Posts written by Shunsui Abara

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    Il Mondo a Due Velocità


    Suna - III



    Non sapevo che avesse interesse nella meccanica, nè nell'arte. Io ero un commerciante prima di unirmi a Suna. Le dedicarmi alle marionette è stata una naturale prosecuzione delle mie inclinazioni. Parco di parole, come sempre. Il tono del marionettista era calmo e pacato, quasi distaccato da quella che poteva essere la criticità di quella situazione. Declinò nuovamente l'offerta di cibo, anche perchè si era accorto che il giovane jonin di Suna era appena arrivato. Si mise quindi in disparte ad ascoltare. Era chiaro che i due ninja avevano un pesante trascorso, e la conversazione si fece decisamente interessante fin da subito. Mai il chunin aveva visto Hohenheim essere animato da sentimenti negativi così forti per una persona, e le conseguenze quindi potevano essere imprevedibili.

    C'era un altro invitato alla festa. Nella sua mente il chunin percepì le parole di Daishin, il quale sembrava essere a sua volta estremamente interessato a quello che stava accadendo. Probabilmente l'amministratore aveva utilizzato la grande barriera che proteggeva il villaggio per percepire che Diogenes era appena stato fatto entrare, e stava impiegando le sue doti di sensitivo per comunicare a distanza.Siamo in una casa del quadrante sud-est. Sembra essere la casa natale di Diogenes e le due persone che sono presenti, oltre Hohenheim, me e Diogenes stesso, sono i suoi genitori carnali. Alle mura gli ho requisito le armi, tra cui una katana alla quale tiene particolarmente. Ho dovuto stringere un patto di protezione perchè si fidasse a lasciarmela.

    La discussione tra i due jonin intanto si era fatta più animata, anche se era difficile seguire esattamente tutti gli avvenimenti e le persone che venivano citate non avendo contesto. Degli attacchi a Konoha e Kiri il chunin sapeva davvero poco, così come tutti i riferimenti ad un certo Shiro andarono completamente persi. Sulle armi di Iwa sapeva qualcosina in più, ma non molto alla fine. Davvero interessante. In pochi attimi Diogenes gli aveva aperto un mondo davanti pieno di avvenimenti e persone straordinarie di cui non sapeva nulla. Forse davvero aveva speso troppo tempo all'interno delle mura del villaggio. Forse era davvero venuto il momento di qualcosa di nuovo.

    Tra le tante cose, il Colosso fece riferimento ad una serie di atti criminali in cui era stato coinvolto, tra cui anche l'irruzione all'obitorio di Suna. Shunsui rimase stupito del fatto che Diogenes confessasse così liberamente le sue malefatte. A conti fatti, questo di per sè bastava per accusarlo di tradimento e trattarlo al pari di un Nukenin. Certo, il fatto che potessero catturarlo e confinarlo era tutto da vedere, ma questo non sembrava la prima preoccupazione del jonin di Suna. Da quando Diogenes aveva nominato l'obitorio, il jonin era rimasto in silenzio, scioccato, e sembrava sul unto di esplodere. Che cosa voleva dire?

    Intanto, il flusso di informazioni verso Daishin continuava ad aggironarlo di quello che accadeva nella piccola casa.
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    Casa?


    Villaggio di Suna - II



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    Sembra interessante Disse Shunsui apparendo un paio di metri alla sinistra di Diogenes apparentemente dal nulla. Il ragazzo si mosse con passo tranquillo verso il Colosso dei Mikawa, che lo sovrastava di una buona testa. Aveva un leggero sorriso sulle labbra, ma i suoi modi di fare erano rispettosi. Diogenes avrebbe notato che il ragazzo non lo avrebbe mai guardato direttamente negli occhi, forse come ulteriore forma di rispetto. Invece avrebbe dato una bella occhiata alla spada chiamata Mumei, che l'otese brandiva davanti a lui, quasi con aria reverenziale. Certamente quell'oggetto doveva essere molto importante per il Mikawa e quindi, così come ogni altra cosa degna di valore, era diventata importante anche per marionettista. Accetto di stringere un patto. A questa spada non accadrà nulla fin tanto che sarà sotto la mia custodia. Avrebbe quindi afferrato la mano del jonin, non tentanto nemmeno di nascondere il dolore che la possente stretta di mano ed il vincolo di sangue che stavano stringendo gli provocava. Nonostante questo, quel sorrisetto non avrebbe mai lasciato davvero il suo volto.

    Quando le mani si liberarono dalla loro stretta, Shunsui osservò il suo palmo destro, dove era ora comparso un sigillo, e mosse le dita, in un misto di curiosità ed ammirazione. Lui era un esperto di fuuinjutsu e ci mise poco a capire che quello che aveva davanti era davvero un sigillo di alto livello, il che era anche costato parecchia fatica a Diogenes. Sì...davvero molto interessante! Disse compiaciuto. Sembrava quasi contento di aver appena stretto un patto mortale con uno degli uomini più pericolosi della terra. Come se l'aver visto una tecnica di quel livello fosse stata una ricompensa sufficiente a giustificare il prezzo che aveva pagato. Ma era davvero difficile in ogni modo capire cosa passasse per la testa di quel ragazzo. Shunsui osservò con attenzione anche Mumei, ora che poteva stringerla tra le mani. I suoi occhi sprigionavano bramosia, mentre il suo volto non lasciava quella posa che aveva mantenuto fino a quel punto. Alla fine, sigillò la spada in un rotolo e si rivolse all'otese.Le porte di Suna sono aperte per voi.

    [...]


    Nella breve passeggiata nel centro abitato, la figura di Shunsui sarebbe stata sostituita da quella dell'uomo dal Kimono colorato, il capello e la maschera, che Diogenes aveva scorto sulle mura di Suna. Ora che gli era vicino, Diogenes avrebbe notato che l'essere era davvero grosso e sovrastava anche la sua di figura. Ad una quindicina di metri, saltando di tetto in tetto, altre due figura sembravano seguirli. Una era la figura femminile ammantata da un drappo colo blu notte, mentre l'altra era una figura mascherata che ricordava un samurai.

    Shunsui non avrebbe intrattenuto il suo ospite con inutili chiacchiere, nè avrebbe obiettato quando il jonin del Suono avesse chiesto di fare una deviazione. Del resto non aveva davvero modo di fermare un ninja così potente, soprattutto considerando che si era trattenuto dall'appiccicargli i suoi fili di chakra addosso durante la loro stretta di mano, con i quali avrebbe potuto controllarne i movimenti. Se il jonin si fosse accorto del suo trucchetto non l'avrebbe probabilmente presa bene, ed il marionettista preferiva non far scattare un'eventuale crisi diplomatica senza una buona motivazione.

    Diogenes, il quale stava dimostrando una eccellente conoscenza del villaggio, lo condusse infine in una casa di davvero umile estrazione, dove vennero accolti da un uomo ed una donna i quali sembravo conoscere Diogenes in maniera molto personale. Il chunin salutò di rimando entrambe quelle persone, ma declinò l'offerta dei biscotti, i quali invero profumavano squisitamente. Lasciò che il Mikwa si accomodasse insieme ai due inquilini, ma lui decise di stare in piedi e si avvicinò ad un muro della casa, lasciandone il centro per le tre figure. Avrebbe lasciato i tre interagire, curioso di capire che cosa stesse succedendo.

    All'esterno intanto Gekido e Cho si sarebbero disposte una davanti la porta principale e l'altra sul retro della casa.


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    Infiltrazione


    Arcipelago dell'Acqua - II



    Il gruppo di accademici aveva conquistato la spiaggia senza troppi problemi, benedetti com'era dalla presenza delle abilità uniche di un Iga nel gruppo. Un gruppo che, tra l'altro, si era allargato ben oltre le aspettative del marionettista. A loro sunesi, infatti, si erano uniti membri di Konoha ed Oto, tra cui Shin e Kato, i quali sicuramente aggiungevano molta potenza di fuoco al loro arsenale. Tuttavia, erano in troppi per essere gestiti efficacemente. La soluzione che trovarono, sotto le direttive di Daishin, il ninja più alto in rango, fu quello di dividersi in due. A Shunsui venne dato il comando su una parte della delegazione sunese, Masayoshi, Saru e Torikesi, mentre Daishin avrebbe preso la restante parte dei sunesei. I membri di Konoha e Oto avrebbero avuto libertà di decisione rispetto a quale gruppo unirsi. Shunsui avrebbe accettato questa decisione senza problemi. La forza portante era stata assegnata alla sua custodia, e questa era l'unica cosa che gli interessava. La missione poteva anche fallire, ma la sicurezza della forza portante aveva la priorità. Daishin usò un fuuinjutsu di comunicazione mentale per collegare i due gruppi, permettendo così lo scambio di informazioni anche nell'eventualità di una separazione....messaggio ricevuto... Come nota di colore, l'Iga li mise a conoscenza che tutto cioè che li circondava, dalla terra alla nebbia, era permeato di uno strano chakra, il quale stava penetrando lentamente dentro di loro. Accertandosi che per adesso quel chakra non stava causando loro problemi, Shunsui avrebbe commentato.Bene...almeno i sensitivi non riusciranno a percepirci...l'unico problema qui è il chakra di Masayoshi... Non era possibile nascondere la presenza del Rokubi ai sensi di un sensitivo nelle vicinanze. Tuttavia, Shunsui confidava nel fatto che le forze dislocate sull'isola fossero così abituate all'impossibilità di usare abilità di ricerca ad ampio raggio che non avrebbero nemmeno pensato ad impiegarle. Se fossero stati fortunati in tal senso, forse la presenza del Rokubi non sarebbe stato un problema.

