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    Fudoh e Youshi
    Hayate cominciava ad avere un discreto mal di testa a voler parlare con Fudoh, ma quasi per fortuna l'esplosione e i ragni semplificarono parecchio le cose. Io non ti spiegherò più nulla, Accademico. Francamente penso sia meglio ignorarti che darti corda, rischio solo di ammattire. Avrebbero dovuto concentrarsi sui ragni, la cui mente semplice per fortuna non era sufficientemente sveglia da riconoscere la differenza tra un suono reale e quello illusorio, finendo per scaraventarsi nella direzione scelta da Fudoh, dove li attendeva la trappola. Youshi ci mise del suo con la sua nube di tenebra, finendo per mandare l'enorme gruppo di aracnidi in totale confusione...tanto che alcuni iniziarono ad attaccarsi tra loro (per quanto nel buio solo gli occhi del Kiriano poterono vederlo). Nemmeno io conosco tecniche ad area...ma ho queste! Affermò, scagliando tre cartabombe legate ad altrettanti kunai nel bel mezzo del fumo, con il Leopardo che soffiava un cono d'aria congelata, accentuando il danno.

    Concentrando il nemico in un punto e sfruttando le esplosioni, il trio riuscì a distruggere gran parte dello "sciame" in un solo istante. A quel punto schiacciare i rimanenti sarebbe stata cosa da poco. Ho dovuto sprecare le mie cartabombe...ma almeno è stato utile. Ora...vediamo di uscire da qui. Tra uccidere i ragni rimasti ed esplorare l'ambiente circostante finirono per impiegare un'ora buona. Smuovere la frana avrebbe richiesto ore di lavoro, anche con l'aiuto della Shinra Tensei di Fudoh, e ad esplorare quella riva del lago sotterraneo non trovarono alcun condotto alternativo...e perdipiù le pareti rifiutavano il passaggio con il chakra adesivo e l'acqua era invalicabile. Avevano appena terminato le investigazioni quando la terra tremò ancora, molto più di prima (c'era stata qualche piccola scossa durante le ricerche, ma niente di tremendo), e a quel punto la frana divenne l'ultimo dei loro problemi.

    Nel quarto d'ora più lungo della loro vita, i tre ninja e il felino si trovarono scagliati a destra e a manca dal terreno, nemmeno fosse una bestia imbizzarrita. Grazie al Loto e a una certa prontezza di riflessi Hayate cominciò a saltare da una roccia all'altra man mano che emergevano dal suolo o dalle pareti, o risaliva voragini appena createsi un attimo prima che si chiudessero. In tutto quel tempo non avrebbe mai, MAI rivolto parola a Fudoh, limitandosi a Youshi. Dove hai ottenuto quelle informazioni? E quale Sigillo hai rotto? Erano alcune delle domande, ma quando la terra prese a tremare ovviamente la chiacchierata aveva avuto fine. Quali strategie avrebbero messo in atto i ninja per sopravvivere a quindici minuti sottoterra durante un terremoto che stava letteralmente cambiando i connotati a tutto ciò che avevano intorno e che provava a ucciderli con ogni singolo masso o crepa intorno a loro?

    L'acqua correva, improvvisamente agitata, tra le crepe, e quando tutto si fermò in un attimo di calma che faceva solo presagire che il peggio non era ancora arrivato, i tre si sarebbero trovati nuovamente sulla riva del lago, ma con il sospetto di essere ormai da tutt'altra parte perchè era stato il paesaggio a spostarsi. L'acqua si muoveva anche nelle crepe del terreno intorno a loro e la sua luce azzurra cominciava a dar loro la nausea. Fu in quel preciso istante che, come dal nulla, Akira Hozuki assieme a un tizio vestito strano sarebbero apparsi a nemmeno tre metri da loro, con l'aria di chi si aspettava di trovare qualcosa e che invece era capitato nel posto sbagliato.

    Da vedere se fosse anche il momento sbagliato. Hayate con il Leopardo si misero in guardia...ormai all'Abete non sapevano più cosa aspettarsi.


    Akira
    Morire? Magari! Io una volta gli chiesi aiuto per un semplice inventario. Sedici ore di calcoli. CaoCao fece spallucce. Se anche ti avessi detto non mi avresti creduto. Parlarono poi delle Chiavi. Non sei una Chiave in quanto tale. Il tuo Simbolo del Vuoto però lo è. E' lui il paradosso, una definizione di qualcosa che non esiste, non tu che lo porti. Ma non azzardarti a sacrificarlo per una questione tanto banale. Lo rimproverò, come a voler sottolineare che la sua dipartita non sarebbe stata gradita. Quando Pangu ti ha donato il Simbolo davanti a Sareshigami...al Gashadokuro, intendo, non lo ha fatto certo per darti una Chiave. Nè ha sprecato energie controllando la Divinità Proibita solo per altruismo, aveva sicuramente un piano!
    Acconsentì comunque allo spostamento, posando una mano sulla spalla di Akira.

    Ma non sparirono. Strano...o meglio. Non riesco...forse l'isola non è più là. La terra tremava ancora con violenza, non si sarebbe assestata prima di quindici minuti buoni. Il Vuoto della Distanza conduce ovunque, ma la mia mente ha i suoi limiti...se il luogo che mi raffiguro non esiste non posso arrivarci...e forse l'isola non è più là. Sfortunatamente non sapeva esattamente come fosse disposta Bakekujira dopo l'attivazione: non solo erano passati millenni, ma la creatura/Arma aveva modificato sè stessa per diventare isola e ora stava tornando normale, ma chissà come o dove. Quindi non poteva portare Akira direttamente alla sala di controllo. Quando le scosse si calmarono lui fece un nuovo tentativo...e stavolta sparirono.

    Solo che non c'era l'isola con la tomba intorno a loro, ma la riva del lago sotterraneo, una riva crepata, con l'acqua luminescente che lambiva ogni anfratto. E Fudoh, Youshi, un leopardo e un tipo sconosciuto a breve distanza. CaoCao li guardò accigliato. Ogni persona può essere un Hayate. Cautela, Akira.


    Youkai
    Una...gallina? Sei forse vittima della maledizione di una delle Sorgenti Maledette e diventi un animale quando ti bagni? L'equivoco venne risolto in fretta, ma almeno tirò un pò su di morale il Guerriero del Vuoto. Una volta sull'isola ebbero appena il tempo di osservare la Tomba di Natsuhime quando la quinta catena si dissolse, cominciando il caos più totale!

    Quando tutto fu finito i due erano fermi, con l'isola esattamente al di sotto di un pozzo che si inerpicava verso l'alto, buio come la pece. Stordito, soprattutto per il poco chakra, e completamente disorientato, Xu Shu lasciò che Youkai lo trascinasse vicino all'acqua, e realizzò solo una frazione di secondo dopo il contatto che quella poteva essere un'idea pericolosa. Aspetta...l'acqua è Natsuhime-dono e... Il ragazzo della foglia toccò l'acqua, ma non assorbì solo una piccola quantità per poi trasmetterla: l'effetto fu più simile a un fiume in piena che travolse la coscienza del giovane quasi come se volesse spazzarla via per sempre!

    Decine e decine di menti e voci gli avrebbero parlato, tutte assieme, tutte interessate a sapere tutto di lui, e a dirgli chi erano. Zhui Feng, un panettieri. La Xia, una scrittrice con passato da ciabattina, Di Luo, con un passato da marinaio, Kazuma il barbiere, Tenshi la fiorista. Decine, e tutti parlavano attraverso la sua bocca, con timbri e lingue diverse, alcune molto antiche. La sua mano era prigioniera del contatto ed era come se la luce azzurra del lago lo permeasse, uscendo dalla bocca e dagli occhi nemmeno avesse ingoiato una lampadina gigante. Xu Shu al suo fianco era solo parzialmente partecipe della cosa, ma non poteva liberarsi nemmeno lui, anche se con quel contattto spaventoso parte del suo chakra si stava effettivamente rigenerando. Della mente di Youkai non sarebbe rimasto nulla se non avesse trovato un modo per affermare sè stesso e la sua individualità, in caso contrario sarebbe stato diluito tra quelle decine di coscienze, rischiando di cambiare completamente o forse riducendosi come un vegetale.

    Solo se fosse riuscito a resistere, solo in quel caso, la stretta sulla sua mano sarebbe diventata improvvisamente delicata e gentile, anche se salda, come se una mano femminile lo tenesse, presentandosi. Hai fegato a rischiare la tua stessa anima pur di parlarmi. Complimenti. Era stata la sua voce a parlare, con voce di donna calda e solare. L'acqua davanti a loro si era sollevata, cambiando colore e condensandosi fino a generare il torso di una donna dai lunghi capelli neri e mossi, vestita con abiti pesanti, anche se solo metà del busto era visibile. Era lei a tenere per mano Youkai adesso, anche se era la bocca di lui a muoversi quando lei parlava.


    Il mio nome è Natsuhime Yukimune. Mi chiamavano Regina dei Mari, quando ero una piratessa. Oh, Xu-Shu! Quanto tempo!

    Il guerriero del vuoto crollò in ginocchio, con le lacrime agli occhi. Na-Natsuhime-dono! Non avrei mai sperato di vedervi ancora! Con il risveglio della maledetta Arma era inevitabile, credo. Ammise lei con tristezza, per bocca del ninja. Cosa sta succedendo? Spe-speravo me lo poteste dire voi! Mmh...non ho coscienza di ciò che accade intorno a me, sono solo acqua, con le memorie di tutti coloro che si sono riuniti a me negli anni. E' un caso che le capacità del giovane Youkai mi permettano un minimo di comunicazione, ma so che l'Arma è libera, anche se non al massimo della potenza. Alzò lo sguardo. Salendo quel pozzo c'è la camera di controllo: sacrificando una Chiave sull'altare che vi si trova si attiverebbe l'Arma, ottenendone il controllo. Ma chi è stato a iniziare ad aprire i sigilli? C'è forse un modo per distruggere la Bakekujira? Come aveva fatto a conoscere il nome di Youkai? Forse era a causa di quella comunione mentale?

    Mio giovane amico forse un tempo Bakekujira, prima di essere trasformata in Arma, aveva una qualche mente o un'anima. Ora è solo uno strumento di chi la controlla, una volta attiva. Non potremo calmarla. Io la sto trattenendo a stento, ma fa di tutto per separarsi dall'isola e dal mare e librarsi per aria. La permeo come fossi il suo sangue...anzi, dopo tanto tempo credo di esservi ormai indissolubilmente legata, ma non posso trattenerla a lungo. Fra un'ora si leverà, spazzando via gran parte dell'isola, anche se ancora non attiva. Dovete ragionare in fretta...c'è qualcosa che potete fare? Il fatto che possa liberarsi significa che Oni, l'Arma che controlla le Armi, è attivo. E se vedesse o percepisse la Bakekujira per aria...potrebbe cercare di raggiungerla. Parole terribili, cariche di una minaccia spaventosa. Ci sarebbe stato solo tempo di poche parole, prima che il contatto risultasse eccessivamente gravoso per il giovane Youkai, e a quel punto Natsuhime si sarebbe ritirata, senza possibilità di essere contattata nuovamente, almeno non per qualche tempo.


    Shunsui
    Un'altra persona aveva osservato la scena da una riva vicina, a forse una trentina di metri, sull'orlo di un cunicolo a malapena illuminato dall'acqua scintillante. Shunsui aveva percorso la grotta con una certa difficoltà, visto come gli smottamenti spostavano il percorso da sotto i suoi piedi, creandi improvvisi pozzi e curve là dove prima non c'era nulla, senza parlare delle voragini. Costretto a usare il controllo del chakra [Nota]Consumi almeno 2 Bassi durante il tragitto aveva finito per raggiungere il punto da cui proveniva il bagliore più intenso, trovandosi quindi ad ammirare quell'isola, non troppo distante (e certo arrivata da poco quasi fosse una nave) su cui il ragazzino era entrato in contatto con quella donna bellissima semiemersa dalle acque.

    Aveva potuto sentire tutto, e forse sarebbe stato anche capace di nascondersi agli altri, se lo avesse voluto, o farsi avanti. La scelta era sua...anche se avrebbe dovuto trovare un modo per attraversare l'acqua. In ogni caso dopo qualche minuto, mentre ancora Youkai era intento a fare da Medium, avrebbe udito chiaramente dei passi alle sue spalle, con un uomo dal buffo cappello in pelo che si faceva avanti con le mani alzate e i palmi ben visibili, chiaramente per sottolineare le sue buone intenzioni. Devi essere il ragazzo di cui mi hanno parlato. Io sono la Mansuetudine di Hayate. A Tsuya ho ottenuto il poco gradito nomignolo di Spettro dei Miracoli, se questo può esserti più utile per identificarmi. Ti ho visto entrare nella grotta mentre controllavo che fine avessero fatto i serpenti di un mio sottoposto...e ho pensato che avessi avuto a che fare con i Sigilli. Sei stato tu?



    Qualora il suo sospetto fosse stato confermato, Hayate avrebbe sospirato, portando una mano alla fronte. La Magnanimità è spesso...superficiale. Tende a perdersi quando si tratta di improvvisare, e sottovaluta le questioni pratiche. O i dettagli importanti, concentrandosi solo sulla visione d'insieme e le sue fissazioni. Gettò una pietra verso Shunsui, che avrebbe potuto facilmente afferrarla: vi era disegnata l'immagine di un lupo, appena abbozzata. Hayate incarna il lupo delle leggende, e ogni immagine di lupo si può usare per contattare Hayate. Osservando l'immagine e pensando alla Magnanimità lui avrebbe saputo che volevi parlare, e poi avrebbe deciso se rispondere o meno...ma ha scordato di dirtelo. Qualunque immagine di un lupo può essere usata a questo scopo, ecco perchè noi siamo in grado di coordinarci anche qui, dove le comunicazioni con il chakra sono terribilmente disturbate. Avrebbe quindi abbozzato un mezzo inchino. Sono mortificato per l'inconveniente, ma ti sono grato per l'aiuto che ci hai dato. Solo per questo hai un posto nell'organizzazione, se lo vorrai.

    A questo punto devo chiederti come hai fatto a spezzare il Sigillo, o se hai altre informazioni utili. Le comunicherò a tutti gli Hayate in ascolto. Il nostro piano è semplice: l'Arma deve essere attivata sacrificando una Chiave, un paradosso: qualcosa che non dovrebbe esistere. In questo modo sarà attiva, noi avremo il controllo e useremo la Forgia Divina che la Speranza di Hayate ha preparato per distruggerla definitivamente, al solo costo del dolore degli abitanti, per un'ora appena. Un prezzo che siamo disposti a pagare.
    Non aveva specificato cosa avrebbero usato come Chiave. Hai qualche domanda? O qualche idea, alla luce di quanto hai scoperto finora?


    Tasaki
    Pur travolto dagli attacchi in controtempo Tasaki non si perse d'animo, ricorrendo a una difesa dell'ultimo istante, forse un pò rozza ma certo efficace, riuscendo ad attutire gran parte del danno e passare così al contrattacco, anche se un pò stordito. Dal canto suo Hayate, ancor più indebolito dal veleno che dalle Katane era passato in circolo, anche se con grandi impasti di chakra non riuscì a contrastare del tutto le offensive avversarie: si abbassò in tempo evitando la sforbiciata, ma mentre scartava di lato sul colpo successivo si trovò con un taglio profondo sul collo e uno alla spalla dallo stesso lato...abbastanza da sbilanciarlo e subire così l'infilzata finale.

    Trapassati gli occhi, pur vivo, Hayate perse i sensi, consentendo a Tasaki di raccogliere il suo bottino e metterlo in saccoccia. Letteralmente.

    Quando il terremoto lo colpì, confondendo enormemente i suoi sensi alla tenue luce della torcia (Sempre se non fosse stato ancora bendato...cosa che comunque lo avrebbe confuso), dopo diversi sballottamenti e qualche sbucciatura dovuta all'impatto con rocce e terreno [Danno]Subisci una Leggera Diffusa si sarebbe ritrovato sulla spiaggia a sud dell'isola, bagnato dal sole di mezzogiorno, con un'isola dell'Abete che tremava, con crepe cariche di luce azzurra un pò ovunque, quasi stesse per esplodere.
    Aveva con sè una testa (ma ancora priva di sensi)...doveva decidere dove dirigersi.


    Il Mezz'Hokage
    Una maledizione? Che razza di...povero santarellino! Commentò muovendo il capo mestamente da destra a sinistra, con l'atteggiamento tipico della taverna in cui si ricorda un amico che ha avuto qualche problema, prima di proporre un brindisi. Beh, io sono morto, a me è andata peggio. Vai a capire che fine han fatto i miei, di figli!

    Descrisse poi sommariamente CaoCao, Xu Shu e Lianshi, almeno per come se li ricordava, ma non sapeva se in tanti anni avrebbero potuto cambiare aspetto o camuffarsi in qualche modo. Lianshi è una zitella acida che pensa di avere sempre ragione, ma di solito quando lancia critiche ci vede giusto. Combatterla è...strano. E' capace di farti sentire del tutto incapace di vincere. Xu Shu è un cagasotto bravo solo quando fa qualcosa di furtivo...e l'unica cosa che sa fare in campo aperto lo lascia talmente sfatto da renderlo inutile: una specie di bomba...te la semplifico così. CaoCao invece è una brutta bestia: l'unico ad avere esperienza di combattimento tra i tre...dannatamente bravo con la spada e capace di spostarsi dove gli pare. Però caratterialmente è un tipo a posto se gli vai a genio...basta che non vai a toccare Natsuhime-dono. Dovevano sposarsi, poi lei scelse Pangu, sai? E' rimasto sempre un pò fissato a voler essere il suo cavaliere, ma non so bene come andò poi a fine guerra, son morto prima.

