Posts written by - Hohenheim -

  1. .

    Il Peso del Tempo


    II



    Sapeva di poter contare su Raizen. Lo sapeva prima ancora di vedere la sua sagoma stagliarsi sull’orizzonte, mentre approcciava le coordinate che gli aveva dato. Si trovavano al confine del paese della Terra, ed il Kage bambino sentiva nell’aria il sapore di una nuova avventura che stava per iniziare.

    Raizen, grazie per essere venuto con un così breve preavviso. Ti spiegherò tutto adesso che ci avvicineremo al luogo indicato dai rapporti. Il jonin fece quindi un cenno alla proposta dell’Hokage di entrare nel paese attraverso il confine della Montagna, un paese che si era rivelato essere amico dell’Avvademia durante la grande riunione dei Paesi del continente che si era tenuta a Kusa. Un consiglio accorto. Va bene, perdere due giorni non farà la differenza, visto che abbiamo perso le tracce della nostria spia già un po’ di tempo fa. Come preferisci muoverti? Di tutta risposta, Raizen evocò un grosso drago di nome Kaze. Hohenheim aveva visto quelle creature solo in poche altre occasioni, come quando il Mizukage era arrivato a Suna, e doveva ammettere che quelle bestie leggendarie facevano una certa impressione tutte le volte. E’ un piacere fare la tua conoscenza, Kaze e grazie per il passaggio Il Kazekage ovviamente avrebbe potuto usare la sua argilla per creare un artefatto non meno spettacolare, ma decise di unirsi all’Hokage per il viaggio, così da poter scambiare informazioni.

    Raizen gli parlò dell’Arma e dei poteri dei Koro. Di come era riuscito a riportare al tempo corrente una vallata che era esistita chissà quanto tempo prima. Un jutsu eccezionale, ed un potere terrificante, stando alle sue parole. Hohenheim ascoltava rapito. Quanto aveva in comune con quei poteri ancestrali? Difficile dirlo al momento. Poi l’Hokage portò il discorso sul padre e sulla sua maledizione. Hohenheim rimase di sasso.

    Raizen, non sapevo nulla di questa storia di tuo padre...quale tipo di maledizione, o jutsu, è così potente da poter spedire un uomo avanti nel tempo? Sembra...inverosimile. Hohenheim poggiò le mani sulle gambe, mantenute conserte sul dorso dell’enorme animale. Espirò un attimo prima di raccontare a Raizen il vero motivo per cui si trovavano in quella missione. Sono contento, ad ogni modo, di aver chiesto a te di accompagnarmi. Come ti ho scritto, ci sono motivi personali che mi hanno spinto ad intraprendere questo viaggio e...forse...questi motivi potrebbero essere legati ai Koro. Fece un’altra pausa, prima di iniziare a raccontargli degli eventi della grotta del Silenzio.La missione di per sè non è stata particolarmente difficile, ma da quando ho subito questa ferita all’orecchio, le cose per me sono cambiate. Ho iniziato ad avere delle visioni e posso fare delle cose...cose che si avvicinano molto a quelle che i Koro sembrano poter fare con la loro manipolazione del tempo. Per questo voglio saperne di più. Devo capire esattamente che cosa mi è successo.

    Stando alle informazioni a sua disposizione, L a manipolazione del tempo non sembrava essere un’abilità legata ai geni o alla propria famiglia. Non era una supposizione. Hohenheim si era fatto controllare dai medici sunese, i quali non avevano trovato geni mutati nella sua sequenza che potessero spiegare un’abilità come quella. Avevano trovato altre cose...cose che lo avevano lasciato a dir poco sbigottito, e che doveva ancora elaborare. Certamente quell’abilità non poteva essere considerata una hijutsu, visto che Hohenheim riusciva ad usare certe abilità senza aver avuto alcun addestramento formale. Rimaneva che fosse un’arte proibita, così come la manipolazione dell’argilla. Eppure questo non spiegava perchè proprio lui, dopo una ferita neppure così grave, avesse sviluppato quelle abilità come dal nulla. Avrebbe condiviso i suoi dubbi con l’Hokage, sentendo cosa aveva da dire a riguardo.

    [...]

    Si fermarono ad accamparsi e cenarono insieme. Hohenheim condivise quello che si era portato con se, degli onigiri ed un po’ di formaggio. Per ingannare il tempo, voleva scambiare ancora due chiacchiere: Da quello che ha detto Kaze questa mattina, sembra che siate già satati da queste parti? Se non sbaglio aveva citato un Faro...in che cosa vi siete imbattuti? E’ sempre legato all’Arma di Iwa che hai distrutto?

    [...]
    Completarono il viaggio il mattino successivo e lasciarono Kaze prima di entrare nel paese della Terra.Si le coordinate sono... Disse, rievocando mentalmente quello che aveva appreso dai verbali dell’informatore. Fai strada! Disse quindi semplicemente all’Hokage, mentre sopprimeva Il suo chakra per non essere rintracciabile dai sensitivi della Terra o, peggio ancora, dai Cremisi.



  2. .

    Infiltrazione


    XIII


    Ne dubito. Tagliò corto in jonin alla domanda della prigioniera, facendo emergere la notoria, seria aridità dei ninja di Suna. Kaia è una kunoichi che ho incontrato durante l’ultima volta che sono stato nel paese dei Demoni. Se ricordi quello che ci hanno detto al debriefing, era stata mandata a parlamentare con le Shinka, e non è più tornata indietro. Se è ancora viva, la voglio portare sana e salva a casa...poi potremo andare a distruggere il Re. Spostò quindi lo sguardo verso la nukenin:Non sono per uccidere qualcuno che si è già arreso. Tuttavia la sua presenza sarebbe solo un peso, e non mi fido di una Kurotempi. Rendila inoffensiva e la lasceremo qui con Akira. Andremo solo noi tre avanti con l’infiltrazione. Del resto, meno siamo più passeremo inosservati.

    [...]


    Trovata! Disse il jonin, non riuscendo a nascondere un moto di felicità. Il chakra della ragazzina brillava nella sua mente, tenue ma chiara, come un faro che gli indicava la strada, Sfortunatamente, non era l’unica fonte di chakra che individuò. Quel luogo pullulava di mostri e di ninja la cui forza era al pari di un Kage. Come c’era da aspettarsi, quelle Shinka erano diventate un problema che non era possibile ignorare. Disse tutto a Febh ed insieme concordarono una strategia.

    Sfruttando l’arte della Terra e la sua capacità di fondersi nel terreno, Hohenheim sgusciò oltre le linee nemiche, muovendosi sul piano orizzontale fino ad arrivare nella zona dove Kaia era trattenuta. Avrebbe innanzi tutto osservato com’era la situazione. Intraprendere un’azione prolungata di combattimento era da escludere. Un solo colpo rapido e silenzioso per uccidere l’insetto sarebbe stato la strategia da preferire. Purtroppo, lui non possedeva quel tipo di capacità, quindi sarebbe toccato a Febh ed ninja di Konoha portare il colpo di grazia. Lui si sarebbe occupato di distrarre la guardia, se effettivamente di una guardia si fosse trattato.

    Il jonin della sabbia sarebbe riemerso alle spalle della Shinka, tentando di mantenere almeno 5 o 6 metri dalla stessa. L’essere si sarebbe quasi sicuramente immediatamente accordo della sua presenza, anche perchè Hohenheim non aveva particolari capacità furtive. L’essere furtivo era un controsenso nel suo spettro di abilità. Tuttavia, quando la Shinka se ne fosse accorta, Hohenheim sarebbe già riuscito a poggiare una mano sulla parete che aveva appena lasciato, tramutandola e plasmandola così da formare tre costrutti, ognuno costituito da minuscole farfalle di una qualità che esiste solo nella parte ovest del deserto dell’Anauroch. Lo stormo di farfalle avrebbe assaltato la Shinka, avvolgendola completamente mentre occupavano gran parte della stanza. Le farlalle non avevano un vero scopo offensivo, quando di distrarre. Ed il loro stornare avrebbe accecato, assordato e indebolito la Shinka [Note]. Il resto lo avrebbe fatto Febh.

