Posts written by Historia

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    Incontri mondani


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    La difesa della kunoichi si rivelò più efficace del previsto, finendo per danneggiare l'aggressore più di quanto lui avesse ferito lei. Tuttavia l'offensiva della ragazza non si rivelò particolarmente complicata da evitare per lo shinobi, che si dimostrava così particolarmente portato per il corpo a corpo. La sua prima impressione continuava a rivelarsi corretta: Youshi sfruttava abilmente le armi a distanza, ma cercava il contatto per portare un attacco definitivo. L'espressione fredda sul suo volto, con quel sorriso minaccioso, non promettevano nulla di buono. Osservarlo mentre si leccava le ferite provocò un brivido freddo lungo la schiena alla giovane. Sembrava in tutto e per tutto un maniaco delle battaglie, e lei sapeva bene di cosa parlava abitando a Villa Mikawa. Non doveva abbassare la guardia, ma neppure dimostrarsi troppo coinvolta, altrimenti non avrebbe fatto altro che gasarlo spingendo il ragazzo a strafare, o almeno questo le diceva l'esperienza.

    Il Tokugawa non si perse d'animo e si lanciò contro di lei risalendo la colonna ed annunciando ad alta voce la sua prossima mossa. Molto strano, per quello che fino a quel momento si era rivelato un tipo silenzioso e taciturno. Eppure effettivamente il ghiaccio giunse, gelando le membra di Harumi e rendendole ancora una volta difficoltosi i movimenti. Quei continui impedimenti iniziavano ad irritarla, doveva inventarsi qualcosa. Prima di saltarle addosso, però, il ragazzo scomparve nuovamente alla vista. Dove... L'otese si stava guardando ai lati, quando Youshi, ricomparendo da chi sa dove alle sue spalle, puntando dalla sua posizione seminascosta alla sua caviglia esposta. Harumi realizzò che non poteva far nulla per evitarlo, le sue gambe erano rese malferme dal ghiaccio e lui era semplicemente troppo veloce, perciò stinse i denti ed irrorò il muscolo di chakra, ruotando quel poco che poté per far finire il colpo contro un punto meno vulnerabile [Slot Difesa 1]Resistenza 425, Riflessi 400
    [Impasto] Basso +1 Res., +2 Rif.

    [Danno] 1/2 Leggera
    [Status] DnT Medio (Sanguinamento)
    . Le dita affilate del kiriano lacerano la pelle sopra il malleolo, provocando un graffio non troppo profondo, ma dal quale prese a sgorgare sangue copiosamente. Ahi... Abbassò la lama, pronta a difendersi dal proseguo dell'offensiva, ma il suo avversario aveva altri piani. Svanendo nel nulla ricomparve davanti a lei, emergendo come dalla roccia stessa. Come accidenti fa a... No, si stava sbagliando. Non era dalla colonna che stava uscendo, ma dalla sua ombra. Si trattava solo di una supposizione, ma avrebbe spiegato le straordinarie capacità del ragazzo, in grado di diventare invisibile in pieno sole.

    Harumi, con un ginocchio poggiato sulla piattaforma per il dolore alla gamba e impegnata a constatare la gravità della ferita, si vide nuovamente presa di mira dal lancia spiedi, che il ragazzo non si curava neppure più di celare sotto lo svolazzante mantello. Tuttavia la posizione non era molto vantaggiosa per lui, vista l'angolazione dell'arma, e la distanza era superiore a quanto preventivato. Lo spiedo era troppo sottile per poterlo parare in sicurezza con la wakizashi, e la sua posizione era già abbastanza precaria. Questo però le diede un'idea. Mentre il dardo sibilava verso di lei, la giovane si lasciò scivolare all'indietro, mandando a vuoto il colpo [Slot Difesa 2][Spostamento] Riflessi 450
    [Impasto] Mediobasso +4 Rif.
    [Danno] 1/2 Leggera
    . Il suo corpo sparì dietro la colonna in caduta libera e per un secondo si lasciò andare. Il vento le scompigliò i capelli ed Harumi si godé il momento. Un attimo dopo, però, spostò il peso su un fianco, girandosi e preparandosi all'atterraggio. La distanza era notevole, ma appoggiando le piante dei piedi alla colonna la rallentò fin quasi a fermarsi [Abilità]Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]
    . Nonostante ciò l'impatto col suolo le causò una smorfia quando appoggiò il piede. Alcune macchioline vermiglie si formarono sul terreno. Era poco più di un graffio, ma l'emorragia non si fermava. La kunoichi frugò nel porta oggetti, estraendone un tonico, ma invece di spezzarlo con i denti lo lasciò sciogliere lentamente ritardandone l'assorbimento [Slot Azione 1][Equipaggiamento]

    Tonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
    Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]
    . In quel frangente notò che il congelamento causato dal jutsu del kiriano ricopriva anche il lato posteriore della colonna. Trovò che fosse strano, ma intanto doveva togliersi da lì, e non ci pensò due volte a scattare fino all'ombra della colonna successiva, nascondendosi nuovamente [Slot Azione 2][Movimento] 8 metri

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    .

    La giovane si voltò in direzione di dove si doveva trovare il kiriano per assicurarsi di essere a riparo da occhi indiscreti ed unì le dita a formare quattro posizioni magiche subito dopo aver rinfoderato la spada [Slot Tecnica 1]. Tre copie della kunoichi comparvero, una appena davanti a lei, una alle sue spalle e una alla sua destra, ciascuna ad un metro da lei, che aveva la colonna ad una manciata di centimetri sulla sinistra. Senza ulteriori indugi spiccò un balzo fin quasi in cima alla struttura verticale, senza però sbucare o farsi vedere, appollaiandosi a quasi sette metri dal suolo [Slot Azione 2][Movimento] 7 metri

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]
    . Lì, simile a un gargoyle, arrotolò un cartiglio intorno ad un kunai, preparandosi alla mossa successiva [Slot Azione 3][Equipaggiamento]

    Cartabomba I Deflagrante [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di raggio pari a 4,5 metri quando attivata. L'attivazione è percepibile tramite i sensi; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale - Ustione
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 15 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    [Da genin in su]

    Nota: considero di essere sotto l'influsso del genjutsu, quindi di avere Ingombro, fino al termine del round.
    . Finalmente era riuscita a spezzare la continua offensiva del Tokugawa, ma fuggire fino al termine dell'incontro non era un'opzione. Prima che comparisse il nemico, Harumi si circondò di un sottilissimo alone di chakra occultandosi alla vista in modo simile eppure concettualmente differente dal ragazzo [Slot Tecnica 2]. Ora era pronta, non restava che far scattare la trappola. I due cloni più avanzati reggevano infatti un kunai e stavano sulla difensiva, ma quello più arretrato aveva le mani giunte nel sigillo della capra. Il vero trucco però era stato inconsapevolmente concesso dal kiriano stesso. Se avesse gettato almeno uno sguardo al terreno si sarebbe accorto che la scia di sangue proseguiva oltre la prima copia, fermandosi ai piedi della seconda, quella che stava simulando il caricamento di un jutsu. Né sarebbe giunto altro sangue dall'alto a smentire quella versione, visto che nel frattempo il tonico aveva fatto effetto. Acuendo i sensi, mentre attendeva di veder comparire Youshi, la ragazza si rese conto che le tracce di congelamento stavano sparendo dal suo corpo, ma che stranamente non erano presenti sulle illusioni, che in teoria era sue proiezioni esatte nel momento della creazione. Quell'avversario le stava decisamente nascondendo qualcosa. Gli occhi della giovane si fissarono sulla lunga ombra della colonna, quasi si aspettasse di vederlo spuntare da lì. Strinse il kunai tra le mani, pronta.

    Chakra: 37,75/50
    Vitalità: 12.5/14
    En. Vitale: 28.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: Spostamento
    3: ///
    Slot Azione
    1: Tonico
    2: Movimento
    3: Preparazione
    Slot Tecnica
    1: Moltiplicazione
    2: Occultamento
    Equipaggiamento
    • Kunai × 7
    • Bomba Sonora × 1
    • Cartabomba Deflagrante I × 1
    • Bolas × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Makibishi × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kaiken × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    Statistiche Energia Rossa, TS livello I
    Equipaggiamento modificato come da Tabella riassuntiva.
    Posizione iniziale 4 quadratini a sinistra sulla stessa riga. 1 quadratino = 2 metri.
    Altezza dei pilastri concordata in 7 metri, larghezza base 2 metri x 2 metri

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    Ordinaria Amministrazione


    5

    Con estrema lentezza Harumi allontanò la caramella dalle labbra, facendola sparire con un agile movimento delle dita tra le foglie del ficus di plastica in un angolo dell'ufficio. Le lucertole del consigliere avrebbero di certo ringraziato. Forse era per quel motivo che si ammoniva i bambini a non accettare caramelle dagli sconosciuti, rifletté la giovane. Peccato che dove veniva lei i dolci fossero una rarità di cui aveva raramente goduto e nessuno si fosse sprecato nel darle consigli di vita, anzi semmai il contrario. Avendo avuto gli snack con mosca gliele avrebbero fatte assaggiare a posta per farle un dispetto. Mentre ripensava ai non bei tempi andati venne interpellata da Febh. Alzando la testa, avrebbe rivolto il suo usuale sorriso indefinito, accentuandolo in per reggere il gioco al sarcasmo dell'uomo. Diritti morali... diritti... Ah, se non sbaglio ne ho letto qualcosa in un libro. Penso che siano illegali a Oto. Se stava scherzando, lo stava facendo terribilmente bene, tanto da dare l'impressione a Tasaki che fosse completamente seria e divertita mentre lo diceva. Annuì un paio di volte, in corrispondenza dei colpetti sulla fronte dello sventurato chunin. Esattamente, se non sei in grado di farti rispettare, è inutile che te la prendi con gli altri. Quella non era una bugia: valeva per tutti al Villaggio del Suono, dal più umile degli studenti al kage. La stessa ragazzina si era sudata il suo posto e anche quando era stata trascinata da eventi più grandi di lei aveva sempre fatto del suo meglio per rimanere a galla.

    Le due dita alzate da Harumi corrispondevano al prezzo che Tasaki avrebbe pagato per la sua insolenza, ironicamente sempre in dita. La kunoichi assunse un'espressione di lieve sorpresa, autentica, e dispiaciuta per il suo contributo involontario, questa più difficile da confermare o meno. Ops... Beh dai, sei stato fortunato che non abbia scelto i giorni della settimana. Osservazione corretta, ma di magra consolazione per il torturato. Lo sguardo di Febh la inquietò, anche se non lo diede a vedere. Probabile che il consigliere considerasse tutti, lì dentro, dei suoi giocattoli. E, in quanto tali, si sentisse autorizzato a romperli quando si stufava di loro. Verso di lui Harumi non provava nessun sentimento particolare, ma per lo meno lo rispettava e avrebbe fatto attenzione a non ritrovarsi al posto del chunin. Lei non aveva la sua fibra morale e temeva che le sue grida avrebbero allietato lo Yakushi anche di più di quelle di Tasaki. Ammetterà però che essere allenato da lei suona allettante. Cioè, si tratterebbe di imparare dal migliore! Una lancia spezzata in favore dell'uomo torturato, o una richiesta sottintesa? A Febh trarre le conclusioni. In ogni caso, da lì a poco la conversazione sarebbe stata interrotta dall'arrivo di un uragano, che, come tutte le tempeste tropicali, portava un nome di donna: Hebiko. Il consigliere, con lo stesso istinto di un animale che fiuta l'elettricità statica nell'aria, se ne accorse per primo, e di certo se fosse stato una lucertola sarebbe corso a rintanarsi in un antro oscuro e polveroso per fuggire alla sua furia.

    Con lo stesso impeto di una calamità naturale, la rossa consigliera del Suono spalancò le porte, ritrovandosi davanti ad una scena decisamente surreale e, fu subito chiaro, non di suo gradimento. Le sue parole, simili a pioggia battente, cadderò su tutti loro. Con lei fu relativamente clemente, sebbene gelida. Harumi affilò gli occhi per osservare la scena mentre la donna sbraitava. La Vipera del Suono era la stessa di sempre, prima alzava la voce e poi pensava. A sorprenderla fu più la reazione di Febh. Il suo sorriso amabile non venne mai meno, ma per un battito di ciglia gli angoli della bocca si sollevarono di più. Nessuno stava prestando attenzione a lei, con tutti gli sguardi puntati sulla consigliera, quindi difficile che qualcuno se ne fosse accorto. Ah, sembra che per fare del bene abbia finito per metterla nei guai, Febh-sama. Mi dispiace molto. Avrebbe fatto seguire le parole ad un piccolo inchino. La ringrazio per le ferie, signora, le userò per terminare i preparativi della festa d'inverno. Non mancavano molti giorni in effetti, e l'occasione capitava a fagiolo. Doveva andare nel Bosco dei Sussurri con Ashiro per trovare il ceppo di Yule, e rimanevano gli ultimi regali da preparare. I guanti per Eiatsu, che aveva sempre le mani fredde, erano a buon punto, mentre per Diogene stava ancora scegliendo la fantasia della sciarpa. Visto il suo duplice ruolo come capovillaggio e capoclan aveva pensato di intervallare il simbolo del Suono con quello dei Mikawa, ma doveva farsi aiutare da Yachiru a prendere le misure. Chi sa, se avesse avanzato tempo poteva confezionare qualcosa anche per Febh. Magari un bel cappellino con pon-pon finale. Doveva chiedere a Matsumoto di insegnarle anche quell'intreccio a maglia.

    Ed in effetti qualche settimana più tardi alla vigilia della festa il consigliere avrebbe trovato un pacchettino con il suo nome sopra la scrivania dell'ufficio. Avvolto in una carta sgargiante con tipici motivi invernali, un cappellino di calda lana, nero con una processione di lucertole dorate lungo il bordo ed un soffice batuffolo sopra. Sul bigliettino c'erano poche righe di auguri e la firma della giovane, ma in calce alla pagina si trovava un breve post scriptum. "Eiatsu è sempre impegnato, quindi se ha bisogno di una mano con le scartoffie o altro non esiti a chiamarmi, sa dove trovarmi". Restava da capire se l'amministratore avrebbe osato rischiare di incorrere nelle ire della collega, o se avrebbe ceduto all'allettante offerta.
  3. .

    Missione tra i ghiacci


    Post 9 ~ Accordo

    L'azzardo dei due ninja aveva pagato. Il capitano pirata giaceva a terra ai piedi del chunin con l'intera sua ciurma fuori combattimento, accasciata dove si trovava nel momento del colpo finale. L'unica eccezione era il famigerato Koma, che aveva fallito nel suo compito di proteggere l'uomo. Tuttavia, quando si fece avanti, ma nella sua voce Shin non sentì che insofferenza per l'incapacità del capitano. Infatti il nukenin rimaneva invisibile nella folta nebbia, il suo elemento naturale, e non sembrava un bersaglio altrettanto facile da scovare. Il giovane ascoltò quando aveva da dirgli, lasciando quindi calare un lugubre silenzio. Lui era ancora in grado di combattere, ma poteva dire lo stesso dei suoi compagni? Fudoh gli era parso in difficoltà prima di scomparire inghiottito dalla foschia, e Kato era addirittura finito fuori bordo a giudicare dai rumori uditi in precedenza. D'un tratto il Kinryu ruppe il silenzio: aveva preso la sua decisione. D'accordo, accettiamo la vostra resa.

