Posts written by -Hidan

  1. .

    Contrattacco al Re

    Rosso


    II



    Gettai il bicchiere d'acqua a terra, evidentemente scocciato da quella inutile pantomima. Bleah... Siete ridicoli. Affermai, sputando a terra mentre il jutsu di trasferimento di quella bettola veniva sciolto, rivelando le vere identità di oste e struttura. Finalmente... E siamo più del previsto... Aggiunsi, a bassa voce.
    Una trentina di persone in tutto, tra cui Kensei, il Kazekage dal nome impronunciabile, Febh Yakushi, Fudoh, il ragazzo di Konoha che era venuto a fare una scampagnata nel Paese delle Valli qualche mese prima, Fudoh e quel tizio idiota che avevo incrociato per sbagliato all'Abete... Tutti vennero scrutati, mentre mi rimettevo a sedere al tavolino.
    Fino ad adesso, le premesse era tra le peggiori che avevo mai sentito per una missione di, vera e propria, guerra.
    Il referente per la missione, l'oste, era un jonin della Foglia, ed in poche parole spiegò il fulcro di quella missione.
    ... A quanto sembrava, dalle informazioni ottenute dall'Accademia, il primo obiettivo di Kumo sarebbero state le isole a largo del Paese delle Sorgenti Termali. La cosa, a livello strategico, poteva essere almeno sensata... Garantirsi un bacino sicuro, a largo della Nuvola, e minacciare in tal modo la Nebbia, Konoha e le stesse terre accademiche.
    Era tutto il resto che appariva quantomeno dubbioso.
    Obiettivo della missione, distruggere la flotta Cremisi stanziata in una base nel sud della Nuvola; per farlo, sarebbe stato necessario catturare alcuni dei ninja di Kumo presenti su Kenko... Nel caso non ci fossimo riusciti, l'intero esercito Cremisi, già sulle isole al largo delle Sorgenti Termali, ci sarebbe saltato addosso.
    Evitai di interrompere, e restai in silenzio, almeno finché l'uomo non nominò un nome che conoscevo: Shinken Bosu. Mmh? Il ronin delle Valli, dopo la sconfitta subita per mia mano, e dopo aver visto il suo daimyo morire per mano dei ninja Cremisi, aveva preso a cuore la sua vendetta e... Aveva iniziato ad uccidere ninja e nobili della Nuvola.
    Fu infine l'ora delle informazioni finali... Una nave era pronta per il trasporto, e su di essa un forziere contenente delle speciale cartebomba, ideate appositamente per distruggere le navi della flotta di Kumo.
    Ascoltai il Kazekage, che fu il primo a prendere la parola, ponendo delle domande che, giustamente, necessitavano di una risposta.
    Io non mi limitai solo a rispondere a talune di esse, ma andai oltre. Se posso... Feci finta di alzare un braccio, mentre mi sistemavo ancora più comodamente - e scomposto - sulla sedia a cui sedevo. Non avrei atteso permessi di sorta. Io sono quello che ha fatto il culo a Shinken. Avrei esortato. E' un ronin, precedentemente al servizio del vecchio daimyo delle Valli. Da quando i Cremisi glielo hanno ammazzato, insieme alla sorella, probabilmente ha un dente avvelenato... Direi molto avvelenato, visto che ha preferito loro che a... Me. Feci una pausa. Condivido tutto quello che il Kazekage ha fatto presente... Ma, ci terrei a precisare giusto qualcosa... Brevissimo silenzio. Questo piano fa veramente schifo. Se il vecchio jonin o gli altri ninja presenti ne sarebbero stati in qualche modo disturbati, non sarebbe stato un mio problema. Io non riesco a comprendere se questi vostri presunti informatori nella Nuvola siano solo degli idioti... O se lo sono chi ha ideato questo piano... Perché se non sbaglio la vostra speranza è che il primo attacco non vedrà impiegato tutto l'esercito, perché se questo accadesse... Saremmo carne da macello. Spero almeno che voi non siate corrotti, ma semplicemente inetti. Mi consolo così. Parole durissime. Mi sarei alzato, evidentemente scocciato. Vediamo di passare alla parte propositiva del discorso, rispetto a tanta merda, Propongo di dividerci in due gruppi. Avrei sottolineato il tutto mostrando indice e medio ai presenti. Se i Cremisi stanno per attaccare Kenko, e le restanti tre isole, e se non sono dei completi idioti come chi guida al momento l'Accademia, o almeno hanno un servizio informativo quantomeno definibile come non ridicolo... Cosa che gli invidio, sia chiaro... Una chiara frecciatina. Avranno già infiltrato dei ninja nell'isola, una piccola testa di ponte per l'invasione. Probabilmente almeno un sensitivo, e in grado di comunicare a distanza... Immagino quindi un covo, o qualcosa del genere. Bene, loro saranno quelli da catturare. E' molto più semplice effettuare un'operazione di controspionaggio in questo modo che in guerra. Temo che non sarà semplice catturare vivi uomini che stanno sbarcando su un territorio accademico per conquistarlo... Senza contare che il rischio di ritrovarsi chiusi in una piccola tenaglia nel momento dello sbarco, con un gruppo di Cremisi già presenti sull'isola, è molto alto. Feci spallucce. Il secondo gruppo, sarà quello che dovrà impedire lo sbarco dei Cremisi, o cercali e rigettarli in mare. E fungeremo da diversivo per il primo gruppo di controspionaggio, cosicché l'attenzione dei Cremisi sia rivolta principalmente verso di noi. Faremo un po' di casino, insomma. A proposito... Guardai ancora una volta il jonin della Foglia. Almeno sai dirci che tipo di attacco dobbiamo aspettarci? Le restanti due isole saranno oggetto di attacco congiunto o le hai nominate così per far vedere che hai studiato un po' di geografia del posto? Un'altra evidente frecciatina, diretta a l'uomo che si diceva responsabile di una missione che pareva reggersi più sul caso che su informazioni ed idee concrete.
    Se il Kazekage è d'accordo, io direi che è la miglior guida possibile per il gruppo di controspionaggio. Non credo siano presenti sensitivi migliori tra di noi. Avrei guardato il manipolatore d'argilla, attendendo un suo cenno di riscontro. Detto questo, direi che puoi scegliere te il tuo team... Per gli altri, la destinazione è chiara. Chi sopravvivrà, dovrà pensare all'infiltrazione a Kumo... Un problema molto distante, per ora. Ancora una volte spallucce.
    Per me, possiamo andare, provvederemo alla definizione dei gruppo durante il viaggio. Era stato detto già fin troppo.

  2. .

    I Signori delle Stelle


    V


    Quelli che erano i pensieri di Sho potevano dirsi corretti, seppur viziato all'origine di qualcosa che, ad ambi i ninja, era ancora sconosciuto.
    Tra schivate, protezioni, ed un'esplosione elettrica, il ninja di Konoha riuscì a scampare da quell'offensiva mal assortita senza subire sostanzialmente alcuna ferita.
    O mamma mia! E'... Fantastico! Tu non sei l'Uomo Tigre... Sei Sailor Venus! Ti ho riconosciuto! Avrei esclamato, mentre Sho avrebbe potuto vedere come, impugnando una enorme spada a forma di osso di seppia - apparsa da chissà dove -, sarebbe letteralmente esplosa di chakra, assumendo la forma di un enorme martello, con il quale avrei rispedito i tre lupi direttamente al mittente, come se fossero stati una palla da baseball. Uno dei tre si salvò, almeno parzialmente, visto che non fu colpito direttamente dal colpo ma di rigetto dal corpo degli altri due che lo precedevano. Eh?! Ma che dici?! Ma non siamo noi a doverli cacciare? ... Me lo fai il balletto? L'incoerenza magistralmente sublime di Akira Hozuki.
    I due lupi che avevano subito la scarica elettrica di Sho, seppur più che malconci, si rialzarono a fatica, insieme a quello fortunato del trio di assalto ad Akira... E furono molto più veloci ad andarsene che ad attaccare, trasportando con le loro fauci anche i due lupi ormai svenuti.
    Ehiii... Dove andate?! Già finito?! Salutate a casa! Avrei accennato un saluto con la mano, mentre con un tocco del mio guanto da evocazione feci sparire la Rombosogliola. Che tipetti simpatici questi Lupi Visoni eh... Le mani sui fianchi con un sorrisetto compiaciuto sul volto.

    Quelli non erano Lupi Visoni. Non sarebbe stato altrettanto semplice metterli in fuga. Una voce roca e, in un certo senso ferita, sarebbe sopraggiunta dalle nostre spalle. Visiteeee...! ... O, cavolo, sei ridotto male, amico. Dinanzi a noi, un enorme cane-lupo, alto all'incirca due metri, con un paio di occhialini e ricoperto da capo a coda di fasce e bendature mediche. Hai veramente una brutta cera... E saresti...? Io sono Inuarashi, Duca dei Lupi Visoni di Monte Argento... O almeno lo ero... Ditemi, siete stati veramente inviati per cacciarci? Ormai, non c'è altra speranza.