    Chakra: 96/150
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attacco costrutti
    2: Attacco costrutti
    3: Attacco costrutti
    Slot Tecnica
    1: Emersione
    2: Trasmutazione
    3: Movimento costrutti
    Equipaggiamento
    • D-Visor × 1
    • Fumogeno × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    ///

  3. .

    Occhi sul Bersaglio


    Shiro - VII



    La visione lo lasciò leggermente stordito. Ancora non era abituato a quel potere, che pure si era rivelato estremamente utile in quel frangente. Infatti, non solo aveva scoperto le sembianze di un possibile ninja Cremisi, ma aveva anche trovato una traccia sul perchè i vermi non attaccassero il ragazzo.

    Non mostrando la spaventosa bocca aggiuntiva che aveva sul palmo della mano, il Kazekage plasmò in po’ di argilla per ricreare il volto del ninja mascherato che aveva visto. E’ questa la persona che vi ha dato da mangiare, non è così? Chiese sapendo già la risposta e mostrando invece la riscostruzione ai suoi compagni di squadra, così che sapessero cosa fare nel caso avessero visto quel tipo in giro. Inoltre, so cha hai trovato un piccolo verme nel piatto che ti hanno offerto. Non c’è nulla di male ad averlo mangiato. Anche da dove vengo io le tribù nomadi del deserto ogni tanto mangiano gli scorpioni. Vorrei sapere tuttavia, se anche tua sorella ne ha mangiato uno...o se qualcuno degli altri bambini ha fatto lo stesso... Infatti, se il ragazzo avesse confermato di essere stato l’unico a trovarsi un verme nel piatto, forse poteva essere il motivo per cui la barriera non lo attaccava. Ma questa era solo una supposizione e, soprattutto, se fosse stata confermata, cosa ne avrebbero fatto? Forse Fudoh avrebbe potuto tirare fuori un’idea da quel cilindro.

    [...]


    Il suo giro di ricognizione fu alquanto istruttivo. Prima di arrivare in municipio, Hohenheim fu colto da un’altra visione che lo lasciò confuso. Aveva l’impressione che fosse qualcosa relativa al futuro prossimo, ma il significato della stessa gli sfuggiva completamente. Almeno per il momento. Ad ogni modo, fino a quel punto era riuscito a scattare delle foto di tutti i luoghi che avrebbe poi voluto far investigare dai suoi.

    Arrivò quindi al municipio, dove scoprì che una certa folla si stava radunando per ascoltare le parole di due individui. Il primo, con ogni probabilità era il sindaco e l’altro la sua guardia del corpo. Una rapida analisi del chakra gli avrebbe confermato che le scie di vermi si dirigevano verso l’uomo al potere. Ma cosa voleva dire questo? I vermi si dirigevano verso di lui perchè lo stavano suggestionando, oppure perchè era lui la mente dietro quella diabolica tecnica? Se quest’ultimo era il caso, allora aveva rintracciato un infiltrato Cremisi sull’isola e, quindi, il bersaglio di quella prima parte della missione. Doveva informare gli altri immediatamente.

    Hohenheim non si era ancora avvicinato alla folla. L’analisi del chakra aveva confermato che assembramenti di persone potenziavano i vermi, e quindi anche la protezione fornita dal suo chakra poteva venir sopraffatta. Per lo stesso motivo, Hohenheim si era guardato bene dall’usare tecniche come il chakra nullo, non sapendo a quali effetti poteva portare in quella particolare circostanza. Quindi, ancora in disparte, Hohenheim, generò un suo clone10 bassi di chakra, senza dover attingere alla sua limitata riserva di argilla. Questi gli rivolse un cenno di assenso, mentre si allontanava dalla scena per tornare nei vicoli, cioè al resto della squadra.

    Il Kazekage, invece, avrebbe aggirato la folla usando i tetti delle case intorno alla piazza del comune. Mantenendo sempre una ventina di metri da dove il discorso si stava tenendo, avrebbe trovato un posto con una visuale chiara per ascoltare cosa l’uomo stava dicendo. Una semplice tecnica dell’OccultamentoLo avrebbe schermato da occhi indiscreti, mentre, con le sue capacità di visione Del chakra, avrebbe tentato di capire quanto forti erano i due individui.

    Chakra: 128/150
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • D-Visor × 1
    • Fumogeno × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 5
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    Chakra Clone - 10 Bassi
    4 Sigilli della Psiche (Pot. 40)


    Edited by - Hohenheim - - 14/3/2020, 11:58
  4. .

    La chiamata


    VII



    Uscendo dalla sala della riunione, la mente di Hohenheim era in piena attività. C’erano diverse azioni da iniziare e coordinare, non ultimo lo scegliere un nuovo portatore per il quattro code ed organizzare il viaggio ad Oto. Nonostante le parole di Febh, ad ogni modo, credeva che quel viaggio non sarebbe stato facile. Diogenes non sarebbe stato facile, ed il fatto che si fosse allontanato dalla Riunione in qualche modo aveva indebolito la sua linea di offesa per riprendersi il demone, visto che non aveva potuto usare la pressione dei rimanenti Kage per ottenerlo.

    Hohenheim sospirò piano. Quello che era stato era stato, ed ora la partita per prendere il 4 code si sarebbe giocata ad Oto. ...non ideale... Pensò il jonin bambino.

    Rumori di battaglia lo riportarono sull’attenti. Febh e Raizen si erano già allarmati, ed il consigliere Otese, con il suo solito modo di fare non curante, propose di andare a vedere. Hohenheim fece un cenno della testa per acconsentire, mentre il suo senso tattico iniziava a valutare possibilità. La domanda era, chi li stava attaccando? L’incontro era segreto, ma c’era sempre la possibilità che qualcuno lo avesse scoperto e stesse mirando ad un attacco ai vertici dell’Accademia.

    Hohenheim scese le scale che portavano verso i rumori, ed intanto espanse i suoi sensi e la sua capacità di percepire il chakra. Trovò solo le impronte di Diogenes, Akira e Kensei...tutte molto indebolite. In realtà, quella di Diogenes e Kensei erano molto provate. Non c’era però traccia di ulteriori assalitori. O per lo meno, se c’erano, le stavano nascondendo molto bene....ci potrebbero essere degli assassini nelle vicinanze... Commentò quindi a voce alta, avvertendo i suoi accompagnatori.

    L’evento più probabile era quello, visto che, data la natura di quell’incontro, era improbabile che i tre ninja avessero semplicemente combattuto tra di loro. Invero, quando lo sguardo di Hohenheim si posò sullo scenario di sangue in cui era stato ridotto il luogo dello scontro, le sue convinzioni aumentarono. Non era possibile che ninja della stessa fazione si riducessero in un tale modo: Diogenes era privo di sensi, mentre la sua linfa vitale scorreva senza più essere controllata al di fuori del suo corpo. Mai il jonin della Sabbia aveva visto il leader del Suono ridotto in quello stato e, nonostante questo, non provò alcuna pietà nei suoi confronti.

    Kensei era decisamente messo peggio, sebbene il fatto che fosse ancora cosciente contraddiceva l’evidenza della sua condizione. Il corpo dell’Inquisitore era stato squassato e macellato oltre le capacità di resistenza di un semplice uomo. Il kiriano si reggeva le sue stesse budella, mentre la sua armatura sfrigolava sotto l’effetto di qualche agente corrosivo. ...che diavolo è successo qui! Pensò il ragazzo, che venne però anticipato dai suoi commilitoni.

    Voltandosi verso di loro, scoprì che Febh e Raizen non erano così esterrefatti, nè preoccupati di un attacco esterno, così come lo era lui. Anzi, sembrava che Febh sapesse esattamente cosa fosse successo e, nonostante le sue rimostranze, si mise all’opera per curare il Mikawa ed il Kenkichi. Per fortuna, tra di loro c’era qualcuno con capacità mediche. Il sunese aveva solo dei tonici, che però non aveva portato con sè in quell’occasione diplomatica.