    La mente del chunin però stava macinando, ed infine iniziò a produrre risultati. Puoi ritirarti, ma ci serve il corpo del capitano come prova che abbiamo concluso la missione. E poi credo che il suo amato fratellino abbia qualcosa da dirgli. Rimase in attesa che l'altro rispondesse a quella condizione, senza eccessivi patemi d'animo. In realtà non aveva bisogno dell'uomo, anche se interrogandolo sarebbero potute venire fuori delle informazioni interessanti. Di certo non ne avrebbe fatto una questione di principio, e se Koma si fosse opposto l'avrebbe accontentato dopo delle proteste di facciata. Molto più interessante per lui sarebbe stato studiare uno dei marinai. Si trattava di una droga? O di un qualche jutsu speciale? Se fossero veramente stati strappati alla morte, avrebbero fatto bingo. Ma non poteva farci nulla, con gli occhi del nukenin puntati addosso. A parte sperare che lo spirito da medico di Fudoh o l'opportunismo di Kato non gli venissero in soccorso, e nel caso gli avrebbe aiutati tenendo il ninja concentrato su di lui. Dai, gli sto risparmiando la vita, almeno parliamone. Non penso che sarebbe un pedaggio troppo pesante per voi consegnarcelo, in fin dei conti è un incapace. La spada del Kinryu si sarebbe mossa pericolosamente vicino al collo del capitano, senza nessuna reale intenzione di colpirlo, ma solo di ottenere l'attenzione di Koma.

    Ah, ma prima di lasciarci toglimi una curiosità. Chi è questa signora di cui parli? Almeno è carina? No, perché se è così voglio conoscerla. Spudoratezza e sincerità potevano funzionare alle volte meglio di tanti sotterfugi. Il ninja della Foglia non era un dongiovanni, ma neppure insensibile al fascino femminile, e cercò di accentuare un po' un vero interesse che covava. Anche quegli strani frutti di cui avete parlato sembrano appetitosi... Com'è che si chiamavano? Pomi degli Dei? Un nome altisonante, non trovi? Che avessero a che fare anch'essi con una sorta di immortalità? Forse potevano essere inciampati incidentalmente su qualcosa di molto interessante per i loro fini. Nel frattempo il chunin non smetteva di guardarsi attorno, cercando sia di capire dove fosse il suo avversario, sia come fossero messi i suoi compagni. Quando ritenne di aver guadagnato abbastanza tempo, decise di concludere la conversazione. Allora siamo intesi, voi smettete con i vostri abbordaggi e noi consideriamo la questione dei pirati conclusa. Non certo le altre. Ragazzi, missione compiuta, ce ne andiamo. Se nessuno li avesse ostacolati, con il capitano o meno, lui e Fudoh sarebbero scesi dalla nave, dove avrebbero trovato Kato ad attenderli. Ma, se quel capitolo era chiuso, rimanevano ancora delle questioni in sospeso.

    Mi fa piacere che siate ancora tutti interi. Beh, più o meno. Sia il kiriano che l'otese sembravano aver visto tempi migliori, ma forse il colpevole era Febh più che la ciurma pirata. Shin, in piedi sulla superficie dell'acqua grazie al controllo del chakra, alzò lo sguardo verso l'Era Glaciale, seminascosta nella nebbia e tra i blocchi di ghiaccio. Tuttavia ci sono ancora domande che aspettano risposta. Rinfoderando Anzu, scambiò dei rapidi sguardi con i due. Avrebbe riassunto in meno parole possibili la sorte del capitano e l'accordo con Koma, per poi venire al dunque. Kato, crea una copia con le mie sembianze e spiega a Febh la situazione, senza rivelare troppo agli altri. Fudoh, per il momento vorrei che lo assecondassi, poi vi spiego. Io devo accertarmi di una cosa prima. Se gli altri due non avessero sollevato obiezioni, avrebbe evocato Harumi, la volpina aspirante sacerdotessa, prendendola per il colletto prima che affondasse nel mare gelido. Puoi diventare un anello e poi renderci invisibili? Dobbiamo introdurci in una nave ed investigare. Visibilmente imbarazzata, la kitsune avrebbe annuito nascondendo il viso arrossato dietro le mani, obbedendo alla richiesta dopo aver preso il tonico che le veniva porto.[Tecnica]Kami degli Oggetti - Tsukomogami
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (1)
    L'utilizzatore può assumere la forma di un qualsiasi oggetto, di dimensione massima pari alla propria. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati; non è possibile ottenere una protezione fisica o capacità offensive. La trasformazione può essere sciolta con azione gratuita veloce, ma se l'utilizzatore assume le sembianze originarie entro 3 metri da fonti di chakra consistenti non può effettuare attacchi nello slot azione successivo. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso)
    [Da genin in su]

    Tonico di Recupero Medio [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja recupera una quantità di chakra pari ad un consumo Medioalto. Dosaggio: Massimo due tonici di Recupero al giorno.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 60)
    [Da chunin in su]
    . Bene signori, lascio il resto a voi. E sarebbe scomparso alla vista occultandosi con una combinazione delle sue capacità di spostamento accelerato e delle capacità della ragazza volpe [Tecniche]Miraggio sfuggente
    Talento: L'utilizzatore può raddoppiare la distanza massima percorribile con la Tecnica della Sostituzione; può essere utilizzata una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Manto delle Volpi
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica. Con un consumo Mediobasso è possibile estenderne gli effetti ad un'altra persona, a patto che rimanga in contatto fisico con l'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo:
    (Consumo: Alto / Mantenimento: 1/2 Basso ogni Slot Azione)
    [Da chunin in su]

    Affinità alle Illusioni
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]
    .

    Nonostante la parziale invisibilità concessagli dalla volpe e le sue tecniche di movimento, avrebbe cercato comunque di sfruttare tutto l'occultamento ambientale disponibile fino a raggiungere la base della nave in un angolo cieco. Al primo boccaporto aperto che avesse trovato si sarebbe infilato dentro, cercando di orientarsi, ma soprattutto di capire se ci fosse qualcuno in giro. Nascosto, avrebbe atteso che Fudoh e Kato tornassero con la notizia della loro vittoria, attirando la maggior parte della ciurma da un'altra parte. Solo allora si sarebbe diretto circospetto, sperando che la tecnica della volpe durasse abbastanza, verso la stiva. Se il capitano pirata e Koma non mentivano, erano lì per recuperare i fantomatici Pomi. E, visto che erano stati interrotti prima dello scambio, dovevano trovarsi ancora lì, sull'Era Glaciale. Rapidamente, compose una serie di sigilli richiamando a sé anche Shamada per farsi aiutare: forse il suo naso avrebbe stanato quegli strani frutti [Tecnica]. Cercare tra le casse non era ai primi posti della sua personale classifica delle cose da fare, ma si sarebbe messo d'impegno aguzzando la vista e facendo caso ad ogni cosa fuori posto. La stiva gelata era ampia, ma non ci avrebbe impiegato troppo a farsi un'idea. Quanto tempo potevano concedergli gli altri? La sua copia sarebbe stata scoperta? Si stavano muovendo sul filo di un rasoio, ma attendere che giungessero in porto avrebbe dato modo all'equipaggio di occultare le tracce. Certo, potevano avvisare Febh, ma senza prima una prova di quella supposizione rischiavano di non essere presi sul serio, facendo arrabbiare il mandante della missione più di quanto già non fosse.

    Chakra: 42/80
    Vitalità: 10,75/18
    En. Vitale: 25,25/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1

    Note
    Kunai di Febh con 2 Cartebomba I ciascuno rimasti: 2

  4. .

    Incontri mondani


    1

    La kunoichi del Suono osservò il suo avversario mentre entrambi attendevano il segnale d'inizio. Sembrava essere di poco più piccolo di lei, ma il coprifronte della Nebbia disposto diagonalmente sul viso a coprire un occhio non riusciva a celare del tutto le cicatrici. Harumi aveva sempre considerato la sua vita come un susseguirsi di eventi spiacevoli, almeno fino al suo arrivo ad Oto, ma già da tempo aveva realizzato di non essere l'unica sfortunata al mondo. Anche per il ragazzo doveva essere stata dura. Altro non poté dedurre, coperto com'era da un lungo mantello, se non che aveva un'aria pericolosa. La jinchuuriki sistemò meglio la wakizashi che aveva fissato alla schiena orizzontalmente ad altezza della cintura, con l'elsa verso sinistra. In realtà non era abituata a portare quell'arma in battaglia, sebbene il suo ferreo addestramento prevedesse la scherma e quindi sapesse maneggiarla.

    Quando i kage diedero inizio allo scontro bastò un secondo al Tokugawa per scomparire nel nulla. Harumi batte gli occhi un paio di volte, incredula. Le era parso che lo shinobi si fosse fuso con le ombre, il che era abbastanza assurdo in pieno sole. Tutto ciò che poteva fare, in quel frangente, era aspettare con la guardia alzata. Quasi a voler saggiare l'arma estrasse Delfino dal suo fodero, ed attese. Nonostante la vista acuta e l'udito abbastanza fino [Abilità] individuarlo le fu impossibile tanto tenui erano le sue tracce sulla terra battuta dell'arena e leggeri i suoi passi. Con i nervi a fior di pelle, all'improvviso vide con la coda dell'occhio una macchia alla sua sinistra. Messa a fuoco, si rivelò una piccola sfera metallica in caduta libera, troppo vicina perché potesse evitarla spostandosi. Di riflesso alzò la mano armata, ruotando parzialmente il busto in direzione della minaccia, ma proprio in quel momento il suo avversario fece la sua comparsa dall'altro lato, cogliendola decisamente sbilanciata con un attacco a tenaglia.

    Harumi poté fare poco per evitare l'esplosione della bomba, che propagò una lamina di ghiaccio intorno a sé rendendo estremamente difficile per la kunoichi mantenere l'equilibrio. La sua attenzione infatti fu attirata prepotentemente dal calcio al volto del kiriano, per il quale si premunì di alzare, inutilmente, l'avambraccio e ad abbassarsi mentre arretrava di un passo, rischiando di cadere sul terreno reso scivoloso dall'ordigno. Praticamente con un ginocchio a terra, instabile sulla superficie liscia, vide partire un altro calcio. Insicura sul poterlo intercettare con la lama o meno, si risolse a chiudersi a riccio in una difesa disperata, ma quanto mai efficace [Slot Tecnica 1]. I lunghi capelli neri le erano ricresciuti piuttosto in fretta dopo i fatti della Villa, forse per merito del demone, quindi li portava raccolti in una coda, che si sciolse mentre venivano irrorati di chakra fino a ricoprire la sua intera figura di un manto acuminato, pronto ad ammortizzare il colpo. Anche il secondo calcio tuttavia si rivelò un tentativo di distrarla, mentre il vero pericolo arrivò da un lancia spiedi accuratamente nascosto sotto il mantello. Fortunatamente, nessuno degli aghi riuscì a perforare il suo mantello e ricaddero inoffensivi ai suoi piedi.

    I due si scambiarono una rapida occhiata attraverso il bozzolo oscuro che la avvolgeva, poi il Tokugawa allungò il braccio simile ad una lancia verso di lei, puntando a perforare le sue difese fino alla spalla. I capelli simili ad aghi l'avrebbero ferito, ma avrebbe proseguito finché le dita affilate non si fossero scontrate con il corpetto senza riuscire a scalfirlo [Slot Difesa 1][Parata] Resistenza 400, Potenza 40. A quel punto, fu Harumi a trovarsi con il coltello dalla parte del manico. Lesta, avrebbe tentato di afferrare il braccio destro dell'avversario con la sinistra prima che lo ritraesse, ottenendo al contempo il duplice risultato di bloccarlo e di mettere di traverso il proprio arto ad un possibile intervento di quello rimasto libero al kiriano, oltre che di distrarlo dalla mossa successiva chiaramente [Slot Azione 1][Presa] Velocità 475, Forza 400
    [Impasto] Basso +3 Vel.
    . La forza non era molta, perché il suo obiettivo non era trattenerlo a lungo, ma solo quel tanto che bastava per portare il vero attacco. Appena strette le dita intorno al braccio del ragazzo, che ci fosse riuscita o meno, la wakizashi che sotto la copertura dei capelli aveva abbassato sul fianco sinistro, fendette l'aria con l'eleganza di un delfino che cavalca le onde, perpendicolarmente al terreno all'altezza della bocca dello stomaco di Youshi da un lato all'altro, sfruttando tutta la lunghezza della lama rendendo meno efficaci arretramenti dell'ultimo secondo [Slot Azione 2][Mischia] Velocità 425, Forza 450, Potenza 20
    [Impasto] Basso +1 Vel., +2 For.
    . Se non avesse fatto niente il giovane si sarebbe ritrovato con il ventre squarciato e le viscere esposte, ma la possibilità turbava poco l'otese, conscia della presenza di medici esperti pronti ad intervenire.

    Che l'offensiva fosse andata in porto o meno, Harumi si sarebbe rialzata facendo un passo avanti e mettendo un piede sopra gli spiedi a terra ed avrebbe mollato la presa. Il terreno ghiacciato le era sfavorevole, inoltre il suo avversario sembrava piuttosto versato nel corpo a corpo. Togliersi da lì le sembrava la scelta più logica al momento, per cui fece affluire una modesta quantità di energia sulle piante dei piedi e si diede la spinta all'indietro [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento 9m +prolungamento salto

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    . A circa un metro da terra però, la giovane avrebbe sorpreso il kiriano restituendogli gli spiedi, e con un attacco proveniente da un punto inaspettato. Rimasti aderenti alla suola della scarpa grazie alla presa del chakra, li avrebbe espulsi una volta ad altezza del volto, mirando tra collo e faccia ad una distanza molto ravvicinata [Slot Azione 3][Distanza] Forza 400, Potenza 10*3

    Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da genin in su]

    Armi Repulsive
    Arte: L'utilizzatore può scagliare oggetti a contatto con il suo corpo di dimensioni Mediopiccole o inferiori; la velocità è parienergia l'utilizzatore. (Consumo: ½ Basso)
    [Da genin in su]
    . Approfittando della distrazione sarebbe atterrata sulla colonna, risalendola fino alla sommità grazia al chakra adesivo. Eiatsu, Janki e Ru-Wai sarebbero stati orgogliosi di lei per la finezza con cui aveva imparato a controllarlo, ma non era il momento di soffermarsi su quei ricordi piacevoli. Ben due kage la stavano guardando ora, e il suo avversario sembrava un vero osso duro. Fino a quel momento se l'era cavata, ma quanto poteva lasciare ancora l'iniziativa tra le mani del Tokugawa?

