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  1. .

    Una missione per chunin


    E come ci sono finito in mezzo...



    Io ve lo dico: probabilmente questa storia non sarà divertente, ma di certo ha avuto un incipit abbastanza "buffo".
    Partiamo da principio: Meika-san non si vedeva in ospedale da parecchio tempo, non vi so dire nemmeno io quanto, ma di sicuro almeno sei mesi ed in quel periodo, non capisco come mai, tutti avevano iniziato a definirmi l'aiuto del Primario, a chiamarmi "Dottore" e cose strane così, che quando dicevano "Dottor Fudoh", io rispondevo: C'è un altro che si chiama Fudoh qui? Anche lui con l'H? e mi guardavano sempre strano.
    Comunque, quella volta faceva particolarmente freddo, avevo finito il mio turno di guardia in ospedale, non avevo missioni urgenti a cui partecipare o turni da fare in pasticceria, quindi decisi di mettermi a dormire nella stanza che Meika-san mi aveva lasciato lì in ospedale.
    Sto divagando, penserete, invece no! Stavolta serve tutta questa spiegazione, perché proprio mentre ero lì nella mia stanzetta, mi bussarono: era appena arrivato un ninja di Kiri in gravi condizioni.
    E' ferito? Quanto gravemente? Gli arti ci sono ancora tutti?, chiesi preoccupato, e pronto a sporcarmi le mani, ma l'infermiera mi guardò con un viso fra paura e vergogna e disse poche parole che, tutte assieme, non indicavano niente di buono: Dissenteria Fulminante ed Acuta, con inattese emanazioni sulfuree.

    Ammetto di essere rimasto quanto mai perplesso, immobile, persino, mentre la povera infermiera mi invitava a sbrigarmi e, dopo qualche istante, lo feci: la seguii e mi diede più particolari.
    Il malato era un chunin del clan Terumi che era stato avvelenato, verosimilmente, nella sua missione precedente, conclusasi da poche ore, giusto il tempo di andare a fare rapporto.
    Arrivai nel reparto delle malattie infettive e vidi le condizioni del poveretto, o meglio, non le vidi: la malattia, infatti, aveva avuto una strana reazione con la sua abilità innata, a quanto pare i Terumi possono emettere vapore nocivo già di loro, senza bisogno di ammalarsi, l'amico qui era finito per emettere dei gas parecchio nocivi dal corpo, tant'è che c'era un'intera ala dell'ospedale piena di gente intossicata solo per essergli stata vicina.
    Brutta giornata in amministrazione oggi, eh?, domandai, ma non tutti parvero gradire la mia domanda, vidi almeno due infermieri scuotere la testa.
    Ok, ora sì che sto divagando, torniamo ai fatti importanti: avevamo i beni personali del paziente Terumi e dovevamo capire la causa di quel male dai suoi possedimenti, non potendo mandare qualcuno dentro a cercare di prendere del sangue, o altro, per farci delle analisi.
    Così, mi misi a spulciare fra i vari oggetti, armi, resti di cibo, tonici e simili, finché non mi finì sotto mano una missiva di quelle tipiche delle missioni.
    Forse sono le indicazioni della missione da cui è tornato, magari ci daranno qualche suggerimento..., pensai sinceramente, mentre lo aprivo e lo leggevo.
    Sorpresa, sorpresa: non era una spiegazione della sua precedente missione, quanto le notizie fornite per una nuova missione, e sembrava una cosa parecchio divertente!
    Una missione di assalto per soli chunin che dovevano partire da una locandola nel Paese delle Sorgenti Termali.
    Ora lo so cosa state pensando: Fudoh, ma tu sei un genin, che cosa vuoi fare in una missione per chunin? Non hai le competenze!
    Vero, sono un genin, vero non ho le esperienze di un chunin, ma insomma, se non faccio missioni del genere, come lo divento chunin? Dai, su! Lo sapete che ho sentito per le strade del villaggio che non solo la Primaria, ma persino il Mizukage non erano più al villaggio? Chi mi avrebbe mandato a fare una missione per diventare chunin a quel punto? Tanto valeva procuarmele da solo delle missioni del genere!
    E così, presi la mia scelta: mi appuntai le indicazioni su quella missiva, poi la riposi fra le cose del povero Terumi, quindi chiamai alcuni infermieri.
    Quando furono lì in quattro, iniziai a dare indicazioni: Sono stato chiamato per una missione importantissimissima, quindi, signori miei, fino al mio eventuale ritorno, o al ritorno di Meika-san, sta a voi portare avanti l'ospedale e, diciamolo, se ci sono riuscito io, ci può riuscire chiunque, no? Bene, detto questo: tu, sulla sinistra, occupati di prendere informazioni sull'ultima missione del Terumi, cerca di sapere la zona dov'era e per eventuali particolari cibi, o vegetazioni del luogo, anche se nel suo rapporto parlava di qualche ninja in particolare e se in amministrazione ci possono dare informazioni su eventuali veleni che lo riguardano.
    Tu secondo da sinistra, occupati di tutti i malati per ferite ed affini, a te, terzo da sinistra, affido la gestione dei turni di guardia, mi raccomando, non far lavorare nessuno per più di dieci ore al giorno e tu, primo a destra... dai una mano a quello a sinistra.
    , detto quello presi le mie poche cose ed andai al porto.

    La cosa positiva dell'essere un senza casa? Le mie poche cose me le portavo sempre dietro, non avevo bisogno di passare a prenderle da qualche parte! Così, con i miei pochi avere e con i ryo messi da parte fra i miei tre lavori, affittai un posto su una nave diretta il più vicino possibile alla città di Tojo.
    Era sulla costa, oltre un posto chiamato Paese del Vortice e nemmeno troppo lontano da Kiri, sinceramente quel viaggio per mare in un paio di giorni, mi risultò quasi nostalgico, non so nemmeno io perché, oltre che rilassante, non avendo niente da fare con tutto bello che pagato.
    Alla fine arrivai a Tojo, allegra e caotica cittadina mercantile, mi ricordava un pò la mia infanzia per le strade di Kiri: tutto puzzava di pesce e di persone, persone con poco interesse per la loro igiene, quindi mi sentivo decisamente a casa (seppur sulla nave mi ero lavato prima di scendere a terra, eh!).
    Non mi fu difficile trovare la locanda "Beteran", il vero problema era trovare qualche altro ninja lì: c'erano parecchie signorine che mi fecero delle proposte "svianti", ma io ero lì per una missione, così, iniziai a guardarmi intorno in cerca di qualche shinobi, qualcuno con un coprifronte come il mio, o anche di un altro dei villaggi (in fondo avevo conosciuto gente di Oto, di Suna e di Konoha, quindi sapevo com'erano fatti tutti i loro coprifronte), se non ne avessi trovati, avrei cercato una ragazza abbastanza sulla mia età (e se era una di quelle che volevano sviarmi, ne avrei cercata una anche bellina, se possibile) e gli avrei chiesto: Scusa, ci sono ninja da queste parti?.
    In fondo, domandare è diritto... rispondere, poi, è cortesia.
  2. .

    Everybody wants to rule the world


    O Ame, in questo caso



    Anche lui a definirlo con il mio nome?
    Di nuovo questa storia, fratello?
    Lui non è me!
    Mi diverti ogni volta con questa reazione, Ossicino!!!!!
    Ed in effetti, anche Akira avrebbe potuto notare uno sguardo carico di disappunto, nel Risorto, quando lo chiamò Shiltar Kaguya, seppur non poteva immaginare il dibattito fra le voci nella testa dell'altro.
    Il discorso poi virò oltre, un pò con il disappunto di Ru-Wai, per quanto riguardava la parte sulla Vendetta ed il suo definirsi non "in se" dell'Hozuki.
    Speravo in meno senso di colpa e più senso di vendetta...
    Per fortuna non è poi così differente da Itai come pensavi...
    Non ho ben chiaro quanto il tuo disinteresse per ruoli e nomi sia collegabile al desiderio di Vendetta ed al Ruolo ad Ame...
    Perché noi non diamo valore ai ruoli, quando c'è di mezzo la Vendetta e su questo ha ragione, idiota!
    Lasciamolo parlare, ci vuole offrire qualcosa, ma vuoe più dell'Asso di Cuori?
    Il Joker? Ha scatenato lui il Drago Nero e come potrebbe?
    Che possieda un'evocazione dei draghi, come l'Hokage e l'Hayate dai capelli Verdi?
    Possibile, per quanto scatenarlo proprio sul Gelo? Perché?
    Potrei far notare che non tutti hanno il tuo bisogno di un piano contorto per fare qualcosa? Ad alcuni piace, semplicemente, distruggere.

    Quella riflessione fu interrotta dalla proposta finale di Akira: dare Ame al Risorto.
    Che?
    Cosa?
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!
    Il giovane ninja di Kiri avrebbe notato uno sguardo divertito dipingersi sul volto del suo interlocutore, che quasi scoppiò a ridere, ma si fermò all'ultimo, sollevando una mano: Permettimi un aneddoto, Akira: Ru-Wai è nato, come identità, quasi un decennio fa, dopo che abbandonai il Paese della Terra e venni qui ad Ame a cercare qualcuno, o forse semplicemente a riprendermi un pò dopo i fatti di Iwa, compreso il mio essere lì quando s'era svegliato l'Oni. Ai tempi Ru-Wai era solo un mecenario, un pò alcolizzato, che stava qui per scaldarsi la notte con la figlia del proprietario. Non era u Asso, non sapeva nemmeno che esistevano gli Assi, né voleva quel potere.
    Poi sono tornato nel mondo Accademico e fra i miei primi lavori da Mercenario, uno nel Paese del Vento assieme ad altri tre shinobi. Ti risparmio tutta la storia, il finale è stato che quel ninja che mi aveva ingaggiato, mi ha proposto di tornare ad Ame con due obiettivi: trovare un nukenin chiamato il Flagello Immortale e cercando di scoprire chi comandava su Ame.
    , iniziò il Kaguya.
    In realtà per il Flagello ci indirizzò sul Paese del Ferro e poi saremmo dovuti andare ad Ame...
    Ma evitiamo di dire che abbiamo viaggiato come alleati del Flagello per un pò, meglio.
    Ad Ame, assieme al Flagello, abbiamo attaccato l'allora asso di Picche, per motivi diversi: il nukenin psicotico voleva uccidere lui e poi chi comadava come una divinità sulla Pioggia, io me l'ero presa perché in mia assenza il precedente Asso di Picche ha pensato saggio di uccidere il proprietario della locanda e stuprarne la figlia, che tante notti mi aveva fatto compagnia, volontariamente.
    Ora sono io l'Asso di Picche.
    Il Flagello vuole dominare o distruggere il mondo, l'uomo che mi mandò qui alla Pioggia voleva una testa di ponte, per così dire, per governare su Ame e tu per cosa vorresti utilizzare il qui presente Mercenario? Vuoi mettermi qui a comandare Ame per te? Perché non vedo come la Pioggia mi sia poi così uile nella mia Vendetta, o almeno, l'unico modo che vedo, non piacerebbe all'Accademia.
    , ghignò, accomodandosi sul suo scrano.
    Ancora l'idea di offrire Ame alla Zanna?
    Dubito che accettino, ma sarebbe comunque un buon piano..
    Su una cosa hai ragione: non conosco il famigerato Joker, anzi, di tutti gli Assi, ho visto solo quelli di Cuori, Picca escluso.
    Il precedente Asso di Cuori mi è scappato per poco: era uno dei Cani di Hayate, quelli Immortali, la Carità, avrei tanto voluto strapparglielo, il cuore, ma sono stato interrotto. L'attuale Asso, invece, l'ho lista quella unica volta, come te.
    Forse, però, un modo c'è: ma servirà di più che promettermi Ame... cosa che di per se, non è che prenda a pieno il mio interesse.
    , concluse.

    Sei proprio sicuro, fratello?
    Non ci vuole offrire una delle sue spade, almeno ci potrebbe procurare qualcuno per questa... rogna...
    Non si può dire che tu non sia pragmatico, Ossicino! AHAHAHAHAHAH!!!
  3. .

    L'Intesa


    Capitolo Due


    Atto III
    Modus operandi †



    Avevo sentito anche io del tempo Jashin alla riunione, eppure potevo giurare di non aver trovato niente di simile durante le mie perlustrazioni. Nel vedere Akira sconfortato e abbattuto sprofondare nella sedia un sussulto ormai del tutto innaturale per il mio corpo salì dal ventre fino alla gola: era empatia. Non provavo una angoscia di quel tipo da lungo tempo. Durò tuttavia un solo istante prima che il nulla che m'abitava non la inghiottisse, sgretolandola nella abituale sensazione di vuoto che mi avvolgeva. Avrei voluto dire che mi dispiaceva: ma il mio corpo non collaborava. Sentivo quel pensiero come qualcosa di lontano in me, presente, ma schiacciato dall'enormità e dalla pesantezza di tutto il resto. Era un dolore che riconoscevo il suo ma che, se non per l'istante fugace appena detto, non riuscivo a sentire. Tacqui dunque, mentre il giovane continuava a giustificarsi alle mie parole. Io non metto in dubbio niente di quanto tu possa starmi dicendo. Dissi, con tono stranamente pacato. Ma ciò non può e non deve giustificarti, e lo sai. Le tue intenzioni sono cose distinte dalle tue azioni. Anche il bene intenzionale, spesso, si risolve in maldestre cause di dolore. Il fatto che tu te ne sia andato ne è un esempio: qualsiasi cosa tu abbia voluto fare, per giusta che fosse, ha addossato pericoli, responsabilità e doveri tuoi e soltanto tuoi ad altre persone. Lo osservai poi mentre si innervosiva dopo che gli avessi intimato di lasciare qui le sue armi. Avrei voluto togliermi l'elmo per iniziare a ridergli in faccia. Hai ragione: Kiri ti deve molto per ciò che hai fatto con le spade. Ma il fatto che tu abbia collaborato a ritrovarle non le rende tue. Continuano ad essere del villaggio, che la cosa ti piaccia o meno ed è bene che inizi a considerare quelle armi come in prestito e non come dovute perché nella vita niente è dovuto. Niente. Mi spostai dalla sedia, iniziando a girovagare per la stanza. Quello che dici ti fa onore. Vuoi essere il paladino di tutti i bisognosi, di tutte le persone in pericolo. Mi dai del miope perché mi preoccupo solo del mio villaggio. Ti dimentichi forse che io non sono neanche originario di queste terre, probabilmente. Il tono della voce si alleggerì, come se stessi parlando sorridendo. I miei genitori erano originari della Cascata ed è lì che io nacqui, anzi, che il Keiji Kagome nacque. Sono cittadino del mondo tanto quanto cittadino di Kiri ma il mondo non avrà mai, per me, la precedenza sulle persone che amo, sulle terre che vivo, sulla gente che ogni giorno saluto e che ogni giorni vive con me in questo luogo. Ciòo non significa che io non riconosca il loro diritto ad essere felici, ad essere sicuri, ad essere liberi. Il punto è che io sono uno, piccolo, e, per quanto posso, devo badare al mio villaggio. Mi fermai nuovamente dietro alla scrivania, tornando ad ascoltarlo. Non c'era dubbio che le sue parole fossero per lo meno interessanti, che i suoi intenti non fossero per lo meno ammirevoli. Ma sembrava parlare di ... di niente. Fui il primo alla riunione a indicare quello che lui stesso stava indicando, cioè la necessità di essere uniti, di agire collettiva dei villaggi, di meno egoismo; ma non capivo ciò che volesse fare esattamente Akira. Si avvicinò, poi, quasi con fare di sfida. Non lo hai ancora capito, Kensei? Io mi vado a prendere l'Accademia.
    Fu strano; fu molto strano, sul momento, realizzare che in fin dei conti ... la pensavamo alla stessa maniera. Era evidente, però, e ne ero certo, che avremmo avuto visioni diverse su come ottenere ciò che volevamo. Ci fu un evidente, lungo, attimo di silenzio. Abbassai persino il capo. Sciolsi poi le membra, appoggiando le braccia sulla scrivania. La tensione nella stanza stava smorzandosi un po'. Non ero più ostile come volevo dimostrarmi inizialmente. Sembrava che avessimo trovato il punto vitale di ogni nostro battibecco. Per questo ho appena detto che fu strano realizzare che la pensavamo alla stessa maniera. Akira aveva ragione: era una questione di ruoli. Io e l'Hozuki, da un certo punto di vista, eravamo, insieme, l'essenza stessa di Kiri. L'ospitalità marittima, l'allegria del mercato del pesce, la bellezza della costiera illuminata dai raggi del sole al mattino ma anche l'odore di morte che proviene dal mare dopo le notti di pesca, il freddo della notte nei tortuosi vicoli del porto, l'imperscrutabilità tetra ed agghiacciante della spessa nebbia. Insieme funzionavamo meglio che separati, per quanto inconciliabilmente opposti. C'era qualcosa dell'uno nell'altro. Yin e Yang.
    Sospirai prima di riprendere a parlare. Un sospiro di quasi sollievo nell'eterno dolore delle mie membra. Io sogno un'accademia unita sotto un'unico vessillo. Qualcosa di più grande di un accordo tra popoli. Qualcosa di più importante, sicuro e utile di un misero contratto commerciale e di pace! Sogno un'Accademia con una identità. Sogno qualcosa a cui io possa rivolgermi, non ad un invisibile consiglio di Kage. Una breve pausa mentre rialzavo lo sguardo. Capisci cosa intendo, vero? Aspettai qualche cenno dall'Hozuki. L'Accademia deve essere un vero organo al di sopra dei Villaggi. Deve avere un volto, un nome. L'aria si sarebbe rifatta pesante. L'Hozuki l'avrebbe potuto sentire distintamente. Cos'è adesso l'Accademia? Un tavolo traballante senza una gamba. Il riferimento ad Itai era evidente.
    Una gamba è rotta, invece, e punta in direzione opposta agli altri oppure in una direzione diversa. Non che il risultato cambi. Mi riferisco ad Oto. Né lo Yakushi né il Mikawa sembrano perone interessate a mantenere la pace. Chi per puro, ignorante, disinteresse, chi per privati interessi.
    Benché disprezzassi quel tipo di atteggiamento, non lo condannavo. Oto poteva rimanere una forza neutrale anche nel nuovo concetto di accademia che stavo suggerendo ad Akira. E questo non sarebbe stato un problema finché il Suono non avesse provato ad ostacolarla direttamente. Un'altra gamba è di fattura diversa. Ha un legno più spesso, estremamente decorato e sfarzoso. Non che questo incida sulla sua solidità o trasmetta informazioni sulla sua ricchezza. Sto parlando della Foglia. Il disprezzo nelle mie parole era tantissimo, specialmente dopo ciò che era accaduto a mio figlio. L'Hokage è un uomo vanitoso, superbo e quindi egoista. Cosa possiamo aspettarci da lui? Dov'era quando i villaggi avevano bisogno del suo intervento? Dov'era quando i suoi ninja avevano bisogno di lui? Un ringhio uscì dalla mia bocca, più simile ad un lamento draconico - e Akira se ne sarebbe accorto, se fosse riuscito a collegare quel suono con la rossa dragonessa di Itai - che ad un afflato umano. Credo che sia lui, il maggior problema sul tuo o nostro cammino. Non voglio negartelo. Non cambierà mai, per quel poco che ho avuto modo di conoscerlo. E sarà necessaria un'azione decisa per recidere le piante malate da questo nostro nuovo idillico progetto di giardino, se vuoi la mia opinione. Avevo appena detto qualcosa di estremamente grave. Non so come l'avrebbe presa l'Hozuki. Non ho niente da dire, invece su Suna. Ho un rapporto privilegiato con Hoshikuzu mi riferivo a tutti i gadget che ero in grado di ordinargli ed nutro una grande stima per il giovane Jonin manipolatore d'argilla. Anche con lui ho una sorta di rapporto privilegiato... Dopotutto avevamo un grande nemico in comune.
    Qual è il tuo piano, Akira? Cosa hai in mente. Sono tutto orecchi.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note

    Combattere con Handicap Attivo.


