Votes taken by DioGeNe

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    [Segue da QUI]

    ::: Cratere, Villaggio del Gelo :::

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    Di quello che era considerato da tutti uno dei più bei villaggi del continente non era rimasto che un lontano ricordo. Ghiaccio, macerie e cadaveri...ecco lo scenario che ogni stolto ninja arrivato fin lì avrebbe potuto osservare. A terra vi erano due grossi cerchi concentrici, ognuno a delimitare una zona di distruzione distinta ad opera del tremendo raiton. La prima, quella centrale e scavata nella terra per oltre quattro metri, era praticamente piatta, incandescente e con incisa la forma stilizzata del gradone stesso [raggio dall'albero 270 m, Dnt Medio da Ustione a contatto per i prossimi due turni]; l'impatto aveva disintegrato praticamente tutto lasciando la nuda roccia infuocata e poco altro come strato superficiale. L'unico elemento rimasto in piedi era il grosso tronco di albero, segato e deforme, sebbene abbastanza grande da ospitare una casa, situato proprio al centro; forse il contatto prolungato con lo specchio gli aveva conferito una resistenza assoluta e anche il jutsu non era riuscito a distruggerlo del tutto. La zona termale era irriconoscibile: rimaneva solo uno specchio d'acqua bollente ed irregolare, probabilmente riversatosi dal bacino precedente in una parte del cratere [40 unità].
    La seconda, invece, era molto più estesa e comprendeva tutte le strutture, abitazioni ed edifici distrutti dall'esplosione ma ridotti "semplicemente" in macerie [raggio dall'albero 1.35 Km]; tra i cumuli di calcinacci, mattoni e legno il più rilevante era sicuramente quello del Palazzo dei Kondò situato poco fuori la zona off limit e le mura stesse del villaggio.

    Un'oscurità tremenda era calata sull'intera area: le nubi nere generate dal Re Folle avevano coperto il cielo impedendo alla luce della luna e delle stelle di trapelare. Poi c'era lui, Masamune, ingigantito dall'odio e dagli anni di prigionia da lui stesso voluti; aveva covato per moltissimo tempo quella rabbia insana e infine era esplosa, come auspicato dall'ignobile uomo dietro il complesso piano di Ame. Il Dragone era enorme [90 unità], un corpo serpentiforme senza fine e dotato di squame grosse quanto corazze complete, sebbene molto più dure! Si stava riposando dall'immane sforzo da poco compiuto e lì nel cielo del Gelo rimaneva immobile, crogiolandosi nella distruzione che aveva appena generato.

    Vi era un silenzio tombale, intervallato solo dalle risa sporadiche di una bambina dai capelli verdi in volo sulla zona, dal rumore di qualche ulteriore crollo e dal rombo di una tempesta che stava iniziando a riprendere forza, dopo essere stata concentrata nella sfera di morte.


    CITAZIONE
    OT/ Benvenuti al primo scontro ufficiale contro un Boss Gigante! Se avete letto bene c'è anche un simpatico Asso in giro nei cieli del Gelo quindi fate attenzione! Qualora in questo primo post di presentazione non vengano portati attacchi o i pg presenti non escano platealmente allo scoperto, lei se ne andrà e rimarrà solo Masamune da affrontare. Non è una news, quindi bisogna arrivare puntuali all'appuntamento!
    Apparte i privilegiati alla quest, possono partecipare tutti i pg che abbiano una buona ragione per accorgersi dell'accaduto: ricordo che il dragone viaggia da Ame vino al Gelo in linea retta e a velocità 900 portandosi dietro una tempesta nera di fulmini, pioggia e vento paurosa. Grado minimo richiesto: Chunin Viola. Qui tutte le spunte su "Possibilità di menomazioni, danni permanenti, morte ecc." sono attive.

    Ci sono due png alleati che vi aiuteranno nelle vostre strategie; le schede saranno presto disponibili nell'apposita sezione. Agiranno con azioni bonus che vi guadagnerete sul campo, a furia di combo e azioni ben studiate; ovviamente potete coinvolgerli suggerendo loro cosa fare o chiedendo supporto.

    Prossimo post: 14 Ottobre

    Avete la mappa 3d indicativa dello scontro; usate SketchUp Web per vederlo (oppure programmi più sofisticati se ne avete XD); il file .skp lo potete trovare su drive a questo link. Ecco alcuni screenshot:

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    Al momento sono presenti: Raizen e Feng Gu vicino l'albero, Akira vicino la pozza d'acqua, Domaru tra le macerie dal lato opposto e il trio (Shinken, Hohe Babayashi( dietro il Palazzo dei Kondo distrutto. In volo c'è Tensai-ji.

    Non so ancora se rendere pubblica la scheda del dragone, deciderò leggendo il vostro primo giro :shifty: /OT


    Edited by DioGeNe - 27/9/2018, 22:18
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    Aloysius non era lì per distruggere il villaggio; non sarebbe entrato in quel modo, non avrebbe permesso di prendere Mumei, non avrebbe condotto i ninja che ora lo stavano tracciando nella dimora dei suoi genitori, mascherando un segreto che Shaina aveva mantenuto per anni. Tuttavia, il Colosso non poteva biasimare il comportamento del guardiano; Raizen gli aveva detto che Itai aveva rivelato loro la verità su Hoshikuzu...Ma che ne sapeva quel biondino della verità? Dietro il velo dell'apparenza vi erano argomenti e sentimenti profondi, li stessi che avevano spinto Aloysius a portare i sunesi in uno dei luoghi più profondi del suo animo.

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    Che Shinsui fosse un ragazzo fuori dal comune il Mikawa lo aveva intuito in poche mosse di combattimento e quei primi minuti di vicinanza non avevano fatto altro che confermare le sue impressioni: i suoi occhi brillarono di eccitazione nel vedere compiersi il Patto, nell'entrare nel mondo di sangue di Aloysius, e anche la sua accondiscendenza nell'assecondare l'iniziativa dell'otese dava interessanti spunti di riflessione. Accettò di essere la cavia di quell'esperimento esperimento senza però dimenticarsi di guardare dalla sua gabbietta il folle scienziato: Diogene era un ninja di Suna, un tempo, forse era rimasto dell'attaccamento alla sua terra natale nel suo cuore.

    " Sei silenzioso, non avere paura di sbagliare. La raccolta di dati empirici è alla base del metodo scientifico ma. vedendo le bellissime creazioni che adoperi come estensione del tuo stesso corpo, avrei creduto che un certo lato artistico potesse macchiare la razionalità dei tuoi pensieri. Correggimi se sbaglio...biscotto? "

    Dovevano ammazzare il tempo prima che Hohenheim arrivasse, dopotutto. Asradel era contenta perché suo figlio era tornata a trovarla, dopo tutto quel tempo; ovviamente seguiva tutte le notizie che il mondo ninja lasciava trapelare riguardo il pericoloso Garth ma, in fondo, a lei bastava sapere che fosse vivo. Diogene le aveva rilevato quanto si fosse distaccato dal sentimento Accademico, quindi sapeva benissimo che prima o poi qualcuno avrebbe bussato alla sua porta consegnandoli il suo corpo avvolto in bende bianche...Lei non sapeva quanto potente fosse diventato lo scricciolo che aiutava a fare i compiti in tutti quegli anni. Ferrid, invece, si era ripreso egregiamente dalla sentenza di morte che doveva stroncargli la vita non appena Aloysius fosse divenuto il nuovo capoclan dei Mikawa. Lui, al contrario della moglie, sapeva bene cosa Siomaru fosse diventato; aveva fatto di tutto per allontanarlo dalla via sanguinaria cui ogni Garth era destinato ma aveva fallito. Per questo non aveva nulla da dire al figlio, guardarlo in faccia lo metteva difronte al suo fallimento come padre.

    " Non sei invecchiato di una virgola dall'ultima volta...manterrai questo aspetto per sempre? "

    " Forse, ci sono ancora cose sul Sangue che non ho compreso. Ma ditemi, come va a Suna? C'è cibo a sufficienza? La delinquenza nel quartiere? La sensazione da Oto che è il nuovo amministratore abbia iniziato a far girare la ruota. "

    " Cosa vuoi te ne importi, non è più il tuo villaggio questo, no?! "

    " Caro, per favore. "

    " No...va bene così. Dopotutto Suna non è più affar mio, dico bene Hohenheim? "

    Il jonin era appena entrato della casa, che a dire il vero iniziava ad essere un po stretta per tutti; ma in famiglia era così che succedeva spesso, no? E, da un certo punto di vista, anche il piccolo bomberman era stato parte della famiglia del Mikawa per diverso tempo. Eiatsu lo aveva usato spesso come cadavere, grazie alle sue bombe ne aveva combinate di tutti i colori (a Kiri in particolare), e poi lo aveva lasciato andare perché ancora vedeva del fuoco in quel corpo freddo e senza uno scopo. L'argilloso non lo sapeva, ma se era vivo lo doveva solo ad Aloysius e alla sua magnanimità del liberarlo dall'Edo Tensei.

    " E' tremendamente scortese cacciare le persone dalla propria casa. Loro sanno già molte cose quindi direi possano rimanere...in un modo o nell'altro comunque lo verrebbero a sapere.

    " N..noi possiamo andare. Così puoi chiarire tutto con i tuoi..."

    " Lui non vuole chiarire. Se fossi in voi starei molto attento a quello che vi dirà....se davvero ha qualcosa da dire. L'ultima volta giurasti a tua madre di ritornare con un esercito per invadere Suna....ebbene dov'è? "

    Sembrava che il Mikawa si fosse cacciato da solo in un grosso guaio ma quello continuava a rimanere tranquillo e, scostando una delle due sedie libere attorno al tavolo, invitò Hohenheim a sedersi. Difficilmente avrebbe gradito assaggiare qualcosa e anche Asradel se ne accorse, tirando indietro la mano e lasciando spazio alla discussione tra i due ninja; se Aloysisus era giunto fin lì per incontrare quei tizi allora qualcosa di grosso bolliva in pentola, qualcosa che lo aveva fatto desistere, almeno apparentemente o momentaneamente, dalle sue smanie di conquista.

    " Non puoi essere ancora adirato per quello che è accaduto alle mura. In accademia i giovani studenti più ambiziosi speravano di trovare un maestro in grado di prenderli per mano e fargli bruciare le tappe. Jotaro aveva ragione sul tuo conto, io al tempo fui solo il braccio ma devi a lui le cicatrici che ancora porti sul tuo corpo. Sei hai ancora altro da recriminare sputa il rospo che vorrei iniziare la discussione senza dover pensare a quello che è stato..."

    Sapeva che c'era ancora molto da rivangare ma avrebbe voluto che fosse lo stesso shinobi a fare le domande, per vedere quanto profonda fosse la ferita che in molteplici forme il Garth gli aveva procurato. Non conosceva alla perfezione quello che il Mizukage aveva riferito loro sul Rosso e poteva solo immaginare quanto poco si ricordasse dei piani orchestrati con Yashimata per scatenare il panico nel continente...Diogene lo aveva usato, senza preoccuparsi di cosa ci fosse dentro quell'involucro apparentemente vuoto, questo era indubbio. Ma a quale fine? E perchè ora era lì a farsi carico delle sue responsabilità? Hoshi, quando venne liberato dalle catene cremisi, trovò la forza di perdonarlo...forse perché in fondo aveva imparato a capirlo. Avrebbe fatto lo stesso l'unico altro ninja degno di rispetto per il Mikawa? Anche se avesse saputo la fine che ora quel poveretto aveva fatto o, perché no, la verità sul Demone sparito nell'Aunaroch?

    " Non indugio mai troppo sui successi del passato o sulle sconfitte accumulate. Sono qui per occuparmi del futuro. Tu? "


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  3. .

    " Questa spada si chiama Mumei...è il totem che regola la vita e la morte delle persone cui ha assorbito il sangue. Vale più delle vostre piramidi e dei vostri sassi colorati; prenderla in custodia significa stringere un patto di morte con il sottoscritto ed impegnarsi affinché nulla possa accaderle. Se te la senti, fatti vedere in volto ed ottempera al tuo compito, guardiano. "

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    La mano del Garth era tesa verso il ragazzo mentre con l'altra teneva il manico della katana dal metallo cremisi. L'aveva persa già una volta, in occasione del rituale Kenkichi che lo aveva trasformato in un vassallo di Khorne, e da allora non l'aveva persa d'occhio nemmeno per un istante. Non era una semplice arma e nemmeno un pregiato artefatto...Mumei era viva, assetata e aveva stretto con il Mikawa suo possessore un accordo di lunga vita che ne intrecciava i destini.
    Permettere al chunin di prenderla in custodia faceva ben intendere l'importanza che Aloysius dava a quella sua trasferta sunese e Shunsui avrebbe sentito tutto il peso di quella scelta; avere a che fare con quell'uomo era diverso rispetto ogni altro, esercitava una tale pressione psicologica ad ogni sua parole da far perdere ogni certezza [Patto di Sangue].

    Il resto dell'armamentario non era nulla di speciale, dopotutto a cosa serviva il semplice armamento ad un ninja in grado di crearselo? Tutto, eccezion fatta per Vermiglio Roccia e Sangue, la protezione che il guardiano reputò stoltamente meno pericolosa della lama sopracitata. Il secondo pezzo della leggendaria armatura di Khorne non era una semplice cotta, la manipolazione del sangue la rendeva sì un'impenetrabile difesa ma anche una pericolosa minaccia offensiva...tutte cose che l'esperto di marchingegni non poteva sapere ma che, forse, poteva sospettare essendo quelle armi in possesso del Colosso di Oto.

    Stringere la mano del colosso avrebbe attivato il chiiton, lo stesso che aveva costretto Hoshi ad abbandonare il villaggio e probabilmente morire alla ricerca dell'impossibile. Un'esperienza che, qualora fosse arrivata ai sunesi, avrebbe potuto fargli capire quanto pericoloso potesse essere arrivare ad un accordo con il Mikawa. I polsi sarebbero stati serrati da una forza micidiale, quella che Aloysius aveva ricercato per soggiogare rivali del calibro dei Cercoteri, e il significato di stretta poderosa avrebbe assunto un nuovo significato per il chunin; per lui, il ragazzino che aveva conosciuto nella Neve, non i meri costrutti che era tanto abile a manovrare. Shinsui avrebbe visto le condizioni fisiche del Colosso peggiorare poiché un fiatone difficile da mascherare gli sarebbe cresciuto in petto, sinonimo che doveva aver usato una grande quantità di chakra per suggellare quel patto [Affaticato].

    A quel punto avrebbe seguito il ragazzo oltre l'enorme portone del villaggio, prendendo a percorrere la via maestra. Non sarebbe passato però molto quando l'ex sunese si arrestò di colpo, interrompendo il silenzio o eventualmente una discussione sorta per far passare il tempo e stemperare la situazione. Aloysius però viveva nel gusto di far sentire le persone a disagio, inappropriate...i ninja che gli erano sotto lo sapevano bene, era un esame continuo, un'incessante prova per appagare le esigenze del Jonin.

    " Possiamo fare una deviazione? Sono sicuro che state tracciando i nostri spostamenti e alla prima variazione sul programma scatteranno decine di allarmi. Hohenheim saprà raggiungerci senza problemi. "

    Lo stava chiedendo ma in realtà i suoi piedi già avevano cambiato direzione, prendendo lo svincolo sulla destra che portava dalla strada principale in una delle tante viuzze secondarie di Suna. Il marionettista avrebbe avuto la netta impressione che il Mikawa conoscesse bene il villaggio: sapeva dove stava andando ma il motivo di quella scelta gli era del tutto ignoto. Perché diavolo un jonin del Suono voleva andare nel quartiere povero?

    La risposta arrivò sul ciglio di una delle tante abitazioni che si affacciavano sulla piccola piazza al cui centro si ergeva una delle molteplici statue di Gaara, il salvatore del villaggio e fondatore dell'Accademia. Un uomo stava tagliando la legna ma non appena vide il duo avvicinarsi posò l'accetta a terra e, sfregandosi le mani per pulirsele dalle schegge, salutò prima il guardiano con riverenza e poi rivolse uno sguardo di puro disappunto noi confronti dell'Otese.

    " Immagino vogliate entrare... "

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    Aloysius non disse nulla, fece un sorrisetto a Shinsui e gli fece segno di seguirlo all'interno della casa...in un attimo i ruoli si erano invertiti ed era ora l'estraneo a fare strada. Ma cosa poteva fare il chunin? Attaccare briga con il Colosso in quel quartiere pullulante di civili indifesi era un'idea pessima e questo lui lo sapeva bene...in fondo non stava facendo nulla di male e il jonin suo compagno sarebbe arrivato a breve.

    L'abitazione era minuscola: un'unica sala/cucina con un tavolino per quattro e un vecchio divano; poi la camera da letto che si intravedeva sulla destra e un bagnetto ricavato in 3 metri quadri di spazio. Però era pulita e ben curata nei dettagli, per quanto lo sfarzo di Villa Mikawa fosse lontano anni luce. Una giovane donna li avrebbe accolti con entusiasmo e un largo sorriso stampato sul volto, praticamente l'opposto del rude uomo che si era intanto seduto sul divano.

    " Ma che sorpresa!!! Prego sedetevi che preparo un tè! Allora...lei deve essere il guardiano del villaggio, la vedo spesso sulle mura quando passò di lì dopo il mercato. Si...Aloysius non ha un gran rapporto con i difensori del villaggio, spero non siate qui per dare brutte notizie! Hihihi Prendete dei biscotti, sono fatti in casa! "

    Il Garth non disse nulla, avrebbe fissato il ninja autoctono per cercare di capire quello che potesse pensare; la situazione era anomala e sicuramente inaspettata. I due sembrano conoscere bene l'otese ma chi diavolo erano? E perché Diogene lo aveva condotto lì? Che fosse una trappola? Nel suo stesso villaggio? Fin dove potevano spingersi le sue conoscenze?