    Chakra: 43,5/50
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Presa
    2: Fendente
    3: Lancio
    Slot Tecnica
    1: Simulacro di Spine
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 7
    • Bomba Sonora × 1
    • Cartabomba Deflagrante I × 1
    • Bolas × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Makibishi × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kaiken × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    Statistiche Energia Rossa, TS livello I
    Equipaggiamento modificato come da Tabella riassuntiva.
    Posizione iniziale 4 quadratini a sinistra sulla stessa riga. 1 quadratino = 2 metri.
    Altezza dei pilastri concordata in 7 metri, larghezza base 2 metri x 2 metri

  5. .

    Incontri mondani


    Presentazione

    Diogene era tornato. E questa volta per rimanere. O almeno questo era ciò che molti si auguravano, in primis la giovane kunoichi che abitava al primo piano di Villa Mikawa e che in quel momento stava finendo di passare un panno sulle finestre dell'antico anfiteatro del Suono. La settimana prima era arrivato l'ordine a tutti i gregari del capovillaggio di occuparsi di quella vestigia per velocizzarne il recupero. Qualcosa bolliva in pentola se l'élite di Oto era stata messa in campo per quel compito all'apparenza umile, e Harumi non aveva esitato a farsi avanti offrendo il suo aiuto. La ragazza sollevò il panno, trovandolo completamente annerito. Polvere e ragnatele stavano lentamente battendo in ritirata sotto l'attacco coordinato da Matsumoto. Per i più giovani membri del famiglia la donna costituiva un punto di riferimento materno, ed Harumi non faceva eccezione, ma solo ora la jinchuuriki si rendeva conto che in effetti sarebbe stata un'ottima casalinga, se il grosso del lavoro nella Villa non fosse stato svolto dal maggiordomo Anteras e dai suoi aiutanti.

    Gli ospiti erano attesi per l'indomani. L'Arena rimaneva avvolta dalla vegetazione, che si avviluppava fin sulle mura esterne, ma per lo meno il percorso dall'ingresso alle tribune, la zona vip e gli spogliatoi per gli atleti erano presentabili. Harumi sorseggiava il suo meritato tè, lo sguardo perso sul giardino in ordine impeccabile della Villa, quando udì due colpi leggeri contro la porta della sua stanza. Avanti. Al suo permesso, fece capolino all'altezza della maniglia una testa dai capelli rosa. La bambina, tenendo gli occhi bassi, mormorò che Diogene la voleva nel suo ufficio, poi trotterellò via prima che lei avesse il tempo di rispondere. A quanto pareva sarebbe occorso ancora del tempo per superare gli strascichi di quanto era successo nei sotterranei. La portatrice sospirò, appoggiando la sua tazza sul tavolo e lasciò la camera, augurandosi che non fosse nulla di grave.

    Le piaceva l'atmosfera che si respirava nello studio del Mikawa. Il profumo dei libri e dell'inchiostro, lo scoppiettare del caminetto, la penombra dietro le tende tirate, il morbido velluto della poltrone. Seduto su una di queste, il kokage la stava ignorando, impegnato in altre attività. Al suo fianco, in piedi, Eiatsu, con qualcosa tra le mani. Infine, dietro l'ombra del padre attivo, appena visibile un'insolitamente silenziosa Yachiru. Eccomi, mi aveva mandato a chiamare, Diogene-sama? Fu solo dopo averlo interpellato che l'uomo alzò gli occhi su di lei. Il sorriso sulle sua labbra non le ispirava niente di buono. La conversazione non durò a lungo, ma non per questo fu meno impegnativa. Quindi dovrei rappresentare il Villaggio del Suono in un incontro dimostrativo durante un incontro diplomatico con il Mizukage? La kunoichi rimase per un secondo paralizzata da quella rivelazione. Ora tutte quelle preparazioni assumevano un senso, ma nondimeno le venne da domandarsi se non c'era nessuno di più adatto di lei.

    Leggendole nella mente, o forse semplicemente prevedendo le sue rimostranze visto che la conosceva bene, fu Eiatsu ad intervenire, anticipandola. Il tuo avversario sarà un genin molto promettente, ma ancora inesperto. Perciò vorrei che mettessi questi. Si avvicinò a lei rivelando ciò che custodiva, due braccialetti argentei, larghi e piatti. Harumi osservò il padrino per alcuni istanti, poi porse i polsi scoperti. Aveva affidato la sua vita all'eliminatore, riponeva in lui la massima fiducia possibile. Si tratta di un prototipo di manette per contenere il chakra. Dovrebbero alterare il tuo flusso, in modo da non farti... esagerare. La fanciulla sorrise debolmente. Era comprensibile, in fin dei conti era pur sempre la portatrice del due code. Fare a pezzi un ninja alleato durante un negoziato non avrebbe fatto fare bella figura ad Oto. Gliele avevano date ora perché vi si abituasse, e la kunoichi notò che non erano neppure chiuse a chiave. In caso di necessità le avrebbe potuto togliere abbastanza agevolmente, e ciò la tranquillizzava.

    La ragazza credeva che avessero finito, ma il capoclan si mosse, scoprendo qualcosa che portava in grembo. Non l'aveva notata, forse per la penombra, o forse perché prima non si trovava lì. Il panno cremisi rivelò l'elaborato fodero di una wakizashi. Quando fu estratta, anche la lama si dimostrò di pregevole fattura. Il metallo riluceva di sfumature azzurre. Era stata ripulita di recente, probabilmente in previsione di quel momento. Sarebbe stata la voce profonda del Mikawa a spiegarle quanto preziosa fosse la spada che aveva davanti. Una delle vecchie piccole sette, le wakizashi che la Nebbia affidava ai genin più promettenti quale attestato di valore. Molte erano state perdute negli anni, ma due erano custodite a Villa Mikawa. Ed ora, Delfino si trovava tra le mani di Harumi. Le era affidata come segno di fiducia ed avrebbe potuto usarla nello scontro dell'indomani. Io... Non so se la merito, ma... Grazie. Farò del mio meglio. Che si trattasse di un vero gesto di apprezzamento dall'uomo più potente di Oto, o dell'ennesimo intrigo che stava tessendo, la ragazza ne fu contenta. No, io vincerò, per noi. Per il Suono. E per voi, Diogene-sama. Harumi strinse la wakizashi al petto.

    Aveva finito per dormire poco, quella notte. L'emozione per lo scontro, davanti ad un pubblico così importante per giunta, ma anche quei bracciali che la intontivano. Matatabi non ne era stato contento, ma se ne era fatto una ragione. Un motivo in più per covare rancore contro il Mikawa. Fu Eiatsu a scortarla fino all'Arena del Suono, subito dopo una frugale colazione. Durante il tragitto nessuno dei due parlò, anche se per motivi diversi. L'eliminatore era abituato al silenzio dei cadaveri nel suo obitorio e la giovane era nervosa per ciò che stava per avvenire e cercava di concentrarsi. Eppure, un attimo prima che si separassero, il jonin ebbe per lei un'inusitata parola di incoraggiamento. La presenza di Harumi aveva riportato un tiepido afflato di vita nel Freddo, un autentico miracolo. Grazie, Eiatsu-san. Con un sorriso sincero, si congedò da lui, entrando nel campo di scontro.

    Harumi si protesse il volto dal refolo di vento carico di sabbia che l'accolse non appena ebbe varcato il cancello. Riemergendo dalla penombra, ai suoi occhi occorsero alcuni battiti di ciglia per riabituarsi al freddo sole invernale che brillava sopra di loro. Il Colosseo, visto dall'interno, era ancora più maestoso di quanto appariva da fuori. Gli spalti davano l'impressione di poter contenere l'intera popolazione di Oto senza difficoltà, ma erano deserti. Solamente sul palco degli ospiti d'onore si notavano delle presenze. Kokage e Mizukage, uno di fianco all'altro, pronti ad osservare il loro scontro e a parlare di politica nel frattempo. La giovane si sarebbe inchinata con rispetto davanti ai due potenti, come poco prima aveva fatto il suo sfidante. Sono Harumi, genin di Oto. Anche per me è un onore essere qui. Se avesse cercato con più attenzione, tra le ombre degli ordini inferiori avrebbe trovato molti degli abitanti della Villa, venuti per fare il tifo per lei o solamente per godersi l'incontro. La sua attenzione tuttavia era solamente per il ragazzo davanti a lei. Ricambiò il suo inchino, portandosi specularmente da lui ad otto metri di distanza, tra le enormi colonne centrali. Facciamo del nostro meglio, mi raccomando. Harumi rivolse al giovane shinobi un sorriso solare e si dispose in attesa del segnale d'inizio.



    Chakra: 50/50
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 7
    • Bomba Sonora × 1
    • Cartabomba Deflagrante I × 1
    • Bolas × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Wakizashi × 1
    • Makibishi × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kaiken × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    Statistiche Energia Rossa, TS livello I
    Equipaggiamento modificato come da Tabella riassuntiva.
    Posizione iniziale 4 quadratini a sinistra sulla stessa riga. 1 quadratino = 2 metri.

  6. .

    La famiglia Igashi


    Capitolo 2

    A volte sono i guai a venirti a cercare, anche se si fa del proprio meglio per evitarli. E così successe ad Harumi, che della notte trascorsa fuori non aveva nessun ricordo cosciente, ma venne comunque coinvolta nel caso della sparizione di Dorian, lo shinobi più fashion del Suono. Rimase ad ascoltare la spiegazione dell'ufficiale in disparte, senza perdersene comunque una parola. Non conosceva l'uomo scomparso, ma non per questo avrebbe lasciato un suo concittadino in mano alla malavita. Neppure il nome del rapitore, Teschio, le diceva nulla, ma sembrava abbastanza famigerato nell'ambiente. Per curiosità, fece un passo avanti, interpellando il loro committente dalle mani screpolate. Chiedo perdono per la mia ignoranza, ma potrebbe dirci qualcosa di più su questo Teschio? A parte portare il mal tempo, di quali poteri dispone? E di quali crimini si è macchiato, giusto per sapere? Informazioni che potevano essere utili quanto superflue, ma non per questo si trattava di domande stupide. A tal proposito, a quanto pareva non aveva fatto bene i compiti a casa del capoclan -ora capovillaggio, anche se faticava a farsene una ragione- perché neppure la fantomatica associazione citata dal disperato impiegato gli fece scattare nessun campanello. E a proposito dell'Ame...cacca? Un fraintendimento comprensibile, due suoni molto simili, sibilati con terrore dal loro interlocutore. Qualcosa in cui era meglio non imbattersi, ma giusto nel caso qualche dettaglio in più non bastava. Dubitava che fossero dei semplici banditi, se avevano la capacità di isolare interi Paesi, per quanto piccoli, dal resto del continente. Probabilmente altri nemici che sarebbero stati schiacciati dalla restaurata potenza del Suono, una volta che Diogene avesse fatto ritorno.

    Mandati letteralmente allo sbaraglio, per lo meno venne loro affidata una guida. Con il coprifronte di Oto a tracolla stile sciarpa, Harumi chiudeva la fila del gruppo diretto verso il Bosco dei Sussurri. Rimanendo in disparte, ne approfittò per osservare meglio gli altri membri, visto che non ne aveva avuto occasione in precedenza. Nessuno dei due gli ispirava particolare fiducia, e non si pentiva di aver lasciato un biglietto ad Eiatsu indicando al patrigno/custode la loro destinazione finale. Se le fosse successo qualcosa, ne avrebbe risposto personalmente al Mikawa in fondo, e la ragazzina non ci teneva a mettere nei guai l'uomo per una sua disattenzione. Le sue elucubrazioni furono bruscamente interrotte dal vortichio di un martello da guerra, seguito dal frastuono del tonfo mentre l'arma si piantava a terra ai piedi di Tasaki. La giovane era abbastanza distante dal chunin e, a parte lo spavento, ne uscì illesa. Un secondo più tardi comunque si era già ripresa e, estratto un kunai, era pronta a difendersi da qualsiasi minaccia, ma fortunatamente non fu necessario. L'aggressore infatti si rivelò, presentandosi come l'infiltrato che stavano cercando e scusandosi per l'increscioso equivoco, sebbene i simboli di Oto fossero ben visibili almeno sulla giovane.

    L'uomo di Konoha sembrava sapere il fatto suo e, riposta l'arma, la kunoichi gli si avvicinò ricambiando il saluto. Io sono Harumi, genin di Oto, è un piacere fare la sua conoscenza. Cercò in qualche modo di mitigare il caratteraccio di Tasaki, il quale sembrava non vedere l'ora di svolgere il suo lavoro e poi tornare a casa. Purtroppo temo che dovremo spostarci a piedi, ma sconsiglio di arrivare in vista dell'obiettivo esausti. Mazuri-san, visto che conosce la zona, c'è un luogo abbastanza vicino alla Cava dove possiamo organizzarci prima di procedere? Se fosse possibile avere un punto d'osservazione sul posto sarebbe perfetto... Fare le cose in maniera affrettata raramente era sinonimo di successo. Inoltre, se avessero desiderato Dorian morto, l'avrebbero eliminato subito. Invece si erano presi la briga di portarselo dietro, e questo poteva significare solamente una cosa: avevano bisogno di lui vivo. Se per qualche strambo piano malvagio, o per una consulenza estetistica, soltanto i kami potevano saperlo però. Se è tutto a posto possiamo muoverci direi. Come ha fatto notare, la strada è faticosa, quindi meglio procedere con prudenza. Aveva un brutto presentimento quella mattina, quando si era alzata, e la sensazione che la giornata sarebbe finita male continuava a farsi man mano più intensa. Chi era veramente quel Dorian, e cosa potevano volere da lui?
  7. .

    Linee di sangue


    Post 8 ~ Conclusioni

    Il combattimento era finito e in qualche modo ne erano venuti fuori. Certo, era quasi crollato loro tutto addosso, ma erano imprevisti del mestiere da mettere in conto. Di Asami, ovviamente, non c'era più traccia. A quanto pareva aveva pianificato tutto nei minimi dettagli. Assoldare lo scienziato pazzo facendogli credere di essere insostituibile, solo per dargli il ben servito una volta che gli esperimenti avevano avuto successo; raggirare un'intera comunità coinvolgendola nel suo folle piano e sacrificandone i figli; reclutare nukenin come guardie del corpo solo per rallentare eventuali scocciatori per poi abbandonarli al loro destino; ed infine prepararsi una via di fuga, con tanto di sorpresina finale. Un cattivo da manuale, ma non per questo qualcuno con cui scherzare.

    Il prezzo che avevano pagato per quel successo era però stato altro. Il Kinryu continuava a tormentarsi davanti al gran numero di bambini morti, alcuni della stessa età di sua sorella. Se solo l'Accademia avesse scelto di agire prima, se fossero stati più veloci con le indagini, se se se... Non si poteva cambiare il passato, ma quegli eventi avrebbero lasciato un'altra ferita nello spirito dello shinobi, alimentando la sua ossessione per la ricerca di un potere in grado di impedire altre tragedie come quella.