    Il grande Lupo umanoide sarebbe entrato nella casa della vecchia Takumi, stendendosi sul divano. Era solo e ferito, e sembrava potersi riposare finalmente dopo tanto tempo. Il suo atteggiamento non era ostile, anzi, sembrava quasi rassegnato. Qualcosa lo turbava e se sollecitato, non si sarebbe esitato dal rispondere alle domande, rivelando finalmente cosa era successo ai famosi Lupi Visoni. Come vi ho detto, io ero il Duca dei Lupi Visoni su quest'isola. Noi Lupi Visoni siamo una razza antica, originari del Paese della Luna, o almeno così si dice, ma ci siamo allontanati dalla nostra terra natia da secoli, fin dai primi insediamenti di ninja. Cerchiamo luoghi sicuri, isolati, per vivere indisturbati, e così, da ormai molti anni, avevamo raggiunto Monte Argento e Tohoku... Fino a quando non è arrivata la Luna Rossa. Il riferimento al jutsu rituale di Shiro era evidente. Vedete... Noi Lupi Visoni traiamo la nostra energia dalla luna. Tanto più la luna è nella sua fase lunare più importante, tanto più la nostra forza è... Moltiplicata. Quando venne la Luna Rossa, non era ancora luna piena, ma... Stasera... Si. Vedete... Molti dei Lupi Visoni, quella sera, o almeno tutti i presenti nella Cava Argentea, sono stati... Influenzati. Negativamente, molto negativamente. Si sono trasformati in qualcosa di... Selvaggio, innaturale, e hanno perso praticamente la facoltà di parola o qualsiasi briciolo di autocontrollo. Solo uno è riuscito a mantenere una capacità di ragionamento, e sembra poter influenzare anche altre bestie. Quei lupi, ne sono un esempio. Questo Visone si chiama Shishi... Era il mio secondo, e adesso ha preso il comando... Controlla la Cava Argentea, ha preso in ostaggio molti dei Visoni non trasformati e... Ha il controllo di quelli tramutati in... Non so cosa. Le mie ferite, sono dovute a loro. Ho provato a fermarli, per permettere a Takumi di benedire la Cava e cercare di spezzare questo rituale ma... Non ci sono riuscito. Se avessero chiesto informazioni aggiuntive su Takumi e rituale, sarebbero stati accontentati. Takumi è la nostra Sacerdotessa della Luna. Ogni tribù di Visoni ne ha una. Ho provata a condurla fino al lago, ma sono stato attaccato e ci siamo divisi... Non so dove sia, adesso. Probabilmente in qualche cunicolo del Monte... Per il rituale, vedete, la Cava Argentea prende questo nome perché ha una grande fessura, come incisa nella roccia stessa, e al suo interno un lago argenteo risplende costantemente. Quello è il luogo simbolo della nostra tribù... Il giorno della Luna Rossa, le acque del lago sono divenute anch'esse rosse... Sono abbastanza sicuro che Shishi abbia usato qualche sua stregoneria per mantenere il riflesso della Luna Rossa in quell'acqua, e adesso il potere che ne trae è... Famelico. Va fermato... Ma se stasera la luna piena risplenderà nella Cava Argentea, riflettendosi sul lago rosso, tutti i Visoni potrebbero rischiare di trasformarsi in questi esseri diabolici... E raderanno al suolo l'isola.
    Beh... che dire... Pensavo... Peggio? No, ok, peggio no. Che dici, almeno adesso sappiamo dove andare. Diamo una mano a questo cagnolone ferito? Non so quale sia il vostro compito qui, ma vi prego di non fare del male ai Visoni... Siamo creature pacifiche... Per quanto riguarda quelli di noi trasformati... Mio figlio... Vi prego, dovete provare a fermare Shishi prima della luna piena! Avete forse quattro ore di tempo! Io non potrò aiutarvi... Ma... Posso darvi delle indicazioni. Cosa decidete, ninja?

    f


    [Ore 17.30]
  3. .

    La Pioggia che Lava via Tutto


    VI


    Ridacchiai, schernendo in un certo modo il Kaguya.
    Sei in debito. Non sarà giudizioso, forse, ma non sei sul lato forte delle trattative... E citare alcuni episodi in cui ti sei adoperato, marginalmente, per un fine... Accademico... Non fa di certo te un alleato sul quale contare. Potrei perfino aggiungere che ovunque tu sia andato, è stato sempre per un tuo ritorno personale... Puoi smentirmi, ovviamente.
    Avrei fatto spallucce, ascoltando quello che il Mercenario aveva da dire su NuwaFuji... Legato a Pangu, lo Scriba del Mondo. Dopo di quello, venne il turno delle Stelle di Iwa. Se i poteri di quegli artefatti erano reali, erano qualcosa da non sottovalutare assolutamente. Una al Sanga... Due al Mikawa... Ed ora una delle due è venuta a te. Un altro nemico dell'Accademia, o almeno un suo cospiratore, che ti premia in maniera così generosa... Che fortuna queste collaborazioni di passaggio... Un chiaro riferimento sarcastico alla sua collaborazione con il Flagello.
    Seguì una piccola definizione dei semi di Ame, e del loro ruolo nel Villaggio. Quindi il seme di Cuori controlla la compagine medico-sanitaria... I Quadri, quella finanziaria... Le Picche... Lo guardai. Se tanto mi da tanto, quella militare... Ma i Fiori? Domandai.
    Se volevo conquistare Ame, dovevo capirla.
    Quantomeno, la parte militare della città sarebbe stata dalla nostra parte.
    Avrei pensato dopo in che modo.

    Venne la volta della pietra rossa.
    A quanto pareva, era realmente incastonata nel corpo del Kaguya. Non credo sia comunque una buona idea. Questa è una di quel genere di cose che metodi come il "scarnarti vivo" non aiuterebbe. Avrei esclamato, avvicinandomi per poter osservare meglio.
    A prima vista sembrava una semplice sfera, ma se osservata in maniera prolungata, un qualcosa di più profondo ed oscuro era annidato al suo interno. Ok, vediamo cosa riesco a fare... Avrei congiunto i palmi delle mani, chiudendo per un istante gli occhi.
    Wu. Un'esplosione di energia avrebbe inondato il Kaguya.
    Una vera e propria onda di energia vitale.
    Il Simbolo del Vuoto apparve sulla mia fronte, mentre il potere di Pangu iniziò a vorticare come una tempesta intorno al mio corpo.
    Bene, e adesso... Poggiai la mia mano sinistra sulla sfera, con tutto il palmo, mentre la destra restava aperta, in prossimità del centro del mio petto, per meglio aiutare il fluire del mio chakra unitamente al Vuoto.
    Incominciai a far mescolare le due forze, finché alla fine fu una sola. Vuoto e Chakra erano adesso uniti. Il Vuoto che è intorno a me, è lo stesso Vuoto che è ovunque a tutto. Per il Vuoto non ha differenza un posto o un altro. Un punto equivale ad un altro. L'energia che mi circondava avrebbe iniziato a fluire ancora più freneticamente lungo il mio braccio sinistro, fino a raggiungere la mia mano e la rossa sfera.
    Questa iniziò a vibrare, e il Kaguya lo avrebbe sentito.
    Forte.
    E così, per il Vuoto è indifferente cosa c'è intorno... A questa sfera.
    Sempre più forte.
    Finché una luce rossa inondò tutti.

    Fu un momento di oscurità.
    Un solo istante, dopo il quale fui catapultato in un altro luogo.
    Era una stanza circolare, di circa 15 metri di raggio. Nessuna porta. Nessuna finestra. Solo oscurità oltre la sala.

    WIP06


    Le pareti si inarcavano in una cupola dominata da una... Enorme sfera rossa.
    E lì dentro si sarebbe risvegliato Ru-Wai... O Meglio, anche lì.
    Infatti, lo stesso Kaguya avrebbe potuto vedere che, davanti ad Akira Hozuki, a circa 10 metri di distanza, si presentava... La sua stessa persona.
    Cosa era successo? Probabilmente una sorta di meccanismo di autodifesa della sfera, un modo per contrastare metodi invasivi.
    Credo che qualcosa sia andato storto...
    Avrei esclamato, mentre osservavo il Mercenario davanti a me, per poi alzare la testa... Cosa diavolo stava succedendo?

    Nel frattempo... Qualcosa, o meglio, qualcuno, nella testa del Mercenario, sempre così affollata, sarebbe mancato...

    Il fu Shiltar Kaguya, in quel preciso istante, era solo.
    Solo, nel corpo del secondo Kaguya.
    E libero, dopo tanti anni.


    Edited by -Hidan - 13/11/2019, 23:24
  4. .

    I Signori delle Stelle


    IV


    Uhm... Credo di sì, dovremmo riuscire ad ottenere un po' di polvere di stelle argentato, così da rendere i tuoi vestiti favolosi. L'argento va sempre di moda. Avrei esclamato, accompagnando il tutto con una sonora pacca di spalla.
    Probabilmente non era proprio quello che intendeva Sho, ma per Akira non aveva grande importanza.

    Presa la via battuta, fu facile raccogliere qualche informazione di rilievo, sebbene fosse chiaro come ci stava sfuggendo qualcosa. Non ne ho assolutamente idea, sinceramente, ma d'altronde siamo qui per scoprirlo. Feci spallucce. Potrebbe essere un'idea, anche se non capisco a che pro. Se avesse avuto sfruttarli in questo modo, sicuramente avrebbe cercato di portarli sul continente e non su quest'isola dimenticata dai kami... Bah! Vedremo! Esclamai con il mio solito disilluso. Non diamoci troppi problemi fin da ora! Un machiavellico occhiolino avrebbe accompagnato la scenetta, sebbene non fossi mai stato famoso per darmi problemi.
    Annuii poi, trovami d'accordo con Sho. Si, direi che vale la pena provare, alla fine non ci costa niente, no? Riferendomi alla strada per le montagne. Bene, andiamo a trovare la nonnina. Magari arriviamo per l'ora del tè. Priorità.