    CITAZIONE
    OT/ Benvenuto a casa! :alkz: /OT

    Patto di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tocco (6)
    L'utilizzatore può serrare un Patto di Sangue con un altro personaggio, purché esso sia consenziente e non controllato da Genjutsu o tecniche che ne alterino il giudizio. Il patto deve essere chiaro, non riferirsi ad azioni che la vittima non può non compiere o azioni quotidiane. Per serrare il patto ed attivare il Sigillo è necessario che l'utilizzatore e la vittima stringano le mani; l'utilizzatore dovrà aggiungere effetti puramente scenici a piacimento. La vittima deve essere a conoscenza della tecnica, Sono necessarie Arti Mediche Superiori per guarire da questa condizione. Trasgredire il patto provoca il coma e l'impossibilità di accedere alle informazioni possedute dalla vittima finché in tale stato. L'utilizzatore deve segnalare la rottura del patto con un post nella giocata dove rotto, può essere presente o meno ma, se assente, non sarà a conoscenza della rottura del patto. Il sigillo non è rimuovibile con capacità di lista, tentare di farlo conta come Trasgredire il patto, che la vittima sia consenziente o meno. Non è possibile identificare 'utilizzatore come artefice del Patto. L'utilizzatore sarà Affaticato per 24 ore dopo aver eseguito questa tecnica.Tipo: Fuuinjutsu - Chiiton
    (Consumo: Elevato)
    [Da jonin in su]
  4. .

    Interpost per Kamine

    La formosa kunoichi mostrò il suo caratterino prima di sottoporsi alla prova; Aloysius poteva vedere il demone in fermento dentro di lei ad alimentare quelle parole di coraggio e di sfida nei confronti del nuovo Kage. Era stato così per Orochimaru e per il Nidaime; ad Oto il potere era visto come oppressione sebbene i suoi due precedenti leader avevano mostrato attitudini alquanto differenti da quelle del Mikawa (apparte il fatto che, in fondo, erano la stessa persona). Se durante il "mandato" la loro smania di potere si era focalizzata nei laboratori scientifici e nei meandri del sapere di jutsu proibiti o pratiche macabre, Diogene aveva già fatto le sue esperienza in tal senso, anzi aveva atteso finché tutti i preparativi fossero ultimati per mostrarsi ad Oto come nuovo Kokage. Aveva trovato l'accordo con Febh mesi prima ma gli era servito del tempo per radunare le sue forze, ideare i nuovi jutsu e raccogliere le idee...il suo focus era ora su Oto e sulla sua crescita, null'altro.

    " Le catena che tu hai stretto con il villaggio sono ben più resistenti di quelle che potrei metterti io addosso. Sei la forza portante del'Hachibi, uno dei due tesori più grandi di Oto, ma cosa più importante porti con te il coprifronte del Suono e nessun jutsu costrittivo dovrebbe essere più potente del significato di quel pezzo di metallo. Sei vincolata ad Oto perché hai scelto di esserlo, tu in particolare.

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    Io sono qui per fare il bene del villaggio, secondo la mia visione, ed essendone ora a capo essa è anche la tua. Se ciò non ti sta bene non frenare la lingua e vai infondo a quello che provi...Dal canto mio, quello che posso prometterti è di renderti forte, già perché ora non lo sei, e che lotterò fino alla morte ben il bene del mio popolo. Se ciò non ti basta, le nostre strade si separano qui: ti strapperò il Cercotero dal ventre e getterò oltre le mura senza nulla per cui lottare. Non perché proverei piacere nel farlo ma per dare ad un ninja più valido l'opportunità di servire il suo villaggio."


    Questo era Aloysius, prendere o lasciare.

  5. .

    ::: Conclusione per Jeral :::

    " Sembra che io ti abbia sottovalutato, Flagello. "

    La testa volò via senza possibilità di scampo per Rittoru; non era bravo nel combattimento nemmeno un decimo del suo acume in altri settori e per questo non vide nemmeno partire il colpo del nukenin. Alla fine il suo più grande errore era stato credere di poter avere la maglio, sfruttando un'articolata strategia a lungo programmata, nel confronto diretto con Jeral. Una sicurezza che gli era costata cara poiché non aveva fatto i conti con la ruggine che gli anni di assenteismo sul capo di battaglia avevano depositato sulle sue articolazioni. Ci era andato vicino ok ma proprio sul finale il Jonin dell'Erba aveva commesso un paio di errori capaci di ribaltare completamente la situazione a suo sfavore. Jashin non sarebbe stato felice...fu quello il suo unico pensiero mentre il suo capo voleva a circa quattro metri dal suo corpo.

    Già qualcuno, circa 230 anni prima, aveva osato fargli questo ma i ricordi erano ormai troppo lontani per ricordarselo bene. Quanti anni aveva passato privato del suo corpo? 3-4? Forse anche 10 in quella grotta nel Paese del Vento...l'immortalità era una condizione alquanto difficile da debellare; lo avevano torturato nei modi più indicibili ma quel periodo gli era servito per migliorare come stratega e per apprendere qualche trucchetto utile proprio in circostanze come quella. Solo un uomo folle avrebbe potuto pensare di installare in una parte del suo cervello una porzione del tentien; robotizzare il suo corpo, riempiendolo di meccanismi, era stato solo uno dei numerosi lasciti dei torturatori marionettisti (anche il "Devisceratore", così lo aveva soprannominato, faceva parte di quei doni). All'inizio era stata una necessità, visto come lo avevano conciato, ma con il tempo aveva trovato divertente sperimentare sul suo corpo imperituro i limiti della tecnologia corrente...dopotutto quando si vive per così tanto tempo bisogna pure trovare un passatempo, no?

    La scatola magica se l'era impiantata tra il lobo occipitale e il cervelletto, rimuovendo parte di tessuto grigio secondo lui inutile [Tentien Secondario, Riserva: Critico; Combattere con Handicap -> Fusione completa (Resistenza)]. L'attivazione era regolata da un fuuinjutsu piazzato nel cervello stesso, durante un'operazione a cranio aperto, e quindi impossibile da vedere anche per un sensitivo; al verificarsi della condizione il meccanismo segreto part' in automatico, un po come accade per i più noti sigilli esplosivi. Svenire ora non era possibile. Il chakra, dunque, tornò all'improvviso e in un attimo la connessione venne instaurata una seconda volta, proprio mentre il Flagello si stava rivolgendo al suo rivale con disprezzo [1 TA Tecnica dell'Anima Morta (Azione Rapida) + 2 TA Sconvolgimento Spirituale (Azzeramento dei Sigilli, Mirino Alternativo, Stile di Combattimento Perfetto). Concentrazione 900] . La parte inferiore del suo corpo non dovette fare altro che posizionare un'altra volta i piedi verso il nukenin prima di tornare inanimata; sarebbe bastato quello per attivare per la seconda volta il jutsu di controllo e questa volta senza commettere errori grossolani. Per l'altro Immortale, difendersi sarebbe stato ancor più complesso della prima volta, visto che era di spalle, ignaro dell'asso nella manica dello stratega e sicuro di avere la vittoria in pugno. Se tutto fosse andato secondo i piani, le membra dell'invincibile combattente sarebbero cadute nuovamente sotto il controllo di Rittoru, la cui testa di trovava ora a pochi centimetri dai piedi del malcapitato. Quella era una vera partita scacchi, fatta di mosse e contromosse di altissimo livello e ognuno capace di portare scacco matto ad ogni minuscolo errore.

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    " Non mi piace ripetere le cose due volte...forza, dal drago e vedi di fare la tua parte altrimenti non giocherò più con te. Un'ultima cosa, vorrei correggere la mia frase di prima aggiungendo la seguente: siamo simili, è vero, ma la differenza più grande che ci separa è il tempo che è trascorso da quando abbiamo abbandonato il mondo dei mortali, avvicinandoci a a quello divino. E' l'esperienza, quella derivante dal fallimento, che ancora ti manca per arrivare al mio livello, a quello di Hayate o del Joker stesso."

    Il chakra fornito dal cervello modificato rendeva i suoi occhi fosforescenti, come quelli di un giocattolo alimentato a pile. L'ultima dimostrazione di quanto quell'uomo avesse cercato per tre, quatto vite canoniche di distaccarsi dal limiti imposti alla nascita. Lui aveva visto il mondo dei ninja prima della Grande Guerra Dimenticata, aveva avuto più tempo di ogni altro uomo per indagare le conoscenze degli shinobi superando persino Orochimaru, il leggendario Sennin, nell'impresa di racchiudere tutto il sapere nel suo cervello.
    Come un essere del genere fosse finito tra le fila di Kusa questa era un'altra storia ma della vita di Rittoru si potrebbe parlare per ore ed ore senza mai annoiarsi. E l'esperienza nella caverna della Neve era un altro tassello da aggiungere alla sua lunga collezione di ricordi: ora faceva il gradasso ma non gli rimaneva molto tempo; il chakra non era poi molto ed era arrivato quasi al limite della sopportazione in termini di ferite. Jeral aveva dimostrato di essere un rivale temibile, al pari dei più famigerati nukenin del mondo conosciuto e per questo si era meritato il rispetto del fedele di Jashin, il quale già si era raccomandato al Dio per risparmiarlo...almeno questa volta. Perché era palese, a quel punto, che il jonin avesse altre mosse da poter tirare fuori dal cappello, no?
    Masamune, però, era al momento la priorità assoluta e così per l'ultima volta il Flagello venne indirizzato verso lo specchio e costretto a varcarne la soglia verso il luogo indicato dal Frammento Cremisi nel suo corpo.

    ::: Conclusione per Raizen :::

    Il piano dell'Hokage riuscì in pieno: finalmente la Montagna del Fuoco di Konoha si scostò dal profilo basso che aveva tenuto per gran parte della missione e, mettendo in piedi una strategia degna di un ninja del suo livello, riuscì a seminare il caos all'interno del covo. La combinazione di chakra del demone, con le possenti code, arte del teletrasporto, cloni e rapidità di esecuzione colse alla sprovvista i due Assi, i quali non potevano preventivare un'azione tanto rapida ed invasiva. Il soffitto crollò e, mentre Konan era impegnato con il suo jutsu di controllo nei confronti dell'ambasciatorei, Deidara reagì prontamente e in un attimo alzò un doppio strato di puro ghiaccio in grado di ammortizzare quasi completamente le bijuudama del Kage [1-2 TA (Tecnica Rapida) Muro di Ghiaccio x2 -> Pot 80 + 10 (Impronta) = 90, Durezza 3 x2]. Dovette impiegare entrambe le braccia per impedire alla somma delle spesse lastre di schiacciarli e quando il chakra rivale riuscì ad arrivare fin loro sparò un ultimo getto d'acqua, trasmutandolo istantaneamente dal terreno generoso della Pioggia, per cercare di limitare in particolar modo i danni che avrebbe subito"Konan" [1-2 SD Manipolazione dell'Acqua, 15 unità impiegate, Pot 60x2 -> Ferita MedioLeggera diffusa]. La trasformazione inevitabile si spezzò, lasciando la sua vera identità venisse a galla e anche la concentrazione necessaria all'altro Asso per intrappolare l'ambasciatore venne meno.

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    " BASTARDO! Questa me la pag..."

    Troppo tardi, Raizen se ne era già andato sfruttando il suo movimento accelerato senza eguali, lo stesso che aveva messo in difficoltà Yu Amachi qualche ora prima. Ma il Kage aveva avuto il tempo sia di portarsi con se Nipponito sia vedere in faccia la ragazza all'apice della catena che reggeva i Fiori...uno smacco non da poco vista la possibilità di interrogare il politico, ricavandone importanti informazioni, e l'assoluta segretezza riguardo le identità dei leader della Pioggia.

    Per il JInkurichi del Nove Code forse quell'avventura ad Ame poteva considerarsi una battaglia persa, visto che Sho, l'altra forza portante del villaggio, era stato catturato ma la guerra era appena iniziata e il suo aiuto sarebbe stato determinante per decretarne l'esito!

    Masamune lo stava aspettando a diversi chilometri di distanza.

    ::: Conclusione per Jotaro :::

    Indra non rispose, era vero, ma fu l'ultimo dono del maggiordomo a sbloccarsi nella mente dell'accademico; il messaggio era pensato per attivarsi al termine dell'attacco e si, ormai era chiaro che per Jotaro non vi erano poi molte chance di sopravvivenza. L'unica speranza che lo teneva ancorato alla vita erano le mosse di un ninja impulsivo e sconsiderato che in quel momento stava letteralmente volando dritto verso l'attacco più catastrofico che il continente non vedeva da secoli.

    " Se senti questo messaggio allora o sei l'ultima persona in vita nel raggio di un chilometro oppure sei morto. Ho introdotto la lanterna, la tua o sua che dir si voglia, nell'equazione che regola questa vicenda...confido che il marmocchio l'abbia trovata e presa. Dunque c'è ancora speranza per te e per chi deve ancora recitare un ruolo nella duplice minaccia di Shiro e del Joker...loro due sono simili e in qualche modo legati. Affido a te il compito di scoprirlo.

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    Gli specchi sono anche loro simili alle reliquie; il lascito di un mondo passato e che in qualche modo siamo stati capaci stoltamente in grado di riportare in auge. Sono otto e non possono essere distrutti singolarmente...il punto debole è il meccanismo che li mette in connessione, la chiave del loro potere di manipolare lo spazio-tempo, seppure in maniera imprevedibile. Fin quando Lui potrà accedere a quel potere sarà praticamente impossibile batterlo.

    Uno degli specchi si trova a Cantha...potrebbe essere la via per arrivare da Shiro senza dover superare il Mare di Giada, il suo esercito e le immonde creature al suo servizio. "


    Poi il bagliore del raiton investì ogni cosa.

    ::: Conclusione per Akira :::

    Akira non era predisposto al comando, o meglio, non credeva negli altri quanto nelle sue capacità. E questo faceva di lui un ninja riuscito, in grado di fare una grande carriera da prima donna, ma non un buon leader...è una questione di carattere e di formamentis, vogliamo fargliene una colpa?

    Ma mentre il suo piano, sorretto da ben poche certezze a dirla tutta, si compiva e lui veniva scaraventato in aria dal flusso d'aria dei dragoni, se avesse trovato il tempo di voltarsi verso la gente sotto di lui, invece che pensare ai suoi cari, avrebbe visto un gruppo di ninja impauriti, lasciati soli e senza la benché minima di come poter imbastire una difesa congiunta e coordinata. A quel punto avrebbe forse realizzato che, qualora avesse fallito, avrebbe provocato con la sua solitaria scelta la morte di tutte quelle anime innocenti. Guardando l'enorme ammasso di chakra pronto a piombare sulle proprie test, ognuno di quei genin avrebbero rivolto il proprio pensiero alla madre, alla ragazza o perfino al proprio cane piuttosto che a difendersi al meglio. Dovevano essere portati per mano per superare le loro paure e insieme avrebbero forse scoperto di avere molta più forza di quanta avrebbero potuto anche solo immaginare...Le loro speranze, invece, erano riposte in quel puntino che avanzava a grande velocità perso il raiton, troppo piccolo per poter "oscurare" quella paura che bloccava loro le membra. Persino Tenai-ji non diede retta alle parole del kiriano, il quale evidentemente non aveva compreso fino in fondo quello che stava facendo...una provocazione tanto scontata non era nulla paragonata alla sentenza di morte di Masamune.

    Accadde ciò che era ovvio accadesse: la sfera di elettricità impattò lo specchio propagandosi a dismisura nello spazio e distruggendo tutto quello che c'era nei paraggi. In realtà la faccenda era più complicata di come sembrasse: le sfere dei dragoni di Raizen riuscirono a depotenziare il jutsu ma solo nell'area ingigantita dal potere dello specchio, non il suo fulcro primario. Una mossa che evitò la completa polverizzazione delle strutture del gelo ma che nulla poté contro la morte istantanea delle persone più vicine e distruzione di case e strade [Pot 500 nel raggio di 270 metri, 200 altrove]. Non poteva saperlo, ma se avesse colpito proprio lo specchio, anche solo per cpuro caso, quello avrebbe ingigantito il jutsu dei Re Rettili fino ad inglobarle quasi del tutto il raiton nemico. L'unica pecca messa a nudo dalle mosse avventate di Akira, il quale avrebbe sentito qualcosa di molto strano accadergli ancora in volo. Il canale di vento generato per sospingerlo oltre l'albero secolare avrebbe colpito l'artefatto di Ame subendo un'accelerazione paurosa: il chunin sarebbe letteralmente schizzato verso l'alto uscendo dal teletrasporto con una velocità stratosferica [Vel 1500]! Capire che fosse quel vetro mistico la causa si tutto ciò non sarebbe stato complicato, sebbene il ragazzo aveva ben altro a cui pensare al momento. Si, perché Akira non sapeva affatto usare quel costrutto leggendario, anzi, non poteva proprio farlo visto che era completamente al di fuori dalle logiche di Ame. Non poteva sapere che serviva una Pietra Cremisi per interagire con lo specchio, anzi, non poteva proprio intuire cosa fosse in grado di fare quell'oggetto luccicante...almeno fino a quel momento.
    Per mantenere la presa, speranzoso di un qualche miracolo ignoto, aveva tardato anche fino all'ultimo la liquefazione subendo parte di quelle tremende scariche elettriche, capaci di pervadergli il corpo fino alla soglia umana della sopportazione del dolore; solo il fuuton ingigantito dall'abilità dello specchio lo salvò dal peggio [2 Leggere, Dolore Medio]. Ou scampò dalla legge del contrappasso per pura fortuna [Corruzione temporale -> 2/20] e riuscì a patteggiarsi giusto in tempo per non venire spazzato via dal justu di Masamune. Intanto il kiriano era diventato acqua, scaraventato a terra sospinto dalla potenza straripante dell'immensa sfera; una caduta senza fine di oltre centro metri, circondato dalla tempesta, nella quale il giovane chunin avrebbe avuto tutto il tempo di maledire la sua idiozia. Ci aveva provato, a modo suo, ma aveva fallito.

    giphy

    Intanto, nella capitale militare del Fuoco, due ragazzini stavano giocando per le strade del villaggio. Lo avevano fatto per tutta la sera, interpretando i loro eroi ninja e i grandi nemici del passato; i kunai di legno erano volati e i finti jutsu consumati a furia di petardi e secchiate d'acqua! Ma ora erano stanchi e la cena era già da tempo pronta sulla tavola ad aspettarli. Erano amici per la pelle e così si strinsero le mani graffiate ed impolverate, ridendo genuinamente e correndo verso le loro case; uno con il coprifronte di Konoha, rubato al fratello maggiore, l'altro con quello di Ame, una delle tante copie in vendita al mercato delle pulci.

    Gli specchi non mentivano, non lo facevano mai, non potevano.
    L'indomani la notizia sulla bocca di tutti sarebbe stata la distruzione del villaggio del Gelo e il volto di Jeral avrebbe tappezzato i muri e dei paesi di mezzo continente: "qualcuno" aveva parlato facendo sapere al mondo intero l'identità del nukenin che aveva scatenato quel mostruoso cataclisma.



