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  1. .

    Colpo basso al team


    Villaggio Sconosciuto - Chapter VI



    Giunti all'accampamento allestito in riva al mare, una donna sulla quarantina si avvicinò per dare loro il benvenuto, presentandosi con il nome di Miyari.
    Il falso mercante cercò di capire se la tipa avesse un titolo o un ruolo per essersi presa la grana di accoglierli, ma i suoi abiti rozzi, la sua aria stralunata e i suoi capelli trascurati suggerivano che fosse una semplice popolana curiosa e con spirito d'iniziativa.

    Aveva esperienza nel trattare con i tossicodipendenti, infondo, costituivano un' ampia fetta dei suoi clienti. Nei successivi mesi all'amnesia, egli aveva mangiato, scherzato e rubato con loro. Quando si vive con un drogato è di fondamentale importanza capire in un lampo il suo stato mentale: la differenza tra un individuo in astinenza e uno con una dose in vena è un coltello piantato nello stomaco per pochi Ryo.
    Dal tono, dalle parole sconnesse e dalle pause senza senso che accompagnarono il resto della conversazione, Namae ebbe forti sospetti di trovarsi davanti una persona psico-alterata.

    CITAZIONE

    Ah, tranquilla, è fra poco l'ora delle tue medicine, non me lo dimentico.


    Le ha già prese. Pensò, guardandosi attorno. Ma perché rapirli, drogarli e lasciarli qui? Si chiese subito dopo, più confuso di prima.
    Vide Kiyomi afferrare la carta ninja di Ryugi, leggerla e infilarla nel suo davanzale.
    Lunatico e paranoico come la maggior parte dei Fiori, la mente di Namae fu tormentata da una serie infinita di domande.
    Cosa c'era scritto in quel biglietto? Cosa avevano intenzione di fare? Avanzare o sostare?
    Qualunque fosse stata la loro scelta, essa sarebbe stata il risultato di riflessioni basate sulla strategia. Si convinse che a nessuno delle due importasse della sua bambina e di conseguenza del suo stato d'animo.
    Purtroppo, non fu smentito. Per quanto possibile nei panni di un marinaio, Namae decise di prendere il controllo della situazione.
    E se ci fossero state delle lamentele lì o più avanti, l'Oleandro non avrebbe avuto alcun timore nel far saltare la copertura e mandarli a quel paese. Cosa avrebbe potuto temere? Di dover combattere contro di loro? Fu così divertente che per poco non iniziò a ridere sul serio.
    Posso farle una domanda? Il posto è splendido, sopratutto mi rende di buon'umore vedere tutti quei bambini...così lontani da conflitti e guerre. Sono nati tutti qui? O provenite da altre terre?
    Una domanda piuttosto strana e articolata, ma utile per avere una risposta plausibile sulla questione principe che lo aveva tormentato dal momento in cui aveva intravisto quel golfo popolato. Era lì Hounkou?
    Grazie mille! Scusatemi ragazze, ne approfitto per bagnarmi un po' le mani... e rinfrescarmi un po' la faccia. Ne ho bisogno dopo questo viaggio. La recitazione non era il suo forte, ma fintanto che doveva apparire stanco e spossato poteva definirsi un buon attore.
    Mayari avrebbe avuto altro a cui pensare. Alle sue orecchia sarebbe giunta una voce maschile proveniente alle sue spalle, sulla sinistra. Ciò che avrebbe udito sarebbe stata la parola "Igashi". [TA]
    Un colpo basso al suo team, ma Namae doveva mantenere lo sguardo lontano da sé mentre si dirigeva verso le gabbie in acciaio posizionate tra le tende. Ovviamente, con un occhio avrebbe controllato la reazione della donna alla parola che identificava l'organizzazione che aveva rapito sua figlia.
    Se fosse riuscito ad arrivarci, avrebbe iniziato ad osservarle alla scoperta di indizi. Avevano ospitato una persona di recente? Vi erano dei capelli a terra? Biondi? [Abilità]

    Dopo qualche secondo, forse dieci o forse venti, Namae si diresse verso il mare per sciacquarsi le mani e il volto. Senza perdere altro tempo, fece ritorno verso il team, guardandosi attorno alla ricerca di Hounkou.
    Si può proseguire. Scusatemi. Ridacchiò, ma dentro di sé era l'uomo più serio del mondo.

    Chakra: 70/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica del richiamo ammaliante
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
    ///


  2. .

    Si sale sul Verme!


    Chapter V - Villaggio della Sabbia



    Per quanta forza riuscì ad imprimere alla sua arma, la lama scalfì a malapena la dura pelle del verme. Stessa sorte ebbero gli attacchi delle due kunoichi, riparate sulla sommità di un edificio poco distante dal Jinchuuriki. Nel suo campo visivo erano apparsi alcuni shuriken, che di certo non avrebbero potuto avere diverso risultato rispetto alla sua offensiva.
    Così non va.Pensò, mentre rifoderava la sua arma da mischia, totalmente inutile. Doveva cambiare tipo di attacco e puntare sui ninjutsu.
    Aveva qualche Doton, ma sarebbero stati efficaci? I danni da contusione sarebbero stati minimi su quella pelle dura come la roccia.
    Dubbioso sul da farsi, Masayoshi vide la zona vicina al collo del verme muoversi in modo strano, come se qualcosa di voluminoso la stesse attraversando.
    Sta attaccando. E la colonna sonora della sua offensiva attacco sarebbero state le parole deliranti del monaco, a cui seguirono i canti dei suoi sottoposti.
    Quando la cavità orale della creatura si aprì sopra Masayoshi, posizionato sotto di lui, il Genin si vide arrivare dall'alto un fiume di terra e detriti. D'istinto flesse le gambe e balzò in alto e all'indietro, in modo da raggiungere il palazzo alle sue spalle, lo stesso che aveva protetto qualche secondo prima con il suo stesso corpo. [Slot Difesa I]Schivata. Riflessi: Blu+3
    In poco tempo, la palude si propagò fino a coprire quasi tutta la piazza, inghiottendo qualsiasi oggetto si trovò davanti.
    Mediante l'ausilio del chakra adesivo, il Genin era rimasto in equilibrio a qualche metro dal terreno, con lo sguardo puntato verso le kunoichi, ora visibili.
    Ha la pelle troppo dura. Evitate attacchi dalla distanza. Avrebbe riferito a Ryugi, con cui aveva un legame più solido rispetto a Saru, anche se con lei aveva condiviso il lungo viaggio all'Abete.

    Non aveva mai affrontato un nemico privo di occhi e solo in quel momento capì come fosse difficile farlo. Osservando un nemico negli occhi si è in grado di capire se sei nelle sue attenzioni, e se si è abbastanza bravi si può essere capaci di estrarre i suoi stati d'animo e anche i suoi pensieri, per questo, davanti a un nemico inespressivo come il wurm, Masayoshi venne colto alla sprovvista sul secondo attacco. Una massa di liquido verdastro venne sputata verso di lui. Non era rapida, ma era enorme.
    Concentrò il chakra sulla gamba destra e balzò lateralmente, atterrando tre metri a sinistra, senza però salvarsi dall'attacco, perché la sua spalla destra venne colpita. Con un po' di fortuna, riuscì a non perdere l'equilibrio.[Slot Difesa II]Schivata. Riflessi: Blu+3[Danni]Leggera al braccio DX
    ARRGH
    Posso vedermela con quei quattro Pensò, mentre serrava i denti per resistere al dolore. L'idea gli era balenata nella mente dopo la sua offensiva di spada.
    Non aveva altra scelta. Specializzato nel taijutsu, con alcuni Doton funzionali solo nel corpo a corpo, il Jinchuuriki non aveva armi per neutralizzare il verme. Forse uccidendo il sacerdote, quella creatura sarebbe scomparsa.
    Con la coda dell'occhio notò delle pareti di roccia ergersi poco lontano. Erano arrivati i rinforzi. Non erano più soli.
    Oh! Ho avuto la stessa idea Rispose mentalmente alla sua amica, entusiasta.
    Decise, quindi, di rivolgere la sua attenzione ai nemici umani. Non erano distanti in quanto lo Shokuto era posizionato frontalmente al bestione, sotto al muso, un po' defilato dopo la sua difesa.
    Con un balzo si portò sul collo del verme e con il chakra adesivo salì in direzione del trio. [Slot Azione I]Movimento Velocità Blu
    Se le ragazze avessero avuto la stessa idea, si sarebbero incontrati in cima, correndo da diverse direzioni.
    Nella corsa non rimase con le mani in tasca: estrasse una cartabomba, la attivò con un timing di qualche secondo e la lasciò cadere, in modo che esplodesse a circa cinque metri da terra. Il vento reso incandescente dalla denotazione lo avrebbe spinto verso i nemici, ricordandogli di essere l'Arma posta a protezione di Suna. [Slot Azione 2]

    jpg



    Giunto sulla sommità, leggermente in anticipo rispetto a Ryugi, Masayoshi avrebbe puntato al sacerdote, ma qualora qualcuno avesse tentato di sbarrargli la strada, lo avrebbe onorato della sua attenzione, specie colui che aveva inseguito a perdifiato fino a qualche minuto prima.
    Avrebbe arrestato la sua corsa con il piede destro in avanti, il braccio sinistro piegato sul gomito e caricato dietro la sua schiena. Con una rotazione del busto e delle spalle, lo Shokuto avrebbe sferrato un potente gancio sinistro al volto del suo avversario, con l'obiettivo di frantumargli il mento e la mascella. Una manciata di istanti prima dell'impatto, uno strato di pietra avrebbe avvolto il suo pugno, ma non sarebbe stato quello il principale pericolo, perché nell'impatto, o all'inizio di una eventuale schivata, Masayoshi avrebbe rilasciato la roccia in una pericolosa pioggia di schegge, in grado di colpire chiunque si fosse trovato a mezzo metro. [Slot Azione 3]Velocità: Blu+3
    Forza: Blu
    Potenza 10+10(Pugno di terra)
    [Slot Tecniche]

    E fu in quel momento che un altro piccolo verme atterrò sulla sua spalla destra, mordendola o rilasciando qualcosa di ustionante a giudicare dal dolore. [Danno Verme]Danno Leggera
    Questo mi ha fatto male! Pensò, mentre attorno la temperatura dell'aria era aumentata in modo drastico, forse per effetto delle due strane sfere luminescenti che aleggiavano dietro le spalle dei nemici, posti alla destra del Jinchuuriki


    Chakra: 60.75/75
    Vitalità: 13/16
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Cartabomba
    3: Gancio
    Slot Tecnica
    1: Pugno di Pietra
    2: Punte di Pietra
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 0
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    -1 al Busto.
    -2 Braccio DX



  3. .

    Controllare del combattimento


    Post Attivo II - Accademia



    Quindi i ragazzi sono arrivati. Andiamoli a vedere.
    Due uomini uscirono dall'ingresso dell'Accademia. Il primo stringeva tra le mani una cartella portablocco a molla mentre l'altro aveva una borsa a tracolla, con cucita la toppa del simbolo del team medico accademico. Si fermarono a una ventina di metri dai due allievi, invisibili ai loro occhi.