    Entrambi i gruppi si sarebbero diretti alla volta del centro abitato che avevano individuato. L'avanzata fu piuttosto lenta, anche perchè nascondere le tracce di un gruppo così numeroso chiaramente richiedeva un lavoro estensivo da parte dell'eliminatone della Sabbia. Passarono attraverso campagne e fattorie, mentre la pioggia sull'isola iniziava lentamente a scemare. Il gruppo si sarebbe quindi diviso ad un casolare accanto al quale era stata installata una catapulta. Daishin voleva controllare l'abitazione, ma Shunsui aveva valutato che rimanere in troppi in quel punto a lungo li avrebbe eccessivamente esposti. Noi continuiamo verso il centro abitato. Terremo un profilo basso aspettando anche il vostro arrivo. Iniziamo a raccogliere informazioni. Userò il sigillo mentale per eventuali comunicazioni.

    Avanzare verso il centro città tramite la nebbia fu abbastanza facile. La città appariva come un'insieme di case sparse, ma di dignitosa. Il villaggio, di dimensioni ridotte, si estendeva su una pianta quadrangolare. Una sola vedetta era stata posta nella piazza centrale, e qualche struttura significativa si poteva individuare dalla loro posizione. Considerando il gruppo che gli era stato affidato, il chunin scartò l'idea di assaltare la direttamente la guardia. Era inutile attaccar briga contro un obiettivo chiaramente allerta. Potevano fare più danni che altro. Sicuramente avrebbero trovato un obiettivo più adatto. La verità era, tuttavia, che la città appariva piuttosto deserta. Dopo tutto era mezzanotte, e non era strano che in un villaggio di campagna tutte le attività cessassero ad una certa ora. Il chunin non poteva escludere ad ogni modo che ci fosse un qualche tipo coprifuoco. Fatte queste considerazioni iniziali, il marionettista avrebbe dato indicazioni a bassa voce Mantenete un profilo basso ed usate la nebbia e le case per muovervi senza essere visti. State lontani della vedetta. Per cercare informazioni cercheremo un bersaglio più facile da soggiogare. Se ci troveremo divisi, evitate il combattimento. Ricordate che ci sono ninja di Kiri sull'isola e loro sono ancora nostri alleati. Usate la trasformazione per alterare le vostre sembianze e fingete di essere kiriani. Il coprifronte di kiri potrebbe fungere da lasciapassare se scoperti oppure se dovete interagire con qualcuno. Inoltre, se dovrete combattere, il coprifronte vi farà guadagnare qualche secondo sulla reazione dei vostri avversari che vi scambieranno all'inizio per alleati. Il combattere è comunque da evitare fin quando non ne sapremo di più su questo posto e le sue regole. Avrebbe quindi spiegato che probabilmente c'era un coprifuoco sulla zona a quell'ora, e l'essere visti in strada poteva facilmente farli identificare come persone non del luogo. Avrebbe continuato dicendo:Se non mi sbaglio lì c'è un granaio. Sarà scarsamente sorvegliato. Saru e Torikeshi non dovreste aver problemi ad infiltrarvi lì dentro e scoprire qualcosa. Shin puoi guidarli tu e voi due seguirete i suoi ordini. Io e Masayoshi ci dirigeremo verso quel palazzo lì disse indicando la dimora del governatore.Adesso è mezzanotte, la città difficilmente si risveglierà prima di tre, massimo cinque ore, e quindi avremo possibilità di manovra per questo tempo. Quando avete finito ci incontriamo fuori dal centro abitato avrebbe concluso dando le indicazioni precise sul punto di incontro. Se avete problemi, fuggite e tentate di ricongiungervi al gruppo di Daishin. Comunicate tramite il sigillo. Ora andate!

    Shunsui avrebbe quindi per primo seguito il suo consiglio, ed avrebbe usato la trasformazione Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    per alterare il suo volto sotto la maschera che già indossava, e quindi cambiare il suo coprifronte in uno di kiri. Avrebbe poi aperto il canale di comunicazione mentale verso Daishin, mettendolo a conoscenza del loro piano e del punto di incontro. Fatto questo avrebbe fatto segno a Masayoshi di muoversi con lui. Il duo si sarebbe diretto furtivoRivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    Furtività 6
    verso il palazzo designato, cercando un punto di osservazione privilegiato per osservare quali difese erano state poste intorno alla struttura e capire esattamente la sua funzione. Così come avrebbe detto alla forza portante, se fossero riusciti ad entrare ed a trovare qualcuno di addormentato all'interno, il chunin avrebbe potuto facilmente convertirlo e portarlo dalla loro parte per farsi rivelare qualsiasi cosa necessitavano.

    Chakra: 59/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 8
    • Sonagli [x5] × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Maschera × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Kunai × 1

    Note
    ///

  4. .

    Diogenes


    Mura di Suna - I


    Arrivato alle mura di Suna, Diogenes avrebbe notato che notevoli cambiamenti era stati apportati a Sunagakure da quanto, diversi anni prima, si era scontrato con Hohenheim proprio in quel luogo, distruggendo l'intera struttura. Per essere precisi era stato Hohenheim, tramite la potenza delle sue esplosioni, ad aver distrutto i bastioni difensivi della Sabbia. Ma Diogenes aveva certamente contribuito a scatenarne la furia distruttiva. Le mura che adesso proteggevano Suna erano decisamente di più nuova fattura, sebbene più basse di quanto erano un tempo. Tuttavia, il jonin poteva intuire che esse nascondevano molte più insidie.

    Quel giorno, il jonin del Suono avrebbe scorto la sagoma di una figura, seduta, sulla sommità dei bastioni sunesi. Un ampio cappelli gettava un'ombra scura su tutta la sua figura, proteggendolo dal sole cocente del Paese del Vento. Vedendo il viandante in avvicinamento, la sagoma si alzò, mostrando un kimono riccamente decorato e colorato. Sotto il cappello, una maschera decorativa, che recava gli stessi colori del kimono, impediva invece a chiunque di capire chi si celasse dietro quella pittoresca facciata.

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    Ad ogni modo, chiunque ci fosse dietro la mascherata, quando parlò in risposta all'irriverente arringa del Mikawa aveva la stessa voce di Shunsui. Diogenes del clan Mikawa, Suna è sempre felice di ricevere doni da parte dei suoi alleati. Vi scorterò io stesso da Hohenheim-sensei. Prima di questo è mio compito chiedervi le vostre armi, così come conviene ai membri della pace accademica. Mentre il guardiano così diceva, una figura femminilemA0KEDG ammantata con un drappo nero emerse Arte della Terra [2]
    Arte: L'utilizzatore può affondare nel terreno come se quest'ultimo fosse liquido. Lo spostamento tramite slot azione è pari allo spostamento dato dallo slot gratuito. L'utilizzatore può percepire con Percezione ridotta di 3. Il punto in cui il ninja è "sepolto" è visibile un piccolo smottamento. L'utilizzatore può trattenere il fiato per 2 round. Immergersi richiede 1 Slot Azione/Tecnica. (Mantenimento: Medio)
    [Da chunin in su]
    dalla sabbia cocente dell'Anauroch ai piedi dell'ingresso della Sabbia ed a circa due metri dalla posizione del jonin. La figura era innaturalmente immobile, tradendo così, volontariamente, la sua natura meccanica. Solo in quel momento probabilmente Diogenes avrebbe realizzato di essere nel bel mezzo del territorio controllato dal marionettista, il quale non solo era un esperto della più antica hijutsu di Suna, ma anche di trappole e veleni. Nulla di cui preoccuparsi ad ogni modo, visto che erano alleati. Le protezioni le può tenere chiaramente. In alternativa abbiamo arrangiato una stanza apposita per poter parlare in tranquillità nei pressi dell'entrata. Essa è ubicata fuori dalle mura e quindi non è necessario depositare i propri averi. Oppure può entrare accettando un sigillo di contenimento. Probabilmente nessuna delle tre alterative sarebbe piaciuta al jonin, ma la figura sulle mura sembrava completamente indifferente alle preferenze del suo interlocutore. Sono sicuro che a questo punto Hohenheim-sensei sia già stato informato della sua presenza e starà attendendo il suo arrivo con impazienza.
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    Game Over


    XVI



    Shunsui mantenne il controllo del corpo di Fudoh fin quando non vide l'enorme robot, che si faceva chiamare Re del Natale, cadere a pezzi, distrutto. Quindi lasciò il ragazzo kiriano alla sua infantile sceneggiata, si ricompose, e si mantenne un po' in disparte. Il suo corpo era provato, così come anche le sue forze spirituali, ed il marionettista si limitò ad avvicinarsi all'amministratore sunese, rimanendo come figura in secondo piano ad osservare la scena.