    Volendosi dare da fare, il jonin della sabbia poggiò quindi una mano sul terreno, lì dove non c’era sangue - compito non facile -percependo le vibrazioni che eventuali assalitori avrebbero generare nella loro fuga. Anche in questo caso, non ce ne erano. Sembrava davvero che ci fossero solo loro nell’arco di diversi chilometri di distanza.

    Siamo soli, non percepisco ulteriori pericoli nelle vicinanze

    Ma questo che cosa voleva dire? Rimaneva la possibilità che un eventuale nemico avesse capacità di teletrasporto a lungo raggio: un’abilità rara. Oppure che un eventuale assalitore fosse fuggito per vie aeree - cosa che avrebbe giustificato l’assenza di vibrazioni - prima che lui cercasse tracce di chakra. Oppure, era davvero possibile che si fossero fatto tutto quel male vicendevolmente? In assenza di ulteriori indizi, tutti pendevano dalle labbra dei superstiti.


  5. .
    Ciao Joh!!! Benvenuto!
  6. .

    Tracce perse nel tempo


    Shiro - VI


    Il bambino sembrò fidarsi di Hohenheim, e questo gli permise di acquisire ulteriori informazioni. Non devi preoccuparti, ora ci siamo noi...mi sapresti indicare esattamente dov'è questo luogo? Inoltre, lo so che è strano, ma potresti darmi un tuo capello? Questo, mi potrebbe aiutare a trovare coloro che vi hanno fatto questo. Avrebbe quindi chiesto al ragazzino, cercando di avere un tono di voce rassicurante. Se il ragazzino gli avesse dato un capello o qualcosa di suo in generale, il jonin avrebbe tentato un truccoPsicometria
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tocco (0)
    L'utilizzatore, toccando un oggetto, può avere una visione relativa ai precedenti possessori dell'oggetto o di coloro che si sono trovati nelle sue immediate vicinanze. La visione è formata da immagini e suoni, e mostra eventi relativi al passato, al presente o al futuro. Il contenuto della visione è a discrezione del QM. Non può essere usata in combattimento.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio)
    [Richiede Flusso della Storia ]
    [Da genin in su]
    che solo recentemente aveva scoperto di saper fare. Non sempre riusciva e non sempre quello che vedeva aveva un senso per lui. Eppure, se fosse riuscito ad avere una sola indicazione in più su quello che era successo a quel ragazzo, allora sarebbe stato meglio per la missione.

    Lo avrebbe quindi lasciato nelle mani esperte di Fudoh, mentre si trattenne a parlare con il Mizukage, che espresse il suo disappunto per come aveva gestito la faccenda. Hohenheim conosceva il carattere marziale di Kensei, che ben si sposava con la notoria arida serietà dei Sunesi, quindi non si fece impensierire troppo dal suo tono di voce: Questo mondo è pieno di ninja, e non penso che questa informazione dica molto di più di quanto già non facciano i nostri vestiti. Inoltre, sono completamente d'accordo che non dovremmo perdere di vista questo ragazzo ad ogni costo. Per qualche motivo, sembra essere immune ai vermi e dobbiamo scoprire perchè. Dillo tu a Fudoh, che ancora non lo sa. Così dicendo li avrebbe lasciati per andare in ricognizione.

    [....]

    L'episodio avvenne ad un centinaio di metri lontano dal gruppo, tra i vicoletti di Shiro. Il mondo intorno a lui tremò per un istante, mentre vide tutte le case che lo circondavano essere smantellate, pezzo dopo pezzo, da mani invisibili, fino a che intorno a lui non ci furono più abitazioni, ma erba verde e alberi. Tutto durò non più di due secondi secondi, prima di interrompersi, riportando tutto alla normalità. Ma ad Hohenheim sembrò che fosse passato molto più tempo...dannazione... proprio ora doveva succedere...Da quando aveva fatto ritorno dalle grotte del Silenzio, infatti, era tormentato da quelle che lui chiamava visioni. Stava ancora cercando di capire cosa fossero esattamente, ma dovevano avere a che fare con il tempo. Non aveva ancora capito se fosse una buona o cattiva cosa, ma non avrebbe voluto avere uno di quei episodi
    Visione Storica (base)
    Speciale: L'utilizzatore può avere una visione relativa alla missione in corso, formata da immagini e suoni, che mostri eventi relativi al passato, al presente o al futuro. La frequenza e contenuto della visione sono a discrezione del QM. Non può essere usata in combattimento.(Richiede Flusso della Storia I)
    [Da genin in su]
    durante un combattimento.
  7. .

    Conclusione


    XII


    La voce di Reika si estinse piano piano all'interno della cavità artificiale prodotta dalla sua tecnica. I pochi pipistrelli, che non era periti istantaneamente per via dell'assalto combinato di Hohenheim e Kensei, morirono poco dopo, probabilmente per le ingenti ferite comunque riportate. Il jonin bambino non abbassò tuttavia la guardia fin quando non fu sicuro che, anche alle sue capacità da sensitivo, non ci fosse più traccia del suo nemico. Solo a quel punto la sua attenzione ritornò sul genin di Konoha, il quale boccheggiava per l'aria venefica all'interno dello Stomaco dello Scorpione. Chiedo scusa...in effetti, questa tecnica non è pensata per essere usata con alleati al proprio fianco...un po' come tutto il mio stile di combattimento, in effetti. Disse annullando il flusso di energia che stava irradiando verso le strutture di pietra che li circondavano, provocandone il disfacimento.

    Mentre la pietra generata dalla sua tecnica si sfaldava, e aria fresca riempiva i loro polmoni, un nuovo stormo di pipistrelli infuriò nuovamente verso di loro. Questa volta, tuttavia, i chirotteri si fiondarono verso Kensei senza intenzioni malevoli. Si trattava infatti della Baronessa che accorreva il suo campione. I pipistrelli li accolsero con cibo, prima di offrirsi di riportarli verso la superficie, dove quell'avventura era iniziata.

    [...]



    Le glorie erano tutte di Kensei, acclamato dai nobili in quel momento per loro storico dove i Kenkichi riprendevano il controllo dei chirotteri di quelle grotte oscure. Hohenheim si era fatto in disparte, non interessato a quei giochi politici che pure aveva contribuito a portare a termine. Si era seduto dove meglio aveva trovato, ed aveva lasciato che Yato desse un'occhiata alla sua ferita. Quando il ragazzo impose le sue mani luminescenti di chakra benefico sulla sua testa, tuttavia, non percepì la familiare sensazione di calore che derivava dalla cura. In effetti, poco dopo, Yato gli confessò che qualcosa stava interferendo con le sue capacità. Hohenheim si fermò un attimo a riflettere su quello che ciò significava. Sapeva che qualcosa era cambiato in lui in quelle grotte. Poteva vedere il mutamente nel suo chakra, sebbene non ne comprendesse le conseguenze. A quanto pareva, se aveva acquisito un nuovo potere perdere una parte di sè stesso era stato il prezzo da pagare.

    Tuttavia la reazione di Yato lo stupì. Il genin si era dimostrato una valida risorsa in quella missione, eppure sembrava che la sua autostima fosse a terra. Yato, il pensare di saper valutare sè stessi, quando si è un genin, è un atto di pura presunzione. Fin quando non sarai tu il maestro, lascia che siano Feng Gu e Kensei a dirti quanto vali...per quanto riguarda il mio orecchio...non penso che c'entrino le tue capacità. In qual momento sopraggiunse il Risorto ancora vivo e vegeto. Il Sanga non era con lui, quindi o il suo nemico era scappato oppure era perito: tra le due, la seconda era decisamente la più probabile. Inoltre, sembrava che anche il ronin avesse acquisto un qualche sorta di nuova capacità che prima non aveva, stando al suo flusso di chakra. Una persona non da poco infatti, sebbene non necessariamente un nemico. Rispose con un mezzo sorriso, senza guardare Yato.

    E' stata proficua la tua missione? Ero venuto per accompagnarti, ma non credo di esserti stato di aiuto. Considero il mio debito verso di te ancora valido, Feng.