    CITAZIONE
    OT/ Chiudo ufficialmente la quest lasciando comunque la possibilità a tutti di fare come post di presentazione per lo scontro un ponte con gli eventi di cui sopra, optando quindi per la fuga o la battaglia. Chi non ha il finale è solo perché la sua trama si chiude già bene così ;) In questi giorni vi stemmo ma intanto ecco alcune ricompense extra (derivanti dagli stemmi che proporrò):

    - Minoru è deceduto.

    - Sho è rinchiuso nelle prigioni di Ame; se mai ritornerà dovrà ripartire da lì oppure, se Konoha lo vorrà, sarà necessario organizzare una missione di recupero. Il Cercotero a 5 code è da considerarsi, quindi, in possesso di Ame.

    - Jeral ottiene l'arma leggendaria "Specchi di Ame" (la versione esposta è una bozza da dover chiaramente far valutare e approvare dalla sala materiale personale) e diminuisce la sua reputazione verso tutti i villaggi accademici (ogni stemma proposto andrà conteggiato per la reputazione). La taglia aumenta di conseguenza.
    Specchio di Ame [Equipaggiamento]

    Legame Cremisi
    Speciale: L'utilizzatore, sfruttando Psicometria Cremisi, può attivare lo specchio di Ame. La pietra comunicherà il proprio volere spingendo l'utilizzatore a compiere determinate azioni; in caso contrario l'utilizzatore subirà un danno da ustione nella zona limitrofa la pietra [DnT Medio] e forti giramenti di testa [Intuizione e Concentrazione -3].
    [Richiede competenza Pietra Cremisi di Ame]
    [Da Genin in su]

    Immagazzinamento
    Speciale: L'utilizzatore può caricare uno specchio tramite i suoi jutsu. La potenza accumulata non si disperde con il passare del tempo. E' possibile usare Immagazzinamento solo una volta al giorno.
    [Da Genin in su]

    Senza Limiti
    Speciale: L'utilizzatore, qualora Legame Cremisi ed Immagazzinamento siano attive, può sfruttare la potenza accumulata dallo specchio per amplificare la potenza delle sue abilità e tecniche. L'entità del potenziamento è proporzionale alla potenza sottratta allo specchio ed è strettamente legata al tipo di conoscenza impiegata. E' sempre il QM a decretare gli effetti di Senza Limiti.
    [Da Chunin in su]

    Corruzione Temporale
    Speciale: L'utilizzatore, attivando Senza Limiti, può incorrere in una deformazione dello spazio tempo. Il maniera casuale, l'utilizzatore può finire nel passato o anche ritrovarsi nel futuro, illeso o gravemente ferito. Maggiore è la potenza della tecnica soggetta a Senza Limiti può probabile è il discostamento dalle condizioni nominali (presente + condizioni fisiche attuali). Il lancio dei dadi e quindi l'esito di Corruzione Temporale sono a discrezione del QM.
    [Software da usare per il lancio dei dadi]
    [Da Chunin in su]

    Specchio di Ame [Meccanismo]
    Lo specchio di Ame è un artefatto leggendario, creato dai primi ninja della Pioggia all'alba dei tempi. Trattasi di un cerchio perfetto, di diametro 3 metri e molto sottile, composto di un materiale raro e ignoto ai più. In tutto il mondo ve ne sono 8, dislocati nei punti più disparati, e sono messi in comunicazione da un unico totem ad otto punte i cui lati di chakra stanno ad indicare il collegamento tra uno specchio e un altro. Gli specchi sono indistruttibili e non possono essere custoditi in un rotolo.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Enorme
    (Potenza: - | Durezza: -)
    [Da Joninin su]


    - Hohenheim aumenta la sua reputazione verso tutti i villaggi accademici (ogni stemma proposto andrà conteggiato per la reputazione).

    - Jotaro è deceduto. Nel rotolo ci sono preziosi per un totale di 10000 ryo.

    - Feng Gu ottiene la competenza "Pietra Cremisi di Ame", accedendo al Terzo Livello (già approvata a boreanz, quindi prendila dal suo materiale). Il covo è andato parzialmente distrutto.

    - Shinken ottiene la katana del ninja della Neve; per sbloccare la competenza sarà necessario farla analizzare da un esperto tramite giocata apposita.

    - Akira ottiene la reliquia "Lanterna Tamashi".

    - Raizen ottiene l'identità del Joker e dell'Asso di Fiori. Diminuisce la sua reputazione verso Konoha per la perdita del jinkurichi (ogni stemma proposto andrà conteggiato per la reputazione).

    Inserisco anche la tabella sugli Specchi di Ame che andrà aggiunta al resto del materiale di Ame:

    Specchi di Ame

    fD2ZHbK

    Specchio

    Ubicazione

    Potenza Accumulata

    1vai0shF

    Ex Villaggio del Gelo, ora Dimora di Masamune.

    500

    2tQTLf0Y

    Meandri delle Miniere di Kusa.

    130

    3ejzOVoY

    Grotta ignota nel Paese della Neve.

    80

    4

    Punto ignoto in una foresta della Cascata.

    0

    5

    ?

    0

    7

    ?

    0

    7

    ?

    0

    8

    ?

    0


    /OT


    Edited by DioGeNe - 24/9/2018, 23:19
  6. .

    Nessun ninja poteva competere con Febh, sia in combattimento che in imprevedibilità. Si potrebbe dire anche stupidità ma in effetti Aloysius ne aveva incontrati di allocchi nella sua vita mentre per lo Yakushi si trattava più di quell'idiozia sincera e tipica dei tipi semplici e buoni di fondo. Proprio per il fatto che Aloysius fosse ben conscio di ciò, dopotutto anni di avventure avevano impresso in maniera indelebile i pochi pregi e i molti difetti del Jonin nella mente del Colosso, quando lo tsunami venne deviato in parte dalle grosse lucertole nessuna espressione di sorpresa su stampò sul suo volto e nemmeno quando il ragazzo si avvicinò al nuovo Kage, giurandogli fedeltà, lo sguardo di Diogene non cambiò.

    " Alzati Febh, non mi piace vederti in ginocchio. Noi siamo di Oto, noi non andiamo giù! "

    td0wBCE

    Avrebbe potuto aggiungere "...ma grazie", ma sia lui che il compagno sapevano bene che non avrebbe in alcun caso pronunciato quelle parole. In quel momento al Suono serviva un leader dal polso fermo e l'animo di ferro, qualcuno che poteva indicare la via in maniera decisa, senza temporeggiare e creare caos. Il Mikawa era l'uomo giusto, capace di farsi carico dell'odio di molta gente, dalle famiglie degli innocenti che inevitabilmente una guerra avrebbe coinvolto, alle voci fuori coro all'interno di Oto stessa, dai politici e nobili che non avrebbero voluto sborsare denaro per armare il suo esercito, a quelli dell'Accademia che non avrebbero visto di buon occhio un'azione di forza non concordata anche se rivolta verso un Paese ostile. Diogene questo avrebbe rappresentato, il bacino in grado di assorbire e convogliare tutte queste forze ed indirizzarle contro i nemici di Oto e della sua visione di Impero. Qualcuno già lo accreditava come il "Tiranno da un solo occhio" ma non era fosse da stolti giudicare un leader prima ancora che gli effetti del suo operato si palesassero?

    Ad ogni modo, Febh spiegò finalmente cosa gli fosse passato per la testa riportando quei cloni in superficie e rivelò di come quelle antiche pergamene avessero istruito Orochimaru nei panni del Nidaime a perfezionare quella macchina che tanto aveva impressionato il Garth. Indra...l'essere che aveva una porta nel mondo attraverso Jotaro...ecco da dove veniva quel potere terribile e oscuro. Aloysius già vi aveva visto all'interno e da allora aveva impiegato molte risorse per ricercare informazioni a riguardo; tuttavia mai avrebbe pensato che proprio all'interno del Suono potesse esserci qualche risposta. Avrebbe dovuto parlare con Kato a tempo debito ma, per il momento, assecondare le idee di Febh sembrava al momento la cosa migliore anche al Colosso: c'era un villaggio da rifondare e un nuovo albero gerarchico da riempire.

    " Eiatsu, liberala, non è più in pericolo. "

    E così il Jonin fece, liberando dal suo jutsu la kunoichi che aveva stretto un legame particolare con l'ex amministratore. D'un tratto tutti i ricordi sullo Yakushi ritrovarono finalmente riscontro nel volto di quel ninja e l'imposizione del sigillo svanì da quella mente ancora in confusione, rapida così come si era annidata.

    " Non l'ho fatto per lei, ma per i jinkurichi...le emozioni giocano spesso brutti scherzi e contro un Febh indemoniato ogni passo falso può risultare fatale. "

    Sintetico e glaciale come sempre, l'eliminatore motivò così il suo operato, mettendo a nudo come estrema razionalità la debolezza della ragazza che avrebbe potuto mettere tutti in grave pericolo, qualora le cose fossero andate diversamente.

    " Bene, vediamo di risolvere anche la pratica sigilli...chi crede sia pronto faccia un passo avanti...e per pronto intendo a questo! "

    6OVfNUF

    In pochi attimi il corpo del neo Kage divenne ancora più possente e minaccioso: la pelle divenne rossa e articolati sigilli ricoprirono ogni parte scoperta facendo divenire il Mikawa più simile ad un diavolo che ad un essere umano [Secondo + Terzo stadio del Sigillo Maledetto della Roccia]. Una forma bestiale che molti dei presenti poterono ricondurre allo scontro con il Demone di Sangue comparso ad Oto per mano della delegazione di Kumo, sebbene allora la mutazione avesse davvero raggiunto l'apice della mostruosità. Il sigillo, lascito del portentoso Sennin del passato, conferiva ad ogni coraggioso Otese in grado di domarlo un potere enorme, un'arma segreta da sfoderare nei momenti di difficoltà e che avrebbe accompagnato il portatore per la vita. Ma sebbene questo potesse essere visto come un vantaggio per molti di loro, alcuni come Febh stesso non avevano mai attinto a quella fonte di forza proprio a causa del suo legame morboso e vincolante che il Maledetto aveva nei confronti del villaggio. Aloyisus stesso aveva impiegato anni per abituarsi a quella presenza e solo con la morte del Nidaime, gli incubi avevano iniziato a darli pace, o almeno la maggior parte delle notti. Quel chakra proveniva dal villaggio e come tale non era proprio del ninja in grado di manipolarlo ma solo donato in prestito...ed Oto prima o poi si riprendeva sempre quello che gli spettava di diritto.


    " Ecco in cosa i sigilli del diavolo trasformano. Vi doneranno potere e capacità eccezionali ma dovrete fare i conti con un simbionte sempre assetato di chakra e che potrebbe uccidervi non appena si anniderà nel vostro corpo. Dunque ve lo richiedo: chi si sente pronto venga difronte a me e affronti la sua prova. "

    I sigilli erano lì nella scatola, pronti ad essere impressi sulla pelle delle nuove leve del Suono; per anni si erano tramandati finendo nelle mani dei più promettenti ninja del villaggio ed ora toccava agli shinobi che avevano scritto la storia del villaggio nel presente e nel recente passato. Chi avesse trovato il coraggio di presentarsi al cospetto del Diavolo Rosso, sarebbe stato accolto a braccia aperte del Mikawa, sul cui volto avrebbero visto un grosso e inquietante sorriso...Lui sapeva ciò che i poveretti avrebbero passato, lo aveva provato prima di loro sulla sua stessa pelle.

    Per ognuno dei richiedenti, dagli Studenti ai Jonin, il trattamento sarebbe stato il medesimo; Diogene avrebbe creato un clone di sangue per ciascuno dei ninja che avessero fatto un passo avanti e li avrebbe posizionati in fila in attesa che ognuno di loro scoprisse la parte del corpo su cuoi voler imprimere il marchio. Il trattamento sarebbe stato il medesimo per tutti: con un secco e micidiale affondo, il Kokage avrebbe conficcato i suoi artigli nelle carni del malcapitato penetrando per diversi centimetri [Pot 40 + Dolore Medio, For pari all'energia del difensore]. Ancorata la zona, con la mano libera il Colosso si sarebbe fatto passare un sigillo da Febh e ne avrebbe posto il corrispettivo foglietto sul palmo ancora non a contatto con il corpo dei vari otesi. Solo a quel punto, attivando il meccanismo attraverso il chakra concessogli dal sigillo stesso avrebbe snodato i complessi kanji racchiusi al suo interno e avrebbe spinto ancora più in profondità gli artigli al fine di far mischiare il sangue con l'inchiostro. Non sarebbe stato piacevole, non lo era stato per lui quando il Nidaime affondò le sue zanne da serpe nel suo collo, una vita prima. Ma non sarebbe stato il rituale del Mikawa il vero problema per ognuno dei poveretti: il male annidato in quelle che venivano considerate le armi segrete del Suono avrebbe presto attaccato le loro menti, invadendo con irruenza l'intimità di ognuno di loro e mettendoli difronte alla loro paura più grande. Si perché il timore più nascosto e recondito dell'animo di ciascun ninja si sarebbe materializzato più reale che mai, mettendoli difronte ad una prova che forse non si aspettavano ma che era di grande preparazione allo scontro con il clone che attendeva loro. Non si trattava di una illusione ma di vera e propria malvagità, annidata nel fuuinjutsu e alimentata da ogni briciolo di negatività presente negli otesi [Prova alla morte].

    Solo chi fosse uscito da loop tremendo generato dal Maledetto, squarciando il buio insito nell'animo umano, avrebbe superato la prova e avuto la vita salva. La selezione l'avrebbe fatta il sigillo stesso: gli studenti più acerbi non avrebbero avuta alcuna speranza di reggere quella pressione e i genin avrebbero dovuto attingere ad ogni appiglio mentale per sopperire ai limiti del fisico. Quanto i chunin, invece, si supponeva che la loro maturità e preparazione gli avrebbe permesso di poter vincere senza grandi difficoltà quella partita, sebbene sul tavolo avrebbero comunque dovuto mettere in palio la loro vita.

    Quanto alla scelta di quale tipologia prendere, loro non ne avrebbero avuta alcuna; quello era un dono che Oto, e quindi Aloysius, stava dando loro...avrebbero dovuto fidarsi dell'intuito del Garth, il quale aveva ormai raccolto diverse informazioni su di loro.

    " Dunque hai deciso per la via diretta. Prima che sparissi avevamo parlato di procedere con cautela, effettuando approfondite indagini mentali per ognuno di loro. Te ne sei dimenticato? "

    " A volte alzare la posta è l'unico modo per fare il salto di qualità. "

    Nessuno dei coinvolti avrebbe potuto sentire quella discussione, presi ormai dalla difficile prova. Quindi Aloysius si rivolse a Jotaro, ora che poteva parlare con un po più di tranquillità:

    " Vuoi provare anche tu? Non so cosa possa accadere con te visto che non hai chakra...e non so come il fuuinjutsu possa reagire con Indra. In effetti anche i Demoni potrebbero non gradire ahahaha Insomma, cosa sono questi rotoli? Sapevi della loro esistenza? Febh tieni buoni i cloni ancora per un po...vediamo fin dove i nostri ragazzi possono spingersi. "



    CITAZIONE
    OT/ Iniziamo subito con le cose belle! Il sigillo è lì ad un passo ma il baratro vi divide, come la tradizione di Oto esige. Tutti possono provare ma sappiate che mi aspetto un post impegnativo visto che siete chiamati a sconfiggere la vostra più grande paura. Tutti significa che anche gli studenti possono provare ma non mi aspetto che sopravvivano...ma chi sono io per tapparvi le ali? Chi invece non vuole sostenere la prova può iniziare ad informarsi su cosa stia frullando nella mente di Aloysius ;) /OT
  7. .

    L'aberrazione infine venne distrutta.
    Il vecchio costruttore di giocattoli giaceva ora a terra, emerso dalla pozza di sangue, evidentemente provato da quanto accaduto. Era svenuto e la magia del natala aveva iniziato a riscuotere il suo pagamento sottraendo la vita dello stolto della Neve. Sally, la bambola che il Mikawa aveva già conosciuto, si palesò al gruppo accademico spiegando con maggiore precisione ciò che aveva portato il suo ideatore a spingersi oltre le sue possibilità. Un liquido capace di piegare i limiti imposti ai ninja era stata la chiave per generare quel mostro dalla forza disumana, sebbene vincolato alle regole del mondo dei giochi. Il Sangue degli Dei, così lo aveva chiamato Sally, e mai altro nome sembrò più azzeccato ad Aloysius, il quale aveva sperimentato a sue spese l'effettiva potenza che ne derivava.

    I piccoletti dell'Accademia se l'erano cavata piuttosto bene in quell'avventura; Diogene li aveva lasciato fare e in qualche modo erano riusciti a ribaltare una situazione che si preannunciava a dir poco critica. I due chunin del Vento spiccavano tra tutti; erano dotati di un buon intuito strategico e abilità peculiari...Per un attimo il Colosso rammentò il suo periodo a Suna e un sorriso si stampò sul sul volto pensando a cosa quei due avrebbero potuto fare se avessero saputo di avere difronte un traditore del loro villaggio. Ma anche gli altri si erano dati da fare, le Otesi meno visto il loro arrivo in ritardo e la poca intraprendenza; un pregio quest'ultimo, a dire il vero, per le due jinkurichi dei Codati visto i tempi che correvano.

    " Bene, non avete più nulla da fare qui. Andate via, farò rapporto io di quanto accaduto. Harumi, Hebiko e Kamine, voi aspettatemi alla carrozza...arrivo tra un attimo. "

    Disse il Garth riferendosi a quella masnada di gente. Quel posto stava cadendo a pezzi e rimanere lì era pericoloso; avevano portato a casa la missione e per loro non vi era null'altro da vedere o apprendere da quelle terre. Aspettò quindi qualche minuto, senza però vietare ai più temerari di rimanere lì a discapito della loro vita ma curiosi di osservare quello che il Jonin volesse fare...in tal senso, lui non avrebbe impedito loro di osservare.