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu

    Yakusoku

  4. .
    La Trama della Vita - Trame Divise

    Kensei & Shinken - Le Gabbie

    L'inatteso duo che era stato lasciato indietro (assieme a Hoshi), si trovò ad accettare di buon grado l'ordine di arrendersi e seguire i tre nemici, cosa che, probabilmente, chi lo conosceva, non si sarebbe mai atteso da Kensei.
    E, verosimilmente, nemmeno i due si sarebbero attesi ciò che trovarono alla fine della loro "marcia".
    A meno di brutte iniziative (specie per i due ninja accademici, considerando la presenza di un quarto nemico che probabilmente non percepivano), il duo fu condotto in un'avanzata nella vegetazione per circa un'ora, in una direzione opposta a quella presa del grosso della squadra.
    Furono condotti fino ad una pianura dove trovarono una mezza dozzina di Shinka, leggermente armate e, con loro, altri tre ninja, tutti identici d'aspetto, tutti con il coprifronte della Nuvola, tutti parecchio Il nervosi

    OVVIAMENTE NON CONSIDERATE LA CODA!
    .
    Ma oltre i tre grossi omoni di Kumo e le sei formiche? Gabbie. Quattro gabbie di metallo: due occupate da altrettanti ninja, due vuote.
    Vedo che avete ricevuto il messaggio del nostro arrivo! Bene! Vi lasciamo questi due, noi andiamo a caccia degli altri accademici., poche parole, mentre Kensei e Shinken sarebbero stati privati delle loro armi da due dei tre bestioni: avrebbero lasciato stare l'armatura e la "collana" del Kenkichi, ma non la wakizashi di Kiri che portava con se.
    SE tutto fosse andato avanti senza particolari sorprese, il duo si sarebbe trovato in altrettante gabbie che sembravano, in qualche modo, disturbare il loro fluire del chakra e parecchio resistente.
    EHI! Non voglio un accademico per vicino di cella! Vedete di dividerci!, urlava nel frattempo uno dei tipi nelle altre due gabbie, avvolto com'era in un lungo mantello.
    Cosa avrebbero fatto i due ninja nelle loro piccole prigioni?

    Il Gruppo

    Tutti i ninja accademici avrebbero sentito l'avviso di Kensei e tutti avrebbero potuto "godere" della pulizia applicata loro da Febh, a meno di loro obiezioni in tal senso.
    E poi... il gruppo si sarebbe diviso.

    Akira & Febh - Il Lago

    Il primo a muoversi fu l'Hozuki: si diresse verso la fonte d'acqua, seguito poco dopo dallo Yakushi, che aveva lasciato un'ulteriore delle sue grosse lucertole in supporto di Hoheneim, del Risorto e degli altri due presenti in mezzo all'alta vegetazione.
    Il duo accademico (il secondo) non avrebbe avuto difficoltà a raggiungere le vicinanze della fonte d'acqua solo per scoprire che non erano degli Shinka acquatici a provocare quelle scosse nell'acqua, né le bolle, bensì qualcosa che forse, non si sarebbero attesi: delle persone.
    C'era infatti una donna seduta sul bordo del lago che agitava le acque con dei veloci movimenti delle mani, creando delle bolle di sapone ad ogni suo movimento e con lei c'era anche un altro tizio con una strana maschera sul volto ed un coprifronte rigato di Kumo addosso.
    Già mandarmi qui lo trovo offensivo! Dall'altra parte del mondo perché ho fallito una missione di pirateria! Poi mi mandano a scavare un ingresso verso la tana di queste formiche, con chi? Con te! Uno che usa raiton... vicino all'acqua!, si lamentò la kunoichi.
    Siamo entrambi tornati sconfitti dalle nostre ultime missioni, anch'io ho fallito l'omicidio di quel daimyo durante il suo compleanno..., osservò pacatamente l'altro con una scrollata di spalle.

    I due ninja, forse, avrebbero potuto sentire quel veloce scambio di battute, se si fossero avvicinati a sufficienza, ma se fossero arrivati sotto i 9 metri, la vegetazione non li avrebbe più nascosti, mentre, a meno di 12 metri, avrebbero potuto notare che l'uomo dei due si sarebbe improvvisamente irrigidito e guardato intorno.
    Cosa avrebbero fatto i due ninja con quel inatteso duo?

    Oda - L'infiltrazione

    Il ninja di Konoha non avrebbe avuto difficoltà ad avanzare nei cunicoli nel corpo di "Noko", nemmeno con l'esplosivo che aveva addosso e forte della "lavata" avuta da Febh prima di immergersi nei cunicoli stessi.
    Sarebbe andato avanti per una buona mezz'ora, il tempo verosimilmente di avvicinarsi a sufficienza alla tana stessa, quando avvertì una presenza, anzi, tre presenze: due Shinka, simili a quella che aveva decapitato Zong Wu all'inizio di tutto quel pasticcio ed un uomo con un coprifronte di Taki, gli si fecero avanti.
    Nokorobi! Che diavolo è successo? Dovevate essere di ritorno da ore ormai! Dov'è Karzan? E come sei conciato?, lo riempì di domande, mentre le due Shinka battevano le mascelle formicose attorno a loro.
    Cosa avrebbe fatto lo shinobi infiltrato nella base nemica?

    Il Risorto - Imboscarsi nel momento sbagliato...

    Attorno al corpo di Oda erano rimaste due delle lucertole di Febh, ma oltre loro, quattro ninja: Hoheneim, il genio della Sabbia, futuro Kazekage; Zong Wu, il Risorto ed un tempo Mizukage; Namae, la Traditrice di Taki; Masaki Kurogane, il jonin di Konoha.
    Fu la ragazza, d'improvviso, a scoppiare in un urlo soffocato: Non ce la faccio più! Non resterò un ulteriore minuto qui intorno: ci sono quelli di Kurotenpi, giusto? Andrò a dare la caccia a loro! Meno pericoloso che farmi prendere da quelli della Cascata, o finire a fare da cacca ad uno di questi mostri!.
    Non avrebbe sentito ragione, nemmeno alle possibili obiezioni del ninja di Suna, ma si sarebbe fermata un attimo a guardare il Kaguya: Che ne dici, belloccio? Resti qui con questi Accademici, o vieni con me? Sei amico del nanetto rosso, giusto? Andiamo a salvarlo! Se gli altri due sono stati catturati, potrebbe essere successo anche a lui., suggerì con uno sguardo furbo.
    Non ha tutti i torti: abbiamo sentito cosa diceva Kensei? E se pure Hoshi fosse stato catturato?
    Fratello, non fare mosse avventate? Non eri stato tu a dire che non dovevamo dividerci?
    Perché siamo rimasti proprio molto uniti qui...
    Lo sappiamo tutti che non è del Rosso che t'interessa, ma di questa tizia dalle gambe belle lunghe!
    L'hai detto tu, Mostro, ma lo temo anch'io...
    Quanto mi giudicate male!
    Hohe-san, mi sa che seguirò Namae-san qui: potrebbe avere bisogno di compagnia e, soprattutto, l'idea di cercare Hoshi-san non mi dispiace: da troppo tempo non abbiamo sue notizie, voglio vedere se riesco a trovarlo!, avrebbe tagliato corto il Risorto, allontanandosi assieme alla nukenin di Taki.
    Cosa avrebbe incontrato lungo il suo percorso?

    Hoheneim - Rimasto solo (o quasi)

    Il genio di Suna sarebbe rimasto con le due lucertole e con Masaki e proprio il giovane ninja della Foglia gli avrebbe fatto notare, circa mezz'ora dopo che il Risorto se n'era andato dietro a Namae, qualcosa che si avvicinava dal nido degli Shinka: una singola creatura, che però avanzava parecchio minacciosa e decisa.
    Certo, Hoheneim avrebbe dovuto avere una vista molto acuta per notarla, per quant'era ancora lontana, ma Masaki l'aveva notata e disse all'altro: Cosa facciamo, capo? Io posso spostarmi velocemente, potrei anche portare con me il mio buon compaesano addormentato qui, ma poi?
    Stava al ninja di Suna la scelta: cosa avrebbero fatto loro due considerando che avevano anche lucertole e tutto al loro fianco.
  5. .

    Il Premio


    Epilogo


    Atto IV
    Segreti e dolori †



    Le risposte non cambiarono di molto rispetto a quanto era stato detto precedentemente. Il mio intervento fu a stento considerato, le mie parole volarono sopra la testa di quasi tutti i presenti. Dentro di me c'era un'unica passione dirompente che non riusciva a starsene quieta sentendo quelle parole. Io avevo parlato di agire, di muoversi, di fare qualsiasi cosa contro un qualsiasi nemico purché si mandasse un messaggio. Un messaggio di unione, se l'Accademia doveva essere qualcosa di unito, qualcosa di unanime, qualcosa di simbolico ma allo stesso tempo di imperante come un sovrano ideale, un fine illuminato: un bene superiore se non il Bene, quello maiuscolo - qualcosa che, in fin dei conti, forse ero l'unico a comprendere nelle sue implicazioni più profonde lì dentro. Eppure questo fantasma, questa entità invisibile, questa mano che doveva guidare ogni villaggio più che un potente sovrano, retto e austero ma allo stesso tempo sicuro e confortevole sembrava un infante malato che fatica ad alzarsi.
    Io avevo parlato di azioni, loro continuavano a parlare ... di parole. Ognuno stava egoisticamente facendo a gara a chi riusciva ad indicare il nemico più grosso, chi riuscisse a dimostrare di aver portato informazioni più importanti su nuove minacce. Eppure le minacce erano presenti e noi stavamo sorseggiando tè in una sala spersa in mezzo al gelido niente. E stavamo parlando. Portai un altro tonico sotto l'elmo cercando di placare il dolore e la rabbia che mi straziavano da dentro.
    Lasciai scorrere le parole di Itai e di tutti gli altri. Febh ebbe qualcosa da ridire sulla mia silenziosità, un commento puerile e stupido come al solito. Si sarebbe potuto meravigliare della mia capacità d'essere furtivo. L'unico che sembrava realmente interessato a muovere qualche passo verso la giusta direzione era il più giovane di tutti i presenti, Hohenheim, il Kazekage. Una persona che ammiravo nella sua estrema lungimiranza e capacità ma di cui detestavo il modo pacato e cortese di porsi. Era senza polso, senza verve, nonostante fosse un abilissimo ninja, oltre che stratega.
    Ero distratto dalle voci che avevo in testa, continuavo ad avvoltolare i miei pensieri sul rocchetto delle mie idee. Kutsu si stava divertendo nel vedermi sempre più in preda alla disperazione. Lo sentivo che rideva nel profondo del mio mondo interiore, soggiogato tuttavia da quell'odio che lo aveva fatto rinascere e che allo stesso tempo teneva a bada lui e l'altro ospite indesiderato. La Yakusoku invece mi guardava: percepivo i suoi occhi, il suo sguardo ed il suo giudizio su di me. Era, dopotutto, il suo dovere. Ma poi successe qualcosa. Qualcosa di per me incomprensibile, di per me inconcepibile. Jotaro presentò un'ospite. Quest'ospite, Taka era il suo nome, si presentò come una criminale nonché compagna di Shiro.
    Fece il suo discorso, portò le sue argomentazioni, ci spiegò le sue intenzioni, ci sottolineò come, finito quello che stava chiedendoci di fare, si sarebbe attrezzata con ogni mezzo per tornare alla sua criminalità e scappare dai suoi peccati. Le mie orecchie iniziarono a fischiare, il mio udito si ovattò i miei occhi si accesero nei loro colori immondi. Tutti intorno a me venne il gelo. Profondo, innaturale, pesante. L'odio che mi alimentava era uscito dal mio corpo e stava corrompendo l'atmosfera delle persone a me stanti. In particolar modo il mio chakra si stava dirigendo verso due persone: l'Hokage ed il suo accompagnatore, Oda. Anche loro avevano vissuto Cantha, anche loro dovevano provare ciò che provavo io. Non poteva essere altrimenti, era impossibile che lo fosse! [Note.]Vuole essere una cosa scenica e non ha intenti offensivi, non starò a scrivere consumi e menate varie. Comunque è questa conoscenza derivante dalla mia seconda TS.

    Aura d'Odio: L'utilizzatore definisce un’area ben precisa con centro se stesso, inondandola col suo odio. L’utilizzatore, all'attivazione della tecnica, può Instillare Odio fino ad un massimo di una persona per livello dispari della tecnica speciale; Instillare Odio costa Medio e uno slot azione/tecnica per ogni persona oltre la prima. Coloro cui è stato Instillato Odio avranno dei malus a Forza e Resistenza finché permangono nel raggio di Aura d'Odio. Ogni round, l'utilizzatore può assegnare tacche extra di svantaggio alle statistiche primarie avversarie, bilanciando con un equivalente malus ad una propria statistica primaria; il processo deve essere ripetuto per ogni persona all'interno di Aura d'Odio. Il malus massimo per persona cui è stato Instillato Odio è pari a 1 ogni livello dispari di tecnica speciale.

    Quando le orecchie smisero di fischiarmi e riuscii a tirare su la testa, carpii vagamente soltanto le parole di Akira che già era in piedi, intento ad andarsene verso l'uscita. Sentii il mio nome. Itai, Kensei, verrò a Kiri, tra qualche giorno... Parleremo in quell'occasione. Avrei voluto dire molte cose quel dannato egoista dai capelli azzurri ma sapevo che non sarebbe servito. Avrei voluto anche provare ad alzare contro di lui le mie spade. Ed anche quello, sapevo, probabilmente, che non sarebbe servito. Ma ciò fu comunque abbastanza per farmi tornare a parlare rivolgendomi a tutti. Questa volta il mio fervore era presente anche nel tono, oltre che nelle membra dei due fogliosi. Fatemi capire. Sbattei il pugno sinistro sul tavolo. Questa arriva qui, ci dice di essere una criminale affiliata a Cantha, che è spaventata per qualcosa che ha visto, che vuole il nostro aiuto per eliminarla ma che poi tornerà tranquillamente sui suoi passi, tutta intenta a scappare dalle nostre future pretese di condanna su di lei e noi la lasciamo qui, tranquilla, a parlare? Ero furibondo benché il tono non fosse alto. Il mio stato d'animo iniziava a manifestarsi anche all'esterno con una flebile patina nera di chakra che circondava le mie membra. Non stiamo usando alcun tipo di misura contenitiva, le stiamo permettendo, di fatto, di fare di noi ciò che preferisce e ... ci va bene!? Tacqui, finalmente rialzando il pugno metallico dal tavolo. Credo di averne avuto abbastanza. Qui si parla troppo. Non è da voi né con voi che troverò ciò che sto cercando. Li squadrai tutti. E credo che non sarete voi a fermare qualsiasi tipo di minaccia. Mi alzai, dirigendomi anche io verso l'uscita. Non so, allora, chi sarà in grado di farlo. Mi morsi il dito della mano integra. So solo che qualsiasi cosa voi vogliate fare, a me non interessa. Avete il mio Mizukage. Io farò ciò che lui riterrà più opportuno. Il chirottero albino della Grotta del Silenzio fece un inchino a tutti i presenti. Si intonava incredibilmente bene con l'ambiente circostante. Abbozzai anche io un inchino prima di andarmene al suo fianco verso l'uscita.
    L'Accademia non sembrava essere qualcosa in cui potevo riporre fiducia. Il simbolo di unità che tanto cercavo, forse, richiedeva il mio sguardo altrove.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 50
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  6. .

    Keiji, Shin e Kato
    I due ninja Accademici erano pronti a tutti, decisi a non scappare davanti a quell'essere dall'aspetto così malevolo che si stava avvicinando con il volto acceso da una gioia oscura. All'ombra delle fiamme che si elevavano alle sue spalle, l'ometto raggiunse la minor distanza possibile dai due shinobi, senza tuttavia dar segno di averli percepiti...quando il corvo gracchiò sopra la sua testa.

    Il Coraggio di Hayate alzò lo sguardo. Ah...un messaggio.

    Non ci fu nemmeno il tempo di respirare, o per quel pezzo di stoffa di cadere più di qualche centimetro, ed ecco che la mazza da baseball del ragazzino si accese di una luce dorata mentre sferrava un singolo colpo, quasi pigro, che tuttavia si trasmise come una vera e propria lama tagliente cercando di colpire tanto la bomba quanto il messaggero! [Tecnica]Statistiche: Velocità Nera+4 tacche, Forza Nera, Potenza 95 (Ai fini della rottura la potenza è 145)

    Chakra Leggendario Basso (+20)
    Saiko no Ken (La Spada Migliore) Potenza 50, Durezza 5, è una mazza, causa danni contundenti
    Still a Sword Sotto ogni aspetto, Saiko no Ken può essere usata come una spada ai fini di tecniche, abilità e affini, se l'utilizzatore lo desidera
    LEGENDARY! Saiko no Ken, se resa Equipaggiamento Leggendario, aumenta la sua potenza di 15, in aggiunta a tutti gli altri effetti
    Distanze Estreme Talento, il raggio di Taglio dell'Aria aumenta a 15 metri
    Taijutsu Inarrestabile +10
    Taijutsu Difensive Ottiene +20 di difesa contro Ninjutsu
    Azione rapida


    Hayate comunica usando i Lupi...dilettanti! Non siete nemmeno divertenti: fatevi vedere, forza! Si guardava intorno tutt'altro che interessato alla situazione, o al fatto di aver abbattuto il corvo o meno. Certo se il foglio fosse stato raggunto dal colpo si sarebbe disintegrato senza lasciar traccia, vista la sua infima resistenza rispetto al colpo che stava arrivando. Avanti...non avete fatto i compiti ma posso sempre sentirvi alla cattedra...HiAHiAHiAHiAHiAH! In quel momento Kato emerse dal sottobosco, a una decina di metri di distanza, componendo rapidamente una manciata di sigilli...e venendo miseramente fermato a metà dell'esecuzione! [AdO] Il Coraggio di Hayate sparì dalla vista esattamente alla fine del secondo sigillo del ninja di Oto, apparendogli accanto con la mazza piegata che ancora splendeva di una luce dorata...ma non fu con essa che castigò il giovane avversario, quanto piuttosto con un rapido e brutale calcio ascendente che probabilmente lo avrebbe fatto volare indietro di qualche metro se fosse andato a segno! [Tecnica]Statistiche: Velocità Nera +7 tacche, Forza Nera +4 tacche, Potenza 40 + Dolore Medio + Spinta

    Taijutsu Inarrestabile +4 forza
    Destriero DivinoI calzari con ruote sono Potenziamenti con potenza +30. A dispetto della forma, non accelerano il movimento se non viene usata un'Arte o una Tecnica apposita
    Devi essere più accorto...HiAHiAHiAHiAHiAH!

    Quella risata fastidiosa echeggiava abbastanza da essere udita persino da Kensei, che stava arrivando in volo ancora a qualche metro di distanza. Intanto Shin, privato della bomba abbagliante come assistenza, dato che l'intera offensiva di Kato era stata disorganizzata, partì alla carica ammantato del chakra libero da ogni costrizione di sicurezza, come solo un utilizzatore del Loto era in grado di fare. Non sfuggì al Coraggio la comparsa di qualcuno con le mani cariche di elettricità alla sua destra, ma non lo accolse con preoccupazione quanto piuttosto con un sorriso sbilenco e selvaggio. Oh, si! Qualcuno più interessante! Il branco di lupi elettrici forse avrebbe minacciato anche Kato, da quella posizione, ma Shin lo scagliò comunque, usando ogni oncia del suo potere.
    E Hayate rispose a tono.

    Attese fino all'ultimo, apparentemente euforico e carico di adrenalina...e poi si limitò, per quanto la cosa sembrasse assurda, a far roteare la sua mazza, ancora carica di luce dorata, per mettere a segno un colossale Home-run sul lupo più vicino (miravano tutti allo stesso punto, erano fin troppo vicini), colpendolo come se fosse solito e scaraventandolo addosso al secondo, poco più indietro, di fatto, spingendoli fuori bersaglio in un mix di gambe e saette che, lo si sarebbe potuto giurare, guaì persino per il dolore e la sorpresa prima di dissolversi [Difesa]Statistiche: Riflessi Nera +2 tacche (impasto) - Potenza 85 (135 ai fini della rottura). Colpire un lupo, mandarlo a sbattere sugli altri due facendo uso di una forza superiore e così neutralizzare la minaccia. Con un solo colpo! OOOOOHHH YESSS! Punto per me! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! Se non altro ora sapevano che quella mazza dorata poteva interagire coi costrutti di chakra. Il terzo lupo fece la stessa fine, suo malgrado. [Nota]Se il terzo lupo era rasoterra mirando alla gamba, andare in alto e poi schiantarsi a terra sarebbero DUE cambi di traiettoria, quindi due slot azione. Poco cambia in questo caso, ma prestaci attenzione in futuro.

