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    Branco sotto le Stelle

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    Sul Mare
    Hengetsu sorrise al commento di Kairi, come a voler rendere onore alla sua arguzia. La missione in sé non dovrebbe essere complessa, ma questo è un territorio dove l'Accademia ha scarsa giurisdizione e un successo è vitale per ottenere un po' di peso politico per espanderci da queste parti. Quindi devono assicurarsi che la missione sia un successo, molto semplicemente. Spiegò, allungando una mano per accarezzare Ludo, mentre gettava uno sguardo distratto intorno. Haru invece era gentile e posato nella sua freddezza e accolse la risposta della Uchiha con un cenno del capo. Non intendevo certo sminuirti, è solo che sei stata molto fuori dal villaggio e mi chiedevo... Sembrava titubante, mentre Hangetsu alzava lo sguardo al cielo. Ci risiamo... Haru estrasse quella che sembrava una action figure dalla sua sacca porta armi, ma forse il termine più esatto era statuetta votiva...che ritraeva una giovane donna dai capelli rossi un pò scompigliati che danzava aggraziata con abiti eleganti e coprenti in mezzo a rami fioriti, circondata da animali della foresta di aspetto mansueto e felice. Tutto questo in una statuetta di dieci centimetri, carica di dettagli ed evidentemente tenuta con cura maniacale ...hai mai visto questa fanciulla o qualcuno che le somigli mentre eri in viaggio? Si tratta di mia sorella, dispersa da anni. La statuetta non aveva lineamenti ben riconoscibili, ma principalmente per via delle dimensioni, e nel mentre che la mostrava Haru si lasciò andare a una serie di eleganti descrizioni, sciogliendo la freddezza ma senza perdere compostezza. Lei è la fanciulla più aggraziata che sia mai esistita. I venti e gli spiriti cantavano al suo passaggio e ogni sua risata era come una fonte d'acqua cristallina. Ogni suo gesto era della massima eleganza, sapeva danzare, cantare, camminava come la più grande modella e... Se nessuno lo avesse fermato avrebbe continuato per parecchi minuti, o almeno fino a quando Ludo non prese a ringhiargli contro, costringendolo al silenzio.

    Ehm...dicevamo...la hai mai vista? Posso darti una miniatura se vuoi! Aveva nella borsa non meno di dieci foto della statuetta, con tanto di piccolo Haiku che declamasse la purezza di Yuuki, così si chiamava. Diciamo che è sempre stato molto legato a sua sorella... Spiegò Hangetsu, prima di sporgersi in avanti e sussurrare mentre Haru era in contemplazione della statua ...ti sconsiglio di parlare male di lei, o di far presente che lui sembra suonato. Per fortuna portarono il discorso lontano dall'ipomania di Haru, parlando invece di Tsukiyama. Se le tue evocazioni sono esperte della zona allora saranno utilissime. Un branco? Si tratta di lupi o cani? Avrebbe chiesto Haru, mentre estraeva una busta sottovuoto con dentro un calzino. I cani Inuzuka non sono stati utili ma magari i tuoi lupi... La cosa assurda era quanto fosse serio e dall'aria affidabile mentre lo diceva. Non cercheremo tua sorella a Tsukiyama...metti via quel calzino. Da quanto tempo giri con un calzino nella sacca porta-arm...no. Non dirmelo. L'Uchiha sembrava avere un discreto mal di testa.

    Nel resto del viaggio alle percezioni di Kairi sarebbe stato evidente che i ninja della Luna erano più o meno suoi pari [Nota], mentre la guardia del corpo del mercante nasone era almeno pari ad Hangetsu [Nota], che a sua volta aveva una quantità di chakra poco inferiore all'Hokage. La famigliola non aveva quantità di chakra rilevanti o significative, così come il fidanzatino, ma la sua ragazza invece aveva energie decisamente fuori dal comune, superiori a Kairi e pari ad Hangetsu [Nota].

    Jins Kaguya intanto stava al gioco con Yuri, fingendosi un perfetto fidanzato che parlava di campionati di sci di fondo e di nuoto, viste le sue ascendenze Kiriane, offrendo la sponda alla ragazza per i momenti di finta intimità e di chiacchiere. Si spostarono poi, a braccetto, verso il Mercante e la sua guardia del corpo che indossava una maschera con la nota musicale di Oto come simbolo e, ora che era più vicino, alcuni stemmi del clan Yotsuki all'altezza del petto. Non potete avvicinarvi a Ushio-sama. Li avrebbe intercettati frapponendosi al loro movimento e sollevando una mano. Alle sue spalle il mercante sbuffò, assolutamente irritato dalla presenza dei due "fidanzati". Siamo qui per una transazione commerciale e non siamo interessati alle chiacchiere. Il mio datore di lavoro è un famoso mercante e non un'agenzia turistica. E quelli sono Ninja della Luna. Vestono sempre così. Tagliò corto, mentre la passeggiata portava vicino alla famigliola, con Jins che salutava il figlioletto maggiore scambiando con lui qualche parola sotto l'occhio attento del padre, intanto che la madre conversava con Yuri. E' la prima vacanza di famiglia, il bambino ha appena due anni. Lo sguardo era tutto per il frugoletto nella culla, e poi si alzò sull'altro bambino e aggiungendo, dopo una breve pausa. Lui invece ne ha dieci. Ma ci hanno assicurato che è un posto molto tranquillo, adatto a fare passeggiate in montagna su alcuni percorsi.

    Congedatisi, i due andarono sottocoperta dove finalmente poterono scambiare qualche chiacchiera in maniera più seria e senza fingere, mentre Jins sembrava assai rilassato e tranquillo, come se tutta quella faccenda fosse solo un intrattenimento per lui. Mentre Yuri snocciolava velocemente tutte le informazioni lui si accese una sigaretta andandosi ad accomodare su uno degli sgabelli della cabina, non certo una suite come quelle alla Lacrima. Dopo alcune boccate avrebbe commentato, laconico: Pensavo avessi fama di essere una persona seducente, ma onestamente mi sembri esagitata, a sparare informazioni come se abbaiassi. Non sexy. Nemmeno un pò. Scosse il capo, sarcastico. Avresti potuto dirlo in modo un pò più...non so...sentito? Ora so che l'atteggiamento seduttivo è solo una tua maschera. Non nego che sono un pò deluso, ti rende meno autentica. Avrebbe fatto spallucce, ignorando eventuali proteste. Non so chi sia questa Kairi Uchiha ma la conosci tu. E conosco Hangetsu Uchiha, era genin uno o due anni dietro di me, mi pare, all'Accademia. Non credo possa riconoscermi però, ero completamente diverso allora. Disse, sbadigliando. L'altro è uno che non conosco, ma sembra squinternato. Mi da l'aria di essere esperto nelle arti da assassino però. A naso, dico. Quanto ai ninja della Luna, come ha detto quello simpatico Yotsuki si vestono così. Se non gli pestiamo i piedi loro non li pesteranno a noi.

    Non ho idea del perché siano qui, ma se la ragazza è legata al Branco allora speriamo che questo ladro non bazzichi i boschi come loro credono, perché anche noi dobbiamo andare là. Avrebbe detto tra una boccata e l'altra. Quanto ai Lupi...beh...sono un casino. Anche io ho il loro contratto, ma ne posso evocare solo alcuni. E immagino che lo stesso valga per quella Uchiha. Consapevole che la cosa non le sarebbe bastata, si costrinse a continuare. Diciamo che andremo in mezzo a una...guerra civile? Non è il termine esatto perché sono comunque un branco unito verso minacce esterne ma non vanno d'amore e d'accordo come ci si aspetterebbe dai documentari. Chakra e intelligenza portano guai con sé. Spiegò come se Yuri fosse una bambina ignorante.

    Tu evita di dargli troppo contro e se sei sconfitta o vuoi sottometterti mostra la pancia. Lo apprezzeranno. Non era chiaro se quello fosse uno scherzo o meno. Ma a te non deve interessare la situazione dei Lupi, anche perché in un certo senso vi porrai rimedio. Forse. Se sopravviverai. Sorrise, sibillino, giocando con la sigaretta. Il branco custodisce il Cuore di Hayate, quello del Leader e che io ho trafugato da Kiri dopo che il mio ex-amico Shiltar con Itai Nara lo ha nascosto. Non immaginavano che fossi Hayate, al tempo. Metà del branco venera il Cuore come reliquia, l'altra metà lo detesta e lo vorrebbe distruggere per vendetta, ma ti dirò i dettagli in seguito, davanti al Cuore stesso. ora riposiamo...sono felice che tu voglia lasciarmi il letto. Poi sospirò. Che peccato che ora io sappia che la tua è tutta una finzione, e dire che volevo fare un salto alla Lacrima.

    [...]

    Nella notte tanto Yuri quanto Kairi, nelle rispettive cabine, avrebbero sentito il rumore di corsa nel corridoio davanti alla loro porta: la prima intorno alle tre del mattino, passi leggeri, di qualcuno molto furtivo o molto leggero, la seconda circa dieci minuti dopo, abbastanza pesanti, e forse appartenenti a due persone in contemporanea. Aprendo la porta nessuna delle due avrebbe notato niente di rilevante, e le cabine erano ai lati opposti della nave, una al corridoio di babordo più o meno a metà e una al corridoio di tribordo, nella zona vicina alla prua.

    [...]

    Al mattino dopo la nave aveva raggiunto la sua destinazione come previsto, ma nonostante l'attracco nessuna passerella era stata abbassata. Il personale era riunito sul ponte in stato di agitazione, e anche i ninja, così come tutti i passeggeri (tra cui quelli della sera prima), erano davanti al capitano in cerca di spiegazioni. Perdonatemi, ma non abbiamo il permesso di sbarcare. Nella notte è avvenuto un terribile furto! Il mercante Ushio e la sua guardia del corpo erano accanto al capitano che sembrava imbarazzato e totalmente alla loro mercé, mentre i due erano furenti. Hanno rubato la mia valigetta! Sbottò il nasone, con voce quasi fastidiosa.

    C'erano i soldi necessari per acquistare l'Anfora della Luna! Jins si sarebbe accigliato a quelle parole, ma avrebbe scosso il capo. Sicuramente un falso...quella vera è col Branco, c'è il Cuore dentro. E' un oggetto mistico. Avrebbe sussurrato. Nessuno ha lasciato la nave e i marinai sul ponte non hanno visto nessuno tuffarsi o le acque alterarsi, e non hanno visto creature in volo, quindi il ladro è su questa nave! Avrebbe ruggito il mercante, mentre la Guardia del Corpo forniva le sue specifiche: Alle Tre e cinque minuti improvvisamente ho sentito un rumore fuori dalla porta, come un tonfo, come mi sono avvicinato per guardare ho perso i sensi. Ushio-sama dormiva, e quando mi sono ripreso un'ora dopo la porta era aperta e la valigetta col denaro era sparita! La cabina dei due era nel corridoio di babordo, vicino alla prua. I tre Shinobi della Luna qui presenti: Miri (quello con lancia), Zeno (quello con mazza) e Shiku (quello con Shuriken) daranno il via alle indagini. Vi preghiamo di andare nelle vostre cabine e restarci, in attesa dell'interrogatorio. Cercate di comprendere ed essere collaborativi. A giudicare dalla pressione che metteva, quell'Ushio doveva essere parecchio ricco.

    I vari passeggeri protestavano, mentre Hangetsu fissava le persone con occhio critico, prima di prendere Haru e Kairi da parte. Non è una questione che ci riguardi. Io e Ludo non abbiamo sentito nulla, ma non è importante. Se non ci fanno uscire potremmo eludere la sorveglianza e sbarcare per conto nostro. Haru però avrebbe obiettato. Ma se aiutiamo a risolvere potremmo ottenere il risultato effettivo della nostra missione, ossia fama per l'Accademia. Ma se falliamo sarà un notevole danno d'immagine. L'ago della bilancia per la decisione sembrava essere Kairi...ma come intromettersi nelle indagini? O come fuggire dalla cabina? In ogni caso non avrebbero avuto scelta, a meno di voler combattere in pubblico o compiere atti eclatanti e controproducenti, che andare in una cabina.

    Allo stesso modo Jins avrebbe chiesto a Yuri cosa preferiva fare, anche se evidentemente era interessato alla fuga più che al collaborare, dopotutto non avevano nulla da guadagnarci...o no?
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    Oto Heist

    Capitolo 7

    Le Rovine di Palazzo Yakushi
    Con le macchinazioni del Kokage il terribile combattimento a Palazzo Yakushi procedeva senza che fosse scattato l'allarme, ma sicuramente presto le cose sarebbero cambiate poiché esisteva un limite a quanto un drago gigantesco e le ripetute esplosioni potessero venire ignorate dal popolo, che ovviamente avrebbe chiamato a gran voce guardie e interventi. Ma tra le rovine del palazzo un singolo individuo si ergeva, cercando di opporsi a una divinità che era stata chiamata nonostante i complessi vincoli che limitavano il suo intervento sul mondo mortale, resi ancora più pesanti dal suo ruolo di osservatore di ogni cosa. La blasfema bocca del Flagello, conscia del diritto a porre domande, si spalancò per chiedere lumi sulla morte avversaria, ed esattamente come promesso ebbe risposta.
    Devi uccidermi nella mia forma fisica, non quella evocata. Questo presuppone che il mio potere non avrebbe vincoli, e dovresti affrontarmi nel vuoto dello spazio tra il pianeta e la luna. Allo stato attuale, le tue capacità non sono sufficienti. La risposta non venne pronunciata realmente da Tenchou, ma si manifestò nella mente del Flagello come assolutamente esatta e incontrovertibile, galvanizzandolo al punto da correre, eccitato, verso altre conoscenze proibite con la sua seconda domanda.

    L'ascensione divina implica raggiungere uno stato di esistenza superiore, come accaduto a me quando mio fratello Ryujin ascese al rango di Divinità...questo inevitabilmente ha un prezzo. Avere la divinità significa lasciare il mondo mortale alle spalle, e ogni interazione con esso avrebbe dei limiti netti e invalicabili, di fatto molto più stringenti delle azioni che puoi compiere ora...e con un prezzo da pagare. Diverse sono le vie per l'ascensione, tra cui la raccolta del potere o l'assorbire la scintilla divina da una creatura che la possegga, ma il risultato sarebbe lo stesso: otterresti un ruolo e un'Autorità, e con essa vincoli e un sostanziale abbandono delle faccende dei mortali. Ciò che un Mortale può fare, però...è ottenere Autorità anche senza la Scintilla Divina. Essa non può essere qualcosa di intrinseco, ma può essere posseduta tramite oggetti rari, legati alle divinità attuali o perdute. Un oggetto dotato di Autorità ha potere divino che può superare i limiti dei mortali, senza doverne abbandonare il mondo. Può essere sottratto o distrutto, certo, ma è quanto di più vicino a ciò che chiedi. [Nota] Non avrebbe detto altro, mentre gli sgherri del Flagello lo informavano della crepa nella reliquia, che portava a dover elaborare una strategia più efficiente, visto il tempo risicato. Il tempo si fa limitato...intendi usare questa barriera per aiutare la ricerca della Reliquia? Immagino sia stata generata da qualcuno nel sottosuolo... Come presupposto dal suo ruolo, nulla poteva sfuggire a Tenchou, che pur non potendo leggere la mente del Flagello era consapevole di ciò che faceva ciascuno dei suoi alleati.

    Ogen era furente ma impotente, e il Flagello si gloriava di quella reazione come un alcoolista davanti a una botte di vino, arrivando a subire volontariamente parte dei danni pur di abbeverarsi nuovamente alla fonte di conoscenza che era Tenchou, forse ignorandone le conseguenze. In un atto di assoluto autolesionismo applicò su sé stesso un Simbolo di Status che causava sordità, ma sfortunatamente per lui non fu abbastanza veloce, subendone gli effetti e arrivando poi a doversi liberare comunque dal danno che si era autoinflitto [Nota]. La voce tornò alla sua mente senza che il drago parlasse...Tenchou era costantemente in osservazione di tutto il mondo, anche in quel momento, e il solo pensiero di coglierlo alla sprovvista era una contraddizione in termini. Esso è spezzato, suddiviso tra tre diversi contenitori e privo di coscienza residua. Uno di essi è servo dello Tsuchikage di Iwa e si trova in quel villaggio per la maggior parte del tempo. Gli altri due contenitori sono in luoghi dove non ho possibilità di vedere. Parole che svelavano una sua debolezza, o forse uno dei limiti di cui aveva parlato relativamente allo status di Divinità? In quel momento Jeral si liberava dalla stretta del Drago preparandosi a un contrattacco e al mettere in gioco la sua strategia.

    Tenchou non ebbe quindi alcuna sorpresa nel vedere Karasu che si immergeva rapidamente nel terreno, troppo rapido perché persino il Drago potesse impedirlo...complice la sua impossibilità di interagire con il terreno in qualunque modo, avendo perso quel diritto nella forma delle Stelle di Iwa, ma anche se all'apparizione Omoi fu cosciente dell'arrivo di Karasu, nel momento in cui si immerse il mercenario al servizio del Flagello commise un errore legato alla carenza di indicazioni: fece tutto il possibile per essere furtivo. Omoi era consapevole della sua presenza ma considerate le sue percezioni ridotte, a maggior ragione essendo nella reliquia, non era in grado di stabilire esattamente dove fosse il chunin che sfruttava l'arte della terra e nonostante l'ampia possibilità di movimento non lo avrebbe potuto guidare in maniera efficace. Per prove ed errori avrebbe sicuramente raggiunto la reliquia, aggirando magari macerie non valicabili con l'Arte della Terra, ma non ci sarebbe riuscito immediatamente [Nota].

    Nonostante tutto il Flagello ricorse nuovamente al diritto di domanda che aveva acquisito, chiedendo lumi sulle Armi di Iwa e ottenendo così conoscenze che racchiudevano infiniti pericoli. Komainu si trova sulla Luna e ha già designato un'intera specie quale suo pilota. Si riferiva sicuramente ai Lunari che Jeral avrebbe incontrato in seguito. A parte il mio intervento, non conosco metodi per arrivare sulla Luna o entità con abbastanza chakra da raggiungerla. Ma se lo facessi, dovresti diventare il dominatore di quegli esseri o costringerli a cederti il controllo. Quanto al Kappa, tu già conosci la sua posizione, ma esso deve essere ancora attivato del tutto. Il Jorogumo a sua volta deve essere attivato, e ignoro la sua posizione attuale, ma so che la sua anima si trova fuori dal corpo e senza riunirli non potresti mai riattivarlo. E anche fosse, Esso non ha un pilota: agisce e pianifica di sua sponte, tuttavia la sua coscienza si trova a Taki e si fa chiamare Maya Orihara, se volessi convincerlo ad allearsi con te. Oni sfugge alla mia visione, ma non ha piloti, esso agisce per sua sponte come il Jorogumo, solo convincendolo potresti ottenere il suo controllo. E durante quel flusso di informazioni il Flagello attaccò caricando la tecnica che già aveva sfruttato in precedenza, nota tanto a Ogen e certamente anche a Tenchou che la aveva osservata decine di volte in passato e sapeva cosa aspettarsi davanti a un'esecuzione che per i suoi occhi era incredibilmente lenta, inoltre a differenza dei colpi precedenti che minacciavano l'area di Palazzo Yakushi e dei suoi abitanti, questa volta il colpo puntava al cielo, senza possibili vittime. Banalmente piegando il suo corpo con una velocità che il momento Mori non poteva nemmeno immaginare Tenchou si dispose a spirale, lasciando che l'eretico fulmine scorresse senza alcun danno [Difesa 1].