    [...]



    Il tentativo di disarmare l'avversario andò a vuoto, ma il serpente di chakra era riuscito a mordere il braccio del nemico, all'altezza del bicipite. Non vi furono grida o gemiti di dolore da parte dello spadaccino, incarnazione della freddezza e della volontà ferrea di Kirigakure.
    Agli occhi di Yukine, quel ragazzo era solo strano, diverso da lui, ma non un mostro, perché nulla poteva sfregiarsi di quell'aggettivo dopo aver conosciuto, per sbaglio, l'alta elitè dei ninja di Oto. Forse, lui non si allontanava dalla definizione di abominio, con un serpente che gli era uscito dallo stomaco, strappandogli il vestito, ormai rovinato dallo squarcio sulla spalla.

    Il kiriano passò all'attacco, con un passo in avanti e l'ennesimo fendente alla spalla destra. Aveva dimostrato di essere bravo a fintare, a muovere la spada con fermezza per poi cambiare la traiettoria all'ultimo secondo, perciò Yukine decise di copiare la difesa dell' avversario a un suo precedente colpo: flesse entrambe le gambe e balzò all'indietro, portandosi fuori dalla zona d'azione della wakizashi. [SD I]Riflessi: Gialla+1
    Ma il ragazzo di Kiri fu subito sotto di lui, con l'arma mantenuta bassa in modo che la lama puntasse verso il suolo.
    Quando vide le sue braccia muoversi verso l'alto, il ragazzino pose la sua arma in orizzontale, sotto il suo bacino, cosicché, anche se fosse stata una finta, sarebbe riuscito a coprire una buona parte dei possibili obiettivi, impedendo alla lama di alzarsi se non tornando indietro.
    Il nemico avrebbe potuto reagire con un affondo, su una delle due gambe. Fu un rischio non calcolato, ma la fortuna girò a suo favore, perché le due spade urtarono senza ferirlo e il kiriano passò al successivo attacco. [SD II]Riflessi: Gialla+1

    Senza scomporsi, il kiriano cercò di colpire con un calcio sinistro la gamba destra del bambino.
    Yukine rimase concentrato sulla wakizashi,  che si muoveva senza sosta alla ricerca di uno spazio dove attaccare. Lasciò al chakra il compito di potenziare i muscoli a protezione della tibia. [Chakra]Mezzobasso
    Strinse i denti in anticipo, pronto a soffrire.
    Dalle sue conoscenze mediche, apprese in Ospedale, sapeva che un danno da contusione era meno debilitante rispetto a una ferita da taglio, il quale causava sanguinamento, possibili infezioni ecc ecc.
    Il piede del kiriano non lo colpì mai. Si abbassò davanti alla gamba minacciata e venne usata come punto di appoggio per sferrare un fendente obliquo, dal basso verso l'alto, in direzione della spalla illesa del piccolo otese. Il tutto fu incredibilmente rapido.
    Intimorito da quella dimostrazione di velocità, egli scartò l'idea di balzare l'indietro in quanto la spada non gli avrebbe lasciato il tempo di flettere le gambe. In quei pochi istanti, il cervello di Yukine ordinò ai muscoli del suo corpo di piegare il busto all'indietro nel minor tempo possibile. [SD III]Riflessi: Gialla+3
    La wakizashi squarciò il suo vestito, il corpetto in cuoio per poi disegnare una bella linea rossa sul suo pettorale sinistro. [Danno]Yukine) Res: Gialla; Prot. Corpetto 20
    Akuraguri Forza: Gialla+3 Potenza: 20
    Due Leggere e Mezze

    ARGGGGH. Gridò, accecato dal dolore. Terrorizzato al pensiero di aver subito un danno elevato, Yukine ebbe la tentazione di controllare lo squarcio, le sue dimensioni, la profondità e, qualora fosse stato necessario, agire con la tecnica delle mani curative, ma con il nemico a due passi sarebbe stata una follia.
    Il kiriano aveva arrestato il suo attacco, forse soddisfatto e compiaciuto per quello squarcio da cui usciva un bel po' di sangue.
    È il mio turno. La paura non annebbiò la sua mente; l'otese fu bravo a controllarla, a reprimerla senza eliminarla, magari illudendosi di poter continuare in quel modo.
    Quei due scambi di colpi avevano permesso a Yukine di prendere consapevolezza di una semplice verità: nella corta distanza, il suo avversario lo sovrastava, in forza e in velocità, per non parlare poi nell'arte della spada, arma che l'otese aveva con sé solo per proteggersi da quelli come lui.
    Si mise a piangere? Dichiarò la resa? No! Provò a prendere il controllo del combattimento.

    Flesse le gambe e balzò all'indietro di vari metri. [Abilità][SA I]Movimento 9 metri.
    Con la wakizashi a difesa del busto, il Genin si servì di una tecnica per coprire il suo movimento: con il chakra concentrato nell'aria inspirata un secondo prima, egli aprì la bocca e urlò, così da rilasciare un cono di energia compressa verso il nemico. Sarebbe riuscito a capire in tempo la pericolosità di quel jutsu? Di certo non era paragonabile alla sua lama, ora macchiata dal sangue dell'otese, ma aveva una buona capacità di indebolimento. [ST]1.5 Bassi (-50%)
    Avrebbe usato il serpente solo per finte o difese.
    Troppo lento per lui.
    A metà del suo movimento, approfittando della distrazione offerta dal serpente, la mano destra di Yukine scese nella Sacca Porta Oggetti. Con le sue piccole dita, fu un gioco da ragazzi attorcigliare la cartabomba a uno dei suoi chakram. [Abilità]Slot Gratuito Veloce [Equip]
    Appena i suoi piedi toccarono il suolo a ben 9 metri di distanza, Yukine attivò il rivestimento mimetico, estrasse due grossi anelli affilati con il braccio sinistro e li lanciò con tutta la sua forza verso il nemico, tornando ad essere visibile ai suoi occhi. [Abilità][SA II]Forza: Gialla+3
    Potenza 15

    Dovette stringere i denti per sopportare il dolore provocato dal taglio.
    Uno avrebbe mirato al collo, l'altro al ventre, solo che, quest'ultimo, con la cartabomba allegata, sarebbe stato "invisibile" alla vista del nemico, grazie a una capacità che Yukine aveva appreso da solo, durante i suoi allenamenti solitari nel cortile di casa. [Abilità]Bassissimo
    Furtività 1

    Al momento più propizio, quando le due armi rotanti si sarebbero trovate il più vicino possibile al nemico, la cartabomba sarebbe esplosa, detonando in modo fragoroso e coinvolgendo chiunque si fosse trovato nelle vicinanze. [SA III]Esplosione Cartabomba
    Rifoderò la sua wakizashi.

    png


    Sì, nella media distanza era lui a prevalere.

    Chakra:9.25/20
    Vitalità: 6.5/10
    En. Vitale: 26.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Parata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Lancio Dardi
    3: Cartabomba
    Slot Tecnica
    1: Onda stordente
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Lama Interna × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Charkam × 0
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 0
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Wakizashi × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    -1 Braccio DX
    -2.5 Braccio SX
    Azione Rapida -1 round
    Tecnica Economica -2 round



  4. .

    Kiriano Viso d'Arancia


    Post Attivo I - Accademia



    È proprio maleducato. Giudicò Yukine, perplesso dal comportamento del kiriano. Aveva fatto il suo ingresso in cortile senza spiccicare una parola, nemmeno un saluto.
    Era molto alto e i suoi capelli arancioni gli rendevano l’intero volto simile a un'arancia. Tenne per sé quel pensiero e si concentrò, come sua madre gli ricordava di fare se un giorno si fosse trovato in missione o in un combattimento con armi vere.

    Coerente con il suo comportamento, il muto scattò in avanti. Allo sguardo attento del neo Genin non sfuggì la mano del nemico che si avvicinava all’elsa di una wakizashi, così abbassò il baricentro, preparandosi a dover schivare o parare un colpo di lama.
    Non venne smentito. Il kiriano estrasse la sua lama e con un movimento fluido del braccio tentò di colpire la spalla destra del bambino.
    Solo che, dietro quei occhi zaffiro che sfidavano la bellezza del cielo, si celava un bambino prodigio. Vedendo la punta della lama dirigersi verso una zona periferica come la spalla destra, Yukine ruotò il busto verso sinistra attorno a un asse frontale al petto, in modo da portare la parte superiore del suo corpo lateralmente alla wakizashi avversaria. [SD I]Schivata
    Riflessi: Gialla+3

    L’arma disegnò strani archi per poi puntare nuovamente alla spalla. Il ragazzino di Oto inclinò nuovamente il busto come aveva già fatto, portandolo quasi a novanta gradi rispetto alle gambe. [SD II]Schivata
    Riflessi: Gialla+3

    La tenera età permetteva ai bambini di essere elastici senza seguire particolari allenamenti. Peccato che, il kiriano l’aveva tratto in inganno: ritirò la lama, l’alzò verso il cielo e poi la fece scendere verso Yukine, nel tentativo di aprirgli uno squarcio diagolare sull’intero petto.
    Il ragazzino non si scompose per così poco: tornando in posizione eretta, con il busto allineato alle gambe, approfittò dello strano caricamento dell’avversario per estrarre la propria wakizashi con il braccio destro, così da intercettare quella del kiriano. Una nuvola di scintille innocue esplose tra i due combattenti quando le due armi entrarono in contatto. [SD III]Parata
    Riflessi: Gialla+3

    Sì, è proprio anticipatico. Pensò tra se e se, per nulla intimorito dalla dimostrazione di forza e velocità del nemico.
    Quando vide l’arma dirigersi nuovamente verso la spalla, senza finte o traiettorie strane, il Genin venne colto alla sprovvista.

    png



    Dal piccolo tantien, un flusso di chakra irrorò i muscoli a protezione della spalla, rendendoli duri come l’acciaio. [Danno]Resistenza: Gialla+2
    Ferita Leggera

    AHIA! Gridò, sobbalzando. Mmmh fatto male tanto! Era peggio che ricevere una puntura, molto peggio, e il sangue gli aveva rovinato il piccolo vestito ricamato da sua madre. Si sarebbe preoccupata per quel taglio.
    Al quarto attacco contro la stessa spalla, Yukine decise di darci un taglio, di reagire e lanciare un bel sasso su quel velo di presunzione che intravedeva nel volto dello spadaccino.  Dal centro del suo stomaco uscì un grosso serpente, con le fauci già spalancate, diretto verso il braccio del nemico usato per impugnare la wakizashi nel tentativo di disarmarlo e strappargli una bella porzione di muscolo. [AdO]
    AdO 2 Slot Gratuito Veloce

    Forza Serpente: Gialla+3
    Velocità: Gialla
    Potenza: 20
    Consumo 3 Basso


    Indipendentemente dall'esito del tentativo di disarmo, con un piccolo passo in avanti della gamba destra, l'otese sferrò un fendente dal basso verso l'alto, da destra verso sinistra, in direzione dell'inguine sinistro del kiriano. [SA I]Forza: Gialla
    Velocità: Gialla+2
    Potenza: 20
    Consumo Mezzobasso

    Senza fermarsi, dopo aver ritirato la lama, quest'ultima sarebbe scattata nuovamente sul nemico con la punta diretta alla sua spalla sinistra. [SA II]Forza: Gialla
    Velocità: Gialla+2
    Potenza: 20
    Consumo Mezzobasso

    Un colpo rapido e letale, che aveva un duplice obiettivo: ferire il nemico e spostare la sua wakizashi, o le braccia qualora si fosse trovato disarmato, in una zona esterna del corpo, infatti, un istante dopo quell'attacco, il serpente evocato avrebbe tentato di affondare le zanne lunghe e acuminate sul quadricipite destro del nemico.[SA III]Forza: Gialla+3
    Velocità: Gialla
    Potenza: 20

    Balzare all'indietro sarebbe stato un errore vista la possibilità per il rettile di allungarsi fino a sei metri, ma questo il kiriano non avrebbe potuto saperlo.