    Ora che il loro avversario era stato abbattuto, una bambola di nome Sally si fece avanti, condividendo la storia del suo creatore, di come avesse ottenuto i suoi poteri da una misteriosa donna, e di come fosse nato il robot che avevano appena distrutto. Sally confermò che quello a cui avevano assistito era una derivazione della manipolazione della neve, e che quindi, presto o tardi, tutte quelle creazioni sarebbe andate a dissolversi come ghiaccio squagliato. Un vero peccato per il marionettista, il quale sperava di poter studiare con calma i vari meccanismi che aveva visto in azione fino a quel punto.

    Avendo perso interesse quindi per il lascito tecnico di quell'esperienza, Shunsui si mise ad ascoltare le domande che Kamine aveva fatto alla bambola circa la donna che aveva trasformato un semplice falegname in un essere dai poteri quasi illimitati. Senza dubbio doveva trattarsi di una kunoichi dalle grandi capacità per poter portare avanti un esperimento di quel tipo. Esattamente il tipo di persona che poteva interessare al marionettista.

    Per il resto, il chunin decise di non prendere ulteriori iniziative. La sua priorità in quel momento era chiaramente recuperare le marionette che aveva lasciato nel penultimo padiglione che aveva visitato. Lo avrebbe fatto tuttavia più avanti, quando anche Daishin avesse deciso di andar via. Per adesso, tuttavia, l'amministratore sunese voleva rimanere. Questo diede modo ad i due di assistere ad uno spettacolo inaspettato e stupefacente. Shunsui aveva già chiaramente identificato Diogene come una persona fuori dal comune. Vedendolo tuttavia uccidere e rianimare il vecchio babbo natale in una manciata di secondi, si ritrovò a pensare che, dopotutto, tanto umano non doveva essere. Così come accadeva spesso, sentì la bramosia di possedere una conoscenza del genere crescergli nel petto, ma chiaramente decise di non far nulla a riguardo. Anche se il jonin fosse stata una preda alla sua portata, certamente non avrebbe ucciso un ninja accademico, compromettendo la sua posizione in quel di Suna. Non con l'amministratore sunese lì a guardare per lo meno.

    Rimase quindi in disparte, osservando, aspettando e prendendo nota. Sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe reclamato per sè tutto quel potere.

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    Decisamente per il motivo sbagliato


    III


    Esattamente, sono quello dell'argilla... disse il jonin in tono piatto dopo che la ragazza lo ebbe riconosciuto. O quasi. Dati i colpi subiti, ed avendo ora recepito gli ordini, Jun aveva completamente perso la voglia di combattere, e si era rintanata in una pozza di autocommiserazione che dava sui nervi al jonin. Decise di ignorarla per il momento, si voltò e percorse i pochi passi che lo dividevano dalla jonin kiriana. Con tono serio ma educato avrebbe detto:Mi spiace per quello che è successo qui. La mia compagna di villaggio ha chiaramente alzato il gomito. Ti ringrazio per aver protetto la folla qui intorno. Avremmo avuto problemi se qualcuno fosse rimasto ferito. Si sarebbe quindi accomiatato dalla jonin, volgendosi nuovamente a Jun. Il suo tono di voce tornò imperiosoSu tirati in piedi! Sei un chunin di Suna non un ronin da quattro soldi. Ora ce ne andremo di qui e tu starai in silenzio. Una parola e mi assicurerò che tu venga declassata all'istante. Avrebbe quindi preso a camminare, così da uscire da quella strada dove si era accalcata ormai un po' di gente. Non si voltò per vedere se la ragazza lo stesse seguendo, ma certamente se lo aspettava. Così come si aspettava che non osasse aprire la bocca una seconda volta in sua presenza. Le cose si sarebbero messe molto male per lui in quel caso.

  7. .

    La verità sui custodi del Giglio


    Shulva -XI



    Di fronte all'imponente uomo di nome Gaho, Hohenheim sembrava come un bambino capriccioso ed imbronciato ai piedi di un bonario genitore. E tuttavia, le cose non stavano esattamente così. Il volto del jonin era serio, le sue intenzioni chiare, e dentro di lui il suo chakra si agitava, pronto a dirompere. Era pronto per la battaglia. Non quella contro quel guardiano che li aveva confinati, ma contro i mostri che si stavano affrontando all'esterno di quel portone metallico. Sebbene probabilmente davvero il jonin non fosse sufficientemente forte per competere a livello di Ryokko e del Monaco, non si sarebbe per questo tirato indietro di fronte alla battaglia. Ryokko era sua responsabilità dopotutto. Tuttavia, Gaho non dovette percepire nulla di tutto quello, o probabilmente decise di ignorare la serietà del giovane prodigio di Suna, scoppiandogli a ridere in faccia. La cosa prese di sorpresa il jonin, il quale non si aspettava di essere preso sotto gamba in quella maniera. Il suo volto non accennò a distendersi, ed anzi aveva già deciso che fosse il caso di mettere le cose in chiaro, quando il suo interlocutore fece svanire il portone che, poco prima, aveva evocato.

    Lo sguardo del jonin vagò dove il monaco e Ryokko si erano dati battaglia, trovando solo la liscia pietra del tunnel e niente di più. Nella furia della battaglia si dovevano essere allontanati, tanto che non era più possibile sentirne il suono. Jotaro andiamo...forse siamo ancora in tempo per raggiungerli... disse senza degnare di uno sguardo l'omone. Non ricevette risposta.Ehi Jotaro! Presto, non abbiamo molto tempo.... rincarò la dose, ed allo stesso tempo si voltò verso il suo ex sensei. L'espressione che il ronin aveva sul volto era quanto meno peculiare, e lasciò il jonin quasi turbato. Jotaro e Gaho si stavano guardando intensamente, come se cercassero di riconoscersi, senza arrivare tuttavia ad una soluzione..... Il jonin si mosse verso il suo compagno, arrivando accidentalmente a tra i due uomini.Jotaro...? Chiese in maniera incerta. Ma il ronin non gli ripose, continuando a squadrare il gigante barbuto. Poi nei suoi occhi si vide chiaramente una scintilla di finale chiarezza, seguito da un movimento subitaneo del suo corpo e di uno dei bastoni neri che sembravano spuntare da sotto il suo mantello come per magia. Hohenheim vide l'intento omicida del suo compagno e, allo stesso tempo, notò l'assenza di alcun istinto di sopravvivenza da parte dell'altro. Anche il suo corpo si mosse come un fulmine.

    Bloccò il braccio di Jotaro, con una presa che non gli avrebbe fatto del male, per quanto salda. Guardò il suo sensei negli occhi con uno sguardo indagatore. Troppo banale chiedergli cosa diavolo gli fosse saltato per la testa, Hohenheim si limitò a mantenere la presa e a guardarlo negli occhi, fin che non sentì più il ronin spingere e capì che il suo assalto era finito. Jotaro si fece indietro, allontanandosi da loro due. Chiaramente c'era un trascorso tra loro che era stato appena svelato, sebbene tutti i tasselli mancassero al jonin di Suna per capire appieno cosa fosse appena accaduto. Invero, mancavano anche a Jotaro. Si voltò verso Gaho e lo approcciò.Che cosa significa tutto questo?Chiese chiaramente alterato. Tuttavia quella non era una risposta che potesse essere data in pochi minuti. Questo fu quello che il jonin pensò quando l'uomo disse di essere il vero fondatore dei D10.

    [...]


    Sotto l'avanzato stato di degrado di quel posto, si riuscivano ancora ad individuare gli elementi fondamentali di quello che una volta doveva essere stato il bar del quartiere. Adesso uno strato spesso di polvere copriva l'mapio bancone ed i tavoli - quelli interi - mentre pezzi spaiati di sedie di legno giacevano qui e lì. Loro si riuscirono a sedere su un paio che ancora poteva reggere il loro peso. Fino a quel punto, Hohenheim non aveva posto particolari domande, ma aveva avuto un po' di tempo per riflettere, aspettando il momento in cui l'uomo si fosse aperto con lui, così come aveva promesso. Aveva potuto capire poco dei retroscena di quell'attacco da parte di Jotaro, ma la reazione di Gaho era stata piuttosto emblematica. Chiaramente Gaho aveva un debito nei confronti di Jotaro tutt'altro che banale. Doveva avergli fatto un torto così grande da spingere il ronin all'omicidio, o almeno a tentarlo. E poche persone avevano più sangue freddo di Jotaro. Questo voleva anche dire che l'argomento in questione era molto personale per entrambi.