    Non contento del colpo andato fuori bersaglio, il Flagello porse un'ultima domanda, scattando all'unisono sperando di cogliere il drago durante la sua inevitabile risposta, ma questa come già detto questa era una vana speranza. Superare quella donna significa essere pari allo Scriba del Mondo. Dunque l'unica tua opzione è studiare presso di lui, sempre che ti accetti. Egli esiste ora come gigantesco albero di nome Sareshigami, nel villaggio di Tsuya sul confine tra le terre del Fuoco e quelle della Cascata. L'unico altro modo è studiare da autodidatta, per venti anni circa, da quello che posso stimare. Il salto di Jeral e quel pugno erano incredibilmente rapidi, al pari con le capacità di Tenchou se questi avesse usato il massimo impasto di chakra possibile, ma al drago non serviva schivare, avendo accesso a tutte le conoscenze di Ogen Yakushi, che in quanto esperta nella difesa, aveva appreso tecniche di tutti i villaggi da sfruttare a suo vantaggio, come lo smottamento usato pochi minuti prima. Per questo motivo, con velocità a dir poco sovrannaturale, il pugno di Jeral venne intercettato bloccando il braccio tra le punte di dita artigliate, senza danno, ma rendendolo completamente inerme [Tecnica 1].

    Non contento, una volta libero il Flagello sarebbe atterrato avventandosi nuovamente su Tenchou che comunque si era mantenuto relativamente vicino al suolo, cercando di afferrarne un artiglio, forse per dimostrare la sua superiorità o per arroganza, ma commettendo un errore di notevole portata, perché il drago gli concesse quel gesto, incapace di danneggiarlo realmente essendo la punta dell'unghia ben poco adatta a ricevere danni rilevanti. E al contempo approfittò del contatto per trasmettere al Flagello uno dei genjutsu di Ogen, uno dei più infidi e striscianti tra quelli di Oto, concepito proprio per avvenimenti simili: il braccio avrebbe perso ogni forza vitale divenendo inutile e avvizzito agli occhi di Jeral, come se il Drago lo avesse completamente prosciugato [Tecnica 2 (S&M)]! Arrogante nella tua potenza, ma se non stessi usando quel corpo non avresti nemmeno un decimo di questa forza. Quanto potenziale sprecato, davanti a un destino che mirava a risollevare un'intera stirpe! Di cosa parlava Tenchou? In ogni caso, che la sua illusione fosse andata a segno o meno, avrebbe spalancato la bocca generando un getto luminoso analogo a quelli precedenti, anche se stavolta la sua testa era a circa nove metri dal Flagello [Azione 1]!

    Spalancando gli artigli, sollevandosi dal suolo di circa sei metri, avrebbe poi richiamato una tecnica dal notevole potenziale distruttivo, emettendo dalla bocca una serie di fulmini dalla velocità e potenza estrema, con una seconda rete di folgori che nascendo dalla prima avrebbe cercato di colpirlo se avesse schivato [Tecnica 3 e 4, Azione 2-3-4-EXTRA]! Per quanto ancora Tenchou avrebbe potuto combattere? Il sensitivo di Jeral lo avrebbe sicuramente avvisato che al Drago non restavano che poche tracce di chakra dopo quell'attacco [Nota] Non puoi prendere del tutto il controllo o la luce che genera le tue tenebre svanirebbe...ma quella luce esiste ancora. Ascoltami ragazzo, ascoltami con attenzione! Ogen non sapeva di cosa Tenchou parlasse. I tuoi occhi vedono ancora, e possono vedere oltre. La corruzione che ti avvolge è come un velo, ma i tuoi occhi hanno il potenziale per vedere oltre e rinascere! Non posso dire di più, ma nel mare nero in cui affoghi, cerca di ricordare le mie parole!

    Un Laboratorio e Tensioni che salgono

    Palazzo Yakushi distava dal South Gate circa 5 Km e i due ninja erano emersi poco distanti da quest'ultimo, con la situazione che definire volatile era riduttivo. Le Lucertole inizialmente attente alle parole dell'Hokage cambiarono rapidamente atteggiamento quando compresero che non era lui a controllare quel clone. Ou... mormorò la gigantesca e rovente Ssalaard, trovando uno sguardo altrettanto ostile nel tonante Ssaltzar, nonostante i due fossero normalmente ai ferri corti. Quale onore, vecchio Padrone. Quella parola venne quasi sputata. Tuttavia ora anche noi siamo Sovrani. E non c'è alcun bisogno di dispiacersi per i rancori passati. Esatto, sono ancora parecchio presenti, per noi. Sbuffò la Regina. Se non fosse per il mio piccolo Brennblut non starei nemmeno a parlare con te. Ma immagino che la faccenda sia seria...andiamo? Presero a muoversi verso il Palazzo con tutta la velocità possibile, trasportando il Clone Guardiano con sé.

    Intanto all'interno Raizen e Febh avevano raccolto le informazioni con allarme, comunicandole immediatamente al Mikawa che parve sorpreso tanto quanto loro. Certo che è a Palazzo Yakushi, secondo te dove dovevo metterlo? In una grotta nel Bosco? Replicò di fretta e irritato, scalpitante per uscire velocemente da quel posto. Intanto il Mikawa prendeva il controllo della situazione gestendo gli altri ospiti e progettando le sue difese per chiudere il villaggio, grazie anche ai suoi cloni. Mi puoi portare fuori più in fretta? Avrebbe chiesto lo Yakushi al giro di parole di Raizen, trattenendosi dal mollargli una sberla sulla nuca (anche perché era troppo alto e sarebbe stato scomodo). Perché parli sempre così dannatamente tanto? Niente giri di parole, dimmi che hai un modo e via! Ruggì, afferrando la spalla dell'Hokage in attesa del suo jutsu

    Un singolo istante e furono all'esterno, con le due lucertole che macinavano metri [Azione EXTRA] (fortunatamente usando le loro capacità di movimento su ogni superficie non era complesso avanzare per la città, e le guardie le conoscevano). Questo coso parla come la tua biscia bianca. Commentò Febh al benvenuto di Ou, ottenendo una risatina soddisfatta da parte delle sue evocazioni, ma fu lesto a tornare a guardare il Palazzo. Perché mai Ogen ha evocato Tenchou? Può farlo solo se è in reale pericolo di morire...che si sia liberato il Gobi? Ma mi aveva accennato che non il Drago non combatterebbe mai contro un Bijuu se non per difesa...e a giudicare da quello che vedo Tenchou sta contrattaccando. Difficile valutare vista la distanza, ma i Jutsu erano di grandi dimensioni, sia di Jeral che del Dio-Drago. Insofferente, lo Yakushi avrebbe sibilato. Siamo TROPPO lenti. Ssaltzar, Ssalaard, proseguite, noi andiamo avanti. Voi due reggetevi! Disse al Kage e al suo clone, concentrando chakra in quella che era una delle sue tecniche più avanzate, che avrebbe usato tre volte di fila solcando il cielo per guadagnare distanza, sfruttando tutta la velocità di cui era capace tanto per il balzo quanto per correre in seguito, sperando che Raizen riuscisse a stargli dietro, pur di arrivare per tempo [Tecnica 1, 2, 3 - Azione 1-2-3-4]!

    Youkai e Ryugi
    La bambina spettrale aveva atterrito i due giovani ninja ma non era la cosa più spaventosa che avrebbero scoperto in quella deviazione dall'incontro ufficiale. Fissandoli con occhi spiritati e con le Vampe attorno Kiyoko si avvicinò fluttuando agli shinobi, chiedendo aiuto che tutto sommato sembravano disposti a concedere. Un fantasma? Avrebbe detto, osservandosi perplessa. Non sono un fantasma. Sono viva, sono là sotto! Replicò quasi infastidita, indicando le macerie.
    Lo stratagemma del filo di nylon trasformato in Tsukumogami permise a Youkai di cercare tra le fessure così da guidare la loro opera di rimozione delle macerie, che doveva essere attenta o qualunque cosa si trovasse di sotto sarebbe potuta venire schiacciata definitivamente. Eravamo in nove. Alcuni sono morti, ma il Numero 9 ha ucciso Orochimaru e ne ha preso il posto, liberandoci. Questa era la nostra casa finché non sono arrivati quei mostri... Mormorò con tristezza. Ho proiettato l'anima fuori dal corpo quando ho visto le macerie cadere...credo tu abbia la mia stessa tecnica. E da allora attendo...penso siano passate due o tre ore. Spiegò mentre il Nylon trovava infine un corpo sostanzialmente mummificato e schiacciato in più punti, sul cui petto brillava appena qualcosa ma che per il resto era inequivocabilmente morto.

    In ogni caso non avrebbero fatto in tempo a scavare per raggiungerlo perché alla sola menzione del nome di Febh la piccola Kiyoko subì come una trasfigurazione, spalancando la bocca per il terrore e gettando un grido acuto che tuttavia solo Youkai e Ryugi poterono sentire, mentre il suo viso si allungava in maniera mostruosa. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!!! [Tecnica 1] Accesa di fiamme ardenti come uno spirito della vendetta avrebbe quasi raddoppiato le sue dimensioni, deformando l'immagine iniziale. SIETE CON LUI! CON FEBH YAKUSHI! QUELLO CHE CI HA FATTO QUESTO! QUELLO CHE HA DISTRUTTO LA MIA CASA! QUELLO CHE HA UCCISO NUMERO 9! MALEDETTI!!! Senza nemmeno aspettare avrebbe congiunto le mani come in preghiera in una forma che Ryugi conosceva sicuramente molto bene, essendo uno dei Kata del suo clan, mentre Vampe spettrali si formavano intorno a lei [Tecnica 2] NON VI PERMETTERO' DI FARE DEL MALE AL MIO CORPO! BRUCIATE!!!

    Dalle vampe sulla schiena, esattamente come prescritto dal Kata del Pavone, le sfere di fiamma e vento, o perlomeno una loro controparte fantasma, avrebbero bombardato i due ninja causando danni potenzialmente immensi alla loro riserva di chakra [Azione 1-2-3-4-EXTRA-EXTRA]!
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    A Spasso nel Tengu

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    Couple Minutes Left

    [Fudoh e Maya]
    Lei ridacchiò alla definizione di Fudoh. Una fiamma che si finge un animale, direi che sarebbe la definizione più esatta. Ma non pareva voler scucire ulteriori informazioni, tanto che la chiacchierata ebbe termine, senza che nessuno dei due si accorgesse dello Tsuchikage seduto là ad ascoltare.

    [Riuniti]
    Maya sorrise sostenendo lo sguardo del Kage quando citò i debiti, limitandosi a parole enigmatiche. Konoha ha molti più debiti con me di quanti io non ne abbia con lei. La conoscenza dell'Hiraishin è un semplice trucchetto, ripagato infinite volte. Ma ne parleremo quando saremo più a nostro agio, non pensi? Non ci sarebbe stato alcun problema per un'esperta come lei imprimere un sigillo di dislocazione remota con effetto inverso, anzi accennò al fatto che una cosa del genere era ciò a cui qualunque praticante della Kinjutsu avrebbe dovuto pensare prima o poi.

    Durante l'interrogatorio di Hagemono poi a Raizen non sfuggì il repentino cambio di atteggiamento del prigioniero, intuendo che forse poteva esserci lo zampino di Byakuei, tanto che provò nuovamente a interrogare la vittima, con la complicità di Orochimaru cui chiese di verificarne lo stato. A me sembra vivo...se fosse un cadavere della Edo Tensei penso me ne accorgerei. Nella mente però Hagemono fece quello che faceva chi era vittima di quel jutsu: a domanda rispondeva. Nessuno mi ha mai chiamato nano infame. Inoltre penso di avere un'altezza nella media. In tutta risposta Raizen si voltò verso il verticalmente limitato ninja di Kiri, che si manteneva assolutamente esterrefatto, come se non avesse idea di cosa l'Hokage incendiario stesse dicendo, guardandolo stranito man mano che proponeva un patto che sfiorava l'assurdo. Ma appena lui finì di parlare, il nano infame di cui sopra piegò le labbra in un sorriso sghembo, tendendo la mano ma senza aggiungere nulla. Affare fatto. Ma sconsiglio qualunque genere di controllo mentale nei miei confronti...sono...controproducenti. Poi battè le palpebre irritato. Probabilmente non voleva rivelarlo ma era stato costretto dal suo ruolo. Tks...e poi mi date contro per non accettare la situazione. Puah! Orochimaru lo guardò schifata, ma si chiedeva come avesse potuto attaccare un Viaggiatore, però sarebbe stata Hana ad avvicinarsi alla verità: Lui aiutava un viaggiatore, quindi ha potuto aggredirne un'altro. Una regola...da tenere da conto. Osamu non aveva reagito alla cosa, mentre Orochimaru avrebbe effettivamente usato il suo jutsu di controllo (anche se aveva poco chakra residuo) se richiesto. Alla fin fine sarebbe stato Raizen a decidere cosa fare; la minaccia del Serpente non era pericolosa per il nano infame, che comunque non aveva mai collaborato col Veterano in realtà, cosa che non mancò di puntualizzare. Con un suo schiocco di dita comunque Hagemono iniziò a guarire a vista d'occhio, fino a tornare in perfetta forma. Non ha senso tenerlo danneggiato, dopotutto. E per inciso, posso trasferire la mia coscienza in maniera definitiva in un Teschio quando voglio, quindi uccidermi o ferirmi sarebbe inutile...Diavolo! Imprecò, costretto dalle circostanze a essere collaborativo.

    Poco distante il duo di Kiri era stato interrotto dallo Tsuchikage e dalla sua proposta diabolica: informazioni su Rei e Kanna Yujin in cambio di notizie su di loro e su Kiri. Youshi inizialmente fece per protestare e mandarlo al diavolo, come ci si sarebbe potuti aspettare, ma Fudoh cercò di farlo desistere, provando a imbastire una fragile negoziazione. Non mi interessano le tombe ammuffite dei Kenkichi e nemmeno quei quattro selvaggi scopacervi che ci abitano, ho già avuto modo di scoprirlo. Ma nel mio tempo il Freddo è diventato un problema, ed è partito da Azumaido. Quindi voglio sapere le cose importanti su quei maledetti Kamui e sulla forza che li guida. Ora che ho stuzzicato la tua ipocrita vena da buon samaritano sei interessato all'accordo o preferisci piangere dopo? La controproposta di Fudoh gli fece pronunciare alcune mezze bestemmie nemmeno troppo celate prima di sputare a terra. E sia...prima le risposte, poi la mia. Poi mi dici di Azumaido. Il suo occhio non aveva l'aria di voler accettare qualsivoglia accordo ed era noto per non fidarsi affatto degli altri, ma probabilmente la consapevolezza di poter cavare la lingua a Fudoh arrivandogli alle spalle in ogni momento rafforzava la sua posizione. E l'occhio metallico farò in modo che sia qualcosa di cui avrai bisogno se continui a rompere con questa storia.

    Avute le risposte che cercava avrebbe annuito. Bene. Sappi che Rei Yujin si trova all'Artiglio, quel posto della guerra civile scoppiata un paio d'anni fa. E ci si trova da almeno trent'anni senza mai uscire. E' nel tempio segreto di famiglia dove solo pochi possono entrare. Io lo so perché sono andato a rubare parte del Fuoco di Yujin per contrastare il Freddo. E l'unico modo per arrivarci è venire scortati da qualcuno che ha l'accesso, quindi quella zozza di Maya...o Kanna la Bugiarda, sorella di Yujin. Kanna si trovava a Taki nel tuo tempo, reclutata tra le file del Leader e quindi contraria alla Signora. Nel mio tempo invece non si trova da nessuna parte, perché la ho uccisa dopo che mi ha scortato. Tutto chiaro? Avrebbe detto con un sorriso da malvivente. E ora sputa il rospo sul Freddo.

    Poco dopo si consumò la sigla del Contratto tra Raizen e i Draghi, e se quel Gyakuryu era reale, e non onirico, allora in qualche modo Raizen avrebbe avuto il suo nome sul contratto due volte e non una. Un paradosso che poteva avere qualche ripercussione sul futuro? Difficile dirlo in quel momento. Tian era stato visto dal piccolo drago azzurro circa due secoli prima, e da allora nessun contatto. In ogni caso con l'aiuto di Maya fu facile separare il chakra in eccesso nei draghi che, pur disponibili, non diedero il loro nome limitandosi a pseudonimi, chiamandosi con varie sfumature del colore azzurro, e mantennero una certa freddezza, garantendo però all'Hokage preziose ore di sopravvivenza. A Byakuei venne intimato di non liberarsi di Hagemono, ma essendo questi interamente sotto il suo controllo non aveva molto senso spedirlo via, oppure si? La scelta stava a Raizen e per sua stessa natura il nano infame non si sarebbe opposto.

    Intanto era avvenuto il fattaccio che aveva rivelato l'identità di Raizen, con Maya di Taki che non era adeguatamente coperta dal cappuccio e per un secondo aveva mostrato i suoi lineamenti simili alla gemella, sebbene con colori diversi, e poco distante Hana che rivelava di essere l'allieva di qualcuno. Ho l'onore di essere allieva di Mikumo Kushinada. Spiegò, ottenendo la risposta volgare dell'Hokage senza scomporsi affatto, e anzi rimarcando con sarcasmo: Miope? Temo che tu sopravvaluti le tue dimensioni...per lei non sei che un piccolo ostacolo cancellabile. Per tutto Hayate sei solo un fastidio, e la miopia è la tua, nel non comprendere che agiamo per il bene dell'umanità.

    Youshi nel mentre avrebbe raggiunto Byakuei, incalzandolo ma ottenendo solo una risata sprezzante. Chiedi a quel fuoco d'artificio il motivo. In ogni caso devo andare con lui quindi non credo avrai problemi a restare senza risposta.

    Alla fine solo Orochimaru sarebbe rimasto indietro, per approntare un piano d'azione casomai le cose fossero andate male...inoltre non aveva abbastanza chakra per essere realmente utile.

    [Team Kumo]

    Durante il viaggio Fudoh e Maya ebbero una breve conversazione anche sul piano strategico, ottenendo alcuni sigilli che sarebbero certamente stati molto utili per futuri scontri, specie se davvero avessero assistito a una ribellione da parte dei Figuranti. Dal canto suo Youshi accettò di buon grado i simboli, lasciandosi però andare a considerazioni a voce alta che potevano essere oltremodo spiazzanti, tanto che Maya inizialmente pensò che scherzasse. Ha tirato dentro anche te in quella faccenda del Fudoh Orihara? Ridacchiò, ma non poteva chiamarla "bufala" visto che il Re dei Gabbiani era con loro, perdipiù sulla testa del Primario (a supervisionare anche i suoi rapidi addestramenti con Kotaro, berciando su come alcune cose fossero migliorabili a suo dire). Di quali sorelle stai parlando? E quali genitori? Avrebbe guardato il Tokugawa senza capire, ma non era certo una stupida e ovviamente il suo sguardo si volse su Fudoh, dal quale evidentemente si aspettava una spiegazione. Che storia è questa?

    Dopo qualche tempo avrebbero completato il loro viaggio trovandosi davanti alla tempesta. Obi avrebbe sprecato gran parte delle sue energie per scavare una buca e questo lo avrebbe reso piuttosto debole e sicuramente poco performante in battaglia quindi sarebbe rimasto all'esterno con Maya di Taki, mentre Rei Yujin sarebbe andato con loro. Intanto Hana, Tenma e Q (questi due coi draghi che erano vicini tra loro, comunicando fronte contro fronte) si guardavano vicendevolmente in cagnesco visto che quel luogo era stato quello del loro ultimo incontro, e scontro. Con Hana che aveva causato terribili danni facendo il doppio gioco coi due schieramenti, alimentando il conflitto che nessuno dei due caposquadra voleva...a giudicare dall'aria tra loro non era il caso di intromettersi. Apachai invece si era avvicinato a Fudoh senza un reale motivo, sorridendo forse perché lo trovava simpatico. Kotaro e Youshi ebbero un breve scambio fuori dal tunnel. Oh, nipotino mio!!! <3 Avrebbe detto abbracciandolo. Sono fiero, fierissimo di te <3 Continua così, e se per caso il Sogno ci facesse rivoltare contro di voi vedi di non risparmiarti, e ricorda che ho la tendenza di attaccare sempre da destra...diciamo un buon 70% delle volte! Non era stupido, era evidentemente giunto alla loro stessa conclusione a partire dagli stessi dati, ma quello era l'unico aiuto che poteva dare al nipote.

    In ogni caso era il momento di entrare.