    Chakra: 12.5/20
    Vitalità: 9/10
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Parata
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Affondo
    3: Morso Serpa
    Slot Tecnica
    1: Stretta del Serpente AdO
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Lama Interna × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Charkam × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Wakizashi × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1

    Note
    -1 Braccio DX



    Edited by Roroo 2.0 - 27/3/2020, 18:04
  5. .

    Prithivi Mata - Wurm


    Chapter IV - Villaggio della Sabbia



    Il sospetto era rapido e sapeva come muoversi tra un edificio e l'altro.
    Era probabile che avesse perlustrato la zona giorni prima e piazzato qualche trappola lungo il percorso. [Abilità]
    Ora che il Kazekage era stato allertato, e di conseguenza lo sarebbero stati i ninja delle squadre speciali, il Jinchuuriki decise di cambiare approccio e di mantenere le distanze inalterate. Non aveva una minima idea della sua forza e metterlo sotto pressione poteva essere deleterio per il villaggio. Finché si dirigeva a Ovest, verso il Gate e l'Anarouch, allontanandosi dalla folla festante, Masayoshi lo avrebbe lasciato fare.
    Pochi secondi dopo aver parlato con Ryugi, lei e Saru si unirono all'inseguimento.
    Erano tre contro uno. Avevano la situazione sotto controllo. Presto le squadre speciali sarebbero intervenute, e con loro anche Daishin.

    Il sospetto sembrò leggergli nel pensiero. Lo vide scendere in strada e confondersi tra la folla che pian piano migrava verso una piazza secondaria.
    E tutte queste persone? Si chiese, stupito della marea di gente che riempiva la via, sebbene la festa si tenesse in un altra zona di Suna. Con il cuore che batteva all'impazzata, il suo sguardo scivolò su ogni uomo, bambina, donna e vecchio alla ricerca del fuggitivo, ma vide solo persone felici, spensierate, ignari di ciò che sarebbe accaduto da lì a poco. 
    Riuscite a vederli? Chiese a Ryugi, con la comunicazione mentale.
    Spostandosi sull'edificio opposto alla strada per cambiare punto di osservazione, il Jinchuuriki riuscì a scorgere lo strano individuo. Eseguì una smorfia di disappunto quando lo vide in compagnia di altre uomini, uno dei quali vestito da sacerdote.
    E quando vide uno di loro alzare le mani per pronunciare una dichiarazione di guerra, Masayoshi si preparò al peggio.  

    Pochi sigilli e la piazza venne sventrata da un verme di dimensioni colossali, alto quindici metri, lungo più del doppio e con un corpo che a occhio e croce aveva un diametro di sette metri.
    Sotto di lui, la gente aveva iniziato a correre nella direzione opposta al mostro, in preda a quel panico che rendeva insensibile anche il più premuroso degli uomini.
    Non c'era nulla di peggio di una folla in fuga, ma loro dovevano concentrarsi sul mostro e sui tre uomini che erano in piedi sopra la sua testa. Per facilitare le comunicazioni, si affidò alla sua abilità mentale.
    Come pensate di interveni...NO! Urlò d'istinto quando vide il worm gettarsi contro un edificio residenziale, a pochi metri da lui. Non ci pensò due volte e si fiondò per intercettare la sua carica, puntando al muso, alla zona del corpo che avrebbe impattato contro la struttura.
    Mentre il chakra fluiva sulle gambe per incrementare la rapidità dello slancio, uno strato di roccia ricoprì gli arti superiori e la schiena.[TA]+ Armatura Fulminea[SD I]Movimento Riflessi: Blu+3
    Sapeva che, a mezz'aria, l'unica base di appoggio che avrebbe avuto sarebbe stata la parete esterna del palazzo,  dove il verme lo avrebbe mandato ad urtare con la sua probabile enorme forza, ma non ebbe alcun timore, la sua schiena era protetta dal suo Doton difensivo.
    Davanti alla creatura, il Jinchuuriki allungò le braccia verso il muso del worm, senza distenderle, con le mani aperte pronte all'impatto.  [SD II]Resistenza: Blu Protezione 20 Durezza 3
    Ferita Leggera
    [Note]A te decidere se il palazzo crolla :ghu:

    Pensavo peggio. L'evocazione era gigante, ma non era dotata di elevata forza.
    Dopo l'attacco del mostro, scendendo dall'edificio con il chakra adesivo, qualora non fosse crollato, altrimenti atterrando dopo un volo di almeno otto metri, Masayoshi sfruttò "la discesa al suolo" per sferrare un colpo verticale con la sua scimitarra, dall'alto verso il basso, sul collo del verme. [SA I]Forza: Blu+3
    Velocità: Blu
    Potenza 20
    Consumo Basso

    Un istante dopo essere atterrato, uno dei tanti piccoli vermi che cadevano dal cielo si avvinghiò sopra la sua spalla destra. Con un po' di coraggio lo ignorò e continuò la sua azione, infatti, dopo aver caricato il braccio sinistro, egli sferrò un affondo di scimitarra alla base del verme, dritto davanti a sé, con l'obiettivo di spingere la lama ricurva fin dentro alle viscere. [SA II]Forza: Blu+3
    Velocità: Blu
    Potenza: 20
    Consumo Basso

    Avrebbe potuto sfruttare i vantaggi dati dalla corazza, dura come il metallo, ma dal punto di vista del danno, optò per infliggere ferite da taglio.

    Che schifooo Inorridì quando si strappò di dosso il vermiciattolo, mentre il rivestimento mimetico iniziava ad avvolgerlo per nasconderlo alla vista del nemici. [Equip]Occultamento parziale. Furtività 0[SA III]Forza: Blu


    Chakra: 67.5/75
    Vitalità: 15/16
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Movimento
    2: Parata
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Affondo
    3: Via il Verme!
    Slot Tecnica
    1: Tecnica del Rafforzamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    -1 al Busto.


  6. .

    Ad un passo dal divorzio


    Chapter XVII - Villaggio dell'Abete





    Concentrato sul da farsi, Masayoshi sottovalutò l'opera di distruzione dell'Hokage.
    Tra i numerosi massi che caddero lontano dal sunese, una pietra precipitò dietro di lui, colpendolo al busto. Oltre a un sussulto e a un gemito di dolore, il Genin non reagì. La sua coscienza si trovava già nel mondo interiore, dove abitava il suo Bjuu. [Danno]Ferita medio leggera al busto

    [...]



    Ruggì piccato quando vide la testa del nemico portarsi fuori dal punto d'impatto dei suoi pugni.
    Molte cose erano accadute dietro di sé: Raizen era stato bloccato a mezz'aria, la Muuga era caduta nel suo stesso genjutsu e Lianshi...Lianshi aveva già fatto abbastanza per i suoi standard.
    Il chakra del Rokubi ribolliva attorno a lui, caldo, furioso, corrosivo come l'espressione che riservava al ragazzo Hayate.
    Piegò le ginocchia per balzare in avanti quando i suoi occhi captarono una diversa lucentezza del soffitto.
    Si accorse come uno strano liquido trasparente si fosse condensato sulle rocce.
    In preda alla rabbia del demone, inferiore rispetto alla furia che lo aveva guidato contro Akira Gen, la parte razionale di Masayoshi pensò a un evento legato alla Balena, come i terremoti e le venature bluastre, poi alle sue orecchia giunsero le parole della Speranza.

    CITAZIONE

    Visto che usi il soffitto, permettimi di fare altrettanto!


    GRRRRR Fiutò l'aria divenire puzzolente, acre e poi corrosiva, ben prima di trovarsi al centro di una pioggia acida.
    Avrebbe voluto eseguire la sua tecnica protettiva, rivestire almeno il volto e il busto con uno strato spesso di roccia, ma il jutsu del nemico aveva galvanizzato il Rokubi. Sentì un desiderio irrefrenabile di subire l'attacco e quando lo fece, sorpreso dalla scarsa qualità dell'acido rispetto a quello che periodicamente il Bjuu usava per torturarlo negli incubi, il demone lo costrinse a ridere....ridere a squarciagola, fino alle lacrime.
    Fu surreale perché una parte del suo volto appariva felice mentre l'altra assumeva i lineamenti tipici di chi ha paura.
    Attorno a lui, le rocce e la sabbia iniziarono a sciogliersi, compreso il suo corpo, ad iniziare dagli strani capelli che lo contraddistinguevano dagli altri Genin.

    AHAHAHAHHAHAHAH argh odd AHAHAHAHAHAHAH

    La scena era grottesca. Lanciare acido sul Rokubi era come tentare di dar fuoco a una Fenice.
    La Speranza non poteva saperlo, ma Masayoshi aveva già subito quel dolore sulla propria pelle. Era stata la prova principe che lo aveva incoronato Jinchuuriki del Sei Code.