    " Hai detto che il vecchio non ha colpe...sai meglio di me che questo non è vero. "

    Si era avvicinato e, rapidissimo, porto la sa enorme mano sul viso del poveretto tappandogli bocca e naso insieme. Se non si fosse svegliato non sarebbe stata una morte infelice, avrebbe continuato il suo sonno senza dimenarsi in spasmodici movimenti del corpo...se invece fosse rinvenuto, avrebbe avuto il tempo solo di subire quel soffocamento senza possibilità alcuna di divincolarsi dalla presa del Mikawa. Un uomo del genere era troppo pericoloso per lasciare che la sua sentenza di morte fosse decretata da un mistico rituale, per quanto prossimo al compimento; una minaccia del genere non si doveva sommare in alcun modo ai pericoli enormi già acclamati come le Armi Ancestrali o Cantha. E chiaramente a culla sarebbero valse le parole e gli spauracchi della marionetta, òa quale avrebbe dovuto farsi una ragione nel vedere suo "padre" morire.

    sXu2pBE

    Ebbene, sono per un attimo la vita avrebbe abbandonato le membra di Santa. Nella mano stessa che aveva usato per il soffocamento erano già stati creati i tonici, i quali erano finiti nella gola del vecchio grazie alla spinta iniziale [Creazione di Sangue, 2xTonico di Ripristino Superiore]. Ma che senso aveva dare cure ad un cadavere? Il contenuto di quelle capsule non avrebbe in alcun modo potuto salvare il vecchio...nessuno, salvo che quello non fosse più deceduto nel momento in cui i succhi gastrici avessero iniziato a corrodere il guscio e far fuoriuscire il medicinale.
    Proprio così andarono le cose: il tocco sarebbe stato sufficiente a sovvertire la fine causata dallo stesso vassallo di Khorne e infondere in quel corpo inerme la scintilla della vita [Immissione vitale -> Resurrezione, 5 Leggere di Vitalità impiegate].

    La mano che per tutto il tempo aveva oscurato il volto dell'uomo, si levò e gli occhi di quello avrebbero potuto ritrovare la luce senza comprendere cosa gli fosse accaduto.

    " Con la tua morte, il tuo vecchio debito è stato saldato. Ora ne hai uno nuovo con me. "

    Alzò il ginocchio da terra, ritrovano la statura eretta, quella che gli permetteva di sovrastare tutti con lo sguardo. Quindi aspettate a far passare per "misericordia" ciò che avvenne in quella fabbrica ai confini del mondo, lo sguardo di Diogene era rivolto sempre verso lo stesso obiettivo, ben oltre gli accadimenti di quel giorno.

  8. .

    7uRbqZ0

    Arrivò da sud, alle spalle dei ninja Otesi, senza alcun preavviso [1 TB Chiton Acidi (Sinergia Cremisi), 1 TA Tsunami di Sangue (Impronta Oscurità, Ninjutsu Inarrestabile, Azione Rapida, Chiiton Acidi) + 2 TB Controllo assoluto del Garth (Tecnica Economica, Ninjutsu Perfette, Ninjutsu Inarrestabile, Sangue Nero) + 3 TB Manipolazione della Forma (Intuizione)].

    Immaginate una barriera di sangue nero, più alta delle mura stesse di Oto e larga fino a perdita d'occhio [Dimensione 80 unità x 1,5 = 120]. Fissate quella sensazione nella mente e aggiungete la considerazione che quell'onda cremisi stava viaggiando ad una velocità incalcolabile, oltre i limiti accessibili o anche solo conosciuti alla maggior parte dei ninja [For 850 + 75 (Stile di Combattimento Perfetto) + 50 (Primo Stadio Sigillo) = 975]. Tu ed ogni sventurato trovato difronte a quell'incalcolabile volume di sangue sareste stati travolti già dal suo solo peso, sotto l'azione della gravità, figuriamoci poi se sospinto dal controllo del Garth che ne amplificava a dismisura la potenza distruttiva!
    In aggiunta, oltre al danno da impatto, ognuno degli alter ego coinvolti dal jutsu sarebbe stato preda di dolori lancinanti ed ustioni al limite della sopportazione dovuti a quel sangue che agiva come un acido corrosivo potentissimo [Pot 30+10+50+10 + 10 = 110 + Travolgimento + Indebolimento + Dolore Medio + Ustioni Medie].

    In altre parole, lo stesso scenario di quando piccoli uomini si trovano a fronteggiare un enorme Tsunami ma, a differenza dei "fortunati" marinai, composto di un fluido stillato dalla fonte stessa dell'Acheronte, rigagnolo dell'Ade!

    Bene, se avete figurato cosa si stava abbattendo su quei corpi prodotti dalle viscere di Oto, considerate che anche i veri shinobi del Suono lì presenti avrebbero provato la stessa sensazione di inadeguatezza (Febh escluso probabilmente, insieme ai gregari fuori dalla portata del jutsu). Un timore infondato poiché solo una persona nel continente era in grado di usare il sangue in quel modo e quella stessa persona teneva al villaggio e ai suoi ninja più di ogni altra cosa. Ecco perché, in corrispondenza di ognuno dei presenti, nell'immane onda si sarebbero aperti degli spiragli grossi esattamente quanto la persona più vicina...una sagoma che avrebbe ricalcato perfettamente la sua figura (se questi avesse avuto la freddezza di rimanere fermo) senza lasciare che nemmeno una goccia del vermiglio liquido gli macchiasse il vestiario o i capelli [1-2-3 SA, Manipolazione Sanguigna 40 Unità -> 10 alleati esenti dalla tecnica].

    Superando gli otesi, la sentenza di morte si sarebbe abbattuta sui nemici compiendo uno strike degno dei migliori giocatori.
    Una volta che l'onda anomala avesse perso tutta la sua altezza, che i bersagli dell'attacco fossero stati coinvolti o meno, uno specchio di sangue si sarebbe depositato sull'intera area tingendo ogni cosa e rilasciando l'acre odore nell'aria. La turbolenza era terminata ma ora il mare ribolliva, come l'animo del Mikawa appena sopraggiunto ad Oto sopo mesi di lontananza.

    " Vi ero mancato? "

    ii9AK8U

    Aloysius, il nuovo Kage tanto acclamato, era infine giunto. Qualunque fosse l'entità di quella minaccia ora che il Mikawa era arrivato il tempo di risoluzione della stessa si sarebbe ridotto drasticamente...

    " Sappiate che accetterò la nomina con grande orgoglio, mi sono preparato anni per ottemperare a questo compito. Ma ora distruggiamo questi microbi, mera illusione della realtà, e poi discuteremo dei piani che ho in mente per Oto e per tutti voi. Febh, che dici, lasciamo che i ragazzi si divertano? "



    CITAZIONE
    OT/ E va bene! Arriva Gene.../OT

    Tsunami di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Capra (10)
    L'utilizzatore può rigettare una elevata quantità di sangue che andrà a riversarsi nell'arena. Il liquido evocato può essere sfruttato per chiiton e tecnica speciale. L'onda di sangue che può susseguirsi tale richiamo ha potenza 30 e può travolgere i presenti, mettendo in difficoltà gli shinobi coinvolti, con forza pari a quella dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: MedioAlto + Medio ogni 20 slot dimensionali)
    [Slot Dimensionali Massimi: 20 ogni grado ninja]
    [Richiede Manipolazione del Sangue IV]
    [Da jonin in su]

    Controllo Assoluto del Garth
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (3)
    L'utilizzatore può potenziare una Chiiton avente potenza o un costrutto di sangue manipolato tramite la tecnica speciale, trasformandolo in una tecnica avanzata: non richiede slot azione/tecnica per la manipolazione. La potenza è aumentata di 50, la manipolazione o la tecnica potenziate non hanno consumi di chakra. La potenza totale massima è pari a 90. è possibile utilizzarla in combinazione con qualsiasi Chiiton sfruttando uno slot tecnica base anziché avanzato.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Basso ogni 10 di potenza totale)
    [Richiede Manipolazione del Sangue V]
    [Da jonin in su]

    Sangue Acido
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    L'utilizzatore può rendere il sangue manipolato acido. Il sangue acido causerà Dolore (DnT Medio). Riduce di 10 la potenza necessaria a distruggere un oggetto.Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    (Consumo: Medio / Mantenimento: Mediobasso a colpo)
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Chiiton Acidi
    Speciale: L'utilizzatore può applicare Sangue Acido anche ai Chiiton e a Mumei.[Da genin in su]

    Sinergia cremisi
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare Sangue Acido in combinazione con un chiiton utilizzando uno slot tecnica, invece che slot tecnica avanzata, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da genin in su]

    Sangue Nero
    Talento: L'utilizzatore può rendere il sangue soggetto alla tecnica "Sangue Acido" nero, causando Indebolimento per 2 round, una volta ogni due round. Non utilizzabile in combinazione con altri talenti.[Da chunin in su]


    Edited by DioGeNe - 10/9/2018, 23:34
  9. .

    ::: Reggia dei Kondō, Villaggio del Gelo :::

    Riuscendo in ciò che sembrava davvero impossibile, Akira riuscì a frantumare il jutsu della principessa, liberando Jotaro dalla sua prigione di ghiaccio. Il ragazzo sembrava finalmente aver preso coscienza dei suoi mezzi, rompendo la barriera che lo sperava dal grande ninja che poteva diventare...forse non lo aveva ancora capito ma con quel "semplice" gesto aveva abbandonato il ragazzo che era sempre stato per intraprendere la strada da uomo.

    Sebbene provato da un gelo veramente annidato all'interno delle sue ossa, il Jaku sembrava in grado di stare in piedi e prendere ancora parte attiva nel destino di quel villaggio. I due si scambiarono le informazioni raccolte nei giorni ivi trascorsi e al termine della discussione sembrava appurato che Tensai-ji fosse un pericolo enorme non solo per il Gelo ma per l'intero equilibrio sul continente. Consci di avere ben poche speranze di cavarsela in uno scontro frontale, i due optarono per una pista raccolta dal kiriano e dal dubbio esito: era rimasto incuriosito da quell'artefatto brutto ed impolverato ma i sistemi di sicurezza messi in atto per proteggere i doni nuziali gli dovevano aver dato una appetibilità ancor maggiore.
    Portare il ritrovato compagno nella cassaforte fu una scelta azzeccata: Jotaro era a tutti gli effetti uno dei pochi esperti di sigilli tra le fila accademiche e per anni aveva affinato le sue conoscenze compiendo ricerche nel campo in praticamente ogni laboratorio o archivio dei quattro Paesi accademici. Il problema dunque non sarebbe stato individuare e decifrare quei fuuinjutsu tutto sommato standard ma scioglierli, visto che di chakra l'esperto non ne aveva più. Aveva già eseguito una cancellazione congiunta ma al tempo era stato il Kage in persona a completare il duo mentre Akira, per quanto abile, non era ancora a livello del Jinkurichi della Volpe. Conscio di ciò, il risorto si dilungò in una minuziosa spiegazione riguardo le operazioni da eseguire; una procedura complessa ma che, così spiegata, anche un combattente non proprio portato per quel genere di procedure poteva portare a compimento.

    Ci volle più tempo del previsto ma, viste le precauzioni adoperate dall'uomo svuotato nel tentien, tutto filò liscio. Akira finalmente aveva tra le mani la lanterna ma, se sperava in una qualche sorta di evento mistico sarebbe stato profondamente deluso nel constatare che nulla sarebbe accaduto: il vecchio oggetto avrebbe continuato ad emettere la sua flebile luce a tratti azzurra e a tratti purpurea; nulla che un semplice giocattolo a pile non potesse fare.
    Senza nessun allarme a cui rimediare, cassaforte da rompere o illusione soporifera i due avrebbero potuto trascorrere la notte in tranquillità, riposandosi per le energie spese e pensando ad un piano per l'indomani...Tensai-ji aveva il suo occhio puntato sulla principessa e l'intero evento, al primo passo falso la loro vita sarebbe stata davvero in pericolo. Avrebbero dovuto tenere forzatamente un profilo basso ed agire soltanto al momento giusto.

    ::: Hòritsu no Pitto, Villaggio di Kusa :::

    C'era qualcosa non tornava al piccolo bomberman di Suna; aveva passato ormai diversi giorni a contatto con quell'uomo tanto lungimirante quanto razionale e il suo comportamento sulla faccenda samurai non era in linea con l'uomo che aveva imparato a conoscere. Scruto l'uomo con le sue abilità sensitive alla ricerca di una traccia di chakra, qualcosa che potesse dare pace ai suoi dubbi ma non trovò nulla...sembrava davvero che il passato del nobile Mifune lo perseguitasse al punto da perdere la votazione più importante di quell'epoca ninja. I due quindi non si chiarirono e sebbene le ragioni del jonin fossero inattaccabili, l'uomo si chiude nuovamente a riccio divenendo più distaccato a freddo nei confronti del ragazzo.

    Ebbene, sarebbe stata proprio la testardaggine di Hohenheim la variabile ignorata da chi aveva orchestrato quell'enorme piano. I sigilli sarebbero durati fino all'ora x, quella del grande botto, ma inevitabilmente il jutsu che ne coprivano le traccie sullo scadere del tempo sarebbero risultati inevitabilmente meno efficaci...Quando il Kobayashi rifiutò a muso duro la stretta di mano con la giovane leader del Ferro, la sua guardia non poté convincersene e "guardò" ancora volta, speranzoso di trovare la prova che scagionava l'ambasciatore e il suo menefreghismo. Un minuscolo kanji, piazzato sulla colonna vertebrale, nella zona lombare, parzialmente visibile dalla tecnica di indagine del sensitivo: doveva essere quello, non c'erano altre spiegazioni. Da quando lo avesse addosso era un mistero; il giorno precedente non c'era e nella notte di certo nessuno era entrato nel loro albergo, eludendo la guardia attenta dei due jonin. E se il fuuinjutsu fosse stato piazzato prima dell'inizio della missione? E se anche gli altri ambasciatori accademici ne avessero uno? Uomini di potere del genere andavano in giro sempre scortati ma, per rivali di alto calibro, non sarebbe stato poi impossibile trovare lo spiraglio necessario per applicare il jutsu in giorni di pedinamento. Per scoprirne gli effetti non rimaneva che sciogliere il sigillo, osservando il comportamento di Mifune negli istanti successivi: la tecnica non sembrava agire con molto chakra quindi difficilmente poteva trattarsi di qualcosa di sconvolgente per la psiche dell'uomo. Non che servisse, dopotutto, se davvero c'era del rancore nel profondo nel suo cuore, sarebbe bastata una piccola spinta per piazzare i sentimenti ivi covati difronte alla razionalità!

    Il Sand Scoprion avrebbe avuto tutto il tempo a disposizione per trovare un modo per liberare l'uomo dal male che lo stava evidentemente "manipolando"; tra i presenti doveva esserci almeno un ninja esperto di fuuinjutsu, no? Interrompere la riunione non era una soluzione percorribile quindi il ragazzo avrebbe dovuto agire durante i lunghi sproloqui dei Daimyo e avrebbe dovuto farlo anche senza destare troppi sospetti; chi aveva fatto ciò o era uno dei presenti in quella stanza o vi aveva piazzato una sua spia, la quale probabilmente avrebbe anche impedito uno scioglimento. Far ricredere l'uomo riguardo l'alleanza con la famiglia Toshiro era l'unico modo per accaparrarsi il voto di Onoro, ancora visibilmente delusa dal comportamento dell'uomo e dalla stupidità degli "anziani" che governavano quel mondo. Un sorriso di conforto, tuttavia, il giovane lo trovò nel volto scimmiesco di Babayashi-sama, il quale con orgoglio avrebbe ascoltato le parole forti e sincere che quel piccolo ninja stava rivolgendo ai signorotti lì presenti. Certo, esponendosi in quel modo Hohenheim si era appena fatto diversi nemici, nemici potenti ed influenti che reputavano gli shinobi come mere armi prive di volontà propria; ma in quel frangente era più importante convertire quel testardo leader della Montagna, o almeno così la pensava l'accademico!

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    " Un discorso...come potrei dire...di cuore, giovane ninja. Eppure mi verrebbe da chiedermi se il livello di Suna sia sceso davvero così in basso per permettere ad un moccioso di diventare un jonin; un jonin sa stare al suo posto, un jonin rispetta chi gli è superiore. Mifune e Babayashi, non so quale sia il vostro piano, ma io vi suggerirei di tenere a bada la lingua biforcuta dei "vostri" ninja! "

    Un intervento scontato, visto che con quell'arringa di cuore il sunese avrebbe potuto sciogliere gli animi meno forti e decisi tra i Daimyo lì presenti.

    " E ora bando alle ciance! Mifune poni la tua domanda, ormai tutti presenti hanno ben chiara la situazione in cui vessa il continente e quindi voteremo per decidere l'esito di questa alleanza. "

    Il Kobayashi non si fece pregare e, senza cadere nella trappola dialettica del leader dell'Erba, non rispose alla provocazione e si limitò a porre il quesito alla base di tutta quella faccenda:

    " Signori Daimyo, la questione è semplice: il Paese del Fulmine e della Terra hanno fatto il passo più lungo della gamba e dalle prove messe in evidenza nel corso della riunione è chiaro che dobbiamo preparaci alla guerra. Anzi, mi correggo, la guerra è già iniziata siamo noi che ancora non ce ne siamo accorti: di giorno in giorno il nemico si fa più forte e noi dobbiamo rimanere compatti per uscire vincitori tutti da un conflitto che sembra inevitabile.

    Dunque la domanda che vi pongo è la seguente: darete il vostro consenso alla formazione di una grande alleanza economica e bellica al fine di debellare la minaccia di Kumo ed Iwa e ristabilire l'equilibrio nel continente? Io come detentore del secondo seggio Accademico mi impegno a garantire l'equa redistribuzione dei bottini di guerra a tutti gli aderenti e non in relazione al numero di forze messe in campo. Fino al termine del conflitto si interlaccerà una rete commerciale comune, da cui ogni alleato potrà attingere risorse in caso di necessità; le fucine di ogni Paese membro sforneranno armi per tutti, gli alimenti della raccolta dai campi, l'allevamento e la pesca verranno forniti senza costo alcuno. Al tavolo di guerra siederanno i Kage e i Comandanti di ogni Paese membro e solo a loro spetteranno le decisioni riguardo il dispiego di forze in gioco e le strategie da adottare; ognuno fornirà il massimo livello tecnologico e metterà sul campo i jutsu più potenti, Cercoteri compresi.
    Inoltre propongo una mozione di fiducia per Dōkutsu-sama, il Daimyo dell'Orso, come figura leader della nuova alleanza, che possa supervisionar l'operato di ogni membro con la calma ma la fermezza che lo ha sempre contraddistinto. I dettagli di quanto vi ho appena detto potrete trovarli nella pergamena che vi ho fornito.
    In ultimo, ricordo che nel caso nel raggiungimento della maggioranza, i Paesi rimasti fuori verranno considerati meno che neutrali, più vicini alle idee dei due invasori del nord e quindi potenziali minacce. In caso contrario, le cose rimarranno così come sono e la sopravvivenza nel peridi difficile che verrà sarà a carico di ogni singolo territorio, le cui strategie rimarranno cosa privata."