    E poi il lancio di coltelli, al quale non rispose affatto con la sua mazza, contrariamente alle aspettative, ma piuttosto scartando rapidamente con notevole velocità e con un sorriso diabolico. Shin si era portato dietro al Coraggio, che però stava esattamente davanti a Kato, quindi con quel lancio, e con il rapido spostamento, di fatto Hayate aveva fatto in modo che le tre armi minacciassero Kato, sia con l'acciaio che con l'esplosione! [Difesa]Statistiche: Riflessi Nera +6 tacche (impasto) Intuito Aumentato (ha sfruttato bene e in tempi rapidi le posizioni)

    Se non è chiara la posizione, posso fornire mappetta, ma è abbastanza semplice


    Tocca a me ora? Alzò lo sguardo per un secondo. AH! Kensei Hito! Hai portato le teste? Alzò la voce così che lo shinobi avvolto nel metallo potesse sentirlo, dall'alto. Allora...vuoi combattere con me...o contro di me? Io sono qui per fare un pò di casino e distruggere le Armi nel frattempo...terrai fede alla tua parola? [Nota]Kensei è a 15 metri di distanza, a un'altezza di 8 metri da terra. Può agire durante la fase difensiva di Shin e Kato, se lo vuole, per aiutarli, oppure può attaccarli. In ogni caso se volesse attaccare il Coraggio, potrebbe farlo solo dopo la fine della SUA fase offensiva.

    Scusate l'attesa. E in pochi passi fu su Shin, cercando di scardinargli la testa con un singolo movimento della mazza. [Azione 1]Statistiche: Forza Nera +2 tacche, Velocità Nera +4 tacche, Potenza 80 (disarmo), ai fini della rottura 115

    Impasto Basso +3 For
    Chakra Leggendario+15
    . Non contento cercò poi un attacco discendente con cui sembrava voler far rientrare la capoccia del giovane dentro la cassa toracica, sempre che la testa fosse ancora là, ma in realtà mirava al braccio armato, così da disarmare il suo avversario e, forse, distruggere la sua arma [Azione 2]Statistiche: Forza Nera +2 tacche, Velocità Nera +4 tacche, Potenza 85 (disarmo), ai fini della rottura 180

    Impasto Basso +2 For, +1 Vel
    Distruzione +40
    Chakra Leggendario+25
    e solo come ultima offensiva avrebbe estratto un tris di Kunai dalla sua sacca porta armi, proprio mentre sferrava il colpo discendente, lanciandoli verso Kato senza nemmeno guardare, ma dimostrando una mira invidiabile nel puntare al centro del suo torace [Azione 3]Statistiche: Tre Kunai, Forza Nera+4 tacche. Potenza 10 per Kunai + Veleno Debilitante B1 (riflessi).
  7. .

    Il Peso del Riso
    Parte X





    Quattro mesi dopo

    Quattro mesi erano passati da quella terribile battaglia. Anzi da quei terribili scontri che si svolsero in punti dello spazio e tempo diversi e uguali. Ninja da tutti i lati del mondo conosciuto si erano riuniti per combattere a favore e contro di un unico obbiettivo, anzi di un'unica persona: il Veterano. Difficile dire quali sarebbero state le conseguenze che si sarebbero riversate sull'intero continente in seguito a quella tremenda faccenda ma di certo quello che successe ad Eiga, la capitale del Paese delle Valli e del Paese stesso fu ben noto...

    I quattro Ninja accademici ritornarono, anzi sarebbe meglio dire, ricomparirono esattamente nello stesso punto in cui vennero risucchiati da quella forza ignota. Forse frastornati, o sconvolti ci avrebbero sicuramente messo qualche tempo per riprendersi. E davanti a loro di fatto l'ambiente si presentava completamente diverso. Anzi, travolto. Già, perché il tempio di Yon di fatto non era più definibile tale. La struttura era abbandonata e diroccata. In primo luogo i canali che intersecavano il tempio erano prosciugati e il reliquiario... beh era stato divelto e distrutto quasi interamente. Solo un urlo da distante avrebbe richiamato la loro attenzione. Un uomo, all'entrata, fuggì verso l'esterno nel momento stesso in cui si accorse della comparsa degli Shinobi.

    Seguendolo o meno all'uscita dal Tempio i Ninja si sarebbero trovati davanti una capitale diversa. Non c'era più nessun suicida, o carro che trasportava i defunti. Le facce delle persone erano tese certo, ma non più preoccupate dalla loro morte imminente. Daishin avrebbe potuto confermare, la contaminazione era scomparsa, ovunque avesse osservato. Si poteva dire che il risultato sperato dal quartetto di Accademici era stato raggiunto: avevano salvato la città e la vita di migliaia di persone.

    Ben presto delle guardie avrebbero approcciato il gruppo e tra un misto di sorpresa e timore invitarono i Ninja di dirigersi al Palazzo del Daimyo, certo a meno che gli Accademici avrebbero deciso diversamente. Ad aspettare all'entrata del Palazzo ci sarebbero stati niente meno che i principali protagonisti di quella storia: il nuovo capo della Polizia Kaede-san, il Rappresentante dei Nobili ancora in carica e al centro dei due niente altro che il Maestro dei Sigillo Oro-sama eletto come nuovo Daimyo del Paese delle Valli.

    - Che incredibile piacere rivedervi sani e salvi Ninja Accademici! Vi posso assicurare che in questi mesi non abbiamo mai smesso di cercarvi. Inizialmente pensavamo foste finiti in acqua o in qualche canale ma privi di risposte abbiamo allargato le ricerche... fino a quasi a perdere le speranze ma le mie preghiere sono state esaudite e ciò mi rincuora come poche volte. Come potete vedere sono diventato il Daimyo del Paese e questo lo devo di fatto alle vostre azioni. La morte di mio padre per mano di quei nemici per quanto terribile ha liberato questo Paese da un tiranno, mascherato da eroe. Certo presto scoprirete che abbiamo perso la nostra vera ricchezza con la perdita della reliquia ma il nostro sistema monetario ci permetterà di sostenere questo passaggio difficile... - di certo i quattro Ninja non potevano sapere in quel momento che era stato grazie alle azioni del gruppo di Genin sempre in quel Paese ad evitare il peggio – e tutto ciò che è stato fatto non andrà sprecato. Ci vorrà del tempo certo ma riprenderemo la produzione del riso. Abbiamo tecnologie e conoscenze ancora ineguagliate in questo campo! E voi siete responsabili della salvezza di questo paese. Vi devo molto, tutti noi vi dobbiamo molto. - in effetti se non fosse stato per Daishin il Rappresentante dei Nobili sarebbe stato ucciso, invero la sua salvezza aveva permesso e garantito la salita al potere di Oro-sama. Senza contare che all'appoggio della nobiltà si era aggiunto anche il supporto della polizia e del ceto basso grazie all'intervento del Tenente Kaede, e questo grazie alle azioni di Shin – Il Paese delle Valli dunque vi è debitore, a voi e all'Accademia... e finché sarò in vita e i miei propositi e ideali trasmessi alle generazioni future le vostre gesta non verranno dimenticate. Grazie, Shinobi. -

    I suicidi del resto erano terminati, e con essi il terrore che aleggiava sul Paese. Certo, come aveva ben detto Oro-sama ci sarebbe voluto del tempo per riprendersi ma sarebbe stato alquanto difficile desiderare un risultato migliore. Forse... a dire il vero qualcosa in più si sarebbe potuto fare. Kaede, strizzando l'occhio verso Shin, si sarebbe limitata ad aggiungere poche parole: - Shin... sarei sempre ospite gradito a casa mia. E al Paese delle Valli... ehm sia chiaro. Maaaa... per quanto riguarda gli Tsuno beh... non esistono più. Una volta seppellita Shoukaku qui ad Eiga Shinken Bosu ha rotto il gruppo liberandosi dai suoi impegni nei confronti del Paese delle Valli. Temevamo che la sua ira e vendetta si riversasse su di noi ma fortunatamente non avvenne nulla di tutto ciò. Shinken è scomparso dal giorno alla notte, lasciandosi dietro solo un oggetto. - Kaede aprendo una sorta di lunga valigia rese pubblico l'ultimo lascito di Shinken Bosu. Si sarebbe trattato di Gelida Notte. La Katana di Shinken, praticamente parte della sua anima – Ed è per te Akira. Leggi il messaggio che ti ha lasciato. -

    Ho perso. Contro di te e contro il mondo, ma ritroverò la pace che ho a lungo inseguito. E con essa la vendetta. Per il momento sei te il vincitore e ti affido la mia Katana, Gelida Notte, come prova del mio onore.


    Già, un regalo per niente da scartare. E un simbolo per Akira, forse più un peso... del resto nessuno poteva escludere che un giorno Shinken Bosu potesse reclamarla nuovamente [Nota QM]In seguito ad alcune spiegazioni su Discord ho editato la parte.
    Ecco la descrizione di Gelida Notte:

    La Katana di Shinken Bosu appare pure per uno sguardo inesperto più che come un'arma come un capolavoro di maestria artigiana. Perfettamente costruita ricalca forse perfettamente tutti gli stilemi portanti della Katana perfetta. La curvatura della lama al punto giusto, le rifiniture presenti in ogni parte, la parte tagliente della lama perfettamente levigata e priva di imperfezioni. Appare inoltre perfettamente pulita e oliata, segno di una cura fuori dall'ordinario. L'elsa inoltre è finemente decorata con motivi orientali, che richiamano figure a forma di tigre.

    Per quanto inspiegabile essa è priva dell'anima contenuta al suo interno. Infatti essa era l'arma di un maestro Kenkichi eppure nella mani di Akira si poteva ancora percepire un eco del suo vero potere. Gelida Notte infatti era stata pensata come seconda chance, il motivo per il quale Shinken Bosu aveva raramente incrociato la sconfitta nella sua carriera.

    La Katana è in grado di accumulare Vitalità e rilasciarla all'utilizzatore, la vitalità accumulata viene principalmente recuperata grazie all'uso della sua abilità più singolare. Diventando ghiacciata la Katana è in grado di colpire l'avversario senza colpo ferire ma in realtà essa sottrae la vitalità del nemico. Inoltre essa non può essere impugnata da nessuno, se non dall'utilizzatore stesso.


    Per il momento ora il Paese delle Valli avrebbe avuto il suo bel racconto da tramandare ai posteri.


    Edited by ~Cube - 11/10/2019, 18:47
  8. .

    Fughe e non


    Ma comunque conclusioni



    [Kaminoo]

    Mentre da una parte il giovane genio di Suna riusciva senza problemi, se non la stanchezza, a catturare il nemico ormai sconfitto, dall'altra, Kensei era in una situazione un pò diversa.
    Da una parte, c'era da dire, l'Inquisitore stava urlando alla sua avversaria che si trovava parecchi metri sott'acqua, in una bolla d'aria e quindi, il suo era tutto fiato sprecato, quella non poteva di certo sentirlo!
    Dall'altra, quando lo vide agitare la spada, anche lo avesse sentito parlare di giustizia e peccati, Yuki non fu certo così stupida da tentare un attacco, no, il suo gesto fu molto più semplice: uno spostamento accelerato e di lei e la sua bolla d'aria non restava niente.
    La kunoichi era fuggita a chilometri di distanza (e considerando che anche il giovane Hoheneim si trovava sul pelo dell'acqua era una fortuna, altrimenti Kensei avrebbe fritto il suo compagno di missione, probabilmente).

    La squadra composta dall'Inquisitore di Kiri, dal genio di Suna e dal Jinchuuriki del Tre Code aveva ottenuto il proprio successo in quella missione, stava al duo composto dal Mercenario e dall'amministratore sunese fare la loro di parte.

    [Jiro]

    Non lo vedo bene stavolta, l'ammiraglio qui...
    Attento, fratello, quelli disperati sono i nemici più pericolosi!
    Quanta saggezza, pennuto!
    Non lo temo certo adesso che è persino privo di quei suoi stuzzicadenti! Che venga fin quassù, gli Hai Urami lo sistemeranno ben bene!
    L'ammiraglio, o presunto tale, però, non attaccò direttamente il Risorto, bensì colpì il terreno con un suo jutsu, provocando un terremoto non da poco nell'edificio stesso.
    Hai Urami Maledetti...
    Potremmo essere più scurrili, non trovate?
    Muoviamoci invece di chiacchierare!!!
    Un singolo comando, mentre già la velocità di spostamento del Kaguya dava il massimo delle possibilità di quel momento, per uscire dall'edificio un singolo scatto supportato dalla velocità che gli Hai Urami concedevano, assieme alle altre virtù del Risorto, un movimento incredibilmente rapido che avrebbe portato il Risorto a volare via dal palazzo in caduta libera il più velocemente possibile.

    SE fosse uscito tutto intero dal crollo, il Mercenario si sarebbe guardato intorno, in cerca di superstiti, due in particolare.
    Secondo voi, dov'è finito l'ammiraglio? Sotto le macerie?
    Non penso che lui fosse così stupido, fratello, o noi così fortunati...
    In effetti... e l'amministratore sunese? Sarà salvo anche lui?
    Ossicino, non posso garantire che lui non fosse stupido, ma concordo che noi non siamo così fortunati...
    Sono sempre un pò dispiaciuto quando devo darti ragione, Mostro.
    Quindi? Diamo la caccia a questo ammiraglio?
    Non è questa la nostra missione e poi, dobbiamo recuperare il sunese, onde evitare problemi con la Sabbia.

    E con quel semplice pensiero finale, il Risorto avrebbe fatto assopire le ceneri dentro di lui, scendendo di nuovo al suolo ed iniziando a cercare dove si trovasse il chunin della Sabbia, se in mezzo alle macerie, o al sicuro fuori di esse.

    Chakra: 139/150
    Vitalità: 27/27
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità:  700
    Resistenza: 800
    Riflessi: 675
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: Difesa totale - fuga dalle macerie
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: Scatto Rapido
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Antidoto Avanzato × 2
    • Rete Rafforzata × 1
    • Mantello × 1
    • Cartabomba III × 3
    • Superficie da Richiamo × 2
    • Mano del Bandito × 1
    • Falce Nera del Paradiso × 1
    • Falce di Luna del Purgatorio × 1

    Note
    ///


    Ed alla fine, concludiamo la giocata!
    Grazie a chi è rimasto fino alla fine (arrivata dopo tanto tempo).
    Fate pure un post finale e mettete in timeline come 25/02/0038 e poi vi proporrò (spero il prima possibile) degli stemmi.
    Nota: l'idea iniziale era di una giocata che introducesse i Kurotenpi, ma sono stati introdotti in altra sede, quindi direi che se vuoi, Hohe, puoi accennare nel tuo post finale, poi magari, chissà, si potrà continuare questa trama...
  9. .

    I Nobili


    Capitolo Secondo


    Atto VI
    Scambi



    Ciò che avevo voluto esprimere mi pareva piuttosto chiaro: Amato tuttavia non aveva compreso. Le sue zanne scendevano maleodoranti e ricolme di bava sopra il mio casco. Rimasi immobile ed impassibile e lasciai che terminasse la sua arringa. Ne ebbe anche per Hohenheim. L'antico Nobile era vanitoso, senza dubbio, ma la sua vanità non era così grande da accecarlo. Aveva tuttavia bisogno di una chiarificazione. Non sono venuto qui per sottomettermi, Amano, ed il fatto che tu lo abbia anche solo pensato non ti fa onore. Attesi che la sua attenzione fosse nuovamente su di me, prima di continuare. Mi sono inchinato per portarti rispetto ed esigo che tu faccia altrettanto. Ciò che ti offro è un'alleanza, non una cieca obbedienza. Benché le mie parole sembrassero di sfida, un bravo stratega sapeva bene la differenza tra avere alleati ed avere servi. Ciò che ti offro è il comando dei Signori della Notte, degli Shin'ya Komori. [Note.]Vd. Contratto di evocazione. Avevo bisogno di qualcosa che mi permettesse di farlo sentire importante ed allo stesso tempo che permettesse a lui di manifestare tutta la sua potenza. Affidargli un intero esercito, o meglio, affidargli una importante porzione del Clan era qualcosa che poteva stuzzicare la sua fantasia ed al contempo permettermi di controllarlo. Non sarebbe più stato uno dei Nobili, non avrebbe dovuto fronteggiare nessun altro: sarebbe stato l'unico Re se quel titolo avesse voluto rivestire. Non avresti eguali tra i Pipistrelli. Avresti il titolo e la mansione che più ti aggrada. Non saresti più uno dei quattro nobili ma saresti il capo degli Shin'ya Komori. Avrei enfatizzato quello che sapevo Amano avrebbe voluto sentirsi dire. Inutile nascondervi che le mie parole celavano una verità diversa: i Signori della Notte sono soltanto parte del Contratto dei Pipistrelli. Non stavo offrendo ad Amano il ruolo di capocontratto ma soltanto di capo di una fazione. Sarebbe sempre dovuto sottostare alla Baronessa. Ed ovviamente a me. Il fatto che col tempo quelle entità sempre meno umane avessero dimenticato ciò in cui il contratto consisteva poteva solo volgere a mio vantaggio. Capisco che queste possano sembrarti ancora parole vuote, dopotutto, quale sarebbe il tuo guadagno reale ed immediato in questa situazione? Continuai, allargando le mani. Mi sembra ovvio: sono io. Seguì un silenzio. Sono la tua unica possibilità di prevalere sugli altri Nobili. Vuoi il comando nella Grotta del Silenzio? Vuoi il loro rispetto? Posso offrirti tutto questo oltre ciò che ti ho promesso se ti unirai al Contratto. Sarò la tua spada di giustizia fino a quel momento. Sono la tua occasione più grande per rompere gli equilibri di questo Gioco di Poteri. Davvero ti lasceresti sfuggire un'occasione come questa? Continuai ad allargare le mani, poi smisi, facendole crollare rumorosamente contro la mia armatura, lungo i fianchi.Mi guardarmi intorno e feci come per andarmene - ma senza voltare le spalle al mio interlocutore. Se non accetterai te la mia offerta, forse un altro dei Nobili potrebbe essere interessato.
    Amano aveva adesso una decisione da prendere: attaccarci e perire oppure allearsi a me. In ogni caso, prima o poi si sarebbe inchinato davanti al mio cospetto. Questo lui però non lo sapeva. Io, al contrario, ero ben guardingo Senso di Giustizia - Kōhei-kan
    Speciale: L'utilizzatore, può aumentare la potenza del Braccio Sinistro dell'Inquisitore di 5 al termine di ogni round fino ad un massimo di +15. Essere colpiti al Braccio o colpire col braccio azzera la potenza ottenuta da questa abilità dopo il calcolo del danno. Questa abilità non può essere attivata in situazioni di calma.[Da genin in su]
    .




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 625
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

  10. .

    Akira

    La donna ignorò le domande su cosa CaoCao sperava o macchinava, limitandosi a socchiudere gli occhi mentre Akira le mostrava più precisamente come si fosse tradita, descrivendo il simbolo. Ma nella sua pantomima evitò di soffermarsi sulla questione e concentrandosi sul resto. Si... Disse dopo qualche secondo. ...in effetti forse sono stata scorretta nel pensare che tu abbia avuto sempre la strada spianata davanti a te. L'età fa brutti scherzi. Questo il massimo che gli concesse, pur addolcendo il suo atteggiamento prima di proseguire con la sua narrazione del Vuoto e dei suoi compagni caduti.