    Nooooooo


    Non si sarebbe accorto di nulla se la Guerriera non avesse gridato quel "no" disperato.
    La voce afflitta della donna che aveva giurato di proteggere ebbe il potere di risvegliare l'animo sopito di Masayoshi. Si era rimangiato fin troppe promesse per non reagire a quella richiesta di aiuto.
    Dal loro incontro oltre il complesso roccioso, il Genin aveva trovato qualcosa per cui combattere in quell'isola così lontana dall'Anarouch. E non importava se qualche migliaio di anni prima fosse stata alleata della Speranza, una omicida o chissà cos'altro, lui aveva giurato di scortarla fino a raggiungere Akira Hozuki, undicesimo guerriero del vuoto, e insieme sigillare la balena impedendo agli Hayate di ricorrere alla Forgia. Lì non era a rischio solo la sua vita, ma quella dei suoi alleati accademici e di tutti gli abitanti dell'isola. 
    Tentò di voltarsi per vedere cosa stesse accadendo alle sue spalle, ma si scoprì paralizzato sul posto e fu uno shock, soprattutto quando il suo udito percepì dei colpi e un tonfo nell'acqua del lago.
    La Speranza si era avvicinata e aveva attaccato Lianshi? Le aveva mozzato la testa? Le aveva strappato un braccio per usarlo come remo dopo averla ridotta a una specie di zattera?
    Nei suoi occhi smeraldo apparvero immagini raccapriccianti, indescrivibili, in cui l'unica costante era la sua colpevolezza di essere debole e inadeguato in ogni circostanza.
    In quel delirio orchestrato dal Rokubi, della durata di alcuni istanti, quest'ultimo appariva come la salvezza, l'unico alleato in grado di risolvere quella situazione divenuta troppo pericolosa per lui. Doveva abbandonarsi al Bjuu, privarsi dei sigilli di Hoshikuzu e lasciarlo scatenare.
    In fondo al suo cuore, sapeva che le allucinazioni erano prodotte del demone, sopratutto ora che i loro chakra si erano uniti, ma lo aveva colto nel suo momento di massima debolezza e sfiducia. Era estremamente bravo a farlo.
    Ira e terrore si mescolarono dentro di lui e il prodotto sarebbe stato la quasi liberazione del Bjuu se una voce estranea non lo avesse avvertito che quella pioggia di acido non era altro che un genjutsu.  Quell'insieme di lettere giunsero al cervello di Shokuto, facendolo rinsavire, come si fa quando si esce da un incubo, e divenne una furia. 
    Brutta lumaca schifosa!! Questa me la paghi. Non mi fiderò mai di te!
    Rimarrai lì a marcire per il resto della mia vita. Lo urlò così forte nel suo mondo interiore da pronunciarlo davanti a tutti. Come biasimarlo?! Il Rokubi aveva sempre saputo del genjutsu ma aveva preferito tacere, godere della sua sofferenza e approfittarne per liberarsi, fregandosene di Lianshi e dei suoi alleati. Non glielo avrebbe mai perdonato. Non se lo sarebbe mai perdonato.
    Il chakra demoniaco scomparve quando le mani del Genin si unirono sul petto nel simbolo della Tigre, mordendosi il braccio sinistro per infliggersi il dolore necessario ad arrestare l'influenza della Speranza. [TA+Abilità]Danno Leggero al braccio SX.
    3 Bassi


    La pioggia svanì, l'aria divenne gradevole e l'ambiente circostante riacquistò il suo aspetto originario. A livello fisico Masayoshi ne era uscito tutto sommato bene, ad eccezione di un leggero affaticamento e di un bruciore diffuso sul busto e sulle spalle , ma a livello mentale aveva avuto giorni migliori. 
    Con quel Rilascio, sentiva di aver buttato il demone nella sua gabbia, perdendo tutto il suo potere, ma dopo il suo scherzo, lo Shokuto era determinato a farcela con le proprie forze, senza aggrapparsi ad aiuti mascherati da inganni.
    Qualora Lianshi fosse stata gettata nel lago dall'Hokage, il sunese avrebbe concentrato la sua attenzione sul disegnatore, tra gli artigli di un falco generato dal suo inchiostro.

    E così, ben felice di potersi allontanare dalla Speranza, il Jinchuuriki scattò verso l'Hayate, distante pochi metri.[SG]Movimento sei metri
    Solo uno stolto avrebbe cercato di colpire il nemico portandosi alla sua altezza, per poi rimanere in balia dell'avversario nella fase di discesa. Lui aveva un'altra idea, forse stupida, forse no, ma prima di affidarsi completamente al Bjuu sarebbero trascorsi degli anni.
    Lui era Masayoshi Shokuto, l'arma di Suna, sia con il demone sia senza.
    Giunto sotto al nemico, diversi metri più in alto, con una mossa a sorpresa lo superò, accelerando.  Sotto il nemico, portò la mano sinistra nella Sacca Porta Oggetti per estrarre due kunai, e senza fermarsi, invece di proseguire dritto, dove forse il suo avversario avrebbe guardato, scartò di qualche passo verso il lago, alla sua sinistra.
    Il ragazzo non era sopra l'evocazione, ma tra gli artigli. Forse, avrebbe avuto qualche difficoltà nel seguire i movimenti del Genin sotto di lui. Con il busto piegato all'indietro e il braccio sinistro già carico dietro al corpo, Masayoshi lanciò i due kunai in direzione del nemico, con tutta la sua forza, mirando al volto e all'inguine destro dell'Hayate. [SA I]Forza: Blu+3
    Velocità: Blu
    Potenza 8

    Contemporaneamente, la sua mano destra aveva già unito la sua unica cartabombac al penultimo kunai rimasto. [SG]Slot gratuito lento. Applico bomba su arma
    Sono rimasto senza niente. Non poteva permettersi di fallire.
    Con l'avversario distratto dalle armi in arrivo, Masayoshi attivò il suo rivestimento mimeticoFurtività 0 e usò la comunicazione a distanza per ingannarlo sulla direzione del successivo attacco.
    Sono al tuo fianco, cretino. [Abilità] Si sarebbe sentito dire nella sua mente, forte e chiaro, nel tentativo di portare i suoi occhi lontano dalla traiettoria dell'ultimo dardo, quello più importante.  [SA II]Forza: Blu+3
    Velocità: Blu

    Con una frustata dell'arto destro e una traiettoria obliqua dal basso verso l'alto, il kunai esplosivo avrebbe mirato appena sopra la testa dell'Hayate, in modo da coinvolgere nell'esplosione sia il costrutto sia il suo capo. [SA III]Esplosione cartabomba
    Se tutto fosse andato per il meglio, la detonazione avrebbe ferito l'Hayate e il falco, distruggendolo.
    Sono a limite Constatò, concludendo l'attacco. Aveva il busto dolorante e le braccia pesanti come macigni. Per non parlare della mente scombussolata dai traumi della possessione.
    Sarebbero riusciti i suoi alleati a sconfiggere la Speranza e ad aiutarlo contro il ragazzo Hayate?
    LASCIA CH...
    Non parlarmi
    Lo zittì.

    jpg



    Chakra: 43.25/75
    Vitalità: 4/16
    En. Vitale: 18/30 (Note)
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio kunai
    2: Lancio Kunai Espl.
    3: Esplosione
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: Rilascio
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 0
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 0
    • Kunai × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note

    Busto 5.5
    Braccio DX 3.5
    Braccio SX 2
    Gamba DX 0.5
    Gamba SX 0.5
  7. .
    u

    Doni e Pretese


    Chapter IX - Villaggio di Amegakure



    ZOC!
    Dal giorno in cui era risorto con il nome di Namae Taiyo, non aveva mai udito un rumore così piacevole. Un suono secco, stordente, seguito da una sfumatura sonora difficile da descrivere, che avrebbe potuto fare da sottofondo all'uscita di un anima da un corpo morente. Alla risata isterica di Kuso seguì quella dell'Oleandro. 
    Lord Goemon porge i suoi saluti. Sussurrò alle orecchia del Penisu, il cui volto era stato ridotto a una maschera dell'orrore. Avrebbe voluto festeggiare, urinare su quel corpo che era stato l'orgoglio del nemico, ma Kuso era ancora a terra, in difficoltà, con le gambe e il busto perforati.
    Con uno strattone del braccio strappò l'arma dal cranio del nemico.

    Quando si voltò verso il Folle, lo smemorato si ritrovò Kuso a due passi da lui, senza alcun taglio o contusione. Era interamente guarito da tutte le ferite inferte dal Penisu.
    Namae si limitò a sorridere, felice per sé e per quel pazzo che lo aveva aiutato a portare a termine la missione nel migliore dei modi. Sarebbe potuto tornare a casa, riabbracciare sua figlia e riprendere il suo lavoro alla Serra.
    Lord Goemon avrebbe avuto un grosso premio per lui. Forse, sarebbe riuscito anche ad incontrarlo.
    Mentre Kuso accarezzava il terzo eroe, Namae ne approfittò per perquisire il corpo del Penisu. Prese i tonici e la balestra usata per attaccarli nella media distanza.
    Lo stocazzium andò a Kuso, vero MVP della battaglia. L'Oleandro non ne pretese nemmeno una goccia, anzi, prima dell'arrivo di Jaro-sama, si sarebbe assentato per alcuni secondi, sufficienti per sostituire il contenuto di una delle fiale prese dall'Akimichi con il suo sangue, carico di adrenalina.


    Ad un tratto, un flebile rumore di passi anticipò l'arrivo di Jaro-sama. Il suo volto si illuminò quando vide l'opera di distruzione compiuta dal suo sottoposto e dal ninja mascherato. Il corpo del Penisu senza vita era la ciliegina sulla torta.
    CITAZIONE

    Ben fatto, ragazzo, ottimo lavoro


    Grazie. Rispose, annuendo. Avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma il musicista lo anticipò. Menzionò un individuo trovato nudo in un altro padiglione, soccorso e curato dai sottoposti del seme di cui Namae faceva parte, come ringraziamento per l'aiuto offerto.
    Non era solo L'offerta di entrare nei Fiori non sorprese lo smemorato, infondo, l'immortale aveva contribuito enormemente all'uccisione di un potente concorrente di Lord Goemon.

    CITAZIONE

    Le assicuro che un giorno sarete voi a chiedervi di unirvi a me... ma per ora... Baldo! Namae! Le nostre fila per voi sono e saranno sempre aperte! Venite con me e vi garantisco che avrete delle avventure che saranno citate nei libri di storia


    Sorrise, amaro. Guardò Jaro, poi Kuso e di nuovo il suo superiore. Il loro combattimento li aveva uniti in modo indissolubile, ma nel breve termine il suo futuro era lì, nei Fiori di Ame, nella città in cui era nato e che sentiva di aver difeso prima della sua amnesia.
    Mi dispiace Kuso. Rispose, addolorato. Mi dispiace, ma sento che il mio posto è qui. Kuso se ne stava andando, con fare contento, come se la risposta a quella proposta non lo toccasse.
    EHY BRUTTO PAZZO SCATENATO! Avrebbe urlato a squarciagola, correndo verso di lui alla sua massima velocità
    Dove cazzo pensi di andare? Avrebbe chiesto, porgendogli la mano sinistra. Sul palmo vi era una fiala colma di sangue. [Note]5 Dosi di Adrenalina. -2.5 Leggere Vitalità al braccio SX.
    1.25 Bassi


    Forse un giorno combatteremo insieme, uno affianco all'altro oppure come nemici. Forse saremmo alleati, forse diventerò anche io uno della tua setta, ma prima di quel giorno voglio che tu possa avere sempre questo. È il mio sangue, dove il mio potere risiede. Fece una pausa.
    Posso generare ormoni e lì c'è un concentrato di adrenalina che ti renderà così forte e furioso da buttar giù palazzi.
    Accettato il dono, Namae rientrò nell'edificio, soddisfatto.
    Sai dove trovarmi quando ne vorrai altro Poi il suo sguardo serio scese su Jaro. Era giunto il momento di organizzare un incontro con Lord Goemon. Lo meritava dopo aver ucciso un quasi Principe di Fiori.
    Penso sia giunto il momento per me di incontrare il nostro Lord. Ruggì, iniziando a prendere dimestichezza con la balestra sottratta al Penisu.
    Chakra: 40.25/75
    Vitalità:6.75/16
    En. Vitale: 20.75/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 0
    • Veleno Debilitante C1 (2 dosi) × 0
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
    Busto -0.5
    Braccio DX -1..75
    Gamba DX -1.5
    Braccio SX -5.5


  8. .

    Perseverare è...demoniaco!