    Era stata una buona arringa, perché alla fine di questo si parlava, un botta e risposta con Jashin senza esclusioni di colpi; la proposta di Mifune, concisa a parole ma ben più dettagliata nella documentazione preparata, era ora al vaglio dei presenti e a breve una decisione sarebbe stata presa. Hohenheim doveva sbrigarsi se voleva che il Ferro si unisse alla causa dell'Accademia, non avrebbe avuto altra occasione dopo quella.
    Ad ogni modo, il primo ad esprimersi senza nemmeno guardare troppo i documenti del Kobayashi fu il leader dell'Orso, il quale ovviamente alzò la paletta per esprimere il suo consenso. Le Sorgenti Termali fecero poco dopo lo stesso, forte degli accordi commerciali con i quattro accademici che negli anni avevano reso quel lembo di terra una potenza mondiale. Oyu-sama era lì solo in vece del fratello ed era risaputo l'ottimo rapporto che il Daimyo avesse con Kobayashi, Kurogane e le altre famiglie ricche. Considerando il voto accademico, ora la situazione era 3 a 0...chiaramente votare contro era molto più rischioso poiché nel caso quelli si fossero trovati in minoranza sarebbero stati etichettati come nemici. Il Gelo si stava facendo attendere più del previsto, Mifune si sarebbe aspettato che la paletta del Kondō si levasse per prima (viste le ore trascorse insieme a pianificare il matrimonio a quel punto sancito tra la nipote di Koeda e la splendita Yoake). Leggeva i fogli, riga per riga e quel momento di debolezza fu subito colto da Jashin il quale si schiarì la gola affermando di essere contrario; istantaneamente la Cascata e la Neve si aggregarono al Daimyo più coraggioso chiarendo definitivamente la loro posizione sulla faccenda. 3 a 3.

    " Kawa...guardami almeno negli occhi mentre mi pugnali, sarebbe chiedere troppo? "

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    Così Mifune si rivolse al vecchio "amico", il quale non aveva il coraggio di tenere il suo sguardo. Cosa li aveva promesso quel viscido verme di Jashin? O di quale assurde colpe aveva macchiato l'accademico per riuscire a convincere l'uomo che un tempo gli era stato così vicino (in ogni senso) ? Un momento di gelo che lo shinobi della Montagna si sentì in dovere di interrompere:

    " Questo voto non è per te Mifune, ma per Hohenheim di Suna e per tutti i ninja con lo steso suo spirito di cui i Paesi che rappresenti sono composti. La Montagna oggi si schiera a favore della vita, della lealtà e dell'onore...lo stesso che, anche se solo per un istante, ho scorto nelle tue parole. "

    Ma mentre lo scimmione alzava la sua paletta come uno stuzzicadenti, vista la grandezza della mano che la impugnava, Quari-sama si espresse con un deciso no tutto sommato non così inaspettato visto che qualcuno aveva attentato alla sua vita proprio al primo avvicinamento con Mifune. Se il jonin di Suna aveva dedicato tutto se stesso nella raccolta voti, confrontandosi ripetutamente con quelle illustre cariche, lo stesso non si poteva dire per Shinken il quale aveva evidentemente fallito la sua opera di convincimento nei confronti del The. Certo, sempre che la causa Accademica fosse stata la stessa che aveva animato le azioni del Fedaikin, il solitario ninja delle Squadre speciali forgiato da anni ed anni di dottrina Otese. Ancora parità, mancavano solo i due pensierosi leader di Ferro e Gelo, entrambi in attesa di un qualche evento che potesse spingerli ad alzare o tenere abbassato il braccio. Riguardo Orosabi tutto sarebbe dipeso da un semplice gesto ancora sperato da parte dell'ambasciatore, e quini dall'operato dell'argilloso! Sarebbe bastato sciogliere il sigillo per farlo tornare subito in sé e accettare senza pensarci due volte la proposta di pace della quantomai lungimirante ragazza.

    Poco dopo Koeda-sama sembrò aver preso la sua decisione: chiuse il fascicolo difronte a lui e dando un'occhiata prima a Jashin e poi a Mifune si apprestò ad alzare il braccio optando per l'alleanza e gli ideali del secondo uomo.

    " ASPETTI SIGNORE! C'E' UN AGGIORNAMENTO DAL GELO! Pare che...che...IL VILLAGGIO SIA SPARITO! "

    La paletta arrestò la sua corsa a mezza altezza; la kunoichi che accompagnava il Daimyo aveva interrotto proprio sul più bello l'esito di quell'estenuante giornata di pura politica e aveva pronunciato parole allarmanti al punto da congelare completamente l'assemblea.

    " Spiegati kunoichi, cosa intendi dire con "sparito" ?! "

    " Sono in costante contatto con il Villaggio del Gelo sin dal primo giorno che siamo arrivati. Non ho mai perso un report da parte dei miei colleghi del reparto logistico ma ora il segnale è piatto e l'ultimo messaggio inviatomi è il seguente: s...siamo spac...spac..."

    " Sputa il rospo ragazza ! "

    " Siamo spacciati, siamo sotto attacco...l'Accademia CI HA TRADITI! "

    ::: Giardino adiacente la Chiesa Centrale, Villaggio del Gelo. :::

    Quando il clone del giovane kiriano si scagliò sulla ragazza in volo, pronto a farla saltare in aria insieme a lui, le speranze di Akira di vedere quella stronzetta stecchita dovettero attendere che la coltre svanisse a favore dell'esito dell'attacco. Ebbene, all'esile corpicino un'armatura di ghiaccio e legno si era aggiunta, rendendo la sua portatrice completamente immuni ad attacchi di quella portata [Corteccia di Ghiaccio, Pot 80] !
    Tensai-ji degno solo di uno sguardo il suo assalitore, il microbo della Nebbia che sembrava aver trovato un modo per scamparsela dalle prigioni ma sul suo viso non vi erano i solchi della rabbia, anzi, rideva, rideva a squarciagola, sapendo che presto tutte quelle nullità non le avrebbero dato più rogne.

    " HAHahahah AHAHAHahahahAHA "

    Continuò a salire in alto, ma questa volta a velocità sostenuta e compiendo strambe giravolte difficili da prevedere e quindi intercettare [Azione Rapida]...stava scappando dal kiriano, o almeno questo sembrava. In verità solo lei sapeva di avere poco tempo per mettersi al riparo perché a breve Lui sarebbe arrivato e di certo non avrebbe fatto una eccezione per un'alleata mai vista prima di allora. In pochi secondi divenne un puntino a malapena visibile mentre a terra Akira si accorgeva dell'inganno celato dietro il valso Domaru: al primo colpo, la trasformazione venne meno, smascherando il guardino come la principessa stessa, e al secondo il clone venne distrutto scomparendo in una nuvola di chakra...Aveva "liberato" la principessa dalle catene della bimba prodigio, riuscendo nel suo piano e era riuscito a convincere le guardie lì presenti delle malefatte della loto sovrana, ma se aveva davvero "vinto" perché in petto aveva la netta sensazione di essere in svantaggio, di essere finito in un guaio ancora più grande?

    Il drago sopraggiunse come un rombo assordante, squarciando le tetri nubi che trasudavano elettricità.

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    Era l'incarnazione stessa della morte. Nero come la pece e lungo più di ogni altra cosa, al punto da riempire il cielo del Gelo e far cadere qualunque cosa vi fosse al di sotto nel buio più totale...di fatto, non fosse stato per le scariche di fulmini che costantemente riempivano l'aria con i loro bagliori sarebbe stata notte piena. Di rado apparizioni del genere erano avvenute nella storia, o almeno quella che si ricorda, un evento paragonabile alla liberazione dello Yonbi, Cercotero dai muscoli di pietra e saliva di lava, nel deserto dell'Aunaroch o il Gahadokuro, scheletro infernale tra le Armi Ancestrali. In pratica, qualcosa di cui la terra stessa non desiderava esserne palcoscenico [90 SD].


    " UHAAAAAAAAAAAARGGGGGGGGGGGG! L'Era del FuLmINE è sOprAGgiuntA, è queSTA l'Ora del GIUDizio UnIveRsaLe! UUUUUUAAAAAAARRRRGGGGGGGGG! "


    Folle e furioso, il Re del Sud non avrebbe dato retta a niente e nessuno. Anzi, al suo decreto di morte seguì l'azione e d'un tratto quei fulmini sparsi iniziarono a convogliare attorno al corpo dell'immensa creatura andando man mano ad accrescere una sfera nera che qualunque sensitivo avrebbe potuto percepire davvero come la messa in atto di una sentenza ineluttabile. Il chakra raccolto dal dragone raggiunse in una trentina di secondi un valore fuoriscala, inglobando nubi e fulmini fino a svuotare quasi il cielo...Il rumore delle scariche elettriche si era fatto talmente assordante da costringere i civili ormai completamente nel panico e in lacrime a tapparsi le orecchie.

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    In quel momento di caos, Akira, Jotaro e i ninja lì presenti avrebbero dovuto mantenere la mente lucida per cercare salvarsi [2 round di tempo per imbastire una difesa]. L'ineluttabile realtà dei fatti, tuttavia, non sembrava dargli molte chance: qualsiasi controffensiva scagliata in direzione del globo oscuro, ammesso che si potesse arrivare in quel poco tempo ai 200 metri di altezza dove nasceva la minaccia, non avrebbe fatto altro che rallentarne di poco l'accrescimento. E a nulla sarebbero valse le parole delle due evocazioni di Raizen, che avrebbero raggiunto il loro pari solo dopo che la tecnica avesse iniziato il caricamento. Supaku aveva saputo toccare le corde giuste per alimentare ancor di più la follia del suo maestro.

    Akira avrebbe avuto tutto il supporto possibile dai quindici, tra studenti e genin impiegati nella zona del banchetto, e i due chunin ognuno a capo di un manipolo di gregari. Le altre unità armate del Villaggio erano a protezione delle mura, del palazzo reale e di ronda tra i vicoli della città e quindi troppo lontane per poter essere di aiuto. Anche tre chunin del gruppo di sensitivi, i fedelissimi di Domaru, si sarebbero aggiunti alla comitiva avendo ricevuto con largo anticipo l'allarme fornito dalle loro barriere di individuazione...Erano tanti ma senza il possente jonin a guidarli tutti sarebbe bastato scrutare i loro volti per capire di essere smarriti: non aveva altra scelta, il guardiano di Kiri avrebbe dovuto prendere le redini del comando per imbastire una difesa!

    Intanto Jotaro avrebbe avuto modo di appartarsi con i due giovani nobili; anche lui sembrava avere un piano sebbene, visti gli ultimi sviluppi, allontanarsi ora dall'unico punto in cui sarebbe stato organizzare una resistenza non sembrava essere una buona scelta. A meno che il Jaku non avesse modo di portarli molto, molto lontani da lì.

    " Dobbiamo rimanere qui e aiutare gli altri! Sono una kunoichi, fammi combattere per il mio nuovo popolo! "

    Il carattere focoso di Yoake sarebbe emerso ancor di più in quel momento di estrema criticità ma sebbene fosse un'incredibile combattente da mischia, in quanto a jutsu ad area conosceva ben poco e contro quell'ammasso di energia senza eguali non avrebbe saputo davvero cosa fare. Il Kondō, invece, inabile allo scontro ed evidentemente meno impulsivo, avrebbe cercato di far ragionare la ragazza, affidandosi ai consigli del delegato accademico:

    " Dobb...dobbiamo fidarci dei nostri ninja Yoake. Se noi moriamo allora tutti gli sforzi fatti per creare questa alleanza verranno meno...Jot...Joaro glie lo dica lei, dobbiamo andarcene di qui! Si ec...cco il rotolo è qui con me, lo prenda! Spe..spero possa teletrasportarci via o e...ev...vocare una qualche specie di b..bb...bunker! "

    Se davvero il risorto aveva un asso nella manica, quello era il momento di tirarlo fuori.

    Quando la sfera iniziò a scendere verso il suolo la flebile speranza di qualcuno degli invitati di vederla per sempre lì in cielo si dissolse definitivamente, tramutando la disperazione del momento in pura rassegnazione. All'impatto sarebbero morte decine tra gli uomini più ricchi ed influenti del continente nonché distrutto l'intero villaggio del Gelo [Kirin Superiore + Catena di Fulmini + Tempesta del Drago + Manipolazione della Natura, Pot 500. Vel Nera, Raggio 60x3x1.5 = 270 metri]. Il bersaglio iniziale era proprio il grosso albero che sorgeva sulla cattedrale, nel centro del villaggio, ovvero l'ultimo dono che la neo Regina ed Asso dei Cuori aveva lasciato alla sua terra natia. Un catalizzatore, era questo che facevano gli specchi di Ame, e se si fosse guardato meglio in quell'appariscente punto focale, dietro la corteccia del Mokuton e ai fiori di ghiaccio, si sarebbe scorto proprio uno di quegli antichissimi artefatti. Superato il mero ostacolo della chioma, non appena il mega raiton di Masamune fosse venuto a contatto con lo specchio, quello avrebbe reagito ingigantendone a dismisura la portata [Raggio x5 (Specchi di Ame) = 1.35 km]. Era così che la principessina dai capelli verdi era riuscita a potenziare il sinolo delle sue due manipolazioni ad estendere la sua illusione a tutto il villaggio; l'immenso albero serviva per portare i suoi fiori in ogni dove e all'interno di quei petali cristallini la ragazza aveva instillato il medium della sua illusione. Forse gli accademici si erano concentrati più sui singoli, addentrandosi nelle problematiche della famiglia reale, più che badare al quadro generale e, sebbene avessero scoperto il vero scopo del genjutsu, non si erano spinti alla ricerca della fonte di quell'immenso potere, probabilmente eccessivo anche per la bimba prodigio.
    Ad ogni modo, ora che il jutsu aveva ultimato il suo unisco scopo di sincronizzatore, l'albero avrebbe potuto palesare la sua seconda funzione trasmettendo la potenza dei raiton in ogni dove arrivando fin dove le sue lunghissime radici si estendevano, facendo collassare il villaggio stesso dalle fondamenta. Forse solo allora Jotaro avrebbe potuto comprendere le parole di Hekemura, il maggiordomo, il quale aveva invitato il Jaku a godere del suo status, "protetto" dal ghiaccio perenne della sua allieva...vantaggio che aveva perso nel momento stesso in cui il chunin di Kiri era riuscito a spezzare il jutsu.

    Per assurdo, dopo il fragore dell'esplosione e il bagliore scaturito da quell'immane colpo, l'unica cosa che sarebbe rimasta ancora in piedi sarebbe stata proprio una parte del tronco dell'albero, la parte centrale quella più vicina allo Specchio.

    ::: Covo dell'Asso di Picche, Villaggio di Ame :::

    " Pare proprio che abbiamo perso la nuova Picca...che peccato! "

    " Hehehehe poco saggio il ragazzo, avrebbe dovuto fidarsi dei suoi nuovi compagni e stare seduto al tavolo. L'ottagono lo ha sicuramente portato lì, troppa concentrazione di chakra per un neofita del controllo della Pietra. Spero solo che non gli venga in mente di combattere..."

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    Stava usando una qualche tecnica ma non era questo il problema principale per il Kage, ora solo all'interno di quella stanza. Aveva lasciato l'ambasciatore in compagnia dei suoi nuovi aspiranti alleati e questo lo aveva portato un passo più lontano di loro dall'ambasciatore apparentemente immobile e privo di sensi. Era chiaramente succube del jutsu di Konan, la quale non interruppe nemmeno per un istante il discorso di Raizen ma si limitò a guardo con sguardo compassionevole:

    " Io credo che possiamo anche smetterla con questa farsa, che dici...Hokage? Hai visto un drago? Si...è il nostro drago. Per come la vedo io hai una sola scelta, lasciare qui i soldi, salutare Nipponito e il tuo amichetto Jinkurichi e lasciare questo posto privato di ogni cosa di valore ti sia rimasta. "

    Finalmente l'Asso era uscito allo scoperto, dimostrando ancora una volta l'inaffidabilità che aveva sempre contraddistinto i ninja di quel dannato villaggio nella Pioggia.

    " Dai, non posso credere che tu abbia davvero creduto in una alleanza ahahah Allora sei davvero tonto come si dice in giro! "

    " Quello che Deidara vuole dire è che sei ancora giovane ed ingenuo Raizen-sama. Ti sei addentrato nei meandri di Ame continuando dritto per la tua strada nonostante le minacce che abbiamo messo sul tuo cammino...persino quando hai perso il tuo chunin non hai fatto una piega, continuando ad ottemperare alle nostre assurde richieste. Se ti avessimo cagato in testa saresti stato capace anche di sopportare questo? Ma scusa, non trovi strano che non uno ma due Demoni siano stati incaricati di scortare uno stolto politico in una missione diplomatica folle? Abbiamo piazzato il nostro sigillo sul vecchio due settimane fa."

    " Sgancia la grana e vattene prima che cambiamo idea e ti uccidiamo qui. "

    L'unica via di uscita era la porta che Feng Gu aveva lasciato aperta ma scappando avrebbe lasciato il Sarutobi e Sho in balia di Ame. I due non avrebbero nemmeno provato a fermare la fuga, anzi avrebbero riso a crepapelle nel vedere la Montagna del Fuoco di Konoha andarsene con la coda tra le gambe dalla tana del nemico. Sul piatto della bilancia c'era però la vita di molte più persone e la minaccia di una folle creatura istigata, incattivita e lasciata libera di distruggere ogni cosa avesse a tiro. Doveva prendere una scelta difficile ma non con la ratio, la quale li avrebbe suggerito di non avere la minima possibilità di uscire vivo da uno scontro contro tutta Ame, ma con il suo orgoglio.