    Passando sotto la tempesta nessuno dei due Figuranti dava idea di aver perso il senno e anche se il vento infuriava sopra le loro teste con forza tale da far tremare la stretta galleria in cui avanzavano, con spazio appena sufficiente per muoversi a due a due mentre il terreno cedevole quasi sembrava voler crollare per l'energia cinetica che si scatenava sopra di loro. Maya aveva creato un simbolo luminoso da usare per illuminare il buio di quel condotto ma anche con tutte le attenzioni del caso impiegarono quasi venti minuti ad avanzare (contando che avrebbero poi dovuto far passare Obi al ritorno che era piuttosto ingombrante), fino a trovare un sottile strato di terra che avrebbero potuto sfondare facilmente anche dei genin, così da dare tempo al Cavaliere della Signora di allontanarsi e non essere d'intralcio. Faccio io. Avrebbe detto Tenma, puntando una mano mentre col potere di Toppu generava una forte folata di vento che aprì il varco, permettendo al gruppo di emergere nella Valle del Vento...assai diversa da come la poteva aver descritta l'Hokage, sempre che si fosse degnato di raccontare qualcosa ai suoi compagni di sventura.

    Per molti anni la Valle era stata una distesa di sabbia bianchissima nata dalla disgregazione e apatia dei draghi stessi, oltre che delle piante e di ogni forma di vita all'interno, complice la barriera-trappola creata dalla Speranza di Hayate molto tempo prima. In passato il Faro del Nord era stato invece circondato da campi di grano e piccole foreste, costantemente sferzate dal vento a incorniciare il maestoso edificio che agiva come tempio e come elemento fondamentale del potere dell'Equilibrio. Ma in questa Valle del Vento, isolata dal mondo da una tempesta invalicabile, il terreno era ricoperto di piante assurde e inesistenti nel mondo reale, alcune enormi e altri minuscole che a tratti si compenetravano anche se questo non aveva senso, e non c'era traccia di un Faro né di edifici, ma sicuramente centinaia e centinaia di bambini, forse sui dieci anni o meno, correvano giocando in quegli spazi immensi, ridendo allegri e senza un pensiero al mondo, mentre una statua alata e gigantesca troneggiava al centro di tutto, a forza un chilometro dai ninja, guardandosi intorno con aria soddisfatta, sebbene il suo volto fosse impassibile.



    Mi aspettavo molte cose, ma non questa. Avrebbe commentato Maya, con un simbolo fluttuante davanti alla mano che riportava la parola Shuriken, mentre Hana osservava la scena. Molto, molto diverso dall'ultima volta, e anche il Tengu sembra in piena forma. Un'Arma capace di generare chakra infinito per potenziare qualunque cosa faccia...un suo battito d'ali è una tempesta e un suo piede è un terremoto. Così dicevano alcuni testi antichi. Aggiunse Q, serio, con Dageki che confermava. Può anche alimentare qualunque jutsu ad area o rituale, potenziandolo per un tempo indefinito. Spiegò Toppu mentre Tenma teneva d'occhio i due Figuranti. Apachai stava salutando alcuni bambini che risposero al saluto e fecero per avvicinarsi...dopotutto nessuno gli aveva detto cosa fare o non fare.

    Dal canto loro Kotaro e Rei Yujin erano perplessi esattamente come i Viaggiatori, ma sarebbe stato il Fantasma della Nebbia a notare qualcosa che lo fece sbiancare, e considerando la sua carnagione pallida doveva aver visto qualcosa di molto serio. Questo non...non può essere. Avrebbe mormorato, alzando un dito per indicare una ragazzina che teneva i capelli neri raccolti sopra la testa e aveva un classico completo da shinobi di Kiri. Quella è Shigure da bambina! E quell'altra sembra la Mizukage in una foto d'epoca che avevo visto! Sono...siamo tutti noi...da bambini? Un ragazzino terribilmente somigliante a Obi si era avvicinato caracollando, in quanto un pò sovrappeso, raggiungendo il gruppo. Ciao! Siete qui perché è il momento di portare ovunque la Pace di Iwa? Guardò con molta attenzione tanto Fudoh quanto Maya. Il Sommo Tengu ha detto che sarebbe venuto uno dei suoi fratelli a prenderlo quando fosse stato il momento. Ma voi siete più di uno. Avrebbe portato una mano al mento, pensieroso. Uhm...non è che siete entrati dal varco che ha aperto per suo Fratello e siete nemici di Iwa? Ha detto che ci sono persone pazze che non vogliono il dominio degli Dei Guerrieri. Tutti tacevano, senza che nessuno volesse prendere l'iniziativa, mentre intanto un ruggito attirava l'attenzione verso l'alto: almeno cinque draghi simili a quelli evocati poco prima, completamente bianchi (o almeno così avrebbero detto i Figuranti se interrogati) ma con maschere decorate da catene sul volto si erano levati in volo e ora si stavano dirigendo nella loro direzione [Nota]...cosa fare con loro? E cosa fare con quella mezza dozzina di bambini che si era avvicinata, con molti altri piccoli occhi curiosi non distanti?

    Intanto il sesto senso di Fudoh per gli Dei Guerrieri era come impazzito...ogni singola cosa in quel luogo era un Dio Guerriero, impossibile comprendere o discriminare...ma almeno non gli era venuto mal di testa.

    [Team Oni]
    Impossibile per Raizen evocare un decimo drago, che non rispose all'appello [Nota] ma stabilì una strategia precisa con gli altri, assegnando ruoli che ciascuno accolse a modo proprio. Osamu si limitò a un sorriso sornione, annuendo, mentre Liu Bei deglutì. Molto bene...farò tutto quello che posso. Byakuei, eventualmente con Hagemono al seguito, avrebbe detto: Dubito di poterne fare un Teschio, ma posso evocarne qualcuno per distrarlo. Spiegò, mentre l'Imperatore aggiungeva che avrebbe dovuto accorciare necessariamente le distanze ad almeno sei metri per poter tracciare dei sigilli sul nemico...un talento notevole visto che normalmente era necessario toccare, ma contro un nemico di quelle dimensioni poteva risultare pericoloso. Non sono un sensitivo, non ho modo di tracciare dei sigilli di comunicazione. Ammise, ma sarebbe stato Osamu a farlo, guardando i presenti con sufficienza, come se fosse la cosa più facile del mondo...tutto da vedere se quello era solo un simbolo di comunicazione o nascondeva delle trappole. Fottiti, bengala troppo cresciuto. Replicò il tutt'altro che amichevole o affiatato Tsuchikage, mentre il gruppo partiva alla carica.

    Inutile cercare di comprendere i flussi di energia dell'Oni, troppo elaborato e complesso, mentre Osamu che ne conosceva gli schemi ridacchiava alle supposizioni dell'Hokage. Questo non è come gli altri. Si ricostruisce da solo per migliorarsi in eterno...e volendo migliora anche le altre Armi. Non ho perso tempo a imparare il suo schema perché lo avrà variato mille volte da allora...siamo alla cieca. In ogni caso avrebbe usato una variante della Tecnica dell'Esercito Immaginario per creare dieci cloni identici del loro gruppo, ognuno con elementi autonomi che tuttavia copiavano in tutto e per tutto l'originale.

    Oni si era fermato per osservarli, pronunciando poi parole che potevano essere incoraggianti, rispetto all'ultima volta. Avversari inaspettati. Rilevate energie fuori scala. Ricalcolo. Nel mentre Osamu componeva un gran numero di sigilli per generare decine e decine di sfere di fuoco adatte a un bombardamento che sarebbero esplose tutte intorno all'Oni per bloccarne la visuale, cariche di chakra come richiesto. L'energia necessaria all'Emorragia è presente, incrementata da una componente reale. Eccellente opportunità. Due Figuranti di scarsa importanza. Tre avversari rilevanti, focalizzare contro l'anello debole. Parlava da dentro la cortina di fuoco mentre cinque cloni scaricavano una bordata di energia elementale contro di lui...che nel mentre aveva chiuso le ali per difendersi, intercettando l'offensiva senza reali danni [Difesa 1]. Raizen aveva calcolato male i tempi intanto: così come non aveva draghi per potenziare sé stesso allo stesso modo non poteva rendere la sua spada un Guardiano, quindi lanciò l'arma carica del potente rivestimento di vento, ma non poteva teletrasportarla e il danno fu infimo, bloccato dalle Ali dell'Oni, mentre l'arma cadeva poi inesorabilmente verso il mare sottostante.

    Altro elemento che Raizen non aveva considerato era che si trovava ancora sul rapace e aveva impastato chakra...generando una violenta onda d'urto che danneggiò Osamu, fortunatamente abbastanza prestante per difendersi in qualche modo...e anche Liu Bei che era sul suo stesso falcone e che venne spinto via...così come la creatura che subì un danno notevole gettando uno stridìo acuto [Nota]! NON PUOI USARE IL POTERE COSI' LIBERAMENTE! NON STANDO QUI SOPRA! Ruggì Osamu, puntando una mano su Liu Bei per attirarlo a sé come se avesse sfruttato la Edo Tensei, anche se questo impedì a entrambi di agire adeguatamente per supportare l'offensiva.

    Sull'altro falcone si erano avvicinati all'Oni approfittando della copertura mentre lanciavano un discreto numero di cartabombe (imitati dai cloni) che tuttavia nulla poterono contro le Ali dell'Oni...ma lo scopo era solo far avvicinare i presenti, con Shuichiro l'Imperatore che tracciò con il suo pennello (tale era la sua arma) la parola "piattaforma" con il chakra, saltando poi mentre appoggi semi-invisibili comparivano sotto i suoi piedi, per poi saggiare quelle ali con la parola "affondo" che tuttavia non riuscì a penetrare quell'offensiva, passando quindi al tracciamento di un simbolo della memoria sulle ali, apparentemente efficace, mentre Byakuei lo copriva con un Suiton simile a un drago per evitare reazioni da parte dell'Arma. Dovrei aver sigillato la capacità che ha usato al porto...non credo indebolirà le ali, però! Annunciò, ma era meglio di niente, mentre un Kunai-teschio di Byakuei rimbalzava inutilmente su quella copertura. Confermo...e dire che dovrebbero trapassare ogni difesa! Invece lo Tsuchikage era sparito nel nulla, forse grazie alle sue arti furtive.

    Col fumo che si diradava e l'Oni rinchiuso nelle sue ali di aspetto assai più meccanico dell'ultima volta, sembrava che i calcoli fossero terminati. Strategie avversarie elementari e inefficaci contro le mie difese di base. Tuttavia elementi da considerare. Possibilità di sconfitta se si coordinassero efficacemente del 23,116%. Inaccettabile. Ci prende pure per il culo, eh? Anf...parlava in maniera meno meccanica ai miei tempi... Avrebbe commentato Liu Bei ora al sicuro, mentre Oni apriva di colpo le ali rilasciando una terrificante bordata di energia cinetica in tutte le direzioni! [Azione 1] Strategia per rendere impossibile la coordinazione avversaria! Sarebbe scattato bruscamente verso l'alto, eventualmente travolgendo il clone di Raizen che si trovava là, per poi alzare le mani artigliate verso il cielo [Azione 2]. Emulazione di Komainu. Fuoco di Dissonanza.

    Dal suo corpo sarebbero emerse delle terrificanti onde sonore che potenzialmente avrebbero nauseato tutti i presenti, rendendo assai difficile coordinarsi a meno di difendersi adeguatamente [Tecnica 1 e 2]. Dopodiché avrebbe puntato un artiglio verso il falco su cui si trovava Raizen, scagliando un colpo dalla velocità inusitata. Emulazione di Komainu. Colpo Preciso. Un singolo dardo luminoso avrebbe attentato alla vita di Liu Bei mirando alla sua testa, di tutti i Liu Bei in realtà, inclusi i cloni illusori che come lui erano caduti dal falcone con la spinta [Azione 3-4-5-6-7] Raizen lo avrebbe difeso di persona o avrebbe sperato che lo facesse Osamu? Liu Bei forse poteva guadagnare secondi preziosi col suo Vuoto, ma un colpo diretto del genere non era qualcosa che potesse affrontare direttamente.
  4. .

    Risolutezza

    Capitolo 11

    Con la forza della disperazione avevo sferrato il colpo decisivo, isolando quella bunshin rinnegata dal mio chakra e di fatto condannandola all'oblio...ma non era ancora del tutto sconfitta, capace degli ultimi colpi di coda che potevano essere devastanti o permetterle di fuggire, forte del Freddo e delle mie capacità. Qualcosa che non potevo permettermi e l'aiuto giunse inaspettato nella forma di un rivestimento di chakra da parte dell'Hokage, il cui nauseante chakra si impose sul mio in maniera tutt'altro che gradevole...anche se forse era la mia ostilità nei suoi confronti a rendere più complesso quell'amalgama di energie. Comunque il tonico era qualcosa di assai gradito, tanto che lo assunsi senza tergiversare guadagnando quelle poche energie che potevano essermi utili per un colpo di grazia. Si...Hokage-sama. Avrei detto trovando nuova stabilità mentre il nemico confuso cercava un nuovo equilibrio, ma fui più rapido di lui.

    Seguendo i dettami della Danza della Luna mi avventai nuovamente sul nemico con una velocità nettamente superiore proprio mentre alle sue spalle il Legno generato con la Crescita Controllata ancora attiva cercava di trafiggergli il torace, causando notevoli danni...con il mio Kunai che cercò di portare a termine la decapitazione usando la spinta del legno al contempo per impedirgli di reagire, mentre il chakra del Demone che mi avvolgeva come uno scheletro mi donava una potenza nettamente superiore e inattaccabile dal Dominio, arrivando a una decapitazione inevitabile per quel clone, che venne distrutto in maniera definitiva!

    Mi accasciai, provato da quella terribile ordalia mentre anche il chakra del Kage svaniva. Non è piacevole sentire addosso il demone...non so se per via dell'incompatibilità tra la Volpe e i Senju... Esordii, alla fine sbuffando perché ero talmente stanco da non avere le forze di tenere la guardia alta ...o per quella tra voi e me. Scossi il capo, e stavo per ringraziarlo senza sarcasmo quando lui partì in quarta con la sua infantile e persa in partenza rivalità con il Maestro, cosa che mi lasciò in silenzio per qualche istante. Se non fosse stato per gli insegnamenti del Maestro sarei morto centinaia di volte. Oggi inclusa. Replicai, per nulla in risonanza con il suo acerbo senso dell'umorismo. Ma vi ringrazio per l'aiuto. Ovviamente ero parecchio meccanico nel dirlo, se non altro avevo forse guadagnato dei punti, in un certo senso, dal suo punto di vista. Evitiamo di rifarlo. Piuttosto avrei ingoiato un pipistrello intero.

    Intanto Ou dopo essersi avvicinato per un supporto che non era stato necessario si era interfacciato con il Kage, ricordando come Jigoku fosse giovane, irruento ma pieno di buone intenzioni. Tutto terreno fertile per colui che lo aveva poi corrotto in maniera tanto crudele. Mi congratulo con te, Raizen. Forse può sembrare qualcosa di piccolo aver salvato Kushami e questi due draghi, l'inizio è sempre la parte più difficile, poiché uscire dal nulla e avere qualcosa è il miracolo più grande, e la più grande fonte di speranza. Avrei tanto voluto che tali parole fossero relative al mio avvicinarmi alla Missione, ma così non era, ed ero troppo stanco per lamentarmene, limitandomi a un saluto al clone posseduto dall'aria saggia. Ho discusso con il Sensei al riguardo, ma sono piuttosto esigente in tal senso. Mi ha consigliato un luogo a Suna, credo seguirò i suoi insegnamenti. Replicai, ancora inconsapevole di quanto sarebbe potuto poi succedere. Mi congedai...avrei avuto bisogno di molto riposo.

    [Tempo Dopo]

    Hibachi era presente assieme ad altri Rossi al Faro del Nord, ben accolti dai Draghi Bianchi che danzavano coi loro simili sebbene i movimenti fossero molto diversi: là dove i primi si muovevano con scatti netti e quasi aggressivi, come lingue di fuoco, i secondi seguivano movimenti spiraleggianti come foglie che cavalcano il vento. Coi Re vicini, per quanto Hibachi fosse sicuramente molto più giovane di Ou, Raizen riuscì a convogliare la forza dell'Equilibrio che aveva a malapena iniziato a esplorare, aiutandosi con la lunga esperienza nel nulla assoluto dell'Esuvia, fino a ottenere la schiusa di quelle uova, dalle quali due draghi identici nell'aspetto, verdi con chiazze nere ma con motivi invertiti nelle squame si sollevarono, diffondendo un forte odore di terra bagnata l'uno, e quello ricco anche se pesante della palude l'altro. Henbane e Hakike erano nuovamente in vita, in corpi un pò più piccoli degli originali ma sarebbero cresciuti in fretta, molto più in fretta di Kushami.

    Henbane fu il primo a parlare, dopo aver guardato il mondo e la danza dei Draghi. Dunque...questo è essere vivi. Ero appena un cucciolo quando il veleno mi prese...mi sento come se fossi stato liberato da una prigionia durata secoli. Avrebbe inalato a pieni polmoni prima di guizzare sull'erba che al suo passaggio si faceva più rigogliosa. Libertà...questa è la libertà! Spalancò la bocca in un ruggito deliziato mentre i draghi danzanti in cielo gli facevano eco, per poi tuffarsi nel terreno e riemergere alcuni metri più in là. Ricordo tutto, ma è come se non avessi mai fatto niente...ricordo che da prigioniero vedevo scritte e storie e non avevo mai la libertà di leggerle o soffermarmi! Voglio leggere tutto ciò che esiste! Sembrava che fosse una personalità amante della cultura e forse sedentaria. E assaggiare tutto ciò che esiste! E provare tutto quello che non ho potuto provare! Guardò il suo gemello senza rancore, dopotutto Hakike non aveva avuto scelta esattamente come lui.

    Hakike si sarebbe guardato intorno un pò intimorito, come se si sentisse minacciato, dopotutto era stato un crudele nemico di tutti loro, per quanto non per una libera scelta ma per l'imposizione altrui sulla sua natura. Non aveva reali ricordi ma solo concetti, ed era nato solo e unicamente perché Raizen lo aveva spinto a sopravvivere senza negare la sua esistenza. Io... Esordì, spostandosi vicino all'Hokage. ...io non so se sono Libero. Credo sia la prima volta che penso realmente qualcosa. Prima era come...dover...seguire le parole dettate da altri. Si sarebbe accigliato, cosa strana nella sua fisionomia rettile. Come si può dire? Copione? Una parola apparsa dal nulla. Poi guizzò verso l'erba, che tuttavia in sua presenza si faceva leggermente marcescente e fangosa, con funghi che tendevano a crescere. Interessante! Commentò, dopotutto anche i funghi dovevano esistere, non c'era bene e male per i Draghi della Terra, ma solo coscienza. L'uomo scaccia la mosca ma salva la farfalla, eppure non ci sono reali differenze tra loro, mentre per i Draghi esse avevano pari dignità. E questo cos'è? Con un nuovo rapido guizzo si sarebbe avvicinato a Raizen e ai suoi calzari. Mi viene una parola...stivali? Che bello! Mi arrivano parole dal nulla! Nuovo guizzo. E questa? Ah, una Spada. Sono io o ha qualcosa di familiare? Si era avvicinato a Garyu, ma poi scattò verso Ou. Ooooh, Drago Bianco. Molto, molto interessante! Odori di vento! Era sostanzialmente un bambino iperattivo alla scoperta del mondo.

    E i Draghi danzavano, poiché forse la Danza della Terra si sarebbe unita alla loro.
  5. .