    Ripulitosi dal sangue che prima macchiava il suo viso, Hohenheim si avvicinò quindi a Kensei ed al suo entourage di pipistrelli. La Baronessa si offrì di dare loro una ricompensa per la missione svolta. Hohenheim si limitò ad inchinare la testa in segno di ringraziamento. La vostra generosità mi onora.Non era venuto lì per ricevere una ricompensa, ma avrebbe accettato il segno di gratitudine che i pipistrelli avevano da offrire. Abbiamo combattuto bene insieme Inquisitore e spero di poter continuare così in futuro. Dopotutto, abbiamo un nemico comune lì fuori.. Disse infine al kiriano. La missione che avevano portato a compimento non era stata semplice, ma impallidiva al confronto con quella che ancora li attendeva contro il Flagello Immortale.


  8. .

    Colpo mortale


    XI


    [Mantengo Scorpione di Pietra]

    Le urla delle mille unità che componevano la Nobile urlavano creando una cacofonia unica e terrificante, che faceva vibrare l'aria e riverberava tra le pareti massicce dello Scorpione di Pietra evocato dal jonin della Sabbia. L'attacco con i fulmini di Kensei e le sue esplosioni avevano decimato i pipistrelli che componevano il loro nemico, portandolo ad un delirio smanioso di vendetta. Come sempre succede, una bestia che sta per morire attacca nella maniera più violenta, e così lo stormo che era Reika si espanse violentemente, portando la sua furia distruttrice suoi ninja. Hohenheim, che era appena rientrato nel flusso della battaglia dopo il risveglio accidentale di quel nuovo ed affascinante potere, rimase stupito dell'iniziativa del Senju in quel frangente. Attingendo alla manipolazione del legno, tipica del suo clan, li avvolse entrambi in un bozzolo di rami e arbusti, sufficientemente fitto da proteggerli dall'attacco dei chirotteri. Purtroppo la sua arte non poteva raggiungere Kensei, ma la strategia che il ragazzo di Konoha aveva messo in atto poco prima sembrava aver aiutato il jonin kiriano tanto efficacemente quanto se si fosse trovato nel bozzolo arboreo con loro. Ben fatto Yato! Esclamò il jonin bambino in tono serio e galvanizzante, senza perdere di visto lo scontro che si stava svolgendo sulla sommità della cupola che lui stesso aveva creato.



    Kensei aveva lasciato con un salto la sua creatura volante per portarsi sul soffitto. Quindi, con il supporto della Baronessa, mise in atto una tecnica che gli ricordò immediatamente la sua ormai abbandonata tecnica delle implosioni. In un raggio di 9 metri, la sua influenza avrebbe catturato probabilmente tutti i pipistrelli in circolazione. Al sunese non rimaneva che sistemare coloro che fossero scampati al forza di attrazione della tecnica del kiriano.

    Similmente a quanto fatto prima, Hohenheim convertì altra pietra in argilla, creando così due nuovi chirotteri, esattamente uguali a quello che si trovava in aria, e che Kensei si era lasciato alle spalle. Con un rapido battito delle ali, le tre creazioni sarebbero scattate per intercettare i nugoli di pipistrelli in allontanamento da Kensei. Piazzandosi in tre punti equidistanti 14 metri dal jonin kiriano, le sculture di argilla sarebbero detonate liberando il loro potere distruttivo tutto intorno. Le tre esplosioni avrebbero coinvolto gran parte dello spazio disponibile all'interno della grotta di pietra, arrivando fin quasi ad un metro dal bozzolo prodotto da Yato. Questo era infatti l'idea alla base della tecnica dello Scorpione di Pietra: creare uno spazio dal quale non si poteva uscire, e quindi non si poteva scappare da un'attacco ad area ad ampia scala.

    Chakra: 78/125
    Vitalità: 19/20
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Detonazione
    2: Detonazione
    3: Detonazione
    Slot Tecnica
    1: Mantenimento Scorpione di Pietra
    2: Creazione argilla
    3: Movimento creazioni
    Equipaggiamento
    • Gambali in Ferro × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Kunai × 8
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Contenitore di Elemento × 9
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    ///


  9. .

    La cupola


    Shiro - V



    Entrare nella cupola fu una delle esperienze peggiori che gli fosse capitata durante i suoi anni al servizio di Suna. Messo piede all'interno della struttura di chakra, infatti, i suoi sensi si appannarono ulteriormente, oscurando la sua vista, ovattando il suo udito ed il suo olfatto. Percepì un senso di nausea che lo costrinse ad immobilizzarsi per un secondo. Sì, non c'era dubbio che quella struttura era la causa della sensazione che avevano percepito fin da quando avevano poggiato piede sull'isola.

    Poi c'era i vermi. Piccoli, rossi ed eterei. Si muovevano nell'aria verso i confini esterni della barriera, sospinti da una forza invisibile e capaci di attraversare i materiali solidi. Ma chiaramente il loro interesse erano gli umani: penetravano nel loro corpo attraverso il naso, la bocca e le orecchie e non ne uscivano più. Era orribile. Essere stato nella tana dei Wurm nel covo della Canzone nel Deserto impallidiva, come esperienza, di fronte a quello che stava osservando. Eppure, quei costrutti si tenevano bene a distanza dal suo stesso corpo, come se la forza del suo chakra li respingesse. Ottimo, una cosa in meno di cui curarsi, ma quell'effetto era temporaneo o permanente? Troppo presto per dirlo e, ad ogni modo, un ulteriore incentivo a trovare la sorgente di quella tecnica terribile.

    Come previsto, le sue capacità come sensitivo all'interno della cupola erano pressoché azzerate, ma comunque gli permettevano di percepire quegli esseri e di individuare come questi si raggruppassero a formare degli sciami che si muovevano in direzioni ben precise, che lui poteva seguire. Ma non lo avrebbe fatto da solo. Visto che il pericolo per i ninja non sembrava elevato, per il momento, il jonin invitò i suoi compagni ad entrare, spiegando loro cosa aveva trovato. Un compito certamente non facile, e sicuramente non piacevole da sentirsi dire.

    Sembra che questi vermi si muovano secondo uno schema preciso. Ho l'impressione che seguendo una di queste correnti potremmo arrivare ad una sorgente. Ci sono molti percorsi che riesco ad intravedere...direi di iniziare da lì.

    DIsse il jonin, indicando una serie di stradine che si allungavano verso ovest. Non ci avrebbero messo molto a giungere presso un gruppo di case di povera manifattura. Girando un angolo, il jonin fece giusto in tempo a vedere una pietra lanciata contro il suo volto. La afferrò con una mano, impedendole di fare danni. ... La pietra era stata lanciata dalle mani di un ragazzino. Il suo tono era aggressivo, e buffo nelle sue note infantili. E tuttavia era greve, perchè carico per la preoccupazione verso una persona cara. Poco più in là infatti, giaceva una bambina svenuta, I vermi sembravano provenire proprio da lei. Che cosa terribile.

    Hohenheim fece segno al gruppo di farsi indietro, mentre si toglieva la maschera e mostrando il suo volto estremamente giovane. Calma...io sono Hohenheim e sono un ninja. Loro sono i miei compagni e sono ninja anche loro. Cosa ti è successo ragazzo? Chi ha fatto del male a tua sorella? Avrebbe detto in tono serio e preoccupato, ma gentile. La domanda gli era nata spontanea, ma non era superficiale. Perchè il ragazzo aveva reagito in maniera così aggressiva? In circostanze normali avrebbe dovuto cercare aiuto e non aggredire un gruppo di persone che potenzialmente lo avrebbe potuto aiutare. Quali crudeltà aveva già dovuto subire? Oppure era quella tecnica con i vermi che ne stava alterando le emozioni? Nuovamente ne osservò il chakra.Non siamo qui per farti del male, anzi... si voltò leggermente indicando Fudoh Lui è Fudoh...è un medico e può capire perchè tua sorella sta male. Permettici di darle una mano, ti prego. Se il ragazzino avesse acconsentito, Hohenheim avrebbe fatto cenno al genin di Konoha di prendere in carico il bambino, di dargli qualcosa da mangiare e di farsi raccontare la sua storia: forse aveva qualcosa di interessante da dire. Rivolgendosi a Fudoh, avrebbe detto non facendosi ascoltare dal ragazzino.Fudoh vedi che puoi fare per questa ragazza. Chiaramente la tecnica sta avendo effetto sul suo corpo: voglio sapere cosa c'è che non va in lei fisicamente. Forse da questo riusciremo a capire da cosa si origina la tecnica. Cerca qualsiasi traccia anche di un sigillo sul suo corpo. Inoltre, sarebbe utile avere una stima di quanto rapidamente le sue condizioni fisiche potrebbero essere precipitate e quale distanza avrebbero potuto percorrere in quel lasso di tempo. Ce la fai? Avrebbe rivolto un cenno di intesa al genin, per quindi andare dal Mizukage.Faccio un rapido giro di ricognizione, tieni d'occhio tu la situazione qui?