    ::: Caverna dimenticata, Paese della Neve :::

    C'era una sola pecca nella strategia, una piccola insignificante falla ma che, se colta con tempismo, avrebbe potuto ribaltare in un attimo la posizione in estremo vantaggio in cui Rittoru aveva con largo anticipo pianificato. E se il genio di Kusa avesse sottovalutato la pedina di cui, sebbene avesse poche informazioni, il Flagello era solito servirsi con frequenza? E se il Kirin, incapace di combattere e prossimo alla sparizione, avesse avuto ancora la forza di un ultimo attacco in grado di sconvolgere lo senario così accuratamente allestito dallo jashinista?

    Quando il terreno franò, spezzando la maledizione del servo del Dio lo sguardo di quello non andò sull'unico possibile artefice di quel misfatto, né tantomeno sul suo padrone il quale sicuramente avrebbe approfitto di quel momento per fare la sua controffensiva...Rittoru si limitò a chiudere le palpebre figurandosi il dolore immenso che avrebbe provato più tardi, quando si sarebbe punito per quell'errore grossolano. Aveva peccato di superbia, denigrando una creatura inferiore; uno sbaglio che non era solito fare ma che il suo status di immortale saltuariamente lo portava a compiere. E Jeral avrebbe potuto comprendere cosa passasse per la mente del rivale nel vederlo completamente inerme difronte la sua avanzata...che si potesse davvero decidere di subire un attacco diretto per punirsi di uno sbaglio?

    Dunque lo shinobi dell'Erba non si appose a nulla, ne alla nerboruta presa né al dolore che ne conseguì; una scelta di cui se ne pentì l'istante immediatamente successivo perché per lui la sofferenza era piacere e in quella circostanza ogni forma di premiazione era ai suoi occhi immeritata.

    " E io che speravo mi tagliassi un braccio, come minimo...questo non è abbastanza. E ora vuoi condividere anche con me i segreti degli specchi...non merito tutto questo, davvero. "

    Si trattenne quindi dal rompere la capsula di sangue del pericoloso Nukenin, quella che aveva tenuto in bocca come scorta, e ristabilire il rituale con i piedi, lasciati liberi dalla morsa rivale e facilmente impiegabili per la creazione del fuuinjutsu. Come un giocatore di scacchi, Rittoru guardava fino a venti mosse in avanti e per ognuna di esse aveva preparato una risposta efficacie; nello specifico, azionare con il chakra il meccanismo installato sul suo addome per perforarsi l'intestino e piegare in due il troppo sicuro utilizzatore delle porte del chakra sarebbe stato un gioco da ragazzi. Il tronco era la parte del corpo in grado di subire più danni prima di causare svenimento; chissà se il Flagello aveva mai subito una ferita critica senza avere la minima possibilità di difendersi.

    Ma questo non avvenne e il motivo era che l'unica condizione valida per rompere il vincolo di morte che aveva con Jashin si era appena attivata. Uccidere Jeral in quel frangente, in quella caverna sperduta in chissà quale parte del mondo, sarebbe stato controproducente. L'immortale aveva errato lo spazio ed il tempo fino a cogliere una visione di morte ben più problematica del Flagello stesso, una distruzione che aveva ali di nuvole nere e il volto di un drago. Le sinapsi del cervello più unico che raro del ninja elaborarono in un istante le nuove informazioni acquisite, aggiungendosi alle equazioni matematiche da lui stesso elaborate per risolvere il puzzle del presente. Il problema, tuttavia, era proprio quello: il ben oleato meccanismo si inceppò una volta realizzato che la visione del fortunato viaggiatore era di un futuro ormai superato!

    " Siamo andati troppo avanti nel tempo. La mossa del Joker avrebbe senso solo se il concilio fosse ancora in essere...Dobbiamo tornare indietro e per farlo ho bisogno di te. "

    In un attimo la scelta di Rittoru si palesò agli occhi del rivale il quale ancora lo aveva in pugno, stretto nella sua mossa micidiale. Fallire da quella posizione sarebbe stato praticamente impossibile: [1 TA Sconvolgimento Spirituale + <b turbospoiler=" Speciale: L'utilizzatore può diminuire il numero di sigilli di una tecnica di 1 ogni grado ninja posseduto.
    (Consumo: 1/2 Basso per sigillo)">Azzeramento dei Sigilli + Mirino Alternativo, Stile di Combattimento Perfetto, Potenziamento Perfetto, Concentrazione 950]
    . Apparte la distanza nulla della proiezione e la rapidità di propagazione, la reattività del Flagello sarebbe stata messa a dura prova da una vera e propria intrusione mentale eseguita con tempismo perfetto [1 SA Affondo mentale, Riflessi -6 Tacche]. In tutto ciò, l'unico elemento che avrebbe potuto far intuire al nukenin del pericolo sarebbe stato il movimento dei piedi del ninja, le cui punte avrebbero virato leggermente verso di lui [Slot Gratuito].

    " Avanti, ora vediamo se fai il bravo. "

    GbPzsan

    " Vediamo un po...prima di salutarci potrei lasciarti una motivazione in più per risolvere questo problema. Probabilmente non vedrai l'ora di fronteggiare un nemico di tale portata ma, sai com'è, meglio stare sicuri. "

    La sensazione di non essere più padroni del proprio corpo avrebbe investito l'immortale, incapace di muovere un solo dito. Avrebbe quindi lasciato la presa sul nemico e, senza poter fare nulla, si sarebbe fatto toccare sulla fronte dal suo manipolatore, il quale vi avrebbe impresso un sigillo ben noto alla stessa vittima [2 TA Simbolo del Pensiero, Azione Rapida, Maestro Illustore + Impronta oscurità + Genjutsu Inarrestabili -> Efficacia + 50]. L'idea innestata era semplice: distruggere subito e a tutti i costi il drago profetizzato. Senza attendere oltre, Jeral si sarebbe voltato ed incamminato verso lo specchio. Ancora sotto il controllo del jutsu rivale avrebbe varcato la soglia del portale ancora attivo e con in testa un preciso obiettivo...se i calcoli dello Yamanaka fossero stati esatti, quello sarebbe bastato per condurre la sua arma verso la minaccia che si stava per abbattere sul continente.

    " Al prossimo incontro alla morte, Immortale. "


    ::: Hòritsu no Pitto, Villaggio di Kusa :::

    La situazione si era fatta improvvisamente tesa all'interno del palazzo nel cuore di Kusa: la notizia dell'attacco al Gelo colse tutti impreparati e le accuse rivolte verso l'Accademia furono sufficienti a far perdere in un istante la credibilità e il vantaggio (anche in termini di voti) che Mifune si era guadagnato. Chiaramente Jashin ne approfittò per cogliere la palla al balzo e puntare il dito contro l'uomo che per un soffio era in procinto di batterlo al suo stesso gioco:

    " Ecco! LO SAPEVO! L'Accademia non cambierà mai, avete sempre voluto il controllo di tutto e di tutti e questa ne è la prova! Ma avete fatto male i conti questa volta, il Gelo verrà vendicato così come l'orgoglio di tutti noi Daimyo qui riuniti! VI ORDINO DI RESTARE FERMI, siete sotto arresto da parte di Kusa! "

    Era dunque questa la mossa del nemico; levare all'ambasciatore, all'ultimo momento, una paletta di cui era certo, compromettendo inevitabilmente ogni previsione o calcolo. Certo mai il viscido opportunista con il kimono avrebbe pensato di ritrovarsi nella condizione di dover forzare un pareggio, invece che la sua vittoria! Ad ogni modo Hohenheim e Mifune erano nei guai e lo stesso trattamento sarebbe stato riservato a Shinken, all'esterno, il quale avrebbe visto la kunoichi a dorso del cane avvicinarsi a lui con aria minacciosa insieme agli suoi tre segugi.

    " Non rendere le cose più complicate di quanto già non siano. Sei in arresto. L'accusa è di cospirazione e tradimento. "

    Una situazione di stallo alla quale nessuna dei ninja delle altre delegazioni sapeva bene come gestire, soprattutto quelli delle fazioni che già si erano schierate a favore dell'alleanza. Ebbene, ancora una volta a rompere gli indugi sarebbe stato lui, il nano divenuto gigante, il quale si azionò in una frazione di secondo prima anche che Orasabi potesse azionare uno dei suoi jutsu di cattura sul jonin di Suna. Un enorme bastone sarebbe apparso da una coltre di fumo, allungandosi fino a raggiungere il raggio stesso della sala pronto a colpire il primo che avesse fatto un solo passo.

    " Bravi i polli. Non avevo intuito cosa avevate in mente fin quando non ho sentito quell'assurdità uscire dalla bocca della tipetta dai capelli blu. Hohe proteggi il Daimyo. "

    Babayashi non sembrava fidarsi delle parole di Jashin e, mentre con una mano reggeva la ciclopica arma, con l'altra eseguì il sigillo della Capra dando vita al suo spettacolino. Duecento bombecarta invisibili sarebbero esplose all'unisono facendo vibrare la terra dell'Erba e disintegrando in un sol colpo la barriera perimetrale alzata dalla squadra di Kusa. Tutti i ninja all'esterno dovettero proteggersi da un colpo improvviso e ravvicinato ma quella fragorosa detonazione avrebbe praticamente crepato il suolo, causando il crollo di parte del palazzo e come minimo sbilanciato ognuno dei presenti, dando all'esperto gorilla la possibilità di attuare il suo piano. Il crollo dell'edifico era imminente ma Asa Ameno era pronto e i suoi sigilli caricati già da due giorni per l'occasione...

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    " Qui ci pensiamo noi. Hohenheim-san, spero tu ti ricordi di me...mio padre è al matrimonio, te ne prego salvalo, se non è troppo tardi. Il nobile Baba sarà dei vostri; il fuuinjutsu di Mifune-sama è già calibrato per riportarlo nella sede accademica...voi dovrete concentrarvi sulla distanza che ci separa dal villaggio del Gelo per far si che il teletrasporto abbia effetto. Non conoscevamo ancora il luogo dell'attacco e non ho potuto prepararli con anticipo. Confido nelle vostre capacità! "

    Tutto era stato preparato con largo anticipo dal criptico ma lungimirante leader della Montagna. Nelle difese di Kusa c'erano delle falle, fin troppo evidenti per non essere notate, e lui le aveva sfruttate per escogitare una via di fuga...chiunque le avesse lasciate doveva essere dell'Erba ed evidentemente contro la politica scellerata del suo leader. Senza la barriera ad ostacolarlo e Yohanma a minacciarlo di morte, anche l'Otese avrebbe avuto l'opportunità per raggiungere il compagno, scoprire cosa diavolo stesse accadendo ed eventualmente unirsi a loro per la battaglia.

    ::: Cratere, Villaggio del Gelo :::

    " AHAHAhahaHAH AHAHAHA HhahahaHAH ho vinto io, sporchi ipocriti decelebrati! IO, IO SONO LA REGINA, io vi ho agnentati come scarafaggi! UuHAUHAHAU HAHAHAH "

    Le risa di una bimba riempivano il silenzio del Gelo. Era a mezz'aria e levitando sorvolava il capo di battaglia a grande velocità; sembrava completamente fuori di senno, alternando urla di gioia a momenti di estrema serietà, e sfruttando un qualche potere telecinetico di notevole potenza si poetava in giro detriti di palazzi andati distrutti. Ogni tanto si arrestata e, con sguardo glaciale, ne scaraventava una parte sulla superficie, in corrispondeva in un qualche movimento sospetto...avrebbe finito con le sue stesse mani qualche "fortunato" sopravvissuto, se mai ce ne fosse stato.

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    A prima vista, però, le macerie erano l'unico protagonista. Certo, questo fin quando i sopraggiunti non avessero rivolto gli occhi al cielo, realizzando di avere sopra le loro teste un dragone di proporzioni colossali! Masamune era ancora lì, al centro della tempesta, fermo, immobile, come se avesse compiuto uno sforzo immane e avesse bisogno di recuperare le energie. Ogni tanto farfugliava qualcosa in una qualche lingua antica o scoppiava a ridere, segno che anche lui doveva essere pazzo almeno quanto la ragazza dai capelli verdi, ma gli spostamenti dell'affusolato corpo erano ridotti al minimo, così come l'uso del chakra.
    Intuire che fosse quell'essere l'artefice di quello scenario di morte e distruzione non sarebbe stato difficile.

    Il primo a giungere sarebbe stato l'Asso delle Picche, sbucando proprio dallo specchio che aveva preso parte attiva a quanto accaduto. Non sapeva come e non ne conosceva il motivo ma la Pietra Cremisi che lo aveva spinto ad entrare in contatto con il fascio di energia doveva aver reagito con quello strambo artefatto attivando una qualche sorta di jutsu spaziotemporale. Visto lo stato di calamità naturale che aveva colpito il Gelo, sarebbe stato per lui difficile capire anche dove fosse finito: la neve presente tutt'attorno poteva essere un indizio ma vi erano molti posti con quelle caratteristiche nel continente...a dirla tutta avrebbe potuto esserne anche al di fuori!
    La presenza dei draghi di Raizen, considerando quello che i due si erano detto ad Ame, però, gli avrebbe fatto realizzare che il frammento nel suo corpo aveva voluto portarlo proprio verso il pericolo preannunciato dal Kage. Ciò che vedeva attorno a lui doveva essere il Villaggio del Gelo, o almeno ciò che ne rimaneva.

    Qualche istante dopo sarebbe comparso, a circa trecento metri di distanza, ai piedi di quello che doveva essere il palazzo dei Kondō, il gruppo proveniente da Kusa. Il teletrasporto di massa messo in atto dalla colazione appena formatasi condusse Hohenheim, Shinken e Babayashi all'altro capo della connessione Gelo-Erba instaurata. Come per il nukenin, grande sarebbe stato il loro stupore nel constatare quello che era successo; il messaggio che era loro arrivato era dunque vero ed erano arrivati tardi per poter rimediare...di quello stupendo villaggio, dei suoi abitanti, dei Daimyo e uomini di potere lì riuniti non rimaneva che il ricordo.

    Tuttavia osservando il dragone e la ragazza in volo sarebbe apparso subito chiaro ai tre di essersi catapultati in una situazione alquanto rischiosa; per il momento nessuno dei due sembrava averli visti ma non sarebbe passato molto prima che lo sguardo del Re del Sud li individuasse tra le macerie o che l'Asso, in preda al suo desiderio di sterminar ogni cosa, li scovasse. Dovevano decidere cosa fare ed escogitare un piano e dovevano farlo al più presto!

    " Vola senza uno schema preciso ma se siamo bravi e fortunati possiamo prenderla alle spalle o dopo che smette di attaccare a caso con i detriti. Io sono molto agile e capace di grandi salti, fino a cinquanta metri la posso afferrare senza problemi...per quote superiori ho bisogno di qualche preparativo. Sono principalmente un taijutsaro ma conosco dei sigilli di confinamento potenti, basta che riesca a toccarla con il mio bastone. Dobbiamo coordinare le nostre mosse però, così da sferrare un potente attacco nei pochi istanti in cui sarà indifesa. Non si aspetta di essere attaccata ora. La pagherà per quello che ha fatto! Quanto al drago...mi sembra affaticato al momento, forse non potrà esserle di aiuto se agiamo subito! A lui penseremo una volta che abbiamo catturato la stronza. "

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    Il Daimyo in versione gorilla alto tre metri era propenso all'azione; avevano l'opportunità di catturare un nemico dal quale avrebbero potuto raccogliere moltissime informazioni e, accorgendosi dello stato di recupero del dragone, distruggere una minaccia pericolosissima per gli equilibri del continente ora che era debole.

    Quello che il Kage avrebbe visto, subito dopo il bagliore dell'ottagono, sarebbe stata la stessa desolazione di tutti gli altri...uno scenario di morte e distruzione senza eguali, superiore di gran lunga all'attacco alla sede Accademica per mano dei Cremisi. Se i suoi due draghi fossero stati lì o meno ad attenderlo solo le azioni che questi avrebbero intrapreso nei confronti del folle Masamune avrebbero potuto dirlo.
    Guardandosi alle spalle avrebbe realizzato di essere appena uscito da quello che sembrava un grande specchio e che a Ru Wai era accaduta esattamente la stessa cosa, essendo quello arrivato solo qualche secondo prima. Sarebbe dovuto uscire dall'involucro dell'albero, il quale lo rendeva occultato alla ragazzina e al drago, per osservare bene in quale guaio si fosse cacciato. Lì c'era un drago da "curare" e lui era forse l'unico in grado di poterlo fare!

    Circa un minuto dopo, a fare la sua apparizione sarebbe stato il Flagello, proprio colui che aveva dato inconsapevolmente inizio a quella tragedia (o forse miracolo per la visione distorta del mondo propria del nukenin). Era stato lui che aveva risvegliato gli Specchi, attivando l'ottagono di Ame e liberando Masamune dalla prigione che lo custodiva; un evento inaspettato ma accolto con entusiasmo dal Joker, il quale aveva pensato fin dal principio al numero due dei jinkurichi della foglia come batteria per attivare il meccanismo. Qualora Feng Gu e Raizen fosse rimasto lì nei pressi dell'albero, l'apparizione di Jeral non sarebbe passata inosservata e i tre avrebbero potuto decidere "insieme" come comportarsi; in caso contrario il nukenin più ricercato del continente, dopo Hayate, avrebbe avuto carta bianca per scrivere il dafarsi. Avrebbe optato per un approccio diretto, come suo solito, oppure avrebbe atteso il momento giusto per uscire allo scoperto? Sapeva chi fosse la ragazza, il suo nuovo servetto glie lo aveva rivelato nella prigione dell'Erba, e gli Specchi gli avevano già mostrato il dragone come presagio di sventura e morte...In altre parole, due rivali di livello altissimo, sicuramente non affrontabili da solo.

    Se il destino di Minoru, coinvolto in pieno dal Kirin, o di Sho, prigioniero di Ame, era ben delineato, di Akira e Jotaro ancora nulla era noto. Se avessero trovato un modo per salvarsi dal crudele fato solo il tempo lo avrebbe rivelato.