    Il viaggio sarebbe stato oltremodo tranquillo.
    I sentieri montani, come da promesse, non erano abitualmente battuti, ed infatti i due ninja non avrebbero trovato anima viva per circa le due ore di cammino necessarie a giungere sul versante del Monte Argento.
    Il paesaggio era molto fiabesco, per certi versi. Verdi colline che dolcemente si appoggiavano sulla catena montuosa centrale dell'isola, dove svettava in maniera predominante il famoso Monte dal caratteristico colore.
    I sentieri erano di semplice terreno battuto ma, malgrado ciò, adatti ad una comoda andatura.
    Quando il paesaggio collinare tramutò in uno più montano, il sentiero si snodava in un passo tra il Monte Argento e le restanti montagne, attraversandole. Sarebbe stato su quel versante del tragitto che, secondo indicazioni, avremmo potuto trovare la casa della vecchia Takumi.
    Furono necessarie più di due ore prima di poter vedere in lontananza la dimora.
    Una casupola in legno e mattoni, essenziale, ma che svettava in quel paesaggio così naturale. Eccoci qui, direi che ci siamo e... Ed è proprio l'ora del tè. Piccole vittorie.
    Raggiungemmo la casupola facilmente, ma fu proprio sull'uscio della porta che ci accorgemmo che la stessa era socchiusa. Sicuramente non un buon inizio. Se i due avrebbero messo la testa all'interno, si sarebbero ritrovati in una saletta da pranzo accogliente con una piccola cucina.
    Un salottino, una piccola stanza da letto e un bagno... Ma nessuna presenza. Ok... Date le mie enormi capacità investigative... Sono abbastanza sicuro, ma no, che dico, potrei assumere di avere la certezza che... Qui non c'è nessuno. Fu proprio in quel momento che sentirono un rumore provenire da fuori la casa.
    Mh? Una volta usciti dalla casa, avrebbero presto ricondotto il rumore di poco prima al legittimo proprietario. Anzi, proprietari.
    A una quindicina di metri da loro, sul versante roccioso dietro di loro, un gruppo di 5 grandi animali dal pelo bianco e dagli occhi rosso sangue, li stavano guardando come un bambino guardavo un gelato.


    Questi avrebbero iniziato immediatamente a ringhiare nei confronti dei due ninja, scagliandosi seduta istante contro di loro!
    I primi tre contro Akira, i restanti due contro Sho.
    I lupi avrebbero stretto la distanza tra i due gruppi con un enorme balzo, sfruttando anche l'altezza di vantaggio di cui godevano.
    Il loro primo tentativo sarebbe stato quello di tentare di mordere [Potenza 20], rispettivamente, a poca distanza temporale da un attacco e l'altro, gamba sinistra e braccio destro di Sho.
    Se ci fossero riusciti, avrebbero continuato a stringere in quella morsa il ninja, in alternativa avrebbero tentato, rispettivamente, di graffiare con gli artigli [Potenza 15] la stessa gamba del ninja e il busto dello stesso.

    Ogni lupo è grande 5 Unità, Vitalità 6 Leggere, Statistiche Viola. Il Morso viene considerato come una Presa. Se il Morso va a buon segno guadagnano un ulteriore Slot Azione per mantenere la presa. Se il Morso viene prolungato per due slot, causa Sanguinamento (DnT Medio). Liberarsi dal Morso può causare AdO.

    Nel frattempo, a grande distanza da tutto ciò, una figura, evidentemente malandata, stava osservando, mentre beveva un bicchiere di sakè.

    Inuarashi



    [Ore 16.45]
  5. .

    Una Promessa dal

    Passato


    II


    Le risposte che avevo richiesto, finalmente arrivarono.
    Una storia di conflitti, guerre, vittorie, sconfitte... Kamuro era morto lì dove avevo rischiato di perdere una delle persone a me più care in vita... Shulva... Sussurrai, ricordando perfettamente il tanfo di quel luogo. Sono stato anche io dinanzi alle porte di Shulva... L'odore di morte permane ancora i miei polmoni... Per fortuna, Meika era stato più fortunata del vecchio compagno di Jotaro.
    Jotaro era stato a rendere omaggio alla sua tomba, scoprendola poi dissacrata... Probabilmente, per recuperare la Samehada, che ora era nelle mie mani. Il Jaku avrebbe potuto vedere come un velo di ombra incupì il mio volto, solcato dal rimorso, sebbene non c'entrassi niente in quell'evento. A me Samehada era stata consegnata successivamente. Mi spiace. Riuscii soltanto a dire.
    Fu allora che mi sorrise.
    Ascoltai le sue parole in silenzio.
    Vidi come il ronin raccolse dei fili d'erba, di come il singolo veniva spazzato via, mentre il gruppo resisteva.
    Una metafora perfetta dell'Accademia e dei Villaggi ninja. Metafora perfetta di quella che era stata anche la Riunione.
    Non seppi replicare a questo.
    Sapevo perfettamente che aveva ragione... Ed era proprio per quello che ero lì.
    So di non essere abbastanza... Sospirai. So che l'Accademia non è nata come simbolo di pace... Mi avvicinai ancor di più a Jotaro. Con la mano libera, strinsi il suo pugno, che ancora impugnava i fili di erba. Ma c'è ancora tempo... Per me, e per te. Ho fallito, e mi sono rialzato. Tu hai fallito, e ti sei rialzato ancor più volte di me... Ti chiedo... Di rimetterti in piedi un'ultima volta. Da soli non bastiamo, ma... Noi siamo in due ora, ed è un un inizio. Sorrisi.
    La luce verde di Tamashi incominciò a vibrare, sempre più forte.
    Gli occhi do Jotaro cambiarono colore... Divennero neri, e rosso sangue.

    << Sognammo, sognammo un mondo libero, senza bandiere, senza despoti, senza bisogno di seminare paura; Mataza Tsumuji, io, e ... Hayate Tamasizu. >>


    La pergamena si aprì di scatto.
    Cosa...? Il leader della setta di immortali.
    Jotaro Jaku era stato compagno di Hayate Tamasizu.
    Il mio volto era incredulo, il mio corpo quasi congelato, ma prima di riuscire a reagire, una nuvola di sangue si alzò dalla pergamena, inghiottendomi completamente.
    Tutto il mondo venne fagocitato dal sangue.
  6. .

    La Fonte della Vita Eterna


    XIX


    Le mie parole fluivano dolci e incontrastate come la brezza di un vento primaverile, e fu proprio nel bel mezzo del mio racconto che, come d'incanto, sentii il vibrare delle corde di uno strumento musicale provenire dalle mie spalle.
    Mi voltai di scatto, ritrovandomi in un luogo differente dalla aspra spiaggia in cui mi ero seduto solo pochi minuti fa.
    Ero immerso in una specie di sogno, di altra dimensione eterea, con una fanciulla intenta a suonare uno shamisen e... I miei genitori dinanzi a lei. Cosa... Li avevo visti soltanto in foto, e ora li avevo lì, a pochi pazzi da me.
    Mi avvicinai a loro, quasi titubante... Mentre il Guerriero del Vuoto di Memoria incominciò a parlare.
    Loro erano me, o meglio, erano parte della mia memoria... E ora stavo per perderli, per sempre.
    Fui inondato da un oceano di pensieri, timori, dubbi, paure... Come sarei stato, dopo?
    Cosa sarei stato?
    Io... Non... Le parole non volevano uscire.
    Ero ormai davanti a loro, a solo pochi centimetri.
    Allungai una mano, ma questa passò attraverso l'immagine riflessa di mia madre, toccando solo il vuoto.
    Io... Il... Sigillo... Risposi a Wuang Yuanji, che da poco lontano mi stava sorridendo. Non riuscivo a declinare una frase in maniera decisa.
    Mamma.... Papà... A-Addio... Una lacrima solitaria scese sul mio volto, mentre i due spettri di memoria incominciarono a dissolversi dal nulla da cui io li avevo poi immaginati.
    E proprio nello stesso istante in cui guardai per l'ultima volta i loro volti, il turbinio di emozioni in cui ero immerso, semplicemente... Si dissolse. Mi sentii... Confuso. Sono contento che non potrò ricordare tutto questo... Ne sarei troppo... Spezzato... Forse ho scelto troppo velocemente il mio ricordo da donare al Vuoto... Ma, anche se non ricorderò loro o questo istante, sono felice di sapere che loro possano aver visto chi sono... Io... Parlai alla adolescente davanti a me. Spero... Di averlo trovato... Non posso fallire, d'altronde. Voi tutti avete posto fiducia in me, io stesso ho lasciato molto in questo percorso... Il riferimento era chiaro... Ti chiedo di parlarmi della tua declinazione... Non permetterò che la Tua Memoria venga dimenticata... Voglio essere meritevole di poter ereditare la storia di tutti voi Guerrieri del Vuoto...
    Ascoltai quindi la declinazione del Vuoto della Memoria, la storia di Wuang Yuanji, rimanendone estasiato.
    Ancora una volta mi accorsi, come con CaoCao, di quanto rozzo poteva essere il mio pensiero, seppur in astratto corretto e intuitivo, sul Potere del Vuoto... Adesso capivo Lianshi quando diceva che per trovare il suo Vuoto, aveva impiegato decenni.
    Capisco... Per il Vuoto, se la Memoria si trovi nella nostra mente o nella sua assenza astratta, era lo stesso... Ma solo nel Vuoto quella Memoria poteva essere infinita... Ti ringrazio, Wuang Yuanji... Saluterò i tuoi fratelli per te... Che tu possa avere un buon riposo... E, mentre mi congedavo con un cenno del capo, sentii una potente scossa di terremoto che mi riportò nell'aspra spiaggia, davanti a CaoCao.