    Quando venne il momento per Akira di teorizzare quali capacità avessero i tre Guerrieri del Vuoto rimasti, lei annuì visibilmente soddisfatta quando concluse con l'analisi del potere di CaoCao. Un buon ragionamento. All'analisi successiva invece era meno immediatamente gratificante. Ci sei andato vicino, e certamente hai compreso come mai abbiamo età diverse, almeno per la gente di qui. Vivere tremila anni è un peso per la mente, anche se su quest'isola non si muore la pazzia è in agguato. Smettere di esistere, anche se solo parzialmente, per qualche tempo e poi tornare è utile per tenersi attivi. Xu Shu non può annullarci completamente, renderebbe inutile la nostra stessa presenza, ma azzerare la nostra coscienza per un pò aiuta. Non può creare dal nulla, ma certamente può mettere da parte ciò che esiste, per tutto il tempo che desidera.

    E infine il Vuoto di Potere, termine tanto ampio e vago da renderne difficile la definizione stessa. Ho impiegato sessant'anni a comprendere il Vuoto di Potere, non ci riuscirai certo in pochi minuti. Ma il concetto basilare, quello su cui ispirarsi, è molto semplice in realtà e lo hai espresso. Non Poter Fare. Eliminare le regole e i sentieri tracciati, distruggere i concetti precostituiti. Il Vuoto di Potere è la totale libertà...l'assenza di ogni vincolo o controllo che, se portata all'eccesso, equivale alla completa incapacità di agire. E quindi venne il momento per Akira di provare, o almeno di iniziare a determinare sè stesso e quale fosse il suo concetto di Vuoto, almeno la base su cui coltivare il suo futuro. Il Vuoto di Chakra, quindi? Un concetto moderno, lontano dalle filosofie del passato...molto più pratico e rozzo di tanti altri...eppure anche elegante. Il Chakra è l'unione di corpo e mente, la sua assenza è l'assenza di sè stesso, simile al Vuoto dell'Esistenza ma limitato al solo piano dell'energia. Attingere al chakra libero nell'ambiente, che ha perso il corpo e la mente, ma senza usare l'arte Eremitica... Scosse la testa, rapita dalla filosofia di quel concetto solo per qualche secondo. Parli come CaoCao...che parla di motivazioni e di una ragione per creare l'undicesimo. Sospirò. Io credo che si dovrebbero lasciare così le cose. Non è la prima volta che ci sono eserciti e persone armate all'Abete, prima o poi la situazione si sistemerà. Non ho percepito quello che lui teme... Attese qualche secondo.

    E tuttavia...tu SEI un Guerriero del Vuoto, anche se in apprendistato. Dovresti sapere. Sapere che quest'isola è in realtà una tomba. La Tomba della defunta moglie di Pangu, che prese in sè il suo chakra per sigillare Bakekujira assieme a sè. L'Arma di Iwa che Cambia il Mondo. La Balena Mostruosa, capace di modificare il terreno e l'ambiente intorno a sè secondo i desideri del suo controllore. E' sigillata e dormiente. Fintanto che i dieci Guerrieri del Vuoto la terranno in scacco, l'acqua che era corpo e chakra di Pangu e sua moglie saranno la sua prigione. L'immortalità degli abitanti è solo un effetto collaterale di questo processo, non esattamente voluto, nato dall'interazione tra i poteri dell'Arma e l'acqua che irrora queste terre e tutti coloro che ci vivono. Se lasci noi e le rovine in pace, non ci sono rischi per nessuno. Pangu non ti ha creato per distruggere Bakekujira, lei è sotto controllo, ne sono certa. Se proprio vuoi essere utile dovresti fare in modo che tutti i ninja lascino queste terre: sarebbe la cosa migliore.


    Shunsui
    La testa mozzata via via più in forzesembrava essere stata presa in fallo dalla storiella raccontata da Shunsui, arrivando a rivelare quanto sapeva. Alla menzione del biondo Akira tuttavia ebbe come un sussulto, quasi stesse ricordando qualcosa di doloroso. Lui...non...non...lui guardava e...il...il terreno ci ha attaccato...e le pietre...e...guardava... Sembrava che non avesse fatto in tempo a comprendere quanto stava accadendo. Messo comunque a riposo per continuare la guarigione, l'utilizzatore di Shinra Tensei lasciò al marionettista il tempo di concentrarsi vicino alle rovine, fino a svuotare completamente la mente, seguendo quell'unico indizio fornito dal misterioso CaoCao ed estorto con l'inganno.

    Nell'istante in cui la sua mente fu, almeno per una frazione di secondo, scevra da ogni pensiero, ecco che si ritrovò come a fluttuare in uno spazio vuoto e immenso, con qualcosa di vivo, azzurro e pulsante nelle profondità del "terreno", o comunque sotto di lui, e che si affacciava appena quasi fosse nel mezzo di un'aurora boreale. Dal basso saliva una catena elegante che terminava in mano a una donna sospesa nell'aria proprio davanti a lui. Non era realmente là...era più un'eco, o un fantasma. Non troppo dissimile dagli Echi della Guerra, a ben pensarci.


    Il mio nome è Zenshi. Sono il Guerriero del Vuoto Mentale, o ciò che ne rimane. Solo un altro Guerriero del Vuoto sa come contattarmi. Dimmi, fratello, è forse giunto il momento di rilasciare la mia presa e lasciare questo mondo definitivamente? Devo spezzare la parte di sigillo a cui sovraintendo?

    Shunsui aveva in mano, pur senza averne piena consapevolezza, una delle chiavi di tutta quella storia. E letteralmente il destino del mondo dipendeva dalle sue scelte.


    Kato e Shin
    Lo stratagemma messo in atto da Kato e dal Maestro fu efficace, riuscendo a mitigare, anche se non bloccò del tutto, gli effetti di quel grande dolore. Anche riposando non avrebbe ottenuto grandi vantaggi, ma se non altro avrebbe tenuto a bada la sua mente per il resto della missione [Nota]Con il Simbolo di Pensiero attenui notevolmente i malus
    Puoi recuperare fino a un Alto di Chakra riposando e fino a una MedioLeggera, ma poi sei comunque Affaticato.
    In caso di status Dolore il malus sarà a Intuito OPPURE Concentrazione
    Puoi riutilizzare Insensibile, come se fossi di un livello inferiore di TS.


    Decise quindi di riposare, così come Shin, anche se dopo qualche tempo avrebbero chiaramente percepito una presenza in avvicinamento. Non molto lontano da dove si trovavano un campo coltivato prese improvvisamente fuoco dopo quella che sembrava in tutto e per tutto la Palla di Fuoco Suprema di Konoha, solo grande almeno tre volte tanto, e nelle fiamme la sagoma di un ragazzino con una mazza da baseball storta e un cappello si stava dirigendo nella loro direzione. Potevano nascondersi, provare a fuggire o andargli incontro...c'erano forse sei o settecento metri tra loro e non sembrava che il tizio li avesse notati...o almeno non stava guardando esattamente verso di loro, per quanto inevitabilmente li avrebbe incrociati a breve.

    Youshi
    Seguendo le frecce Youshi premette i simboli del Wu, ottenendo questa volta un risultato diverso: un breve tremore, mentre una vaga luminescenza azzurra emergeva dal fondo del pozzo, come se qualcosa di estremamente luminoso si trovasse poco al di sotto della superficie. Il tremore si ripetè, più forte, mentre le pietre che formavano il pozzo si spostavano rapidamente fino a rivelare un corpo umano avvizzito e completamente mummificato, anche se per nulla maleodorante. Indossava abiti molto eleganti e teneva una catena dorata in mano, che si estendeva poi verso il muro. Con un breve schiocco il cadavere si mosse, come se avesse preso vita, e fece un piccolo passo avanti, e poi un secondo...anche se non esattamente minaccioso, certo chiunque avrebbe potuto fraintendere, anche perchè la pelle iniziò a prendere colore e guarire, fino a definire il viso di un giovane uomo nel fiore degli anni. Attaccarlo sarebbe stato poco utile perchè ogni ferita sarebbe subito guarita, e fuori dal pozzo non c'erano ombre da sfruttare per uscire da quella situazione.


    Poi parlò: Il mio nome è Zong Hui. Stratega per numerosi grandi generali, e poi Guerriero del Vuoto di Intenti per il sommo Pangu. L'eco della mia esistenza, legato a questo rovine, trattiene il sigillo. A mia conoscenza solo un Guerriero del Vuoto o qualcuno a egli legato può aver superato il mio enigma e avermi raggiunto. Quindi dimmi: desideri che spezzi la parte di sigillo di cui mi occupo, così da lasciare infine questo luogo? Inutile parlare o urlare ad Hayate, sopra di lui. Era come se il giovane Tokugawa fosse prigioniero in una bolla con quella bizzarra apparizione.

    Kitori e Fudoh
    Raggiunto il lago sotterraneo, con quell'acqua stranamente luminescente, il duo di Kiriani si preparò all'attacco con una manovra sincronizzata. Fudoh accerchiò il nemico rendendo evidente la sua presenza ma riuscì a mettere a segno il suo attacco sul leopardo prima che questi potesse imbastire una difesa efficace. Lanciato nel lago dalla spinta e certo un pò scosso, il felino piombò in pieno nell'acqua luminosa...senza però infrangerne la superficie! Simile a gelatina, ma assolutamente liquida a vederla, l'acqua rifiutò l'ingresso della creatura, rilanciandola immediatamente sulla sponda del lago sotterraneo, anche se un pò stordita. Kitori non ebbe altrettanta fortuna: attaccò Hayate approfittando dell'apertura offerta dal suo conterraneo, ma un guanto metallico con lunghi artigli intercettò la sua spada e un successivo calcio, estremamente rapido e accompagnato da una specie di esplosione di chakra lo scaraventò lontano, nel cunicolo da cui era arrivato.

    Io sono Hayate. E credo proprio che tu non lo sia. Vuoi che ti rompa tutte le ossa del corpo o pensi di essere ragionevole e levarti di torno? E in quel momento il suo corpo avvampò di energia [TS livello 3]4 Porte. +2 Vel, +2 Rif. CAP a 10, rendendo nettamente più realistica quella minaccia. Una frazione di secondo dopo sparì letteralmente dalla vista, cercando di raggiungere il mento di Fudoh con un calcio rapidissimo, salvo poi cercare di scaraventarlo contro il soffitto con un secondo calcio a velocità altrettanto folle [2 Slot Tecnica]Statistiche Alzata: Forza Viola +2 tacche, Velocità +7 tacche (3 Base, 2 Apertura Porte, 2 livello 3)
    Statistiche Vento Ascensionale: Forza Viola +6 tacche, Velocità +10 tacche (3 Base, 2 Apertura Porte, 2 livello 3, 4 Tecnica)
    . Questa è solo una dimostrazione. Il nostro scopo sarà utile a tutti nel lungo periodo, non è bene che cerchi di ostacolarci. Forse la Chiba sarebbe arrivata in soccorso dopo poco, oppure Kitori si sarebbe ripresi in tempo per aiutare, ma al momento Fudoh era da solo.

    Il Mezz'Hokage
    L'Hokage attaccò con la sua lama carica del vuoto d'aria, capace di squarciare anche le difese più massicce, ma calcolò male i tempi, non riuscendo a bloccare l'attivazione del Fuuinjutsu, forse troppo preso a incanalare l'energia elementale nella sua arma [Nota]Puoi bloccare una tecnica nonostante Azione Rapida. Ma se non usi Tecnica Immobile come talento, non puoi usare una tecnica per farlo, e hai preferito Tecnica Economica e Impronta.. Attirato improvvisamente dalla lama mentre Kagami spiegava i termini del divieto di parola, proprio come annunciato lo strano individuo era del tutto disponibile a lasciarsi fare a pezzi, incassando ogni singolo attacco senza curarsi minimamente della propria incolumità, pur cambiando aspetto quando l'Hokage usò la Henge. Buon concetto, e non vieta il simbolo che ti ho imposto. Complimenti. Dovrò trovare degli abiti per coprirmi. Commentò con la voce del Kage, che certo gli sarebbe suonata strana, non proveniendo da dentro la sua testa...senza contare il tono infinitamente più pacato. Danneggiato enormemente ma per nulla sofferente, e certo ancora parecchio vivo, Kagami rimase a terra qualche secondo mentre Raizen si allontanava, solo per tornare nuovamente integro una frazione di secondo dopo. Se tu sei integro, lo sono anche io. Se così decido. Ma forse non lo aveva sentito, visto che si stava allontanando con tutta la velocità possibile. Ammetto che avrei difficoltà a starti dietro, con questo vantaggio. Vorrà dire che arriverò dopo...in ogni caso non puoi dire nulla su di me, nè sul fatto che io stia arrivando o su questa faccenda. E partì all'inseguimento, senza investire chissà quali quantità di chakra nella questione

    [...]

    Con un vantaggio di qualche minuto l'Hokage arrivò in vista del villaggio appena in tempo per vedere un drago rosso decisamente familiare che volava via con una persona sul dorso. Itai era là e per qualche motivo stava andando via...Yogan stringeva anche una specie di creatura fiammeggiante tra gli artigli, ma era difficile capire esattamente cosa stesse accadendo. Certamente però l'Hokage si sarebbe sentito osservato, nonostante le precauzioni e la sua innata furtività. Due occhi brillanti lo osservavano da quasi un chilometro di distanza, e appartenevano a una donna, sola in mezzo alla strada proprio all'ingresso del villaggio. La Muuga della Zanna. Con una Naginata in mano.

    Era forse a centocinquanta metri quando lei alzò la voce, ora percepibile. Da notare la presenza di quattro lunghe candele a terra intorno a lei, accese. Non so chi tu sia, ma ti consigli di fermarti. Sembrava non aver ancora letto la scritta sul torace. Puntò la Naginata nella sua direzione. Identificat...uh? Gli occhi di lei, dapprima colorati di un rosa vivace con venature gialle divennero improvvisamente neri. L'Hokage? Nemmeno Hayate sarebbe così stupido da usare quell'aspetto per venire qui. Chi sei? E non avvicinarti a più di cinquanta metri...in caso contrario attaccherò. Non si era presentata. Non era lei quella che correva come una matta in territorio nemico. Il coprifronte della zanna alla cintura però era più che evidente. E come mai odori di pesce?

    Tasaki
    Accomodatosi nella sala dei ricevimenti, Tasaki parlava con fierezza con il ninja che lo aveva scortato, il quale a sua volta annuiva, sinceramente interessato, mentre dalla porta fece presto capolino una donna dai lunghi capelli neri e con una casacca del medesimo colore. E' lui? Si. Replicò Kisugy. Lei è una kunoichi del clan Kuei della Zanna. E giusto per capirsi...tu ora sei in prigione. Con un guizzo della mano la donna lanciò uno shuriken dritto verso il torso di Tasaki [Attacco]Statistiche: Forza Viola - Potenza 10, senza entrare nella stanza, mentre lo spadaccino stava a due metri scarsi di distanza dal nukenin. Non credo tu stia con Hayate, ma sei un ninja o comunque uno che non ha avuto abbastanza informazioni ed è stato fregato dai suoi capi.

    L'abete non ha un governatore. La gente qui si governa da sola, e noi ninja della Tregua siamo solo una forza di protezione nei confronti di pirati e invasori...come te. Non credo nemmeno tu conosca le particolari condizioni di chi vive qui...o il fatto che nessuno si sognerebbe di uccidere un animale, visto che è praticamente impossibile. Ah, non serve a nulla provare a uscire: anche se le finestre sono aperte e non c'è una porta tu non puoi proprio andartene, è un effetto collaterale dell'acqua che scorre nelle pareti.

    Quindi...mi dirai chi sei e come mai sei qui o continui con questa recita che non porterà da nessuna parte? Ci sono meno di mille abitanti sull'isola, e non puoi certo spacciarti per uno di loro: sono schedati.

    Combattere? Provare a scappare? Parlare? Cosa avrebbe fatto Tasaki?

    Feng Gu
    Jins liquidò la frecciatina su Hayate limitandosi a una scrollata di spalle. Il Tamasizu aveva carisma. Tutto qui. Masayoshi non si fece avanti: ora che il contatto con Densen era interrotto decise che non era sufficientemente abile per tenere a bada gente come quella che stava seguendo e, sentendosi intercettato (anche da Endo Bara che fece un cenno d'intesa al Kaguya), ripiegò, allontanandosi dalle scene in cerca di un modo per trarsi d'impiccio.

    Raggiunte le formazioni montuose a oriente il gruppo era sul chi vive per qualcosa che Konkei Ho aveva percepito, anche se Endo Bara e Jins non avevano, così come il Risorto, percepito alcunchè. No...non che io sappia almeno. Rispose alla domanda, un pò interdetto. E si sta comportando stranamente, è un chiacchierone di solito e invece abbiamo dovuto tirargli fuori le parole quasi a forza...ma magari è solo l'effetto della lunga missione.

    Decisero comunque di farsi avanti, Konkei e Feng Gu in avanscoperta, con Endo subito alle spalle, a una decina di metri. Qualcosa in effetti non mi torna... Gli occhi del ragazzo erano accesi del colore rosato legato ai suoi speciali geni. L'odore è...strano. Mutevole, non ha del tutto senso... Vi ho detto che ho sentito qualcosa, infatti. E' strano! Ma anche provando un Rilascio non è cambiato nulla. Aggirata la prima roccia, improvvisamente una parete si deformò in uno spuntone, cercando di trapassare il cranio dello Ho, che schivò per un pelo, mentre contemporaneamente una simile lancia di terra emergeva dal suolo cercando di infilzare lo stomaco del Kaguya, subito seguita da una sorta di artiglio che dalla parete di roccia a un metro di distanza cercò di stritolargli il braccio destro! [Nota]Attacchi: Ognuno ha Velocità Nera+4 tacche, Forza Nera+2 tacche, potenza 60 Ma che state facendo? Endo li aveva raggiunti ma sembrava perplesso nel vedere come si difendevano. Cosa state schivando? Non vedeva gli attacchi? Uno spuntone emerse proprio davanti a lui, mirando dritto al suo collo. Un movimento d'aria...ma non c'è... Non finì di parlare, non provò nemmeno a difendersi...e la sua testa finì trapassata da parte a parte, mandandolo fuori combattimento e facendolo accasciare non appena l'arma si ritrasse. ENDO! Eppure non si vedeva nè sentiva nessuno là intorno, nemmeno ai sensi del Kaguya...cosa stava succedendo? Un nuovo attacco verso Konkei venne evitato per il rotto della cuffia... Chiamiamo aiuto! Facciamo venire qui Jins e la ragazza!

    Edited by Febh - 23/9/2019, 19:50
  11. .

    Akira
    Oh, Cielo! Ho la mia età ma nemmeno a paragone con voi o con la nonna, sono ancora giovane e in età da marito, in fondo. E ridacchiò con garbo, nemmeno fosse una geisha o un'intrattenitrice. Il tono della conversazione si fece poi più serio. La situazione quindi è così grave? Sono tempi terribili...terribili. E comincio a temere che forse la Tregua non sia sufficiente...voi credete davvero che questi altri alleati possano volerci difendere e non usarci per i loro scopi come Hayate? All'insistenza dell'ormai poco credibile CaoCao la ragazza scosse la testa. Avesse anche una bomba in casa e un coltello alla gola, la nonna prima di mezzogiorno non si alzerebbe mai dal letto. Inoltre sapete bene che detesta le scene troppo teatrali e le pantomime...sono convinta che ci sia tempo per tutto. Un messaggio indiretto o stava effettivamente parlando di Lianshi? Per quanto alla parola "saggia" aveva arricciato un pò le labbra, come compiaciuta.

    Andasse come andasse, il ninja trasformato avrebbe posto infine le sue domande, spinto dall'urgenza che lo guidava. Lei bevve dalla sua tazza prima di poggiarla e guardarlo con molta serenità. Il signor CaoCao non parlerebbe mai con tanta serietà di quelle semplici storie per bambini, signor ninja. Doveva averlo identificato sin dall'inizio. Ravvivò i capelli e aggiunse. Pangu era un eroe di millenni fa, la nonna ha mille anni, è tanto, ma non sono tremila. O magari li ha, ma nessuno può ricordarsene. Congiunse le mani. Allora, quanto a lungo vuoi mantenere questo aspetto?