    La Congiura dei Serpenti

    Capitolo 3

    Febh e Makoto
    Con il bestione dalla vista corta al seguito e l'aspetto di Hebiko in uno dei suoi eleganti kimoni, Febh camminava scimmiottando i modi di muovere della ragazza, appresi dopo lunghi e tremendi addestramenti proprio a palazzo Yakushi e quindi a volte supervisionati dallo stesso Consigliere, che pure non era molto bravo e pareva più una chiassosa pantomima dell'eleganza, più vicina a uno spettacolo di drag-queen di bassa lega. Davanti alle guardie alzò lo sguardo, sprezzante come pensava che si comportasse normalmente Hebiko: Che c'è? Non posso fare un'ispezione a sorpresa? Tks! Sbottò, internamente divertito e quasi tentato di fare altre volte qualche scherzo con l'aspetto di lei. Ci mancherebbe altro che devo preannunciarmi, io sono Hebiko Do-Ku-Ji-ta. Capito? Erede di Orochimaru e Consigliera del Villaggio, non l'ultima arrivata! Eizo comunque acconsentì all'accesso ai registri, mentre Taro si arrischiava a una conversazione che fece alzare un sopracciglio allo Yakushi camuffato. In che senso? Ti pare che possa partire senza bagaglio e con uno sconosciuto? Se il mio fidanzato Kato, vostro ex collega, tornasse e lo scoprisse che figura ci farei col clan Yotsuki? Replicò con assoluta fermezza. Ma...perché proprio quel locale? Non ricordo di esserci mai andata, o mi ci hai visto?

    In ogni caso si accomodarono nella stanza, verificando le uscite, e sebbene Makoto non avesse trovato alcun riferimento, mentre Eizo era presente e non ci fu verso di allontanarlo, Febh nel corpo di Hebiko ebbe una breve intuizione. Aspetta...verifica un secondo anche quante volte IO sono uscita. Abbiamo avuto un piccolissimo problema con un impostore in amministrazione, anche se non era affatto aggraziato ed elegante come me! E fece una piroetta di scarsa qualità, convinto che quella fosse una forma di eleganza. E poi...sarai anche qui a controllarmi...ma non mi pare siate così zelanti: LUI è entrato qui l'altro giorno. Dove sono le sue foto? E la sua scheda? Batté di malagrazia un dito sul petto del Guardiano. Non mi sono mai andati a genio i guardiani e quando sono imprecisi è anche peggio. Sembrava aver dimenticato che non aveva il suo aspetto, ma certo non sarebbe stato un problema per la reputazione di Hebiko, no? Non mi dirai che mancano carte...o che ce ne sono alcune secretate persino per ME? Vero? Chiese infine con voce squillante, mentre diceva a Makoto di mettersi in posa per far ricordare meglio ai Guardiani dove fossero i documenti con cui era stato per forza schedato, visti i sigilli che erano stati analizzati. E se non avessero avuto niente del genere...allora i sospetti sarebbero immediatamente ricaduti sul personale medico che aveva dato a Febh quelle informazioni.

    Quartiere dei Piaceri
    Con l'aiuto degli abiti e del rivestimento mimetico Kuroshi era difficile da notare e ancor meno da seguire nelle penombre del Quartiere dei Piaceri, e sebbene all'interno si discutesse di questioni sensibili nessuno dei due dava l'impressione di essersi resi conto della sua presenza. Riuscì a sentire quasi tutta la conversazione, pur mancando di conoscere l'argomento del quale di discorreva, ma sentì abbastanza da capire che si trattava di qualcosa di molto serio e che, marginalmente o meno, riguardava il suo stesso clan!

    Concentratosi sui discorsi, dopo poco comprese che la donna aveva un accento straniero, non era di oto anche se camuffava bene la cosa, e sembrava vagamente simile alle inflessioni degli immigrati dai paesi del continente più orientale che qualche volta aveva sentito in degli sceneggiati televisivi, ma non avrebbe saputo minimamente come localizzarla, perlomeno sul momento. L'uomo invece aveva un accento tipico delle zone del Paese del Fuoco. Non riuscendo a comprendere altro il giovane Akadou decise di farsi coraggio e osare maggiormente, scivolando fino alla stanza accanto, fortunatamente vuota (ma per quanto lo sarebbe rimasta?), per cercare di spiare la stanza accanto da un sottile buco nella parete divisoria, creato ad arte. Ma cosa avrebbe visto? E per quanto? Dobbiamo tornare indietro di qualche minuto e vedere la vicenda da un'altra prospettiva.

    Abilmente camuffato, Saragi aveva ordinato del The e chiesto informazioni alla cameriera in merito ai cosmetici dopo aver ringraziato per la sua ordinazione. L'incentivo fu più che sufficiente per attirare l'attenzione della ragazza che annuì, intascandolo con grazia come se stesse semplicemente ritirando le vettovaglie dal tavolo mentre sorrideva. Naturalmente sarà un onore per me presentarvelo. Al momento la mia sorella maggiore lo sta intrattenendo, ma vedrò se sono disponibili a un breve incontro. Visto l'ambiente, con Sorella Maggiore certamente intendeva semplicemente una intrattenitrice con maggiore anzianità o con cui aveva un rapporto amicale anche se di rango superiore, comunque si fermò alla richiesta di "Hideo", soppesando la situazione e il guadagno potenziale, per poi annuire. Ma certo, seguitemi pure, vi annuncerò sulla porta.

    Fece cenno a Saragi e al suo piccolo serpente nascosto di seguirla, avvicinandosi con passi leggiadri fino alla porta scorrevole che aveva fissato poco prima, inginocchiandosi di fianco accanto a essa e aprendola leggermente: dall'interno uno shamisen strimpellava una melodia accattivante e piacevole che tuttavia si interruppe di colpo per quell'intromissione. Tsukino-chan, un onorevole ospite vorrebbe parlare di affari con il tuo onorevole ospite. Sono certa che sarebbe una discussione di grande interesse. Ci fu un pò di silenzio all'interno mentre una voce maschile iniziava a protestare ma venne fermata prontamente. Naturalmente, Makoto-chan. Prego, fallo accomodare. Dovevano aver usato un linguaggio in codice per indicare che si trattava di un facoltoso pronto a spendere.

    Quando Makoto si fece da parte per permettere a Saragi/Hideo di entrare, quasi in contemporanea Kuroshi faceva il suo piccolo foro nel muro, quindi di fatto avrebbero visto la stessa scena: diverse bottiglie di alcoolici e almeno due teiere ormai vuote davanti all'uomo che dovevano seguire, che sembrava molto seccato per l'interruzione, mentre una cameriera con una veste elegante sedeva vicino a lui con lo shamisen posato graziosamente sulle cosce.

    Benvenuto, onorato ospite. Io sono Tsukino e spero di potervi intrattenere qui e ora. Il caro Shoboshi-sama ascolterà sicuramente le tue richieste. Spiegò con un sorriso gentile, mentre con le dita prendeva a pizzicare dolcemente il suo strumento, creando un gradevole accompagnamento. L'uomo sbuffò, irritato, ma fece cenno a Saragi di sedere davanti a lui versandogli un pò di liquore di riso, prima di dire. Allora? Perché tanta urgenza di vedermi? Non proprio l'atteggiamento di un mercante in cerca di acquisti. Io fornisco molti negozi qui intorno, potresti rivolgerti direttamente a loro, perché proprio io? Se però Saragi avesse fatto menzione di qualcosa di speciale e memorabile, come aveva detto alla cameriera, l'uomo si sarebbe fatto meditabondo. Uhm...ho delle cose, ma per clientela molto esclusiva. Non so chi sei e di chi sei figlio, perché dovrei trattarti da VIP?

    Intanto nella stanza accanto Kuroshi avrebbe percepito chiaramente dei rumori oltre la porta della stanza: da là a pochi secondi qualcuno sarebbe entrato! Che fare? [Nota] Se fosse riuscito a risolvere la questione, tornando poi a sbirciare, avrebbe potuto seguire il resto della conversazione, ma non gli sarebbe certo sfuggito il fatto che la suonatrice fissava Saragi/Hideo con la coda dell'occhio, mentre questi era focalizzato sul mercante. Semplice interesse o era pronta a colpirlo alla prima parola fuori posto?

    Bosco dei Sussurri
    Kaji sorrise mentre lei gli chiedeva chi lo avesse accompagnato, ma attese che Hebiko si fosse cambiata e accomodata per rispondere, mentre Meredora la fissava ammiccante dopo la sua dimostrazione con l'abito in tela di ragno, che spiegava anche come mai indossasse un abito da sera nella prigione: poteva cambiarne l'assetto a suo piacere. Dopo aver parlato di Aji-Tae, l'Hakai si lasciò andare ad alcune indiscrezioni, in buon controllo di sé anche se era evidentemente attratto dalle forme di Hebiko, come pure Meredora. Ma non ho portato Aji Tae con me questa volta. Sono qui con un mercante di nome Shoboshu Miroku, originario del Paese del Fuoco ma è a capo di una compagnia molto attiva là dove mi sono insediato. Ha fornito lui gran parte di questo materiale e aveva degli affari da sbrigare a Oto quindi mi ha accompagnato. E c'è una terza persona qui nella caverna, ma al momento riposa in una delle diramazioni più periferiche. Una mia collega, si chiama Raizou Enna. Potrai chiamarla Enna-san, se lo vorrai, è una instancabile lavoratrice, ministro del conio. Disse mentre versava una bevanda fresca per entrambe, che Meredora rifiutò. Naturalmente c'è una porta a separare il suo ambiente dal mio. E ho io la chiave.

    Quindi hai una guardia del corpo in agguato e cerchi di farci abbassare la guardia? Interessante. Fu il commento sprezzante della carceriera, che pure si stava rilassando parecchio nella vasca, la cui struttura era al livello dei maggiori hotel di lusso. Ammetto che Enna-san sa combattere, ma non ho bisogno di tendere agguati. Non con te. Disse fissando Hebiko negli occhi (e rigorosamente negli occhi) con un sorriso caldo, mentre Meredora accusava il colpo: quello era un punto per Kaji. Quanto ad Aji Tae, mi viene quasi da pensare che ti abbia colpito più di me. Sono quasi geloso. Ridacchiò...ma fino a che punto era una battuta? Dopotutto Kaji ERA Febh. Alle successive parole della Dokujita fu lui a dover incassare, dopotutto lei aveva ragione. Sono lieto di essere una tua debolezza. Le avrebbe detto, porgendo una ciotola con dentro ossa di topo essiccate salate, uno dei principali aperitivi otesi (si era informato, era ovvio), note anche come Nezusnack. Ma so anche che ho molto da farmi perdonare.

    Sarebbe interessante sapere i vostri trascorsi. Io ed Hebiko abbiamo una relazione idilliaca, mentre mi pare di capire che tra voi ci sia stata della turbolenza. Affondò Meredora, accettando gli snack come fosse una metafora della sua mossa vincente sulla scacchiera, specie quando ne prese uno e lo avvicinò alle labbra di Hebiko, come a volerglielo offrire direttamente dalle sue dita, cosa che Kaji trovò ovviamente irritante, ma ribatté prontamente. Certo, è normale sapere poco quando ci si conosce da poco e superficialmente. Lo sguardo di lei lo avrebbe trafitto e scorticato, se avesse potuto. Stava a Hebiko decidere se e quanto raccontare, dopotutto. A mia discolpa, non avevo modo di chiedere direttamente il tuo aiuto la seconda volta. Ma non ci saranno più sorprese, questo te lo posso giurare.

    Il discorso andò avanti, mentre Meredora liberava alcuni piccoli ragni in esplorazione nella caverna. Se Kaji se ne era accorto non lo diede a vedere, ma Hebiko certamente lo notò perché la carceriera aveva deciso così. Alla menzione dell'attuale lavoro dell'Hakai e delle sue intenzioni la Consigliera rimase ovviamente stupefatta e con lei la sua accompagnatrice che cercò invano di minare la grandezza di quelle affermazioni, mentre Kaji sorrideva del tutto a suo agio. Tramite Aji Tae ho fatto in modo di intrattenere un fruttuoso rapporto epistolare con il Daimyo del Paese delle Valli, fornendo supporto e consulenze in modo da farmi un nome. Ho addotto a una malattia che mi impediva di vederlo di persona per l'assenza di contatti diretti, ma quando lo ho incontrato due settimane fa mi ha immediatamente dato la carica di Ministro degli Interni. Dopotutto, il suo paese era sull'orlo della bancarotta, e come sai dal mio corrispettivo...sono bravo a pensare fuori dagli schemi e trovare soluzioni apparentemente impossibili. Spiegò, mentre dal suo punto di vista accumulava punti su punti rispetto a Meredora e alle sue visioni ristrette. Non penso di poterlo spodestare subito, ma se tu volessi avere quel paese, che ora avanza fiorente e pronto a fruttare...penso che in un mese o due potrei farlo. Per avere meno contrasti sei mesi, lo devo ammettere, ma so che sai essere paziente per le cose importanti. Francamente mi pare una spacconata. Replicò Meredora, ostile, guardandolo con occhi socchiusi. E' lontano, vero, ma le notizie corrono e la mia nomina dovrebbe essere riportata in qualche trafiletto del giornale di oggi o di domani, qui a Oto. Cosa che avrebbero in seguito potuto confermare. Si sarebbe avvicinato, nell'acqua, prendendo una mano di Hebiko se lei lo avesse concesso, mentre la guardava negli occhi con serietà. Le uniche volte nella mia vita che sono stato una pedina, è stato per mia volontà...e solo per essere poi promosso a un ruolo vincente. Grazie a te ho superato anche il condizionamento che il mio maestro mi aveva imposto riguardo Orochimaru...anche se mi è costato la vita. Ma è qualcosa per cui ora sinceramente ti ringrazio. Meredora non sapeva cosa dire, ma tutto dipendeva da quali informazioni Hebiko avrebbe condiviso o meno.

    Il discorso tornò a farsi più faceto mentre Kaji offriva del fumo, prendendo nota sui gusti di Hebiko che sapientemente si mostrava difficile da raggiungere con una critica velata che tuttavia la faceva apparire comunque adorabile, mentre distrattamente poi chiedeva qualcosa su Aji Tae approfittando del cambio di tenore della conversazione. Ho una scorta di erbe sequestrate ai prigionieri che potrebbe essere divertente condividere. Avrebbe detto Meredora, intromettendosi nella conversazione e allungando la mano per chiedere una boccata a Hebiko...un bacio indiretto, ma chiesto con naturalezza come se fosse qualcosa che facevano sempre. Noi due, naturalmente. Tutto questo contribuì a indispettire Kaji quel che bastava per fargli scoprire qualche carta. Non credo sia qualcosa della sua infanzia ma più qualcosa di acquistato dalla sua famiglia in passato e da lui ereditato. Un libro indistruttibile, che credo sia una delle leggendarie Pergamene di Indra. Pare descriva come forgiare qualunque cosa: La Leggenda della Spada Eterna. Meredora non ne aveva mai sentito parlare, ma Raizen che da quel libro aveva studiato poteva averlo accennato alla Dokujita?

    E infine arrivarono al nocciolo della questione, con il gesto di condividere la pipa con Kaji, in un bacio indiretto, Hebiko ottenne un irrigidimento da parte di Meredora, ovviamente gelosa, mentre lui accettò con eleganza, prima di restituirla, gettando appena un'occhiata vincente alla carceriera. Stava per soffiare una nube di fumo dalla forma elaborata quando alla domanda della Consigliera venne preso alla sprovvista e iniziò a tossire rumorosamente. COFF! COFF COFF COFF! Cos...COFF! Che hai detto? Meredora rimase stupita da quella reazione così inaspettata. In che senso...Naga è tuo fratello? Non è un nome comune...e...COFF...non credo più alle coincidenze. Di che stai parlando? Raizo Enna è Ministro del Conio del Paese delle Valli. Suo marito, il Ministro della Guerra, si chiama Naga Uzumaki...e da quel che so conosce le arti della Progenie del Serpente Bianco, ma non mi sarei mai aspettato che foste...fratelli! Aji Tae probabilmente sapeva, ma non lo aveva informato, e questo ovviamente aveva un peso più che rilevante nella mente dell'Hakai, che si fece ombroso. Ma...ok. Continua. Non so cosa sia questo Bacio di Naga ma forse ci sono cose che nessuno dei due sa.

    Ho sentito degli accenni su questi Kemono, ma sono solo vecchi ricordi delle fiabe di mia madre. Pensavo fossero come l'uomo nero. Kaji non aveva avuto modo di studiare le arti Hakai, essendo cresciuto con un ninja traditore in giro per le strade del continente, e Homura aveva volutamente omesso ogni menzione dei Kemono, per quanto conoscesse perfettamente di cosa si trattasse e avesse in ultimo subito le sue ferite per colpa di uno di essi, ma Kaji non sapeva nulla al riguardo. In che modo vogliono danneggiarmi? E soprattutto...cosa hanno a che vedere con Naga? Sembrava aver fatto un collegamento che in realtà non esisteva, basandosi sulla sorpresa e sulle parole di Hebiko. Per lei sarebbe stato meglio alimentare l'equivoco o sventarlo? Come procedere con ciò che aveva scoperto di nuovo? In che senso...tornato dai vivi? E come hai ascendente su questi...primitivi? Anche Meredora non sapeva cosa dire...ma nel mentre uno dei suoi ragni aveva raggiunto la porta che dava ai locali di Enna...tuttavia non appena entrò dalla serratura il segnale sparì nel nulla,. Uh...forse potrebbero esserci ospiti. Sibilò la carceriera all'orecchio di Hebiko, volutamente per non farsi sentire da Kaji.

    Era il momento di prendere decisioni.
  6. .

    Oh, no, un secondo Tasaki!

    Scelleratezza
    5

    Lo Yakushi rimase francamente stupito dalla reazione dell'altro, allargando lo sguardo mentre una serie di improperi via via crescenti uscivano dalla bocca di quello che fino a un secondo prima si era professato come fedele di Oto. Attacco degno di nota un normale taglio con la mano? Inarcò un sopracciglio, soprattutto perché l'altro aveva fatto ricorso a una protezione di chakra pur di salvaguardarsi, ma quello ne aveva ancora per parecchio, fraintendendo come tutti quelli che lo avevano fatto in passato, l'idea che lo Yakushi fosse un umorale caratterista pronto a perdere la calma per qualche insulto. Avrebbe perso la calma, quello si, ma uno Febh furioso non è un qualunque uomo furioso, come quel povero Tenjin avrebbe presto scoperto, mentre si avvicinava pensando di intimorirlo, arrivando persino a chiamarlo "nanerottolo" mentre partiva una strana filippica sui "guerrieri fuori dalle mura". Noi guerrieri chi? Replicò ancora più stralunato il Consigliere, preso alla sprovvista da quelle affermazioni che gli ricordavano fastidiosamente qualcuno. Ma chi?

    Mentre quello sputava sentenze sul fatto di sfidare lo Yakushi a raggiungerlo, con l'illusione di poter dettare le regole, finalmente Febh fece due più due, scoprendo l'identità del suo avversario e sedicente compatriota in maniera inequivocabile! Aspetta un secondo...pelle scura...un cervello evidentemente con problemi... Si schiaffò una mano sulla fronte. Oh no! Il fratello di quel Tasaki! Fece un lungo sospiro, guardando quasi con compassione il tizio che scappava, evidentemente forte sul piano fisico ma con incurabili ritardi mentali. Aveva detto qualcosa sul portare la sua famiglia a Oto, ma qui si esagera... Sospirò...con la rabbia che scemava e diventava più la seccatura di dover rimettere ordine nel caos di qualcun altro. Aveva punito Tasaki una volta e non avrebbe avuto remore a punire suo fratello. Dovrò portarlo a più miti consigli...

    Tenjin scappava di gran carriera e aveva un bel vantaggio, tale da rendere difficile provare a raggiungerlo per qualunque inseguitore normale. Ma Febh Yakushi non solo non era normale: non era un inseguitore e non giocava mai pulito o secondo le regole altrui. Se proprio lo ritieni necessario fuggi...Tasaki-bis. Il chakra intanto fluiva pericolosamente vicino agli arti inferiori di Febh, fino a definire una sorta di ali stilizzate e rossastre...e poi lui volò, incredibilmente veloce, coprendo quasi un chilometro con un solo salto, più che sufficiente per superare abbondantemente il nemico in fuga, nonostante la sua risicata superiorità fisica [Inseguimento: Tecnica]! Appena atterrato, verosimilmente davanti all'altro, avrebbe sorriso. Ma non è facile fuggire da me...parli grosso ma ti ho fatto parecchia paura, eh? Sei scappato come se avessi il diavolo alle calcagna.