    Dopo essersi messi in salvo si erano ricongiunti con i medici, i quali avevano immediatamente lanciato l'allarme. Ci volle un po' di tempo per mettere in sicurezza l'area, e nel frattempo occorse spiegare ai locali cosa era successo. Scene di frustrazione, dolore e rabbia si dipinsero di fronte ai loro occhi, impotenti, ma almeno un barlume di speranza tornò a splendere man mano che i piccoli pazienti si riprendevano dalla malattia artificiale. I tre esperimenti falliti furono affidati ai sanitari per le cure: forse il destino sarebbe stato magnanimo con loro, e il tempo avrebbe sanato anche i ricordi terribili di quanti avevano preso parte a quella follia.

    L'unica a ricevere un trattamento diverso fu la bambina entrata in contatto con il sangue di Sora. In lei ora albergava una nuova forza e per il suo bene andava protetta. Nessuno ebbe nulla da ridire quando Shin la prese in custodia, scortando lei e la sua famiglia a Konoha. Un byakugan nato al di fuori del clan Hyuga avrebbe destato grande scalpore, ma sarebbe stata aiutata nel migliore dei modi per imparare a conviverci.

    Rimaneva solo Sora. La ragazza avrebbe presumibilmente voluto far ritorno a casa, al Villaggio della Luna, ma sfortunatamente ciò non era possibile. Certo, ormai il suo compito era finito e avevano già ottenuto il suo sangue per proseguire con gli esperimenti, ma poteva essere nuovamente presa di mira in un non troppo lontano futuro. Inoltre, l'Accademia doveva saperne di più, per poter contrastare ogni futura minaccia. Il foglioso la osservò allontanarsi con rammarico, presa in custodia da una squadra di ninja sopraggiunta dopo la richiesta di aiuto. Per lei quell'incubo non era ancora finito, sarebbe rimasta una cavia, solo con diversi carcerieri.

    Fu Shunsui a disporre del corpo senza vita di Akane, racchiuso dentro ad un rotolo, affinché fosse consegnato ai suoi famigliari. Come kunoichi, sapeva che la morte era una compagna di viaggio, ma ciò non avrebbe risparmiato ai suoi cari il dolore del lutto. Shin la salutò con una preghiera ai kami, augurandole di trovare la pace. Ma il suo cuore era pieno di risentimento per la propria debolezza. Quante persone ancora sarebbero dovute morire davanti ai suoi occhi senza che lui potesse fare nulla per impedirlo?

    Kato condivideva il suo odio per l'artefice di quel male, una piccola pedina nei disegni del fato, ma non per questo un bubbone meno virulento, da estirpare al più presto. La troveremo, e quando succederà imparerà cosa vuol dire sofferenza. Secco e deciso, il giovane appoggio una mano sulla spalla dello Yotsuki, rivolgendosi poi anche all'Abara. Dobbiamo diventare più potenti. Non c'è altra via per evitare che tragedie simili si ripetano. Quando riprese, ammorbidì un poco i toni. Sono contento che stiate bene, ve la siete cavata alla grande là sotto. Ma ancora non basta. Dobbiamo impegnarci di più, diventare più intelligenti, più scaltri, più forti... I due erano le uniche persone a cui teneva in quell'esistenza di sangue e morte che era il mondo ninja. Avrebbe voluto terminare la frase con perché non voglio perdere anche voi, ma si trattenne. Certe cose si potevano capire, anche lasciandole non dette, tra amici.
  8. .
    L'Arena del Suono

    ...Undici anni dopo

    Oltre le mura del Villaggio del Suono, appena attraversato il West Gate, si distende a perdita d'occhio un mare d'alberi. Più ci si allontana dalla città, e più le loro forme si fanno strane e contorte, rendendo il luogo lugubre e immerso nella perenne penombra. Su tutto regna il silenzio, rotto solo di tanto in tanto dal levarsi in volo di uccelli dalle ali nere e dai versi di creature misteriose, che solo lontanamente ricordano gli animali che comunemente si potrebbero trovare in una foresta. Esperimenti proibiti che risalgono ai tempi del primo Kokage, il leggendario Sannin Orochimaru, vagano ora indisturbati tra la fitta vegetazione malata e i numerosi corsi d'acqua che la dissetano, padroni di quel territorio dove pochi uomini osano posare piede. Né possono finirvi per sbaglio. L'intera area è protetta da un arcano jutsu illusorio che ne impedisce l'accesso da ogni altra direzione che non sia dal Cancello Ovest. Eppure, di tanto in tanto, è possibile imbattersi in costruzioni al suo interno, per lo più vecchi laboratori e capanne, temporanei bivacchi per mortali addestramenti portati avanti dagli shinobi di Oto.

    L'edificio più imponente sorge però nelle profondità del Bosco dei Sussurri, a cui conduce un sentiero dimenticato dai più e ormai quasi scomparso, inghiottito dal rigoglioso sottobosco. Al termine del percorso si apre improvvisamente un'ampia radura, ed è possibile osservare l'Arena del Suono nella sua interezza. Con i suoi tre ordini di arcate svetta trionfante contro il cielo, superando in altezza i maestosi alberi che lo circondano. Eretta ai tempi del primo torneo intervillaggio di Oto, fu abbandonata alla conclusione del Secondo Torneo di Oto, lasciando che la natura reclamasse ciò che le era stato strappato. I preziosi marmi bianchi che la ricopro sono diventati supporto per muschi e rampicanti, molte delle finestre che danno verso l'esterno rifugio per uccelli e le sue fondamenta tana per roditori e rettili. Eppure, si erge ancora praticamente indenne, risparmiata dal tempo. Neppure i semi mutanti della foresta sono riusciti ad attecchire al suo interno, nella vasta distesa ovale inzuppata dal sangue di innumerevoli shinobi desiderosi di potere. Intorno ad esso si elevano tre ampie tribune, tanto ampie da poter ospitare quasi tutti gli abitanti di Oto. La tribuna centrale, un tempo riservata ai Kage e ai dignitari di alto rango quali amministratori e consiglieri, sporge di poco rispetto le altre, un palco da cui il Potere stesso poteva mostrarsi al popolo. Oltre la struttura principale si estende il terreno preposto per gli scontri o gli allenamenti, circondato da alte mura che delimitano una parte della radura, ora dominata da cespugli e rampicanti. L'enorme spazio sottostante le tribune laterali forma un dedalo polveroso di stanze ad uso abitativo concepite come spogliatoi, palestre, cucine, luoghi di ristoro e di riposo per gli atleti, costruita all'epoca per far alloggiare i partecipanti del primo Torneo del villaggio, ed ora in rovina.


    Misure degli assi: 50 x 36 metri

    Undici anni erano passati dall'ultima volta che un essere umano aveva posto piede nell'Arena del Suono. Molte cose erano successe al Villaggio in quell'arco di tempo, alcune delle quali avevano decretato l'abbandono dell'edificio e di molte altre zone una volta frequentate all'interno del Bosco dei Sussurri. Ma ora, sullo scranno del Suono sedeva di nuovo un Kage. Diogenes Aloysius Mikawa era stato eletto per acclamazione Sandaime Kokage, e uno dei sui primi atti una volta insediato era stato l'ordine di restaurare le antiche glorie del Villaggio, a partire dall'Arena. Rispettando in un certo senso la tradizione, il nuovo corso era stato aperto dagli scontri tra i nuovi portatori del Sigillo Maledetto e i loro rispettivi cloni, in una serie di combattimenti mortali degni dei bei vecchi tempi andati. Il nuovo Capovillaggio però non desiderava soltanto riportare in auge la vecchia Oto, ma puntava molto più in alto. Con lui il Suono avrebbe raggiunto traguardi impensabili per i suoi predecessori. E anche l'Arena avrebbe visto nuove sfide al suo interno, più intense e spettacolari che mai. Un'epoca si era chiusa e un'altra era iniziata.
  9. .

    The Island


    Post 14 ~ CaoCao

    L'azzardo del foglioso pagò, permettendo al ragazzo di attraversare l'acqua lucente e di fatto di sbloccare quello stallo. Mentre Akira Gen, anche se forse sarebbe stato più appropriato Akira il Guardone, continuava a borbottare come una pentola di fagioli, Fudoh attirò a sé Shin, permettendogli un atterraggio sicuro. Ti ringrazio, Fudoh. Bel trucchetto, dovrai spiegarmi come hai fatto, appena risolto questo pasticcio. Il Kinryu, erroneamente, riteneva che il kiriano avesse fatto uso di un qualche controllo del chakra, e in quanto tale era desideroso di apprenderlo. Aveva votato la sua vita a diventare più forte: non si sarebbe fatta fuggire nessuna opportunità.

    Arrivato a destinazione, lo shinobi poté osservare con più calma l'auto proclamato Guerriero del Vuoto. La foggia degli abiti era strana, certo, ma a convincere definitivamente il chunin furono le sue maniere. Aveva l'aria di uno che sapeva cosa stava facendo, ma restava da capire se i loro obiettivi erano i medesimi. Prima che potessero scambiarsi informazioni, però, un'ombra emerse dalle ombre, rivelandosi come un ninja di Kiri. Shin apprezzò il suo sistematico uso del sospetto, l'avrebbe tenuto in vita a lungo. Alla fine sorrise con fare accondiscendente, sollevando un dito. Plin-plon, indovinato. Era stata proprio l'Accademia a mandarli, istigata da Hayate certo, ma a quanto pare non a torto. Tu dovevi essere quello intelligente della classe. Un complimento non da poco, considerato che in un ormai remoto passato gli esami nella Nebbia prevedevano un combattimento alla morte. Fai bene a dubitare di tutto, la realtà spesso inganna. In ogni caso, non devo certo spiegazioni a te. Kiri ha tenuto all'oscuro l'Accademia per tutto questo tempo, e se non l'avesse fatto forse non saremmo nella situazione tragica che ci si prospetta. Scambiò un rapido sguardo con CaoCao, facendogli capire che a sommi capi sapevano che il tempo stava finendo. Ho già avuto modo di discuterne con il tuo superiore là in fondo, e siamo giunti alla conclusione che è meglio collaborare. Quanto alle conseguenze diplomatiche, beh ci penseranno i piani alti. Se hai rimostranze, parlane con loro. E con ciò mise a tacere il ragazzo. Aveva del potenziale e si faceva le domande giuste, ma non sapeva leggere la situazione, non ancora. Ciò che gli mancava era solo un po' d'esperienza e di sicuro la sua missione sull'isola avrebbe contribuito a plasmarlo, a patto che sopravvivesse, s'intende. Osservò il suo siparietto con CaoCao con attenzione, lasciando che tirasse la sua moneta se avesse voluto, ma dopo che l'avesse raccolta avrebbe alzato la mano, interrompendolo. E ora sta buono un attimo, Tokugawa. Per quanto possiamo essere di fretta, abbiamo bisogno di sentire cosa ha da dirci, CaoCao-san. Gettarci a capofitto senza l'adeguata preparazione è da folli. Dovresti saperlo bene, ragazzino. Shin ne era ben più che consapevole, ne aveva appena avuto la riprova durante l'incontro con il Coraggio. Lanciò un'occhiata a Youshi, paralizzandone ulteriori iniziative finché il gruppo non si fosse riunito e tutto fosse stato spiegato.

    Nel frattempo anche il su nominato Kensei li aveva raggiunti, lasciando indietro gli altri, ma alle parole del Guerriero del Vuoto ammutolì. O meglio, non aprì proprio bocca finché tutti non ebbero finito di parlare e calò il silenzio. Fu così compito del Kinryu ottenere le informazioni. Man mano che l'uomo parlava, a Shin cresceva il mal di testa. Ad un certo punto si massaggiò con pollice e indice lo spazio tra gli occhi, cercando di mandare ogni informazioni al suo posto. Allora, vediamo di ricapitolare. Ci sono tre possibili metodi a te noti per distruggere l'arma, due se escludiamo quello di Hayate. Non aveva idea di come funzionasse la Forgia divina che quello aveva nominato, ma doveva essere la soluzione nominata dal Magnanimità. L'opzione di rendere qualcuno di noi un Guerriero del Vuoto sembra praticabile, ammesso che sia veramente così semplice. Ci sono effetti collaterali per chi donerà e chi riceverà il simbolo? Conosceva solo quello che gli era stato riferito da Hayate su quel misterioso gruppo, ma il suo istinto aveva fiutato un'opportunità in quella proposta. Una nuova fonte di potere, a portata di mano. La sua attenzione fu però deviata dalla menzione della pergamena. Potrei vederla? Potrà non sembrare, ma me ne intendo di antichi rituali. Era una parziale verità, ammesso che essere sopravvissuto ad uno di essi potesse valere. Gli premeva solo verificare se si trattasse effettivamente di una Pergamena di Indra o meno. Se anche non lo fosse stato, poco male, ma voleva togliersi quel fastidioso prurito dietro il capo.

    Avevano infine un quadro completo, incrociando le spiegazioni ricevute da tutte le parti coinvolte. Non restava che muoversi in direzione della testa. Kensei Hito prese però la parola, gelando il gruppo. Dopo un iniziale stupore, l'unica reazione del Kinryu sarebbe stata sospirare. Era da molto che non lo faceva, a pensarci bene. Squadrò i suoi compagni estratti a sorte dal caso, scuotendo piano la testa. Conosco Akira, siamo stati in missione insieme. All'Inquisitore non sarebbe fuggito l'uso del presente piuttosto che del passato. Shin omise però di parlare dello scontro fuori dal tempo e dallo spazio, di cui aveva un ricordo confuso e orribile. Sono certo che sia ancora vivo. Non voleva consolare il kiriano, la sua era un'affermazione sincera. Tuttavia, non resterò qui ad aspettarlo. Se vuoi attendere che faccia ritorno, sei libero di farlo. Kensei non aveva nessuna autorità per trattenerli lì e lo sapeva. Lasciarlo da solo era un rischio, ma dovevano correrlo. Hayate aveva dato loro una missione, l'Accademia aveva dato loro una missione. Ma soprattutto, se non avessero fermato l'Arma, il tradimento sarebbe stato l'ultimo dei loro problemi. Il tempo stava finendo e non sapevano quando, e se, Akira sarebbe riemerso. CaoCao-san, direi che è tempo di muoversi. Prima troviamo la testa, poi pensiamo a quale metodo sia meglio adottare per distruggere l'Arma. Inutile stare qui a rimuginarci sopra.