    SE Akira avesse effettivamente sciolto la Henge, avrebbe trovato uno sguardo severo che lo inchiodava con occhi carichi di giudizio. Una scelta scellerata: disturbare il sonno di una vecchia signora rubando l'aspetto di un povero fesso dalla bocca troppo larga e lo stomaco troppo goloso.


    Parli di Pangu, di Vuoto, di Potere, come se tutto ti fosse dovuto, solo per un disegno sulla fronte? Chi ti credi di essere? Tirò fuori una sigaretta dalla tasca, cominciando a fumarla senza particolare eleganza, in totale contrasto con quanto mostrato poco prima, e guardandosi bene dall'offrirne, anche se gliele avessero chiesti. Vuoi la pappa pronta? Smamma, Lianshi è il guerriero del Vuoto di Potere, e non ha nulla da offrire a nessuno. Nè la verità, nè l'alleanza. E gli soffiò del fumo in faccia. Non hai nemmeno provato a farti delle domande?

    Il Vuoto è qualcosa che viene definito da un Simbolo. Riempire uno spazio per definire l'assenza di spazio. La materia per intendere la non-materia. Un paradosso. Parte del potere viene da questo. Nel vuoto esiste un potenziale infinito, non essendoci nulla, c'è spazio per tutto. Questa è la base. Ma non puoi chiedere ad altri gli aspetti del Vuoto, devi fare da solo, e ci vorranno anni e pazienza. Uno può definirsi Guerriero del Vuoto solo quando trova la sua declinazione del simbolo. Fino ad allora è solo uno sciocco con uno scarabocchio addosso. Nuova boccata di fumo. E di fatto non aveva nemmeno ammesso di essere Lianshi. CaoCao ha il cuore tenero di un vegliardo. Non penso proprio che tu possa fare quello che spera. Ma non disse di cosa si trattava, nè lo avrebbe fatto in seguito. Qualcosa posso dirtelo, però. Dei dieci Guerrieri del Vuoto, ognuno aveva la sua interpretazione e la sua attitudine nel manipolare il Simbolo. Te li dirò, ma poi dovrai levarti di torno. Prese una profonda quindi soffiò diversi Simboli del Vuoto, ciascuno con la virgola o il segnetto che lo identificava, così che Akira potesse memorizzarli e riconoscerli sulle varie rovine.

    Zenshi era la maestra del Vuoto Mentale. Un'asceta di grande bellezza che viveva sulla cima di un monte che ora credo non esista nemmeno più. Riteneva che il Vuoto si declinasse nell'assenza di pensieri e poteva con esso annullare ogni tattica avversaria, creando il caos tra i nemici.

    Zong Hui era il maestro del Vuoto di Intenti. Un generale e stratega, la sua specialità era nascondere gli obiettivi nemici per privarli di uno scopo preciso. Riteneva che il Vuoto si declinasse nell'impedire agli altri di raggiungere il loro bersaglio, di fatto distruggendo le loro speranze, distorcendo la loro attenzione e celando le proprie intenzioni.

    Li Dian era il maestro del Vuoto di Significato. Un matematico e uno studioso, riteneva che il Vuoto si declinasse nel distorcere la logica stessa delle informazioni e delle forme geometriche. Un edificio quadrato poteva diventare un contorto labirinto e un messaggio nemico poteva essere forzatamente cifrato dalla distanza, rendendo impossibile al nemico la comunicazione.

    Liu Bei era il maestro del Vuoto Temporale. La Perdita di Tempo, per così dire. Nasceva come astronomo e riteneva che il Vuoto si declinasse nel rendere inutile lo scorrere del tempo stesso, falsandone la percezione e in certi casi l'effettiva natura. Un secondo poteva diventare un'ora per avere il tempo di studiare una strategia, e il nemico poteva invece passare ore senza ottenere nessun vantaggio.

    Wang Yuanji era la maestra del Vuoto di Memoria. Poco più che una bambina, aveva studiato l'arte del canto e aveva ricevuto la tradizione orale di molte storie del passato. Riteneva che il Vuoto si declinasse nell'assenza o nella perdita di informazioni vitali, e poteva facilmente cancellare gli eventi di cui veniva a conoscenza.

    Guan Yu era il maestro del Vuoto Cosmico. Possente guerriero anche se avanti negli anni, dopo essersi ritirato dalle battaglie dei wushu, come erano chiamati i ninja a quel tempo, aveva studiato il cielo e il moto degli astri. Riteneva che il Vuoto si declinasse nella sua forma più pura come l'assenza stessa di materia tra i corpi celesti, e sapeva come portarne un frammento sul campo di battaglia, con effetti che penso tu possa immaginare.

    Sun Quan era il maestro del Vuoto Interiore, o Vuoto Emotivo. Un filosofo esperto di meditazione, riteneva che il Vuoto si declinasse nell'assenza di emozioni, così da essere puro pensiero libero da ogni ostacolo. Questo lo rese spesso crudele e privo di empatia, ma al contempo capace di placare gli alleati nei momenti di ira o sconforto, e di privare di motivazione gli avversari.

    Questi sette morirono durante la guerra. Gli ultimi tre, sopravvissuti alla guerra, sono CaoCao, maestro del Vuoto della Distanza, Xu Shu, maestro del Vuoto di Esistenza e Lianshi, maestra del Vuoto di Potere.
    Non ti dirò nel dettaglio cosa potevano fare e cosa avevano capito del Vuoto...forse puoi fare un minimo sforzo tu...o forse puoi iniziare a pensare a cosa vuol dire quel simbolo per te.


    Se avesse citato l'Arma o le Rovine, la donna avrebbe solo fumato nervosamente, limitandosi a dire: Non so di cosa tu stia parlando, e le rovine sono solo rovine. Lasciale dove sono e nessuno avrà problemi.


    Shunsui
    La Magnanimità non approfondì il discorso dell'interrogazione mentale, capacità al di là delle sue conoscenze, ma alla fine acconsentì a prendere Shunsui come alleato, almeno temporaneamente. A mia conoscenza ci sono tre Guerrieri del Vuoto ancora in vita. CaoCao, maestro del Vuoto della Distanza, e altri due, Xu Shu e Lianshi che dovrebbero possedere il Vuoto dell'Esistenza e il Vuoto di Potere, se si tratta degli stessi tre che sopravvissero alla guerra di tremila anni fa. Gli altri sette morirono, per un totale di dieci. Sappiamo solo che le rovine hanno il loro simbolo, e pensiamo che siano parte del sistema che sigilla l'Arma, anche se è solo un sospetto lo riteniamo molto fondato. Quanto all'Arma, la Speranza di Hayate ha una strategia affinata di recente anche se a caro prezzo, per usare una tecnica rituale, ma è inutile parlarne senza aver prima liberato l'Arma...esse sono indistruttibili se inattive. Quanto al modo per contattare nuovamente la Magnanimità, questi si limitò a dire che avrebbe saputo come trovarlo, se fosse stato realmente necessario, ma senza specificare altro.

    [...]

    Nessun sigillo sui corpi o sulle teste impalate, seppur ancora vive. Per quanto disturbante fosse la scena il sunese non si lasciò distrarre e proseguì con le sue indagini, senza riscontrare alcun potere nel simbolo tracciato sulle rovine nè trovare qualcosa di significativo nel sottosuolo o dall'alto. Gli mancavano informazioni per comprendere il segreto di quelle rovine, e al momento nessuna delle sue azioni sembrava aver dato frutto.

    Tornò quindi a rivolgersi ai membri della tregua, incurante delle loro terribili condizioni staccò dal palo la testa di Kymuji di Kiri, adepto della Shinra Tensei, per cercare di usare il Rilascio su di lui. Dopo un tempo estremamente lungo (segno di un Genjutsu dalla potenza estrema) la testa sembrò riaversi, per quanto stordita e confusa dallo stare in mano a uno sconosciuto. Shun...sui...A...bara...? La voce roca era comprensibile ma lo shinobi, o quel che ne restava, era terribilmente confuso e questo giocò a favore del sunese. Normalmente il Simbolo di Pensiero induce un suggerimento o una qualche ossessione ma non può creare qualcosa che non esiste nè fornire capacità e conoscenze che uno non ha. Non avendo mai sentito il nome di Shunsui Abara il pensiero di essergli fedele creava tali e tante contraddizioni che chiunque in normali condizioni lo avrebbe verosimilmente ignorato o comunque ne avrebbe facilmente contrastato gli effetti...ma una testa mozzata e confusa non aveva modo di soffermarsi troppo sui dettagli quindi per qualche tempo avrebbe ottenuto quello che voleva. Mentre riattaccava la testa sul collo e la teneva ferma, col processo di guarigione che già cominciava, Kymuji riuscì ad articolare qualche suono. Non...ricordo. Troppo in...fretta...alle...spalle. Tutto...tutto ci attaccava. Ogni...cosa...e...spettri e...mostri. Incubi. Non ho capito...cosa...accadeva. Poi più nulla... Disse un pò confuso che la Tregua era formata da Zanna e Kiri, che c'erano dieci membri in totale e che il Mizukage e la Muuga della Zanna erano in visita. Non era abbastanza sano e organizzato per spiegare ogni dettaglio sui membri della Tregua e sulle loro capacità, e quando lo fosse diventato probabilmente avrebbe iniziato a dubitare del Pensiero indottogli. Sui Guerrieri del Vuoto sapeva solo quanto detto da CaoCao poco tempo prima, e lo ripetè, incluse le sue parole sulle rovine in cui si trovavano, erette in memoria del guerriero del Vuoto Mentale. Quanto alle Rovine, a parte riferire il numero, le diverse età e il fatto che dovevano avere un segreto ma non sapevano quale, non poteva dire altro. Ma...tu...chi...sei? Forse cominciava a migliorare, con la testa ormai salda dopo qualche minuto, e bisognava inventarsi qualcosa.


    Munisai
    Ancora sotto il controllo della personalità più matura, la fanciulla soppesò le argomentazioni dell'otese per qualche secondo prima di rispondere. Erano uomini e donne al servizio della persona che ha sigillato qui l'Arma. Brandivano un potere che nasceva dal simbolo del Vuoto, impresso sulla loro pelle, interpretato da ciascuno di loro a modo proprio, anche se non ho maggiori dettagli. Erano dieci. Sette persero le loro capacità nel cercare inutilmente di distruggere le Armi di Iwa, morendo nell'impresa, mentre tre sopravvissero. Ho ragione di credere che siano sull'isola e che le rovine li riguardino, dato che portano il loro simbolo. E che le rovine siano il modo per tenere sigillata l'Arma. Non avrebbe fornito maggiori informazioni, proseguendo la conversazione come Taeko e lasciando che Yusuke facesse pace con Munisai, accettando di buon grado il mezzo abbraccio.

    Lungo la strada ebbero modo di parlare un pò. L'isola è speciale: chiunque si trovi sull'isola non può morire, ma questo include anche i cloni corporei quindi evita di crearne o non potrai dissolverli. Inoltre chi NASCE sull'isola è immortale anche lontano da essa, ma non può nè potrà mai utilizzare il chakra. L'acqua sembra essere il veicolo fondamentale, tanto che Hayate la rubava un tempo, prima che nascesse la Tregua. Già...ehm... Confermò Yusuke, evidentemente a disagio. Gli abitanti conducono una vita semplice e possono scegliere quando e quanto invecchiare, ma non possono ringiovanire e comunque rimangono in buone condizioni fisiche. Possono viaggiare e ricevono anche mercanti e altri viaggiatori, ma pochi sanno dell'isola quindi non sono poi tanti, e la Tregua cerca di nascondere l'immortalità ai civili in visita. Taeko recitava la lezioncina come la classica prima della classe un pò sapientona. L'acqua è pericolosa: se piove evita di usare jutsu o potrebbero venire alterati, inoltre c'è sempre nebbia, anche se rada. Ci sono alcune case sparse e due centri cittadini, quello a sud lo chiamano Città ed è un pò più elaborato, quello a nord lo chiamano Paese, ma gli abitanti non sono poi tanti e vivendo così a lungo cercano di non fare troppi figli. Quando sono stufi di vivere semplicemente spariscono...forse hanno un rituale tutto loro che non sappiamo. Non sembravano esserci limiti particolari all'immortalità, anzi si sopravviveva anche alla decapitazione, riuscendo misteriosamente a parlare comunque...o anche alla distruzione del cervello, ma ovviamente in quei casi la guarigione poteva richiedere diversi giorni.

    Quanto alle domande sulle rovine, a parte il fatto che erano sette e che ognuna aveva il simbolo del vuoto in uno o più punti, non avevano notizie ulteriori, se non che alcune erano vecchie migliaia di anni e altre un pò più recenti, ma comunque più vecchie di qualunque abitante...il più vecchio aveva circa mille anni. Arrivati sul posto e dato uno sguardo dall'alto, il Rosso non aveva molte idee. Gli altri risposero scrollando le spalle alle sue domande, alcune delle quali avevano già avuto risposta, e confermando che scavare non aveva portato a nulla, almeno a quanto ne sapevano loro. Le loro indagini richiesero un'ora e mezzo abbondante. Nulla sotto il muschio, niente di particolare sulle colonne a metà e niente di sospetto o fuori posto tutto intorno. Ruotare quelle non fissate non avrebbe dato problemi, ma capirono che in due, lui e Yusuke, avrebbero potuto spostarle, anche se con un pò di fatica. Niente di niente mettendo Yusuke al centro o offrendo sangue al simbolo, che pareva una semplice incisione, senza alcun chakra o potere annesso, o almeno nulla che potessero rilevare. A guardare meglio c'era un minuscolo segno accanto, come una virgola, ma apparentemente priva di significato. Anche la Sensei di Taeko non si sarebbe manifestata, lasciando la ragazzina frustrata per la mancanza di informazioni. Non abbiamo indizi e non abbiamo idee, l'unica cosa che abbiamo visto è che le mezze colonne non sono fissate e non pesano poi tanto...bah!


    Kato e Shin
    Shin si riprendeva a vista d'occhio, e quando i tre Kato si riunirono, gli altri due decisamente in condizioni migliori di quello che aveva aggredito il clone, lo squarcio sulla gola guariva sempre di più fino a rinsaldarsi completamente nel giro di qualche ora. Per qualche motivo la comunicazione mentale con i compagni era stata come interrotta...che fosse successo qualcosa all'amministratore di Suna? Il braccio mozzato del clone dava iniziali segni di recupero ma ci sarebbero volute ore se non giorni perchè si rigenerasse e loro non potevano permettersi di attendere così tanto.

    Lo stratagemma del Maestro poteva funzionare, e pur preparandosi al dolore lancinante Kato diede ordine di portare i cloni lontano dall'influenza dell'isola, consapevole che sarebbero scomparsi solo a distanze ben maggiori dei dieci chilometri che aveva come limite. Ligio al dovere e agli ordini, il corvo avrebbe volato senza curarsi delle grida disumane lanciate dai due cloni che si contorcevano, internamente lacerati e tuttavia incapaci di perdere i sensi, con le unghie conficcate nella carne fino a spezzarsi e le ossa incrinate dai violenti spasmi muscolari, fino a quando anche i polmoni non avevano abbastanza aria per emettere suoni...ma senza che questo attenuasse il dolore. La stessa scena sarebbe capitata davanti a Shin, impotente nel vedere l'amico ridotto in quello stato, la cui capacità di resistenza del dolore era assolutamente insufficiente.

    Se non fosse stato sull'isola sarebbe sicuramente morto dopo una simile prova. Ma era sopravvissuto, con la mente spezzata ma era sopravvissuto [Nota]Perdi i sensi per 2 ore. Al risveglio hai metà della vitalità e sei Affaticato.
    Tutti gli status Dolore per il resto della giocata causano un malus di 3 tacche a Concentrazione e Intuito fino alla loro disattivazione.
    Non puo usare Insensibile per il resto della giocata, avendolo sovraccaricato.
    . Debole e provato, sicuramente non sarebbe stato facile per lui sopportare nuovamente del dolore senza associarlo a quel terribile e straziante ricordo...ci sarebbero voluti giorni per riprendersi del tutto dal punto di vista psicologico.

    Nel chilometro circostante, al rientro del Maestro, non avrebbero trovato persone o movimenti sospetti, e per qualche motivo la comunicazione mentale con Densen pareva interrotta...come potevano riorganizzarsi?


    Kitori e Fudoh
    La Kunoichi

    del clan Chiba li guardava senza commentare, nonostante il siparietto comico di Fudoh che chiedeva conferma a Kitori sulla Muuga e sul fatto che il Mizukage fosse informato. Ascoltò poi la sua storia, pazientemente, senza che qualsivoglia emozione deformasse il suo viso, quasi stesse prendendo appunti prima di decidere il da farsi. Ho capito. Aggiunse alla fine, con la sua voce roca. Il legno è il peggior nemico possibile per Satoshi, e il fatto che quei due Hayate siano scappati è spiacevole, ma li troveremo. E poi verso Fudoh. E con questo intendo l'organizzazione così come i singoli individui. Hai un cervello singolare...non mi dispiacerebbe analizzarlo in altre circostanze. Quella voce roca era decisamente fuori posto sulla sua figura e rendeva le sue parole ancora più sinistre. Portò una mano alla sua mascherina, picchiettando il mento coperto. Il Mizukage e la Muuga sono in arrivo, come vi dicevo. Questo Akira, immagino sia Akira Hozuki...lui è andato verso est, verso la montagna. Indicò con il dito il monte che spiccava nonostante la nebbia verso oriente. A controllare delle vecchie rovine. Satoshi ci aveva comunicato che sembrava fidarsi, e anche il Mizukage ci ha detto della vostra presenza. Dubito che Hayate avesse informazioni tali da copiarvi, e inscenare l'attacco sarebbe una messa in scena fin troppo elaborata per loro. Quindi possiamo anche aspettare il vostro Kage, ma potreste anche tornarmi utili per una piccola faccenda.

    Credo di aver individuato uno dei membri di Hayate che si dirigeva al lago sotterraneo.
    Avrebbe probabilmente intercettato lo sguardo privo di informazioni dei due ninja di kiri, per poi sospirare. L'isola non è come le altre. Sull'isola non si muore per effetto dell'acqua di un lago sotterraneo, che infiltra il terreno e si disperde come nebbia e come pioggia nell'aria. Finchè siete qui non potete morire nemmeno se vi strappano il cuore...anche se potreste perdere i sensi per lo shock. E no, non sto a spiegarvi ogni possibile aspetto o potenzialità della cosa. Se vorrete saperlo allora leggerete le mie pubblicazioni scientifiche quando avrò l'autorizzazione per diffonderle. Il punto è che Hayate vuole qualcosa dall'isola, e visto il male che ha fatto agli abitanti sin da quando esiste la Tregua, evidentemente il suo andare nel sottosuolo non è una buona cosa. E va fermato. Il Mizukage e la Muuga concordano su questo, e se siete al servizio del Mizukage allora mi aiuterete. Non stava offrendo esattamente una scelta o un'alternativa, questo era chiaro.

    Ho lasciato una mia evocazione a seguire il nemico. E andremo insieme a fermarlo e catturarlo. Anche perchè sull'isola era impossibile ucciderlo.

    SE avessero acconsentito li avrebbe condotti verso una delle abitazioni, la stessa che la giovane Taeko cercava di scassinare durante la notte...non che loro potessero saperlo. Ci sono sette grotte principali che portano verso il sottosuolo, più altri condotti più piccoli e scomodi...e qualche cantina. All'interno dell'edificio, che pareva essere una locanda o un ristorante di qualche tipo, salutò con un cenno il proprietario che stava facendo pulizie di primo mattino e che non fece domande, mentre il trio scendeva in cantina da una porta laterale, dopo esser scesi per una scricchiolante scala a pioli. La cantina di per sè era una grotta asciutta con una lastra di pietra a mò di porta sul lato opposto alla scala. Da là si va nella rete di cunicoli dell'Abete. Non ci sono pericoli significativi, ma Hayate potrebbe aver lasciato delle trappole. Il lago è a circa un'ora di cammino al buio. Io non ho bisogno di torce, ma forse è meglio se voi vi premunite. Andiamo.