    Ma ora che il diavolo ti ha raggiunto... Salvo problemi o suoi escamotage sarebbero stati a circa 20 metri di distanza [Testo Visibile] ...lo consideri una mia vittoria o devo proprio toccarti? E in ogni caso... Il chakra attorno allo Yakushi iniziò a farsi strano coinvolgendo tutto l'ambiente circostante mentre i suoi occhi diventavano neri come la pece e crepitanti di energia, man mano che componeva una manciata di sigilli per concentrare chakra intorno alla mano sinistra in una forma che ricordava vagamente un'eterea testa di leone [Tecnica 2]. Si può sapere che diavolo pensi di fare a provocarmi così? Chi ti credi di essere?

  7. .

    Primo Atto

    Minarai - 3

    Oh, sciocchezze mia cara, sciocchezze! Replicò lui con falsa modestia mentre Yuri lo lodava, andando quindi a scambiare poi alcune chiacchiere che terminarono nell'idea di Yuri di essere un supporto per il Coraggio. Ah, quale ammirazione, viene quasi da pensare che tu lo stimi più di quanto non stimi il leader. La punzecchiò, ma sempre affabile, prima di aggiungere: Non so quanto Maito potrebbe apprezzare, ma mi piace vedere l'ambizione. Dopo qualche altro scambio l'arrivo dell'Isuka e l'attenzione che aveva rubato, per quanto parziale, al Pagliaccio, fecero irritare la donna, con una reazione forse un pelo eccessiva...ma andiamo per gradi.

    All'altro tavolo respiravo sotto la maschera, che era stata progettata appositamente per essere scomoda e rendere il respiro quasi un rantolo, a meno di farlo esattamente secondo i crismi degli addestramenti in corso. Il mio addestramento non è completo. Non spetta a me istruirti su questo. Ma ho saputo brandire quel potere ad Azumaido, e in passato anche durante alcune missioni. Esso...è soddisfacente. Spiegai, senza dilungarmi in ulteriori dettagli. Le successive scarne informazioni su Kimiko erano qualcosa di molto importante per me: era il metodo perfetto per manipolare Hideo a mio vantaggio. Quanto a lungo avrei dovuto orchestrare per fargli credere che l'Hokage era in qualche modo responsabile? Quel suo offrirmi il fianco era oltremodo gradito, ma mi sarei mostrato supportivo, per quanto seguendo i freddi modi del Minarai. In questo caso, domina il potere e conquistalo invece di riceverlo. E affidati a qualcuno per la raccolta di informazioni. Ho dei contatti ad Ame, gli stessi che mi hanno permesso di contattare l'uomo che stiamo aspettando. Potrei chiedere in giro, se tu fossi meritevole di maggiore interesse. Prosegui il tuo addestramento, poi parleremo.

    L'arrivo del traditore della Zanna fu privo di dettagli particolari, dopotutto il nostro era un semplice incontro in un luogo malfamato come ne avvenivano tanti, e senza troppi convenevoli attivò le sue arti oculari coinvolgendo Hideo e la sua mente, attivando ogni sua possibile paura contemporaneamente. Le arti Isuka non erano raffinate o precise come il Magan o lo Sharingan, ma nel loro essere focalizzate sapevano come colpire a fondo. Osservai accuratamente Hideo mentre, guidato dalla tecnica derivata dall'Hijutsu avversaria precipitava nei meandri più oscuri e terribili delle sue paure, tremando e con aria sempre più disperata. Non parlai né lo incoraggiai: volevo che assaporasse la disperazione e l'assenza di appigli per quel primo assaggio, così che dalle volte successive (non era possibile "abituarsi" alle arti Isuka, esse stimolavano direttamente il cervello) iniziasse a comprendere come muoversi. Tuttavia le mie intenzioni vennero spezzate da un'importuna interruzione!

    La compagna del Pagliaccio si era alzata, precipitandosi su di noi con una velocità incredibile, che a malapena riuscii a intuire quando era già tardi, e con un tocco di mano andò a interrompere il Jutsu dell'Isuka, che a dirla tutta sarebbe stato interrotto a prescindere da una simile interferenza esterna. Hideo iniziò a scuotersi dal torpore mentre io mi focalizzavo sulla donna e sul pericolo che rappresentava [Abilità], lei attese che Hideo si fosse ripreso per chiedere cosa accadesse ma al contempo io ero scattato con tutta la velocità di cui disponevo, anche se certo inferiore a quella di lei, per cercare di portare la lama della mia spada, estratta rapidamente, verso il suo collo senza volerla ferire o danneggiare ma di fatto solo per minacciarla, tenendo l'arma puntata su di lei [Tecnica 1 e 2]. Sei tu che manchi di rispetto al nostro addestramento! EHI! Aggiunse l'Isuka. Io non ne voglio sapere niente, stavo solo facendo quello per cui sono stato pagato! Lui non si muoverà da qui finché non finiremo ciò che dobbiamo fare. E poi su Hideo, che si stava scudando. Ancora cedi alla debolezza? Questa donna ci ha aggredito e interrotto senza motivo alcuno, è nel torto eppure tu chiedi perdono? Dove è la forza in questo? Il Maestro ne sarebbe oltraggiato. Dissi, sferzandolo con le mie parole nemmeno fossero state uno scudiscio.

    In tutta risposta lei reagì con un pugno la cui velocità era nettamente superiore a qualunque cosa io potessi approntare, salvo forse difendermi all'ultimo col Mokuton, mentre inveiva su un qualche genere di Invito che, considerando la presenza del Pagliaccio, presupponeva che si riferisse alla Corte. Mia cara... La voce di Waru giunse alle spalle di lei un attimo prima dell'impatto: avrebbe fermato il suo attacco in tempo? Mia cara, non serve essere maleducati e sgradevoli, non credi? Non si confà a un Pagliaccio di Prima Classe accompagnarsi a comportamenti barbarici, no? Si sarebbe messo in mezzo con eleganza, afferrando la mia spada e spostandola senza che io potessi oppormi, con mia somma sorpresa. Che l'Isuka fosse stato ferito o meno non importava, perché il Pagliaccio gli avrebbe offerto un fazzoletto. Le mie più sentite scuse. Sorrise. Per sdebitarmi, sarei lieto di invitare tutti e tre a un piccolo evento esclusivo che avverrà tra qualche ora. Uno schiocco di dita e tre biglietti decorati apparvero sul tavolo con una piccola nube di fumo. Inviti alla Corte di Kusa. Siete i benvenuti. E poi su Yuri, con tono gentile ma decisamente meno caloroso di prima. Ora mia cara torniamo pure al nostro tavolo.

    Guardavo la donna con la massima ostilità dietro la maschera, ma quando avevo estratto la spada numerosi avventori si erano girati e realizzai che stavamo attirando troppo l'attenzione...inoltre senza nemmeno accorgermene avevo rinfoderato la mia arma dopo la spinta gentile del Pagliaccio...che doveva avere doti almeno pari al Maestro. L'Isuka, che sanguinasse dal naso o meno (non lo avrebbe certo reso più brutto) si sarebbe avventato sul suo biglietto con cupidigia. Non ci credo...che colpo di fortuna! Intanto sedetti. Poteva finire molto peggio: quella donna è più forte di me. Il tuo incarico comunque non è finito ma a questo punto...conviene continuare alla Corte. Non pensavo avrei ottenuto un invito in maniera così anomala...per certi versi la donna violenta era da ringraziare, ma in attesa dell'apertura del Mercato Nero avevo altro a cui pensare, pur guardando sottecchi Yuri, dato che il problema era Hideo. Sei stato...umiliante. Gli dissi. A fronte della paura incarnata eri sconvolto, ma davanti a una minaccia hai ceduto immediatamente. C'erano altri modi, modi più affini a quella che dovrebbe essere la tua formazione. Con l'Isuka che aspettava (dopotutto era stato pagato), attesi che Hideo si giustificasse. Dovrai esporti nuovamente al terrore, e sospetto che quella donna ora ne farà parte. E dovrai imparare a non piegarti come un codardo ma a sorreggere, a vedere la tua mente spezzata e trovare la determinazione di raccogliere i pezzi e rimetterli assieme. Posai una mano sul tavolo, prendendo il mio invito. O davanti alla codardia sarò io stesso ad assicurarmi che tu non trovi mai e poi mai Kimiko.

    Intanto Waru era tornato al suo posto dopo aver fatto accomodare Yuri, da gentiluomo, e sedette. Mia cara...un Pagliaccio di Prima Classe fa spettacoli di ogni genere. Ma nessuno può monopolizzarlo, anche uno spettacolo privato non può esistere per una e una sola persona in assoluto. Sono lusingato dalla gelosia che hai dimostrato, ma è stata eccessiva e fuori luogo. O forse... E il suo sorriso gentile sembrò per un secondo la lama di una ghigliottina pronta a cadere su Yuri ...o forse vuoi farmi intendere che sei l'unica a poter decidere ciò che mi interessa e ciò che non mi interessa? Lasciò depositare quelle fredde parole prima di continuare. Inoltre già una volta ti ho spiegato che ciò che accade alla Corte rimane alla Corte. E che è vero anche il contrario. Quei tre non avevano invito, e non sarebbero entrati anche se avessero fortuitamente trovato l'ingresso. Non avrebbero avuto che voci di corridoio sempre che la Corte fosse il loro obiettivo, cosa che dubito. Ma tu sei andata da loro a parlare della Corte, di inviti e di attese. Questo infrange le regole, mia cara. Per salvare la faccia ho dovuto invitarli...unicamente per rimediare alla tua leggerezza. Un modo assai diretto per dire che Yuri era in quel momento in debito con la Liberalità, per averlo costretto a invitare tre persone alla Corte, avendoli lei informati anche se in maniera indiretta della stessa...come se li avesse invitati lei. Maito gradirebbe il tuo temperamento. Altri no, ricordalo sempre. E non venire a dire a me cosa è tollerato alla Corte e cosa non lo è. Un Pagliaccio di Prima Classe non ama che altri si sporchino le mani al posto suo.

    Sarebbero passati lunghi minuti davanti a quel sorriso impassibile, prima che lui le accordasse nuovamente la parola. Credo tu non sia pronta per i discorsi sull'Autorità, ma forse in futuro...chissà? Avrebbe risposto con gentilezza, sorseggiando un pò di liquore senza che il suo trucco venisse rovinato per niente. Quanto ai nemici...chiunque ci ostacoli è un nemico, ovviamente, ma in senso lato non ne abbiamo: agiamo per il bene di tutti. Kurotenpi chiaramente, con questa mania di distruggere tutto, entra facilmente in contrasto con noi, mentre Ame che mette un prezzo a tutto può essere un fastidio ma anche un mezzo. L'accademia talora è troppo rigida per i nostri scopi e va purtroppo affrontata. L'uomo chiamato Dominio, invece, che vive da tremila anni, è qualcuno verso cui le Tre Virtù Teologali hanno il massimo rispetto, e sconsigliano qualsivoglia contatto. Come sai, invece, le Armi di Iwa sono un nemico, e lo stesso vale per la Bilancia Nera di cui ho sentito parlare, visto che senza chakra l'immortalità sarebbe praticamente impossibile da raggiungere.

    Poi annuì. Credo che le situazioni in cui sono stato maggiormente in difficoltà sono state quelle in cui i miei compagni sono andati avanti da soli a fare cose non richieste e senza parlarne prima, attribuendomi volontà e decisioni non mie. Disse con garbo quelle parole che erano come spiedi roventi conficcati nel petto della ragazza, prima di continuare: Città della Roccia è un posto molto intricato, ma per fortuna la cara Hana si è ripresa abilmente...dopotutto è allieva diretta della Speranza...e al momento riveste il ruolo di Temperanza. La aggiornò, lasciando che comprendesse quale potesse essere il peso di Hana nel suo futuro, visti i trascorsi. Sull'Era Glaciale aggiunse: Non sapevo di questi Pomi degli Dei, ma ci sono voci di un'azienda vinicola che produce un vino, il Sangue degli Dei, terribilmente esclusivo e pare in grado di allungare la vita, dicono. La Mansuetudine si sta occupando questo frangente, e potrebbe essere interessato a cercare correlazioni. L'ultima e più personale domanda invece trovò solo un sorriso gentile, ma nessuna risposta. Con la sua testa calda Yuri si era giocata alcune opzioni, purtroppo per lei.
  8. .

    3

    Shichifuko

    Annuii alla menzione del cibo, ma certo non mi sarei fidato di lei. Non temere, ho i miei metodi. Dopotutto la Mortificazione delle Arti magiche poteva essere applicata a un coltello come a un cucchiaio, si trattava solo di agire di fino, mentre non commentai la risposta riguardo all'alleato di Yuri, limitandomi ad annuire. Dopotutto avevamo una lunga strada davanti.

    [...]

    Dalle informazioni in mio possesso, una delle Armi di Iwa si nascondeva in una statua nel villaggio. Un complotto con al centro un ninja di Taki la ha liberata, ma con l'intervento di Hayate e dell'Accademia è stato sconfitto, chiedendo aiuto a un leggendario guerriero del passato, Pangu, che si era sigillato in forma di albero come guardiano dell'Arma. Per fermare il Gashadokuro è cresciuto fino a diventare questo albero colossale. Spiegai, dopotutto erano informazioni di pubblico dominio. Da allora questo è un luogo di pellegrinaggio, e il fatto che sia a cavallo tra i terreni del Fuoco e quelli della Cascata lo rende anche un centro strategico per la raccolta e diffusione di informazioni. Resta un paese di periferia, ma non mi stupirebbe vedere persone sempre più ricche e agiate scivolare in questa regione.

    Giunti sul posto ci accomodammo, notando sicuramente l'impresario, che indicai a Yuri con un semplice cenno del capo. L'obbiettivo era farci notare fingendo che non volessimo farci notare, così da attirarlo nella nostra trappola. La donna di Ame sembrava avere un piano al riguardo quindi la lasciai fare, mentre la cameriera si avvicinava per raccogliere le nostre ordinazioni, e mentre Yuri faceva le sue prime mosse e mandava via Shifu, io guardai con aria seria, accendendo una sigaretta e rimboccando la sciarpa con cui cercavo di mascherare la mia "identità".

    Dovresti fare attenzione a quell'uomo, ragazza. Zami, giusto? La fissai intensamente negli occhi. Forse può sembrarti un sogno salire sul palco, ma esistono anche la maledizioni, e in un posto sacro come questo bisogna prestare attenzione a certe cose. Nessuna opera di quell'uomo ha mai avuto successo, e ha solo raccolto disastri e tragedie. Se ti attaccasse la sua sfortuna... Girava voce che Ebizo, l'uomo da me interpretato, fosse molto superstizioso, come un pò tutti coloro che giravano nel mondo dello spettacolo. In ogni caso lasciai cadere il discorso, per vedere cosa lei avrebbe raccolto...magari avrebbe da sola parlato di incidenti o stranezze successe da quando Taro era a Tsuya. Io prendo un liquore, in ogni caso. A tuo gusto. Ma se vorrai parlare di teatro....resto in città per qualche giorno. E poi uno sguardo verso Yuri. La mia amica qui non avrebbe da ridire.

    Poco dopo il piano di Yuri si concretizzò, con l'arrivo di un fan sfegatato, ovviamente Shifu sotto mentite spoglie, che come concordato ci avrebbe "scoperto" casualmente. Tks! Sbottai io, irritato, mentre toglievo la sigaretta e la spegnevo su un posacenere, guardando storto l'impiccione. Potrebbe anche parlare a voce più bassa, l'impresario iellato magari non ha sentito! Replicai stizzito mentre Yuri, in linea col suo personaggio, era più accomodante. Io penso che ti diamo i due autografi e tu giri al largo, che ne dici? Non siamo in pubblica piazza! Avrei firmato a casaccio su un fazzoletto (durante il viaggio mi ero esercitato nell'imitare la firma del vero Ichikawa) consegnandolo poi a Shifu. A quel punto non restava che vedere quali effetti potesse aver avuto la nostra piccola recita sui presenti.
  9. .

    Le mie Prigioni

    1

    Raramente avevo incontrato missioni che potessi definire "facili" nella mia carriera, tra avversari del calibro del Flagello o delle Calamità, o negli infiniti intrighi del Villaggio della Pioggia, passando per ciò che si nascondeva all'ombra della Foglia. Ma per una volta avevo pensato che un semplice corso di aggiornamento nelle prigioni di Suna, famigerate per la loro natura isolata, fosse utile per la mia formazione e relativamente abbordabile, richiedendo solo impegno e studio. Sospirai, in un attimo di rimpianto, mentre lavoravo il Bokken che mi ero procurato con le arti del Mokuton...ma ci arriverò. Per una volta, poi, avevo il mio vero aspetto, cosa tutt'altro che comune.

    Stanco e provato dalla carenza di cibo e dai maltrattamenti, oltre che dal dormire con un occhio solo per evitare aggressioni e abusi da parte di carcerieri o carcerati, dopotutto non stavo facendo nulla di troppo diverso dalle lunghe sessioni di anche un mese cui mi sottoponeva il Maestro abbandonandomi con una sola spada non affilata tra le tundre di Genosha e i boschi di Azumaido. Il mio corpo era straziato e non avevo potuto assolutamente recuperare chakra in maniera adeguata, ma i giorni passati a nascondersi, ad aggredire pesci piccoli e a origliare avevano dato frutto: ero alle calcagna di un pezzo grosso di Kurotenpi, o comunque qualcuno che aveva informazioni a riguardo. Qualcuno che avevo seguito per giorni mantenendomi adeguatamente a distanza mentre valutavo se usare le informazioni in mio possesso per farmi avanti o meno. Centellinando il chakra, l'unico lusso che mi ero consentito era stato creare un bastone di legno massiccio che avevo poi lentamente intagliato fino a ottenere un bokken adeguatamente bilanciato, ma non lo si poteva certo chiamare "arma" anche se era meglio di niente.

    Attaccabrighe e pericoloso, il mio bersaglio sembrava aver trovato l'ennesimo giocattolo in un ninja che tutto sommato mi somigliava, provocandolo per scatenare una rissa e gioire dei danni inflitti. L'altro prese la sfida abboccando all'amo come un cretino, ignaro dei rischi che correva, ma venni colto alla sprovvista quando il mio bersaglio dai capelli azzurri si voltò nella mia direzione, nascosto a parecchi metri dietro un grosso albero, invitandomi ad avanzare. Tks... Dopotutto era un pezzo grosso, avevo preso in considerazione l'opzione di venire scoperto sin dall'inizio, quindi dopo un attimo di esitazione uscii dal mio nascondiglio con le mani alzate (non che fosse realmente una condizione di resa...ero un Senju quindi ogni parte del corpo era potenzialmente fonte di dolore). Le mie ossa sono secche e poco allettanti. Avrei spiegato, facendo alcuni passi in avanti, ma sempre ad almeno otto o nove metri. In realtà sto cercando protezione...non ne posso più di dormire con un occhio chiuso e uno aperto. Sono... Sospirai, onesto anche se certo con secondi fini ...stanco. E ho pensato che restando vicino a un pezzo grosso avrei avuto qualche vantaggio. Poi sul ragazzetto. Se però questo ha un costo...sarò costretto a pagarlo. Alzai una mano guardando il giocattolo, cercando di ricordare se lo avevo notato in precedenza. Pensaci. Consegnare un occhio o due è meglio che farsi strappare tutte le ossa. E se sarai gentile potrebbe anche permettermi di reimpiantarteli. Ero un ninja medico, una volta. Perché nascondere qualcosa che poteva rendermi interessante? Anche il più grosso figlio di puttana della prigione poteva avere un problema di salute da risolvere.

    Posso sapere il tuo nome? Temo dovremo venire alle mani... Spiegai al ragazzino, laconico, aiutando la mia recita del prigioniero disilluso in cerca di comodità con l'effettiva stanchezza che provavo, ma in realtà la mia mente era affilata come un rasoio in quel momento.