    Come prevedibile non mancò l'occhiataccia alla menzione del furto dei Simboli, ma le parole di Raizen lo rassicurarono. Mmmh...penso sia impossibile prenderlo da un cadavere. Ma da uno dei tre Guerrieri rimasti...beh, quello penso potrebbe accadere, a patto di essere esperti di Linee di Potere, sia chiaro. Credo che voi li chiamiate Fuuinjutsu. Spiegò poi che il sigillo, la catena che teneva in mano, si collegava dalle rovine fino al centro del simbolo che tratteneva la creatura, nel punto in cui Natsuhime-dono aveva seguito le istruzioni del marito. Guan Yu non sapeva nulla dell'immortalità dell'isola o dell'acqua, essendo lui morto molto prima. Non è il centro della creatura, non ha un cuore chiaramente identificabile o lo avremmo distrutto e addio all'Arma. Abbiamo trovato quei punti che se distrutti la bloccano, ma un Cuore onestamente non saprei come andarlo a cercare: l'Arma non ha mica sangue, è fatta di pietra e rocce! Al massimo ci sarà cresciuto qualche albero sopra.

    Si salutarono mentre Raizen vagheggiava sui possibili usi del Vuoto, senza sapere degli anni e della meditazione necessari a raggiungere una chiara declinazione. Guan fece un inchino serio, pur mantenendo l'aria bonaria, e mentre svaniva battè più volte la mano sul petto...forse un segno di saluto dei suoi tempi.
    [...]

    Tornato a percepire la realtà circostante, Raizen comprese che doveva essere passato qualche minuto a giudicare da come lo fissava la Muuga. Quindi hai comunicato con uno dei Guerrieri del Vuoto, Hokage? Chiese, dubbiosa. Mi chiedo come mai in Tremila anni nessuno, leggendo l'ideogramma del Vuoto, abbia provato a usare una tecnica per crearlo intorno alla colonna, invece che provare con una macchina. In effetti è strano. Non abbiamo tecniche paragonabili a quella usata dal Kage...ma potevamo almeno pensarci e invece nulla. Come se il pensiero fosse sparito dalle vostre teste, come se quella possibilità fosse stata annullata. Se Raizen avesse riferito quanto scoperto senza omettere nulla, la Muuga avrebbe sicuramente pensato che il Vuoto dell'Esistenza o il Vuoto di Potere potessero centrare con quella faccenda.

    Non c'era nessuno nella Tregua capace di simulare gli effetti del jutsu del Kage, quindi mantenere qualcuno a guardia delle rovine sarebbe servito a poco, ma avevano delle cartabombe utilizzabili per segnalare, se necessario. Io conosco Lianshi. Spiegò lo Shinretsu. E anche quel CaoCao di cui hai parlato e quello Xu Shu, ma non avrei mai pensato che centrassero qualcosa...a parlarci Xu Shu è anche più giovane di me! Lianshi è una nonnina che racconta storie ai bambini e critica tutti quelli che passano sotto la sua finestra, senza uscire mai. CaoCao è un vecchietto arzillo che è sempre in giro in cerca di funghi o altre cose da mangiare. Magari sono solo omonimi! Gli sembrava assurdo, ma non c'era motivo di dubitare delle parole di Raizen o di Guan Yu. La Comunicazione a Distanza non funziona bene, ma posso mandare qualcuno a controllare casa di Lianshi entro quindici minuti, abbiamo un metodo alternativo anche se meno efficiente. Concordo sul recarci nel sottosuolo, anche se questo terremoto potrebbe aver reso impraticabili molte strada. Poi al membro della Tregua. Fate quanto possibile.

    Nè Kisugy nè la Muuga erano evocatori, sfortunatamente, mentre l'ingresso al sottosuolo più vicino era al Paese...anche se lungo la strada trovarono una Kunoichi ad aspettarli: una ragazzina con una specie di mascherina-filtro sul viso, con il coprifronte della Zanna e la tuta dei membri della Tregua. Minami Chiba. E' della Tregua. Spiegò la Muuga. Hayate è nel sottosuolo, e un ninja di Kiri ha aperto un Sigillo per suo conto. Kisugy sbiancò. Ma come? Il Mizukage era qui per trovare e fermare l'arma... La Muuga avrebbe fermato le discussioni sul nascere. Stanno accadendo molte cose. Alcune sinistre...non dobbiamo lasciarci andare a facili supposizioni: servono prove e comprensione delle circostanze. Poi verso Raizen. Anche riguardo Akira. Non disse da dove veniva lo spadaccino biondo, ma la kunoichi del clan Chiba davanti a loro non aveva finito di parlare: L'isola trema ed è piena di crepe riempite fino all'orlo dell'acqua del lago sotterraneo, e anche gli abitanti sono strani, con delle venature bluastre, e non parlano. Come se fossero concentrati a fare altro.

    In ogni caso ho fatto crollare l'ingresso al sottosuolo per bloccare quel Fudoh, un Hayate e il Kiriano di cui vi ho detto.
    Quindi non si può passare dal Paese se volete andare di sotto. Ho sentito anche del piano di Hayate per distruggere l'Arma. E qui spiegò della Forgia Divina e di ciò che avrebbe comportato per gli abitanti. Per tutti gli abitanti. Dolore atroce per ore...potrebbero impazzire! E' una follia! Eppure...se l'Arma si sta liberando noi che alternative abbiamo? Commentò la Muuga, pallida per l'enormità di quanto stava dicendo ad alta voce. Ma...ma il figlio di Kymuji e Haruka Kuei! Non ha chakra, è come un abitante dell'isola ed è solo un neonato! E ha sangue sia Accademico che della Zanna. Noi...non possiamo sacrificarlo. Disse la Muuga dopo un lungo istante. Poi verso Raizen. Noi non siamo l'Accademia. E siamo stati ingannati, ma non nel tradimento. Forse c'era qualcosa di più grande in ballo, ma i Cremisi non avevano da guadagnarci a distruggere un milione dei loro ninja solo per aizzare la nostra ira. No...l'Alleanza era stata colpevole. E noi saremo meglio di loro. Dobbiamo fermare il piano di Hayate a ogni costo...anche a costo di mettere la Tregua contro l'Accademia. Nessuna alleanza con Hayate. E troveremo un modo diverso per fermare Bakekujira. Kisugy deglutì. Io...credo di essere daccordo con lei, Hokage. E tu?

    In ogni caso gli ingressi più vicini al sottosuolo erano al limitare dell'altopiano o alla Città. Città dalla quale erano giunte informazioni sulla sparizione di Lianshi, pur senza segni di lotta anche se diverse cose erano state trovate a terra, come spostate da una forte corrente d'aria.
    Nota positiva: mentre camminavano la coda si staccò, evaporando rapidamente.

    Kensei, Kato e Shin
    Aver ceduto il tuo cuore ad Hayate è lodevole e meritorio, lo farei io stesso per avvicinarmi anche solo di un passo alla sua luce divina. Ma non sei ancora uno di noi, con la mia piena fiducia. Al termine di questa grande crociata parleremo. Il Coraggio ti illuminerà di certo. Oh, di sicuro vedrà un sacco di stelle! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! La Magnanimità non sembrò gradire l'argomento, vedendo ridotta allo scherno la sua presentazione verso il giovane Shin, ma non commentò: le Virtù etiche erano pari tra loro, e non dovevano esserci diatribe, o Hayate ne sarebbe stato fortemente contrariato. I Guerrieri del Vuoto, nuovo adepto proveniente da Konoha, combatterono tremila anni fa contro le Armi. Come ho detto sette morirono e ne restano solo tre. CaoCao, Lianshi e Xu Shu. Non ho idea del loro aspetto, ma sul corpo presentano un simbolo. Portò due dita alla bocca, soffiando poi una bolla di sapone che aveva l'ideogramma del Wu ben evidente sulla superficie. Questo simbolo. Kensei lo aveva forse visto sulla fronte di Akira in passato? Non conosco esattamente le loro capacità, ma so che CaoCao gode di estrema libertà di movimento, Lianshi può indurre una grave apatia negli altri e Xu Shu è un pericoloso agente furtivo. La loro morte aprirà altrettanti Sigilli, quindi dar loro la caccia è fondamentale.

    Poi sempre su Shin. Disegna un lupo, convinciti che sia un lupo vero e parlagli, pensando a me o al Coraggio. Se ti riconoscerai come Hayate allora in questo modo potremo parlare. Non sembrava essere preoccupato dell'aver rivelato il metodo segreto della setta per comunicare anche davanti a Kensei...forse contava di cancellare la sua memoria, o forse non lo riteneva poi un così grande segreto. Si rivolse quindi a Kato, accettando graziosamente il saluto, sempre con quell'aria sognante, come se fosse in perpetua estasi mistica...estasi che poteva rapidamente e pericolosamente diventare lo zelo ardente di un inquisitore, e forse Kensei questo lo avrebbe percepito. Vedi? A te gli Onori e a me gli attacchi...ci sanno fare, sanno come farci sentire apprezzati! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! Ancora una volta, eccettuato uno sguardo stizzito, la Magnanimità lo ignorò. Siamo certi che l'Arma sia enorme, grande almeno come un quarto dell'isola, se non di più. Se si attivasse inizierebbe a librare per aria, quindi sarebbe difficile mancarla, o non notarne la testa. Quanto alla Chiave...non siamo certi che gli abitanti dell'isola possano essere usati, visto che sono nati e cresciuti sulla Bakekujira stessa, ma nulla vieta di fare un tentativo. In ogni caso, una Chiave è appunto un qualcosa che non dovrebbe esistere. Hayate è sull'isola con risorse adeguate in tal senso, non temete. L'interrogatorio ebbe poco successo: i coniugi non sapevano nulla dell'Arma, figurarsi della testa...e pur fornendo buone notizie sulle gallerie sotterranee, di fatto indicavano il Lago come unico elemento importante...un lago tanto grande da estendersi a gran parte dell'isola, raggiungibile da più punti e da più spiaggie.

    E infine Kensei e le sue domande. La Magnanimità tacque per tutto il tempo. E poi sarebbe stato il Coraggio a rispondere, con quella risata sguaiata e terribile a cui nessuno avrebbe mai potuto abituarsi. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! Lo vedi? Lo vedi che è uno spasso? HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! Uno spasso TOTALE!!! HiAHiAHiAHiAHiA!!!! Gli piace rompere le cose proprio come a me!! Anche le regole e gli schemi! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! La Magnanimità era stato preso un pò in contropiede. Non è mia facoltà obbligare un'altra Virtù a far qualcosa. Ma ripeto che siamo qui come alleati e con uno scopo comune. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! La cosa più buffa è che potrei smantellarti tutto con quattro tocchi, ma fai lo stesso la voce grossa! HiAHiAHiAHiA!!! Quelle gambine non sono neanche male, ma certo migliorabili. E tu nel complesso hai fegato e raccogli sangue altrui, quindi mi piaci! HiAHiAHiAHiAHiA! Io di solito lo tengo sui vestiti però! Sangue? Che sangue? Kensei Hito qui è uno a cui piace essere monello HiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! Niente ricordi e niente prove. E avrai le tue belle gambe made in Coraggio, che ne pensi? E anche una storia plausibile che non ti faccia fare cattivi pensieri. Io ci sto...ma solo alla fine di questa faccenda. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!! Il Coraggio si stava divertendo, e se aveva notato che la spada di Shin era sparita di certo non disse nulla al riguardo...ma non era uno stupido. Non si diventa una Virtù di Hayate se si è stupidi.

    [...]
    Erano stati lasciati da soli quando cominciarono le stranezze, incluse le teste dei coniugi Yukimune. Il piano di Kato era interessante, ma Kensei e Shin avrebbero acconsentito? L'isola non era stata ancora divelta dall'emergeredi Bakekujira e anche dall'alto non parevano esserci parti anatomiche chiaramente riconoscibili...tuttavia perlustrando abbastanza a lungo avrebbero potuto vedere un gruppo di persone senza venature azzurre vicino al Paese, forse diretti verso la Città a sud, e anche raffica di fulmini e segni di lotta a est, vicino a delle rocce. Da che parte andare? O forse avrebbero dovuto affrontare il sottosuolo? Uniti? Divisi? Ogni cosa era in mano loro.

    Feng Gu e Masayoshi
    Sottrattosi agli attacchi, Akira Gen si vide comunque depredato della possibilità di danneggiare o incapacitare Feng Gu, che con le superiori capacità fisiche donategli dagli Hai Urami e soprattutto grazie alle dimensioni della falce di luna, riuscì a negare gli effetti di ogni suo attacco. Ma il vero problema fu la reazione del ragazzino che era certo di poter abbattere in un colpo...e che invece non solo sopravvisse ma riuscì persino a contrattaccare liberando la forza primordiale che teneva racchiusa in sè! Un demone? Sbottò colto assolutamente di sorpresa da quella rivelazione, anche se il nemico gli era inferiore, un demone può sempre liberarsi e diventare ingestibile! Maledizione! Sollevò l'elsa di Nukekubi per intercettare il primo colpo discendente del ragazzo: la lama fluttuante sparì ricomparendo unita alla sua impugnatura appena in tempo per bloccare l'assalto, ma quell'apertura aveva fornito a Feng Gu la possibilità di agire e la sua falce avrebbe forse devastato lo spadaccino biondo, se non avesse impugnato Rokurokubi nell'altra mano [Equipaggiamento].

    La lama si allungò spontaneamente, curvandosi come dotata di vita propria andando a intercettare senza danni la Falce di Luna, deviandola con un brusco colpo laterale, mentre Akira si poneva di tre quarti, per poter tenere sotto controllo la situazione. Era sudato...e per la seconda volta preoccupato. Intercettò l'altra manata del jinchuuriki con la sua spada, finendo appena un pò sbilanciato, appena in tempo per vedere il Risorto che calava la sua falce. Falce che crebbe enormemente di dimensioni all'ultimo, come se l'acciaio nero fosse diventato una gigantesca folgore scolpita in forma d'arma. NOOOOO!!! Facendo ricorso a tutte le sue capacità Akira si voltò quel che bastava per incrociare la lame sopra la testa nel tentativo di intercettare il brutale assalto. Riuscì, ma l'avversario aveva colpito troppo pesantemente, e nel duello d'attrito di pochi istanti, che pareva fossero durati un'eternità, con le nocche che sbiancavano e venivano ustionate dall'elettricità crepitante, Akira Gen capì che forse non sarebbe arrivato vincitore alla fine di quella lotta.

    In quell'attimo di realizzazione perse le forze per una frazione di secondo, finendo sbalzato lontano mentre la falce si schiantava al suolo con il fragore esplosivo di un tuono, forse coinvolgendo anche Masayoshi. Akira venne sbattuto contro una parete di roccia non distante, ancora ustionata dalle ceneri di poco prima, con uno squarcio non da poco sul torace da cui zampillava furiosamente il sangue. Teneva ancora le spade in mano ma non riuscì nemmeno a sollevarle quando l'aculeo osseo gli trapassò l'addome, facendogli sputare un fiotto cremisi. GGaahhk...che...dolore... Si sentiva debole e sofferente, ma con la vita saldamente addosso: all'Abete non si poteva davvero morire! E Masayoshi in che condizioni poteva essere dopo quella botta?

    Il fato però aveva qualcosa in serbo per Feng Gu e la sua Vendetta. Un fato che prendeva il nome di Akira Hozuki, che aveva appena spezzato l'ultimo sigillo. Al fragore del terremoto seguirono smottamenti terribili, con le rocce che crollavano e si rimodellavano e il terreno che saliva e scendeva al contempo, creando enormi voragini in una frazione di secondo. E una di queste voragini apparve proprio sotto Akira Gen, che sebbene quasi svenuto colse l'occasione per un'ultima spinta, quello che serviva per accelerare il più possibile e gettarsi nel baratro che si era aperto e che dopo una frazione di secondo si sarebbe chiuso: meglio rischiare di restare intrappolato fino alla guarigione che cadere prigioniero del nemico! [Azione]Akira sfrutta il Volo del Pellicano al contrario, forte del fatto che Nukekubi si può staccare e può essere mossa senza usare il braccio. Con la corrente d'aria generale si spinge più velocemente.