    Chapter XVI - Villaggio dell'Abete




    Quando l'immenso drago apparve sopra le loro teste, decine di lance di luce lo perforarono senza pietà, evocate dalla fanciulla che di giovane aveva solo l'aspetto.
    Tra le angoscianti grida di dolore dell'animale, la Speranza si definì come la vera creatrice di quel jutsu.
    In quel susseguirsi di eventi e rumori frastornanti, lo sguardo di Masayoshi si posò su Jins, colpito dal nemico e immerso nella palude, con le ultime lingue di fuoco che si estinguevano sopra di lui, sotto l'espressione soddisfatta del ragazzo Hayate.
    Maledetto. Pensò, mentre poco lontano la bambina sbeffeggiava Lianshi, ricordando i vecchi tempi in cui combattevano insieme amalgamando alla perfezione i loro poteri.
    Era sua alleata? Si voltò verso di lei, sorpreso dalla rivelazione. Non vi era giudizio né delusione nel suo sguardo. Com'era abituato a illudersi dell'esistenza di persone senza scheletri nell'armadio, dedite al bene in ogni occasione, crescendo si era anche abituato alla smentita.
    La sconfiggeremo, Lianshi-sama Disse, ricorrendo alla comunicazione mentale. In quel caos di emozioni, non aveva trovato parole migliori per risollevare il suo morale.

    Forse hai bisogno di me.


    Per un secondo, la sua voce mascherò ogni rumore proveniente dal mondo reale.

    Le faremo mangiare questa melma.


    Lo sentì vicino alla sua testa. Quella viscida lumaca sapeva essere convincente ma il Genin non aveva dimenticato la tremenda tortura di qualche ora prima, anche se, grazie al potere del Rokubi, era riuscito a salvarsi dall'offensiva di Akira Gen, seppur combattendo privo di coscienza e rischiando di attaccare il fu Shiltar. Lì, su quella spiaggia trasformata in una palude, aveva alleati da proteggere e di cui fidarsi.

    Stolto.


    Avrebbe voluto dire qualcosa, ma l'ordine della Speranza lo aveva costretto a voltarsi verso il sottoposto, mentre le rocce frantumate dall'Hokage cadevano a poca distanza dal Genin. L'Hayate uomo si era avvicinato fino a portarsi a dieci metri dalla Muuga e da lì attaccò tutti, compreso Masayoshi. Dopo aver tracciato uno schizzo su un foglio, uno squalo bianco e nero avanzò ad altissima velocità verso il Jinchuuriki, con le fauci spalancate in direzione del suo volto.
    Il sunese non si fece trovare impreparato. Con il chakra che irrorava copioso le sue gambe, il Genin combinò due movimenti: ruotò al massimo il busto verso sinistra rispetto all'asse frontale e si abbassò sulle ginocchia, senza muovere i piedi, sperando che il predatore si cibasse di sola aria [SD I]Riflessi: Blu+4
    1/2 Leggera - Gambe
    Consumo Mediobasso

    La fitta alle gambe fu nulla rispetto al dolore che provò quando i denti del pesce squarciarono la spalla destra, protetta dall'ultimo giro di benda. [Danno]Resistenza: Blu; Protezione 10 Benda Rinforzata.
    Ferita Media Spalla DX
    Benda DX Distrutta!

    Ci fu un altro inconveniente.
    Una porzione del costrutto si staccò all'improvviso, dirigendosi verso la gamba destra del sunese, avvolta nella corazza di roccia prima evocata. Per non sbilanciarsi, con il rischio di cadere nella melma, il ragazzo decise di porre la sua fiducia sul Doton. E fece bene. [SD II]Illeso.
    La tecnica del rafforzamento dura un round. Considero terminata alla fine della fase difensiva, avendola attivata nella mia fase offensiva.

    Dopo aver tentato di perforare la dura pietra, riprese il suo moto verso la Muuga.

    NO! Esclamò, quando vide il nemico agitare nuovamente qualcosa tra le mani come fosse una bacchetta magica. Ciò che Hayate creò fu una tigre di dimensioni gigantesche, che appena uscito dalla carta iniziò a galoppare verso Lianshi.
    Consapevole di non poter bypassare quella palude, di non poter attaccare i nemici come avrebbe voluto e potuto, per un istante il Genin pensò che la cosa più giusta da fare fosse proteggere gli elementi più preziosi del team, lasciando che essi facessero altro.
    Dimenticandosi del suo ruolo a Suna, l'ex profugo dell'Anarouch balzò in diagonale, avanti e verso sinistra, in modo da posizionarsi sulla traiettoria del costrutto. [SG]Velocità: Blu+3
    Movimento 6 metri -> 3 Metri (Intralcio Medio)
    Nella tecnica della Speranza, lo status "Intralcio Grave" viene inflitto eseguendo uno slot azione nella palude.

    Non così facilmente Hayate. Esclamò, eseguendo una delle sue tecniche a distanza, mirando alla spalla con cui il nemico aveva disegnato fino a quel momento.
    Se tutto fosse andato come previsto, il flusso d'aria avrebbe distrutto il costrutto e colpito il nemico. [TA]
    Ciò che accadde fu inaspettato. Le zampe del felino lo avvolsero in un abbraccio, senza ferirlo, ma impedendogli di muovere il proprio corpo.
    Si ritrovò paralizzato, in balia di ogni nemico, a pochi metri da uno scontro in cui i protagonisti erano del calibro dell'Hokage.
    L'ansia annebbiò la sua mente e lo immobilizzò più di quanto non fosse. Il cuore sembrava volergli uscire dalla gola.

    È questo il mio portatore?

    Un brivido di freddo percorse la sua schiena bagnata di sudore.

    È questo ciò che fa? Protegge gli altri rischiando di morire?


    Sibilò.

    E fu nuovamente al cospetto del demone, ma non nella grotta in cui si erano incontrati la prima volta e qualche ora prima.
    Erano in un altro luogo, dove ogni cosa era stata distrutta, ridotta in cenere o liquefatta dall'azione corrosiva del Bjuu, compresi gli stessi colori.

    jpg



    Lui era lì, al cospetto del Rokubi, privo di catene e grande almeno due volte il drago che l'Hokage aveva evocato.
    L'aria era nauseabonda, corrosiva ma riusciva a respirarla senza problemi.

    Non ti fidi di me?


    Non vi era rabbia nelle sue parole.

    Uccideremo i due Hayate, li ridurremo in polvere. Fammi provare ...insieme....per qualche secondo...quella libertà che mi hanno privato per MILLENNI?

    La sua voce fu un crescendo e più il tono si alzava più il suo corpo si avvicinava al demone, in un misto di rigetto e attrazione inspiegabile.
    Non ferirli...non approfittarne.
    Lui non era un eroe, non lo era mai stato.

    Farò del mio meglio


    Rispose, ridendo a squarciagola, con i loro chakra che si erano già mescolati, insieme ai loro pensieri, e fu in quel momento che Masayoshi capì ciò che aveva sempre saputo, ma che per qualche motivo il demone era riuscito a fargli dimenticare: al Bjuu interessava solo tornare libero.
    Fu troppo tardi per sottrarsi dall'abbraccio demoniaco, ma rispetto alla possessione avvenuta nel complesso roccioso, sentiva di avere un maggior controllo sulla situazione. Anche il Bjuu sembrò accorgersene e non ne fu felice.
    Nel mondo reale, il chakra demoniaco divampò come un incendio e un'aura di pura malvagità avvolse il suo corpo tappezzato da sigilli strani, indecifrabili, frutto di un esperimento di Hoshikuzu.
    Spezzare il fuunjutsu dell'Hayate fu come sciogliere un nodo di scarpe. [TS]CAP+2 Velocità e Forza
    Velocità: Blu + 1 +1 (Possessione Demoniaca)
    Forza: Blu + 1 (Possessione Demoniaca)
    Riflessi: Blu + 1 (Possessione Demoniaca)
    Resistenza: Blu - 2 (Bilanciamento +1 Forza e Vel)

    GRRRRRRR[SA I]Forza: Blu + 1 + 3 (Basso) + 2 (Vincolo Demoniaco 1/4 Basso) = Viola + 2


    Il chakra demoniaco dello Shokuto schermava le gambe dall'azione della palude, ma di questo non se ne sarebbe mai curato. [Note]A discrezione del QM.
    Traboccante di pura ira e odio, lo sguardo del ragazzo si posò sull'Hayate e tanto bastò per designarlo come nemico. La reazione del Jinchuuriki fu istantanea.
    Con una corsa animalesca, Masayoshi si fiondò contro di lui. [SA II]Velocità: Blu + 2 + 2 (Mezzobasso) + 2 (Possessione Dem) = Viola + 2
    Consumo 0.75
    [Abilità]
    Giunto sotto la sua guardia, lo Shokuto avrebbe provato a colpirlo con due pugni, uno sull'orecchio destro e l'altro sul sinistro, con la sua testa proprio nel mezzo come una noce in attesa di essere spappolata. [SA III]Forza: Blu + 1 + 3 (Furia Demoniaca) = Viola
    Velocità: Blu + 1 + 4 (Mediobasso) = Viola + 1
    Consumo 2 Bassi -> Mezza Leggera.
    Potenza 10x2








    Chakra:48.25/75 (+6)
    Vitalità: 9.5/16
    En. Vitale: 22.5/30 (Note)
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Tentativo schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Liberazione Presa
    2: Movimento
    3: Doppio Attacco
    Slot Tecnica
    1: Aria Tagliente
    2: Attivazione TS
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 0
    • Kunai × 4
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note

    Busto 2.5
    Braccio DX 3.5
    Braccio SX 0.5
    Gamba DX 0.5
    Gamba SX 0.5
  9. .
    Masayoshi presente, con o senza suricati
  10. .

    Lianshi Guerriera del Vuoto
    -
    Trova l'Hozuki!


    Chapter XIV - Villaggio dell'Abete



    Furono sufficienti alcuni minuti per notare dei miglioramenti sullo stato di salute della ragazza: le labbra e il volto ripresero colore e dopo un po' le palpebre iniziarono a muoversi, fino ad aprirsi, rivelando al sunese due enormi occhi penetranti. La sua reazione spaventata non sorprese Masayoshi, il quale ascoltò con interesse tutto ciò che la fanciulla ebbe da dirgli, compreso il suo vero nome.
    Non conosco nessun Akira Hozuki. Rispose, con dispiacere, mentre si chiedeva se quel guerriero del vuoto fosse un titolo o qualcosa derivante da qualche strana abilità.
    Certamente. Aggiunse subito dopo, puntando il suo sguardo verso l'albero che la ragazza stava indicando. Se avessero avuto proprietà curative, ne avrebbe approfittato volentieri anche lui, ignaro di cosa lo avesse colpito per ridurlo in quello stato.
    Senza perdere d'occhio Lianshi, il Jinchuuriki estrasse la scimitarra ed eseguì diversi rapidi colpi. Si abbassò, prese tra le mani alcuni pezzi di radice e li portò da lei, attendendo che fosse la prima a curarsi con quel legno umido. Titubante, lui avrebbe fatto lo stesso, imitandola. Succhiò avidamente il legno, mordicchiandolo per agevolare la fuoriuscita dello strano liquido. Aveva un sapore amaro, ma piacevole, soprattutto per chi amava le prelibatezze del deserto, famose per avere un sapore tutt'altro che dolce.
    Sembrano gli scorpioni che abbiamo nell’Anarouch. Ridacchiò, mettendosi seduto di fronte a lei. Ci sei mai stata? Non era ancora a conoscenza dei vincoli che legavano quei guerrieri all'isola.