    E mi sentii... Io... Diverso. CaoCao lo avrebbe potuto notare sul mio volto, quasi spaesato... Io... Non... Toccai il mio petto, in prossimità del cuore.
    Non sapevo cosa stava succedendo, cosa era successo. Chi... Non so cosa sia successo... Ma... Sono diverso... Non sapevo spiegarlo, ma mi sarei fermato successivamente a pensare a cosa era successo... Il mio obiettivo, era ancora ben chiaro nella mia mente.
    CaoCao... Questo era il terzo... Adesso... Il Vuoto di Significato. Mi avvicinai nuovamente a lui. Ripropongo l'offerta di un tonico, se ti può essere utile... Nel caso non ci fossero stati problemi, il Guerriero del Vuoto di Distanza mi avrebbe condotto con il suo potere nelle rovine di Li Dian, il maestro del Vuoto di Significato.

    [...]

    Mi ritrovai immerso nella vegetazione, dinanzi ad un muretto a secco e a delle colonne... Alcune più o meno integre, altre spezzate, poggiate sul terreno... Due di quelle, invece, ben immerse nel terreno. Eccoci qui... Mi avvicinai alla ricerca del simbolo del Vuoto di Significato, che ritrovai nella colonna centrale, l'unica su un piedistallo... Sulla quale saltai.
    Le mie scelte non erano state casuali, ma precise, meditate su quanto avevo potuto immaginare dalle parole di Lianshi su ciascun Guerriero del Vuoto. E, grazie alla altezza della colonna centrale, potei trovare quello che cercavo. CaoCao, dammi una mano... Dobbiamo spostare queste colonne spezzate. Le indicai con il dito indice.
    Li DIan era un matematico, giusto? E, nel Vuoto di Significato, si potevano declinare le forme geometriche e le informazioni. Bene, diamogli una forma geometrica. Sfruttando le colonne spezzate e non fissate nel terreno, trovai dapprima quelle che sembravano essere tra di loro similari.
    Infatti, raccolte le quattro metà delle colonne, fu facile trovare tra di loro quelle che meglio si incastravano... Anzi, potei notare come potevano essere assolutamente complementari.
    Incominciai a contare le distanze tra le colonne integre e il muretto spezzato, e quindi tra le due colonne soltanto. Mi resi conto che colonne e muretto erano poste come se, le prime, fossero state un tempo gli angoli di una struttura rettangolare più integra. La colonna centrale invece, quella con il piedistallo e il simbolo del Vuoto, era posta esattamente a metà tra le due colonne integre, ovvero del muretto a secco. Mancava soltanto un passo per immaginare una struttura da una forma geometrica precisa, definita e per certi versi speculare.
    Contando i passi, misurai la distanza tra le colonne spezzate e la colonna centrale, e quindi dal muretto a secco. La prima distanza, era esattamente la metà della seconda.
    Il da farsi era chiaro, e lo misi in atto, aiutandomi con i passi come unità di misura ed, eventualmente, sfruttando nuovamente l'altezza della colonna centrale per evidenziare taluni errori di misurazione.
    Il risultato finale fu di facile definizione.

    png

    Allora, le colonne non sono messe proprio in maniera precisa (dovevano andare entrambe un po' più a destra) ma non volevo incasinare il disegno già orrido XD Tanto si capisce che le ponto in maniera speculare, alla stessa distanza da quella centrale rispetto le due a sinistra integre.


    Dovrei esserci adesso...
    Il quarto sigillo sarebbe stato spezzato, se tutto fosse andato bene... E da quel momento, la Babekujira, si sarebbe incominciata a risvegliare.
  7. .

    Una Promessa dal

    Passato


    I


    Quando il piccolo corvo inviatomi mi trovò, era già su una piccola imbarcazione diretto verso la terraferma da Kiri.
    La sera precedente avevo pianificato il mio colpo di coda verso la testa marcia di Ame, ma quelli sarebbero stati eventi che si sarebbero susseguiti diversi giorni dopo.
    Solo quando il nero messaggero si posò sulla mia spalla, potei notare come la creatura aveva negli occhi aveva dei piccoli tentacoli. Disgustoso... Sussurrai, mentre l'animale mi riportava la posizione del Giglio: Jotaro Jaku.
    Erano ormai qualche settimana da quando lo avevo lasciato dalla riunione nel Paese del Ferro e, come da promessa, ci stavamo per rincontrare.
    Il Jaku era uno dei ninja più misteriosi e, allo stesso tempo, affascinanti che avevo mai incontrato. Non aveva il potere che molti ricercavano, inteso come pura forza combattiva, ma era quello del mistico - no, non come quello di Sanjuro -, dell'antico, del primordiale, del perso e ormai dimenticato ma che in lui, misteriosamente, viveva ancora.
    Viveva, in una sua confusione interiore, che andava dissolta. Come lui aveva fatto con me, io mi ero ripromesso di seguire lui in un suo viaggio.
    Adesso non rimaneva altro che raggiungerlo.

    Il mezzogiorno del giorno successivo raggiunsi il villaggio segnalatomi dall'oscura creatura, un agglomerato di qualche casupola di legno che sembrava risalire ad un'altra epoca. Gli abitanti sapevano del mio arrivo, e fui accolto con grande spirito. Mi diedero una camera, un pasto e qualche ora di riposo. Verso la metà del pomeriggio, un anziano monaco mi raggiunse, per comunicarmi che qualcuno mi stava attendendo nel monastero del villaggio, poco distante da esso.
    Il monastero, un piccolo eremo su una collina vista oceano immerso nel verde, era pressoché adiacente al villaggio. Quando spalancai le porte, un intenso fumo e odore di incenso mi riempì i polmoni e gli occhi, e mentre mi abituavo alla luce offuscata e alla spiritualità del luogo, superai una serie di monaci immersi nella preghiera per raggiungere una piccola stanzetta separata dal resto del tempio.
    Aprii la porta, e in quel rifugio spirituale trovai, seduto nello spoglio più assoluto, Jotaro Jaku, in religioso silenzio. Con un cenno del capo congedai il monaco, che richiuse la porta dietro di se. Ben ritrovato. Risposi, con un leggero sorriso.
    Non si perse in convenevoli, e fui da subito confuso. Kamuro... Yamazaki...? Cosa c'entra lui? Chiesi, mentre il Jaku si alzava e mi squadrava da capo a piedi. Parli per enigmi, Jotaro. Non sono qui per enigmi. Sono arrivato al Ferro pieno di domande e rimorsi, tu mi hai aiutato a dissolverli... Sii più esplicito, per favore. Era una richiesta semplice, dopotutto. Un ninja della tua era...? Sospirai, quasi.
    Era nervoso, preoccupato, ricolmo di dubbi e incertezze... Cosa stava succedendo? Dove stavamo andando?
    Seguii il ronin attraverso il monastero, dove i sacerdoti si inchinarono lungo il nostro passaggio.
    Questo era il potere a cui mi riferivo: creare rispetto con la forza della conoscenza.
    Seguii a buon passo la mia guida, finché non raggiungemmo una scogliera.
    Le onde si stavano infrangendo lunga la nuda roccia, e fu allora che i pensieri di Jotaro vennero resi liberi.
    Le origini di una storia. La Sua storia. Tre ninja, un patto, un'idea.
    Non osai interromperlo, perfino mentre venne estratto un rotolo rosso cremisi. Ma non era solo colore, era... Sangue.
    Il patto venne eroso dal tempo. Morte e abbandono. Non sapevo di chi stesse parlando, ma sapevo che era lui ad aver provato ad addestrare una nuova generazione. Stai per caso perdendo le speranze, Jotaro? Non tutto è perduto, c'è ancora chi combatte per qualcosa di giusto... Io combatto. Io combatterò. Risposi alle provocazioni, dirette anche verso di me.
    Ero anche io quella nuova generazione, sebbene io non avessi mai avuto nessun maestro.
    La pergamena venne poggiata sul terreno.
    La chiave per... Dove? Ancora enigmi.
    Alla fine anche quelli si infransero. Il Bonshuno...? L'Inferno.
    Ero confuso. Non riuscivo a credere a quelle parole, ma il Jaku non era il tipo da perdersi in chiacchiere effimere. Chi è Mataza Tsumuji...? Se adesso era chiaro che si trattava dello shinobi della triade morto, non era chiaro tutto il resto della storia. Jotaro... Io ti devo tanto. So che hai poca fiducia nel mondo ninja ormai, ma ti chiedo di... Di non perdere la giusta strada. Possiamo ancora farcela... Guardai il Giglio negli occhi. Non so chi sia questa generazione che ti ha deluso, ma... Devi avere speranza. Devi credere che sia possibile cambiare le sorti di questo storto mondo... La mia mano si mosse, andando sotto il logoro mantello che indossavo.
    Quello che ne uscì, fu Tameshi.
    Ed è per questo che io crederò in te. Andremo all'inferno, Jotaro Jaku. La Lanterna delle Anime avrebbe solcato l'aria fino ad arrivare esattamente sopra la pergamena cremisi.