    Statistiche: Velocità pari a Intuito. Intuito Nera +12 tacche

    Azione Rapida


    Sarebbe fuggito o no? La finestra era brevissima e la distanza tanta. E una volta sigillato quel crollo, con la crepe piene d'acqua luminescente ovunque, cosa avrebbe fatto il Risorto?
  2. .
    Politica Otese
    \ 3 /


    Oh, no, non per aver chiesto qualcosa. Ma per aver mancato di rispetto a una figura autoritaria. Di certo non hai mai avuto missioni diplomatiche...o saresti morto sul campo. Vedi...non puoi andare da un leader, dirgli che fa schifo e che deve levarsi di torno. E' un insulto passabile di pena capitale in tutta l'Accademia, a discrezione del leader. Quindi avrebbe allungato la mano, indicando il dito indice della mano destra di Tasaki con il proprio. Inoltre...l'Accademia, così come tutto questo continente...non è democratica, nè lo è mai stata. E' totalitaria. Il Daimyo regna su tutti e il Kage controlla i ninja per suo conto. Sulla tolleranza dipende, ma i metodi sono esattamente gli stessi di mille anni fa. Avrebbe cercato di afferrare quel dito a distanza [Azione]Statistiche: Aderisce con Forza Nera +2 tacche, Velocità Nera -

    Controllo del Chakra Potenziato +2 For
    con la pressochè invisibile capacità adesiva del chakra, che era in grado di estendere fino a mezzo metro, giusto per dimostrare che con un solo dito poteva facilmente afferrarlo...lo avrebbe comunque lasciato andare anche in caso di successo. E includono il fatto che insultare qualcuno chiamandolo incompetente implica avere abbastanza forza da dar peso alle proprie parole, Orfanello di Kumo. E dato che continui a insultare me e Oto solo perchè non rispecchiano il tuo mondo ideale e assolutamente irrealizzabile...vorrà dire che dovrò punirti.

    Le punizioni aiutano a comprendere dove si è sbagliato, sai? O almeno direi così se fossi deputato a educare. Nel caso specifico, ti punirò solo perchè mi hai fatto girare le scatole. E perchè sono una carogna.

    Proprio mentre pronunciava quell'ultima parola sarebbe scattato, cercando di sferrare un pugno atomico proprio sul naso del suo avversario, senza preoccuparsi troppo di strategie o finezze: era un gesto di pura violenza. Gratuita e, se fosse andato a segno, grandemente soddisfacente. [Azione 1]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +6 tacche

    Corpo Perfetto +3 Vel, +3 For, -6 Res
    Impasto Medio +3 Vel, +3 For

    Andasse come andasse avrebbe poi cominciato a far scrocchiare le dita delle mani con deliberata calma. Quindi secondo te non sono capace di spezzarti le dita. Bene. E vorresti fare i conti nel bosco...ma io dico perchè non qui? Devo ricordarti che eri in gabbia e sei vivo solo perchè io te lo ho concesso? Forse è il caso che io ti rinfreschi la memoria...sei qui perchè sei debole...e non è abbaiando come un povero fesso, peraltro insultando chi è più forte, che potrai ottenere qualcosa.

    Ma facciamo un gioco...io ti spezzerò tutte le ossa ECCETTO le dita delle mani, che ne pensi? Se invece implorerai perdono e sarai sufficientemente patetico potrei concederti di dirmi il numero che ti ho chiesto...e limitarmi alle sole dita. Che ne pensi?
    Con un calcio basso, rapido e solido come se avesse usato una sbarra di ferro, avrebbe poi cercato di colpire la tibia sinistra di Tasaki con la sua gamba destra...un colpo che avrebbe potuto causare danni estremi [Azione 2]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +6 tacche

    Corpo Perfetto +3 Vel, +3 For, -6 Res
    Impasto Medio +3 Vel, +3 For
    !

    Forza...fammi divertire! Forse aveva notato Harumi o forse no, ma stava già pregustando inenarrabili torture verso quel fesso impertinente.
  3. .

    Tutti assieme


    Quasi come quella volta!



    Ed eccomi qui, circondato da ninja.
    Vi ricordate quella volta, un paio di anni fa, dove finii in mezzo a quella storia del panzone che creava ed animava armi? Ecco, pure quella volta era circondato da ninja, ma ero un beneamato signor nessuno, stavolta, c'è un sacco di gente che mi conosce! E che mi chiede cosa ci faccia io in questa missione.

    Il primo fu il barista: sapeva il mio nome e mi disse che un genin non doveva essere lì Ha ragione anche lei..., ammisi.
    Poi ecco che mi si avvicina un tizio incappucciato, che scoprii essere l'ex beato fra le donne, con cui avevo di recente condiviso una seconda fredda disavventura, sotto la guida del Sensei Yakushi, Oh! Ehi, ciao! Sì, certo, un bicchiere... ma penso di non essere molto simpatico al barista..., ammisi, Sa anche il mio nome...
    Ed ecco che uno sconosciuto con i capelli rossi, mi dava una leggera, nemmeno tanto, botta sulla nuca, per poi tirarmi a se, Ehi, scusa, stavo parlando con lui..., dissi indicando l'ex Beato fra le donne, poi guardai il Rosso, Ci conosciamo?
    E mi si avvicinò persino il Massacratore di Scimmie che avevo incontrato nel Paese del Thé, Ehi, Tasaki-san, ciao! Scusa, questo tizio mi sta tirando, credo che mi conosca, ma non ricordo chi sia... Tutto bene, sono ancora un barbone, sì, che altro potrei essere?, domanda buffa la sua, non trovate?

    Comunque, tutti quei bell'incontri si interruppero quando il barista attirò l'attenzione di tutti, trasformando quel piccolo locale, non esattamente al massimo dell'igiene, in una vera e propria base operativa, con mappe ed un discretamente alto numero di gente lì dentro.
    Il barista disse persino il suo nome: era un jonin di Konoha! Ci credereste? E poi c'è chi critica me, un genin di Kiri, perché lavoro anche in una pasticceria!
    E c'era anche il sensei Yakushi!
    Quel barista-jonin ci spiegò la situazione: quattro isole e questi ninja di Kumo, che tutti chiamavano Cremisi, desiderosi di conquistarle per sbarcare sui territori accademici, il ché sarebbe stato un problema, ci arrivavo anch'io.
    L'idea era di catturare qualcuno di loro sulla prima isola e poi vedere di usare le informazioni per un'invasione nostra nella loro base, dove distruggere tutte le navi.
    Mi sembrava un pò pericolosetto, se volete sapere la mia, considerando che esclusi quelli con il jonin-barista, eravamo nemmeno una dozzina!
    Pure fossimo stati in quaranta, se quelli avevano un esercito, sarebbe stato un problema! E c'era pure un tizio chiamato fra gli accademici "Botta di Culo", che uccideva ninja Cremisi... non che il nome incutesse timore.
    Ad ogni modo, il primo a parlare fu un ragazzetto di Suna, che scoprii essere il Kazekage, quindi un pezzo grosso della Sabbia, poi disse la sua anche Akira-san, il jonin di Kiri che avevo conosciuto tempo prima.
    E devo dire che non fu molto accondiscendente verso quelli che avevano organizzato quel piano, tanto da proporne uno tutto suo che, però, era forse un minimo più razionale: non concentrandoci tutti nello stesso posto, ma dividendoci fra una squadra d'intrusione ed un'esca.
    Io posso stare in mezzo a quelli che fanno da esca!, proposi alzando la mano destra, sorridendo della mia autoconsapevolezza.
    Non è una bella cosa avere coscienza di se? O mi sbaglio?

    Ora c'era da vedere se saremmo partiti subito o c'erano altri punti da chiarire.
  4. .

    Addentrarsi nello stretto corridoio immerso nell'oscurità era una scelta non da tutti, sebbene scontata per due ninja del calibro di Akira e Kensei. La cosa brutta dell'essere coraggiosi, tuttavia, è che bisogna essere capaci di sostenerne gli effetti ogni volta se non si vuole passare dall'ammirevole al folle.

    Non farti ingannare Kensei, non si tratta di Midorinaka ma della cosa che le sue scellerate azioni hanno risvegliato! È un nemico al di là delle vostre forze sebbene sembri come...incompleto. "


    Nemmeno a dirlo, i due si erano cacciati in un guaio bello grosso, lo stesso che stava impegnando Diogene da un pezzo (se così si può dire) [1 TA Circolazione Bestiale -> +50 for, +50 rif; 1 TB Sangue Acido, 2 TB Esalazioni Tossiche, Sinergia Cremisi, Primo Stadio -> +50 for]. L'attacco sarebbe arrivato senza un vero preavviso, poiché i rumori di una colluttazione in atto oltre la curva erano forti e indistinguibili e nessuno dei due kiriani aveva appreso o attivato una qualche abilità sensitiva. Forse agire così d'istinto non era stata poi una grande idea e la spada primigenia aveva ragione, come sempre d'altronde...nulla di umano li attendeva oltre quell'oscurità.
    Un blocco cremisi largo quanto tutto il passaggio e alto quattro metri si sarebbe scaraventato su di loro partendo dal punto cieco causato dalla svolta poco distante [1 SA Manipolazione 16 unità, Pot 60, Vel = For 850 + 50 + 50]. Il muro avanzava a velocità assurda ed occupava talmente tanto spazio da rendere complicata una difesa pulita; l'effetto dell'illusione, inoltre, rendeva più lenti i loro movimenti e la sensazione di avere una katana puntata al collo non faceva che aumentare con il passare del tempo. La seconda ondata sarebbe arrivata invece dall'alto, subito dopo la prima ma questa volta più rapida e devastante, degna del capoclan Mikawa [2 SA Manipolazione 16 unità + Sangue Acido + Sangue Nero + Offensiva Perfetta + Stie di Combattimento Perfetto, Pot 60 +10 + Indebolimento + Dolore (DnT Medio), Vel = For 850 + 50 + 50 + 75]. Non era semplice sangue, ma nero e denso, carico di chakra oscuro; tanto ustionante per la pelle quanto corrosivo per gli oggetti ma soprattutto tossico e nocivo al primo respiro [Stordimento entro 9 metri dal sangue]. Era come se Lui stesse pian piano prendendo il controllo...

    Ci è vicino...Ho visto lo Spirito del Mondo tramare nell'ombra. Ma avete ancora tempo. "

    Difficile dire a cosa la lama si riferisse: sembrava conoscere quel potere ma soppesandolo era giunta ad una conclusione la quale, per fortuna di dei nebbiosi, dava loro ancora qualche possibilità. Kensei aveva già sentito quelle parole, molto tempo prima, difronte al calice dell'Unico Sangue.
    Dopo le due ondate calò il silenzio; qualcosa aveva fermato il protrarsi dell'azione e questo diede del tempo ai due avventurosi ninja per ricomporsi. Qualcosa non tornava in tutta quella faccenda: era stato solo un avvertimento? Forse una prova? Ma a quale scopo?
    Solo dopo un po sì udì una voce umana, non era lontana ma stiracchiata e stanca; sembrava in evidente difficoltà, come se alle prese con una prova di forza e volontà senza eguali.

    " Andat....an....date... VIAAA! "

    pXtva9W

    Ormai i due compagni erano entrati nella tana del bian coniglio...volevano davvero vedere quanto profonda essa fosse?
    Qualora avessero avuto la forza e il coraggio di andare avanti e seguire la voce del Garth, nello spiazzo dal quale doveva essere provenuta la voce dell'otese non c'era più nessuno [2 TA Pozza di Sangue, 4 Pozze]. A terra vi era molto sangue e profondi solchi erano presenti su mura; erano i chiari segni di una colluttazione protratta nel tempo e violenta. Il cuore di Kensei, però, avrebbe sussultato ancora una volta nel vedere un'arma butta a terra: una lama inconfondibile, di fattura Kenkichi e che soprattutto aveva già visto in passato. Il ricordo di Saishū heiki, l'arma definitiva del clan, lo avrebbe ricondotto in quel tempio sulle montagne ma per fortuna la consapevolezza che la Primigenia e l'Incompleta non potessero essere tornate un'unica cosa lo riportarono al presente. Il Mikawa doveva essere vicino.



    CITAZIONE
    OT/ Hidan sei finito in una trama molto sanguinolenta. Ci sguazzerai bene, ne sono certo :) Il grosso ve l'ho quotato./OT

    Chakra usato: 140 + 30 circolazione + 50 sangue acido + 20 esalazioni tossiche + 5 sigillo + 60 unità manipolate + 120 pozze = 425/1250
    Vitalità rimanente: 20.5 - 2 (unità manipolate) = 18.5/27.5


    Edited by DioGeNe - 30/11/2019, 23:43
  5. .
    1
    One Way Ticket to Hell and Back


    Correre forse non era il termine esatto. Ero consapevole del mio corpo, o perlomeno di come lo immaginavo, e c'era una qualche forma di movimento, ma non stavo correndo. Era più uno scorrere...un mutamento! Mutamento era forse la parola più adatta, perchè lo spazio e le distanze non erano poi qualcosa di così definito: bastava un secondo di distrazione e il corpo stesso perdeva di definizione, così come il terreno sotto i piedi, o l'idea stessa dei piedi. Ero anima priva di carne, questo mi era chiaro. Ma non ero come gli altri, e non dovevo stare lì, non a quelle condizioni. Non ero esete dal dolore o dal pericolo, e quelle cose mi stavano inseguendo, approfittando di ogni anfratto e di ogni ombra. Erano implacabili, e non avrei saputo dire da quanto tempo scappavo...forse il tempo stesso era abbastanza fragile in quel luogo, quasi fosse più che altro una traccia, un pò come in un sogno.

    Ma non stavo sognando.

    A tratti mi pareva di correre nel buio o nella nebbia, altre volte per vicoli sudici di qualche città dimenticata, altre per caverne strette e cunicoli tortuosi e, un secondo dopo, lungo enormi piazze deserte e mai abitate. Non c'era vita in quel luogo, e nemmeno abbastanza realtà da poter mantenere sempre lo stesso aspetto. Avevo intuito che chiunque ci finisse vedesse cose diverse, come se la mente dell'osservatore lo influenzasse invece di limitarsi a registrare ciò che c'era. E forse ogni visitatore aveva una sua personale esperienza. L'unica costante, in quel delirio di stati d'animo e immaginazione, era la mia paura, la mia fragilità, la mia certezza di dover scappare o soccombere.

    E poi la vidi, lontana ma incredibilmente reale...presente. Un bagliore grigio-verdastro, infinitamente più concreta di tutto ciò che avevo intorno, persino di me stesso. Debole, distante, ma solida. Era una novità...forse una salvezza!




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    La transizione per il mondo dell'oltretomba era stata meno brusca del previsto, forse perchè mediata dal potere della Lanterna, o forse perchè in effetti il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti è qualcosa di naturale...non troppo complesso anche se ci si porta dietro corpo e coscienza. Il processo inverso però può risultare un filo più complicato, ma se uno ha i giusti agganci e le giuste conoscenze si può organizzare qualcosa che funzioni, basta cercare bene e avere, di solito, una morale elastica.

    Jotaro e Akira rientravano un pò in questa categoria, ma erano là per un motivo preciso e non certo per diletto, anche se qualcosa non era andato esattamente come volevano, dato che non si trovavano affatto al cospetto di Mataza Tsumuji ma piuttosto in una fredda brughiera, grigia e cupa, a malapena illuminata dalla fiammella giallo-verde di Tamashii e da fioche stelle, quasi scimmiottanti quelle del mondo reale, ad incoronare una luna pallida e stanca. Ebbero la strana sensazione di essere passati attraverso qualcosa, con delle figure che, caninamente, li avevano scrutati e analizzati, lasciandoli in ultima analisi passare, ma non era durato che un secondo e non avrebbero saputo richiamarne le forme, o anche solo la certezza di averci interagito, nemmeno sotto la più potente delle ipnosi. Una brezza fredda e polverosa andava scemando, ma con gli ultimi aliti ricordava ai due che ogni calore sarebbe stato perduto se si fossero attardati troppo là dove i vivi non dovrebbero stare. L'unica apparente destinazione era un promontorio in lontananza, forse a cinque o sei chilometri, avvolto nella nebbia (forse alla base non c'era più vento), con Tamashii che ardeva più brillante se puntata in quella direzione.

    Avrebber avuto il tempo di parlare ancora. Nessun ostacolo nè presenza, se non qualcosa di lontano che dava loro la vaga sensazione di essere stati "registrati" come presenti in quel mondo, ma non un pericolo. Più si avvicinavano al promontorio e più la foschia si faceva densa, mentre la brezza moriva e le stelle si facevano meno visibili, a differenza della luna che invece era costantemente visibile, almeno quanto la Lanterna, capace di fendere quel luogo senza alcun timore. Proprio ai piedi del sentiero che permetteva un'agevole ascesa sulla collina avrebbero udito dei passi in rapido avvicinamento, passi di corsa che arrivavano da sinistra che certo annunciavano l'arrivo di qualcuno che aveva molta fretta o era in fuga. Anf...anf... Una sagoma nella nebbia che ansimava per la fatica, poi qualcosa di più definito...e infine Febh Yakushi, senza i suoi ridicoli occhiali finti, attraversò la nebbia arrivando nel circolo luminoso della Lanterna. Sembrava esausto e aveva le mani ferite...ma più che tutto nel vederli i suoi occhi si riempirono di sollievo, puro e semplice. Anf...anf...fi-finalmente delle persone! A-aiutatemi, vi prego! Sembrava sul punto di svenire. Dove...dove siamo? Non so come sono capitato qui...ero...è stato così improvviso...io...c'era Hebiko...mi-mi inseguono. Era in evidente stato confusionale. E non sembrava ci fosse nulla oltre lui, per quanto la nebbia fosse un discreto ostacolo alle percezioni.

    Certo una situazione inaspettata.

    OWNjNTr

  6. .

    Kensei e il Coraggio Vs Kato e Shin
    Euforico per i danni causati, anche se limitati rispetto alle sue effettive intenzioni, il Coraggio di Hayate si mostrò immediatamente deluso nel vedere quanto rapidamente fosse stato spezzato lo spirito dei suoi giocattoli. Oh...ma non vale. Lui lo ho colpito e ha perso la scommessa, ma possiamo giocare ancora un pò...