    La storia che Gaho raccontò fu tanto precisa nei dettagli da risultare vera all'orecchio del jonin, quanto totalmente inverosimile nel contenuto. Quando l'uomo ebbe finito, Hohenheim rimase in silenzio per qualche minuto, assimilando le nuove informazioni e buttando un occhio a suo compagno di tanto in tanto. Le prime parole che disse furono:Non chiamarlo cosa, o nulla o contenitore.... E' una persona esattamente come me e te, indipendentemente da quello che pensi o da come sia nato. Un clone, quindi. Una copia perfetta. Un contenitore votato al solo scopo di essere usato, in futuro, da un creatore. Orochimaru in quel caso. Il jonin non era mai entrato in contatto con il lavoro del leggendario fondatore del Suono. O così aveva creduto fino a quel momento. In realtà, pensare a Jotaro come un clone non alterava i suoi sentimenti verso il suo ex sensei più di tanto. L'unica cosa che provava in quel momento era un'infinita tristezza per le sorti che Jotaro aveva dovuto subire, seguita dalla rabbia di vedere una tale ingiustizia essere stata perpetrata. Solo allora i suoi pensieri volsero alla sua stessa condizione. Tutto quello che aveva passato, era stata quindi colpa per un virus inserito da Orochimaru nel corpo di Jotaro. Il jonin, sebbene sopraffatto dai suoi pensieri, riuscì a chiedere:Il virus...tu non sembri essere stato colpito, come Ryokko... come hai fatto? Pensi che anche adesso, dopo tutti questi anni, il virus sia sempre attivo? Il jonin, egoisticamente a quel punto, era infatti interessato a capire come il virus potesse essere debellato, o se potesse avere ancora effetto su di lui. Davvero non aveva intenzione di morire una seconda voltaper diventare la marionetta di Aloysius ed il suo subordinato Eiatsu.

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    Gli ci vollero ancora altri dieci minuti bene perchè il suo cervello elaborasse ulteriormente quelle rivelazioni, sebbene gli sarebbe stato impossibl in quel momento capirne davvero la portata:...Quindi immagino che tu non abbia alcuna idea di che tipo di oggetto sia custodito dentro Jotaro...? Il jonin aveva usato le sue doti da sensitivo per osservare il sistema circolatorio del chakra del ronin più volte, senza però trovare nulla di insolito.Un collaboratore ed un mandante...di un Sannin del calibro di Orochimaru...cosa ti fa dire una tale persona esista per davvero? Perchè mettere un oggetto dentro un corpo, mandarlo a dei guardiani perchè lo proteggano solo per poi uccidere i guardiani e riprenderselo? Forse Orochimaru voleva fare il doppio gioco con il suo "mandante"? Possibile conoscenza il tipo. Ad ogni modo, gli interrogativi a quel punto aumentavano sempre di più, e non avevano molte risposte. Hohenheim si sentì momentaneamente sopraffatto. Da dove iniziare a dipanare la matassa? Bisognava agire in maniera più razionale.Hai detto che uno dei collaboratori di Orochimaru era legato a questa città. Cos'hai scoperto dal tuo arrivo? Sei riuscito ad identificare lo o ad individuare la sua posizione? Ma soprattutto cosa ti aspetti da lui una volta trovato? E' per vendetta che agisci, oppure cosa?Se le risposte dell'umo fossero state sufficientemente esaustive avrebbe continuato:Il monaco chi è? e come è legato a tutta questa faccenda?

    Poggiò gli avambracci su un tavolo nelle sue vicinanze, caricandovi parte del suo peso. Tutto ad un tratto si sentiva molto stanco, tanto da non riuscire a provare nessun'altra emozione, sebbene molto in quella faccenda lo riguardasse. Eppure non riusciva a togliersi l'immagine dalla testa di un bambino, che non aveva mai conosciuto ma che aveva un volto simile a quello di Jotaro, che era stato cresciuto in quel mondo perverso. Il suo sgaurdo si posò verso il ronin che non era poi così distante. Come avrebbe fatto a dirgli tutto quello che era stato detto a lui? Ci sarebbe mai riuscito?
  8. .

    Ipotesi


    XV



    Con la giusta combinazione di O e X, il gruppo di ninja riuscì finalmente a portare un colpo che sembrò avere affetto sulla loro nemesi. Il robot si rimpicciolì, mentre caramelle venivano sparse tutte intorno. Chiaramente, non fu sufficiente a vincere quella battaglia. Sebbene indebolito, il Babbo continuava ad essere una minaccia, ma a Shunsui non passò inosservato che l'intera offensiva del robot fu di minor vigore rispetto alla precedente. Come se si trattasse di una ricompensa per l'aver correttamente interpretato le regole. Certo, Shin subì comunque un colpo notevole e Daishin dovette nuovamente annullare la polvere dorata, ma nulla più di quello.

    Avendo spazio per pensare, un'idea sorse sponta nella mente del marionettista. Era probabile che il babbo dovesse subire un certo numero di colpi per cadere. Ma quanti? Già due erano andati a buon fine, quindi quanti ancora mancavano? Al chunin venne in mente che forse i colpi che dovevano assestare erano legati al numero di padiglioni e delle chiavi che avevano trovato. In totale avevano recuperato quattordici chiavi su 18 padiglioni...forse erano 4 i colpi che dovevano assestare? Se così era, bastava dare ancora due risposte ed il boss natalizio sarebbe stato battuto.

    Fu più o meno in quel momento che Fudoh, il genin kiriano che gli aveva prestato cure mediche, si unì nuovamente al gruppo, portando con sè la quindicesima chiave. Shunsui lo aggiornò sulla battaglia e quindi, coinvolgendo anche l'amministratore sunese disse: Dobbiamo mettere quella chiave sull'albero...visto che non siamo molto sicuri sulle risposte questa volta, forse riuscire posizionare la nuova pallina potrebbe essere particolarmente importante. Ti aiuterò a posizionarla! Disse prendendo le armi che questi gli passava. Fu in quel momento che collegò al corpo del genin kiriano una serie di fili di chakra attraverso i quali sarebbe riuscito a controllare i movimenti del genin.

    Diogenes aveva già condiviso quello che sapeva sulle domande ed il gruppo si era nuovamente suddiviso i compiti di distrarre il babbo e colpirlo in maniera naturale. Shin era già partito alla carica, così come Harumi si stava impegnando per distrarlo, mentre Daishin si stava preparando a sferrare i suoi colpi ai pannelli. Questa volta avrebbero provato con falso, vero. Sperando che quella fosse la combinazione giusta.

    Dal canto suo, il genin si sarebbe concentrato solo su Fudoh. Il ragazzo aveva mostrato un buon gioco di gambe riuscendo a sparire e ricomparire molto vicino al babbo. A quel punto Shunsui avrebbe dato il suo contributo. Prendendo controllo del corpo del suo alleato, ne avrebbe potenziato i movimenti fin quanto gli era possibile. Se il tentativo di piazzare la sfera fosse fallito, Shunsui avrebbe provato altre due volte, sempre controllato i movimenti del Kiriano. Alla fine di quella combinazione, tuttavia, non lo avrebbe lasciato nelle vicinanze di un nemico così potente. Tirando a se le mani, avrebbe quindi fatto muovere Fudoh per portarlo vicino a loro.

    Chakra: 13/60
    Vitalità: 6/16
    En. Vitale: 23/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Piazzare chiave
    2: Piazzare chiave
    3: Piazzare chiave
    4: Movimento Fudoh (azione rapida)
    Slot Tecnica
    1: attivazione ts
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Sonagli [x5] × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 5
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mantello × 1
    • Maschera × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Kunai × 1

    Note
    ///

  9. .

    Ancora Iwa


    Suna - I


    Era da un po' di tempo che i pensieri di Shunsui non volgevano ad Iwa. Per lungo tempo dopo la loro missione nella vecchia capitale, il chunin si era arrovellato di ricordare i sigilli che permettevano di creare la tecnica rituale del Grido delle Anime, fallendo ogni volta. Semplicemente la tecnica era troppo complessa, e per di più richiedeva una connessione con il mondo spirituale che lui non aveva. In realtà non gli interessava usare una tecnica troppo pericolosa come quella, semplicemente gli interessava possederla e comprenderla, così come per ogni alta tecnica ninja. Aveva accantonato quindi quei pensieri, sebbene con qualche insoddisfazione e si era dedicato ad altro. Tuttavia, il ricevere una nuova missione riguardante uno degli antichi artefatti di Iwa aveva riacceso l'interesse mai completamente sopito per le armi che la Roccia aveva prodotto. Con grande interesse, aveva letto la missiva che gli era stata inviata, trovando sgradevole un unico dettaglio: il committente della missione. Era stato proprio nella vecchia capitale della Roccia che Shunsui aveva incontrato per la prima volta un esponente di Hayate, Hana, che aveva sacrificato per senza troppi rimorsi. Solo mesi più tardi, grazie all'aiuto dell' Hokage, aveva scoperto, tuttavia, che un secondo membro di quella setta aveva manipolato le sue memorie per impedirgli di ricordare di essere stato assoggettato da una tecnica sinistra. Lo stato mentale che una tale tecnica aveva prodotto in lui non gli permetteva in quel momento di accalorarsi all'idea di essere stato usato in quella maniera. Invece, un freddo e micidiale istinto omicida lo pervase. No, decisamente Hayate non si era fatto un amico impicciandosi nei suoi affari.