    Forse in colpa per qualcosa che aveva o non aveva commesso, questo al sunese non era dato saperlo, Lianshi iniziò a raccontare tutta la sua vita. L'attenzione del Genin si focalizzò sulla parte relativa allo Scriba del mondo, di cui non aveva mai sentito nominare, e sull'esistenza di altri shinobi come lei, denominati "Guerrieri del Vuoto".
    Il Jinchuuriki era confuso. Non era stato uno studente modello, ma si era dato da fare tra i banchi dell'Accademia e non aveva mai letto vicende riguardanti lo Scriba e il Vuoto.
    Ti seguo a malapena...scusami..sembri avere la mia età ma mi stai narrando eventi che penso siano accaduti prima dell’Accademia. Confermò quanto fosse smarrito, ma non vi era ostilità nelle sue parole. Forse abituata a scontrarsi con l'incredulità dei suoi interlocutori, la ragazza continuò a narrare, a raccontare della guerra contro le armi di Iwa, del Bakekujira, sigillato con il sacrificio della moglie dello Scriba del mondo, delle intenzioni di Hayate e di tutto ciò che sapeva essere accaduto prima del loro incontro, compreso il tradimento da parte di un altro guerriero, tale Caocao.
    Sebbene una parte di sé suggerisse di non farlo, di non credere a quella storia degna del miglior scrittore di fantascienza, Masayoshi volle fidarsi. Cosa c'era di normale in quelle venature bluastre che sfregiavano la terra e le rocce? In quei terremoti che avevano sradicato tutti gli alberi del bosco? Per non parlare del deserto a un passo dal mare. Il Jinchuuriki iniziò a far ordine nella sua testa. Erano molte le domande che balenavano nella sua mente.
    Mi sono perso un bel po’ di cose. Disse, grattandosi il capo. Come forse hai saputo, noi dell’Accademia siamo qui per indagare su quest’arma. Si vocifera che ci sia stata una richiesta di aiuto da Hayate. Non ne era sicuro. Ma noi di Suna non siamo alleati di Hayate. Siamo qui per indagare, per capire come evitare che quest’arma possa distruggere il mondo. Quel giuramento lo fece ritornare al giorno in cui aveva promesso di liberare l’estremo Ovest dell’Anarouch dai Kijin.
    Ma perché quel Caocao non ti ha ucciso? Chiese, quando la guerriera si era già alzata in piedi, diventando mora, con il tatuaggio sulla coscia che sembrava pulsare per quanto si fosse rinvigorito.
    Forse non voleva spezzare un sigillo...Pensò ad alta voce, issandosi in piedi.

    Alla successiva domanda della giovane, Masayoshi fece spallucce. Durante il pedinamento non aveva intravisto alcuna apertura verso il sottosuolo.
    Niente del genere Poi ricordò la voragine lungo il sentiero che si era appena lasciato alle spalle. Lì, tra le quattro rocce, ci sono diverse crepe, piuttosto grandi, ma non ho la sicurezza che possano portarci dove dici tu. Scombussolato per la possessione e dolorante per le ferite, il Genin si era allontanato dal luogo dello scontro senza sbirciare nelle cavità create dal terremoto.
    È chiaro che non andrai da sola. Aggiunse, sistemandosi il fodero della scimitarra sul fianco destro. Con Hayate e accademici suoi alleati nei paraggi, la ragazza non sarebbe stata al sicuro.
    Ti aiuterò a trovare Akira Hozuki. Il nomignolo usato dalla donna lo commosse, ma cercò di non darlo a vedere.
    Qui ho chi si intende di vapori acidi. Esclamò, acciuffando quell'assist per sdrammatizzare un po'. Si toccò il sigillo del demone, piazzato sulla bocca dello stomaco. Anche se me ne andassi non sarei al sicuro, no? Ti aiuterò. Annuì. Saprò rendermi utile, promesso.
    Accettato il suo aiuto, il potere di Lianshi discese su di lui. Il Genin non percepì alcun cambiamento, ma non lo evidenziò. Si voltò verso l'albero da cui aveva già prelevato le radici.
    Cosa ne dici? Ne prendiamo tre a testa? Potrebbero rivelarsi utili. Salvo proteste da parte di Lianshi, Masayoshi avrebbe strappato altre sei porzioni di quelle magiche radici, dandone tre alla guerriera. Il loro effetto curativo era migliore dei suoi tonici. [Note]Provo a prenderne altre sei, tre a testa.

    Mettiamoci in viaggio! Sorrise.
    Qual è il tuo piano Lianshi? Domandò sulla strada che serpeggiava la foresta, a due metri dalla donna che lo precedeva. Man mano che avanzavano nel cimitero di alberi, la sua mente rielaborava la marea di informazioni ottenute.
    C'è un modo per ristabilire i sigilli o crearne di nuovi? Quale sarebbe il prezzo? Già intuiva quale fosse il costo.

    [...]


    Dopo un ora di cammino, il duo raggiunse un piccolo complesso di rovine, su cui svettava una colonna in pietra. Qualcuno era già stato lì ed aveva spezzato il sigillo, liberando lo spirito di uno dei dieci guerrieri del Vuoto.
    Masayoshi iniziò a guardarsi intorno, con i sensi in allerta, prima di calarsi nel crepaccio indicatogli dalla sua compagnia. Le pareti erano umide e brillavano di quella luce bluastra che ora sapeva essere innocua.
    Aiutandosi con il chakra adesivo, il Genin evitò spuntoni di roccia appuntiti e superò cavità così strette da togliergli il respiro. Atterrò su una distesa di sabbia, davanti a un mare scintillante, così bello da togliere il fiato.
    Si avvicinò ad esso, curioso come un bambino, al fianco di Lianshi, la quale propose di attraversarlo insieme, così da raggiungere Caocao e altre zone dell'Arma. Era l'unico modo per farlo.
    Non so camminare sull'acqua con il chakra Ammise, con vergogna, con lo sguardo fisso sulla mano della guerriera.
    Dovrei nuotare. Aggiunse subito dopo, stringendo il pugno destro con rabbia.

    Udì alcuni passi alle sue spalle. Quando si voltò, con la mano già stretta sull'elsa della scimitarra, Masayoshi vide due individui piuttosto anonimi, sbucati con molta probabilità da una zona d'ombra. Sebbene non avessero un aspetto minaccioso, sopratutto la bambina, il Genin aveva imparato a non sottovalutare nessuno.
    La minaccia rivolta a Lianshi costrinse il sunese a ideare un piano d'azione. Doveva proteggerla, evitare che alcuni sconsiderati riuscissero a utilizzarla per i loro maligni scopi.
    Alla domanda della guerriera, i due risposero con un secco "Hayate", senza rivelare alcun nome da cui poter intuire eventuali abilità innate. Masayoshi cercò di guadagnare tempo.
    jpg
    Non è un po' presto cercare l'immortalità a quell'età? Eseguì un passo verso i due Hayate. Siete stati voi a spezzare quel sigillo? Indicò la cavità sopra di loro.
    Avrebbe voluto scusarsi con lei, con il demone che albergava in lui, costretto a vivere insieme a un ninja che in ogni missione veniva messo davanti ai suoi limiti, seppur fosse l'Arma di Suna, la lancia posta in difesa del villaggio della Sabbia. Anche se umiliato per la sua incapacità di camminare sull'acqua, i suoi occhi ardevano di determinazione e tradivano il vero sentimento che albergava nel suo cuore. Sapeva cosa fare...cosa doveva fare.
    Non puoi cadere nelle loro mani Lianshi. Aggiunse subito dopo, anticipando qualsiasi parola della guerriera. Perciò supera il lago. Trova il nuovo Guerriero del Vuoto!
    Non attese una sua risposta.
    Io qui...non fallirò. Esclamò, assaporando quel silenzio che preannunciava il combattimento più importante della sua vita.

    Con un pestone, il chakra di Masayoshi fluì nel terreno sabbioso. In un attimo, la terra reagì e un onda dorata di medie dimensioni avrebbe minacciato i due Hayate, coprendo l'eventuale fuga di Lianshi. [ST]Velocità: Blu+2
    Potenza 30

    Approfittando della parziale copertura offerta da tutta quella sabbia in sospensione, Masayoshi abbassò il baricentro e scattò in avanti, puntando la ragazzina, forse più debole rispetto al ragazzo [SG]6 metri Vel Blu, il quale sarebbe stato bersagliato da due kunai, lanciati in corsa con il braccio destro, con l'obiettivo di impedirgli un'avanzata verso il lago o un'azione contro la guerriera in fuga tra le acque luminescenti. Concentrò nei due dardi tutta la sua forza, mirando alla spalla destra e all'inguine sinistro del nemico. [SA I]Forza: Blu+3

    Per uscire vincitore in un combattimento in inferiorità numerica, Masayoshi sapeva di dover sconfiggere almeno un nemico nel minor tempo possibile. Peccato che lì, in quell'isola che aveva tanto odiato, a nessuno era concesso morire.
    Devo renderla inoffensiva. Senza genjutsu nel suo repertorio, al ragazzo rimaneva una sola opzione.
    Giunto davanti alla ragazzina, con un unico movimento orizzontale ad incrociare del braccio sinistro, da destra verso sinistra, Masayoshi avrebbe estratto la scimitarra e tentato di tranciargli il braccio sinistro all'altezza della spalla. [SA II]Forza: Blu
    Velocità: Blu+4
    -0.5 Leggera Mediobasso

    Affilata in ambo i lati, la sua arma era in grado di squarciare la carne come fosse burro.
    La differenza di altezza giocava a suo sfavore.
    Con l'arma sulla mano sinistra, il Jinchuuriki sferrò un gancio destro, mirando al suo volto. In altri luoghi, Masayoshi avrebbe provato pietà per lei, ma non lì, non dopo essersi definita una di Hayate e aver sorriso a quel nomignolo. Il pugno si sarebbe rivelato una finta, un semplice inganno atto a spostare l'attenzione della bambina in un altro luogo, mentre la scimitarra avrebbe minacciato il suo capo con un colpo obliquo, dall'alto verso il basso, fuori dal suo campo visivo, e da destra verso sinistra, un istante dopo la reazione al suo pugno. [SG]Forza: Blu
    Velocità: Blu+3
    [SA III]Forza: Blu
    Velocità: Blu+3

    Se fosse andato a segno, la lama avrebbe aperto in due il cranio della bambina.
    Con il braccio disarmato vicino al busto, egli avrebbe protetto il suo corpo da eventuali contrattacchi.
    Terminata la sua offensiva, si sarebbe spostato di pochissimo in modo da avere entrambi al centro del suo campo visivo.