    E poi le due richieste, fuori dal nulla, di unirsi ad Hayate e imparare da lui. Uno per scelta, per distruggere, l'altro per avere salva la vita. Entrambi per avere potere, quel potere che così prepotentemente lui aveva mostrato loro. Oh...così vi arrendete? Che delusione... Allentò la guardia mentre Kensei portava avanti le sue argomentazioni, godendosi il battibecco senza batter ciglio, forse ponderando la proposta. Impossibile non notare il guizzo di interesse nel suo sguardo al sentir nominare la Pergamena di Indra.

    Attese che tutti finissero di parlare. Poi rimase in silenzio. Dopo un lungo minuto le sue spalle cominciarono a sobbalzare. Le labbra si piegarono in una smorfia.



    Infine rise. Sguaiatamente, senza ritegno nè limiti. Rise per un minuto. Forse due, forse dieci. Rise fino a quando, forse, qualcosa non si ruppe dentro ognuno di loro.

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    Siete...siete...anf...anf...siete ESILARANTI!!! iAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!!!!


    Se non altro lo avevano divertito. Volete potere e pensate che basti chiederlo? Volete rompere tutto e pensate che basti chiederlo? Beh...la risposta è ovviamente SI, a TUTTE le vostre domande, anche le tue, Kensei Hito. CERTO che puoi spezzare le ossa a questi due. E voi due...CERTO che potete barattare la vostra vita e la vostra fedeltà con la Pergamena di Indra. Hayate accetta SEMPRE nuovi membri e non chiede nemmeno di tradire il villaggio, basta fare una commissione ogni tanto, o dare una mano quando serve. Hayate è sempre disponibile per tutto ciò che non ostacola l'organizzazione. Allargò le braccia, con la mazza sempre salda tra le dita. PERO' A ME PIACE DISTRUGGERE!

    E volevo divertirmi...in quattro si distrugge meglio che in tre, ma io volevo anche distruggere VOI. Sono così combattuto...così combattuto che non so proprio cosa fare!
    Battè la mazza sulle sue strane scarpe, come sovrappensiero. Era molto teatrale e certo si stava divertento. MA CERTO! Voi due codardi...strappatevi il cuore e datemelo. E regalate le vostre armi a Kensei. Kensei...puoi spaccare le loro armi se vuoi, e magari dare un pugno o due a questi smidollati. Io tengo il cuore, e voi mi restate fedeli. Anche il nostro leader ha lasciato il cuore all'Abete, letteralmente, quindi è un rito interessante, no? HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!!

    Non sarebbero morti (non si muore all'Abete, anche se lo shock li avrebbe probabilmente lasciati grandemente defedati) e non appena teso il cuore il Coraggio si sarebbe avvicinato facendo qualcosa sul foro rimasto...forse mettendo qualcosa di metallico, così da impedire ai due di svenire. A quel punto sarebbero stati letteralmente in mano sua. Posso anche insegnarti qualcosa sul Loto, ma anche il tuo amico qui lo sa usare, perchè non chiedi a lui? Quanto a te...la Leggenda della Spada Eterna non è qualcosa che si insegna. Io ci sono letteralmente nato, sai? Ma non è una Kekkei Genkai...più il frutto di secoli e secoli di esercizio, niente che si possa insegnare normalmente. Ma qualcosa posso sempre insegnartelo...nessuno sa usare la spada come me tra gli alti ranghi di Hayate. Anche se, sotto ogni punto di vista, quella che aveva in mano era una mazza. Allora, Kensei Hito...ti va bene come compromesso? Spaccheremo tutto, e ad Hayate piacciono i codardi...sono malleabili. Spero non ne avrai a male, ci hai guadagnato delle armi...anche quella che in realtà è una volpe. In quel momento stringendo il cuore di Shin gli avrebbe provocato un dolore incalcolabile. E non provare a rievocarla...io lo saprei.

    OH COME MI DIVERTO! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!HiAHiAHiAH
    iAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!!!!!


    Li avrebbe lasciati a leccarsi le ferite per qualche ora, dicendo che sarebbe tornato verso le dieci del mattino. Doveva incontrarsi con gli altri Hayate e non li voleva tra i piedi. Quanto a Kensei, avrebbe detto che in quel periodo di pausa poteva fare quello che voleva, ma non andare a cercare altri accademici...e nonostante tutto non aveva chiesto una qualche garanzia. Come mai?
    Nelle ore successive avrebbero potuto parlare, e forse interrogare le due teste dei coniugi Yukimune che Kensei aveva ancora con sè. O avrebbero potuto lottare tra loro, per quanto tutti fossero stanchi. I due neohayate non avevano ordini precisi, se non l'evitare di fare troppo casino o frugarsi il buco sul petto. Questo includeva non attaccare Kensei...ma almeno potevano difendersi...forse.

    Se non avessero accettato, ovviamente, ci sarebbe stato da continuare a combattere. O provare a scappare.


    Shunsui
    L'ultima ipotesi del marionettista si rivelò esatta, e tanto vi credeva che arrivòò a scegliere la più pirotecnica delle fonti di luce quando forse una fiamma sufficientemente grande sarebbe bastata. Nel momento in cui una luce più intensa deviò l'ombra in modo da segnare l'ora sbagliata nonostante il sole fosse ben visibile, le rovine furono attraversate da un leggero tremore. Shunsui non poteva sapere della liberazione quasi simultanea di un sigillo parecchio lontano. Quando la luce si affievolì, l'ombra rimase nella nuova posizione, come a segnalare che qualcosa era cambiato in maniera significativa...e la presenza improvvisa alle spalle di Shunsui, un giovane uomo con un cannocchiale inuna mano e una catena nell'altra. Stava là, quasi spettrale nella sua armatura elegante, confermando che le rovine erano state attivate.

    Il mio nome è Liu Bei. Guerriero del Vuoto Temporale. Sei dunque giunto per sciogliere il Sigillo? Esiste finalmente un modo per annientare la Bakekujira?

    Alle domande di Shunsui avrebbe annuito. Sono lieto che sia sorto un nuovo Guerriero del Vuoto, le nostre speranze fioriscono. Lascia che io ti insegni, dunque.
    Da tempo immemore abbiamo letto lo scorrere del tempo nel moto degli Astri. Quando mi sono aperto al Vuoto ho realizzato l'enormità dell'energia che esiste in ciò che è esterno alla nostra esistenza, a ciò che non è materia...e ho compreso. Il moto delle stelle ci mostra il tempo, ma esse si muovono nel Vuoto...e il Vuoto non si muove. E' immutabile ed eterno, privo di spazio e quindi anche di tempo. Espressioni gergali come "perdita di tempo" o "ore perse" acquisivano un nuovo significato in quest'ottica: e se il tempo non avesse significato sin dall'inizio, se esistesse solo assieme alla realtà che percepiamo, come parte di essa, ma fosse in realtà una mera oscillazione nei confronti dell'immutabile e statico Vuoto? Lasciando che il Vuoto influenzasse la materia tramite il mio simbolo, influenzavo il tempo stesso senza alterarne lo scorrimento, ma solo la nostra capacità di percepirlo, usando il Vuoto come un filtro.

    Approfondisci questi pensieri se vuoi avvicinarti alla mia declinazione di Vuoto, fratello. E ora lascia pure che io riposi. Sul Vuoto Mentale non ho grandi cose da dirti, se non che Zenshi era la maestra del Vuoto Mentale. Un'asceta di grande bellezza che viveva sulla cima di un monte che ora credo non esista nemmeno più. Riteneva che il Vuoto si declinasse nell'assenza di pensieri e poteva con esso annullare ogni tattica avversaria, creando il caos tra i nemici.
    Con questa breve descrizione avrebbe lasciato andare la catena, mentre il terreno brillava di luce azzurra, come in passato. Al dissolversi di quell'immagine, la terra tremò ancora, più di quanto non avesse fatto in precedenza...era come se stesse per spaccarsi e liberare qualcosa...o magari era solo una sua impressione.

    Dove si sarebbe recato in seguito?
    Il Mezz'Hokage

    Sopravvissuta senza danni anche grazie all'intervento di Raizen, la Muuga sembrava estremamente concentrata e, di fatto, non più preoccupata dalla possibilità di un tradimento dell'Hokage. Lo ammetto, Hokage. Ora gran parte dei tuoi delirii acquistano significato. Concesse, gratificando il colosso con un cenno del capo. Una delle sciarade più impegnative della mia vita, ma ti ringrazio. Quanto alle raccomandazioni su Kagami poi annuì. Come i nostri Cloni senza Volto? Capisco. Sei uno spiacevole inconveniente, amico mio. Preferirei che ti levassi di torno. Commentò Kagami nel vedere i suoi attacchi non andare a buon fine.

    Quella è la voce di Akira Gen, un mio sottoposto. E' fin troppo potente per pensare che potrebbe essere sconfitto o legato...ma al contempo non potrei credere a un suo tradimento. E' tra coloro che sconfissero la vostra delegazione a Iwa, ed è con la Zanna sin dall'inizio della nostra vendetta, anche se non è nato nel nostro villaggio. Scosse il capo. Deve esserci un'altra spiegazione. La Tregua non è ben vista dalle altre Zanne, ma ognuno di noi ha autonomia decisionale. La naginata avrebbe intercettato l'ultimo attacco di Kagami, preservando Raizen dal doverla difendere. Sono capace di difendermi, Hokage. Anche se Senza Zanne, non sono affatto innocua.

    Venne il momento del contrattacco, con Kagami che, mostrando capacità fisiche esattamente identiche all'Hokage riuscì a intercettare il primo pugno usando la mano libera, trovandosi poi il lieve difficoltà quando saltò fuori lo spiedo. Lo schivò, ma complice la spada dovette abbassare lo sguardo per una frazione di secondo, trovandosi quindi a contatto ravvicinato con la fronte del suo avversario. Appena crepato nel punto di impatto, Kagami vacillò un secondo, permettendo all'Hokage di comporre i suoi sigilli e cercare il furioso abbraccio...che tuttavia andò a vuoto: fosse stato solo contro Raizen avrebbe subito, ma adesso era la Muuga il bersaglio e non poteva permettersi di subire danni eccessivi o venire catturato: piantando la spada a terra la usò come appoggio per sollevarsi da terra e superare il Kage stesso con un salto mortale. L'arma sparì da terra, comparendo di nuovo nelle sue mani, pronto a calare sulla Muuga...che tuttavia lo aspettava al varco.

    Con la naginata ben salda nelle mani tirò indietro l'asta come a caricare un potente affondo, tanto che il nemico frappose la sua grossa spada per provare a difendersi...finendo poi per subire un colpo inaspettato alle spalle [Tecnica]Hageshi Gyakuyari - Feroce Lancia Inversa L'utilizzatore carica la lancia come per un affondo, ma nel farlo genera un risucchio d'aria che cerca di colpire alle spalle un avversario che sia al massimo entro 6 metri. L'attacco ha la metà della potenza della lancia e causa solo danni contundenti. Approfittando del nemico a mezz'aria e della sua guardia sbilanciata, la Muuga scattò verso di lui affrontandolo con un fendente assai pesante, che poco sembrava confacersi al suo fisico esile...ma in realtà era specializzata in una serie di manovre brutali che miravano a scagliare lontano l'avversario e destabilizzarlo [Azione]Kemono no Yari (Stile) L'utilizzatore causa un effetto di spinta con i fendenti portati con la lancia, fino a 3 metri
    Stile Avanzato La spinta è fino a 6 metri
    ! Con un colpo, per quanto parato alla meglio, riuscì a scagliare Kagami indietro, rimandandolo davanti all'Hokage...e sarebbe atterrato forse tre o quattro metri davanti a lui se la Muuga non avesse proseguito la sua offensiva.

    Continuando la sua corsa avrebbe saltato, con l'intento di usare le larghe spalle dell'Hokage come trampolino per il suo assalto successivo. Reggimi per un secondo! Gli disse mentre appoggiava il piede sulla spalla, prima di saltare in un'acrobatica spirale discendente che avrebbe travolto in pieno Kagami, di fatto staccandogli di netto il braccio armato di spada prima ancora che atterrasse [Tecnica 2]Hageshi Ryusei - Meteorite FeroceL'utilizzatore, a patto di partire da una posizione sopraelevata rispetto al nemico, può effettuare un attacco avvitato con la lancia in volo, lanciandosi in picchiata sul bersaglio con Velocità e Forza aumentate di 6 tacche. L'attacco è dotato di Penetrazione.! Tanto era rapida che arrivò a terra prima ancora della sua vittima, piroettando per portare un nuovo fendente pesante per spingerlo addosso all'Hokege [Azione]Come il precedente. mentre non poteva difendersi. E ora è tutto tuo! La Muuga non sapeva dei costrutti, ma se Raizen voleva serrare il nemico tra le braccia lei lo avrebbe aiutato...e salvo problemi all'impatto le gambe dello Specchio Vivente sarebbero andate in frantumi, pur senza un singolo grido di dolore.

    Come vedi, Hokage, io mi so difendere. Questo è...sgradevole....fortuna che ho conservato... Non finì di parlare, sparendo dalla vista con quel che restava delle capacità di teletrasporto rubate all'Hokage, usando tutte le sue energie per levarsi di torno quanto più rapidamente possibile. Potevano provare a inseguirlo...o attendere e riposarsi.

    SE avessero atteso, la Muuga avrebbe osservato il circondario con le capacità che derivavano dai suoi occhi. Sembra si sia allontanato...ma dobbiamo restare in guardia. E sospetto che tu non sia in buone condizioni....c'è un capanno della Tregua poco più avanti. Vieni a riposare. E magari potremo parlare di quello che sta succedendo qui.
    Raizen avrebbe avuto del cibo, dei tonici e un pò di tempo per asciugarsi. Avrebbe scoperto di Shiltar e del patto della Muuga, delle speciali condizioni di quell'isola, dell'incontro con Itai, delle rovine (almeno quel poco che sapevano alla Tregua) e soprattutto dell'attacco di Hayate e dei disturbi alle comunicazioni in quella giornata. Itai si era dovuto allontanare per portare via un'evocazione di hayate che minacciava di esplodere danneggiando gran parte del Paese, e non sapevano quando sarebbe tornato. Restava da definire cosa fare.

    Sarebbero state quasi le undici, dopo due sospette scosse di terremoto, che arrivarono le scosse più forti, e con esse anche il completo recupero dell'Hokage. Ovviamente ci sarebbe stato tutto il tempo per parlare tra loro, mentre attendevano. E magari di presentare alcuni membri della Tregua a Raizen (nello specifico sarebbero arrivati il ninja del clan Ho, lo Shinretsu e la donna del clan Kuei). L'ultimo terremoto era stato fin troppo potente, e diversi abitanti sembravano inquieti...cosa stava capitando?

    SE avessero deciso di inseguire Kagami, la Muuga avrebbe avuto solo una rapida lettura verso sud-ovest. Dobbiamo sbrigarci. Davanti a loro solo una pianura, ma Kagami era avanti di almeno tre Passi, e poteva teletrasportarsi come e quando voleva...anche se magari avrebbe perso tempo a curarsi poco a poco.
    Youkai
    Mori-baa è realmente convinta che io sia suo nipote. Come posso far sparire le cose, posso anche far sparire gli anni della mia vita e restare giovane, anche se è impegnativo. Mi sono presentato come figlio di un suo fratello che era andato in viaggio tempo addietro e mi sono fatto adottare. Non mi piace stare da solo...ho fatto qualcosa del genere molte volte in passato. Forse è una menzogna, ma non faceva del male a nessuno e mi aiutava a stare nascosto. Spiegò Xu Shu lungo la strada, fino a raggiungere casa di Lianshi. E' vero, rapiscono la gente. In qualche...orribile modo...Hayate prende le persone e le trasforma in abiti. In armature. E hayate le indossa, ottenendo così una forma di immortalità mediata dai vestiti. Non oso immaginare cosa facciano a quelle povere persone. La Tregua è nata proprio per impedire i rapimenti. Non rispose alle domande sui tremila anni e sul loro significato emotivo: non era il momento.

    La casa di Lianshi era vuota, senza segni di collutazione anche se qualche foglio (banali bloc notes o foglietti con scritte delle ricette) erano finiti a terra, così come due bicchieri di carta, uno con segni di rossetto, come se ci fosse stata una grossa folata di vento, anche se le finestre erano chiuse. Niente camera da letto, da nessuna parte (forse non dormiva?) Xu Shu avrebbe spiegato che c'era un letto a scomparsa nel muro, ma anche aprendolo non trovarono nulla.

    Sparita? No...il suo potere è diverso...lei...lei può annullare le possibilità...è un pò complesso. Era assolutamente distrutto, e la nuova scossa di terremoto lo mandò nel panico più totale. Non la ho fatta sparire io, però. Assolutamente no. Lei non può semplicemente sparire...l'unico altro Guerriero del Vuoto è CaoCao, che sa...più o meno sa teletrasportarsi lasciando il vuoto al suo posto, ma non vedo cosa possa... Youkai doveva aiutarlo a uscire da quella crisi, o Xu Shu nel giro di pochi secondi sarebbe scomparso, cancellando la sua esistenza per levarsi di torno, spaventato. Inutile dire che non prese alcun biscotto.
    Tasaki
    Quel primo shuriken aveva un suo suono, e per quanto improvviso nel lancio fu sufficiente ad allertare il bersaglio, che scartò lateralmente, senza lasciare la sua torcia ma finendo con il ricevere una ferita non indifferente alla spalla sinistra [Danno] CHI SEI? Nessuna risposta ma solo la corsa di un ninja con Katane che venivano sguainate anche se gli occhi restavano bendati. Tasaki era abbastanza abile da combattere senza vedere, ma anche il suo avversario non era da meno [Dati]Grosso modo parienergia rispetto a Tasaki. Ha l'impronta Terra. e deviò il duplice attacco scartando lateralmente e colpendo le due lame con la sua torcia, opportunamente irrobustita. Si abbassò rapidamente per evitare l'attacco successivo, anche se certamente aveva speso una quantità di chakra superiore a quella utilizzata da Tasaki. Non so chi tu sia, ma non pensare di poter sfidare Hayate e uscirne illeso!