    Seguire la donna al buio non sarebbe stato facile, ma magari avrebbero potuto ingegnarsi in qualche modo. Sembravano esserci delle vie laterali e dei cunicoli più o meno stretti, con una forte umidità ma stranamente nemmeno una traccia di muffa o licheni, anche se il terreno roccioso sotto i loro piedi era piuttosto scivoloso. Dopo quasi tre quarti d'ora Minami si fermò. Attenti. La mia evocazione è qui. Un ragno nero non più grande di un cane di piccola taglia li raggiunse camminando agevolmente sul soffitto, sibilando poi qualcosa di incomprensibile prima di sparire. Dieci minuti più avanti il cunicolo porta al lago...vedete quella vaga luminescenza là? Spegnendo le luci la noterete meglio. Si farà più forte e azzurra e poi il cunicolo si aprirà in una gigantesca grotta con un lago dall'acqua brillante, noi saremo sulla spiaggia che lo circonda. E secondo la mia creatura Hayate è là sulla riva con una sua evocazione, un leopardo, che tiene d'occhio il cunicolo da cui arriveremo, che sta a una ventina di metri dall'acqua. Fare una deviazione per raggiungere un secondo cunicolo ci richiederebbe troppo tempo. A voi l'offensiva, io starò qui per impedirgli di scappare.

    SE non avessero acconsentito nella sua mano sarebbe apparso un Kunai, con aria minacciosa e una chiara intenzione di attaccare. Avrebbero dovuto reagire subito o sarebbero stati vittima della sua aggressione.

    Il Mezz'Hokage
    Mettere a segno i colpi aveva permesso a Kagami di attivare un collegamento più profondo con la persona che imitava, ma questo evidentemente non poteva saperlo. Il contrattacco sull'ultimo pugno impedì allo strano individuo di mettere a segno il suo Simbolo, ma la lama gigantesca trovò sul suo cammino un'arma dalle potenzialità quasi paragonabili: una copia identica della Garyu era apparsa dal nulla nella mano dell'imitatore incassando, non senza venir spinto un pò indietro, il colpo in arrivo. Un'arma formidabile, ti ringrazio. Poteva forse copiare qualunque cosa nel giro di una frazione di secondo, semplicemente vedendola? Atterrato uno o due metri più indietro, si trovò il Kage davanti con i suoi enormi spiedi, ma nascondendosi dietro l'acciaio della sua arma appena acquisita nullificò entrambi gli attacchi. Era come se le sue capacità fisiche riflettessero quelle dell'attaccante indipendentemente dalla quantità di chakra utilizzata da quest'ultimo. Lanciare poi lo spiedo a distanza zero si rivelò una strategia fallace: con due enormi spiedi in mano eseguire i tre sigilli necessari era praticamente impossibile, quindi dovette lasciar cadere le armi e poi inchinarsi per raccoglierne una...un'azione che diede tutto il tempo a Kagami di calciare via lo spiedo (vista la distanza zero) così da rendere vano il tentativo.

    Il Kage usò quindi la sua tecnica, approfittando dell'attenzione verso il terreno (anche se in maniera diversa da come la intendeva lui) per poi teletrasportarsi alle spalle di Kagami...forse dimenticando ciò che era successo pochi istanti prima: al teletrasporto Kagami sparì a sua volta, ricomparendo alla stessa distanza iniziale e rivolto verso il suo avversario, fissando Raizen esattamente come quando aveva usato la Kawarimi no Jutsu. Come ho detto, nessuno può scappare da me con questi metodi. O cogliermi di sorpresa. Senza la possibilità di colpire il collo, la strategia dell'Hokage andò a vuoto, mentre il nemico reggeva la mano con una spada toccandosi quindi la fronte e attuando la strategia del Simbolo che era stata interrotta. [Tecnica]

    Avrebbe ammonito il clone del Kage allo stesso modo di pochi secondi prima, per poi voltarsi e allontanarsi, del tutto privo di interesse per quell'avversario che, a suo dire, era stato messo sotto controllo. Forse non gli importava di venire colpito alle spalle o fatto a pezzi. Dopo qualche metro avrebbe usato la Tecnica del Teletrasporto, allontanandosi alla massima distanza possibile, diretto al Paese.
  12. .

    La Rottura


    II

    [Kunihiro]

    L’enorme uomo dai capelli violacei aveva un’aria tutt’altro che sveglia. Qualcosa nel suo sguardo lo faceva apparire svogliato ed aveva l’aura negativa e plumbea di chi desiderava essere in tutt’altro posto fuorché lì, intrappolato in un limbo temporale, sommerso di nemici ed improvvisamente al cospetto dell’uomo che per lui aveva assunto le sembianze di una vera e propria divinità.
    La vista del Veterano, per un momento, confuse Murasaki ma all’improvviso qualcosa parve calmarlo. Si voltò dal Veterano allo Stratega e dunque ai nemici, squadrandoli con aria leggermente più determinate rispetto a poco prima.
    Non è che ci abbia capito molto stratega. Murasaki sbadigliò Lo faremo, Stratega. Le parole del ragazzo allo Stratega non rispondevano ad alcuna domanda. Lo Stratega non aveva ancora aperto bocca!

    Murasaki, argina gli attacchi diretti contro di me.[Abilità]+2 Tacche in Riflessi per ogni difesa effettuata atta a difendere lo Stratega. Le parole del Veterano risuonarono per l’uomo, il quale annuì, pronto. Doveva difendere il Veterano e lo Stratega. Lui era il migliore a far ciò.

    Kunihiro, di lingua arguta e di rapida azione, non attese una parola del Mizukage. Semplicemente attaccò, distribuendo dei kunai marchiati ai suoi compagni, uno dei quali fu afferrato anche dal Mizukage. I primi tre Kunai che lanciò contro Murasaki non furono una minaccia. L’uomo arretro semplicemente saltò all’indietro, lasciando che i tre pugnali si conficcassero innocuamente al suolo. [Difesa]Riflessi: 725 + Mezzobasso->775. La velocità del movimento fu disarmante, era arretrato ancor prima che i kunai fossero a metà del percorso!
    Murasaki non era solo un uomo grande, all'apparenza assai duro da buttar giù, ma era anche incredibilmente rapido. Quando i due Kunihiro comparvero davanti lui non fece una piega e tutta quella rapidità non ebbe l'effetto sperato: Murasaki non attivò la sua tecnica per annullare le lame, si limitò ad una rapidissima schivata facendo un lungo passo indietro, facendo roteare nell'aria la spada di Kunihiro. [Difesa]Riflessi: 725 + Mezzobasso->775
    Murasaki fu, per un attimo distratto da qualcosa. Un pericolo. In quel momento allora prestò più attenzione al suo orecchio che ai due avversari davanti lui e questo lo rese - giusto - per un momento, più lento. Ma la bordata di chakra che usò per compensare quella distrazione gli consentì di non finire castrato in un'orrida maniera [Difesa + Azione]Riflessi: 725-2 + Mediobasso->775.
    Sei immensamente fastidioso. Mentre pronunciava quelle parole Kunihiro, uno dei due per essere precisi, cercava di colpirlo al cranio con un attacco che in teoria sarebbe stato in grado di penetrare le ossa senza troppi sforzi. In teoria almeno. Ma non quelle di Murasaki. In un attimo attivò la sua Hijutsu [Tecnica]Obiettivi da proteggere: Il Veterano, lo Stratega, E - Faccia di Aizen - e lo Yotsuki. e subito sul suo avambraccio sinistro comparve uno scudo fatto di fulmini che bloccò la lama di Kunihiro [Tecnica][Difesa]Riflessi: 725. Lo scudo fu sufficiente anche per parare l'attacco successivo. [Tecnica][Difesa]Riflessi: 725

    A quel punto uno dei due Kunihiro si avventò contro di lui ma lo scudo fece il suo lavoro: rapido Murasaki lo alzò, proteggendosi [Difesa]Riflessi: 725, lasciando che Kunihiro sfogasse la sua furia contro l'elettricità di Raijin. Nel mentre non gli era sfuggito il kunai lanciatogli alle spalle e rapidamente si voltò con la testa, giusto in tempo per vedere il foglioso arrivare a tentare di mozzargli il braccio. Come un uragano Murasaki si voltò, lasciando che cercasse di portare via il braccio protetto dal grosso scudo, ben più difficile da distruggere di quanto non sembrasse [Difesa]Riflessi: 725 + Basso->800.
    Si trovava in una morsa. I due avrebbero potuto avere più fantasia. Combinare gli attacchi così da rendere difficilmente schivabile, chiudergli i movimenti. Non serviva grande forza ad uccidere un uomo, serviva solo un unico preciso attacco. Ed invece optarono per l'ozione peggiore: un affondo nello stesso punto, perfettamente schivabile con un unico movimento, difendibile con un'unico scudo. E quella volta Murasaki decise di passare all'attacco: unì le mani a formare un sigillo e tra lui ed i due Kunihiro comparve un muro di elettricità che non sarebbero stati in grado di sorpassare e che anzi, avrebbe dato loro più di un problema. [Tecnica + Azione]
    Quell'offensiva incessante non diede modo a Murasaki di contrattaccare in nessun modo. Allo stesso modo, non diede modo a Kunihiro - nemmeno ai suoi cloni - di agire in supporto! Purtroppo per Shin. [Nota del QM]L'azione di teletrasporto verso Shin non avviene: l'uso della TS da parte delle copie implica l'utilizzo di tutti gli slot tecnica del round. Non dei rimanenti: di tutti.

    [Contro il Veterano]
    FERMI ASPETTATE! Quell'urlo arrivò troppo tardi. Partirono alla carica contro il nemico più forte, convinti che un attacco combinato senza alcuna strategia dietro potesse funzionare. Kato ed Akira si lanciarono senza riflettere contro il Veterano ed io, per salvarli, fui costretto a seguirli nella loro follia.

    Tuttavia il Veterano non parve granché impressionato da quell'insieme di individui, tra cui il Mizukage ed il Capo della Mano Nera di Kiri, dirigersi con intenti tutt'altro che amichevoli verso di lui.
    Voi non potete nulla, quella frase, minacciosa, fu pronunciata dal Veterano con tranquillità serafica, accettando lo scontro senza fare una piega. Del resto, dalla sua aveva due Forze [Forza dello Spazio][Forza del Tempo] e non solo: il suo corpo era Immortale [Corpo del Veterano] e richiamò a se la conoscenza di Vite passate [Tecnica: Memorie del Veterano]. Lui era il Veterano. Lui era il Veterano di mille battaglie di svariate vite. Lui era il ricordo delle Guerre dopo Indra ed Ashura, lui era il ricordo del Tempo prima della formazione dei Paesi e dei grandi villaggi, lui era il ricordo di Quattro guerre Mondiali e di una guerra Cremisi come il sangue, voluta da lui, per liberare il mondo dal gioco della guerra una volta per tutte. Lui era il controsenso. Lui era la Conoscenza. Il Tempo e lo Spazio. Lui non poteva essere ucciso. Lui non era UN nemico.

    Lui era IL NEMICO.
    L'unico che ebbe il coraggio e l'incoscienza di gettarsi contro un nemico di tale calibro fu Akira. Beh, non che il ragazzo peccasse di una certa genetica avventatezza. Così Akira si avventò verso il Veterano come una furia ed io dietro, più preoccupato ad evitare che venisse brutalmente ucciso. Il Veterano vedeva. Poteva vedere chiramente ciò che Akira stava facendo. Avventato, si stava per buttare contro di lui. La mano sull'elsa indicava che avrebbe eseguito un fendente e vista la posizione della fodera non poteva che cercare di colpirlo in diagonale, dalla spalla al fianco.
    Così prevedibile, il tono canzonatorio e paternalistico di quella frase rese forse ancora più umiliante per Akira la difesa dell'enorme uomo che, all'improvviso rapido come un uragano, semplicemente saltò quanto bastava, un mezzo metro indietro, per far sì che il fendente si perdesse nel vuoto. [Difesa]Riflessi: 700
    + 6 tacche (Divoratore del Tempo)
    +6 tacche (Previsione Accurata)
    Totale: 1000
    + 6 Istanti conservati.


    Akira maledizione! Il mio tono era irritato e preoccupato, in un attimo fui di fianco al ragazzo, Garyuuka nel fodera che sofderai in un rapidissimo attacco che però il Veterano schivò come se nulla fosse. Nessuno schivava facilmente i miei attacchi. Nessuno. [Difesa]Riflessi: 700
    + 6 tacche (Divoratore del Tempo)
    +6 tacche (Previsione Accurata)
    Totale: 1000
    + 6 Istanti conservati (12 totali)

    Per lui tutto ciò non era altro che un gioco. Quello scontro non era altro che un intralcio e tutti quanti erano scattati. Quasi tutti anzi. Daishin era rimasto da solo a guardare Yobu e la Forza della Vita. Decisamente troppo poco contro un uomo che poteva controllare lo spazio.

    Akira cercò un altro attacco, una rapida rotazione delle spade che il Veterano sbeffeggiò con un salto acrobatico, passando sopra la testa dell'Hozuki e me perfettamente parallelo al suolo per poi atterrare con grazia dall'altra parte quando ormai le due spade avevano concluso il loro viaggio morale. [Difesa]Riflessi: 700
    + 6 tacche (Divoratore del Tempo)
    +6 tacche (Previsione Accurata)
    Totale: 1000
    + 6 Istanti conservati. (18 in totale)

    Ma non era ancora finita lì! Un fendente di chakra proruppe da Sameha e quella volta il Veterano non si degnò nemmeno di tentare una difesa: si lasciò colpire, quasi come se non fosse accaduto nulla, lasciando che la sua immane resistenza fisica parlasse per lui [Danno Subito]Resistenza: 850 (+6 tacche rispetto alla propria energia)
    Riduzione: -15 (riduzione massima possibile, metà della potenza dell'attacco)
    Danno: Una leggera e mezza al petto
    .
    L'ultima offensiva dell'Hozuki attirò la sua attenzione: cercò di separare la mano dal suo braccio, così da rendere totalmente inservibile la Forza dello Spazio. Peccato che, alla fine dei conti, fosse così poco dotato. Purtroppo per quel ragazzo, purtroppo per l'Accademia intera per meglio dire, il Tempo che fagocitava all'Hozuki lo rendeva così lento ed ancor più prevedibile di quanto non fosse.  Così schivò anche quello, semplicemente roteando il corpo. [Difesa]Riflessi: 700
    + 6 tacche (Divoratore del Tempo)
    +6 tacche (Previsione Accurata)
    Totale: 1000
    + 6 Istanti conservati. (24in totale)


    Io avrei dovuto seguire l'offensiva, ma mi resi conto di quanto ciò fosse un errore: arretrai vicino a Daiki, Yobu e l'altra forza.
    Lui vuole questo MALEDIZIONE. Siete scattati tutti all'attacco lasciando scoperti i bersagli da difendere! C'era reale rabbia nella mia voce. ARRETRATE TUTTI A DIF... Ma era troppo tardi.

    [Contro lo Stratega]
    Nell'assoluta fretta ed onnipotenza del momento un bel po' di individui avevano deciso che doveva essere una buona idea attaccare col fisico un uomo che non poteva essere ferito. Se solo - per caso - qualcuno di loro si fosse fermato a chiedere al Mizukage cosa sapesse. Se per caso avessero atteso che il Mizukage (non l'ultimo arrivato) informasse loro delle abilità fino a quel momento note dello Stratega di certo non sarebbero andati così a cuor leggero contro di lui.
    Era ancora nella mia mente l'immagine della mia spada che trapassava un corpo senza materia.
    Che stuolo di primitive bestie, sospirò l'uomo dall'aspetto strano, rimanendo fermo con le sue braccia conserte. I Kunai di Kato lo trapassarono, così come gli Uchiha Shuriken. Il bolas si perse nel nulla, passando attraverso il suo corpo come se fosse fumo. Ciò che avevano colpito non era altro che una proiezione, una proiezione disfigurata del corpo ormai deforme dello Stratega che in realtà attendeva nell'oscurità. No, cercare di batterlo con la forza bruta non era la cosa migliore.




    [Contro lo Yotsuki]
    Lo Yotsuki senza nome era forse, tra tutti, quello che meno possibilità di uscirne vivo. Non era al livello del Veterano e dello Stratega e, sebbene si potesse rilevare una quantità di chakra magigore rispetto a quella di E (il ninja con gli occhiali), di certo non era stato messo lui in testa alle operazioni di SoyoL'attacco di Shin fu terrificante sia per la sua grande velocità, ma anche per l'attimo di distrazione che la tenaglia causò: il tempo di voltarsi ed il rapidissimo Konohano era già davanti a lui, la lama affondava già nella sua carne, la testa rotolava già dalle sue spalle.

    [Contro E]
    Che Kitori e Masayoshi si fossero diretti da soli contro E, quinto Shinobi della Nuvola, era un'azione che poteva essere premiata con coraggio o forse - più probabilmente - essere tacciata di totale stupidità. Per fortuna che, insieme a loro, un uomo avvolto nelle fiamme dell'inferno decise di unirsi a supportare i due Genin che altrimenti stavano andando contro una morte abbastanza rapida e sicura.
    Oh, coraggiosi, mormorò in maniera appena udibile e con sguardo sicuro. Non aveva una posizione di difesa vera e propria, entrambe le mani erano poggiate sull'avambraccio del braccio opposto. I suoi occhi vedevano attraverso i movimento di Masayoshi. [Tecnica].
    Con tutto il rispetto che si poteva provare per il coraggio mostrato da Masayoshi, non c'era nulla che poteva fare per impensierirlo. Nemmeno la finta ebbe un gran risultato: E sempliemente inclinò il capo lasciando che la lama si perdesse dietro di lui [Difesa]Riflessi: 600 + 4 tacche (Occhio dell'Imperatore)->700
    . Un peccato, anche considerando l'ulro di dolore che il ragazzo lanciò. Quell'attacco doveva esergli costato caro.
    Poi proseguì, imperterrito, cercando di distrarlo con un mezzuccio inutile che ebbe come unico risultato quello di fargli esclamare un semi-sorpreso Uh?, ma alzò semplicemente il braccio rapidamente, frapponendo il suo avambraccio tra la lama ed il suo collo. Si unì il clangore del metallo che colpiva il metallo dei suoi parabraccia, nemmeno scalfiti da quell'azione. [Difesa]Riflessi: 600 ed infile l'ultimo attacco, diretto contro il suo cuore si infranse contro la sua cotta di maglia [Nessuna difesa]. Infine il ragazzo, con un guizzo, arretrò, lanciandogli contro una tecnica che questa volta E schivò con un rapido movimento laterale. [Difesa]Riflessi: 600
    Forse tu sarai più interessante ragazzo, che dici? Kitori si avventò contro il nemico, brandendo ben due spade. Il primo attacco però non ebbe fortuna migliore rispetto alla prima offensiva di Masayoshi, venendo bloccato in maniera quasi pigra dal parabraccia rinforzato di acciaio del ninja di Kumo. [Difesa]Riflessi: 600 + 4 tacche + Basso->775
    La finta non ebbe l'effetto speato, probabilmente. Kitori proseguì con un rapido affondo ma quella volta E, stanco, estrasse dal fianco la sua Katana, parando l'attacco con la lama della Katana [Difesa]Riflessi: 600 + 4 tacche-> 700.
    Poi, all'estremo di un attacco fondamentalmente senza senso Kitori cercò un affondo con due lame che però avevano circa cinquanta centimetri di differenza in lunghezza. Manaita poteva raggiungerlo, ma la Wakizashi no. In ogni caso, era stanco: la Wakizashi non raggiunse il volto e Manaita si infranse contro le sue difese. [Nessuna difesa]


    EHI VOI DUE, STATE INDIETRO E LASCIATE IL TIZIO A ME! La voce (l'urlo) di Warai giunse dalle loro spalle. Il Ninja di Kurotenpi sembrava pronto a fare un notevole caos: ancora avvolto nelle sue fiamme, potrò il braccio destro indietro tenendosi il polso con la mano sinistra, quasi volesse sostenerlo. Che diciben faccino, vuoi ballare con qualcuno alla tua portata? E mentre lo diceva, un piccolo sole comparve alle sue spalle [Tecnica]Tecnica trasformata in Shakuton (+25 di Potenza)
    Impronta: +10
    Ninjutsu inarrestabile: +10
    Potenza finale: 125
    Raggio: 9 metri
    .
    Quello sarebbe stato un botto notevole. La sfera che Incendio lanciò era molto lenta ma non appena toccò il suolo ci fu un'immane esplosione larga nove mentre che travolse molta gente, E compreso.
    AHAHAHAHAHAHAHAHA, la risata isterica di Warai durò per qualche secondo, il tempo necessario affinché le fiamme si placassero, il tempo di notare che il proprio avversario era ancora vivo.