    Avevo passato i primi giorni di prigione a nascondermi abusando della Tecnica del Mimetismo per tenermi fuori vista anche se questo riduceva la possibilità di trovare alleati e socializzare, cosa che permetteva l'accesso a cibo migliore, e per nutrirmi avevo rapinato senza alcuna remora alcuni prigionieri francamente più debole di me. In quel luogo la forza era tutto e per sopravvivere serviva la forza...non ero affatto debole ma mi ero impegnato per sembrare sempre al livello di un genin esperto invece che alle mie reali capacità appositamente per cogliere impreparato un avversario a me superiore. Per lo stesso motivo non avevo mai usato il Mokuton o le arti mediche, usando le arti marziali e le capacità di assassinio per agire nell'ombra mentre cercavo di identificare la maggior parte dei prigionieri e distinguerli dai carcerieri. Avevo origliato molte cose, alcune su Ame che trovavano riscontro, altre totalmente inventate che mi convincevano della natura da fanfarone di chi parlava, ma pochi riscontri relativi a Kurotenpi fino a quell'unico indizio, settimane dopo.

    Due Kurotenpi nel piano, una sola conversazione che fosse anche solo vagamente correlata...il bersaglio era papabile e assieme a lui lo era quello che era stato il suo interlocutore, ma questo non voleva dire automaticamente che fossero entrambi membri. per quanto ne sapevo anche il giocattolo era un Kurotenpi e quella era solo una trappola, ma non avrei ottenuto nulla continuando a nascondermi. La situazione, dopotutto, era praticamente una passeggiata rispetto agli eventi dell'Artiglio. Ad Ame di solito i regolamenti di conti hanno metodi alternativi...denaro più che altro. Mormorai, guardando il micidiale amante dei gioielli d'osso. Ma immagino che un pò di sano divertimento sia l'unica valuta seria per uno abbastanza forte da procurarsi cibo e comodità, no? Cosa vuoi che faccia? Togliere gli occhi forse è eccessivo, non preferiresti...non so...che gli amputassi le mani e le riattaccassi sulle guance? E poi all'altro. Se non è tutta una recita divertente...penso ti convenga cominciare a scappare, perché anche se io fallissi...poi ci sarebbe lui. Avevo abbassato le braccia: in che inferno mi ero andato a cacciare?
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    Pregiudizio

    Capitolo 6

    Annuii, accogliendo la missione riguardo Yuri che, dopotutto, non era molto diversa dalle richieste di tenerla d'occhio fattemi dal Sensei. Per ovvie ragioni, il Kaguya avrebbe sempre ricevuto il rapporto per primo, ma questo Raizen non avrebbe mai avuto modo di saperlo. Molto bene. Replicai riguardo i rapporti, accennando un lieve sorriso. Userò un codice criptato e indecifrabile. Avevo a tempo perso ideato un codice che nascondeva le informazioni in mezzo a infinite sfilze di insulti e critiche all'Hokage in forma di articolo di giornale. Si sarebbe lamentato qualunque cosa io avessi fatto, ormai lo conoscevo, quindi tanto valeva prendersi quella piccola soddisfazione. Vi farò avere la chiave di lettura entro pochi giorni, in maniera discreta.

    Dopo il breve resoconto sugli eventi dell'Artiglio l'Hokage si lasciò andare a una considerazione sul Flagello che mi trovò concorde. Ho avuto a che fare con lui anche in passato, come ricorderete. E' un mostro. Amorale, caotico, ma anche incredibilmente intelligente, con il peggior tipo di intelligenza possibile. Francamente avrei delle riserve sul cercarlo attivamente per raccogliere informazioni. Quanto all'Artiglio poi aggiunsi. Le mie conoscenze sono parziali: mi trovavo in una cella e so solo quello che chi è venuto alla cella mi ha riferito. Il ninja al servizio del padre di Jushiro è morto durante la fuga, mentre la donna del clan Utakata non ha avuto grande...empatia. Era evidentemente interessata a fuggire col bambino e lasciarmi là a morire anche dopo avermi identificato. Spiegai. Quanto all'inizio della vicenda: era semplicemente una questione di soldi, l'incarico era curare il ragazzino. Credevo che il paziente di prova fosse quello vero, e alle mie proteste hanno aumentato il compenso. Poi, quando mi hanno imposto il viaggio, ho pensato che rifiutare poteva voler dire finire ucciso: avevo visto l'ostaggio, quindi ho collaborato, pur lamentandomi. Inoltre non potevo lasciare quel ragazzino in pericolo...ma non ero nella condizione di poter fuggire.

    Poi corrucciai la fronte quando lui parlò dei possibili problemi con Suna dopo quanto era successo. Come se fosse colpa mia...come al solito non perdeva occasione per sottolineare quanto io fossi inadeguato o scorretto, senza mai guardarsi nemmeno allo specchio nonostante professasse di non farlo. Ma feci del mio meglio per non far trasparire nulla di tutto questo. Il Soshi continuava ad attaccare con capacità nettamente superiori alle mie. E' un miracolo che io o Jushiro non siamo rimasti uccisi...e non mi ha dato modo di spiegare chi fossi o di farglielo capire, sfortunatamente. E' stato un Kurotenpi a ucciderlo mentre fuggivamo...il...Fattucchiere Rosso? Un nome del genere. La situazione era stata talmente concitata che nemmeno io, noto per i rapporti meccanici e dettagliati, non avevo chiare informazioni. Quindi il Kage mi intimò di proseguire con un'opera di propaganda via via più sfacciata...come tutto quello che faceva, dopotutto. Ero convinto fosse diventato Kage a furia di fanfaronate, e il fatto che fosse effettivamente potente rendeva le cose molto complicate per me. In ogni caso la sua proposta successiva mi sorprese: nonostante le sue critiche pesanti (o almeno io le avevo percepite come tali) e la sua arroganza intendeva offrirmi una missione del genere come metodo per pareggiare i conti con Suna? Io ho grande stima di Hohenheim-sama. Non serviva sottolineare che per Raizen ne avevo molta meno. Sarei lieto di poter aiutare nella sua liberazione, se è realmente prigioniero. E Kairi Uchiha sarebbe un elemento su cui contare in qualunque situazione. Spiegai, anche se certamente sarei stato più felice di vederla mia alleata in un Kagecidio. Sarò rapido nei miei studi, almeno abbastanza da padroneggiare le basi della Hiraishin prima di partire. Promisi. Non avevo però altre informazioni sul confilitto, essendo stato coinvolto solo in maniera oltremodo marginale, ma suggerii che portare Jushiro con noi poteva essere utile, se le sue condizioni mediche fossero state sufficientemente stabili.

    [...]

    Parassitare i cloni altrui...questo si sarebbe un talento che potrei trovare utile. Mormorai, anche se sarebbe stato certamente difficile ottenere qualcosa del genere al livello di Raizen, e sicuramente lui aveva delle contromisure, ma nulla mi vietava di prendere il controllo dei cloni di persone a lui vicine e usarli contro di lui. In ogni caso non persi la concentrazione, ascoltando i commenti della dragonessa che aveva invaso il mio clone. Acqua e terra...in effetti sono tra gli elementi più abbondanti all'interno di un corpo umano. Borbottai, intuendo alcuni usi del chakra che avrebbero forse facilitato il perfezionamento di quell'arte nei giorni successivi. Ma...posso sapere chi è Kushami-san? Intuizioni e suggerimenti simili li ho riscontrati solo in una persona...il mio principale modello come Shinobi. Ovviamente escludendo la Missione dal quadro, naturalmente. Fudoh-san non sarebbe mai stato uno che agiva attivamente per uccidere il Maestro. Che Raizen scegliesse di parlare o meno, l'addestramento avrebbe poi seguito un percorso differente, per esplorare le altre possibilità concesse dai Cloni Corporei.

    Cloni capaci di generare coperture istantanee potevano essere utili per il mio stile, mentre catturare per pochi istanti non mi era poi così utile viste le mie altre capacità. L'esplosione elettrica poteva essere utile ma non sarebbe stata coerente con le arti Senju, mentre l'evitare la trasmissione del danno, con le mie tutto sommato ridotte capacità di incassare era sicuramente allettante. La dimostrazione della tecnica inclusa nel clone era portentosa ma imprecisa. Sospetto che un Fuuinjutsu riuscirebbe a fare la stessa cosa con più efficacia...a meno di creare voi un Fuuinjutsu dedicato per i cloni. Mi azzardai a suggerire, mentre il suggerimento coi semi mi riportava alla mente vecchie leggende di guerrieri che nascevano dai denti di un mostro sparsi come semi in un campo. Un'idea...decisamente interessante. L'arte dei Semi Senju era importante per tracciare le prede ma poter far germogliare un clone da un seme era una combinazione notevole...non a caso l'Hokage era il maestro indiscusso nelle arti di clonazione, anche se sospettavo lo fosse solo per avere qualcuno che lo ascoltasse fino alla fine senza ribattere.

    Quando poi mi rivolsi a lui con il titolo di Sensei ottenni però una reazione che non mi aspettavo, con il tentativo di puntualizzare e affondare le sue critiche come sempre. Osava anche paragonarsi al Maestro, come se il rapporto che mi legava a lui fosse anche solo lontanamente affine alla mia richiesta di aiuto con la questione dei cloni...e questo mi fece sbuffare appena, irritato. Se voi foste un mio Bersaglio, sareste morto quel giorno, Hokage-sama. Replicai piccato con la risposta che tante volte mi ero esercitato a pronunciare in modo da avere la giusta inflessione e suonare veritiera. Per quanto ne sapeva il Kage, avevo ragionato, il mio volerlo uccidere era solo UNA delle opzioni legate al Progetto Y, ma non sapeva che fosse l'UNICA che mi era stata trasmessa, almeno a quanto ne sapevo io. Feci un profondo respiro. Il mio unico scopo è e resta il bene della Foglia. Sappiamo già che non saremo mai amici, Hokage-sama. E non saremo alleati che si fidano l'uno dell'altro senza riserve. Avrei detto, ombroso. Ma voi siete molto superiore a me sotto ogni punto di vista, e so che se voglio migliorare devo affidarmi a voi. Sospirai. Non si trattava di una facciata per compiacervi né di un trucco. Ma finora mi sono sempre rivolto così a chi mi ha insegnato...se avete altre preferenze...seguirò le vostre preferenze su come chiamarvi. Conclusi con le labbra serrate, ottenendo in tutta risposta l'immensa e opprimente aura dell'Hokage che andava a schiacciarmi e farmi sentire piccolo. La sostenni, pur intimorito, perché avevo provato altre volte qualcosa di simile con il Maestro, il Sensei o il temibile Robai a Tsuya...ma restai comunque sottomesso e tremante perché non avevo altra scelta.

    Gettai tutta quella frustrazione nelle fiamme dell'Odio che il Maestro mi stava insegnando ad alimentare con cura e attenzione, ma ero ancora scosso quando lui concluse il discorso. Capisco... Dissi mogio, convinto che avesse usato per l'ennesima volta la situazione per umiliarmi e schiacciarmi col suo ruolo e potere, ma alzai lo sguardo su di lui. Era assurdamente convinto che io fossi qualcuno che poteva agire fuori dalla Missione...che sciocco! Non supererò il limite, Hokage-sama. Dopo qualche istante per far sbollire la situazione lui prese a indicare la foresta, suggerendomi un metodo per usare i Cloni e comunicare direttamente con essi, anche se probabilmente la cosa avrebbe richiesto una grande concentrazione. Le radici...si. Mormorai ancora un pò risentito per lo scontro, ma respirai profondamente mentre componevo i sigilli necessari a rendermi capace di manipolare il legno fuori dal mio corpo. Se ero in contatto con quelle piante, dovevo essere anche in contatto con ciò che producevano, quindi andai per gradi: prima il sistema di chakra rudimentale (che creare a distanza era parecchio più dispendioso) quindi il sigillo necessario alla Kage Bunshin.

    Ai primi due tentativi ottenni solo l'esplosione della corteccia di due alberi...cosa utile se usata in maniera differente ma decisamente non era il mio scopo. Dopo alcuni minuti riuscii finalmente a creare un sistema circolatorio funzionante a distanza, usando un piccolo trucco per avvicinare le radici dell'albero con il mio Mokuton, generato sotto la pianta dei piedi per andarle a lambire, anche se la cosa avrebbe richiesto moltissimo chakra. Avanti...e ora...con cautela... Edera, Albero dell'Acqua, Banyan. Il sigillo della Kage Bunshin e il clone venne generato, ma appena ritrassi il mokuton svanì nel nulla, strappandomi un gesto di stizza, forse acuito dal fatto che ancora ero preda delle emozioni negative generate dal discorso del Kage. Ci sarebbe voluta almeno mezz'ora prima di avere un risultato che sopravvivesse senza il Mokuton, ma restava necessario dover percepire tramite esso, e avevo ormai chiaro che la Crescita Controllata fosse la strategia migliore, dato che permetteva al mio chakra di entrare in risonanza con quello pur debole e volatile che permeava le piante, un chakra che normalmente tutti davano per scontato vista la sua esigua quantità ma non certo i Senju. Il Kage riteneva che le radici fossero la via, ma lo diceva perché non aveva una conoscenza profonda del Mokuton: non servono radici perché esistono radici aeree o metodi per ottenere vita da una pianta come per esempio... Una talea. Il clone è come una talea. Non servono radici, esso stesso le genererà. Sussurrai: dovevo figurarmi il clone composito come una parte di me, non come una copia. una parte di me che otteneva vita propria come un ramo che in acqua dopo un pò faceva nuove radici, ma restava connesso a me tramite il chakra, come un albero in risonanza con il mio sistema circolatorio. Era quella l'idea vincente, da declinare negli impasti e nei flussi di chakra secondo gli insegnamenti Senju, naturalmente.

    Presa confidenza col metodo, dopo aver generato un clone sufficientemente stabile chiusi gli occhi, cercando di concentrarmi sul legame che ci univa tramite l'albero e tramite il chakra dello stesso, un segreto che solo un Senju poteva in qualche modo percepire. E pur con occhi chiusi e orecchie tappate, sentii un fruscìo di foglie distante, trasmesso dal mio Clone. Niente di realmente utile o quantificabile, ma innegabilmente era avvenuto...e quando il clone aprì gli occhi, per un secondo notai una scena molto sfocata di alberi e piante...pochissimi dettagli, ma uno mi saltò subito all'attenzione, perché era un dettaglio impossibile: un albero non poteva avere su un lato le stesse identiche venature e nodi che aveva sull'altro lato, quello rivolto verso di noi, anche se a distanza!

    Hokage-sama, anche se debole sono riuscito a percepire qualcosa. Solo che... Deglutii. Solo che non siamo soli! Uno di quegli alberi è falso! Avrei detto, allarmato, mentre sollevavo un dito verso la pianta che il clone aveva chiaramente percepito come non tale. L'immagine dell'albero sfarfallò prima di deformarsi e svanire, come per la Percezione Falsata anche se chi si nascondeva doveva avere certo delle doti furtive non indifferenti se era sfuggito a tutti fino a quel momento. Dall'albero emerse una figura incappucciata con le mani dietro la schiena che avanzò fino a sette od otto metri da noi, prima di mostrare il volto: una testa calva, occhi gialli tutt'altro che umani e orecchie a punta che incorniciavano un viso capace di trasmettere malevolenza anche solo a un'occhiata superficiale. All'orecchio sinistro un monile simile a un drago, e sembrava avesse qualcosa di simile anche sul collo.

    Progenie del piccolo Hashirama, vedo. Molto, molto inopportuno, ma congratulazioni, devi essere esperto di quel gioco di prestigio che ho usato per camuffarmi. Avrebbe sollevato un dito adunco per indicare Kushami (anche se magari nascosta in un clone). Sono qui per riprendermi lei. Deve tornare al Faro e presentarsi alla Regina Verde. Bere alla fonte da cui si abbeverano i suoi simili...o perderà la scintilla divina che la tiene in vita. Poi verso Raizen. Ci incontriamo nuovamente, no? Un peccato che il tuo clone non sia diventato uno di Noi...sarebbe stato una buona aggiunta alla scuderia. Ma non sono qui per rivangare il passato. Allargò le braccia. Il mio ruolo qui è solo di portavoce per la Regina Verde cui manca tanto la sua cucciola, e non credo tu sia così crudele da separarli, no? Mosse appena una mano e un drago verde lungo almeno sei metri emerse dal terreno, forse evocato da esso, con gli occhi spenti e le fauci che grondavano una mefitica melma violacea dall'aria tossica. Mi ha anche fatto accompagnare da Hakike (Nausea), per avere un passaggio diretto al Faro. Come farebbe qualunque bravo Zio la ho accontentata, proprio perché so quanto sia difficile tenerti a bada, Raizen Ikigami Huangdì, ma non ho intenzione di combattere. Sono realmente qui per il bene della piccola. Non sapevo cosa stesse succedendo ed ero decisamente sul chi vive, anche se metà della riserva era andata a farsi benedire coi numerosi tentativi e l'addestramento. Tacevo, osservando la scena pronto a intervenire, e l'unica cosa che potei fare fu attivare la speciale arte della Fioritura Senju, così da acuire enormemente [Nota] la mia capacità di Concentrazione, estendendo il beneficio all'Hokage, a Kushami e a Raitei se fosse stato vicino.
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    Ululato nella Notte

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    Sul Mare
    La luna piena splendeva, pallida e troneggiante sulla testa dei naviganti, cullati dalle lunghe onde di un mare placido che prometteva solo una pigra e tranquilla traversata dell'oceano che dal Paese del The portava fino al Paese della Luna, o nello specifico, all'isola a settentrione dello stesso, sede della città portuale di Tsukiyama, nome preso dalla montagna che si ergeva sull'isola stessa. Diversi erano i motivi che potevano portare qualcuno a Tsukiyama: qualcuno tornava dalla famiglia dopo aver lavorato nel continente, altri rientravano da una missione e dovevano far tappa là, altri ancora erano solo di passaggio e dovevano cambiare nave. Altri invece avevano affari da sbrigare proprio sulla montagna che dava il nome alla città.

    Nella calma notturna la brezza era piacevole, e diverse persone si erano concesse qualche minuto per riposare al chiaro di luna dopo la cena frugale offerta a bordo...non erano nemmeno le nove di sera, dopotutto. Tra queste persone un gruppo di tre shinobi del Villaggio della Luna stavano in un angolo, con ampie maschere a coprire il volto e armature che non sarebbero sfigurate nelle gelide lande dei samurai, capaci di coprire i corpi massicci dei tre senza che nemmeno un brandello di pelle fosse visibile...le loro armi più in mostra erano una lancia, una grossa mazza e uno shuriken di dimensioni ragguardevoli, ma non erano là per fare del male a qualcuno quanto piuttosto per tornare a casa, facendo una piccola tappa a Tsukiyama. Non distante, più tranquillo per la presenza dei ninja, un mercante dal grosso naso e la sua guardia del corpo parlavano sottovoce mentre osservavano una luce in lontananza: la città dove avrebbero dovuto acquistare un pezzo raro per la collezione del ricco commerciante. A poppa una famiglia con due bambini, uno dei quali in un passeggino, riposava dopo la cena lasciando scorrazzare il maggiore, eccitato per la traversata. Una donna di bell'aspetto si accompagnava al fidanzato dai biondi capelli vicino alla prua, discorrendo a bassa voce dei loro piani per il giorno seguente, anche se lui ogni tanto gettava occhiate lontano dalle procaci forme di lei

    E poi c'erano tre ninja accademici. Qualche sguardo storto dai Ninja della Luna arrivava, ma non c'erano ostilità tra i due territori e i tre shinobi erano là per una missione ufficiale: il caposquadra aveva anche mostrato i documenti ai ninja locali e al capitano della nave quindi nulla era fuori posto. Salvo l'atteggiamento dei tre. Hangetsu Uchiha [Immagine] aveva dei capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e stava appoggiato al parapetto con la schiena, mentre il suo cane Ludo sonnecchiava a terra, in realtà attento a odori o rumori fuori posto. Era un Jonin di grande esperienza e aveva scelto personalmente i suoi sottoposti: Haru, dotato di una chioma altrettanto bionda [Immagine], era stato in squadra con lui in diverse occasioni e si era sempre dimostrato un elemento eccellente, con una promozione al grado Jonin pochi mesi prima, dopo una complessa missione di assassinio cui aveva partecipato col fratello...la sua espressione gentile tuttavia appariva quasi vuota, come una maschera che nascondeva continuamente qualcosa. L'altro membro della squadra era una Kunoichi, ella stessa del clan Uchiha come Hangetsu (anche se lui era un pò una pecora nera) e già ingaggiata da lui ai tempi di Città della Roccia. La missione è semplice. Stava spiegando il caposquadra. Una volta a Tsukiyama dobbiamo raccogliere informazioni su un ladro di opere d'arte e preziosi che pare si nasconda sulla montagna. Predilige quadri e vasi pregiati, ma forse anche armi. Hanno ingaggiato noi accademici invece che i ninja della Luna perché sospettano potrebbe essere un Accademico traditore, e ci lasciano la cortesia di lavarci i panni sporchi in casa...naturalmente a un prezzo stracciato. L'economia, si sa, era tutto. Approderemo domattina alle otto, ma credo potremo goderci ancora un pò la serata. Haru annuì. Naturalmente, Hangetsu-san. Era gentile nei modi e tradiva un'eleganza innata, anche se un pò distante. Kairi-san, ho sentito che non sei tornata da molto a Konoha. E' la tua prima missione dopo un lungo periodo? Se non altro era affabile.