    E torneremo insieme.


  8. .

    Contrattacco al Re

    Rosso


    I


    Il fato mi aveva condotto nel Paese delle Sorgenti Termali ancor prima che il rapace messaggero mi raggiunse, o ancor prima che il roditore volante di Kensei potesse trovarmi.
    Erano passati pochissimi giorni dal mio ultimo incontro con Jotaro, una decina di giorni dalla mia ultima visita a Kiri, e mi trovavo ancora in quel anonimo Paese per riposarmi prima del grande salto che mi avrebbe condotto ad Ame... Ma quella sarebbe stata un'altra storia.
    Nascosto perennemente in un mantello tanto logoro quanto sporco, mi sarei ritrovato a Tojo, una maleodorante città di costiera molte ore prima dell'appuntamento.
    La circtanze erano, o quantomeno si stavanopresentando, molto strane.
    Una missione, un'adunata generale in vista di una operazione militare che sembrava essere tanto vasta quanto segreta... Chi aveva preso quella decisione, se i kage non ne erano stati informati? Un bel quesito, era certo, ma c'era qualcos'altro che tormentava i miei pensieri... Chiunque fosse stato, era un vero idiota.
    Punto di raccolta in una città portuale. Località scelta per il briefing... Una locanda.
    Se veramente non avessi voluto leggere quelle parole come un vero e proprio atto sovversivo, come una trappola, avrei dovuto pensare all'ideatore di quel messaggio, e della missione stessa, come un perfetto idiota.
    Tanta segretezza raccolta nel punto più pericoloso, dal punto di vista del pericolo di "fuga di informazioni", della città. Il tipo di città più pericoloso, per lo stesso punto di vista... Potevo realmente pensare che l'Accademia fosse dominata da personaggi così idioti?
    O forse, era addirittura peggio... Una trappola? Non volevo pensarlo.
    Ma avrei agito di conseguenza.
    Già molto prima di entrare nel borgo marinaro, infatti, mi sarei preoccupato di modificare il mio flusso di chakra, attivando l'Anello della Fonte Pura della cotta di maglia che avevo forgiato nel Bosco delle Quattro Fonti. [Suijin]Anello della Fonte Pura
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Cane, Bue, Tigre, Serpente, Cane (5)
    L'utilizzatore, concentrando il chakra nell'Anello della Fonte Pura, può modificare il proprio flusso di chakra: all'attivazione sarà possibile variare la quantità, la potenza e l'impronta di chakra possedute, in modo da non rendere riconoscibile il proprio chakra. Non sarà possibile utilizzare il chakra mentre mantenuta attiva la tecnica. Se Suijin riceve un qualsiasi colpo, la tecnica si disattiverà automaticamente.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su]

    Energia Bianca, senza Impronta
    Ma non solo.
    A circa 2 chilometri dalla cittadina, mi sarei appartato in un anfratto della vegetazione, cercando una piccola riserva di acqua, al fine di poter creare un mio clone. [Slot Tecnica Avanzato]Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre (3)
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Suiton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso)
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]
    [Da studente in su]

    Tutti per Uno
    Arte: L'utilizzatore può trasmettere i propri pensieri con i suoi cloni d'acqua, e viceversa, attraverso il chakra. Viene stabilito un contatto mentale tra l'utilizzatore e i cloni che gli permette di comunicare tra di loro anche senza emettere alcun suono.(Consumo: ½ Basso ogni round)
    [Da genin in su]

    Senza Mani
    Abile: L'utilizzatore può usare le tecniche di moltiplicazione di cloni d'acqua senza comporre i sigilli: la tecnica richiede un caricamento per un ugual numero di sigilli. Durante il caricamento si creerà un piccolo mulinello d'acqua nel luogo in cui verranno creati i cloni.[Da genin in su]

    Tecnica Superiore della Moltiplicazione Acquatica
    Talento: I cloni d'acqua possiedono 2 Leggere bonus alla Vitalità al momento della loro creazione: ogni clone richiede 2 unità d'acqua in più per la creazione. Può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.[Da chunin in su]

    A quel punto avrei fatto attendere nascosto il clone, mentre io mi addentravo nella città. Un luogo piccolo, sporco, densamente popolato per via degli scambi commerciali, ma nulla che potesse fargli vantare una certa predisposizione strategica di rilevanza.
    Mi sarei quindi addentrato nella locanda, diverse ore prima dell'ora di incontro, non scoprendo mai il mio volto perennemente coperto, e chiedendo all'oste una camera.
    Avrei approfittato della mia antecedenza rispetto agli altri ninja per farmi un bagno caldo e qualche ore di ristoro. Ne avevo bisogno, soprattutto del primo, dopo più di qualche giorno lontano dalla civiltà.
    Approfittando di quel tempo, il mio clone avrebbe percorso i chilometri che lo distanziavano da me, solo per andarsi a cercare un punto nascosto nel dietro locanda dove attendere. E lì avrebbe atteso, immobile e perennemente nascosto, per quanto possibile. I tetti, laddove la predisposizione lo avrebbero permesso, sarebbero stati un'adeguata alternativa.
    Dopodiché, sarei sceso nel locale comune, dove marinai e puttane di vario tipo si succedevano in parole e azioni.
    Senza troppe preoccupazioni, senza trasformazioni, con il solo mantello indossato e il cappuccio sempre alzato, avrei trovato il tavolo più vicino al fondo della locanda, in modo da trovarmi sempre ad una distanza di massimo una decina di metri, a linea d'aria, dal mio clone, che nel caso si sarebbe mosso a sua volta per agevolare questa mia richiesta.
    Tra la gente e la confusione, ero solo uno dei tanti uomini seduti lì dentro, intento a bere un enorme bicchiere d'acqua. Forse la cosa che in quel posto era più strana.
    Avrei osservato uomini, di varie forme e dimensioni, entrare e uscire dal locale... Ero certo che tutti avrebbero usato trasformazioni o abilità similari, se fossero stati quantomeno coscienti che tutto quello poteva rivelarsi un enorme boomerang Cremisi.
    Il giovane ninja della Nebbia di nome Fudoh arrivò, seguito dal chunin di nome Shin, della Foglia, che avevo conosciuto nelle Valli... Un uomo dai capelli rossi prese sottobraccio Fudoh, forse uno shinobi sotto false sembianze.
    E tutto quello era abbastanza fastidioso.

    Avrei potuto resistere solo pochi altri minuti, prima di alzarmi in piedi e abbassare il cappuccio.

    Quando finisce questa buffonata?
  9. .