    [...]


    Il jonin non avrebbe impiegato molto a girare furtivamente per le strade della città, seguendo le varie piste che si dipanavano come arterie nel corpo afflitto di Shiro. Al suo ritorno, avrebbe portato una serie di foto scattate con il D-visor, che mostravano una serie di case chiuse, una taverna ed il municipio, verso il centro città. Le tracce portano a questi luoghi...disse spiegando brevemente dove erano localizzati.Il municipio tuttavia è dove la maggior parte di questi flussi di chakra conducono, e quindi il posto più probabile dove questa tecnica potrebbe avere la sua origine...i flussi verso le altre costruzioni sono molto simili a quello che ci hanno portato qui, quindi potrebbero portare semplicemente ad altre persone ammalate come la ragazzina... si rivolse a Fudoh: Hai concluso la tua analisi? Ti sarebbe più utile avere qualche altra persona da studiare nel caso?

    Se la risposta fosse stata affermativa, il jonin avrebbe predisposto che Shin e Kensei si mettessero in moto per cercare altre potenziali vittime tra le destinazioni tra lui individuate, evitando chiaramente il municipio. Destinazione per la quale, avrebbe preferito andare con la squadra al completo.
    in caso di risposta negativa, allora il jonin avrebbe proposto di dirigersi direttamente al municipio. Non perchè non volesse investigare nelle altre direzioni, ma perchè temeva che una permanenza prolungata all'interno della barriera avrebbe potuto avere la meglio su di loro, alla fine.

    Prima di andare, in ogni caso, avrebbero dovuto provvedere al bambino, in particolar modo se non fossero riusciti a far stare meglio la bambina. Il jonin avrebbe quindi richiamato il suo clone ed avrebbe detto: Questo mio clone può portare tua sorella in un ospedale. Purtroppo noi non possiamo fare altro per lei, mi spiace. Se il ragazzino avesse acconsentito, il clone li avrebbe accompagnati e quindi si sarebbe dissolto una volta assolto al suo compito.

  10. .

    Indagine a Shiro


    IV-interpost



    Hohenheim avrebbe lasciato che le evocazioni ed i cloni facessero il loro giro di perlustrazione mentre lui si occupava dell'analisi del chakra delle persone che uscivano fuori dalla cupola. C'era qualcosa che gli sfuggiva. Il chakra delle persone era senza dubbio alterato, ma capire esattamente cosa questa alterazione stesse provocando era tutto un altro paio di maniche. Mai aveva visto una tecnica del genere alterare il flusso di chakra di un individuo in una tale flebile maniera, ma quello era un rompicapo che il jonin era tutto intenzionato a risolvere. Perso nello studio dei flussi di chakra che attraversavano le persone, il jonin avrebbe dato poca retta ai suoi compagni. Gli ci volle quasi un'ora per capire cosa stava succedendo, per poi comunicarlo alla sua squadra.

    Ecco! Ho capito cosa sta succedendo qui...

    Una volta valutato il potenziale rischio, il jonin sarebbe stato il primo ad attraversare la barriera. Immediatamente, a sensazione che permeava l'intera isola si sarebbe acutizzata, mostrandosi come un'incapacità di percepire il mondo circostante in maniera appropriata. Ma sarebbe riuscito a scoprire altro? Le sue capacità da sensitivo sarebbero state probabilmente annichilite dalla barriera, ma forse avrebbe scoperto qualcosa in più trovandocisi all'interno. Sulla base di quello che avrebbe scoperto, avrebbe quindi deciso il da farsi con la sua squadra.

  11. .

    Colpo di mano


    XI



    Le prime esplosioni causate dal jonin furono sufficienti a distruggere la Shinka ed a spaventare il ninja che la accompagnava. Tuttavia, non bastarono a fermare la serie di attacchi al Kage bambino, dopo che nuovi nemici apparirono all'orizzonte. Probabilmente, e come sempre, il problema era il suo modo di combattere. Creare esplosioni non si sposava bene con la segretezza che doveva contraddistinguere un'infiltrazione. Se vi aveva fatto ricorso era, tuttavia, solo per proteggere il suo gruppo, ma quella scelta gli si stava ritorcendo contro. Infatti, non solo era quella specie di aquila umanoide a minacciarli, ma anche qualcosa che si stava avvicinando dal terreno. Forse combattere non era la scelta più saggia. O per lo meno, non era la scelta che meglio lo avrebbe avvicinato all'obiettivo di entrare nel covo delle shinka e salvare la piccola Kaia. Un'idea iniziò a formarsi nella sua mente.

    Ho già distrutto il vostro nido una volta, cosa vi fa pensare che non ci riusciremo ancora? disse per provocare.

    L'aquila-shinka si dimostrò essere un avversario di livello notevole. I suoi colpi erano eccezionalmente rapidi, e solo un corpo perfettamente allenato avrebbe potuto stare al passo di una tale perizia: non c'era dubbio, le Shinka erano diventate estremamente pericolose nel periodo di tempo in cui lui era mancato dal Paese dei Demoni. Irrorando le sue membra con il chakra, il jonin fece leva sulle gambe inferiori, destreggiandosi con un primo salto acrobatico che lo portò qualche metro sulla sua sinistra, lasciando che le piume fendessero solo l'aria.

    Qual è la distanza massima alla quale puoi teletrasportarti? chiese al suo compagno di Konoha, mentre con un secondo salto, si portava in salvo dal successivo attacco della Shinka....bene...passami il sigillo che ti serve come punto di arrivo. Avrebbe chiesto, dopo essersi posizionato dietro ad un albero, una volta schivato il terzo colpo della Shinka similmente alle due precedenti. Probabilmente il foglioso glielo avrebbe potuto procurare lanciandoglielo legato ad un kunai, o qualcosa del genere. Ma avrebbe dovuto fare in fretta. Infatti, mentre l'onda sonora emanata dalla Shinka si dirigeva verso di lui, il jonin avrebbe creato un clone d'argilla10 bassi di chakra, convertendo la terra intorno a lui. Ma qui il colpo di genio: avrebbe posto il sigillo appena datogli dentro l'argilla del clone.

    L'attacco della shinka lo avrebbe preso, visto che la protezione garantitagli dall'albero non lo avrebbe salvato. Ma il clone sarebbe sbucato da dietro l'albero, come per difendersi. Sarebbe stato a sua volta investito dalla tecnica che lo avrebbe fatto sbattere con violenza contro un albero poco lontano. Anche se quell'attacco non era in grado di danneggiarlo davvero, il clone avrebbe simulato la perdita di sensi, rimanendo accasciato a terra senza più muoversi. Al contempo, Hohenheim sarebbe svanito all'interno dell'albero alle sua spalle, sfruttando una tecnica tipica degli esploratori.

    Se avesse avuto fortuna, le due Shinka non avrebbero divorato il suo clone immediatamente nè lo avrebbero semplicemente ucciso. Se avesse avuto fortuna, lo avrebbero portato nel loro covo così che i loro capi potessero interrogarlo. Per allora, infatti, tramite i loro strani meccanismi, le due bestie avrebbero saputo che qualcosa aveva attaccato la loro base, e la sciocca minaccia del bambino di Suna forse li avrebbe fatti desistere dall'ucciderlo, preferendo interrogarlo e scongiurare nuovi attacchi. Inoltre, forse lo avrebbero riconosciuto anche come il ninja che, insieme al Mizukage, non molto tempo prima, aveva affrontato e battuto un generale della loro armata: non c'era dubbio che valesse molto, se portato alle persone giuste.

