone dell'alleato per togliersi d'impaccio, onde non essere coinvolto dallo scoppio.

    Nello stesso istante l'altro Shin, sfruttando la spinta dell'attacco alle spalle qualsiasi fosse l'entità, avrebbe tentato di trafiggere il volto dell'uomo rivolgendogli contro la punta della wakizashi animata, estratta prontamente con la mancina e puntata con un diretto con il braccio teso perpendicolarmente davanti a sé in direzione del suo occhio [Slot Azione 2 - Shin Chunin][AiM] Velocità Nera+3, Forza Nera+4
    Potenza 30 (Wakizashi) +20 (Tecnica)

    [Impasto] Mediobasso Velocità +3, Forza +1
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso Forza +3

    Piano B [0]
    Speciale: L'utilizzatore può sfuggire facilmente dalle situazioni problematiche nella quale si è cacciato: ogni azione intrapresa per evitarla senza affrontarla direttamente è potenziata di 2 tacche in una statistica [Forza] a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della situazione. Questa abilità può coerentemente essere utilizzata quando il primo piano è fallito oppure quando scelto un piano inusuale per affrontare il problema.[Da chunin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]
    .

    Qualsiasi cosa fosse accaduta, il chunin sarebbe quindi saltato all'indietro, allontanandosi dall'esplosione appena prima che accadesse, e avrebbe continuato ad arretrare fino a trovarsi ad almeno otto metri dal nemico, tra il cremisi e il se stesso di Soyo [Slot Azione 3 - Shin Chunin][Movimento] 8m
    (di più se necessario per tenersi a distanza)
    (utilizzato anche in avvicinamento prima dell'attacco se più distante)

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Movimento Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si sposta molto più prontamente: la distanza massima dello slot azione aumenta di 9 metri.[Da chunin in su]
    .

    Entrambi avrebbero osservato il campo di battaglia, ormai precipitato nel caos. Le loro azioni potevano davvero modificare il destino? O erano solo inconsapevoli marionette, mosse dal fato?

    [Scheda] Shin Kinryu delle Valli [Chunin]
    Chakra: 66.25/80
    Vitalità: 17/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 650
    Velocità:  700
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente Katana
    2: Affondo Wakizashi
    3: Movimento
    Slot Tecnica
    1: Attacco Improvviso
    2: Loto della Foglia
    3: Manip. della Natura
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Katana [Anzu] × 1
    • Wakizashi [Yukichi] × 1

    Note
    [Anzu] Statistiche Blu: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
    Vitalità 9 Leggere | Riserva 12 Bassi | Unità 6

    [Yukichi] Statistiche Verde: Velocità -1; Resistenza + 1
    Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | Unità 3


    [Scheda] Shin Kinryu di Soyo [Genin]
    Chakra: 66.25/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 625
    Velocità:  725
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio Kunai
    2: Diretto doppio
    3: Equip. Cartabombe
    Slot Tecnica
    1: Sostituzione
    2: Loto della Foglia
    3: Attacco Improvviso
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Fasce da Combattimento × 8
    • Kunai × 7 4
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Accendino × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1

    Note
    ///

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