    La Pioggia che Lava via Tutto


    V


    Sorrisi, trattenendomi comunque dal ridere, dinanzi a quelle affermazioni.
    Il Kaguya, dopo un periodo di collaborazione, era riuscito a sfuggire dal predatore Jeral. Perdonami, mi sto trattenendo a fatica... Mi stai dicendo veramente che prima avete collaborato e poi ti ha quasi ammazzato? Ahahah! Per tutti i kami, quel personaggio deve essere veramente grandioso... Non riesco a capire come non uccida se stesso ogniqualvolta si guarda in uno specchio. Feci una pausa.
    Bene, un problema in meno per te. Quantomeno non sei un alleato di uno dei nukenin più famigerati del continente... Diciamo che sorvolerò, e mi dimenticherò di comunicare ai Villaggi e all'Accademia, questa tua precedente contingenza di rapporto con il Flagello... Non sarebbe stato il massimo, per le tue recensioni... Lo guardai, ancora divertito. Sbaglio o sei già in debito con me, Kaguya? Era evidentemente una provocazione.
    Come vedi, sono cambiato da quella notte nel Gelo... Precedentemente, pragmatismo e cinismo mi mancavano. Adesso credo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
    Accennai un sì con il capo, prima che il Mercenario incominciò a rispondere alle mie richieste di informazioni.
    Le storie del Kaguya risorto, non delusero le mie aspettative.
    Capacità del Flagello, scontri con il Kappa, una delle armi di Iwa, combattimenti con il NuwaFuji... Uno dei tre grandi generali della prima epoca... Insieme a Pangu.
    Tutta la mia vita, tutte le guerre, tutte le storie e leggende che mano a mano scoprivo, vivevo, sembravano collegate, come da un impercettibile filo, quasi invisibile, ma presente. E forte.
    Quello era un altro grande tassello che, a tempo debito, ero certo, avrebbe completato il puzzle del mondo.
    NuwaFuji... E' ancora vivo? Tu sai chi è lui? Chiesi, evidentemente affascinato da quella storia, prima di scoprire che Jeral aveva non solo un nome, ma perfino un cognome, ed era piuttosto famoso... Uno Hyuga, distorto nell'animo da una creatura dalle origine oscure, probabilmente frutto di una delle virtù di Hayate.
    Interessante, ma il Flagello era un problema, per ora, secondario.
    Oh, che sorpresa. Non lo avrei mai detto... Anche su quella parte di storia, c'era lo zampino del Mikawa, kage di Oto. Ovviamente, ironico.
    Seguì il suo rapporto con lui, con Hoshi, il recupero dei Kiseki e del 4 code di cui avevo già sentito parlare alla Riunione. Nulla di nuovo sotto al sole.
    Stella di iwa, dici? Non ricordo dove, ma ne ho già sentito parlare.... Ah, ecco! Ora mi ricordo... L'uomo pipistrello... Kazuhiro Kuei... Ne ha usata una contro di me. Che cosa sono, in realtà, queste Stelle? Avrei parlato, senza sapere a cosa avrebbero portato le mie parole...
    Vorrei ben vedere che non è una proposta pessima, pff... Ascoltai la prima richiesta che, stranamente, sembrava fin troppo semplice da accontentare. Non sono un medico, credo che tu lo sappia... E non conosco medici di valore, devo essere sincero... Posso provare a cercare qualcuno, ma non sarebbe più semplice cercare in questa fogna bagnata che chiamate villaggio qualcuno da assoldare? Avrei domandato al Kaguya. O, in alternativa, quando metteremo in moto questo colpo di coda, non credo avrai problemi a recuperare un antidoto... Essendo il capo di Ame.
    Fu però con la seconda parte del discorso che le cose si fecero interessanti.
    Una pietra incastonata nel corpo del Kaguya, senziente e cosciente, che impediva al Kaguya di poter "tradire" Ame e questo gruppo ristretto di possessori delle Pietre Rosse.
    Per abbattere Ame e avere il Kaguya dalla mia parte serviva, quindi, vincere la presa della Pietra dal corpo del Kaguya.
    Uhm... Incastonata, in che modo? Voglio vedere, o altrimenti non posso capire... Avrei chiesto al Mercenario.
    Se avesse acconsentito a mostrarmela, mi sarei avvicinato per ispezionarla. Per un artefatto del genere, non credo che basti un medico... Non ho idea di che capacità possano servire, ad essere sincero... Però... Potrei provare una cosa... Avrei esitato un istante, prima di continuare. Tu c'eri a Tsuya, tu hai visto Pangu, e hai visto il potere che mi ha donato... Conosci i Guerrieri del Vuoto, almeno parzialmente... Non sono ancora al massimo delle mie capacità ma... Posso provare a fare qualcosa, se tu sei d'accordo. O se non hai idee migliori. Adesso dipendeva dal Kaguya.

  10. .

    Una Nuova Vetta


    VI


    Sorrisi, ascoltando le parole di Kensei.
    Ero riuscito a raggiungere l'obiettivo che mi ero posto. Adesso ero libero di poter procedere.
    Mi alzai dalla sedia, mentre il Kenkichi terminava il suo discorso. Lo avevo convinto a non contattare il Kaguya, c'era troppo da rischiare. Fu però la fiducia che avevo posto in lui sulla scelta dell'ultimo membro della squadra che avrebbe attaccato la testa di Ame a donargli maggior convinzione.
    Sapevo di non poter fare tutto da solo, benché dicessi il contrario. Per quanto forte potessi essere, o diventare, ero solo.
    Con la fiducia nelle persone verso cui provavo stima ed affetto, invece, potevo raggiungere la vetta che mai nessun ninja aveva raggiunto.
    E la mia vetta era chiara. Lontana da me, ma finalmente potevo vederla.
    Sono sicuro che non la tradirai, Kensei. Ho fiducia in te. Poggiai entrambi le mie mani sulle sue spalle.
    Carne e acciaio.
    Anche quello poteva essere Yin e Yang.
    Strinsi saldamente, e poi le lasciai, prendendo dalle mani dello spadaccino quella strana ampolla. Uhm? Dovrei bere... Il tuo sangue? Brr... Una faccia schifata apparve sul mio volto. Beh... Non so che dire... Grazie...? Era quasi una domanda, mentre riponevo il flacone in uno dei miei due rotoli di richiamo.
    Mi avvicinai alla finestra, salendo con un piede su di essa e abbandonando una delle due gambe al vuoto.
    Il mio mantello volteggiò nell'aria, sospinto dal vento, mentre le mie mani tenevano saldamente la parete interna dell'ufficio di Itai. Un'ultima cosa: tiene per te il fatto che io sia venuto qui, stasera... Ci vedremo presto Kensei, prima di quanto tu possa pensare. Nel frattempo, rinsalda Kiri. Che lo spirito della Nebbia non si disperda nel fragore del mondo. Sii saldo anche per me. Sospirai, sorridendo. Vedrai, ce la faremo. E' una promessa.
    E con quelle ultime parole, mi lasciai cadere, rasente alla struttura, salvo poi aiutarmi con il chakra adesivo per la discesa.
    La mia era non solo una speranza, ma una vera e propria certezza.

    Avrei raggiunto la nuova Vetta.

    Ma, prima di raggiungerla, c'era una persona ancora da incontrare... E un Inferno, da attraversare.
  11. .

    L'Artista

    Test Completo


    Inchinai il capo nei confronti dell'Artista, mentre osservava con quale maestria sfiorava il cadavere come se fosse una foglia ondulante da un ramo di un albero.
    Le sue mani sembravano plasmarsi con la morte stessa, e dalla morte traeva la sua straordinaria capacità.
    « Si, non sappiamo un granché di questo ninja, ma come ha detto lei, la materia prima non è di prima qualità... » E si stava parlando di cadaveri, ricordo. « Ed è un onore per Kiri poter usufruire dei suoi servizi e della sua arte... La lascio pure sola. » Mi sarei congedato rapidamente, con un inchino, mentre raggiungevo il grosso omone nerboruto fuori dalla stanza-laboratorio dell'artista.

    Servì soltanto un'oretta di tempo prima che la guardia della donna mi invitò a tornare nella stanza da cui ero uscito.
    Nel laboratorio, il corpo del ninja deceduto era sparito e, al suo posto, uno strano ranocchio e del ché erano apparsi sul tavolino. « Non so Yogan, ma approfitto della sua gentilezza, Artista. » Sorseggiai la bevanda calda.
    Squisita, ma non osai interrompere il quasi religioso silenzio.
    Fu allora che la donna, con un semplice gesto, trasformò la rana in una scatola abbastanza vistosa.
    A quanto pareva, la donna era riuscita a ricavare da quello scarno cadavere un mantello dalle discrete potenzialità. Leggero, comodo, per chi voleva essere indiscreto. Di meglio non credo si potesse ottenere.
    Presi la scatola, inchinando nuovamente il capo in segno di saluto.
    « Artista, la ringrazio a nome di Itai Nara e di Kiri tutta. La prossima volta, non mancherà certamente di venirla a salutare e di renderle omaggio. Non la voglio disturbare di più di quello che ho già fatto, quindi tornerò a Kiri al più presto... Come sempre, è stato un piacere. E... Faremo di tutto per poter ricambiarle le attenzioni che ci dedica... » Avrei esclamato, mentre rialzavo la testa per seguire Kuma fuori dalla casa.
    Dovetti sforzarmi di tenere la bocca di Yogan chiusa, altrimenti sarebbero stati guai per tutti.
    « Ok, grazie, Kuma, sempre un piacere parlare con te! » Esclamai, sornione, evidentemente ironico. « Va bene Yogan, torniamo a Kiri! » La dragonessa riprese la sua forma originaria, mentre io le balzavo in groppa.

    L'Artista era una risorsa per Kiri, o una possibile minaccia? Una donna vanesia, dai poteri terrificanti.
    Per adesso poteva andare bene così, ma forse, in un futuro, altre azioni sarebbero state necessarie, per Kiri e la sicurezza di tutti. Per la Nebbia, quel giorno, perso un ninja, ero riuscito a fargli guadagnare un mantello.



    OT/ Dopo 5 anni, finito, non male xD

    Bozza di Isaka, da sottoporre ad approvazione

    Isaka [Equipaggiamento]

    Isaka [Protezioen]
    Lungo indumento munito di cappuccio, di colore blu notte, che copre il corpo dal collo fino ai piedi, pur lasciando un'ottima libertà di movimento. Utile per nascondere le proprie azioni. Questo mantello è stato in parte ricavato dalla pelle di Isoka.
    Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Grande
    (Potenza: 15 | Durezza: 3)
    [Da Genin in su]

    Mantello Furtivo
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività, se indossato il mantello senza attaccare.
    [Da Genin in su]

    Tecnica del Mimetismo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può rendersi impercettibile alla vista o all'udito o all'olfatto, alla scelta all'attivazione. Annulla rispettivamente gli effetti delle abilità Vista Perfetta, Udito Perfetto o Olfatto Perfetto avversarie oppure riduce la loro percezione di 3. Concede un occultamento naturale parziale, rendendosi trasparente; l'occultamento è inefficace entro 1,5 metri da una fonte di chakra.
    Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica avanzato.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo: Alto - Mantenimento: ½ Basso ad Azione)
    [Da Chunin in su]

    Tecnica del Teletrasporto - Shunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra
    L'utilizzatore può viaggiare attraverso lo spazio entro 45 metri dal punto di partenza. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta. Il viaggio durerà circa un secondo.
    Il punto d'arrivo non deve essere occupato da altra sostanza solida o liquida, né deve essere presente entro 6 metri una discreta fonte di chakra. È possibile portare altri ninja con se al costo extra pari a Mediobasso ognuno.
    Dopo aver attivato la tecnica, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina.
    Tipo: Ninjutsu - NInpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso)
    [Da Chunin in su]

    Mantello Invisibile
    Maestria: Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3 se indossato il mantello senza attaccare.
    [Da Jonin in su]
  12. .