    Un Kunai saettò nella sua mano mentre batteva un piede a terra, pesantemente, facendo tremare l'ambiente circostante [Tecnica]Azione Rapida. Dal terreno sarebbe emerso uno spuntone di roccia proprio alle spalle di Tasaki, cercando di trapassargli la coscia sinistra [Attacco 1]Potenza 25 (pagato con slot tecnica), concentrazione 500. Immediatamente dopo un nuovo spuntone proprio alla sua destra sarebbe emerso cercando di sfondargli il torace [Azione 1]Potenza 15, Concentrazione 500 e un terzo sarebbe comparso davanti a lui, apparentemente separando i due contendenti ma in realtà fermandosi ad appena un metro di emersione [Azione 2]Potenza 15, Concentrazione 500. Approfittando di quella "finta" Hayate non avrebbe perso tempo lanciando il Kunai dritto verso la gola del Nukenin, cercando di colpirlo durante la sua difesa [Azione 3]Stat: Forza 600 - Potenza 10. Comunque andasse sarebbe poi indietreggiato di un passo, mettendo mano a un nuovo Kunai e lasciando cadere a terra la torcia, ma non prima di aver sfiorato la colonna mozza appena emersa, cercando di non farsi notare mentre vi applicava una cartabomba (e con gli occhi bendati anche dei sensi sovraumani avrebbero probabilmente fallito nel percepire un gesto così sfumato) [Azione 4]Cartabomba II - Potenza 50, Raggio 3 metri

    Furtività 6


    La bomba sarebbe esplosa appena due secondi dopo, forse coinvolgendo il Nukenin.
  7. .

    Il Contrattacco


    Questioni Economiche

    A volte ci sono missioni che un ninja può liberamente decidere se accettare o meno. Missioni pericolose, o che prevedono una lunga durata che porta lontano dagli affetti e dagli interessi di ogni giorno, o anche missioni che potrebbero scontrarsi con l'etica e la morale di molti. Persino a Oto. E poi ci sono quelle missioni per le quali la rinuncia non è nemmeno lontanamente concepibile, missioni che superano ogni scelta individuale, la cui importanza trascende la mera concezione di individuo e si portano verso il più ampio concetto di patria, famiglia e onore. A volte semplicemente non si può dire di no. Puoi essere un ninja strambo o con molti aspetti particolari, ma non puoi semplicemente rifiutare.

    Questa era una di queste.

    Città di Tojo, nel paese delle Sorgenti Termali. Un pugno di case, un porto, qualche attività commerciale. Febh era arrivato da almeno tre giorni e soggiornava in una bettola della peggior specie dove stranamente si sentiva a suo agio, memore della dura vita prima di unirsi al villaggio di Oto. Doveva solo attendere qualche ora e poi la missione sarebbe stata compiuta: tutto era stato messo in moto e come una macchina spietata il fato avrebbe determinato il successo della sua missione senza che ci fossero interferenze o problemi. In caso contrario il rientro a Oto sarebbe stato impensabile, e solo una vita di fuga e false identità avrebbero potuto preservare la sua sopravvivenza.

    Bussarono alla porta della stanza: era il momento. Si avvicinò a quella lastra di truciolato dipinto che mal avrebbe resistito a uno starnuto in caso di tentativi di effrazione e disse la frase in codice. Una serata interessante. Molte notti risvegliano ricordi sopiti. Replicarono oltre la soglia, una voce ovattata, camuffata. Io ricordo la maionese della nonna. Anche i cavolfiori in zuppa sono carichi di promesse. Almeno quanto il canto del cigno. Che mi ricorda il pane alle olive. Prego? Ho detto: che mi ricorda il pane alle olive. Ehm...sicuro che non ti "faccia tornare ai giorni del grano?" No, no, son proprio sicuro del pane alle olive. Ah...allora mi sa che devi andare alla porta più in fondo nel corridoio, è un'altro incontro segreto. Oh diamine! Eh, che ci vuoi fare, le frasi in codice ormai sono mainstream. Vabbè, buona giornata. A lei, saluti a casa.

    Non era quello l'incontro che aspettava. Un'ora dopo, dopo il codice corretto, qualcuno passò una lettera sotto la porta. Vergata di fretta, quasi con l'urgenza di chi sa che le cose potrebbero andare storto. Carico inviato. Consegna prevista in tre giornate lavorative.

    ERA FATTA!

    Con un sospiro di sollievo lo Yakushi si lasciò cadere sul letto cigolante. Finalmente! La vecchia Ogen avrà il suo carico di alici sotto sale aromatizzate al miele di castagno! Finalmente questa missione è finita! Avevo i nervi a fior di pelle! In quella bussarono alla finestra: un corvo dell'accademia, mandatogli tramite la vecchia Ogen che era l'unica a sapere dove lui si trovasse, lo convocava per una missione un pò meno importante, ma forse su più larga scala. Oh... Per puro caso era in quella stessa città. Messo il mantello col cappuccio, più per il freddo che per nascondere le sue fattezze, Febh avrebbe raggiunto la locanda designata, dove ad attenderlo c'era già un discreto circo.

    Ah...eccellente. Mormorò appena entrato, prendendo posto a sedere e constatando la presenza di parecchia gente che gli stava tendenzialmente antipatica. Forse era meglio fingere di non aver ricevuto il corvo....
  8. .

    Una promessa dal passato


    [2]



    Nonostante avesse al suo fianco forse lo spadaccino più potente che avesse mai incontrato, Jotaro non era riuscito a evitare di comportarsi come suo solito, come aveva sempre fatto con ogni allievo che gli era passato davanti, trattandolo con sufficienza, come se la sua comprensione della situazione non fosse fondamentale. In quel momento si rese conto che probabilmente, questo suo modo di aver cresciuto i suoi allievi, era stato uno dei fallimenti che avevano generato la sua grande delusione nella nuova generazione. Per la prima volta dopo molto tempo, rispose, in maniera chiara, come quando era lui a essere interrogato, nella fredda e inospitale aula di Rengoku, tanto, troppo tempo fa.

    << Perdonami, Kamuro era il mio compagno. Era un combattente del tuo villaggio, e mio fratello tra la fila delle guardie di mio padre. Sotto il suo vessillo abbiamo servito, conquistato, e combattuto più battaglie di quelle che posso ricordare. Un fratello fidato, forse più del Mikawa, e io darei le spalle al colosso di Oto ogni giorno della settimana. Questo non bastò a rendermi più coscienzioso; ne causai la morte, assieme a quella di tutte le altre Ombre anni fa, davanti alle porte della perduta città di Shulva, che stupidamente cercammo di assaltare sotto richiesta del nostro capo illuminato. Di tutti i presenti riuscii a trascinare via solo il corpo di Kamuro, e dopo la morte di Ayato, raccolsi la sua Samehada e la depositai nella tomba che avevo creato per Kamuro, nella speranza restasse sepolta lì per sempre, sotto i ghiacci. >>

    Dopo una vita segnata dall'orgoglio per la strada che aveva percorso, Jotaro raccontava quegli avvenimenti come un padre deluso, incapace di rendere migliore la vita dei figli. Non era comunque Kamuro il ninja della sua era di cui stava parlando. Il fratello bonario della Nebbia era venuto dopo; era di un'altra era che il ronin stava parlando. Un'era precedente. Un periodo di cui, fortunatamente, i testimoni scarseggiavano, e se anche la storia venne si tramandata dai vincitori; sembravano ormai terminati pure questi ultimi. Prima di partire per il luogo oscuro, altre spiegazioni arrivarono ad Akira. Considerata l'entità di quello che stavano per fare, e dato che probabilmente non sarebbero affatto tornati assieme, gli doveva almeno la verità.

    CITAZIONE

    Stai per caso perdendo le speranze, Jotaro? Non tutto è perduto, c'è ancora chi combatte per qualcosa di giusto... Io combatto. Io combatterò.


    Jotaro si voltò verso Akira, e gli sorrise, come il fratello maggiore sorride al più piccolo, dopo averlo scoperto a commettere una marachella.

    << ...Ma tu non basterai. Come non basterò io. Come non basterà nessuna delle persone che erano alla riunione. >>

    Si chinò e strappò un filo d'erba piuttosto lungo dal manto erboso sul promontorio. Lo tenne tra le dita, e senza la minima fatica, semplicemente muovendo le mani, il filo si spezzò senza opporre resistenza. Quindi si chinò e strappò nuovamente dell'erba, ma stavolta una decina di steli. In fretta li intrecciò tra loro, come si intrecciano i fili di paglia per creare i cesti, quindi dette un nuovo strattone, ma stavolta l'intreccio di fili assorbì il colpo, e le mani di Jotaro che avevano provato a strappare i fili, vennero strattonate indietro, rendendo vano il tentativo. Quindi alzò le mani ad Akira, per mostrargli i fili intrecciati.

    << Questa doveva essere la riunione. Solo uniti vinceremo, ma non siamo uniti. Cantha, I Cremisi, le Organizzazioni sul continente, troppi nemici, io ho provato a formare una nuova generazione di ninja, ho sacrificato tutto quel che potevo, e per quanto io sia grato del tuo interesse per salvare il nostro mondo, tu non sei abbastanza. Nessuno di noi da solo lo è. >>

    Aveva ormai poggiato la pergamena a terra, e si stava preparando ad attivarla con l'ausilio della lanterna di Akira, quando aggiunse:

    << Molti anni fa, ero poco più che un ragazzino e avevo le mani sporche di sangue, così sporche che la lordura arrivava fino ai gomiti. Incontrai Gaara per la prima volta, e vedendo la mia sete di battaglia, mi sorrise soddisfatto. In quell'occasione mi spiegò che l'Accademia non si fonda sulla pace. La grande guerra finì perchè avevano finito gli avversari. Chi era rimasto era troppo stremato per opporsi. Per questo quando mi resi conto che l'Accademia era divenuta un despota tanto quanto un qualsiasi dittatore di Cantha, decisi, decidemmo, di fare qualcosa. >>

    Per la prima volta, Akira vide lo sguardo che per molti anni aveva avvampato negli occhi di Jotaro, lo sguardo che per il bene comune, aveva deciso di sotterrare sotto metri e metri di cenere fumante. Gli occhi gli divennero neri, con le iridi rosse come il sangue ribollente, una particolarità che si manifestava anche in Ayato, per chi ebbe la sfortuna di trovarsi davanti a lui in quei momenti, retaggio di chissà quali popoli perduti.

    << Sognammo, sognammo un mondo libero, senza bandiere, senza despoti, senza bisogno di seminare paura; Mataza Tsumuji, io, e ... Hayate Tamasizu. >>

    In quel momento la lanterna si illuminò, generando l'apertura della pergamena che aveva intrappolato Fyodor per anni, con la quale aveva provato ad eliminare senza successo Orochimaru molti decenni prima. Il rotolo esplose in una nube di sangue tale da oscurare il sole, e tutto divenne buio.



  9. .
    Politica Otese
    \ 1 /



    Febh era annoiato, abbastanza da non scaricare una vampa incendiaria contro il nuovo venuto quando tirò fuori un tono di rimprovero. Proveniente da una donna autoritaria probabilmente una ramanzina lo avrebbe annichilito, ma un maschio non gli faceva nè caldo nè freddo e tutto sommato era curioso di sapere dove sarebbe andato a finire. Alla menzione dell'alcool sollevò il cocktail, guardandolo perplesso. Tecnicamente è Estratto di Sperma della Lucertola del TuonoTM...credo di non essermi mai posto il problema se fosse alcoolico o meno, ma ormai sono abituato. Sin da quando lavorava disastrosamente come cameriere all'Hungry Bug, e quindi fece spallucce. Poi guardò la finestra dietro la scrivania, lontano dall'amaca: era socchiusa e proveniva il solito, familiare suono di Oto: grida e urla, suoni di tafferugli ogni tanto intervallati da un silenzio che eloquentemente descriveva l'incapacità, temporanea o definitiva, di una delle fonti di quei tafferugli. A me pare che vada tutto alla grande come al solito. Che disordine? Se cambi la tua scala di valori, solo un tornado o un'alluvione contano come "disordine".

    Poi l'accusa sul "come mai non cedi il posto", alla quale lo Yakushi rispose alzando gli occhi al cielo. Eh, sapessi. Diciamo che sono grosso modo vincolato da una promessa. Ho provato a svicolarmi eleggendo un Kage...e quello mi ha rimesso qua. Bah! Fosse per me lascerei l'incarico adesso stesso, ma ho promesso di non farlo fino a quando servirà, quindi pazienza. Replicava quasi serafico. E comunque non sto facendo nulla perchè non ho nulla da fare. Il Villaggio è abbastanza tranquillo. Dalla finestra il boato di una piccola esplosione. Oh...di nuovo quei dannati macellai. Dopo devo andare a spaccargli le vetrate e qualche dito, così imparano a non far baccano in questa fascia oraria. Commentò, con tono carico di disapprovazione. Poi però il rifugiato di Kumo alzò un pò troppo la cresta, arrivando a far accigliare l'Amministratore. E farlo sbuffare. Febh si mise seduto sull'amaca e fece per poggiare a terra il suo cocktail, finendo per sbilanciarsi e fare un discreto capitombolo arrotolandosi più volte nella rete che componeva il suo giaciglio prima di cascare al suolo con le chiappe. Ehi..ooohhh..AHIA!

    Da quel momento in poi, specie per essere stato visto, il suo umore precipitò vertiginosamente verso l'inferno più nero. La sua principale intenzione dunque era portare gli altri al suo livello. Si rialzò lentamente.

    jpg



    Sospetto che tu non abbia compreso cosa sia Oto. Se volevi un posto allegro e felice hai sbagliato di gran lunga da chi farti catturare e poi risparmiare. Oto è la terra dove se vuoi qualcosa devi prenderlo con le tue forze. Il Villaggio ti da i mezzi per rispondere ai tuoi desideri, in cambio della tua fedeltà, ma non è una mamma chioccia. Se porterai qui la famiglia stai pur certo che saranno al sicuro perchè sotto la protezione dell'Amministrazione. La MIA. E nessuno qui osa anche solo pensare di mettersi sulla mia strada e sopravvivere indenne. Si sarebbe avvicinato a Tasaki. Però TU ora ti stai mettendo sulla mia strada, dicendomi cosa devo fare e come...invece di fare tu in prima persona. Nessuno ti darà la pappa pronta, Orfanello della Nuvola. Vuoi pulire? Allora pulisci. Io lo faccio. In effetti l'ufficio, per quanto un pò disordinato, era assolutamente limpido: non un granello di polvere o una macchia: Febh Yakushi era assai più abile come colf che come ninja, ma pochi ne erano a conoscenza. Qui potresti anche mangiare sul pavimento, ma non spetta a me badare agli affari di tutti, io penso al quadro generale. A Kumo avevi ordine...e catene, e costrizioni. Oto al contrario è Libertà. Ma la Libertà ha un suo prezzo: dovertela cavare da solo se vuoi qualcosa.

    Ci sono criminali, e ci sono persone losche. Questa è Oto. Tutti possono fare ciò che desiderano, a patto di non danneggiare il Suono...e di non scontrarsi con i desideri di qualcuno più forte.
    Gli puntò un dito addosso. Ora...dimmi un numero da uno a dieci. E' il numero di dita che intendo spezzarti per avermi infastidito e aver preteso le mie dimissioni. Più alto il numero e minore sarà l'intensità delle mie ritorsioni future nei tuoi confronti, quindi pensaci molto, molto bene, perchè quanto a bullismo io sono un campione. E se anche solo osassi cercare di ridurre la criminalità di Oto otterresti solo di finire sgozzato in un vicolo. Ho promesso di difendere la tua famiglia una volta che sarà qui. Non te. La proposta di Tasaki era caduta nel vuoto. Ora c'era la proposta dello Yakushi: quante dita spezzate?
  10. .

    The Island


    Post 9 ~ Tradimenti

    La follia poteva essere un dono. Uomini migliori di lui sarebbero già stati spezzati dalla sequenza di eventi verificatesi fino a quel momento, ma anche i più saldi si sarebbero lasciati andare alla disperazione dopo la manifestazione di potenza del Coraggio. Invece, mentre osservava da terra la conversazione tra lui e lo Yotsuki, l'unico commento che sarebbe uscito dalla bocca del ragazzo sarebbe stato di disappunto. Ehi ehi ehi, abbiamo già finito?