    Ma, se davvero avessero portato il clone nel loro nido, Hohenheim avrebbe potuto piazzare un cavallo di troia nella base avversaria. Il sigillo di teletrasporto remoto avrebbe dato loro la possibilità di infiltrarsi nel covo nemico, scavalcando ogni linea difensiva ed a questo il genio della sabbia mirava.

    In quel caso, una volta che le Shinka se ne fossero andate, Hohenheim avrebbe dato le seguenti istruzioni. Alla lucertola corazzata:Porta Oda lontano dalla battaglia. Se non si è ripreso a questo punto, avrà finito il chakra e non ci può essere di aiuto. Alla lucertola da trasporto: Trova Febh e spiega il piano, ci faremo trovare fra tre ore per teletrasportarci insieme all'interno della base. Se non ci saranno, assumerò che stiano seguendo un'altra pista o che siano stati trattenuti e ci muoveremo da soli. Disse aggiungendo le coordinate del luogo dell'incontro. Quanto al foglioso:Piazza qui un altro sigillo di teletrasporto: se le cose dovessero andare male, questa sarà la nostra via di uscita rapida. Attendiamo quindi che le Shinka abbiano portato il mio clone all'interno e che lo abbiano lasciato da solo. Se mantengo massima concentrazione possiamo non doverci avvicinare ulteriormente e possiamo usare questo tempo per recuperare un po' le forze.

    Chakra: 60.75/125
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Gambali in Ferro × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Kunai × 8
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Contenitore di Elemento × 9
    • Kiseki Verde × 1

    Note
    ///


  12. .

    Come se il tempo non fosse mai passato


    VI



    Le parole di Diogenes gli calarono addosso come un macigno. Hohenheim sapeva che qualcosa di terribile poteva essere capitato al Rosso, ma sentire quella sentenza di morte uscire dalla bocca di Diogenes - proprio da lui, tra tanti - gli gelò le membra e gli strinse il cuore in una morsa terribile. Davvero così doveva finire la storia del più grande tra tutti i ninja di Suna? Morto in un paese straniero, manipolato da chi doveva essere suo alleato, perduto per sempre in un incarico nel quale non si sarebbe mai dovuto buttare. O forse ancora vivo ma prigioniero chissà dove. Una prospettiva migliore, che gli dava la speranza, forse mal riposta, di cercarlo fino in capo al mondo. E chissà se le parole del Colosso erano pure vere! Chissà che quello non fosse un articolato piano per ferirlo, distruggere la sua fibra mentale o condurlo alla pazzia! Questo era il potere di un uomo come Diogenes: forte nelle arti ninja quanto nella gestione e manipolazione delle informazioni.

    Davvero Hohenheim si sentiva sconfitto, ora ancora più duramente che non durante il loro ultimo scontro fisico. Le parole di Diogenes si erano insinuate nella sua mente, lo avevano scalfito e poi spezzato. Prima riportando alla sua mente gli eventi dimenticati della propria morte e rinascita, le terribili azioni che aveva compiuto nell'incubo della resurrezione impura. Quindi avendogli svelato il destino amaro riservato al suo amico più caro e leader della Sabbia. Quanti colpi si possono reggere prima di crollare? Anche per un ninja esperto come Hohenheim, quanti? Forse sarebbe riuscito a mantenere la compostezza nel viso e nel corpo, ma Diogenes avrebbe scorto nel suo silenzio la prova di aver colpito dritto al suo cuore.

    ...

    Le parole gli morivano in gola, permettendo al Mikawa di continuare il suo assalto verbale, ed attaccando l'incapacità di Suna di gestire lo Yonbi. Anche da questo punto di vista, la mancanza di informazioni rendeva il jonin della Sabbia debole. Non sapeva perchè lo Yonbi fosse libero di agire in primo luogo, come era stato perso e ritrovato. Da quando aveva assunto una carica di rilievo, ne monitoravano la permanenza nel territorio del Vento, ma l'ordine di recuperarlo non era mai arrivato, non a lui per lo meno. Sull'ultimo punto, il giovane ninja riuscì comunque a dire:

    Ebbene che allora sia l'Accademia a decidere. Ma, se come dici tu, sarò io a governare sulla Sabbia, allora io sarò il garante della custodia dello Yonbi. Ed io ed i miei compagni di villaggio non falliremo una seconda volta.
    oCUntdn

    Il jonin si alzò quindi dalla sedia, e si distanziò dal tavolo che li aveva ospitati fino a quel momento. Mi sembra che non ci sia altro che dobbiamo dirci, Diogenes dei Mikawa. Come al solito, la tua visita porta più dolore che piacere e qualsiasi intento di collaborazione tu possa mai avere avuto venendo qui, sappi che ha solo sfibrato ulteriormente i deboli rapporti che ci sono tra i nostri due villaggi. Fece quindi un gesto della mano ad indicare la porta. Shunsui chiamòscorta il nostro ospite verso l'uscita del villaggio e assicurati che la imbocchi. Disse in tono glaciale, non staccando gli occhi di dosso al Colosso dei Mikawa. Il tempo della conversazione era terminata.

    [...]



    Se Diogenes avesse deciso di andarsene, Hohenheim avrebbe preso il volo su uno dei suoi costrutti di argilla, mentre Shunsui accompagnava l'Otese alle porte del villaggio. Naturalmente, non si sarebbe sentito tranquillo nel lasciare che il chunin eseguisse quel compito senza supervisione. Quindi li tenne d'occhio dall'alto, fin quando il jonin del Suono non fosse uscito fuori dalle porte del villaggio, e queste non fossero state ben chiuse alle sue spalle. Daishin ormai avrebbe dovuto accorgersi della presenza del Colosso nel villaggio, e probabilmente aveva già messo in piedi tutte le precauzioni necessarie.

    Quindi Hohenheim avrebbe spinto la sua creazione a volare sempre più in alto sopra Sunagakrure. A 500 metri di altitudine, le case sotto di lui sembravano solo delle incomprensibili forme nel grande deserto dell'Anauroch. Era da solo e nella Casa del Vento - così amata da Hoshikuzu - lì dove i venti erano fortissimi ed il loro rombo era sovrano. Fu a quel punto che Hohenheim non potè più trattenersi. Urlò quanto più forte i suoi polmoni gli concedevano, cercando di svuotarsi di tutto il male che gli era stato inflitto in quel breve incontro con Diogenes. Urlò fin ben oltre le sue possibilità, fin quando il dolore che avvertiva nella gola non fu insopportabile, e le corde vocali gli si spezzarono. Potè quindi solo piangere della sorte che gli era stata inflitta, e di quella che era stata inflitta ad Hoshikuzu. Ora era solo lui a sostenere il fardello della Sabbia. Ora era solo lui ad abitare la Casa del Vento.




    Edited by - Hohenheim - - 7/1/2020, 19:48
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    Leo love
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    Il trono nella Balena


    XVII



    [Mantenimento TS e Fili]

    Uccidi Youkai ed uccidi il Guerriero. Prendine il Simbolo e attiva l'Arma. Riuscita acquisizione sigillo: 50% (capacità di Shu Xu sconosciute). Mantenimento reputazione accademica: 50%. Riuscita distruzione Arma: 60%. ...insufficiente, riproviamo...

    Condiziona il Guerriero e spingilo ad attaccare Youkai. Uccidi il Guerriero e prendine il sigillo. Attiva l'Arma. Riuscita acquisizione sigillo: 70% (capacità di Shu Xu sconosciute). Mantenimento reputazione accademica: 70%. Riuscita distruzione Arma: 40%. ...insufficiente, riproviamo...

    Condiziona il Guerriero a darti il sigillo. Manda il Guerriero e Youkai a distruggere il nucleo. Attiva l'Arma. Riuscita acquisizione sigillo: 30%. Mantenimento reputazione accademica: 80%. Riuscita distruzione Arma: 70%. ..meglio, ma...