    Ad ogni modo, al di là del fatto che la missione era interessante, quella non era la sua missione. Infatti, oltre alla missiva che aveva raggiunto altri membri dell'Accademia, a lui ne era arrivata una aggiuntiva dal Tempio di Suna.
    CITAZIONE
    Shunsui, il Jinchuuriki del Rokubi è stato dispiegato nella missione nell'arcipelago dell'Acqua i cui dettagli ti sono già stati recapitati. Come membro del clan dei marionettisti, e guardiano del Tempio, ti viene assegnato l'incarico segreto di proteggere il contenitore del Rokubi contro ogni avversità. La sua sopravvivenza ed il suo rientro sicuro a Suna sono la nostra priorità

    Era da qualche tempo che non riceveva una missiva del genere, visto che i demoni di Suna erano poco utilizzati, quindi rimase leggermente stupido che mandassero un contenitore di grado genin in una missione così pericolosa. Tuttavia, pensando che lui stesso aveva avuto a che fare con una delle pergamene di Indra con il medesimo grado, decise di passare oltre.

    [...Verso l'Arcipelago dell'Acqua...]


    La barca era in viaggio verso l'arcipelago dell'Acqua da qualche ora. Puntando verso est, avevano trovato un mare e vento favorevole fino a quel momento. Condizioni ideali almeno per il marionettista, che non era abituato a barche ed imbarcazioni. O almeno non così come una volta. Shunsui viaggiava con il suo equipaggiamento leggero e il suo kimono nero da combattimento. Non stava indossando in quel momento la sua maschera, ma era tuttavia avvolto in un mantello del medesimo colore dei suoi indumenti. Per quella missione si era preparato a dovere. Con lui c'erano altri tre membri di quella spedizione da Suna: Daishin Iga, chunin e amministratore della Sabbia, il jinchuuriki ed un vecchio medico, genin e con la testa fra le nuvole. Tuttavia era un medico, e questo spiegava la sua utilità a dispetto della sua scarsa esperienza. All'opposto, avere un Iga nella squadra era un punto di forza non di poco conto, che avrebbe sicuramente aiutato in quella missione. Il rango dell'Iga era superiore al suo, quindi gli aveva ceduto il comando senza troppe storie. Anzi, preferiva lavorare come sottoposto in quel contesto. Ciò gli garantiva un maggiore anonimato visto che, in caso di successo, il merito sarebbe andato principalmente a Daishin. Il marionettista si era infatti esposto su alcuni fronti pericolosi qualche mese prima ad Ame, e certamente non voleva essere sotto i riflettori più del necessario. Shunsui sarebbe invece stato lo stratega del gruppo, visto che le sue capacità di analisi erano eccezionali. Mi è arrivata la voce che le Armi di Iwa siano artefatti estremamente pericolosi. Qualcuno di voi ha qualche informazione in più? Inoltre, Daishin, qual è esattamente la nostra posizione in questa missione? Siamo con gli Hayate, oppure no? Avrebbe chiesto nel tono neutro che lo caratterizzava da qualche mese a questa parte.

    [... Approccio all'isola...]


    Arrivati nei pressi dell'isola, una fitta nebbia li avrebbe avvolti diminuendo di molto la visibilità, aiutata da una pioggia torrenziale. Shunsui accolse quella nebbia come una manna che avrebbe permesso loro di avvicinarsi alla costa in maniera furtiva. Questa era la linea di condotta che avevano deciso di adottare: del resto, l'isola era stata tenuta segreta per un motivo, e probabilmente nessuno di loro era il benvenuto. Nonostante gli eventi atmosferici avversi, gli occhi allenati del chunin permisero comunque di riconoscere che la barca si stava incanalando in percorsi sempre più delimitati da iceberg tanto più si avvicinava all'isola. Inoltre, guardando verso il cielo nero, era facile scorgere delle lanterne rosse. Quegli elementi artificiali lo portarono a chiedersene lo scopo, e facilmente arrivò alla conclusione che dovevano essere una sorta di sistema di difesa dell'isola. Del resto, quelle lanterne non producevano nessuna reale illuminazione, e ricordavano più le mine di un campo minato che altro. L'associazione mentale gli venne naturale, dato il suo interesse in quel settore. Una volta capito che quegli elementi erano fatti per guidare, non ci volle molto a capire come usarli a loro vantaggio. Daishin, probabilmente questi iceberg sono stati creati con il chakra. Se creiamo un passaggio possiamo uscire dal loro percorso forzato e aggirare la loro guardia. Sono sicuro che con le tue abilità puoi fare qualcosa a riguardo. Usando le sue tecniche, infatti, l'amministratore poteva annichilire quei costrutti facilmente e lasciar passare la barca in acque più sicure.

    Se avessero avuto successo, sarebbero approdati un chilometro più a sud rispetto alle guardie che altrimenti avrebbero incrociato proseguendo lungo il percorso forzato. Il chunin avrebbe nascosto la barca al meglio delle sue possibilità e circostanze, prima di dare il suo parere sul da farsi. Dobbiamo cercare informazioni. Dalla geografia del posto, alla distribuzione delle forze della Zanna e quindi alla locazione di questa arma. Sappiamo che c'è una guarnigione che sta impedendo le indagini dei membri di Hayate. Forse l'arma si trova nei loro pressi. Alzò quindi lo sguardo, indicando delle luci in lontananza. Vedo delle luci di un abitato...forse possiamo cercare di reperire qualche informazione da quelle parti. Oppure se tu Daishin percepisci fonti di chakra interessanti, possiamo decidere altrimenti. La decisione finale è tua, ma questo è il mio consiglio. Indipendentemente verso dove avrebbero proseguito, Shunsui si sarebbe preso cura di nascondere Occultare le Tracce [2]
    Conoscenza: L'utilizzatore e il suo team non lasciano tracce e non possono essere inseguiti da grandi distanze: l’utilizzatore annulla Seguire Tracce (Base) dell’avversario. È necessaria la concentrazione e volontà esplicita di occultare le proprie tracce; in base al contesto, è impossibile impedire l'occultamento delle tracce. [Da chunin in su]
    le loro tracce, sfruttando le sue doti da eliminatore. Aggirando le guardie allocate sulla costa, i ninja avrebbero potuto valutare se sopraffarli oppure no, anche soppesando la loro forza tramite le abilità di Daishin. In ogni modo, avrebbero acquisito informazioni sul loro modo di vestire, il che avrebbe permesso loro di camuffars Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    i opportunamente per nondare troppo dell'occhio. Ad ogni modo, i loro spostamenti sarebbero stati il più possibile furtivi per evitare incontri indesiderati. L'amministratore era un esperto degli interrogatori mentali, ed il marionettista non dubitava che avrebbero trovato qualcuno a cui estorcere almeno parte delle informazioni che servivano loro.
    Chakra: 59/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Sonagli [x5] × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 5
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mantello × 1
    • Maschera × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Kunai × 1

    Note
    3 Sigilli della Psiche (Intuito)
    3 Sigilli della Psiche (Riflessi)

  10. .

    Linee di Sangue


    Paese del Fuoco - VI



    Se i due chunin di Oto e Konoha risolsero la faccenda con le maniere forti, Shunsui non poteva agire alla stessa maniera. Invece utilizzò nuovamente un filoFili di Chakra
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare fili di chakra con cui controllare oggetti. Ogni filo consente di muovere 2 Unità di oggetti. I fili hanno velocità pari all'intuito dell'utilizzatore e bonus in furtività pari a quello delle marionette, sono sempre considerati parzialmente occultati alla vista. L'utilizzatore può muovere gli oggetti con Velocità pari all'Intuito e Forza parienergia. Ogni cambio di direzione del filo costa slot azione/tecnica, movimenti con traiettoria speculare o identica richiedono uno slot azione, tentare di toccare l'oggetto o l'avversario col filo rientra nello slot utilizzato per il movimento.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso per filo / Mantenimento: ½ Basso per filo)
    [Richiede Marionettisti I]
    [Da genin in su]
    di chakra per pescare un chakramCharkam [Distanza]
    Anello di acciaio del diametro di 15 cm con il bordo esterno affilato e profilo aerodinamico. Viene lanciato con l'indice all'interno e imprimendogli un rapido movimento rotatorio e con tutta la forza della spalla. Raggiungeva la distanza di circa 21 metri avendo una certa portanza ed era oltremodo pericoloso.Tipo: Da Lancio - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]
    dagli averi di Kato, che i loro aguzzini non avevano avuto modo e tempo di riporre altrove. L'arma rotante scattò come agendo decondo propria volontà contro la terza guardia, tagliandogli al gola in meno in una frazione di secondo. Dopo di che, il chakram venne diretto contro i legacci che imprigionavano il marionettista stesso, ma la lama del disco rotante non riuscì a spezzarne il metallo. Sarebbe stato compito dei suoi due compagni liberarlo, visto che avevano a loro volta eliminato le guardie.