    Ultimo ma non meno importante, in un antro tra due grosse lastre di pietra (un tempo appartenenti alla chiesa) sbucò una mano, poi un braccio ed infine il volto di un uomo grandemente provato da quello che aveva passato. Il suo scontro con l'assassino del Fulmine era stato interrotto sul più bello dall'esplosione, quando il soffitto delle prigioni situate nell'entroterra gli era crollato addosso; lui si era salvato per puro miracolo e solo grazie ai jutsu che sapeva infondere nella sua spada...il rivale, con tutta probabilità, non era stato così fortunato. Tra lacrime e sangue, il suo sguardo straziato si posò sul Tensai-ji, la bimba che aveva cresciuto come una figlia per tutti quegli anni e per poco non rivelò la sua posizione sbraitandole contro e vomitandole il suo disprezzo. Aveva tradito lui, la sua famiglia e il suo villaggio macchiandosi di un crimine imperdonabile...l'avrebbe pagata e sarebbe stato lui stesso a rimediare ai suoi errori, uccidendola con le sue stesse mani! Parola di Domaru.

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    Qualora tutti fossero rimasti nascosti e nessuna azione azione offensiva fosse stata portata all'Asso, la ragazzina se ne sarebbe andata ridendo a crepapelle volando verso il cielo fino a scomparire dietro le nubi nere; avrebbe lasciato che Masamune facesse del luogo dove era crescita la sua nuova casa e avrebbe tagliato definitivamente i ponti con il passato dirigendo il suo sguardo in avanti, verso Ame.



    CITAZIONE
    OT/ Signori, questo è l'ultimo giro di giostra. Dopo più di un anno ce l'abbiamo fatta ma io sono molto soddisfatto di ciò che abbiamo prodotto; spero vi siate divertiti! Assegnerò gli stemmi dopo i vostri post.
    Detto ciò, per tutti (almeno chi è ancora vivo XD), si è sbloccato un megascontro! Consideratelo un mio regalo per i buoni post che avete prodotto :asdx: Chi vuole tirarsi in dietro può farlo, trovando una motivazione plausibile per uscire dal duello in questo post conclusivo. Il drago è un BOSS GIGANTE e come tale fuori dalla scala di potenza canonica dei png che affrontate in quest quindi per batterlo / convertirlo / qualunque sia il vostro piano avrete bisogno di lavorare di gruppo e farlo bene (avete anche dei png alleati, sfruttateli). In più c'è l'aggravante Tensai-ji che, però, se non vorrete affrontarla se ne andrà lasciando spazio al solo dragone.
    Con chi continua io direi di proseguire su questo topic, senza crearne uno nuovo. DAI CAZZO!

    ps. Gli esiti della quest per quanto riguarda il macro-gdr io direi di renderli pubblici dopo questo scontro, in maniera da chiudere il cerchio in maniera completa./OT


    Edited by DioGeNe - 9/9/2018, 00:55
  10. .

    La ragazza nerboruta era spacciata ma questo Eiatsu lo aveva capito fin dal primo istante che quella stolta menò il suo pugno in direzione dell'amministratore in modalità distruttore. Qualcosa però nell'attacco si efficiente ma tutt'altro che letale del ragazzo non tornò all'eliminatore, il quale dal modo di parlare di Aloysius aveva creduto che l'Hakai fosse un vero mostro, qualcosa di paragonabile alla crudeltà di un dio della guerra. Rompere un braccio era una punizione degna di Febh, ma di quello con gli occhiali finti e non del mostro che covava al suo interno...un dubbio quindi si palesò nella mente laboriosa e calcolatrice del jonin, il timore (ma al tempo stesso la gioia) che la realtà si tramutasse in teatro, seppure scritto da una mente evidentemente bacata.

    Quella sensazione, o forse speranza, continuò quando udendo le parole del nemico l'iniziale sentenza di morte venne in realtà rimpiazzata da un tono maggiormente accondiscendente o almeno incline alle spiegazioni, sebbene la spada di Damocle continuasse a pendere sui presenti come un futuro ineluttabile.
    Infine Febh fece la sua domanda, esprimendo chiaramente la perplessità che gli frullava in testa: stava loro chiedendo di fare un nome, di puntare un dito a favore della persona che ritenevano degna di guidare Oto e contrastare la sua minaccia. Che stesse cercando un rivale al suo livello? Qualcuno in grado di appagare la sua sete di distruzione? Era un comportamento strano, lontano dai possibili pensieri della macchina spietata che prendeva il nome di Hakai e così i sospetti di Eiatsu acquisirono corposità facendo spazio alla possibilità che dietro tutto quello vi fosse un macchinoso piano dello Yakushi. Forse lui sapeva qualcosa su Diogene oscuro persino al suo braccio destro, forse lo stava invitando ad uscire allo scoperto perché anche il Colosso era lì ad Oto invece che spariti in chissà quale avventura.

    Ebbene, la voce del Mikawa si sentì forte e chiara in quell'arena ma non era quella solita del burbero guardiano bensì l'unione di molte altre. D'un tratto ad uno ad uno gli uomini del boss uscirono allo scoperto, circondando il Palazzo della Vipera, ognuno intenzionato a fare la sua parte per il bene del villaggio. La prima a comparire sarebbe stata la piccola Yachiru e subito dopo Matsumoto, Ashiro, Fyodor e tutti gli altri avrebbero formato un grosso cerchio attorno all'unico rivale [7 Gruppi di Gregari]; il piano iniziale era attaccarlo da tutti i fronti ma ognuno di loro si sentì in dovere di rinunciare al possibile effetto sorpresa e gridare l'unico nome degno di quella domanda. Non c'erano dubbi, avrebbero dato la vita per proteggere l'unica cosa che li aveva riuniti tutti e che li aveva fatti diventare una "famiglia", ovvero il sogno di un uomo che non avrebbe mai permesse che una minaccia come quella distruggesse il ricordo di Oto. Diogenes li aveva trovati negli anni, prelevando chi dalle Prigioni, chi dal Bosco dei Sussurri e chi dalle proprie case; alcuni di loro avevano gettato la spugna, altri aspettavano solo l'occasione giusta per rendere ancora una volta Oto grande. Li aveva accolti nella sua dimora, li aveva allenati, li aveva dato uno scopo più alto nella loro esistenza ed ora loro avrebbero ricambiato tutto ciò, parlando per l'uomo che non poteva essere lì a difenderli tutti, ancora una volta:


    " Aloysius Diogenes Mikawa. "


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    Avrebbero urlato in coro portandosi il pugno al petto e tenendo lo sguardo fisso su chi aveva osato fare quella stupida domanda.
    Un sorriso si stampò sul volto di Eiatsu, conscio che se anche Omoi e l'intero corpo di guardia dei Gate di Oto fosse stato lì altre voci si sarebbero unite al coro. Improvvisamente la voglia di combattere gli salì in petto, provando emozioni lontane che non sentiva da tempo; ora sapeva che anche se era lo scontro il loro destino, ognuno dei presenti avrebbe dato il massimo per portare la vittoria a casa. Il motivo era semplice: Aloysius non glie lo avrebbe perdonato e si sa, nulla, nulla, è peggio dello sguardo di disapprovazione del proprio "padre".

  11. .

    Non passò molto tempo che Torikeshi si stancò del piccolo ma dignitoso appartamento messogli a disposizione da Hohenheim, nel cuore del villaggio; aveva passato fin troppo tempo rinchiuso nella solitudine di alte mura di pietra, quindi il suo desiderio ora era quello di stare in mezzo alla gente, per quanto gli fosse ancora difficile socializzare. Dopotutto non si potevano cancellare anni e anni di reclusione in pochi mesi di contatto con la civiltà...la sua mente, e quindi le sue allucinazioni, era ancora la sua compagna preferita per trascorrere le giornate, alternando fasi di lunga meditazione all'esplorazione del villaggio.

    Suna, e la vita frenetica tipica di una capitale militare dei un grande paese ninja, era come rinascere per lui; aveva appreso più cose su quello che le persone comuni facevano quotidianamente che nel resto della sua lunga esistenza come andare al mercato e fare la spesa oppure andare nei locali di svago e bere qualcosa in compagnia. Al monastero la vita era molto più semplice e ripetitiva: si iniziava prendendo l'acqua al pozzo, poi meditazione, allenamento e ancora meditazione; quando se lo ricordava mangiava un frutto, una rapa o un tubero proveniente dal piccolo orto, il minimo indispensabile affinché il corpo potesse sorreggere il peso della mente.
    Quindi si era trasferito per le strade del villaggio, facendo una vita da barbone sostanzialmente; l'elemosina era una pratica prevista dal suo credo e la compagnia di cani randagi e altri barboni era più sincera di quella di molti degli abitanti "corrotti" e peccaminosi, preda dei vizi. Lui però non giudicava, osservava, si faceva una idea ma poi riportava il tutto ai precetti del suo maestro tramutando quell'esperienza visiva in cibo per l'anima. Se poteva condivideva quel poco che possedeva e dava una mano anche a chi non la chiedeva, ricevendo più insulti che apprezzamenti a dire il vero; si perché interagire con un anziano preda di Alzheimer e succube di visioni del passato non era poi tanto facile...Ma non importava perché era il dare e non il ricevere quello che più gli importava.

    Col tempo però gli abitanti di Suna si dovevano essere abituati a quello strambo vecchietto che passava ore e ore in verticale sulla testa del monumento dedicato a Gaara, che si lavava nell'abbeveratoio dei cammelli e che, a volte, sbraitava nei cuore della notte in preda a chissà quale allucinazione.

    Da quando il ragazzo dell'argilla li aveva donato il coprifronte, però, Torikeshi non aveva fatto poi molto come ninja del villaggio; probabilmente l'amministrazione stessa non lo considerava molto come risorsa da poter sfruttare e dava più spazio ai giovani piuttosto che ad un ultracentenario apparentemente utile a poco. Qualcuno però avrebbe depositato una missiva tra le pieghe dello straccio che il monaco usava come coperta per difendersi dal freddo del deserto e al suo risveglio quello sarebbe stato così felice di riceverla, prima ancora di leggerne il contenuto, da fare tenerezza. Non sapeva chi glie l'avesse donata, poteva essere una trappola o più probabilmente uno scherzo dei ragazzini di quartiere, ma il genin non pensò per un istante ad una cosa del genere e, raccogliendo le sue cose in un fagotto si incamminò ancora assonnato verso la meta ivi indicata.

    Il foglio lo condusse oltre i confini del villaggio, alle cui mura il vecchio dovette fornire indicazioni sul motivo della sua uscita, tagliando in linea retta la parte iniziale del deserto in direzione sud-est, verso le coste della Baia di Hanguri; lì, in uno dei tanti, piccoli villaggi sorti vicino al mare, in corrispondenza della grossa x segnata sulla mappa una picca nave mercantile era in partenza. Senza le indicazioni fornite e in possesso della memoria di uno scoiattolo, il monaco non avrebbe saputo cosa fare ma per fortuna il marinaio notò il biglietto allegato sulla parte posteriore di quei fogli e lo fece imbarcare dandogli informazioni riguardo la destinazione che il poveretto non fece in tempo a segnarsi sul momento sulle sue carte ninja.

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    " Grazie buon uomo. "


    Una volta trovato posto sul pontile affollato e pieno di merci Torikeshi si sforzò di ricordarsi i dettagli di quello che gli avesse detto ma sebbene pronto ad imprimervi con il chakra tali informazioni nulla gli arrivò alla mente...Aveva solo quelle scritte, eseguite con calligrafia familiare (ma lontana da essere ricondotta a quella del Sand Scorpion), a ricordagli che qualcuno stava chiedendo aiuto. Armi Ancestrali, Iwa, Hayate...nulla di più estraneo per la mente del genin, il quale non sapendo cosa altro fare trovò meditazione nelle onde del mare e quell'odore di salsedine che già una volta aveva percepito ma che non avrebbe saputo dire quando o in che occasione. Però gli piaceva e le ore a venire sarebbero state piacevoli in loro compagnia.


    L'imbarcazione mollò gli ormeggi, spiegando le vele, ma la metà era ignota così come il perché di quel suo viaggio oltremare.


    CITAZIONE
    OT/ Spero che qualche sunese arrivi in sostegno di Torikeshi...poverino. / OT
  12. .

    " Questo deve essere uno scherzo. Stiamo per morire per mano di un giocattolo creato per sbaglio?! Un essere invincibile esattamente questo giorno dell'anno e vincolato da regole dai lui stesse inventate o cambiate ogni volta? Benissimo...c'è altro che dovrei sapere? "

    Aloysius aveva da tempo rinunciato a comprendere quello che stesse accadendo in quell'assurda fabbrica ma la spiegazione che arrivò dall'ideatore e creatore del loro rivale filava, per quanto assurda essa fosse...il gruppo accademico avrebbe dovuto giocare con l'invivibile marionetta e batterla secondo le regole del gioco finale ideato da quella mente artificiale, fatta di ingranaggi e chakra. In questo, tuttavia, il Mikawa non avrebbe preso parte: era rimasto fuori dagli enigmi della città di pupazzi, sperando che non facendosi coinvolgere avrebbe potuto avere un vantaggio nello scontro finale da tempo preannunciato, e quindi non aveva sperimentato la logica del giocattolo. La sua non partecipazione alla soluzione dell'enigma, però, non gli avrebbe impedito di svolgere operazioni utili al successo della missione; gli altri dovevano essere avvisati di quella scoperta, fondamentale per la vittoria, e il panzone andava pur salvato...dopotutto se era riuscito a realizzare una cosa tanto potente poteva rivelarsi un buon alleato come costruttore, no?

    " Va bene, prendi questo è un respiratore...ti permetterà di rimanere nascosto. Per la bambolina non c'è posto...ma sono sicuro che saprai ricostruirla quando tutto sarà risolto. E ora, salta dentro! "

    Lo avrebbe liberato dalle sue costrizioni e poi gli avrebbe dato una spintarella per convincerlo a buttarsi nella pozza di sangue che aveva condotto il jonin fin lì [1 TB Mantenimento Pozza di Sangue, 2 TB Mantenimento Tecnica dell'Occultamento]. Il costrutto cremisi avrebbe permesso al suo creatore di avere maggiore controllo sugli spostamenti del vecchio tenendolo al sicuro, o almeno lontano dalla fase concitata dello scontro che intanto stava avendo luogo. Prima che il macchinario potesse accorgersi della liberazione, in un attimo la pozza sarebbe schizzata fuori dagli ingranaggi manipolata dal controllo del Garth e quest'ultimo si sarebbe teletrasportato nel secondo specchio di sangue lasciato fuori proprio per la fuga [3 TB, Gioco dei Bicchieri -> Tecnica della Sostituzione].

    A quel punto allontanare Santa Kurauso fino a 20 metri, in una zona sicura della stanza non sarebbe stato un problema [1 SA, Manipolazione Pozza] mentre Aloysius avrebbe potuto sfruttare della sua furtività per sbucare all'improvviso sul fianco del robottone e lanciargli una bomba di sangue fangoso giusto sul volto [2-3 SA, Emersione (Azione Rapida) + Manipolazione Sangue, 4 Unità, Potenza nulla, For 850 + 50 Sigillo Maledetto + 50 Tattica Mikawa = 950]. Non aveva senso andare di potenza, serviva qualcosa di più subdolo per avere effetto in quella situazione.

    " Vi ero mancato? Il bestione è un giocattolo invincibile, nulla di più. L'unica chance che abbiamo è scoprire il suo gioco e batterlo seguendo le regole! "

    Così Diogenes sarebbe tornato nello scontro, fiducioso che il suo tentativo di accecamento potesse dare un vantaggio alle azioni dei suoi compagni; doveva fidarsi di loro, di quel manipolo di acerbi ninja, sperando che l'accademia formasse ancora gente in grado di ragionare e adattarsi ai pericoli [Pianificazione + Strategia + Intuizione; 4 TB e 4-5 SA donati a chi ne ha bisogno, + 2 tacche in una stat a scelta a tutti coloro che cercano di risolvere l'enigma di babbo natale]. Quindi, a dodici metri di distanza dal nemico, si sarebbe preparato alla sua controffensiva ricordando bene che già una volta quello era stato in grado di piegarlo in due dal dolore; si levò la benda perché era giunto il momento di guardare con entrambi gli occhi la sconfitta di un invincibile [1 SG, Liberazione + Allenamento Infinito + Asceta del duro Lavoro: Agilità + 3 -> 1 SA extra per 3 round].

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    CITAZIONE
    OT/ Posticino tranquillo. Libero il vecchio, avverto tutti della scoperta e cerco di distrarre il bestione. Usate gli slot che vi metto a disposizione, mi raccomando ;) /OT

    Chakra consumato:650 + 20 Mantenimento Pozze + 10 Mantenimento Occultamento + 5 attivazione sigillo + 15 manipolazione pozza di babbo natale + 20 manipolazione sangue fangoso = 720/1250
    Vitalità rimanente: 12.75/27.5

    Il Gioco dei Bicchieri
    Abile: L'utilizzatore può passare da una "Pozza di Sangue" all'altra o entrarvi dall'esterno utilizzando la "Tecnica della Sostituzione".(Richiede Tecnica della Sostituzione)
    [Da chunin in su]

    Tattica Mikawa
    Maestria: L'utilizzatore ha un bonus di 2 tacche in Forza per ogni azione eseguita emergendo dalla Pozza di Sangue.[Da genin in su]
  13. .

    Era uscito completamente fuori di senno: Aloysius glie ne aveva parlato...lui lo aveva già visto in passato. Era accaduto durante la battaglia avvenuta all'interno della psiche dello Yakushi, combattuta contro il Dio che aveva piegato il Garth, riducendolo in fin di vita, e corrotto anche il suo sangue. In quell'occasione, così aveva raccontato il Mikawa, Febh aveva superato lo stadio di massima efficienza, quello caratterizzato dalla mente fredda e calcolatrice dell'Oni, mutando il controllo matematico delle sue azioni nell'esperienza diametralmente opposta. Era durato un istante ma dal potere incontenibile della progenie di fulmini scaturita dal suo chakra emerse una paura indecifrabile frutto di un desiderio di distruzione fino a quel momento estraneo a quel ragazzo imbranato ma tutto sommato buono come pochi altri.

    "Lo ha respinto ma la diatriba è radicata e profonda in lui. L'Hakai ritornerà e per allora dovremmo farci trovare pronti" ;così gli disse Diogenes subito dopo che si risveglio dal coma ma allora all'eliminatore non fu ben chiara l'entità di quella minaccia. Che quello che stesse accadendo non fosse altro che la previsione del jonin? E se si, perché questa volta l'amministratore non era stato in grado di combatterli? Forse il Palazzo della Vipera aveva risvegliato qualcosa di assopito, un segreto o una illusione in grado di liberare quella natura celata dell'amministratore.