    Shunsui si riscosse dai suoi pensieri mentre, grazie alle sue marionette, riuscivano a passare il cunicolo che li avrebbe portati al centro di controllo. Nella sua mente, le infinite possibilità del prossimo futuro venivano vagliate accuratamente. Ci sarebbero state così tante cose che avrebbe voluto! Eppure tutti i ninja su quell’isola, per un motivo o per l’altro, si potevano trasformare da alleati a nemici e viceversa in ogni momento. La distruzione dell’Arma aveva la priorità, ma le possibilità di ottenere nuovo potere erano così alte, in quel contesto, da non poter essere trascurate. In tutto quello, molteplici fattori erano al di là della sua conoscenza, e le numerose variabili lo costringevano a ragionare solo in termini probabilistici. Shu Xu, per esempio: nonostante l’aspetto ed i modi insignificanti, doveva pur essere un guerriero notevole per aver preso il controllo della Balena da solo, chissà quanti anni prima. L’Arma stessa poi: al di là dei suoi poteri, quale sarebbe stato il prezzo da pagare per averne il controllo? Se un frammento del Gashadokuro gli aveva sottratto così tante energie per un così breve ed indiretto contatto, cosa gli sarebbe successo una volta preso il controllo della Balena? Forse il Guerriero del Vuoto sapeva qualcosa:Esattamente cosa può fare l'Arma? Cosa comporta controllarla per chi la manovra? chiese al Guerriero del vuoto mettendo piede nella sala di controllo ed ingerendo un tonico. Shunsui si guardò intorno, fissando solo all'ultimo il suo sguardo sul grande specchio al centro della sala. Quello che, secondo Shu Xu, era il posto dove la Chiave andava inserita.

    Quindi alla fine ci erano arrivati. Pochi metri lo dividevano dall'attivare l'Arma e quindi al compimento del piano di Hayate, per lo meno la sua parte. Non solo, pochi passi ed avrebbe avuto il controllo di una delle armi più potenti del continente. Eppure questa era maledetta e sotto assedio, per di più con l'ombra di un nemico ancora peggiore della Tregua, l'Oni, a minacciarli.

    Un suono e l'odore di bruciato ricordarono loro della loro condizione precaria. Nella stanza attigua qualcosa stava accadendo. Forse i loro nemici erano già alle porte. Non c'era tempo da perdere. Per questo, quando il Guerriero disse di voler andare a vedere, Shunsui lo fermò subito: No. Abbiamo una missione più importante da portare a termine. Non ci lasceremo distrarre. Disse con il tono di comando.Ecco cosa faremo: attiveremo l’arma e ne prenderemo il controllo. Sigilleremo questo posto usandone i poteri, quindi troveremo l’accesso al Cuore e manderemo un messaggio a Tregua ed Accademia così che tutti si dirigano lì per distruggerlo. Io, che sono l’unico probabilmente a poter combattere restando fermo, prenderò il controllo dell’arma, mentre voi due andrete a distruggere il cuore Si rivolse quindi al Guerriero: I tuoi poteri saranno fondamentali per distruggere il cuore, e Youkai verrà con te sia per proteggerti che per supporto. Siamo intesi? Se avessero avuto rimostranze, avrebbe detto: Non dovete temere, una volta sigillato questo posto, le probabilità che qualcuno entri sono bassissime. Gli Hayate saranno concentrati a terminare il loro rituale. Questo significa che avrete un’ora per distruggere il Cuore da quando si attiverà l’Arma. Siete pronti?

    Shunsui continuava ad essere diplomatico, perchè aveva visto che quello era il modo migliore per continuare quella collaborazione. Del resto, lui aveva bisogno del guerriero del Vuoto e di Youkai...sotto molti aspetti. Tuttavia, non si sarebbe fermato se avessero cercato di ostacolarlo con il suo piano, ignorandoli fin quando non lo avessero minacciato con un attacco vero e proprio. Se avessero tentato di prendere il controllo del trono, avrebbe usato i fili che gli avvolgevano le mani per bloccarliVel. Nera+1. Furtività 9., ma sperava di non arrivare a tanto. Innanzi tutto per risparmiare chakra, ed in secondo luogo perchè erano convinto che non li avrebbe bloccati per molto.

    Ad ogni modo, avrebbe proceduto con il suo piano. Mettendo in contatto l’osso del Gashakoduro con lo specchio, avrebbe attivato l’Arma. Un trono per il controllo della stessa si sarebbe materializzato, pronto per essere usato. Da quel punto in poi, gli Hayate avrebbero potuto iniziare il loro rituale. Shunsui non si voltò verso la Mansuetudine, nascosto nella sua marionetta. Il leader degli Hayate non avrebbe perso tempo a contattare i suoi, così che questi iniziassero con la Forgia DIvina.

    Shunsui si sarebbe quindi seduto sul trono. Non c’erano pulsanti nè manopole, quindi probabilmente l’arma reagiva semplicemente con il chakra. Il marionettista fece affluire la sua energia e la trasmise al trono, cercando di toccare quelle leve invisibili che la controllavano. Se fosse entrato in sintonia con l’arma, ne avrebbe cercato di comprendere ogni parte, meccanismo o significato. Il frammento di Gashakoduro gli aveva infatti insegnato che quelle armi avevano una componente biologica che lui poteva usare, anche se in minima parte, per estrarre più informazioni e più rapidamente di altre persone, e lo avrebbe fatto. Quelle informazioni gli servivano per attuare il suo piano, ma non era solo quello. Shunsui desiderava Sapere!

    Bene...iniziamo.

    Assoggettando l’Arma al suo volere, Shunsui avrebbe esercitato l’assoluto controllo che questa aveva sulla realtà per plasmare il mondo che lo circondava. I terremoti si interruppero. A partire dai confini di quella stanza, l’aria si sarebbe tramutata in dura pietra, sigillando tutti gli accessi a quel luogo. La trasmutazione sarebbe avvenuta progressivamente a partire dai confini della stanza verso l’esterno. Se il suo chakra e le sue capacità lo avessero permesso, anche considerando quello che doveva fare dopo, avrebbe tramutato tutta l’aria nell’arco di 500 metri dal centro di controllo. La trasformazione in progressione avrebbe dato tempo e modo alle persone di evitare di essere inglobate e morire, venendo invece allontanate. A Shunsui servivano tutti loro!

    Quindi, sfruttando i nuovi poteri e le informazioni acquisite, avrebbe aperto quanti più cunicoli possibili, in diversi punti della Balena. Tutti questi nuovi percorsi avrebbero portato al Cuore della Balena. Un unico cunicolo avrebbe connesso il centro di controllo al Cuore: questo avrebbero potuto usare Youkai e Shu Xu, prima che Shunsui lo richiudesse alle loro spalle. Il numero elevano di percorsi avrebbe reso facile l’accesso a tutti i ninja nell’area il raggiungimento del Cuore, ovunque esso fosse.

    L’ultimo pezzo del puzzle: in numerosi e randomici punti all’interno ed all’esterno della Balena, Shunsui avrebbe convertito piccole porzioni di aria ad almeno 2.5 metri dal suolo (per non uccidere nessuno nel processo) in tavolette di pietra. Sopra di queste, sarebbe stato inciso un messaggio, criptato con un codice standard accademico. Il messaggio tradotto riportava:

    CITAZIONE
    Il centro di comando è in mano all’Accademia ed alla Tregua. L’arma è attiva. Seguite i segni per raggiungerne il Cuore e distruggerlo. Un Guerriero del Vuoto e un Accademico sono diretti lì con questo obiettivo. Richiesto supporto immediato.

    Shunsui Abara


    Anche Youkai e Shu Xu avrebbero visto lo stesso messaggio. Questo li avrebbe tranquillizzati e si sarebbero fidati di più di lui.