    Quello che Haru e Hangetsu forse non sapevano era che prima di partire, dopo aver ricevuto il briefing iniziale, Kairi era stata contattata dalle sue evocazioni: Tsukiyama (il monte) era uno dei luoghi da cui si poteva accedere al loro mondo, le Foreste del Branco. E questo significava anche che conoscevano la montagna come le loro tasche...e che lei avrebbe potuto incontrare altri membri del branco. Avrebbe tenuto per sé quelle informazioni?

    Nessuno di loro sapeva che la coppia di fidanzati sulla prua, a forse quindici metri, non era affatto una coppia di fidanzati. L'uomo era uno dei membri di Hayate più fedeli al leader, pur senza avere il ruolo di Virtù, e rispondeva al nome di Jins Kaguya, traditore di Kiri [Immagine]. I suoi connotati erano cambiati parecchio e solo chi era stato all'Abete durante gli eventi turbolenti di qualche anno addietro poteva riconoscerlo, mentre la donna altri non era che Yuri Zahard, il Fiore Lupo che si giostrava all'insaputa di quasi tutti tra Ame e Hayate, usando le armi della seduzione che aveva conquistato al prezzo di un terribile intervento chirurgico per cancellare la sua vecchia identità....identità che non avrebbe certo faticato a riconoscere Kairi e Hangetsu. Si era incontrata al porto con Jins dopo aver ricevuto un messaggio tramite le vie segrete di Hayate, e dopo un breve incontro erano saliti sulla nave che sarebbe salpata da là a poco. Jins parlava sottovoce, difficile da sentire a differenza di Hangetsu che teneva un tono di voce normale (ma con la distanza e il rumore dei motori della nave sarebbe servita abilità per sentirlo). La montagna è il modo migliore per raggiungere le Foreste del Branco. Ciò che cerchi è là. Ma dimmi...cosa hai pensato di fare coi Corvi? E con quel tuo...si chiama Maestro, giusto? [Nota] Jins sapeva molto e fino a quel momento si era reso disponibile alla sceneggiata della coppietta, ma non si era mai realmente lasciato andare.

    L'intera notte era davanti a loro, fino a quando non fossero voluti andare in cabina. Avrebbero parlato tra loro o ci sarebbero state discussioni o chiacchiere con gli altri che ululavano alla luna piena su quel ponte, in mezzo al mare?

    Dove avrebbe portato quella Luna?
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    Ah, Capisco.

    Metodi alternativi
    3

    Febh Yakushi sembrava un perfetto idiota messo a capo di qualcosa solo per le sue conoscenze (non che la realtà fosse molto diversa...anche se restava un ninja dalle doti notevoli fuori dagli ambiti meramente amministrativi) Oh, mi spiace che tu sia uno sconosciuto. Ma capisco che solo poche persone sono degne della fama. Le comparse non dovrebbero crucciarsi di essere solo cittadini di second'ordine. Replicò lo Yakushi, magnanimo (nella sua testa). Sono sicuro che prima o poi farai qualcosa di importante. Intanto puoi già vantarti di avermi conosciuto. Aggiunse con quello che doveva essere un caldo sorriso ma sembrava più la vanesia rappresentazione di un cretino che verosimilmente non aveva colto il sottotesto delle affermazioni altrui. Se ti consola a quasi trent'anni ancora non mi cresce. Avrebbe fatto spallucce. Immagino per colpa dei Kemono o per qualche invettiva dei nemici. In realtà stimolando le cellule giuste avrebbe potuto farla crescere quanto voleva, ma si preferiva sbarbato: molta meno fatica.

    Raggiunte le mura, la situazione si fece immediatamente tesa, con l'imposizione del Sigillo di Tracciamento che lo Yakushi prese come un'onta personale, meditando immediata vendetta, anche se non poteva mettersi certo a demolire le mura (ci pensò per un poco, ma poi rammentò come Suna avesse sostanzialmente solo quelle), specie perché la cosa non sarebbe stata affatto umiliante per l'Usciere. Con un falso sorriso lo Yakushi promise eventi interessanti, come nel proverbio cinese che vede la frase "ti auguro tempi interessanti" come una forma di iettatura, e poi sempre sorridente rispose alla domanda dello sventurato. Una lucertola gigante, venne ferita in uno scontro di cui non so bene secoli fa e si è ritirata sottoterra a riposare. Ssalmertz e Ssalshield, due lucertole che evoco, lo chiamano il Nobile, leader della loro specie, e dicono che è strano che non si sia ancora ripreso, quindi volevo controllare. Spiegate le sue buone intenzioni, lo Yakushi colse ovviamente la tensione che trasudava da Tenjin, giudicandolo però non pericoloso ma interessante...e fraintese purtroppo le sue parole successive.

    In nome di Oto faremo ciò che serve per tenere alta la nostra nomea, naturalmente. Quindi...Usciere, vieni qui sotto e risolviamola da uomini. Tenjin...tendi la mano verso l'Usciere e io farò lo stesso. Come ha detto...porteremo con noi i Simboli di Tracciamento. Avrebbe detto, accomodante nel tono anche se trasudava un temibile istinto omicida al pari del Feidaikin (si era volutamente contenuto)...e se il Jonin di Suna si fosse azzardato a scendere, avrebbe di fatto lasciato che agisse, imponendo una sola condizione. Il simbolo sul dorso della mano. La mia destra e la sua sinistra. Che la gente sappia che Suna tratta Oto come animali marchiati. Disse, provocatorio anche se aveva ben altro in mente. Tenjin, per Oto questa è la cosa migliore. E Suna dovrà assumersi il peso della sua scelta. Disse, sempre diabolico nei manierismi.

    Non appena il Jonin avesse terminato, avrebbe guardato a lungo il simbolo impresso sul dorso della mano, avvicinandosi al suo conterraneo. Non so...a me non sembra fatto poi così bene. Tese il braccio verso l'altro, piegato. Affiancalo al mio, così. Se quello avesse obbedito le due mani sarebbero state una accanto all'altra, rivolte nella stessa direzione. Mmmh...si. Sono decisamente di infima qualità...ma li porteremo con noi esattamente come richiesto. Le sue parole sembravano quasi sibilare come quelle di un serpente mentre l'altra mano si muoveva con velocità impressionante dal basso all'alto, in un movimento tutto sommato di piccola entità e a partire da una posizione neutra e tutt'altro che offensiva, avvolta da un sottilissimo strato di elettricità che vibrava...per cercare di mozzare di netto tanto la sua mano che quella di Tenjin, verosimilmente inondando di sangue il Jonin sunese là davanti [Tecnica 1 e 2, Azione 1]!

    Dal moncone di Febh del chakra guaritore sarebbe emerso prepotentemente, come un fiume in piena multicolore e carico di energia, rigenerando istantaneamente il danno e lasciando una mano perfettamente normale e ovviamente senza il sigillo, sul dorso di quella caduta a terra in una pozza di sangue [Tecnica 3]. Ho acconsentito a portare il sigillo sul mio corpo. Ma non avete mai specificato che quella parte dovesse restare attaccata al resto del corpo. Porteremo le mani con noi...ma se involontariamente le dimenticassimo da qualche parte, allora chi non ce le ha ricordate sarebbe colpevole di mancanza...hai detto così poco fa, no? E poi un tono più duro. O preferisci che distrugga le mura? A me cambia poco...ma ricorda che io ho fatto esattamente ciò che hai chiesto. Se sei un pessimo guardiano incapace di fare il suo lavoro non è colpa mia. Ora noi entreremo...e prega il cielo che nessun Sunese ci attraversi la strada nella maniera sbagliata.

    Se Tenjin si fosse prestato all'amputazione sarebbe stato il momento di ricompensarlo, mentre lo Yakushi faceva appena un taglietto sul dorso della mano, porgendola verso il suo sedicente conterraneo. Posa le labbra sulla ferita...e riavrai la tua mano, Tenjin. Non c'è di ché. Un empio baciamano che avrebbe permesso al Fedaikin (sempre che il suo aspetto falso non tradisse qualcosa) di riavere le sue dita, per quanto temporaneamente intorpidite [Tecnica (turno dopo)]. Se invece avesse evitato l'amputazione Febh lo avrebbe guardato con aria di sfida: La mano. Ora. Non rovinarmi lo spettacolo... La scena per umiliare l'Usciere era per lui infinitamente più importante di qualunque bega tra villaggi in quel preciso momento. Fammi aspettare più di tre secondi e non te la faccio ricrescere. Una minaccia che era oltremodo tangibile.
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    Epilogo

    Minarai - 9

    Non ero del tutto consapevole di cosa stavano parlando i presenti, dopo la dipartita dell'uomo che avevano cercato di curare, ma notai facilmente come un elemento fosse ricorrente: il Potere dell'Eremita delle Sei Vie, modificato in maniera radicale...e uno strano oggetto rituale che era completamente privo di acqua e dunque non sottoposto all'influsso del Freddo. Non c'è acqua...ma potrebbe contenere un liquido. Qualcosa di totalmente alieno al Freddo... Pronunciarlo acuiva le centinaia di spilli che sentivo sotto la pelle. Ma che potrebbe trattenere qualcosa che lo è. Se il Freddo è veicolato dall'acqua...allora a dispetto delle iconografie esso è Vita. Non esiste vita senza acqua. A giudicare dal...anf...motivo e dalle decorazioni, quello sembra qualcosa di affine alla Morte. Veicola un potere opposto al Freddo...per contenerlo, forse? Catturarlo? Mere illazioni, non avevo più informazioni dei presenti e forse persino meno, ma era un'idea che dava da pensare.

    In quel frangente, mentre Fudoh-san arretrava scoprendo le doti di Hideo, osservai la punizione che il Sensei riservava a chi non aveva abbastanza forza per opporsi alla paura, che doveva diventare uno strumento e non un legaccio, come rimarcai poco dopo. Mi chiesi piuttosto come mai Fudoh-san avesse tanto ribrezzo per una delle arti ninja più antiche...forse la sua immobile fibra morale e la sua esperienza rifiutava il ricorso a manipolazioni e a chi si opponeva alla storia naturale delle cose, seguendo le arti mediche. Mi ripromisi di parlargliene in un secondo momento. Poco dopo i due sciamani si congedarono, mentre il Primario compiva il miracolo aiutandomi a condensare il Freddo in un Kamui oltremodo atipico...un seme, silente ma dall'immenso potenziale, proprio accanto al mio tan'tien nel centro del corpo. Forse con il tempo avrei appreso come liberarne il potere in maniera graduale, a mio vantaggio. Respiravo, finalmente libero dal terribile dolore, ma la stanchezza ormai appesantiva i miei arti e tremavo ancora, per quanto a causa della fatica e non della temperatura.

    Mentre mi sollevavo Fudoh-san si diresse verso Youshi come da indicazioni, dopo aver ricevuto i miei ringraziamenti...e quindi mi prostrai davanti al Maestro, che si mostrò degno del titolo che portava. Comprendo, Maestro...eppure le mere briciole erano incredibili. Chinai il capo nuovamente. La stanchezza ha avuto la meglio e ho perso di vista la giusta prospettiva: troppa fretta e irruenza sono solo una perdita di tempo senza la comprensione. Apprendere che una tecnica proibita celava il potere ultimo di quell'Emozione mi trasmise sensazioni ambivalenti: un potere del genere era incredibile, ma avrei dovuto brandirlo in segreto per il resto della vita, uccidendo chiunque lo avesse visto o sarebbe diventato motivo di sfiducia e mi avrebbe allontanato dal Bersaglio. Anche se incredibile era una capacità che avrei potuto usare forse una volta contro l'Hokage e poi mai più coi successivi. Io...capisco. Vi ringrazio del tempo concessomi. Non era il momento e non ero nelle condizioni di ragionare a mente lucida, ma certamente quel dilemma sarebbe stato al centro delle mie meditazioni future.

    Sarebbe stato Hideo ad avvicinarsi mentre lasciavamo la scena, interrompendomi e portando avanti una richiesta a dir poco azzardata, specie considerata la presenza del Maestro e la sua influenza. Rimasi in silenzio alcuni istanti, stanco al punto da rispondere seccamente e con scarsa cortesia, ma mi obbligai a respirare a fondo dietro la maschera prima di replicare, lento. Hai un potere che apre all'incredibile, capace di raggiungere vette leggendarie. E tuttavia...te ne vergogni. E lo temi. Dissi, solenne. Come speri di migliorare te stesso se ti rifiuti? Come ho detto...se il problema è essere controllato da Momin, allora apprendi a essergli superiore. Alzai un braccio. Il Maestro ti ha castigato e ripreso per il tuo atteggiamento, non per le tue parole. Qualcuno che ha vergogna di usare il potere non merita il potere. Il Debole pensa allora di rinunciare al potere, e il Maestro odia i deboli. Lasciai depositare quelle sillabe. Il Forte uccide la propria vergogna e sottomette la propria paura. Io stesso lentamente con gli insegnamenti di Kensei stavo raggiungendo quell'obbiettivo. Fino a quando non saprai farlo, come potresti mai essere degno del Maestro?

    Quanto alla sua proposta avrei camminato, superandolo come per ignorarlo, ma aggiunsi, mentre mi allontanavo. Un Minarai è Apprendista, non Maestro. Non posso essere il Sensei di nessuno, poiché l'arroganza è il primo nemico di un Minarai, a meno che non sia pronto ad abbattere il suo Maestro. Figurativamente o letteralmente. Non ho ancora il potere per farlo. Ma se vorrai un supporto per semplice sparring o allenamenti di base, potrai chiamarmi Senpai. Con quelle parole mi sarei allontanato senza proferire altro. Una volta a Kiri il mio freddo e angusto alloggio sarebbe sembrato una reggia riscaldata mentre, senza nemmeno togliere la maschera, precipitavo nel sonno degli esausti, lasciando che il Freddo fosse solo un terribile ricordo...e un seme pulsante che portavo in corpo.
  14. .
    Regole del Kappa

    Il Kappa è un'Arma di Iwa, le sue azioni sono sempre soggette alla presenza di un QM e qualora venisse mosso contro qualcuno o qualcosa all’interazione con altri player perché l’azione sia validata e validabile. Il Kappa fa parte di un ambientazione creata da Febh ed in quanto punto focale della stessa non può essere manovrato da terzi, niente ON e OFF game può cambiare questo. Ha una mente capace di pensiero tattico e a breve termine durante la battaglia, quindi non risponde a ordini diretti ma solo a una direttiva generica, per cui agisce poi in autonomia per raggiungere quell'obbiettivo. E' possibile catalogare il Kappa secondo 4 competenze, cui il personaggio ha accesso senza necessità di stemmi o di inserirle in scheda.

    Corpo del Kappa
    Slot 1: Il Kappa è grande 60 Unità, ha l'aspetto di un bipede con numerosi tentacoli, con un torso vagamente umanoide ricco di bocche dentate e una testa priva di occhi o bocca. Percorre 30 metri con uno slot azione, non può mai essere furtivo. Ha 3 Slot azione e 2 Slot Tecnica, più due slot azione per ogni avversario che sta affrontando, ma non può eseguire più di 3 attacchi contro un singolo bersaglio se in condizioni di inferiorità numerica. E' Energia Nera con tutte le statistiche aumentate di 6 tacche, non può impastare nelle sue azioni.
    Slot 2: Il Kappa non può essere distrutto secondo metodi tradizionali. Se subisce 100 Leggere viene disattivato per 1 mese, poi riprende forza. Mentre è disattivato, non è possibile sigillarlo o danneggiarlo ulteriormente in alcun modo.
    Slot 3: Il Kappa ha un sistema circolatorio di chakra artificiale. Ha 300 Bassi. Non è possibile assorbire o sfruttare questo chakra da parte di terzi, anzi se assorbito o sfruttato risulta tossico, causando un danno pari a 1/2 Leggera per ogni Basso con cui si interagisce. Il Kappa rigenera 50 Bassi ogni 24 ore
    Slot 4: Il Kappa ha una difesa naturale pari a 30. Un suo attacco ha potenza 60 e ignora metà delle Protezioni. I tentacoli possono estendersi fino a 45 metri di distanza
    Slot 5: Il Kappa può muoversi liberamente in acqua o sul fondo del mare, è impervio ai danni ambientali quali lava, incendi o similari, ma non se questi sono veicolati dal chakra.

    Mente del Kappa
    Slot 1: Il Kappa ha una mente autonoma e può comunicare telepaticamente con gli altri Dei Guerrieri entro 10 Km. Non comunica mai direttamente con gli umani, nemmeno con il Pilota
    Slot 2: Il Kappa ha un Intermediario, entità mostruosa Energia Nera grande 6 Unità, dotato di tentacoli con Potenza 40 e Difesa Naturale 20. L'Intermediario comunica con il Pilota o altri esseri umani, riportando le volontà del Kappa. L'Intermediario non combatte mai, a meno di dover difendere un punto debole del Kappa o dover Scomunicare un Pilota che si riveli essere un traditore. Se distrutto, l'Intermediario impiega 1 mese a riformarsi, a meno di trasformare il cadavere di un PG o PNG energia Nera con un consumo di 20 bassi.
    Slot 3: Il Kappa non può essere bersaglio di Genjutsu, eccetto quelli che creano false immagini visibili a chiunque (vedi Percezione Falsata). Jutsu che cerchino di alterare pensieri o memorie del Kappa falliscono, a meno di rituali che coinvolgano almeno 10 persone, ma la durata dell'effetto è al massimo di 1 ora.
    Slot 4: Il Kappa è strenuamente fedele all'antica Iwa e agli ideali della stessa (Sconfiggere chi si oppone, conquistare chi viene battuto, sottomettere chi si arrende, guidare e proteggere il popolo annesso a Iwa). Cercherà di punire attivamente chiunque li derida o si opponga a essi. Azioni contro tali ideali o tentativi di sfruttarlo
    Slot 5: Il Kappa opera un effetto di plagio nei confronti dei suoi Piloti e Alleati, influenzando la loro mente per aderire agli ideali dell'Antica Iwa. Ogni giocata in cui viene utilizzato, la vittima subisce inconsciamente un effetto analogo a un Simbolo di Pensiero (senza reale fuuinjutsu), che aggiunge una parola della frase "Agisco solo per Iwa". Quando completa, questo effetto diventa permanente (questo effetto è comune a tutte le Armi di Iwa).