    Equipaggiatosi nuovamente, il gruppo avrebbe avuto momentaneamente carta bianca. Sia Shin che Kato erano piuttosto scossi dalla morte del loro capogruppo, Shunsui lo poteva capire senza difficoltà. Lui invece era rimasto alquanto impassibile, e quando si calò la maschera sul volto, impedì a chiunque di carpire quale fosse il suo stato d'animo. Tuttavia, anche lui andò verso il cadavere di Akane. Estrasse il kunai che ne deturpava il corpo e poi poggiò la mano destra sul petto di lei, mentre uno strato di chakra porpora si diffondeva dal suo toccoControllo dei Cadaveri
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'utilizzatore può controllare lo stato di conservazione dei cadaveri toccati. Può inibire la decomposizione, accelerarla eliminando ogni traccia del cadavere, oppure causare l'esplosione del cadavere scagliando frattaglie entro 6 metri dal corpo; la potenza è pari a 30.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    intorno alla donna. Dopo di che, prese un rotolo e vi fece scomparire al suo interno il corpo di Akane. La porteremo con noi ed a tempo debito le daremo degna sepoltura. Il suo tono era calmo e pacato, e non c'era presenza di astio o sofferenza nella sua voce a differenza di quella dei suoi compagni. Quando questi proposero di avventurarsi all'esterno, il chunin della Sabbia li fermò pronunciando parole nel medesimo tono. Un attimo...possiamo ancora usare queste guardie. Fortunatamente, una è ancora viva. Si riferiva alla guardia che era stata attaccata a mani nude da Shin. Il poveretto era privo di sensi, e senza dubbio aveva delle emorragie interne che lo avrebbero mandato all'altro mondo se non opportunamente curato. Shunsui non aveva alcuna intenzione di allungargli la vita, ma poteva usare quella che gli rimaneva per tirare fuori delle informazioni. La sua mancina si stese nell'aria, mentre piccole fiammelle di chakra bluastro comparivano intorno ad ogni polpastrello. Pose tutte e cinque le dita sul capo dell'uomo, ed un sigilloSimbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
    si manifestò tra il suo cuoio capelluto. Voglio rispondere a qualsiasi domanda mi venga posta! Ci misero un po' a farlo rinvenire, e quando ci riuscirono l'uomo era in stato confusionale e biascicava, ma alle domande inquisitorie del sunese avrebbe risposto: ...oltre me ci sono solo altre due guardie su questo livello....sono bambini che non hanno superato la procedura...fanno la guardia e nutrono i fallimenti...nella zona interdetta....ma non sono stati eliminati....e che sono stati cambiati..ma lei è un mostro....il dottor Sato e quella donna inquietante...Asai, con i suoi tre tirapiedi sono nel corridoio di nord-ovest...i tirapiedi sono molto forti...ancora Un discorso un po' sconclusionato ma non privo di informazioni importanti, sulla cui base i ninja avrebbero potuto fare le proprie considerazioni. Poco dopo la guardia avrebbe perso di nuovo conoscenza e, con essa, la vita.

    Uscendo dalla stanza, i chunin si sarebbero resi conto che il livello in cui si trovavano si dipanava in una serie di corridoi che formavano una pianta ad 'H'. Loro si trovavano al centro di questo piano, in un corridoio di una decina di metri che connetteva i due più grandi. Sul lato destro, i chunin avrebbero in effetti trovato due guardie che facevano la ronda. Sulla parete più ad est, una cella occupava la maggior parte dello spazio, immergendosi nella roccia per cinque o sei metri. Le sbarre erano della stessa fattura delle manette che li avevano imprigionati, e tenevano rinchiusi tre individui, di una taglia compatibile con quella di un bambino. Il primo era magrolino, vestito di stracci e con un casco di capelli neri che gli compiva completamente il volto. Non si reggeva sulle sue gambe, ed il suo corpo era semplicemente sostenuto dai legacci metallici che lo imprigionavano. Il secondo individuo, sebbene un bambino, aveva sviluppato muscoli tonici e definiti, che si mostravano fuori dai vestiti strappati. A differenza del primo, si agitava in maniera convulsa e feroce, facendo tintinnare le catene che lo tenevano legate, e che erano decisamente rinforzate rispetto al primo. Urlava parole senza senso e prive di ogni umanità, che assomigliavano ai suoni gutturali di un grosso primate. Il terzo era invece una ragazza che penzolava senza vita ai margini della gabbia.

    Alla loro sinistra, invece, erano presenti le stanze in cui si erano intrufolati precedentemente ed in cui avevano trovato la ninja di Kumo intrappolata. Queste apparivano tutte uguali tra di loro, ed erano momentaneamente tutte vuote. Nell'angolo sud ovest, era ubicato l'ingresso dal quale erano entrati, mentre nell'angolo nord ovest, i chunin avrebbero trovato una nuova apertura. Non vi era nessuna porta, ma una semplice linea nera a terra delimitava le due zone in maniera netta. Per quello che potevano vedere dalla loro posizione, il corridoio continuava dritto per cinque metri prima di svoltare verso est. Sembrava che da quella parte non ci fosse nessuna luce ad illuminare quel tratto, che quindi appariva completamente al buio. mmm...stando a quello che ha detto la guardia i nostri obiettivi dovrebbero trovarsi da questa parte...come vogliamo procedere? avrebbe chiesto infine il marionettista.

    Chakra: 53/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Sonagli [x5] × 1
    • Fumogeno × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 5
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mantello × 1
    • Maschera × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Kunai × 1

    Note
    ///

  11. .

    Capire il trucco


    XIV



    In sostanza, l'attacco dei ninja non si era risolto in un nulla di fatto. Il potere dell Natale aveva impiegato poco tempo a ripristinare le forze del Re dell'inverno, donandogli inoltre ulteriori gadget. Tuttavia, sarebbe stato ingiusto affermare che l'ultimo scambio di colpi non avesse portato a scoprire nuove informazioni sul conto del Re e del gioco a cui stava giocando. Gli indizi iniziarono ad allinearsi nella mente del genin subito dopo che la ragazzina di Oto abbe dato apertamente del bugiardo al Re dell'Inverno. L'espressione che il loro avversario fece in quella circostanza stonava con la sua boria e convinzione di essere un essere onnipotente davanti a delle nullità. Chiaramente la ragazzina doveva aver toccato un tasto dolente, o comunque sia un argomento spinoso per il Re. Un altro indizio venne in seguito all'attacco di Kitori. Un suo kunai colpì il cerchio come primo simbolo, facendo risuonare una musica sgradevole nella stanza, che al genin ricordò il suono di sconfitta che emettevano i giochi a cui si partecipava durante le fiere. Che il Re abbia mentito non ci sono dubbi, eppure colpire il cerchio non ha dato alcun effetto positivo. Cosa sarebbe successo se Kitori avesse colpito la X invece? Forse se mente va colpita la X, e se dice il vero il cerchio? Anche se così era, il che era solo una supposizione, il genin non dubitava del fatto che il Re non si sarebbe lasciato colpire su quei simboli tanto facilmente. Infatti, se ci erano riusciti poco prima era stato solo grazie al fatto che tutti avevano contribuito ad attaccarlo, quindi distraendolo a sufficienza. A questo, andava aggiunto il fatto che bisognava discernere il vero dal falso nelle sue parole.

    Immerso in questi pensieri, il marionettista venne riportato alla realtà dei fatti dal successivo attacco del Babbo. Piccoli robot emersero da minuti pacchetti e, senza perder tempo, lanciarono dardi avvelenati contro di loro. Il colpo che bersagliava Shunsui era rapido, ma non qualcosa che non potesse fronteggiare. Il corpo del marionettista si mosse rapidamente, ruotando sul proprio asse verticale, così che il proiettile sfilasse al suo fianco senza colpirlo. Non fu altrettanto fortunato con il successivo attacco del Babbo. Troppo ampio per schivarlo, il genin si ritrovò in mezzo alla polvere scintillante. Questa gli entrò rapidamente nei polmoni, costringendolo a tossire, mentre un forte dolore gli si spargeva nel petto. Ad ogni modo, quello che ci era andato peggio era sicuramente Aloysius, il quale era stato bersagliato da un colpo di grande potenza e rapidità.