    Il violentissimo fendente scagliato tra capo e collo al ninja di Kiri sarebbe risultato in poco più di una carezza, con solo parziale disappunto, che vedeva nel moccioso il suo avversario predestinato. Non prendertela con me, è stato lui a venirmi addosso! Io l'ho solo rispedito al mittente! Alla sua minaccia, o concessione, di darci dentro, il Kinryu sorrise, invitandolo a farsi sotto. Una scelta completamente suicida, ma il buon senso l'aveva ormai abbandonato da quando aveva stabilmente posato i piedi all'ombra della pazzia. Ahah, seriamente? La risatina nervosa tradiva che il suo subconscio non era ancora completamente andato e percepiva la minaccia, messo però a tacere da un Shin completamente fuori personaggio. L'aura di chakra caratteristica del Loto avvolse Hayate, ma furono le sue parole a fugare ogni dubbio. Che stesse bluffando o meno sul numero di porte, poco cambiava. Al momento il foglioso poteva aprirne al massimo tre, ed faticava già a tenergli dietro. Scappare? E perché dovrei? Di certo non per salvarsi la vita, visto che sull'isola non si poteva morire, e comunque dubitava che un mostro del genere l'avrebbe veramente lasciato andare. E poi, per andare dove? Cosa c'era ad aspettarlo, una volta abbandonata l'isola?

    Il ragazzino era potente, ma non certo originale. Il suo schema d'attacco era sempre lo stesso, poco più di una carica frontale ed una mazzata in testa. Il problema era la velocità con la quale eseguiva il colpo. Il Kinryu decise di provare ad intercettare l'assalto con la spada, perciò portò la lama dietro la testa caricando un fendente discendente, ma la rapidità di Hayate era semplicemente su un altro mondo. Non è che lo shinobi avesse sbagliato il timing della deviazione, semplicemente i suoi muscoli non avevano risposto in tempo. Lo schianto della mazza si abbatte sull'avambraccio sinistro mentre si spostava davanti al volto, con la katana completamente in ritardo. La prima a reagire fu lo spirito contenuto nella maschera, che rilasciò un'aura infuocata nel tentativo di proteggere l'utilizzatore. L 'unica cosa che il giovane poté fare fu richiamare quanto più chakra possibile per attutire l'impatto, ma anche questo fu inutile [Slot Difesa I][Slot Tecnica I e II]Parabraccia in Cuoio [Protezione]
    Parabraccia forniti in coppia, garantiscono una discreta protezione agli avambracci.Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 40)
    [Da genin in su]

    Presenza di Spirito
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (4)
    La maschera può circondare l'utilizzatore di un'aura di fuoco per poi emettere un'esplosione di fuoco entro 6 metri dall'utilizzatore. La potenza dell'emissione è pari a 20. Spirito Selvaggio può attivarsi senza la volontà dell'utilizzatore, attingendo comunque dalla sua riserva di chakra; l'attivazione spontanea dipende dalla volontà della maschera, che tende a difendere l'utilizzatore. Può essere utilizzata spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Tipo: Ninjutsu - Katon
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti.
    - Potenza +20
    - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2
    - Potenza contro armi e oggetti x3
    Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Elettricità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Elettricità. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Raiton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Doton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    [Parata] Riflessi Viola+1, Resistenza Nera+2, Protezione 95

    [Impasto] Mediobasso +4 Resistenza
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Resistenza
    [Backfire Loto Posteriore] -1 Riflessi, -1 Resistenza
    [Taijutsu Difensive] +20 Protezione
    [Manipolazione della Natura] +20 Protezione +10 [Impronta]
    [Presenza di Spirito] 20 Protezione
    [Parabraccia] 25 Protezione
    . Il suono sordo di cuoio infranto fu superato da quello di ossa che si spezzano, e il ragazzo fu scagliato all'indietro dalla potenza residua [Danni]6 Leggere al Braccio Sx
    [Status] Rottura
    . Per i primi istanti il dolore fu coperto dall'adrenalina, e in qualche modo il Kinryu riuscì a non perdere i sensi. Nel cadere a terra vide il moccioso alzare nuovamente la sua arma sopra la testa, con un ghigno soddisfatto. Col cavolo. Il giovane eseguì una torsione del busto, scaricando il calcio sinistro su lato della mazza con tutto ciò che gli era rimasto, riuscendo a deviare la traiettoria quel tanto che bastava da frantumare il terreno a pochi centimetri da lui [Slot Difesa II][Parata] Riflessi Nera+5

    [Impasto] Mediobasso +4 Riflessi
    [Loto della Foglia] 1/2 Basso +3 Riflessi
    [Backfire Loto Posteriore] -1 Riflessi
    [Piano B] +2 Riflessi
    [OverCAP] +4 CAP Riflessi [Semiparalisi Gamba Sx 0/2]
    . Nel gran polverone che si alzò, Shin atterrò con un tonfo al suolo, aspettandosi il colpo di grazia, ma invece quello si allontanò, forse convinto di essere andato a segno o forse volendo veramente rispettare la parola data. Non che facesse molta differenza, il fisico del ragazzo ormai era al limite e già rialzarsi sarebbe stata un'impresa.

    Invece, seppure a fatica, Shin si rialzò. Cavoli, fa un male cane. Ad ogni minima oscillazione il braccio sinistro lo torturava come se fosse attaccato alla corrente, ma anche il resto del corpo non stava meglio. L'altro braccio e la gamba, spinti oltre il limite, tremavano leggermente, e la fronte sotto la maschera era madida di sudore. Con il fiato corto, avrebbe alzato la voce per farsi sentire non appena vide Kato gettare la spugna. Ehi ehi ehi, abbiamo già finito? In uno dei romanzi che leggeva la sera prima di dormire, quello sarebbe stato il momento perfetto per un improvviso potenziamento, per scoprire un nuovo potere o superare i propri limiti, giusto in tempo per sconfiggere il cattivo con un colpo di scena. Peccato che quella non fosse un racconto, ma la vita vera. E nessuno sapeva giocare scherzi crudeli come lei. Osservare l'amico tradire il proprio villaggio non fece al ragazzo né caldo né freddo. Kato parlava poco di sé, ma qualche volta aveva lasciato trapelare la sua insoddisfazione personale quando si trovavano soli. Che fosse naturalmente incline alla violenza, poi, non era mai stato un mistero, l'aveva messo in chiaro fin dal loro primo incontro.

    Ascoltandolo, mentre il dolore aumentava e la fatica iniziava a prendere il sopravvento, il giovane non poté che dargli ragione. Hayate era su tutto un altro livello. La loro era vera Forza. Quella che aveva sempre ricercato, dibattendosi da solo nel fango, abbandonato a se stesso. Aveva dato il cento, centodieci per cento, e non era bastato. I suoi avversari erano sempre un passo davanti a lui. E lo sarebbero sempre stati di questo passo. Anche ammesso riuscissero a sopravvivere, o meglio ad uscire interi da quella situazione, Kato aveva ragione. Cosa li attendeva, se non ulteriore frustrazione, impotenza, disprezzo? Loro non contavano niente, non avevano la forza per contare qualcosa. Non aveva la forza per proteggere nessuno. Una tempesta stava arrivando, e sarebbe stato di nuovo in balia delle onde, senza il potere di opporsi. E il giovane era stanco di vedere i suoi sforzi infrangersi contro scogli che non poteva superare. Era stanco di vivere nel terrore che gli fossero strappati dalle mani i suoi affetti perché era stato troppo debole.

    Shin rimase in silenzio fin quando lo Yotsuki non ebbe finito. L'aura di chakra intorno a lui si consumò, crepitò per un istante ed infine si spense come una candela. Dannazione, ecco cosa succede a lasciarti parlare. La follia che brillava nei suoi occhi si era parimenti acquietata, senza però abbandonarlo. Quella pausa nel combattimento, ammesso e non concesso che il Coraggio la permettesse, aveva calmato i suoi bollenti ardori. Anzi, quasi tremava per la fatica e per il freddo, mentre il sudore gli si asciugava facendo aderire la pelle ai vestiti. Abbassò per un secondo lo sguardo, disgustato da se stesso. Per Hayate non valevo neanche come riscaldamento. Se avesse fatto sul serio, non sarebbero stati lì a discutere in quel momento. Erano ancora in grado di parlare solo perché lo voleva. Forse lo trovava divertente. Io non ho niente contro il mio Villaggio... Anche se ormai quasi nulla lo legava ad esso. E non credo che gli ideali dell'Accademia siano sbagliati... Anche se al suo interno era corrotta e divisa. Tuttavia... Lo sguardo dello shinobi si posò sulla mazza dorata impugnata dal ragazzo e strinse la katana nella sua mano.Se Hayate può renderci più forti, beh, perché no? La frase era a metà strada tra la risposta a Kato e la domanda al Coraggio. Una parte della sua coscienza si chiese cosa stava facendo. Tradiva Konoha con tanta leggerezza? In realtà no, non del tutto almeno. Ciò che stava chiedendo era solamente la possibilità di poter realizzare il proprio desiderio. E per farlo, non gli importava di quale inferno avrebbe dovuto attraversare.

    Tu sei forte, il più forte con il quale abbia mai incrociato la mia spada fino ad ora. E quasi tutti quelli contro cui aveva combattuto erano superiori a lui, perciò si trattava di un'affermazione pesante. Insegnami il segreto della tua forza. Insegnami quella tecnica. Insegnami il tuo modo di brandirla. Avrebbe indicato con la punta tremolante della spada la sua mazza [Nota per Febh]Off-GdR: Come Cube, chiedo che il Coraggio insegni a Shin la Spada Eterna come seconda TS, ammesso che sia possibile trattandosi di una TS da PNG, anche bilanciandola se serve.. Prendici sotto la tua ala, ed Hayate avrà degli amici su cui contare. E tu avrai altri due idioti a farti compagnia, e da pestare quando ti gira. Inoltre... Guardò brevemente Kato, increspando le labbra. La pergamena di Indra di cui parlava... Non è andata distrutta. Aveva infine confessato il suo peccato. Sul momento, l'aveva nascosto ai suoi compagni per proteggerli, o per lo meno così aveva detto a se stesso per avere la coscienza a posto. Eppure, anche dopo, aveva sempre omesso di raccontar loro com'era in realtà. Nessuno sapeva che il rotolo era nelle sue mani, al sicuro, custodito nelle profondità del monte Yume. È in mio possesso, al sicuro. Penso che sarebbe un dono ben accetto da Hayate. Accettaci come tuoi allievi, e sarà tua. Ora toccava al Coraggio a parlare, a meno che Kensei non si fosse intromesso. La sua presenza era di certo un ostacolo per le loro negoziazioni, ma tutto rimaneva nelle mani di Hayate, che con un sorriso sulle labbra poteva cancellarli per sempre dall'esistenza.



    Chakra: 38/80
    Vitalità: 2/18
    En. Vitale: 13,75/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 650
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Parata [Incasso]
    2: Parata [Devio]
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Manipolazione della Natura
    2: Presenza di Spirito
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba II × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Fasce da Combattimento × 12
    • Coltelli da Lancio × 5 1
    • Rotolo da Richiamo × 2
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Accendino × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Maschera della Volpe × 1
    • Equip. debilitante [-2 Vel.] × 1

    Note
    Status
    Semiparalisi Braccio Dx turno 1/2
    Semiparalisi Gamba Sx turno 0/2
    Rottura Braccio Sx

    Anzu
    Energia Blu: Vitalità 9 Leggere | Riserva 12/12 Bassi | Unità 6
    Statistiche: Forza -4; Velocità +2; Resistenza + 2
  11. .

    La Fonte della Vita Eterna


    12









    La combinazione di attacchi che portai insieme con Shin non fu sufficiente per mettere al tappetto tale Kensei Hito, che si rivelò essere un Accademico almeno stando alle parole dell'Hayate. Non c'era motivo di mentire per il Nunkenin alla fine, la differenza di forza che ci contraddistingueva era tale che per lui non eravamo che formiche. Un leone di certo non si metteva a fare sotterfugi con esseri di cui avrebbe presto dimenticato l'esistenza. Ma quella non voleva essere la mia fine. Avevo ancora troppi punti in sospeso. Avevo ancora troppa rabbia e troppa ira da scaricare sui miei obiettivi. [Competenza Pugno di Ferro]Guadagno 2 PA, 1 preso dal S&M e 1 preso dalla parata Calcio a Ghigliottina

    Testu no Ken - Pugno di Ferro [Combattiva]

    Forza Bruta
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di migliorare i propri attacchi con Potenziamenti. Ogni attacco andato a segno o parata dona 1 Punto Attacco (PA). Ogni PA ha una durata di 3 round. Non colpire l'avversario per due round di seguito annulla ogni PA accumulato. Ogni PA può essere impegnato in una sola abilità. È possibile accumulare massimo 3 PA.
    [Da genin in su]

    Spacca-Ossa (Base)
    Abile: L'utilizzatore può aumentare la sua potenza offensiva. Per ogni PA impegnato in questa abilità la potenza del colpo con Potenziamenti aumenta di 5.
    [Da genin in su]

    Pugno Distruttivo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare il Chakra Distruttivo in combinazione con i Potenziamenti Corpo a Corpo.
    [Da chunin in su]

    Incessante
    Maestria: L'utilizzatore può aumentare la sua Agilità con i Potenziamenti. Per ogni PA impegnato in questa abilità l'Agilità dell'utilizzatore aumenta di 1 tacca.
    [Da chunin in su]

    Spacca-Ossa (Avanzato)
    Abile: L'utilizzatore può aumentare la sua potenza offensiva. Per ogni PA impegnato in questa abilità la potenza del colpo con Potenziamenti aumenta di 10.
    [Da jonin in su]





    I miei colpi su quello che probabilmente pareva essere un Kiriano, vedendo il simbolo impresso sulla sua maschera, furono inutili. Si dimostrò infatti alquanto resistente e di fatto non combinai di nulla, anzi mi trovai in una posizione ben peggiore perché notai subito che il vero traditore stava per contrattaccare in un movimento a dir poco assurdo. Dimostrando di possedere qualcosa di diverso da arti naturali. Una lama comparve praticamente da sotto la metà del suo corpo, un attacco la cui interpretazione era più che scontata: voleva colpire le mie mani o i miei polsi come una sorta di falciata. E anche se non fosse stato avrei reagito nello stesso modo, coprendo quell'unica parte debole. In una frazione di secondo recuperai il mio secondo tirapugni impugnandolo con la mano libera e ruotando verso il terreno entrambi i polsi spostai tutte e due le lame verso il basso così da intercettare il fendente in arrivo, una mossa difensiva praticamente istantanea. [S. Difesa 1, Slot Tecnica]Riflessi: 750 (+ 3 Sinapsi del Fulmine +3 Impasto Basso)

    Potenza Materu: 100 (+20 Bonus Manipolazione -10 Malus Concentrazione)= 300 valore rottura
    Potenza Rongusukai: 40 (+20 Bonus Manipolazione -10 Malus Concentrazione)= 150 valore rottura


    MÄteru [Potenziamento]
    Concettualmente identico al Hachiwari questo tirapugni è stato modificato in modo tale che il suo scopo in combattimento sia quello di fermare la lama avversaria e danneggiarla, tramite la sua forma particolare dove in ogni nocca spunta un uncino. Non causa danni ad esseri viventi.
    Tipo: Da Mano/Speciale - Contusione
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 90 | Durezza: 3 | Crediti: 120)
    [Da chunin in su]

    Rongusukai [Potenziamento]
    Rongusukai è un tirapugni con lama potenziato, grazie alle conoscenze apprese da Kato nella metallurgia. Come ogni tirapugni con lama possiede una lama laterale lunga 15cm dall' impugnatura. Può essere scagliato fino a 9 metri come AaD. Viene concesso esclusivamente in unità singola.
    Tipo: Da Mano - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 4 | Crediti: 85)
    [Da chunin in su]

    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti. - Potenza +20 - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2 - Potenza contro armi e oggetti x3 Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [Richiede Impronta di Chakra]
    [Da chunin in su]
    Un colpo molto forte, tuttavia che andò a frantumarsi contro il freddo metallo dei miei tirapugni, posti a difesa dei miei polsi. Il rinculo fu talmente importante che piegai quasi per forza entrambi gli avambracci verso di me, per scaricare la forza che avevo ricevuto. Ma non era ancora finita. Nuovamente notai un movimento innaturale del polso di Kensei che mirava a spingere la sua arma verso la parte inferiore del mio corpo, verosimilmente alla mia gamba o piede destro. Non ci pensai due volte, piegai con un movimento naturale la gamba in avanti portando indietro così il piede, nuovamente la mia parte scoperta. Concentrando al massimo tutto il chakra che avevo a disposizione subii il danno, terribile e potente. La lama infatti andò ad impattare contro la protezione in cuoio ad altezza della parte inferiore della tibia, tranciando in parte la protezione e lambendo la carne tuttavia senza bloccare l'arto e permettendomi così di salvare la mia mobilità. [S. Difesa 2]Impasto Medio, Resistenza: 650 (+2 Tacche) Riflessi: 775 (+4 Tacche Impasto +3 Sinapsi del Fulmine)

    OverCap Gamba destra: 0/2

    Sovraimpasto: 1 leggera di danno.