    Parecchio intenso, Incendio di Kurotenpi... come c'era da aspettarselo del resto. La voce era chiaramente distorta dal dolore. Probabilmente sotto le molte protezioni il calore aveva ustionato la pelle, ma forse meno gravemente di quello che Incendio si era atteso. In compenso però c'era un sigillo sul palmo della mano destra di E che era illuminato di una luce simile al fuoco che aveva appena ricevuto contro. [Tecnica]





    Una quiete. Momentanea, brevissima per meglio dire, ma pur sempre quiete. Il Veterano l'assaporò, esaltato dentro per ciò che stava per accadere. Nella fretta molti di loro si erano gettati all'assalto. Incendio di Kurotenpi era avanzato contro E, mentre la donna in nero era rimasta indietro. Anche il Mizukage aveva tentato solo una sortita poi era tornato indietro verso Yobu e l'altra Forza.
    Credo sia arrivato il momento, signore. La frase dello Stratega al Veterano ebbe come risposta un rapido cenno di assenso.

    Ho assistito a molte gesta di coraggio oggi, ma questo non è sufficente la sua voce tuonò nel campo di battaglia, prima che, dopo un brevissimo baluginio della pietra azzurra al suo anulare destro, il Veterano scomparisse ricomparendo subito dopo alle spalle di Yobu, del Mizukage, della Forza della Vita.

    Non appena percepii la presenza del Veterano mi voltai e mi lanciai contro Yobu ma accaddero diverse cose contemporaneamente: una tremenda forza mi attirò all'indietro, ed assieme a me anche Kurona, Daishin e Youshi. Ne eravamo appena dentro, mentre Yobu e la Forza della Vita, che erano alle nostre spalle rispetto alla battaglia, ma a quel punto si frapponevano tra noi ed il Veterano non ne furono risucchiati., compresi alcuni dei Kunai di Kunihiro che si sarebbero trovati nel raggio di azione, così da allontanare totalmente la possibilità che il teleporta della Foglia potesse avvicinarsi [Azione]
    Centro di Gravità (Forza del Tempo): Forza 850
    .
    La forza di attrazione non durò a lungo, ma Kurona fu tirata violentemente verso il centro e probabilmente anche Daishin e Youshi. Io, grazie al Chakra di Chomei riuscii a resistere ma persi l'attimo necessario a scattare e quando fui nuovamente in grado di muovermi una figura nera, fatta di ombra, comparve tra me ed il Veterano.
    Un istante
    Fu solo un istante. Quando sufficente affinché il Veterano afferrasse con la sua enorme mano destra la pietra che baluginava di bainco con una mano e Yobu con l'altra.
    HA PRESTO YOBU! urlai agli altri, pronto ad attaccare la figura nera davanti a me, che però sparì, come se fosse fatta di fumo. Alle mie spalle lo Stratega sorrise, il Veterano, invece sollevò Yobu per il collo, stringendo.

    E, Murasaki, non lasciate che interferiscano con il nostro Signore.Le parole dello Stratega furono decise, mentre il Veterano scompariva ancora, riapparendo in alto, all'altezza di nove metri dal cielo, levitando. E e Murasaki si mossero dalle loro posizioni, avvicinandosi allo Stratega mentre in cielo il Veterano conservava nelle sue vesti le pietre che aveva nella mano sinistra, per poi avvicinarla al povero Yobu, urlante e spaventato.

    Non temere, la voce del Veterano era quasi dolce. Presto sarà tutto finito. Presto questo potere non sarà più la tua croce, piccolo Yobu.

    Merda... Yamina ci ucciderà..., Kurona si rialzò dopo quello sballottamentodurante il quale sicuramente avrebbe impattato contro chiunque altro fosse stato risucchiato.

    EHI MIZUKAGE, VUOI RIMANERE A GUARDARE? Urlò Incendio, la sua voce leggermente affaticata. Volò verso di me rapidamente, ma ormai il Veterano aveva messo la sua mano sinistra attorno al cranio di Yobu.

    No. Però credo che non avremo modo di fare altro che guardre. Se proviamo ad avvicinarci..., sospirai, mentre venivo rivestito dal manto del Demone [Tecnica]. Chiunque tu sia, dobbiamo volare fin lì e sperare che non si teletrasporti. VOI ATTACCATE GLI ALTRI DUE. NON LO STRATEGA, IGNORATELO! Così, seguito da Incendio, presi il volo diretto contro il Veterano, pronto a cercare di fare il possibile per evitare che Yobu venisse ucciso e che il Veterano mettesse le mani su un altro di quei cristalli. Tuttavia le dita del Veterano stavano già stringendo il cranio di Yobu. Le ossa stavano già scricchiolando sotto la terribile morsa. Il Cristallo però pulsava, qualcosa stava accadendo, ma un qualsiasi ritardo sarebbe costato carissimo al mondo.
    Tutti dovevano cercare di evitare che E e Murasaki si mettessero di traverso tra me, Incendio ed il Veterano. Era l'unica cosa che a quel punto si poteva fare.
    Era la fine della partita.




    Come promesso, ci avviciniamo alla fine rapidamente, giacché è inutile tirarla per le lunghe senza motivo. Non rimproveratevi nulla, tutta questa mini News non aveva molta possibilità di riuscita, per cui sicuramente ormai una delle Forze è in mano al Veterano.
    Ma narriamo la cosa :wosd:!
  13. .

    Chi uccido oggi?


    Villaggio dell'Abete - VI



    Mmm... doveva dire che da quella posizione, anche se poteva benissimo osservare il gruppo misto di kiriani e Tregua, davvero il marionettista non riusciva a cogliere quello che si dicevano. Ad ogni modo, il chunin potè vedere come alla fine il vecchio abitante dell' Abete si fosse aggiunto al gruppo, ed era immerso in una fitta conversazione con l'Hozuki. Che cosa si stessero dicendo, appunto, non era dato sapere.

    Tuttavia, la conversazione tra i due terminò in un modo che non ci si sarebbe potuto aspettare. Il vecchietto sparì, come se avesse usato una tecnica di teletrasporto. Al suo posto si creò una specie di vuoto aspirante, la cui forza era tale che persino Shunsui ne sentì gli effetti, nonostante si trovasse ad oltre cinquanta metri dal gruppo. La forza di attrazione era troppo superiore alle sue capacità e dovette escogitare altro. In un battito di ciglia, mise mano ai due rotoli contenenti Gekido e ChoGekido e Cho. Le due marionette lo tennero bloccato a terra e di fatto il chunin venne spinto solo pochi metri più avanti, ma in una posizione ancora ben occultata. La stessa cosa non si poteva dire di Fukuro! La marionetta/ armatura venne catapultata verso il centro di attrazione, senza che Shunsui potesse poi fare molto per impedirglielo. Tuttavia, Shunsui riuscì a manipolarne l'aspetto esteriore così che la sua natura di fantoccio non emergesse. Fukuro, nella forma di un energumeno dai muscoli in bella vista, avrebbe quindi piantato entrambe le mani a terra, cercando di fermarsi, cosa che gli sarebbe riuscito a circa una decina di metri dal gruppo in battaglia.

    Alzandosi in piedi, il nuovo arrivato avrebbe mostrato che, sulla schiena piena di fasci muscolari in evidenza, era presente un enorme tatuaggio raffigurante il lupo di Hayate. Oh..questo era inaspettato... disse Shunsui, tramite la marionetta, con tono possente. Io sono Hayate...e voi non avete scampo contro di me...chi di voi uccido per primo? A quel punto, l'uomo sollevò la mano destra che reggeva una balestra ad una manoBalestra a una Mano [Meccanismo]
    Si tratta di un'arma a una mano in grado di scagliare a grandi distanze proiettili appositi: la gittata a tiro diretto è pari a 30 metri. I proiettili ignorano protezioni di durezza inferiori a 3 se percorsi almeno 9 metri. La Potenza dei proiettili (senza potenziamenti) è raddoppiata; è possibile scagliare un singolo proiettile.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 50)
    [Da chunin in su]
    . Con fare disinvolto puntò l'arma contro Akira della Tregua, mirando alla sua testa. Ah sì..tu! Quindi, con un movimento repentino, mirò in basso, ad un punto distante cinque centimetri dal piede sinistro dello spadaccino. Il proiettileProiettili Cavi [Distanza]
    Si tratta di proiettili da sfruttare solamente tramite archi o balestre, e solo per uno dei due meccanismi. Possono ospitare un oggetto Piccolo, attivabile all' impatto
    Tipo: Da Lancio - Perforazione
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 15)
    [Da chunin in su]
    Grande Bara di Ghiaccio [Bomba]
    Si tratta di ordigno congelante dalle ridotte dimensioni che può essere lanciato oppure posizionato all'interno di una trappola. Può ghiacciare e creare una prigione di ghiaccio entro 3 metri dal punto di attivazione. La prigione causa Intralcio Grave. Solo ai fini della rottura, il ghiaccio ha potenza 50 e durezza 2.Tipo: Speciale - Immobilizzo/Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 1 | Crediti: 70)
    [Da chunin in su]
    venne sparato a velocità sostenuta verso quel punto apparentemente innocuo al lato dello spadaccino. Era una minaccia banale a prima vista, ma una volta che il colpo avesse impattato a terra, avrebbe creato una trappola di ghiaccio nel raggio di tre metri. I serpenti non sarebbero interessati dalla bara di ghiaccio.

    Probabilmente il ragazzo avrebbe tentato la schivata in extremis, e proprio su quello il chunin contava. Se Akira avesse provato a sfuggire alla trappola con un salto lungo, avrebbe solo peggiorato la sua situazione. Infatti, mentre Fukuro recitava le sue battute, il marionettista aveva sapientemente piazzato la medesima trappola 'Bara di Ghiaccio' ai suoi piedi. Non appena il chunin avesse visto la direzione del salto dello spadaccino, e se questo avesse avuto un'ampiezza superiore a 6 metri, avrebbe teletrasportato la trappola che aveva appena posizionato giusto sul punto di arrivo dello sventurato Akira!

    Perchè tutto questo? Shunsui, così come Akira, aveva capito che chi stava attaccando era Hayate, ed il chunin aveva un particolare interesse ad incontrare i membri di quella setta. Sperava, con quella piccola messa in scena, di mandare un messaggio chiaro a chi aveva inviato i serpenti: che c'era un alleato al suo fianco! Del resto, il Kiriano aveva tutta l'intenzione di andare a cercare il vecchietto dell'isola e l'incolumità di quei due non gli interessava affatto.

    Mentre così ragionava, il marionettista lasciò andare il controllo della marionetta Gekido e Cho, che si afflosciarono al suo fianco. Al contrario, tutta la sua concentrazione si spostò su Fukuro. Quando un marionettista del suo livello concentrava la sua attenzione su una sola marionetta in battaglia potevano solo essere cattive notizie per i suoi avversari.

    Chakra: 67.75/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 600
    Riflessi: 650
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 725
    Precisione: 650
    Slot Difesa
    1: Placcaggio con marionette
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Camuffamento Fukuro
    2: Colpo con balestra
    3: Piazzare mina
    gratuito :Richiamo (per oggetti)
    Slot Tecnica
    <sommario style="color: #">1: Dislocazione dei Calappi
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Sonagli [x5] × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Maschera × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Mina Bastarda × 2
    • Grande Bara di Ghiaccio × 0
    • Kunai × 1

    Note
    Gekido, Cho e Fukuro evocate

    Fukuro:
    - consumato 1 proiettile cavo con Bara di Ghiaccio
    - 1 utilizzo di mec. di camuffamento


  14. .

    Squadra Akira e i loro Inseguitori

    In qualche modo lo stratagemma di Shunsui era stato provvidenziale, anche se incompleto: anche con tutta la buona volontà perse una frazione di secondo e un minimo grido si sollevò nell'aria, subito mozzato e comunque debilitato dalla poca aria. Gli inseguiti percepirono appena qualcosa che poteva essere stato benissimo un grido animale, tanto che anche se un pelo più cauti non si fermarono e proseguirono senza approntare trappole o affini, così da permettere al Marionettista di essere testimone di tutto quello che accadde in seguito.

    Akira Gen era stato insopportabilmente arrogante e sgradevole per tutto il viaggio, ma non aveva dato segno di essere stato raggiunto dalle frecciate e dai comportamenti del suo omonimo Hozuki. Akirasecondo? Oh, al contrario mi pare straordinariamente calzante. Ma non temere, non intendo certo chiamare per nome tutte le mezze tacche che incontro, quindi non ci confonderemo. "Tizio di Kiri" credo sia più che sufficiente. O Agitaspade, se preferisci, ho già scordato il tuo nome. Quanto all'incontro con il signor CaoCao che andava a funghi, Akira Gen rimase in silenzio dopo la rimbeccata sull'età e l'invecchiamento, mentre Akira Hozuki cercava aiuto da ogni possibile fonte, incluso il vecchietto. Ohohohoh! Si, sono il secondo più anziano sull'isola, più vecchia di me c'è solo la cara Lianshi, che però esce molto poco di casa ormai...lei è molto più ferrata di me nelle vecchie leggende, nemmeno io so quanti anni abbia di preciso. La signora Lianshi vive proprio accanto al nostro quartier generale, non va mai a passeggio ma si affaccia spesso alla finestra e ha alcune nipoti che vedono di lei. Esatto, e lei sa molte vecchie storie...diciamo che le raccontava ai miei figli quando erano ancora bambini.

    Poi sostenne lo sguardo dello shinobi per qualche secondo, prendendo infine una decisione. E sia allora, vi accompagnerò, ma ho poco da raccontare... Cominciarono a salire le scale. E' da moltissimo tempo che non sento qualcuno associare il simbolo del Wu con il nome Pangu...nessuno della Tregua aveva mai approfondito la cosa. L'ideogramma Wu ha diverse interpretazioni, il Vuoto è solo una di esse, come fate a essere sicuri che sia proprio quello il significato che vogliono trasmettere le iscrizioni? Intanto avevano finito la scalinata e raggiunto le rovine, senza particolari effetti o sviluppi. Abbiamo già provato. Abbiamo anche provato a distruggere una colonna, e qualche giorno dopo era tornata com'era. Le rovine sono sull'isola da tantissimo tempo, giovanotti. Se sono ancora qui credo sia perchè l'isola stessa le vuole così, no? Ohohohohoh! Un'isola noiosa, in pratica, anche se mai quanto dover stare ad ascoltare tutti voi. Akira Gen come sempre sottolineava la sua profonda simpatia.

    Comunque c'è qualche errore nelle tue asserzioni...è vero che il Vuoto era il potere dei Guerrieri di Pangu, ma lui non lo possedeva, il simbolo del Vuoto, inteso nella sua pienezza, nel pieno potere di quell'ideogramma e di ciò che rappresentava, era qualcosa che non è mai riuscito a controllare. Poteva tracciarlo, ma se lo avesse fatto su sè stesso ne avrebbe potuto sfruttare appena un decimo, con gravi danni. I suoi Guerrieri però erano filosofi, saggi, esperti di arti marziali e del chakra e seppero trovare la pienezza di quel dono, ognuno a modo suo. E secondo le leggende erano dieci, ma solo tre sopravvissero incolumi alla guerra di moltissimi anni fa. Non ci avete mai parlato di queste cose, nè gli altri cittadini. Ohohohohoh! E cosa potrebbero mai darvi queste vecchie storie? Inoltre è Lianshi a saperle, io sto solo ripetendo quel che dice lei. Quanto a queste rovine...il simbolo del Vuoto sta su di loro da tempo. Probabilmente c'è un motivo, ma se guardate bene c'è un segnetto affianco, anche se pare solo una crepa, e quel segnetto sta solo su queste rovine, ognuna delle sette rovine ha un segno diverso, per ricordare i sette guerrieri caduti. Nello specifico questo è il Vuoto Mentale.

    Guardò a lungo Akira Hozuki. Sei appena all'inizio. Senza comprendere il Vuoto non puoi ottenere nulla. Cerca Lianshi, è sempre stata un'insegnante migliore di quanto io potrei mai essere, ma soprattutto cerca la risposta: perchè ha voluto creare l'undicesimo guerriero, dopo tremila anni? Io stesso non ho certezze al riguardo. Concluse con un mezzo sorriso, prima di sparire nel nulla. Non era stato un teletrasporto nè una tecnica, semplicemente era come se non ci fosse mai stato nulla là...come se lo avessero letteralmente strappato da quel luogo e ora il vuoto lasciato al suo post stesse attirando violentemente l'aria in quel punto [Effetto]Tutti vengono attirati verso quel punto con Forza Nera+3 tacche, incluso Shunsui, trascinati fino a 54 metri, senza che il peso conti. Tutti vennero attrati in maniera improvvisa e brutale, tanto che Satoshi finò gambe all'aria mentre Kymugi si bloccò appena in tempo con la Shinra Tensei e Akira Gen dovette piantare una spada a terra per fermarsi, ma stranamente non un filo d'erba era stato attratto e lo stesso valeva per le pietre o la polvere, ma stranamente due grossi massi vennero mobilizzati dall'alto della montagna, atterrando proprio davanti all'ingresso della grotta e in quel momento cambiando aspetto fino a mostrare due enormi serpenti10 Unità, Energia Viola. Evocazioni sotto Henge! Annunciò Satoshi. Nessuno della Tregua evoca serpenti...devono essere di Hayate! Oh, ma che sviluppo interessante...ora voglio tagliare la testa del vecchio e poi interrogarla, come avrà fatto a notare queste bestie quando a noi sono sfuggite? Il tutto corredato da espressioni di stupore e mezze imprecazioni per l'improvviso sviluppo.

    Il serpente di destra, di un verde acceso, spalancò le fauci inondando l'intera area con una nube venefica [Tecnica] mentre l'altro,nero nelle squame, approfittava della confusione per gettarsi contro Satoshi, che era a terra, e cercare di azzannargli la metà inferiore del corpo [Azione]Morso Potenza 20+Sanguinamento (Dnt Medio), Forza Viola+1 tacca, Velocità Viola+3 tacche. Comunque andasse avrebbe poi sollevato la porzione anteriore del corpo, gonfiandola come un cobra mentre emetteva un sibilo che avrebbe causato gravi allucinazioni a tutti i presenti (salvo forse Akira Gen che non sembrò affatto inorridito dall'orribile e disgustosa mutazione che apparve agli occhi degli altri) prima di gettare uno sputo adesivo e velenoso contro Akira Hozuki, cercando di colpirlo al volto. [Tecnica e Azione]Veleno come precedente

    Sputo con Forza Viola+1 tacca
    . Intanto il serpente che aveva emesso il gas velenoso si era avventato contro Kymugi con un tentativo di morso analogo a quello del serpente nero [Azione]Morso Potenza 20+Sanguinamento (Dnt Medio), Forza Viola+1 tacca, Velocità Viola+3 tacche

    E forse anche Shunsui era stato attirato ed era precipitato in mezzo alla situazione...se fosse stato notato o si fosse palesato doveva inventarsi qualcosa per non diventare una possibile vittima del contrattacco della Tregua/Accademia.


    Tasaki

    Pecore scomparse? Il ninja del clan Shinretsu sembrò sinceramente sorpreso, mentre non aveva battuto ciglio alla menzione del nome del suo interlocutore: non poteva certo conoscere tutti gli abitanti dell'isola, no? Mi pare un crimine serio...e che tipo di rumori hai sentito? Portò una mano al mento, manifestando la sua preoccupazione. Mi sembra un pò eccessivo parlare di infiltrati, non potrebbero essere stati dei lupi, banalmente? Oh, capisco. Un cambio di aspetto dopo una ferita è qualcosa che fa certo pensare a ninja infiltrati...sono decisamente informazioni preziose. Si sarebbe avvicinato, senza manifestare alcun genere di ostilità. E ti sono grato per aver avuto il coraggio di farti avanti e parlare.