    In effetti qualcosa si stava muovendo, forse. Se il piano di un certo sunese avesse avuto successo, dei messaggi sarebbero apparsi in giro per l'isola, tra cui uno ragionevolmente vicino al gruppo. Il sorriso tenue sul volto del foglioso si deformò in un ghigno di gioia una volta decifrato il testo. Pazzo di un Abara, ce l'hai fatta. Avrebbe letto la stele comparsa dal nulla a beneficio del Guerriero del Vuoto, che presumibilmente non conosceva il loro linguaggio segreto, ma a tono contenuto, rendendo impossibile per il Guardone sentirlo a meno che non fosse dotato di un udito sovraumano. Cambio di programma, CaoCao-san. Conosco il ninja che ha firmato il messaggio e mi fido di lui, perciò dirigiamoci al cuore come ci è stato suggerito, la prego. Lanciò un'occhiata pregna di significato al compagno di Oto. La fine di quella storia era vicina, ma non erano ancora saliti sul palco per l'ultimo atto.

    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 2
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    ///
  10. .

    Missione tra i ghiacci


    Post 8 ~ Testa

    L'attacco ad area non riuscì a dissipare la nebbia, decisamente più fitta di quanto il chunin avesse previsto, ma mandò gambe all'aria tutti gli avversari che lo circondavano, lasciandogli abbastanza spazio per rifiatare. Tuttavia, come aveva previsto, questi si rialzarono senza un lamento, ad eccezione dello sventurato a cui aveva tagliato la testa. Detesto avere ragione. A quanto pareva l'unico modo efficace per fermare quegli zombie, o qualsiasi altra cosa fossero, era decapitarli uno per uno. Combattere contro di loro avrebbe finito soltanto per prosciugare le loro energie, mentre il capitano e la sua guardia del corpo attendevano il momento propizio per scagliarsi contro gli accademici una volta esausti. Kato e Fudoh se la stavano cavando in qualche modo, ma almeno il kiriano era così concentrato da non trovare neppure il fiato per rispondergli. Quanto sarebbe durato? Il Kinryu fece un paio di considerazioni al volo. Ritirarsi era un'idea buona, ma di difficile applicazione, allo stesso modo mettere in cui fuori gioco i pirati man mano che gli si paravano davanti era un'idea stupida, e altrettanto difficile da realizzare. L'opzione migliore, in fin dei conti, era sempre la stessa: tagliare la testa al serpente. C'erano solo due fastidiosi inconveniente. Trovarlo, in quel mare di nebbia, ed evitare il mercenario al suo fianco.

    Fortunatamente la sorte sembrava volgere a loro favore. Il foglioso decapitò con la spada senza troppi complimenti il più vicino dei marinai mentre cercava di rimettersi in piedi, separando di netto la testa dal collo [Slot Azione 1][AdO]
    [Attacco in Mischia] Forza Nera, Velocità Viola+2, Potenza 40
    [Impasto] Mediobasso +4 Forza
    . Nonostante la facilità con cui aveva portato il colpo, il giovane schioccò la lingua con disapprovazione. Ce n'erano ancora troppi per pensare di liberarsene in quel modo. I suoi sensi, sufficientemente allenati, percepirono la minaccia con ragionevole anticipo, evitando che fosse preso di sorpresa, ma dovendo comunque impegnarsi per non essere avvolto da molteplici braccia [Abilità]. Shin si spostò lateralmente con un saltello, mandando a vuoto i due marinai privi di coscienza che si erano tuffati ad afferrargli le braccia [Slot Difesa 1][Schivata] Riflessi Nera
    [Impasto] Basso +3 Riflessi
    . Un altro paio di lupo di mare zombie era stato però più accorto, tentando di cingerlo all'altezza del busto provenendo da altre direzioni. Diamine se siete fastidiosi! Concentrando il chakra nelle gambe balzò in alto, lasciando che sfiorassero le sue vesti senza riuscire ad afferrarle [Slot Difesa 2][Spostamento] Riflessi Nera
    [Impasto] Basso +3 Riflessi
    . Atterrò poco più in là, pronto ad mietere altre teste alla bisogna, ma non ve ne fu bisogno.

    Fu il suo amico di Oto a sbloccare la situazione. Prima il Maestro, la sua fida evocazione, cacciò un urlo avvisandoli che Koma l'aveva preso di mira. Peccato per il Corvo, ma bene per loro: voleva dire che si era allontanato dal fianco del capitano. E a proposito del capo di quella innaturale banda, lo Yotsuki ebbe l'accortezza di mandare una sua copia a cercarlo in lungo e in largo per il ponte, fino a trovarlo esattamente dov'era all'inizio del loro abbordaggio. Il vocione di Kato lo raggiunse, aiutando il foglioso ad individuare la sua posizione a grosse linee. Tro-va-to. Lo shinobi avrebbe spiccato un balzo in direzione della voce, lasciando fluire la forza in lui [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento 9m / Salto 12m
    (Non ho sinceramente idea se ho fatto i conti giusti, né della distanza effettiva che comunque non dovrebbe essere superiore ai dieci metri se non mi sono perso nei post precedenti.)

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]<

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]
    . Immerso nella nebbia a mezz'aria avrebbe aperto quattro delle otto porte del chakra, ottenendo un potere tanto portentoso quanto pericoloso [Slot Tecnica 1]. Forse avrebbe visto il capitano, o il clone di Kato che aveva appena terminato la sua offensiva, o forse no, ma sapeva più o meno dove si trovasse e lui non sarebbe andato per il sottile, coinvolgendo probabilmente entrambi. Portò la spada dietro al fianco caricando un fendente, che rilasciò tutto intorno a sé con furia, vibrando orizzontalmente la lama ad altezza petto [Slot Tecnica 2]Assalto della Foglia [Base]
    Talento: L'utilizzatore se messo a segno un taijutsu può allontanare l'avversario di 6 metri; la spinta non provoca danni aggiuntivi all'avversario, ma potrebbe provocarli l'impatto, la spinta ha Forza pari a quella dell'ultimo attacco eseguito; una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da genin in su]

    Contraccolpo d'assalto
    Talento: L'utilizzatore può infliggere lo status Scoordinato per due round quando allontana l'avversario da sé tramite tecniche; una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +4 Forza
    [Piano B] +2 Velocità

    Statistiche: Forza Nera+4, Velocità Nera+2, Potenza 40
    Status Scoordinato, Azzoppato
    Area d'attacco 4,5 metri.
    . A quel punto sarebbe atterrato sulla tolda, giusto il tempo per darsi la spinta in direzione del suo avversario e scomparve alla vista, accelerando ulteriormente i suoi movimenti [Slot Tecnica 3 e Slot Azione 2]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Maestro del Passo Lampo
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Attacco Improvviso consumando uno slot tecnica base invece che avanzato; può essere utilizzato una volta ogni due round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Passo del Miraggio
    Speciale: L'utilizzatore, se utilizzata una tecnica di spostamento accelerato, non può essere soggetto ad AdO o S&M nello slot tecnica utilizzato o nello slot azione immediatamente successivo allo spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    [Slot Azione] Movimento fino a 33 metri.
    . Arrivato in prossimità del capitano e dopo averlo cercato se necessario, sempre non percepito, avrebbe effettuato uno scarto laterale per evitare eventuali interferenze, di ghiaccio o di guardiani, per ricomparire poi alle spalle del suo bersaglio. Ittou Shura. Il fendente avrebbe mirato a tagliare in due l'uomo, partendo dalla testa e scendendo fino in mezzo alle gambe [Slot Azione 3]Potenza d'assalto
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica o un'abilità che allontana un avversario.[Da genin in su]

    Scatto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 1 tacca a Velocità per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da genin in su]

    Assalto del Lampo
    Maestria: L'utilizzatore guadagna 2 tacche a Forza per il primo attacco eseguito dopo una tecnica di spostamento accelerato.[Da chunin in su]

    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +4 Forza
    [Impasto] Medio +3 Forza. +3 Velocità
    [Piano B] +2 Velocità
    [Potenza d'Assalto] +1 Forza
    [Scatto del Lampo] +1 Velocità
    [Assalto del Lampo] +2 Forza
    [OverCAP] +4 CAP Forza

    Statistiche: Forza Nera+10, Velocità Nera+6, Potenza 40
    . Se fosse riuscito a farlo fuori, ed era un enorme se, si aspettava che succedesse qualcosa su quella nave maledetta. Avrebbe comunque preso la distanza, almeno un paio di metri, portandosi in posizione difensiva, in attesa di una qualche reazione.


    Se invece non fossero riusciti ad individuare il capitano, Shin non avrebbe girato a caso sulla nave. C'era più di un modo per rovinare la festa a quella malsana ciurma. Per prima cosa si sarebbe levato da lì, visto l'insistenza dei non morti a cercare di trasformarlo in uno di loro, spiccando un lungo balzo per portarsi il più lontano possibile verso prua, una zona che gli sembrava sgombra di nemici prima che si levasse la nebbia e dove nessuno stava combattendo al momento [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento 9m / Salto 12m

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]<

    Scatto Migliorato [2]
    Abile: L'utilizzatore si muove molto più rapidamente: la distanza massima dello slot gratuito aumenta di 3 metri. [Da genin in su]
    . Nell'atterrare, con l'energia del Loto ad avvolgerlo [Slot Tecnica 1/A], avrebbe portato il ginocchio in alto, scaricando un pestone dal terribile potere distruttivo contro la tolda della nave [Slot Azione 2/A + Slot Tecnica 2/A] Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.(Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]

    Fasce da Combattimento [Potenziamento]
    Speciale bendaggio di color bianco usato dai esperti praticanti di Taijutsu. Tale bendaggio, del tutto simile a delle normali fasce da combattimento, è rivestito di un leggero strato di acciaio che permettono un impatto molto più duro nei confronti dell'avversario. Un rotolo di Fasce è sufficiente a rivestire un arto. È possibile arrotolare una fascia rinforzata per grado; se applicate allo stesso arto, la potenza è cumulabile.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Media
    Quantità: 12
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]

    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +4 Forza
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Forza
    [Tocco Distruttivo] 4 Bassi +80 Potenza vs oggetti
    [Manipolazione della Natura] Basso x3 Potenza vs oggetti

    Statistiche: Velocità Nera, Forza Nera+6, Potenza 40 (510 vs oggetti, dimezzato entro 1,5m)
    (Ho fatto il conto considerando l'oggetto come mio parienergia, spero di non aver sbagliato, nel caso dovrebbero essere chiari i conti)
    . A seconda della robustezza della nave, avrebbe potuto anche arrivare alla chiglia, ma in ogni caso si sarebbe ritrovato almeno un livello più in basso, sotto il livello di galleggiamento del bastimento. Avrebbe quindi osservato il varco presumibilmente aperto, sorridendo non visto sotto la maschera. E ora vediamo di affondare questa bagnarola. Con la mano libera avrebbe sferrato un pugno altrettanto potente contro lo scafo, con un intento tanto chiaro quanto malevolo [Slot Azione 3/A] Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.(Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]

    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])

    [Da chunin in su]

    Fasce da Combattimento [Potenziamento]
    Speciale bendaggio di color bianco usato dai esperti praticanti di Taijutsu. Tale bendaggio, del tutto simile a delle normali fasce da combattimento, è rivestito di un leggero strato di acciaio che permettono un impatto molto più duro nei confronti dell'avversario. Un rotolo di Fasce è sufficiente a rivestire un arto. È possibile arrotolare una fascia rinforzata per grado; se applicate allo stesso arto, la potenza è cumulabile.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Media
    Quantità: 12
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 30)
    [Da studente in su]

    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +4 Forza
    [Impasto] 1/2 Basso +2 Forza
    [Tocco Distruttivo] 4 Bassi +80 Potenza vs oggetti
    [Manipolazione della Natura] Basso x3 Potenza vs oggetti

    Statistiche: Velocità Nera, Forza Nera+6, Potenza 40 (510 vs oggetti, dimezzato entro 1,5m)
    (Ho fatto il conto considerando l'oggetto come mio parienergia, spero di non aver sbagliato, nel caso dovrebbero essere chiari i conti)
    . Una falla, per quanto contenuta, avrebbe causato non pochi problemi ai loro nemici: potevano anche essere zombie, ma una volta in fondo al mare sarebbero diventati cibo per i pesci. E anche se avesse tappato il foro con il ghiaccio, di sicuro sarebbe stata una bella distrazione per il capitano. In ogni caso, non sarebbe rimasto lì sotto per scoprirlo, ma si sarebbe spostato con grazia scomparendo e riapparendo sul pennone opposto a quello dove si trovava Koma della Nebbia intento a tagliuzzare il tengu, ad almeno sei metri da chiunque, mantenendo fede al suo soprannome [Slot Tecnica 3/A]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]
    .

    Chakra: 49/80
    Vitalità: 9,75/18
    En. Vitale: 25,25/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 700
    Resistenza: 600
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Spostamento
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente AdO
    2: Movimento
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Attivazione
    2: Tifone della Foglia
    2: Att. Improvviso
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1

    Note
    Kunai di Febh con 2 Cartebomba I ciascuno rimasti: 2

  11. .

    The Island


    Post 13 ~ Lago

    La situazione tra Kato, Kensei e il Coraggio, con Shin e la Magnanimità come pacieri, sembrò alla fine appianarsi quando raggiunsero un compromesso, non senza qualche incomprensione. Il Kinryu infatti aveva buttato lì l'idea di farsi forgiare un'arma dal Fabbro immortale in futuro, quando tutta quella faccenda fosse finita, per avere una scusa di sorvegliare il kiriano mentre otteneva le sue gambe, così che Hayate accettasse la sua proposta. Il ragazzino dalla mazza facile fraintese, finendo per allungargli una delle sue migliori creazioni, ovviamente in prestito. Ma veramente, io intendevo... No, era inutile star lì a puntualizzare, considerando che il moccioso era capace di prendersela per un eventuale rifiuto. Va bene, grazie. La tratterò con cura. Per quanto la spada fosse splendida, non aveva la minima intenzione di sfoderarla se non in una situazione di vita o di morte. L'espressione sul viso del Coraggio diceva tutto ciò che non palesava a parole: come minimo la lama era maledetta. Shin la posizionò a tracolla sulla schiena, come di solito si portano le spade corte ninja. In effetti, la moda di portarla al fianco era relativamente recente, figlia di un periodo di relativa pace dopo la fondazione dell'Accademia.

    Al termine delle lunghe gallerie si apriva una serie di grotte. L'umidità del sottosuolo era fastidiosa, il sudore si appiccicava alla pelle e i suoni erano distorti. Ciò nonostante, i tre avanzarono fin quando l'otese non entrò in comunicazione con le Virtù. A quanto pareva la situazione era cambiata. Qualcun altro aveva fatto il lavoro sporco al posto loro, ora non rimaneva che trovare il nucleo dell'Arma per attivarla e distruggerla. Con questo obiettivo in mente, proseguirono nell'oscurità, fino a quando una flebile luce bluastra non iniziò a rischiarare i loro passi. Muovendosi con circospezione, sbucarono infine di fronte alla sua fonte, un lago scintillante dall'aria mistica. Impressionante... Il mormorio del giovane fu ignorato dai suoi compagni, che avevano scorto prima di lui delle presenze sull'altra riva. Aguzzando la vista, il foglioso riconobbe una sua vecchia conoscenza, rimanendo invece perplesso dal vestiario e dall'atteggiamento dell'altro uomo. L'eco della caverna ne deformava le voci, ma colsero comunque brandelli di conversazione, tra cui un paio di parole spia. Guerrieri del Vuoto. Ma anche quella rivelazione dovette attendere.