    Terminati gli attacchi, il genin della Sabbia ebbe modo di esporre la sua teoria, per lo meno a coloro, come Shin, che si trovavano immediatamente nelle sue vicinanze così da non dover urlare e rivelare le sue intenzioni al Babbo. Forse so cosa fare. Dobbiamo colpire i simboli in risposta al suo dire il vero o il falso. X se mentre, O se dice il vero. Prima i simboli sul suo petto si sono illuminati due volte prima di parlare, quindi dobbiamo colpirli in sequenza. Questa volta il cerchio per primo...perchè è vero che non possiamo distruggerlo fin tanto che è Natale...ma non sono sicuro della seconda riposta... Fortunatamente per loro, Diogene sapeva che il Babbo stava mentendo nel dire di essere un uomo. Bene, allora il secondo simbolo da colpire dovrebbe essere la X. Lanciategli quante più armi possibili, io vi connetterò i miei fili per guidarle, dovesse il Re intercettarle. Che tutti attacchino per creare confusione sul nostro bersaglio....diffondete il piano!
    Così dicendo, il genin avrebbe connesso 2 fili invisibiliFili di Chakra
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare fili di chakra con cui controllare oggetti. Ogni filo consente di muovere 2 Unità di oggetti. I fili hanno velocità pari all'intuito dell'utilizzatore e bonus in furtività pari a quello delle marionette, sono sempre considerati parzialmente occultati alla vista. L'utilizzatore può muovere gli oggetti con Velocità pari all'Intuito e Forza parienergia. Ogni cambio di direzione del filo costa slot azione/tecnica, movimenti con traiettoria speculare o identica richiedono uno slot azione, tentare di toccare l'oggetto o l'avversario col filo rientra nello slot utilizzato per il movimento.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso per filo / Mantenimento: ½ Basso per filo)
    [Richiede Marionettisti I]
    [Da genin in su]
    a 2 armi che sarebbero state lanciate dai suoi compagni verso i bersagli che aveva proposto. Se il Re dell'Inverno avesse tentato di intercettarle, il genin avrebbe fatto cambiare direzione a queste fino ad un massimo di 3 volte per assicurarsi che queste impattassero i gusti obiettivi.

    Chakra: 14/60
    Vitalità: 6/16
    En. Vitale: 25/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: Schivata proiettile avvelenato
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Connessione filo
    2: Deviazione arma (ipotetica)
    3: Deviazione arma (ipotetica)
    Slot Tecnica
    1: T. Fili di Chakra
    2: Deviazione arma (ipotetica)
    Equipaggiamento
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 5
    • Sonagli [x5] × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Mantello × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Maschera × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
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  12. .
    Benvenuta! Sono sicuro che ti troverai bene da noi!
  13. .

    Linee di Sangue


    Paese del Fuoco - V


    [Clone di Kato II]


    Il ragazzo, dato i suoi modi bruschi, ci mise un po' a far calmare le acque, ma alla fine un paio di genitori si convinsero che fosse meglio per i loro figli se avessero iniziato a raccontare quello che sapevano, invece di congetturare. Una volta che il primo paio ebbe iniziato, anche gli altri si sciolsero. I loro racconti erano molto confusi, univano elementi completamente scorrelati tra di loro, cercando di dare al ninja tante informazioni, troppe informazioni, nella speranza che qualcuna di queste potesse portare ad un riscontro positivo. Alla fine, Kato si rese conto che l'unica cosa comune tra tutti i racconti era il quando l'epidemia fosse incominciata. Era stato durante l'annuale festa dei ciliegi che era avvenuta qualche tempo prima. Quell'anno la festa era stata particolarmente sentita, perchè la fioritura era stata eccezionalmente generosa, così come avevano potuto constatare anche i ninja.

    [Il forno Crematorio]


    Diamoci da fare! avrebbe detto Shunsui al foglioso, mentre entrambi iniziavano a controllare centimetro per centimetro quella stanza. Anche Akane si era messa alla ricerca delle tracce del gruppo che sembrava essere sparito da un momento all'altro. Alla fine, quella stanza non era così grande: da qualche parte doveva esserci una leva o un interruttore che portasse a qualche passaggio segreto. In quella cerca il contributo decisivo fu quello di Shin, o per meglio dire della sua evocazione. Grazie al suo olfatto, la piccola volpe individuò delle tracce fresche per terra, che portavano verso il muro alla sinistra della bocca del forno. Ad una prima vista, il muro sembrava continuo e privo di marchi. Eppure, grazie all'aiuto della volpe, il gruppo riuscì ad individuare un mattoncino che si poteva muovere. Pigiandolo, la parete subito accanto rientrò leggermente, sollevandosi sui propri cardini. Avevano trovato l'ingresso.

    Il passaggio era stretto, ma in effetti bastava per portare una barella. Il corridoio in cui si trovavano procedeva dritto per una quindicina di metri, illuminato solamente da un paio di torce, quindi piegava verso il basso. In breve, il gruppo di rese conto si essere finito in una rete di tunnel scavata di recente e grazie all'utilizzo del chakra. La superficie di quei cunicoli era costituita da una pietra levigata e piatta. Difficile dire per quanto si estendessero. Ad ogni modo, il gruppo che inseguivano sembrava aver accumulato un discreto vantaggio rispetto a loro, perchè non li sentirono più. Per fortuna la piccola evocazione proseguiva sicura senza esitare. Quando il suono di passi ricomparve, era molto più vicino del previsto. Il gruppo dovette piegare su un corridoio secondario, e per un pelo evitò di incontrare una guardia che era sbucata da un corridoio vicino. Dovevano essersi avvicinati molto al posto dove avevano portato la ragazza.

    In realtà, la guardia che per poco non li aveva incrociati non era andata molto lontana. Bensì si era fermata cinque metri più in lì ed aveva aperto una porta ricavata nella nuda roccia con un paio di chiavi. Akane non l'aveva persa di vista perchè con sè portava una cassetta medica ed una provetta vuota. L'uomo rimase per cinque minuti nella stanza, quindi uscì richiudendola alle spalle. La fialetta questa volta era piena di sangue vermiglio. Mentre la guardia si allontanava, il jonin fece nuovamente segno di muoversi e disse qualcosa a Shunsui che si mosse in avanscoperta, sparendo dietro la guardia. Quando ritornò, aveva la chiave della guardia in mano e stava già aprendo la porta. Non sono stato scoperto.. Per il marionettista era stato semplice sottrarre il piccolo oggetto: gli era bastato usare uno dei suoi invisibili fili di chakra.

    La stanza in cui entrarono era piccola, ed al suo interno c'era un tavolo operatorio ed un piccolo armadio pieno di strumenti medici. Sul tavolo c'era una ragazza connessa ad una flebo contenente del liquido scuro. Decisamente aveva qualcosa che non andava. Era sui 16 anni, dal fisico tonico ed asciutto, con lunghi capelli blu sparsi in maniera scompigliata sul tavolo. Non era del villaggio. La sua carnagione era colo dell'ebano: probabilmente veniva da Kumo. Sebbene fosse incosciente, i suoi occhi erano spalancati. Le sue iridi erano mescolate alle pupille ed erano completamente nere, con un complesso ghirigoro disegnato su di esse. Uno strato di chakra la circondava completamente. Vedendola in quello stato, Akane si affrettò a raggiungerla. Le sue mani si illuminarono di un chakra verdastro mentre si muovevano sopra il corpo della ragazza senza toccarlo. Il suo sguardo si spostò sul braccio della sventurata: aveva segni di ripetuti prelievi di sangue. Il jonin staccò la flebo, quindi poggiò la mancina sul cuore della ragazza, mentre la destra era sospesa in aria. In breve tempo, il liquido scuro iniziò a fluire fuori dal suo corpo.Non ho mai visto una sostanza del genere. Sembra che agisca sul tentien e costringa la persona a cui viene somministrata ad utilizzare il proprio chakra. Nel caso di questa ragazza...direi che sia il suo doujutsu.... Ma a quale scopo? In breve tutto il liquido venne estratto e, facendosi aiutare, la donna lo mise in una fiala presente nella stanza. Pose le mani nuovamente sul corpo della ragazza ed, in breve, questa si svegliò. I suoi occhi erano tornati di un caldo color nocciola. ..chi siete? La voce della ragazza era provata. Akane non aveva ripristinato completamente le sue forze, temendo che, nonostante fosse legata, essa potesse reagire in maniera violenta e farli scoprire. Siamo ninja accademici. Siamo qui per aiutarti. Come ti chiami?..accademici...io...sono Sora...io...Tranquilla Sora, non sforzarti. Le sue mani si illuminarono nuovamente di chakra verde, e iniziò ad infondere sempre più forza nella ragazza, fin quando non sembrò che fosse lucida.Ora dovresti sentirti meglio, vero? Sora devo chiederti una cosa. Che sta succedendo qui? Chi ti ha ridotta in questo stato, e perchè?...io non so chi sono...ero con i miei compagni di viaggio nel Paese della Luna quando sono stata rapita. Ormai è successo...non saprei...settimane fa? Vengono regolarmente a prelevare il mio sangue...loro...loro stanno cercando di risvegliare un qualche tipo di potere...ed i miei geni sembra che gli siano utili a questo scopo... Fu in quel momento che gli occhi della ragazza si riempirono di determinazione, e sembrò ritrovare sè stessa:Gliela farò pagare cara a quegli stronzi! In particolar modo a quella troia! ...di chi stai parlando Sora..? Ma non ci fu tempo per rispondere a quella domanda. Dall'esterno la porta si chiuse a chiave, mentre un gas porpora riempì la stanza in un secondo. Prima che se ne potessero rendere conto, il gas avrebbe stordito i loro sensi, facendoli precipitare nell'oblio.

    [Da qualche parte più tardi...]