    La Fonte della Vita Eterna


    XVIII


    Ringraziai con un cenno del capo CaoCao dopo le sue parole.
    Si sarebbe fidato, e mi avrebbe aiutato a muovermi velocemente, ma non mi avrebbe suggerito le soluzioni degli enigmi del Vuoto... Sorrisi. E' acerbo, hai ragione... Ma come ho detto a Lianshi, nessuno mi ha mai regalato nulla nella vita. Supererò anche questo, e mi servirà per comprendere di più il Vuoto nelle sue varie definizioni. Se riusciremo ad unire le nostre forze, insieme a Lianshi, il mio piano avrà successo... Ne sono sicuro. I miei occhi erano accecanti di sicurezza, e il Guerriero del Vuoto della Distanza lo avrebbe potuto percepire. Non voglio profanare la tomba di Natsuhime-dono, e se i suoi artefatti la hanno seguita nel suo rituale... Non c'è nulla che mi possa interessare. Non è la ricchezza che mi interessa, ma salvare questo luogo, i suoi abitanti, e proteggere chiunque necessiti di essere protetto... Ci fu anche un piccolo riferimento all'utilizzo delle mie capacità Hozuki ed eventuali armi... Che potessi, in qualche modo, essere assorbito dal rituale e dal chakra di Natsuhime-dono? Sarebbe stato meglio non tentare, almeno finché non avessi potuto definire il mio piano.

    CaoCao appoggiò quindi una delle sue mani sulla mia spalla, spiegandomi il suo vero concetto di Vuoto... A cui ero arrivato, seppure in maniera molto più rozza. Era vero, ero acerbo, e mi sarebbe servito tanto tempo per comprendere le vere definizioni del potere di Pangu. Sorrisi, di risposta alle parole di CaoCao, e, in meno di una fazione di secondo, ancora prima di poter rispondere, mi ritrovai sulla spiaggia dell'isola, dinanzi alle rovine del Vuoto di Memoria.
    Un potere veramente, potenzialmente, infinito. Un luogo o un altro, non ha significato per te... E niente di questo può essere più vero che per il Vuoto della Distanza... Ti ringrazio. Non conosco quanta energia richieda questo utilizzo, ma se hai bisogno, ho dei tonici con me. Non esitare a chiederli. Proposi a CaoCao, mentre osservavo quelle che erano le nuove rovine... Composte da un piccolo muretto a secco e una specie di lapide.
    Sul muretto, il simbolo del Vuoto di Memoria.

    Il mio primo tentativo inconscio non funzionò. Il ricordo era ancora con me, così come la memoria dei miei genitori.
    Serviva forse un ulteriore tassello per sbloccare il sigillo e superare l'indovinello.
    Fu allora che mi ricordai delle parole di Lianshi.
    Wuang Yuanji, il Guerriero del Vuoto di Memoria, bambina, cantante, e con il potere di poter cancellare l'esistenza di storie, ricordi, memorie di cui veniva a conoscenza.
    Ciò non poteva succedere, se tutto ciò non si esternava tranne che nella mia testa.
    Per abbandonare i ricordi, per perdere le mie memorie, le mie informazioni, dovevo fare un passo in più.
    Se apro me stesso al Vuoto, la mia Memoria al Vuoto, per esso non c'è differenza tra avere un ricordo, una storia, un'informazione... O non averne.
    Ancora seduto dinanzi alla piccola lapide, iniziai a parlare. A raccontare.
    Se stessi parlando con CaoCao o con Wuang Yuanji, non sarebbe stato semplice capirlo.
    Mio padre si chiamava Akihiro Hozuki, mia madre Fumiko Aogawa. Devo a lei questi miei strani capelli di color blu... E a mio padre questo ciuffo albino, ovviamente. Loro sono morti quando avevo malapena un anno. Non ricordo nemmeno i loro volti. La guerra con i Cremisi era appena terminata, e gli strascichi del conflitto faticavano a terminare. Ed è così che è successo, caduti in una delle tante imboscate di guerriglia che sono seguite al gran conflitto. I miei genitori, e la maggior parte dei ninja appartenenti al clan di mia madre. Quelli che la conoscevano, dicono che le assomiglio. Non solo per i capelli, ma per il suo sorriso. Sono cresciuto senza di loro, ma è per loro che sono diventato uno shinobi... Affinché nessun altro bambino cresca senza dei genitori. Dalla loro memoria, è nata la mia storia...
    Questo era forse il passaggio successivo all'indovinello del Vuoto di Memoria.
    Una storia, tramandata oralmente, da poter rendere al Vuoto.

  13. .

    Una Nuova Vetta


    V


    Le mie parole colpirono Kensei lì dove anche l'oscura copertura metallica che indossava non proteggere.
    Raccolse debolmente la penna dalla mia mano, per poi cingerla completamente e lasciarla solo qualche istante dopo, quando fu pronto a rispondermi, allontanandosi contestualmente dalla scrivania.
    Quella che era la mia proposta era stata chiara, ma aveva rinsaldato il cuore del Kenkichi, rincuorandolo e facendogli finalmente comprendere il significato delle mie gesta, delle mie azioni e dei miei intenti.
    Ero felice e lieto di saperlo, ma quella sensazione si accompagnava ad una mia certezza che si vedeva realizzata... Kiri andava protetta, affinché io potessi fare quel che dovevo fare.
    Mi tratteni quasi dal ridere sulle prime elucubrazioni mentali del ninja. Sono contento di questo tuo ritrovato entusiasmo, ma non esagerare adesso! Esclamai, divertito. Il Mercenario si, so come contattarlo, ma non dovremo avere altri contatti fino al giorno in cui ci recheremo ad Ame. Il Joker e le sue abilità, nonché taluni suoi artefatti, permettono di ricercare informazioni su tutta Ame... Non possiamo permetterci che il nostro piano venga influenzato da fughe di informazioni. Incrociai le braccia. Si, se vuoi ti lascio il compito di trovare un altro membro. Decidi pure te, ma raccomando discrezione. Non voglio che questa mia notizia si sparga per gli altri villaggi... E questa non dovrà essere una missione accademica. Quando avremo finito, non ci dovranno essere collegamenti tra questo colpo di coda nel Paese della Pioggia e i villaggi ninja. Se non fosse così, mineremo la stabilità di quella fogna a cielo aperto... E il mio piano si basa proprio su questo, mantenere quel caos, ordinato. In un ordine a noi confacente. A Kensei sarebbe stato chiaro anche quello. Concordo con te. Rinnova le squadre speciali... Le difese, il funzionamento, fai quello che ritieni più opportuno. E, per quello che riguarda me... Guardai in viso Kensei. Dopo tutto quello che ho detto, come potrei mantenere il mio ruolo qui? Non sarebbe coerente, io non lo sarei con me stesso. Non posso. Le parole erano estremamente chiare. Per le vecchie Sette... Non ho informazioni, altrimenti te le avrei già dette. Dicerie di corridoio, vogliono la Tagliateste nelle mani di Hayate Tamasizu... Ma, per l'appunto, sono dicerie. E quel folle, se è veramente chi dice di essere, per il momento è irraggiungibile... Ma verrà il momento anche per lui e la sua folle setta. Mi avvicinai alla finestra, guardando il cielo oscuro.
    Aveva smesso di piovere, forse un monito. Un buon auspicio.
    Devo vedere ancora una persona... Prima di dirigerci ad Ame. Tu trova questo ninja di tua fiducia che possa accompagnarci in questa impresa... E che sia pronto a mettere in gioco la sua vita. La segretezza è fondamentale per noi. Se gli diamo la possibilità di organizzarsi, avremo già fallito. E probabilmente moriremo lì, in quel caso. Il punto di incontro sarà il crocevia tra il Paese dell'Erba, del Fuoco e della Pioggia. Ti comunicherò a tempo debito il giorno scelto... Fino a quel giorno, sarò qui vicino, nel Paese delle Sorgenti Termali. Terrò d'occhio la zona del culto di Jashin, e la persona che devo incontrare è proprio lì... Avrei preso un piccolo sospiro. Un leggero sorriso sul volto. Allora, soddisfatto?

  14. .