    Dalle ombre, emerse un nuovo figuro che si rivolse alla combriccola con fare eccessivamente amichevole. Il giovane estrasse un pugnale, pronto a scagliarlo, ma a quanto pareva né l'irruento Kato né il truculento Kensei avevano voglia di attaccare briga. E se non lo facevano loro che erano delle teste calde, a maggior ragione perché avrebbe dovuto scocciarsi lui? Riposizionò l'arma al suo posto, mentre l'otese li presentava allo shinobi della Zanna. A Shin non piaceva molto, in fin dei conti aveva ricevuto una fredda accoglienza dalla tregua, ma non gli importava neppure granché. Bastava che non gli ostacolasse, cosa per nulla scontata. E proprio per questo motivo l'avrebbe tenuto d'occhio senza farsi notare. Nel frattempo, Kensei ordinò alla sua creatura di sorvolare lo specchio d'acqua per riunirsi ai suoi alleati. Il giovane di Konoha rimase a fissare il pipistrello volare in tondo per un po', prima di alzare un dito ad indicarlo. Ehi Kensei, credo che il tuo compagno si sia rotto. Shin si chiese se l'avesse colpito troppo forte prima, ma considerando le incredibili capacità rigenerative dell'isola dubitava che fosse colpa sua. Allo stesso modo, avrebbe osservato l'Inquisitore della Nebbia tentare di spostarsi sull'altra sponda, in un modo o nell'altro.

    Se ci fosse riuscito camminando sulle pareti o sostituendosi l'avrebbe imitato, in fin dei conti era la sua specialità spostarsi con grazia. Quell'acqua non gli ispirava molta fiducia e avrebbe evitato di toccarla volentieri, ma se null'altro avesse avuto successo, ripensò al sasso lanciato dal compagno, che apparentemente non era stato fermato. Forse perché era privo di chakra o vitalità? Oppure perché era stato lanciato? Ehi Kensei, forse se collaboriamo possiamo farcela. Avrebbe brevemente spiegato il suo piano, sempre che il nuovo venuto non si fosse opposto. Fammi roteare un paio di volte e poi lanciami dall'altra parte. Occhio al rinculo, userò un po' di forza per amplificare la spinta. Se il kiriano avesse accettato, dopo aver fatto un breve cenno a Kato, si sarebbe posizionato sul bordo dell'acqua, aspettando che l'afferrasse. Raggiunta una sufficiente velocità, l'avrebbe mollato, e in quell'istante un discreto afflusso di chakra avrebbe investito il suo punto d'appoggio senza tuttavia danneggiarlo [Abilità]. Ammesso che qualche forza invisibile lo respingesse indietro, avrebbe assunto una posa aerodinamica, gridando a gran voce una volta superata la metà del lago affinché lo notassero gli occupanti dell'altro lato. Fudoh, al volo! Il genin della Nebbia, con cui aveva condiviso una missione piuttosto particolare in mezzo alla neve, avrebbe potuto sfruttare i suoi poteri attrattivi per salvarlo in caso di lancio corto, anche se il foglioso non poteva saperlo e si affidava solo alle sue braccia.

    Se in un modo, o nell'altro, fosse riuscito ad arrivare dall'altra parte, il giovane gli avrebbe sorriso. Ben ritrovato, Fudoh con l'acca. Lieto di vederti bene. Perché non ci presenti i tuoi amici? Li avrebbe scrutati senza dare a intendere particolari emozioni, annuendo. Sull'altra sponda ci sono un Kato Yotsuki e un certo Akira Gen, che è appena sbucato dal nulla. Ah, io sono Shin Kinryu, da Konoha. Avrebbe studiato le reazioni dei presenti, aggiungendo Kensei alla lista nel caso non fosse stato lì con lui. Dovremmo trovare un modo di farli passare... Non avrebbe aggiunto altro alle parole dell'Inquisitore, né se fosse stato solo avrebbe fatto menzione all'arma. Non finché non avesse capito chi aveva davanti. In teoria tanto Hayate, quanto l'Accademia la volevano distrutta. La Tregua probabilmente era neutrale a riguardo, visto che tutelavano lo status quo. I Guerrieri del Vuoto erano dei sigilli viventi, ma anche loro dovevano essere contenti di liberarsi della minaccia, visto cosa avevano sacrificato per bloccarla. Tuttavia, era presto per sbilanciarsi. Quell'isola lo aveva reso sospettoso verso tutto e tutti, sebbene lo nascondesse bene dietro ad un sorriso.
    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 2
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    ///
  12. .

    Ordinaria Amministrazione


    4

    Febh accettò l'intrusione della piccola genin di buon grado, probabilmente distratto dal fantasticare su quali punizioni poteva infliggere allo sventurato Tasaki. Harumi sorrise nel leggere il nome del modulo che l'impiegato le porgeva per chiedere il rimborso dei danni e provvedere alle necessarie riparazioni. Allora quelle che aveva sentito non erano solo voci, Febh Yakushi meritava davvero il titolo di Calamità del Suono. Neppure lui sapeva però dove si trovava Hebiko, ma l'idea della segretaria trovò la sua approvazione. In fin dei conti, l'importante alla fine era che i documenti fossero autenticati. Se poteva sfruttare una ragazza piuttosto dell'altra per togliersi quell'impiccio, a lui non cambiava. Mentre l'uomo tornava a dedicarsi all'indisciplinato shinobi, Harumi prese a rovistare nel cassetto del consigliere, alla ricerca del timbro. C'era decisamente un sacco di roba lì dentro, per lo più inutile. Iniziando a disperare che ciò che gli serviva fosse effettivamente in mezzo al resto, la giovane arrivò perfino ad aprire la scatola di biscotti, speranzosa. Resistette invece alla tentazione di giocare con il pupazzetto del kyuubi, o di provare la maschera da papero. Alle caramelle tuttavia cedette. Febh-sama, a che gusto sono? Posso prenderne una, per favore? Scosse il sacchetto davanti a sé, attirando l'attenzione del jonin. Alla fine, la sua perseveranza venne ricompensata ed ottenne l'agognato sigillo. A quel punto, si immerse nel suo lavoro, alzando la testa solo di tanto in tanto.

    Come quando il consigliere rinominò il poveretto che stava seviziando. Fesso, ha detto? Un momento... Digito rapidamente sulla sua tavoletta, aggiungendo il soprannome sotto la riga del nome nella sua scheda personale. Fatto! Così non si sbaglieranno anche gli altri. Ovviamente era tutto in rete, all'interno dell'amministrazione. Da quel giorno Tasaki sarebbe stato per tutti loro il Signor Fesso. E come altrimenti si poteva chiamare qualcuno che sfidava tanto apertamente Febh Yakushi? Neppure gli angoli dei mobili osavano contraddire i mignoli dell'amministratore di Oto. Ma anche lui aveva un lato tenero, in fondo. Ad esempio, non sapeva come reagire ai complimenti, ed arrossiva come un ragazzino nel riceverli, come scoprì con grande sorpresa la kunoichi. Ohh, quindi anche lei, signore, rimane stupito qualche volta. Che reazione carina.

    La giovane socchiuse gli occhi a mezzaluna, irradiando gioia in contrasto all'ambiente truculento intorno a lei, accentuando probabilmente il disagio di Febh. Tasaki invece, se l'avesse osservata bene, avrebbe notato una strana somiglianza con un gatto sornione, troppo a suo agio in casa d'altri. Alle lamentele annuì, dando ragione al consigliere senza parlare e continuando a sfogliare le sue carte. Non era accondiscendente per un secondo fine, semplicemente le veniva naturale. Sembrava quasi che il Febh Yakushi demoniaco che scrutava il chunin con intento maligno e il giovane uomo, magrolino e ingiustificatamente timido che si conferiva con la protetta del Mikawa fossero due persone diverse, o per lo meno così appariva ai loro occhi. Harumi stava sfogliando distrattamente una settimana eninjistica leggendone le vignette umoristiche quando fu chiamata in causa. Eh? Io? Appoggiò un dito sulla guancia, pensierosa. Un numero da zero a dieci... Beh, era facile. Due! Come le code del Nibi! Quindi si fermò, guardando Tasaki ad un punto dallo svenire, e le venne un dubbio. Perché me lo chiede?
  13. .

    I Segreti del Mikawa


    5

    I tentativi della giovane di liberarsi della stretta sanguigna furono vanificati dalla reazione del Colosso, o meglio dell'essere che ne aveva usurpato il corpo. Fu chiaro fin troppo presto che l'intuizione di Harumi era corretta: quello non era Diogene dei Mikawa. Yachiru, rannicchiata su se stessa per lo spavento e il dolore della ferita al braccio, confermò i suoi sospetti. Erano entrambe state ingannate, e ciò fece ribollire ulteriormente la rabbia nella portatrice, ad un passo dall'esplodere. Lei era abituata ad essere bistrattata e lasciata all'oscuro, ma come aveva osato sfruttare i sentimenti della bambina per i suoi scopi? E soprattutto, come si era permesso Diogene di lasciare a quella cosa campo libero per fare del male ad una persona a lui così cara?

    Io leggo perfettamente in quel tuo cuoricino insulso Jinkurichi... tu hai paura! Dammi il GATTO INFERNALE, fai che sia lui a parlare per TE!

    Quella farsa infine fu rivelata dal burattinaio stesso, colui che nell'oscurità tirava le fila. Non era lì per lei, non era mai stata il suo bersaglio. Lui voleva Matatabi. Se la prendeva con lei solo per fare uscire il Nekomata allo scoperto. Su una cosa però sbagliava. In quel momento la fanciulla provava un turbinio di sentimenti dentro di lei, molti dei quali non riusciva neppure a comprendere, ma la paura non era tra questi. E se anche ve ne fosse stata una traccia, la furia cieca li sovrastava ormai tutti. L'ondata di odio, che si era ritratta solo per un secondo, dilagò con un impeto tale da assumere una consistenza fisica. Il corpo della jinchuuriki fu avvolto da una spessa aura di chakra, dal colore cangiante. Blu come le fiamme più intense, nero come la notte più oscura. Occasionalmente, delle scintille d'un bianco accecante, brillanti come stelle, si accendevano intorno a lei. Fu questione di una frazione di secondo, il tempo che impiegò l'essere che era stato chiamato Diogene ad accanirsi su di lei. L'energia intorno alla kunoichi si condensò, assumendo le vestigia del demone tanto bramato dalla divinità decaduta [Slot Tecnica 1 e 2]. Ad avere il controllo del corpo di Harumi era lei, ma non era lei. La ragazza solare ed innocente stava sprofondando nel marasma d'odio, lasciando emergere al suo posto la sua parte oscura, il Gatto. Un ibrido composto da tutto ciò che aveva rimosso in passato, cristallizzato dai poteri del Nibi. Poteri cui aveva accesso, al contrario della sua metà più debole, il lato di Harumi che le persone incontravano ogni giorno. Fu lei a difenderle dall'attacco della creatura, che cercava di scassinare di mala grazia quel prezioso forziere. Le lance insanguinate si infransero sul muro di chakra, attutite dal cuoio del corpetto e dai muscoli irrobustiti dall'energia demoniaca [Slot Difesa 1][Chakra del Demone] +1 Resistenza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Controllo Demoniaco] - 1 Riflessi, +1 Resistenza
    [Manto del Demone] 10 Potenza
    [OverCap] +4 CAP Resistenza
    Statistiche: Resistenza Blu +8
    Totale Difesa: 55
    . Ciò nonostante, la presa del sangue era troppo potente per il fragile corpo della jinchuuriki, che si ritrovò ad affondare sempre più nella fanghiglia scarlatta, strappando un grido infastidito al Gatto che annaspava, allungando le braccia verso il cielo.

    Nyaah! Lasciaci andare!

    Forse non ci siamo capiti. Io VOGLIO ciò che sigillato dentro di te, non una mera imitazione! DAMMI il mio FUTTUTO DEMONE!

    Ai suoi occhi, non era altro che un contenitore, uno scrigno ben chiuso. L'Harumi dai capelli bianchi e le orecchie feline che si trovava davanti al fu Mikawa ignorò le sue parole, continuando a dibattersi nella melma cremisi, ma ciò non significava che avessero mancato il loro bersaglio.

    Da qualche parte, vicino eppure lontano, la voce del dio del sangue risuonò nel nero, distorta come suoni sott'acqua. Harumi, l'altra Harumi, quella vera, se tale termine aveva qualche significato, aprì gli occhi, o meglio pensò di aprirli, perché non percepiva nulla, assolutamente nulla, neppure se stessa. Stava ancora respirando? Era ancora viva? Tutte domande alle quali non riusciva a dare risposta. Chiuse gli occhi, o per lo meno immaginò di farlo. Il nero rimase immutato intorno a lei. Qual'era l'ultima cosa che ricordava? Ah sì, era arrabbiata. Ma per cosa? Cercò di concentrarsi. Niente, non se lo ricordava. Non doveva essere nulla di importante. E poi, non era più neppure arrabbiata. Anzi, a pensarci bene, non provava proprio più un bel niente. Non erano solo i sensi a mancare, i colori ad essere assenti, ma ogni altra cosa. Odio, gioia, paura, tristezza, curiosità. Niente. Solo un sottile filo di pensiero che rispondeva al nome di Harumi.

    Ehi, svegliati!

    Si mosse a disagio, o così pensò. Non c'era già passata, attraverso tutto quello? Non se lo ricordava, ma se lo sentiva. Un minuscolo brillio davanti agli occhi attirò la sua attenzione. La voce aveva parlato di un demone. Un altro sfarfallio dietro le palpebre la distrasse. Un demone. Le diceva qualcosa, ma non riusciva a farselo venire in mente. Una serie di piccole esplosioni di luci, simili alle stelle filanti accese dai bambini in un festival. Era stata anche lei a un festival? Sì, le sembrava di sì. La sua mano era fredda, ma gentile. Chi era?

    Ragazzina, muoviti!

    Un flebile alito caldo la avvolse. Forse. Forse se lo era solo immaginato. Ma le luci, simili a lucciole danzanti nella notte, aumentavano. Avevano visto le lucciole insieme una volta. C'era la bambina dai capelli rosa. L'uomo dalla carnagione pallida. E Diogene Mikawa. Il tepore si trasformò in calore, le scintille in fiamme, e la coscienza della giovane sussultò. Volevano trovare il capoclan. E poi...

    HARUMI!

    Il muso del Nekomata stava a pochi centimetri dal volto della ragazza. Da lui provenivano la luce e il calore, dalle sue fiamme sempre ardenti. Il suo respiro infuocato fu come una carezza gradita sulla sua pelle, dopo essere stata ad un passo dal perdersi nel nulla. Harumi fissò i suoi occhi bicromi, giallo e verde, alla ricerca di rabbia. E ce n'era molta, in effetti, primitiva, fredda e ardente al contempo, ma vide anche dell'altro. Preoccupazione? Per lei, forse? Harumi allungò una mano ed accarezzò priva di ogni timore il manto striato del Demone.