    Potenza: 100 (50 Base +50 Differenza forza-resistenza) - 70 (25 Protezione + 20 Manipolazione Natura +15 Rivestire)= 3 leggere di danno + Sanguinamento + 1 Leggera Sovraimpasto

    Valore rottura: 155 = ((25 Base +20 Manipolazione) *3 Durezza

    Gambali in Cuoio [Protezione]
    Gambali forniti in coppia, garantiscono una discreta protezione alla gamba
    Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 40)
    [Da genin in su]





    Mi ero letteralmente salvato per il rotto della cuffia da una serie di attacchi molto pericolosi, e ciò che vidi a seguire fu niente che l'amara constatazione di quanto in realtà fossi debole. L'Hayate infatti andò a scaricare su Shin una serie di attacchi talmente potente e talmente veloce che non riuscii nemmeno a seguirlo nonostante i miei riflessi migliorati. E solo all'ultimo mi resi conto che stava per puntare contro di me, ad una velocità incredibilmente elevata ma fortunatamente non simile a quella con cui aveva attaccato il foglioso.

    E fu così che ben consapevole della forza e potenza dei colpi precedenti di Hayate, e del fatto che se avesse fatto sul serio, non sarei resistito nemmeno ad uno di quelli, decisi di provare a schivare. Concentrando al massimo, e oltre, il mio chakra forte anche dei miei riflessi mi spinsi indietro con tutto il corpo evitando semplicemente per un soffio la mazzata che stava per sopraggiungere contro il mio petto. Sarebbe bastato per l'Hayate colpire un po' più veloce e sarei probabilmente morto. [S. Difesa 3]Schivata. Riflessi: 825 (+3 Sinapsi del Fulmine +6 Impasto Medio)

    OverCap Arti inferiori: 0/2

    Sovraimpasto: 1 leggera di danno.


    Ed era proprio quella la situazione che non accettavo. Io avevo perso, Shin aveva perso. Avevamo perso ancora prima di iniziare. Perché avevamo affrontato Hayate. E Hayate non poteva essere sconfitto. Erano forti, incredibilmente forti. Mentre io ero debole, avevo sputato sangue. Avevo combattuto per l'Accademia, per Oto, contro Kumo e anche contro Hayate. Oto mi doveva molto ma quanto mi aveva donato? Febh, il Jonin più forte che conoscessi dal suo pinnacolo di invincibilità non si smuoveva di un millimetro. Quanto mi aveva insegnato? Quanto mi aveva aiutato a diventare più forte? Io nel momento stesso in cui giunsi ad Oto avevo posto solo quella richiesta. Diventare potente per ottenere una rivalsa nei confronti del mio Clan. Ma era tutta una farsa. Più perseguivo quello scopo più mi rendevo conto di quante barriere mi si paravano davanti. Febh stesso nominò Hebiko come consigliera. Faceva ridere, cosa avrebbe potuto fare la rappresentate di Oto, genin, contro Kensei o l'Hayate stesso? Per non parlare di Kamine, avremmo praticamente regalato una forza portante. Era evidente... Non sarei mai arrivato ai vertici del mio Clan. Il percorso stesso mi era stato precluso, non potevo affrontare il capoclan senza un supporto del Villaggio e tale non lo avrei mai ricevuto né da Kamine, né da Febh né tanto meno da Hebiko. Il villaggio stesso mi stava tradendo.

    Alzai lo sguardo lo sguardo verso l'Hayate, togliendomi al contempo la maschera. Mostrandomi così in volto, un viso affaticato dallo scontro. Guardando l'avversario che di fatto mi aveva sconfitto: - Si sbaglia. Non ho alcuna intenzione di scappare. Ho una richiesta: Hayate, mi prenda come suo allievo. - [Nota per Febh]Off-GdR: Leggasi che richiedo l'addestramento per il Loto da parte del Coraggio, come seconda TS ammesso che sia possibile. sì, avevo pronunciato quelle parole. Sì, stavo tradendo il mio Villaggio. Ma era giusto così, non aveva senso perdere la vita per un qualcosa che non aveva valore –Voglio essere forte come lei. Voglio imparare a combattere con la sua stessa foga. Voglio rompere teste, spaccare braccia e spezzare volontà di altri Ninja nello stesso modo in cui lei ci riesce. Divertirsi come fa con me... perché tutti gli altri sono inferiori. Fino ad oggi sono sempre stato preso in giro dal mio Villaggio e il fatto in questo momento sto rischiando la vita mi ha aiutato a capire quale è la mia vera priorità: il potere. Ogni volta che ho combattuto Hayate ho perso. Voi siete il faro da seguire - con la sinistra presi in mano il mio coprifronte e lo gettai ai piedi di Kensei, quasi con sfregio – Le chiedo solo una cosa: non mi paragoni a questo traditore. Lui stesso è la dimostrazione che Oto o Kiri sono finite. Hanno perso quello che distingueva gli Accademici. Non combatterò più per l'Accademia né porterò i suoi simboli, a differenza di questo Ninja. La mia unica moneta di scambio è la posizione di un Hayate dispersa: si faceva chiamare Hana e avevamo collaborato con lei a Iwa. E' viva e vegeta, in quella città. Tuttavia è sotto l'influsso di un terribile justu in grado di modificare la sua stessa anima, un potere che derivava da una Pergamena di Indra. Ma non è perduta, nel profondo Hana e Hayate esistono ancora in lei. Ora... Decida della mia vita. -

    Guardai Shin, non ero triste come magari si poteva pensare. Anzi, per la mia prima volto dopo molto tempo mi sentivo libero di decidere il mio destino, per quanto in bilico poteva sembrare. La mia era stata una scelta che avrebbe potuto distruggere tutto ciò che avevo costruito fino a quel momento... oppure aprirmi la strada verso un futuro decisamente più promettente.


    8uLBQic


    Chakra:17/62
    Vitalità: 4.5/11
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • MÄÂÂÂÂÂÂteru × 1
    • Charkam × 2
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Kunai × 4
    • Rongusukai × 1
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Maschera × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Cartabomba II × 1
    • Stivali da combattimento × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Bolas × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1

    Note
    Edit inserito per modificare il danno da parte di Kensei, aggiunta una leggera di danno.






    Edited by ~Cube - 12/11/2019, 11:27
  12. .

    Kensei e il Coraggio Vs Kato e Shin

    Al Coraggio non interessava della sorte di Kensei...anche perchè sull'isola non si poteva morire, ma principalmente perchè era una carogna della peggior specie. E vedere dei ninja che lottavano fra loro lo divertiva enormemente. HiAHiAHiAHiAHiAHiAH! Ninja accademici che lottano tra loro, è fin troppo divertente! HiAHiAHiAHiAHiAHiAH! E nel caso di accenni di disturbo o fastidio da parte di Kensei a quella rivelazione avrebbe sfoderato un sorriso sornione. Credi che non sappia che solo Oto può progettare protesi come quelle? Magari sei un traditore, ma hai sicuramente avuto a che fare col Suono. Non riconosco la mano, ma il progetto è interessante.

    Kensei aveva incassato svariati colpi, forte della sua armatura quasi completa e della manipolazione della natura del chakra per schermarsi dalla forza elementale degli attacchi nemici, ma aveva subito un discreto numero di ferite e consumato grandi quantità di chakra. In un due contro uno non avrebbe potuto continuare ancora per molto, ma era sopravvissuto, anche se impastando all'ultimo istante contro avversari molto più rapidi di lui. Si rimise in piedi quel che bastava per tornare all'offensiva contro Kato, mentre Shin tornava a fronteggiare il sinistro membro della setta di immortali. Oooh...in realtà mi hai offeso terribilmente. Pensi di poter distogliere la tua attenzione da me? Vedere la carambola è stato anche divertente ma una parte di me è delusa...avrei potuto sventrarti con la mia spada in qualunque momento mentre mi ignoravi. Non mi hai nemmeno degnato di uno sguardo. Cattivo! Disse mentre puntava quella che sotto ogni punto di vista era una mazza e non una spada, ma solo un pazzo avrebbe osato contraddire il Coraggio in quell'occasione.

    Ma visto che sei uno che gioca pesante e che mi hai offeso, ti meriti che io faccia un giochino in più...che ne dici? Le scarpe e la mazza scintillarono nuovamente di luce dorata, ma stavolta fu anche il chakra del ragazzino a eruttare come una violenta esplosione...qualcosa che Shin conosceva fin troppo bene. Due porte dovrebbero bastare, che ne dici? [Tecnica e Azione]La Leggenda della Spada Eterna Resi Leggendari Mazza e Stivali

    Statistiche: +2 Tutti i CAP, +2 Velocità (2 porte) +2 Velocità (Apertura Porte)
    Chissà fino a dove poteva arrivare. Facciamo un gioco. Se sopravvivi a entrambi i miei attacchi avrai ben tre secondi per scappare! Mi sembra un buon premio, no? Strinse l'arma più saldamente...poi corse verso Shin con l'obbiettivo di fracassargli la testa con un colpo mazza menato quasi a voler cercare un home-run. Il movimento e l'attacco di per sè erano banali. La velocità con cui era stati portati però era qualcosa che superava ogni immaginazione, almeno per il chunin della foglia [Tecnica 2 e 3]Statistiche: Forza Nera, Velocità Nera +12 tacche (attacco) e +10 tacche (Movimento), Precisione Nera+3 tacche - Potenza 175 (75+10+50+40)

    Saiko no Ken (abilità Varie) Potenza 75
    Precisione+10 Pot
    Chakra Leggendario+40
    .

    E ho visto che ti piace usare la Manipolazione della Natura, eh? L'attacco successivo, sempre che fosse rimasto qualcosa di Shin, sarebbe stato un colpo meno rapido ma nettamente più brutale che mirava a sfracellargli il ginocchio destro, eventualmente avvicinandosi se necessario per accorciare le distanze prima di provare a devastarlo [Azione 2]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +4 tacche, Precisione Nera +3 tacche, Potenza 75

    Devastare il Chakra (Competenza Spada Devastatrice) L'attacco dell'utilizzatore ignora le difese in chakra di consumo pari o inferiore a Medio. [Arte, consumo Medio]
    Stile di Combattimento Perfetto (Spada Devastatrice) +3 For
    Impasto Basso +3 For
    . Comunque andasse avrebbe poi sorriso, feroce come un'animale. E ora se vuoi scusarmi un secondo...non ho detto nulla sul far scappare il tuo amico! Grondava sarcasmo in quella piccola vendetta, scimmiottando le parole del ninja di poco prima.

    Le scarpe accese di luce dorata presero a crepitare di scintille mentre il Coraggio scattava alla volta di Kato, ancora impegnato nello scontro con Kensei, cercando di arrivare a distanza da mischia appena dopo il termine dei suoi attacchi, con un'espressione estatica in volto e la lingua di fuori, quasi fosse uscito da un qualche incubo [Azione 3]Statistiche: Velocità Nera +8 tacche

    Galoppo della Divinità Destriero Divino, se resa Leggendaria, permette di ignorare gli Ado legati al movimento tramite slot azione, a patto di impastare almeno un MedioBasso nel movimento
    Impasto MedioBasso+4 Des
    . HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAH!!! DIVERTIAMOCI! Avrebbe sferrato un colpo ascedente con la sua mazza, stavolta tenuta con entrambe le mani, cercando di raggiungere il petto del ninja del Suono, un colpo che con tutta probabilità gli avrebbe fracassato la cassa toracica [Azione 4]Statistiche: Forza Nera +7 tacche, Velocità Nera +4 tacche, Potenza 115 (75+40)

    Devastare il Chakra (Competenza Spada Devastatrice) L'attacco dell'utilizzatore ignora le difese in chakra di consumo pari o inferiore a Medio. [Arte, consumo Medio]
    Chakra Leggendario +40 Pot
    Loto della Foglia +4 For
    Impasto Medio +3 For, +3 Vel
    Esperienza Leggendaria +3 For, -3 Intuito
    . Certo nel far questo, affiancandosi o superando di poco Kensei, aveva letteralmente mostrato il fianco al ninja di Kiri...cosa potevano fare?
    Akira
    Akira stava raccontando, sotto l'influsso del Vuoto, ma forse non sarebbe stato necessario attingere a quel potere per affidare a quella lapide il racconto di qualcosa di passato. Avrebbe potuto raccontare di quando era divenuto chunin, o dell'incontro con Meika, o di quando aveva brandito la prima spada. Ma scelse di narrare della sua famiglia, della sua identità, del passato che gli era stato sottratto. Stava ancora parlando quando alle sue spalle le corde di uno shamisen vibrarono come a sottolineare l'emozione che vibrava nell'aria. Voltandosi avrebbe notato di non essere affatto sulla spiaggia nè davanti alle rovine, ma in un luogo astratto e confuso, non dissimile da un sogno, anche se era certamente sveglio. E dietro di lui una fanciulla a malapena adolescente suonava tristemente il suo strumento. Tra loro due persone: una bella donna dai capelli azzurri e un'uomo dai tratti estremamente familiari per l'Hozuki, che vedeva ogni giorno allo specchio.

    Osservali un'ultima volta. Poichè saranno perduti. E con loro ogni memoria del fatto che sono morti. Della guerriglia in cui è accaduto. Del fatto che sai qualcosa di loro e del fatto che ti hanno ispirato per la tua strada. Mentre suonava l'immagine dei due si fece sfumata, prima di frantumarsi in decine e decine di petali di fiori e, infine, in polvere. Non sperare che trovando qualcosa di scritto o un'immagine ricorderai...ciò che è affidato al Vuoto di Memoria è perduto per sempre.



    La donna smise di suonare. Il mio nome è Wuang Yuanji, Guerriero del Vuoto di Memoria. Solo un Guerriero del Vuoto può sapere come fare per contattarmi, ma hai aperto la tua mente a questo frammento del mio chakra che restava, fratello, e so chi sei. Ma forse tu no. Sorrise. Un ricodo molto triste e importante quello che mi hai affidato. Sono dispiaciuta e orgogliosa al contempo. Sei forse qui per dissolvere il Sigillo, o i miei fratelli ancora in vita vogliono che ci contatti per addestrarti?

    Parlando del Sigillo avrebbe detto: Sono lieta che abbiate trovato un modo di dissolvere l'Arma. Con questo io libero la parte del Sigillo che trattengo da migliaia di anni. Sarò felice di raggiungere un mondo oltre questo, e spero di portare con me i racconti che ho accolto nel mio Vuoto. Due note ancora, e poi Wuang Yuanji si dissolse proprio come le due figure svanite poco prima...ma chi erano? Un fragore dalle profondità e un pulsare azzurro prima che il mondo tornasse alla realtà: il sigillo era spezzato. E presto l'isola avrebbe tremato di nuovo, più forte di quanto non avesse fatto in precedenza.

    Parlando della sua declinazione del Vuoto, senza per questo negare l'eventuale dissoluzione del Sigillo, avrebbe detto. La memoria è un territorio pericoloso. Il tempo erode irrimediabilmente i ricordi e le informazioni, che la mente cerca disperatamente di ancorare a qualcosa di più solido come un'emozione, o un odore, o una sensazione. Io li legavo alla musica, con ogni nota che richiamava un dettaglio, o una sequenza di eventi. Mi sono sempre chiesta dove andassero tutte le informazioni perdute...poi mi sono aperta al Vuoto, grazie al sommo Pangu. L'assenza per eccellenza, che permea ogni cosa e che dunque erode ogni cosa. Uno scrigno in cui riporre infinite informazioni, che ci piaccia o meno. Accettando l'inevitabile perdita della conoscenza, arrendendoci al fatto che nulla è per sempre, eccetto il Vuoto, possiamo affidargli ciò che è nostro a cuor leggero, perchè non sarà mai perduto. E poichè il Vuoto è nella mente di tutti, tramite il Simbolo potevo accentuarne gli effetti, scegliendo cosa affidarvi o meno. E osservando da lontano l'infinita conoscenza che è perduta solo perchè irraggiungibile, potevo scrutarne alcuni dettagli e a volte riportarli alla realtà, anche se solo per un breve tempo. Suonò ancora lo Shamisen. Comprendi ciò che dico? E capisci che ciò che hai perduto, anche se non più tuo, sarà comunque eterno? Non puoi essere triste perchè non ricordi, ma sii sereno, forse grazie al vuoto potrai ancora percepire un riflesso di ciò che hai donato pur di incontrarmi.

    Shunsui
    Ancora una volta le idee di Shunsui non avevano portato risultati. Se davvero quelle rovine erano in qualche modo relative al tempo, o al Vuoto ad esso associato, il Ninja non si stava approciando nel modo giusto. Forse con le giuste informazioni su chi fosse il Guerriero ad esso associato avrebbe potuto avvicinarsi alla soluzione.
    La meridiana proiettava l'ombra come ci si sarebbe potuti aspettare, e senza dubbio segnava l'ora giusta.
  13. .