    Potere del Kappa
    Slot 1: Tecnica, il Kappa può curare chi viene toccato dai suoi tentacoli, rigenerando istantaneamente fino a 8 Ferite Leggere e ripristinando 1 Leggera di Vitalità. Caricamento (1) - Consumo: 5 Bassi
    Slot 2: Tecnica, il Kappa può potenziare chi viene toccato dai suoi tentacoli, causando una grottesca mutazione fisica che tuttavia aumenta di 2 tacche due statistiche primarie per il resto della scena. La mutazione non può essere furtiva. Rimuovere la mutazione richiede Conoscenze Mediche Intermedie e un'ora di chirurgia, ma rimuove anche il bonus. - Caricamento (1) - Consumo: 5 Bassi
    Slot 3: Tecnica, il Kappa può rianimare un cadavere, a patto che sia morto da meno di 3 round, toccandolo con un suo tentacolo e tramutandolo in una creatura mostruosa e deforme grande 6 Unità. La creatura ha la stessa energia del cadavere, con tutte le statistiche aumentate di 1 tacca. Ha la metà della riserva massima di chakra e vitalità della creatura originale e ottiene 2 AdR con potenzialità da Chunin. Alla creazione può fondere tra loro più cadaveri rianimati tramite slot tecnica, aumentano solo le dimensioni della creatura risultante, ogni cadavere oltre al primo consuma 3 Bassi. Mantiene le conoscenze che possedeva, ma non ha una mente e risponde solo agli ordini del Kappa. Caricamento (1) - Consumo: 10 Bassi
    Slot 4: Tecnica, il Kappa può rianimare un cadavere, a patto che sia morto da meno di 3 round, toccandolo con un suo tentacolo e tramutandolo in una creatura mostruosa e gonfia di chakra grande 6 Unità. La creatura ha la stessa energia del cadavere, con velocità aumentata di 3 tacche, e viene distrutta da qualunque danno ma alla morte esplode con Potenza 100 in una sfera di 9 metri di raggio. Caricamento (1) - Consumo: 8 Bassi
    Slot 5: Tecnica, il Kappa può rianimare un cadavere, morto in qualunque momento, toccandolo con un suo tentacolo e tramutandolo in una creatura mostruosa di dimensioni a sua scelta tra 3 e 10 Unità. La creatura è Energia Nera, con tutte le statistiche aumentate di 2 tacche. Ha metà della riserva di chakra di un'energia Nera e 15 Leggere di Vitalità. Ottiene 2 Adr con potenzialità da Chunin e 1 con potenzialità da Jonin. mantiene le conoscenze che possedeva e ha una mente rudimentale asservita a quella del Chakra o del suo Pilota. In caso di più Piloti è il Kappa a decidere chi ha il controllo della creatura. E' possibile creare un massimo di 5 creature di questo tipo. Caricamento (1) - Consumo: 20 Bassi

    Facoltà del Pilota
    Slot 1: Il Pilota può dare ordini all'Intermediario, che li riferirà al Kappa. Il Pilota è considerato un alleato del Kappa, che cercherà di difenderlo dove possibile. Il Kappa tuttavia esegue gli ordini secondo la propria indole e strategia. Può avere con sé una emanazione dell'Intermediario grande 1 Unità, identica nell'aspetto, dotata di Difesa Naturale 20 e 5 Leggere di vitalità per comunicare con il Kappa entro 10Km. L'emanazione non può combattere o collaborare se non per le comunicazioni, fluttuerà entro 3 metri dall'utilizzatore. Il Kappa può avere fino a 4 Piloti principali.
    Slot 2: Il Pilota può porre un Veto a un'azione del Kappa fino a due volte al giorno. Se il Pilota vieta una specifica azione, il Kappa rielaborerà la sua strategia per assecondare il Veto. Il pilota può porre un Veto anche per bloccare l'ordine di un altro Pilota, ma in caso di veti ripetuti o ingiustificati o non allineati agli ideali di Iwa, il Kappa potrebbe rivalutare la posizione dei Piloti, interrogandoli tramite l'Intermediario.
    Slot 3: Il Pilota può prendere alloggio all'interno della testa del Kappa, su uno dei 4 troni ivi presenti (uno per ogni Clan di Iwa Antica), teletrasportandosi all'interno semplicemente toccando il Kappa. Allo stesso modo dalla sala può teletrasportarsi in un qualunque punto della superficie del Kappa. Il Teletrasporto fa terminare il round, non è possibile compiere altre azioni. La sala è rivestita esternamente dalla protezione naturale del Kappa, inoltre è una stanza circolare con raggio 9 metri, le cui pareti hanno Potenza 40 e durezza 5.
    Slot 4: Il Pilota può richiedere un salvataggio di emergenza da parte del Kappa, tramite l'emanazione dell'Intermediario, venendo teletrasportato nella testa del Kappa entro 10 Km. L'azione consuma uno dei Veti della giornata e rende Affaticato l'utilizzatore per 24 ore.
    Slot 5: Il Pilota può utilizzare lo slot 3 e 4 della competenza Potere del Kappa, in presenza dell'emanazione dell'intermediario, come se fosse un tentacolo del kappa, tuttavia consumerà il chakra del Pilota. Ciascuno slot è utilizzabile una volta per scena, a patto che il Kappa sia entro 10 Km.

    Esistono tre metodi per distruggere il Kappa. Solo uno di essi è noto all'Arma stessa (e dunque al Pilota), ed è danneggiare contemporaneamente gli 8 Punti Deboli della struttura del Kappa (di cui conosce la posizione), causando a ciascuno di essi un danno di almeno 15 leggere. Il danno deve essere diretto e mirato precisamente a quelle zone, attacchi ad area anche di potenza immensa che coinvolgano il kappa in toto non danneggiano i punti deboli, che non hanno segni di riconoscimento evidenti.
  15. .

    Black Stuff

    12

    Davanti all'eclatante reazione di lei Febh, un pò imbarazzato, replicò con l'aria di chi non sta capendo più niente: No, no, Bilancia, ascendente Scorpione. Se conti l'oroscopo annuale invece...uhm...mi pare topo o maiale. Comunque continuò la sua forzata opera di "seduzione" arrivando al fatidico bacio e persino al giacere assieme, cosa che portò lo Yakushi a prendere una decisione che incarnava il caos nella maniera più assoluta: sposare il nemico...e quindi convincerla a non essere più un nemico!

    Mentre proseguiva il suo corteggiamento nella maniera meno ortodossa possibile, con un veleno che alterava la vittima (qualcuno senza conoscere il contesto potrebbe parlare di un aberrante reato oltre che atto malvagio...o forse lo era?), lo Yakushi pur traviato non poté fare a meno di sentire la sua futura moglie che chiedeva aiuto alla sua sedicente alleata. Come Shun-rai? Senti...io non so se sono pronto per una relazione poliamoros... Ne aveva sentito parlare in una tragica tripla puntata di Occhi del Deserto dove arrivavano ben quattro nuovi personaggi che avevano una relazione poligama, ma poi finivano per morire tutti schiacciati dall'evocazione bufalo di Fernanda, la servitrice di Don Pablo Chikuma, per errore. Ma non divaghiamo, perché con le sue ultime energie prima di perdere del tutto il controllo contro l'Invito all'Oblio, la donna liberò nell'aria il suo potere, potere che per potenzialità sembrava competere con la temibile forza della Fine Inevitabile, o così sembrava!

    Costretto a un cambio di scena che li aveva precipitati in una sorta di cimitero, sul momento lo Yakushi venne preso alla sprovvista dallo sdoppiamento del suo Jutsu che gli si avventò contro, ma non per questo interruppe il contatto con la Lussuria (lei ancora legata dalla sua Catena di Seiryu che era indipendente), cercando di riavvicinare le braccia al petto. Dopo un tentativo di scostarsi per evitare il colpo che non poté materialmente concretizzarsi, come se una forza esterna lo stesse intrappolando, Febh si vide costretto a focalizzarsi sulla difesa usando il chakra adesivo e un significativo impasto di chakra per resistere a quel jutsu che lui stesso aveva sviluppato...finendo prigioniero quanto la Lussuria, ma non per questo danneggiato pesantemente [Difesa 1]. Ecco...questo mi ricorda quando perdevo il controllo della tecnica mentre la sviluppavo...ahi... Se non altro il dolore, unito al fatto che la donna aveva perso la sua indole combattiva lo liberò in parte dall'influsso di chakra che alterava i suoi sensi, anche se sarebbe servito ancora un pò per dissolverlo [Nota], e aveva fatto in tempo a tenere le mani vicine casomai fosse stato necessario comporre delle posizioni magiche...anche sotto plagio un jonin resta un jonin.

    Legato strettamente dal drago che limitava le sue azioni, ma con un danno tutto sommato sopportabile senza alcun problema [Insensibile], Febh non si era ancora raccapezzato del tutto quando vide il lampo crepitante prendere forma pochi metri sopra di lui, carico di immenso potere. Questo non vale... Borbottò, affidando la sua difesa alla tecnica più veloce che conosceva, escluse le arti di rigenerazione, usando il suo stesso corpo trattenuto dal drago come punto di contatto per evocare una lucertola di proporzioni immense sopra di lui, accesa di folgori crepitanti come e più del drago che si abbatté sulla sua schiena. Spiacente...Ssaltzar...ma ora ho una futura moglie da difendere... Naturalmente l'enorme lucertola dalle scaglie dorsali che agivano come parafulmini fu più sorpresa e traumatizzata da quella notizia più che dall'incredibile Drago Elettrico di Shunrai. TU HAI CHE COS...??? L'esplosione elettrica fu mitigata lasciando incolumi l'evocatore e la sua futura sposa, ma spezzando il vincolo dell'evocazione stessa [Tecnica 1], con Febh e Lussuria soli in quel luogo spettrale che certo non ci si sarebbe aspettati di associare al concetto del peccato capitale di cui lei si fregiava. Ah, naturalmente c'era anche Shun Rai, ma di lei parleremo dopo.

    Futuro marito. Avrebbe puntualizzato alla donna in preda alla confusione da veleno. Prima devo pulirti la fedina penale... Sospirò. Detestava sentirsi obbligato a fare le cose ma chi avrebbe sentito Ogen lamentarsi se non si fosse preso le sue responsabilità? Certo, sarebbe stata meglio una come Kuroka...e siamo in una posizione parecchio scomoda quindi se hai attivato tu questo guaio perché non spegni tutto e pensiamo al da farsi? Perchè in caso contrario...dovrò essere io a farlo. Aggiunse, un pò irritato ora che iniziava a schiarirsi il cervello, specie per la consapevolezza di Shun Rai che da qualche parte aveva osato tradirlo dopo tutte quelle belle parole su come l'Accademia fosse inaffidabile. Ehi, Shun Rai. Il mio consiglio è arrenderti, altrimenti il Veterano ti sembrerà solo uno sbiadito ricordo di uno spavento...il vero incubo sono io! Disse, ma certamente avvolto da una catena di chakra assieme a una donna in posizioni equivoche la sua minaccia perdeva di validità. La Lussuria parlò di quelle che erano le sue sensazioni, e Febh che aveva visto nell'episodio sulla vita coniugale di Occhi del Deserto che esprimere le proprie emozioni con sincerità era importante le diede supporto: Certo che lo senti! Siamo nemici, mi hai sedotto e ora devi pagarne le conseguenze! Ma tranquilla, presto ti farò cambiare completamente ide...EHI!

    Dal nulla una bara traslucida era apparsa, simile a una vergine di ferro dall'aria oltremodo pericolosa, cercando di chiudersi sullo Yakushi che, bloccato in quella presa, non poteva fare altro che piccoli movimenti e in generale era influenzato dal Dominio, pur non essendosene reso completamente conto. Ma pure questa? E che cavolo! Aveva solo due opzioni con il poco tempo a disposizione: usare nuovamente un jutsu difensivo o fare affidamento sulla sua pellaccia dura, magari accentuandone le capacità liberando quella che era la sua eredità, la Promessa fatta anni addietro a una madre che ricordava appena. Una promessa che apriva a un potere che, al pari del Dominio, era qualcosa che stravolgeva ogni regola...e indeboliva ogni cosa. Ora basta! la sua voce si fece stentorea mentre gli occhi cambiavano colore invasi da un chakra nero e crepitante che subito si espanse tutto intorno...agli occhi di chiunque ogni ferita e ogni struttura sarebbero sembrati insignificanti...il Dominio stesso avrebbe svelato imprecisioni e punti di debolezza, poiché ogni cosa inevitabilmente ha una fine, e su questo potenziale verteva l'antico potere degli Hakai: avvicinare la Fine Inevitabile del tutto [Tecnica 2].

    Mentre la bara si chiudeva sulla vittima, decine di spilli pateticamente fragili si abbatterono sullo Yakushi, focalizzato sulla difesa come lo era stato quando la Catena di Seiryu lo aveva catturato e impastando persino una quantità di chakra superiore...ma con scarso risultato [Difesa 2]. AAAAAAAHHH!!! Aveva impegnato le sue migliori difese ma le decine di aghi che lo avevano infilzato li aveva sentiti tutti, indipendentemente dalla pelle o dalla protezione offerta dalla maglia del Prestigiatore...solo la sua innata resistenza era stata utile a mitigare il pur terribile danno...e il grido di dolore di qualcuno che incarna la distruzione non è qualcosa che si voglia sentire, quando si combatte dalla parte opposta. Mentre gli spuntoni lo avevano rinchiuso, pensando di restare prigioniero all'interno aveva dato fondo al suo chakra e alle sue risorse, complice la capacità di sopportare i danni, per attivare una tecnica [Tecnica 3 (S&M)] con cui distruggere quel sarcofago, ma esso svanì come fosse fatto di fumo...un genjutsu, forse? Respirava pesantemente mentre la sua energia invadeva tutto ciò che aveva intorno in un ampio raggio e la vibrazione, tecnica forse nota a Shun Rai, faceva fischiare le orecchie tutto intorno mentre il chakra crepitava come la più temibile delle bombe pronta a esplodere...e in tutto questo Febh aveva come ricevuto una secchiata d'acqua fresca. Tu, Lussuria. E tu, Shun Rai...preso imparerete che non ha alcuna importanza quello che fate a me. Dal momento in cui avete osato opporvi...la vostra fine è diventata un punto fisso nella storia. Il chakra Hakai continuava ad avere il piccolo effetto di farlo parlare come un cattivo megalomane di qualche telefilm di infima qualità.

    Non aveva realizzato appieno fino a che punto la situazione fosse labile, ma poteva reggere quel quantitativo di danni...per un pò, tuttavia non avrebbe mai e poi mai accettato di continuare a subire attacchi stando fermo e la sua pazienza, mediata e modulata dal problema della Lussuria, stava ormai arrivando al termine. Sono decisamente stanco di tutto questo...i giochi possono FINIRE. La Lussuria bloccata in quell'abbraccio fatale da parte della Catena di Seiryu confessò di aver perso qualcosa in maniera definitiva e che la sua vita era attaccata a un filo...ma questo avrebbe reso oltremodo complesso il matrimonio riparatore quindi pur accarezzando l'idea, Febh era di una diversa opinione. Oh, no. Non credo proprio. E dolce metà un corno, il nostro è un matrimonio dovuto, non voluto. In ogni caso...se è la regola della Bilancia Nera a doverti far morire...allora non morirai. Non hai il mio permesso. Tralasciando l'aria di patriarcato che trasudava da quella frase, il concetto principale era che lo Yakushi aveva deciso che avrebbe volutamente e attivamente distrutto ogni attività della Bilancia Nera, rea di averlo irritato e messo in una situazione complicata. Quindi non ci sarà alcun sacrificio! Al nuovo movimento di mano di lei giunsero nuovi attacchi, ma usare la stessa tecnica contro Febh Yakushi, autoproclamatosi genio, era qualcosa al limite dello sciocco, per non dire offensivo.

    Shun Rai...osserva. E decidi verso chi è più sicuro rivolgersi...se la Bilancia Nera...o ME! La bara era nuovamente comparsa e stava calando su di lui, ma considerata la minima possibilità di spostamento lo Yakushi attese fino all'ultimo, proprio mentre una seconda bara più grande e pericolosa compariva...ma ai suoi occhi maledetti le ferite apparivano come incurabili e gli edifici prossimi alla rovina per l'usura...e allo stesso modo quei costrutti di chakra, illusori o meno che fossero, erano solo pieni di errori e punti deboli pronti a essere sfruttati. Il suo corpo vibrava con forza indicibile, alimentato dal nero chakra degli Hakai che al contempo influenzava anche ciò che lo minacciava. Tutto era poco più solido di un castello di sabbia intorno a Febh Yakushi e la Fine Inevitabile sottolineava questa cosa in maniera netta e inequivocabile. Il chakra vibrante e carico di potenzialità distruttive avvolgeva il Consigliere di Oto che dovette fare una sola cosa: sollevare appena la testa un attimo prima che la bara si chiudesse intorno a lui...un movimento infimo, praticamente privo di forza, ma che era anche la cosa più devastante che l'Illusione delle Rose nemica avesse mai fronteggiato, mentre una spinta di chakra faceva saltare il ninja contro i due sarcofagi...riducendoli in briciole nonostante la loro natura illusoria [Difesa 3 (counter?)]!

    Le scariche nere degli Hakai bruciarono le Rose e spezzarono ogni speranza di quell'arma del Dominio di esercitare qualsivoglia influenza sullo Yakushi che mentre riatterrava allargò rapidamente le braccia per colpire la catena di Seiryu che lo legava, distinta e separata da quella della Lussuria, di fatto mandandola in pezzi [Azione 1]. Ora capite? O pensate di poter capire? Ebbene, questo è ancora nulla davanti all'Araldo della Fine Inevitabile. L'occasione ha una finestra stretta...sei ancora in tempo, Shun Rai. E poi verso la Lussuria. Non hai il permesso di morire. E non hai il permesso di tornare alla tua vecchia natura. Dobbiamo sposarci, poi starà a te sopravvivere a Ogen e a Palazzo Yakushi. Cos'è questo potere che ci circonda? La domanda ovviamente era rivolta anche a Shun Rai. Non lo conosco...ma valutiamo se è possibile andare via da qui. Tese una mano verso la Lussuria, sollevandola a distanza dopo aver provato ad afferrarla con il chakra adesivo esterno. Opponiti e finirai come quelle bare. Le intimò [Azione 2].

    Trascinandosela dietro, cauto nei confronti di Shun Rai, avrebbe cominciato a camminare [Azione EXTRA] per allontanarsi dal cimitero con la Lussuria in pugno (salvo sue strenue opposizioni) mentre il Serpente che la aveva morsa perfezionava la presa riducendola, speravo, all'impotenza [Azione 3], fino a raggiungere quello che sembrava il limite del Dominio in cui si trovavano. Uhm...sembra andare avanti ma è finto...una specie di prigione, o cupola. Commentò. Patetico...un potere che non è altro che una piccola stanza dei giochi, quanto credete che possa andare avanti? Non avete ancora compreso che la fine è INEVITABILE? Serrò il pugno della mano libera mentre il chakra nero e vibrante che lo ricopriva iniziò a ruotare vertiginosamente, accentuando l'effetto legato alla Fine Inevitabile e raggiungendo nuovi apici di potenza, incarnando la volontà del ninja di distruggere senza speranza alcuna quella prigione. Osserva, Shun Rai, se ancora non ti sei convinta. E osserva anche tu, Lussuria, quale è il potere del tuo futuro marito. Credi realmente che qualcosa possa opporsi a me? E scaricò quel pugno sulla barriera [Tecnica EXTRA, Azione 4 ed EXTRA].

    A meno di interventi esterni o elementi inattesi, il pugno avrebbe colpito proprio là dove gli occhi neri dello Yakushi vedevano le crepe nella struttura di ciò che aveva davanti, là dove faceva più male. Là dove il danno si sarebbe distribuito lungo tutta la cupola rendendo quelle crepe più evidenti, a tutti, fino a far esplodere quel Dominio del quale aveva sentito il nome gridato dalla Lussuria solo poco prima. Piacere senza Fine? No. Avrebbe sentenziato, fissando la donna con l'alterigia di un dio. La Fine è Inevitabile.

    A quel punto restava da sistemare Shun Rai e decidere l'abito nuziale.

    Febh Yakushi (Kaji?)

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 775
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 775
    Chakra
    84/125
    Vitalità
    16,5/21.5
    Slot Azione

    1. Incasso Catena di Seiryu

    2. Incasso Prima Bara///

    3. Distruggo Bare successive

    4. ///

    Slot Difesa

    1. Distruggere la mia Catena

    2. Catturare Lussuria

    3. Camminare fino al muro (Extra)

    4. Il Serpente Lega meglio Lussuria

    5. Speso per Rotazione (Estra)

    6. Pugno Atomico!

    Slot Tecnica

    1. Tecnica del Richiamo Difensivo (T.Rapida)

    2. Attivazione seconda TS

    3. Tecnica della Vibrazione Mostruosa

    4. Rotazione: Kaizan (Extra, tratto Combinazione)

    Note

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