    Scusa, Matatabi, mi devo essere addormentata un momento. Come sta andando là fuori?

    Il Due Code sbuffò, ma non si ritrasse. Tra tutte le portatrici che aveva avuto dopo di Lei, era sicuramente la più strana. L'unica ad aver abbracciato quella palla d'odio senziente in cui si era trasformato, mosso solo dal rancore e dal desiderio di vendetta. Non l'aveva ancora accettata, forse non l'avrebbe mai fatto, ma aveva imparato a sopportarla, come si porta pazienza con un gattino indifeso trovato sulla porta di casa. Non la schiacciava solamente perché non gli andava di farlo. Eppure, la ragazzina continuava a dargli una confidenza esagerata, considerandolo un amico, nonostante lui non avesse fatto nulla per farglielo credere, a parte non ucciderla. O almeno così se la raccontava. Uhm, non penso che quella là durerà tanto. Dovresti proprio farmi uscire. Harumi sorrise, ignorando la seconda metà della frase. I suoni attutiti dello scontro rimbombavano fin lì. Non devi sottovalutarmi, sono in gamba in fin dei conti. Da quando aveva fatto pace con la sua metà i confini tra le sue personalità erano divenuti più sfumati. Un giorno, si sarebbe svegliata e non ci sarebbero più state due Harumi, ma una sola, completa. Per il momento, però, quella divisione le tornava comoda, permettendole di interagire con il Demone mentre l'altra teneva occupato dio solo sa cosa.

    Mi senti, Nibi? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo corpo. Questo ninja, questa prigione, questo KAGE, o come diavolo lo chiamate voi. Lo odio, non lo sopporto più. L'odore soprattutto. Ne sono saturato, mi nausea a sentire il suo fetore...

    La voce empia filtrava attraverso le dimensioni come un liquame tossico, ammorbando l'aria con la sola vibrazione. Cosa ne pensi? La domanda posta dalla giovane, indeterminata, poteva dare adito a diverse interpretazioni. Matatabi, complice la gravità della situazione, rispose greve e pragmatico. Quello non è il Mikawa... Lo sguardo contrariato della giovane gli strappò un ghigno divertito. ...ma immagino l'avessi già capito. Quindi forse è meglio se ci penso io, fammi uscire. La ragazza sospirò. Triste, non scocciata. A quanto pareva non era soltanto l'entità sconosciuta a sentirsi in gabbia, dentro un corpo che non era fatto per contenerla. Nel profondo, Harumi covava un devastante senso di colpa per lo stato in cui aveva costretto, seppur involontariamente, Matatabi. E lui lo sapeva, cercava di farvi leva ogni volta che si incontravano nel mondo interiore. Tuttavia, anche volendo, non poteva lasciarlo andare. Non era in grado di spezzare il sigillo che lo teneva intrappolato, e il suo fisico non avrebbe retto un rilascio incompleto. Al momento il modo per ritrovare la libertà, in effetti, era solo uno: che lei morisse. Già, forse era la soluzione migliore.

    ...E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal suo puzzo repellente...Io me ne devo andare di qui, DEVO ESSERE LIBERO. E la chiave che mi serve è nel profondo di questa stronzetta, la MIA chiave. Mostrati ORA e dammi il corpo che più ANELO

    Harumi puntò gli occhi negli occhi del Nekomata, scrutandolo nel profondo, e ne afferrò delicatamente il muso con le mani.

    Pensi che staresti meglio con lui?

    Per un attimo il silenzio invase quel mondo e le fiamme stesse del Demone parvero immobili, come se il tempo stesso si fosse bloccato. Ma un istante dopo tutto riprese a scorrere quasi a ritmo accelerato, il fuoco intorno al Nekomata prese ad ardere con foga lambendola. La fessura felina nei suoi occhi si strinse con un'ira rinnovata, che la giovane portatrice percepiva per la prima volta.

    Come osi! Io sono la Tempesta che scuote le fondamenta del Mondo. La Tenebra che spegne le stelle del Cielo! Il Terrore che avvince i cuori degli Uomini!



    Io sono... Fuoco. IO SONO... MORTE!

    Un ringhio, profondo come l'Inferno, si levò da Matatabi, rivolto verso Harumi. La domanda della ragazza era tanto stupida da farlo infuriare. Per quanto volesse negarlo, non desiderava la morte della sua attuale portatrice, ma il vero motivo del suo sdegno era più pragmatico del mero sentimentalismo. Il Due Code si ricompose, ritraendo la zampa che era corsa a bloccare il corpo della giovane. Preferisco te, mocciosa. Quel... essere, è potente, abbastanza da sottomettere la mente del Mikawa. Mi cannibalizzerebbe per ottenere il corpo che desidera, estinguendo la mia volontà. Diventerei un contenitore vuoto per quell'anima empia. Il Bakeneko frustò l'aria con le code, stentando visibilmente a contenere la rabbia, anche se forse c'era dell'altro. Te invece non sei abbastanza forte per trattenermi in eterno, è solo una questione di tempo prima che io possa ottenere la libertà. In fin dei conti poteva capire la divinità insinuata nel sangue del kokage, entrambi aspiravano alla stessa cosa, ma non per questo provava la minima empatia nei suoi confronti. Anzi, ne era intimamente disgustato. E poi... Diogene è la mia preda. Mi ha deluso e profondamente offeso facendosi sottomettere da quella cosa. Non fa che accrescere il mio odio e disprezzo per lui. E quel mostro... come ha osato rubarmela! Se c'è qualcuno che ha il diritto di ucciderlo, quello sono IO. Non permetterò che venga eliminato da un signor nessuno come se stesse cambiando un paio di scarpe che non gli piacciono più! Il giorno in cui Harumi era diventata la portatrice del Nibi, loro due avevano stretto un patto. La ragazza chinò la testa, le labbra piegate in un'espressione triste. Rispetterò la mia promessa, quando verrà il giorno. Sto diventando più forte anche per quello, lo sai. Tu lo sai, perché sei sempre con me, puoi leggere nella mia anima meglio di quanto possa fare io stessa. Perciò ora, ti prego. Aiutami. La kunoichi si erse in tutta la sua altezza, con la schiena ben dritta, decisa come raramente era stata nella sua vita.

    Aiutami a riportare a casa Diogene Mikawa.


    Nel frattempo, nella cripta della Villa, l'Harumi oscura se la stava vedendo brutta nel tentativo di guadagnare tempo. Continuava a dibattersi inutilmente nel lago di sangue, in cui ormai era sprofondata fino al collo, graffiando l'aria in preda all'irritazione e lanciando insulti alla volta della sagoma sanguigna in avvicinamento. Il calcio dell'uomo, ammesso che si potesse ancora considerare tale, impattò con violenza contro il braccio della giovane che lo agitava cercando di liberarsi dalla presa, ma il contraccolpo fu tale da mandare a sbattere l'arto contro il viso [Slot Difesa 2][Chakra del Demone] +1 Resistenza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Controllo Demoniaco] - 1 Riflessi, +1 Resistenza
    [Manto del Demone] 10 Potenza
    [OverCap] +4 CAP Resistenza
    Statistiche: Resistenza Blu +8

    Danni: Media al Braccio (Contusione)
    . Il Gatto cacciò un urlo, ma non demorse. Aveva un compito ingrato, ma se l'era scelto da solo, rubando la scena alla sua metà e al Demone. Ti piace picchiare una povera ragazzina indifesa, nya? Provocarlo non era la strategia migliore, ma lei era fatta così. Non sarebbe stata il Gatto altrimenti. La violenza era la sua specialità, fisica o psicologica che fosse. Il nuovo proprietario del corpo del Mikawa non rispose, ma si chinò per afferrarle i lunghi capelli candidi, tirandoli con tanta violenza da strapparglieli quasi [Slot Difesa 3][Chakra del Demone] +1 Resistenza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Impasto] Basso +3 Resistenza
    [Controllo Demoniaco] - 1 Riflessi, +1 Resistenza
    [Manto del Demone] 10 Potenza
    [OverCap] +4 CAP Resistenza
    Statistiche: Resistenza Blu +8

    Danni: Media alla Testa (Contusione)
    . Ancora una volta, Harumi urlò, ignorando le parole della divinità oscura, che d'altronde non erano rivolte a lei, mentre il sangue le sgocciolava sul viso dal braccio del Mikawa. Tuttavia, non sarebbe rimasta in balia del suo aguzzino senza reagire, ne andava del suo orgoglio. Temo che la padrona mi sgriderà questa volta, nya.Appena quegli terminò di parlare, la giovane sorrise, scoprendo i canini appuntiti, e con un colpo delle lunghe unghie affilate tranciò di netto la sua folta chioma, facendo presumibilmente mancare per un attimo l'equilibrio a Diogene che ancora la reggeva [Slot Azione 1][Chakra del Demone] +1 Forza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Forza
    [Manto del Demone] 10 Potenza

    Statistiche: Forza Blu +4, Potenza 20
    . Fulminea, colse l'apertura lasciata da quel gesto sconsiderato per ripagare l'uomo con la stessa moneta, mollandogli una severa testata contro il naso a pochi centimetri dalla sua testa [Slot Azione 2] [Chakra del Demone] +1 Forza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Forza
    [Impasto] Basso +3 Velocità
    [Manto del Demone] 10 Potenza

    Statistiche: Forza Blu +4, Velocità Blu +3, Potenza 20
    . Questo è da parte mia, nyahaha! L'uomo avrebbe riportato un danno ridicolo, considerando le sue capacità, ma forse il Gatto era riuscita nel suo scopo di ferirlo nell'orgoglio, incapace di piegare una stupida ragazzina.

    Sembra che le altre due abbiano terminato i preparativi, nya.

    Harumi era tante cose. Ingenua, debole, manipolabile. Ma non era stupida. E quando ne valeva la pena, sapeva essere anche piuttosto determinata, animata dalla fede incrollabile nelle proprie capacità che solo chi non teme la morte può provare. E darle le spalle era stato un errore, un enorme errore da parte del dio del sangue. La mano della mocciosa, come la chiamava Matatabi, corse ad afferrare la caviglia di Diogene, chiudendo le unghie sopra al malleolo e fermandolo sul posto prima che si allontanasse ancora [Slot Azione 3] [Chakra del Demone] +1 Forza
    [Furia Demoniaca] 1/2 Basso +3 Forza
    [Impasto] Basso +3 Velocità
    [Manto del Demone] 10 Potenza

    Statistiche: Forza Blu +4, Velocità Blu +3, Potenza 20
    .

    Volevi parlare con me?

    La voce del Nibi sarebbe risuonata direttamente dentro la testa di Diogene, proferita non con labbra mortali, ma dallo spirito più oscuro che solcasse quella terra. Se avesse abbassato lo sguardo, avrebbe potuto vedere un flusso di chakra impetuoso risalire dal braccio della jinchuuriki fino alla sua gamba, iniettato direttamente sotto pelle dalle unghie che affondavano nella carne del capoclan, e da lì l'avrebbe percepito mescolarsi col suo diretto verso il suo centro. Blu come le fiamme più intense, nero come la notte più oscura, bianco come le stelle più brillanti. Il Demone, il Gatto e la Ragazza, insieme. Una cacofonia di voci dritte nella mente della creatura figlia dell'abisso, il parassita che stava consumando il kokage ormai da troppo tempo. Che fosse un dio o un verme, poco cambiava. Aveva sfidato il Demone a Due Code, e ora avrebbe dovuto affrontare la sua ira. Aveva ignorato Harumi, e ora si sarebbe ritrovato a pagarne il prezzo. Un eco in crescendo di risa e urla cancellò ogni sua altra percezione, catapultandolo fuori dalla realtà, nel buio più assoluto. Con due enormi occhi gialli a scrutargli l'anima.

    Chi osa presentarsi di fronte a me?

    Diogene...

    Nyahaha!

    Vuoi il mio corpo? Vieni a prendertelo...

    Diogene...

    Nyahaha!

    ...se sei pronto ad affrontare la Morte!

    Diogene!

    Nyahaha!


  14. .

    La Serpe e il Gatto


    3

    La risposta di Hebiko alle domande della portatrice furono i suoi pugni. Violenza, l'ultima argomentazione a cui ricorrono le persone messe all'angolo. Dopo quella verbale, la consigliera era passata a quella fisica, l'unica soluzione ai problemi che in molti a Oto sembravano considerare corretta. Nell'osservare la reazione della Vipera del Suono all'affronto subito, le labbra di Harumi si mossero a formare a un sorriso senza che la ragazza ne fosse consapevole. Qualcun altro dentro di lei stava godendo dello spettacolo offerto dalle due kunoichi e fremeva per prenderne parte, bloccato dalla volontà ferrea della jinchuuriki. Non accadeva spesso che la giovane provasse sentimenti forti abbastanza da frenare i suoi istinti oscuri quando cercavano di riemergere. Forse il fatto che il suo stesso desiderio fosse considerabile maligno creava quello strano cortocircuito. Per quanto si sforzasse di tornare indietro con la memoria, non ricordava una singola occasione nella quale avesse sentite proprie odio, avidità, o altre forme di cattiveria. Quella era la prima volta da quando aveva fatto pace con se stessa. Una volontà unicamente sua. Il bisogno di fare del male ad Hebiko Dokujita.

    Harumi non era portata per il corpo a corpo. O meglio, non si sentiva sufficientemente a suo agio per sceglierlo come primo approccio. Era consapevole dei suoi limiti, e aveva lavorato sodo per migliorarsi. Tutto ciò era stato possibile perché aveva avuto dei buoni maestri. Ru-Wai di Ame ed il suo fido aiutante suricata Janki. Ma soprattutto Eiatsu, il freddo eliminatore seguace del capoclan Mikawa. Se non ti riesce una cosa, evita di farla. La prima volta la ragazza l'aveva intesa come una critica, ma poi aveva capito che cosa intendesse dirle il suo custode. In combattimento non doveva farsi condizionare dall'avversario, né trascinare dal flusso degli eventi. Al contrario, doveva cercare di essere lei a guidare le danze, e a condurre il nemico dove voleva. Non cieca furia, ma lucida ira. Quando il braccio di Hebiko si allungò verso di lei, Harumi era pronta. Il gioco tra la Serpe e il Gatto poteva iniziare.