    Andare al Sodo


    Il Nocciolo della questione



    Lacché del Flagello? Spero che nemmeno in questo caso tu voglia farmi ridere, perché, credimi, hai un pò mal interpretato il mio racconto. Ho collaborato con Jeral quando eravamo qui ad Ame, sì, poi l'ho incontrato un'ulteriore volta, in cui semplicemente ci siamo ignorati, ma l'ultima volta che ci siamo visti, il simpaticone ha cercato d'ammazzarmi e, come ben sai, tendo ad essere una persona rancorosa., tagliò corto con un ghigno infastidito il Risorto alle parole di Akira, quasi incurante di tutto ciò che l'altro aveva detto prima, ma molto più attento alle successive sul "governare Ame per lui".
    Sorrise quando l'altro gli disse che di lui non si fidava.
    E fa bene a non fidarsi, non oso immaginare quali malati pensieri possano passare qui in mezzo fra noi...
    Intanto Akira stava continuando il suo discorso.
    Forse gli altri due Assi sono fedeli al Joker...
    O potrebbero semplicemente non gradire di trovarsi davanti il nuovo Asso che prende tutto per se...
    Esatto, Mostro, possibile pure quello...
    Ho paura di dove volete andare a parare.
    Ad avere abbastanza uomini, si potrebbero uccidere tutti e tre gli Assi più il Joker.
    Sostituire l'intera gerarchia di Ame con gente della Zanna...
    Eccolo, appunto, il pensiero malsano!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!
    Fratello, per quale Hai Urami maledetto, quelli della Zanna dovrebbero accettare di comandare sulla Pioggia?
    Incrementi commerciali ed una seconda testa di ponte nei territori Accademici? Ma anche non fossero ninja della Zanna, potremmo mettere gente di fiducia al comando delle branche di Ame!
    Il pragmatismo per me è una Virtù, al pari di quelle usate dai cani di Hayate per darsi un contegnom forse di più., ribatté alla prima di Akira, poi si concentrò sulle sue domande.
    Comincio dalla fine con le tue domande, spero non ti dispiaccia, giacché la prima è la più importante.
    Allora: il Flagello. E' un esperto di fuuinjutsu tanto quanto Hoshi, forse persino di più, anche se lui non ha avuto l'aiuto di Pangu in tal senso. Possiede un chakra in grado far degradare l'ambiente circostante, farlo marcire, in qualche modo, ed è molto portato anche nel corpo a corpo... forse solo i genjutsu sono qualcosa che non gli ho mai visto usare quelle quattro volte che ci siamo incontrati.
    L'ho trovato nel Paese del Ferro, seguendo le indicazioni datemi, assieme abbiamo attaccato Ame, seppur per motivi diversi, come ti ho detto; poi in una missione dove, inavvertitamente, mi sono trovato davanti il Kappa, una delle bellissime armi di Iwa, me lo sono trovato nel mezzo di quella situazione, ma mentre io me la vedevo con le creature dominate dal Kappa, che per la cronaca siamo riusciti a riaddormentare, ma non a distruggere, Jeral combatteva contro il corpo fisico di NuwaFuji... una storia assurda, che non so se vuoi sentirti raccontare adesso.
    Ai tempi non sapevo nemmeno se ne era uscito vivo o meno da quello scontro.
    Lo incontrai di nuovo qui ad Ame molti mesi dopo, in una pessima giornata, dove ero rimasto parecchio ferito e fui tanto idiota da seguirlo, solo per vedermi tradito, quando mi attaccò senza alcun preavviso o motivo ragionevole. E stiamo parlando di più di un anno fa.
    Questo comportamento gli ha fatto vincere un posto nella mia personalissima lista di nomi da uccidere depennare quando morti.
    E così mi sono un pò informato: Jeral non è nato come tale, ma credo sia un ninja, Lo hanno definito il frutto di una scelta ed usa evocazioni legate agli Hyuga,
    penso che sia stato infettato da un'entità vecchia di millenni, creata dall'attuale Fede di Hayate. Qualcosa che viene chiamato Mostro d'Ombra... seppur, lo ammetto, è principalmente una mia teoria.
    , spiegò il Risorto, dando ad Akira anche delle informazioni a cui era arrivato più di recente in questo modo.
    Spiegare tutta la storia del Kappa e quella dei Nobili e dei Mostri che devono sorvegliare, potrebbe essere quanto mai lungo e complicato, speriamo si accontenti.

    L'Accademico che mi ha messo sulle tracce del Flagello, invece, è Diogenes Mikawa, che, suppongo, tu conosca, dato che sei uno dei ninja più fidati del Kyuudaime ed è stato il Kyuudaime a darmi la notizia che mi ha fatto capire che del Mikawa non potevo far uso, per così dire, dato quello che aveva fatto.
    Lo conobbi nella Capitale di Iwa, tanti anni fa, poco prima di lasciare il Paese della Terra, poi lo reincontrai qui nei territori accademici attraverso un comune conoscente: Hoshikuzu Chikuma.
    Hoshi è forse la prima persona che mi sono fatto amico qui nell'Accademia e lui per me è un amico, mi ha dato ospitalità quando sono arrivato a Suna ed in cambio di ciò, ho aiutato la Sabbia a recuperare i suoi Kiseki, senza nemmeno chiederne uno per me, solo perché Hoshi avesse qualche possibilità in più di diventare Kazekage.
    Quando poi Hoshi mi disse che doveva andare a catturare lo Yonbi libero per il deserto di Suna e mi trovai a collaborare con lui, Diogenes e Febh-san, che ai tempi non conoscevo ancora, non dissi di no ad Hoshi, ovviamente.
    La cattura del Quattro Code fu quanto mai complicata ed ammetto che fui un pò sorpreso nel vedere Hoshi che lo affidava a Diogenes, ma era una proprietà di Suna, io ero lì solo per fare un favore al Rosso.
    Poi fu il gigante Otese ad offrirmi un lavoro: appunto, trovare il Flagello, ed in cambio mi offriva un'arma quanto mai interessante, una delle Stelle di Iwa, un oggettino leggendario del Paese della Terra. Ed in più anche una Falce appartenuta al vostro defunto Mizukage, Shiltar Kaguya.
    Peccato che la dovetti prendere dalle mani del Kage, diventato un cadavere pupazzo al servizio del Mikawa.
    Quella fu la goccia che riempì il vaso della mia pazienza nei confronti di Diogenes, quando poi il Kyuudaime mi disse che il Mikawa aveva, in qualche modo, piazzato una serie di sigilli nella testa di Hoshi e lo aveva usato come un altro pupazzo al suo servizio... bé, diciamo che il vaso a parecchio traboccato quel giorno.
    Due cose non tendo a perdonare: tradirmi, o di ammazzare le persone che considero mie amiche, il che si riduce a Hoshi e... ed a poche altre persone, ma sono abbastanza categorico in questo senso.
    , chiarì il Kaguya.
    Chi sarebbero questi tuoi amici?
    Hoshi, Febh, Kisugy, le Fenici, poi vediamo... Yato, probabilmente. Di sicuro la mia famiglia.
    La famiglia che non hai mai cercato? Sono lieto che almeno ti sei ricordato di noi Fenici!
    Sottolineare che l'amministratore di Oto non ha bisogno della tua eventuale protezione, è superfluo, vero?
    Non perché è più forte di me, io non lo considero più uno dei miei migliori allievi, di quand'ero in vita.

    Relativamente a quello che voglio, oltre Ame, che in effetti non è una proposta così pessima di per se, diciamo che mi sono espresso male.
    Mi servono due cose, ma una è per dimostrarmi la tua buona volontà, Akira-san. Un medico per la locandiera di cui ti parlavo prima.
    Hai presente quella pessima giornata in cui Jeral cercò di ammazzarmi? Bé, era iniziata con uno sgherro dei Fiori che aiutava una donna ad avvelenare la locandiera che, diciamo, mi offre alloggio gratis e spazio nel suo letto.
    L'avvelenamento è stato contenuto, ma la locandiera da allora sta male, parecchio, e per quante cure cerchi di farle avere, nessuna risolve la situazione, quindi, come gesto di buona fede, Akira-san: un medico degno di quel nome per curarla, o un aiutino a rubare l'antidoto nella banca di Ame.
    , iniziò il Risorto.
    E così dimostri di avere delle debolezze...
    O magari un minimo di umanità.
    Ora andiamo alle cose importanti: le informazioni che cerchi... non posso dartele, ma non perché non voglia, perché le possiedo, ma non le posso sapere facilmente, mi spiego meglio.
    Gli Assi di Ame, il Joker, ed un ristretto numero di ninja, non credo più di una ventina, forse persino meno, possiedono quello che li distingue dal resto dei ninja di questo villaggio, quelle che io chiamo Pietre Rosse.
    Io ne ho una conficcata sotto la scapola sinistra ed è quella che mi definisce, come membro di questo gruppo ristretto e ha permesso che in molti mi riconoscessero come Asso, anche i più diffidenti.
    Prendere questo sasso non è stato facile e conviverci ancora meno, dato che ha una sua coscienza, o almeno qualcosa che non so definire in altro modo.
    Se ti dessi notizie su Ame che sono fondamentali, mi infliggerebbe delle ferite ed ogni volta che gli chiedo informazioni sui ninja che comandano questo luogo, bé, diciamo che non collabora, ma, teoricamente, con questo Sasso dovrei sapere molto di più sulla posizione degli altri Assi e su come contattarci a vicenda.
    Quindi, Akira-san, vuoi portare avanti il tuo piano? Dobbiamo cavarmi questo sasso dal corpo e convincerlo a darci le informazioni che servono. E per quello servono capacità che, ammetto, io non possiedo.
    Questa è la cosa che mi serve, che ci serve, se vuoi darmi la Pioggia.
    , concluse Ru-Wai, mentre un fastidio si risvegliava dove si trovava il suddetto sasso.

    Ed ecco che quel coso si fa sentire di nuovo.
    Fratello, non abbiamo proprio tradito Ame, ma stiamo cercando di sconvolgere le forze al potere...
    Non è per forza un male, sconvolgere le cose!
    Attenti a quello che fate... tutti quanti voi...
    Chi ha parlato? Antenata? Cane?
    Preferivo stare in silenzio, in tutto ciò, discendente.
    Non io...
    C'è troppa gente qui dentro, l'ho sempre detto!
    Sai essere un maestro dell'ovvio, Pennuto! AHAHAHAHAH


    Edited by Shiltar Kaguya - 9/11/2019, 00:00
  14. .

    Una promessa dal passato


    [1]



    Tempo dopo la riunione dei Kage, Akira sarebbe stato raggiunto da un corvo, che lo avrebbe rintracciato a qualche giorno di cammino da Kiri, dopo che avesse lasciato il villaggio natìo alle sue spalle. Un animale di quel tipo non era solito girare nelle fredde terre umide della Nebbia, quindi avrebbe facilmente attirato l'attenzione del Kiriano. Scendendo dal cielo, il corvo si sarebbe poggiato sulla sua spalla, mostrando come al posto degli occhi, possedesse dei piccoli tentacoli, appendici riconducibili ad una piovra, che si erano fatte strada tra i bulbi oculari dell'animale, generando un particolare abominio. Il corvo parlò ad Akira, rivelandogli che il Giglio sarebbe stato nel paese delle Sorgenti Termali nel giro di pochi giorni, in un piccolo villaggio verso sud.
    Laggiù, sarebbe stato accolto dalla gentile e bonaria popolazione del luogo, che lo avrebbero inviato a soggiornare nella taverna del borgo. Come aveva annunciato il corvo, si trattava seriamente di un piccolo villaggio, probabilmente composto da una ventina di anime a star larghi, con mezza dozzina di casupole, una tavernetta e un piccolo tempio shintoista. Dopo essersi riposato e aver consumato un pasto, un monaco del villaggio, un signore sui 50 anni, particolarmente rachitico, lo avrebbe avvicinato, per farsi seguire, informando lo spadaccino che una persona lo stava aspettando nel piccolo santuario.

    [...]

    Oltre le porte del tempietto, Akira avrebbe potuto scorgere una fitta coltre di fumo, generata dalle decine di incensi accesi, e quattro individui di varia statura ed età, seduti a casaccio nella sala, intenti a pregare. Il monaco invitò nuovamente Akira a seguirlo in una stanzetta oltre la sala della preghiera, che era adornata di statuette e candele. Una porticina venne lentamente aperta dal monaco, generando un cigolio fastidioso; quindi l'uomo fece cenno al ragazzo di entrare. La stanza in cui il Kiriano sarebbe entrato, pareva proprio una cella, o la dimora di un asceta, l'unica luce filtrava attraverso una finestrella posta davanti a lui, e il fascio illuminava unicamente una figura seduta a terra, a gambe incrociate, con il volto rivolto verso la luce. La figura attese che la porta fosse nuovamente chiusa dietro di lui, per parlare.

    << Ben arrivato. >>

    Avrebbe voluto chiedere se aveva con sè la lanterna, ma la domanda era scontata. Avrebbe voluto rimproverarlo per essere andato via dalla riunione così in fretta, ma condivideva la sua preoccupazione. Avrebbe voluto parlare del Gelo, ma entrambi erano lì, le parole erano superflue. La seconda generazione dei ninja post guerra totale e la quarta, erano nella stessa stanza, per fare in modo che ce ne fosse una quinta.

    << Sono stato alla tomba di Kamuro [Yamazaki ndr.], è stata profanata. Non c'è più rispetto nemmeno per i morti. >>

    Non sapeva se Akira fosse a conoscenza dell'individuo appena citato, ma se lo aspettava, data l'importanza che a Kiri viene riservata ai ninja che servono il villaggio, e muoiono in suo nome. Jotaro si alzò in piedi. << Sono rimasti pochi ninja della mia era, dobbiamo trovarne uno, ma da quello che mi risulta, sembra impossibile. >>
    Si voltò verso Akira, e dopo avergli controllato con una rapida occhiata tutto l'equipaggiamento, si avvicinò alla porta, non senza evitare di spiegare prima, a modo suo, al ragazzo, perchè la sua presenza fosse stata richiesta in quel luogo remoto.

    << Dobbiamo andare in un brutto posto, a cercare un mio vecchio alleato. Col suo aiuto la via verso il nostro obiettivo potrebbe essere più chiara. >>

    Akira avrebbe potuto notare come Jotaro fosse diverso da quando si erano incontrati al Gelo, o alla riunione. L'uomo era decisamente preoccupato, come se gli fosse chiaro di stare andando verso morte certa, ma questo, invece di frenarlo, sembrava averlo rinvigorito. Uscendo dal tempio, i vari monaci si inchinarono al loro passaggio, per poi tornare alle preghiere. La coppia si sarebbe mossa di buon passo verso sud, in direzione del capo della regione, fino ad arrivare, nel giro di un'ora massimo, al capo estremo del Paese, su una scogliera sotto la quale resisteva solo il mare.

    << Circa 20 anni fa venne stipulato un patto tra 3 ninja rivoluzionari, che volevano portare un vento di cambiamento nel mondo. Condividevano tutti e tre lo stesso sogno, liberare i ninja dal governo centrale, e riportare il mondo allo splendore di un tempo, dove la forza dei villaggi era in grado di garantire un vero equilibrio, per impedire la nascita di un gruppo di ribelli ogni anno, come è adesso. >>

    Jotaro estrasse una pergamena dalla tasca, il rotolo era di un colore rosso cremisi molto particolare: dalle striature, sembrava fosse ornata di sangue rappreso.

    << Il sogno venne abbandonato, uno di loro morì, di un altro si persero le tracce, e il terzo rimasto solo, pensò fosse una buona idea abbandonare il sogno e addestrare una nuova generazione di ninja, perchè fossero loro a portarlo avanti. >> Il ronin si voltò verso Akira, facendo una smorfia col sopracciglio. << Come vedi, la cosa ha proprio funzionato. >> Jotaro poggiò a terra la pergamena e si allontanò di diversi metri, ponendosi vicino ad Akira.

    << Questa arriva da un amico di Oto, ultima occasione per andare o restare. Se resti, solleva Tamashi, è la chiave che ci serve per varcare la soglia. Stiamo andando dove quasi tutti sono diretti, ma praticamente nessuno fa ritorno. >>



    << Nel Bonshuno; la tappa finale. Mataza Tsumuji è laggiù, ed è la chiave per il terzo ninja. >>






  15. .

    La via


    Una nuova speranza



    La presenza di Taka fu effettivamente una sopresa, e le reazioni, in parte sorprendenti a loro volta. Per la prima volta però, sebbene il rapido abbandono dei lacchè del Mizukage, i ninja dei vari villaggi, a vario titolo e con diversa energia, sembravano collaborare tra loro. Jotaro dal canto suo sembrava stanco, mentalmente stanco; questa veste del diplomatico in pizzi e merletti, proprio non gli calzava. Aveva fallito sotto molti aspetti e in molti momenti diversi; forse era arrivato il momento di cambiare strada, e tornare sulla via che aveva sempre percorso.
    Fino a quel momento, aveva protetto il mondo restando in disparte, addestrando reclute, accumulando informazioni. Scendere direttamente in campo aveva risultato solo nel suo incenerimento, e persino questa calda chiacchierata, non lo faceva restare a suo agio; lui non era Ayato. Nonostante il disprezzo per il padre, nonostante avesse sempre cercato di allontanarsi dalla sua figura, era finito a indire una riunione tra i Kage, proprio lui che tutti i villaggi aveva visitato; sembrava la brutta copia di un film già visto, e non era questa la fine che avrebbe voluto vedere.

    Quando Akira confermò che le Reliquie non potevano essere distrutte, annuì, poi non intervenne più in tutta la discussione, il suo ruolo di paciere aveva fatto il suo tempo; ora doveva passare oltre. Era ora di riprendere il mantello dal chiodo, spingere la ruota di nuovo in movimento. Avrebbe lasciato lì Taka, la donna sapeva il fatto suo, se era stata capace di sacrificare suo figlio per farsi strada come spia di Cantha, sarebbe potuta sopravvivere, più o meno, alla riunione.
    Mentre i ninja parlavano, si scusò coi presenti, per abbandonare temporaneamente la sala.


    - dOvE aNDiaMo ? -

    <<...all'inferno. >>

    OT
    Scusate l'assenza che ha obbligato altri a prendere il mio posto, continuate pure la riunione

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