    In tutto questo, Shunsui sperava che le sue forze fossero sufficienti. Se così non fosse stato, avrebbe chiesto ai suoi compagni di aiutarlo, con tecniche o tonici a sostenere lo sforzo di tutte quelle manipolazioni. Se però fosse riuscito nel suo intento, avrebbe ottenuto esattamente quello che desiderava: mentre il piano di Hayate si compiva, avrebbe in un colpo solo dirottato gli sforzi dell’Accademia e della Tregua verso la distruzione dell’Arma. Così facendo, non solo avrebbe fermato la corsa al centro di controllo, ma avrebbe aumentato la probabilità di distruggere l’Arma e, contestualmente, la sua reputazione presso l’Accademia se il piano avesse avuto successo. Rivelare il suo nome era necessario. Avrebbe convinto gli Accademici a seguire il suo piano, perchè erano alleati e perchè la situazione era critica. Avendo menzionato i guerrieri del vuoto e l’alleanza con la tregua, forse anche questi lo avrebbero seguito. Shunsui sperava che altri, come Youkai, si fossero avvicinati ai locali piuttosto che ad Hayate. Gli Hayate stessi avrebbero avuto tempo e modo per concentrarsi sul loro piano, senza essere disturbati dalle altre forze in campo alle quali era stato dato uno scopo diverso. Così il cerchio si chiudeva e l’obiettivo sarebbe stato raggiunto nella sua Volontà.

    E’ tempo che andiate Disse quindi ai suoi compagni.Avete solo un’ora prima che probabilmente tutti gli abitanti sull’isola impazziscano per via del rituale di Hayate. I messaggi che ho inviato faranno in modo che avrete supporto a breve, ma se così non fosse, tutto dipende da voi due. Io difenderò questa posizione: c’è sempre il rischio che qualcuno sia interessato solo al controllo dell’Arma. Se le forze me lo concedono posso comunque darvi un piccolo supporto.

    Se glielo avessero concesso, Shunsui avrebbe quindi disegnato un complesso sigillo (Più complesso del necessario) sia su Youkai che su Shu Xu. Il simbolo del fisico1 tacca Li avrebbe potenziati in misura minima, ma quello non era lo scopo reale. In verità, il sigillo su Shu Xu avrebbe contenuto un altro disegno al suo interno, nascosto tra le inutili linee complicate che erano anche presenti su Youkai. Era un simbolo del pensiero che gli avrebbe inculcato l’idea: ‘Shunsui è il degno di ereditare il Vuoto dell’Esistenza’. Un pensiero che a Shu Xu sarebbe sembrato nascere spontaneamente visto la capacità che Il chunin stava dimostrando in quel frangente, e che avrebbe servito lo scopo di Shunsui di impadronirsi del Potere del Vuoto. In un’altra circostanza, Shunsui si sarebbe limitato ad ucciderlo e rubarlo dal suo cadavere, ma in quel frangente non poteva tentare più di quello. Se anche avesse fallito, non bisognava dimenticare che al Cuore si sarebbero radunati molti ninja di fazioni diverse. In queste circostanze, era probabile che qualcuno sarebbe morto, o fatto a pezzi, visto che si trovavano all’Abete. Di quei pezzi, Shunsui avrebbe potuto beneficiare in ogni caso.

    Se tutto fosse andato secondo il suo piano, Shunsui si sarebbe ritrovato solo con la Mansuetudine, nella sala di controllo completamente sigillata. A quel punto lo avrebbe invitato ad uscire dalla marionetta. Spero che il mio piano ti piaccia, Mansuetudine. Cos’altro va fatto? Se a corto di chakra o energia, gli avrebbe chiesto di ristorarlo, se possibile, e sarebbe stato pronto a ricevere nuovi ordini.


    Chakra: 40.75/80



  15. .

    Shiro


    IV



    Il gruppo guidato dai due Kage sfrecciò a tutta velocità verso Shiro, la città più a sud dell'isola di Kenko. Rispetto alla sua proposta, il team si era ribilanciato, cosa della quale il Kazekage aveva piacere, sebbene ora i due ninja più imprevedibili del gruppo formassero insieme una squadra. Hohenheim ad ogni modo era contento del suo team: Kensei e Shin coprivano la corta distanza, lui la lunga e Fudoh, con il suo chakra gravitazionale, era il punto perfetto di congiunzione tra le due. Senza contare che era un ninja medico.

    Il quartetto impiegò poco tempo a raggiungere la città, non trovando nessuno ad ostacolare il loro cammino. Sebbene l'assenza apparente di pericoli, una strana sensazione stava tuttavia attanagliando il jonin della Sabbia, e così il suo team. Lo sentite anche voi? Chiese, rendendo partecipi i suoi compagni del proprio disagio. Era troppo presto per capire costa stesse succedendo, ma il suo istinto gli diceva che aveva a che fare con i Cremisi. Questo li spinse ad avvicinarsi ancora più rapidamente alla loro meta, convinti che, se c'era una spiegazione, forse l'avrebbero trovata proprio lì.

    Shiro si mostrò ai loro occhi dopo poche ore di marcia. Hohenheim aveva voluto procedere a piedi, data la natura della loro missione. Questo li aveva rallentati, ma era necessario. Ora che gli occhi del jonin si posavano sulla città, capì di essere al posto giusto. Riusciva chiaramente a distinguere una manifestazione di chakra che avvolgeva tutta la città. Data indicazione al gruppo di fermarsi, avrebbe descritto loro quello che vedeva. ..ok sicuramente qualcosa qui è in atto. La città è completamente avvolta dal chakra di qualcuno...forse è questa barriera la causa della sensazione che abbiamo percepito venendo su Kenko. Ad ogni modo, la barriera mi impedisce di percepire fondi di chakra al suo interno. La domanda successiva era: che quella tecnica fosse il mezzo attraverso il quale i Cremisi riuscivano ad assoggettare i popoli? Che si trattasse di una sorta di controllo mentale? Dovevano investigare.

    La cosa più semplice che Hohenheim poté fare fu analizzare il chakra delle persone che venivano fuori dalla città, e confrontarlo con il loro. Se la barriera stava esercitando una qualche influenza sulle persone comuni, lui sarebbe riuscito a scoprirlo. Ma il jonin sarebbe andato oltre: Abbiamo bisogno di capire esattamente cosa fa questa barriera sulle persone. Coloro che sanno evocare cloni o evocazioni, le mandino dentro la città. Le useremo per verificare gli effetti a breve termine della barriera e, al contempo, per un rapido giro di perlustrazione. Tempo massimo un'ora. La tecnica che avvolge la città ricorda le barriere di individuazione posta sopra i villaggi ninja...commentò, senza entrare nel dettaglio che anche a Suna ne erano dotati.Che questa barriera abbia il medesimo scopo oppure no, la sua simmetria mi suggerisce che essa deve originarsi da un punto al centro della città. Potrebbe essere un sigillo posto su una persona o su una cosa, all'aperto o dentro un edificio, persino sottoterra...chiedete alle vostre evocazioni o cloni di cercare tale sigillo e che siano vigili per qualsiasi movimento sospetto. Tutto chiaro? Noi cercheremo di minimizzare l'effetto della barriera, qualunque esso sia, su di noi fin quando non ne avremo determinato la natura o non saremo costretti a fare altrimenti. Diamoci da fare.

    Il jonin bambino portò il gruppo in un luogo più appartato poco fuori la città, così che il gruppo non venisse identificato facilmente. Quindi avrebbe convertito il terreno lì vicino in argilla per creare un singolo clone [Slot Tecnica][Ninjutsu perfette][Cloni robusti][Cloni Superiore] 20 Bassi ceduti identico in tutto e per tutto al giovane Kazekage. Sedutosi quindi a terra, Hohenheim avrebbe focalizzato i suoi pensieri nella manipolazione di quel costrutto: così facendo poteva controllarlo ad oltre 12 km di distanza, il che sarebbe stato sufficiente per la preliminare investigazione di Shiro.

    Accompagnato o meno da altri cloni e/o evocazioni, il clone di Hohenheim avrebbe varcato la barriera. Sarebbe cambiato qualcosa? Se così non fosse stato, il clone si sarebbe diretto nel centro città, cioè dove, più verosimilmente, Hohenheim credeva si trovasse il sigillo che regolava l'attivazione della barriera. Portando un paio di dita sull'occhio destro, il jonin bambino ebbe quindi accesso a quello che il suo clone poteva vedere.

    Chakra: 98/125 - Chakra clone: 20/20


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