    Le capacità sovrumane della Vipera rendevano onore al suo soprannome, ma ciò nonostante non fu abbastanza rapida per afferrare la sua preda. Il braccio destro di Hebiko si allungò, cercando di stringerla in una morsa, ma Harumi fu lesta nel gettarsi alla propria sinistra, lasciando fluire il chakra nei propri muscoli, e l'arto si richiuse su se stesso afferrando l'aria [Slot Difesa I][Slot Difesa 1] Schivata
    Riflessi Blu+3

    [Impasto] Basso +3 Rif.
    . La ragazza non aveva scelto la traiettoria di fuga casualmente, bensì aveva puntato su uno dei possibili errori, tipico dei principianti: incrociare le traiettorie. La fortuna apparentemente era dalla sua, perché invece di inseguirla con lo stesso braccio, mossa che l'avrebbe trovata più scoperta, preferì spostare l'arto ancora sospeso a mezz'aria e ruotare il corpo per tentare di sferrarle un pugno con l'altra mano. Ancora una volta, la giovane portatrice si spostò lateralmente con un rapido passo doppio, ritrovandosi quasi a ridosso del muro [Slot Difesa II][Slot Difesa 2] Schivata
    Riflessi Blu+3

    [Impasto] Basso +3 Rif.
    . Questa volta, però, Hebiko decise di insistere, forte della sua capacità di raggiungere il suo obiettivo ben oltre i normali limiti umani, e fece serpeggiare il braccio verso la testa di Harumi nel tentativo di immobilizzarla dopo non essere riuscita nel suo intento. Buona l'idea, un po' meno l'esecuzione. Pur con solo mezzo metro di preavviso, la kunoichi dai capelli neri, e bianchi sotto la tinta, riuscì a gettarsi a terra, rotolando lateralmente alla sua avversaria fino a finire sotto la finestra che prima stava alle spalle della rossa [Slot Difesa III][Slot Difesa 3] Spostamento
    [spostamento fino a 1/3 dello slot azione: max 6m.
    Ne uso circa 4m, più sotto trovi specificata la posizione dove arrivo]
    Riflessi Blu+3

    [Impasto] Basso +3 Rif.
    . Con questo, le preparazioni erano compiute.

    In quei primi, concitati attimi di combattimento, Harumi aveva capito alcune cose. Se possibile, studia il tuo avversario prima di lanciarti a testa bassa in uno scontro. Le parole di Eiatsu erano sembrate sensate ad una novellina com'era la ragazzina appena giunta ad Oto, che non le aveva mai dimenticate. Gli attacchi di Hebiko erano forti, e a giudicare dalla squame affilate che ricoprivano la pelle scoperta, anche piuttosto pericolosi. Se fosse finita tra le sue grinfie probabilmente non avrebbe avuto remore a schiacciarla. Tuttavia, erano lenti e abbastanza prevedibili, come ci si poteva aspettare da una testa calda. Osserva l'ambiente in cui ti trovi e pensa se puoi trarne vantaggio. Eiatsu non si era fatto remore a sbatterla in mezzo al Bosco dei Sussurri per allenarla, lasciandola con quel solo suggerimento. La stanza era in disordine già prima del suo arrivo e mancava la scrivania, difficile non notarlo. A giudicare dal varco aperto nel muro nel punto dove si sarebbe dovuta trovare la finestra, aveva un fondato sospetto di che fine avesse fatto il mobile. Improvvisa. L'eliminatore le aveva risposto così, a monosillabi, più di una volta quando la giovane, in difficoltà, chiedeva chiarimenti durante lo spartano addestramento. La jinchuuriki, una volta terminata la sua capriola sull'elegante parquet si era resa conto di reggere ancora in mano la tazza vuota, miracolosamente intera. Apparentemente l'aveva protetta inconsciamente per tutto il tempo. Peccato che ora avrebbe fatto una brutta fine.

    Libera? Sì, libera di crepare.

    Ogni volta che portava un colpo, Hebiko replicava a modo suo alla domanda della giovane, chiudendo il discorso. E a sua volta Harumi rispose, ma sottovoce, sottile e fredda come il vento d'inverno. Lo scontro da verbale si era trasformato in fisico. Non c'era più spazio per il dialogo, almeno finché una delle due kunoichi non si fosse arresa o fosse rimasta a terra, incapace di rialzarsi. Appena finito di rotolare, mentre era ancora con un ginocchio appoggiato a terra la jinchuuriki portò la mano libera dietro la schiena. Coperta dal corpo, estrasse e attivò un fumogeno, lasciando cadere a terra ai suoi piedi [Slot Azione I] [Slot Azione 1] Equipaggiamento. Il fumo la avvolse rapidamente, occupando oltre metà stanza e fuoriuscendo in parte dalla finestra ad un metro e mezzo alle spalle dalla giovane dai capelli neri. Approfittando dell'occultamento, senza perdere tempo con la stessa mano recuperò il foglietto esplosivo dalla sacca porta oggetti e lo infilò con prontezza dentro la tazza dopo averlo attivato [Slot Azione II + Slot Gratuito][Slot Gratuito Lento] Creare Oggetti
    [Slot Azione 2] Equipaggiamento

    Nota: uso Azione Rapida per evitare l'AdO sullo Slot Gratuito Lento.
    . Salutandola mentalmente con un certo rimpianto, la lanciò a parabola sfiorando il soffitto senza toccarlo, approfittando della cortina fumogena, un metro oltre Hebiko [Slot Azione III][Slot Azione 3] Attacco a Distanza
    Forza Blu (irrilevante)

    Nota: parlando a grosse linee, hai detto di trovarti al centro della stanza quindi tre metri e mezzo dalla finestra, che è a un metro e mezzo dietro di me, quindi siamo circa a due metri.
    . La ceramica sarebbe atterrata frantumandosi e il rumore, se da un lato avrebbe forse coperto l'attivazione della vera minaccia, ossia la cartabomba al suo interno, dall'altra avrebbe dato il segnale per coordinarsi alla giovane. Con le mani già congiunte, compose i due soli sigilli di cui il ninjutsu aveva bisogno [Slot Tecnica I][Slot Tecnica 1] Avanzata
    Velocità Blu, Potenza 30 + DnT Medio (Ustione)
    . Mescolata al fumo già presente, la nube del katon si sarebbe espansa praticamente indistinguibile, avvolgendo una Hebiko forse distratta dal concomitante frastuono di cocci alle sue spalle. Le due esplosioni, come calcolato dalla protetta di Diogene, avvennero all'unisono, prendendo l'avversaria in un fuoco incrociato. Le pareti tremarono, distruggendo definitivamente quello che rimaneva dell'ufficio. La scelta di combattere al suo interno era stata stupida sotto diversi punti di vista, anche se probabilmente il più grave era la reazione di Febh, che a quel punto probabilmente non avrebbe più potuto ignorare la discussione.

    Consapevole di averla fatta grossa, e che la reazione della Vipera non si sarebbe fatta attendere, Harumi saltò all'indietro praticamente senza guardare avendo preso le misure in precedenza. La sua esile figura, racchiuse le ginocchia al petto, passò tranquillamente attraverso la sagoma della scrivania sul muro, e con un'elegante giravolta atterrò felinamente sull'erba ad un tre quattro metri dal muro dell'edificio e dal mobilio sfasciato [Slot Gratuito][Slot Gratuito Istantaneo] Movimento
    [salto di 9 metri]

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Nota: come riportato anche in un'altra giocata, ci siamo accordati per un'altezza di sei metri da terra, che sono le capacità fisiche di un'energia blu, quindi dovrei atterrare senza danni.
    . Considerando le capacità difensive di Hebiko, coperta di scaglie, un poco di fiamme non sarebbero state sufficienti a fermarla. Perciò, prima ancora che si affacciasse, ma anche se l'avesse fatto il fumo che fuoriusciva dalla stanza le avrebbe offuscato la visuale, Harumi unì le mani in un'altra serie di posizioni magiche [Slot Tecnica II][Slot Tecnica] Base
    4 cloni

    Mappa in allegato per farti un'idea, non è in scala.

    . Stando attenta che non vi fossero frammenti di vetro vicini, una copia della giovane sarebbe comparsa un metro e mezzo alla sua sinistra, la seconda tra l'originale e la prima copia sempre ad un metro e mezzo dietro di loro, la terza ad un metro e mezzo diagonalmente davanti l'originale sulla destra e la quarta speculare a questa, ma chinata dietro uno dei cespugli decorativi sul prato antistante il palazzo dell'amministrazione, nascosta. La giovane portatrice era pronta per continuare la loro sfida, sicura che la consigliera non si sarebbe tirata indietro. Non dopo l'affronto subito.


    Chakra: 66,5/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Spostamento
    Slot Azione
    1: Equip. Fumog.
    2: Equip. Cartab.
    3: AaD
    Slot Tecnica
    1: Nube Esplosiva
    2: Moltiplicazione
    Equipaggiamento
    • Kunai × 8
    • Bomba Sonora × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bolas × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Makibishi × 2
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Kaiken × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    ///
  15. .

    Ordinaria Amministrazione


    3

    Avete presente quando vi dicono che non si può parare una katana con il collo? Beh, non è vero. O meglio, è assolutamente vero, a meno che il ninja che avete di fronte non si chiami Febh Yakushi. Harumi spalancò la bocca per la sorpresa nell'osservare la scena dell'amministratore di Oto che incassava impassibile il doppio colpo di lama dell'insoddisfatto, dalla sua opera e dalla vita in generale, Tasaki. L'irruento quanto incauto spadaccino non solo vide il suo colpo completamente vanificato dai misteriosi poteri dell'amministratore nonostante l'avesse centrato in pieno, ma si ritrovò allo stesso tempo legato come un salame da un sottile quanto resistente filo di nylon. Inutile dire che ogni velleità di fuga venne vanificata, nonostante il battagliero Tasaki continuasse a divincolarsi nel tentativo di liberarsi. La ragazza rimase affascinata dalla prontezza del jonin, ma molto di più dalle sue qualità. Con un fischio di ammirazione, non riuscì a trattenersi dal commentare. Che forte! Un giorno deve insegnarlo anche a me, Febh-sama!

    Nel frattempo Harumi si era fatta avanti, constatando i danni all'ufficio e chiamando un impiegato per quantificarli, contestandoli allo sfortunato shinobi incaprettato da Febh. Anzi, ad essere sfortunato era il dipendente terrorizzato, che si precipitò fuori dalla stanza non appena finito. Tasaki era semplicemente uno scriteriato. Ignorandolo per il momento, Harumi fissò i suoi occhi indaco su Febh, dopo il suo rifiuto di accontentarla. L'espressione sul suo volto non mutò, se non per una lieve inflessione degli angoli della bocca. Una vaga insoddisfazione, difficile da cogliere per i meno attenti. Lentamente attraversò la stanza, quasi zampettando in modo grazioso appoggiando il peso sulle punte dei piedi e tenendo le mani congiunte dietro la schiena. Oltrepassò i due uomini in piedi e, dopo aver lanciato una fugace occhiata all'amaca, appoggiò i documenti sulla scrivania di Febh. Li volevo portare ad Hebiko-san in effetti, ma deve essere uscita. Nel suo ufficio non c'è nessuno. Un mugolio di dolore di Tasaki non la interruppe, mentre il consigliere continuava a stringerlo tra i suoi fili. Guardi, ho un'altra proposta per lei, Febh-sama. Mentre prosegue a... Guardò il sangue gocciolante dal corpo del ninja senza particolare sentimento. ...fare amicizia con lui, glieli firmo io i documenti, se mi presta il suo sigillo personale. Così siamo tutti contenti no? Qualcosa le diceva che tanto non li avrebbe letti lo stesso. Se avesse acconsentito, Harumi gli avrebbe elargito uno dei suoi sorrisi, prima di spostare la sedia al momento inutilizzata. Le dispiace se mi siedo al suo posto mentre timbro? In piedi non riesco a farlo bene. Il modo semplice in cui si stava, anche se solo momentaneamente, impossessando di quella che era stata fino a pochi mesi prima la scrivania più importante, nonché più volte rimpiazzata, del Suono, era disarmante. Come se non ci fosse nulla di strano in tutto quello. Non le scoccia se resto qui mentre lei fa educazione vero? In fin dei conti gli aveva già detto che Hebiko non c'era, e lì aveva un compito da svolgere al posto dell'amministratore.

    Lo stesso Yakushi fu in qualche modo turbato dalla flemma della neo segretaria, che non si trattenne dal paragonarla con la sua precedente aiutante, ora promossa a sua pari, Hebiko. Le sembro troppo rilassata? Perché dovrei preoccuparmi? Harumi inclinò la testa poco di lato, perplessa. Secondo me la signorina Hebiko è un po' troppo severa con lei, in fin dei conti non fa del male a nessuno... Ignorò completamente Tasaki alle spalle del suo interlocutore. ...e i lavori vengono fatti lo stesso. Imbevve di nuovo il timbro nell'inchiostro, riprendendo a firmare i documenti. Dopo alcuni fogli, riprese. Lei per il Villaggio è un simbolo. In assenza del kokage, è l'unico a poterci tenere al sicuro. E la gente lo sa. Trattarla come uno scribacchino sarebbe stupido, oltre che una mancanza di rispetto. Stava parlando a ruota libera senza interrompere la sua attività, lasciando correre i suoi pensieri mentre Febh si divertiva con il suo prigioniero. Per l'ordinaria amministrazione ci possiamo arrangiare noi, ormai io e Eiatsu ci abbiamo preso la mano, ed Hebiko-san è una veterana per quanto riguarda le pratiche burocratiche. Appoggiò lo stampo sul tampone, spostando lo sguardo sul consigliere. Mi scusi, non so bene cosa stessi cercando di dire, sono troppo abituata a parlare da sola forse... Quando non si ha nessuno ad ascoltarti, alla fine si finisce per pensare a voce alta. E nella sua infanzia disastrata, era successo anche troppo spesso.

    Ad interrompere le sue elucubrazioni senza costrutto fu Tasaki, il quale a quanto pareva non si era ancora arreso. Certo che gli piace proprio parlare. Gli occhi indaco si posarono su di lui, senza però trasmettergli nessun calore nonostante il viso rilassato. Lo ascoltò, ma poco prima della fine posò una mano davanti alla bocca, nascondendo un sorrisetto, unica traccia di una risatina trattenuta. Non avrebbe risposto al posto di Febh, ma se questi fosse stato zitto o glielo avesse chiesto, avrebbe espresso il proprio parere. Non ha capito proprio niente di Oto, eh? Una reazione quasi divertita, che avrebbe turbato i presenti. Cosa ne era stato dell'insicura Harumi che era giunta al Villaggio del Suono un paio d'anni prima? La distanza con la presentazione avvenuta in quella stessa stanza non poteva essere più grande. Cioè, dice cose anche condivisibili, ma, appunto, siamo ad Oto. E se l'aveva capito perfino lei che la normale logica lì non si applicava, avrebbe dovuto capirlo chiunque. Certo che il mondo era ingiusto, e lì al Suono era a tratti perfino peggio. Volerlo cambiare, renderlo un posto migliore, era un desiderio ammirevole. Harumi non sapeva come farlo, non ne aveva di certo le forze e le mancavano le idee, ma una cosa la sapeva: quel metodo non avrebbe funzionato con Febh Yakushi. La giovane riposizionò le carte firmate dentro la cartellina e inarcò la schiena, stiracchiandosi come un gatto, senza aggiungere altro.

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