    Prima di ogni cosa si accorsero di essere legati. Le loro mani ed i loro piedi erano incatenati, ed i loro legacci li tenevano appesi al soffitto di una stanza. Se avessero avuto forza nelle gambe, avrebbero potuto sostenersi contro il pavimento, ma qualsiasi cosa avessero somministrato loro li aveva privati del controllo volontario del proprio corpo. Per questo le loro spalle in quel momento bruciavano per il dolore di aver retto il loro peso per almeno un paio di ore. Non potevano sentire, eccetto un fischio fastidioso, un ronzio che ovattava tutto intorno a loro. Potevano vedere, ma a stento. Erano confusi e qualsiasi movimento degli occhi provocava un fortissimo giramento di testa. Ad ogni modo, si accorsero di essere per lo meno insieme. Erano stati messi in una stanza più grande. Erano stati privati delle armi, che però erano solo state accantonate lì vicino. Shamada e Sora non c'erano. Akane stava cercando di dire loro qualcosa. La donna sembrava essere messa meglio di loro: probabilmente era riuscita già ad eliminare le tossine in qualche modo dal suo corpo. Ed in realtà stava facendo qualcosa anche a loro, visto che che il sigillo che aveva disegnato su di loro era stranamente caldo. Eppure la loro guarigione procedeva più lentamente.

    La porta si aprì all'improvviso. Entrarono tre guardie e all'ultimo una donna che conoscevano: era l'assistente del dottore, Asai. Scambiò qualche parola con Akane, ma le parole non avevano senso alle orecchie dei chunin. Tuttavia fu chiaro che quella non era la minuta e docile assistente che avevano visto fino a quel momento. Sul suo volto c'era una decisione ed una boria che avrebbe fatto impallidire quella del dottor Sato. Akane stava parlando in maniera concitata, strattonando le catene che la tenevano prigioniera, mentre Asai rideva tranquilla. Poi, come se sulla fosse, in un movimento veloce e preciso la docile assistente piantò un coltello nel collo del jonin di Kiri, premendo con forza così da farlo passare da parte a parte. Quando vide che Akane stava rigenerando il danno subito tramite le sue arti mediche, si fece una risata amara e conficcò con maggiore forza, impedendo alla donna di curare le sue ferite. Aspettò così fin quando non vide il sangue della donna uscire dal suo corpo e la vita lasciare i suoi occhi. In tutto quel processo i chunin sarebbero stati spettatori impotenti di quella violenza. Sentirono tuttavia che il calore sul loro sigillo aumentava. Stando per morire, la donna stava concentrando su di loro tutto il suo chakra.
    .
    Quando lo scempio fu consumato, Asai uscì dalla stanza lasciando le tre guardie semplici a controllare i ninja che sarebbero stati incoscienti ancora per un altro giorno secondo le sue stime. Non si aspettava certo che, invece, i loro sensi e le loro capacità sarebbero ritornate nel giro di una ventina di minuti grazie alle cure fornite dal jonin tramite il sigillo remoto. Le catene che li tenevano erano di buona fattura, ma difficilmente avrebbero retto la loro piena potenza.

  14. .
    Benvenuta!!
  15. .

    Passo falso


    VI


    In città era oramai il caos. Le fiamme aveano invaso praticamente tutti i quartieri del piccolo agglomerato urbano. L'odore di fumo era a tratti insopportabile, e costringeva a tenere la testa in basso per non venire intossicato. Ben presto, anche per i ninja sarebbe stato impossibile combattere in quelle condizioni. Faceva caldo anche, ma per Shunsui quello non era molto diverso che essere nel deserto. No, era il fumo il vero problema. Ad ogni modo, Shunsui non perse la calma. Aveva lanciato un'esca che, per il momento era la sua migliore possibilità di catturare il nukenin. In realtà doveva anche capire cosa fare una volta che, nel caso, avesse abboccato. Quel ragazzo si muoveva troppo rapidamente per i suoi copi per andare a segno, e anche se aveva disabilitato un suo sigillo, ponendovi una bomba sotto, sicuramente il Demone ne aveva piazzati altri la cui posizione era a lui ignota.

    Nuovamente, dall'alto, la pioggerellina di olio precipitò sul campo di battaglia. Gekido fu nuovamente investito, cosa che non fece altro che aumentare le fiamme che aveva addosso. Shunsui invece fece compiere nuovamente alla sua marionetta un colpo di ventaglioDispeller I
    Speciale: Chō, sfruttando il movimento di un'arma di dimensione media o superiore, può realizzare un muro d'aria di dimensioni sufficienti a proteggere se stessa ed un'altra persona. La potenza è 20. Il muro d'aria può difendere da equipaggiamento, e può ridurre la potenza di tecniche ad emissione. Attivabile 1 volta a round(Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]
    così da deviare le goccioline d'olio dal loro percorso ed evitare che cadessero su loro due e nelle immediate vicinanze. Questo avrebbe ritardato un po' l'arrivo delle fiamme. ...presto dovrò lasciare questa posizione...le fiamme mi stanno per circondare... proprio mentre così pensava, il giovane di Suna avvistò il suo avversario. Se era possibile, la sua attenzione aumentò ulteriormente. Quel dannato bastardo si era mostrato pieno di spavalderia. Ora che pensava di poter vincere non si faceva scrupoli ad attaccarlo. Il nugolo di sassi con le cartebombe venne lanciato in maniera fiacca contro la marionetta. Questo permise a Gekido di prendere il giusto tempo per rendere vera la sua finzione. Avrebbe atteso fino all'ultimo momento possibile, quindi si sarebbe immerso nel terreno Arte della Terra [2]
    Arte: L'utilizzatore può affondare nel terreno come se quest'ultimo fosse liquido. Lo spostamento tramite slot azione è pari allo spostamento dato dallo slot gratuito. L'utilizzatore può percepire con Percezione ridotta di 3. Il punto in cui il ninja è "sepolto" è visibile un piccolo smottamento. L'utilizzatore può trattenere il fiato per 2 round. Immergersi richiede 1 Slot Azione/Tecnica. (Mantenimento: Medio)
    [Da chunin in su]
    [le marionette possono muoversi sottoterra con questa abilità][Rif. Blu +3 (Impasto Basso)]
    . Giocando bene con il tempismo, il marionettista avrebbe fatto in modo che l'esplosione delle bombe e l'immersione nel terreno fossero ben sincronizzate, e la schivata della marionetta fosse occultata dall'esplosione stessa. Intanto, la potentissima deflagrazione avrebbe creato un bel cratere, smuovendo un bel po' di terra sopra la testa della marionetta, che si era immersa a sufficienza per non essere colpita.

    A quel punto il Demone si avvicinò, per vedere quanto danno avesse provocato il suo attacco, e Shunsui seppe che il momento del suo contrattacco stava per arrivare. Aspettò che il suo avversario fosse arrivato al cratere che le sue esplosioni avevano creato. Mentre cercava i resti del corpo del marionettista, sarebbe stato sufficientemente distratto. Quella era la sua finestra di azione. In un attimo decise cosa fare. Le sue mani si intrecciarono nella sequenza dell'unica tecnica di movimento rapido Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    che conosceva. SI portò quindi a 8 metri alle spalle del Demone, il più possibile furtivo. A quel punto, prima che il suo avversario si potesse accorgere della sua presenza, avrebbe ricorso all'unica tecnicaIpnosi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (7)
    L'illusione si attiva se la vittima è presente entro 9 metri l'utilizzatore e non lo percepisce o non lo considera una minaccia. L'utilizzatore può impartire un ordine alla vittima; l'ordine non può danneggiare sé stesso o terzi. L'efficacia è pari a 40.Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    di sua conoscenza che era più veloce del teletrasporto di quel nukenin. L'ipnosi avrebbe confuso le idee al Demone obbligandolo a sottostare all'ordine del chunin:Arrenditi senza opporre resistenza!

    Se il demone fosse stato soggiogato dalla malia del sunese, l'ordine sarebbe stato sufficiente a renderlo docile, così che il chunin avrebbe potuto procedere alla cattura. Se così fosse stato, Shunsui avrebbe come prima cosa proceduto a far perdere i sensi al Demone con un rapido colpo dietro la testa! Infatti si rendeva conto che le sue conoscenze nei genjutsu erano limitate, così come la loro efficacia. Se avesse dato troppo tempo al Demone, questo si sarebbe accorto che qualcosa non tornava. Se così fosse stato, data la sua abilità con i ninjutsu, probabilmente non ci avrebbe messo molto a capire il trucco ed a liberarsene.
    Chakra: 41/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  450
    Resistenza: 500
    Riflessi: 550
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 625
    Precisione: 550
    Slot Difesa
    1: Dispeller I
    2: Immersione Gekido
    3: ///
    Slot Azione
    1: Colpo di palmo
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Sostituzione
    2: Ipnosi
    Equipaggiamento
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Zona Extra × 5
    • Sonagli [x5] × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Mantello × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Maschera × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Kunai × 1

    Note
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366 replies since 13/3/2016
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