    Tuttavia, per quanto capisca il tuo dilemma, non credo che il governatore potrebbe compensarti tanto facilmente, non hai prove, dopotutto. Capisco la paura per le voci su Hayate che sono saltate fuori in questi ultimi tempi, ma noi siamo sempre qui per difendervi.
    Annuì cercando di mostrarsi condiscendente. Ma se proprio hai questa impellente necessità di essere tranquillizzato proverò a portarti da lui. Seguimi.

    Senza alcuna minaccia si voltò facendo cenno a Tasaki di seguirlo fino al palazzo del governatore. Dall'ingresso principale portò il ragazzo oltre un corridoio, quindi gli fece cenno di entrare in una stanza sulla destra: un salottino elegante non dissimile da quello in cui erano stati accomodati i membri della delegazione kiriana alcune ore prima: l'unica differenza era una decorazione nelle pareti in cui scorreva acqua in filamenti sottili, quasi disegnando delle fluide opere d'arte sul muro. la stanza non aveva la porta, a differenza di altre nel corridoio, e c'erano due finestre. La Sala delle udienze particolari...forse un pò elegante per un contadino, ma non farti intimorire: il governatore è una persona assolutamente alla mano. Sul tavolino basso c'era un piattino con delle caramelle. Serviti pure, sarà qui a momenti.

    Solo una domanda: il tuo amico che era un infiltrato...che fine ha fatto? E' scappato? Mi piacerebbe capire qualcosa di più...
    Dei passi indicavano che qualcuno si stava avvicinando nel corridoio, ma Kisugy non sembrò darvi peso.


    Il Mezz'Hokage

    La ragazza non sembrava aspettarsi quel cambiamento così immediato di scena, guardando confusa il suo interlocutore che cercava invano di tagliare la coda o strapparla, ammettendo poi di essere lui stesso un ninja in addestramento. Cosa? Ma...non mi dire che hai usato la Henge sotto la pioggia? La pioggia fa cose strane ai Jutsu qui, non lo ricordi? Pareva essersela bevuta. E comunque CERTO che la mia sensei è la migliore! E la sua fazione è la migliore in assolut... Aggiunse irritata, anche se poi rimase un secondo interdetta, ma scosse la testa scacciando rapidamente il pensiero che le era sopraggiunto. ...In assoluto, sicuramente!Che razza di cargna a farmi la paternale e fingere di volermi insegnare quando ne sai meno di me, sei un brocco! Ecco, bravo, tornatene in caserma...chiunque tu sia dietro quella faccia da pesce lesso! Come sarebbe che non lo ricordi? Sta nella Città, non qui in Paese. In Città e più o meno al centro, come puoi averlo dimenticato? Noi dormiamo tutti l... battè gli occhi qualche secondo. Noi...oh, per i kami...devono aver messo pure a me qualche simbolo strano...non mi ricordo in che stanza dormo! O come sono fatte le stanze all'interno! Aaaah, dannati addestramenti!

    In ogni caso non sarebbe stata per nulla daccordo nel seguirlo fino alle rovine. Perse poi quasi tutta la notte nel cercarle, tanto che albeggiava al suo arrivo, più o meno mentre in altri luoghi un Hayate assegnava una missione al Barracuda o un giovane nukenin iniziava a girare per al città spacciandosi per un contadino. Le rovine erano state un buco nell'acqua e la colonna venne distrutta senza grosse remore nè impedimenti, anche se il frammento alla base su cui era inciso il simbolo del Vuoto in qualche modo era rimasto dove stava, come se di tutta la colonna solo quel piccolo pezzo fosse del tutto indistruttibile e inamovibile, anche se il Kage avesse ricorso alle più distruttive tra le tecniche.

    Si diresse quindi verso la Città, recuperando la strada principale e dirigendosi a Sud, ma non sarebbe arrivato facilmente sul posto, perchè circa a metà del percorso avrebbe trovato uno spadaccino dai capelli biondi

    a fermarlo. O per meglio dire lo avrebbe lasciato andare avanti, salvo poi alzare una voce e dire, con tono quasi lagnoso. Una coda molto interessante. Spiacevole incidente con la Henge? Il tuo volto mi irrita non poco, ma la coda mi rende sospettoso. Chi sei? Io sono Kagami, e non credo tu sia della Tregua...che tu sia Hayate o meno, forse potremmo avere un nemico comune.

    Avrebbe estratto la spada lentamente, voltandosi a guardare il clone del kage a forse sei o sette metri di distanza. Combattere è profondamente noioso, ma farlo su quest'isola a dir poco frustrante, quindi lo eviterei. La mia domanda è...ti interesserebbe uccidere uno dei capi della Zanna? E' passata un paio d'ore fa su questa strada, verso il Paese, e la sto seguendo.


    Capelli Rossi da Oto

    La strategia di Munisai era stata efficace, riuscendo a eludere la guardia del Porto Settentrionale e recarsi verso est e seguire le pendici del monte verso meridione. Poteva facilmente vedere le case non troppo distanti mentre attraversava i prati con la luce del mattino, ma dopo poco scorse anche un bosco dove forse si trovavano delle rovine, secondo la mappa estremamente frammentaria e imprecisa che Hayate aveva fornito a tutta l'accademia eccetto Kiri.

    Proprio a quel bivio stava arrivando in quel momento un tizio dall'aria allegra

    che sembrava del tutto intenzionato a recarsi verso ovest, nel bosco con il fiume, fischiettando come se non avesse un problema al mondo. Doveva approciarlo? O seguirlo?

    Se avesse scelto la seconda opzione avrebbe dovuto fare i conti con delle percezioni appena superiori alla normaPercezione 6 e a una mente non particolarmente brillante, che seguiva una strada dritta e senza deviazioni, almeno fino a quando, inoltratosi nella foresta, non avesse raggiunto il fiume che la tagliava a metà, dove finiva il sentiero. Là si sarebbe fermato, con le mani nelle tasche, guardandosi intorno come se aspettasse qualcuno. Aveva un albero a forse tre o quattro metri e non aveva fiatato una sola volta, a parte la musichetta che fischiava, chiaramente.


    Densen e Kensei

    Ooooh, allora sei uno che sa di cosa si sta parlando! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA! Siamo TUTTI qui per la festa e per spaccare quella stupida bestia del passato! Se andiamo per esclusione qua sotto c'è Komainu, oppure Bakekujira oppure Jorogumo. Ma pensiamo più al secondo...l'Arma che Cambia il Mondo. HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!! Sarà divertentissimo: sangue e dolore e sofferenza senza limite...e nessuno che muore! Non siete eccitati? Ma le parole di Densen lo delusero in maniera più che visibile. Oooh...che seccatura, che seccatura, un naufrago. Sai che qui non si può morire? Che ne dici se ti spezzo le gambe e te le conficco nelle spalle per ripararti dalla pioggia? Sennò posso spellarti e metterti nel sale, così si che non ti lamenterai per il freddo e l'umido! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!



    Si fermò di colpo, con un'espressione quasi schifata. Non fa ridere? Non state ridendo. Allora rido io! E scattò verso Densen ad alta velocità, cercando di abbattere con forza la sua mazza sgangherata sulla sua gamba sinistra. Gli avrebbe fatto parecchio male se fosse arrivato a segno [Azione]Statistiche: Velocità Viola (sia spostamento che attacco), Forza Viola, Potenza 45 HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!

    Avrebbe riso qualunque cosa fosse successa. Io sono Hayate, no? Io sono il Coraggio di Hayate, e sono qui per divertirmi e distruggere vecchie armi. Adoro distruggere le armi, solo una spada ha motivo di esistere per me! HiAHiAHiAHiAHiAHiAHiA!!!! Puntò la mazza verso Kensei. Kensei Hito, vuoi giocare con me e distruggere tutto quello che capita fino a far apparire quella stupida balenaKujira è "balena". Bakekujira è la "balena mostruosa", grosso modo? La Speranza dice che può usare la sua Heiwa no Gizō, la Forgia della Pace, sull'isola, ma per me è un metodo troppo poco elegante. Obbedirò se devo, ma voglio svegliare l'arma e poi spaccarla pezzo per pezzo con le mie mani, come solo un vero Fabbro Leggendario può fare!

    Se sei con me, e non vuoi che mandi in mille pezzi quelle protesi...oh, sono un fabbro di prim'ordine, non potevo non notarle...se sei con me, allora taglia la testa a Ryuden e portiamocela dietro, e poi andiamo a fare a brandelli un pò di Kiriani e di Zannuti...chissà che questo non faccia uscire allo scoperto i veri guardiani dell'isola! HiAHiAHiAHiAHiA!
    Poi su Densen. Certo, a meno che tu che odori di armi e pensi di fregarmi non abbia qualche cosa da dire per tenere la testa attaccata al collo... Quell'uomo era tanto pericoloso quanto pazzo...ma non era uno stupido.




    Il Barracuda

    La Nebbia difende questi lidi opponendosi ad Hayate. Altri shinobi, appartenenti alla Zanna, un villaggio minore, sono loro alleati. Se sei un loro nemico, anche nella tua debolezza sarai per noi un valente alleato. Seguimi, ti darò modo di bagnare le mani nel sangue dei Kiriani.

    [...]

    Una volta ripresosi, Kamasu aveva iniziato ad affilare le sue lame mentre il suo misterioso benefattore spiegò qualcosa di più su quell'isola. Su quest'isola si nasconde una bestia gigantesca, sepolta in un lago sotterraneo cui non si può accedere a meno di distruggere tre sigilli. Ogni sigillo ha un custode, ma non sappiamo di chi si tratti...la Nebbia non sa dell'esistenza della bestia e dei sigilli ed è sorda alle nostre parole solo perchè si ammantano di una falsa pretesa di giustizia nel difendere gli innaturali abitanti di questo luogo: immortali incapaci di usare o apprendere l'uso del chakra. Essi sono preziosi per le nostre ricerche, e hanno già vissuto abbastanza. In ogni caso, chiunque sia sull'isola non può morire e le sue ferite guariscono più o meno lentamente, ma una ferita debilitante rimane tale, quindi non temere colpi al cuore o alla gola, e agisci sempre per incapacitare. Il dolore rimane, quindi puoi dare sfogo ai tuoi poco illuminati istinti verso i Kiriani, se lo desideri.

    Fornì al Barracuda una mappa abbastanza accurata dell'isola, informandolo dell'esistenza di due agglomerati urbani principali. Quello che ti chiedo è di trovare e rapire un civile, ce ne sono alcuni che girano per i boschi o nell'altopiano in barba agli avvertimenti della Tregua, l'associazione tra la Zanna e Kiri. Catturalo e portalo da me, lo interrogherò. E' possibile che dei ninja della Nebbia provino a fermarti, ma ci sono grandi movimenti sull'isola quindi verosimilmente useranno copie di minore abilità o evocazioni, dovresti riuscire a difenderti efficacemente. Mi interessano soprattutto civili che reagiscano in qualche modo al menzionare la parola vuoto, o per te che hai ridotte capacità espressive, a questo simbolo. E tracciò l'ideogramma del Wu a terra, nella sabbia. Sicuramente dopo la cattura verranno a cercarti o ti seguiranno...attirarli qui è parte del mio piano.

    Se avesse accettato, o anche se avesse scelto di non fare niente e allontanarsi, una volta raggiunta la zona più settentrionale di quella parte sabbiosa dell'isola avrebbe effettivamente scorto una o due persone che passeggiavano sull'altopiano sopra di lui, a ridosso dello strapiombo. Il problema è che erano a dieci metri d'altezza su una parte rocciosa...doveva arrampicarsi o inventarsi qualcosa per raggiungerli...
  15. .

    L'Ombra del Gigante


    [10]



    Quando l'Akira dorato prese la mira, l'essere d'ombra gli corse incontro; che non capisse i movimenti del suo nemico, o non gli importassero, non è dato noto. La luce che scaturì dal corpo del Kiriano però, abbagliò la creatura, sebbene i suoi occhi fossero quasi impercettibili, sebbene forse nemmeno avesse bisogno della vista. Rilasciò un urlo di sofferenza quando l'energia luminosa lo colpì, e altrettanti ruggiti quando i colpi del guerriero dorato lo investirono prima al volto, poi di nuovo nella parte superiore del corpo, per lasciarlo chino sulle ginocchia, mentre Akira preparava il colpo che avrebbe conficcato la piccola creatura nel pavimento. E così fu. Il colpo del guerriero dorato dove Akira aveva caricato tutta la sua energia mistica, investì la testa del demonio, generando schizzi di materia oscura in ogni direzione all'impatto, prima di conficcarlo nelle lastre di pietra antica del tempio.
    E la tecnica di Akira si dissolse. L'ultimo colpo che aveva vibrato, aveva anche esaurito l'energia dorata che aveva accumulato nel suo primo tentativo di afferrare il Misticismo stesso, impedendogli di mantenere quello stato più a lungo. Con un bagliore intenso come quello che lo aveva trasformato, Akira tornò ad essere un giovane Kiriano con la faccia tumefatta e il sangue che colava dal naso. Era stato incredibile, aveva risvegliato parte dello sciamano che era in lui, ed era stato in grado di mantenere quella forma abbastanza da pestare il suo nemico a sangue. Ma lo aveva sconfitto ?

    Gli schizzi di pece nera che il suo colpo aveva generato, iniziarono a muoversi autonomamente, come richiamati verso il centro, dove il corpo del nemico era sommerso sotto le macerie, e si fecero strada tra le fessure. Con un forte tremore e un grido di sofferenza, l'essere di pece esplose fuori dal terreno, e si avventò verso Akira. Stavolta molto più veloce e forte di come lo era stato in precedenza. La polvere non si era ancora posata quando le mani dell'abominio stavano quasi per afferrare la collottola del ragazzo. [Azione I][Vel e For 950] se fosse riuscito ad afferrarlo, avrebbe iniziato a colpirlo ripetutamente. Una scarica di pugni si sarebbe avventata sul costato e sul volto del ragazzo, arrivando quasi a massacrarlo. [Azione II, III e IV][Vel e For 950] Se la presa non fosse andata a buon fine, la creatura avrebbe preso a volare diretti in aria, per arrivare allo stesso risultato.
    E se fosse stato colpito da tutti quei colpi, se anche si fosse accasciato a terra in una maschera di sangue, i pugni sarebbero cessati, e una grande luce dorata sarebbe apparsa dietro la schiena del nemico, facendosi strada tra le palpebre di Akira.
    Un enorme guerriero dorato aveva appena demolito la cuspide del tempio, dal lato opposto rispetto a dove era entrato Akira. Per enorme, intendo davvero enorme, dalle crepe della pietra, si poteva chiaramente vedere che quella "cosa" era gigante, gargantuesca, persino più grande del tempio stesso, e aveva distrutto la cupola con un pugno. Era infatti la sua mano ad emanare quella luce, ancora mezza conficcata nel tempio; la quale si sarebbe ritratta mentre l'uomo di pece si sarebbe rivolto al gigante, a ringhiare come un cane infuriato, prima che il guerriero dorato investisse il tempio con il suo piede, schiacciando tutto, meno che Akira, e qualche metro dietro di lui, mentre la possente luce mistica, faceva evaporare tutto ciò che restava dell'uomo di pece, squassato dal pestone e annichilito.
    Quando la luce accecante scomparve, una voce amica e un volto bonario sarebbero apparsi accanto ad Akira.


    - RAGAZZO SEI INCIAMPATO PER CASO? FORZA ABBIAMO UNA NAVE DA PRENDERE. -

    Un decisamente improvviso di Samoru, apparso chissà da dove, precedette l'apertura della porta, che nascondeva dall'altra parte Sanjuro e Gassan.
    Lo sciamano entrò per la prima volta dopo decenni nella stanza dove aveva perso il figlio, e per un attimo sarebbe sembrato ai presenti che avesse lasciato andare un grosso sospiro. Prima di rivolgersi ad Akira e vibrargli una bastonata atomica in faccia.


    Ottimo lavoro ragazzo, hai compiuto un passo verso la tua investitura ufficiale a sciamano della Nebbia!

    Samoru avrebbe preso di peso il ninja, se Akira non fosse stato in grado di camminare, ovviamente se avesse incassato tutte le cannonate che il grande abominio gli aveva rivolto contro, altrimenti lo avrebbe prima colpito con una pacca, dopo la bastonata di Sanjuro, e poi lo avrebbe comunque preso di peso.
    Con la distruzione del tempio, Akira avrebbe potuto constatare che le sue capacità erano tornate nella norma, e non solo. Fuori dal tempio, tutto era diverso, come trasformato. Le grandi vallate verdi, l'aria incontaminata, era tutto scomparso. Il tempio si trovava in mezzo ad una distesa di terra arida e spaccata dal sole, come se la vita non fosse più presente in quel luogo da molti molti anni, lasciando il posto solo ad aria desolazione.


    - Ah, decisamente casa non mi manca. Meglio Kiri, nonostante la nebbia, ora non dovremo tornarci più, se i Kami ce lo concederanno. Da quando quella cosa è uscita, si è portata via tutto ciò che di buono ricordavamo di questa terra. Dico bene Sanjuro ? -

    Ma lo sciamano, che li seguiva a un paio di metri di distanza, era troppo impegnato ad avanzare danzando sul posto e compiendo piroette. Un misto di danza della vittoria e di impostazione gps per poter tornare a casa, e non rispose all'amico barcaiolo. Il quale, avrebbe ricondotto il gruppo alla barca, ancora posta sotto la cascata.
    Quando il gruppo salì nuovamente a bordo, il livello dell'acqua era decisamente più alto, e Samoru fece accomodare tutti, prima di tornare in cabina. Akira lo avrebbe visto frugare nei meandri di un mobiletto, vicino al timone, per tirare fuori una bottiglia molto vecchia, di una forma che Akira non aveva mai visto nel villaggio della Nebbia. Il marinaio si fermò a fissarla per un momento, prima di tirare via con forza il tappo, al quale era attaccata una piccola ragnatela, per poi tracannarsene metà da solo, e riprendere fiato con un sonoro rutto di piacere. Per passarla poi ad Akira.


    - Ahhh un momento speciale merita un brindisi speciale. Finiscila ragazzo, ormai sei un uomo, poi buttala a mare, è tradizione! -

    Il contenuto della bottiglia, come il ninja avrebbe potuto constatare, non era affatto male, anzi, probabilmente si trattava di liquore di limone, ma di fattura incredibile. Chissà quanto sarebbe potuta costare una cosa così. Non solo, ma se fosse stato attento, Avrebbe potuto notare che una parte dell'etichetta era ancora presente, mentre tutto il resto era stato strappato, o si era sbriciolato col tempo. La frase era tagliata e in parte sbiadita, ma era possibile scorgere alcune lettere......."njuro"

    - Il liquore di limone che faceva mia zia qua nella valle, quella è l'ultima bottiglia, quando ero giovane, passavo le giornate con la bottiglia in mano, avrei dovuto allenarmi piuttosto, ahahahahahahahhaha, vai ragazzo, buttala a mare! - Il barcaiolo era serio sul buttare fuoribordo la bottiglia, e quando il ninja lo avesse fatto, nel punto di impatto, dove la bottiglia sarebbe stata inglobata dall'acqua, sarebbe apparso un piccolo...mulinello. Che poi si sarebbe ingrandito. Ancora. E ancora. In pochi secondi sarebbe diventato un vero e proprio cazzo di Maelstrom e la nave ci sarebbe chiaramente finita dentro. Nessuno aveva avvertito Akira che avrebbe dovuto arreggersi, e che quella era la strada per tornare a casa. Infatti, una volta dentro il vortice, la nave sarebbe riemersa nelle acque davanti al porto di Kiri.

    No, l'unica cosa che lo spadaccino avrebbe sentito dai due, prima di finire dentro il vortice sarebbe stata...


    - LIQUORBUSSOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA -
    LIQUORBUSSOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA







    fine




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