    Ma se quella cosa aveva sconfitto il rivale che Aloysius non era stato in grado di fronteggiare allora le speranze di uscire vivi da quell'esperienza erano davvero poche. Realizzando ciò, la mente di Eiatsu andò subito ai due tesori del villaggio evidentemente troppo vicini alla minaccia: Kamine sembrava maggiormente coinvolta dalle sentenze di distruzione del rivale ma anche la reazione del Nibi avrebbe potuto sfociare in qualcosa di dannoso...Harumi aveva già mostrato segni di instabilità; era accaduto alla Villa quando si era trovata in pericolo, lo stesso avrebbe potuto succedere in questa situazione. Ma se la portatrice dell'Hachibi poteva vivere quell'esperienza legata solo al sentimento che la legava al concetto di villaggio, del suo villaggio, per Hebiko le cose non stavano così: aveva passato fin troppo tempo con il suo mentore per essere in grado di considerarlo una minaccia e questo faceva aumentare a cascata il rischio di un disastro che avrebbe inevitabilmente coinvolto le due jinkurichi. Doveva fare qualcosa per proteggerle e doveva farlo alla svelta prima che la situazione iniziasse a degener...

    Nemmeno a dirlo, ecco che la decerebrata dal corpo rattoppato commise la mossa più istintiva e meno saggia da compiere, ingaggiando il duello con quel rivale. Era troppo lontano per intervenire e troppo lento per difenderla dalla reazione pressoché certa dell'Hakai; la possibile perdita di un genin del villaggio, tuttavia, perdeva priorità difronte al rischio della altrettanto stupida ed impulsiva reazione dell'erede di Orochimaru. Che Haru fosse stata scaraventata contro le mura del palazzo o meno, la difesa del jonin si sarebbe concentrata sulla segretaria, interrompendo sul nascere qualsiasi tipo di azione...Cogliendola completamente alla sprovvista, visto che mai avrebbe potuto sospettare di un attacco alle spalle da un alleato, figuriamoci in quel frangente, sarebbe stata preda di un fuuinjutsu alquanto particolare e tanto subdolo quanto efficacie [Simbolo del Pensiero]. Una semplice idea si sarebbe annidata nella sua mente tramutando le sensazioni che poteva provare in quel momento in totale apatia: " Non hai mai conosciuto Febh Yakushi. ".


    A quel punto non sarebbe stato nemmeno necessario bloccare fisicamente i movimenti della ragazza; semplicemente quel volto ben delineato nella sua mente, gli occhiali senza lenti, e tutti i ricordi associati all'amministratore sarebbero svaniti provocando inevitabilmente la perdita di quell'attaccamento fin troppo umano e dannoso, secondo l'eliminatore almeno, che legava la kunoichi al loro rivale.

    A quel punto il Freddo avrebbe potuto finalmente dedicarsi al suo vero obbiettivo, interrompendo quasi il discorso nel neo arrivato in quell'arena di caos e delirio; più il tempo passava, più Otesi arrivavano per combattere quella minaccia, più le perdite sarebbero state ingenti qualora avessero fallito.

    " Nessuno si unirà ad un uomo che rinnega se stesso. Vedi, è molto semplice: t-u s-e-i i-l f-r-u-t-t-o d-i O-t-o. Sei il risultato delle scoperte degli uomini del passato di cui stai tentando di cancellare la memoria. Sei un ninja di un villaggio fondato da Orochimaru, sei uno Yakushi, il clan fondato dall'allievo prediletto di Oroahimaru e sei vivo perché rianimato grazie al jutsu ideato da Orochimaru. Combattere contro il nemico invisibile che reputi la causa di tutti i mali di Oto significa combattere te stesso...se credi in questo allora tagliati la testa e diamo un taglio a questa farsa! "

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    Le sue erano solo ipotesi ma negli anni aveva accumulato diversi indizi in grado di farlo arrivare a quella conclusione; si, perché aveva visto come Febh lo aveva guardato dopo l'evocazione di Keita e Sayaka, aveva prestato attenzione alle frasi ambigue che quello aveva pronunciato riguardo quell'arte proibita, aveva analizzato i corpi di Hohenheim e Jotaro che era riuscito a migrare caro prezzo dal mondo dei morti a quello dei vivi. Aveva perso la Resurrezione Impura ma il suo legame con i cadaveri non era mai stato così profondo: nel tentativo di riappropriarsi di quella conoscenza aveva indagato negli scritti del Sannin e di Kabuto, scoprendo come un resuscitato potesse tornare alle sue normali funzioni vitali, primo di limitazioni alcune. Omoi, prima di essere confinato insieme allo Yonbi, aveva già confermato parte di quelle sensazioni che solo un navigato utilizzatore dell'Edo Tensei poteva provare in presenza di chi aveva visto il tunnel della fine ed era tornato indietro; si trattava di piccole "imperfezioni" del chakra, di quelle non apprezzabili nei canonici ninja e che la natura non commetteva a dispetto dei jutsu ideati dai ninja stessi. L'ultima conferma glie l'aveva fornita Aloysius con il suo dono neo acquisito tra i tanti del suo sangue: avevano passato serate intere a testarla sui suoi cadaveri meglio conservati e, in tutti i casi, i risorti avevano una macchia nel chakra, lieve ma indelebile, un tratto che continuava a distinguerli da chi non aveva mai lasciato che la propria anima abbandonasse il corpo.
    In altre parole, l'Edo Tensei così come ogni altra forma di resurrezione, non era perfetta e così non lo era nemmeno Febh.

    Tutti sapevano cosa fare in caso di uno scontro, sarebbe bastata la risposta alle affermazioni di Eiatsu per decretarne l'inizio o, inaspettatamente, la fine.



    CITAZIONE
    OT/ Non volermene Waket, Eiatsu fa solo quello che crede sia giusto per salvare tutti e non è detto che questa strategia sia in assoluto la migliore per risolvere la situazione XD Dai che ci divertiamo ;) Spero che la spiegazione alle parole di Eiatsu sia comprensibile e condivisibile; Febh mi rimetto al tuo giudizio sulla sua validità. /OT

    Simbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo` innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo` essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima credera` che questo pensiero sia proprio e che sia la verita`, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricordera` dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
  14. .
    Ciauz! Oto è la via, ricorda.
  15. .

    " Cadavere 28B63A, maschio, 38 anni. Dopo 16 mesi di capsula criogenica idratazione al 44%, peso 54 Kg, altezza 1.67. Segni di deperimento: avviata necrosi localizzata nella zona limitrofa le unghie di mani e piedi, pupille ristrette e secche, vesciche e pustole sulla schiena. Le analisi effettuate sul midollo emopoietico riporta una presenza ancora elevata di globuli bianchi mentre lo stato delle ossa risulta ancora intatto...
    Fyodor ha fatto enormi progressi in campo medico, questi cadaveri si stanno conservando in maniera egregia! Di questo passo finirò per perdere il lavoro eheh Non è vero Sayaka? "


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    Un esile ragazzo, vestito in nero, nelle penombra di una fioca luce nei meandri dei sotterranei del Suono era attorno ad un cadavere, freddo e rigido come un pezzo di ghiaccio. Sembrava avercela con qualcuno ma nella stanza era da solo...lo era sempre da quando aveva perso i suoi poteri ma ogni tanto era più forte di lui e si dimenticava quasi che i suoi amati cadaveri non erano più lì a fargli compagnia. Si guardò attorno, poi scosse la testa e fece un piccolo sospiro mentre con la mano libera dagli arnesi del mestiere andava a spegnere il registratore. L'autopsia era conclusa e anche l'ultimo cadavere della strage di Kumo era stato supervisionato: il suo progetto era complesso e richiedeva molto tempo ma con l'aiuto della Carogna e con i fondi di Villa Mikawa stava facendo passi in avanti enormi nella conservazione dei corpi. Non usciva da quel posto da un paio di mesi; ogni tanto qualcuno degli uomini del Colosso veniva a portagli del cibo e il più delle volte lo ritrovavano lì dove lo avevano lasciato, ricoperto di muffa e di vermi. Le cose della vita non lo interessavano poi molto, era sempre stato così, il suo sguardo sa sempre era orientato verso il regno dell'oltretomba, ma da quando i piani di conquista si erano arrestati e del loro leader non vi era più traccia quella propensione si era accentuata sempre di più. Era diventato pelle ed ossa e a stento avrebbe saputo dire che giorno fosse...dopotutto non c'erano più i suoi fidati rianimati a fargli tenere un contatto diretto con la realtà. L'Edo era stato strappato via dalle sue mani e nella maniera più brutale: aveva provato numerose volte ad eseguire quei sigilli ma il rituale in cui Jotaro lo aveva sventuratamente coinvolto aveva imposto un veto indissolubile sulla Kinjutsu appartenuta ad Orochimaru. Aveva sfogliato innumerevoli libri, consultato mille appunti e percorso ogni possibile pista alla ricerca di un modo per tornare in dietro ma quello sforzo a nulla era servito...almeno il Jaku era tornato in vita, si era convinto di pensare. Questa immane ricerca, però, lo aveva almeno tenuto lucido e allenato e anche l'estrema complessità degli esperimenti cui sottoponeva i suoi "compagni muti" (così gli piaceva chiamarli) era un ottimo stimolo per andare avanti e tenersi impegnato.

    Nemmeno a dirlo, Eiatsu non aveva la minima idea di cosa stesse accadendo ad Oto in quel preciso momento. La riunione per l'elezione del nuovo Consigliere, in assenza dello Yakushi (anch'esso sparito), teoricamente avrebbe dovuto vedere un Jonin con l''esperienza dell'eliminatore in pole per una successione, almeno provvisoria. Certo c'era Shinken, di gran lunga il più adatto per ricoprire quel ruolo, ma inspiegabilmente anche lui era sparito e improvvisamente il villaggio si trovava sprovvisto dei suoi più grandi esponenti. Ignaro di tutto ciò, lo squartacarogne (così lo chiamava Febh) continuava la sua ricerca e non fosse stato per la piccola Harumi si sarebbe perso anche il cataclisma che di lì a breve si sarebbe abbattuto nuovamente su Oto.

    " Kato-san consigliere dici? Strano...oserei dire...sbagliato. Aloysius gli aveva affidato le mura, non sarà affatto contento di scoprirlo quando ritornerà. "

    Parlava come se desse per scontato che il Garth sarebbe tornato prima o poi; aveva dei sospetti su cosa quel dannato squilibrato stesse combinando ed ognuno di essi non avrebbe potuto che portare enormi vantaggi al villaggio. La piccola jinkurichi, tuttavia, le stava molto a cuore...non sapeva spiegarne il motivo. Certo, era un sua creazione ma impiantare il Cercotero nel suo corpo li aveva come legati da un'emotività che poteva essere ricollegata a quella di un padre con la propria figlia e di tutti i viventi quello scricciolo con all'interno il Gatto Infernale sapeva come riportarlo nel regno dei vivi, ogni volta.

    " Oh e tu farai il guardiano? Questo è...sbagliato...insomma, sei...debole, è questa la parola corretta. L'esperienza di Kamine non ci è bastata? Dobbiamo per forza esporre in bella vista i nostri gioielli agli avidi compratori dell'intero continente? "

    Forse era stato pesante ma ancora non ci sapeva fare molto bene con le parole o meglio, non era abituato a parlare con chi aveva la facoltà di rispondergli.

    " Dai, ho esagerato. Ne riparleremo dopo, ora aiutami con questo corpo, va rimesso nell..."


    BRUUUAAAARRRRRRRRRRRGGGGGGGGGG


    Una scossa tellurica fortissima avrebbe quasi fatto crollare il cunicolo in cui l'obitorio era ubicato; diversi scaffali ed ampolle caddero a terra e alcune celle frigorifere si aprirono facendo cadere numerosi corpi. Nel Paese del Suono non accadeva un terremoto per cause naturali da decenni quindi qualunque cosa fosse stato non c'era da aspettarsi nulla di buono; Eiatsu questo lo sapeva bene e prontamente organizzò il da farsi:

    " Restami vicino, se il Villaggio è davvero senza i tre Jonin a difenderlo non ho alternative...devo andare a vedere di cosa si tratta. Diogene ti stordirebbe e ti rinchiuderebbe qui dentro lasciandomi a guardia ma ora il boss non c'è giusto? Mi aiuterai a proteggere Oto ma ad una condizione: se dico di scappare tu scappi, se dico di combattere tu combatti, se dico di toglierti la vita tu...ti togli la vita. Intesi? "

    Avrebbe atteso una risposta affermativa e subito dopo avrebbe raccattato le sue cose per preparasi al meglio a ciò che lo stava attendendo.

    :::

    Nella piazza difronte al Padiglione di Ingresso gli shinobi e le kunoichi del Suono stavano ancora accorrendo, come da protocollo, ma sin da subito Eiatsu fu indeciso se gioire o dubitare della presenza delle tre guardie personali del Daimyō. Non si vedevano insieme nella capitale militare da tempo e l'eliminatore aveva avuto modo di conoscere solo Tenma, il ninja medico che si era ritrovato per puro caso a competere nel torneo di braccio di ferro di diversi mesi prima. Se loro erano lì le probabilità che anche il leader politico del Suono fosse nei paraggi era altissima.
    L'esplosione che seguì fu solo la conferma di come la situazione sarebbe peggiorata di lì a poco e quando il serpentone sbuco dalla coltre di fumo alzatasi Eiatsu si preparò già ad escogitare un piano per contenere la minaccia. Lì, nel centro di quello scenario di distruzione, lo shinobi in compagnia dell'evocazione era chiaramente l'unica persona che il Jonin non avrebbe mai voluto vedere.

    " Quello è il Sekai di Febh...e anche la voce mi ricorda lui quando qualcosa scatta nel suo cervello! Chi ha informazioni utili parli adesso perché qui c'è un piano da dover escogitare! Ma non doveva essere scomparso?! "

    A quel punto probabilmente tutte le forze del villaggio sarebbero state presenti; serviva una strategia di gruppo perché qualunque cosa fosse accaduta all'amministratore era evidente che gli era sfuggita di mano.

    " Sono stato più volte nel Palazzo del Serpente, ho passato un anno intero lì per apprenderne i segreti, e so che ci sono molti jutsu che potrebbero aver fatto dello Yakushi una micidiale arma assetata di sangue e senza coscienza....spero solo che non sia accaduto quello che penso. Il Nidaime ha reso quel posto un crogiolo di trappole spietate, ben più tremende della morte "

    Stava per dire "era" ma si trattenne all'ultimo; nessuno sapeva ancora che il Kokage era morto e comunicarlo ora avrebbe solo aumentato il grado di terrore nella mente e nei cuori dei presenti. Forse Febh era lì perché aveva scoperto qualcosa su un possibile ritorno di Orchimaru e frugando nelle macerie del Palazzo aveva fatto scattare qualche meccanismo di difesa...una supposizione priva di fondamenta, sebbene fosse la sola plausibile per spiegare quella situazione. Certo, a meno che la macchina fabbrica cloni del Nidaime non fosse stata effettivamente distrutta.

    " Se davvero è lui, ed è fuori di se, l'unica idea che mi viene in mente è cercare di immobilizzarlo cosicché io possa entrargli nella mente e modificarne i ricordi...disattivandolo. Tenma-sama, non so se ti ricordi di me ma il rammento bene le tue capacità mediche e sensitive. Ci serve visione su tutto il campo, dobbiamo capire se una qualche illusione o fonte di chakra sta corrompendo Febh. Inoltre ci serve copertura medica continua in caso uno dei jutsu inumani di Febh ci colpisca...se hai idee o richieste da fare per preparare lo scenario sono tutto orecchie.
    Teppesi-sama, dico bene? Dalle informazioni che ho dei uno straordinario combattente...tu e Kato Yotsuki potreste essere le uniche esche in grado di resistere qualche minuto contro lo Yakushi e farci guadagnare tempo. Evitate lo scontro diretto e lasciatevi sempre una via di fuga; Febh combatte in maniera imprevedibile, con velocità e forza esagerata...ma il vero problema è il suo controllo del chakra, state alla larga dai flussi e dalle rotazioni di energia. Ho qui delle ricetrasmittentiSpeciale: L'utilizzatore può donare ricetrasmittenti ai suoi alleati in grado di interfacciarsi tra di loro o con una qualunque abilità di comunicazione. In questo secondo caso, i costi e i limiti di distanza rimangono invariati. Tra ricetrasmittenti, invece, il segnale ha raggio di 1 km.[Da jonin in su], indossatele tutti così saremo sempre in comunicazione nel raggio di un kilometro.
    Non conosco il tuo nome, invece, ma ricordo il tuo volto dai registri del Suono...Il tuo drago potrebbe fornirci un passaggio dall'alto per avvicinarci il più possibile e in maniera indisturbata; le tecniche di Febh sono ad ampio raggio ma con una giusta strategia possiamo credere di poterlo cogliere alla sprovvista.
    Consigliere Kato, tu cosa ne pensi? Hebiko notizie sul mega serpente? Sapresti individuarne i punti deboli? Kamine e Harumi, se è rimasto ancora un briciolo dello Yakushi che conosciamo, lui non oserà mai recarvi danni...siete il vero tesoro di questo villaggio ma siete anche una grande risorsa! Agirete da supporto a tutte le strategie che concorderemo e vi occuperete del coordinamento dei meno esperti qui riuniti. Ognuno ha l'obbligo di proteggere il suo Villaggio ma nessuno dovrà rimetterci la vita quest'oggi...Febh non ce lo perdonerebbe!"


    Non gli piaceva fare il leader, Diogene era il motivatore per eccellenza, ma in quanto a tattica il combattimento con molteplici cadaveri gli aveva dato una spiccata visione d'insieme e capacità analitiche per organizzare al meglio un gruppo di combattenti. Il suo carattere freddo e distaccato, poi, avrebbe fatto il resto per apparire sicuro e convincente.

    ObRv0dS



    CITAZIONE
    OT/ Eccoci qui! Inizio la giocata con Eiatsu, magari basta lui XD Ho proposto un piano di azione grossolano, più un post di presentazione generale, ma per i dettagli cacciate idee! Ho messo anche la mappetta che ci ha fornito Febh, magari possiamo indicare gli spostamenti e/o dove piazzare eventuali sigilli, trappole o simboli/barriere di individuazione. Per l'uso dei gregari credo che possiamo averne il controllo quindi magari dettagliatene proprio l'uso di qualche abilitò specifica se volete. Dai cazzo ;) /OT
380 replies since 30/12/2006
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