    La Trama della Vita


    X


    Allegramente zampettando tra le verdi colline boscose in quello strano paese pieno di insetti di dimensioni leggendarie, una voce dal gruppo dei miei compagni mi raggiunse poco dopo che mi ero allontanato.
    Si trattava del simpatico consigliere di Oto dai buffi atteggiamenti. Oooooh, vieni anche te, Occhialini? Si, guarda, lo confido solo a te, ho insistito per dividerci solo perché mi stavo annoiando immensamente... E' da stamattina che camminiamo! Un esercito di mille mila nemici in ogni dove e... E abbiamo trovato solo un insetto grasso e bavoso che è sbucato dal terreno solo per puzzare! Una noia assurda!
    Misi le mani a coprire il sole dagli occhi per mirare l'orizzonte, come un piccolo esploratore. In effetti, a parte quella schifezza di torre marrone in lontananza, neanche una minaccia in vista... Uff... Il tono era realmente sconsolato, come un bambino che aveva aperto il frigo in cerca di un dolce, trovando invece un'insalata di broccoli. Tutte quelle bolle magari possono rivelare la presenza di un mega insetto-pescio! Pensa che figo deve essere se lo catturiamo e lo addomestichiamo! Sperando che non puzzi come quella bavosa scava fossi di prima... Rabbrividii, ricordando il momento di come quella cosa mi avesse quasi toccato prima. Se anche questo si rivelerà essere un fallimento... Gliela andiamo a buttare giù quella tana! Battei il pugno sul palmo della mia mano opposto, agognando un po' di divertimento.

    Fu abbastanza semplice raggiungere il limitare del bosco, che terminava proprio a ridosso del lago, solo per scoprire che le bolle avevano natura e matrice... Ninja, e non insettiana.
    Una donna dagli abiti blu ed un uomo con una strana maschera sul volto stavano discutendo sulla riva, ed era proprio la donna a creare le bolle per ogni movimento della sua mano.
    Guardai negli occhi il mio compagno di avventura, come per chiedergli cosa fare dinanzi a quella situazione potenzialmente molto pericolosa...
    Cremisi, insetti mangia uomini e Kurotenpi, un vero mix esplosivo da non prendere sottogamba... Fu però allora che, con un poderoso gesto di incoscienza, feci spallucce, avvicinandomi fino al limitare della vegetazione con l'otese sotto braccio.
    Ignorai quasi l'uomo con la maschera che, percependo una presenza, si mise sul chi va là.
    Un tunnel sotterraneo verso la tana delle Shinka. Due missioni precedenti fallite, acqua e raiton. Questo il contenuto della discussione.
    Ma era il primo punto ad aver attirato la mia attenzione.
    Un tunnel sotterraneo che passava dalle falde del lago? Oh mamma mia, oh mamma mia! Guarda lì guarda lì che casotto! Tu che ne pensi? No, no, un tunnel sotterraneo? Ma perché proprio qui? Io lo farei un po' più largo, magari che parte da lì, non da qui sotto! E poi è risaputo che lavorare con raiton vicino all'acqua è pericoloso e vietato dall'articolo 81 del decreto accademico sulla sicurezza dei luoghi di lavoro! Non ci siamo, non ci siamo... Tu che ne pensi? Indicai uno pseudo punto in lontananza, mentre parlavo con il mio prode compagno, quasi ignorando i pericoli dinanzi a noi. [Immagine di rifermento di Akira e Febh]demolizione-ecomostro-madonnina-140471
    A ciascuno le proprie priorità.

  15. .

    Una Nuova Vetta


    IV


    Fu sconvolgente, così come avevo immaginato.
    Un lampo a ciel sereno, che scacciò via nuvole e tempesta, nebbia e pioggia.
    La mia rivelazione rese Kensei mansueto, come se tutto quello che stesse dicendo o pensando avesse perso di significato dinanzi alle mie criptiche parole.
    L'Accademia, era quello il mio obiettivo, e sapevo come riuscire a trovare a il giusto grimaldello per accedere alla sua vetta.
    Kiri non mi deve niente. E così sarà sempre. E hai frainteso nuovamente le mie parole. Non mi disturbavano le tue vacue parole sulle mie spade, mi affliggevano invece i tuoi microscopici pensieri e ristrettezza di vedute. Io ti parlavo di come ero intenzionato a fermare molte delle minacce del continente, e tu invece di... Spade... Parlai, deluso, nuovamente. Io non dimentico, Kensei. Non l'ho mai fatto, sebbene il mio comportamento, a volte, potesse suggerire il contrario. E si, sei miope se vedi solo questo. E ti sei talmente abituato a questa miopia, a questa defezione, a questa piccolezza... Che hai perso di vista quanto può esserci di più grande nella vita di un uomo. Il fatto che tu sia uno, piccolo, e, come tutti, limitato nelle possibilità, ciò non dovrebbe negarti di vedere ciò a cui aspiro io. Fui duro, probabilmente, ma era essenziale che lui capisse.
    E so che quel che c'è adesso non basta. E non parlo di te, o di me. Non siamo noi due i termini di paragone. Questa Accademia non basta alle genti di tutti i villaggi.
    Ascoltai poi la prolissa metafora del Kenkichi, condividendo, per la gran parte, i pensieri di Kensei.
    Itai era scomparso.
    Diogene Mikawa era un despota e tiranno, forse pericoloso come e quanto uno dei grandi gruppi criminali.
    Il Kakita di Suna era giovane, e, per quanto di mia conoscenza, non aveva particolari controindicazioni.
    Raizen, invece, mi era apparso come mi era stato descritto, e, per quanto eccedente, probabilmente, nella realtà dei fatti, le parole di Kensei erano veritiere. Vanesio ed egoista.
    Non sarei così duro a prescindere, Kensei. Io vedo ancora speranza. Ed è questa speranza che mi sprona ad andare avanti. Mi sedetti nuovamente, con calma e compostezza, al tavolo del Mizukage. Il tavolo dei villaggi è traballante, è vero, ma regge ancora. Suna, anche secondo te, ha una gamba solida. Oto, per quanto problematica, si riunirà se vedrà la minaccia dei Cremisi pararsi dinanzi alle sue mura. E il Mikawa sarà un problema dello Yakushi, o altrimenti sarà Oto ad essere un problema per tutti noi. Konoha... E' una gamba che sta in piedi, per quanto non condivida la stima o la simpatia che aveva Itai per Raizen Ikigami. Condivido le tue parole, ma non lo considero minimamente un problema. Non me ne ha mai dato adito, perlomeno. E di problemi ne abbiamo già tanti fuori dal tavolo. Se una gamba sarà ballerina, verrà sistemata con la forza. Guardai Kensei lì dove, dietro la maschera, ardevano i suoi occhi neri. Non sono stato fermo queste settimane, Kensei. Ho avuto tempo per meditare, e visto che alla riunione nel Ferro non sono riusciti a farlo, ho dato io una priorità ai nostri avversari.
    Presi una penna, ed incominciai a segnare con ampi cerchi diverse zone sulla mappa del continente. I Cremisi controllano Iwa, Taki e Kumo. Sono loro il problema maggiore. Non perché creda il Veterano nettamente più spaventoso di Shiro... Ma perché sono accanto a noi. Cantha si trova a due settimane di viaggio. Dirigerci lì, con i Cremisi alle porte, significherebbe tornare, anche da vincitori sull'Impero di Giada, come sconfitti... Dato che i Cremisi ne approfitterebbero per mettere a ferro e fuoco tutto il continente. Ora come ora, una campagna bellica a Cantha è completamente da escludere. Fui tassativo, per quanto il mio cuore bruciava ancora di odio verso il leader di Cantha. La guerra con i Cremisi divamperà presto, ma prima di questo... Il mio piano dovrà essere già in una fase avanzata. Il primo passo non saranno loro...
    Le mie dita segnarono con una X un Villaggio in particolare.
    Il luogo dove tutti i topi di fogna del continente potevano trovare un luogo da chiamare, nella loro dispotica visione, casa. Ame sarà la prima a cadere. Il Villaggio della Pioggia, nel cuore stesso del continente ninja. La Pioggia è dominata da un folle che si fa chiamare Joker, ed è stato lui a risvegliare il mostro che ha causato la follia al Gelo... Sotto di lui, ci sono i 4 Assi. L'asso di Cuori si chiama Tensai-ji, ex principessa del Gelo, e posso garantire che è un vero e proprio mostro. Gli Assi di Quadri e dei Fiori sono sconosciuti ma... L'Asso di Picche è il nostro amico Feng-gu, Ru Wai, e mille altri nomi che forse conosci, forse no. Il Mercenario Kaguya. Sono stato a parlare con lui, e abbiamo raggiunto un raccordo... Anche se non è stato facile discutere con lui... Gli eventi nella taverna dei Batuman erano accaduti solo pochi giorni prima. Lui sarà la carta che mi farà accedere ad Ame, e che mi aiuterà a prendermi la testa del Joker. Le mie mani, incrociate, rifletterono il tono deciso dalla mia voce. Il Kaguya siederà sulla torre più alta di Ame, e io porterò la testa del Joker e di Tensai-ji ai leader dei Quattro Grandi Paesi... Allora chiederò a loro di darmi l'incarico e il potere di farmi ascoltare dai capi villaggio. Non potranno rifiutare. E io non potrò fallire. Quello che era davanti a Kensei era un uomo diverso dal ninja che conosceva da anni.
    Tutti i miei successi, e ancor più, tutte le mie sconfitte, mi avevano condotto fin là, ad essere non quello che volevo, ma quello che dovevo.
    Mi alzai, avvicinandomi a Kensei, al quale offrii la penna del Mizukage. E, quando sarò lì, avrò bisogno di te. Ma, adesso... Come le gambe della scrivania a cui facevi riferimento te, a Kiri serve stabilità e saldezza. Se non c'è Itai, Kiri ha bisogno di te.

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