    Tieniti pronto Rokubi. Fra poco si tornerà in scena. Sarebbe stata la sua ultima carta da giocare.
    Chakra: 62.75/75
    Vitalità: 13.5/16
    En. Vitale: 27.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio kunai
    2: Fendente
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Smottamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 0
    • Kunai × 4
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note

    Busto -2.5 Leggera
  11. .

    Indagini a Konoha


    Villaggio della Foglia - Chapter II



    In terra straniera, lontano dalla Pioggia, il rischio di insospettire qualche accademico era alto, seppur non fosse lì per danneggiare la Foglia, ma per sondare il territorio e permettere alla sua bambina di visitare un altro paese accademico, oltre Oto.
    Sapeva che quando sarebbe diventato abbastanza potente da scatenare una guerra per acquisire il titolo di Principe di Ame, non avrebbe potuto permettersi di avere Hounkou al suo fianco. Per la sicurezza di una bambina che nulla sapeva dei Semi, egli sarebbe stata consegnata al suo villaggio ninja preferito.

    Uscito dalla dimora che aveva affittato, con la Doppia Lama celata sotto al suo mantello, Namae s'immerse nel fumo nero che aleggiava per le vie di Konoha. Nei concitati secondi in cui aveva raccolto l'equipaggiamento ninja, il ponte era crollato e il fumo si era espanso.
    La coltre era così densa da rendere impossibile avanzare in sicurezza.
    Si mise una mano sul naso. Odiava la vaniglia e quel tanfo gli diede il voltastomaco.
    Devo... serrò i pugni, perplesso sul da farsi. Sentiva il bisogno di avere la mente sgombra da brutti pensieri, di essere freddo e calcolatore, ma se la dopamina lo avrebbe tranquillizzato troppo, con l'adrenalina rischiava di picchiare il primo uomo che avesse incrociato.
    Ogni minuto era fondamentale per poter salvare la sua piccola Hounkou, perciò decise di correre verso le mura, dove erano d'istanza i guardiani di Konoha. Lì avrebbero potuto aiutarlo.
    Se si fossero rifiutati, avrebbe potuto chiedere di salire in cima per ammirare il panorama, elargendo qualche mazzetta se necessario. A una decina di metri dal suolo, ne avrebbe approfittato per avere una visuale migliore. Affidarsi agli accademici non era una mossa scontata per un ninja di Ame che si era finto un mercante, anche se in effetti lo era, ma sua figlia veniva prima di tutto.

    Raggiunta la prima postazione d'ingresso, Namae vide tre giovani ninja, di cui una sopra uno strano pennuto, ricoperto di piume gialle. Grazie al suo fine udito, l'Oleandro udì le parole del ragazzo di Konoha: fuori dalle mura vi era un tipo sospetto. [Abilità]
    Le sue labbra si inarcarono in un sorriso.

    Si tratta di un rapimento Sentenziò, avvicinandosi al trio.
    Non indossava il suo solito abito lungo, ma un pantalone nero, una camicia bianca, un gilet rosso sangue e un lungo mantello.

    Ragazzo, mi unisco a te nell'indagine. Annuì.
    Portami da quel tipo che reputi sospetto! Pagherà con il sangue il rapimento di mia figlia. Il tono del ninja non ammetteva repliche.

    Sono Ryukaku Diede false generalità, come era solito fare quando si muoveva nei territori controllati dagli accademici.



    Chakra: 75/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Antidoto Base (Veleno C1) × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1

    Note
    ///
  12. .
    :riot:
  13. .

    La Vendetta dei Nomura - Farmaci e Veleni


    Chapter I - Paese del Vento



    È stato un avvertimento mio signore! In ginocchio davanti al proprio superiore, in un'ampia sala illuminata da numerose candele appoggiate su delle mensole, il ragazzo terminò la propria frase sguainando di alcuni centimetri la sua katana scintillante, allacciata al proprio fianco.
    Davanti a sé, seduto su un trono di marmo color perla, vi era un uomo con almeno quaranta primavere alle spalle. Aveva dei lunghi capelli marrone scuro, lisci e ben tenuti, e due occhi verdi come le foglie di loto. Sul suo lungo abito nero, all'altezza del petto, vi era un simbolo strano, conosciuto solo dagli anziani del villaggio di Suna.
    Una delle più antiche famiglie aristocratiche di Suna, cadute in rovina per chissà quale motivo. Erano trascorsi secoli e nessuno ricordava il passato glorioso dei Nomura.
    Progetterò la nostra vendetta.
    Il ragazzo rimase in ginocchio fino al cenno di congedo dell'anziano. Con le lacrime agli occhi, il guerriero si alzò e se ne andò, uscendo dall'enorme portone scorrevole.

    [...]


    Erano trascorsi mesi da quella promessa. I preparativi avevano rubato parecchio tempo, ma ora che erano stati ultimati e controllati dall'Anziano, i piani della famiglia Nomura furono messi in moto.

    Jou Satoshi si era fatto un nome a Suna, sopratutto in periferia, dove era cresciuto.
    Non era considerato un criminale, un malavitoso, una persona in grado di danneggiare il villaggio, ma si era guadagnato la nomea di un ninja con strani interessi. La rete di spie costruita dai Nomura lo avevano adocchiato per questo. La sua abilità con la spada non era stata nemmeno considerata.
    Un Venerdì di autunno, in qualunque luogo egli fosse stato, alle 15 un monaco si sarebbe avvicinato a lui con una busta bianca in mano. Vestiva un lungo abito bianco con una corda rossa stretta attorno ai fianchi. Non aveva né un coprifronte né uno stemma visibile. Completamente calvo, con due grandi occhi blu mare, freddi come il ghiaccio, egli porse la lettera al ninja.
    Lei è Jou Satoshi. Non una domanda. Un'affermazione.
    Legga e mi dica se è disposto ad accettare le condizioni.
    Con la mano libera, il monaco spostò di poco il lembo del suo vestito. Sotto il suo tessuto bianco, il Genin avrebbe intravisto due wakizashi.
    Nella missiva erano state scritte poche parole.

    CITAZIONE

    Sei stato scelto per una missione per conto di una potente famiglia di Suna.
    Avrai a che fare con un' attività illegale, di tuo interesse secondo la nostra rete di spie.
    Se accetterai, noi non dimenticheremo il tuo aiuto.






    Qualora Jou avesse rifiutato l'incarico, le labbra del monaco si sarebbero deformate in una smorfia di disappunto.
    Peccato.Se ne sarebbe andato, senza dire altro. Il prezzo da pagare per quel rifiuto sarebbe stato chiaro negli anni a venire e lì Satoshi si sarebbe pentito della risposta data.

    Se Jou avesse accettato il compito, il monaco avrebbe esclamato:
    Raggiungi le porte di Sanbashi. Tra due giorni. Ore 10. Se ne sarebbe andato dopo aver ripreso la lettera, scomparendo tra i vicoli del villaggio.
    Se dopo le quarantotto ore, il Genin si fosse fatto trovare a Sanbashi, avamposto sunese situato nel mare dorato dell'Anarouch, egli avrebbe trovato il monaco ad attenderlo davanti al Gate d'ingresso.
    Non ci sarebbero stati saluti o abbracci ad attenderlo. L'uomo lo avrebbe invitato ad appoggiare la mano sulla sua spalla. Eseguita quella semplice richiesta, lo strano individuo dei Nomura avrebbe unito le proprie mani nel sigillo della Capra. [TA]Tecnica del Teletrasporto Potenziato
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 1 km, è necessario conoscere il luogo d'arrivo. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo. Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno. Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Alto)
    [Da chunin in su]


    Scomparirono entrambi.

    [...]



    Apparvero al centro di un'enorme sala, in un turbinio di fiamme, a pochi passi dal trono in marmo in cui l'Anziano aveva giurato vendetta.
    L'uomo a capo dei Nomura sedeva lì e guardava i presenti con la sua solita espressione fredda e calcolatrice. Nemmeno l'arrivo di Jou e del monaco lo destò dalla sua concentrazione.
    La luce proveniente dalla vetrata installata alle spalle dello scranno illuminava tutti i presenti, lasciando nell'ombra i quattro angoli dell'enorme salone.
    Il monaco si inginocchiò, appoggiando entrambe le ginocchia a terra. Piegò il busto in avanti fino a toccare il pavimento con il naso.
    Mio signore. Mormorò.
    Alla destra di Jou, vi era un uomo alto quasi due metri, con dei strani simboli sul volto , avvolto in un lungo abito nero. Lo guardava con espressione glaciale e distaccata.

    Siete stati invitati qui per vendicare un attacco subito dalla mia famiglia. Tuonò l'anziano. Aveva mantenuto la calma per troppo tempo. L'ora della vendetta era giunta.
    Mia figlia è stata avvelenata. Ringhiò.
    E non possiamo rivolgerci alle istituzioni sunesi. Chissà in quali affari si erano immischiati i Nomura. Se nella loro casa vi era un esponente dei Fiori, qualcosa potete immaginare.
    Perciò sarete voi a realizzare la nostra vendetta.
    Puntò il suo sguardo verso Jou Satoshi.
    Ti occuperai della realizzazione di un tonico per rinvigorire la mia amata figlia mentre tu, Oleandro, ti occuperai del veleno per compiere la mia vendetta. Avevano accettato le condizioni. Da lì sarebbero usciti dopo aver portato al termine il lavoro. Vi era una seconda opzione, meno piacevole rispetto alla prima. Morte.
    Namae, conosciuto come Oleandro di Ame, annuì. Si domandò chi fosse quello strambo sunese apparso alla sua sinistra.

    Domande?


  14. .

    Rivelare se stessi. L'atto di coraggio di Yukine


    Chapter VII - Villaggio del Suono




    Fu come svegliarsi da un lungo sogno.
    In un istante il Palazzo del Demone era scomparso e al suo posto aveva preso forma un ampio spiazzo di terra battuta, liscia come la pelle di un neonato e arida come la sabbia del deserto.
    Qualsiasi cosa fosse accaduta alla riunione, Yukine si trovava lì, lontano dal Palazzo e dal centro abitato di Oto.
    Cosa?!Esclamò, confuso.
    L'odore di terra e muffa investì le sue narici, aiutandolo a prendere coscienza della sua nuova posizione.
    Sotto il cielo plumbeo, coperto da nuvole cariche di pioggia, lo studente era stato catapultato all'interno di un antica arena da combattimento. Attorno a lui, gli spalti erano logori e vuoti, preda di muffe e insetti. Vi era un silenzio surreale, quasi angosciante, infranto solo dalle sferzate di vento che incanalandosi nelle strettoie generavano suoni simili a ululati.

    A qualche metro dal piccolo e gracile studente, vi era Aloysius Mikawa, nuovo Kage di Oto, uccisore del Nidaime, ex clone di Orochimaru.
    La differenza di corporatura e carisma era abissale. Se qualche pittore avesse dipinto i due individui su una tela, il titolo "Davide e Golia" sarebbe stato perfetto.
    Schiacciato dallo sguardo del Kage, lo studente rimase immobile, con le labbra ben cucite e gli occhi puntati sul coprifronte del ninja più forte del villaggio.
    La paura iniziò a gelare il sangue del ragazzino.
    Con la lingua serrata tra i suoi piccoli denti, lo studente cercò di riprendere il controllo della situazione ricordando a se stesso di non aver fatto o detto nulla di sbagliato.
    Rifiutare uno dei sigilli era stata una scelta saggia. Era l'ultimo degli studenti di Oto, senza alcuna abilità e potere.
    Il suo nome non compariva nemmeno nelle liste del villaggio. Come poteva pretendere un potere così immenso?
    CITAZIONE
    " Hai paura? "

    Una raffica di vento lo investì da destra, scompigliandogli le ciocche dei suoi capelli dorati.
    In preda a un ansia così intensa da paralizzarlo, egli deglutì almeno un bicchiere di saliva.
    Sì. Sussurrò, annuendo. Mentire al proprio Kage non era una buona idea.
    Non so perché sono qui. Aggiunse, guardandosi attorno. Al posto del Kage, doveva esserci la copia generata dalla macchina di Orochimaru.
    In risposta alle sue parole cariche di paura, Aloysius si slacciò la parte superiore dell'abito, rivelando al piccolo Yukine il suo possente petto pieno di cicatrici.

    CITAZIONE
    " Ti concedo un colpo; da lì inizierà lo scontro alla morte. MA se vuoi puoi ancora andartene, non conosci nulla di Oto nè dei suoi segreti. Scappa in un altro villaggio o diventa un nukenin; è chiaro che questo posto non fa per te. Hai paura, lo vedo, lo sento...si, tu puzzi di paura! "

    Una patina di sudore imperlarono la fronte e la schiena del futuro manipolatore. Con il cuore in procinto di uscirgli dal petto, lo studente indietreggiò di un metro.
    La paura aveva incatenato i suoi arti, per nulla al mondo doveva offuscare la sua mente, sopratutto in una situazione come quella.
    Come diceva suo padre, Jonin di lunga carriera, la prima arma di un ninja risiede nel cervello perché da esso derivano doti come l'astuzia, la strategia e il controllo.
    Uno shinobi non deve essere mai impulsivo. Ragiona sempre!Ricordava ancora la sua voce calda e affettuosa.

    La decisione spettava a lui e questo lo rassicurò. Doveva solo stilare una lista di pro e contro in tempi brevi e tirare le somme.
    Aveva zero possibilità di uscire vivo in uno scontro alla morte contro il proprio Kage, anche con il vantaggio che quest'ultimo aveva deciso di concedergli, ma qualora avesse rifiutato l'invito, il ragazzino avrebbe dovuto lasciare il proprio villaggio.
    Quale delle due alternative era la migliore? Assolutamente la seconda, ma Yukine non avrebbe mai accettato di lasciare per sempre il suo paese natio.
    Al solo pensiero di vivere come Nukenin, lo studente reagì formulando un semplice pensiero.
    Meglio morire.
    A Oto aveva un sogno da coronare: intraprendere il percorso di suo padre e diventare il miglior manipolatore di metallo del mondo. Con la morte del proprio babbo, quell'aspirazione era divenuta la propria ragione di vita.
    Forse era l'occasione buona per rivelare i suoi sogni al capo massimo di Oto e a ogni persona a cui voleva bene.
    La paura che aveva congelato i suoi muscoli si sciolse come neve al sole, rendendolo leggero come una piuma.
    Attraverso i suoi ricordi d'infanzia, costellati dagli insegnamenti dei suoi genitori, Yukine aveva capito che in cuor suo la morte era una valida alternativa a una vita vissuta senza poter coronare i propri sogni.
    In un futuro non molto lontano, il ragazzino avrebbe capito che conoscere se stessi è vitale per prendere le migliori decisioni nel minor tempo possibile.
    Ho avuto paura Aloysius-sama Non aveva dimenticato di trovarsi davanti al suo Kage. Eseguì un passo in avanti, abbassando il capo in segno di rispetto.
    ma la paura mi ha permesso di ponderare bene la mia decisione. Un ninja incapace di provare questa emozione è destinato a morire. In questo caso, si sarebbe lanciato all'attacco... Alzò lo sguardo, curioso di scrutare la reazione del suo capo.
    E avrebbe commesso l'errore di ferirla. Solo un pazzo, uno stupido, penserebbe di avere un vantaggio nel ferire un Mikawa. Le ore trascorse a studiare non erano state inutili. Trascorreva le giornate a considerarsi un ninja come tanti, forse più debole dei suoi coetanei, ma in realtà era uno dei migliori. Il suo talento si mostrava solo se messo alle strette.
    Non ho alcuna possibilità di vittoria. Rifiuto il combattimento. La sua voce tremò per un secondo. Ciò che aveva in mente era un atto di puro coraggio.
    E con rispetto, rifiuto di andarmene da Oto da vivo. Allargò le braccia.
    Il messaggio che Yukine aveva lanciato al proprio Kage era chiaro: se lo voleva fuori dal Suono, doveva ucciderlo in quell'arena.
    Non sono pigro. Come tutti gli altri ninja del Suono, ho il mio sogno: diventare il più forte manipolatore di metallo del mondo.
    E solo a Oto voglio coronarlo. Affianco ai miei amici e cari.
    Si sfogò, con gli occhi colmi di lacrime.
    Proprio in quel momento, in cui la sua vita era appesa a un filo, Yukine capì quanto quel villaggio che non aveva mai vissuto appieno fosse importante per lui.







    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Lama Interna × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1

    Note
    ///
  15. .

    In squadra con Shunsui, Torikeshi,
    Saru e Shin


    Chapter II - Villaggio dell'Abete



    La nave si rivelò essere piena di ninja provenienti da Oto e Konoha.
    Masayoshi ebbe l'occasione di rivedere alcuni shinobi di sua conoscenza: Kato Yotsuki e Shin. Non erano cambiati di una virgola dalla loro avventura a Soyo. Insieme ai due Chunin, il sunese aveva affrontato Gatou Warai e i suoi poliziotti corrotti.
    Era già trascorso un anno e molte cose nella vita del Genin erano cambiate.

    Sbarcati sulla spiaggia, flagellata dalla pioggia, niente e nessuno ostacolò l'avanzata degli accademici.
    Si diressero verso il centro abitato, visibile in lontananza, affamati di informazioni su quell'isola e sull'arma di Iwa da distruggere.
    Il Jinchuuriki precedeva Shunsui, avvolto dal suo rivestimento mimetico. Le gocce d'acqua gli scivolavano addosso, senza bagnare il suo lungo abito, sotto al quale nascondeva una pesante cotta di maglia.
    Tra tutti quei accademici, il Genin si sentiva sicuro, ben protetto, ma dentro al suo cuore, la paura di perdere il controllo era sempre presente. Vi erano altri Jinchuuriki come lui? Confrontarsi con loro gli sarebbe stato utile.
    Grazie alle abilità sensitive dell'Iga, il gruppo fu informato della loro impronta chakrica in mutazione. Presto, il loro chakra sarebbe divenuto simile a quello che permeava gli oggetti inanimati dell'isola.
    Vi era un solo ninja estraneo a quel fenomeno: Masayoshi, forte del suo chakra demoniaco.
    Alla percezione dei sensitivi avversari, il Genin della Sabbia era un faro nella notte.
    Si morse il labbro inferiore.
    Se sono un problema posso rimanere nella nave. Sussurrò al marionettista, preoccupato. Non voleva mettere a repentaglio la vita di alcun shinobi.


    Proseguirono fino a raggiungere una fattoria, passando tra i campi e i terreni infangati.
    A debita distanza dal casolare, decisero di separarsi in due gruppi: uno si sarebbe occupato dell'irruzione nella casa, il secondo invece avrebbe raggiunto il centro abitato.
    Masayoshi fu assegnato alla squadra del marionettista, insieme a Torikeshi, Shin e Saru.
    Salutò Fujiko con un cenno del capo. La sua amica avrebbe seguito l'amministratore di Suna. Avrebbe voluto augurargli buona fortuna, ma decise di non farlo. Vi erano troppe persone lì e l'imbarazzo sarebbe stato così intenso da farlo balbettare.
    Grazie al sigillo di Daishin, le due squadre avrebbero potuto comunicare a distanza.
    Senza togliersi di dosso il rivestimento mimetico, il Jinchuuriki seguì il suo capitano.
    In lontananza, il paesino sembrava più grande, ma in realtà contava una manciata di piccole case, ad eccezione di una torre di vedetta situata al centro della piazza, poco visibile a causa della fitta nebbia.
    Forse sulla sommità vi era una sentinella di guardia.
    Sebbene non fosse notte fonda, ma circa mezzanotte, le strade erano deserte.
    Senza abbassare la propria concentrazione, Masayoshi approfittò di ogni nascondiglio per celare meglio la propria presenza. Con rapidi scatti, egli si mosse a zig zag, rimanendo abbassato e con la mano destra sulla sua wakizashi.
    Non avrebbe eseguito alcuna azione senza un ordine diretto di Shunsui.

    CITAZIONE
    Mantenete un profilo basso ed usate la nebbia e le case per muovervi senza essere visti. State lontani della vedetta. Per cercare informazioni cercheremo un bersaglio più facile da soggiogare. Se ci troveremo divisi, evitate il combattimento. Ricordate che ci sono ninja di Kiri sull'isola e loro sono ancora nostri alleati. Usate la trasformazione per alterare le vostre sembianze e fingete di essere kiriani. Il coprifronte di kiri potrebbe fungere da lasciapassare se scoperti oppure se dovete interagire con qualcuno. Inoltre, se dovrete combattere, il coprifronte vi farà guadagnare qualche secondo sulla reazione dei vostri avversari che vi scambieranno all'inizio per alleati. Il combattere è comunque da evitare fin quando non ne sapremo di più su questo posto e le sue regole.

    Le capacità di analisi del marionettista erano straordinarie.
    Masayoshi annuì, felice di rimandare possibili combattimenti. Negli scontri e negli allenamenti, il demone dava il meglio di sé.
    Lo screditava, lo derideva, spingendolo a utilizzare il suo chakra pervaso di odio e rancore.
    Il Genin non aveva mai ceduto alla tentazione, ma resistergli era doloroso.
    Avevano tra le tre e le cinque ore per esaminare un particolare edificio, indicato dal suo leader con l'indice della mano destra.

    Rispetto alle altre case, la struttura era piuttosto grande. Shunsui aveva notato la differenza.
    Ricevuto il segnale, Masayoshi eseguì la tecnica della trasformazione Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    .
    Si trasformò in un normale ninja di venti anni, con capelli corti neri e occhi verdi come smeraldi.
    Il coprifronte di Kiri era allacciato sulla fronte, in bella vista.
    Occultato nella nebbia grazie al suo rivestimentoFurtività 0, Masayoshi si avvicinò cautamente al palazzo, con i sensi ben in allertaPercezione +3.
    Avrebbe seguito il suo leader, pronto a eseguire qualsiasi suo ordine.

    Avrebbero impiegato del tempo per osservare la casa da debita distanza. Se quell'edificio era la casa di un governatore o di un importante imprenditore, probabilmente vi erano delle difese o dei ninja di guardia.

    Chakra: 74/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Shuriken × 4
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///



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